MERCATI INTERNAZIONALI: partner e strategie. Schio 20 luglio 2012 Dott. Margherita Marin - Scuadra
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Oggi parleremo di: 1. GLOBALIZZAZIONE ed INTERNAZIONALIZZAZIONE. 2. I PARTNER del processo di internazionalizzazione. 3. I SERVIZI offerti da ciascun partner. 4. Gli STEP per attuare un’efficace STRATEGIA di Internazionalizzazione. 5. Difficoltà e SOLUZIONI. 6. OPPORTUNITA’: Sprint, Small Business Act, Progetto Matricole, Programma straordinario di promozione del Made in Italy, etc…
1.1 GLOBALIZZAZIONE Dalla fine degli anni ’80 ha iniziato a diffondersi un fenomeno denominato GLOBALIZZAZIONE, che ha modificato radicalmente l’assetto economico di tutto il mondo. Con il termine GLOBALIZZAZIONE si indica il processo di crescita progressiva delle relazioni e degli scambi a livello mondiale in diversi ambiti. Tra i numerosi effetti prodotti dalla globalizzazione vi sono: CONSEGUENZA: se già • l’integrazione dei mercati, ovvero l’intensificarsi della vent’anni fa era di basilare circolazione dei beni all’interno dei singoli Paesi; importanza saper vendere all’estero, oggi è diventato • l’integrazione delle strutture produttive in assetti fondamentale pensare la industriali multinazionali: allo scopo di ridurre i costi di produzione in un orizzonte fabbricazione, il processo produttivo viene dislocato in siti planetario (cioè ovunque sia industriali situati in più paesi. conveniente farlo).
1.2 INTERNAZIONALIZZAZIONE In uno scenario economico così mutato, da un lato è favorito l'aumento della concorrenza, anche nei settori di tradizionale specializzazione italiana, dall'altro nascono opportunità di intervento in nuove aree dove la domanda è in continuo sviluppo o dove i costi di produzione sono allettanti. Le imprese che vogliono competere in questo contesto devono dotarsi di: • Elasticità nell’assetto dei fattori produttivi, non ultimo quello finanziario; Il processo di INTERNAZIONALIZZAZIONE • Velocità di reazione rispetto ai vantaggi impone che l’azienda abbia comparati tra i vari Paesi; bisogno di essere informata, consigliata ed assistita da esperti Per le PMI Italiane ciò è possibile se si in tutte le fasi che precedono, esse liberano dal loro individualismo ed affrontando sono concomitanti e seguono queste nuove sfide con iniziative aggregate l’attuazione di qualsiasi nelle vendite, negli acquisti e negli investimento. investimenti (ad es. reti di Imprese).
1.3 INTERNAZIONALIZZAZIONE Per superare gli ostacoli informativi, legislativi ed operativi che s’incontrano in un contesto internazionale, Le Istituzioni Italiane Gli Istituti di Credito ed Assicurativi Le Associazioni di categoria Unioncamere, etc. hanno creato delle strutture Partner e dei servizi su misura che agevolano le PMI.
2.1 PARTNER SIMEST:la finanziaria di sviluppo e promozione delle imprese italiane all'estero, controllata dal Governo Italiano che detiene il 76% del pacchetto azionario, ed è partecipata da banche, associazioni imprenditoriali e di categoria. ICE: Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, sottoposto ai poteri di indirizzo e vigilanza del Ministero dello sviluppo economico, del Ministero degli affari esteri e del Ministero dell'economia e delle finanze. SACE: gruppo assicurativo-finanziario attivo nell’export credit, nell’assicurazione del credito, nella protezione degli investimenti, nelle garanzie finanziarie, nelle cauzioni e nel factoring. VENETO INNOVAZIONE: l’agenzia in house della Regione del Veneto istituita con l’obiettivo di promuovere e sviluppare la ricerca applicata e l’innovazione all’interno del sistema produttivo veneto.
2.2 SIMEST Simest è stata istituita con la Legge n. 100 del 24/4/1990, come società per azioni, controllata dal ministero del Commercio con l'Estero (ora ministero Attività Produttive) e partecipata da banche, imprese e associazioni imprenditoriali. Gli interventi di Simest, per quanto concerne gli investimenti, riguardano prevalentemente quei paesi che hanno adottato normative di salvaguardia degli investimenti esteri o che sono firmatari di accordi con il Governo italiano o con organizzazioni internazionali destinate alla protezione degli investimenti esteri, del loro disinvestimento e del trasferimento degli utili. Simest interviene soprattutto a favore delle piccole e medie imprese, ma può partecipare anche in imprese di grandi dimensioni per iniziative di particolare interesse nazionale. Dal 1° gennaio 1999, SIMEST è chiamata a gestire tutte le agevolazioni pubbliche destinate a sostenere le esportazioni italiane, gli investimenti all'estero, la presenza commerciale all'estero e la partecipazione italiana a gare internazionali.
2.3 SIMEST Il D.Lgs. 143/98 ha dato la gestione a Simest dei seguenti strumenti: agevolazione dei crediti all'esportazione, ai sensi del D.Lgs. 143/98, capo secondo (ex Legge 227/77 - Legge Ossola); agevolazioni per gli investimenti in società o imprese all'estero (al di fuori della UE) ai sensi della Legge 100/90; finanziamento agevolato di programmi di penetrazione commerciale all'estero (al di fuori della UE) ai sensi della Legge 394/81; finanziamento agevolato delle spese di partecipazione a gare internazionali (al di fuori della UE) ai sensi della Legge 304/90; finanziamenti agevolati delle spese relative a studi di prefattibilità e fattibilità connessi all'aggiudicazione di commesse all'estero, nonché delle spese relative a programmi di assistenza tecnica e studi di fattibilità collegati alle esportazioni e agli investimenti italiani all'estero (al di fuori della UE) ai sensi dell'articolo 22, comma 5, del D.Lgs. 143/98 - D.M. 136/2000. La SIMEST può quindi: • partecipare fino al 25% del capitale (rispetto al 15% originariamente previsto) delle società estere partecipate dalle imprese italiane al di fuori della U.E. ; • concedere finanziamenti alle imprese estere partecipate, anche nell'ambito di operazioni di cofinanziamento con istituti internazionali, fino al 25% dell'impegno finanziario previsto dal programma economico della società estera; • partecipare a joint ventures e a investimenti all'estero con capitale totalmente italiano o di imprese aventi stabile organizzazione in un altro Paese dell'Unione Europea e controllate da imprese italiane; • partecipare a società italiane ed estere che abbiano finalità strumentali alla promozione e allo sviluppo di iniziative di investimento e di collaborazione commerciale e industriale all'estero, come società finanziarie, assicurative, di leasing e di factoring.
2.4 SIMEST I CRITERI adottati da SIMEST per la selezione delle imprese beneficiarie sono: affidabilità ed esperienza dell'operatore italiano e del partner locale quando previsto; validità delle tecnologie previste dal progetto; qualità dei prodotti/servizi e prospettive di mercato; adeguato apporto di mezzi propri a copertura degli investimenti lordi; riflessi dell'iniziativa su bilancia dei pagamenti, occupazione, utilizzazione di risorse locali del paese destinatario; idonea redditività attesa dell'iniziativa. La partecipazione italiana nell'investimento all'estero deve preferibilmente configurare: una presenza significativa nel capitale di rischio e nella gestione aziendale; l'apporto del management e di programmi di formazione del personale chiave. Analogamente, l'eventuale partecipazione estera dovrà prevedere l'apporto di: una quota adeguata di mezzi propri; un efficace contributo all'operatività aziendale (messa a disposizione di immobili ed impianti; fornitura di materie prime, semilavorati, servizi industriali; commercializzazione locale; gestione di pratiche amministrative). www.simest.it
2.5 SIMEST: un esempio di AGEVOLAZIONE DEI CREDITI ALL'ESPORTAZIONE (DECRETO LEGISLATIVO 143/98, ex L. 227/77) • A cosa serve? L'agevolazione consente alle imprese esportatrici italiane di offrire agli acquirenti/committenti esteri dilazioni di pagamento a medio/lungo termine a condizioni e tassi di interesse competitivi, in linea con quelli offerti da concorrenti di paesi OCSE. L'intervento è nella forma del contributo agli interessi su finanziamenti concessi da banche italiane o estere. • Esportazioni agevolabili? Forniture di macchinari, impianti, studi, progettazioni, lavori e servizi, nonché semilavorati o beni intermedi destinati in via esclusiva ad essere integrati in beni di investimento. • Verso quali paesi? Senza limitazioni • Forma di intervento? Contributi agli interessi su finanziamenti concessi da banche italiane o estere. • Finanziamenti ammissibili? Il finanziamento può essere denominato in Euro ed in tutte le principali valute e può essere concesso dalla banca all’impresa italiana esportatrice a fronte del credito da questa accordato all’acquirente estero (credito fornitore) o direttamente alla controparte estera (credito acquirente o finanziario). Il finanziamento deve essere comunque denominato nella stessa valuta di denominazione del contratto di fornitura. Ai fini dell’ammissibilità, la garanzia assicurativa della SACE non è obbligatoria. • Importo agevolabile del finanziamento: Copre al massimo l’85% dell’importo della fornitura; una quota pari ad almeno il 15% deve essere pagata dall’acquirente per contanti. • Durata del credito all’esportazione? Uguale o superiore a 24 mesi dal "punto di partenza del credito" (spedizione/consegna o, nel caso di impianti "chiavi in mano", collaudo preliminare). La durata massima è determinata in base agli accordi internazionali (Consensus), in relazione alla categoria del paese ed alle tipologie di operazioni. Altre informazioni in www.simest.it
2.6 ICE L'ICE è l’Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane - attualmente in gestione transitoria - è stata istituita dalla Legge 22 dicembre 2011 n. 214 come ente dotato di personalità giuridica di diritto pubblico, sottoposto ai poteri di indirizzo e vigilanza del Ministero dello sviluppo economico che li esercita sentiti, per le materie di rispettiva competenza, il Ministero degli affari esteri ed il Ministero dell'economia e delle finanze. L'Agenzia ha il compito di sviluppare, agevolare e promuovere i rapporti economici e commerciali italiani con l'estero, con particolare attenzione alle esigenze delle piccole e medie imprese, dei loro consorzi e raggruppamenti (RETI). L'ICE opera al fine di sviluppare l'internazionalizzazione delle imprese italiane, nonché la commercializzazione dei beni e servizi italiani nei mercati internazionali, e di promuovere l'immagine del prodotto italiano nel mondo. L'Agenzia svolge le attività utili al perseguimento dei compiti ad essa affidati I servizi offerti da ICE e, in particolare, offre servizi di INFORMAZIONE, ASSISTENZA E possono essere CONSULENZA alle imprese italiane che operano nel commercio gratuiti o su internazionale e promuove la cooperazione nei settori industriale, preventivo. agricolo e agro-alimentare, della distribuzione e del terziario, al fine di incrementare la presenza delle imprese italiane sui mercati www.ice.gov.it internazionali.
2.7 ICE: servizi gratuiti SERVIZI GRATUITI: sono consultabili sul sito www.ice.gov.it, previa iscrizione gratuita all’Export Club • INFORMAZIONI GENERALI E DI PRIMO ORIENTAMENTO: Informazioni generali e di primo orientamento sulle possibilità di accesso al mercato prima di investire in analisi di mercato più specifiche. • GUIDE AL MERCATO: Sono uno strumento informativo di facile consultazione e di primo orientamento sulle caratteristiche dei mercati e sulle opportunità per il “Made in Italy”. Contengono informazioni sul quadro economico generale, sul rischio Paese, sull’interscambio commerciale ed i flussi di investimento, sulla normativa doganale, fiscale e societaria ed un’analisi delle opportunità per i prodotti italiani con l’indicazione dei settori promettenti in ogni mercato. • SCHEDE PRODOTTO: Analisi statistiche e sintesi grafiche che consentono di evidenziare nel contesto internazionale i mercati dinamici, i mercati incerti ed i mercati meno dinamici, per oltre 200 prodotti. Le schede, scaricabili anche in formato Excel, contengono informazioni dettagliate sulla domanda e la concorrenza internazionale per i prodotti di interesse.
2.8 ICE: servizi gratuiti • BIBLIOTECA DI COMMERCIO ESTERO: Ricerca su uno schedario titoli di circa 15.000 volumi e 1.500 periodici, italiani ed esteri, sul commercio internazionale. Il materiale è consultabile presso la Biblioteca dell’ICE della Sede di Roma. • GARE INTERNAZIONALI: Informazioni sintetiche sulle gare internazionali, interrogabili sia per settore che per Paese, con una sintesi dei bandi ed i riferimenti utili alla richiesta del capitolato d’appalto e la presentazione dell’offerta. Notizie sulle aggiudicazioni (se disponibili), utili per eventuali contratti di subfornitura. Le informazioni sono raccolte e immesse nel sistema in collaborazione con la rete del Ministero degli Affari Esteri e di Assocamerestero. E’ disponibile un servizio di aggiornamento automatico via e-mail. • FINANZIAMENTI INTERNAZIONALI: La “Banca Dati Finanziamenti” fornisce informazioni sintetiche sui progetti di finanziamento dei principali organismi internazionali suddivisi per Paese beneficiario e per settore, per seguire il “ciclo di vita” e gli stadi di avanzamento di ciascun progetto. E’ disponibile un servizio di aggiornamento automatico via e-mail.
2.9 ICE: servizi gratuiti • ANTEPRIMA GRANDI PROGETTI : Segnalazione delle opportunità di partecipazione ad iniziative ed attività, prima che queste si concretizzino in gare e progetti di finanziamento. Le informazioni sono suddivise per paesi e settori, con indicazione delle fonti per eventuali approfondimenti. Le informazioni sono raccolte e immesse nel sistema in collaborazione con la rete del Ministero degli Affari Esteri e di Assocamerestero. E’ disponibile un servizio di aggiornamento automatico via e-mail. • INIZIATIVE PROMOZIONALI NEL MONDO: Elenco delle attività previste dal programma promozionale. Per ogni iniziativa vengono fornite informazioni sullo stato di avanzamento, sulle modalità di partecipazione e sui risultati conseguiti nelle edizioni precedenti. • RICERCA PROFESSIONISTI LOCALI: Selezione e conferma sulla disponibilità di professionisti locali (interpreti, traduttori, avvocati, commercialisti, tecnici, consulenti, organizzazioni specializzate, società di certificazione, studi tecnici, ecc.) ed eventuale organizzazione del primo appuntamento. • PUBBLICAZIONI SETTORIALI : Pubblicazioni settoriali e monografiche di tipo macroeconomico e su mercati, prodotti, normative e aspetti legislativi.
2.10 ICE: servizi gratuiti • STATISTICHE DI PRIMA INFORMAZIONE : Elaborazioni statistiche predefinite relative a dati macroeconomici e d’interscambio dell’Italia, per paesi e settori.E’ disponibile l’aggiornamento automatico via e-mail. • STATISTICHE SELEZIONABILI A MENU: Il servizio permette di selezionare una serie di tavole statistiche predefinite, per analizzare il posizionamento competitivo dell’Italia rispetto ai principali concorrenti nei diversi mercati, con livelli di disaggregazione per settore, prodotto ed area geografica. • OPPORTUNITA’ COMMERCIALI : Permette di conoscere tempestivamente le occasioni di business con l’estero (esportazioni e importazioni di merci e servizi, segnalazioni di collaborazione industriale e di investimento) trasmesse quotidianamente dalla rete degli Uffici dell’Istituto, anche con aggiornamento via e-mail per paesi e settori di interesse. • NOTIZIE ITALIA/ESTERO: Notiziario telematico quotidiano con informazioni economiche e commerciali, notizie sulla concorrenza internazionale, sulle novità dei mercati esteri e sugli aspetti normativi, doganali, fiscali e tecnici. E’ disponibile l’aggiornamento automatico via e-mail per ricevere le notizie sui paesi e settori di interesse.
2.11 ICE: servizi su preventivo SERVIZI SPECIALIZZATI E PERSONALIZZATI: Sono a pagamento e forniti (dietro richiesta) dagli Uffici in Italia e all’estero. Occorre inviare la richiesta direttamente all’Ufficio del Paese cui si è interessati. I preventivi sono gratuiti. Per il pagamento del servizio sarà emessa una fattura dalla Sede di Roma. I prezzi dei Servizi Personalizzati sono stabiliti sulla base di parametri di giornate/uomo, secondo i seguenti tre gruppi di uffici: 1) € 260,00 giornata/uomo: Algeri, Almaty, Amman, Baku, Bangkok, Beirut, Belgrado, Bratislava, Bucarest, Budapest, Calcutta, Canton, Casablanca, Dakar, Damasco, Giacarta, Hochiminh City, Il Cairo, Istanbul, Johannesburg, Karachi, Kiev, Kuala Lumpur, Lima, Manila, Mosca, Bombay-Mumbai, New Delhi, Novosibirsk, Pechino, Praga, Riga, San Pietroburgo, Sarajevo, Seoul, Shanghai, Sofia, Taipei, Tallinn, Tashkent, Teheran, Tirana, Tripoli, Tunisi, Varsavia,Vilnius, Zagabria. 2) € 300,00 giornata/uomo: Amsterdam, Atene, Buenos Aires, Caracas, Città del Messico, Dubai, Dublino, Helsinki, Hong Kong, Kuwait, Lisbona, Lubiana, Madrid, Montevideo, Montreal, Riyad, San Paolo, Santiago, Singapore, Skopje, Sydney, Tel Aviv, Toronto. 3) € 360,00 giornata/uomo: Atlanta, Berlino, Bruxelles, Chicago, Copenhagen, Düsseldorf, Houston, Londra, Los Angeles, Miami, New York, Osaka, Oslo, Parigi, Stoccolma, Tokyo, Vienna e Uffici ICE della Rete Italia
2.12 ICE: servizi su preventivo • STATISTICHE PERSONALIZZATE: Elaborazioni statistiche realizzate per specifiche esigenze dall’Area Studi della Sede di Roma. • STATISTICHE DI FONTE ESTERA:Elaborazioni statistiche di fonte locale fornite dagli uffici della Rete estera. • RICERCHE DI MERCATO PERSONALIZZATE: Sono strutturate sulle esigenze del cliente, per valutare le concrete possibilità di introduzione del prodotto nei singoli mercati. • INFORMAZIONI DOGANALI, FISCALI E TECNICHE[ Standard: € 50,00 - Personalizzate: su preventivo ]: Informazioni e normative relative a trasporti, imballaggi, regime di marchi, brevetti e normative doganali, fiscali, valutarie, tecniche e altro. • INFORMAZIONI CONTRATTUALI[ Standard: € 50,00 - Personalizzate: su preventivo ]: Informazioni su normative ed eventuali usi locali in materia di contratti di compravendita, di agenzia e di rappresentanza, leasing, franchising, arbitrato.
2.13 ICE: servizi su preventivo • DISCIPLINA DEL LAVORO E DEGLI INVESTIMENTI[ Standard: € 50,00 - Personalizzate: su preventivo ]: Informazioni necessarie a valutare le ipotesi di investimento diretto all’estero. • NOMINATIVI DI OPERATORI ECONOMICI ESTERI: Elenchi di nominativi selezionati in base alle richieste. Il servizio garantisce l’accuratezza della parte anagrafica, del settore merceologico e dell’attività svolta ma non l’interesse degli operatori locali ad intraprendere relazioni d’affari. • ELENCO SEMPLICE DI CONTATTI (*) [ € 55,00 ]: Elenco (massimo 15) di importatori, agenti, trading companies, potenziali partner commerciali ed industriali relativi al settore indicato. • ELENCO A MAGGIOR DETTAGLIO MERCEOLOGICO (*)[ € 130,00 ]:I nominativi (massimo 15) sono selezionati sulla base dello specifico segmento di mercato di interesse dell’azienda richiedente. (*) Questi elenchi preconfezionati di contatti non sono disponibili per tutti i paesi e/o prodotti, in tali casi sarà quindi proposto un “Elenco di contatti personalizzato”
2.14 ICE: servizi su preventivo • ELENCO DI CONTATTI PERSONALIZZATO: I nominativi sono selezionati e forniti in base alle specifiche e personali esigenze dell’azienda richiedente e mediante un’accurata ricerca e selezione da parte degli Uffici ICE. • RICERCA CLIENTI E PARTNER ESTERI: Il servizio si compone delle seguenti attività: selezione di un elenco di imprese locali potenzialmente interessate; invio di documentazione e/o campioni, forniti dal richiedente, alle imprese selezionate, con lettera di accompagnamento dell’Ufficio ICE ed eventuale questionario, conformemente agli usi locali; follow-up telefonico per verificare l’avvenuto ricevimento del materiale inviato e per riscontrare l’interesse all’offerta; relazione finale sui risultati. • ORGANIZZAZIONE INCONTRI D’AFFARI: Organizzazione di incontri sia con partner economici selezionati dagli Uffici della Rete estera sia con operatori segnalati dai clienti. • INFORMAZIONI RISERVATE SU IMPRESE ESTERE: Possono essere richieste, per valutare l’affidabilità dei potenziali partner, agli Uffici della Rete Italia ed estera. I prezzi variano in relazione al Paese: Unione Europea, Andorra, Liechtenstein, Monaco, Norvegia, Svizzera, USA e Canada [ € 100,00 ]; Bosnia ed Erzegovina, Croazia, Turchia e Islanda[ € 125,00 ]; Resto del mondo [ € 155,00 ]. Sono previsti dei supplementi per le richieste urgenti.
2.15 SACE SACE è un gruppo assicurativo-finanziario attivo nell’export credit, nell’assicurazione del credito, nella protezione degli investimenti, nelle garanzie finanziarie, nelle cauzioni e nel factoring. Il Gruppo sostiene la crescita di oltre 25 mila imprese in più di 180 paesi, garantendo flussi di cassa più stabili e trasformando i rischi di insolvenza in opportunità di sviluppo. SACE assicura contro i seguenti rischi di: • Credito, connesso al mancato pagamento parziale o totale del debitore; • Mancata o ritardata restituzione parziale o totale delle cauzioni, depositi o anticipazioni; • Escussione delle fidejussioni previste per concorrere ad aste e appalti, a fronte di pagamenti anticipati a garanzia di buona esecuzione del contratto; • Produzione, per impossibilità di eseguire le prestazioni contrattuali; • Requisizione, confisca o comportamento arbitrario da parte dello Stato estero; • Distruzione o danneggiamento di beni connessi all’operazione assicurata; • Investimento all’estero a cui è esposto l’operatore nazionale nel caso in cui costituisca, partecipi o controlli un’ impresa estera. Gli eventi generatori di sinistro considerati da SACE possono essere di natura politica o commerciale.
2.16 SACE Tra i servizi offerti da SACE ci sono: • POLIZZA CREDITO FORNITORE: garantisce le esportazioni singole contro il rischio di mancato pagamento del credito per eventi di natura politica e commerciali senza limiti di importo. Se la singola transazione è destinata verso un paese UE o alcuni paesi OCSE, la dilazione del credito deve essere pari o superiore ai 24 mesi. Per il resto del mondo non sono previste soglie minime di dilazione. In presenza di effetti cambiari la polizza permette inoltre la monetizzazione pro soluto dei crediti assicurati attraverso una operazione di sconto, con trasferimento (voltura) della polizza stessa alla banca o altro intermediario finanziario scontante. Per contratti di importo non superiore a € 5 milioni la polizza è disponibile anche online. Questo servizio è dedicato ad imprese italiane ed in particolare a PMI che esportano merci e erogano servizi all’estero.
2.17 SACE • POLIZZA PLUS ONE: assicura il rischio di: -mancato pagamento del credito per eventi di natura politica e commerciale -mancato recupero dei costi di approntamento della fornitura per revoca della commessa -indebita escussione delle fideiussioni -distribuzione, danneggiamento, requisizione e confisca dei beni esportati temporaneamente • POLIZZA BASIC: versione semplificata della Polizza credito fornitore, garantisce le esportazioni singole di importo non superiore a € 500mila, regolate con dilazione fino a 6 mesi. • POLIZZA LAVORI: assicura l’ impresa, impegnata in lavori civili o nella realizzazione di forniture con posa in opera all’estero, contro i rischi di revoca del contratto e/o mancato pagamento che potrebbero verificarsi nel corso di esecuzione della commessa a seguito di eventi di natura politica e/o commerciale, attraverso la copertura di un massimale indicato dall’assicurato.
2.18 SACE • POLIZZA MULTIMARKET GLOBALE: permette di assicurare i crediti dal rischio di mancato pagamento per eventi di natura commerciale e politica. E’ lo strumento adatto a chi opera in Italia e all’estero concedendo ai clienti dilazioni di pagamento fino a 12 mesi. • POLIZZA MULTIEXPORT ONLINE: permette di assicurare transazione ripetute verso uno o più clienti/debitori con dilazioni di pagamento inferiori a 12 mesi, attraverso la semplice compilazione online di un modulo di richiesta. • GARANZIA FINANZIARIA/POLIZZA CREDITO ACQUIRENTE: garantisce i finanziamenti concessi dalla tua banca ai tuoi clienti, nell’ambito di transazioni che vedono coinvolte la tua azienda o le tue controllate estere in qualità di esportatore, investitore, acquirente. • POLIZZA CONFERME DI CREDITO DOCUMENTARIO: consente alla tua banca di garantirsi dal rischio di mancato rimborso della banca estera che emette la lettera di credito. • GARANZIE PER APPALTI
2.19 SACE • POLIZZA FIDEJUSSIONI ONLINE: consente di coprire fino al 70% dell’ammontare complessivo delle garanzie contrattuali emesse. • GARANZIE PER RISCHI DELLA COSTRUZIONE • GARANZIE PER DIRITTI DOGANALI • GARANZIA PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE PMI: sostiene l’impresa nei processi di crescita sui mercati esteri, garantendo finanziamenti erogati da banche convenzionate. • GARANZIA FINANZIARIA SUGLI INVESTIMENTI: garantisce finanziamenti erogati all’impresa per investimenti esteri o in Italia, se di rilevanza strategica per il Paese (es. www.sace.it energie rinnovabili).
2.20 VENETO INNOVAZIONE Veneto Innovazione Spa è l’agenzia in house della Regione del Veneto ed è L’attività dell’agenzia regionale stata istituita con la legge regionale del per la diffusione 6 settembre 1988 n.45, con l’obiettivo dell’innovazione si sviluppa di promuovere e sviluppare la ricerca attraverso tre azioni: applicata e l’innovazione all’interno 1. Sostegno alla ricerca del sistema produttivo veneto, con applicata particolare attenzione alle piccole e medie imprese orientate a perseguire 2. Sostegno all’innovazione un accentuato livello tecnologico, un miglioramento della situazione 3. Sostegno al trasferimento ambientale e la qualificazione delle tecnologico risorse umane. Veneto Innovazione si sta occupando inoltre del BANDO PER LA PROMOZIONE E LO SVILUPPO DI CONTRATTI DI RETE TRA MICRO, PICCOLE E MEDIE IMPRESE
2.21 VENETO INNOVAZIONE Tra i numerosi progetti promossi da Veneto Innovazione vi sono: • PROGETTO KNOWMAN: Veneto Innovazione partecipa al progetto europeo, KNOW- MAN, finanziato nell’ambito del programma INTERREG IVC per promuovere lo sviluppo regionale stimolando la cooperazione a tripla elica tra R&S, imprese e amministrazioni regionali. • PERIA: Le Agenzie Regionali per l’Innovazione presenti in numerose Regioni europee nascono con la mission di aiutare a supportare la crescita delle imprese attraverso progetti innovativi, lo sviluppo di un ambiente innovation-friendly e il miglioramento dei servizi e dei network innovativi della Regione. PERIA è un progetto europeo di cooperazione tra queste agenzie e le autorità Regionali europee con lo scopo di condividere esperienze e metodologie riguardanti servizi e politiche per l’innovazione, oltre che conoscenze nel campo della gestione dei sistemi innovativi regionali.
2.22 VENETO INNOVAZIONE • MINI EUROPE: progetto INTERREG MINI EUROPE mira a fornire un importante supporto alla performance economica regionale, sostenendo l'innovazione e il conseguimento di una crescita economica delle PMI. Il progetto coinvolge, oltre alla Regione del Veneto, altri sette partner:la Regione di Flevoland (Olanda), il distretto di Tameside (Gran Bretagna), la regione di Ésak-Alföld (Ungheria), il distretto di Maramures (Romania), la regione dello Jämtland (Svezia), la città di Valencia (Spagna) e la regione della Grecia occidentale. MINI EUROPE si propone di analizzare le buone pratiche in grado di rafforzare le infrastrutture regionali a sostegno dello sviluppo delle PMI esistenti nelle Regioni partner catalogandole, cercando nel contempo di svilupparne di nuove .
2.23 VENETO INNOVAZIONE ATTIVITA’ INTERNAZIONALI: In quest’area le attività di Veneto Innovazione possono essere schematizzate come segue: • Screening delle opportunità di cooperazione a livello nazionale e internazionale; • Scambio di conoscenza con centri di ricerca stranieri, settore pubblico (per le forniture e le gare d'appalto su tecnologia), grandi aziende, imprese, consorzi, etc.; • Organizzazione di visite e missioni incoming e outgoing; • fund raising: ricerca di fondi private e pubblici per il sostegno di attività e progetti; • Formazione: programmazione e sviluppo di moduli formativi sulla gestione dell’innovazione, il trasferimento di conoscenza e i fondi europei; • Promozione del sistema di innovazione: l'accreditamento istituzionale ai partner tecnologici, enti di standardizzazione, centri di www.venetoinnovazione.it ricerca locali e promozione attraverso la partecipazione a eventi, convegni, incontri B2B.
3.1 STRATEGIA: posizionarsi all’estero Gli STEP per attuare un’efficace STRATEGIA di Internazionalizzazione della PRODUZIONE sono: a) ANALISI DI MERCATO b) INVIO DI MANAGER c) OUTSOURCING d) UFFICIO DI RAPPRESENTANZA e) TRADING COMPANY f) INVESTIMENTO PRODUTTIVO
3.2 - a) ANALISI DI MERCATO Il primo passo per una corretta strategia di INTERNAZIONALIZZAZIONE sia per progetti commerciali che produttivi, è uno studio di mercato dettagliato, finalizzato a scoprire: • le caratteristiche del mercato target; • le caratteristiche del settore economico di E’ opportuno che le analisi di riferimento, mercato siano svolte da • l’individuazione della concorrenza locale e professionisti che internazionale, preferibilmente raccolgano i dati sul campo e non si • l’ubicazione dei mercati di limitino dunque alla semplice approvvigionamento, elaborazione di informazioni • tutti gli altri elementi che concorrono ad tratte da internet. attuare la strategia aziendale di posizionamento.
3.3 - b) INVIO DI UN MANAGER La seconda fase può prevedere l’invio di un manager aziendale nel paese d’interesse, che dovrà verificare le possibilità di realizzazione del progetto commerciale o industriale. Alcune società di consulenza offrono la possibilità di ospitare il manager all’interno della loro sede ( in appositi spazi dotati di pc, telefono, fax e servizio di segreteria), il che facilita l’ingresso nelle dinamiche del paese a livello sia professionale che personale. Il mandato esplorativo del manager va quindi ad inserirsi nel programma condiviso con la società di consulenza. Il manager rimarrà nel paese fino a quando avrà raccolto sufficienti indicazioni, cosicché al suo ritorno l’azienda sia in grado di valutare adeguatamente gli investimenti da compiere.
3.4 - c) OUTSOURCING Acquistare e produrre, ma anche vendere all’estero, sono azioni che impongono di tenere sotto controllo le peculiarità della realtà locale. In una fase di INTERNAZIONALIZZAZIONE iniziale risulterà utile inviare sul posto, saltuariamente o periodicamente, un esperto (tecnico o commerciale) per risolvere i problemi legati ai fornitori, al controllo della qualità dei prodotti, alla gestione diretta dei clienti, etc. In alternativa è possibile ricorrere alle società di OUTSOURCING, che su pagamento di una commissione , svolgono i controlli concordati. Questa soluzione spesso è economicamente più conveniente dell’invio di tecnici/commerciali dall’Italia.
3.5 – d) UFFICIO DI RAPPRESENTANZA Nel momento in cui si rende necessaria la presenza diretta dell’azienda nel paese d’interesse, la forma meno impegnativa di investimento è l’Ufficio di Rappresentanza. I vantaggi che comporta sono: • garantire visibilità all’azienda • conoscere meglio il mercato • implementare i rapporti con la clientela e di monitorare le reti di vendita • di sviluppare l’approvvigionamento e/o la terziarizzazione della produzione nelle aziende locali.
3.6 - e)TRADING COMPANY Se l’obiettivo finale dell’Internazionalizzazione della nostra azienda è un investimento produttivo, il passo precedente può essere la costituzione di una Trading Company (società commerciale). La Trading Company offre questi vantaggi: • poter fatturare in valuta locale; • fungere da intermediario nelle attività di sourcing e outsourcing tra i fornitori locali e destinatari finali dei prodotti (evitando che gli uni entrino in contatto diretto con gli altri, con evidenti rischi di perdita del cliente).
3.7 – f) INVESTIMENTO PRODUTTIVO La creazione di una sede produttiva all’estero dovrà rispondere a queste esigenze: • Garantire supremazia competitiva a livello globale, con costi e standard qualitativi adeguati; • Avere una durata temporale sufficiente ad ammortizzare gli investimenti e a remunerare il capitale investito con adeguati tassi di profitto.
3.8 INVESTIMENTI ANALISI Invio di MANAGER TRADING Investimento DI SOURCING U.R. COMPANY PRODUTTIVO MERCATO Ciascuno step successivo richiede un investimento economico maggiore.
3.9 STRATEGIA: vendere all’estero Gli STEP per attuare un’efficace STRATEGIA di Internazionalizzazione delle VENDITE sono: A. ANALISI DI MERCATO B. BUSINESS PLAN PER L’ESTERO C. INTERNAZIONALIZZAZIONE DIRETTA O INDIRETTA D. INTERLOCUTORI LOCALI E. STRUMENTI
3.10 – A) ANALISI DI MERCATO L’Analisi di mercato commissionata a chi di dovere, dovrà evidenziare: • SCHEDA PAESE: comprensiva sia di dati generali (ad esempio la popolazione, il PIL, il cambio della valuta locale da cui dedurre propensione al consumo, redditi, tendenze sociodemografiche, ecc. ), sia di elementi di più diretta utilità per l’imprenditore (ad esempio la presenza di istituti bancari italiani nel paese, l’esistenza di accordi doganali o valutari, la documentazione necessaria per il trasferimento delle merci, l’elenco delle fiere che si svolgono nel paese suddivise per settore, eventuali accordi di libero scambio in essere con l’Italia o al contrario la presenza e l’entità di dazi e quote per l’importazione di prodotti). • DATI SETTORE DI RIFERIMENTO: la valutazione della domanda reale e potenziale per il prodotto che si intende esportare, la presenza di produttori locali, il valore delle importazioni dall’estero, i canali usuali di vendita (diretta oppure indiretta tramite agenti, importatori o distributori). • ATTIVITA’ DELLA CONCORRENZA LOCALE: la distribuzione delle quote di mercato tra i diversi produttori e la copertura geografica dei diversi attori, la gamma di modelli e il tipo di promozione effettuata, i prezzi di riferimento e le condizioni di pagamento utilizzate, le garanzie offerte, le normative locali per la certificazione, le normative tecniche e sanitarie, i regolamenti locali per le etichette, i manuali di istruzioni. • PREZZO DI MERCATO delle merci concorrenti: eventuali tariffe di importazione o tasse locali, eventuali provvigioni per agenti o mark up per importatori e distributori.
3.11 Esempio: la REPUBBLICA CECA Nota di Settore Abbigliamento, gennaio 2011. Da www.ice.gov.it Istituto nazionale per il Commercio Estero, Ufficio di Praga, Zámecké schody 1, Praha 1, 11800, +420257523590, praga@ice.it • Il costante miglioramento del potere d’acquisto e dello standard di vita del cittadino ceco, fanno prevedere l’aumento della domanda di beni di consumo e, fra questi, anche quelli di abbigliamento di livello medio-alto. • L’Italia, è per la Rep. Ceca uno dei fornitori più importanti di abbigliamento; ci sono comunque opportunità di penetrazione perché i prodotti italiani non sono presenti in tutta la rete distributiva e il design italiano è sempre percepito come migliore rispetto agli altri. • In termini del PIL pro capite a parità di potere d’acquisto (espresso in relazione al valore medio dell'Unione Europea che è pari a 100) l’economia ceca sta convergendo verso il livello europeo. Nel 2000 il livello è stato del 68,5% della media europea, attualmente ha superato l’80%. Tabella: PIL pro capite in Purchasing Power Standards ANNO 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 UE (27 paesi) 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 Repubblica 68,5 70,2 70,4 73,4 75,1 75.9 77.0 80,1 80,3 80.0 CECA
3.12 Esempio: la REPUBBLICA CECA • Stipendio lordo: Lo stipendio medio mensile lordo nel 2009 è stato pari a 23.598 CZK, circa 892 EUR (al cambio medio dell’anno - 26,445 CZK/EUR). Nella seguente tabella è riportato l’andamento di questa variabile dal 2000. È evidente che lo stipendio è cresciuto molto più del livello dei prezzi. Lo stipendio reale, e così anche il potere d’acquisto, è dunque andato aumentando, permettendo un crescente consumo di beni di livello medio/alto o alto. – Tabella: Stipendio mensile lordo medio (in CZK) Fonte: Ufficio di Statistica Ceco ANNO 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 1° SEM. 2010 Stipendio 13.219 14.378 15.524 16.430 17.466 18.344 19.546 20.957 22.691 23.598 23.513 mensile medio Variazione --- 8,8% 8,0% 5.8% 6.3% 5,0% 6,6% 7,2% 8,3% 4,0% 2,4% annua • In questa stessa Nota si trovano informazioni su: Inflazione, Disoccupazione (Relativamente al mercato del lavoro, la Repubblica Ceca sta meglio dell’Unione Europea), Struttura della popolazione - Età, Tassazione, etc.
3.13 Esempio: la REPUBBLICA CECA • Produzione: L’industria dell’abbigliamento è uno dei settori che richiede il maggior impiego di manodopera e per tale motivo è più esposto alle pressioni concorrenziali. Nell’ambito del comparto, prevale una forte presenza di lavorazione conto terzi, che supera il 50% della produzione totale. Nel 2009, il numero di dipendenti è drammaticamente diminuito del 19%. La causa in questo calo non è solo la crisi generale, ma anche l’adozione di un modello di produzione tessile denominato “nordeuropeo”. Ciò significa che nel paese di origine si creano solo marchio, design e marketing, mentre la produzione si alloca ovunque nel mondo, dove i costi sono più bassi. Dall’altra, il livello di produttività del lavoro è aumentato del 5,4% rispetto al 2008. • L´Italia si colloca al quarto posto tra i paesi fornitori di abbigliamento. Il principale concorrente dell’Italia sul mercato ceco è la Cina, che predomina in tutte le sottovoci del comparto. Seguono, molto al di sotto della quota cinese, la Germania e la Turchia. Tabella: Totali importazioni della voce 84 e importazioni dall’Italia (in migliaia di EUR) Fonte: Ufficio di Statistica Ceco 2005 2006 2007 2008 2009 Prev. 2010 IMP. 1.111.179 1.078.685 1.189.854 1.414.082 1.321.875 1.431.969 TOTALE IMP. 65.802 74.868 73.065 91.255 71.625 74.008 ITALIA QUOTA 5,9% 6,9% 6,1% 6,5% 5,4% 5,2% ITALIA
3.14 Esempio: la REPUBBLICA CECA • Analizzando le importazioni ceche ed il posizionamento dell’Italia come fornitore dei prodotti di abbigliamento, si può notare come le importazioni di abbigliamento siano cresciute in modo sostanziale. Per esempio tra il 2007 e il 2008, tale crescita é stata pari a quasi il 25%. Tuttavia, confrontando le importazioni del 2009 con quelle del 2008, si evince che esse sono cadute del 21%. Questo risultato è stato sintomatico del calo subito dal commercio estero in generale. L´anno 2010 prevede una tenue ripresa del settore. • Le importazioni dall’Italia sono costituite prevalentemente da merci comprese nella voce 845: Abbigliamento bambino, maglioni, magliette, biancheria intima costumi da bagno.
3.15 Esempio: la REPUBBLICA CECA SISTEMA DISTRIBUTIVO E DI PAGAMENTO: • L’abbigliamento di fascia alta è venduto nelle singole boutique monomarca o plurimarca che usano il canale distributivo diretto (produttore/esportatore vendita al dettaglio). Tali boutique si trovano nelle zone prestigiose, specificamente nella via praghese Parížská e suoi dintorni. Sul mercato locale sono presenti quasi tutti i grandi marchi italiani come Giorgio Armani, Versace, Salvatore Ferragamo, Prada, Dolce&Gabbana ed altri. • I negozi con i prodotti di marca (Max Mara, Lacoste, Benetton etc.) sono ubicati e svolgono un ruolo rappresentativo nelle zone lucrative (via Na Príkopech, Železná etc.) ovvero nei centri commerciali (Nový Smíchov, Palladium), la cui espansione è In generale, la Repubblica Ceca visibile negli ultimi anni. A differenza del passato, quando i centri sta sviluppando un sistema venivano costruiti nella periferia delle città, attualmente essi distributivo di stampo tendono a sorgere nei centri urbani. La superficie di tali centri ha occidentale. I margini di superato nel 2009 i 2,5 milioni di mq, cioè 240 mq per 1000 guadagno per i distributori sono abitanti. Per comparazione, la media in Europa Occidentale gli stessi che negli altri paesi dell’Europa Occidentale. Per i ammonta a 200 – 250 mq per 1000 abitanti. Il forte incremento grossisti si tratta di un 20-30%, di queste aree è da attribuirsi agli investimenti effettuati dalle le vendite al dettaglio invece multinazionali applicano un mark up tra l’80% e il 400%.
3.16 Esempio: la REPUBBLICA CECA • Negli ultimi anni, si è sviluppato molto velocemente il mercato delle grandi catene estere che stanno rapidamente rivoluzionando il panorama del commercio al dettaglio e le abitudini dei consumatori. Tra le catene di distribuzione, la posizione di testa spetta a C&A. Altre catene importanti che vendono abbigliamento sono New Yorker, H&M, Zara, Mango, Takko o Promod. Nel 2010 è riuscita a penetrare sul mercato ceco la catena tedesca Ulla Popken (abbigliamento da donna per taglie forti) con 4 nuovi punti di vendita. La presunta uscita dal mercato ceco della catena spagnola Zara invece non è stata realizzata. Sia la scelta della merce, che l’approvvigionamento delle catene estere presenti in Repubblica Ceca é stabilito per la maggior parte tramite le loro case madri. • Anche gli ipermercati e i grandi magazzini (Tesco, Globus, Makro, ecc.) dispongono di una propria organizzazione di vendita. Il fornitore di abbigliamento viene scelto dall’ipermercato secondo le migliori condizioni offerte e la merce è venduta sotto il marchio proprio dell’ipermercato (p.e. F&F by Tesco). I prodotti sono molto richiesti dalla maggior parte degli abitanti cechi, perché i loro prezzi risultano convenienti. Nelle città di provincia sono spesso presenti anche i negozi di venditori cinesi che offrono abbigliamento "casual" e sportivo di bassa qualità a prezzi di assoluta concorrenza.
3.17 Esempio: la REPUBBLICA CECA • Le compravendite via internet sono sempre in aumento, ciò significa che sta crescendo anche la loro quota sul totale del commercio al dettaglio. Questo trend avviene soprattutto per i prodotti dei grandi marchi dove le differenze di prezzo, in termini di risparmio, rispetto a quelli delle boutique, sono più evidenti. La figura dell’agente è poco diffusa nel settore abbigliamento in RC. I pochi agenti che operano sul territorio centro-europeo, usano il seguente sistema: l’agente presenta una collezione principale per una data stagione (autunno-inverno), invita gli acquirenti più importanti o i manager commerciali e chiede loro di dare un giudizio sulla collezione. In base ai loro suggerimenti e alle loro osservazioni, la collezione viene completata o modificata, e soltanto in seguito viene mandata in produzione. L’acquirente riceve la merce ordinata dopo 6 mesi (tempo necessario per il processo di produzione).
3.18 Esempio: la REPUBBLICA CECA CONSIGLI PER I PRODUTTORI ITALIANI: Volendo entrare sul mercato ceco con prodotti di livello medio/alto, i produttori ed esportatori italiani devono cercare di far conoscere bene il proprio marchio, supportando la vendita attraverso adeguate campagne pubblicitarie. Trattandosi di un mercato di dimensioni limitate, è relativamente più facile raggiungere con successo opinion leader e decision-maker, organizzando presentazioni di prodotti Made in Italy sotto forma di sfilate, conferenze stampa o promozioni in negozi o grandi magazzini. Oltre alle azioni sopra indicate è consigliato: · informare i potenziali clienti sulle novità e collezioni tramite inserzioni su riviste specializzate del settore · inviare i cataloghi e presentazione aziendale ai potenziali partner locali che possono essere interessati alla collaborazione commerciale · visitare i potenziali partner locali per verificare il loro posizionamento sul mercato e la loro credibilità
3.19 – B) BUSINESS PLAN PER L’ESTERO 1. PRODOTTO selezionato per l’esportazione : design, dimensione, materie prime, caratteristiche tecniche e le dinamiche connesse al suo trasporto (imballaggio, identificazione, stockaggio); 2. BUDGET destinato all’attività in programma (comprensivo di iniziative promozionali, incentivi venditori, etc.); 3. PREZZO EXPORT del prodotto, che tenga in considerazione anche elementi di costo non presenti sul mercato domestico, quali l’oscillazione dei cambi ed eventuali dazi; 4. MARKETING ed iniziative promozionali (web, fiere, cataloghi, E’ lo strumento ideale per fare pubblicità su riviste, giornali, tv), considerando eventuali adattamenti per i singoli mercati esteri (cataloghi in lingua, il check-up all’azienda, personalizzazione dei campionari, etc.); per verificare la presenza 5. ASPETTI CONTRATTUALI: scegliere la tipologia di contratto da di quegli elementi che stipulare con i potenziali clienti esteri; spesso non sono 6. ORGANIZZAZIONE AZIENDALE: valutare il livello di determinanti nel mercato competenza del responsabile estero e/o dell’ufficio export, la esclusivamente nazionale, conoscenza delle lingue, l’esistenza di un controllo di gestione e di ma risultano procedure informatizzate per pre e post vendita; indispensabili in un 7. ASPETTI FINANZIARI: analizzare modalità e tempi di contesto internazionale pagamento da applicare al cliente estero, la gestione del rischio di cambio e del recupero crediti; 8. MARCHI E BREVETTI: verificare l’esistenza di restrizioni all’uso del marchio e la modalità di protezione di marchi e brevetti nell’area di interesse.
3.20 – C) INTERNAZIONALIZZAZIONE DIRETTA O INDIRETTA Esistono due forme di Internazionalizzazione tra cui l’imprenditore può scegliere: • Internazionalizzazione DIRETTA: l’azienda vende il prodotto direttamente al cliente finale tramite agenti e/o filiali di vendita; Svantaggi: costi commerciali relativamente più elevati; Vantaggi: elevato livello di vigilanza sull’immagine dell’azienda e sulla qualità del prodotto, controllo diretto sul prezzo finale e sui clienti (ideale per beni di elevato valore o bisognosi di assistenza tecnica). • Internazionalizzazione INDIRETTA: il rapporto tra l’azienda e il cliente finale è mediato da un terzo soggetto (distributori, buyer di grosse realtà distributive, società di trading, etc.); Svantaggi: quasi impossibile controllo del prezzo finale della merce, saltuari contatti e rapporti con i clienti finali; Vantaggi: rapidità di introduzione nel mercato, investimento commerciale più limitato.
3.21 – D) INTERLOCUTORI LOCALI I potenziali INTERLOCUTORI LOCALI sono i clienti finali, gli agenti, gli importatori, i distributori, i subfornitori, ecc., cioè tutti coloro che saranno coinvolti nell’attività di internazionalizzazione dell’azienda in quel paese. La scelta di queste risorse risulta di capitale importanza e si può attuare con una di queste modalità: Agli INTERLOCUTORI LOCALI saranno richiesti: • Partecipando a fiere internazionali nel paese d’interesse e sviluppandone i CONTATTI Requisiti essenziali: ad esempio la licenza per l’importazione, la • Incontrando in Italia BUYER ESTERI localizzazione in una determinata • Inviando un MANAGER nel paese d’interesse area, la disponibilità di un • Attivando una RICERCA con una struttura magazzino, etc.; specializzata (es. ICE fornisce una “mappatura Requisiti accessori: ad esempio un dei distributori”) livello minimo di fatturato, l’accessibilità a una rete di assistenza tecnica, la disponibilità a un mandato in esclusiva, etc.
3.22 – E) STRUMENTI Per poter proporre la propria produzione su uno o più mercati esteri è assolutamente necessario aver preventivamente definito: LISTINO PREZZI per l’esportazione, comprensivo di: valuta di riferimento, valore dell’ordine minimo, i termini medi di consegna, il tipo di trasporto, confezione e imballaggio, il peso, la dimensione, il volume, il codice doganale del prodotto, la validità delle condizioni riportate sul listino, etc. CATALOGO, sia esso in forma cartacea o informatica, redatto anche in lingua inglese ed eventuali altre lingue (è utile predisporre un’apposita sezione del sito web anche nella lingua del paese oggetto della promozione) prestando attenzione a indicare norme, marchi e termini tecnici, conformi alla legislazione vigente e adeguati al mercato prescelto; ETICHETTATURA della produzione: le norme a riguardo variano infatti da Stato a Stato. Benché l’inglese sia ampiamente utilizzato, in alcuni luoghi è obbligatoria la lingua locale, come riportare eventuali informazioni aggiuntive richieste dalla legislazione vigente nel paese.
4.1 Difficoltà e SOLUZIONI Limiti delle piccole imprese italiane RETI DI IMPRESA Lontananza PARTNER geografica e culturale (analisi di mercato) Dimensione minima PARTNER dell’investimento in ingresso (finanziamenti) PARTNER Rischio finanziario (assicurazioni) Difficoltà a svolgere adeguatamente attività RETI DI IMPRESA ITALIA + ESTERO
5.1 NUOVE OPPORTUNITA’ Le strutture partner per l’Internazionalizzazione hanno elaborato questi nuovi supporti a favore delle PMI: SPRINT (Sportelli Regionali per l’Internazionalizzazione); SBA (Small Business Act); Progetto Matricole; Programma straordinario di promozione del Made in Italy.
5.2 SPRINT: Sportelli regionali per l'internazionalizzazione La creazione degli Sportelli regionali per l'internazionalizzazione del sistema delle imprese risponde all'esigenza delle imprese di disporre sul territorio di interlocutori unici in grado di assisterle - in maniera coordinata e con maggiore efficacia - nel passaggio da una dimensione prevalentemente locale ad una collocazione internazionale. Obiettivo degli Sportelli è quello di agevolare l'accesso delle PMI alla gamma di servizi e strumenti pubblici per l'internazionalizzazione, che vanno dagli strumenti comunitari, nazionali e regionali, a strumenti finanziari ed assicurativi, al supporto e guida nella selezione dei mercati esteri, alla scelta di partner commerciali e di investimento, all'attrazione di investimenti esteri. Presso lo Sportello gli operatori possono ricevere informazioni sull'assicurazione e il finanziamento del credito all'esportazione, sui contributi ai consorzi per il commercio estero; possono presentare la domanda di finanziamento e di assicurazione e, nello stesso luogo, ricevere la risposta come in un one stop shop per l'internazionalizzazione. All'attività degli Sportelli prendono parte l'ICE, la SACE, la SIMEST, la FINEST e Sviluppo Italia, in raccordo o in associazione con i vari soggetti territoriali impegnati nel sostegno del sistema produttivo locale, quali enti regionali, associazioni di categoria, Unioncamere.
5.3 SMALL BUSINESS ACT Lo SBA, presentato nel giugno 2008 dalla Commissione Europea e approvato dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo nel Dicembre 2008, è un pacchetto di principi guida e misure concrete volti a sostenere la crescita e la competitività delle piccole imprese. Il documento nasce dalla considerazione che nell’UE oltre il 92% delle imprese è costituito da imprese di piccola e media dimensione (PMI), che assicurano il 67% del totale dei posti di lavoro: si tratta pertanto di un sistema essenziale per l’economia europea, la cui crescita e capacità di approfittare delle opportunità presentate dal mercato unico europeo è però frenata da diversi fattori, tra i quali spiccano gli eccessivi oneri amministrativi e la difficoltà di accesso ai finanziamenti.
5.4 SMALL BUSINESS ACT Lo "Small Business Act" si basa su dieci principi destinati a guidare la formulazione delle politiche comunitarie e nazionali, nonché su misure pratiche per la loro attuazione. 1. Sviluppo di un ambiente favorevole all'imprenditorialità al fine di agevolare la creazione di PMI, in particolare fra le donne e gli immigrati, e di incoraggiare i trasferimenti di imprese, soprattutto delle PMI familiari. La Commissione deve promuovere la cultura imprenditoriale in particolare attraverso la creazione di reti di imprese e lo scambio di esperienze. Gli Stati membri devono adottare misure nei settori dell'insegnamento, della formazione, della fiscalità e dell'assistenza agli imprenditori. 2. Sostegno agli imprenditori onesti che desiderano riavviare un'attività dopo aver sperimentato l'insolvenza. La Commissione incoraggia lo sviluppo di una "politica della seconda possibilità". In tale ottica, gli Stati membri devono porre in essere regimi di sostegno e limitare la durata delle procedure di scioglimento di un’impresa, in caso di bancarotta non fraudolenta
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