MERCATI INTERNAZIONALI: partner e strategie. Schio 20 luglio 2012 Dott. Margherita Marin - Scuadra

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MERCATI INTERNAZIONALI: partner e strategie. Schio 20 luglio 2012 Dott. Margherita Marin - Scuadra
MERCATI INTERNAZIONALI:
   partner e strategie.
     Schio 20 luglio 2012

      Dott. Margherita Marin
MERCATI INTERNAZIONALI: partner e strategie. Schio 20 luglio 2012 Dott. Margherita Marin - Scuadra
Oggi parleremo di:
1. GLOBALIZZAZIONE ed
   INTERNAZIONALIZZAZIONE.
2. I PARTNER del processo di
   internazionalizzazione.
3. I SERVIZI offerti da ciascun partner.
4. Gli STEP per attuare un’efficace
   STRATEGIA di Internazionalizzazione.
5. Difficoltà e SOLUZIONI.
6. OPPORTUNITA’: Sprint, Small
   Business Act, Progetto Matricole,
   Programma straordinario di
   promozione del Made in Italy, etc…
MERCATI INTERNAZIONALI: partner e strategie. Schio 20 luglio 2012 Dott. Margherita Marin - Scuadra
1.1 GLOBALIZZAZIONE
    Dalla fine degli anni ’80 ha iniziato a diffondersi un
    fenomeno denominato GLOBALIZZAZIONE, che ha
    modificato radicalmente l’assetto economico di tutto il
    mondo.

    Con il termine GLOBALIZZAZIONE si indica il processo di
    crescita progressiva delle relazioni e degli scambi
    a livello mondiale in diversi ambiti.

    Tra i numerosi effetti prodotti dalla globalizzazione vi
    sono:
                                                                    CONSEGUENZA: se già
•   l’integrazione dei mercati, ovvero l’intensificarsi della       vent’anni fa era di basilare
    circolazione dei beni all’interno dei singoli Paesi;            importanza saper vendere
                                                                    all’estero, oggi è diventato
•   l’integrazione delle strutture produttive in assetti            fondamentale pensare la
    industriali multinazionali: allo scopo di ridurre i costi di    produzione in un orizzonte
    fabbricazione, il processo produttivo viene dislocato in siti   planetario (cioè ovunque sia
    industriali situati in più paesi.                               conveniente farlo).
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1.2 INTERNAZIONALIZZAZIONE
                                       In uno scenario economico così mutato, da un
                                          lato è favorito l'aumento della concorrenza,
                                          anche       nei   settori     di     tradizionale
                                          specializzazione italiana, dall'altro nascono
                                          opportunità di intervento in nuove aree dove
                                          la domanda è in continuo sviluppo o dove i
                                          costi di produzione sono allettanti.
                                       Le imprese che vogliono competere in questo
                                          contesto devono dotarsi di:
                                       •   Elasticità nell’assetto dei fattori produttivi,
                                           non ultimo quello finanziario;
Il processo di
INTERNAZIONALIZZAZIONE                 •   Velocità di reazione rispetto ai vantaggi
impone che l’azienda abbia                 comparati tra i vari Paesi;
bisogno di essere informata,
consigliata ed assistita da esperti        Per le PMI Italiane ciò è possibile se si
in tutte le fasi che precedono, esse       liberano dal loro individualismo ed affrontando
sono concomitanti e seguono                queste nuove sfide con iniziative aggregate
l’attuazione di qualsiasi                  nelle vendite, negli acquisti e negli
investimento.
                                           investimenti (ad es. reti di Imprese).
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1.3 INTERNAZIONALIZZAZIONE
   Per superare gli ostacoli informativi,
   legislativi ed operativi che
   s’incontrano in un contesto
   internazionale,
 Le Istituzioni Italiane
 Gli Istituti di Credito ed Assicurativi
 Le Associazioni di categoria
 Unioncamere, etc.
   hanno creato delle strutture
   Partner e dei servizi su misura
   che agevolano le PMI.
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2.1 PARTNER
 SIMEST:la finanziaria di sviluppo e promozione delle imprese italiane
  all'estero, controllata dal Governo Italiano che detiene il 76% del
  pacchetto azionario, ed è partecipata da banche, associazioni
  imprenditoriali e di categoria.
 ICE: Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione
  delle imprese italiane, sottoposto ai poteri di indirizzo e vigilanza del
  Ministero dello sviluppo economico, del Ministero degli affari esteri e
  del Ministero dell'economia e delle finanze.
 SACE: gruppo assicurativo-finanziario attivo nell’export credit,
  nell’assicurazione del credito, nella protezione degli investimenti, nelle
  garanzie finanziarie, nelle cauzioni e nel factoring.
 VENETO INNOVAZIONE: l’agenzia in house della Regione del
  Veneto istituita con l’obiettivo di promuovere e sviluppare la ricerca
  applicata e l’innovazione all’interno del sistema produttivo veneto.
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2.2 SIMEST
Simest è stata istituita con la Legge n. 100 del 24/4/1990, come società
   per azioni, controllata dal ministero del Commercio con l'Estero (ora
   ministero Attività Produttive) e partecipata da banche, imprese e
   associazioni imprenditoriali.
Gli interventi di Simest, per quanto concerne gli investimenti, riguardano
    prevalentemente quei paesi che hanno adottato normative di
    salvaguardia degli investimenti esteri o che sono firmatari di accordi
    con il Governo italiano o con organizzazioni internazionali destinate alla
    protezione degli investimenti esteri, del loro disinvestimento e del
    trasferimento degli utili.
Simest interviene soprattutto a favore delle piccole e medie imprese, ma
   può partecipare anche in imprese di grandi dimensioni per iniziative di
   particolare interesse nazionale.
   Dal 1° gennaio 1999, SIMEST è chiamata a gestire tutte le
   agevolazioni pubbliche destinate a sostenere le esportazioni
   italiane, gli investimenti all'estero, la presenza commerciale
   all'estero e la partecipazione italiana a gare internazionali.
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2.3 SIMEST
Il D.Lgs. 143/98 ha dato la gestione a Simest dei seguenti strumenti: agevolazione dei crediti all'esportazione, ai sensi del
      D.Lgs. 143/98, capo secondo (ex Legge 227/77 - Legge Ossola); agevolazioni per gli investimenti in società o imprese
      all'estero (al di fuori della UE) ai sensi della Legge 100/90; finanziamento agevolato di programmi di penetrazione
      commerciale all'estero (al di fuori della UE) ai sensi della Legge 394/81; finanziamento agevolato delle spese di
      partecipazione a gare internazionali (al di fuori della UE) ai sensi della Legge 304/90; finanziamenti agevolati delle
      spese relative a studi di prefattibilità e fattibilità connessi all'aggiudicazione di commesse all'estero, nonché delle spese
      relative a programmi di assistenza tecnica e studi di fattibilità collegati alle esportazioni e agli investimenti italiani
      all'estero (al di fuori della UE) ai sensi dell'articolo 22, comma 5, del D.Lgs. 143/98 - D.M. 136/2000.
La SIMEST può quindi:
•    partecipare fino al 25% del capitale (rispetto al 15% originariamente previsto) delle società estere
     partecipate dalle imprese italiane al di fuori della U.E. ;
•    concedere finanziamenti alle imprese estere partecipate, anche nell'ambito di operazioni di
     cofinanziamento con istituti internazionali, fino al 25% dell'impegno finanziario previsto dal programma
     economico della società estera;
•    partecipare a joint ventures e a investimenti all'estero con capitale totalmente italiano o di
     imprese aventi stabile organizzazione in un altro Paese dell'Unione Europea e controllate da imprese
     italiane;
•    partecipare a società italiane ed estere che abbiano finalità strumentali alla promozione e allo
     sviluppo di iniziative di investimento e di collaborazione commerciale e industriale all'estero, come
     società finanziarie, assicurative, di leasing e di factoring.
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2.4 SIMEST
I CRITERI adottati da SIMEST per la selezione delle imprese beneficiarie sono:
 affidabilità ed esperienza dell'operatore italiano e del partner locale quando
   previsto;
 validità delle tecnologie previste dal progetto;
 qualità dei prodotti/servizi e prospettive di mercato;
 adeguato apporto di mezzi propri a copertura degli investimenti lordi;
 riflessi dell'iniziativa su bilancia dei pagamenti, occupazione, utilizzazione di
   risorse locali del paese destinatario;
 idonea redditività attesa dell'iniziativa.
La partecipazione italiana nell'investimento all'estero deve preferibilmente
   configurare: una presenza significativa nel capitale di rischio e nella gestione
   aziendale; l'apporto del management e di programmi di formazione del
   personale chiave. Analogamente, l'eventuale partecipazione estera dovrà
   prevedere l'apporto di: una quota adeguata di mezzi propri; un efficace
   contributo all'operatività aziendale (messa a disposizione di immobili ed impianti;
   fornitura di materie prime, semilavorati, servizi industriali; commercializzazione
   locale; gestione di pratiche amministrative).

                                                                        www.simest.it
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2.5 SIMEST: un esempio di AGEVOLAZIONE DEI
                     CREDITI ALL'ESPORTAZIONE (DECRETO LEGISLATIVO 143/98, ex L. 227/77)
•   A cosa serve? L'agevolazione consente alle imprese esportatrici italiane di offrire agli
    acquirenti/committenti esteri dilazioni di pagamento a medio/lungo termine a condizioni e tassi di
    interesse competitivi, in linea con quelli offerti da concorrenti di paesi OCSE. L'intervento è nella forma
    del contributo agli interessi su finanziamenti concessi da banche italiane o estere.
•   Esportazioni agevolabili? Forniture di macchinari, impianti, studi, progettazioni, lavori e servizi,
    nonché semilavorati o beni intermedi destinati in via esclusiva ad essere integrati in beni di
    investimento.
•   Verso quali paesi? Senza limitazioni
•    Forma di intervento? Contributi agli interessi su finanziamenti concessi da banche italiane o estere.
•   Finanziamenti ammissibili? Il finanziamento può essere denominato in Euro ed in tutte le principali
    valute e può essere concesso dalla banca all’impresa italiana esportatrice a fronte del credito da
    questa accordato all’acquirente estero (credito fornitore) o direttamente alla controparte estera
    (credito acquirente o finanziario). Il finanziamento deve essere comunque denominato nella stessa
    valuta di denominazione del contratto di fornitura. Ai fini dell’ammissibilità, la garanzia assicurativa
    della SACE non è obbligatoria.
•   Importo agevolabile del finanziamento: Copre al massimo l’85% dell’importo della fornitura; una
    quota pari ad almeno il 15% deve essere pagata dall’acquirente per contanti.
•   Durata del credito all’esportazione? Uguale o superiore a 24 mesi dal "punto di partenza del
    credito" (spedizione/consegna o, nel caso di impianti "chiavi in mano", collaudo preliminare). La
    durata massima è determinata in base agli accordi internazionali (Consensus), in relazione alla
    categoria del paese ed alle tipologie di operazioni.
                                                                           Altre informazioni in www.simest.it
2.6 ICE
L'ICE è l’Agenzia per la promozione all'estero e
    l'internazionalizzazione delle imprese italiane - attualmente in
    gestione transitoria - è stata istituita dalla Legge 22 dicembre 2011 n.
    214 come ente dotato di personalità giuridica di diritto pubblico,
    sottoposto ai poteri di indirizzo e vigilanza del Ministero dello sviluppo
    economico che li esercita sentiti, per le materie di rispettiva
    competenza, il Ministero degli affari esteri ed il Ministero
    dell'economia e delle finanze.
L'Agenzia ha il compito di sviluppare, agevolare e promuovere i rapporti
    economici e commerciali italiani con l'estero, con particolare attenzione
    alle esigenze delle piccole e medie imprese, dei loro consorzi e
    raggruppamenti (RETI). L'ICE opera al fine di sviluppare
    l'internazionalizzazione delle imprese italiane, nonché la
    commercializzazione dei beni e servizi italiani nei mercati internazionali, e
    di promuovere l'immagine del prodotto italiano nel mondo.
L'Agenzia svolge le attività utili al perseguimento dei compiti ad essa affidati    I servizi offerti da ICE
    e, in particolare, offre servizi di INFORMAZIONE, ASSISTENZA E                        possono essere
    CONSULENZA alle imprese italiane che operano nel commercio                                 gratuiti o su
    internazionale e promuove la cooperazione nei settori industriale,                          preventivo.
    agricolo e agro-alimentare, della distribuzione e del terziario, al
    fine di incrementare la presenza delle imprese italiane sui mercati                     www.ice.gov.it
    internazionali.
2.7 ICE: servizi gratuiti
SERVIZI GRATUITI: sono consultabili sul sito www.ice.gov.it, previa iscrizione
   gratuita all’Export Club

•   INFORMAZIONI GENERALI E DI PRIMO ORIENTAMENTO: Informazioni
    generali e di primo orientamento sulle possibilità di accesso al mercato prima di
    investire in analisi di mercato più specifiche.
•   GUIDE AL MERCATO: Sono uno strumento informativo di facile consultazione
    e di primo orientamento sulle caratteristiche dei mercati e sulle opportunità per
    il “Made in Italy”. Contengono informazioni sul quadro economico generale, sul
    rischio Paese, sull’interscambio commerciale ed i flussi di investimento, sulla
    normativa doganale, fiscale e societaria ed un’analisi delle opportunità per i
    prodotti italiani con l’indicazione dei settori promettenti in ogni mercato.
•   SCHEDE PRODOTTO: Analisi statistiche e sintesi grafiche che consentono di
    evidenziare nel contesto internazionale i mercati dinamici, i mercati incerti ed i
    mercati meno dinamici, per oltre 200 prodotti. Le schede, scaricabili anche in
    formato Excel, contengono informazioni dettagliate sulla domanda e la
    concorrenza internazionale per i prodotti di interesse.
2.8 ICE: servizi gratuiti
•   BIBLIOTECA DI COMMERCIO ESTERO: Ricerca su uno schedario titoli di
    circa 15.000 volumi e 1.500 periodici, italiani ed esteri, sul commercio
    internazionale. Il materiale è consultabile presso la Biblioteca dell’ICE della
    Sede di Roma.
•   GARE INTERNAZIONALI: Informazioni sintetiche sulle gare internazionali,
    interrogabili sia per settore che per Paese, con una sintesi dei bandi ed i
    riferimenti utili alla richiesta del capitolato d’appalto e la presentazione
    dell’offerta. Notizie sulle aggiudicazioni (se disponibili), utili per eventuali
    contratti di subfornitura. Le informazioni sono raccolte e immesse nel sistema in
    collaborazione con la rete del Ministero degli Affari Esteri e di Assocamerestero.
    E’ disponibile un servizio di aggiornamento automatico via e-mail.
•   FINANZIAMENTI INTERNAZIONALI: La “Banca Dati Finanziamenti”
    fornisce informazioni sintetiche sui progetti di finanziamento dei principali
    organismi internazionali suddivisi per Paese beneficiario e per settore, per
    seguire il “ciclo di vita” e gli stadi di avanzamento di ciascun progetto. E’
    disponibile un servizio di aggiornamento automatico via e-mail.
2.9 ICE: servizi gratuiti
•   ANTEPRIMA GRANDI PROGETTI : Segnalazione delle opportunità di
    partecipazione ad iniziative ed attività, prima che queste si concretizzino in
    gare e progetti di finanziamento. Le informazioni sono suddivise per paesi e
    settori, con indicazione delle fonti per eventuali approfondimenti. Le
    informazioni sono raccolte e immesse nel sistema in collaborazione con la rete
    del Ministero degli Affari Esteri e di Assocamerestero. E’ disponibile un servizio
    di aggiornamento automatico via e-mail.
•   INIZIATIVE PROMOZIONALI NEL MONDO: Elenco delle attività previste
    dal programma promozionale. Per ogni iniziativa vengono fornite informazioni
    sullo stato di avanzamento, sulle modalità di partecipazione e sui risultati
    conseguiti nelle edizioni precedenti.
•   RICERCA PROFESSIONISTI LOCALI: Selezione e conferma sulla
    disponibilità di professionisti locali (interpreti, traduttori, avvocati,
    commercialisti, tecnici, consulenti, organizzazioni specializzate, società di
    certificazione, studi tecnici, ecc.) ed eventuale organizzazione del primo
    appuntamento.
•   PUBBLICAZIONI SETTORIALI : Pubblicazioni settoriali e monografiche di
    tipo macroeconomico e su mercati, prodotti, normative e aspetti legislativi.
2.10 ICE: servizi gratuiti
•   STATISTICHE DI PRIMA INFORMAZIONE : Elaborazioni statistiche
    predefinite relative a dati macroeconomici e d’interscambio dell’Italia, per paesi
    e settori.E’ disponibile l’aggiornamento automatico via e-mail.
•   STATISTICHE SELEZIONABILI A MENU: Il servizio permette di selezionare
    una serie di tavole statistiche predefinite, per analizzare il posizionamento
    competitivo dell’Italia rispetto ai principali concorrenti nei diversi mercati, con
    livelli di disaggregazione per settore, prodotto ed area geografica.
•   OPPORTUNITA’ COMMERCIALI : Permette di conoscere tempestivamente
    le occasioni di business con l’estero (esportazioni e importazioni di merci e
    servizi, segnalazioni di collaborazione industriale e di investimento) trasmesse
    quotidianamente dalla rete degli Uffici dell’Istituto, anche con aggiornamento
    via e-mail per paesi e settori di interesse.
• NOTIZIE ITALIA/ESTERO: Notiziario telematico quotidiano con
  informazioni economiche e commerciali, notizie sulla concorrenza
  internazionale, sulle novità dei mercati esteri e sugli aspetti normativi,
  doganali, fiscali e tecnici. E’ disponibile l’aggiornamento automatico via
  e-mail per ricevere le notizie sui paesi e settori di interesse.
2.11 ICE: servizi su preventivo
SERVIZI SPECIALIZZATI E PERSONALIZZATI: Sono a pagamento e forniti (dietro
   richiesta) dagli Uffici in Italia e all’estero. Occorre inviare la richiesta direttamente
   all’Ufficio del Paese cui si è interessati. I preventivi sono gratuiti. Per il pagamento del
   servizio sarà emessa una fattura dalla Sede di Roma. I prezzi dei Servizi Personalizzati
   sono stabiliti sulla base di parametri di giornate/uomo, secondo i seguenti tre gruppi di
   uffici:

1) € 260,00 giornata/uomo: Algeri, Almaty, Amman, Baku, Bangkok, Beirut, Belgrado, Bratislava,
    Bucarest, Budapest, Calcutta, Canton, Casablanca, Dakar, Damasco, Giacarta, Hochiminh City, Il
    Cairo, Istanbul, Johannesburg, Karachi, Kiev, Kuala Lumpur, Lima, Manila, Mosca, Bombay-Mumbai,
    New Delhi, Novosibirsk, Pechino, Praga, Riga, San Pietroburgo, Sarajevo, Seoul, Shanghai, Sofia,
    Taipei, Tallinn, Tashkent, Teheran, Tirana, Tripoli, Tunisi, Varsavia,Vilnius, Zagabria.

2) € 300,00 giornata/uomo: Amsterdam, Atene, Buenos Aires, Caracas, Città del Messico, Dubai,
    Dublino, Helsinki, Hong Kong, Kuwait, Lisbona, Lubiana, Madrid, Montevideo, Montreal, Riyad, San
    Paolo, Santiago, Singapore, Skopje, Sydney, Tel Aviv, Toronto.

3) € 360,00 giornata/uomo: Atlanta, Berlino, Bruxelles, Chicago, Copenhagen, Düsseldorf,
    Houston, Londra, Los Angeles, Miami, New York, Osaka, Oslo, Parigi, Stoccolma, Tokyo, Vienna e
    Uffici ICE della Rete Italia
2.12 ICE: servizi su preventivo
•   STATISTICHE PERSONALIZZATE: Elaborazioni statistiche realizzate per
    specifiche esigenze dall’Area Studi della Sede di Roma.
•   STATISTICHE DI FONTE ESTERA:Elaborazioni statistiche di fonte locale
    fornite dagli uffici della Rete estera.
•   RICERCHE DI MERCATO PERSONALIZZATE: Sono strutturate sulle
    esigenze del cliente, per valutare le concrete possibilità di introduzione del
    prodotto nei singoli mercati.
•   INFORMAZIONI DOGANALI, FISCALI E TECNICHE[ Standard: € 50,00 -
    Personalizzate: su preventivo ]: Informazioni e normative relative a trasporti,
    imballaggi, regime di marchi, brevetti e normative doganali, fiscali, valutarie,
    tecniche e altro.
•   INFORMAZIONI CONTRATTUALI[ Standard: € 50,00 - Personalizzate: su
    preventivo ]: Informazioni su normative ed eventuali usi locali in materia di
    contratti di compravendita, di agenzia e di rappresentanza, leasing,
    franchising, arbitrato.
2.13 ICE: servizi su preventivo
•   DISCIPLINA DEL LAVORO E DEGLI INVESTIMENTI[ Standard: € 50,00 -
    Personalizzate: su preventivo ]: Informazioni necessarie a valutare le ipotesi di
    investimento diretto all’estero.
•   NOMINATIVI DI OPERATORI ECONOMICI ESTERI: Elenchi di nominativi
    selezionati in base alle richieste. Il servizio garantisce l’accuratezza della parte
    anagrafica, del settore merceologico e dell’attività svolta ma non l’interesse
    degli operatori locali ad intraprendere relazioni d’affari.
•   ELENCO SEMPLICE DI CONTATTI (*) [ € 55,00 ]: Elenco (massimo 15) di
    importatori, agenti, trading companies, potenziali partner commerciali ed
    industriali relativi al settore indicato.
•   ELENCO A MAGGIOR DETTAGLIO MERCEOLOGICO (*)[ € 130,00 ]:I
    nominativi (massimo 15) sono selezionati sulla base dello specifico segmento
    di mercato di interesse dell’azienda richiedente. (*) Questi elenchi
    preconfezionati di contatti non sono disponibili per tutti i paesi e/o prodotti, in
    tali casi sarà quindi proposto un “Elenco di contatti personalizzato”
2.14 ICE: servizi su preventivo
•   ELENCO DI CONTATTI PERSONALIZZATO: I nominativi sono selezionati e
    forniti in base alle specifiche e personali esigenze dell’azienda richiedente e
    mediante un’accurata ricerca e selezione da parte degli Uffici ICE.
•   RICERCA CLIENTI E PARTNER ESTERI: Il servizio si compone delle
    seguenti attività: selezione di un elenco di imprese locali potenzialmente
    interessate; invio di documentazione e/o campioni, forniti dal richiedente, alle
    imprese selezionate, con lettera di accompagnamento dell’Ufficio ICE ed
    eventuale questionario, conformemente agli usi locali; follow-up telefonico per
    verificare l’avvenuto ricevimento del materiale inviato e per riscontrare
    l’interesse all’offerta; relazione finale sui risultati.
•   ORGANIZZAZIONE INCONTRI D’AFFARI: Organizzazione di incontri sia
    con partner economici selezionati dagli Uffici della Rete estera sia con
    operatori segnalati dai clienti.
•    INFORMAZIONI RISERVATE SU IMPRESE ESTERE: Possono essere
    richieste, per valutare l’affidabilità dei potenziali partner, agli Uffici della Rete
    Italia ed estera. I prezzi variano in relazione al Paese: Unione Europea,
    Andorra, Liechtenstein, Monaco, Norvegia, Svizzera, USA e Canada [ € 100,00
    ]; Bosnia ed Erzegovina, Croazia, Turchia e Islanda[ € 125,00 ]; Resto del
    mondo [ € 155,00 ]. Sono previsti dei supplementi per le richieste urgenti.
2.15 SACE
SACE è un gruppo assicurativo-finanziario attivo nell’export credit,
  nell’assicurazione del credito, nella protezione degli investimenti, nelle
  garanzie finanziarie, nelle cauzioni e nel factoring. Il Gruppo sostiene la
  crescita di oltre 25 mila imprese in più di 180 paesi, garantendo flussi di
  cassa più stabili e trasformando i rischi di insolvenza in opportunità di
  sviluppo.
SACE assicura contro i seguenti rischi di:
•   Credito, connesso al mancato pagamento parziale o totale del debitore;
•   Mancata o ritardata restituzione parziale o totale delle cauzioni, depositi o anticipazioni;
•   Escussione delle fidejussioni previste per concorrere ad aste e appalti, a fronte di
    pagamenti anticipati a garanzia di buona esecuzione del contratto;
•   Produzione, per impossibilità di eseguire le prestazioni contrattuali;
•   Requisizione, confisca o comportamento arbitrario da parte dello Stato estero;
•   Distruzione o danneggiamento di beni connessi all’operazione assicurata;
•   Investimento all’estero a cui è esposto l’operatore nazionale nel caso in cui costituisca,
    partecipi o controlli un’ impresa estera.
Gli eventi generatori di sinistro considerati da SACE possono essere di natura
    politica o commerciale.
2.16 SACE
Tra i servizi offerti da SACE ci sono:
•   POLIZZA CREDITO FORNITORE: garantisce le
    esportazioni singole contro il rischio di mancato
    pagamento del credito per eventi di natura
    politica e commerciali senza limiti di importo. Se
    la singola transazione è destinata verso un paese
    UE o alcuni paesi OCSE, la dilazione del credito
    deve essere pari o superiore ai 24 mesi. Per il
    resto del mondo non sono previste soglie minime
    di dilazione. In presenza di effetti cambiari la
    polizza permette inoltre la monetizzazione pro
    soluto dei crediti assicurati attraverso una
    operazione di sconto, con trasferimento (voltura)
    della polizza stessa alla banca o altro
    intermediario finanziario scontante. Per contratti
    di importo non superiore a € 5 milioni la polizza è
    disponibile anche online. Questo servizio è
    dedicato ad imprese italiane ed in particolare a
    PMI che esportano merci e erogano servizi
    all’estero.
2.17 SACE
• POLIZZA PLUS ONE: assicura il rischio di:
-mancato pagamento del credito per eventi di natura politica e
   commerciale
-mancato recupero dei costi di approntamento della fornitura per revoca
   della commessa
-indebita escussione delle fideiussioni
-distribuzione, danneggiamento, requisizione e confisca dei beni esportati
   temporaneamente
• POLIZZA BASIC: versione semplificata della Polizza credito fornitore,
  garantisce le esportazioni singole di importo non superiore a €
  500mila, regolate con dilazione fino a 6 mesi.
• POLIZZA LAVORI: assicura l’ impresa, impegnata in lavori civili o
  nella realizzazione di forniture con posa in opera all’estero, contro i
  rischi di revoca del contratto e/o mancato pagamento che potrebbero
  verificarsi nel corso di esecuzione della commessa a seguito di eventi di
  natura politica e/o commerciale, attraverso la copertura di un
  massimale indicato dall’assicurato.
2.18 SACE
•   POLIZZA MULTIMARKET GLOBALE: permette di assicurare i crediti dal
    rischio di mancato pagamento per eventi di natura commerciale e politica. E’ lo
    strumento adatto a chi opera in Italia e all’estero concedendo ai clienti dilazioni
    di pagamento fino a 12 mesi.
•   POLIZZA MULTIEXPORT ONLINE: permette di assicurare transazione
    ripetute verso uno o più clienti/debitori con dilazioni di pagamento inferiori a
    12 mesi, attraverso la semplice compilazione online di un modulo di richiesta.
•   GARANZIA FINANZIARIA/POLIZZA CREDITO ACQUIRENTE: garantisce
    i finanziamenti concessi dalla tua banca ai tuoi clienti, nell’ambito di transazioni
    che vedono coinvolte la tua azienda o le tue controllate estere in qualità di
    esportatore, investitore, acquirente.
•   POLIZZA CONFERME DI CREDITO DOCUMENTARIO: consente alla tua
    banca di garantirsi dal rischio di mancato rimborso della banca estera che
    emette la lettera di credito.
•   GARANZIE PER APPALTI
2.19 SACE
• POLIZZA FIDEJUSSIONI ONLINE: consente
  di coprire fino al 70% dell’ammontare
  complessivo delle garanzie contrattuali emesse.
• GARANZIE PER RISCHI DELLA
  COSTRUZIONE
• GARANZIE PER DIRITTI DOGANALI
• GARANZIA PER
  L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE PMI:
  sostiene l’impresa nei processi di crescita sui
  mercati esteri, garantendo finanziamenti erogati
  da banche convenzionate.
• GARANZIA FINANZIARIA SUGLI
  INVESTIMENTI: garantisce finanziamenti
  erogati all’impresa per investimenti esteri o in
  Italia, se di rilevanza strategica per il Paese (es.   www.sace.it
  energie rinnovabili).
2.20 VENETO INNOVAZIONE
Veneto Innovazione Spa è l’agenzia in
  house della Regione del Veneto ed è            L’attività dell’agenzia regionale
  stata istituita con la legge regionale del        per la diffusione
  6 settembre 1988 n.45, con l’obiettivo            dell’innovazione si sviluppa
  di promuovere e sviluppare la ricerca             attraverso tre azioni:
  applicata e l’innovazione all’interno          1. Sostegno alla ricerca
  del sistema produttivo veneto, con                applicata
  particolare attenzione alle piccole e
  medie imprese orientate a perseguire           2. Sostegno all’innovazione
  un accentuato livello tecnologico, un
  miglioramento della situazione                 3. Sostegno al trasferimento
  ambientale e la qualificazione delle              tecnologico
  risorse umane.

                                           Veneto Innovazione si sta occupando inoltre del
            BANDO PER LA PROMOZIONE E LO SVILUPPO DI CONTRATTI DI RETE TRA
                           MICRO, PICCOLE E MEDIE IMPRESE
2.21 VENETO INNOVAZIONE
Tra i numerosi progetti promossi da Veneto Innovazione vi sono:
•   PROGETTO KNOWMAN:
    Veneto Innovazione partecipa al progetto europeo, KNOW-
    MAN, finanziato nell’ambito del programma INTERREG IVC
    per promuovere lo sviluppo regionale stimolando la
    cooperazione a tripla elica tra R&S, imprese e
    amministrazioni regionali.
•   PERIA:
    Le Agenzie Regionali per l’Innovazione presenti in numerose
    Regioni europee nascono con la mission di aiutare a
    supportare la crescita delle imprese attraverso progetti
    innovativi, lo sviluppo di un ambiente innovation-friendly e il
    miglioramento dei servizi e dei network innovativi della
    Regione.
    PERIA è un progetto europeo di cooperazione tra queste
    agenzie e le autorità Regionali europee con lo scopo di
    condividere esperienze e metodologie riguardanti servizi e
    politiche per l’innovazione, oltre che conoscenze nel campo
    della gestione dei sistemi innovativi regionali.
2.22 VENETO INNOVAZIONE
•   MINI EUROPE:
    progetto INTERREG MINI EUROPE mira a fornire
    un importante supporto alla performance
    economica regionale, sostenendo l'innovazione e
    il conseguimento di una crescita economica delle
    PMI.
    Il progetto coinvolge, oltre alla Regione del
    Veneto, altri sette partner:la Regione di Flevoland
    (Olanda), il distretto di Tameside (Gran
    Bretagna), la regione di Ésak-Alföld (Ungheria), il
    distretto di Maramures (Romania), la regione
    dello Jämtland (Svezia), la città di Valencia
    (Spagna) e la regione della Grecia occidentale.

    MINI EUROPE si propone di analizzare le buone
    pratiche in grado di rafforzare le infrastrutture
    regionali a sostegno dello sviluppo delle PMI
    esistenti nelle Regioni partner catalogandole,
    cercando nel contempo di svilupparne di nuove .
2.23 VENETO INNOVAZIONE
ATTIVITA’ INTERNAZIONALI:
   In quest’area le attività di Veneto Innovazione
   possono essere schematizzate come segue:
• Screening delle opportunità di cooperazione
   a livello nazionale e internazionale;
• Scambio di conoscenza con centri di ricerca
   stranieri, settore pubblico (per le forniture e le
   gare d'appalto su tecnologia), grandi aziende,
   imprese, consorzi, etc.;
• Organizzazione di visite e missioni incoming e
   outgoing;
• fund raising: ricerca di fondi private e pubblici per
   il sostegno di attività e progetti;
• Formazione: programmazione e sviluppo di
   moduli formativi sulla gestione dell’innovazione, il
   trasferimento di conoscenza e i fondi europei;
• Promozione del sistema di innovazione:
   l'accreditamento istituzionale ai partner
   tecnologici, enti di standardizzazione, centri di      www.venetoinnovazione.it
   ricerca locali e promozione attraverso la
   partecipazione a eventi, convegni, incontri B2B.
3.1 STRATEGIA: posizionarsi all’estero
Gli STEP per attuare un’efficace
             STRATEGIA
di Internazionalizzazione
della PRODUZIONE sono:
a) ANALISI DI MERCATO
b) INVIO DI MANAGER
c) OUTSOURCING
d) UFFICIO DI RAPPRESENTANZA
e) TRADING COMPANY
f) INVESTIMENTO PRODUTTIVO
3.2 - a) ANALISI DI MERCATO
                                 Il primo passo per una corretta strategia di
                                     INTERNAZIONALIZZAZIONE sia per progetti
                                     commerciali che produttivi, è uno studio di
                                     mercato dettagliato, finalizzato a scoprire:
                                 •   le caratteristiche del mercato target;
                                 •   le caratteristiche del settore economico di
E’ opportuno che le analisi di       riferimento,
mercato siano svolte da
                                 •   l’individuazione della concorrenza locale e
professionisti che                   internazionale,
preferibilmente raccolgano i
dati sul campo e non si          •   l’ubicazione dei mercati di
limitino dunque alla semplice        approvvigionamento,
elaborazione di informazioni
                                 •   tutti gli altri elementi che concorrono ad
tratte da internet.                  attuare la strategia aziendale di
                                     posizionamento.
3.3 - b) INVIO DI UN MANAGER
        La seconda fase può prevedere l’invio di un
           manager aziendale nel paese d’interesse,
           che dovrà verificare le possibilità di
           realizzazione del progetto commerciale o
           industriale.
        Alcune società di consulenza offrono la possibilità
           di ospitare il manager all’interno della loro
           sede ( in appositi spazi dotati di pc, telefono,
           fax e servizio di segreteria), il che facilita
           l’ingresso nelle dinamiche del paese a livello
           sia professionale che personale. Il mandato
           esplorativo del manager va quindi ad inserirsi
           nel programma condiviso con la società di
           consulenza.
        Il manager rimarrà nel paese fino a quando avrà
            raccolto sufficienti indicazioni, cosicché al suo
            ritorno l’azienda sia in grado di valutare
            adeguatamente gli investimenti da compiere.
3.4 - c) OUTSOURCING
       Acquistare e produrre, ma anche vendere
          all’estero, sono azioni che impongono di
          tenere sotto controllo le peculiarità della
          realtà locale.
       In una fase di INTERNAZIONALIZZAZIONE iniziale
          risulterà utile inviare sul posto, saltuariamente
          o periodicamente, un esperto (tecnico o
          commerciale) per risolvere i problemi legati ai
          fornitori, al controllo della qualità dei prodotti,
          alla gestione diretta dei clienti, etc.
       In alternativa è possibile ricorrere alle società di
          OUTSOURCING, che su pagamento di una
          commissione , svolgono i controlli concordati.
          Questa soluzione spesso è economicamente
          più conveniente dell’invio di
          tecnici/commerciali dall’Italia.
3.5 – d) UFFICIO DI RAPPRESENTANZA
          Nel momento in cui si rende necessaria la
             presenza diretta dell’azienda nel
             paese d’interesse, la forma meno
             impegnativa di investimento è l’Ufficio
             di Rappresentanza.
          I vantaggi che comporta sono:
          •   garantire visibilità all’azienda
          •   conoscere meglio il mercato
          •   implementare i rapporti con la
              clientela e di monitorare le reti di
              vendita
          •   di sviluppare l’approvvigionamento e/o
              la terziarizzazione della produzione
              nelle aziende locali.
3.6 - e)TRADING COMPANY
       Se l’obiettivo finale dell’Internazionalizzazione
          della nostra azienda è un investimento
          produttivo, il passo precedente può essere
          la costituzione di una Trading Company
          (società commerciale).
       La Trading Company offre questi vantaggi:
       •   poter fatturare in valuta locale;
       •   fungere da intermediario nelle attività di
           sourcing e outsourcing tra i fornitori locali
           e destinatari finali dei prodotti (evitando
           che gli uni entrino in contatto diretto con
           gli altri, con evidenti rischi di perdita del
           cliente).
3.7 – f) INVESTIMENTO PRODUTTIVO
          La creazione di una sede produttiva
             all’estero dovrà rispondere a queste
             esigenze:
          • Garantire supremazia competitiva a
            livello globale, con costi e standard
            qualitativi adeguati;
          • Avere una durata temporale
            sufficiente ad ammortizzare gli
            investimenti e a remunerare il capitale
            investito con adeguati tassi di profitto.
3.8 INVESTIMENTI

ANALISI    Invio di
          MANAGER                             TRADING   Investimento
   DI                 SOURCING      U.R.
                                              COMPANY   PRODUTTIVO
MERCATO

                 Ciascuno step successivo richiede
              un investimento economico maggiore.
3.9 STRATEGIA: vendere all’estero
Gli STEP per attuare un’efficace
            STRATEGIA
di Internazionalizzazione delle
   VENDITE sono:
A. ANALISI DI MERCATO
B. BUSINESS PLAN PER L’ESTERO
C. INTERNAZIONALIZZAZIONE
   DIRETTA O INDIRETTA
D. INTERLOCUTORI LOCALI
E. STRUMENTI
3.10 – A) ANALISI DI MERCATO
L’Analisi di mercato commissionata a chi di dovere, dovrà evidenziare:

•   SCHEDA PAESE: comprensiva sia di dati generali (ad esempio la popolazione, il PIL, il
    cambio della valuta locale da cui dedurre propensione al consumo, redditi, tendenze
    sociodemografiche, ecc. ), sia di elementi di più diretta utilità per l’imprenditore (ad
    esempio la presenza di istituti bancari italiani nel paese, l’esistenza di accordi doganali o
    valutari, la documentazione necessaria per il trasferimento delle merci, l’elenco delle fiere
    che si svolgono nel paese suddivise per settore, eventuali accordi di libero scambio in
    essere con l’Italia o al contrario la presenza e l’entità di dazi e quote per l’importazione di
    prodotti).
•   DATI SETTORE DI RIFERIMENTO: la valutazione della domanda reale e potenziale
    per il prodotto che si intende esportare, la presenza di produttori locali, il valore delle
    importazioni dall’estero, i canali usuali di vendita (diretta oppure indiretta tramite agenti,
    importatori o distributori).
•   ATTIVITA’ DELLA CONCORRENZA LOCALE: la distribuzione delle quote di mercato
    tra i diversi produttori e la copertura geografica dei diversi attori, la gamma di modelli e
    il tipo di promozione effettuata, i prezzi di riferimento e le condizioni di pagamento
    utilizzate, le garanzie offerte, le normative locali per la certificazione, le normative
    tecniche e sanitarie, i regolamenti locali per le etichette, i manuali di istruzioni.
•   PREZZO DI MERCATO delle merci concorrenti: eventuali tariffe di importazione o tasse
    locali, eventuali provvigioni per agenti o mark up per importatori e distributori.
3.11 Esempio: la REPUBBLICA CECA
    Nota di Settore Abbigliamento, gennaio 2011.              Da www.ice.gov.it Istituto nazionale per il
    Commercio Estero, Ufficio di Praga, Zámecké schody 1, Praha 1, 11800, +420257523590, praga@ice.it

•   Il costante miglioramento del potere d’acquisto e dello standard di vita del cittadino
    ceco, fanno prevedere l’aumento della domanda di beni di consumo e, fra questi, anche
    quelli di abbigliamento di livello medio-alto.
•   L’Italia, è per la Rep. Ceca uno dei fornitori più importanti di abbigliamento; ci sono
    comunque opportunità di penetrazione perché i prodotti italiani non sono presenti in
    tutta la rete distributiva e il design italiano è sempre percepito come migliore rispetto
    agli altri.
•   In termini del PIL pro capite a parità di potere d’acquisto (espresso in relazione al valore
    medio dell'Unione Europea che è pari a 100) l’economia ceca sta convergendo verso il
    livello europeo. Nel 2000 il livello è stato del 68,5% della media europea, attualmente
    ha superato l’80%.

                              Tabella: PIL pro capite in Purchasing Power Standards

              ANNO             2000    2001   2002   2003   2004    2005   2006    2007    2008    2009

              UE (27 paesi)     100     100    100    100    100     100    100     100     100     100

              Repubblica        68,5   70,2   70,4   73,4    75,1   75.9    77.0    80,1    80,3   80.0
              CECA
3.12 Esempio: la REPUBBLICA CECA
•     Stipendio lordo: Lo stipendio medio mensile lordo nel 2009 è stato pari a 23.598
      CZK, circa 892 EUR (al cambio medio dell’anno - 26,445 CZK/EUR). Nella seguente
      tabella è riportato l’andamento di questa variabile dal 2000. È evidente che lo stipendio
      è cresciuto molto più del livello dei prezzi. Lo stipendio reale, e così anche il potere
      d’acquisto, è dunque andato aumentando, permettendo un crescente consumo di beni
      di livello medio/alto o alto. –
                                 Tabella: Stipendio mensile lordo medio (in CZK)
                                               Fonte: Ufficio di Statistica Ceco

    ANNO            2000     2001     2002       2003      2004      2005      2006       2007     2008     2009     1° SEM.
                                                                                                                     2010
    Stipendio       13.219   14.378   15.524     16.430    17.466    18.344    19.546     20.957   22.691   23.598    23.513
    mensile medio
    Variazione         ---    8,8%     8,0%        5.8%      6.3%      5,0%        6,6%    7,2%     8,3%     4,0%      2,4%
    annua

•     In questa stessa Nota si trovano informazioni su: Inflazione, Disoccupazione
      (Relativamente al mercato del lavoro, la Repubblica Ceca sta meglio dell’Unione
      Europea), Struttura della popolazione - Età, Tassazione, etc.
3.13 Esempio: la REPUBBLICA CECA
•   Produzione: L’industria dell’abbigliamento è uno dei settori che richiede il maggior
    impiego di manodopera e per tale motivo è più esposto alle pressioni concorrenziali.
    Nell’ambito del comparto, prevale una forte presenza di lavorazione conto terzi, che
    supera il 50% della produzione totale. Nel 2009, il numero di dipendenti è
    drammaticamente diminuito del 19%. La causa in questo calo non è solo la crisi generale,
    ma anche l’adozione di un modello di produzione tessile denominato “nordeuropeo”. Ciò
    significa che nel paese di origine si creano solo marchio, design e marketing, mentre la
    produzione si alloca ovunque nel mondo, dove i costi sono più bassi. Dall’altra, il livello di
    produttività del lavoro è aumentato del 5,4% rispetto al 2008.

•   L´Italia si colloca al quarto posto tra i paesi fornitori di abbigliamento. Il principale
    concorrente dell’Italia sul mercato ceco è la Cina, che predomina in tutte le sottovoci del
    comparto. Seguono, molto al di sotto della quota cinese, la Germania e la Turchia.
           Tabella: Totali importazioni della voce 84 e importazioni dall’Italia (in migliaia di EUR)
                                       Fonte: Ufficio di Statistica Ceco

                       2005          2006          2007          2008          2009          Prev.
                                                                                             2010
          IMP.          1.111.179     1.078.685    1.189.854     1.414.082     1.321.875      1.431.969
          TOTALE
          IMP.             65.802        74.868       73.065        91.255        71.625        74.008
          ITALIA
          QUOTA               5,9%          6,9%          6,1%          6,5%          5,4%           5,2%
          ITALIA
3.14 Esempio: la REPUBBLICA CECA
•   Analizzando le importazioni ceche ed il
    posizionamento dell’Italia come fornitore dei prodotti
    di abbigliamento, si può notare come le importazioni
    di abbigliamento siano cresciute in modo sostanziale.
    Per esempio tra il 2007 e il 2008, tale crescita é stata
    pari a quasi il 25%. Tuttavia, confrontando le
    importazioni del 2009 con quelle del 2008, si evince
    che esse sono cadute del 21%. Questo risultato è
    stato sintomatico del calo subito dal commercio estero
    in generale. L´anno 2010 prevede una tenue ripresa
    del settore.

•   Le importazioni dall’Italia sono costituite
    prevalentemente da merci comprese nella voce 845:
   Abbigliamento bambino,
   maglioni,
   magliette,
   biancheria intima
   costumi da bagno.
3.15 Esempio: la REPUBBLICA CECA
SISTEMA DISTRIBUTIVO E DI PAGAMENTO:
•   L’abbigliamento di fascia alta è venduto nelle singole boutique
    monomarca o plurimarca che usano il canale distributivo diretto
    (produttore/esportatore vendita al dettaglio). Tali boutique si
    trovano nelle zone prestigiose, specificamente nella via praghese
    Parížská e suoi dintorni. Sul mercato locale sono presenti quasi
    tutti i grandi marchi italiani come Giorgio Armani, Versace,
    Salvatore Ferragamo, Prada, Dolce&Gabbana ed altri.
•   I negozi con i prodotti di marca (Max Mara, Lacoste, Benetton
    etc.) sono ubicati e svolgono un ruolo rappresentativo nelle zone
    lucrative (via Na Príkopech, Železná etc.) ovvero nei centri
    commerciali (Nový Smíchov, Palladium), la cui espansione è
                                                                            In generale, la Repubblica Ceca
    visibile negli ultimi anni. A differenza del passato, quando i centri
                                                                               sta sviluppando un sistema
    venivano costruiti nella periferia delle città, attualmente essi               distributivo di stampo
    tendono a sorgere nei centri urbani. La superficie di tali centri ha         occidentale. I margini di
    superato nel 2009 i 2,5 milioni di mq, cioè 240 mq per 1000             guadagno per i distributori sono
    abitanti. Per comparazione, la media in Europa Occidentale                gli stessi che negli altri paesi
                                                                             dell’Europa Occidentale. Per i
    ammonta a 200 – 250 mq per 1000 abitanti. Il forte incremento
                                                                             grossisti si tratta di un 20-30%,
    di queste aree è da attribuirsi agli investimenti effettuati dalle        le vendite al dettaglio invece
    multinazionali                                                           applicano un mark up tra l’80%
                                                                                          e il 400%.
3.16 Esempio: la REPUBBLICA CECA
                                    •   Negli ultimi anni, si è sviluppato molto velocemente il mercato
                                        delle grandi catene estere che stanno rapidamente
                                        rivoluzionando il panorama del commercio al dettaglio e le
                                        abitudini dei consumatori. Tra le catene di distribuzione, la
                                        posizione di testa spetta a C&A. Altre catene importanti che
                                        vendono abbigliamento sono New Yorker, H&M, Zara, Mango,
                                        Takko o Promod. Nel 2010 è riuscita a penetrare sul mercato
                                        ceco la catena tedesca Ulla Popken (abbigliamento da donna
                                        per taglie forti) con 4 nuovi punti di vendita. La presunta
                                        uscita dal mercato ceco della catena spagnola Zara invece non
                                        è stata realizzata. Sia la scelta della merce, che
                                        l’approvvigionamento delle catene estere presenti in
                                        Repubblica Ceca é stabilito per la maggior parte tramite le loro
                                        case madri.

• Anche gli ipermercati e i grandi magazzini (Tesco, Globus, Makro, ecc.) dispongono di
una propria organizzazione di vendita. Il fornitore di abbigliamento viene scelto
dall’ipermercato secondo le migliori condizioni offerte e la merce è venduta sotto il marchio
proprio dell’ipermercato (p.e. F&F by Tesco). I prodotti sono molto richiesti dalla maggior
parte degli abitanti cechi, perché i loro prezzi risultano convenienti. Nelle città di provincia
sono spesso presenti anche i negozi di venditori cinesi che offrono abbigliamento "casual"
e sportivo di bassa qualità a prezzi di assoluta concorrenza.
3.17 Esempio: la REPUBBLICA CECA
•   Le compravendite via internet sono sempre in
    aumento, ciò significa che sta crescendo anche la
    loro quota sul totale del commercio al dettaglio.
    Questo trend avviene soprattutto per i prodotti
    dei grandi marchi dove le differenze di prezzo, in
    termini di risparmio, rispetto a quelli delle
    boutique, sono più evidenti.

                La figura dell’agente è poco diffusa nel settore abbigliamento in RC.
          I pochi agenti che operano sul territorio centro-europeo, usano il seguente
         sistema: l’agente presenta una collezione principale per una data stagione
      (autunno-inverno), invita gli acquirenti più importanti o i manager commerciali
      e chiede loro di dare un giudizio sulla collezione. In base ai loro suggerimenti
              e alle loro osservazioni, la collezione viene completata o modificata, e
      soltanto in seguito viene mandata in produzione. L’acquirente riceve la merce
             ordinata dopo 6 mesi (tempo necessario per il processo di produzione).
3.18 Esempio: la REPUBBLICA CECA
CONSIGLI PER I PRODUTTORI ITALIANI:
Volendo entrare sul mercato ceco con prodotti di livello medio/alto, i produttori
   ed esportatori italiani devono cercare di far conoscere bene il proprio marchio,
   supportando la vendita attraverso adeguate campagne pubblicitarie.
Trattandosi di un mercato di dimensioni limitate, è relativamente più facile
   raggiungere con successo opinion leader e decision-maker, organizzando
   presentazioni di prodotti Made in Italy sotto forma di sfilate, conferenze
   stampa o promozioni in negozi o grandi magazzini.
Oltre alle azioni sopra indicate è consigliato:
· informare i potenziali clienti sulle novità e collezioni tramite inserzioni su
    riviste specializzate del settore
· inviare i cataloghi e presentazione aziendale ai potenziali partner locali che
    possono essere interessati alla collaborazione commerciale
· visitare i potenziali partner locali per verificare il loro posizionamento sul
   mercato e la loro credibilità
3.19 – B) BUSINESS PLAN PER L’ESTERO
                                  1.   PRODOTTO selezionato per l’esportazione : design, dimensione,
                                       materie prime, caratteristiche tecniche e le dinamiche connesse al
                                       suo trasporto (imballaggio, identificazione, stockaggio);
                                  2.   BUDGET destinato all’attività in programma (comprensivo di
                                       iniziative promozionali, incentivi venditori, etc.);
                                  3.   PREZZO EXPORT del prodotto, che tenga in considerazione
                                       anche elementi di costo non presenti sul mercato domestico, quali
                                       l’oscillazione dei cambi ed eventuali dazi;
                                  4.   MARKETING ed iniziative promozionali (web, fiere, cataloghi,
E’ lo strumento ideale per fare        pubblicità su riviste, giornali, tv), considerando eventuali
                                       adattamenti per i singoli mercati esteri (cataloghi in lingua,
     il check-up all’azienda,
                                       personalizzazione dei campionari, etc.);
     per verificare la presenza
                                  5.   ASPETTI CONTRATTUALI: scegliere la tipologia di contratto da
     di quegli elementi che            stipulare con i potenziali clienti esteri;
     spesso non sono
                                  6.   ORGANIZZAZIONE AZIENDALE: valutare il livello di
     determinanti nel mercato          competenza del responsabile estero e/o dell’ufficio export, la
     esclusivamente nazionale,         conoscenza delle lingue, l’esistenza di un controllo di gestione e di
     ma risultano                      procedure informatizzate per pre e post vendita;
     indispensabili in un         7.   ASPETTI FINANZIARI: analizzare modalità e tempi di
     contesto internazionale           pagamento da applicare al cliente estero, la gestione del rischio di
                                       cambio e del recupero crediti;
                                  8.   MARCHI E BREVETTI: verificare l’esistenza di restrizioni all’uso
                                       del marchio e la modalità di protezione di marchi e brevetti
                                       nell’area di interesse.
3.20 – C) INTERNAZIONALIZZAZIONE DIRETTA O
                   INDIRETTA
Esistono due forme di Internazionalizzazione tra cui l’imprenditore
    può scegliere:

•   Internazionalizzazione DIRETTA: l’azienda vende il
    prodotto direttamente al cliente finale tramite agenti e/o filiali
    di vendita;
    Svantaggi: costi commerciali relativamente più elevati;
    Vantaggi: elevato livello di vigilanza sull’immagine dell’azienda
    e sulla qualità del prodotto, controllo diretto sul prezzo finale e
    sui clienti (ideale per beni di elevato valore o bisognosi di
    assistenza tecnica).

•   Internazionalizzazione INDIRETTA: il rapporto tra
    l’azienda e il cliente finale è mediato da un terzo soggetto
    (distributori, buyer di grosse realtà distributive, società di
    trading, etc.);
    Svantaggi: quasi impossibile controllo del prezzo finale della
    merce, saltuari contatti e rapporti con i clienti finali;
    Vantaggi: rapidità di introduzione nel mercato, investimento
    commerciale più limitato.
3.21 – D) INTERLOCUTORI LOCALI
I potenziali INTERLOCUTORI LOCALI sono i clienti
    finali, gli agenti, gli importatori, i distributori, i
    subfornitori, ecc., cioè tutti coloro che saranno
    coinvolti nell’attività di internazionalizzazione
    dell’azienda in quel paese.
La scelta di queste risorse risulta di capitale
    importanza e si può attuare con una di queste
    modalità:
                                                             Agli INTERLOCUTORI LOCALI saranno
                                                                 richiesti:
•   Partecipando a fiere internazionali nel paese
    d’interesse e sviluppandone i CONTATTI
                                                             Requisiti essenziali: ad esempio la
                                                                licenza per l’importazione, la
•   Incontrando in Italia BUYER ESTERI                          localizzazione in una determinata
•   Inviando un MANAGER nel paese d’interesse                   area, la disponibilità di un
•   Attivando una RICERCA con una struttura                     magazzino, etc.;
    specializzata (es. ICE fornisce una “mappatura           Requisiti accessori: ad esempio un
    dei distributori”)                                          livello minimo di fatturato,
                                                                l’accessibilità a una rete di
                                                                assistenza tecnica, la disponibilità a
                                                                un mandato in esclusiva, etc.
3.22 – E) STRUMENTI
Per poter proporre la propria produzione su uno o più mercati esteri
    è assolutamente necessario aver preventivamente definito:
 LISTINO PREZZI per l’esportazione, comprensivo di: valuta di
  riferimento, valore dell’ordine minimo, i termini medi di
  consegna, il tipo di trasporto, confezione e imballaggio, il peso,
  la dimensione, il volume, il codice doganale del prodotto, la
  validità delle condizioni riportate sul listino, etc.
 CATALOGO, sia esso in forma cartacea o informatica, redatto
  anche in lingua inglese ed eventuali altre lingue (è utile
  predisporre un’apposita sezione del sito web anche nella lingua
  del paese oggetto della promozione) prestando attenzione a
  indicare norme, marchi e termini tecnici, conformi alla
  legislazione vigente e adeguati al mercato prescelto;
 ETICHETTATURA della produzione: le norme a riguardo
  variano infatti da Stato a Stato. Benché l’inglese sia ampiamente
  utilizzato, in alcuni luoghi è obbligatoria la lingua locale, come
  riportare eventuali informazioni aggiuntive richieste dalla
  legislazione vigente nel paese.
4.1 Difficoltà e SOLUZIONI
 Limiti delle piccole
  imprese italiane
                         RETI DI IMPRESA

    Lontananza                PARTNER
geografica e culturale   (analisi di mercato)

 Dimensione minima
                               PARTNER
 dell’investimento in
        ingresso           (finanziamenti)

                              PARTNER
  Rischio finanziario
                            (assicurazioni)

 Difficoltà a svolgere
adeguatamente attività     RETI DI IMPRESA
  ITALIA + ESTERO
5.1 NUOVE OPPORTUNITA’
      Le strutture partner per
         l’Internazionalizzazione hanno elaborato
         questi nuovi supporti a favore delle PMI:
       SPRINT (Sportelli Regionali per
        l’Internazionalizzazione);
       SBA (Small Business Act);
       Progetto Matricole;
       Programma straordinario di promozione del
        Made in Italy.
5.2 SPRINT: Sportelli regionali per
                  l'internazionalizzazione
La creazione degli Sportelli regionali per l'internazionalizzazione del sistema delle imprese
    risponde all'esigenza delle imprese di disporre sul territorio di interlocutori unici in grado
    di assisterle - in maniera coordinata e con maggiore efficacia - nel passaggio da una
    dimensione prevalentemente locale ad una collocazione internazionale.

    Obiettivo degli Sportelli è quello di agevolare l'accesso delle PMI alla gamma di servizi e
    strumenti pubblici per l'internazionalizzazione, che vanno dagli strumenti comunitari,
    nazionali e regionali, a strumenti finanziari ed assicurativi, al supporto e guida nella
    selezione dei mercati esteri, alla scelta di partner commerciali e di investimento,
    all'attrazione di investimenti esteri.
    Presso lo Sportello gli operatori possono ricevere informazioni sull'assicurazione e il
    finanziamento del credito all'esportazione, sui contributi ai consorzi per il commercio
    estero; possono presentare la domanda di finanziamento e di assicurazione e, nello
    stesso luogo, ricevere la risposta come in un one stop shop per l'internazionalizzazione.

    All'attività degli Sportelli prendono parte l'ICE, la SACE, la SIMEST, la FINEST e
    Sviluppo Italia, in raccordo o in associazione con i vari soggetti territoriali impegnati
    nel sostegno del sistema produttivo locale, quali enti regionali, associazioni di
    categoria, Unioncamere.
5.3 SMALL BUSINESS ACT
Lo SBA, presentato nel giugno 2008 dalla
    Commissione Europea e approvato dal
    Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo nel
    Dicembre 2008, è un pacchetto di principi
    guida e misure concrete volti a sostenere la
    crescita e la competitività delle piccole imprese.

Il documento nasce dalla considerazione che nell’UE
    oltre il 92% delle imprese è costituito da
    imprese di piccola e media dimensione (PMI),
    che assicurano il 67% del totale dei posti di
    lavoro: si tratta pertanto di un sistema
    essenziale per l’economia europea, la cui
    crescita e capacità di approfittare delle
    opportunità presentate dal mercato unico
    europeo è però frenata da diversi fattori, tra i
    quali spiccano gli eccessivi oneri amministrativi e
    la difficoltà di accesso ai finanziamenti.
5.4 SMALL BUSINESS ACT
Lo "Small Business Act" si basa su dieci principi destinati a guidare la
   formulazione delle politiche comunitarie e nazionali, nonché su misure
   pratiche per la loro attuazione.
1. Sviluppo di un ambiente favorevole all'imprenditorialità al fine di
   agevolare la creazione di PMI, in particolare fra le donne e gli immigrati, e di
   incoraggiare i trasferimenti di imprese, soprattutto delle PMI familiari. La
   Commissione deve promuovere la cultura imprenditoriale in particolare
   attraverso la creazione di reti di imprese e lo scambio di esperienze. Gli Stati
   membri devono adottare misure nei settori dell'insegnamento, della
   formazione, della fiscalità e dell'assistenza agli imprenditori.
2. Sostegno agli imprenditori onesti che desiderano riavviare un'attività dopo
   aver sperimentato l'insolvenza. La Commissione incoraggia lo sviluppo di
   una "politica della seconda possibilità". In tale ottica, gli Stati membri devono
   porre in essere regimi di sostegno e limitare la durata delle procedure di
   scioglimento di un’impresa, in caso di bancarotta non fraudolenta
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