Comunità MAGGIO 2022 - Comunità Pastorale Santo Crocifisso - Meda

Pagina creata da Tommaso Ruggiero
 
CONTINUA A LEGGERE
Comunità MAGGIO 2022 - Comunità Pastorale Santo Crocifisso - Meda
Voce
 omunità
LA                 DELLA

C    MAGGIO 2022

                           PAG. 6-7
Comunità MAGGIO 2022 - Comunità Pastorale Santo Crocifisso - Meda
LA PAROLA DEI SACERDOTI

È VIVO! RADUNA, PARLA,
INCORAGGIA, MANDA!
Dalle parole di papa Francesco rivolte agli adolescenti in occasione dell’incontro a loro dedicato un
invito a mettersi in gioco e a seguire Gesù con gioia, fiducia ed entusiasmo

                                                                          mo è il Signore e lo comunica a Pietro che con entusiasmo si
                                                                          butta in acqua e raggiunge il Maestro.
                                                                          Sono seguite le riflessioni di quattro adolescenti. Samue-
                                                                          le, un trapiantato di cuore, ha parlato del suo periodo buio
                                                                          prima dell’intervento, periodo in cui la mamma l’ha sempre
                                                                          esortato a pregare e la preghiera è stata per lui una luce che
                                                                          ha illuminato la sua vita.
                                                                          Sofia ha parlato del buio che ha sperimentato durante il
                                                                          lockdown, quando si è posta varie domande sul valore della
                                                                          sua fede e si è spesso chiesta: “Ma io vado in chiesa per abi-
                                                                          tudine o ci credo veramente?”. Ha avuto la fortuna di trovare
                                                                          un ragazzo che l’ha aiutata con dei buoni consigli e l’ha gui-
                                                                          data nel percorso per ritrovare la luce della fede.
                                                                          Un’altra bella testimonianza è stata quella di Alice, quando ha
                                                                          raccontato che un momento di buio nella sua vita è stata la
                                                                          morte di nonna Mariangela alla quale era molto legata per-
                                                                          ché l’aveva cresciuta: «Quando se n’è andata ero arrabbiata
                                                                          con Dio, non parlavo con nessuno. All’oratorio estivo ho in-
                                                                          contrato Rebecca: è nata una sincera amicizia. Casualmente
                                                                          ho scoperto che era nata lo stesso giorno di mia nonna: 23
                                                                          agosto. Quel particolare mi ha fatto intuire che la nonna mi
                                                                          aveva fatto incontrare Rebecca per aiutarmi a superare quel
                                                                          buio che era calato nella mia vita».

L       unedì 18 aprile, seconda giornata di Pasqua, sembrava di
        percepire la presenza viva di Gesù in piazza San Pietro,
    riempita da una moltitudine sterminata di adolescenti e gio-
                                                                          Un altro ragazzo, anche lui di nome Samuele, ha parlato del suo
                                                                          periodo buio di isolamento in una stanza: «Ero abulico, più nulla
                                                                          mi interessava. Ho conosciuto una persona che mi ha scosso e
    vani con i loro educatori. L’anziano papa Francesco, provato          mi ha fatto comprendere cosa stavo perdendo. Mi sono impe-
    dalle fatiche della Settimana Santa e da qualche acciacco che         gnato e con il suo sostegno ho ritrovato la fiducia nella vita».
    lo fa soffrire nei suoi movimenti, sembrava rinato mentre sulla       Bellissima poi la lettera letta da Mattia Piccolo, il ragazzo pre-
    papamobile salutava i giovani entusiasti.                             miato anche dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
    Molti, pensando all’organizzazione di un pellegrinaggio gio-          perché si è preso cura di suo papà affetto da Alzheimer precoce.
    vanile a Roma in quei giorni, erano scettici: “Sono giorni di         Papa Francesco, parlando a braccio, ha terminato l’incontro
    vacanza… saranno via con le loro famiglie… se riuscissimo             esortando gli ottantamila e i loro educatori ad avere il fiuto
    a raccoglierne ventimila sarebbe già un successo”. Ma tutti           di Giovanni per scoprire Gesù e l’entusiasmo di Pietro per
    i timori degli organizzatori sono stati spazzati via da questi        seguirlo con fedeltà. «Le paure vanno superate — ha det-
    ragazzi: non ventimila, ma ottantamila in piazza San Pietro.          to Francesco — illuminandole, parlando con qualcuno, e gli
    Blanco, ultimo vincitore di Sanremo, e Matteo Romano, altro           scoraggiamenti vanno superati con qualcuno che ti dà una
    giovane cantante, hanno creato l’atmosfera in attesa dell’arri-       mano». Il Papa ha concluso indicando come esempio Ma-
    vo di Francesco, che alle ore 17.30 ha dato inizio alla preghie-      ria, una giovane speciale che, quando ricevette l’annuncio
    ra. Il brano evangelico proposto per la meditazione era quel-         dell’Angelo che la invitava ad essere la Madre di Gesù, aveva
    lo di Gv. 21, 1 – 14. Un educatore con brio lo ha presentato.         la loro età. Ed ella rispose: «Eccomi». Allora li ha spronati di-
    Dopo i fatti della Passione di Gesù, Pietro riprende il mestiere      cendo loro: «Coraggio e avanti!».
    che sapeva fare con perizia. Dice agli amici: «Vado a pescare».       È stato un avvenimento che ci ha dato tanta gioia e speran-
    Gli amici gli rispondono: «Veniamo anche noi con te». Ma è            za. Non dobbiamo però lasciar spegnere tanta vitalità: questi
    una notte buia e infruttuosa: non prendono nulla. Mentre sta          adolescenti hanno bisogno di educatori che sappiano dia-
    albeggiando uno sconosciuto si presenta sulla riva del lago e         logare con loro e sappiano motivarli in un servizio di amore
    chiede loro qualcosa da mangiare, ma non hanno nulla da of-           verso chi soffre, educatori che sappiano ancora ricordare loro
    frirgli. Allora lo sconosciuto invita a gettare le reti dalla parte   l’invito di Gesù ai primi discepoli con il quale sono stati con-
    destra della barca e le reti, inaspettatamente, si riempiono di       vocati: «Seguimi».
    pesci. Giovanni, il più giovane di loro, riconosce che quell’uo-                                                            don Angelo

2
COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
Comunità MAGGIO 2022 - Comunità Pastorale Santo Crocifisso - Meda
MOVIMENTO TERZA ETÀ

GIORNATA DI RITIRO SPIRITUALE
A SARONNO CON
MONS. CLAUDIO GALIMBERTI
Il tema del cammino a partire dal viaggio del Popolo Eletto fino al nostro percorso penitenziale
al centro dell’incontro in preparazione alla Santa Pasqua

                                              rinnovare il nostro cuore e le nostre ope-     glorificazione, il Signore ci conduce
                                              re, in modo da scoprire sempre meglio la       verso l’esodo definitivo, nel quale le
                                              centralità del mistero pasquale».              promesse trovano perfetto adempi-
                                                                                             mento” (Salmo 94)».
                                              IL CAMMINO DI ISRAELE
                                              ATTRAVERSO IL DESERTO                          IL CAMMINO DI CRISTO
                                              «La Quaresima ha radici profonde in            NEL DESERTO
                                              diversi episodi chiave della storia della      «Il Vangelo della prima domenica di
                                              salvezza, che è anche la nostra storia.        Quaresima ci ha presentato Gesù che,
                                              Uno di essi riguarda la traversata del de-     solidale con noi, volle essere tentato
                                              serto da parte del Popolo Eletto. Jahvè        alla fine dei quaranta giorni passati nel
                                              li accompagnava passo passo e faceva           deserto. Constatare la sua vittoria su
                                              loro capire che si dovevano appoggiare         Satana ci riempie di speranza e ci ren-
                                              soltanto a Lui. Anche se il popolo soffri-     de coscienti che con Lui potremo uscire
                                              va, Dio lo consolava e lo orientava con        vincitori anche dalle battaglie della vita
                                              le parole di Mosè, lo alimentava con la        interiore. Le nostre tentazioni, allora,
                                              manna e le quaglie, lo riforniva dell’ac-      non ci preoccupano più, ma diventano
                                              qua sgorgata dalla roccia di Meriba: “Il       un’occasione per conoscerci meglio e
                                              Signore tuo Dio ti ha umiliato, ti ha fatto    per confidare di più in Dio. Con Gesù
                                              provare la fame, poi ti ha nutrito di man-     troviamo la forza per respingere con
                                              na, che tu non conoscevi, per farti capi-      decisione la tentazione, senza cedere al
                                              re che l’uomo non vive soltanto di pane,       dialogo. Papa Francesco ci insegna che
                                              ma che l’uomo vive di quanto esce dalla        non bisogna mai dialogare con il male:
                                              bocca del Signore”.                            “Gesù non dialoga con Satana, come
                                              Oggi il Signore rivolge anche a noi que-       aveva fatto Eva nel Paradiso Terrestre.

2   aprile 2022: sabato molto intenso
    per gli aderenti al Movimento Terza
Età che hanno partecipato alla giornata
                                              ste parole: “Fa’ bene attenzione a me,
                                              figlio mio, e tieni fisso lo sguardo ai miei
                                              consigli”.
                                                                                             Gesù sceglie di rifugiarsi nella Parola di
                                                                                             Dio e risponde con la forza di questa
                                                                                             Parola. Nel momento delle nostre ten-
in preparazione alla S. Pasqua.               Dio “fissa di nuovo un giorno. È l’og-         tazioni, niente argomenti con Satana,
L’incontro, tenuto da mons. Claudio           gi inaugurato da Cristo. Con la sua            ma sempre difesi dalla Parola di Dio! E
Galimberti (parroco della Comunità Pa-        Incarnazione, la sua vita e la sua             questo ci salverà”».
storale Crocifisso Risorto di Saronno),
è iniziato con una riflessione presso il
santuario Beato Luigi Maria Monti. Il
santuario comprende la chiesa, la cripta
e il chiostro. Nella chiesa un maestoso
Crocifisso e la statua del beato Monti,
opere in legno degli scultori trentini Li-
vio e Giorgio Costa; nella cripta ai piedi
dell’altare è posto il corpo del Beato.
Altri luoghi visitabili sono la mostra per-
manente di presepi e il Museo storico di
padre Monti.
La riflessione ha toccato il tema del cam-
mino: «La Quaresima è un cammino ver-
so la Pasqua, verso la morte e risurrezione
del Signore: un ritorno all’Amore eterno.
La Chiesa ci richiama ancora una volta a

                                                                        COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA                    3
Comunità MAGGIO 2022 - Comunità Pastorale Santo Crocifisso - Meda
MOVIMENTO TERZA ETÀ

                                             La liturgia ci spinge a fare la nostra parte   Dopo la riflessione sono seguite le
                                             nel processo di conversione, invitandoci       confessioni e la S. Messa celebrata da
                                             a praticare le tradizionali opere peniten-     mons. Claudio.
                                             ziali. Esse dimostrano un cambiamento          Nel pomeriggio è iniziata la visita alle
                                             di atteggiamento nella nostra relazione        tre chiese di Saronno: il santuario Bea-
                                             con Dio (orazione), con gli altri (elemo-      ta Vergine dei Miracoli, con affreschi di
                                             sina) e con noi stessi (digiuno). Sappia-      Bernardino Luini e di Gaudenzio Ferrari
                                             mo che non servono a niente gli atti           e con statue lignee di Andrea da Milano.
                                             semplicemente esterni senza la grazia          S. Francesco, ricostruita nel 1297, con
                                             di Dio: non è possibile identificarci con      annesso convento. La creazione di que-
                                             Cristo senza il suo aiuto, appoggiati su       sta chiesa si deve a sant’Antonio da
                                             di Lui. Facciamo in modo di compiere           Padova, quando visitò Saronno sulla
                                             queste opere “nel segreto”, dove vede          strada per Varese. La prepositurale SS.
                                             soltanto Dio nostro Padre».                    Pietro e Paolo (duomo di Saronno), la
                                                                                            cui facciata, in stile neoclassico, si svi-
                                             IL CAMMINO PENITENZIALE                        luppa su due ordini. Opere di pregio
                                             ATTRAVERSO I SACRAMENTI                        custodite all’interno sono la statua
                                             «Nella nostra lotta quotidiana contro il       dell’Immacolata (originariamente posta
                                             disordine del peccato, anche i sacra-          nella chiesa di San Francesco), un cro-
                                             menti della Penitenza e dell’Eucaristia        cifisso ligneo settecentesco (già nella
                                             sono momenti privilegiati. Il protagoni-       soppressa chiesetta di San Cristoforo e
                                             sta è sempre Dio, che ci spinge alla con-      ivi trasportato, da cui l’istituzione della
                                             versione. Attraverso questi sacramenti         tradizionale festa del trasporto), varie
                                             percepiamo il suo bene operare con la          pale raffiguranti San Carlo, Sant’Ambro-
                                             nostra libertà decaduta.                       gio, l’Eterno Padre e l’altare maggiore,
                                             La celebrazione frequente dei sacra-           completato dalla statua del Redentore
IL NOSTRO CAMMINO                            menti, la meditazione assidua della Pa-        (opera del 1979).
PENITENZIALE COME FIGLI                      rola di Dio e le opere penitenziali sono       Ringraziando mons. Claudio per la sua
«Con l’umiltà di chi si riconosce pec-       pratiche che affinano la nostra anima e        disponibilità, gli rinnoviamo la nostra vi-
catore, chiediamo con tutta la Chiesa        ci preparano a partecipare intensamen-         cinanza, il nostro affetto e la nostra pre-
l’intervento della misericordia di Dio Pa-   te alla Settimana Santa, quando rivivre-       ghiera per il suo prezioso apostolato.
dre: uno sguardo d’amore sulla nostra        mo i momenti culminanti dell’esistenza
vita e il suo perdono riparatore.            di Gesù sulla Terra».                                                      Adolfo Meda

RISCOPRIAMO E VALORIZZIAMO
I NOSTRI TALENTI
La testimonianza di Sabino Illuzzi e l’illustrazione del progetto Prospera
al centro di questo evento proposto per festeggiare i cinquant’anni del Movimento

                                                                    S   abato 23 aprile si è svolto presso la parrocchia di S. Giaco-
                                                                        mo l’incontro che il Movimento Terza Età sta proponendo
                                                                    in ogni Zona della nostra Diocesi nell’ambito delle iniziative
                                                                    per il cinquantesimo anno di fondazione: In cammino verso il
                                                                    futuro, alla luce dell’esperienza vissuta e testimoniata. Ogni
                                                                    incontro vede la partecipazione un testimonial che porta la
                                                                    sua esperienza e che, avendo ricevuto — come tutti noi — i
                                                                    talenti, li ha saputi far fruttare in favore degli altri.
                                                                    Con noi era presente come testimonial l’ing. Sabino Illuzzi,
                                                                    direttore di Intesa Sanpaolo e presidente del progetto Spe-
                                                                    ranza Onlus (Prospera). «L’Associazione Prospera svolge atti-
                                                                    vità di assistenza morale e materiale per la promozione dei
                                                                    diritti di persone che vivono in stato di emarginazione e di
                                                                    disagio sociale; si impegna nel favorire il loro inserimento nel-

4
COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
Comunità MAGGIO 2022 - Comunità Pastorale Santo Crocifisso - Meda
MOVIMENTO TERZA ETÀ

la società, promuovendo le condizioni che rendano effettivi i
diritti personali e sociali di tali soggetti, al fine di garantirne lo
sviluppo della personalità».                                                                        “Siate lieti nella
                                                                                                                       speran
                                                                                                   costanti nella tribola za,
                                                                                                                           zione,
Hanno partecipato mons. Franco Cecchin, assistente del Mo-                                        perseveranti della
                                                                                                                       preghiera”.
                                                                                                          (Rm 12, 12)
vimento Terza Età, Carlo Riganti e Cesare Manzoni, rispetti-
vamente responsabile diocesano e di Zona, Luca Santambro-
gio, sindaco di Meda e presidente della provincia di Monza
e Brianza, e Denis Moretto, presidente della Caritas di Meda.                   SABATO 4 GIU
La S. Messa che ha concluso l’incontro è stata concelebrata
                                                                                             GNO 2022
da mons. Cecchin e dal nostro decano mons. Bruno Molinari.                             MUSEO DIOCES
Chi volesse rivedere l’incontro può visionarlo tramite YouTu-                                       ANO
                                                                                     “CARLO MARIA
be, dove il nostro caro amico Gaudenzio Castelli lo ha carica-                                    MARTINI”
to dopo averlo registrato.                                                                 VISITA ALLA M
                                                        Adolfo Meda                                     OST                          RA
                                                                                       “LA PASSIONE
                                                                                 Arte italiana del ‘9
                                                                                                     00 dai Musei Vat
                                                                                                                                          ”
                   PROSSIMI INCONTRI                                              Da Manzù a Guttu
                                                                                                    so
                                                                                                                     icani
                                                                                                                 , da Casorati a Ca
                                                                                                                                          rrà
                                                                                     e alle opere “bia
                                                                                                            nche” di Lucio
              Sabato 4 giugno nel pomeriggio:                                                                                        Fontana
                                                                         ore 14,30
                visita alla mostra La passione
                                                                                        partenza da Piazz
                                                                         ore 15,30                           a Chiesa San Gi
                                                                                        inizio visita guida                  acomo
                                                                         ore 18,00                          ta
  presso il Museo Diocesano Carlo Maria Martini a Milano.                               rientro previsto a
                                                                                                            Meda

                                                                         Quota di partec
                                                                                        ipazione euro 2
           Per il programma vedi volantino a fianco.                        Iscrizioni (fino ad
                                                                                                       0                                        ,00
                                                                                                  esaurimento posti
                                                                                                                            disponibili) presso
                                                                         MEDA ADOLFO                                                             :
                                                                                             – tel. 0362.73171
                                                                                                                           – cell. 348.9226

                                                                                                                                                     5
                                                                                                                                           770
Comunità MAGGIO 2022 - Comunità Pastorale Santo Crocifisso - Meda
PASTORALE GIOVANILE

    L’ORATORIO APRE LE PORTE
    PER UN’ESTATE EMOZIONANTE

    L    o slogan che quest’anno accompagnerà la proposta dell’Oratorio Estivo è Batticuore, seguito dal sottotitolo Gioia pie-
         na alla tua presenza. Poche parole che ci catapultano in un viaggio alla scoperta delle emozioni, parte integrante del
    nostro essere persone in cammino e alla scoperta della vita. Ancora più a fondo, un viaggio che ha come meta la scoperta
    della gioia di riconoscersi alla presenza di Gesù che accompagna e sostiene la nostra vita anche attraverso l’esperienza di
    comunione e di amicizia che offre la Chiesa.
    I ragazzi che frequenteranno l’Oratorio Estivo Batticuore potranno allora mettersi in gioco, scoprendo e riscoprendo le
    emozioni che vivono quotidianamente, ma andando al cuore della questione, per educarsi ad ascoltare in profondità le
    emozioni proprie e altrui guidati dall’esempio di Gesù, vero uomo che ha provato come noi moltissime emozioni.
    Proprio il cuore, simbolo delle emozioni, è l’elemento più grande e che spicca nel logo, che quest’anno si presenta in una
    forma nuova: un quadro artistico formato da un insieme di singoli e multiformi elementi, che rappresentano sei ambienti
    di sei aree tematiche: il Bosco Incantato, la Città Perduta, il Castello Fantasma, la Stazione Spaziale, la Giungla Selvaggia
    e il Galeone Dorato!

    L’Oratorio Estivo è gestito dalla Pastorale Giovanile della Comunità Pastorale. Responsabili della proposta sono don Fabio
    Ercoli, l’ausiliaria diocesana Mariella Fossati, il seminarista Edoardo Giossi e il direttore dell’oratorio Santo Crocifisso Marco
    Spada. I responsabili saranno affiancati da diversi volontari adulti per la gestione delle attività e per la sorveglianza dei
    ragazzi. Inoltre ci sarà il preziosissimo contributo degli adolescenti, che organizzeranno giochi, attività ricreative e di ballo
    e staranno con i ragazzi nei momenti del tempo libero.
    Ingredienti della giornata saranno il gioco, la preghiera e la formazione, i compiti e i laboratori, le uscite del venerdì e la piscina!

    COSTI
    Quota di adesione: € 15 una tantum (comprende quota assicurativa software Sansone e maglietta)

    Elementari
    Formula tutto il giorno: € 35 a settimana; comprende pranzo,
    piscina e merenda (anche se non si partecipa alla piscina)
    Formula solo pomeriggio: € 30 a settimana; comprende piscina
    e merenda (anche se non si partecipa alla piscina)
    Medie
    Formula solo pomeriggio: € 30 alla settimana; comprende piscina,
    merenda e pranzo del lunedì (anche se non si partecipa alla piscina)
    Sconto fratelli
    Dal terzo figlio la quota settimanale è pari a € 0
    (da versare comunque la quota di adesione una tantum).
    Dal secondo figlio sconto di € 5 sulla quota settimanale.
    Nella quota non sono comprese le gite.

6
COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
Comunità MAGGIO 2022 - Comunità Pastorale Santo Crocifisso - Meda
PASTORALE GIOVANILE

ORARI
ORATORIO SANTO CROCIFISSO, ELEMENTARI

 LUNEDÌ – MARTEDÌ – GIOVEDÌ                                         MERCOLEDÌ*

 ore 8,00 – 9,30: ingresso per la formula tutto il giorno           ore 8,00 – 9,30: ingresso per la formula tutto il giorno
 ore 9,40: lancio della giornata e inizio attività                  ore 9,40: lancio della giornata
 ore 13,30 – 14,00: ingresso formula solo pomeriggio                ore 10,00: partenza per la piscina
 (parcheggio via Cantore 8);
 a seguire inizio delle attività del pomeriggio                     ore 12,30: pranzo al sacco in piscina
                                                                    (il pranzo va portato da casa)
 ore 16,00: merenda
                                                                    ore 13,30: ingresso formula solo pomeriggio
 ore 17,30: termine giornata                                        (ritrovo direttamente alla piscina del Centro Sportivo Icmesa)
                                                                    ore 16,30: partenza per il rientro in oratorio
                                                                    ore 17,30: termine giornata

 VENERDÌ: GITA (le informazioni saranno presenti su Sansone e nella newsletter settimanale)
*coloro che non desiderano andare in piscina potranno rimanere in oratorio per giochi ed attività ridotti. Il pranzo sarà al sacco.

ORATORIO MADONNA DI FATIMA, MEDIE

 LUNEDÌ                                                             MARTEDÌ – MERCOLEDÌ – GIOVEDÌ

 ore 8,00 – 9,30: ingresso                                          ore 13,30 – 14,15: ingresso
 ore 9,40: lancio della giornata e inizio attività                  ore 14,30: inizio delle attività
 ore 12,30: pranzo preparato in oratorio                            ore 16,00: merenda
 ore 13,30: partenza per la piscina                                 ore 17,30: termine giornata
 ore 17,30: termine giornata

 VENERDÌ: GITA (le informazioni saranno presenti su Sansone e nella newsletter settimanale)

                                                          MODALITÀ DI ISCRIZIONE
                                                          Dal 25 maggio presso la segreteria OSC sarà possibile versare il credito
                                                          sul Conto Istituzionale (pagamento delle iscrizioni, gite e uscite) e sul Con-
                                                          to Commerciale (pagamento acquisti al bar) e ritirare il braccialetto per chi
                                                          si iscrive per la prima volta (possibilità di acquisto di un nuovo braccialetto
                                                          per chi lo avesse perso: € 3). Tale operazione non costituisce l’iscrizione
                                                          alla proposta, ma è necessaria per poter successivamente procedere all’i-
                                                          scrizione vera e propria tramite il portare Sansone.

                                                       Per poter accedere al proprio profilo utente sono necessari username e pas-
                                                     sword. In caso di smarrimento è necessario fare richiesta inviando una mail
                                                  all’indirizzo osc.meda@gmail.com.
                                               Tutti coloro che frequentano il cammino di catechesi sono già registrati nell’ana-
                                           grafica di Sansone.

I bambini di prima elementare devono essere registrati nell’anagrafica di Sansone. Per registrarsi è necessario passare in segre-
teria OSC; una volta effettuata la registrazione dell’anagrafica, verranno inviati tramite mail username e password per l’accesso.
Le iscrizioni sul portale apriranno lunedì 30 maggio alle ore 15,00.
Tutta la modulistica verrà caricata sul sito della Comunità Pastorale dal 24 maggio; successivamente bisognerà portare in
segreteria OSC il modulo di iscrizione compilato e firmato entro giovedì 9 giugno.
Per la proposta completa e per ulteriori dettagli si rimanda al sito www.parrocchiemeda.it.

Buon Batticuore a tutti!

                                                                                 COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA                 7
Comunità MAGGIO 2022 - Comunità Pastorale Santo Crocifisso - Meda
COMMISSIONE CULTURA

DAL CORRIERE DELLA SERA DEL 3 MAGGIO 2022 /
    «SONO PRONTO A INCONTRARE
    PUTIN A MOSCA»
Pubblichiamo il testo del dialogo avuto da papa Francesco con il direttore del Corriere della Sera.
Contiene giudizi molto importanti sull’attuale situazione globale, alla luce di due atteggiamenti
molto importanti per il cristiano e dallo stesso Papa spesso sottolineati: «Guardare verso l’Alto,
guardare verso l’alto»

L        a frase l’ha ripetuta molte volte,
         in questi giorni. Con garbo e un
    largo sorriso. […] «Scusatemi se non
                                                   a dicembre per il mio compleanno, ma
                                                   questa volta no, non ho chiamato. Ho
                                                   voluto fare un gesto chiaro che tutto il
    posso alzarmi per salutarvi, i medici          mondo vedesse e per questo sono an-
    mi hanno detto che devo stare seduto           dato dall’ambasciatore russo. Ho chie-
    per il ginocchio». Oggi papa Bergoglio         sto che mi spiegassero, gli ho detto:
    dovrà fare un piccolo intervento, una          “Per favore, fermatevi”. Poi ho chiesto
    infiltrazione, per superare un dolore          al cardinale Parolin, dopo venti giorni
    che non gli permette di muoversi, di           di guerra, di fare arrivare a Putin il mes-
    partecipare nel modo che vorrebbe              saggio che io ero disposto ad andare a
    alle udienze e agli incontri con i fedeli.     Mosca. Certo, era necessario che il le-
    «Ho un legamento lacerato, farò un             ader del Cremlino concedesse qualche
    intervento con infiltrazioni e si vedrà        finestrina. Non abbiamo ancora avuto
    — racconta —. Da tempo sto così,               risposta e stiamo ancora insistendo,
    non riesco a camminare. Una volta i            anche se temo che Putin non possa e
    papi andavano con la sedia gestatoria.         voglia fare questo incontro in questo
    Ci vuole anche un po’ di dolore, di            momento. Ma tanta brutalità come si           tura di armi, da parte delle nazioni oc-
    umiliazione …».                                fa a non fermarla? Venticinque anni fa        cidentali, alla resistenza ucraina. Una
    Ma non è questa la preoccupazione              con il Ruanda abbiamo vissuto la stessa       questione che non trova tutti d’accor-
    principale del Pontefice. Parlare di quel-     cosa».                                        do, che spacca il mondo cattolico e
    lo che sta accadendo nel cuore dell’Eu-                                                      quello pacifista. Il Pontefice si mostra
    ropa gli provoca tormento. «Fermate-           LA NATO E IL CREMLINO                         dubbioso, la sua dottrina ha avuto
    vi», fermate la guerra è l’appello che ha      La preoccupazione di papa Francesco           sempre al centro il rifiuto della cor-
    gridato dal 24 febbraio scorso, quando         è che Putin, per il momento, non si fer-      sa agli armamenti, il no all’escalation
    le armate russe hanno invaso l’Ucraina         merà. Tenta anche di ragionare sulle          nella produzione di armi che prima o
    e morte e distruzioni sono diventate un        radici di questo comportamento, sulle         poi qualcuno decide di mettere alla
    elemento terribile delle nostre vite di        motivazioni che lo spingono a una guer-       prova sul campo, provocando morte e
    europei. Lo ripete ancora, quell’appel-        ra così brutale. Forse «l’abbaiare della      sofferenza. «Non so rispondere, sono
    lo. Con lo sconforto di chi vede che non       Nato alla porta della Russia» ha indotto      troppo lontano, all’interrogativo se sia
    sta accadendo nulla.                           il capo del Cremlino a reagire male e a       giusto rifornire gli ucraini — ragiona —
    C’è una vena di pessimismo nelle pa-           scatenare il conflitto. «Un’ira che non so    . La cosa chiara è che in quella terra si
    role con cui Bergoglio ricorda gli sforzi      dire se sia stata provocata — si interro-     stanno provando le armi. I russi adesso
    che sta facendo, insieme al segretario         ga —, ma facilitata forse sì».                sanno che i carri armati servono a poco
    di Stato della Santa Sede Pietro Paro-         E ora chi ha a cuore la pace si trova di      e stanno pensando ad altre cose. Le
    lin («Davvero un grande diplomatico,           fronte la grande questione della forni-       guerre si fanno per questo: per prova-
    nella tradizione di Agostino Casaroli,
    sa muoversi in quel mondo, io confido
    molto in lui e mi affido»), per ottenere
                                                     […] NON ABBIAMO ANCORA AVUTO RISPOSTA E
    almeno il cessate il fuoco. Il Pontefice         STIAMO ANCORA INSISTENDO, ANCHE SE TEMO
    mette in fila tutti i tentativi e ripete più
    volte che è pronto ad andare a Mosca.            CHE PUTIN NON POSSA E VOGLIA FARE QUESTO
    «Il primo giorno di guerra ho chiamato
    il presidente ucraino Zelensky al telefo-
                                                     INCONTRO IN QUESTO MOMENTO. MA TANTA
    no — dice papa Francesco —, Putin in-            BRUTALITÀ COME SI FA A NON FERMARLA? […]
    vece non l’ho chiamato. L’avevo sentito

8
COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
Comunità MAGGIO 2022 - Comunità Pastorale Santo Crocifisso - Meda
COMMISSIONE CULTURA

re le armi che abbiamo prodotto. Così
avvenne nella guerra civile spagnola            […] NON SI PUÒ PENSARE
prima del secondo conflitto mondiale.
                                                CHE UNO STATO LIBERO POSSA FARE LA GUERRA
Il commercio degli armamenti è uno
scandalo, pochi lo contrastano. Due             A UN ALTRO STATO LIBERO. […]
o tre anni fa a Genova è arrivata una
nave carica di armi che dovevano es-
sere trasferite su un grande cargo per         LA VIA CRUCIS                                  Perché adesso non è solo il Donbass,
trasportarle nello Yemen. I lavoratori         L’allarme di una guerra mondiale a pez-        è la Crimea, è Odessa, è togliere all’U-
del porto non hanno voluto farlo. Han-         zettini che papa Bergoglio aveva fatto         craina il porto del Mar Nero, è tutto.
no detto: pensiamo ai bambini dello            negli anni passati sta, dunque, diven-         Io sono pessimista, ma dobbiamo fare
Yemen. È una cosa piccola, ma un bel           tando qualcosa che deve scuotere le            ogni gesto possibile perché la guerra
gesto. Ce ne dovrebbero essere tanti           coscienze di tutti. Perché, per il Pon-        si fermi».
così».                                         tefice, siamo anche oltre i pezzettini,
Le parole di Francesco, nella conversa-        siamo in una realtà che può portare            […] C’è ancora tempo, nella chiusura
zione, tornano sempre a ciò che è più          davvero a una guerra mondiale. «Il mio         del colloquio, per un bilancio sul cam-
giusto fare. Molti gli hanno chiesto il        allarme non è stato un merito, ma solo         biamento della Chiesa, la sfida a cui
gesto simbolico di una visita in Ucrai-        la constatazione della realtà: la Siria,       ha dedicato e dedicherà il massimo
na. Ma la risposta è netta: «A Kiev per        lo Yemen, l’Iraq, in Africa una guerra         impegno. «Spesso ho trovato una men-
ora non vado — spiega —. Ho inviato            dietro l’altra. Ci sono in ogni pezzetti-      talità preconciliare che si travestiva da
il cardinale Michael Czerny (prefetto          no interessi internazionali. Non si può        conciliare. In continenti come l’America
del Dicastero per la Promozione dello          pensare che uno Stato libero possa             Latina e l’Africa è stato più facile. In Ita-
Sviluppo umano integrale) e il cardina-        fare la guerra a un altro Stato libero.        lia forse è più difficile. Ma ci sono bravi
le Konrad Krajewski (elemosiniere del          In Ucraina sono stati gli altri a creare       preti, bravi parroci, brave suore, bravi
Papa), che si è recato lì per la quarta        il conflitto. L’unica cosa che si imputa       laici. Per esempio una delle cose che
volta. Ma io sento che non devo an-            agli ucraini è che avevano reagito nel         tento di fare per rinnovare la Chiesa ita-
dare. Io prima devo andare a Mosca,            Donbass, ma parliamo di dieci anni fa.         liana è non cambiare troppo i vescovi. Il
prima devo incontrare Putin. Ma an-            Quell’argomento è vecchio. Certo loro          cardinale Gantin diceva che il vescovo
che io sono un prete, che cosa posso           sono un popolo fiero. Per esempio              è lo sposo della Chiesa, ogni vescovo
fare? Faccio quello che posso. Se Putin        quando per la Via Crucis c’erano le due        è lo sposo della Chiesa per tutta la vita.
aprisse la porta …».                           donne, una russa e l’altra ucraina, che        Quando c’è l’abitudine, è bene. Per
                                               dovevano leggere insieme la preghiera,         questo cerco di nominare i preti, come
LA CHIESA ORTODOSSA                            loro ne hanno fatto uno scandalo. Allora       è accaduto a Genova, a Torino, in Ca-
Può essere il patriarca Kirill, capo della     ho chiamato Krajewski che era lì e mi ha       labria. Credo che questo sia il rinnova-
Chiesa ortodossa russa, l’uomo in grado        detto: si fermi, non legga la preghiera.       mento della Chiesa italiana. Adesso la
di convincere il leader del Cremlino ad        Loro hanno ragione, anche se noi non           prossima assemblea dovrà scegliere
aprire uno spiraglio? Il Pontefice scuote      riusciamo pienamente a capire. Così            il nuovo presidente della Cei, io cerco
la testa e racconta: «Ho parlato con Kirill    sono rimaste in silenzio. Hanno una su-        di trovarne uno che voglia fare un bel
40 minuti via zoom. I primi venti con una      scettibilità, si sentono sconfitti o schiavi   cambiamento. Preferisco che sia un car-
carta in mano mi ha letto tutte le giusti-     perché nella Seconda Guerra Mondiale           dinale, che sia autorevole. E che abbia
ficazioni alla guerra. Ho ascoltato e gli      hanno pagato tanto tanto. Tanti uomini         la possibilità di scegliere il segretario,
ho detto: di questo non capisco nulla.         morti, è un popolo martire. Ma stiamo          che possa dire: voglio lavorare con que-
Fratello, noi non siamo chierici di Sta-       attenti anche a quello che può accadere        sta persona».
to, non possiamo utilizzare il linguaggio      adesso nella Transnistria».
della politica, ma quello di Gesù. Siamo                                                      L’ultimo pensiero è per il cardinal Mar-
pastori dello stesso santo popolo di           L’ATTESA DEL 9 MAGGIO                          tini di cui il Papa ha riletto un articolo
Dio. Per questo dobbiamo cercare vie           La conversazione sulla guerra volge al         «perfetto», dopo l’11 settembre, sul
di pace, far cessare il fuoco delle armi. Il   termine e la sintesi sembra pessimista:        terrorismo e sulla guerra. «È talmente
Patriarca non può trasformarsi nel chie-       «Per la pace non c’è abbastanza volon-         attuale che ho chiesto di ripubblicarlo
richetto di Putin. Io avevo un incontro        tà — è l’amara constatazione di France-        sull’Osservatore romano. Continuate
fissato con lui a Gerusalemme il 14 giu-       sco — la guerra è terribile e dobbiamo         sui giornali a indagare la realtà, a rac-
gno. Sarebbe stato il nostro secondo           gridarlo. […] Orbán, quando l’ho incon-        contarla. È un servizio al Paese di cui vi
faccia a faccia, niente a che vedere con       trato, mi ha detto che i russi hanno un        ringrazierò sempre».
la guerra. Ma adesso anche lui è d’ac-         piano, che il 9 maggio finirà tutto. Spero
cordo: fermiamoci, potrebbe essere un          che sia così, così si capirebbe anche la                               Luciano Fontana,
segnale ambiguo».                              celerità dell’escalation di questi giorni.              direttore del Corriere della sera

                                                                         COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA                        9
Comunità MAGGIO 2022 - Comunità Pastorale Santo Crocifisso - Meda
COMMISSIONE CULTURA

 MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO /
     ASCOLTARE CON
     L’ORECCHIO DEL CUORE
 Il messaggio di papa Francesco per la Giornata delle Comunicazioni Sociali del prossimo 29 maggio
 è stato pubblicato nella festa di san Giovanni di Sales, patrono della stampa cattolica e dei giornalisti.
 Leggendolo si possono anche trovare spunti interessanti in vista della prossima tornata elettorale,
 per poter partecipare con spirito costruttivo e consapevole

 C     ari fratelli e sorelle!
       Lo scorso anno abbiamo riflettuto
 sulla necessità di “andare e vedere” per
                                                le orecchie” per non dover ascoltare. Il
                                                rifiuto di ascoltare finisce spesso per di-
                                                ventare aggressività verso l’altro, come
 scoprire la realtà e poterla raccontare        avvenne agli ascoltatori del diacono
 a partire dall’esperienza degli eventi e       Stefano i quali, turandosi gli orecchi, si
 dall’incontro con le persone.                  scagliarono tutti insieme contro di lui.
 Proseguendo in questa linea, desidero          […]
 ora porre l’attenzione su un altro verbo:      Il primo ascolto da riscoprire quando
 “ascoltare”, decisivo nella grammatica         si cerca una comunicazione vera è l’a-
 della comunicazione e condizione di un         scolto di sé, delle proprie esigenze
 autentico dialogo.                             più vere, quelle inscritte nell’intimo di
 In effetti stiamo perdendo la capacità         ogni persona. E non si può che riparti-        vita pubblica, dove, invece di ascoltar-
 di ascoltare chi abbiamo di fronte, sia        re ascoltando ciò che ci rende unici nel       si, spesso “ci si parla addosso”. Que-
 nella trama normale dei rapporti quoti-        creato: il desiderio di essere in relazione    sto è sintomo del fatto che, più che la
 diani, sia nei dibattiti sui più importanti    con gli altri e con l’Altro. Non siamo fatti   verità e il bene, si cerca il consenso;
 argomenti del vivere civile. […]               per vivere come atomi, ma insieme.             più che all’ascolto, si è attenti all’au-
 A un illustre medico, abituato a curare                                                       dience. La buona comunicazione, inve-
 le ferite dell’anima, è stato chiesto qua-     L’ASCOLTO COME CONDIZIONE                      ce, non cerca di fare colpo sul pubblico
 le sia il bisogno più grande degli esseri      DELLA BUONA COMUNICAZIONE                      con la battuta ad effetto, con lo scopo
 umani. Ha risposto: «Il desiderio sconfi-      C’è un uso dell’udito che non è un vero        di ridicolizzare l’interlocutore, ma pre-
 nato di essere ascoltati». […]                 ascolto, ma il suo opposto: l’origliare.       sta attenzione alle ragioni dell’altro e
 Dalle pagine bibliche impariamo che            Infatti una tentazione sempre presente         cerca di far cogliere la complessità del-
 l’ascolto non ha solo il significato di        e che oggi, nel tempo del social web,          la realtà. […]
 una percezione acustica, ma è essen-           sembra essersi acuita è quella di ori-         In realtà, in molti dialoghi noi non co-
 zialmente legato al rapporto dialogi-          gliare e spiare, strumentalizzando gli         munichiamo affatto. Stiamo semplice-
 co tra Dio e l’umanità. «Shema’, Israel.       altri per un nostro interesse. Al con-         mente aspettando che l’altro finisca di
 Ascolta, Israele» […]: l’iniziativa è di Dio   trario, ciò che rende la comunicazione         parlare per imporre il nostro punto di
 che ci parla, al quale noi rispondiamo         buona e pienamente umana è proprio             vista. In queste situazioni, come nota
 ascoltandolo. […] Tra i cinque sensi,          l’ascolto di chi abbiamo di fronte, fac-       il filosofo Abraham Kaplan, il dialogo è
 quello privilegiato da Dio sembra esse-        cia a faccia, l’ascolto dell’altro a cui ci    un duologo, un monologo a due voci.
 re proprio l’udito, forse perché è meno        accostiamo con apertura leale, fiducio-        Nella vera comunicazione, invece, l’io e
 invasivo, più discreto della vista, e dun-     sa e onesta.                                   il tu sono entrambi “in uscita”, protesi
 que lascia l’essere umano più libero. […]      La mancanza di ascolto, che sperimen-          l’uno verso l’altro. […]
 L’uomo, al contrario, tende a fuggire la       tiamo tante volte nella vita quotidiana,       Ma perché affrontare la fatica dell’ascol-
 relazione, a voltare le spalle e “chiudere     appare purtroppo evidente anche nella          to? Un grande diplomatico della Santa
                                                                                               Sede, il cardinale Agostino Casaroli,
                                                                                               parlava di “martirio della pazienza”, ne-
     […] LA BUONA COMUNICAZIONE […] NON CERCA                                                  cessario per ascoltare e farsi ascoltare
     DI FARE COLPO SUL PUBBLICO CON LA BATTUTA                                                 nelle trattative con gli interlocutori più
                                                                                               difficili, al fine di ottenere il maggior
     AD EFFETTO, CON LO SCOPO DI RIDICOLIZZARE                                                 bene possibile in condizioni di limitazio-
                                                                                               ne della libertà. Ma anche in situazioni
     L’INTERLOCUTORE, MA PRESTA ATTENZIONE                                                     meno difficili, l’ascolto richiede sem-
     ALLE RAGIONI DELL’ALTRO […]                                                               pre la virtù della pazienza, insieme alla
                                                                                               capacità di lasciarsi sorprendere dalla

10
 COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
COMMISSIONE CULTURA

verità, fosse pure solo un frammen-          l’“informazione ufficiale” ha causato an-       sua Parola». Così il teologo protestan-
to di verità, nella persona che stiamo       che una “infodemia”, dentro la quale si         te Dietrich Bonhoeffer ci ricorda che il
ascoltando. Solo lo stupore permette         fatica sempre più a rendere credibile e         primo servizio che si deve agli altri nella
la conoscenza. Penso alla curiosità infi-    trasparente il mondo dell’informazione.         comunione consiste nel prestare loro
nita del bambino che guarda al mondo         […]                                             ascolto. Chi non sa ascoltare il fratel-
circostante con gli occhi sgranati. Ascol-                                                   lo ben presto non sarà più capace di
tare con questa disposizione d’animo         ASCOLTARSI NELLA CHIESA                         ascoltare nemmeno Dio.
— lo stupore del bambino nella consa-        Anche nella Chiesa c’è tanto bisogno            Nell’azione pastorale, l’opera più im-
pevolezza di un adulto — è sempre un         di ascoltare e di ascoltarci. È il dono         portante è “l’apostolato dell’orecchio”.
arricchimento, perché ci sarà sempre         più prezioso e generativo che possiamo          Ascoltare, prima di parlare, come esorta
una cosa, pur minima, che potrò ap-          offrire gli uni agli altri. Noi cristiani di-   l’apostolo Giacomo: «Ognuno sia pron-
prendere dall’altro e mettere a frutto       mentichiamo che il servizio dell’ascolto        to ad ascoltare, lento a parlare» (1, 19).
nella mia vita.                              ci è stato affidato da Colui che è l’udito-     Dare gratuitamente un po’ del proprio
La capacità di ascoltare la società è        re per eccellenza, alla cui opera siamo         tempo per ascoltare le persone è il pri-
quanto mai preziosa in questo tempo          chiamati a partecipare. «Noi dobbiamo           mo gesto di carità. […]
ferito dalla lunga pandemia. Tanta sfi-      ascoltare attraverso l’orecchio di Dio,
ducia accumulata in precedenza verso         se vogliamo poter parlare attraverso la                                  papa Francesco

RECENSIONE /
LA VITA ACCADE
Il nuovo libro del medico Alberto Pellai

P   aolo sta per diventare padre. Sua
    moglie Chiara lo sveglia in piena
notte per dirgli che è giunto il mo-
                                             ditato le loro difficoltà, dall’altra col-
                                             tiva anche la speranza dell’uomo che
                                             può diventare grazie all’incontro con
mento. Quando salgono in macchina            Chiara e al potere trasformante della
e partono alla volta dell’ospedale,          nascita del figlio Tommaso. Ecco allo-
Paolo sa che quel viaggio gli cambie-        ra che a fronte di relazioni pericolose
rà la vita. E mentre viene travolto da       e tossiche, che distruggono, nascono
un turbine di emozioni e ricordi, non        anche relazioni costruttive e accuden-
può fare a meno di ripercorrere la sua       ti, che salvano.
storia, abitata da figure maschili che       Questo libro mi è piaciuto perché af-
gli hanno lasciato ferite profonde, al-      fronta in particolare il so-stare nei con-
cune ancora aperte. Un passato dove          flitti. Sappiamo rispondere alla doman-
sofferenza e disagio hanno agito sen-        da “Come stai?” troppo spesso con
za tregua, trasformando in sopravvi-         un “Bene” — magari preceduto da un
venza ciò che avrebbe dovuto essere          “Dai” quasi scaramantico — troppo di            donne sarà rivoluzionario contemplarne
esistenza. Ripensa quindi al padre bio-      circostanza, che magari soffoca dentro          la descrizione, ritrovando le figure ma-
logico Bruno, al padre “di fatto” Ore-       l’inquietudine di un’insoddisfazione o di       schili che ne hanno attraversato la vita.
ste e al padre affidatario Giancarlo, a      un’attesa. E subito ci affrettiamo a cam-       «Ma se impariamo a fermarci, a fare
come le loro emozioni, represse e mal        biare discorso. Ma sappiamo so-stare,           di quella sosta un tempo per dirci so-
gestite, siano diventate delle pericolo-     restare, nelle pieghe della vita? Facile        stare, scopriamo che dentro di noi c’è
se micce, capaci di scatenare incendi        quando tutto va bene, ma quando ac-             la possibilità di trovare… la sicurezza
devastanti. La fatica di questi padri nel    cade ciò che non vogliamo, quando la            con cui continuare a tenere in mano il
gestire la propria sfera emotiva ha pla-     circostanza non ci piace, com’è la nostra       timone nella tempesta. La meta non è
smato la crescita di Paolo, che trasci-      reazione? La fuga? La violenza? La di-          il traguardo, ma il nostro andare. E il
na la sua vita in un ininterrotto “qui e     sperazione? La rabbia? La paura?                nostro saperci fermare, quando serve,
ora” in cui il lavoro diventa un alibi per   Pellai è abile a inchiodarti pagina dopo        imparando a dirci: “So-stare”. Perché la
fingere di vivere, rimanendo un eterno       pagina a uno svelamento delle emozio-           vita è un percorso».
migrante alla ricerca di un approdo.         ni maschili e per gli uomini sarà sorpren-      E in questo percorso Dio ci viene incon-
Ma se da una parte sente di aver ere-        dente immedesimarsi, mentre per le              tro. Buona lettura. •

                                                                        COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA                     11
NON SOLO LITURGIA

 PERSONE FRAGILI E CHIESA:
 IL DISAGIO PSICOLOGICO
 Pubblichiamo la prima parte di un’interessante intervista alla dottoressa Paola Soncini,
 per mostrare come l’operato della Chiesa sia fondamentale anche per chi ha a che fare
 con questa particolare forma di fragilità

 I Vangeli ci raccontano Gesù sempre
   attento alle persone più deboli e fra-
 gili. Tra queste vi erano sicuramente —
                                                Per intuire la portata del disturbo e del-
                                                la malattia mentale posso dire che gli
                                                utenti psichiatrici assistiti dai servizi spe-
 duemila anni fa come oggi — anche co-          cialistici nel corso del 2020 in Italia am-
 loro che soffrono di un disagio psichico,      montano a 728.338 unità, di cui il 53,6%
 di una malattia psicologica. Per fortuna       sono donne e un’ampia percentuale di
 è finito il tempo in cui si parlava di “mat-   pazienti al di sopra dei 45 anni (69,0%).
 ti” e di manicomi, ma rimane grande il         Si parla ancora troppo poco del fatto
 problema di questa fragilità. Sappiamo         che la salute mentale è un diritto uma-
 bene che la nostra Chiesa Cattolica è in       no e condizione necessaria per poter
 prima linea anche su questo fronte e lo        condurre una vita di buona qualità: la
 vogliamo raccontare in questo periodo          malattia mentale e il suicidio sono non
 purtroppo denso di problemi. Lo faccia-        solo causa di grande sofferenza uma-
 mo con l’aiuto della dottoressa Paola          na, ma anche di forte pressione sul si-
 Soncini, psicologa clinica, responsabile       stema sanitario, educativo, economico
 dell’Area Salute Mentale di Caritas Am-        e del lavoro».
 brosiana.
                                                È indubbio che il disagio psicologico            sono rinchiusi in sé perdendo interes-
 «Una premessa è necessaria. L’Organiz-         sia una delle emergenze sociali, acu-            si e stimoli necessari per una crescita
 zazione Mondiale della Sanità (OMS)            ita dalla pandemia e ora dalla guerra            a 360 gradi. Come Caritas abbiamo
 ha definito salute mentale uno “stato          in Ucraina: che cosa è successo negli            riscontrato il problema enorme dei mi-
 di benessere emotivo e psicologico nel         ultimi due anni? Avete riscontrato un            nori che in stato di povertà non hanno
 quale l’individuo è in grado di sfruttare      peggioramento della situazione?                  potuto seguire le lezioni in DAD e si
 le sue capacità cognitive o emozionali,        Spesso si pensa che la malattia menta-           sono ritrovati ancora più penalizzati e
 esercitare la propria funzione all’interno     le nella sua gravità sia causata da una          non dobbiamo stupirci se a questo di-
 della società, rispondere alle esigenze        situazione di crisi: economica, sociale          sagio e senso di marginalità fanno se-
 quotidiane della vita di ogni giorno, sta-     o ambientale, comunque esterna a                 guito atti aggressivi e di violenza. C’è
 bilire relazioni soddisfacenti e mature        noi. Non credo che sia sufficiente. La           poi il problema di chi ha perso il lavoro
 con gli altri, partecipare costruttivamen-     nostra vita è il frutto di un intreccio fra      e non riesce più a fronteggiare le spese
 te ai mutamenti dell’ambiente, adattarsi       chi siamo e l’ambiente nel quale vi-             quotidiane: è un malessere che porta
 alle condizioni esterne e ai conflitti in-     viamo. Quindi non basta che succeda              alla depressione, alla rassegnazione o
 terni”. Oggi si crede — in modo ridutti-       qualcosa nell’ambiente per ammalarci.            alla rabbia. Quindi la riposta è sì, ab-
 vo — che salute mentale sia solo assen-        Ci deve essere già una predisposizione           biamo riscontrato un peggioramento
 za di malattia, mentre invece potremmo         interna, una vulnerabilità già presente          della situazione. I fragili sono sempre
 dire che una persona gode di buona             in noi che arriva a manifestarsi in una          più fragili e gli invisibili sempre più in-
 salute mentale quando riesce a vivere          circostanza a noi contraria. La crisi fa         visibili.
 e gustare la vita, le relazioni e il suo       emergere ciò che già era presente, ma
 lavoro. Non ci può allora essere salute        non la provoca. Questo ci aiuta a capire         La nostra diocesi, attraverso la Caritas
 senza salute mentale.                          come mai davanti alla stessa situazione          Ambrosiana, è in prima linea nell’af-
 Una seconda premessa riguarda la dif-          reagiamo in maniera differente da per-           frontare questa emergenza: in quali
 ficoltà di farsi curare da parte delle         sona a persona. La pandemia prima e              aree opera? Cosa fa in concreto?
 persone malate perché tanti fra i malati       la situazione di guerra in Ucraina ora           Caritas Ambrosiana è un organismo pa-
 reputano di non esserlo e non si voglio-       hanno fatto cadere persone che erano             storale a servizio delle comunità nella
 no rivolgere ad un servizio di cura. Chi       già in bilico. Prendiamo, ad esempio,            diocesi di Milano, in prima linea nell’af-
 invece decide di fare una visita psichia-      la fascia in età scolare e gli adolescenti:      frontare le emergenze e con un manda-
 trica spesso segue per un certo tempo          già molti di loro vivevano relazioni più         to educativo nei confronti delle comu-
 le indicazioni dello specialista, poi da       virtuali che reali, ma a scuola incontra-        nità cristiane che aiutiamo a crescere
 solo riduce i farmaci, li interrompe, non      vano coetanei. Con la pandemia hanno             nella carità. Operiamo in diversi settori:
 torna per il controllo e così via.             perso i contatti in presenza e molti si          dall’area internazionale a quella del vo-

12
 COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
NON SOLO LITURGIA

lontariato e del servizio civile universale,    riferimento per famiglie, utenti, parroc-       di sostegno e incapace di fronteggiare
dall’attenzione al territorio diocesano         chie e operatori. Facciamo un servizio          la situazione. È un sostegno anche per i
alle aree di bisogno in risposta alle tan-      di ascolto e orientamento, molto utile          famigliari, che si trovano in difficoltà ad
te richieste che arrivano dal territorio. In    nell’accompagnare le persone a capire           affrontare da soli queste situazioni di
concreto a questa emergenza risponde            come muoversi in questo ambito sani-            sofferenza: è indispensabile creare reti
non solo l’area di salute mentale, ma           tario o a conoscere la rete sociale di ri-      di sollievo e di aiuto per non soccom-
questa insieme alle altre aree coinvolte,       ferimento per poter accedere a servizi e        bere. Come area salute mentale offria-
che ad esempio possono essere — a se-           farsi aiutare al di là del problema sani-       mo anche un servizio che potremmo
conda dei casi — l’area minori o l’area         tario. Il problema della salute mentale         dire di supervisione ai nostri centri d’a-
di grave emarginazione. Abbiamo un              non è infatti esclusivamente sanitario,         scolto quando necessitano di un aiuto
centralino telefonico diocesano nato            perché solitamente è accompagnato               nella rilettura delle situazioni comples-
per sostenere gli operatori dei nostri          da un risvolto sociale ed economico: chi        se che incontrano.
centri d’ascolto, che in questa attività        non sta bene non può lavorare e spesso                                        Paolo Marelli
oramai più che ventennale è diventato           perde il lavoro, si ritrova solo, senza rete                             (fine prima parte)

GRUPPI DI ASCOLTO DELLA PAROLA - SESTO INCONTRO

«VERRÀ A VOI IL PARÀCLITO» (GV 16,1-15; 21-23)
Lo Spirito Santo, dono perfetto

                                                lo Spirito consolatore che custodisce,          sua Pasqua: attraverso di essa e grazie
                                                difende ed estende il messaggio di              all’intervento dello Spirito i discepoli
                                                Gesù. I discepoli non dovranno avere            potranno infatti conoscere «tutta la ve-
                                                più tristezza, né arrendersi alla nostalgia     rità» (v. 13).
                                                quando Gesù lascerà questo mondo e              Il brano giovanneo si conclude con un
                                                non si mostrerà più in carne ed ossa:           efficace e straordinario paragone: Gesù
                                                sarà lo Spirito Santo a guidarli, confor-       accosta la gioia della donna che dà alla
                                                tarli, difenderli.                              luce un uomo dopo il dolore patito a
                                                Come si legge al versetto 8, il medesi-         causa del parto alla gioia del discepolo
                                                mo Spirito, altresì, provvederà a mostra-       che nessuno potrà mai cancellare quan-
                                                re tre verità: la colpa del mondo nel non       do Gesù, risorto, verrà di nuovo. E, di
                                                riconoscere la manifestazione gloriosa          più, in quel giorno non si avrà più biso-
                                                di Dio nel Figlio crocifisso; la giustizia di   gno di domandare alcunché, essendo

N     el sesto e penultimo incontro nei
      Gruppi di Ascolto della Parola ab-
biamo approfondito un intenso e impe-
                                                Dio nel modo in cui Egli regnerà e go-
                                                vernerà il mondo attraverso lo Spirito; il
                                                giudizio di Dio con cui Satana, principe
                                                                                                ormai tutto perfettamente compiuto e
                                                                                                compreso. Una conoscenza non intesa,
                                                                                                però, come sola intelligenza, ma anche
gnativo brano colto dal capitolo 16 del         di questo mondo, verrà definitivamente          — e soprattutto — come esperienza di
vangelo di Giovanni.                            sconfitto. E il compimento risolutivo di        fede e di amore.
Gesù prosegue il suo lungo discorso ri-         tutto ciò avverrà proprio con la Passio-
volto ai discepoli, che anticipa e prepara      ne, Morte e Risurrezione di Gesù, con la               Umberto (GdA famiglia Busnelli)
agli eventi ultimi della sua vita terrena. Il
Signore non garantisce loro un cammino
agevole e lineare: parla infatti di cacciata
dalle sinagoghe, uccisioni, scandali. I di-
scepoli — s’intuisce — sono spaventati,
presi dalla tristezza e dallo sconforto. Ed
è in questo contesto che Gesù trasmette
ai suoi un messaggio lieto e misterioso
allo stesso tempo: «È bene per voi che io
me ne vada, perché, se non me ne vado,
non verrà a voi il Paràclito» (v. 7).
Come già precedentemente letto nel
capitolo 14 di Giovanni, il Paràclito è

                                                                           COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA                     13
OPERE D’ARTE IN MADONNA DI FATIMA

 LE OPERE DI ALBERTO CEPPI NELLA
 CHIESA DI MADONNA DI FATIMA
 Alla maestria di Alberto Ceppi si devono le più caratteristiche opere della chiesa

 IL CRISTO DEL PRESBITERIO                                           capace di interpretare sentimenti e bisogni emergenti. Uno
 Il Cristo è in bronzo, alto 2,20 metri e senza croce. Un par-       sforzo “poetico” apprezzato dal card. Giovanni Colombo,
 ticolare non di poco conto visto che l’artista nel 1970 aveva       che benedisse il crocefisso in occasione della consacrazione
 appena 22 anni. Sono questi gli anni della contestazione stu-       della chiesa nel 1971.
 dentesca e operaia e l’autore, mettendo in evidenza il corpo        Lo stesso anno il critico d’arte Pasquale Colacitti espresse un
 di Gesù sofferente e martoriato, mette a nudo la drammati-          giudizio decisamente positivo sull’opera: «Alberto Ceppi ha
 cità degli eventi, le difficoltà del quotidiano. Ancora una volta   tenuto presente i valori volumetrici ed iconografici della mi-
 l’arte si dimostra il mezzo migliore per veicolare messaggi         gliore tradizione artistica italiana dal Rinascimento ad oggi, ma
 attraversando differenze di cultura o di religione. Ceppi con       lo ha realizzato con uno stile personale, dimostrando una gran-
 questa sua prima importante opera mette in campo tutta la           de padronanza anatomica ed un forte senso plastico. Il Cristo
 sua capacità artistica, il suo bagaglio culturale e si dimostra     si presenta quindi interessante ed originale per quel dolore
                                                                     profondo e contenuto che esprime e in particolare per quei
                                                                     segni graffianti che porta incisi in tutto il suo corpo, segni di
                                                                     quella violenza inaudita dei flagellanti. Un’altra nota personale
                                                                     deve ricercarsi nell’andamento triangolare del costato e nella
                                                                     soluzione del panneggio anticipante le forme astratte delle sue
                                                                     sculture più recenti. Un’opera valida sotto tutti gli aspetti».
                                                                     Quarantun anni dopo (maggio 2011) Ceppi rileggerà la sua
                                                                     opera giovanile con queste belle e significative parole: «Il Cri-
                                                                     sto è volutamente drammatico: il mio intento era quello di ri-
                                                                     cordare che Gesù (figlio di Dio) è davvero morto in croce con
                                                                     atroci sofferenze. Ho voluto mettere in evidenza il corpo di
                                                                     Gesù, la sua umanità, la sua presenza, per questo non ho rea-
                                                                     lizzato la croce, che diventa il simbolo principale. Per me il sog-
                                                                     getto doveva essere “Cristo che ha patito e sofferto per noi”».

                                                                     IL PALIOTTO DELL’ALTARE
                                                                     Nel 1980 il parroco padre Fiorenzo Mazzacani ricevette una
                                                                     cospicua donazione da un parrocchiano per una grazia rice-
                                                                     vuta (guarigione). L’ammirevole gesto era accompagnato da
                                                                     una lettera nella quale il donatore impegnava il parroco a far
                                                                     eseguire un’opera artistica. L’anno a seguire si commemora-
                                                                     va il decennale della costruzione della chiesa parrocchiale e
                                                                     don Fiorenzo prese la palla al balzo: commissionò ad Alberto
                                                                     Ceppi l’opera che avrebbe dovuto abbellire il frontale dell’al-
                                                                     tare. Il paliotto in bronzo (190 x 55 cm) creato dall’artista ha
                                                                     come titolo La Gerusalemme celeste e nasce da uno spunto
                                                                     teologico suggerito da mons. Luigi Gandini, allora prevosto

14
 COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
OPERE D’ARTE IN MADONNA DI FATIMA

di Seregno. Al centro trionfa Gesù Risorto luminoso. Raggi
infuocati, lampi, fragori, esplosioni rimarcano la vittoria della
vita sulla morte. Ai piedi del Cristo ci sono quattro soldati at-
toniti e smarriti nel vedere e soprattutto nell’essere testimoni
del crollo della città vecchia. In alto a sinistra del manufatto
Mosè addita la città promessa. A destra un angelo indica alle
pie donne la città nuova trasformata e trasfigurata. Con il Cri-
sto Risorto cade la città vecchia e appare la città nuova, la
Gerusalemme celeste, la città eterna, la città di Dio.
L’opera fu oggetto di una tesi di laurea presso l’Università di
Macerata nel 2004 dal titolo Filosofia del linguaggio: interpre-
tazione del testo dell’Apocalisse e la rappresentazione della
Gerusalemme celeste, la città di Dio.
Il paliotto appena pronto venne fatto murare insieme alla let-       nel modellato che, oltre ad un significato simbolico, servono
tera del donatore, che rimase anonimo.                               per evitare lo scoppio del manufatto dovuto agli sbalzi termi-
                                                                     ci. Inizialmente l’artista pensava di realizzare formelle molto
LA VIA CRUCIS                                                        più grandi, poi, dopo un consulto con l’architetto Angelo Giu-
Nel 1981, sempre in occasione del decennale della consa-             dici che aveva progettato la chiesa, in accordo con lui decise
crazione della chiesa (28 aprile), Ceppi realizzò anche la Via       di farle mantenendo delle misure da quadro. Sul retro di ogni
Crucis. È una delle prime da lui create ed è composta da             formella si trovano i nomi delle famiglie donatrici. Le cornici
quattordici stazioni appese lungo i muri della navata centrale,      della Via Crucis sono state fornite dalla ditta Donadel Danilo,
disposte da sinistra a destra. Si tratta di formelle in terracotta   lucidate da Colombo Mobili e dorate da Luigi Ravasi.
(65 x 85 cm) fissate su appositi pannelli di legno. La dramma-
ticità della rappresentazione sacra è esaltata da evidenti tagli                                                    Felice Asnaghi

I PROSSIMI APPUNTAMENTI

   FESTA ANNIVERSARI DI MATRIMONIO
                  DOMENICA 5 GIUGNO 2022, SOLENNITÀ DI PENTECOSTE

                  IL MATRIMONIO: VOCAZIONE E VIA DI SANTITÀ
        Durante le S. Messe delle ore 10.30 a S. Giacomo, delle ore 11.00 a Madonna di Fatima
         e delle ore 11.00 a S. Maria Nascente saranno ricordati gli anniversari di matrimonio
                            per i seguenti anni: 5, 10, 25, 30, 40, 50 e oltre.

                    Chiediamo cortesemente alle coppie che parteciperanno alle Messe di comunicare
                    la loro presenza presso le rispettive segreterie parrocchiali entro sabato 28 maggio.

                                                                       COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA                  15
Puoi anche leggere