CSV FC - ASSIPROV Giovedì, 11 ottobre 2018
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CSV FC - ASSIPROV Giovedì, 11 ottobre 2018 Prime Pagine 11/10/2018 Prima Pagina Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) 1 11/10/2018 Prima Pagina Il Resto del Carlino (ed. Forlì) 2 11/10/2018 Prima Pagina Il Resto del Carlino (ed. Cesena) 3 ambiente e protezione civile 11/10/2018 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 43 Al via da stasera il corso di primo soccorso 4 11/10/2018 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 44 Arriva il campo regionale di protezione 5 11/10/2018 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 7 Sicurezza sismica Corso di formazione 6 csv e scenario locale 10/10/2018 Cesena Today "Dall' accoglienza all' inclusione": si presentano due libri alla... 8 11/10/2018 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 47 L' ATTACCO ALLA STAMPA E AL DIRITTO DI ESSERE INFORMATI 9 10/10/2018 Forli Today Alla scoperta dei luoghi che raccontano la storia del Paese: tornano le... 11 11/10/2018 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 44 Riapre dopo la pausa estiva l' ambulatorio della Croce rossa 12 11/10/2018 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 40 S. Sofia Formazione per baby sitter, a lezione di primo soccorso 13 volontariato 11/10/2018 Avvenire Pagina 2 di Eugenia Roccella PIÙ MATERNITÀ, MENO ABORTI POSSIAMO PARLARNE? 14 11/10/2018 Avvenire Pagina 5 LUCA LIVERANI La Nota al Def «Un' occasione persa» 16 11/10/2018 Avvenire Pagina 15 «L' aborto è affittare un sicario per far fuori una vita... 17 11/10/2018 Avvenire Pagina 25 A Padova la Conferenza nazionale volontariato giustizia con il Csi 19 11/10/2018 Avvenire Pagina 28 SALUTE 800 visite e occhiali ad hoc per la giornata della vista 20 11/10/2018 Avvenire Pagina 30 Ospiti dei servizi di salute mentale di Pontevico formano il gruppo 'Tra... 21 11/10/2018 La Repubblica Pagina 9 Un sostegno a 360 gradi per ogni paziente 22 11/10/2018 La Repubblica Pagina 16 PAOLO RODARI Aborto, il Papa mai così duro "È come affittare un sicario" 24 10/10/2018 Redattore Sociale Sangue, ISS: nel 2017 scambiate 70 unità tra le regioni 26
11 ottobre 2018 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 1
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11 ottobre 2018 Pagina 43 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) ambiente e protezione civile Al via da stasera il corso di primo soccorso RONCOFREDDO Corso di primo soccorso aperto a tutti e gratis per i minorenni. Medici Ausl, Croce verde di Gambettola, Comune di Roncofreddo, uniti per una campagna informativa,alpalazzo della rocca, invia Oliveti 104. Si tratta di un corso di primo soccorso in 5 serate, il giovedì e il martedì, dalle 20,30, al via da oggi. Per i minori il corso è gratuito, mentre per gli adulti è previsto un costo di 20 euro. Medici, infermieri, sanitari e volontari della Croce verde si alterneranno su argomenti come urgenze cardiovascolari, parametri vitali, urgenze respiratorie, perdita di coscienza, Bls (basic life support), traumatologia, incidenti stradali, ferite e ustioni, nozioni di protezione civile e della centrale operativa 118. Al termine del corso test di autovalutazione con il rilascio di un attestato di frequenza. «Il corso sarà l' occasione per rinsaldare i buoni rapporti della I volontari Croce Verde con la popolazione di Roncofreddo-affermano dal sodalizio-dove dopo l' apertura della nuova sede nel palazzo della rocca messa a disposizione dall' amministrazione comunale puntiamo aun rilancio delle attività sociali. I volontari formatisi durante il corso potranno istruire a loro volta familiari o altri volontari, in modo che tutti possano essere protagonisti di un percorso di diffusione della cultura della prevenzione». Per informazioni e iscrizione tel. 054757100,335227758 mail: croceverdegambettola@libero.it. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 4
11 ottobre 2018 Pagina 44 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) ambiente e protezione civile Arriva il campo regionale di protezione civile SARSINA Da domani a domenica si svolgerà a Sarsina il campo regionale di protezione civile della Croce Rossa dell' Emilia-Romagna, con la collaborazione di Comune, agenzia regionale di protezione civile, società sportiva Sarsinate, Misericordia. Le attività si svol geranno nel centro sportivo di via Ambrola, limitrofo al Centro operativo comunale. Si prevede la partecipazione di oltre 200 volontari che alloggeranno in tende e nella palestra delle scuole medie. Nella giornata di domenica sono previste anche visite guidate al campo, al centro sportivo di via Ambrola, dalle 8,30 alle 12,30, dove si svolgeranno esercitazioni per salvataggi in acqua e di unità cinofile. «È motivo di orgoglio per la nostra comunità- dichiarano il sindaco Enrico Cangini e il vicesindaco Gianluca Suzzi, assessore alla protezione civile - o s p i t a r e u n e v e n t o d i rilevanza regionale che coinvolge le forze volontarie di protezione civile, l' ossatura fondamentale che sorregge e gestisce le situazioni di pericolo e di emergenza». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 5
11 ottobre 2018 Pagina 7 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) ambiente e protezione civile Sicurezza sismica Corso di formazione Vigili del Fuoco, architetti e ingegneri a confronto L' evento per commemorare il terremoto del 1918 SANTA SOFIA Il terremoto di Santa Sofia del 1918, analizzato nei suoi vari aspetti, è stato al centro del corso di alta formazione dal titolo "Conoscenza, prevenzione e sicurezza sismica" che si è svolto nella sala convegno di Romagna Acque a Capaccio di Santa Sofia. Si è trattato del primo modulo formativo, di quattro programmati, che rientra nell' ambito delle commemorazioni per il centenario del terremoto che colpì gravemente Santa Sofia e i comuni limitrofi della Romagna. Il sindaco di Santa Sofia Daniele Valbonesi, con il patrocinio della Regione Emilia Romagna e la collaborazione del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Forlì -Cesena, dell' Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e degli Ordini degli Ingegneri ed Architetti della provincia di Forlì -Cesena, ha messo in programma una serie di eventi per commemorare il tragico evento del 1918. Le iniziative riguardano eventi di tipo storico - culturale, tecnico -scientifico, Protezione civile e di formazione coinvolgendo le istituzioni, le scuole e la cittadinanza. Tra le iniziative più prestigiose c' è la realizzazione di un corso gratuito di alta formazione suddiviso in moduli, rivolti a ingegneri, architetti e tecnici comunali. Il comitato tecnico scientifico, presieduto dall' ingegner Giuseppe Loberto dei Vigili del Fuoco, con la collaborazione di Riccardo Neri, presidente Ordine Ingegneri Forlì -Cesena, Paolo Marcelli, presidente Ordine Architetti di Forlì -Cesena, Antonio Beniamino Costantino e Alessandro Amadori dell' Agenzia regionale Protezione Civile, ha redatto il programma che sarà svolto da docenti universitari, geologi, ingegneri, architetti. Primo modulo Il primo incontro si è svolto alla presenza di 90 tecnici tra ingegneri e architetti, primo modulo dei quattro previsti, dal titolo "Il terremoto a Santa Sofia". Dopo che il moderatore e organizzatore del corso, Giuseppe Loberto, ha portato il saluto del sindaco assente in quanto all' estero, si sono susseguiti per i saluti Roberto Toldo, comandante dei Vigili del Fuoco, Riccardo Neri e Paolo Marcelli. Tra i relatori che hanno affrontato vari aspetti del terremoto a Santa Sofia del 1918, si sono susseguiti Giovanni Cardinale, vice presidente nazionale del Consiglio nazionale ingegneri, Raffaele Sallustri, dello stesso Consiglio, Romano Camassi dell' Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia a Bologna, Paolo Marcelli e Alessandro Amadori della Regione Emilia-Romagna. Le date e i titoli dei Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 6
10 ottobre 2018 Cesena Today csv e scenario locale "Dall' accoglienza all' inclusione": si presentano due libri alla Biblioteca Malatestiana Venerdì, dalle 17 alle 19 nell' aula magna della Biblioteca Malatestiana verranno presentati due libri, entrambi centrati sulla realtà dei migranti: il primo di cui è autore Giancarlo Dall' Ara, "Migranti, realtà e sfide di richiedenti asilo" (Società Editrice "Il Ponte Vecchio" - Cesena, 2018), il secondo, di cui sono autori Giuseppe Faso e Sergio Bontempelli, "Accogliere rifugiati e richiedenti asilo. Manuale dell' operatore critico" (CesVot, Centro Servizi volontariato T o s c a n a ) . Coordinerà l' incontro Gian Paolo Castagnoli del Corriere di Romagna. L' iniziativa si inserisce nel quadro delle attività promosse da "Comunità Accogliente". Attendere un istante: stiamo caricando la mappa del posto... Caricamento in corso... Auto A piedi Bici. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 8
11 ottobre 2018 Pagina 47 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) csv e scenario locale L' ATTACCO ALLA STAMPA E AL DIRITTO DI ESSERE INFORMATI segue dalla prima 'E' l' occasione per una riflessione più ampia. L' aggressione ai giornali è solo uno degli aspetti dell' attuale vita pubblica nei quali si fa appello alla rabbia per oscurare ogni tentativo di argomentare, approfondire, ragionare. Un metodo tipico della propaganda che, alimentato dallo spirito dei tempi e dalla disinformazione che infesta la rete, ferisce la democrazia. E' il caso di farsi un paio di domande. Perché il ministro del Lavoro, istituzionalmente votato a evitare licenziamenti dovrebbe accanirsi su un settore in crisi (800 occupati in meno dall' ini Il vicepremier Luigi Di Maio zio dell' anno)? Il crollo del sistema finirebbe per pesare, tra l' altro, sulla collettività e travolgerebbe intere categorie, a partire dagli edicolanti. Perché il sottosegretario con delega all' editoria, Vito Crimi, il cui compito è distribuire i fondi per il sostegno pubblico si ripropone di abolirli? Si badi bene: quei soldi non arrivano ai "giornaloni", ma a testate no profit, edite da vere cooperative, espressione del territorio. Il colpo, se si deciderà di assestarlo, finirà con l' abbattere non l' espressione delle élites, ma i soggetti meno tutelati sul mercato, vicini alla gente e sganciati da logiche di potere. Il problema riguarda tutti perché erode un principio fondamentale, garantito dalla Costituzione, che non è appannaggio dei giornalisti, ma dei lettori: il diritto a essere informati. Poi certo, per carità, si può pure continuare a sbirciare distrattamente sugli schermi i titoli sensazionalistici di certi siti op pure darsi ragione gli uni con gli altri al riparo delle "bolle" che si formano sui social, e vivere bene lo stesso. L' informazione, però, è un' altra cosa, anche quella che qualcuno definisce "locale" con una nota altezzosa nella voce. Fateci caso: in genere chi lo fa è uno che non legge neppure la stampa "nazionale". Altrimenti saprebbe che ogni notizia, anche quella che fa il giro del mondo, è "locale". Dietro c' è sempre un cronista che vede i fatti con i propri occhi, mica li apprende su Facebook. Al Corriere Romagna ce n' è una squadra intera, matura, esperta e professionale guidata dal direttore Roberto Masini, che si è formata, anche attraverso gli errori, nei 25 anni di vita del giornale, capace di fare meglio con meno, animata dalla ricerca delle notizie (utili,scomode, drammatiche o divertenti), ma sempre al servizio della comunità. Non si dice mai, però, che anche la comunità ha acquistato valore ed è diventata migliore grazie all' Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 9
11 ottobre 2018 Pagina 47 Corriere di Romagna
10 ottobre 2018 Forli Today csv e scenario locale Alla scoperta dei luoghi che raccontano la storia del Paese: tornano le Giornate Fai d' Autunno Sabato 13 e domenica 14 ottobre torna l' appuntamento con le Giornate Fai d' Autunno , la grande festa dedicata ai beni culturali. Si tratta n' occasione unica per visitare luoghi solitamente chiusi al pubblico e guardare con occhi diversi il volto delle nostre città, sentendosi parte di un' Italia orgogliosa della bellezza del proprio patrimonio artistico e naturale, impegnata a proteggerlo e valorizzarlo. Per l' ingresso ai luoghi aperti durante le Giornate Fai d' Autunno non viene emesso un biglietto, ma i volontari Fai presenti nei banchi ben riconoscibili presso il bene aperto chiederanno un' offerta libera per la visita, in cambio della quale verrà consegnata una scheda descrittiva del luogo. Le Giornate FAI d' Autunno sono infatti un importante momento di raccolta fondi per la Fondazione, che si impegna da statuto a impiegarli per il conseguimento della sua missione di tutela del patrimonio d' arte e natura italiano. L' intero ricavato della manifestazione sarà devoluto al raggiungimento degli scopi definiti dallo Statuto del Fai. Sabato e domenica (dalle 9.30 alle 12 e dalle 14.30 alle 17) gli apprendisti ciceroni della scuola Media Orceoli faranno da guida alla scoperta del Foro Boario. Il Forum Boarium fin dall' età romana era la piazza dedicata alla compravendita dei bovini e nel corso dei secoli la dicitura si è tramandata tanto che come Foro Boario sono stati designati in Italia i grandi mercati delle carni, non solo bovine, ma di tutti i tipi. Quello di Forlì nacque nel 1927, nella zona di via Ravegnana, fuori dal centro. Nel 1932 fu ampliato dall' ingegnere forlivese Arnaldo Fuzzi, che eresse un edificio diviso in tre corpi di fabbrica uniti da grande arcate che permettessero il transito del bestiame. Dal 1950 il Foro divenne uno dei cinque mercati più importanti d' Italia: si commerciavano fino a 2500 capi di bestiame e vi si definiva il listino prezzi del mercato nazionale dei bovini. Le contrattazioni iniziavano alle prime luci dell' alba e il mercato veniva affollato dagli addetti ai lavori e dalle massaie: nei piani interrati della struttura si trovavano gli uffici dei vigili addetti all' ordine del mercato, quello personale del veterinario capo e dietro di esso. Il contributo suggerito è di 3 euro. Domenica, dalle 9:30 alle 12:30 e dalle 14 alle 17, gli studenti del Liceo Morgagni faranno da guida alla scoperta dell' ex Casa del Fascio a Predappio. Anche in questo caso il contributo richiesto è di 3 euro. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 11
11 ottobre 2018 Pagina 44 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) csv e scenario locale Riapre dopo la pausa estiva l' ambulatorio della Croce rossa NELLA SEDE di Largo Cappuccini del Comitato della Cri di Cesenatico, tornerà attivo dopo la pausa estiva il laboratorio gratuito gestito dai volontari del locale comitato. Il servizio è aperto al pubblico tutte le mattine, dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 11. In ambulatorio si effettuano misurazione della pressione arteriosa, test del colesterolo e della glicemia, iniezioni (ma in quel caso è necessaria la prescrizione medica), e piccole medicazioni. Gli interessati possono ottenere ulteriori informazioni telefonando allo 0547- 673334, oppure recandosi direttamente al numero 3 di Largo Cappuccini, esattamente di fronte alla chiesa dei frati Cappuccini. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 12
11 ottobre 2018 Pagina 40 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) csv e scenario locale S. Sofia Formazione per baby sitter, a lezione di primo soccorso IL POLO unico centro per le famiglie informagiovani di Galeata e Santa Sofia propone 4 serate di formazione per la creazione di un albo delle baby sitter. Si parte oggi alle 20,30 al centro culturale Pertini di S. Sofia dove si parlerà di primo soccorso con i volontari della Croce Rossa Italiana. Info: 348.5194348. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 13
11 ottobre 2018 Pagina 2 Avvenire volontariato PIÙ MATERNITÀ, MENO ABORTI POSSIAMO PARLARNE? Le parole del Papa e la cultura dei «diritti insaziabili» «In ogni vita fragile e minacciata, Cristo ci sta cercando». È questa forse, nel discorso pronunciato ieri durante l' udienza generale dal Papa sul quinto comandamento «Non uccidere», la frase che più ci interpella, a cui dobbiamo dare risposta. Una risposta che non riguarda solo il singolo ma l' intera comunità, stimolando tutti a interrogarsi su quanto la società in cui viviamo sappia far crescere relazioni davvero umane, come avrebbe detto Sciascia. Ed è facile scoprire come la domanda di protezione e rispetto per la vita vada subito a sbattere contro il muro dei diritti. Ogni desiderio deve ormai trasformarsi in diritto esigibile, irrigidito in una norma. Sono i famosi 'diritti insaziabili', che sembrano anche inarrestabili, poiché nessuno pare avere intenzione di cambiare rotta. In questi giorni si è molto parlato, ancora una volta, della legge sull' aborto. Una tema da sempre lacerante e divisivo, che scatena immediatamente prese di posizione ideologiche, utili per rimarcare l' appartenenza a uno schieramento ma non per compiere una seria verifica, come già avevamo proposto dalle colonne di Avvenire oltre dieci anni fa. Un tagliando alla 194, chiedevamo allora. In concreto, un esame serio e argomentato, dopo tanti anni di applicazione della legge; una richiesta banale, dato che la cultura, i comportamenti, le tendenze, cambiano, e il legislatore ne deve prendere atto, intervenendo per modificare dove serve. Oggi di anni dal suo varo ne sono passati quaranta, ma la legge sull' interruzione di gravidanza resta un totem intoccabile, a destra come a sinistra. Nessuno vuole andare oltre lo sventolìo di qualche bandiera pro o contro. Basta vedere come dati di fatto documentatissimi siano tranquillamente ignorati. Ad esempio, l' obiezione di coscienza: i periodici attacchi a questa libertà fondamentale, anche da sedi europee, non tengono conto delle informazioni fornite con dovizia di dettagli dalla relazione annuale al Parlamento sulla 194, da cui risulta che il carico di lavoro per i medici che fanno gli aborti sia di 1,6 interventi a settimana. Non si può invocare la famosa critica di Trilussa, secondo cui la statistica fa la media tra chi mangia due polli e chi non ne mangia nessuno: i dati, raccolti dalle regioni in ogni Asl ci dicono che le percentuali sono piuttosto omogenee. Eppure gli obiettori sono costantemente accusati di essere troppi e di impedire l' accesso all' Ivg. Oppure, basta vedere l' insistenza con cui si propongono come 'politiche di prevenzione' la diffusione della contraccezione chimica e l' educazione sessuale, quando i Paesi che sono in testa alle classifiche Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 14
11 ottobre 2018 Pagina 2 Avvenire
11 ottobre 2018 Pagina 5 Avvenire volontariato L' analisi di 'Sbilanciamoci!' La Nota al Def «Un' occasione persa» «Un' occasione persa». Sbilanciamoci! boccia la Nota di aggiornamento al Def. «Poteva essere un' occasione di svolta e di cambiamento radicale: così non è. Più che un documento organico - ragiona il portavoce Giulio Marcon - è un testo composito di esigenze giustapposte, senza un filo conduttore di una nuova stagione di spesa pubblica. Tra luci, ombre e molte contraddizioni si è persa un' occasione per cambiare pagina rispetto all' obiettivo di mettere i primi mattoni di un nuovo modello di sviluppo fondato su ambiente, diritti, sviluppo». La campagna Sbilanciamoci! , cartello di oltre 40 Ong laiche e cattoliche, da anni analizza le manovre di bilancio: «È un documento che alterna condono fiscale per gli evasori e un reddito di cittadinanza dalle modalità incerte e non definite; politiche liberticide contro i migranti e una 'quota 100' ancora da verificare; l' inizio di flat tax che fa aumentare le diseguaglianze e qualche risorsa per la cooperazione allo sviluppo. Non c' è chiarezza sui conti pubblici e le previsioni macroeconomiche. Spiccioli per gli investimenti e tagli alla spesa pubblica e sociale». Aumentare il rapporto deficit-Pil al 2,4% nel 2019 (e al 2,1% al 2020 e 1,8% al 2021) «è sacrosanto se si fanno investimenti pubblici, si sostiene la domanda interna, si crea lavoro e si rafforza il welfare. Ma tutto questo nella Nota del Def non c' è». Investimenti «ridotti al minimo (risorse aggiuntive per lo 0,2% del Pil) e neutralizzati da tagli alla spesa dei ministeri, alla spesa sociale, alle agevolazioni fiscali». «Nonostante le promesse, il governo prevede un aumento della pressione fiscale: dal 41,9% del 2018 al 42,2% del 2019 al 42,3% del 2020». Nessun impegno sulla necessità di aumentare le risorse per l' istruzione. «Inqualificabile » la rivendicazione dei "risparmi" «con la riduzione delle spese per l' accoglienza dei migranti ». Nessun impegno a completare l' iter dei decreti su Terzo settore, Servizio civile universale, Finanza etica, Commercio equosolidale. Bene la ripresa della legge sull' acqua bene comune. Nessuna riduzione delle spese militari e degli F35. Sugli Obiettivi di sviluppo sostenibile, infine, l' Italia è molto lontana dagli obiettivi nel 2020 e nel 2030. LUCA LIVERANI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 16
11 ottobre 2018 Pagina 15 Avvenire volontariato l' udienza «L' aborto è affittare un sicario per far fuori una vita umana» La catechesi del Papa sul comandamento «non uccidere» Cari fratelli e sorelle, buongiorno! La catechesi di oggi è dedicata alla Quinta Parola: non uccidere. Il quinto comandamento: non uccidere. Siamo già nella seconda parte del Decalogo, quella che riguarda i rapporti con il prossimo; e questo comandamento, con la sua formulazione concisa e categorica, si erge come una muraglia a difesa del valore basilare nei rapporti umani. E qual è il valore basilare nei rapporti umani?: Il valore della vita. Per questo, non uccidere. Si potrebbe dire che tutto il male operato nel mondo si riassume in questo: il disprezzo per la vita. La vita è aggredita dalle guerre, dalle organizzazioni che sfruttano l' uomo - leggiamo sui giornali o vediamo nei telegiornali tante cose -, dalle speculazioni sul creato e dalla cultura dello scarto, e da tutti i sistemi che sottomettono l' esistenza umana a calcoli di opportunità, mentre un numero scandaloso di persone vive in uno stato indegno dell' uomo. Questo è disprezzare la vita, cioè, in qualche modo, uccidere. Un approccio contraddittorio consente anche la soppressione della vita umana nel grembo materno in nome della salvaguardia di altri diritti. Ma come può essere terapeutico, civile, o semplicemente umano un atto che sopprime la vita innocente e inerme nel suo sbocciare? Io vi domando: è giusto "fare fuori" una vita umana per risolvere un problema? È giusto affittare un sicario per risolvere un problema? Non si può, non è giusto "fare fuori" un essere umano, benché piccolo, per risolvere un pro- blema. È come affittare un sicario per risolvere un problema. Da dove viene tutto ciò? La violenza e il rifiuto della vita da dove nascono in fondo? Dalla paura. L' accoglienza dell' altro, infatti, è una sfida all' individualismo. Pensiamo, ad esempio, a quando si scopre che una vita nascente è portatrice di disabilità, anche grave. I genitori, in questi casi drammatici, hanno bisogno di vera vicinanza, di vera solidarietà, per affrontare la realtà superando le comprensibili paure. Invece spesso ricevono frettolosi consigli di interrompere la gravidanza, cioè è un modo di dire: "interrompere la gravidanza" significa "fare fuori uno", direttamente. Un bimbo malato è come ogni bisognoso della terra, come un anziano che necessita di assistenza, come tanti poveri che stentano a tirare avanti: colui, colei che si presenta come un problema, in realtà è Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 17
11 ottobre 2018 Pagina 15 Avvenire
11 ottobre 2018 Pagina 25 Avvenire volontariato A Padova la Conferenza nazionale volontariato giustizia con il Csi Si è svolta a Padova la Conferenza nazionale volontariato giustizia di cui fa parte il Csi. I lavori, venerdì 5 ottobre, hanno consentito la presentazione della campagna nazionale «Il mio campo libero» (promossa dal Csi e rivolta al mondo della pena) alle più significative associazioni presenti nel mondo carcerario e appartenenti alla Conferenza. Nell' occasione è stato inoltre presentato il progetto «A scuola di libertà 2018» al via il 15 novembre, cui aderirà anche - per la prima volta - il Centro sportivo italiano, attraverso un' opera di sensibilizzazione delle proprie realtà territoriali presenti nelle scuole e che hanno un impegno e una presenza nei penitenziari. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 19
11 ottobre 2018 Pagina 28 Avvenire volontariato SALUTE 800 visite e occhiali ad hoc per la giornata della vista Proseguono fino al 19 ottobre le attività per la Giornata mondiale della Vista promosse dalla fondazione OneSight, organizzazione internazionale non profit che offre la possibilità di accedere a cure oculistiche e occhiali con Luxottica. Circa ottocento persone avranno accesso gratuito a una visita oculistica ricevendo occhiali appositi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 20
11 ottobre 2018 Pagina 30 Avvenire volontariato Musica. Ospiti dei servizi di salute mentale di Pontevico formano il gruppo 'Tra le righe': il 19 ottobre concerto Sono tutti ospiti del servizio di salute mentale della Comunità protetta ad alta assistenza 'Il Gabbiano' e del centro diurno 'Eureka' di Pontevico (Brescia) i componenti del gruppo musicale 'Tra le righe', che si esibirà alle 20,30 il 19 ottobre al Teatro 'Le Muse' di Pontevico. Il concerto, in occasione del 40esimo anniversario della legge Basaglia, sarà anche all' insegna di alcuni brani inediti e suddiviso in tre fasi che rappresentano i momenti transitori del disagio psichico: l' esordio della malattia, la fase acuta che consiste nel trasferimento al reparto ospedaliero fino all' accettazione e alla consapevolezza della patologia. «Realizzare questo progetto ci ha fatto stabilire un particolare legame con gli ospiti del servizio. Attraverso i brani hanno condiviso le storia di vita, le varie fasi del disagio psichico, senza stigmi e tabù - ha spiegato Davide Zubani, ideatore del laboratorio musicale 'Personal-mente', nato nel 2015 -. Ogni storia è unica e merita di essere condivisa con sensibilità poiché può rappresentare un' importante chiave di lettura per conoscere e apprezzare la diversità con cui si può vedere il mondo o vivere una vita». In uno studio di registrazione, i componenti del gruppo hanno avuto la possibilità di raccontarsi e condividere le esperienze attraverso testimonianze dirette registrate e con lo studio degli strumenti a percussione. Ispirato dai loro racconti di vita, Davide Zubani - in collaborazione con il coordinatore Sergio Lussignoli - ha scritto i testi e arrangiato le musiche per dar vita a brani inediti di prossima pubblicazione. L' iniziativa, curata anche dall''Associazione Punto. A capo', si inserisce nelle Giornate della salute mentale 2018, che propongono altri due appuntamenti: sabato 13 (20,30) nell' auditorium della Bcc Agrobresciano di Ghedi (Bs), omaggio ad Alda Merini con letture e accompagnamento musicale a cura di Associazione Macramè, 'Il Chiaro del Bosco onlus' e Scuola danza Step; il 17 novembre, al teatro civico 'Memo Bertolozzi' di Manerbio (20,30), spettacolo teatrale 'Tre sull' altalena' di luigi Lunari, a cura dell' Associazione Chirone e dell' Associazione Insieme. Carlo Guerrini RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 21
11 ottobre 2018 Pagina 9 La Repubblica volontariato MEDICA GROUP Un sostegno a 360 gradi per ogni paziente È IL PRESIDIO SANITARIO ACCREDITATO DALLA REGIONE LAZIO CHE EROGA CURE SANITARIE E ASSISTENZIALI IN FORMULA HOSPICE, A DOMICILIO O PER LUNGODEGENZA Le cure palliative sono l' insieme degli interventi terapeutici, diagnostici e assistenziali rivolti sia alla persona malata che al suo nucleo familiare. Si tratta di un tema molto caldo e delicato, che mette a disposizione un servizio specialistico spesso indispensabile. Prendersi cura del paziente, supportandolo nelle attività quotidiane e difendendone una dignitosa qualità della vita è il compito del Presidio Sanitario Medica Group, la struttura di recente costruzione che a breve sarà operativa sul territorio romano. LA STRUTTURA Accreditata come centro di cure palliative dalla regione Lazio, Medica Group mette a disposizione degli ospiti due aree assistenziali. Il primo è il reparto di Hospice con 30 posti letto e fino a 120 trattamenti a domicilio. C' è poi il reparto di lungodegenza, che ricovera pazienti per soggiorni di riabilitazione, dovuti all' insorgere di disabilità successive a un problema acuto di salute. La capienza di quest' ultimo ammonta a 60 posti letto in regime di ricovero ospedaliero a ciclo continuativo, anche diurno. I servizi offerti dalla struttura e centro residenziale si contraddistinguono per l' alta qualità con la quale vengono erogati dal personale specialistico all' interno di uno spazio di recente costruzione, che soddisfa gli standard ospedalieri di ultima generazione, coniugando il massimo del comfort per il paziente all' accessibilità di ogni ambiente. Il dottor Starace - presidente della società Medica Group - racconta come la visita della struttura di prossima apertura abbia suscitato il paragone con una clinica svizzera, per modernità di materiali e tecnologie e cura di ogni dettaglio. Ma a fare la differenza è, soprattutto, l' approccio adottato dal centro romano, che garantisce un' assistenza medica qualificata dei degenti, riservando grande attenzione al supporto psicologico, sociale e spirituale per i pazienti e le loro famiglie. L' APPROCCIO E I SERVIZI Il centro di eccellenza - che tra poche settimane aprirà in via Federico Calabresi 27 a Roma si avvale della solida esperienza in fatto di cure palliative che l' Associazione Onlus Antea e il suo responsabile medico - il dottor Casale - hanno raccolto nel corso di trent' anni di intenso lavoro sul campo. Per questo motivo la direzione sanitaria della residenza che fa capo a Medica Group è stata affidata a Casale, che con la sua opera si è distinto nella promozione di questo tipo di terapie non sempre note al grande pubblico. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 22
11 ottobre 2018 Pagina 9 La Repubblica
11 ottobre 2018 Pagina 16 La Repubblica volontariato Il caso Aborto, il Papa mai così duro "È come affittare un sicario" L' intervento a pochi giorni dal caso Verona "Interrompere una gravidanza equivale a fare fuori una persona" CITTÀ DEL VATICANO Un intervento durissimo sull' aborto mentre in Italia ancora imperversano le polemiche sull' approvazione da parte del consiglio comunale di Verona di una mozione della Lega per finanziare associazioni cattoliche che portano avanti iniziative contro le interruzioni volontarie di gravidanza. Francesco ne parla durante l' udienza del mercoledì dedicata al comandamento " Non uccidere" e usa parole crude: « L' aborto non è un atto civile, è come affittare un sicario per risolvere un problema » e « interrompere la gravidanza è un modo di dire» perché in realtà «si fa fuori» una persona, dice. E, forse per la prima volta, affronta questo tema evocando, seppure non direttamente, vicende di stretta attualità. Lo fa quando, dopo aver raccontato come « un bimbo malato » non sia « un problema » , ma « un dono di Dio che può tirarmi fuori dall' egocentrismo e farmi crescere nell' amore » , spiega che « qui » vorrebbe fermarsi «per ringraziare, ringraziare tanti volontari, ringraziare il forte volontariato italiano che è il più forte che io abbia conosciuto ». Anche se è difficile dire se davvero Francesco sia stato informato prima di intervenire in piazza San Pietro delle polemiche di Verona, resta l' evidenza di un intervento in questo senso unico nel suo pontificato, seppure la durezza sull' aborto abbia accompagnato fin dall' inizio il suo magistero. Nel 2016, di ritorno dal viaggio in Messico, disse che «l' aborto non è un male minore. È un crimine. È fare fuori uno per salvare un altro. È quello che fa la mafia. È un crimine, è un male assoluto » . Così lo scorso luglio quando ha ricevuto il Forum delle associazioni familiari: «Il secolo scorso tutto il mondo si è scandalizzato per quello che facevano i nazisti. Oggi facciamo lo stesso ma con i guanti bianchi», aveva detto. Spesso la stampa non ha dato risalto a questi interventi. Oggi non può esimersi dal farlo, anche a motivo del riferimento all' attualità che sovente mancava in passato. Chi conosce bene Francesco sa che sull' aborto la sua posizione è stata chiara fin dai tempi di Buenos Aires. Tanto che anche la recente decisione del Senato argentino di dire no al disegno di legge sull' aborto ( dopo il sì della Camera) e di mantenere la norma che consente l' aborto solo in caso di stupro o Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 24
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10 ottobre 2018 Redattore Sociale volontariato Sangue, ISS: nel 2017 scambiate 70 unità tra le regioni ROMA - L' autosufficienza nazionale per gli emocomponenti è stata garantita anche nel 2017 grazie alla solidarietà tra regioni, con circa 70mila unità scambiate e acquisite soprattutto da Sardegna e Lazio. Il dato è contenuto nel Programma Nazionale per l' Autosufficienza appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale, secondo cui Piemonte e Lombardia sono le regioni che hanno contribuito di più. Nel 2017, riporta il piano elaborato dal ministero della Salute e dal Centro Nazionale Sangue, la produzione di globuli rossi è stata di 42,3 unità per mille abitanti, in discesa rispetto ai 44,5 ogni mille abitanti del 2012 che rappresenta il picco degli ultimi anni. La regione che ha una maggiore produzione è il Molise, 53,2 unità, mentre quella più bassa è in Campania (29,3). Per quanto riguarda il consumo la Sardegna richiede 66,8 unità di globuli rossi ogni mille abitanti, soprattutto per la presenza di molti pazienti con malattie che necessitano di trasfusioni periodiche come la talassemia, mentre la Campania mostra il fabbisogno più basso(29,4). così in una nota stampa l' ISS, Istituto Superiore sanità. "Il contributo all' autosufficienza nazionale di globuli rossi - si legge - è stato prevalentemente fornito da Piemonte (27%), Lombardia (16%), Veneto (14%), Trento (10%), Emilia-Romagna (9%)". Per il 2018 il piano prevede un fabbisogno di globuli rossi a favore delle Regioni Sardegna, Lazio, Sicilia, Abruzzo, Campania e Toscana per un ammontare complessivo di circa 55.000 unità. Per questo si richiede alle Regioni un leggero incremento (1,25%) della produzione. Fra i mesi in cui è necessaria la maggiore compensazione, ricorda il Cns, ci sono quelli invernali, in coincidenza con il picco della stagione influenzale. Proprio per questo da quest' anno, su iniziativa del Centro e delle associazioni, i donatori sono tra le categorie indicate dal ministero per cui è raccomandata la vaccinazione. "Le carenze all' inizio dell' anno non sono una novità", afferma Giancarlo Maria Liumbruno, direttore generale del Cns. "Se da una parte serve una migliore e puntuale programmazione della chiamata dei donatori per effettuare le donazioni da parte delle associazioni e federazioni del volontariato del sangue, il problema dell' epidemia influenzale, che proprio a gennaio-febbraio raggiunge il suo picco, non può essere trascurato. Per questo offrire la vaccinazione anche ai donatori, come già avviene ad esempio in Emilia Romagna, potrebbe contribuire a mitigare il problema". Il vaccino offerto ai donatori, sottolinea Gianpietro Briola, portavoce pro tempore del Civis, il coordinamento dei donatori, permetterebbe di Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 26
10 ottobre 2018 Redattore Sociale
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