VEDERE IN PUGLIA E BASILICATA - TORRE DI SATRIANO IN TITO
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
VEDERE IN PUGLIA © Vedere a Palermo E BASILICATA N. 2, SETTEMBRE/NOVEMBRE 2016, EDIZIONE ALLEMANDI SUPPLEMENTO A «IL GIORNALE DELL’ARTE» N. 367 SETTEMBRE 2016 L’installazione permanente di Edoardo Tresoldi che ricostruisce in rete metallica l’antica Basilica paleocristiana di Siponto sopra i suoi resti. Foto di Giacomo Pepe IL GIORNALE DELL’ARTE TUTTA L’ARTE DA VEDERE DA SETTEMBRE A NOVEMBRE
Vedere in Puglia e Basilicata Capitali europee: dopo la Basilicata la Puglia! Cammini devozionali, strategie di destagionalizzazione, progetti partecipati e burocrazia creativa: Paolo Verri, dopo Matera 2019, sogna già Taranto 2033 Puglia e Basilicata condividono molti interessi culturali come l’habitat rupestre e la Via Francigena. Ad analizzare i legami tra le due regioni è Paolo Verri, torinese, classe 1966, laureato in storia dei media all’Università Cattolica Paolo Verri, direttore della Fondazione di Milano, direttore della Fondazione di partecipazione Matera-Basilicata 2019, commissario straordinario di di partecipazione Matera-Basilicata Pugliapromozione, già direttore del Salone Internazionale del Libro di Torino dal 1993 al 1997, del Piano Strategi- 2019 e commissario straordinario di Pugliapromozione © Michele D’Ottavio co di Torino dal 2000 al 2006, del 150mo anniversario dell’Unità d’Italia e degli eventi del Padiglione Italia a Expo 2015. È stato lui a guidare la candidatura che è valsa a Matera la nomina a capitale europea della cultura 2019. Ci parli della Basilicata che ha portato a Matera 2019. Viaggiando ormai da cinque anni fra Matera e Potenza, penso spesso al significato di produrre cultura in Basilicata. È come lavora- Sommario re in un grande parco naturale in cui gli operatori si incontrano per strada, fermi alle stazioni di servizio, dove nascono idee e ci si racconta che cosa si sta facendo e dove si sta andando. È un luogo che ha tracce di un passato antico di così lunga durata che ha sor- PUGLIA passato il moderno diventando contemporaneo. Teatranti e artisti visuali, organizzatori musicali e divulgatori scientifici sono acco- Intervista a S. Russo | La Digital Library 5 munati dal ruolo di mantenere vivo il senso di comunità di paesi e villaggi. Qui si è ai margini dell’Europa della cosiddetta «banana La Via Francigena | La Puglia megalitica 6 Puglia 365 | L’arte murale e i Frantoi ipogei 7 blu», quella delle metropoli dove vive il 30% della popolazione e si produce il 70% della cultura che consumiamo. La cultura di Matera Interviste a T. Marciano e F. Vona 8 2019, però, come quella di molte capitali della cultura, non è consumo ma partecipazione, costruzione di senso e sperimentazione. BARI Come rispondono le comunità materane e lucane alla proclamazione di Matera capitale europea della L’Accademia di Bari | Il Castello e il Museo cultura? Civico di Bari| Mario Adda Editore 9 Intervista a F. Corbascio | La Galleria Bob Palmer, grande esperto di capitali europee della cultura, direttore di Glasgow 1990 e di Bruxelles 2000, autore del più impor- Doppelgaenger | La Pinacoteca di Bari 10 tante report in materia, racconta che ci sono almeno sette fasi della vita di una capitale della cultura: alla gioia collettiva per la La Fondazione Pascali | Il Museo di Gioia vittoria (prima fase) segue il conflitto per la supremazia intellettuale, poi c’è la sfida alla burocrazia per una corretta costruzione del del Colle e Parco di Monte Sannace 11 management e un nuovo coinvolgimento della comunità creativa, siamo esattamente a questo punto. Poi comincerà il road show Intervista a M.Filograno | La Pro Loco di Ruvo di Puglia | Il Museo Jatta 12 per convincere il mondo delle imprese, la costruzione del programma, la promozione a livello europeo, la realizzazione del progetto, BARLETTA-ANDRIA-TRANI ma soprattutto la distribuzione di tutto quello che il pubblico vedrà in anteprima. Questo percorso è più strutturato di quello della Intervista ad A. Zichichi | Il Castello di candidatura, quando tutto quello che dovevamo fare era chiamare i cittadini e offrire loro momenti di adesione a progetti locali di Trani | Il Castello di Barletta 13 sperimentazione. Gli stessi progetti che nella fase uno erano semplici «giochi collettivi» oggi sono attività concrete, destinate a lasciare FOGGIA La Fondazione Banca del Monte 13 il segno. È il caso di «Balconi fioriti», diventato «Basilicata fiorita», un progetto che coinvolge undici città incluse Matera e Potenza, Il Museo Civico di Foggia 14 cui partecipano attivamente oltre mille cittadini che hanno scelto delle aree da mettere a verde, noi abbiamo offerto loro le compe- Il Parco di Siponto 15 tenze di designer e architetti italiani ed europei. Presto avvieremo un lavoro sul tema della luce intitolato «Lumen» e anche qui il ruo- TARANTO lo dei cittadini sarà fondamentale. È come passare dall’adolescenza alla maturità: si perde il sorriso e si guadagna in concretezza. Intervista a E. Degl’Innocenti 15 BRINDISI Avete istituito un biennio dedicato alla formazione dei cittadini e degli operatori culturali del territorio. Il Parco di Egnazia 15 Di che cosa si tratta? LECCE Abbiamo appena terminato le prime quattro giornate (aperte a tutti gli operatori culturali della regione) dedicate alla formazione Parchi, musei e paesi del Salento 16 delle competenze utili a realizzare il progetto con cui abbiamo vinto il titolo di capitale europea della cultura. Hanno partecipato più Intervista a M.P. Incutti | Intervista a M. Piccaretta | Il non profit 17 di duecento persone, alcune provenienti anche da fuori regione. Si sono svolti in due dei cinque centri della creatività giovanile nati Intervista a F. Petrucci 18 grazie al progetto Visioni Urbane, una delle radici del percorso nato a fine anni Duemila che proseguirà fino al 2025. Abbiamo avuto Il Must e il Castello Carlo V 18, 19 ospiti le città di San Sebastián e Wroclaw, le capitali europee di quest’anno, ma anche Tallinn che lo fu nel 2011 e Rijeka che lo sarà nel La A100Gallery 19 2020. Hanno illustrato come produrre i contenuti per il 2019, con quale modalità coinvolgere il pubblico e con quale metodo imma- Il MACMa | La Galleria Art and Ars | Il Castello di Otranto 22 ginare i pilastri del nostro lavoro. A settembre faremo delle call per dar vita a tre classi: «Matera Changemakers», «Matera Linkers» BASILICATA e «Matera Public Service». Saranno un centinaio di persone a costituire la dorsale operativa del programma del 2019: chi seguirà la Intervista a M. Ragozzino 24 fase di mise en place dei contenuti (4 grandi mostre e oltre 50 progetti), chi lavorerà con le scuole e i semplici cittadini (protagonisti POTENZA dell’80% del programma) e chi sarà dietro la scrivania dei Comuni ospitanti. Siamo molto attenti alla «burocrazia creativa», spesso Intervista a V. Santarsiero | Il MIG di Castronuovo Sant’Andrea 26 chi lavora in una pubblica amministrazione è sottovalutato o si hanno preconcetti nelle relazioni tra pubblico e privato. Vorremmo Il Museo Archeologico e la Pinacoteca 34 generare una nuova classe di soggetti culturali e dirigenti attivi nel settore pubblico del Sud, che da solo ha il 20% della produzione Il Polo Museale a Potenza 26, 27 culturale nazionale. Chi lavorerà con noi non lo farà da dipendente: la Fondazione di partecipazione Matera-Basilicata 2019, che Intervista a P. Leporace | Il Festival città dirigo, rimarrà una struttura leggera, una «piattaforma realizzativa» che aiuterà il sistema locale a diventare europeo, a ›4 delle cento scale 28 L’associazione La luna al guinzaglio | Lo Studio d’Arte Cosenza 29 La Pinacoteca d’Errico | I conventi N. 2 SETTEMBRE | NOVEMBRE 2016 Francescani 30 Il Museo Multimediale di Tito | L’Associazione Arte Pollino | I Musei Diocesani di Melfi e Acerenza 31 «vedere a/in» è un supplemento di «il giornale dell’arte» edito da allemandi srl., IL GIORNALE DELL’ARTE Le chiese e i santuari | L’habitat rupestre piazza emanuele filiberto 13, 10122 torino,www.allemandi.com | I centri della creatività 32 Il giornale non risponde dell’auten- Umberto Allemandi, direttore responsabile Guest editor: Mariella Rossi (autrice di tutti i testi non diversa- ticità delle attribuzioni delle opere MATERA Franco Fanelli, vicedirettore mente siglati o firmati della Puglia), Fiorella Fiore (autrice di riprodotte, in particolare del conte- Il Museo Lanfranchi | L’Associazione Barbara Antonetto, caporedattore tutti i testi non diversamente siglati o firmati della Basilicata) nuto delle inserzioni pubblicitarie. Le Momart 34 opinioni espresse negli articoli firmati Alessandro Allemandi, web publisher e Lorenzo Madaro | Editor at large: Jenny Dogliani Il Polo Museale a Matera 35 e le dichiarazioni riferite dal giornale Beatrice Allemandi, product manager Relazioni commerciali: Valeria Riselli (valeriariselli@gmail. impegnano esclusivamente i rispettivi L’Open Design School e l’Istituto Demo- Claudia Carello, art director com) Francesca Scoto (allemandisales.ve@allemandi.com) autori. Si consiglia di verificare al tele- Etno-Antropologico 36 Cinzia Fattori, advertising manager Registrazione del Tribunale di Torino: n. 3277 del 7/12/82 fono oppure online date e orari delle I progetti di Matera 2019 36,37 (011.8199118 - gda.pub@allemandi.com) Stampa: Roto3 Industria Grafica, Castano Primo (Mi) manifestazioni. La Fondazione SoutHeritage | Il Musma 37 www.ilgiornaledellarte.com Il Calendario delle mostre 38 VEDERE IN PUGLIA E BASILICATA | 3
Vedere in a Palermo Puglia e Basilicata › 3 farsi conoscere, a fare un definitivo salto di qualità. soprattutto, stimoli a progettare insieme. Dopo la formazione, sarà la volta dell’operatività, della cultura come Da commissario straordinario di Pugliapromozione come valuta lo impresa. stato di salute della cultura regionale? La Fondazione non si occupa di infrastrutture, con l’eccezione di due pilastri del pro- In Puglia non mi occupo di cultura ma di turismo ed è secondo questa prospettiva che gramma del 2019, ovvero l’Open Design School e l’I-Dea, Istituto Demo-Etno-Antropolo- guardo al territorio. La Puglia è una regione all’avanguardia in entrambi i settori, con gico. L’Open Design School è già al lavoro con una prima sperimentazione, su richiesta una vitalità senza pari negli ultimi dieci anni. Ora dallo spontaneismo si può passare del Comune di Matera, per realizzare il concept di un grande spazio performativo, la a un sistema più organizzato e tenere insieme i due settori usando il territorio come Cava del Sole (all’ingresso sud della città), che dovrebbe essere uno dei nuovi luoghi della elemento comune. capitale della cultura. Dopo questo primo lavoro, l’Ods sarà lo strumento generativo per Come pensa di valorizzare il patrimonio storico-archeologico pugliese tutti gli spazi delle attività del 2019, con particolare attenzione alla sostenibilità e alla in un’ottica a lungo termine che coinvolga i turisti stranieri? replicabilità. L’Ods è un grande progetto di legacy per Matera: siamo già in contatto con Non sono un esperto di patrimonio, ma quanto accaduto a Siponto negli ultimi sei mesi città come Rotterdam e Mantova per fare progetti comuni in grado di soddisfare esigenze la dice lunga su che cosa può e deve accadere: un forte mix tra storia e innovazione, tra variegate, da quelle di comunità che vogliono sviluppare progetti di design a basso costo passato e futuro. a quelle di microsimprese che vogliono fare ricerche sui materiali e non hanno competen- In che cosa consiste il progetto di qualificazione dei cammini storici ze ad hoc. In quanto all’I-Dea si tratta di una grande sperimentazione: aggregare tutti e devozionali? gli archivi del territorio, in particolare della storia agricola di Matera e della Basilicata, Il sistema dei cammini è appena agli inizi. La Via Appia vale da sola un progetto euro- e metterli nelle mani di cittadini, studenti, scienziati e artisti per produrre nuovi conte- peo di cinque anni. Bisogna tenere insieme valori, segni e narrazioni, prodotti locali e nuti. Un grande open data della storia collettiva da far rinascere ogni semestre tramite interventi artistici. Come per il settore archeologico, oltre a raccontare le radici profonde, mostre, spettacoli e dialoghi in cui il ruolo del pubblico è dominante. Ne parleremo in un bisogna portare il contemporaneo al centro delle attività. grande convegno internazionale che si terrà a Matera entro novembre 2016 in collabora- Quali rapporti ha il Polo Museale della Puglia con le altre istituzioni zione con l’Università della Basilicata e alcuni musei europei, in primis il Rijksmuseum di del territorio? Amsterdam che ha sviluppato negli ultimi tre anni un progetto di utilizzo delle immagini Non è mia competenza, devo studiare questi argomenti per metterli a valore e offrirli tratte dalla collezione. Se Ods e I-Dea sono i capisaldi del progetto Matera 2019, tutta al sistema turistico esperienziale. Ho fiducia nei colleghi che se ne occupano in Regione l’offerta culturale sarà costruita in maniera innovativa. Parafrasando Roman Jakobson, e al Ministero, soprattutto nell’ottica della destagionalizzazione, che sarà il cuore delle il processo sarà il prodotto. Per potenziare il privato senza accantonare la spinta del attività di Pugliapromozione nei prossimi tre anni. pubblico, anzi integrarli sul serio. Quali sono le collaborazioni con Matera e la Basilicata? Che cosa significa essere una capitale europea della cultura in un’Eu- Sono così ovvie che certe volte le dimentichiamo. Ne elenco almeno quattro: il distretto ropa che rischia di disgregarsi con la Brexit? delle gravine come sistema turistico unico da trasformare in eccellenza Unesco; la re- Ero a Londra il giorno del voto. Ho indossato una spilletta Remain regalatami da un at- lazione tra il sistema etnoantropologico di Matera e tutto quanto si può realizzare ad tivista francese poco fuori la Metropolitana di Victoria Station. Molti anglosassoni erano Altamura intorno all’uomo di Altamura e al giacimento di orme di dinosauri di Cava assolutamente certi che il Remain avrebbe vinto. È stata una grande sottovalutazione Pontrelli; la riflessione strategica sul turismo congressuale e di eventi intorno all’hub complessiva. Non a caso i giovani sono per un’Europa più forte e sviluppata, mentre logistico e aeroportuale di Bari; lo sforzo di collaborazione metodologica tra Matera e gli anziani hanno paura e si battono per il localismo. È un rito di passaggio. L’Europa Taranto. Taranto, per me dovrà essere la prossima capitale europea della cultura. Ap- ne riuscirà rafforzata e la cultura ne sarà pietra d’angolo. Ma solo se sarà un’Europa puntamento al 2033! dei cittadini e non dei burocrati e se da Bruxelles non verranno solo regole ma anche, e q Mariella Rossi e Fiorella Fiore 4 | VEDERE IN PUGLIA E BASILICATA
Vedere in a Palermo Puglia Per migliorare dobbiamo fare rete Così Saverio Russo vede lo stato della cultura in Puglia Partiamo dalla sua esperienza accademica: come giu- ripropone il tema, sollecitando anche per altri aspetti programmi di dica la situazione in Puglia? area, come è giusto che sia. Buona, anche se negli ultimi anni ha registrato qualche arretra- Come si superano queste criticità? mento quantitativo in alcune aree. Considerate le risorse del terri- Occorrono momenti non rituali, come talvolta sono invece i cosid- torio, per salvaguardare l’offerta formativa e colmare qualche buco detti «stati generali» della cultura. Occorrono momenti di confron- insieme a una più attenta programmazione, occorre un lavoro di to e di scambio di esperienze per verificare insieme le criticità e i rete incoraggiato dalla Regione, in modo che le Università puglie- programmi, evitando di chiedere ai privati (quali le Fondazioni si cooperino di più e meglio con la creazione di corsi interateneo. sono) soltanto di metterci i soldi. La nostra Fondazione tuttavia si Per quanto riguarda la formazione postuniversitaria condivido la confronta già, per la preparazione del suo programma annuale, proposta del professor Giuliano Volpe di una scuola nazionale per il con i rappresentanti delle strutture periferiche del Mibact e di al- patrimonio che formi anche ad altre competenze (gestione, comunica- cune importanti istituzioni culturali (Museo Civico, Conservatorio zione). Il problema, semmai, è che troppi bravi laureati specializzati e Accademia di Belle Arti). È comunque auspicabile, al di là dei e dottori di ricerca non trovano adeguate e sufficienti occasioni di formali protocolli di intesa che spesso restano lettera morta, che lavoro: è in corso la selezione per un concorso nel Mibact, ma non si la Regione e il segretariato regionale del Ministero, se lo ritengono sa quando ci sarà il prossimo. Intanto troppo spesso notiamo che in utile, promuovano momenti di confronto operativo cui certamen- molti uffici, istituzioni culturali e punti d’informazione turistica, dove te parteciperemo, come credo faranno anche le altre Fondazioni, ci aspetteremmo di trovare giovani preparati con qualche conoscenza bancarie e non, attive sul territorio. delle lingue, troviamo invece persone poco motivate e preparate. Quali sono i progetti e le attività della Fondazione Saverio Russo, È efficiente la gestione dei beni culturali in Puglia? Banca del Monte di Foggia nel settore arte e cultura? presidente della Fondazione Banca del Monte di Foggia Quello della gestione dei beni culturali è un problema che occorre La nostra Fondazione non dispone di grandi risorse, tuttavia cer- porsi. Negli ultimi anni grazie anche alle politiche regionali, agli ca di gestirle con oculatezza, anche con la collaborazione di asso- accordi di programma con il Ministero e all’utilizzo dei fondi comu- ciazioni e di volontari qualificati. Ogni anno vengono destinati al Già direttore nitari, parecchi beni sono stati sottratti al degrado e all’abbandono settore arte e cultura circa 300mila euro con i quali si promuovono del Dipartimento e restituiti alle comunità. Tuttavia non di rado succede che non ci restauri di opere d’arte e interventi di recupero di angoli significa- Umanistico dell’Università si preoccupi per tempo della gestione, soprattutto nei casi in cui ci tivi del centro storico del capoluogo daunio, si organizzano mostre di Foggia, professore sono più competenze, per cui dopo la cerimonia di inaugurazione di arte e fotografia a Foggia e in provincia, sono stati realizzati ordinario di storia non infrequentemente tali beni si richiudono o restano aperti in interventi esemplari in tema di didattica del patrimonio a Foggia moderna e presidente modo precario. Inoltre la disseminazione di beni culturali sul no- e Lucera, finanziate iniziative di tutela attraverso la digitalizza- della Fondazione Banca stro territorio richiede, per economia di gestione, un coordinamento zione di archivi ecclesiastici, è stato inserito sul sito dell’Acri (l’as- del Monte di Foggia (cfr. operativo, in rete, con il coinvolgimento anche di cooperative giova- sociazione che riunisce le fondazioni di origine bancaria e le casse box p. 13), Saverio Russo nili o di privati. Da questo punto di vista è stato un peccato, anni di risparmio) il censimento di gran parte delle proprie collezioni traccia un quadro sullo stato fa, vanificare la piena operatività del progetto di sistema museale e, infine, si cerca di venire incontro alle necessità delle strutture e la gestione del patrimonio provinciale in Capitanata, che avrebbe garantito ai piccoli musei periferiche del Mibact e di altre istituzioni culturali. culturale pugliese. comunali una serie di servizi centralizzati. Ora il bando ministeriale q Mariella Rossi Le memorie del popolo digitale BARI. Circa 2mila tra video, foto, documenti, mappe storiche e testi su luoghi, avvenimenti e monumenti pugliesi sono confluiti nell’archivio digitale online Puglia Digital Library (www.pugliadi- gitallibrary.it), protetti dal rischio di obsolescenza dei precedenti sistemi di conservazione. Si punta ora ad ampliare l’archivio con decine di migliaia di altri documenti coinvolgendo la popolazione, una strategia in linea con la tendenza alla condivisione pubblica attraverso la rete dei contenuti open data accessibile gratuita- mente dai cittadini che possono essere sia fruitori sia donatori. L’archivio digitale è suddiviso in quattro formati, immagini, audio, testi, video, e tredici temi, tra cui architettura, arte, archeologia, ambiente e paesaggio (nella foto, un’immagine della XIII Bienna- le dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo). Voluto dalla Regione Puglia, Puglia Digital Library è stato inaugurato in pri- mavera con contenuti per la maggior parte degli editori Laterza. VEDERE IN PUGLIA E BASILICATA | 5
Vedere in Puglia Andiamo per le vie di pietra Itinerari nascosti tra Puglia e Basilicata La recente candidatura a Percorrendo antichi sentieri si scende nelle profondità delle itinerario culturale europeo pareti rocciose alla scoperta di reperti storico-artistici. Le varie della Via Francigena del possibilità di visita sono descritte sul sito in italiano, inglese e Una delle grotte dipinte sulla Via Francigena del Sud Sud (che si estende da tedesco, attraverso una vetrina virtuale che illustra l’intero Roma a Brindisi) evidenzia patrimonio rupestre della Puglia e della Basilicata grazie ragione di tutti questi edifici scavati nelle grotte è legata a le potenzialità di un’offerta anche a una mappa interattiva e a 140 schede sui singoli caratteristiche geomorfologiche. I più noti sono i Sassi di turistica in cui cultura luoghi. È possibile affinare la ricerca per cercare operatori Matera (abitati ancora oggi), patrimonio Unesco dal 1993, e natura convivono in della ricettività, dell’intermediazione e dei servizi per e con essi le Grotte di Casalrotto e Petruscio a Mottola perfetto equilibrio. Ma il turismo come guide turistiche e interpreti. Non manca (Ta), dove Matteo Garrone ha girato il film «Il racconto dei non si deve attendere la brochure cartacea in italiano e in inglese, corredata da racconti». Le province di Brindisi, Taranto, Lecce, Matera e il riconoscimento del immagini e da una mappa, disponibile gratuitamente presso Potenza sono disseminate di habitat rupestri e villaggi scavati Consiglio europeo per i punti d’informazione turistica. Il mondo sotterraneo che nella roccia: Lama D’Antico a Fasano (Br); Grottaglie, scoprire il percorso che unisce la Puglia alla Basilicata racconta una storia ricostruita Gravina in Puglia, Laterza, Ginosa e Statte (Ta); Otranto, unisce il Lazio alla Puglia per temi e periodi cronologici che vanno dalla «Preistoria» Alessano e Galatone (Le). Da menzionare anche il Castello passando per la Campania, ai «Santuari Micaelici», dai «Santuari rupestri fra di Castelmezzano (Pz) di epoca normanna, costituito da il Molise e la Basilicata. fede e leggenda» alle «Immagini e colori delle grotte un picco di arenaria scavato. Si possono inoltre ammirare Uno dei suoi tratti più dipinte», agli «Antichi villaggi nella roccia». Un capitolo centinaia di chiese sotterranee affrescate. Tra queste, a caratteristici è quello delle a parte è dedicato ai «Santuari di san Michele» sorti Massafra la cripta della Candelora e a Mottola la chiesa «Vie di pietra tra Puglia lungo la Via Francigena, originariamente chiamata «Via rupestre di San Nicola; nel barese a Monopoli la cripta e Basilicata», costellate Sacra Langobardorum», che conduceva i pellegrini da Mont di San Leonardo e quella dello Spirito Santo; a Matera di villaggi scolpiti lungo Saint-Michel a Gerusalemme, un asse devozionale dedicato le chiese rupestri della Madonna delle tre porte e quelle i fianchi delle gravine al culto del santo che faceva tappa a Monte Sant’Angelo, di Santa Lucia alle Malve, di San Nicola dei Greci e della (incisioni simili a canyon il santuario patrimonio Unesco al culmine del Gargano, Madonna delle Croci; a Melfi (Pz) la chiesa rupestre di nelle rocce calcaree). Per tra i principali luoghi di culto dell’Occidente dal V secolo. Santa Margherita. «Vie di pietra tra Puglia e Basilicata» è programmare il viaggio è Anche in Basilicata non mancano siti micaelici, tra questi un progetto interregionale intitolato per esteso «Itinerari sufficiente andare sul sito l’Abbazia di Sant’Angelo di Monte Raparo, i cui ruderi interregionali tra siti e villaggi del patrimonio della civiltà di Pugliapromozione. sono stati riconosciuti Monumento Nazionale nel 1927 rupestre» e promosso dalla Regione Puglia in collaborazione Le popolazioni di questi insieme alle celle scavate nella roccia. Nella roccia sono con la Regione Basilicata. q Ma.R. territori hanno plasmato state ricavate anche la Chiesa di San Michele in Monte per secoli la roccia Laureto a Putignano (Ba) e la Grotta di San Michele ad Vie di pietra tra Puglia e Basilicata, www.viaggiareinpuglia.it facendone il loro habitat. Atella (Pz), opera di monaci benedettini nel XI secolo. La Scopriamo il megalitico L’antica tratta francoprovenzale La presenza della pietra, in Salento in Un primo tratto della Via Francigena del Sud, quello lungo 40 particolare, è legata ad antichi culti paga- chilometri tra Faeto e Lucera, è visitabile da inizio anno con ni testimoniati da installazioni megaliti- tanto di segnaletica, infrastrutture leggere e messa in sicu- che che formano parchi tematici tra i più rezza. Situato nella parte più settentrionale della Puglia, attra- estesi d’Europa. I principali, in provincia versa i Comuni di Celle San Vito, Castelluccio Valmaggiore, di Lecce, sono a Giurdignano, Minervino, Troia e Biccari, immersi in un paesaggio che si innalza sulle Uggiano, Giuggianello, Salve e Maglie. Tra alture dei monti Dauni e nel verde della Capitanata. La prima I più enigmatici vi è il Dolmen Li Scusi a tappa è Celle di San Vito, il Comune meno popolato della Pu- Minervino (nella foto), con il suo cerchio glia (con poco più di 150 abitanti), l’unico insieme a Faeto che luminoso che si forma ogni solstizio d’e- conserva la minoranza linguistica francoprovenzale. Qui la Via state quando la luce attraversa il foro del Francigena si incrocia con la Via Traiana, che costituiva insie- lastrone superiore sorretto da otto pilastri. me alla Via Appia i due assi della rete viaria pugliese in epoca È il primo identificato e catalogato in Puglia romana. Il tratto Feto-Lucera fa parte del percorso devozionale nella seconda metà dell’Ottocento, poco distante dal Menhir Monticelli. Da non dimenticare il che portava i pellegrini da Mont Saint-Michel a Brindisi, prin- Menhir San Totaro a Martano: alto più di cinque metri, è tra i più imponenti d’Italia. Un progetto cipale città d’imbarco per Gerusalemme (cfr. articolo sopra). di catalogazione online è stato realizzato dall’Associazione Puglia megalitica con il bando «Prin- La Francigena di Daunia è stata realizzata grazie a un piano di cipi attivi», mentre visite guidate a pagamento e giornate aperte al pubblico sono organizzate valorizzazione del tracciato, finanziato dalla Regione Puglia ed dall’Associazione Amici dei menhir. Per documentarsi e pianificare un itinerario basta consulta- eseguito dalla Provincia di Foggia in collaborazione con il Cai, re schede e mappe sul sito di Pugliapromozione (www.viaggiareinpuglia.it). l’Università di Foggia e il Centro Studi Naturalistici. Via Francigena da Faeto a Lucera, Puglia megalitica, www.viaggiareinpuglia.it, www.pugliamegalitica.it e www.amicideimenhir.it www.viaggiareinpuglia.it, www.viefrancigenedelsud.it 6 | VEDERE IN PUGLIA E BASILICATA
Vedere in Puglia 365 giorni a 360 gradi Il Piano Strategico turistico della Regione Puglia Il 27 luglio, dopo una L’obiettivo del Piano Strategico è di destagionalizzare ventina di incontri con proposte e flussi di pubblico puntando ad attrarre un interesse operatori del settore in tutta a 360 gradi per 365 giorni e ad ampliare i punti focali del la regione, Puglia365, il turismo, concentrati sulle coste e nelle città principali, a tutto Piano Strategico del Turismo il territorio regionale, dalla superficie al mondo sotterraneo, della Puglia per il 2016-25, è come documentano itinerari quali le Vie di Pietra (cfr. stato presentato al ministro articolo nella pagina accanto) o gli insediamenti nelle grotte. Due paesaggi della Daunia © Pugliapromozione Dario Franceschini dal Il «Vedere in Puglia e Basilicata», la cui uscita è stata posticipata commissario straordinario da luglio a settembre, accompagna questa scelta proponendosi di Pugliapromozione Paolo come ulteriore strumento a disposizione di un turismo visitare il Museo Archeologico Ribezzo, il Duomo, la Verri insieme all’assessore lontano dagli arrivi di massa della stagione estiva. Lo sviluppo Chiesa di Santa Maria degli Angeli e il Castello Svevo). A all’Industria Turistica e di cammini storici e devozionali distanti dal frastuono gennaio a Novoli si tiene Sant’Antonio Abate e la Fòcara, Culturale Regione Puglia cittadino mette a contatto il visitatore con la filosofia del il tradizionale falò di inizio anno, ogni volta reinterpretato Loredana Capone e al silenzio, che permette una maggiore qualità della fruizione, da un diverso artista contemporaneo (tra quelli delle scorse responsabile del Piano Luca punto fondamentale condiviso anche da Fabrizio Vona, edizioni, Mimmo Paladino) e accompagnato da dieci giorni Scandale. Per Capone la direttore del Polo Museale della Puglia. Insieme al mare e di spettacoli, concerti e mostre. La Puglia è ricca di festival Puglia è «una destinazione all’enogastronomia, la cultura sarà il principale attrattore: (il calendario aggiornato è sul sito www.viaggiareinpuglia.it), matura», come confermano musei, siti, eventi e festival sparsi in Puglia, attivi tutto l’anno tra cui, in autunno, la 15ma edizione del Festival Dialoghi gli indici di gradimento delle con una programmazione diversificata dalla Preistoria alla di Trani dal 20 al 25 settembre, con intellettuali e scrittori recensioni del pubblico su contemporaneità, dall’architettura alla Street art. Accanto ai invitati nel castello a dibattere su temi di attualità e, fino al 15 siti e portali, e Puglia365, rinomati centri storici barocchi del leccese si riscoprono, per ottobre, il Festival Anima Mea di musica antica e di nuove sempre per l’assessore, è esempio, Ruvo di Puglia con la sua concattedrale romanica, opere connesse con repertori storici, che propone ogni anno un vero business plan, con ma anche musei archeologici con importanti patrimoni di una trentina di concerti in palazzi e centri storici di tutto il 25 progetti messi a punto vasi di epoca classica o i musei della ceramica di Grottaglie territorio barese. q Ma.R. da Pugliapromozione (in e di Laterza (aperto lo scorso anno nel Palazzo Marchesale con via di finanziamento e il nome di MuMa-Museo della Maiolica accoglie la collezione Pugliapromozione, www.viaggiareinpuglia.it definizione), superati dalle Riccardo Tondolo), entrambi dedicati anche alle evoluzioni iniziative scaturite dal più recenti della tradizione della terracotta, non mancano poi coinvolgimento del territorio atelier di artigiani e designer come Enza Fasano. L’intreccio mediante un tavolo di discussione durato sei mesi tra cultura alta e manifestazioni popolari e devozionali conduce invece a Brindisi (principale capolinea degli antichi Da Lecce a Berlino e iniziato dopo l’annuncio cammini verso la Terra Santa) per la festa patronale di san La tradizione di fissare le immagini sulle della Borsa del Turismo di Teodoro (dal 6 all’8 settembre) che racconta una città sospesa grotte, dipinte sin dall’antichità, trova un Milano. tra Oriente e Occidente (nella circostanza a Brindisi si possono rimando nella Puglia contemporanea nei tanti esempi di arte murale sviluppati a Bari, Taranto, Lecce e altrove grazie a pro- getti e soggetti impegnati a farne uno dei Frantoi sotterranei e giardini pensili tratti distintivi della regione. Basti citare il murale di 260 metri recentemente inaugu- Il viaggio nella Puglia sotterranea conduce il visitatore alla scoperta rato a Lecce nel quartiere Stadio, con il di ambiti di pertinenza etnografica come la rete di frantoi ipogei, coordinamento artistico di Dado, un altro testimoni di antiche tradizioni ancora in vita. Riservati alla produzio- esempio è quello di artisti pugliesi come ne dell’olio, sono stati ricavati parecchi metri sotto terra e suddivisi Chekos’art (Lecce, 1977) e Millo (Mesagne, 1979) cui si deve in ambienti successivi con vasche, focolari, macine e torchi. Tra la recente riqualificazione della facciata del Palasport di Terlizzi quelli di maggiore valore storico-artistico c’è il frantoio del Palaz- (Ba). Sono inoltre da ricordare gli interventi dell’Associazione Frantoi ipogei, zo del Principe Protonobilissimo a Muro Leccese, dove ha sede il Pigment workroom di Bari, le opere di Cyop & Kaf a Taranto, www.viaggiareinpuglia.it Museo di Borgo Terra con reperti archeologici dell’era messapica. progetti quali «Fresh Flâneurs» a Bari, il Festival 5Pointz a Po- Nei sotterranei si trovano le prigioni e un frantoio semi-ipogeo del 1602 sulle cui pareti è illustrata lignano a Mare (Ba) e il Festival Fame svoltosi a Grottaglie dal con la tecnica del graffito la battaglia di Lepanto del 1572. Degno di nota è anche il frantoio medie- 2008 al 2014. Proseguendo su questo solco, Pugliapromozio- vale ipogeo Lacopagliaro di Ostuni (Br), trasformato in museo. A Presicce (Le) frantoi ipogei, detti ne ha scelto l’artista Agostino Iacurci come ambasciatore della trappeti, rimasti in uso fino al secolo scorso si conservano sotto piazza del Popolo, con il Museo regione all’estero. Sotto l’egida del motto «We are creative in della civiltà contadina. Da segnalare nel medesimo borgo le chiese barocche di Sant’Andrea e Puglia», Iacurci ha infatti realizzato a Berlino un murale che da della Madonna del Carmine, e il settecentesco giardino pensile di Palazzo Ducale. Per avere un un anno adorna il cuore pulsante di Kreuzberg a Moritzplatz (nel- panorama completo dei frantoi ipogei pugliesi (da Grottaglie a Sternatia, da Maglie a Sant’Agata la foto, durante la fase di realizzazione), opera che tra migliaia di Puglia) è sufficiente andare sul sito www.viaggiareinpuglia.it, dove sono elencati, localizzati e di murales disseminati nella città sta suscitando l’interesse del illustrati con tutti le info necessarie per visitarli (nella foto, il frantoio semi-ipogeo di Galatone nel pubblico internazionale ed è in continua ascesa su Instagram Palazzo Marchesale Belmonte-Pignatelli). per numero di scatti e indice di gradimento. I cavalli di de Chirico galoppano a Conversano CONVERSANO (BA), Castello Aragonese di La rilettura dei poemi cavallereschi è alla base della mostra «Giorgio de Chirico. Ritorno al castello» a Conversano, corso Morea - piazza della Conciliazione, cura di Mariastella Margozzi: 40 tele e 10 litografie dagli anni ’40 agli anni ’70. «Ritorno al castello» è tutti i giorni 9.30-13.30/17- un titolo ricorrente nelle opere di de Chirico, ma in questa occasione si riferisce anche all’ideale lega- 21, tel. 393/9990505, www. me che s’instaura tra le opere dell’artista e le tele seicentesche di tema cavalleresco di Paolo Finoglio dechiricoconversano.com, conservate nella Pinacoteca Civica all’interno del castello. La mostra è voluta dall’Associazione Cultu- «Giorgio de Chirico. Ritorno al rale Artes e realizzata con il Comune di Conversano e la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico di Roma. castello» fino all’1 novembre VEDERE IN PUGLIA E BASILICATA | 7
Vedere in Puglia Occuparsi del «pubblico» Nova Apulia record è una grande opportunità Tommaso Morciano (nella foto), è presidente del Cda di Nova Apulia, la società concessionaria del Mibact Il primo bilancio di Fabrizio Vona per la gestione integrata dei servizi di accoglienza di numerosi musei e mo- numenti pugliesi tra cui Quali le novità nei percorsi di visita? Castel del Monte, Castel- A Castel del Monte stiamo lavorando per l’apertura delle terrazze. In lo Svevo di Trani, Castel- questo caso, vista la delicatezza del luogo, la visita sarà guidata. A lo Svevo di Bari, Museo Copertino spero di ricevere finanziamenti per completare il vigneto e Parco Archeologico di collocato lungo gli spalti delle mura cittadine, in parte già ripristinato Egnazia, Museo Archeo- per volere di Francesco Canestrini quando era soprintendente ad inte- logico di Taranto, Museo rim a Lecce. Con queste uve si produce vino in accordo con la Cantina Archeologico e Castello di Gioia del Colle e Parco Archeolo- gico di Monte Sannace. Con lui abbiamo parlato di successi sociale di Copertino. Vorrei ampliare il vigneto all’intera cinta mura- e strategie nella gestione del patrimonio culturale. ria. Alla Galleria Nazionale «Girolamo e Rosaria Devanna» di Biton- Partiamo dai visitatori: quali sono i numeri del 2015? to abbiamo acquisito alcune sale del piano terra da restaurare per Il 2015 ha visto un incremento sostanziale dei visitatori in estendere il percorso. Nel Castello di Trani abbiamo aperto le celle con tutti i siti in nostra gestione. Castel del Monte ha registrato visite guidate e vogliamo realizzare un caffè sulle terrazze di fronte un aumento record con più di 250mila presenze, il Castello Fabrizio Vona alla Cattedrale, per il quale abbiamo già ottenuto un finanziamento. di Trani ha sfiorato i 60mila, il Castello di Bari nonostante i la- Al Museo Archeologico Nazionale di Gioia del Colle, ospitato in un vori di restauro ha mantenuto i 71mila visitatori. Il MarTA-Mu- A un anno dalla nomina castello federiciano, stiamo studiando la possibilità di accedere con seo Archeologico di Taranto, superando i 55mila, ha fatto da a direttore del Polo visita guidata alla Torre de Rossi. traino agli altri due musei archeologici di Gioia del Colle e di Egnazia. Anche il primo semestre del 2016 ha segnato risul- Museale della Puglia, Che cosa avete in serbo per il Museo Jatta (cfr. box p.12)? tati incoraggianti, il MarTA, in seguito all’insediamento della Fabrizio Vona dichiara Il Museo di Ruvo di Puglia è unico perché ha conservato il suo allesti- nuova direttrice e alla nuova programmazione (cfr. articolo a proposito della riforma: mento ottocentesco originale. Presto sarà oggetto di un rinnovamento p. 15), ha registrato a fine giugno un incremento del 30%. «Essere “costretti” a occuparsi che preserverà ed evidenzierà questa caratteristica, valorizzandola e Quali sono le ragioni di questo successo? del “pubblico” è una grande spiegandola attraverso una sala aggiuntiva e un’app digitale dedica- Il fatto che la Puglia da anni sia meta turistica internaziona- opportunità. Le Soprintendenze te a questo particolare modello espositivo le e la programmazione venga messa in piedi all’inizio della invece sono oberate da E per il Museo di Altamura? concessione. La sinergia operativa di tutti i partner, tra cui la questioni di tutela, vincoli e Grazie a un accordo che stiamo finalizzando con il Comune, preve- D’Uva Workshop, Il Cigno GG e l’Impresa Leopizzi, ha permes- catalogazione. La gestione dei diamo di aprire presto il secondo piano. Qui sarà presentata una so di gestire questa crescita con continui investimenti. Al suc- cesso hanno contribuito inoltre il consolidamento dei rappor- musei per loro arrivava dopo». raffigurazione tridimensionale a grandezza naturale dell’uomo di ti instaurati con i nuovi direttori dei siti; le mostre, che hanno Tra gli obiettivi del Polo vi è Altamura realizzata dai paleoartisti olandesi Adrie e Alfons Kennis permesso in alcuni casi di destagionalizzare la presenza di quello di «valorizzare quanto e inserita in un’ambientazione multimediale che ricrea la grotta turisti e di scuole; l’attività didattica in tutti i siti in gestione; abbiamo già (senza il bisogno nelle Murge di Lamalunga, dove sono stati ritrovati i resti di que- e le personalità da noi coinvolte per valorizzare il territorio di catapultare qui grandi sto uomo di Neanderthal. Vogliamo inoltre aprire il giardino del pugliese: Germano Celant e Arnaldo Pomodoro, per esempio. eventi). Spesso il patrimonio museo, che si divide in un’area archeologica da sistemare e in una A Castel del Monte è in corso la mostra «Matematica e presente sul territorio non è parte verde che sarebbe importante in un quartiere particolarmente Bellezza-Fibonacci e il numero aureo» (cfr. articolo p. 13). accessibile, alcune sale sono popoloso e privo di parchi. Terminata la mostra di Pomodoro nei castelli di Bari, Trani chiuse, i pannelli non aggiornati Ci sono progetti per il Castello di Bari? e Castel del Monte, con Lorenzo Zichichi abbiamo pensato un’esposizione che avesse attinenze con i castelli, il binomio ecc. Il Polo sta puntando a un Sia al Castello di Bari sia a quello di Manfredonia sono in corso in- scienza e arte si adattava alla bellezza e rigorosità geometri- miglioramento della fruizione. E terventi di restauro iniziati prima dell’istituzione del Polo; è quindi ca dei castelli federiciani. Federico II era talmente affascina- poi ci sono i ricchissimi archivi necessario attenderne il completamento. Per Bari ci sono già idee: non to dalla matematica che volle incontrare Leonardo Fibonacci in deposito». Tra le novità ci saranno più uffici, ma verrà rispristinato il percorso di visita di e il suo figlio prediletto Manfredi era solito invitare a corte invece «A Egnazia si può tutte le quattro grandi sale del primo piano. matematici arabi. L’ottagono, che caratterizza il Castello, è vedere l’acropoli e intraprendere Quali nuovi siti sono entrati nel Polo? legato alla successione Fibonacci e al numero aureo. Così ab- un percorso di archeologia Canne della Battaglia è entrato nel Polo e stiamo già dialogando con biamo chiesto a uno scienziato di fama, Antonino Zichichi, di subacquea, sia per chi è sub il Comune di Barletta per fare fronte alla carenza di personale che spiegare al pubblico i principi matematici che investono l’ar- sia per chi non lo è, grazie a affligge questo sito archeologico, come altri. A Barletta il Polo insieme te, mostrando opere d’arte che contengono questi principi: otto opere di arte contemporanea (e non potevano che esse- passerelle realizzate secondo le all’amministrazione ha promosso la mostra su Annibale in corso al re otto!). Nell’ambito della mostra, a settembre nei siti di Ca- regole della Soprintendenza, con Castello di Barletta (sede comunale, non del Polo), in occasione dei stel del Monte, MarTA e Castello di Copertino verrà realizzato cui abbiamo ottime interazioni». 2.200 anni dalla battaglia di Canne. q Mariella Rossi lo spettacolo di poesia e musica «La Guardiana» di Francesca Merloni con musiche di Danilo Rea e scena di Gregorio Botta. Che cosa si deve fare per valorizzare meglio i musei pu- gliesi? Bisogna andare incontro alle esigenze del pubblico, special- mente durante il periodo estivo, con gli orari di apertura dei musei. Se programmi le aperture dalle 18 alle 24, o anche oltre in alcuni casi, permetti ai turisti e ai residenti di orga- nizzare meglio la vacanza culturale. Negli orari serali si può incentivare l’organizzazione di eventi teatrali, musicali o visite guidate notturne. È importante anche la tempistica dei lavori di restauro per evitare spiacevoli impalcature. La riforma ha permesso sia a noi operatori del settore sia ai direttori dei musei di colloquiare meglio con i privati e le amministrazio- ni locali, snellendo l’eccessiva burocrazia. Con Fabrizio Vona, per esempio, abbiamo elaborato un’offerta di biglietti cumu- lativi con sconti anche del 20% sul prezzo totale. q Ma.R. La Cattedrale di Ruvo di Puglia Nova Apulia, tel. 06/64002861, www.novaapulia.it 8 | VEDERE IN PUGLIA E BASILICATA
Vedere a Bari Dai re Normanni alla famiglia Tanzi Il Castello e il Museo Civico L’imponente Castello Normanno Svevo, del quale Nova Apulia gestisce i servizi aggiun- tivi, è oggetto di graduali interventi di restauro finalizzati a fare entrare il monumento simbolo di Bari nel Polo Museale della Puglia. Costruito dal re normanno Ruggero II come fortificazione medievale probabilmente nel 1132, fu distrutto nel 1156 e riedificato nel 1233 Il Teatro Margherita su ordine di Federico II. Aperto nonostante i lavori, è una cornice ottimale per mostre ed eventi. A consolidare l’offerta culturale cittadina è anche lo svecchiamento del Museo Civico di Bari, riaperto dopo sei mesi con un nuovo percorso arricchito con installazioni multimediali, videoproiezioni e pannelli esplicativi in italiano e inglese sulla storia cittadina dal Rinascimento a oggi, documentata da reperti, documenti, dal fondo fo- Un museo nell’Accademia tografico di Liborio Antonelli e dai dipinti della donazione Tanzi. Ospitato dagli anni Giuseppe Sylos Labini (nella foto), diret- Settanta in una torre medievale, il museo fu inaugurato nel 1919 nel complesso liberty del tore dell’Accademia di Belle Arti di Bari, Teatro Margherita. Al centro della scena culturale barese tra Otto e Novecento, il Teatro, illustra in anteprima ai lettori del «Ve- dopo anni di abbandono, riaprirà a fine 2018 come sede del nuovo polo per le arti contem- dere in Puglia e in Basilicata» il Museo poranee diretto da Massimo Torrigiani, un progetto del Comune di Bari che coinvolge dell’Accademia che sarà inaugurato il prossimo ottobre. tre edifici prospicienti: l’ex Teatro Margherita, l’ex mercato del pesce (entrambi in fase Come nasce il museo? di ristrutturazione) e Murat, uno spazio espositivo recentemente diventato anche Puglia L’imminente apertura al pubblico della Design Store. q Ma.R. collezione d’arte contemporanea dell’Ac- cademia di Belle Arti di Bari si colloca BARI - Castello Normanno Svevo di Bari, piazza Federico II, lun-dom 8,30-19,30, tel. 080/5213704, all’interno di Barca-Belle Arti Contempo- www.novaapulia.it; Museo Civico di Bari, strada Sagges 13, lun/mer-gio 10-18, ven-sab 10-19, dom rary Art, un progetto di ricognizione della 10-14, tel. 080/5772362, www.museocivicobari.it memoria storica della nostra istituzione e di analisi dei contesti culturali che ne hanno fatto da sfondo. Gli spazi espositivi sono nella sede distaccata dell’Accademia nell’ex convento settecen- tesco di Santa Chiara (progettato da Vincenzo Ruffo) a Mola di Bari, dove sarà esposto il patrimonio storico e culturale che Pubblicare, catalogare, organizzare l’Accademia consegna alle nuove generazioni. Quale sarà il suo principale obiettivo? Fondata nel 1963 da Mario Adda, diretta dal 1984 Unico nel suo genere in Puglia, il museo si pone come nuovo dal figlio Giacomo, la Mario Adda Editore è tra le centro di arte contemporanea e galleria dell’Accademia. È il luo- case editrici più attive nella diffusione della cultura go in cui saranno raccolte le opere dei suoi artisti (in molti casi e del patrimonio storico-artistico del Mezzogiorno. donate dagli eredi) per creare un collegamento tra passato e Tra le opere in uscita vi sono il volume dedicato futuro. L’obiettivo è di ricostruire il tessuto storico, politico ed a Onofrio Martinelli per il 50mo anniversario del- economico della vita artistica di Bari, ove hanno trovato e trova- la morte e quello sulla ceramica, curato da Carlo no riferimento formativo e culturale i numerosi artisti e docenti dell’Aquila, per il nuovo Museo di Torre Alemanna a che nel tempo si sono susseguiti all’interno dell’Accademia. Cerignola. Tra le pubblicazioni di punta del 2016, in- In quali progetti è coinvolta l’Accademia? vece, La pittura dell’Ottocento in Puglia di Christine Il 7 settembre viene inaugurata all’Università Complutense Farese Sperken, riedizione di un’opera di vent’anni di Madrid «Il segno della passione», una mostra di docenti e fa caposaldo dell’arte pugliese e del suo legame studenti della nostra Accademia, curata dalla responsabile con la scena partenopea. Il volume è arricchito da Erasmus Giusy Petruzzelli. A fine ottobre, per la settimana della figure femminili come Maria Mundo e Anna Rolli, appena citate nella precedente edizione, Fran- cultura italiana, siamo a Stettino in Polonia con un’esposizione cesca Forleo Braida e Teresa Laura dello Diago. Sono stati aggiunti un dizionario biografico degli di costumi per lo spettacolo curata da Tommaso Lagattolla. A artisti aggiornato e una vasta bibliografia, numerosi contributi monografici basati su nuove ricer- Los Angeles il docente di fotografia Domenico Attademo e i suoi che ed è stato ampliato il corredo fotografico. Un’altra opera già in catalogo della stessa autrice studenti presenteranno i loro recenti lavori all’Istituto Italiano è La scultura monumentale in Puglia nell’Ottocento e Novecento del 2008 e, sempre suo, in uscita, di Cultura. Inoltre si è da poco conclusa la rassegna «Luce e è il catalogo generale della Pinacoteca «Giuseppe De Nittis» di Barletta con contributi di Giusy materia, tradizione e innovazione», realizzata in collaborazione Caroppo, Edoardo Trisciuzzi e Nicola Zito (nella foto «Natura morta» di Giuseppe De Nittis scelto con la Fondazione Nikolaos di Bari nello spazio Murat a Bari. Fa- per la copertina). Degno di nota tra i libri del 2016 è anche Gaetano Montanaro. Materia Forma cendosi promotrice di diversi eventi l’Accademia svolge un ruolo Colore di Giacomo Lanzilotta, le cui pagine sono state definite da Pietro Marino: «La riscoperta di centrale per la conoscenza, promozione e divulgazione dell’arte un pioniere» poiché, nonostante Montanaro (1925-2006) abbia frequentato l’ambiente napoletano contemporanea. e veneziano, partecipato a mostre internazionali e stretto amicizia con colleghi come André Verdet, E per quanto riguarda la formazione? resta ancora sconosciuto ai più. Il catalogo della Mario Adda Editore è quasi totalmente dedicato La nostra Accademia è un luogo vitale fondato sulla centralità ad arte, architettura, archeologia e beni culturali con titoli che vanno dall’antico al contemporaneo, della didattica laboratoriale, dove tecniche e materiali tradizio- da monografie a panoramiche territoriali, progetti e indagini. La casa editrice è inoltre impegnata nali convivono con le tecnologie più innovative. I laboratori sono nella catalogazione e valorizzazione di beni culturali e nell’organizzazione di mostre (in collabora- fondamentali: se ancora oggi le Accademie hanno un valore e zione con Cast- Cooperativa Arte, Archeologia, Storia del Territorio) tra le quali si ricordano «Itinerari un significato lo devono soprattutto alla pratica del fare. federiciani in Puglia» e «Castelli e Cattedrali di Puglia» di fine anni Novanta. BARI. Accademia di Belle Arti, via Re Giuseppe David 189, BARI. Mario Adda Editore, via Tanzi 59, tel. 080/5539502, www.addaeditore.it tel. 080/5566471, www.accademiabelleartiba.it Sede Didattica e Amministrativa Via Re David, 189/c - 70124, Bari Tel.: 080.556.64.71 - Fax: 080.557.48.40 L’arte è in fiore. accademiabelleartiba.it Sede Didattica Via Cesare Battisti, 22 70042, Mola di Bari (BA) Tel.: 080.473.37.03 aba@accademiabelleartiba.it VEDERE IN PUGLIA E BASILICATA | 9
Vedere a Bari Il fuoco e l’acciaio Fino al 24 settembre la Gal- valore altrettanto simbolico? Ho scelto le palme più alte di leria Doppelgaenger (cfr. ar- «Sud» (nella foto), un’opera in un giardino lunghe sino a 20 ticolo qui sotto) dedica una fieri che porterò avanti tutta e 30 metri. A questo «collo ma- personale alla ricerca degli la vita, una segnaletica che sai» ho applicato 30 cerchi di ultimi vent’anni dell’artista indica il sud, composta da un rosso acceso. Poi ho tirato pugliese Daniela Corbascio una freccia e da una scritta al fuori la voce, attraverso parole 2010 per la Fondazione Pino menti di luce al neon bianca e (nella foto), documentando- neon. Dal 2013 si trova a Bari che evocano l’uomo. La piazza Pascali? uno rosso per simulare delle ne le numerose opere di arte presso il Palazzo della Presi- è un’agorà e l’uomo è al suo In «Reflex» ho mutuato i fregi ferite, denunciando la crudeltà pubblica realizzate per la sua denza della Regione Puglia, il centro. Ho bisogno di guarda- della Chiesa del Purgatorio di umana su persone e animali. regione. Teatro Margherita, il Castello re lontano, di sentire i rumori, fronte alla sede originaria del- «Mmattttaattooyy» del 2006 è Com’è nato il suo interesse Svevo, Palazzo Pascoletti e la di entrare in contatto con la la Fondazione Pino Pascali. un’imponente scultura in fer- per l’arte pubblica? Torre del Falconiere all’aero- gente. Alcune mie installazioni Nell’opera, lunga cinque metri, ro, pietra e acciaio che sareb- Ho visto per la prima volta se- porto internazionale Karol Wo- sono presentate nelle gallerie sono riprodotti a dimensione be perfetta per la città di Bari. gni grandi, feroci e importanti jtyla, ma voglio portarla anche e nei musei, ma sono sempre reale, in neon, i teschi, i ser- Vedremo. da piccola all’Ilva di Taranto altrove, per esempio a Roma. pensate per l’esterno. penti e la clessidra degli origi- Progetti futuri? dove lavorava mio padre Mar- Il «Sud» cui si riferisce è il Sud Per questo ha collocato un’o- nali in pietra. L’opera è in atte- Sto realizzando un alfabeto co. Ho visto il fuoco e l’acciaio, del mondo, della sofferenza e pera fuori dalla galleria Dop- sa di essere riposizionata sulla con lettere di un metro. Voglio così è nata la mia arte. La mia della vita. pelgaenger? nuova sede del museo. mischiarle e creare parole in prima opera d’arte pubblica, Come ha selezionato i luoghi «Una», del 2012, è un’installa- Quali altri lavori ha realizzato più lingue. Poi voglio fermarmi progettata nel 1999 prima in cui installarla? zione composta da banchi di in Puglia e altrove? e presentare lavori nuovi. delle migrazioni di massa nel Non seguendo un impulso di scuola di pietra e di luce. Po- A Ostuni un lavoro campeggia Mediterraneo, è «La porta sul vanità, ma entrando in contat- trei farne una classe, una scuo- su una spalla di calce austera, BARI. Galleria Doppelgaenger, mare», una porta aperta in ac- to con le persone, i tecnici e i la intera, un gruppo enorme. È imponente e ricca di storia. A via Verrone 8, lun-ven 17-20, ciaio alta 9 metri conclusa nel referenti degli uffici. una simbologia molto forte che Venezia, durante la Biennale tel. 392/8203006, 2000 nelle acque del lungo- Nel 2014 ha realizzato per non si può chiudere dentro al- del 2011, ho installato in un www.doppelgaenger.it, mare di Bari. Bari «Holy circles in body cun confine. campo vecchie pellicce piegate «Daniela Corbascio» Ha fatto altre opere con un square». Com’è nata l’installazione del come camicie di forza con seg- fino al 24 sett. Strappi al neon L’invenzione del paesaggio La seconda personale che la galleria Doppelgaenger (diretta da An- La Pinacoteca Metropolitana Corrado Giaquinto ospita «Genius tonella Spano e Michele Spinelli) dedica a Daniela Corbascio pre- loci. Riflessi dell’identità pugliese in cinquanta artisti tra passa- senta undici opere in cui domina la luce (nella foto, «Una», 2012): to e presente», con opere di Francesco Romano, Giulio De Mitri, neon bianchi e colorati imprimono segni simili a strappi su materiali Lino Sivilli, Iginio Iurilli e altri. Molti dei lavori esposti sono della diversi come la pelle marrone di «Yeti» (2006), i candidi corredi tradi- collezione della Pinacoteca, che oltre ad autori pugliesi come Tuc- zionali di «Sud(i)ario» (2008) o il duro metallo di altri lavori. In occasione della mostra (catalogo con cio d’Andria, Costantino da Monopoli, Giovanni Maria Scupula testo di Adriana Polveroni), Doppelgaenger ha inaugurato il nuovo spazio Tender to Doppelgaenger, e Giuseppe De Nittis, comprende pittori veneti tra cui i Vivarini, che si aggiunge alla sede principale ubicata in un palazzo storico nel cuore di Bari Vecchia. Tender to Giovanni Bellini, Paris Bordon, Paolo Veronese, Jacopo Tintoret- Doppelgaenger è una vetrina nel centro cittadino che ospiterà un progetto site specific dell’artista in to e Jacopo Palma il Giovane. Poi ci sono dipinti napoletani e di mostra nella sede principale, ora l’installazione «Cube» della Corbascio. Dal 30 settembre al 10 di- scuola napoletana del XVI-XVIII secolo di Paolo Finoglio, Andrea cembre seguirà una personale di Domingo Milella, mentre nel 2017 la galleria presenterà una mostra Vaccaro, Luca Giordano, Domenico Mondo e altri. Sette le opere presso l’Associazione Capo d’arte a Gagliano del Capo (cfr. articolo p. 18). di Corrado Giaquinto. BARI. Galleria Doppelgaenger, via Verrone 8, Tender to Doppelgaenger, via Bozzi 73, (maggio-settembre) BARI. Pinacoteca Corrado Giaquinto, via Spalato 19, mar-sab lun-ven 17-20, (ottobre-aprile) mar-sab 17-20, tel. 392/8203006, www.doppelgaenger.it, «Daniela 9-19, dom 9-13, tel. 080/5412420, www.pinacotecabari.it, «Riflessi Corbascio» fino al 24 settembre, «Domingo Milella» dal 30 set. al 10 dicembre dell’identità pugliese in 50 artisti tra passato e presente» dal 17 dic. 10 | VEDERE IN PUGLIA E BASILICATA
Puoi anche leggere