Anāgata #42 - Sardegna Teatro
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Un progetto di Con il patrocinio e il contributo di Il posto in cui sei nato è Questo quarto numero di anāgata è interamente dedicato alle Giornate del Respiro, prima edizione del festival unico e bello, ha un’anima che Sardegna Teatro organizza a Fluminimaggiore tra particolare, un respiro ampio, il 23 e il 28 giugno, con la sinergia del Comune e delle Associazioni del territorio. Abbiamo chiesto al Sindaco Con il sostegno di che sa della salsedine del di Fluminimaggiore, Marco Corrias, alcune righe per mare, del profumo di mille raccontare lo spirito di questa nuova collaborazione. essenze dei boschi e dei ruscelli che lo circondano, Ci sono dei fili sottili, all’apparenza invisibili, eppure vitali, dell’acciottolio proveniente che percorrono una terra, un luogo, una comunità. Coloro Con la collaborazione di che abitano quei luoghi e quella terra hanno la consapevolezza dal fiume che l’attraversa, dal atavica di muoversi dentro una trama unica di sensazioni, diffuso gorgoglìo dell’acqua, di odori e di colori, di suoni e di silenzi, di visioni e di paesaggi. dalle vite agre dei minatori È questa trama, questo ordito della natura che genera la specificità di quei luoghi, e chi vi è nato ne assorbe da subito di ieri e dei disoccupati di l’essenza, il tutto, dimenticandolo spesso nella quotidianità. oggi, dalla storia stessa Fino a quando non arriva qualcuno con lo sguardo puro dello straniero, del non annebbiato dalle abitudini, il cui stupore che l’ha plasmato o che felice per essersi imbattuto nella tua terra, ti fa ricordare quel che sai da sempre: che il posto in cui sei nato è unico e ne è stata plasmata bello, ha un’anima particolare, un respiro ampio, che sa della salsedine del mare, del profumo di mille essenze dei boschi e Reti dei ruscelli che lo circondano, dell’acciottolio proveniente dal fiume che l’attraversa, dal diffuso gorgoglìo dell’acqua, dalle vite agre dei minatori di ieri e dei disoccupati di oggi, dalla SOUTHERN storia stessa che l’ha plasmato o che ne è stata plasmata. COALITION In quanti sguardi stranieri, noi che siamo nati a Sponsor Partner Fluminimaggiore, sulla Costa delle Miniere, abbiamo da sempre letto lo stupore ammaliato che prende chi arriva qui dopo percorsi tortuosi ma magnifici. Quanto hanno risvegliato e nutrito la nostra consapevolezza quegli sguardi ammirati, quanto ne andiamo fieri. A me è capitato da sempre, fin da quando, prima studente e poi giramondo per mestiere, ho voluto mostrare a coloro che incontravo sulla mia strada questo scrigno isolato. Confesso che ogni volta, nonostante Media partner la granitica certezza di essere nato in uno dei luoghi belli del mondo, ho atteso con ansia che negli sguardi dei miei amici comparisse quel felice stupore che mi avrebbe scaldato il cuore. Come quando si condivide un buon cibo, una buo na musica, un avvincente spettacolo teatrale, un’emozione. Gli ultimi stranieri in cui ho letto quello stupore vitale mi hanno anāgata Contributi di: Francesco Bonomo, Eva Bubla, Ilaria Bussoni, Giornate del Respiro | giugno 2021 - prima edizione chiesto se Fluminimaggiore, questo luogo incantato, potesse Filippo Michelangelo Ceredi, Felice Cimatti, Marco Corrias, Periodico registrato al Tribunale di Cagliari n. 6/2019 Sabrina D'Alessandro, Momi Falchi, Niccolò Fettarappa Sandri, Direzione Artistica: Giulia Muroni e Valentina Salis aprirsi a loro, alla loro arte teatrale, alla loro capacità di numero 4 - giugno 2021 Sara Marasso, Flavia Mastrella, Antonio Rezza, Martina Silli, Organizzazione: Ambra Floris diffondere cultura, di allargare le aree delle coscienze, portando Viviana Vacca, Alessandra Viola Supporto amministrativo: Cinzia Collu in questo angolo remoto artisti da ogni dove. Come dire di no: Editore: Teatro di Sardegna soc. coop. a r.l. Fotografie di: Eva Bubla, Alec Cani, Sabrina D'Alessandro, Progettista e responsabile sicurezza degli Presidente: Basilio Scalas Alessia Della Ragione, Laura Farneti, Heart Studio, Jim allestimenti: Caterina Francavilla prego, benvenuti signori artisti di Sardegna Teatro. Direttore generale: Massimo Mancini Huntsman, Flavia Mastrella, Ilaria Scarpa, Guille la Torre Plaza Direzione tecnica: Giacomo Sanna FOTO COPERTINA: IRINA IRISER Direttrice responsabile: Giulia Muroni Staff tecnico: Massimo Fadda, Giacomo Meloni, Redazione: Giulia Muroni, Valentina Salis, Progetto grafico: Subtitle Fabrizio Pezzotti, Nicola Ruju Massimo Mancini Stampa: Arti Grafiche Pisano Progetto grafico: Heart Studio Marco Corrias Traduzioni: Valentina Salis, Michele Ladu Web content & Social Media: Veronica Secci Web content & Social Media: Veronica Secci Sindaco di Fluminimaggiore Con la collaborazione di: Vanessa Congiu, Con la collaborazione di tutto lo staff di SardegnaTeatro Michela Murgia, Maria Grazia Puddu 3
Giornate del Respiro Fluminimaggiore e Portixeddu 23-28 giugno indice eventi indice approfondimenti 23-27 giugno 24-27 giugno 24-27 giugno gaia lab Il respiro designated breathing zone @Parco Riola pagina 12 è l’anima della musica @Fluminimaggiore @Museo Etnografico pagina 28 pagina 18 24 giugno 24 giugno architettura sensibile 24 giugno cronache del suono sospeso: e arte pubblica fuochi di san giovanni “respiro” @Parco Riola @Parco Riola @Parco Riola pagina 16 pagina 18 pagina 30 25 giugno lavoro creativo nelle 24 giugno 24 giugno 6 8 10 rituali del solstizio d’estate l'avvoltoio marginalità dell'isola @Capo Pecora @Anfiteatro @Parco Riola pagina 18 pagina 31 traiettorie inedite e respiri ibridati e potus, nicotina e pagina 16 25 giugno 24-27 giugno alleanze multispecie sinergie di comunità uomini delfino 26 giugno respirando la nostra storia flatus resonantes Giulia Muroni Valentina Salis Ilaria Bussoni quale sostenibilità @Tempio di Antas @Portixeddu pagina 18 pagina 33 nei processi artistici? @Parco Riola 25 giugno 25 giugno pagina 16 breathing for Andaras 131 respiri 26 giugno @Anfiteatro @Piazzale Museo Etnografico pagina 18 pagina 36 vegetale, performer, animale, umano 26 giugno 25 giugno @Parco Riola pagina 16 lab del buon respiro between me and p. @Sede Rimettiamo Radici @Teatro del Respiro pagina 18 pagina 38 24-26 giugno il respiro dello yoga 26 giugno 26 giugno @Parco Riola degustazione prodotti tipici apocalisse tascabile 14 20 29 pagina 18 @Casa Petromilli @Teatro del Respiro 24-25 giugno pagina 18 pagina 39 uno scarto pieno Il respiro delle piante svelare l'invisibile. pratiche percorsi escursionistici 26 giugno 26 giugno di vita Alessandra Viola artistiche di comunità @Partenza Piazza Museo Etnografico metalla rap jam pitecus pagina 18 @Piazzale Museo Etnografico @Anfiteatro Felice Cimatti Intervista a Alessia Zabatino pagina 18 pagina 40 24-26 giugno museo della memoria 27 giugno 27 giugno mineraria lab costruzione aquiloni guizzìpeda @Miniera di Su Zurfuru @Portixeddu gara podistico - linguistica pagina 18 pagina 18 @Portixeddu pagina 45 24-26 giugno 28 giugno, ore 17 lab di respirazione creativa feedback con cittadinanza 27 giugno @Altri spazi e stakeholder del territorio gavino murgia pagina 18 @Teatro del Respiro pagina 18 e emanuele contis 24-26 giugno @spiazzo sopra Sa Perdischedda pagina 46 walking plants. 24 giugno 34 42 dialoghi pedestri kumbhaka @Tempio di Antas @Teatro del Respiro pagina 18 pagina 22 teatro, voce, respiro lo stato dello stato. Viviana Vacca appunti dal carcere dorato Flavia Mastrella 4 5
Giulia Muroni We will need to take cross-species descrizione che si apre dinnanzi alla e di agire sul mondo, lungo sentieri che grazie a una cooperativa di comunità che Laddove le cosiddette scienze forti cercano interdependence much more seriously. Humans cannot live without plants, which produce consapevolezza che ci troviamo già alla ridiscutono l’egemonia dell’umano sul regno cerca soluzioni per affrontare il tema dello fine del mondo, o comunque in un mondo vegetale e animale, smettendo così di ergersi spopolamento. spiegazioni e argini contro quello che accade, the oxygen we breathe. We cannot digest our food without the help of intestinal bacteria. Our cross- infetto5, senza tuttavia incedere nella a paradigma ermeneutico e epistemico, l’arte risponde con la ricerca di nuove pratiche e species entanglements give us life—and make us vulnerable. Nonhumans are implicated in our condiscendenza verso l’apocalissi e la sua estetizzazione romantica. ridisegnando le relazioni con il pianeta e con chi lo abita. Generare relazioni con il territorio significa anche camminarci dentro, respirarne gli forme che comprendano quella realtà di cui non politics; we need them in our deliberations.1 Necessario dunque rinvenire alleanze Laddove le cosiddette scienze forti umori, conoscerne i viventi, i vegetali autoctoni e le insorgenze spontanee. si può parlare direttamente, ma solo percepire Anna Lowenhaupt Tsing multispecie, a partire dalla scoperta della cercano spiegazioni e argini contro ____ natura simbiotica della costruzione della vita quello che accade, l’arte risponde con Fabbricare mondi significa anche svincolare empiricamente gli effetti. sul pianeta. In essa, bisogna osservare il la ricerca di nuove pratiche e forme che l’arte dalle logiche della produttività a uso Mettere in discussione il concetto di precipuo ruolo epistemologico della pianta, comprendano quella realtà di cui non si e consumo e consegnare un tempo lento Antropocene significa fare i conti con capace di articolare una forma non ostile può parlare direttamente, ma solo percepire di ascolto, di riverbero, di lallazione di la coesistenza non gerarchica di viventi, di stare al mondo. Non perché la pianta empiricamente gli effetti. Anna Tsing chiosa nuovi discorsi. in un pianeta – la Terra – che non è nato non conosca ostilità, ma perché l’ostilità il suo testo affermando la necessità di uno per ospitare la vita. non potrà mai essere una dinamica fondativa sguardo nuovo e di narrative rinnovate, Le occasioni pubbliche di dialogo e strutturale nella vita vegetale, in ragione del a cui gli artisti possano contribuire con sono intorno ai temi e non in ragione Altresì, la Terra è diventata un luogo in cui fatto che la pianta è un organismo autotrofo tessiture intrecciate di relazioni con i discorsi di pubblicazioni: si parlerà di forme la vita può manifestarsi, grazie all’azione – capace di vivere solo attraverso luce, scientifici, pratiche di conoscenza, capaci di di architettura sensibile nei contesti congiunta di ingegneria planetaria2 dei anidride carbonica e acqua, senza dover registrare le variazioni del pianeta e dei suoi di spopolamento, della sostenibilità viventi, che hanno cesellato le loro stesse uccidere o sacrificare o cibarsi viventi, partecipando delle storie del mondo. dei processi creativi, del lavoro creativo condizioni di esistenza per milioni di anni, di altri viventi6. nei contesti marginali e del respiro, tema in un patteggiamento certosino di litosfera, Le alleanze multispecie d’altro canto hanno delle giornate, tratto comune dei viventi atmosfera e idrosfera. Un’altra traiettoria antiantropocentrica – una evidenza maggiore di quanto possa ma anche questione problematica intorno traiettorie inedite in qualche misura complementare - è quella apparire: la presenza di batteri viventi a cui imperniare riflessioni e prospettive. La necessità di risalire alle alleanze suggerita dal postumanismo, un’impresa nell’organismo umano permette la digestione multispecie – o intessere parentele3- appare che punta alla costituzione di un’umanità – processo necessario per il vivente – Tracciare traiettorie senza la pretesa e alleanze cogente in uno scorcio della Storia in cui in grado di oltrepassare l’opposizione con e l’ossigeno fornito dalle piante è di controllarle, percorrere indocili strade l’umanità sembra null’altro che un risultato l’animale, una separazione sempre stata condizione di vita. inedite dell’immaginario, procedere per scalciante, amorfo e vulnerabile di una serie costitutiva, al punto da essere assunta come tentativi, imparare dal respiro il movimento multispecie di traiettorie geologiche. Esito fallimentare ontologica. D’altronde la stessa dicitura Accogliere questi dati e venire a patti con costante che fa incontrare il dentro con del suo stesso operare, l’Antropocene - Homo sapiens è in fondo un distanziamento le possibilità di nuovi metodi, per chi lavora il fuori, sentirsi paesaggio. come paradigma assertorio che inquadra da quel vivente radicalmente diverso che è nel mondo dell’arte, significa fare i conti l’homo sapiens come unico agente della l’animale. L’auspicato vivente postumano, - nel con temi e modalità inedite e perciò As artists, we configure magical figures, weave trasformazione ambientale in corso -, senso di post-soggettivato -, è invece «capace entusiasmanti. speculative fictions, animate feral and partial connections. We necessarily stumble. And try non tiene conto delle relazioni di potere di stare al mondo come un animale, come una again. With every mark, difference haunts and economico e sociale e delle congiunzioni lucertola o una nuvola. O un virus, appunto»7. In seno a questa fibrillazione nascono struggles to appear anew 11. con le altre specie. le Giornate del Respiro, un nuovo progetto Stare al mondo come un virus – o il virus per artistico che avrà luogo a Fluminimaggiore. 1 Anna Tsing , in Boston Review http://bostonreview. L’antropologa Anna Lowenhaupt Tsing antonomasia di questo momento storico, Si tratta di giornate in cui la complicità di net/forum/new-nature/anna-tsing-anna-tsing- suggerisce di guardare alle nuove possibilità il COVID-19 – cosa significa? Sappiamo che artisti, comunità residente e transitoria, response-new-nature; v. Id. in A.A. V.V., Arts on e modalità di esistenza suggeriteci dai è entità di cui conosciamo gli effetti, in grado appassionati e esperti naturalisti, compone living on a damaged planet, 2017, Minneapolis, University of Minnesota Press. prelibati funghi matsutake, che crescono di attanagliare, rendere vulnerabili – finanche un cartellone di attività dove si trovano 2 Emanuele Coccia, La vita delle piante. Metafisica spontaneamente nei paesaggi al collasso. recidere - le esistenze umane, ridiscutendo nuove narrative possibili per un territorio della mescolanza, 2018, Milano, Mimesis Edizioni. Ogni tentativo di coltivazione controllata gli equilibri e le distanze, modulando ex minerario depresso come quello del 3 Donna Haraway, Staying with the trouble. Making è storicamente fallito, si tratta di forme frequenze, battiti e scansioni. Sulcis Iglesiente. Kin in the Chthulucene, 2016, Durham, Duke di vita che si manifestano tra le rovine del Univercity Press. capitalismo; rovine così estese da coincidere Il filosofo inglese Timothy Morton Concentrare lo sguardo sul respiro sembra 4 Gilles Clément, Manifesto del Terzo Paesaggio, con il nostro stesso paesaggio, o meglio, definisce «iperoggetto»8 quella entità che cogente in questo momento storico in ed. it., 2016, Macerata, Quodlibet. con i suoi residui - quelli che rientrano nella sovrasta l’individuo e tuttavia coinvolge cui il respiro è violato, costretto, visto 5 Donna Haraway, op. cit. felice espressione di Terzo Paesaggio, le sue relazioni, mostrandone le fragilità e con diffidenza. Altresì, il territorio di 6 Emanuele Coccia, in Doppiozero https://www. coniata da Gilles Clément4. producendo una minaccia che si rappresenta Fluminimaggiore, tra cime a alta quota e doppiozero.com/materiali/la-vita-delle-piante- come sensazione di ansia spaesata. mare nei paraggi, reperti archeologici (Valle metafisica-della-mescolanza 7 Felice Cimatti, Il postanimale. La natura dopo L’umanità d’altronde vive già in mezzo alle Il filosofo inglese appartenente alla Object- di Antas) e reperti di archeologia mineraria, rovine e, - nonostante il tentativo di istituire Oriented Ontology9 identifica come rivela una morfologia composita; trattandosi l’antropocene, 2020, Roma, Deriveapprodi. 8 Timothy Morton, Iperoggetti, ed. it., 2016, Roma, estetiche funzionalistiche che riducono le iperoggetti – tra gli altri – il surriscaldamento di un paesaggio in cui la silicosi10 - morbo Nero editions. rovine a detriti archeologici inermi, non al globale; non sembra perciò peregrino fare nefasto che ha colpito molti minatori - ha 9 Secondo la prospettiva filosofica Object-Oriented di qua né al di là del nostro orizzonte - le rientrare in questa nuova classe ontologica tracciato una linea urbanistica disordinata. Ontology elaborata dal filosofo statunitense rovine parlano del e al presente. l matsutake anche il virus COVID-19, di fronte al quale I momentanei patrimoni consentivano Graham Harman, gli oggetti sono stati trascurati rivelano quanta vita possa esserci negli l’essere umano può porsi soltanto in maniera costruzioni immediate, sovente non vincolate in filosofia a favore di una filosofia radicale che anfratti, nel terrain vague, nell’imprevisto che asimmetrica: nonostante accumuli sempre a una idea condivisa di paesaggio. sminuisce a mere croste superficiali di una più si sottrae ai tentacoli panottici del capitale. più dati in merito, non sembra possibile una profonda realtà sovrastante. Si propone di sostituire all’antropocentrismo un’ontologia improntata sugli conoscenza profonda, ma soltanto Creare molteplici occasioni di incontro con oggetti. Tsing invita a pensare con i funghi, ossia a un approccio empirico a partire dagli effetti. tutte le fasce della popolazione - temporanea 10 La silicosi è una patologia polmonare causata ricomporre il mondo assieme ai non-umani, e non; fornire condizioni di residenza a lungo dall'inalazione cronica e dalla penetrazione nei osservando da vicino quelle occasioni Di fronte allo spaesamento e all’inconoscibilità termine affinché gli artisti possano ascoltare polmoni di polveri di silice o biossido di silicio. e visioni in cui l’umano e il non-umano di una data contingenza storica, l’essere la comunità, con il suo passato ingombrante FOTO: COTTONBRO Non esiste una terapia, né una cura. s’intrecciano, prendendo perciò sul serio umano torna alla necessità di rivolgersi ma anche i suoi desiderata sul futuro – 11 AnnaTsing, in A.A. V.V., Arts of living on a l’art of noticing, la pratica dell’arte della in direzione di nuove possibilità di essere come la prospettiva di un Happy Village, damaged planet, p.12. 6 7
Valentina Salis Sardegna Teatro agisce su un nuovo Performance, laboratori, talk, attività territorio, quello di Fluminimaggiore naturalistiche dal 23 al 28 giugno e Portixeddu dove, con la stretta compongono un festival all’aperto, per complicità del Comune e delle sentirsi nuovamente parte dell’ambiente; Associazioni del territorio, inaugura dove gli artisti mostrano lavori site- la prima edizione del festival specific, ossia modellati dal confronto Giornate del Respiro. con le comunità e il territorio. respiri ibridati e sinergie di comunità Le Giornate del Respiro intendono ripristinare il contatto percezione per arrivare a agire sulle persone. - con Designated Breathing Zone, si rivolge al territorio tra il mondo dell’arte e quello della natura e dei suoi Per questo è importante che l’agire sia condiviso, per esprimere con la sua opera le attuali inquietudini viventi, creando occasioni di incontro con tutte le fasce partecipato. All’interno del programma sono molteplici sociali e ecologiche, connesse all'ambiente e alla della popolazione; apre a delle residenze affinché gli artisti gli eventi e; laboratori pensati con le associazioni comunità. L’installazione, Flatus Resonantes - possano conoscere la comunità, ascoltarne le storie del territorio e a cui si è dato il nome AFFIATATI, per Una dimensione onirica vede la cooperazione del e i caratteri, trarre ispirazioni e restituire la gioia di tornare sottolineare il respiro condiviso che li caratterizza. progetto Amori Difficili diretto da Francesco Bonomo a condividere spettacoli dal vivo. Ne abbiamo immaginati tanti: i percorsi escursionistici con Martina Silli (Heart Studio) e le sue ceramiche create con NaturAbilmente, le visite al Museo della Memoria ad hoc, indagherà la memoria collettiva del passato Sardegna Teatro procede con la creazione di contesti Mineraria di Su Zurfuru, il laboratorio di propedeutica minerario fluminese. che ancora non esistono a Fluminimaggiore, non di musica e suoni e le visite guidate a Antas con Start limitandosi a posizionare eventi culturali, ma ragionando Uno, le celebrazioni dei rituali del solstizio d’estate con Non ultimo, Sardegna Teatro ospita le performance sul lascito sul lungo termine: il centro culturale di via Asquer Rimettiamo Radici, l’anteprima del festival Andaras, la di artisti e artiste: il timbro graffiante di Antonio Rezza viene infatti ripristinato dalla squadra tecnica, affinché jam rap di Flumininmusica, la degustazione di prodotti e Flavia Mastrella, la prima assoluta di Gavino Murgia diventi il Teatro del Respiro, per restare un punto tipici della ProLoco e tanto altro ancora. e Emanuele Contis, la performance multimediale di riferimento. di Filippo Michelangelo Ceredi, il lavoro site-specific Inoltre tutte le mattine ci saranno delle classi di yoga di Sara Marasso e Stefano Risso, la ricerca del collettivo Il nostro primo lascito è quindi un teatro inteso come Iyengar aperte a tutti dell’insegnante Meera Mascia, Infrasuoni dell'ex asilo Filangieri, il movimento delle luogo di incontro, dialogo, scambio, in cui si creano e la musicista Sandra Giura Longo condurrà un danzatrici di Spaziodanza, la regia di César Brie sugli nuove alleanze, nuovi mondi possibili. laboratorio di respirazione creativa con esito finale. insediamenti militari in Sardegna, l'ironia apocalittica Non mancano i laboratori a tema rivolti all’infanzia, di Niccolò Fettarappa Sandri. Per articolare un programma ricco, in sinergia del territorio, da quelli legati alle celebrazioni dei Fuochi di San è necessario trovare un affiatamento. Dalle suggestioni Giovanni a quello di costruzione di aquiloni con Fluminimaggiore diventa anche teatro di studio, di Francesco Careri sul camminare come pratica estetica LandWorks e quello musicale di Start Uno. ricerca e sperimentazione, a latere rispetto al tema abbiamo appreso che l’essere umano si muove da sempre curatoriale. La sezione FIATI SOLI include ESCi a esplorare spazi vuoti, in cui crea traiettorie, attuando Nel contesto delle Giornate del Respiro alcuni artisti Esperimento Speculazione Collettiva e immaginaria un’operazione di appropriazione e mappatura del territorio. internazionali avranno tempo e spazio per mostrare le di Corinna Gosmaro, e l’artista cileno Nicholas Lange – loro opere. Il 23 giugno si inaugura l’installazione Gaia sostenuto dalla rete europeo R-evolution - impegnato Lo fa camminando, in un atto che crea il paesaggio. dell’artista Luke Jerram: una riproduzione fedele del a comporre la sua nuova drammaturgia, traendo Tra le linee che intersecano i paesaggi umani e quelli pianeta, visto dalla Luna, con un diametro di sette metri ispirazione dal territorio. naturali si generano i camminamenti che portano alla e la superficie creata attraverso la combinazione di creazione di relazioni, di comunità. immagini a alta definizione fornite dalla Nasa. Gli eventi L’ideazione della prima edizione delle Giornate del che abbiamo incluso nella sezione FIATO CONTINUO / Respiro parte quindi da traiettorie sinergiche, a tessere La privazione di spazi di dialogo extravirtuali a cui siamo Installazioni di lunga durata rimarcano la volontà di creare fili che uniscono le molteplicità che abitano i luoghi, stati costretti dalla pandemia ancora in corso ha accresciuto un contesto di dialogo e confronto anche tra gli artisti nella convinzione che la progettazione non possa e l’urgenza di ritrovarsi per percorrere insieme traiettorie internazionali che abiteranno il territorio, a partire dalle non debba prescindere da contaminazioni e ibridazioni inesplorate, spingendoci a ricercare spazi di coesistenza, settimane che precedono il festival, e la comunità. tra saperi e settori anche sovvertendo il rapporto tra a immaginare un futuro diverso, una programmazione organizzatori e cittadini per rivitalizzare il tessuto culturale che tenga conto delle complessità urbane e Vivere i luoghi, raccoglierne le memorie e condividerne culturale e creativo dei territori. FOTO: COTTONBRO naturali e le esplori, attraverso processi multisettoriali e tempi e rituali traducendoli in un guizzo creativo che interdisciplinari che impattino sul lungo termine generando si tramuta in istallazioni aperte al pubblico. L’artista lasciti. A partire dalla trasformazione dei luoghi, della loro ungherese Eva Bubla – inserita nella rete europea IN SITU 8 9
Ilaria Bussoni non si dà mai nemmeno il tempo di finire, immersione in apnea, verso la metà degli diversa dall’oggi era certo l’immagine dei ma è anche l’oggetto che sostiene qualcosa anni Cinquanta lavora in un parco acquatico nessi possibili dentro quel movimento senza che una fine ce l’ha, non fosse altra quella con animali in Florida. Ogni giorno scende in sosta che è la vita. Altrettanto, la ripartizione Nel biennio in cui un virus del film. Così, per arrivare a quel respiro piscina con i delfini. Da questi mammiferi di del sapere e della ragione, che quantomeno metteva il sofista in condizione di imparare avrebbe dovuto insegnarci ultimo, occorre inquadrare tutti quelli precedenti, sprecati, sfiniti, inutili, dispersi, mare impara cos’è l’apnea. Contrariamente a quanto si crede, l’apnea non è trattenere da una seppia. di nuovo a respirare, a nessuno goduto, visibili non perché il il respiro. Nuotando, giocando, toccando protagonista ansimi, sbuffi, perda il fiato e stando con i delfini Mayol impara che Nel biennio in cui un virus avrebbe dovuto ritrovare il piacere di o lo riprenda ma semplicemente perché l’apnea non è una gara di resistenza tra insegnarci di nuovo a respirare, a ritrovare un’attività fisiologica che fuma, tutto il tempo. Per dare visibilità al chi non respira di più, né un traguardo il piacere di un’attività fisiologica che respiro, Godard lo colora di grigio mettendo da tagliare per accumulo di assenza da continuamente interpella il confine tra il continuamente interpella il in bocca al protagonista un’interminabile ossigeno. L’apnea è un altro modo di nostro dentro e il nostro fuori, la lezione non confine tra il nostro dentro gitane papier mais. Il pennacchio finale respirare. I delfini insegnano a Mayol che risulta così chiara. Gli scampati, i guariti e dell’ultima esalazione – il respiro filmato è l’apnea – dover tornare in superficie per anche i tabagisti sanno bene che le malattie e il nostro fuori, la lezione proprio l’ultimo del protagonista – esiste sulla assorbire ossigeno è un problema che questi non insegnano e che le promesse in pericolo non risulta così chiara. Gli pellicola perché ha la forma di una nuvoletta mammiferi condividono con l’umano – è di morte sono le prime a essere rinnegate colorata dalla nicotina. un’altra tecnica di respirazione. Lì, in fondo in vita. Noi umani siamo così, impariamo in scampati, i guariti e anche al mare, il campione di immersione riesce modo strano. Gli astronauti sopravvivono, i tabagisti sanno bene che La visibilità del respiro è un oggetto a stare più degli altri non perché diventi un ma nella loro solitaria bolla d’aria hanno privilegiato dei film di fantascienza o di imbattibile della non respirazione, ma perché paura, o impazziscono. Mayol sott’acqua lo le malattie non insegnano e avventura sottomarina: lì dove manca grazie alla relazione con un animale sa aprirsi aveva capito: per imparare qualcosa dalla che le promesse in pericolo l’ossigeno l’immagine sembra non poter fare a una forma di respirazione non prettamente vita occorre togliersi un po’ di sé, bisogna a meno di ricordarci che non si vive senza. umana. Cosa che risulta un vero paradosso aprirsi un po’ al mondo. «Esporsi alla vita di morte sono le prime a Così, il rumore della respirazione – o forse proprio per questo – visto che degli altri» come dice Anna Lowenhaupt essere rinnegate in vita. è la colonna sonora più ricorrente delle Jacques Mayol, quando è fuori dall’acqua, è Tsing è un rischio che in pochi sembrano passeggiate astronomiche e delle un soggetto umano dalla capacità relazionale voler correre. E così ci sorprende che un esplorazioni degli abissi nei più diversi molto limitata. Il documentario che gli è polpo femmina della Great African Seaforest, formati. Dalle tute delle colonizzazioni dedicato, Dalphin Man (2017), mostra bene protagonista del film My Octopus Teacher marziane ai sommozzatori di profondità, nella un uomo alle prese con un’esuberanza (2020), dedicato a una relazione interspecie, cinematografia il respiro fa la sua rumorosa egotica di difficile gestione, governato dal dopo mesi di frequentazione dell’uomo che potus, comparsa quando non è naturale che ci sia. narcisismo e da un sempre insoddisfatto quotidianamente la va a trovare in apnea, Il suono del respiro, ansimante, ben bisogno di riconoscimento. «Mayol non dimostri di sapere che il vivente con cui è cadenzato, concitato, tranquillizzato, viene aveva amici» dice qualcuno nel film. in relazione ha bisogno di respirare fuori nicotina spesso a ricreare un po’ di ambiente L’inettitudine per la philia sopra l’acqua si dall’acqua. Qualcosa che in termini umani domestico nell’algido vuoto stellare o nelle trasforma nel suo esatto contrario di sotto. tradurremmo con cura. «Esporsi alla vita buie profondità marine. Dentro quelle tutine, Ed è forse l’apprendimento di questa tecnica degli altri» significa non solo predisporsi e uomini il respiro esalato dal corpo va a riprodurre un di respirazione alla quale gli umani non sono a ricevere lezioni e a farsi trasformare dal po’ di quell’aria di casa che verosimilmente avvezzi che consente all’apneista di essere, sapere che si riceve, ma anche reinventare manca lì dove viene a trovarsi il pioniere di in fondo al mare, un po’ meno umano. Di gli strumenti per pensare, vivere e ricavare delfino FOTO: COTTONBRO turno. Una biosfera striminzita tra l’involucro trovare, proprio lì, il semplice piacere di piacere dalla philia, dalla relazione con il tecnologico e il corpo umano, che tuttavia respirare, una volta che si è aperto al mondo vivente. Così, quando nel 2020 un gruppo consente di ricreare un ambiente per la vita, e ha perso un po’ di sé. tra artisti, attivisti e vari altri non categorizzati umana. Ma quella bolla di ossigeno nella iniziano a pubblicare una serie di volumetti – science fiction sempre a rischio di venire a C’è stata un’epoca – in Grecia, prima dell’età a oggi quattro – titolati Society of the Friends mancare non può che proporre un ambiente classica – in cui gli umani, la conoscenza of the Virus non si tratta di una provocazione, Le piante respirano di notte. Prendono e guardavo quello foresta domesticata qualunque momento. Respirare non era così rigorosamente separato, impermeabile a e gli animali avevano qualcosa in comune. ma di prendere sul serio questa esposizione. l’ossigeno dall’aria che le circonda da concimi, laterlite e lucidanti per foglie naturale. Di giorno, l’uso della parola e degli ciò che lo circonda, dentro il quale c’è un Polpi e seppie condividevano con gli Mayol lo aveva capito: non si respira mai e producono anidride carbonica. con la perplessità di una bambina che ha arti davano l’evidenza che continuassero a umano, vivo sì ma solo. E il regista, infatti, umani scaltrezza e uso dell’occasione. Gli da soli. Si respira per far entrare un po’ di L’informazione scientifica, nel periodo della rinunciato a spiegarsi il mondo dei grandi farlo. Di notte, l’unico modo per verificare la a quel punto non sa che filmare, se non animali non erano estranei alle tecniche, mondo, e dunque un po’ mia infanzia, veniva tradotta da mia madre negli anni Settanta. Così, quando ogni notte continuità della loro partecipazione alla vita quella respirazione tradotta in mera né all’intelligenza. Il mondo non separava di pericolo. nell’assoluto divieto di ospitare piante mi alzavo rigorosamente scalza per andare a era andare a sentirli inalare ossigeno. Tra espressione della soggettività umana, quelli con la ragione e tutti gli altri. Quelli in camera da letto. E l’effetto del monito controllare che i miei genitori fossero ancora tutti i viventi, l’umano è quello che forse dà isolata. Il caschetto d’astronauta o la bolla che sapevano e quelli che no. Il mondo dietro l’oblò si ritrovano dunque riempiti più greco prima di Platone pensava attraverso Ilaria Bussoni, filosofa di formazione, si occupa materno era su di me quello di una certa vivi e mi appostavo appena dietro la porta una massima espressività sensibile (visiva di agricoltura, estetica e nuove ecologie in vari diffidenza per quelle cose verdi appoggiate della loro camera matrimoniale attenta a e uditiva) alla respirazione. Comunque i che di un ricircolo ossigeno-anidride un’omologia tra enti diversi accomunati da formati. Presso la casa editrice DeriveApprodi sul marmo del pavimento in salone, percepire il suono del loro respiro – l’unica mammiferi lo fanno meglio degli altri. Che carbonica di un ambiente tutto umano fatto una razionalità – prevalentemente pratica codirige la collana di paesaggio, ambiente e spolverate e tirate a lucido settimanalmente, prova che non fossero morti – quella vita un verme piatto respiri attraverso la pelle si di affetti, per lo più pessimi: paura, tensione, – che procedeva attraverso le tecniche filosofia del vivente «habitus». Ha co-ideato, a metà tra cose vive e inerti suppellettili vegetale, che col buio era passata a farci sente poco. Che anche gli insetti abbiano aggressività, panico, ansia, abbandono, dell’astuzia, della predizione e della in quanto curatrice d'arte, diverse mostre e e assai di rado calma e piacere. Tutti detti contingenza dentro il flusso continuo del festival, tra i quali, ilmondofinfine. vivere tra decorative, tuttavia portatrici di una possibile una, per me slealissima, concorrenza una trachea si percepisce ancor meno. le rovine e Sensibile comune: le opere vive minaccia: farci tutti morire soffocati. Anche aerobica, dalla diffidenza diurna diventava Diciamo che avere dei polmoni belli grossi respirando. Il tratto più universale della divenire. Tra la seppia e il pescatore c’era un (entrambe presso la Galleria Nazionale d'Arte di giorno, dunque, giravo alla larga dal una strana entità notturna incarnando il aiuta a restituire il respiro all’evidenza dei partecipazione alla vita, la respirazione, rapporto non perché l’una fosse l’oggetto Moderna e Contemporanea di Roma). È membro Ficus Benjamin di cui mia madre andava pericolo di una decorazione animata di sensi, quelli umani. Eppure, il respiro, che metabolismo energetico e relazionale tra e l’altro il soggetto, ma perché erano legati del comitato scientifico dell'Alta Scuola Italiana così fiera, dai suoi Potus chilometrici che si coscienza anche un po’ malevola. è ovunque e che scandisce la modalità più un dentro e un fuori, si trova così cancellato da una comune parentela di intelligenza: di Gastronomia Luigi Veronelli e collabora con per diventare una pertinenza e una proprietà la metis, razionalità del divenire. Nel flusso il master di I livello «Environmental Humanities – allungavano per tutte le mensole del tinello frequente di partecipazione alla vita, non del vivente umano ed espressione di quel della vita non era necessario separare, anzi, Studi del Territorio» dell Università Roma3. e dalla cui foglia appuntita sgocciolava una Per almeno due o tre anni ogni notte mi si vede: sobbalzo impercettibile tra i mille lacrima destinata a impietosirci come un sono alzata per controllare che i miei altri sobbalzi del corpo mobile. Lo sa bene che questo mammifero ha di peggiore: meglio trovare un legame, un’amicizia o un Ha co-fondato il magazine «OperaViva: pianto, dal Tronchetto della felicità che a genitori respirassero. La comprensione del Jean-Luc Godard, il regista, quando dedica la sua soggettività. rapporto qualunque capace di immaginare un'arte del possibile», sul quale scrive. parte il nome promettente a cui non ha mai rovesciamento del ciclo ossigeno-anidride un film, tra l’altro, anche a questo: À bout sulla stessa scena dell’essere un esercizio tenuto fede nascondeva l’ulteriore pericolo carbonica operato dalle piante fondava de souffle (1960). Qui il respiro è certamente L’apneista francese Jacques Mayol, di retorica nell’arte sofistica e il getto di poterci sfornare ragni velenosi e tropicali, la certezza che potessero smettere in metafora di un’azione (anche filmica) che detentore di svariati record mondiali di d’inchiostro di un mollusco. A risultare molto 10 11
Anfiteatro_Inaugurazione dell'opera Mercoledì 23 giugno_ore 17 Parco Riola_Installazione Giovedì 24_Domenica 27 Luke Jerram a seguire inaugurazione Teatro del Respiro Nella mitologia greca Gaia era la personificazione della Terra. Gaia, l'opera d'arte itinerante di Luke Jerram è gaia una riproduzione fedele del pianeta, visto dalla Luna. Ha un diametro di sette metri e la superficie Per tutta la nostra esistenza umana è stata creata attraverso la combinazione abbiamo osservato la luna e proiettato di immagini a alta definizione fornite lassù speranze, sogni e desideri. Soltanto dalla Nasa e consegna a chi la vede nel 1968, attraverso la foto Earthrise della l'opportunità di osservare il pianeta Terra in NASA, l'umanità fu in grado di vedere per la tre dimensioni. prima volta il pianeta azzurro che fluttuava nell'oscurità dello spazio. Gaia, s’òpera de arte L’opera mira a creare il senso di Overview itinerante de Luke Jerram Effect - definizione di Frank White nel 1987 Alle Giornate del Respiro, Gaia diventa est sa reprodutzione fidele - che provano gli astronauti e raccoglie luogo di incanto, specchio dei grandi eventi de su pianeta, bidu dae sa alcune comuni caratteristiche: una profonda della società, capace di ricollocare gli Luna. Tenet unu diàmetru de comprensione dell’interconnessione di tutta eventi umani in una cornice meravigliosa e sete metros e sa subrafache la vita sulla terra, un rinnovato senso di insieme effimera. l’ant fata crobende sas immàgines a definitzione responsabilità per la cura dell’ambiente manna frunidas dae sa Nasa ma anche la percezione della fragilità del Gaia - presentata in importanti musei e e istrinat a sos chi la bient nostro pianeta. centri di ricerca in tutto il mondo, in spazi sa possibilidade de castiare pubblici e festival internazionali – è stata su pianeta Terra in tres Gaia inoltre diventa specchio dei grandi creata in collaborazione con il Natural dimensiones. eventi sociali e, alla luce della crisi Environment Research Council (NERC), Luke Jerram's pandemica COVID-19, potrebbe fornire Bluedot e la UK Association for Science multidisciplinary arts practice in chi la vede nuove prospettive sul ruolo and Discovery Centers. Le immagini per involves the creation of dell'essere umano nel pianeta, restituire l'opera d'arte sono state selezionate dalla sculptures, installations and il senso che le società siano in relazione serie Visible Earth, NASA. live artworks. Living in the UK, fra loro e perciò abbiano delle but working internationally, responsabilità reciproche. Le ripetute FOTO: JIM HUNTSMAN Jerram creates art projects which excite and inspire quarantene hanno anche acceso un people around the world. rinnovato rispetto per la natura. 12 13
Felice Cimatti «I primi microbi» comparsi sulla Terra tutt'altro che perfetta»3. Mentre l’ingegnere a usarlo per un certo periodo di tempo, quello che una volta era il prodotto di scarto «erano anaerobi, ossia incapaci di scindere prima ‘disegna’ un progetto e poi lo realizza finché ne ha bisogno: successivamente quel dei cianobatteri, così oggi (in realtà da molto l’acqua. Dovettero trascorrere diverse in pratica, il processo vitale ‘lavora’ invece bene viene lasciato a sé, non viene distrutto. più tempo) il virus ci usa per riprodursi e, in uno scarto centinaia di milioni di anni prima che i sfruttando quello che già è disponibile per Si pensi a un prato: dei bambini ci giocano definitiva, per vivere. Come noi siamo l’aria microbi sviluppassero questa capacità. riadattarlo ai ‘propri’ bisogni. In questo a pallone. Più tardi, verso sera, quando i che respiriamo, così il virus siamo noi. L’acqua è una fonte ottimale di idrogeno senso l’impersonale – cioè senza progetto né bambini sono andati via, diventa il terreno pieno di vita sulla superficie della Terra […] ma per ingegnere – processo evolutivo lavora come di caccia dei predatori notturni, ma anche Ma che significa, propriamente, che noi scindere l’acqua è necessaria molta un «tinkerer», ossia come un “aggiustatutto” il ritrovo degli spacciatori, e forse anche il siamo il virus? Che non possiamo tirarci energia. Le nanomacchine che rendono il o meglio ancora come un “bricoleur” rifugio di chi cerca un’intimità che altrove fuori dall’uso incrociato della vita e dei processo possibile si sono evolute […] nei (ossia chi pratica il bricolage, quell’attività non è praticabile. Al mattino torna il sole, e viventi. Prima o poi dovremo buttare via cianobatteri, o alghe verdi-azzurre. Quando manuale, fatta da sé per passatempo senza l’erba del prato assorbe la luce che rigenera. la mascherina. Un gesto che significherà furono finalmente in grado di scindere ricorrere né all’aiuto di tecnici né usando Il prato non si consuma, il prato è l’uso che molto più del semplice liberarsi di un oggetto l’acqua, questi organismi cominciarono strumenti specifici, e soprattutto per il ne fanno i viventi che si alternano su di esso. divenuto inutile: rinunciare alla mascherina quello che senza prestarci attenzione a produrre un nuovo prodotto di scarto: gusto stesso di dedicarsi ad un’attività del La vita usa l’altra vita, non la consuma, ché significa di nuovo esporsi al respiro del l’ossigeno. E la produzione biologica di genere): così l’evoluzione naturale «lavora altrimenti si arresterebbe. Il prato è l’uso mondo, un respiro che come abbiamo capito lasciamo entrare nei polmoni ogni ossigeno cambiò per sempre l’evoluzione come un bricoleur - un bricoleur che non della vita da parte del sole e dei viventi che con il virus intanto è benefico in quanto può della vita sulla Terra»1. sa esattamente cosa produrrà, ma usa lo vivono. essere potenzialmente malefico. Non si può volta che inspiriamo – e senza cui qualsiasi cosa trovi intorno a sé, che siano vivere senza respirare, infatti, non vuol dire semplicemente smettiamo in pochi In altri, e meno tecnici, termini: quello che pezzi di spago, frammenti di legno o vecchi Tutte le volte che respiriamo, allora, altro che non si può vivere senza esporsi ad senza prestarci attenzione lasciamo entrare cartoni; in breve, lavora come un bricoleur stiamo usando la vita, e quindi essere usati da qualche altra forma di vita. istanti di vivere – è la ‘puzza’, appunto nei polmoni ogni volta che inspiriamo – che usa tutto ciò che ha a disposizione per contemporaneamente lo scarto del mondo, Prendere sul serio il respiro, in sostanza, e senza cui semplicemente smettiamo produrre un qualche oggetto funzionante». una vita che ci precede di miliardi di anni significa rinunciare a pensarsi come lo scarto, originariamente prodotta in pochi istanti di vivere – è la ‘puzza’, La differenza fra ingegnere e bricoleur è e che presumibilmente proseguirà senza qualcosa di separato dal mondo, e che dal dal funzionamento dei cianobatteri. appunto lo scarto, originariamente prodotta dal funzionamento dei cianobatteri. Noi evidente: il primo procede in base a un progetto, il secondo in base a un’idea di problemi dopo la nostra estinzione. Siamo fatti di quello scarto: «uomo e mondo mondo deve difendersi. Ma che vuol dire, propriamente, esporsi all’uso impersonale Noi letteralmente viviamo dei loro scarti. letteralmente viviamo dei loro scarti. La massima di quello che vuole fare. In realtà sono, nell’uso, in rapporto di assoluta del mondo? «Il sé, che si costituisce nella vita, almeno per come la conosciamo qui spesso il bricoleur non sa che cosa andrà a e reciproca immanenza; nell’usare di relazione d’uso, non è un soggetto, non è sulla Terra, è il risultato di un lunghissimo ‘costruire’, piuttosto è ‘guidato’ dai materiali qualcosa, è dell’essere dell’usante stesso altro che questa relazione». Significa esporsi adattamento a quello scarto: «l’ossigeno che ha a disposizione; mentre l’ingegnere che innanzitutto ne va». Non è quindi alla possibilità della morte. Il virus ci ha è un elemento esclusivo dell’atmosfera prima progetta e poi realizza, il bricoleur che semplicemente noi usiamo la vita, terrorizzati, ma la vita non si difende con terrestre. Finora non è stato possibile prima costruisce, e poi alla fine ‘scopre’ che propriamente noi siamo l’uso stesso della il terrore e con una disinfezione continua e rintracciarlo a alte concentrazioni in nessun cosa (forse) voleva fare. vita. Questo punto, che in effetti è un’ovvietà, sistematica: la vita si vive solo morendola altro pianeta, né lo si è trovato nei dintorni torna a essere di evidenza assoluta in tempi ogni giorno, e quindi con gioia e delle stelle. […] A quanto pare questo gas Il caso della produzione di ossigeno come come quelli in cui stiamo vivendo, il tempo a pienipolmoni, senza paura. non è granché comune nei pianeti simili prodotto di scarto del metabolismo dei del virus e della mascherina, della pandemia alla Terra»2. Lo scarto è ciò che rimane cianobatteri è un caso del genere. La ‘vita’, e dell’asfissia, della vita e della morte. Non è 1 Paul Falkowski, I motori della vita. Come dopo una lavorazione: lo scarto è scartato che evidentemente non è un ingegnere (la che usiamo l’aria per respirare – secondo la i microbi hanno reso la terra abitabile, Bollati proprio perché non si può più usare per biologia è antiplatonica), non è altro che il distinzione metafisica fra soggetto e oggetto Boringhieri, Torino [2013] 2016, p. 79. farne qualcosa. Ma questo non significa, processo inintenzionale di continuo uso e – noi siamo l’aria che respiriamo. Ma questo 2 Ivi, p. 80. come appunto mostra il caso dell’ossigeno, riuso degli ‘scarti’ di qualche precedente significa che fra noi umani e il mondo c’è 3 François Jacob, “Evolution and Tinkering”, che qualcun altro non trovi un modo per processo vitale: «il bricoleur», ossia il un rapporto talmente stretto, che di fatto Science , 1977, 196(4295, pp. 1161-1166, p.1163. fare qualcosa di quello scarto. Cioè per processo evolutivo, «al contrario, se la cava non è più pensabile come un rapporto, cioè 4 Ibidem. escogitarne un qualche uso alternativo. sempre con gli scarti [odds and ends]. Ciò come una relazione fra due entità separate, 5 Ivi, p. 1164. che alla fine produce non è generalmente appunto il soggetto che respira da un lato e 6 Giorgio Agamben, L’uso dei corpi, Neri Pozza, In realtà è l’intero processo vitale che si legato a nessun progetto speciale, e risulta l’aria respirata dall’altro: nell’uso, prosegue Milano 2014, p. 55. basa sul riuso dello scarto. Come scrive da una serie di eventi contingenti, da tutte le infatti Agamben, «soggetto e oggetto sono 7 Ibidem. il genetista premio Nobel per la Medicina opportunità che ha avuto per arricchire il suo così disattivati e resi inoperosi». Noi umani 8 Patrick Forterre, David Prangishvili, “The origin Franςois Jacob, «l'azione della selezione stock di avanzi». siamo il respiro del mondo, così come of viruses”, Research in Microbiology, 160(7), 2009, naturale è stata spesso paragonata a il mondo è il ‘nostro’ respiro. In questa pp. 466-472. quella di un ingegnere. Questo, tuttavia, L’ingegnere, tipicamente, consuma delle situazione di uso incrociato e generalizzato 9 Cfr. Felice Cimatti, “Pensare con il virus”, non sembra essere un paragone adatto. In risorse, il bricoler usa e riusa. C’è una grande della vita, è chiaro che la nostra posizione aut aut, 389, pp. 32-55. 10 Provocando fra l’altro un ulteriore enorme primo luogo, perché a differenza di ciò che differenza, in effetti, fra il consumo e l’uso. cambia. Homo sapiens da sempre si pensa Il primo si limita a sfruttare un bene o una come il ‘padrone’ del mondo. Il padrone inquinamento; cfr. Coronavirus: Justin Parkinson, avviene nell'evoluzione l'ingegnere lavora Disposable masks 'causing enormous plastic secondo un piano prestabilito di quello che risorsa fino al suo esaurimento: il consumo è colui che consuma le risorse, non chi le waste’, https://www.bbc.com/news/uk- prevede sarà il risultato dei suoi sforzi. In si basa sull’idea che quando quel bene non usa. Il padrone, infatti, è chi vive di rendita, politics-54057799 secondo luogo, per il modo in cui l'ingegnere serve più, ad esempio perché ormai superato ossia vive delle ricchezze accumulate da 11 Agamben, cit. p. 90. lavora: per fare un nuovo prodotto, ha a da altri beni più avanzati tecnologicamente, altri o prodotte dal lavoro altrui (il motto del disposizione sia materiale appositamente lo si può buttare via. Il consumo, cioè, padrone potrebbe essere après moi Felice Cimatti è nato e vive a Roma. Insegna preparato a tale scopo, sia macchine prevede sia un punto iniziale (quando il bene le déluge!). Filosofia del Linguaggio all'Università della progettate esclusivamente per quel viene prodotto da zero) sia un punto finale, Calabria. Conduce su RaiRadio3 la trasmissione compito. Infine, perché gli oggetti prodotti oltre il quale quel bene diventa inutilizzabile, In questo senso il SARS-CoV-19 ci dice Uomini e Profeti, programma di approfondimento di temi religiosi e filosofici. dall'ingegnere [...] si avvicinano al livello di un puro scarto appunto. L’uso, al contrario, qualcosa, senza averne nessuna intenzione perfezione reso possibile dalla tecnologia non presuppone né un inizio né una fine ovviamente, del nostro rapporto con il FOTO: CDC dell'epoca. Al contrario, l'evoluzione è assoluta: chi usa qualcosa si limita, appunto, respiro e la vita. Infatti come noi usiamo 14 15
Panel & Tavole rotonde @ Parco Riola fiati soli / side residencies & fiato continuo / installazioni di lunga durata 24 giugno, ore 11.30 / Tavola rotonda Architettura sensibile e arte pubblica nei contesti di spopolamento Quali sono le forme di architettura sensibile che coniugano le esigenze dell'abitare con la sensibilità ambientale? In che modo i contesti di spopolamento possono trarre beneficio dall'arte pubblica? Professoressa Maddalena Achenza (Università di Cagliari, Terra Cruda) Matteo Lecis Cocco Ortu (Sardarch) Prof. Francesco Careri (Università di Roma 3) Pino Giampà (collettivo Giuseppefraugallery Villaggio Normann Gonnesa) Paola Serrittu (LandWorks) Fiati Soli / Side Residencies è il nome assegnato ai lavoro a latere rispetto al tema del respiro. Processi artistici che nascono altrove e si nutrono del 25 giugno, ore 11 / Tavola rotonda confronto con il territorio. Lavoro creativo nelle marginalità dell'isola Corinna Gosmaro Nicolás Lange E.S.C.I Esperimento Archipelagos Cosa significa occuparsi di creatività nelle periferie della Sardegna? Speculazione Collettiva e In che modo il lavoro viene modificato e arricchito da un contesto L’artista cileno è - insieme a Camilla Brison - autore Fiato Continuo / Installazioni di con grandi fragilità sociali? Immaginazione - Workshop del progetto drammaturgico Archipelagos inserito lunga durata sono le installazioni nel programma di BET SUD (Beyondthesud). Antonella Camarda (Museo Nivola) L'artista visiva Corinna Gosmaro attiva delle artistiche che caratterizzano tutte Andrea Maspero (LandWorks) Alessia Usai (Subtitle) pratiche grazie alla relazione con l'ambiente. BETSUD è un ATS) costituita da organismi di le Giornate del Respiro A Fluminimaggiore propone una serie di workshop produzione e formazione del SUD, con lo scopo Kyre Chenven & Ivano Atzori (Pretziada) - inseriti nel progetto E.S.C.I., UN ESPERIMENTO di creare delle opportunità di crescita professionale Martina Silli & Bruno Savona (Heart Studio) DI IMMAGINAZIONE COLLETTIVA ATTRAVERSO per giovani artisti, operatori e per le imprese IL DIALOGO E LA CONTEMPLAZIONE DEL PAESAGGIO. Si tratta di un’esperienza guidata in contesti internazionali per la diffusione e la circuitazione della drammaturgia contemporanea Gaia 25 giugno, ore 19.30 / Panel in cui rimane forte l’esperienza di sorpresa e e della performing art. di Luke Jerram improvvisazione che prende avvio da un gioco FOTO: ADRIANNA CALVO di immaginazione sul quello che viene considerato “Ciò che condividono le nostre geografie Vegetale, performer, animale, il più vecchio dipinto esistente. italiana e cilena è che siamo quel pezzo di terra Opera d'arte itinerante di Luke Jerram, è una riproduzione fedele del pianeta, visto dalla Luna, umano. Panel sul respiro Ogni workshop consiste in un dialogo fra un circondato dall'oceano. Oceani e coste che sono contemporaneamente confini e cimiteri. per un diametro di sette metri. Sarà al Parco Riola per tutte le Giornate del Respiro. gruppo di due/tre persone, che discutono stimolate Speculeremo sulla possibilità di costruire un Il respiro - condizione necessaria di esistenza - è tema centrale delle dietro sollecitazione dell’artista su questo artefatto immaginario pezzo di terra circondato da questo Giornate a Fluminiaggiore, urgente nella contemporaneità afflitta dal che non possono vedere, immerse nei paesaggi concetto di acqua. Un pezzo di terra senza COVID-19. Come può essere raccontato da prospettive differenti? Quali possono essere le letture per analizzare in profondità quello contemplativi del Sulcis, fra parchi archeologici, persone. Come riempiamo quell'arcipelago, Amori Difficili che sta accadendo al pianeta Terra? siti geo-minerari, ambienti sotterranei. L’obiettivo quel pezzo di terra vuoto? Con i nostri paesaggi di Francesco Bonomo & è la creazione di un flusso di coscienza di gruppo, e l'assenza di tutti coloro che hanno abitato le in cui spontaneamente interrogarsi sull’aspetto nostre vite” Martina Silli (Heart Studio) Ilaria Bussoni e la funzione dell’antico dipinto. Felice Cimatti Nicolás Lange risiederà all’Ostello Su Mannau, Una delle tappe del collettivo Amori Difficili, Vivana Vacca Non è richiesto nessuna caratteristica partecipare, la dimensione raccolta dell’alloggio e guidato da Francesco Bonomo è a Portixeddu. se non la voglia di sperimentare nuovi mondi l’atmosfera stimolante del festival forniranno Incentratro sul tema della memoria emotiva, immaginativi: sono invitati adulti e bambini, all’artista l’occasione per completare il lavoro con le ceramiche realizzate da Martina Silli 26 giugno, ore 11 / Tavola rotonda professionisti della performance e non, qualsiasi drammaturgico affine alla sensibilità generale si dà vita a un teatro fatto di conchiglie. lingua è ben accetta. Il workshop è il punto di delle Giornate del Respiro. Quale sostenibilità partenza di un cortometraggio, pertanto le attività nei processi artistici? saranno oggetto di riprese video. La produzione ha il supporto della Fondazione Sardegna Film Designated Breathing Zone Commission. di Eva Bubla La produzione artistica - su varia scala - ha esigenze specifiche. Quali sono le azioni del mondo artistico e produttivo per farsi carico Le persone interessate devono inviare L'artista ungherese Eva Bubla - che fa parte della delle questioni ecologiche e suggerire delle buone pratihe e delle la propria candidatura alla mail: rete europea IN SITU, che lavora nei luoghi pubblici strategie per un futuro non derogabile? arts@sardegnafilmcommission.it, indicando: - mette in azione in luoghi e orari differenti, varie dati anagrafici, contatti telefonici, una foto pratiche di respirazione pubblica, una installazione Ignazio Angioni (Legacoop) e ragioni dell’interesse per questa esperienza. site-specific con elementi performativi. Eva Bubla (artista rete In Situ) Edoardo Donatini (festival Contemporanea, Prato) Nevina Satta (CEO Fondazione Sardegna Film Commission) Vanna Statzu (Fondazione MedSea) Nicoletta Tranquillo (Le Serre dei Giardini, Bologna) 16 17
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