VEDERE IN PUGLIA E BASILICATA - TORRE DI SATRIANO IN TITO

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VEDERE IN PUGLIA E BASILICATA - TORRE DI SATRIANO IN TITO
VEDERE IN PUGLIA
                                                                                                                                         ©

            Vedere a Palermo

E BASILICATA
N. 2, SETTEMBRE/NOVEMBRE 2016, EDIZIONE ALLEMANDI
SUPPLEMENTO A «IL GIORNALE DELL’ARTE» N. 367 SETTEMBRE 2016
L’installazione permanente di Edoardo Tresoldi che ricostruisce in rete metallica l’antica Basilica paleocristiana di Siponto sopra i suoi resti. Foto di Giacomo Pepe   IL GIORNALE DELL’ARTE

TUTTA L’ARTE DA VEDERE DA SETTEMBRE A NOVEMBRE
VEDERE IN PUGLIA E BASILICATA - TORRE DI SATRIANO IN TITO
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Vedere in Puglia e Basilicata

Capitali europee: dopo la Basilicata
la Puglia!
Cammini devozionali, strategie di destagionalizzazione, progetti
partecipati e burocrazia creativa: Paolo Verri, dopo Matera 2019,
sogna già Taranto 2033

Puglia e Basilicata condividono molti interessi culturali come l’habitat rupestre e la Via Francigena. Ad analizzare
i legami tra le due regioni è Paolo Verri, torinese, classe 1966, laureato in storia dei media all’Università Cattolica                                          Paolo Verri, direttore della Fondazione
di Milano, direttore della Fondazione di partecipazione Matera-Basilicata 2019, commissario straordinario di                                                     di partecipazione Matera-Basilicata
Pugliapromozione, già direttore del Salone Internazionale del Libro di Torino dal 1993 al 1997, del Piano Strategi-                                              2019 e commissario straordinario di
                                                                                                                                                                 Pugliapromozione © Michele D’Ottavio
co di Torino dal 2000 al 2006, del 150mo anniversario dell’Unità d’Italia e degli eventi del Padiglione Italia a Expo
2015. È stato lui a guidare la candidatura che è valsa a Matera la nomina a capitale europea della cultura 2019.
Ci parli della Basilicata che ha portato a Matera 2019.
Viaggiando ormai da cinque anni fra Matera e Potenza, penso spesso al significato di produrre cultura in Basilicata. È come lavora-                             Sommario
re in un grande parco naturale in cui gli operatori si incontrano per strada, fermi alle stazioni di servizio, dove nascono idee e ci si
racconta che cosa si sta facendo e dove si sta andando. È un luogo che ha tracce di un passato antico di così lunga durata che ha sor-                          PUGLIA
passato il moderno diventando contemporaneo. Teatranti e artisti visuali, organizzatori musicali e divulgatori scientifici sono acco-                           Intervista a S. Russo | La Digital Library 5
munati dal ruolo di mantenere vivo il senso di comunità di paesi e villaggi. Qui si è ai margini dell’Europa della cosiddetta «banana                           La Via Francigena | La Puglia megalitica 6
                                                                                                                                                                Puglia 365 | L’arte murale e i Frantoi ipogei 7
blu», quella delle metropoli dove vive il 30% della popolazione e si produce il 70% della cultura che consumiamo. La cultura di Matera                          Interviste a T. Marciano e F. Vona            8
2019, però, come quella di molte capitali della cultura, non è consumo ma partecipazione, costruzione di senso e sperimentazione.                               BARI
Come rispondono le comunità materane e lucane alla proclamazione di Matera capitale europea della                                                               L’Accademia di Bari | Il Castello e il Museo
cultura?                                                                                                                                                        Civico di Bari| Mario Adda Editore            9
                                                                                                                                                                Intervista a F. Corbascio | La Galleria
Bob Palmer, grande esperto di capitali europee della cultura, direttore di Glasgow 1990 e di Bruxelles 2000, autore del più impor-                              Doppelgaenger | La Pinacoteca di Bari 10
tante report in materia, racconta che ci sono almeno sette fasi della vita di una capitale della cultura: alla gioia collettiva per la                          La Fondazione Pascali | Il Museo di Gioia
vittoria (prima fase) segue il conflitto per la supremazia intellettuale, poi c’è la sfida alla burocrazia per una corretta costruzione del                     del Colle e Parco di Monte Sannace           11
management e un nuovo coinvolgimento della comunità creativa, siamo esattamente a questo punto. Poi comincerà il road show                                      Intervista a M.Filograno | La Pro Loco di
                                                                                                                                                                Ruvo di Puglia | Il Museo Jatta              12
per convincere il mondo delle imprese, la costruzione del programma, la promozione a livello europeo, la realizzazione del progetto,                            BARLETTA-ANDRIA-TRANI
ma soprattutto la distribuzione di tutto quello che il pubblico vedrà in anteprima. Questo percorso è più strutturato di quello della                           Intervista ad A. Zichichi | Il Castello di
candidatura, quando tutto quello che dovevamo fare era chiamare i cittadini e offrire loro momenti di adesione a progetti locali di                             Trani | Il Castello di Barletta              13
sperimentazione. Gli stessi progetti che nella fase uno erano semplici «giochi collettivi» oggi sono attività concrete, destinate a lasciare                    FOGGIA
                                                                                                                                                                La Fondazione Banca del Monte                13
il segno. È il caso di «Balconi fioriti», diventato «Basilicata fiorita», un progetto che coinvolge undici città incluse Matera e Potenza,                      Il Museo Civico di Foggia                    14
cui partecipano attivamente oltre mille cittadini che hanno scelto delle aree da mettere a verde, noi abbiamo offerto loro le compe-                            Il Parco di Siponto                          15
tenze di designer e architetti italiani ed europei. Presto avvieremo un lavoro sul tema della luce intitolato «Lumen» e anche qui il ruo-                       TARANTO
lo dei cittadini sarà fondamentale. È come passare dall’adolescenza alla maturità: si perde il sorriso e si guadagna in concretezza.                            Intervista a E. Degl’Innocenti               15
                                                                                                                                                                BRINDISI
Avete istituito un biennio dedicato alla formazione dei cittadini e degli operatori culturali del territorio.                                                   Il Parco di Egnazia                          15
Di che cosa si tratta?                                                                                                                                          LECCE
Abbiamo appena terminato le prime quattro giornate (aperte a tutti gli operatori culturali della regione) dedicate alla formazione                              Parchi, musei e paesi del Salento            16
delle competenze utili a realizzare il progetto con cui abbiamo vinto il titolo di capitale europea della cultura. Hanno partecipato più                        Intervista a M.P. Incutti | Intervista a
                                                                                                                                                                M. Piccaretta | Il non profit                17
di duecento persone, alcune provenienti anche da fuori regione. Si sono svolti in due dei cinque centri della creatività giovanile nati                         Intervista a F. Petrucci                     18
grazie al progetto Visioni Urbane, una delle radici del percorso nato a fine anni Duemila che proseguirà fino al 2025. Abbiamo avuto                            Il Must e il Castello Carlo V            18, 19
ospiti le città di San Sebastián e Wroclaw, le capitali europee di quest’anno, ma anche Tallinn che lo fu nel 2011 e Rijeka che lo sarà nel                     La A100Gallery                               19
2020. Hanno illustrato come produrre i contenuti per il 2019, con quale modalità coinvolgere il pubblico e con quale metodo imma-                               Il MACMa | La Galleria Art and Ars |
                                                                                                                                                                Il Castello di Otranto                       22
ginare i pilastri del nostro lavoro. A settembre faremo delle call per dar vita a tre classi: «Matera Changemakers», «Matera Linkers»                           BASILICATA
e «Matera Public Service». Saranno un centinaio di persone a costituire la dorsale operativa del programma del 2019: chi seguirà la                             Intervista a M. Ragozzino                    24
fase di mise en place dei contenuti (4 grandi mostre e oltre 50 progetti), chi lavorerà con le scuole e i semplici cittadini (protagonisti                      POTENZA
dell’80% del programma) e chi sarà dietro la scrivania dei Comuni ospitanti. Siamo molto attenti alla «burocrazia creativa», spesso                             Intervista a V. Santarsiero |
                                                                                                                                                                Il MIG di Castronuovo Sant’Andrea            26
chi lavora in una pubblica amministrazione è sottovalutato o si hanno preconcetti nelle relazioni tra pubblico e privato. Vorremmo                              Il Museo Archeologico e la Pinacoteca 34
generare una nuova classe di soggetti culturali e dirigenti attivi nel settore pubblico del Sud, che da solo ha il 20% della produzione                         Il Polo Museale a Potenza                26, 27
culturale nazionale. Chi lavorerà con noi non lo farà da dipendente: la Fondazione di partecipazione Matera-Basilicata 2019, che                                Intervista a P. Leporace | Il Festival città
dirigo, rimarrà una struttura leggera, una «piattaforma realizzativa» che aiuterà il sistema locale a diventare europeo, a              ›4                      delle cento scale                            28
                                                                                                                                                                L’associazione La luna al guinzaglio |
                                                                                                                                                                Lo Studio d’Arte Cosenza                     29
                                                                                                                                                                La Pinacoteca d’Errico | I conventi
N. 2 SETTEMBRE | NOVEMBRE 2016                                                                                                                                  Francescani                                  30
                                                                                                                                                                Il Museo Multimediale di Tito |
                                                                                                                                                                L’Associazione Arte Pollino | I Musei
                                                                                                                                                                Diocesani di Melfi e Acerenza                31
«vedere a/in» è un supplemento di «il giornale dell’arte» edito da allemandi srl.,                                IL GIORNALE DELL’ARTE                         Le chiese e i santuari | L’habitat rupestre
piazza emanuele filiberto 13, 10122 torino,www.allemandi.com                                                                                                    | I centri della creatività                  32
                                                                                                                  Il giornale non risponde dell’auten-
Umberto Allemandi, direttore responsabile   Guest editor: Mariella Rossi (autrice di tutti i testi non diversa-   ticità delle attribuzioni delle opere         MATERA
Franco Fanelli, vicedirettore               mente siglati o firmati della Puglia), Fiorella Fiore (autrice di     riprodotte, in particolare del conte-         Il Museo Lanfranchi | L’Associazione
Barbara Antonetto, caporedattore            tutti i testi non diversamente siglati o firmati della Basilicata)    nuto delle inserzioni pubblicitarie. Le       Momart                                       34
                                                                                                                  opinioni espresse negli articoli firmati
Alessandro Allemandi, web publisher         e Lorenzo Madaro | Editor at large: Jenny Dogliani                                                                  Il Polo Museale a Matera                     35
                                                                                                                  e le dichiarazioni riferite dal giornale
Beatrice Allemandi, product manager         Relazioni commerciali: Valeria Riselli (valeriariselli@gmail.
                                                                                                                  impegnano esclusivamente i rispettivi         L’Open Design School e l’Istituto Demo-
Claudia Carello, art director               com) Francesca Scoto (allemandisales.ve@allemandi.com)                autori. Si consiglia di verificare al tele-   Etno-Antropologico                           36
Cinzia Fattori, advertising manager         Registrazione del Tribunale di Torino: n. 3277 del 7/12/82            fono oppure online date e orari delle         I progetti di Matera 2019                36,37
(011.8199118 - gda.pub@allemandi.com)       Stampa: Roto3 Industria Grafica, Castano Primo (Mi)                   manifestazioni.                               La Fondazione SoutHeritage | Il Musma 37
                                                  www.ilgiornaledellarte.com                                                                                    Il Calendario delle mostre                  38

                                                                                                                                                                     VEDERE IN PUGLIA E BASILICATA | 3
VEDERE IN PUGLIA E BASILICATA - TORRE DI SATRIANO IN TITO
Vedere in
        a Palermo
           Puglia e Basilicata

     › 3 farsi conoscere, a fare un definitivo salto di qualità.                                 soprattutto, stimoli a progettare insieme.
Dopo la formazione, sarà la volta dell’operatività, della cultura come                           Da commissario straordinario di Pugliapromozione come valuta lo
impresa.                                                                                         stato di salute della cultura regionale?
La Fondazione non si occupa di infrastrutture, con l’eccezione di due pilastri del pro-          In Puglia non mi occupo di cultura ma di turismo ed è secondo questa prospettiva che
gramma del 2019, ovvero l’Open Design School e l’I-Dea, Istituto Demo-Etno-Antropolo-            guardo al territorio. La Puglia è una regione all’avanguardia in entrambi i settori, con
gico. L’Open Design School è già al lavoro con una prima sperimentazione, su richiesta           una vitalità senza pari negli ultimi dieci anni. Ora dallo spontaneismo si può passare
del Comune di Matera, per realizzare il concept di un grande spazio performativo, la             a un sistema più organizzato e tenere insieme i due settori usando il territorio come
Cava del Sole (all’ingresso sud della città), che dovrebbe essere uno dei nuovi luoghi della     elemento comune.
capitale della cultura. Dopo questo primo lavoro, l’Ods sarà lo strumento generativo per         Come pensa di valorizzare il patrimonio storico-archeologico pugliese
tutti gli spazi delle attività del 2019, con particolare attenzione alla sostenibilità e alla    in un’ottica a lungo termine che coinvolga i turisti stranieri?
replicabilità. L’Ods è un grande progetto di legacy per Matera: siamo già in contatto con        Non sono un esperto di patrimonio, ma quanto accaduto a Siponto negli ultimi sei mesi
città come Rotterdam e Mantova per fare progetti comuni in grado di soddisfare esigenze          la dice lunga su che cosa può e deve accadere: un forte mix tra storia e innovazione, tra
variegate, da quelle di comunità che vogliono sviluppare progetti di design a basso costo        passato e futuro.
a quelle di microsimprese che vogliono fare ricerche sui materiali e non hanno competen-         In che cosa consiste il progetto di qualificazione dei cammini storici
ze ad hoc. In quanto all’I-Dea si tratta di una grande sperimentazione: aggregare tutti          e devozionali?
gli archivi del territorio, in particolare della storia agricola di Matera e della Basilicata,   Il sistema dei cammini è appena agli inizi. La Via Appia vale da sola un progetto euro-
e metterli nelle mani di cittadini, studenti, scienziati e artisti per produrre nuovi conte-     peo di cinque anni. Bisogna tenere insieme valori, segni e narrazioni, prodotti locali e
nuti. Un grande open data della storia collettiva da far rinascere ogni semestre tramite         interventi artistici. Come per il settore archeologico, oltre a raccontare le radici profonde,
mostre, spettacoli e dialoghi in cui il ruolo del pubblico è dominante. Ne parleremo in un       bisogna portare il contemporaneo al centro delle attività.
grande convegno internazionale che si terrà a Matera entro novembre 2016 in collabora-           Quali rapporti ha il Polo Museale della Puglia con le altre istituzioni
zione con l’Università della Basilicata e alcuni musei europei, in primis il Rijksmuseum di      del territorio?
Amsterdam che ha sviluppato negli ultimi tre anni un progetto di utilizzo delle immagini         Non è mia competenza, devo studiare questi argomenti per metterli a valore e offrirli
tratte dalla collezione. Se Ods e I-Dea sono i capisaldi del progetto Matera 2019, tutta         al sistema turistico esperienziale. Ho fiducia nei colleghi che se ne occupano in Regione
l’offerta culturale sarà costruita in maniera innovativa. Parafrasando Roman Jakobson,           e al Ministero, soprattutto nell’ottica della destagionalizzazione, che sarà il cuore delle
il processo sarà il prodotto. Per potenziare il privato senza accantonare la spinta del          attività di Pugliapromozione nei prossimi tre anni.
pubblico, anzi integrarli sul serio.                                                             Quali sono le collaborazioni con Matera e la Basilicata?
Che cosa significa essere una capitale europea della cultura in un’Eu-                           Sono così ovvie che certe volte le dimentichiamo. Ne elenco almeno quattro: il distretto
ropa che rischia di disgregarsi con la Brexit?                                                   delle gravine come sistema turistico unico da trasformare in eccellenza Unesco; la re-
Ero a Londra il giorno del voto. Ho indossato una spilletta Remain regalatami da un at-          lazione tra il sistema etnoantropologico di Matera e tutto quanto si può realizzare ad
tivista francese poco fuori la Metropolitana di Victoria Station. Molti anglosassoni erano       Altamura intorno all’uomo di Altamura e al giacimento di orme di dinosauri di Cava
assolutamente certi che il Remain avrebbe vinto. È stata una grande sottovalutazione             Pontrelli; la riflessione strategica sul turismo congressuale e di eventi intorno all’hub
complessiva. Non a caso i giovani sono per un’Europa più forte e sviluppata, mentre              logistico e aeroportuale di Bari; lo sforzo di collaborazione metodologica tra Matera e
gli anziani hanno paura e si battono per il localismo. È un rito di passaggio. L’Europa          Taranto. Taranto, per me dovrà essere la prossima capitale europea della cultura. Ap-
ne riuscirà rafforzata e la cultura ne sarà pietra d’angolo. Ma solo se sarà un’Europa           puntamento al 2033!
dei cittadini e non dei burocrati e se da Bruxelles non verranno solo regole ma anche, e         q Mariella Rossi e Fiorella Fiore

4 | VEDERE IN PUGLIA E BASILICATA
VEDERE IN PUGLIA E BASILICATA - TORRE DI SATRIANO IN TITO
Vedere in
        a Palermo
           Puglia

Per migliorare dobbiamo fare rete
Così Saverio Russo vede lo stato della cultura in Puglia

                                Partiamo dalla sua esperienza accademica: come giu-                          ripropone il tema, sollecitando anche per altri aspetti programmi di
                                dica la situazione in Puglia?                                                area, come è giusto che sia.
                                Buona, anche se negli ultimi anni ha registrato qualche arretra-             Come si superano queste criticità?
                                mento quantitativo in alcune aree. Considerate le risorse del terri-         Occorrono momenti non rituali, come talvolta sono invece i cosid-
                                torio, per salvaguardare l’offerta formativa e colmare qualche buco          detti «stati generali» della cultura. Occorrono momenti di confron-
                                insieme a una più attenta programmazione, occorre un lavoro di               to e di scambio di esperienze per verificare insieme le criticità e i
                                rete incoraggiato dalla Regione, in modo che le Università puglie-           programmi, evitando di chiedere ai privati (quali le Fondazioni
                                si cooperino di più e meglio con la creazione di corsi interateneo.          sono) soltanto di metterci i soldi. La nostra Fondazione tuttavia si
                                Per quanto riguarda la formazione postuniversitaria condivido la             confronta già, per la preparazione del suo programma annuale,
                                proposta del professor Giuliano Volpe di una scuola nazionale per il         con i rappresentanti delle strutture periferiche del Mibact e di al-
                                patrimonio che formi anche ad altre competenze (gestione, comunica-          cune importanti istituzioni culturali (Museo Civico, Conservatorio
                                zione). Il problema, semmai, è che troppi bravi laureati specializzati       e Accademia di Belle Arti). È comunque auspicabile, al di là dei
                                e dottori di ricerca non trovano adeguate e sufficienti occasioni di         formali protocolli di intesa che spesso restano lettera morta, che
                                lavoro: è in corso la selezione per un concorso nel Mibact, ma non si        la Regione e il segretariato regionale del Ministero, se lo ritengono
                                sa quando ci sarà il prossimo. Intanto troppo spesso notiamo che in          utile, promuovano momenti di confronto operativo cui certamen-
                                molti uffici, istituzioni culturali e punti d’informazione turistica, dove   te parteciperemo, come credo faranno anche le altre Fondazioni,
                                ci aspetteremmo di trovare giovani preparati con qualche conoscenza          bancarie e non, attive sul territorio.
                                delle lingue, troviamo invece persone poco motivate e preparate.             Quali sono i progetti e le attività della Fondazione
 Saverio Russo,
                                È efficiente la gestione dei beni culturali in Puglia?                       Banca del Monte di Foggia nel settore arte e cultura?
 presidente della Fondazione
 Banca del Monte di Foggia      Quello della gestione dei beni culturali è un problema che occorre           La nostra Fondazione non dispone di grandi risorse, tuttavia cer-
                                porsi. Negli ultimi anni grazie anche alle politiche regionali, agli         ca di gestirle con oculatezza, anche con la collaborazione di asso-
                                accordi di programma con il Ministero e all’utilizzo dei fondi comu-         ciazioni e di volontari qualificati. Ogni anno vengono destinati al
Già direttore                   nitari, parecchi beni sono stati sottratti al degrado e all’abbandono        settore arte e cultura circa 300mila euro con i quali si promuovono
del Dipartimento                e restituiti alle comunità. Tuttavia non di rado succede che non ci          restauri di opere d’arte e interventi di recupero di angoli significa-
Umanistico dell’Università      si preoccupi per tempo della gestione, soprattutto nei casi in cui ci        tivi del centro storico del capoluogo daunio, si organizzano mostre
di Foggia, professore           sono più competenze, per cui dopo la cerimonia di inaugurazione              di arte e fotografia a Foggia e in provincia, sono stati realizzati
ordinario di storia             non infrequentemente tali beni si richiudono o restano aperti in             interventi esemplari in tema di didattica del patrimonio a Foggia
moderna e presidente            modo precario. Inoltre la disseminazione di beni culturali sul no-           e Lucera, finanziate iniziative di tutela attraverso la digitalizza-
della Fondazione Banca          stro territorio richiede, per economia di gestione, un coordinamento         zione di archivi ecclesiastici, è stato inserito sul sito dell’Acri (l’as-
del Monte di Foggia (cfr.       operativo, in rete, con il coinvolgimento anche di cooperative giova-        sociazione che riunisce le fondazioni di origine bancaria e le casse
box p. 13), Saverio Russo       nili o di privati. Da questo punto di vista è stato un peccato, anni         di risparmio) il censimento di gran parte delle proprie collezioni
traccia un quadro sullo stato   fa, vanificare la piena operatività del progetto di sistema museale          e, infine, si cerca di venire incontro alle necessità delle strutture
e la gestione del patrimonio    provinciale in Capitanata, che avrebbe garantito ai piccoli musei            periferiche del Mibact e di altre istituzioni culturali.
culturale pugliese.             comunali una serie di servizi centralizzati. Ora il bando ministeriale       q Mariella Rossi

                                                                                                              Le memorie del popolo digitale

                                                                                                              BARI. Circa 2mila tra video, foto, documenti, mappe storiche e
                                                                                                              testi su luoghi, avvenimenti e monumenti pugliesi sono confluiti
                                                                                                              nell’archivio digitale online Puglia Digital Library (www.pugliadi-
                                                                                                              gitallibrary.it), protetti dal rischio di obsolescenza dei precedenti
                                                                                                              sistemi di conservazione. Si punta ora ad ampliare l’archivio con
                                                                                                              decine di migliaia di altri documenti coinvolgendo la popolazione,
                                                                                                              una strategia in linea con la tendenza alla condivisione pubblica
                                                                                                              attraverso la rete dei contenuti open data accessibile gratuita-
                                                                                                              mente dai cittadini che possono essere sia fruitori sia donatori.
                                                                                                              L’archivio digitale è suddiviso in quattro formati, immagini, audio,
                                                                                                              testi, video, e tredici temi, tra cui architettura, arte, archeologia,
                                                                                                              ambiente e paesaggio (nella foto, un’immagine della XIII Bienna-
                                                                                                              le dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo). Voluto dalla
                                                                                                              Regione Puglia, Puglia Digital Library è stato inaugurato in pri-
                                                                                                              mavera con contenuti per la maggior parte degli editori Laterza.

                                                                                                                                             VEDERE IN PUGLIA E BASILICATA | 5
VEDERE IN PUGLIA E BASILICATA - TORRE DI SATRIANO IN TITO
Vedere in Puglia

Andiamo per le vie di pietra
Itinerari nascosti tra Puglia e Basilicata

La recente candidatura a             Percorrendo antichi sentieri si scende nelle profondità delle
itinerario culturale europeo         pareti rocciose alla scoperta di reperti storico-artistici. Le varie
della Via Francigena del             possibilità di visita sono descritte sul sito in italiano, inglese e    Una delle grotte dipinte sulla Via Francigena del Sud
Sud (che si estende da               tedesco, attraverso una vetrina virtuale che illustra l’intero
Roma a Brindisi) evidenzia           patrimonio rupestre della Puglia e della Basilicata grazie             ragione di tutti questi edifici scavati nelle grotte è legata a
le potenzialità di un’offerta        anche a una mappa interattiva e a 140 schede sui singoli               caratteristiche geomorfologiche. I più noti sono i Sassi di
turistica in cui cultura             luoghi. È possibile affinare la ricerca per cercare operatori          Matera (abitati ancora oggi), patrimonio Unesco dal 1993,
e natura convivono in                della ricettività, dell’intermediazione e dei servizi per              e con essi le Grotte di Casalrotto e Petruscio a Mottola
perfetto equilibrio. Ma              il turismo come guide turistiche e interpreti. Non manca               (Ta), dove Matteo Garrone ha girato il film «Il racconto dei
non si deve attendere                la brochure cartacea in italiano e in inglese, corredata da            racconti». Le province di Brindisi, Taranto, Lecce, Matera e
il riconoscimento del                immagini e da una mappa, disponibile gratuitamente presso              Potenza sono disseminate di habitat rupestri e villaggi scavati
Consiglio europeo per                i punti d’informazione turistica. Il mondo sotterraneo che             nella roccia: Lama D’Antico a Fasano (Br); Grottaglie,
scoprire il percorso che             unisce la Puglia alla Basilicata racconta una storia ricostruita       Gravina in Puglia, Laterza, Ginosa e Statte (Ta); Otranto,
unisce il Lazio alla Puglia          per temi e periodi cronologici che vanno dalla «Preistoria»            Alessano e Galatone (Le). Da menzionare anche il Castello
passando per la Campania,            ai «Santuari Micaelici», dai «Santuari rupestri fra                    di Castelmezzano (Pz) di epoca normanna, costituito da
il Molise e la Basilicata.           fede e leggenda» alle «Immagini e colori delle grotte                  un picco di arenaria scavato. Si possono inoltre ammirare
Uno dei suoi tratti più              dipinte», agli «Antichi villaggi nella roccia». Un capitolo            centinaia di chiese sotterranee affrescate. Tra queste, a
caratteristici è quello delle        a parte è dedicato ai «Santuari di san Michele» sorti                  Massafra la cripta della Candelora e a Mottola la chiesa
«Vie di pietra tra Puglia            lungo la Via Francigena, originariamente chiamata «Via                 rupestre di San Nicola; nel barese a Monopoli la cripta
e Basilicata», costellate            Sacra Langobardorum», che conduceva i pellegrini da Mont               di San Leonardo e quella dello Spirito Santo; a Matera
di villaggi scolpiti lungo           Saint-Michel a Gerusalemme, un asse devozionale dedicato               le chiese rupestri della Madonna delle tre porte e quelle
i fianchi delle gravine              al culto del santo che faceva tappa a Monte Sant’Angelo,               di Santa Lucia alle Malve, di San Nicola dei Greci e della
(incisioni simili a canyon           il santuario patrimonio Unesco al culmine del Gargano,                 Madonna delle Croci; a Melfi (Pz) la chiesa rupestre di
nelle rocce calcaree). Per           tra i principali luoghi di culto dell’Occidente dal V secolo.          Santa Margherita. «Vie di pietra tra Puglia e Basilicata» è
programmare il viaggio è             Anche in Basilicata non mancano siti micaelici, tra questi             un progetto interregionale intitolato per esteso «Itinerari
sufficiente andare sul sito          l’Abbazia di Sant’Angelo di Monte Raparo, i cui ruderi                 interregionali tra siti e villaggi del patrimonio della civiltà
di Pugliapromozione.                 sono stati riconosciuti Monumento Nazionale nel 1927                   rupestre» e promosso dalla Regione Puglia in collaborazione
Le popolazioni di questi             insieme alle celle scavate nella roccia. Nella roccia sono             con la Regione Basilicata. q Ma.R.
territori hanno plasmato             state ricavate anche la Chiesa di San Michele in Monte
per secoli la roccia                 Laureto a Putignano (Ba) e la Grotta di San Michele ad                  Vie di pietra tra Puglia e Basilicata, www.viaggiareinpuglia.it
facendone il loro habitat.           Atella (Pz), opera di monaci benedettini nel XI secolo. La

 Scopriamo il megalitico                                                                                     L’antica tratta francoprovenzale
 La presenza della pietra, in Salento in                                                                     Un primo tratto della Via Francigena del Sud, quello lungo 40
 particolare, è legata ad antichi culti paga-                                                                chilometri tra Faeto e Lucera, è visitabile da inizio anno con
 ni testimoniati da installazioni megaliti-                                                                  tanto di segnaletica, infrastrutture leggere e messa in sicu-
 che che formano parchi tematici tra i più                                                                   rezza. Situato nella parte più settentrionale della Puglia, attra-
 estesi d’Europa. I principali, in provincia                                                                 versa i Comuni di Celle San Vito, Castelluccio Valmaggiore,
 di Lecce, sono a Giurdignano, Minervino,                                                                    Troia e Biccari, immersi in un paesaggio che si innalza sulle
 Uggiano, Giuggianello, Salve e Maglie. Tra                                                                  alture dei monti Dauni e nel verde della Capitanata. La prima
 I più enigmatici vi è il Dolmen Li Scusi a                                                                  tappa è Celle di San Vito, il Comune meno popolato della Pu-
 Minervino (nella foto), con il suo cerchio                                                                  glia (con poco più di 150 abitanti), l’unico insieme a Faeto che
 luminoso che si forma ogni solstizio d’e-                                                                   conserva la minoranza linguistica francoprovenzale. Qui la Via
 state quando la luce attraversa il foro del                                                                 Francigena si incrocia con la Via Traiana, che costituiva insie-
 lastrone superiore sorretto da otto pilastri.                                                               me alla Via Appia i due assi della rete viaria pugliese in epoca
 È il primo identificato e catalogato in Puglia                                                              romana. Il tratto Feto-Lucera fa parte del percorso devozionale
 nella seconda metà dell’Ottocento, poco distante dal Menhir Monticelli. Da non dimenticare il               che portava i pellegrini da Mont Saint-Michel a Brindisi, prin-
 Menhir San Totaro a Martano: alto più di cinque metri, è tra i più imponenti d’Italia. Un progetto          cipale città d’imbarco per Gerusalemme (cfr. articolo sopra).
 di catalogazione online è stato realizzato dall’Associazione Puglia megalitica con il bando «Prin-          La Francigena di Daunia è stata realizzata grazie a un piano di
 cipi attivi», mentre visite guidate a pagamento e giornate aperte al pubblico sono organizzate              valorizzazione del tracciato, finanziato dalla Regione Puglia ed
 dall’Associazione Amici dei menhir. Per documentarsi e pianificare un itinerario basta consulta-            eseguito dalla Provincia di Foggia in collaborazione con il Cai,
 re schede e mappe sul sito di Pugliapromozione (www.viaggiareinpuglia.it).                                  l’Università di Foggia e il Centro Studi Naturalistici.

                                                                                                             Via Francigena da Faeto a Lucera,
 Puglia megalitica, www.viaggiareinpuglia.it, www.pugliamegalitica.it e www.amicideimenhir.it
                                                                                                             www.viaggiareinpuglia.it, www.viefrancigenedelsud.it

6 | VEDERE IN PUGLIA E BASILICATA
VEDERE IN PUGLIA E BASILICATA - TORRE DI SATRIANO IN TITO
Vedere in Puglia

365 giorni a 360 gradi
Il Piano Strategico turistico della Regione Puglia

Il 27 luglio, dopo una              L’obiettivo del Piano Strategico è di destagionalizzare
ventina di incontri con             proposte e flussi di pubblico puntando ad attrarre un interesse
operatori del settore in tutta      a 360 gradi per 365 giorni e ad ampliare i punti focali del
la regione, Puglia365, il           turismo, concentrati sulle coste e nelle città principali, a tutto
Piano Strategico del Turismo        il territorio regionale, dalla superficie al mondo sotterraneo,
della Puglia per il 2016-25, è      come documentano itinerari quali le Vie di Pietra (cfr.
stato presentato al ministro        articolo nella pagina accanto) o gli insediamenti nelle grotte.             Due paesaggi della Daunia © Pugliapromozione
Dario Franceschini dal              Il «Vedere in Puglia e Basilicata», la cui uscita è stata posticipata
commissario straordinario           da luglio a settembre, accompagna questa scelta proponendosi
di Pugliapromozione Paolo           come ulteriore strumento a disposizione di un turismo                      visitare il Museo Archeologico Ribezzo, il Duomo, la
Verri insieme all’assessore         lontano dagli arrivi di massa della stagione estiva. Lo sviluppo           Chiesa di Santa Maria degli Angeli e il Castello Svevo). A
all’Industria Turistica e           di cammini storici e devozionali distanti dal frastuono                    gennaio a Novoli si tiene Sant’Antonio Abate e la Fòcara,
Culturale Regione Puglia            cittadino mette a contatto il visitatore con la filosofia del              il tradizionale falò di inizio anno, ogni volta reinterpretato
Loredana Capone e al                silenzio, che permette una maggiore qualità della fruizione,               da un diverso artista contemporaneo (tra quelli delle scorse
responsabile del Piano Luca         punto fondamentale condiviso anche da Fabrizio Vona,                       edizioni, Mimmo Paladino) e accompagnato da dieci giorni
Scandale. Per Capone la             direttore del Polo Museale della Puglia. Insieme al mare e                 di spettacoli, concerti e mostre. La Puglia è ricca di festival
Puglia è «una destinazione          all’enogastronomia, la cultura sarà il principale attrattore:              (il calendario aggiornato è sul sito www.viaggiareinpuglia.it),
matura», come confermano            musei, siti, eventi e festival sparsi in Puglia, attivi tutto l’anno       tra cui, in autunno, la 15ma edizione del Festival Dialoghi
gli indici di gradimento delle      con una programmazione diversificata dalla Preistoria alla                 di Trani dal 20 al 25 settembre, con intellettuali e scrittori
recensioni del pubblico su          contemporaneità, dall’architettura alla Street art. Accanto ai             invitati nel castello a dibattere su temi di attualità e, fino al 15
siti e portali, e Puglia365,        rinomati centri storici barocchi del leccese si riscoprono, per            ottobre, il Festival Anima Mea di musica antica e di nuove
sempre per l’assessore, è           esempio, Ruvo di Puglia con la sua concattedrale romanica,                 opere connesse con repertori storici, che propone ogni anno
un vero business plan, con          ma anche musei archeologici con importanti patrimoni di                    una trentina di concerti in palazzi e centri storici di tutto il
25 progetti messi a punto           vasi di epoca classica o i musei della ceramica di Grottaglie              territorio barese. q Ma.R.
da Pugliapromozione (in             e di Laterza (aperto lo scorso anno nel Palazzo Marchesale con
via di finanziamento e              il nome di MuMa-Museo della Maiolica accoglie la collezione                 Pugliapromozione, www.viaggiareinpuglia.it
definizione), superati dalle        Riccardo Tondolo), entrambi dedicati anche alle evoluzioni
iniziative scaturite dal            più recenti della tradizione della terracotta, non mancano poi
coinvolgimento del territorio       atelier di artigiani e designer come Enza Fasano. L’intreccio
mediante un tavolo di
discussione durato sei mesi
                                    tra cultura alta e manifestazioni popolari e devozionali
                                    conduce invece a Brindisi (principale capolinea degli antichi
                                                                                                                Da Lecce a Berlino
e iniziato dopo l’annuncio          cammini verso la Terra Santa) per la festa patronale di san                 La tradizione di fissare le immagini sulle
della Borsa del Turismo di          Teodoro (dal 6 all’8 settembre) che racconta una città sospesa              grotte, dipinte sin dall’antichità, trova un
Milano.                             tra Oriente e Occidente (nella circostanza a Brindisi si possono            rimando nella Puglia contemporanea nei
                                                                                                                tanti esempi di arte murale sviluppati a
                                                                                                                Bari, Taranto, Lecce e altrove grazie a pro-
                                                                                                                getti e soggetti impegnati a farne uno dei
 Frantoi sotterranei e giardini pensili                                                                         tratti distintivi della regione. Basti citare il
                                                                                                                murale di 260 metri recentemente inaugu-
 Il viaggio nella Puglia sotterranea conduce il visitatore alla scoperta                                        rato a Lecce nel quartiere Stadio, con il
 di ambiti di pertinenza etnografica come la rete di frantoi ipogei,                                            coordinamento artistico di Dado, un altro
 testimoni di antiche tradizioni ancora in vita. Riservati alla produzio-                                       esempio è quello di artisti pugliesi come
 ne dell’olio, sono stati ricavati parecchi metri sotto terra e suddivisi                                       Chekos’art (Lecce, 1977) e Millo (Mesagne, 1979) cui si deve
 in ambienti successivi con vasche, focolari, macine e torchi. Tra                                              la recente riqualificazione della facciata del Palasport di Terlizzi
 quelli di maggiore valore storico-artistico c’è il frantoio del Palaz-                                         (Ba). Sono inoltre da ricordare gli interventi dell’Associazione
                                                                                Frantoi ipogei,
 zo del Principe Protonobilissimo a Muro Leccese, dove ha sede il                                               Pigment workroom di Bari, le opere di Cyop & Kaf a Taranto,
                                                                                www.viaggiareinpuglia.it
 Museo di Borgo Terra con reperti archeologici dell’era messapica.                                              progetti quali «Fresh Flâneurs» a Bari, il Festival 5Pointz a Po-
 Nei sotterranei si trovano le prigioni e un frantoio semi-ipogeo del 1602 sulle cui pareti è illustrata        lignano a Mare (Ba) e il Festival Fame svoltosi a Grottaglie dal
 con la tecnica del graffito la battaglia di Lepanto del 1572. Degno di nota è anche il frantoio medie-         2008 al 2014. Proseguendo su questo solco, Pugliapromozio-
 vale ipogeo Lacopagliaro di Ostuni (Br), trasformato in museo. A Presicce (Le) frantoi ipogei, detti           ne ha scelto l’artista Agostino Iacurci come ambasciatore della
 trappeti, rimasti in uso fino al secolo scorso si conservano sotto piazza del Popolo, con il Museo             regione all’estero. Sotto l’egida del motto «We are creative in
 della civiltà contadina. Da segnalare nel medesimo borgo le chiese barocche di Sant’Andrea e                   Puglia», Iacurci ha infatti realizzato a Berlino un murale che da
 della Madonna del Carmine, e il settecentesco giardino pensile di Palazzo Ducale. Per avere un                 un anno adorna il cuore pulsante di Kreuzberg a Moritzplatz (nel-
 panorama completo dei frantoi ipogei pugliesi (da Grottaglie a Sternatia, da Maglie a Sant’Agata               la foto, durante la fase di realizzazione), opera che tra migliaia
 di Puglia) è sufficiente andare sul sito www.viaggiareinpuglia.it, dove sono elencati, localizzati e           di murales disseminati nella città sta suscitando l’interesse del
 illustrati con tutti le info necessarie per visitarli (nella foto, il frantoio semi-ipogeo di Galatone nel     pubblico internazionale ed è in continua ascesa su Instagram
 Palazzo Marchesale Belmonte-Pignatelli).                                                                       per numero di scatti e indice di gradimento.

 I cavalli di de Chirico galoppano a Conversano                                                                                                       CONVERSANO (BA),
                                                                                                                                                      Castello Aragonese di
 La rilettura dei poemi cavallereschi è alla base della mostra «Giorgio de Chirico. Ritorno al castello» a                                            Conversano, corso Morea
                                                                                                                                                      - piazza della Conciliazione,
 cura di Mariastella Margozzi: 40 tele e 10 litografie dagli anni ’40 agli anni ’70. «Ritorno al castello» è
                                                                                                                                                      tutti i giorni 9.30-13.30/17-
 un titolo ricorrente nelle opere di de Chirico, ma in questa occasione si riferisce anche all’ideale lega-                                           21, tel. 393/9990505, www.
 me che s’instaura tra le opere dell’artista e le tele seicentesche di tema cavalleresco di Paolo Finoglio                                            dechiricoconversano.com,
 conservate nella Pinacoteca Civica all’interno del castello. La mostra è voluta dall’Associazione Cultu-                                             «Giorgio de Chirico. Ritorno al
 rale Artes e realizzata con il Comune di Conversano e la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico di Roma.                                                castello» fino all’1 novembre

                                                                                                                                             VEDERE IN PUGLIA E BASILICATA | 7
VEDERE IN PUGLIA E BASILICATA - TORRE DI SATRIANO IN TITO
Vedere in Puglia

Occuparsi del «pubblico» 		                                                                                      Nova Apulia record

è una grande opportunità
                                                                                                                                                         Tommaso Morciano (nella
                                                                                                                                                         foto), è presidente del Cda
                                                                                                                                                         di Nova Apulia, la società
                                                                                                                                                         concessionaria del Mibact
Il primo bilancio di Fabrizio Vona                                                                                                                       per la gestione integrata
                                                                                                                                                         dei servizi di accoglienza
                                                                                                                                                         di numerosi musei e mo-
                                                                                                                                                         numenti pugliesi tra cui
                                    Quali le novità nei percorsi di visita?                                                                              Castel del Monte, Castel-
                                    A Castel del Monte stiamo lavorando per l’apertura delle terrazze. In                                                lo Svevo di Trani, Castel-
                                    questo caso, vista la delicatezza del luogo, la visita sarà guidata. A                                               lo Svevo di Bari, Museo
                                    Copertino spero di ricevere finanziamenti per completare il vigneto                                                  e Parco Archeologico di
                                    collocato lungo gli spalti delle mura cittadine, in parte già ripristinato                                           Egnazia, Museo Archeo-
                                    per volere di Francesco Canestrini quando era soprintendente ad inte-                                                logico di Taranto, Museo
                                    rim a Lecce. Con queste uve si produce vino in accordo con la Cantina        Archeologico e Castello di Gioia del Colle e Parco Archeolo-
                                                                                                                 gico di Monte Sannace. Con lui abbiamo parlato di successi
                                    sociale di Copertino. Vorrei ampliare il vigneto all’intera cinta mura-
                                                                                                                 e strategie nella gestione del patrimonio culturale.
                                    ria. Alla Galleria Nazionale «Girolamo e Rosaria Devanna» di Biton-          Partiamo dai visitatori: quali sono i numeri del 2015?
                                    to abbiamo acquisito alcune sale del piano terra da restaurare per           Il 2015 ha visto un incremento sostanziale dei visitatori in
                                    estendere il percorso. Nel Castello di Trani abbiamo aperto le celle con     tutti i siti in nostra gestione. Castel del Monte ha registrato
                                    visite guidate e vogliamo realizzare un caffè sulle terrazze di fronte       un aumento record con più di 250mila presenze, il Castello
 Fabrizio Vona
                                    alla Cattedrale, per il quale abbiamo già ottenuto un finanziamento.         di Trani ha sfiorato i 60mila, il Castello di Bari nonostante i la-
                                    Al Museo Archeologico Nazionale di Gioia del Colle, ospitato in un           vori di restauro ha mantenuto i 71mila visitatori. Il MarTA-Mu-
A un anno dalla nomina              castello federiciano, stiamo studiando la possibilità di accedere con        seo Archeologico di Taranto, superando i 55mila, ha fatto da
a direttore del Polo                visita guidata alla Torre de Rossi.                                          traino agli altri due musei archeologici di Gioia del Colle e di
                                                                                                                 Egnazia. Anche il primo semestre del 2016 ha segnato risul-
Museale della Puglia,               Che cosa avete in serbo per il Museo Jatta (cfr. box p.12)?
                                                                                                                 tati incoraggianti, il MarTA, in seguito all’insediamento della
Fabrizio Vona dichiara              Il Museo di Ruvo di Puglia è unico perché ha conservato il suo allesti-      nuova direttrice e alla nuova programmazione (cfr. articolo
a proposito della riforma:          mento ottocentesco originale. Presto sarà oggetto di un rinnovamento         p. 15), ha registrato a fine giugno un incremento del 30%.
«Essere “costretti” a occuparsi     che preserverà ed evidenzierà questa caratteristica, valorizzandola e        Quali sono le ragioni di questo successo?
del “pubblico” è una grande         spiegandola attraverso una sala aggiuntiva e un’app digitale dedica-         Il fatto che la Puglia da anni sia meta turistica internaziona-
opportunità. Le Soprintendenze      te a questo particolare modello espositivo                                   le e la programmazione venga messa in piedi all’inizio della
invece sono oberate da              E per il Museo di Altamura?                                                  concessione. La sinergia operativa di tutti i partner, tra cui la
questioni di tutela, vincoli e      Grazie a un accordo che stiamo finalizzando con il Comune, preve-            D’Uva Workshop, Il Cigno GG e l’Impresa Leopizzi, ha permes-
catalogazione. La gestione dei      diamo di aprire presto il secondo piano. Qui sarà presentata una             so di gestire questa crescita con continui investimenti. Al suc-
                                                                                                                 cesso hanno contribuito inoltre il consolidamento dei rappor-
musei per loro arrivava dopo».      raffigurazione tridimensionale a grandezza naturale dell’uomo di
                                                                                                                 ti instaurati con i nuovi direttori dei siti; le mostre, che hanno
Tra gli obiettivi del Polo vi è     Altamura realizzata dai paleoartisti olandesi Adrie e Alfons Kennis          permesso in alcuni casi di destagionalizzare la presenza di
quello di «valorizzare quanto       e inserita in un’ambientazione multimediale che ricrea la grotta             turisti e di scuole; l’attività didattica in tutti i siti in gestione;
abbiamo già (senza il bisogno       nelle Murge di Lamalunga, dove sono stati ritrovati i resti di que-          e le personalità da noi coinvolte per valorizzare il territorio
di catapultare qui grandi           sto uomo di Neanderthal. Vogliamo inoltre aprire il giardino del             pugliese: Germano Celant e Arnaldo Pomodoro, per esempio.
eventi). Spesso il patrimonio       museo, che si divide in un’area archeologica da sistemare e in una           A Castel del Monte è in corso la mostra «Matematica e
presente sul territorio non è       parte verde che sarebbe importante in un quartiere particolarmente           Bellezza-Fibonacci e il numero aureo» (cfr. articolo p. 13).
accessibile, alcune sale sono       popoloso e privo di parchi.                                                  Terminata la mostra di Pomodoro nei castelli di Bari, Trani
chiuse, i pannelli non aggiornati   Ci sono progetti per il Castello di Bari?                                    e Castel del Monte, con Lorenzo Zichichi abbiamo pensato
                                                                                                                 un’esposizione che avesse attinenze con i castelli, il binomio
ecc. Il Polo sta puntando a un      Sia al Castello di Bari sia a quello di Manfredonia sono in corso in-
                                                                                                                 scienza e arte si adattava alla bellezza e rigorosità geometri-
miglioramento della fruizione. E    terventi di restauro iniziati prima dell’istituzione del Polo; è quindi      ca dei castelli federiciani. Federico II era talmente affascina-
poi ci sono i ricchissimi archivi   necessario attenderne il completamento. Per Bari ci sono già idee: non       to dalla matematica che volle incontrare Leonardo Fibonacci
in deposito». Tra le novità         ci saranno più uffici, ma verrà rispristinato il percorso di visita di       e il suo figlio prediletto Manfredi era solito invitare a corte
invece «A Egnazia si può            tutte le quattro grandi sale del primo piano.                                matematici arabi. L’ottagono, che caratterizza il Castello, è
vedere l’acropoli e intraprendere   Quali nuovi siti sono entrati nel Polo?                                      legato alla successione Fibonacci e al numero aureo. Così ab-
un percorso di archeologia          Canne della Battaglia è entrato nel Polo e stiamo già dialogando con         biamo chiesto a uno scienziato di fama, Antonino Zichichi, di
subacquea, sia per chi è sub        il Comune di Barletta per fare fronte alla carenza di personale che          spiegare al pubblico i principi matematici che investono l’ar-
sia per chi non lo è, grazie a      affligge questo sito archeologico, come altri. A Barletta il Polo insieme    te, mostrando opere d’arte che contengono questi principi:
                                                                                                                 otto opere di arte contemporanea (e non potevano che esse-
passerelle realizzate secondo le    all’amministrazione ha promosso la mostra su Annibale in corso al
                                                                                                                 re otto!). Nell’ambito della mostra, a settembre nei siti di Ca-
regole della Soprintendenza, con    Castello di Barletta (sede comunale, non del Polo), in occasione dei         stel del Monte, MarTA e Castello di Copertino verrà realizzato
cui abbiamo ottime interazioni».    2.200 anni dalla battaglia di Canne. q Mariella Rossi                        lo spettacolo di poesia e musica «La Guardiana» di Francesca
                                                                                                                 Merloni con musiche di Danilo Rea e scena di Gregorio Botta.
                                                                                                                 Che cosa si deve fare per valorizzare meglio i musei pu-
                                                                                                                 gliesi?
                                                                                                                 Bisogna andare incontro alle esigenze del pubblico, special-
                                                                                                                 mente durante il periodo estivo, con gli orari di apertura dei
                                                                                                                 musei. Se programmi le aperture dalle 18 alle 24, o anche
                                                                                                                 oltre in alcuni casi, permetti ai turisti e ai residenti di orga-
                                                                                                                 nizzare meglio la vacanza culturale. Negli orari serali si può
                                                                                                                 incentivare l’organizzazione di eventi teatrali, musicali o visite
                                                                                                                 guidate notturne. È importante anche la tempistica dei lavori
                                                                                                                 di restauro per evitare spiacevoli impalcature. La riforma ha
                                                                                                                 permesso sia a noi operatori del settore sia ai direttori dei
                                                                                                                 musei di colloquiare meglio con i privati e le amministrazio-
                                                                                                                 ni locali, snellendo l’eccessiva burocrazia. Con Fabrizio Vona,
                                                                                                                 per esempio, abbiamo elaborato un’offerta di biglietti cumu-
                                                                                                                 lativi con sconti anche del 20% sul prezzo totale. q Ma.R.

 La Cattedrale di Ruvo di Puglia                                                                                 Nova Apulia, tel. 06/64002861, www.novaapulia.it

8 | VEDERE IN PUGLIA E BASILICATA
VEDERE IN PUGLIA E BASILICATA - TORRE DI SATRIANO IN TITO
Vedere a Bari

Dai re Normanni alla famiglia Tanzi
Il Castello e il Museo Civico
L’imponente Castello Normanno Svevo, del quale Nova Apulia gestisce i servizi aggiun-
tivi, è oggetto di graduali interventi di restauro finalizzati a fare entrare il monumento
simbolo di Bari nel Polo Museale della Puglia. Costruito dal re normanno Ruggero II come
fortificazione medievale probabilmente nel 1132, fu distrutto nel 1156 e riedificato nel 1233                                                               Il Teatro Margherita
su ordine di Federico II. Aperto nonostante i lavori, è una cornice ottimale per mostre ed
eventi. A consolidare l’offerta culturale cittadina è anche lo svecchiamento del Museo
Civico di Bari, riaperto dopo sei mesi con un nuovo percorso arricchito con installazioni
multimediali, videoproiezioni e pannelli esplicativi in italiano e inglese sulla storia
cittadina dal Rinascimento a oggi, documentata da reperti, documenti, dal fondo fo-
                                                                                                              Un museo nell’Accademia
tografico di Liborio Antonelli e dai dipinti della donazione Tanzi. Ospitato dagli anni                       Giuseppe Sylos Labini (nella foto), diret-
Settanta in una torre medievale, il museo fu inaugurato nel 1919 nel complesso liberty del                    tore dell’Accademia di Belle Arti di Bari,
Teatro Margherita. Al centro della scena culturale barese tra Otto e Novecento, il Teatro,                    illustra in anteprima ai lettori del «Ve-
dopo anni di abbandono, riaprirà a fine 2018 come sede del nuovo polo per le arti contem-                     dere in Puglia e in Basilicata» il Museo
poranee diretto da Massimo Torrigiani, un progetto del Comune di Bari che coinvolge                           dell’Accademia che sarà inaugurato il
                                                                                                              prossimo ottobre.
tre edifici prospicienti: l’ex Teatro Margherita, l’ex mercato del pesce (entrambi in fase
                                                                                                              Come nasce il museo?
di ristrutturazione) e Murat, uno spazio espositivo recentemente diventato anche Puglia                       L’imminente apertura al pubblico della
Design Store. q Ma.R.                                                                                         collezione d’arte contemporanea dell’Ac-
                                                                                                              cademia di Belle Arti di Bari si colloca
 BARI - Castello Normanno Svevo di Bari, piazza Federico II, lun-dom 8,30-19,30, tel. 080/5213704,            all’interno di Barca-Belle Arti Contempo-
 www.novaapulia.it; Museo Civico di Bari, strada Sagges 13, lun/mer-gio 10-18, ven-sab 10-19, dom             rary Art, un progetto di ricognizione della
 10-14, tel. 080/5772362, www.museocivicobari.it                                                              memoria storica della nostra istituzione e di analisi dei contesti
                                                                                                              culturali che ne hanno fatto da sfondo. Gli spazi espositivi sono
                                                                                                              nella sede distaccata dell’Accademia nell’ex convento settecen-
                                                                                                              tesco di Santa Chiara (progettato da Vincenzo Ruffo) a Mola
                                                                                                              di Bari, dove sarà esposto il patrimonio storico e culturale che
 Pubblicare, catalogare, organizzare                                                                          l’Accademia consegna alle nuove generazioni.
                                                                                                              Quale sarà il suo principale obiettivo?
 Fondata nel 1963 da Mario Adda, diretta dal 1984                                                             Unico nel suo genere in Puglia, il museo si pone come nuovo
 dal figlio Giacomo, la Mario Adda Editore è tra le                                                           centro di arte contemporanea e galleria dell’Accademia. È il luo-
 case editrici più attive nella diffusione della cultura                                                      go in cui saranno raccolte le opere dei suoi artisti (in molti casi
 e del patrimonio storico-artistico del Mezzogiorno.                                                          donate dagli eredi) per creare un collegamento tra passato e
 Tra le opere in uscita vi sono il volume dedicato                                                            futuro. L’obiettivo è di ricostruire il tessuto storico, politico ed
 a Onofrio Martinelli per il 50mo anniversario del-                                                           economico della vita artistica di Bari, ove hanno trovato e trova-
 la morte e quello sulla ceramica, curato da Carlo                                                            no riferimento formativo e culturale i numerosi artisti e docenti
 dell’Aquila, per il nuovo Museo di Torre Alemanna a                                                          che nel tempo si sono susseguiti all’interno dell’Accademia.
 Cerignola. Tra le pubblicazioni di punta del 2016, in-                                                       In quali progetti è coinvolta l’Accademia?
 vece, La pittura dell’Ottocento in Puglia di Christine                                                       Il 7 settembre viene inaugurata all’Università Complutense
 Farese Sperken, riedizione di un’opera di vent’anni                                                          di Madrid «Il segno della passione», una mostra di docenti e
 fa caposaldo dell’arte pugliese e del suo legame                                                             studenti della nostra Accademia, curata dalla responsabile
 con la scena partenopea. Il volume è arricchito da                                                           Erasmus Giusy Petruzzelli. A fine ottobre, per la settimana della
 figure femminili come Maria Mundo e Anna Rolli, appena citate nella precedente edizione, Fran-               cultura italiana, siamo a Stettino in Polonia con un’esposizione
 cesca Forleo Braida e Teresa Laura dello Diago. Sono stati aggiunti un dizionario biografico degli           di costumi per lo spettacolo curata da Tommaso Lagattolla. A
 artisti aggiornato e una vasta bibliografia, numerosi contributi monografici basati su nuove ricer-          Los Angeles il docente di fotografia Domenico Attademo e i suoi
 che ed è stato ampliato il corredo fotografico. Un’altra opera già in catalogo della stessa autrice          studenti presenteranno i loro recenti lavori all’Istituto Italiano
 è La scultura monumentale in Puglia nell’Ottocento e Novecento del 2008 e, sempre suo, in uscita,            di Cultura. Inoltre si è da poco conclusa la rassegna «Luce e
 è il catalogo generale della Pinacoteca «Giuseppe De Nittis» di Barletta con contributi di Giusy             materia, tradizione e innovazione», realizzata in collaborazione
 Caroppo, Edoardo Trisciuzzi e Nicola Zito (nella foto «Natura morta» di Giuseppe De Nittis scelto            con la Fondazione Nikolaos di Bari nello spazio Murat a Bari. Fa-
 per la copertina). Degno di nota tra i libri del 2016 è anche Gaetano Montanaro. Materia Forma               cendosi promotrice di diversi eventi l’Accademia svolge un ruolo
 Colore di Giacomo Lanzilotta, le cui pagine sono state definite da Pietro Marino: «La riscoperta di          centrale per la conoscenza, promozione e divulgazione dell’arte
 un pioniere» poiché, nonostante Montanaro (1925-2006) abbia frequentato l’ambiente napoletano                contemporanea.
 e veneziano, partecipato a mostre internazionali e stretto amicizia con colleghi come André Verdet,          E per quanto riguarda la formazione?
 resta ancora sconosciuto ai più. Il catalogo della Mario Adda Editore è quasi totalmente dedicato            La nostra Accademia è un luogo vitale fondato sulla centralità
 ad arte, architettura, archeologia e beni culturali con titoli che vanno dall’antico al contemporaneo,       della didattica laboratoriale, dove tecniche e materiali tradizio-
 da monografie a panoramiche territoriali, progetti e indagini. La casa editrice è inoltre impegnata          nali convivono con le tecnologie più innovative. I laboratori sono
 nella catalogazione e valorizzazione di beni culturali e nell’organizzazione di mostre (in collabora-        fondamentali: se ancora oggi le Accademie hanno un valore e
 zione con Cast- Cooperativa Arte, Archeologia, Storia del Territorio) tra le quali si ricordano «Itinerari   un significato lo devono soprattutto alla pratica del fare.
 federiciani in Puglia» e «Castelli e Cattedrali di Puglia» di fine anni Novanta.
                                                                                                              BARI. Accademia di Belle Arti, via Re Giuseppe David 189,
 BARI. Mario Adda Editore, via Tanzi 59, tel. 080/5539502, www.addaeditore.it                                 tel. 080/5566471, www.accademiabelleartiba.it

 Sede Didattica e Amministrativa
 Via Re David, 189/c - 70124, Bari
 Tel.: 080.556.64.71 - Fax: 080.557.48.40
                                                    L’arte è in fiore.
                                                    accademiabelleartiba.it
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                                                                                                                                           VEDERE IN PUGLIA E BASILICATA | 9
VEDERE IN PUGLIA E BASILICATA - TORRE DI SATRIANO IN TITO
Vedere a Bari

 Il fuoco e l’acciaio
 Fino al 24 settembre la Gal-          valore altrettanto simbolico?        Ho scelto le palme più alte di
 leria Doppelgaenger (cfr. ar-         «Sud» (nella foto), un’opera in      un giardino lunghe sino a 20
 ticolo qui sotto) dedica una          fieri che porterò avanti tutta       e 30 metri. A questo «collo ma-
 personale alla ricerca degli          la vita, una segnaletica che         sai» ho applicato 30 cerchi di
 ultimi vent’anni dell’artista         indica il sud, composta da           un rosso acceso. Poi ho tirato
 pugliese Daniela Corbascio            una freccia e da una scritta al      fuori la voce, attraverso parole   2010 per la Fondazione Pino           menti di luce al neon bianca e
 (nella foto), documentando-           neon. Dal 2013 si trova a Bari       che evocano l’uomo. La piazza      Pascali?                              uno rosso per simulare delle
 ne le numerose opere di arte          presso il Palazzo della Presi-       è un’agorà e l’uomo è al suo       In «Reflex» ho mutuato i fregi        ferite, denunciando la crudeltà
 pubblica realizzate per la sua        denza della Regione Puglia, il       centro. Ho bisogno di guarda-      della Chiesa del Purgatorio di        umana su persone e animali.
 regione.                              Teatro Margherita, il Castello       re lontano, di sentire i rumori,   fronte alla sede originaria del-      «Mmattttaattooyy» del 2006 è
 Com’è nato il suo interesse           Svevo, Palazzo Pascoletti e la       di entrare in contatto con la      la Fondazione Pino Pascali.           un’imponente scultura in fer-
 per l’arte pubblica?                  Torre del Falconiere all’aero-       gente. Alcune mie installazioni    Nell’opera, lunga cinque metri,       ro, pietra e acciaio che sareb-
 Ho visto per la prima volta se-       porto internazionale Karol Wo-       sono presentate nelle gallerie     sono riprodotti a dimensione          be perfetta per la città di Bari.
 gni grandi, feroci e importanti       jtyla, ma voglio portarla anche      e nei musei, ma sono sempre        reale, in neon, i teschi, i ser-      Vedremo.
 da piccola all’Ilva di Taranto        altrove, per esempio a Roma.         pensate per l’esterno.             penti e la clessidra degli origi-     Progetti futuri?
 dove lavorava mio padre Mar-          Il «Sud» cui si riferisce è il Sud   Per questo ha collocato un’o-      nali in pietra. L’opera è in atte-    Sto realizzando un alfabeto
 co. Ho visto il fuoco e l’acciaio,    del mondo, della sofferenza e        pera fuori dalla galleria Dop-     sa di essere riposizionata sulla      con lettere di un metro. Voglio
 così è nata la mia arte. La mia       della vita.                          pelgaenger?                        nuova sede del museo.                 mischiarle e creare parole in
 prima opera d’arte pubblica,          Come ha selezionato i luoghi         «Una», del 2012, è un’installa-    Quali altri lavori ha realizzato      più lingue. Poi voglio fermarmi
 progettata nel 1999 prima             in cui installarla?                  zione composta da banchi di        in Puglia e altrove?                  e presentare lavori nuovi.
 delle migrazioni di massa nel         Non seguendo un impulso di           scuola di pietra e di luce. Po-    A Ostuni un lavoro campeggia
 Mediterraneo, è «La porta sul         vanità, ma entrando in contat-       trei farne una classe, una scuo-   su una spalla di calce austera,         BARI. Galleria Doppelgaenger,
 mare», una porta aperta in ac-        to con le persone, i tecnici e i     la intera, un gruppo enorme. È     imponente e ricca di storia. A          via Verrone 8, lun-ven 17-20,
 ciaio alta 9 metri conclusa nel       referenti degli uffici.              una simbologia molto forte che     Venezia, durante la Biennale            tel. 392/8203006,
 2000 nelle acque del lungo-           Nel 2014 ha realizzato per           non si può chiudere dentro al-     del 2011, ho installato in un           www.doppelgaenger.it,
 mare di Bari.                         Bari «Holy circles in body           cun confine.                       campo vecchie pellicce piegate          «Daniela Corbascio»
 Ha fatto altre opere con un           square».                             Com’è nata l’installazione del     come camicie di forza con seg-          fino al 24 sett.

                                      Strappi al neon                                                          L’invenzione del paesaggio
                                   La seconda personale che la galleria Doppelgaenger (diretta da An-          La Pinacoteca Metropolitana Corrado Giaquinto ospita «Genius
                                   tonella Spano e Michele Spinelli) dedica a Daniela Corbascio pre-           loci. Riflessi dell’identità pugliese in cinquanta artisti tra passa-
                                   senta undici opere in cui domina la luce (nella foto, «Una», 2012):         to e presente», con opere di Francesco Romano, Giulio De Mitri,
                                   neon bianchi e colorati imprimono segni simili a strappi su materiali       Lino Sivilli, Iginio Iurilli e altri. Molti dei lavori esposti sono della
                                   diversi come la pelle marrone di «Yeti» (2006), i candidi corredi tradi-    collezione della Pinacoteca, che oltre ad autori pugliesi come Tuc-
 zionali di «Sud(i)ario» (2008) o il duro metallo di altri lavori. In occasione della mostra (catalogo con     cio d’Andria, Costantino da Monopoli, Giovanni Maria Scupula
 testo di Adriana Polveroni), Doppelgaenger ha inaugurato il nuovo spazio Tender to Doppelgaenger,             e Giuseppe De Nittis, comprende pittori veneti tra cui i Vivarini,
 che si aggiunge alla sede principale ubicata in un palazzo storico nel cuore di Bari Vecchia. Tender to       Giovanni Bellini, Paris Bordon, Paolo Veronese, Jacopo Tintoret-
 Doppelgaenger è una vetrina nel centro cittadino che ospiterà un progetto site specific dell’artista in       to e Jacopo Palma il Giovane. Poi ci sono dipinti napoletani e di
 mostra nella sede principale, ora l’installazione «Cube» della Corbascio. Dal 30 settembre al 10 di-          scuola napoletana del XVI-XVIII secolo di Paolo Finoglio, Andrea
 cembre seguirà una personale di Domingo Milella, mentre nel 2017 la galleria presenterà una mostra            Vaccaro, Luca Giordano, Domenico Mondo e altri. Sette le opere
 presso l’Associazione Capo d’arte a Gagliano del Capo (cfr. articolo p. 18).                                  di Corrado Giaquinto.
 BARI. Galleria Doppelgaenger, via Verrone 8, Tender to Doppelgaenger, via Bozzi 73, (maggio-settembre)         BARI. Pinacoteca Corrado Giaquinto, via Spalato 19, mar-sab
 lun-ven 17-20, (ottobre-aprile) mar-sab 17-20, tel. 392/8203006, www.doppelgaenger.it, «Daniela                9-19, dom 9-13, tel. 080/5412420, www.pinacotecabari.it, «Riflessi
 Corbascio» fino al 24 settembre, «Domingo Milella» dal 30 set. al 10 dicembre                                  dell’identità pugliese in 50 artisti tra passato e presente» dal 17 dic.

10 | VEDERE IN PUGLIA E BASILICATA
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