PIERO GUCCIONE IL PERSONAGGIO - GIANFRANCO VISSANI I MIEI TRENT'ANNI DI GAVETTA - 24oreNews.it
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Anno 7 - Maggio 2019 Cultura del territorio, Turismo e Benessere Bellagio - Lago di Como L’ARTE DI PIERO GUCCIONE IL PERSONAGGIO SCOPRI L’ITALIA GIANFRANCO VISSANI GROSSETO: VIAGGIO NEL [STILE ITALIANO] I MIEI TRENT’ANNI DI GAVETTA CUORE DELLA MAREMMA
Maggio 2019 indice [ PERSONAGGIO] 6 Gianfranco Vissani: «I miei trent’anni di gavetta» [ STILE ITALIANO] 9 Alla scoperta di Piero Guccione [ SCOPRI L’ITALIA] 10 Le “perle” del lago di Como 13 Grosseto: viaggio nel cuore della Maremma [ SALUTE & BENESSERE] 16 La dieta del benessere. Batti il 5! [ AGENDA ITALIA] 18 Alla scoperta dei “castelli” [ TV DA GUSTARE] 19 Cosa vedremo in TV [ LIBRI] 20 Il Novecento - Volume II di Vittorio Sgarbi 21 Le nostre recensioni [ BUONE NOTIZIE] 6 22 Tratte dal Corriere della Sera Gianfranco Vissani Direttore Responsabile Sandro Nobili Stampa Dario Bordet Alessia Placchi La Serigrafica Arti Grafiche Direttore Editoriale Edizioni Via Toscanelli 26 - Buccinasco Evelina Flachi Le Roy srl Periodico mensile Milano, Viale Brianza, 24 Reg. trib. di Milano ViceDirettore Editoriale n. 287 del 02/07/12 Alessandro Trani redazione@le-roy.it www.italiadagustare.com N°iscrizione ROC: 22250 Art Director Telefono: 377.4695715 Distribuzione Gratuita Patrizia Colombo Progetto grafico/Impaginazione Promozione & PR Desideriamo informarLa che i suoi dati Milano Graphic Studio S.r.l. Anna Nannini, Dante personali raccolti direttamente presso di lei o fornitici saranno utilizzati da parte Colombo, Carlo Kauffmann Hanno collaborato info@le-roy.it di “Italia da Gustare” nel pieno rispetto dei principi fondamentali dettati dalla di- Valerio Consonni rettiva 95/46/CE e dal D.lgs. 171/98 Edmondo Conti Pubblicità & Advertising per la tutela della Privacy nelle Teleco- Annamaria De Bernardis Team Entertainment - Milano municazioni e dalla direttiva 97/07/CE Elena Fossati Via Melchiorre Gioia, 72 e dal d.lgs. 185/99. Eventuali detentori di copywriting sulle immagini - ai quali Francesco Garosci info@teamentertainment.eu non siamo riusciti a risalire - sono invitati Carlo Kauffmann Telefono: 02.89412141 a mettersi in contatto con: Le Roy srl Maggio 2019 3
airmauritius.com …connecting to the future Air Mauritius, compagnia di bandiera dell’isola di Mauritius; nata nel 1967 si è posta obiettivi ambiziosi che l’hanno vista affermarsi come una delle più importanti Compagnie Aeree a livello internazionale per la qualità del servizio e l’eccellenza degli standard operativi conseguendo importanti riconoscimenti come la classificazione 4-stelle Skytrax e il premio come miglior compagnia dell’Oceano Indiano. Air Mauritius raggiunge 22 destinazioni in Europa, Asia, Africa, Australia, Oceano Indiano. Dall’Italia opera voli plurigiornalieri via Parigi, voli settimanali via Amsterdam, Londra e Ginevra, con comodi collegamenti dalle più importanti città Italiane. Air Mauritius prevede il trasporto gratuito della sacca da golf. Con Air Mauritius la vacanza inizia a bordo!
M A G G I O E 2 0 1 9 Carissimi lettori, l’estate è alle porte e dobbiamo prepararci ad affrontarla al meglio per gustare sia i meravigliosi paesaggi che i tipici piatti che questa stagione ci offre! Potete iniziare leggendo la mia pagina sulle 5 forme di benessere importanti per raggiungere un buono stato di salute psicofisica! Cominciamo questo numero con un’interessante intervista di Dario Bordet a un personaggio noto al pubblico televisivo e non solo, un talento raffinatissimo in cucina dalla grande personalità: lo chef stellato Gianfranco Vissani. Sarete poi invitati a visitare la mostra di un grande artista italiano del ‘900, Piero Guccione, scomparso sette mesi fa nella sua amata terra siciliana e ricordato di recente da Vittorio Sgarbi nel suo secondo volume sull’arte italiana del Novecento. Viaggeremo ancora insieme tra la storia e le ricchezze di due incantevoli territori italiani: il lombardo Lago di Como e la Maremma Grossetana, nel sud della Toscana. Non perdetevi infine i programmi della TV del mese, suggeriti come sempre da Edmondo Conti, i libri che abbiamo scelto per voi e gli immancabili appuntamenti della nostra Agenda, che questo mese vi accompagnerà tra alcuni dei castelli più belli e suggestivi d’Italia. Buona lettura! SCARICALO ORA! Hai il nostro numero precedente? Se non ce l’hai, non preoccuparti, puoi scaricarlo gratuitamente tramite il nostro sito: www.24orenews.it Maggio 2019 5
[ per s ona ggio ] GIANFRANCO VISSANI «I MIEI TRENT’ANNI DI GAVETTA» Intervista a cura di Dario Bordet E Esuberante, schietto, un vero um- bro verace. Gianfranco Vissani na- sce nel 1951 nella cittadella me- dioevale di Civitella del Lago, in Umbria. Figlio d’arte, inizia a 13 1974 rileva il ristorante paterno a Baschi e lo trasforma in una Mec- ca dell’alta cucina, che conquista due stelle Michelin e viene segna- lato tra i primi in Italia in tutte le anni nel ristorante di famiglia e fre- guide gastronomiche. Alla base quenta la scuola alberghiera di delle ricette di Gianfranco Vissani Stato a Spoleto. Avvia giovanissi- ci sono i piatti della tradizione, ri- mo la sua lunga gavetta: in Italia visitati dal cuoco grazie ad una cul- lavora in locali famosi come l’Ex- tura sviluppata durante i suoi viag- celsior di Venezia, il Miramonti Ma- gi all’estero. È stato forse il primo jestic di Cortina d’Ampezzo, il chef (quando ancora gli chef sta- Grand Hotel di Firenze e Zi’ Teresa vano solo in cucina) ad andare in di Napoli. Durante questi soggiorni tv come ospite, trasformandosi in frequenta però anche le piccole un volto noto al grande pubblico trattorie per approfondire le tradi- e poi addirittura in conduttore di zioni gastronomiche locali. Nel programmi propri. Maggio 2019 7
[ personaggio ] Una passione nata nella cuci- Una fatica, una difficoltà di quello che fa il mattino e poi va na di famiglia? questo vostro mestiere. via, oppure arriva solo la sera. Sì, però poi ho fatto la mia “bella” La fatica alle volte di far capire alla Guardi, quello non è uno chef, è gavetta girando il mondo. Al lago gente che noi lavoriamo nella cu- un rompimarroni. Lo chef deve sta- di Corbara mio padre ha aperto il cina di un ristorante mentre spes- re in cucina ma a lavorare, a fati- primo ristorante quando ancora le so invece siamo messi allo stesso care. Io ho fatto i miei 30 anni di strade erano poco praticabili. Da livello di una tavola calda, di una gavetta. Ma quanti, secondo lei, giovani siamo attratti da tutto quel- trattoria o anche di un supermer- hanno fatto 30 anni di gavetta? lo che è diverso e per questo, do- cato. La fatica di far capire qual è Ha perso di recente parecchi po l’istituto alberghiero a Spoleto, la differenza, cosa c’è realmente chili, come ha fatto? ho iniziato presto a girare l’Italia dietro al nostro lavoro. Marc Mességué, un mio amico da Genova a Venezia, a Firenze, a Gli chef stellati che sono sem- storico, mi ha aiutato in questa Napoli… tutte mete che hanno ar- pre in tv, detto tra noi, sono storia. Fumavo 80 Marboro al gior- ricchito il mio bagaglio. Poi andavo davvero tutti bravi? no e a un certo punto ho sentito il nelle piccole trattorie, e non nella C’è qualcuno bravo, che aiuta que- bisogno di portare avanti la mia grande ristorazione, per conoscere sti ragazzi a crescere. Perché colui vita e salvaguardare la mia salute, e imparare i piatti tipici regionali. che va in televisione deve aiutare perché 80 sigarette al giorno cer- Oggi invece tutto quello che c’è qui i ragazzi a crescere, non gli si deve tamente non mi facevano bene. è la mia vita: amo l’Umbria, con dare questa “importanza”. Voglia- Così ho smesso di fumare e ades- questa terra ho un legame molto mo parlare di che fine hanno fatto so mi sono messo a dieta e dovrò forte. quelli che hanno vinto Master- farlo ancora per un anno. Un ricordo divertente di quegli Chef? Signori, stare in cucina fa Un messaggio per i giovani anni di gavetta? male, ti vengono i calli, si suda e che hanno la passione per la Un giorno a Roma lo chef Giovanni alla sera crolli fisicamente! cucina e che intendono segui- Gavina, che è stato il mio grande Magari oggi c’è chi impara il re il mestiere di cuoco. maestro, mi chiese di cucinare mil- mestiere del cuoco sperando Ultimamente mi sono arrivate due le uova sode e le misi sì sul fuoco, di andare in tv. ragazze che non hanno voglia «di ma poi me ne dimenticai totalmen- Credo sia il sogno di tanti ragazzi, fare un cazzo» e hanno 24-25 anni. te! Un altro giorno eravamo a Villa e il sogno di tanti cuochi. E poi si Ragazzi, mettete in conto di fare 5, Miani, dove era arrivato il primo guadagna di più, piuttosto che sta- 6 o 7 anni di sacrifici, magari con ministro della Finlandia. Ricordo re in cucina, e ci sono meno tasse! un anno di stage prima di prendere che era tornata indietro una mous- Uno cuoco ha più successo se lo stipendio. Però dovete metterci se di fragole su zoccolo di ghiaccio, è anche imprenditore? «le palle», perché questo è un me- parliamo di 50 anni fa: allora dissi Il cuoco se fa l’imprenditore non stiere duro. Bisogna piangere, su- al maître “hanno finito tutti, posso fa il cuoco. E poi il cuoco deve sta- dare e poi la sera mettere le creme, mangiare questa mousse?” e lui re sul pezzo giorno e notte, non altrimenti morirete sotto la cucina. rispose “sì, la mangi, la mangi”. Così la mangiai ma il ministro fin- landese, a cui la mousse era pia- ciuta molto, ne aveva chiesta un’al- tra, e la mousse non c’era più. A un certo punto lo chef Gavina mi diede un pugno sul petto e mi cac- ciò via. Ma io ero talmente testardo che mi ripresentai in cucina il gior- no dopo, e lui mi disse “vieni avan- ti”. E mi riprese. 8 Maggio 2019
[ s tile ita lia no ] ALLA SCOPERTA DI PIERO GUCCIONE “LA PITTURA COME IL MARE” 7 aprile - 30 giugno 2019 Museo d’arte Mendrisio A Amava la sua terra e un giorno decise che dalla Roma modaiola doveva tornare a Scicli (Ragusa) e dipingere, dipingere il mare. Il mare che lo emozionava, che si tramuterà quasi in un’ossessione, e che sarà il suo compagno di vita sino agli ultimi giorni. Piero Guccione, classe 1935, siciliano di nascita, è stato tra i maggiori protagonisti della pittura italiana del secondo Nove- cento. Della sua arte ha vissuto sino a sette mesi fa Mare a Punta Corvo, 1995-2000, olio su tela; 86 x 113 cm, Collezione privata quando, all’età di 83 anni, si è spento nella sua casa di Quartarella (Modica). Per oltre quarant’anni ogni mattina l’artista ha guardato il mare cercando di co- glierne le variazioni, non per semplice descrittivismo, ma per trovarci sempre l’anima dell’uomo. «Mi attira l’assoluta immobilità del mare, che però è costante- mente in movimento». Guccione ha portato la sua ri- cerca ai limiti dell’astrazione, restando tuttavia ben ancorato alla realtà. Persino nelle ultime opere dove la rarefazione è condotta all’estremo e il senso di vuo- to diventa qualità principale, egli vuole e sa rimanere pittore di un’antica tradizione radicata nel dato reali- stico, figurativo. Nel dipingere il mare e il cielo, egli è stato attratto dalla forza e dal colore di quell’imper- cettibile linea che divide la parte superiore dei suoi dipinti, il cielo, dalla parte inferiore, il mare. È questa impercettibilità che ha sempre cercato di riportare sulla tela. Tra il 1973 e il 1974 l’artista scopre l’uso Le pietre sui campi di Passo Cane, 2002, pastello su del pastello come tecnica “veloce”, in alternativa, o carta; 59 x 64.5 cm, Galerie Claude Bernard, Parigi meglio in sostegno al lento procedere dell’olio. Da traverso l’esposizione di 56 capolavori tra oli e pastelli, quel momento in avanti il pastello assume sempre a partire dal 1970 fino alla conclusione del suo per- più importanza nella sua opera, dandogli modo di corso. La scelta delle opere è stata curata dal Museo esprimere un’emozione più immediata e diretta, ani- d’arte Mendrisio in collaborazione con l’Archivio Piero mando la natura e trasferendo alla natura i sentimenti Guccione. Un catalogo di 120 pagine, edito dal Museo e le passioni umane, dalla gioia al dolore, dalla ma- d’arte Mendrisio, documenta con fotografie e schede linconia all’indignazione. Con la prima retrospettiva tutte le opere in mostra, introdotte dai contributi di ‘post mortem’, il Museo d’arte Mendrisio intende ri- studiosi e seguite da apparati riportanti una biblio- percorrere il viaggio attorno al mare di Guccione at- grafia scelta e una selezione delle esposizioni. Maggio 2019 9
[ s copri l’ita lia ] LE “PERLE” DEL LAGO DI COMO I A cura di Sandro Nobili Il Lago di Como è tra le zone del mondo più straordi- l’ottocentesca ed eclettica Villa Erba (dove soggiornò narie e apprezzate. Non è certo una scoperta dei divi Luchino Visconti) con il suo bellissimo parco; la Villa di Hollywood: è stato amato nei secoli, almeno fin da Bernasconi, in stile liberty con bellissime decorazioni quando nel 59 a.C. Giulio Cesare vi mise piede e fon- a forma di farfalla e baco da seta in onore del pro- dò sulle sponde del lago la colonia di “Nova Comum”. prietario, imprenditore serico; la celeberrima Villa Ma la vera folgorazione per l’immensa bellezza di d’Este, oggi uno degli hotel più lussuosi e famosi al questo paesaggio avvenne in epoca Romantica Per mondo e Villa Pizzo, con le sue terrazze che scendo- il suo carattere e la sua natura, con le alte montagne no verso il lago. Proseguiamo su un itinerario breve boscose che salgono in verticale dal lago e il cielo ma suggestivo, lungo la strada Regina Vecchia che che si annuvola in temporali improvvisi, il Lario era, attraversa tre graziosi borghi del comasco, Moltrasio, ed è, destinato agli animi più sensibili. L’Ottocento Carate Urio e Laglio. La Chiesa dei Santi Quirico e ne fu conquistato. Qui passò Goethe descrivendone Giulitta a Urio merita una sosta, se non altro per la l’aria luminosa, qui fu ambientato Malombra del Fo- bella veduta sul lago. Arrivati a Laglio, lasciatevi con- gazzaro, e qui si consumarono amori veri e pieni di tagiare dal gossip e cercate Villa Oleandra, antica passione. Proprio là dove il ramo di Lecco incontra dimora acquistata nel 2002 da George Clooney. Len- quello di Como per poi congiungersi entrambi con no e Tremezzo, con l’Isola Comacina all’orizzonte, quello che corre verso la Svizzera, si passa dalle spon- rappresentano probabilmente l’espressione più au- de dove si vive la dolce vita, nelle ville più lussuose tentica dei borghi sul Lago di Como. L’Isola Coma- e negli alberghi 5 stelle, a luoghi più selvaggi, di mon- cina, l’unica del lago, può essere raggiunta in battello tagne, antiche abbazie, spiaggette dimenticate, borghi da Ossuccio. Sull’isola i resti di antiche chiese rac- incantevoli il cui stile di vita richiama tempi lontani. contano di quando gli abitanti si schierarono con i Seguiteci in questo primo itinerario tra Cernobbio e milanesi contro i comaschi e il Barbarossa e l’isola Bellagio - “la perla del Lago di Como”. fu data alle fiamme nel 1163. Il giorno giusto per an- darci è il 24 giugno, quando si ricorda ancora l’in- A pochi chilometri da Como, Cernobbio è un con- cendio con un suggestivo spettacolo di fuochi d’ar- centrato di monumenti e dimore signorili riservate tificio. Lenno gode di una posizione geografica pri- a vacanze VIP. Le ville si susseguono senza sosta: vilegiata tanto che nel XVII secolo il Cardinale Durini 10 Maggio 2019
[ s copr i l’ita lia ] Nell’altra pagina: una bella veduta dal lago di Bellagio; a sinistra la villa del divo George Clooney a Laglio; in alto Villa d’Este a Cernobbio e a destra l’isola Comacina definì questa zona “il golfo di Venere”. A poca distan- sfarzo e per i loro giardini curatissimi. Una delle più za il borgo di Tremezzo, situato alle pendici di un celebri è Villa Serbelloni, una splendida villa secen- monte, offre uno scorcio memorabile del Lago di Co- tesca edificata sulle rovine di un precedente castello mo. Notevoli gli edifici e le ville di pregio in zona, co- andato distrutto. Attualmente appartiene alla fon- me Villa Carlotta, Villa La Quiete (detta “la Gioconda”) dazione Rockefeller di New York ed è un prestigioso e la Chiesa di San Lorenzo (frazione di Bolvedro). hotel sede di convegni internazionali. Un’altra bel- Da Tremezzo raggiungiamo infine Cadenabbia per lissima dimora, l’ottocentesca Villa Melzi progettata prendere un battello verso l’ultima meta di questo da Giocondo Albertolli, è circondata dai giardini al- nostro breve viaggio nel triangolo lariano, Bellagio. l’inglese che conquistarono Liszt e Stendhal. Attual- Tra gli aspetti più affascinanti di questo splendido mente è abitata e quindi visitabile solo in alcune borgo, considerato una delle più belle terrazze pa- sue parti. Il suo immenso parco verde ospita, in noramiche d’Italia, ci sono senza dubbio le sue in- un’atmosfera di puro incanto, statue, busti e opere cantevoli ville, famose in tutto il mondo per il loro di epoche diverse, reperti di grande valore artistico e storico, come le statue egizie che ornano il giardino o le antichissime urne di origine etrusca. Il giardino esterno ospita persino una gondola veneziana, giun- Tremezzo Bellagio ta qui a Bellagio per volontà di Napoleone, e una in- cantevole cappella neoclassica. Passando all’arte culinaria, qui si incontrano i gusti del lago e della Isola Comacina terra in matrimoni molto fortunati. Nelle osterie ti- piche potrete assaggiare la pasta con la bottarga di lavarello, i ravioli di pesce, il riso con pesce persico e verso la parte montana l’immancabile selvaggina Laglio e la polenta. Ma anche gustare un’ottima bresaola Cernobbio e i “missoltini” (agoni essiccati al sole). Non dimen- ticate di irrorare il tutto con degli ottimi vini bianchi e rossi di produzione locale. Maggio 2019 11
[ s copr i l’italia ] GROSSETO VIAGGIO NEL CUORE DELLA MAREMMA A cura di Annamaria de Bernardis S Sembrano spazi sconfinati quelli che caratterizzano la Maremma to- scana che si affaccia su uno dei tratti di litorale tirrenico tra i più emozionanti, dove l’assoluto pro- tagonista è l’orizzonte. L’isola d’El- ba e quella del Giglio sembrano de- limitarne i confini, arginare la scon- finata luce che caratterizza questo splendido angolo d’Italia. È l’antica terra che fu degli Etruschi, estremo sud della Toscana, quella zona che si interpone tra lo straordinario en- troterra e il mare, alternarsi di am- pie pianure e poggi dai quali si go- de di uno dei panorami più belli della nostra penisola. È un lembo di Toscana che vede le ampie zone di natura selvaggia punteggiate da incantevoli città e borghi storici e che costituisce il suggestivo confi- ne tra una delle terre italiane più ricche e apprezzate e un mare che sa sempre stupire e regalare nuovi scenari. Castiglione della Pescaia e Talamone sono due dei suoi bor- ghi gioiello affacciati sul mare, Grosseto una delle città storiche dell’entroterra. Maggio 2019 13
[ scopri l’italia ] Capo Sant’Andrea isola d’Elba Talamone Isola del Giglio Castiglione della Pescaia, im- centrazione di vetrine sfavillanti. Li- immerge in un’atmosfera antica, merso nel cuore della Bassa Tosca- feStyle Shop in Piazza della Repub- tra le mura, le archibugiere e le an- na a circa 20 km da Grosseto, è tra blica è uno dei nomi più conosciuti, tiche porte. Passo dopo passo il nu- le più esclusive mete turistiche del con un vasto assortimento di og- cleo medioevale di Castiglione sve- Tirreno. Per la qualità del mare e gettistica per ogni gusto (e porta- la angoli pittoreschi e improvvisi delle sue spiagge, negli ultimi anni foglio). Godere del tramonto sul suo scorci di Tirreno, antichi portali la- Legambiente e il Touring Club l’- lungomare regala un panorama vorati, vecchie stalle recuperate e hanno eletta come prima località unico dominato dai profili delle iso- l’originale lastricato grigio, testimo- balneare d’Italia. La parte bassa le dell’arcipelago toscano e dell’Ar- nianza del passato. A dominare il del paese è quella più nuova, ricca gentario. La parte del borgo rac- cuore antico c’è l’imponente Ca- di negozi, boutique, bar e in alta chiusa nelle mura è invece quella stello, con le sue tre torri merlate, stagione è il luogo dello “struscio”, più antica. Attraversando la porta simbolo del borgo maremmano: è dove concedersi dello shopping di Urbica si sale percorrendo le strette proprietà privata e quindi visitabile qualità, a partire da Corso delle Li- stradine che si arrampicano verso unicamente in occasioni speciali. bertà, dove si trova la maggior con- la sommità del promontorio e ci si Da qui si può godere uno spetta- 14 Maggio Marzo 2019
Grosseto [ s copr i l’ita lia ] agricole, zone rocciose e dune, do- in legno ceramiche e monete. La ve vivono, tra gli altri, tassi, istrici, movida grossetana si svolge in di- cinghiali, volpi, lepri e ricci. Imper- verse zone della città. La passeg- dibile una tappa nel parco per chi giata nel centro storico non può non ama la natura. Circondato dalla includere corso Carducci, la via delle vegetazione tipica della macchia botteghe e di boutique alternative, mediterranea e da ampie spiagge cuore della città sulla quale si affac- colo che ha per protagoniste le iso- sabbiose, Talamone è una balco- ciano svariati palazzi in stile rinasci- le d’Elba, del Giglio e, nelle giornate nata sull’Argentario e sull’isola del mentale e liberty tra cui Palazzo più limpide, addirittura la Corsica. Giglio. La sua baia è inoltre famo- Marcucci, Palazzo Ariosti, Palazzo Il patrimonio storico-culturale di Ca- sa per gli sport velici: i colori dei Cappelli e Palazzo Tognetti. stiglione si caratterizza per la pre- windsurf, dei kitesurf e delle bar- senza di splendidi edifici come la che a vela, sono parte integrante Chiesa della Madonna del Giglio, di queste acque. Fiorente città in Per la gioia del palato che custodisce una tela settecen- epoca etrusca, legò il suo nome a Passeggiate, arte, cultura, tesca della “Madonna col Bambino Giuseppe Garibaldi e ai Mille che tanta storia ma anche e due angeli” (molto venerata dagli qui fecero scalo prima dello sbarco enogastronomia. Di Grosseto abitanti della zona in seguito a un in Sicilia nel 1860. Oggi Talamone vogliamo infatti apprezzare anche i sapori della sua ricca evento miracoloso che pare si ve- mantiene orgogliosa il suo aspetto e saporita cucina: un rificò nella chiesa) e la cinquecen- di borgo fortificato di pescatori. Il assaggio di pecorino di tesca pieve di San Giovanni Batti- piccolo porto è dominato dall’im- Pienza, qualche fetta di sta, che conserva le reliquie del pa- ponente Rocca degli Aldobrande- finocchiona, il salame trono Guglielmo di Malavalle, noto schi costruita verso la metà del XIII aromatizzato con semi di finocchio e bagnato con vino anche come Guglielmo di Aquita- secolo. Da non perdere, vicino al rosso, un assaggio di ricotta nia. Per una pausa enogastrono- porto, è l’Acquario della Laguna, e di bruschetta al lardo di mica suggeriamo un carpaccio di che mostra al visitatore le bellezze Cinta Senese sono i formaggi pesce spada affumicato, prose- marine di cui è ricca la zona. ed i salumi che propone guendo con un appetitoso baccalà Adagiata in una vasta pianura, questa terra. I saporiti pici alla maremmana o un piatto di Grosseto è uno dei pochi comuni all’amatriciana, i tipici spaghettoni locali, e un buon gamberoni al forno da accompa- di origine medievale il cui centro è cinghiale alla cacciatora, da gnare con un bianco di Pitigliano, ancora completamente circondato accompagnare con un buon una delle città del tufo. Per conclu- dalle mura medievali. Molti sono i bicchiere di Morellino di dere una serata all’insegna del di- punti d’attrazione per cui vale la pe- Scansano, sono invece tra i vertimento, Castiglione offre tan- na visitare questa bella città, a par- migliori primi e secondi da gustare. Un piatto molto tissimi locali. Sicuramente il più ce- tire dalle Mura Medicee del XVI sec., rappresentativo è lebre è la Capannina, un vero sim- il Palazzo Aldobrandeschi, situato l’acquacotta, che ha sfamato bolo della vita notturna maremma- in piazza Dante e il Cassero Senese, intere generazioni di na e italiana in genere, aperto or- imponente fortificazione medioevale maremmani ed è il simbolo mai sin dal 1975. risalente al XIV secolo. Il monumen- dell’arte di fare di necessità Lasciamo Castiglione per raggiun- to più importante è senza dubbio la virtù. Deliziosi poi i cantuccini con il Vin Santo. gere Talamone, un borgo arroc- Cattedrale di San Lorenzo (costruita cato su un promontorio roccioso a partite dalla fine del XIII secolo) che domina l’omonimo golfo. La con all’interno un’acquasantiera del Acquacotta strada tra Castiglione e Talamone 1506. Anche una visita al Museo costeggia per un lungo tratto il Par- Archeologico d’Arte Maremmana è co Regionale della Maremma, au- d’obbligo: situato in Piazza Baccarini tentico paradiso naturale dove alla accoglie numerosi reperti archeolo- ricca flora si unisce uno straordi- gici e preistorici della provincia gros- nario patrimonio faunistico costi- setana, nonché dipinti di scuola se- tuito da zone umide, foreste, aree nese dal sec. XIII al sec. XVII, statue Maggio 2019 15
[ s alute & benes ser e ] « Fà che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il » tuo cibo. Ippocrate di Kos, IV secolo a.C. promozione e la difesa della salute e per la prevenzione di molte malattie. La qua- lità della vita, e spesso anche la sua du- rata, possono essere migliorate prestan- do attenzione alla scelta dei cibi, sia per qualità che per quantità, senza trascu- rare una quotidiana attività motoria. Per guadagnare in salute a tavola non serve LA DIETA DEL BENESSERE necessariamente mettersi a dieta, se per dieta intendiamo un regime di restrizione BATTI IL 5! calorica. Il concetto che ho sviluppato ne- gli anni è più vicino al significato origina- rio della parola greca diaita, che significa “stile di vita”. Con la Dieta del 5 (penta- dieta) possiamo quindi iniziare un per- corso di sana alimentazione, con scelte A cura di Evelina Flachi G alimentari consapevoli ed equilibrate. Il Già nel IV secolo a.C. Ippocrate di Kos, 5 in numerologia significa equilibrio, che considerato il padre della medicina, ave- vuole essere il concetto base di questo va capito la correlazione tra sana nutri- programma alimentare. Cinque è il nu- zione e salute. Una sana alimentazione mero delle dita della mano e, se hai suc- è infatti uno dei fattori principali per la cesso e raggiungi i tuoi obiettivi, anche a tavola, puoi “battere il 5”! A colpo d’oc- chio, la Dieta del 5 ci può far capire cosa Tratto dal libro “La dieta del 5” ci serve per stare davvero bene. 16 Maggio 2019
[ s a lute & benes s er e ] LE 5 FORME DI BENESSERE tegrati”, percentuale che sale al 53% Possiamo cominciare a comprendere per quanto riguarda le malattie cardia- quanto sia importante raggiungere e che fatali. mantenere nel tempo almeno 5 aspetti o Benessere intellettuale del nostro benessere, per essere in for- Per una vita piena e ricca è fondamentale ma e per aggiungere “anni alla vita e non smettere mai di far lavorare il cer- più vita agli anni”. vello per tutta la vita. Non solo attraverso l Benessere fisico il lavoro, ma anche nel tempo libero, col- Lo si persegue attraverso il movimento, tivando hobby in grado di stimolare i neu- una corretta nutrizione, un sonno rego- roni e stabilire nuove sinapsi, vale a dire lare, ma anche mediante l’uso corretto quei punti di contatto tra un neurone e dei farmaci, il non abuso di alcol e dro- l’altro in grado di dotare il nostro cervello ghe, il vivere in ambienti piacevoli e ri- di nuovi programmi, quindi di nuove idee lassanti. Riguarda essenzialmente il no- e nuova intelligenza. Ciò che ci permette stro corpo, ed è il tipo di benessere più di tenerci alla larga dalle dilaganti de- facile da comprendere per noi occiden- menze senili. tali, anche se largamente disatteso. Tra p Benessere spirituale sedentarietà, diete sballate, abuso di Amore, compassione, fiducia, genero- farmaci e droghe ci facciamo ogni giorno sità e altruismo sono piacevoli compa- del male (come dimostra un’imponente gni di vita. Fare del bene agli altri signi- mole di dati di ricerca) e spesso lo sap- fica quasi sempre fare del bene anche piamo. a se stessi. Non lo dice solo la religione, m Benessere emotivo ma anche la scienza. Chi si sente più Si raggiunge attraverso una consapevole buono è anche psicologicamente appa- gestione dello stress e delle emozioni gato, in pace con se stesso e con il negative. Soprattutto in Occidente vivia- mondo. Nell’uomo è presente una spin- mo spesso inutilmente sull’orlo della cri- ta spirituale - probabilmente con una si di nervi. La reazione di allarme con base genetica - che lo induce a insegui- cui l’organismo viene predisposto alla re traguardi alti e che vanno al di fuori “lotta” o alla “fuga” scatta in continua- del sé. zione, con continue scariche di ormoni dello stress, che non trovano consumo Per stare bene “dentro e fuori”, e per in un atto fisico. Padroneggiare una buo- raggiungere senza fatica il nostro peso na tecnica di rilassamento (training au- forma è bene tenere in equilibrio tra loro togeno, yoga, meditazione…), così come questi 5 aspetti. Ce ne accorgiamo tutti guardare ai fatti della vita con un ap- i giorni. Spesso incontriamo persone ap- proccio positivo, diventa fondamentale parentemente in salute, forti, vincenti, per non cadere vittima delle emozioni motivate, che all’improvviso entrano in distruttive e nella rete purtroppo molto crisi o in depressione, a causa magari estesa delle “malattie da stress”. di una spiritualità acerba, che li lascia n Benessere sociale senza risposte davanti a quei perché Lo si trova evitando l’isolamento a cui della vita con i quali, prima o poi, tutti ci spinge il sistema sociale delle grandi finiamo per fare i conti. Insomma, il be- metropoli occidentali. L’uomo è un ani- nessere non è fatto solo di muscoli, né male sociale, il cui obiettivo è costruire solo di peso forma o di gestione dello un network, coltivare una fitta rete di re- stress. E non basta neppure avere un’in- lazioni familiari, amicali e all’interno di tensa vita sociale, intellettuale o spiri- gruppi raccolti attorno a interessi comu- tuale. Il vero benessere è un cocktail in ni. Alcuni recenti studi stimano per gli cui, a dosi che variano da individuo a “isolati” un 20% di probabilità in più di individuo, devono essere presenti un morire precocemente rispetto agli “in- po’ tutti questi ingredienti. Maggio 2019 17
[ a genda italia ] L’Agenda di maggio si apre con la notazione “castelli”. È la nostra proposta di primavera, per trascorrere un piacevole weekend scegliendo di visitare un castello dove immergersi in pagine di storia antica. CASTELLO DI FÉNIS AOSTA È solo uno dei 22 CASTELLO DI MALCESINE castelli oggi esisten- VERONA ti in Valle d’Aosta e, Cattura subito lo sguardo con la sua diversamente dagli maestosità e il suo aspetto fiabesco, ol- altri castelli, si ap- tre che per la sua pittoresca cornice, poggia dolcemente con l’azzurro intenso del lago di Garda ai pendii di una col- ed il verde del Monte Baldo. Strette sca- linetta: la sua pianta le portano fino alla meta senza dubbio pentagonale con la più ambita, la torre a forma pentago- doppia cinta mura- nale dove attraverso alcune finestre si ria offre il più vasto scorgono panorami mozzafiato a 70 campionario di torri metri di altezza dal lago. Oltre a vari riscontrabili in un unico complesso architettonico. Il percorso si passaggi e sale come la Sala Goethe, snoda tra le suggestive sale al piano terra e al primo piano per con- descritta dallo stesso Goethe nel suo cludersi nel cortile interno, con lo scalone semicircolare sovrastato “Viaggio in Italia”, ospita due bellissimi dal pregevole affresco raffigurante San Giorgio che uccide il drago. musei di storia naturale. CASTELLO ESTENSE FERRARA Il Castello Estense di Ferrara, fatto costruire da Nicolò D’Este nel 1385, si trova pro- prio al centro della città. Na- to come struttura difensiva e militare, diventa successi- vamente, dimora degli Estensi e residenza ducale. Articolato su quattro torri, con un ampio fossato che lo circonda, ora è sede museale permanente in cui si possono ancora ammirare, gli CASTELLO DI MIRAMARE appartamenti ducali, le antiche prigioni, la Torre dei Leoni, il Giardino TRIESTE degli Aranci, le cucine ducali e molte opere d’arte. Più che un castello in senso stretto è un esempio CASTELLO DI GORIZIA di residenza principesca del XIX secolo. Costruito tra il 1856 ed il 1860, è stato infatti la residenza Il castello, risalente al secolo XI, è il cuore antico della città. dell’arciduca Ferdinando Massimiliano d’Asburgo La Sala della Musica accoglie perfette riproduzioni di stru- e di sua moglie Carlotta del Belgio. All’interno si menti antichi di cui si possono ascoltare le melodie grazie possono visitare gli appartamenti privati, le stan- a moderne tecnologie. La Sala ze desinate agli dei Cavalieri ospita il Museo del ospiti, i vari saloni, Medioevo Goriziano, dove si tro- la biblioteca-studio vano interessanti riproduzioni e la magnifica Sala artigianali delle armi bianche del trono, recente- usate nel periodo medioevale. mente restaurata e Nei pressi del castello si trovano riportata all’origi- altri importanti musei quali il nario splendore. È Museo della Grande Guerra, il circondato da un ri- Museo della Moda e delle Arti goglioso parco di Applicate, la Pinacoteca e la Col- notevole interesse lezione Archeologica. botanico. 18 Maggio 2019
[ tv da gus tare ] A cura di Edmondo Conti Eccoci arrivati a Maggio, un mese ricco di appuntamenti tutti da gustare anche davanti al nostro schermo amico che si popolerà di proposte davvero interessanti. Già da lunedì 29 aprile su Rete 4 torneranno gli amatissimi Davide Mengacci e Anna Moroni alla guida di una nuova edizione di Ricette all’Italiana. Grande novità sarà la presenza quotidiana di Mengacci non più in esterna bensì in cucina al fianco della Moroni che proverà a in- segnargli tutti i rudimenti e i fondamentali per poter preparare tanti gustosi manicaretti: c’è da giurarci… ci sarà proprio da divertirsi. L’appuntamento è tutti i giorni dal lunedì al sabato prima e dopo il TG4 delle ore 12. Dal 16 maggio una sorprendente novità ci aspetta in prima serata su Canale 5. Dopo aver debuttato in Inghilterra lo scorso anno, sbarca anche in Italia All Together Now con la conduzione di Michelle Hunziker e la partecipazione straordinaria di J-AX. In ogni puntata, una serie di cantanti si esibirà su un brano per 90” davanti a una giuria di 100 esperti: dopo i primi 30 secondi di esecuzione, i giudici che lo vogliono votare devono alzarsi e cantare con lui. Il punteggio equivale naturalmente al numero di giudici che si saranno alzati entro un minuto. Il 18 maggio su Rai 1 in diretta dall’EXPO di Tel Aviv (Israele) si terrà la finale della 64a edizione dell’Eurovision Song Con- test in cui l’Italia sarà rappresentata dal vincitore dell’ultimo Festival di Sanremo, Mahmood che ha trionfato con la canzone “Soldi”. A commentare l’evento per l’Italia ci saranno Federico Russo e Flavio Insinna. Il 30 maggio, per celebrare i 50 anni dal primo sbarco sulla Luna, Alberto An- gela condurrà una puntata speciale di Ulisse dedicata alla Luna. «Un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per l’umanità»: con queste parole il Co- mandante Neil Armstrong commentò quella storica prima impronta umana lasciata sul suolo lunare e verrà tutto mostrato in questo intenso speciale tutto da gustare. Infine per gli appassionati di Netflix, il 31 maggio verrà rila- sciata una sconvolgente nuova serie: When They See Us. Si tratta di una miniserie che prende ispirazione da una storia vera davvero scioccante: negli USA cinque adolescenti di colore sono stati condannati per uno stupro mai commesso. La serie prende il via dal 1989, quando i cinque di Central Park sono stati accusati e ripercorre vari momenti tra cui il 2002 quando sono stati scagionati e il 2014, quando sono stati risarciti dal comune di New York. Per ora è tutto, ma sono sicuro che avrete già trovato molti spunti per trascorrere delle belle serate. Ci ri- troviamo a giugno con uno show che farà il suo sensazionale ritorno dopo 11 anni e con tante sorprese, naturalmente… tutte da gustare! Maggio 2019 19
LIBRI C IL NOVECENTO VOLUME II Con quest’ultima tappa nell’arte contemporanea si conclude il lungo viaggio di Vittorio Sgarbi nelle meraviglie del nostro patrimonio artistico, un’autentica educazione sentimentale per conoscere e approfondire la bellezza del nostro Paese. Dopo il 1945, il grande fiume della storia dell’arte si divide in rivoli e correnti impetuose, che A cura di Valerio Consonni guardano alla tradizione italiana in un dialogo sempre più stretto con le suggestioni d’oltreoceano e la presenza suadente dei nuovi mass media. Sgarbi entra nel Dopoguerra e corre fino ai giorni nostri, inseguendo la bellezza tra straordinarie scoperte e venerati maestri tra cui Fontana, Sciltian, Ligabue, Balthus, Giacometti, Burri, le installazioni provocatorie di De Dominicis, l’architettura e il design di Ponti, Rossi e Mendini, fino alla poesia dell’assoluto di Cremonini, Ferroni, Gnoli e Guccione. Indica vite famose a fianco di artisti straordinari invece abbandonati e dimenticati, cercando di riunire l’arte nel nome della bellezza, in questo secolo così difficile “che fra l’altro è il meno bello dei grandi secoli italiani, anche se è il più popolare”, così scrive Sgarbi. Cerca di fare emergere in questo secolo così complesso, così breve e ricco, una quantità di autori dimenticati, tante Cenerentole dell’arte, che rappresentano la parte più suggestiva IL NOVECENTO Volume II di tale percorso. Ma la cosa sorprendente del libro, come dice DA LUCIO FONTANA A PIERO GUCCIONE Guglielmi nella prefazione, è trovare un tono poeticistico, la musicalità di Vittorio Sgarbi della prosa strettamente legata al convincimento di Sgarbi che l’arte (La nave di Teseo) ubbidisce al suo fine se è poesia, e “la poesia è qualcosa che una volta corteggiava il sublime e che oggi Sgarbi chiama anima”. L’arte « deve possedere un tratto metafisico, se non lo ha non esiste. Trovare quel respiro metafisico nelle opere dell’arte italiana degli ultimi cento Vi esorto a anni è un’impresa difficile, ad eccezione dei soliti 3 o 4 pittori leggere il mio (capostipite Morandi). Allora Sgarbi, critico d’arte di scuola longhiana, Novecento come è di fronte alla pittura (e non solo) del dopoguerra. Neoavanguardia, qualcosa che sarà Transavanguardia, Pop Art, Arte povera. Non si arrende e insiste, e per voi trova due autori superbi: Leonardo Cremonini e Domenico Gnoli. Magnifica la loro descrizione! Ma Sgarbi fruga e fruga ancora, e trova rivelazione di un folto gruppo di artisti di provincia cui dedica una parte consistente del suo Novecento. Artisti inconsapevoli di operare in un contesto percorsi segreti, » storico diverso da quello dove avevano lavorato gli antichi antenati, di sentieri e di meravigliosi ma artisti capaci di dare vita ad opere nelle quali Sgarbi trova quel artisti sconosciuti respiro metafisico che accomuna bellezza e anima. (Dall’introduzione Concludo a malincuore questo scritto perché Novecento è un testo di Vittorio Sgarbi) molto bello che merita molto di più di una recensione. 20 Maggio 2019
[ libri ] IL VINO E LE ROSE Cos’è la vita? Quali origini ha? Vi è un senso, o meglio, possiamo ricavarne uno? In essa prevale il bene o il male? Possiamo essere felici o la nostra essenza è se- VETRINA gnata dall’inquietudine e dal vuoto esistenziale? Le riflessioni si intersecano con la storia di tre donne, che dall’infanzia alla maturità si confrontano costan- temente con se stesse alla ricerca del proprio equili- brio. Benchè giovanissima, Claudia Conte vanta un’in- tensa attività di attrice, presentatrice, autrice. Claudia Conte (Armando Curcio) IL PARADOSSO DI ACHILLE Romanzo esuberante e profondo, sempre sorprenden- te. Racconta del paradosso che ci rende umani, quello che in fondo ci fa amare la morte perché rende la vita più importante, perché ci fa gustare con allegria ogni giorno che viviamo. “Forse morire è solo vivere al con- trario. Guardare alla vita un po’ più allegramente”. Achille Mauri (Bollati-Boringhieri) LA MEMORIA DEI CORPI Dopo “Com’è PROMETTO DI AMARE giusto che sia”, Sulla panchina, al centro esatto della piazza avvolta ecco un nuovo dal chiacchiericcio dei passanti, è seduto un uomo. sorprendente Sulle gambe un taccuino da cui non si separa mai. thriller di Marina Di Aspetta il momento giusto per aprirlo e annotare gli Guardo, scrittrice abbracci più belli di cui è testimone silenzioso. È questo novarese di nascita che fa da più di trent’anni: andare a caccia di tutte le e cremonese di braccia che si incontrano e che, quando si stringono, adozione, celebre raccontano una storia. L’amore è davvero un mistero. anche per essere la Pedro Chagas Faites (Garzanti) madre della nota influencer Chiara Ferragni. Un SEMPLICEMENTE PERFETTO meccanismo a Lo scrittore norvegese, autore di grandi libri per bambini, orologeria dalle si misura questa volta con la trama di una storia d’amore. tinte rosso scuro di Albert nota Eirin il primo giorno di università e quello Basic Instinct, ma scambio di sguardi è l’inizio di una relazione che durerà soprattutto un ben trentasette anni. Poi un giorno, mentre Eirin è a un tuffo nei luoghi convegno di biologia marina in Australia, Albert appren- oscuri che si de dal proprio medico una notizia devastante. Romanzo annidano in denso e sorprendente, dove paura, coraggio, amore e ognuno di noi. morte convivono con straordinaria intensità. Marina Di Guardo Jostein Gaarder (Longanesi) (Mondadori) ALMARINA Può una prigione rendere libero chi vi entra? Elisabetta insegna matematica nel carcere minorile di Nisida. Ogni mattina la sbarra si alza, la borsa finisce in un armadietto chiuso a chiave insieme a tutti i pensieri nell’isola dove le colpe pos- sono finalmente sciogliersi e sparire. Almarina è un’allieva nuova, ce la mette tutta ma i conti non le tornano: in quell’aula, se alzi gli occhi vedi l’orizzonte ma dalla porta non ti lasciano uscire. La libertà di due solitudini raccontata da una voce calda, intima, politica, capace di schiudere la testa e il cuore. Valeria Parrella (Einaudi) Maggio 2019 21
BUONENOTIZIE È Paolo Beltramin, giornalista del Corriere della Sera, che su uno degli ultimi numeri dell’inserto “Le Buone Notizie - L’impresa del bene”, ci fa scoprire la bella avventura di un gruppo di amici che hanno realizzato un’impresa straordinaria: “Ostello Bello”. Partito da Milano oggi si appresta a festeggiare la sua nona apertura. Una realtà che certamente vi sorprenderà. OSTELLO BELLO SI FA IN 9 Q Quando nel 2009 Carlo Dalla Chiesa ne ha par- lato per la prima volta bevendo una birra con gli amici, l’hanno preso per pazzo. Come potevano credere che per quel suo nuovo progetto avesse avuto l’ispirazione direttamente dai Grandi della Terra, riuniti in un G8 proprio insieme a lui? Ep- pure, davanti a una tazza di caffè un lunedì mat- tina di 10 anni dopo, oggi non cambia versione: «Vi do la mia parola, è andata proprio così». Il suo G8 l’aveva fatto sulla costa colombiana con altri viaggiatori, perfetti sconosciuti, arrivati lì da 5 diversi continenti. La cosa certa è che quella sua idea, «sempre per merito delle persone più potenti del Pianeta», nel frattempo è diventata realtà. Ostello Bello oggi ha 8 sedi: due a Milano, una a Como, una a Bevagna, un piccolo borgo medievale vicino ad e della notte, anche se nessuno Assisi, e quattro in Myanmar. La la spiega meglio di Carlo, che struttura n. 9 aprirà nel centro porta il nome del nonno genera- storico di Palermo. Ostello Bello le: «In un albergo, se uno scono- dà lavoro (stabile) a 250 persone sciuto ti rivolge la parola quasi ti nel mondo e ospitalità a 120mila mette a disagio; in un ostello ac- viaggiatori all’anno in Italia (l’88% cade esattamente il contrario: è ha meno di 40 anni) più altri chi se ne sta per conto suo che 60mila in Birmania, superando sembra un po’ sospetto, fuori po- la catena Hilton. Nella bacheca sto». «Noi offriamo esperienze… di Ostello Bello oggi ci sono un iscriversi a un walking tour, avere Ambrogino d’Oro e una dozzina un iPad sempre disponibile e di HOscar, i premi internazionali una connessione WiFi “senza più prestigiosi del settore, assegnati dagli 8 mi- password”». Quando tutto è cominciato ai tre lioni di visitatori che recensiscono gli ostelli nella fondatori (che non avevano compiuto trent’anni) piattaforma Hostelworld. Dalla CNN a Gambero Carlo Dalla Chiesa, Pietro Vecchi e Nicola Spec- Rosso, dal Guardian a TripAdvisor. Lo spirito del- chio si sono aggiunti altri 8 soci, tutti amici e l’impresa è tutto nella scritta che accoglie i vi- coetanei. Giurano di non aver mai litigato seria- sitatori nell’ostello di via Medici, a due passi da mente, e comunque mai per soldi. «E come po- piazza Duomo: «Questa casa non è un albergo». trebbe succedere? Abbiamo una sola regola, E la differenza la respiri a qualsiasi ora del giorno reinvestire tutti gli utili in nuovi progetti». 22 Maggio 2019
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