L'Angelo - Mensile di vita Parrocchiale anno XLV - n. 3 marzo 2020 - Parrocchia di Verolanuova
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In copertina: sommario Roberto Galperti: Via Crucis. Basilica di San Lorenzo, Verolanuova. La parola del Prevosto (don Lucio) 3 Calendario liturgico 4 L’Angelo Vita parrocchiale Quaresima 2020 12 Miracoli Eucaristici - Tixla Messico 13 La Cena del povero 14 Pellegrinaggio a Bene Vagienna 14 Le truffe agli anziani 15 Dall’Oratorio Aprite le porte alla vita 16 Merenda con delitto 18 La vestizione dei chierichetti... Giulia e il suo “gancio nel cielo” 20 22 03 Mensile di vita Parrocchiale anno XLV - n. 3 marzo 2020 Spunti...ni di riflessione 23 Dalla Parrocchia di Cadignano Redattori: Famiglia e relazioni al centro degli incontri... 26 Sac. Lucio Sala Sac. Sergio Mariotti Arte & cultura Sac. Michele Bodei Piccolo ripasso... 60. (S. Amighetti) 28 Sac. Alessandro Savio 8 marzo: Grazie donna 30 Tiziano Cervati (Capo redattore) Le poesie dèi méss 31 Telefoni utili Le nostre rubriche 030 931210 (Ufficio parrocchiale) Verola missionaria (P. Sala) 32 331 9996919 (Oratorio) L’evangelizzazione (don Sergio) 33 030 932998 (don Sergio) I Profeti: il Profeta Abdia (F. Checchi) 35 030 931475 (don Michele) Scritti di don Mazzolari: I.N.R.I. 37 Vita e cammino di San Francesco 38 Stampa Varie – Cronaca Bressanelli srl - Manerbio Università Aperta 40 Tel. 030 938 02 01 Dall’AVIS 42 serena@bressanelli.info Iniziative varie 43 Anagrafe parrocchiale 44 Grafica Offerte 45 Serena Bressanelli A proposito di coronavirus... 46 2 l’angelo03
QUARESIMA: ALLA SCUOLA LA PAROLA DEL PREVOSTO DELL’EUCARESTIA Icristiani sono uomini e donne che stanno sulla via (cfr. At 9,2). E pro- prio perché sulla strada, sono sog- e bellezza: l’arte del vivere insieme, del fare comunione. È un’arte quan- to mai difficile, che non è mai fuori getti alla polvere, alle volte al fango, moda e, benché gratuita, è sem- se non a veri e propri sbagli di dire- pre necessaria, anzi indispensabi- zione. Il peccato però non è l’ultima le. Sì, di fronte al fenomeno quasi parola sulla nostra fragile esistenza. inarrestabile del disgregarsi della Esso diventa lo sfondo da cui ir- famiglia, di fronte alle difficoltà dei raggia la luce della misericordia di rapporti fra le persone, in un clima Dio. La celebrazione sacramentale di forte individualismo è urgente dell’Eucaristia è esperienza di un recuperare la consapevolezza che atto della misericordia divina. Essa quel pane spezzato e condiviso è infatti è come il sole che riaccende la vera sorgente di comunione. E la stanza da troppo tempo al buio, poiché fare comunione è una vera forza silenziosa che dissolve la du- opera d’arte, non la si può improv- rezza del cuore, occasione di cono- visare, essa richiede esercizio. La scenza e riconoscenza del volto di quaresima diventa il tempo dell’ad- Dio, un Dio che in Cristo è divenuto destramento. Fratelli e sorelle che mistero di comunione. Proprio per- lottano contro ogni divisione certi ché sacramento d’amore, l’Eucari- dell’aiuto di Cristo Gesù e del suo stia compone in sé tutta l’umanità Santo Spirito. Saranno loro a per- compassionevole di Dio fatto carne. metterci di camminare insieme e Questo profondo mistero riempiva ad esercitarci nell’umiltà per vivere di stupore l’animo di san Bernardo insieme da autentici cristiani. di Chiaravalle, sì da farlo esclama- Come in concreto? Mai anteponen- re con infuocati accenti d’amore: dosi né opponendosi agli altri, anzi “Cercate tutti Gesù, cercate tutti il mettendosi a loro servizio, sull’e- suo amore. Cercate ardentemente sempio di Cristo, dal quale possia- Gesù e, cercandolo, infiammatevi”. mo attingere la grazia di passare L’Eucaristia quaresimale, momento dall’egoismo all’altruismo, dal ripie- favorevole per una celebrazione più gamento sull’io all’attenzione al tu, viva e sentita, deve diventare anche dalla ricerca di sé alla ricerca della esperienza di comunione, non già gloria di Dio e del bene del prossi- grazie solo allo sforzo umano o a mo. L’arte di fare comunione esige meriti acquisiti da noi, ma perché profonda, sincera umiltà. E l’Eucari- Pane offerto a tutti nella gratuità stia è scuola alla quale partecipare. di un dono senza ritorno e che da San Francesco d’Assisi la chiamava noi richiede solo la libera adesione “l’umiltà di Dio”. dell’amore. Certo, tra le varie arti in Buona Quaresima. cui l’uomo esprime il suo ideale di vita, ce n’è una che spicca per forza Don Lucio l’angelo03 3
calendario liturgico MARZO 2020 ORARIO SANTE MESSE In Basilica: Prefestiva: ore 18.00 Festive: ore 8.00 - 9.30 - 18.00 ore 17.40 Celebrazione dei Vespri Feriali: ore 8.30 - tutti i giorni eccetto il sabato ore 18.00 - tutti i giorni eccetto il giovedì S. Rocco: Festiva: ore 11.00 (eccetto nelle solennità) S. Anna - Breda Libera: Festiva: ore 9.30 Feriale: ore 18.30 (solo giovedì) Cappella Casa Albergo: Tutti i giorni: ore 16.30 (eccetto la domenica) Cadignano: Martedì e Giovedì: ore 18.00 Prefestiva: ore 19.30 Festiva: ore 10.30 N.B.: In Basilica, ogni sabato dalle ore 15.30 alle 17.00, un sacerdote è a di- sposizione per le confessioni. 1 Domenica - Prima di Quaresima (I settimana del salterio) Canto al Vangelo: - “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”. (Mt 4,4) Sante Messe con orario festivo ore 17.40 Vespri 3 martedì ore 20.00, da Radio Basilica: Catechesi quaresimale 4 mercoledì ore 7.40 Buongiorno Gesù, preghiera alla scuola media ore 20.30, in Basilica: Lectio Divina e Adorazione Eucaristica 5 giovedì Primo giovedì del mese. Dopo la S. Messa delle ore 8,30 adorazione comunitaria e personale fino alle ore 12.00. ore 7.50 Buongiorno Gesù, preghiera alle scuole elementari ore 20.30 in Canonica: Lectio Divina 4 l’angelo03
6 venerdì Primo venerdì del mese consacrato alla devozione del CALENDARIO LITURGICO Sacro Cuore. Si porta la Comunione agli ammalati È giorno di magro ore 8.00 In Basilica: Via Crucis comunitaria ore 15.00 Alla Casa Albergo: Via Crucis ore 20.00 Via Crucis dalla Diaconia San Donnino 8 Domenica - Seconda di Quaresima (II settimana del salterio) Canto al Vangelo: - “Dalla nube luminosa, si udì la voce del Padre: -Questi è il mio Figlio, l’amato, ascoltatelo-”. (Cfr. Mc 9,7) Sante Messe con orario festivo ore 17.40 Vespri 9 lunedì ore 9,30 e 19.06, da Radio Basilica: Catechesi quaresimale 10 martedì ore 20.00, da Radio Basilica: Catechesi quaresimale 11 mercoledì ore 7.40 Buongiorno Gesù, preghiera alla scuola media ore 20.30, in Basilica: Lectio Divina e Adorazione Eucaristica 12 giovedì ore 7.50 Buongiorno Gesù, preghiera alle scuole elementari 13 venerdì È giorno di magro ore 8.00 In Basilica: Via Crucis comunitaria ore 15.00 Alla Casa Albergo: Via Crucis comunitaria ore 19.30 In Oratorio: Cena del Povero ore 20.00 Via Crucis nella Diaconia Crocifisso ore 20.00 In Oratorio: Cammino delle medie 15 Domenica - Terza di Quaresima (III settimana del salterio) Canto al Vangelo: - “ Signore, tu sei veramente il salvatore del mondo; dammi dell’acqua viva, perché non abbia più sete”. (Cf Gv 4,42.15) Sante Messe con orario festivo Giornata di preghiera e digiuno per i missionari martiri Domenica della Famiglia per tutti i Gruppi I.C.F.R. ore 15.00 Auditorium Biblioteca: incontro testimonianza in particolare per i genitori dei ragazzi del catechismo ore 17.40 Vespri ore 19.00 In Basilica: “Maneggiare con cura” Serata per gli adolescenti con le Suore Operaie l’angelo03 5
dal 1° marzo al 13 aprile 2020 16 lunedì ore 9,30 e 19.06, da Radio Basilica: Catechesi quaresimale 17 martedì ore 20.00, da Radio Basilica: Catechesi quaresimale 18 mercoledì ore 7.40 Buongiorno Gesù, preghiera alla scuola media ore 20.30, in Basilica: Lectio Divina e Adorazione Eucaristica ore 20.30, Chiesa di Pontevico: serata di spiritualità per i giovani 19 giovedì San Giuseppe, Solennità ore 7.50 Buongiorno Gesù, preghiera alle scuole elementari 20 venerdì È giorno di magro ore 8.00 In Basilica: Via Crucis comunitaria ore 15.00 Alla Casa Albergo: Via Crucis comunitaria ore 20.00 Via Crucis nella Diaconia Madonna di Caravaggio ore 20.00 In Oratorio: Cammino delle medie 21 sabato ore 20.00 in Oratorio: Incontro del Gruppo Famiglie 22 Domenica - Quarta di Quaresima (IV settimana del salterio) Canto al Vangelo: - “ Io sono la luce del mondo, dice il Signore, chi segue me, avrà la luce della vita”. (Cf Gv 8,12b) Sante Messe con orario festivo ore 15.00 Santa Messa al Cimitero e benedizione delle tombe È sospesa la Messa delle ore 18.00 in Basilica 23 lunedì ore 9,30 e 19.06, da Radio Basilica: Catechesi quaresimale 24 martedì ore 20.00, da Radio Basilica: Catechesi quaresimale 25 mercoledì Annunciazione del Signore. Solennità ore 7.40 Buongiorno Gesù, preghiera alla scuola media ore 20.30, in Basilica: Lectio Divina e Adorazione Eucaristica 26 giovedì ore 7.50 Buongiorno Gesù, preghiera alle scuole elementari 27 venerdì È giorno di magro ore 8.00 In Basilica: Via Crucis comunitaria ore 15.00 Alla Casa Albergo: Via Crucis comunitaria ore 20.00 Via Crucis nella Diaconia Sacro Cuore ore 20.00 In Oratorio: Cammino delle medie 6 l’angelo03
Attenzione: Nella notte tra sabato 28 e domenica 29 CALENDARIO LITURGICO torna l’ora legale Cambiano gli orari delle messe vespertine 29 Domenica - Quinta di Quaresima (I settimana del salterio) Canto al Vangelo - “Io sono la risurrezione e la vita, dice il Signore chi crede in me non morirà in eterno”. (Cf Gv 11,25.26) Sante Messe con orario festivo ore 11.00 in Basilica: Santa Messa a conclusione del Capitolo delle Suore Operaie ore 18.10 Vespri ore 19.00 Chiesa di Cadignano, confessioni per gli adolescenti 30 lunedì ore 9,30 e 19.06, da Radio Basilica: Catechesi quaresimale ore 15.00: Casa Albergo: Liturgia penitenziale e confessioni pasquali 31 martedì ore 20.00, da Radio Basilica: Catechesi quaresimale APRILE 2020 ORARIO SANTE MESSE In Basilica: Prefestiva: ore 18.30 Festive: ore 8.00 - 9.30 - 18.30 ore 18.10 Celebrazione dei Vespri Feriali: ore 8.30 - tutti i giorni eccetto il sabato ore 18.30 - tutti i giorni eccetto il giovedì S. Rocco: Festiva: ore 11.00 (eccetto nelle solennità) S. Anna - Breda Libera: Festiva: ore 10.00 Feriale: ore 18.30 (solo giovedì) Cappella Casa Albergo: Tutti i giorni: ore 16.30 (eccetto la domenica) Cadignano: Martedì e Giovedì: ore 18.00 Prefestiva: ore 20.00 Festiva: ore 10.30 l’angelo03 7
dal 1° marzo al 13 aprile 2020 1 -2-3 aprile ore 15.00 in Basilica: Pasqua della Donna 1 mercoledì ore 7.40 Buongiorno Gesù, preghiera alla scuola media ore 16.30 In Basilica: Confessioni per le Elementari ore 20.30, in Basilica: Lectio Divina e Ador. Eucaristica 2 giovedì ore 7.50 Buongiorno Gesù, preghiera alle scuole elementari 3 venerdì È giorno di magro ore 8.00 In Basilica: Via Crucis comunitaria ore 15.00 Alla Casa Albergo: Via Crucis comunitaria ore 20.00 In Basilica: Confessioni delle Medie ore 20.00 Via Crucis nelle Diaconie Sant’Antonio e San Rocco con conclusione al Cimitero Inizio della Settimana Santa È la settimana più significativa dell’anno, quella che la tradizione liturgica e popolare chiama “Santa”. Su questa settimana deve puntare l’impegno spirituale dei credenti. Sempre la liturgia, ma specialmente in questa settimana, ci fa rivivere il mistero pasquale nel quale Gesù, Figlio di Dio, incarnatosi e fatto obbediente fino alla morte di croce, è talmente esaltato nella Risurrezione e Ascensione da essere costituito Signore e poter così comunicare la sua vita divina affinché gli uomini, morti al peccato e configurati a Cristo, non vivano più per se stessi, ma per Gesù che morì e risuscitò per noi. I primi giorni della Settimana Santa, nella nostra parrocchia, sono caratterizzati dalla celebrazione delle Quarantore. Sono giorni di preghiera, di ascolto della Parola di Dio, di conversione che devono servirci da introduzione al triduo pasquale in cui si celebra il mistero di Cristo che per noi muore e risorge. 5 Domenica delle Palme (II settimana del salterio) Canto al Vangelo: - ... “Per noi Cristo si è fatto obbediente fino alla morte e a una morte di croce. Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome”. (Cfr Fil 2, 8-9) Sante Messe ore 8.00 - 10.30 - 20.30. È sospesa la messa delle 11.00 in San Rocco 35ª Giornata della Gioventù Nel corso delle sante Messe è possibile riconsegnare le cassettine delle offerte per la Quaresima ore 10.15 In Disciplina: benedizione degli ulivi e processione verso la Basilica e Santa Messa 8 l’angelo03
ore 17.00 Apertura delle Sante Quarantore. Vespro. Esposizione del CALENDARIO LITURGICO Santissimo Sacramento. Breve riflessione N.B.: Il Santissimo rimane esposto all’adorazione dei gruppi e dei singoli Non viene celebrata la Santa Messa delle 18.30 ore 20.30 S. Messa animata dalla 3ª media. Meditazione “Eucarestia e Diaconato”. Reposizione. (Partecipa il Coro parrocchiale) Lunedì e martedì è presente il Seminario Diocesano 6 lunedì della Settimana santa ore 7.00 Lodi. Esposizione del SS. Sacramento ore 12.00 Dalle ore 12.00 alle ore 15.00, adorazione guidata dalle Diaconie ore 15.00 Adorazione per tutte le donne della parrocchia ore 20.30 S. Messa animata dai ragazzi di 1ª e 2ª media. Meditazione “Eucarestia e chiamata”. Reposizione (Partecipa il Coro parrocchiale) 7 martedì della Settimana santa ore 7.00 Lodi. Esposizione del SS. Sacramento ore 12.00 Dalle ore 12.00 alle ore 15.00, adorazione guidata dalle Diaconie ore 15.00 Adorazione per tutte le donne della parrocchia ore 19.00 Cena per gli adolescenti con i seminaristi in oratorio ore 20.30 S. Messa animata dagli adolescenti. Meditazione “Eucarestia e vocazione al presbiterato”. Benedizione Eucaristica solenne. Chiusura delle Quarantore (Partecipa il Coro parrocchiale). 8 mercoledì della Settimana santa Le Sante Messe, con orario feriale, vengono celebrate in Disciplina per permettere lo smontaggio delle Quarantore. ore 20.00 Solenne Via Crucis cittadina nella Diaconia Sant’Arcangelo 9 GIOVEDÌ SANTO Non si celebrano Sante Messe al mattino ore 9.00 Celebrazione delle Lodi e ufficio delle letture ore 9.30 Nel Duomo di Brescia S. Messa Crismale celebrata dal Vescovo con i sacerdoti della diocesi ore 15.30 Casa Albergo: Santa Messa l’angelo03 9
dal 1° marzo al 13 aprile 2020 ore 20.30 S. Messa nella “Cena del Signore” animata dai ragazzi del 5° anno di ICFR. (Partecipa il Coro parrocchiale) 10 VENERDÌ SANTO Oggi non si celebrano Sante Messe È giorno di magro e digiuno Giornata per le opere della Terra Santa ore 9.00 Celebrazione delle Lodi e ufficio delle letture ore 9.30 Dalle ore 9.30 alle 12.00 e dopo la Via Crucis, dalle 16.00 alle 18.00, i sacerdoti sono disponibili per le Confessioni ore 15.00 In Basilica solenne Via Crucis per tutti ore 15.00 Casa Albergo - Celebrazione della parola: La Passione ore 18.45 In Basilica: Adorazione alla Croce per adolescenti e giovani ore 20.30 Liturgia della Passione e bacio del Crocifisso (Partecipa il Coro parrocchiale) 11 SABATO SANTO Oggi non si celebrano Sante Messe ore 8.00 I sacerdoti sono a disposizione per le Sante Confessioni fino alle 12.00 ore 9.00 Celebrazione delle Lodi e Ufficio delle letture ore 15.00 Confessioni fino alle ore 19.00 ore 21.00 Solenne Veglia Pasquale. S. Messa con la partecipazione del Coro parrocchiale È l’ora più solenne di tutto l’anno liturgico. S. Agostino la chiama “Madre di tutte le veglie”; si veglia nell’attesa della Risurrezione: mistero centrale della nostra fede. 12 DOMENICA DI PASQUA NELLA RISURREZIONE DEL SIGNORE Solennità con ottava (proprio del salterio) Canto al Vangelo: - “Cristo, nostra Pasqua, è immolato: facciamo festa nel Signore”. (Cf 1 Cor 5,7b-8a) Sante Messe con orario festivo 8.00 - 9.30 - 11.00 ore 11.00 In Basilica: Santa Messa solenne (con la partecipazione del Coro parrocchiale) 10 l’angelo03
ore 18.00 Vespri solenni. CALENDARIO LITURGICO ore 18.30 Santa Messa ore 9.30 Santa Messa alla Breda ore 9.30 e 18.00 Santa Messa a Cadignano 13 LUNEDÌ DELL’ANGELO (proprio del salterio) Canto al Vangelo: - “Questo è il giorno fatto dal Signore: rallegriamoci ed esultiamo”. (Sal 117,24) Sante Messe 8.00 - 9.30 - 18.30 Dal 13 al 15 aprile: Roma Express, pellegrinaggio a Roma per i ragazzi di 2ª media La santa messa delle ore 11.00 è celebrata in S. Rocco Nel pomeriggio è sospesa la celebrazione dei vespri. PROSSIME DATE DEI BATTESIMI 11 aprile (ore 21.00 Veglia Pasquale) - 26 aprile ore 11.30 24 maggio (ore 11.30) - 28 giugno (ore 16.00) 27 settembre (ore 16.00) Invitiamo ad attenersi a queste date e a chiedere eccezioni solo con motivazioni valide ATTENZIONE Le manifestazioni e gli orari pubblicati sul calendario liturgico possono subire variazioni per i motivi più diversi e imprevedibili. Si prega perciò, per conferma, di far fede agli appuntamenti pubblicati settimanalmente sul foglio “Pane di Vita”. Grazie. ATTENZIONE A causa dell’emergenza Corona Virus, le celebrazioni e gli appuntamenti potrebbero subire variazioni in base alle disposizioni che verranno date dalle Autorità competenti. Nel caso, ne daremo prontamente comunicazione con i mezzi di comunicazione della parrocchia (Radio Basilica, Facebook, Instagram, Siti Internet) e attraverso Pane di Vita. l’angelo03 11
vita parrocchiale Parrocchia Quaresima San Lorenzo Verolanuova 2020 Nutriti dalla Parola e dall’Eucaristia Tutti i venerdì di Quaresima sono di magro Mercoledì delle Ceneri (26 febbraio) e Venerdì Santo (10 aprile) sono di magro e digiuno . Ogni Giorno Lectio Divina e Adorazione Eucaristica: 8.30 Ora Media; 18.00 Vespri “Nutriti dalla Parola e dall’Eucaristia” Ogni mercoledì, ore 20,30 in Basilica Ogni Venerdì Predicatore don Massimo Favalli. Via Crucis Comunitaria Letture e preghiere a cura dei Gruppi Parrocchiali. - ore 8.00: In Basilica - Mercoledì 4 -11 -18 - 25 marzo - 1 aprile - ore 15.00: Alla Casa Albergo Via Crucis nelle Diaconie Alla Radio (91.2 mhz) il venerdì ore 20.00 “Nutriti dalla bellezza” - 28 febbraio: Sant’Anna alla Breda Tutti i lunedì alle ore 9.30 e 19.06; Tutti i martedì alle ore 20.00. . - 6 marzo: . San Donnino - 13 marzo: Crocifisso Ragazzi, adolescenti e giovani . - 20 marzo: Madonna di Caravaggio Elementari: Buongiorno Gesù Preghiera a scuola ore 7.50 - giovedì .. - 27 marzo: Sacro Cuore . 5 - 12 - 19 - 26 marzo, 2 aprile - 3 aprile: Sant’Antonio e San Rocco . Conclusione al cimitero Medie: Buongiorno Gesù . Preghiera nell’Aula Magna della scuola - 8 aprile mercoledì: Sant’Arcangelo ore 7.40 - mercoledì Via Crucis cittadina per le vie del paese 4 - 11 - 18 - 25 marzo, 1 aprile . Cena del povero Adolescenti: Serata di preghiera venerdì 13 marzo ore 19.30, in Oratorio con le Suore Operaie Pasqua della donna in Basilica Domenica 15 marzo ore 19.00 . 1 - 2 - 3 aprile ore 15.00 Giovani: Esercizi Spirituali a Montecastello Sante Quarantore:. 13 - 14 - 15 marzo “Eucarestia e Vocazione” Genitori: “La Chiesa che soffre” 5 - 6 -7 aprile ore 20.30 Testimonianze di sacerdoti che vivono Predicatori: don Manuel Donzelli, l’esperienza delle comunità perseguitate don Mattia Cavazzoni, don Sergio Passeri. Biblioteca Comunale Partecipa il Seminario Maggiore e Minore. Domenica 15 marzo ore 15.00 . Triduo Pasquale Adorazione alla Croce 9 - 10 aprile ore 20.30 per adolescenti e giovani 11 aprile ore 21.00 Veglia Pasquale Venerdì Santo - in Basilica, ore 18.45 www.verolanuova.com 12 l’angelo03
MIRACOLI EUCARISTICI - 6 VITA PARROCCHIALE TIXTLA MESSICO I l 21 ottobre 2006, padre Raymun- do Reyna Esteban, fenomeno. Recen- temente il dottor Gómez ha termina- noto come padre to le sue indagini Rayito, si trova a sul miracolo veri- Tixtla, nello stato ficatosi a Buenos di Guerrero, nel Aires. Messico sud-occi- La ricerca scienti- dentale, per con- fica condotta tra celebrare la messa l’ottobre 2009 e che conclude un ritiro spirituale da l’ottobre 2012 ha reso pubblica la lui guidato su invito di padre Leo- seguente dichiarazione: poldo Roque, parroco della chiesa La sostanza rossastra analizzata cor- di San Martino di Tours. Il rito si svol- risponde al sangue. In essa sono ge nell’auditorium municipale, per- presenti emoglobina e DNA di ori- ché la chiesa parrocchiale non può gine umana. Due studi che eminen- ospitare le 600 persone convenute. ti esperti forensi hanno condotto Una delle due suore che aiutano con metodologie diverse hanno nella distribuzione dell’Eucaristia, dimostrato che la sostanza deriva Arely Marroquín, improvvisamente dall’interno, escludendo l’ipotesi si ferma e si dirige all’altare, dove che qualcuno possa averla posta si inginocchia mostrando la pisside dall’esterno. Il gruppo sanguigno è con le ostie consacrate a padre Rayi- AB, simile a quello trovato nell’Ostia to: una delle particole è macchiata di Lanciano e nella Sacra Sindone di da alcune gocce di sangue fresco. Torino. Un’analisi microscopica di in- Il sacerdote mostra l’ostia sangui- grandimento e penetrazione rivela nante ai fedeli, esclamando ad alta che la parte superiore del sangue è voce: “Questo è un miracolo!”. coagulata dall’ottobre 2006. Tuttavia Il Vescovo del luogo, Sua Eccel- gli strati sottostanti interni rivelano, lenza Rev.ma Mons. Alejo Zavala nel febbraio 2010, la presenza di Castro, convocò una commissio- sangue fresco. ne teologica per determinare se si L’evento non ha una spiegazione na- trattasse di una truffa o di un vero turale. miracolo. Nell’ottobre 2009 invitò In conclusione, come più volte det- il dott. Ricardo Castañón Gómez a to, ribadiamo ancora che la Chiesa condurre una ricerca scientifica con non basa il suo insegnamento su un gruppo di scienziati, e verificare questi miracoli, ma sulla parola di l’eventuale natura miracolosa del Cristo. l’angelo03 13
vita parrocchiale La Fraternità Santa Chiara in collaborazione con la Parrocchia di Verolanuova organizza la Cena del povero Venerdì 13 marzo 2020 - Ore 19:30 Presso l’oratorio “Giacinto Gaggia” di Verolanuova Cena a base di pasta al pomodoro, riso, formaggio, pane, acqua e vino. Il ricavato della cena (ad offerta libera) sarà devoluto alle Chiese cristiane perseguitate. Le iscrizioni si ricevono presso il bar dell’oratorio di Verolanuova, oppure ai seguenti numeri: Attilio: 328 416 4901 - Manuela: 348 401 2962 - Rita: 349 137 8347 Entro e non oltre mercoledì 11 marzo 2020 In occasione del 5° anniversario dall’arrivo tra noi delle spoglie della Beata Paola la Parrocchia di Verolanuova organizza un Pellegrinaggio a Bene Vagienna Domenica 19 aprile 2020 Partenza da Piazzale Conad alle ore 6.00 e rientro in serata. Contributo individuale di partecipazione Euro 15.00 (solo viaggio). Il programma dettagliato e l’organizzazione per il pranzo saranno presto pubblicati su un apposito manifesto. Le iscrizioni si ricevo presso l’Ufficio Parrocchiale dal lunedì al sabato dalle 9.00 alle 11.30. 14 l’angelo03
VITA PARROCCHIALE Stazione Carabinieri di Verolanuova Parrocchia di Verolanuova N ella mattinata del 12 febbraio 2020 i Carabinieri del Comando Stazione di Verolanuova, in collaborazione con Don Lucio Sala della Parrocchia di Verolanuova e del Comune locale, hanno tenuto un seminario sui reati predatori ed in particolare sulle truffe agli anziani. L’incontro, svoltosi presso la sala dell’oratorio, ha visto l’interessata partecipazione di un sostanzioso numero di persone, le quali hanno rivolto ai relatori, Maresciallo Maggiore Ferruccio Palma e Brigadiere Capo Claudio Zambolo, svariate domande ed esposto esperienze personali sul tema. I militari dell’Arma hanno proiettato una presentazione composta da diverse slides e video inerenti la tematica, con particolare riferimento agli effetti psicologici sulla vittima, alle tipologie di truffa, alle diverse personalità dei truffatori nonché all’attuazione di quegli accorgimenti utili alla prevenzione del fenomeno. Due punti sono stati particolarmente evidenziati: • il primo: non lasciare entrare in casa nessun estraneo, anche se si presenta con tesserini; • il secondo: in caso di dubbi, telefonare sempre al n. 112 o alla caserma dei Carabinieri di Verolanuova al n. 030 9363835. La collaborazione nata fra i Carabinieri, la Parrocchia ed il Comune è un chiarissimo esempio di attaccamento alla propria comunità sentitamente ricambiata dai cittadini con la loro partecipazione. l’angelo03 15
dall’oratorio APRITE LE PORTE ALLA VITA A nche quest’anno la Festa della vita, celebrata il 2 febbraio, è stata l’occasione per dire a tutti il de- siderio di vita buona e sensata che viene custodito nel cuore di ogni uomo. Infatti, hanno scritto i Vesco- vi per l’occasione, “la vita non è un oggetto da possedere o un manu- fatto da produrre, è piuttosto una promessa di bene, a cui possiamo partecipare, decidendo di aprirle le porte”. Abbiamo lanciato i pallonci- ni... perché arrivi in cielo, a Dio, la ognuno è ricchezza. Abbiamo lan- nostra lode per il dono della vita. ciato i messaggi dei bambini e dei Con la preghiera per chi sente il ragazzi... perché si faccia in tutto il peso e la fatica della vita. Abbiamo mondo il passaparola. Il messaggio lanciato tanti colori... perché l’uomo da trasmettere è semplice: AMA LA non si dimentichi che la diversità di VITA! 16 l’angelo03
DALL’ ORATORIO Alcuni palloncini sono stati presto ritrovati, anche molto lontano. Ecco alcuni messaggi arrivati via Fa- cebook o via email: A sinistra: Oggi mentre sistemavo il mio piazzale a Galliera (BO) ho trovato ques- to splendido pensiero arrivato da lontano con un piccolo e innocuo palloncino, ren- dendomi la giornata più gioiosa l’angelo03 17
dall’oratorio MERENDA CON DELITTO D omenica 2 febbraio si è svolta in oratorio la festa per la giornata di San Giovanni Bosco. Nel pomeriggio, verso le 15, noi ragazzi del GAO ci siamo ritrovati per inscenare la merenda con delitto. Una cinquantina di bambini e ragazzi si sono sfidati a colpi di prato fiorito, pictionary, bersaglio e tanti altri giochi, con lo scopo di riuscire a scoprire chi fosse stato a rubare le chiavi dell’oratorio. Tre ore in cui i partecipanti si sono messi alla prova, si sono divertiti, hanno corso e giocato, ma soprattutto hanno saputo indagare molto bene e da bravi detective sono riusciti a scoprire il colpevole. Soddisfatti di aver chiuso al meglio il caso, si sono spostati poi nella veranda dove li aspettava una gustosissima merenda. È stata un’esperienza coinvolgente e stimolante sia per noi organizzatori sia per i bambini che vi hanno partecipato. Don Bosco diceva: “vivere in comunione è fare oratorio” e penso che questa frase sia rappresentativa di tutte quelle emozioni che abbiamo provato durante questa splendida esperienza. Speriamo che l’Oratorio continui ad attirare sempre più giovani, esattamente come desiderava anche Don Bosco. Alla prossima! 18 l’angelo03
l’angelo03 19 DALL’ ORATORIO
dall’oratorio LA VESTIZIONE DEI CHIERICHETTI CHIERICHETTI... CHIAMATI A SERVIRE GESÙ NELLA VITA D omenica 16 febbraio, quattro chierichetti, dopo un periodo di prove, impegno e dedizione, “sono gnore Gesù ci ha dato un program- ma semplice per camminare sulla via verso la santità: il comandamen- passati di livello”. I chierichetti più to dell’amore di Dio e del prossimo. “anziani” hanno istruito e rivestito Cerchiamo di essere ben radicati i nuovi. È vero che l’abito non fa il nell’amicizia con Dio, grati per il suo monaco, ma in questo caso la veste amore e desiderosi di servire Lui in nera con la cotta bianca simboleg- tutto, e così non possiamo fare al- gia il diventare grandi nella famiglia tro che condividere il dono del suo dei ragazzi che, ogni domenica e amore con gli altri. E per concretiz- nelle grandi feste liturgiche, presta- zare il comandamento dell’amore, no il loro servizio accanto all’altare. Gesù ci ha indicato le opere di mi- sericordia. ... Per fare un’opera di mi- Ricordando la Vestizione dei quattro sericordia, non è necessario andare chierichetti, ci rileggiamo le parole all’università, prendere una laurea. di papa Francesco ad un ragazzo Tutti, tutti possiamo fare le opere serbo, in occasione del pellegrinag- di misericordia. Sono alla portata di gio internazionale a Roma dei mini- tutti. Basta che ciascuno di noi co- stranti, celebrato nel 2018. Sono un minci a chiedersi: “Che cosa posso invito a ringraziare il Signore per i fare io, oggi, per venire incontro ai tanti chierichetti che servono le no- bisogni del mio prossimo?”, di que- stre celebrazioni. Sono un invito, per sto prossimo: dei miei fratelli, di mio i nostri ragazzi, a puntare in alto. papà, di mamma, dei nonni, dei miei Santo Padre, il nostro servizio da amici, dei poveri, degli ammalati…; ministranti è bello, ci piace tanto. ma uno, uno al giorno. Che cosa Vogliamo servire il Signore e il pros- posso fare io per venire incontro ai simo. Ma fare il bene non è sempre bisogni del mio prossimo? Crede- facile, non siamo ancora santi. Come temi, così facendo potete diventare possiamo tradurre il nostro servizio, davvero santi, uomini e donne che nella vita quotidiana, in opere con- trasformano il mondo vivendo l’a- crete di carità e in un cammino verso more di Cristo. È vero, non è facile, la santità? costa fatica. Ma, ricordatevi, lo dico Papa Francesco: Sai, la strada per un’altra volta: la strada verso la santi- la santità non è per i pigri: ci vuole tà non è per i pigri. fatica. Vedo che voi ministranti vi impegnate in questo cammino. Il Si- Buon cammino! 20 l’angelo03
l’angelo03 21 DALL’ ORATORIO
dall’oratorio GIULIA E IL SUO “GANCIO NEL CIELO” A bbiamo ascoltato il messaggio di Giulia per noi giovani. Giulia Ga- brieli era una ragazza bergamasca, di Giulia, quello della Madonna, che lei chiamava “mammina del cielo” la quale riempiva il mondo d’amore 14 anni che il 19 agosto 2011 “è par- grazie ad un palloncino che scoppia- tita per il cielo” - come dice il papà va perché non riusciva a contenere Antonio – a causa di un sarcoma. Gli tutto quell’amore. anni della malattia sono stati per Giu- lia una vera e propria missione: con- PREGHIERA. Fondamentale, perché dividere la sua esperienza con noi le preghiere di Giulia non erano le giovani tramite delle testimonianze. solite formule, imparate a memoria, Lei amava parlare a tu per tu con gli ma un vero e proprio colloquio con altri ragazzi e penso che abbia voluto Dio. registrare la testimonianza che ab- biamo visto proprio perché sentiva Penso che da Giulia si possa impa- di essere vicina alla sua partenza e rare tanto e se tutti noi provassimo a desiderava che questo messaggio fare di queste quattro parole uno sti- arrivasse a tutti i giovani. Infatti, i geni- le di vita sapremmo, forse, vedere ed tori di Giulia si sono presi l’impegno apprezzare il mondo come era per di portare il video tra le varie parroc- Giulia, un meraviglioso dono di Dio chie per far sì che arrivasse a sempre che è amore incondizionato. più giovani. Penso che questo non Sara sia un caso, ma che sia la volontà di Giulia che, grazie al suo “gancio nel cielo”, guida i suoi genitori in questo cammino. Se dovessi descrivere Giu- lia, lo farei con 4 parole: GIOIA. Perché, nonostante tutta la sofferenza che deve aver patito, ha saputo affrontare la vita con il sorriso. VITA. Perché per lei la vita è stata il dono più bello e grande che abbia mai ricevuto. In effetti la sua espe- rienza è un inno alla vita, che nono- stante il dolore, vale la pena di essere vissuta. AMORE. Perché per Giulia l’amore era il motore del mondo; era Dio. Un esempio di vero amore è stato, per 22 l’angelo03
SPUNTI...NI DI RIFLESSIONE DALL’ ORATORIO L’ Istituto Comprensivo di Verola- nuova ha organizzato, il 5 feb- braio 2020, un incontro con il dottor Le nostre emozioni si formano attra- verso il contatto fisico e, ovviamen- te, attraverso i social o più generi- Domenico Barrilà, psicoterapeuta camente in Rete ciò non avviene. e analista adleriano, impegnato da Purtroppo, nel mondo virtuale le decenni nell’attività clinica, accom- emozioni si “mobilitano” in modo pagnata da una copiosa produzio- diverso. In passato, il contatto ave- ne editoriale. L’incontro ha avuto va significato di vicinanza fisica; ora come tema l’influenza che l’irruzio- questo termine ha assunto un altro ne del digitale proietta sulla mente significato. Il contatto è sulla Rete e nostra e dei nostri figli e come con- ognuno di noi ha centinaia di con- diziona il nostro rapporto con loro. tatti senza neppure mai averli incon- I nostri “figli digitali” appartengono trati: amici sconosciuti. a una generazione fragile, che oggi più che mai ha bisogno di adulti so- I nostri ragazzi trasferiscono nella lidi, che non confondano l’“informa- Rete, magari distorcendolo, il bi- zione” con l’ “educazione”. sogno di “legami”, che è proprio dell’uomo da sempre. Ogni perso- Il relatore ha posto l’accento sul na ha uno stile di vita che lo rende fatto che la genitorialità è fonda- riconoscibile, un modo di approc- mentalmente un’azione di contatto, ciarsi all’esistenza che è determina- basata sul verbo “stare”. È molto im- to da alcuni elementi ereditari, da portante riflettere sulla bellezza del impressioni soggettive (credenze, verbo stare: in ogni relazione im- idee personali con le quali ci affac- portante, prima ancora di agire, oc- ciamo alla realtà) e, all’80%, dall’am- corre «stare», trovarsi, essere in una biente. certa condizione fisica e mentale, essere in accordo. Del resto il ver- Oggi l’ambiente per i ragazzi è sma- bo stare indica anche una relazione terializzato; la Rete è l’ambiente in amorosa: “Mario sta con Anna”. È cui vivono la maggior parte delle necessario essere presenti, esser-ci, loro relazioni. I ragazzi pensano che essere in ascolto, essere in con-tat- gli adulti siano contrari alla tecnolo- to. Educare è saper accompagnare gia: in questo ambito, infatti, le nuo- la normalità e anche la sofferenza ve generazioni, per la prima volta, (altro nome della normalità), ma è ne sanno più degli adulti. L’errore possibile accompagnare solo se si compiuto dal mondo adulto sta è in presenza, solo se si è in con-tat- nell’aver tentato di demonizzare la to: se mi avvicino a te e ti dedico del tecnologia, trasformando la que- tempo, il messaggio che ti giunge è stione educativa in una mera que- “tu sei importante per me”. stione tecnologica: tentare, però, di l’angelo03 23
dall’oratorio delegittimare le tecnologie non è la punto di vista. Per i bambini la si- strada. La strada è tornare ad inter- tuazione doveva somigliare a quella rogarsi sull’agire educativo. di una persona che si muove in una stanza buia. Può sentire i rumori, gli Cosa significa educare? Qual è il odori, la temperatura e tuttavia non compito dell’educare? Cos’è edu- è in grado di spostarsi consapevol- care? mente. Di quando in quando urta contro qualche ostacolo, un mobi- L’educazione ha un compito preci- le o un arredo qualsiasi, senza che so, che non è mai cambiato nel cor- possa riuscire a farsi un’idea chiara so degli anni: la trasmissione testi- dell’ambiente nel quale si sta aggi- moniale. rando. In quel momento avevo pen- sato che educare è esattamente il “Il muro che separa la linea lenta modo in cui noi adulti raccontiamo, da quella veloce è alto all’incirca un a bambini e ragazzi, ciò che vedia- metro e sessanta centimetri, misura- mo dall’altra parte del muro. Forse to con una discreta approssimazio- avrei dovuto dire “dei muri”, che du- ne, visto che arriva alle mie spalle. rante la crescita si frappongono tra Aspettavo il passante ferroviario che loro e l’ambiente, ostacolandone lo mi avrebbe condotto in centro a Mi- sguardo,..... lano, sul marciapiede un certo nu- mero di persone, non tantissime ma Il nostro potrà essere un racconto neppure poche, c’erano anche due fedele oppure un’interpretazione bambini, gli unici a non potere get- arbitraria. È quasi certo, tuttavia, che tare lo sguardo oltre quel muro di i destinatari alla fine capiranno se si separazione. Per questo il loro mon- è trattato dell’una o dell’altra cosa; do era assai più circoscritto rispetto accadrà quando saranno abbastan- a quello di cui potevamo godere noi za alti da gettare autonomamente il adulti. Dall’altra parte transitavano loro sguardo oltre a quella parete convogli eleganti, coloratissimi, for- che oggi fa da barriera alla loro cu- se troppo veloci per noi adulti, che riosità e alla voglia di catturare tutto comunque potevamo seguirli con ciò che li circonda. lo sguardo, ammirati dalla loro for- ma slanciata, avveniristica, mentre a Magari ci metteranno del tempo a quei bambini, che certo sarebbero capire quanto fosse veridico il rac- rimasti eccitati da quella velocità, conto, forse tanto tempo, tuttavia tutto ciò era negato. ci arriveranno e in quel momento vedranno coi loro occhi, forse si Dipendevano totalmente dal rac- costruiranno dei giudizi su chi ave- conto della madre, che li teneva per va descritto il paesaggio che non mano e si rivolgeva loro con parole potevano vedere. Matureranno dei che non udivo ma, a giudicare dai sentimenti che, a seconda dei casi, gesti, mi pareva descrivessero pro- potranno essere di gratitudine op- prio la ragione del frastuono che pure di riprovazione, e saranno que- giungeva dall’altra parte di quel- sti a decidere la qualità del rapporto la barriera, così antipatica dal loro tra genitori e figli. Per tale ragione 24 l’angelo03
è meglio essere onesti, per quan- zione, allenare l’empatia dei nostri DALL’ ORATORIO to possibile, nel momento in cui figli, coltivare l’intelligenza emotiva. raccontiamo ciò che si vede oltre il Dobbiamo educare i figli alla vita muro. sociale, alimentare lo spirito coope- È anche, se non soprattutto, nel no- rativo, per dare senso all’esistenza: stro interesse, giacché alla fine po- questo è il fine ultimo dell’educa- tremmo scoprire che nell’ansia di zione. Dobbiamo, inoltre, fare mol- guadagnarci un vantaggio abbiamo ta attenzione ai ragazzi che stanno solo posto le condizioni per rompe- tanto tempo in Rete e cogliere se re un patto coi nostri figli”. perdono i contatti con la realtà, con le amicizie: questo è il campanello L’educazione è, quindi, anche e so- d’allarme. prattutto ciò che diciamo, ciò che raccontiamo ai nostri figli/alunni ri- Il dottor Barrilà non offre facili ri- guardo a ciò che esiste al di là del cette, soluzioni assolute ai nostri “muro”, facendo attenzione a essere problemi, ma sembra indicare la estremamente onesti, perché quan- via: continuare a porci domande do diverranno adulti verificheranno sulla qualità del rapporto che stia- da soli, con i loro occhi e quello che mo costruendo coi nostri figli, sul- abbiamo tramandato influirà non le verità che stiamo trasmettendo, poco sulla loro vita. Importantissi- sulla nostra capacità di ascoltarli e mo è, inoltre, dare l’esempio (non offrire loro esperienze e un tempo sto col cellulare davanti a te per tut- che permetta di mantenere viva la to il tempo e te lo vieto) e mantene- nostalgia per la realtà, la voglia e il re viva nelle nuove generazioni la rischio di viverla. “nostalgia” della realtà, perché loro, vivendo nell’era digitale, non sono La commissione Scuola, Famiglia più nella vita reale, oltre al fatto che e Territorio dell’I. C. Verolanuova in Rete dicono e fanno cose che, guardando l’interlocutore negli occhi non direbbero e non fareb- bero mai. In fondo anche la Rete è un ambito (seppur esasperato) del- la vita sociale. Ma il problema è che la Rete vive di incorporeità, rende incorporeo il confronto, accentuan- do inclinazioni che spesso teniamo sotto controllo nella realtà, ma non nascosti dietro lo schermo. Educare è cercare di rendere com- plementari gli interessi dei figli con quelli della comunità, è lavorare sui legami che aprono alle rela- zioni umane. E’ necessario allora aumentare lo spirito di collabora- Dott. Domenico Barrilà l’angelo03 25
dalla parrocchia di cadignano FAMIGLIA E RELAZIONI AL CENTRO DEGLI INCONTRI PER I PATRONI DELLA GIOVENTÙ N elle ultime due domeniche di gennaio, come da tradizione, si sono tenute le feste per i santi patro- me emotivo-affettivo in termini per- sonali e privati, con scarsa apertura nei confronti degli altri e soprattutto ni della gioventù, San Giovanni Bo- dell’Altro. Si preferisce, dunque, un sco e Sant’Agnese. Per le ricorrenze, matrimonio civile ad un matrimonio oltre alla S. Messa ed a una cena in religioso, dimenticando che l’Amo- compagnia, sono stati organizzati re (vero ed autentico) conferisce anche due incontri riguardanti le unicità, speranza e fiducia alla rela- capacità di gestire ed essere parte zione. La dimensione del “per sem- di una famiglia per proseguire la pre”, necessaria per l’instaurarsi di tradizione di educazione legata a relazioni positive, spaventa, blocca, questi Santi a cui gennaio deve l’ap- non slancia e tende a sminuirsi. pellativo di mese “educativo”. Prevale, invece, il desiderio del “tut- to subito”, che impedisce di godere Ecco le testimonianze di alcuni ra- della bellezza del poter costruire gazzi che hanno preso parte agli relazioni per tempo e con pazienza. incontri: Tutto ciò è alimentato da una società odierna che mette fretta, ci assilla, Festa di S. Agnese (Vivere le rela- pretende risultati positivi in breve zioni oggi: una sfida) tempo e ci mette alla prova con co- stanza. La vera sfida diventa, quindi, Amore, relazione e matrimonio vivere con serenità, apprezzando la sono i tre temi che hanno guidato gioia delle piccole cose che spesso l’incontro di domenica 26 gennaio ci sfuggono per via dei ritmi fre- a Cadignano, in occasione della so- netici che ci attendono. Nell’ottica lennità di S. Agnese. matrimoniale è importante sottoli- Grazie alle parole di don Michele neare come ci sia difficoltà a capire durante l’omelia della S. Messa e l’altro, ad incontrarlo, a viverlo; ciò alla testimonianza di Luca, fonda- è dovuto al fatto che non lo si co- tore della Casa Famiglia “Betania di nosce. Maria” di Verolavecchia, noi giovani Ma io conosco me stesso? Doman- ragazze abbiamo potuto dare voce diamocelo. ad alcune importanti questioni che Soltanto conoscendo e ri-cono- spesso finiscono per essere affron- scendo me stesso come meravi- tate con superficialità. glia stupenda (Salmo 138), sarò in Spesso all’interno della relazione grado di DIRE e DARE qualcosa di uomo-donna vi è la tendenza a chiu- autentico all’altro, amandolo e ap- dersi in se stessi e a vedere il lega- prezzandolo. 26 l’angelo03
“Signore, tu mi scruti e mi conosci, da essere capaci di comunicare e DALLA PARROCCHIA DI CADIGNANO Tu conosci quando mi siedo e quan- trasmettere dei valori stabili alla do mi alzo, intendi da lontano i miei propria famiglia, consapevoli del pensieri, osservi il mio cammino e il fatto che Egli ci guida ed è sempre mio riposo, ti sono note tutte le mie al nostro fianco. vie” (Salmo 138) Laura Seccamani Guido e Federico Festa di San Giovanni Bosco Domenica 2 febbraio è stata anche celebrata la Giornata della Vita. Per Domenica 2 febbraio 2020, per ce- l’occasione sono state invitate alla lebrare l’ anniversario di San Gio- S. Messa le famiglie dei bambini vanni Bosco, noi ragazzi di Cadigna- battezzati nel 2019. La sequenza di no ci siamo riuniti per trascorrere queste ricorrenze interpella soprat- una serata insieme, avente come tutto i giovani sull’importanza della tema principale la figura del padre famiglia quale cellula fondamentale all’interno della famiglia. della chiesa e della società, fondata Abbiamo potuto confrontarci con sul matrimonio ed aperta alla vita. l’esperienza diretta di Luca, fondato- re della Casa Famiglia di Verolavec- Roberto Fappani chia: dal dialogo è emerso che, per essere dei buoni padri di famiglia, occorre essere determinati, solidi, sicuri e con degli obbiettivi precisi. Oggi questo compito risulta tutt’al- tro che semplice, soprattutto in una società in cui, anche per via dei so- cial, si teme fortemente il pregiudi- zio e diventa faticoso identificarsi in se stessi. Quindi, la soluzione migliore per ricoprire questo ruolo è affidarsi al Signore, Padre per eccellenza, così l’angelo03 27
piccolo ripasso di storia del cristianesimo 60. LA FRANCIA DEL RE SOLE E LA CHIESA R itornando alle questioni del no- stro continente, dobbiamo per forza di cose far riferimento alla pre- anche ai pontefici, che via via si suc- cedettero, toccò di scontrarsi con un monarca altezzoso e che non usava senza, in Francia, di Luigi XIV. Primo- certo le regole della diplomazia e genito di Luigi XIII e nipote di Enrico della buona educazione. Ed è pro- IV e di Maria de’ Medici, regnò per prio dal Re Sole e dal suo assoluti- più di 72 anni, dal 1643 (quando smo che si possono far derivare i aveva soli cinque anni) fino al 1715, principali movimenti che colpirono data della sua morte. Tutti gli altri dolorosamente la Chiesa tra il Sei- Stati europei dovettero fare i conti cento e l’Ottocento. con la sua sfrenata sete di potere e con la sua pretesa di comandare su Parliamo, innanzi tutto, del gallica- tutto e su tutti, sentendosi investito nesimo che, facendo appello ai di- dell’autorità direttamente da Dio. E ritti dell’”Ecclesia gallicana”, finì con il limitare sensibilmente il primato pontificio. Il re francese rivendicava per sé il potere di convocare concili nazionali indipendenti, di abolire la giurisdizione dei nunzi pontifici in Francia e di far sottostare alla sua approvazione la validità dei decreti del papa. I cardinali Richelieu (1624- 1642) e Mazzarino (1643-1661) por- tarono all’esasperazione questi con- cetti, conducendo la Francia sull’orlo dello scisma. Nel 1663 il parlamento parigino costrinse la facoltà teologi- ca ad approvare le teorie gallicane che, in pratica, affermavano che il concilio era predominante rispetto al papa e che i dettati del pontefice su questioni dottrinali non avevano il crisma dell’infallibilità. Nel 1682 vennero proclamati solennemente, a nome del clero francese, i “quattro articoli gallicani” che però, a seguito delle vibranti proteste di papa Inno- cenzo XI, vennero revocati nel 1693 da Luigi XIV. La loro decadenza fu però solo di facciata, dato che solo con il Concilio Vaticano I, nel 1868, fu proclamato il dogma dell’infallibi- Rigaud: Luigi XIV lità del papa. 28 l’angelo03
Anche l’assolutismo statale, instau- l’esilio e fece demolire Port-Royal. I ARTE & CULTURA rato dal Re Sole, mise in grande giansenisti furono così costretti ad difficoltà la Chiesa poiché, intromet- emigrare in Olanda, dove fondaro- tendosi senza limiti nelle questioni no una chiesa scismatica. ecclesiastiche, finì col provocare gravi limitazioni dei diritti del papa Rimane da ricordare come il monar- in Francia. Nel 1685, revocando un ca francese, sempre in contrasto con editto di Enrico IV, proseguì nella il papa e con gli altri stati europei, sua opera di costruzione di un as- non partecipò alla lega dei principi solutismo che, di fatto, obbligava cristiani voluta da papa Innocenzo gli Ugonotti a scegliere tra la con- XI per contrastare l’avanzata dei Tur- versione forzata o l’esilio. Cancel- chi che avevano posto sotto assedio lato l’editto, che concedeva alcune Vienna. La vittoria della lega, guidata libertà religiose ai correligionari del dal re di Polonia Giovanni Sobieski, precedente monarca, moltissimi contribuì a liberare Vienna (12 set- sudditi furono costretti a trasferirsi in tembre 1683) e a consolidare la po- Inghilterra, in Olanda o, addirittura, tenza degli Asburgo nella regione in America. balcanica. Tale vittoria, se non riu- scì ad impedire la decadenza della Il giansenismo, che aveva il suo cen- chiesa cattolica, permise almeno al tro spirituale presso il convento ci- Papato di acquisire un titolo di be- stercense di Port-Royal, presso Ver- nemerenza davanti al mondo intero. sailles, diffuse un pericoloso errore dottrinale attraverso una nuova con- Sergio Amighetti cezione del peccato originale e del- la grazia. Fondato dal vescovo belga (… continua…) Cornelio Giansenio, il movimento fu contrastato dai Gesuiti romani che fecero condannare dalla chiesa al- cune frasi tolte dal suo libro Augusti- nus. La controversia che ne nacque, vide uomini di cultura, teologi e laici (tra i quali Antonio Arnauld e Blaise Pascal), rimproverare ai Gesuiti un presunto lassismo in fatto di teolo- gia morale. L’imposizione di regole molto rigide riguardo alla pratica e alla frequenza dei sacramenti, finì con l’impedire a molti fedeli di ac- costarsi alla comunione. La disputa spinse i giansenisti a un’opposizio- ne sempre più dura nei confronti del papato, tanto che finirono col condividere le tesi del gallicanesi- mo. La lotta giunse al culmine nel 1700 attraverso l’opera di Pascasio Quesnel, interrotta però da Luigi XIV nel 1710 quando impose all’eretico Cornelio Giansenio l’angelo03 29
arte & cultura 8 MARZO 30 l’angelo03
LE POESIE DÈI MÉSS DI ELENA ALBERTI NULLI l’angelo03 31
le nostre rubriche VEROLA MISSIONARIA 24 MARZO: GIORNATA MONDIALE DEI MISSIONARI MARTIRI In questa giornata di preghiera in memoria di Mons. Oscar Romero, oltre ai tanti missionari uccisi di mor- insegnano a riscoprire i valori della missione ad gentes. Solo sostenen- doli con la preghiera, una preghiera te violenta dobbiamo aggiungere la che sappia anche ascoltare le parole prima vittima di questo 2020: Padre di Dio con opere di carità, con azio- Jozef Hollanders, anziano missio- ni concrete di collaborazione e so- nario della Consolata assassinato lidarietà possiamo contribuire pure in Sudafrica domenica 12 gennaio. noi all’annuncio e divulgazione del Un missionario povero per scelta Vangelo. Ai giorni nostri, con la crisi che ha dato tutto quello che aveva delle vocazioni siamo tutti chiamati ai poveri della Missione di Badibe. Il a far emergere la nostra specifica corpo di P. Jozef è stato trovato le- vocazione è a prenderci cura gli uni gato mani e piedi e con una corda al della vocazione degli altri. Bisogna collo. È da escludere il movente del- saper far rifiorire la vocazione che al- la rapina, piuttosto un’azione di odio trimenti può rimanere nascosta e so- verso i consacrati, la Chiesa cattolica pita da tutto ciò che non è Vangelo e le vocazioni cristiane. BATTEZZATI restando celata nell’intimo a disca- E INVIATI è stato il tema della Gior- pito di quelli che ci sono vicini e che nata Missionaria Mondiale dell’otto- condividono la nostra stessa vita, di bre scorso promossa da papa Fran- quelli che amiamo e ci amano. Ecco cesco e che ben si adatta anche ai che è necessario far emergere il ca- martiri della fede cristiana nel mon- risma che è in noi, non va tenuto na- do. I missionari con i loro sacrifici ci scosto, chiuso, ma ravvivato perché Padre Josef Hollanders ucciso il 12 gennaio 2020 in Sudafrica nella Missione di Badibe 32 l’angelo03
possiamo far germogliare qualcosa L’EVANGELIZZAZIONE LE NOSTRE RUBRICHE di nuovo, inaspettato e per questo riconoscere la nostra vera vocazio- ne. Certo noi pensiamo che è re- EVANGELIZZARE: sponsabilità primaria della Chiesa di illuminare, benedire, sollevare ed QUALE UOMO? evangelizzare pur sentendo l’urgen- za che bisogna fare anche noi. È una lotta interna che possiamo af- frontare soltanto insieme, riscopren- S e noi partiamo dalla considera- zione che l’uomo sia il destina- tario di tale opera evangelizzatrice do la solidarietà, la condivisione, dobbiamo però porre un punto l’appartenenza, allora ci è possibile fermo circa una considerazione im- se ci convinciamo, che la vocazione portante: quale uomo? Va da sé è l’azione di Dio nell’uomo chiamato che quando parliamo di uomo non alla conversione, ad un servizio spe- dobbiamo ridurre tale presenza a ciale; essere servi al servizio dell’u- puro concetto razionale né a mera manità e Dio. Nella vocazione Dio si ricerca socioeconomica e neppure rivolge alla libertà dell’uomo, l’uo- a qualificazione geografica di ogni mo deve scegliere, accogliere nella essere umano al mondo. Perciò la fede la sua chiamata, consapevole prima considerazione che constatia- anche delle difficoltà e sacrifici che mo è quella esperienziale dell’uomo può comportare. Solo allora, forti di vissuto nel proprio dato corporeo. questa voce divina, non ci sono pau- Analizzando il vissuto umano occor- re che tengano perché la forza che i re chiarire il concetto di corpo che Missionari trovano nei torti che subi- investe il nostro dato osservatorio. scono proviene dall’aiuto di Cristo e L’indagine fenomenologica del vis- non è la pena ma la causa che fonda suto umano ci dà come primo dato l’identità dei martiri, allora il vincito- analizzabile la corporeità con la re è colui al quale essi appartengo- quale l’individuo si rapporta imme- no, il Signore. Il missionario sa che la diatamente all’esistenza che lo cir- sua vocazione è quella di ascoltare, conda. Quale corporeità vogliamo obbedire alla voce del Signore in ora raccontare? È quella che balza qualunque luogo sia inviato anche subito ai nostri occhi. Pur partendo a rischio della propria vita. Perciò da un periodo d’incubazione assi- prendersi cura delle vocazioni è ri- stiamo ad uno sbocciare dell’esisten- conoscere la preziosità della vita di za quando l’essere umano viene alla ognuno in ogni parte del mondo. I luce nel parto. Inizia perciò un’analisi missionari, se martiri, sono gli eroi figurativa dell’esserino che appare al nella fede appartenenti a Dio. mondo. Si analizzano la perfezione dei singoli elementi, se respira cor- Sabato 28 e Domenica 29 giorna- rettamente, se risponde ad ogni sol- ta di offerte per la FONDAZIONE lecitazione, se ogni elemento è si- CESAR ONLUS a sostegno delle tuato al posto giusto ma soprattutto mamme e i bambini del Sud Su- se assomiglia al papà o alla mamma dan. Si può contribuire con l’ac- per poterne definire la somiglianza quisto di una colomba o un uovo genetica e fisiologica di chi è venu- di Pasqua. to al mondo. Un guaio sarebbe se in nessun caso si possa aggiudicar- l’angelo03 33
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