In Cammino...l'incontro - Per una comunità in comunione Num. 2 - Luglio 2020 - Comunità Pastorale Maria Madre ...
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Num. 2 - Luglio 2020 A servizio della Comunità pastorale “Maria, Madre presso la Croce” Somma Lombardo - Golasecca - Vizzola Ticino In Cammino...l’incontro Per una comunità in comunione
In Cammino...l’incontro Periodico della Comunità pastorale “Maria, Madre presso la Croce” delle Parrocchie di Sant’Agnese, Santo Stefano, Santa Margherita, Santa Maria Maddalena e San Sebastiano di Somma Lombardo, della Parrocchia S. Maria Assunta di Golasecca e delle Parrocchie di San Giulio e Santo Stefano SOMMARIO di Vizzola Ticino Direttore responsabile: Don Basilio Mascetti Editoriale Pag. 2 Redazione: La parrocchia al tempo del Covid Pag. 4 Don Basilio Mascetti Carla Grossoni Visita inaspettata dell’Arcivescovo Pag. 5 Cristina Mazzetti Luciana Montanari Il Catechismo ai tempi del coronavirus Pag. 7 Mara Poli Ferrario Maria Teresa Pandolfi Testimonianze: la comunità si racconta Pag. 8-12 Massimo Crema Nell’emergenza la risposta della Caritas Pag. 13 Paola Castelli Ricordiamo mons. Ezio Bisello Pag. 14 Via Zancarini 6 Don Fabio Stevenazzi “medico e cavaliere della Repubblica” Pag. 15 Somma Lombardo Tel.: 0331-256341 La Cappella di Sant’Agnese Pag. 16 E-Mail: Dalla missione in Cambogia di padre Alberto Pag. 17 giornalino@mariamadrepressolacroce.it In ascolto del Concilio Pag. 18 Sito: www.mariamadrepressolacroce.it Ciao Adele e grazie di cuore! Pag. 20 Ileana raccoglie il testimone Pag. 20 Impaginazione e stampa: Testimoni di Geova Pag. 21 Printicino di Diego Del Tredici Anagrafe parrocchiale Pag. 21 IL SENSO DELLA NOSTRA VITA Pubblichiamo l’omelia che eravamo ancora peccatori”. La degli spunti, degli accenni; poi il prevosto ha pronunciato salvezza è un dono, una grazia: ognuno di noi senta il desiderio di nella Basilica di Sant’Agnese per questo ringraziamo il Signore approfondire, di guardare dentro di il giorno di Pasqua, 12 aprile per il suo amore sconfinato sé, nel proprio animo e nel proprio 2020, rigorosamente a porte nei nostri confronti, per ciò che cammino di fede. chiuse e senza fedeli a motivo contempliamo nella celebrazione della pandemia. solenne della sua Pasqua, per il Si dice che “le vie del Signore sono fatto che ci offre il suo amore, la infinite” ed è certamente vero: Dio All’inizio della vita cristiana non sua benevolenza, al di là di ogni raggiunge le persone in molti modi, c’è una nostra decisione, né un nostro merito e capacità. a volte davvero sorprendenti. Ma qualche merito, ma solo la scelta Mi chiedo: come è possibile essere certamente per noi la via decisiva gratuita di Dio di chiamarci. consapevoli di questo dono di Dio che ci ha portato a scoprire quanto Questa è una grande verità alla assolutamente immeritato, dono il Signore ci avvolge con il suo quale spesso non pensiamo: San della Croce e della Risurrezione amore assolutamente gratuito Paolo stesso dice nella Lettera del suo Figlio e che ora abbiamo è la via della Chiesa, della ai Romani che, in Gesù, Dio realmente nel cuore? comunità cristiana. Pensiamo operò la salvezza per noi “mentre Lascio alla vostra riflessione solo alle persone attraverso le quali noi 2
In Cammino...l’incontro abbiamo potuto accogliere questa questo desiderio di adorazione, percorrere! benevolenza divina: genitori, sa- di gratitudine, di contemplazione Dice una parabola giudaica: cerdoti, suore, catechiste, amici, verso il Signore? Che significato “L’angelo Gabriele fu mandato da fratelli e sorelle nella fede. ha la nostra preghiera se non Dio per far dono della vita eterna a Mi viene in mente quanto Santo esprime anzitutto la lode alla Trinità Agostino scrive nel libro delle per la grazia e la salvezza di cui ci chi avesse un momento di tempo Confessioni, ricordando le pre- fa continuamente partecipi? Ecco per riceverlo. Ma l’angelo tornò ghiere e le lacrime della sua il valore della contemplazione, che indietro e disse: Avevano tutti un mamma che chiedeva a Dio la ci fa riconoscere quanto Dio ha piede nel passato e uno nel futuro; sua conversione, lui che era molto fatto e sta facendo ogni momento non ho trovato nessuno che lontano dalla fede cristiana. Anche per noi. E forse, in questo tempo avesse tempo!”. noi ora – non dimentichiamolo di astinenza dall’Eucaristia e dalla – siamo chiamati ad essere Troviamo il tempo per accogliere la comunità, ci accorgiamo di quanto responsabili della salvezza degli sono decisive la Messa e il popolo grazia che Dio abbondantemente altri: se la salvezza è venuta sulla di Dio nel nostro cammino di ci dona; soprattutto la grazia del terra è perché Dio ha voluto perdono, la sua misericordia condividere la sua vita con che non viene mai meno. noi. Noi siamo nella Chiesa Questa è la Santa Pasqua strumento di salvezza per gli altri; Dio si rivela attraverso di che oggi celebriamo, affi- noi; nella misura dei doni che dando la nostra vita a Gesù abbiamo ricevuto sentiamoci risorto, vincitore del peccato impegnati come comunità e della morte; e affidando missionaria. E quanto è a Lui anche questo nostro preziosa la Parrocchia mondo segnato da tante in questo cammino di testimonianza. tragedie, compresa questa Diceva Papa Giovanni XXIII terribile pandemia. che “la Parrocchia è la La giustizia di Dio non è dare fontana del villaggio a cui tutti a ciascuno il suo, ma dare a possono attingere l’acqua ciascuno se stesso, l’intera fresca”. discepoli del Signore: esperienze sua vita, trascinandoci in alto con Aggiungo un’altra considera- zione: se all’origine della vita che ora ci sono negate. E’ la forza della sua risurrezione. cristiana c’è il dono di Dio, occorre vero: Cristo può parlarci anche Vedete: mai come in questo mo- che in noi sia vivo il senso della attraverso il silenzio di questi mento abbiamo la possibilità, come contemplazione. Prima di giorni e certamente lo fa in tanti cristiani, di annunciare quello che pensare a che cosa dobbiamo fare, modi a Lui conosciuti: lasciamo troppo spesso taciamo: Cristo è è importante stare ad ascoltare e allora che ci parli! contemplare quello che il Signore Un’ultima osservazione. E lo risorto e solo nella speranza di ha compiuto per noi. Se riflettiamo spunto me lo offre una bella frase una vita che sconfigge la morte, un istante comprendiamo che di un grande teologo che afferma: possiamo davvero dire ciò che è proprio qui troviamo il significato “Il Vangelo soltanto per i poveri è scritto su tanti lenzuoli appesi sui più profondo della celebrazione un lieto messaggio”. balconi: “Tutto andrà bene”. della Santa Messa, “memoria, A dire: i doni del Signore si possono attualizzazione e anticipazione accogliere solo attraverso l’umiltà della salvezza, Pasqua set- e la povertà di spirito. Pensiamo don Basilio timanale”. Che cosa vuol dire alle Beatitudini proclamate da partecipare alla Messa se non Gesù: questa è la strada giusta da 3
In Cammino...l’incontro LA PARROCCHIA AL TEMPO DEL COVID La nostra Chiesa ha saputo rein- ventarsi. Il Covid ci ha bloccato in casa ed è così cambiato an- che il modo di vivere la Messa ma non il desiderio di mantenere alimentata la nostra fede. Gli altari delle nostre Chiese sono entrati nelle nostre case, sostituiti dalle mense domesti- che. Grazie al Papa, all’Arcivescovo di Milano e ai nostri Sacerdo- ti siamo stati raggiunti con ogni mezzo possibile: televisione, Con il Pontefice abbiamo prega- potevamo vivere la celebrazione radio, Messe e rosario in strea- to per la fine di questa pandemia! comunitaria, ma eravamo uniti ming. La nostra vita quotidiana Il nostro Arcivescovo era vicino a spiritualmente. Vogliamo ricorda- bloccati in casa ci ha aperto all’u- noi: ogni domenica ci ha raggiun- re in particolare come la comu- niversalità della Chiesa ti con la Santa Messa trasmessa nità ha vissuto i riti liturgici della Tanti sono i momenti che ritorna- in televisione. Abbiamo vissuto settimana autentica grazie alle no alla nostra mente ma come con lui le Vie Crucis e le varie celebrazioni del Triduo Pasqua- non ricordare il momento unico celebrazioni del tempo di quare- le trasmesse via streaming dalla e straordinario di preghiera sul sima. Basilica! sagrato della Basilica di San Pie- Anche a livello locale non sono tro quando il Sommo Pontefice mancati i molteplici momenti di La piazza, le strade della nostra ha impartito la benedizione “Urbi preghiera comunitaria. et Orbi”. Piazza San Pietro era città la sera della vigilia di Pa- Diversi sono stati gli appunta- deserta ma tutti eravamo là! Le squa si presentavano deserte, menti con la nostra Chiesa locale parole di un Papa affaticato ci a partire dalle Messe quotidiane ma noi sappiamo che le famiglie hanno ricordato che “ci siamo ri- via radio e dal rosario pomeridia- della nostra comunità cristiana trovati impauriti e smarriti come no dalla Basilica Sant’Agnese. erano radunate nelle case in pre- i discepoli del Vangelo, siamo Dai video messaggi del Parroco ghiera! Spiritualmente uniti a vi- stati presi alla sprovvista da una alla comunità e di don Simone vere la Pasqua del Signore! tempesta inaspettata e furiosa». ai ragazzi del catechismo. Non 4
In Cammino...l’incontro PELLEGRINAGGIO MARIANO DEL NOSTRO ARCIVESCOVO AL SANTUARIO DELLA MADONNA DELLA GHIANDA Domenica 17 maggio 2020 – ore 16.00 Una visita inaspettata! Il prevosto don Basilio Mascetti con la diaconia, le nostre suore e alcuni rappresentanti del Con- siglio Pastorale hanno accolto l’Arcivescovo mons. MARIO DELPINI in visita privata al San- tuario per un momento di pre- ghiera. Riportiamo alcune signi- ficative parole dell’Arcivescovo di Milano ai presenti. “Grazie per essere qui raduna- ti! Questo passaggio è un pel- legrinaggio che ho compiuto e che sto compiendo, per chie- dere delle grazie speciali alla Madonna visitando i suoi San- tuari, alcuni naturalmente nella Diocesi. Quasi ogni Parrocchia – senz’altro ogni Parrocchia ha un altare della Madonna – ha un Santuario grande, piccolo, famoso, sconosciuto. Io ho pen- sato oggi – un po’ anche per- ché tutti gli incontri domenicali stato alla Madonna della Riva lattia che ha portato, come si ri- che avevo, le visite pastorali, che si trova ad Angera; adesso cordano gli anni della peste, del- gli incontri assembleari, natural- qui a Somma alla Madonna del- la spagnola, del colera. Ecco si mente sono stati cancellati – di la Ghianda e infine a Gallarate ricorderanno questi mesi come fare un pellegrinaggio in alcuni a Madonna in Campagna. Ogni il tempo del coronavirus: non è Santuari per dire una preghiera. Non è una celebrazione, non è tappa una decina del Rosario e molto bello ricordare un tempo un incontro con le comunità, è un piccolo pensiero condiviso per il male che c’è stato, però una piccola preghiera in forma con voi. questo è il nome che caratteriz- quasi privata, però appunto con Il pensiero iniziale è quello con za questo tempo. Forse alcuni la presenza di alcune persone cui vorrei che noi cristiani potes- lo chiameranno anche il tempo che poi rappresentano tutta la simo interpretare questo tempo della paura, cioè la percezione comunità. Questa mattina sono che abbiamo vissuto, che stia- di un nemico che è invincibile stato a Maccagno, dove c’è un mo vivendo, che adesso forse con gli strumenti di cui dispo- bellissimo Santuario sul lago; sta per concludersi, o almeno niamo: le medicine e le cure. Si poi alla Madonna del Carmine sta per cambiare aspetto. Come può guarire ma non c’è nessuna di Luino, anche lì sul lago; poi lo ricorderemo questo tempo? cura che lo risolva, se non da sé. sono andato alla Madonna del Certamente nei libri di storia o Tempo della paura di ricevere Sasso a Caravate, dove ci sono nella cronaca di questo periodo danni e paura di fare danni alle i padri Passionisti; poco fa sono sarà ricordato in base alla ma- persone care. Tempo della pau- 5
In Cammino...l’incontro ra e tempo anche della desola- noi vivessimo in questi giorni, i ma con questo cuore: essere zione e dell’angoscia soprattutto Giorni del Cenacolo: perseve- perseveranti e concordi nella per coloro che hanno persone ranti e concordi nella preghie- preghiera. care che si sono ammalate e ra con Maria la Madre di Gesù. Questi sono i due pensieri che che non si possono neanche vi- Ecco il motivo per cui passo così vorrei consegnarvi: vivere i sitare, oppure familiari che sono in alcuni Santuari, per esortare Giorni del Cenacolo come i morti e non si è potuto neanche voi che rappresentate la Comu- giorni che ci preparano al tempo celebrare il funerale, almeno nità pastorale – una Comunità che viene dopo, che sarà tempo fino a settimana scorsa. pastorale ampia, complicata, di missione. E questa missione Ed io mi chiedo: ma i cristiani non priva di tensioni e di proble- sarà occasione per dare testi- come lo possono chiamare? E mi – ad andare oltre le fatiche, i monianza della nostra fede nella io propongo di chiamare questo dissensi, i malumori. E per an- risurrezione.” tempo come i Giorni del Cena- dare oltre è necessario parlarsi, colo. chiarirsi, capire se si è sbagliato La visita si è conclusa con la Stiamo vivendo il tempo Pa- in qualcosa… Però tutto questo benedizione del Signore sulla squale, il tempo che va da Pa- discutere, chiarirsi, fare proposi- Comunità Pastorale e su tutti squa a Pentecoste, nel quale i ti di buona volontà, deve essere gli abitanti del territorio, perché discepoli di Gesù, anche alcune nutrito da questo atteggiamento: perseveranti e concordi con Ma- tutti possiamo essere concordi e donne ed anche alcuni parenti ria la madre di Gesù. perseveranti nella preghiera! di Gesù, erano raccolti nel Ce- nacolo, quella stanza al piano Oggi voglio pregare qui con voi Grazie Arcivescovo per il dono superiore; e si dice che in que- con questa intenzione: di riparti- di questa visita inaspettata! sti giorni “erano perseveranti re, ricominciare, non solo con le e concordi nella preghiera con Messe feriali e domenicali con i Maria la Madre di Gesù”. fedeli, non solo con qualche at- Il Consiglio Pastorale Ecco come mi piacerebbe che tività e quello che si potrà fare, della Comunità Pastorale Alcuni suggerimenti presi in considerazione: Un nuovo nome per il nostro periodico - Mantenere lo stesso nome: In Cammino... l’incontro Aiutaci a scegliere un nuovo nome per il nostro giornalino - Noi in cammino - Comunità in cammino Esprimi il tuo parere sul sito - Siamo in cammino della Comunità Pastorale - Camminiamo assieme www.mariamadrepressolacroce.it Vota il tuo titolo preferito, o suggeriscine uno. 6
In Cammino...l’incontro IL CATECHISMO AI TEMPI DEL CORONAVIRUS Domenica 23 febbraio, mentre la nostra presenza e dare loro la tori Milanesi e al tempo liturgico tornavamo da una bellissima possibilità di rimanere agganciati che si stava vivendo; i video di esperienza di ritiro spirituale con a un cammino. L’annuncio è fat- don Simone e di don Basilio. Il i ragazzi e le ragazze di quinta to di persone che si incontrano, nostro obiettivo non è mai sta- al Seminario di Venegono, ci di relazioni. In questo momen- to mandare un messaggio, ma raggiungeva la notizia che dal to storico la presenza fisica ci è “mantenere legami tra noi e con giorno seguente tutte le scuole stata impedita. Perché non pro- Gesù”. Durante la Settimana della Lombardia e tutti gli Oratori vare, allora, a utilizzare gli stru- Santa le catechiste hanno con- sarebbero stati chiusi per l’emer- menti oggi a nostra disposizione tattato tutte le famiglie: la pre- genza sanitaria che stava cre- per sostenere i legami e raffor- ghiera quotidiana, con i video scendo nel nostro Paese. Con zare un cammino che altrimenti messaggi del nostro Arcivesco- le scuole anche tutte le attività resterebbe zoppo? Per far capire vo e dei nostri sacerdoti, hanno dell’Oratorio venivano annullate ai bambini che “se c’è un tem- aiutato a camminare verso la Pa- e gli Oratori chiusi. Come tutti, po in cui non ci possiamo in- squa con gesti e parole davvero ci siamo trovati un po’ sorriden- contrare fisicamente, non c’è significativi. Insomma, abbiamo ti per l’improvvisa inaspettata un tempo in cui non possiamo avuto l’occasione di sperimen- vacanza scolastica, ma subito incontrare Gesù”. Ecco che tare qualcosa di diverso e di uti- molto preoccupati per quanto subito si sono attivate diverse lizzare nuovi modi e mezzi per stava accadendo: una decisione iniziative: le telefonate personali continuare l’annuncio. La cosa inedita, inusuale che non sape- alle famiglie anche solo per sa- bella è stata scoprire la voglia di vamo come sarebbe andata a fi- pere della salute, del lavoro, del continuare ed è così che anche nire e per quanto tempo sarebbe tempo passato rinchiusi in casa; dopo la fine di maggio (data che durata. Dopo qualche giorno di i messaggi nella chat di gruppo abitualmente sancisce la fine de- smarrimento, con don Simone per fare proposte adeguate ai e le catechiste ci siamo attivati diversi cammini, attingendo alle gli incontri di catechismo) si sono per non far mancare ai bambini proposte della Fondazione Ora- mantenuti i contatti: la proposta di una Messa in Oratorio e quat- tro chiacchiere con le catechiste; storie di Santi a fumetti inviate ai più piccoli; l’invito a una giornata insieme per i più grandi. Insom- ma, anche con tutte le precau- zioni che le norme ci impongo- no, non smettiamo di farci vicini ai nostri bambini e ragazzi, per accompagnarli nel loro cammino incontro a Gesù. Le catechiste 7
In Cammino...l’incontro Testimonianze: la comunità si racconta LA PAROLA AI BAMBINI GIACOMO: all’inizio non avevo capito bene cosa stava NICOLO’: ho vissuto abbastanza bene la quarantena; ho succedendo, ma poi tutti hanno iniziato a parlare del giocato tanto a carte con i miei nonni, ho fatto le video le- Covid-19 ed ho iniziato ad avere paura. La mamma, il zioni, anche se era meglio andare a scuola! Ma la maggior papà e i nonni mi hanno aiutato a capire cosa succedeva, parte del tempo l’ho passata sul divano a non fare nien- ma a volte è stato difficile. Aspettavo tutto ciò che veniva te, a guardare i video e le serie tivù. Non ho apprezzato mandato dalla mia catechista e chiedevo alla mamma se tante cose della quarantena, perché mia mamma, che è c’era qualcosa di nuovo. Prima di Pasqua ho realizzato responsabile in un supermercato, era sempre al lavoro la mia croce fiorita e l’ho tenuta sul mio comodino. Mi fino a tardi. Anche papà era sempre al lavoro e mio fra- è piaciuto durante il mese di maggio dire tutte le sere la tello giocava alla play e non mi considerava! L’unica cosa decina del Rosario, perché pregavo affinchè la pandemia che ho apprezzato sono stati i miei nonni. Mi è mancato terminasse. Ho ascoltato anche i video di don Simone e andare a Messa, perché non pregare vicino a Dio è brutto. li ho trovati molto belli. Mi sento fiducioso in Dio e spe- Ho pregato a casa, ma andare a Messa è più bello. ro di poter tornare presto a Messa e di ricevere la Prima Comunione. MELISSA: mi è mancato molto non andare a scuola e stare con i miei amici. Ho apprezzato avere tanto tempo GIORGIA: io ho trascorso la quarantena a impastare per stare con i miei genitori e fare tanti giochi con loro. pizza e focacce con la mamma e aiutandola nelle pulizie Ogni giorno pregavo e ho insegnato alla mia sorellina l’A- di casa. Ho fatto le video lezioni della scuola. ve Maria e il Padre Nostro. LAERTE: quando ricevevo il materiale che mandava- no la mia catechista e don Simone ero contento, perché sono sempre stati presenti e vicini con il cuore e provavo un’immensa gioia. Finiti i compiti scolastici, leggevo e guardavo i video che ricevevo, disegnavo e pregavo che questa pandemia finisse al più presto. Ringraziavo i me- dici che curavano con amore i loro pazienti, seguivo la Messa un po’ con tristezza perché vedevo don Simone solo in cappella; ma con la speranza di poter tornare in Chiesa insieme agli altri, con i miei genitori. MATTIA: è stato strano non poter partecipare al catechi- smo, ma don Simone ci ha mandato dei bellissimi video. VITTORIA: quando è iniziata la quarantena ero felice, Mi è piaciuto tanto quello con il campanile e quello alla perché non dovevo andare a scuola e potevo dormire, grotta della Madonna del nostro Oratorio. Così mi sem- ma dopo poco mi sono accorta che mi mancavano i miei brava di essere ancora in Oratorio. amici, le maestre e il catechismo. UNA MAMMA: non è sempre stato facile seguire il cam- MARTA: i momenti più belli sono stati quelli in cui con mino: la scuola a distanza e le preoccupazioni ci hanno mia sorella ho fatto le preghiere della Settimana Santa. La impegnato tanto. Ma, sapere che le nostre catechiste ci mamma preparava le cose sul tavolo e dal tablet vedevo pensavano e ci telefonavano per parlare con noi, è stato i filmati. A volte non capivo tutto, ma era emozionante. davvero confortante! 8
In Cammino...l’incontro Testimonianze: la comunità si racconta MATTEO: era il 23 febbraio quando la mamma e il papà UNA MAMMA: è stato bello aspettare ogni settimana il mi dissero che per una settimana non sarei andato a messaggio della catechista o il filmato di don Simone. Ci scuola. Che gioia! Ma perché? Perché anche da noi era ha fatto sentire vicini e anche se a volte non si riusciva arrivato il coronavirus. Tante sono state le emozioni che a fare subito la preghiera, sapevamo che l’Oratorio e la da allora ho provato. L’iniziale gioia si è trasformata in Parrocchia era vicino a noi. noia: non potevo uscire, vedere i miei amici, giocare a basket… insomma non potevo fare niente! Poi è rico- minciata la scuola ma in modo diverso, solo con le video LUCA: per me è stato bello poter partecipare alla Messa lezioni. Vedevo i miei compagni ogni giorno, ma non dall’Oratorio con don Simone. Anche se lo vedevo sul potevo giocare con loro e mi mancavano tutti. Ero molto tablet riuscivo a seguire bene; poi mi sono piaciuti tanto triste e arrabbiato. A maggio avrei dovuto ricevere la Pri- i suoi video, soprattutto quello con il campanile che par- ma Comunione, ma è stato tutto annullato. Siamo così lava dell’Annunciazione. arrivati alla fine della scuola. Sarà un’estate diversa. nien- te festa, niente Oratorio, niente Finero. Le emozioni pro- vate sono state tante: gioia, rabbia, tristezza… Mi manca IRENE: la cosa che ho apprezzato di più è stato poter la mia vita di prima alla quale spero di tornare presto. passare tanto tempo con la mamma e il papà. UN MEDICO E IL CORONAVIRUS Carissimo don Basilio, oltre che di ossi- ti sono molto grato per lo spazio genoterapia con- che mi viene concesso sul giornale tinua (non invasiva), parrocchiale “In Cammino… l’In- sono lentamente contro”, che mi da’ l’opportunità migliorato e ho di ringraziare pubblicamente tutti potuto continuare gli amici, i conoscenti e i tanti la convalescenza pazienti che, insieme a te, hanno a casa, anche se manifestato vicinanza e amicizia ancora in completo a me e alla mia famiglia nei giorni isolamento per difficili della mia malattia. oltre 40 giorni, fino sono ancora più consapevoli delle Come molti sanno, dopo pochi alla negativizzazione dei tamponi conseguenze negative e delle giorni con una leggera febbricola di controllo. complicazioni delle malattie, e sintomi simil-influenzali, sono L’esperienza della malattia è senza soprattutto, come nel caso del peggiorato in poche ore e sono dubbio una esperienza dolorosa Coronavirus, del rischio concreto stato ricoverato d’urgenza durante sia dal punto di vista fisico sia dal di una insufficienza respiratoria la notte del 12 marzo scorso punto di vista psicologico, con un talvolta fatale. all’Ospedale di Busto Arsizio, dopo vissuto pieno di ansia, di paure In questo contesto, mi sono stati essere svenuto in casa per una grave per il futuro e di frustrazione per di grande conforto e aiuto sia ipossia, dovuta a una polmonite l’incapacità del nostro corpo di il sostegno costante della mia interstiziale da Coronavirus. assecondare la nostra volontà. Antonella e dei miei figli, sia le Sono stato nel Reparto di Malattie Queste sensazioni sono forse tante manifestazioni di amicizia Infettive per 8 giorni, nei quali, ancora più forti nelle persone che, con preghiere, SMS e anche “flash- dopo un trattamento intensivo di a causa del loro lavoro, come il mob” in Via Fuser. A tutti va il mio antibiotici, antivirali e Plaquenil, Personale Medico e Paramedico, più sincero ringraziamento. 9
In Cammino...l’incontro Testimonianze: la comunità si racconta Un particolare ringraziamento an- acuta della pandemia in Italia che non hanno risposto alle cure e che ai miei stimati colleghi Carlo sembra per fortuna passata, il hanno perso la vita durante questa Romano, Valeria Cassani, Liana virus è ancora presente nel nostro tremenda epidemia, in particolare Castiglioni e Luciana Mattaini, che territorio e nel mondo, dove il per i sacerdoti, come il caro Don mi hanno sostituito gratuitamente numero dei contagi e dei morti è Ezio Bisello, per i tanti medici, i per tutta la mia assenza, dimo- elevatissimo. dentisti, gli infermieri e tutti gli strandosi ancora una volta dei veri E’ un virus molto contagioso operatori sanitari, che si sono amici. e potenzialmente letale di cui contagiati per cercare di fare al Termino con una raccomandazione conosciamo ancora poco, per cui meglio il proprio lavoro e il proprio e una preghiera. potrebbe tornare a breve termine dovere. La raccomandazione è per tutti i con un nuovo picco di contagi. Un abbraccio e un caro saluto. concittadini di mantenere alta la La preghiera, invece, è per tutte guardia, perché, anche se la fase le persone meno fortunate di me, Dott. Giorgio Sciarini QUANDO IL COVID ENTRA IN FAMIGLIA Mi chiamo Carmen, vivo a Somma e Mi sono passati davanti trent’anni catechismo hanno condiviso la offro il mio servizio nella Parrocchia di vita matrimoniale, tutto quello mia disperazione, accresciuta dalla di Sant’Agnese come catechista e che abbiamo fatto e vissuto assieme preoccupazione di essermi infettata presso la Buona Stampa. e, improvvisamente, mi sono resa e poter essere così diventata Ai primi di marzo mio marito, conto di quanto ami ancora mio veicolo di contagio per Silvia, mia dipendente all’ATM di Milano, marito. figlia, incinta di pochi mesi. Anche avverte alcuni sintomi influenzali, Fortunatamente una dottoressa di mio figlio Leo ha dimostrato la che però inizialmente non fanno Somma, operativa all’ospedale di sua maturità all’interno di queste pensare a nulla di particolarmente Busto, mi ha fornito le prime notizie, dinamiche familiari, mentre i suoi grave. Ad aggravare il quadro clinico rassicurandomi sul fatto che Nino compagni e I loro genitori si sono sopraggiungono però altri segnali non era intubato e non era stato stretti affettuosamente intorno a quali inappetenza e astenia. Inizia un trasferito in rianimazione. Sono noi. periodo altalenante di allarmismi e seguite poi le informazioni del Call E’ in queste settimane che ho capito rassicurazioni, durante il quale siamo Center Covid dell’ospedale. che le belle persone esistono e che sempre stati affiancati e sostenuti Sono stati giorni difficili, perchè se semini il bene torna quando sei dal nostro medico di famiglia, che questa malattia ti toglie l’umanità tu ad averne bisogno. Ho compreso ci è stata sempre vicino con la sua di un abbraccio consolatore, la che la fede mi ha sostenuto professionalità ed umanità; alla fine fiducia e la speranza nel domani, facendomi sopportare ogni cosa però si è reso necessario il ricovero la consolazione di andare a trovare e l’amore mi ha aiutato a vedere in ospedale. Vedere mio marito il tuo caro in ospedale. Debbo dire queste vicende con uno sguardo caricato sulla barella e portato via è che in quelle settimane ho sentito nuovo. Lo ammetto, all’inizio ero un stato davvero angosciante! Nessuna attorno a me una rete di amore e di po’ frastornata, ma poi ho trovato il parola, solo sguardi pieni d’amore affetto. Ho percepito la vicinanza dei coraggio di fare il salto nel vuoto, e di paura, quest’ultima alimentata nostri sacerdoti, che mi rincuoravano sapendo che avrei trovato Colui che dalle notizie riferite dalla televisione quando confidavo loro di avere ti abbraccia! ad ogni ora del giorno e della notte. difficoltà a pregare. Le amiche di Carmen 10
In Cammino...l’incontro Testimonianze: la comunità si racconta DIVENTARE MAMMA E PAPA’ AI TEMPI DEL CORONAVIRUS Sono i primi di dicembre quando solo di persone che muoiono. Giovanni inizia a parlarmi di questo Dalla Russia al Sud America la virus in Cina e, conoscendo mio sofferenza è l’unica cosa di cui si marito, penso che esageri e che sente parlare nei telegiornali e io si allarmi come al suo solito per in quel momento sono in travaglio. niente. E’ fine gennaio e mancano Fortunatamente partorisco in uno tre mesi alla nascita di Beatrice. Un dei pochi ospedali dove il padre periodo sereno inizia a velarsi di può assistere al parto. ansia e preoccupazioni: incomincia Ore 14.49: le ansie e le paure infatti la diffusione del virus. In cuor di questi mesi si trasformano suo Giovanni sa che questo nemico Mi chiamo Elisa e, fino allo scorso in lacrime di gioia! In questo invisibile ci terrà compagnia per anno, abitavo a Golasecca dove periodo non ci siamo mai sentiti un po’ e, man mano che il tempo risiede la mia famiglia. soli, nonostante io non potessi passa, la speranza che scompaia Sono sposata con Giovanni e uscire di casa. Abbiamo sentito la prima che nostra figlia nasca lavoriamo come infermieri a vicinanza e l’affetto delle persone diventa sempre più fievole. Milano. La nostra professione non che ci volevano bene e di chi ci ha Siamo sposati da neanche un è mai stata così osannata come in accompagnato in questo cammino. anno e siamo costretti a ridurre al questi mesi: tutti ci chiamano eroi, Siamo stati felici di poter essere minimo i contatti a casa. Le carezze, ma in realtà non abbiamo fatto gli abbracci e i baci sono ormai motivo di sollievo, almeno per altro che fare il nostro lavoro. Tutti un lontano ricordo di quando si poco, di colleghi, amici, parenti che guardano le maschere, le tute e i viveva spensierati. Ora Giovanni in quel momento erano devastati guanti; ma quanti si domandano vive con la paura di diventare colui dalle fatiche e dalle paure di poter chi c’è dietro a quella visiera che che potrebbe mettere a rischio perdere qualcuno. si appanna? Dietro una di quelle la nostra salute. Io convivo con C’è sempre un raggio di luce dopo visiere c’era mio marito, mentre io il dispiacere di non poter essere una tempesta e in quel momento in quel periodo ero la maschera, d’aiuto e di lasciare amici e colleghi la luce di Vita ha preso il nome di la tuta, i guanti, l’ossigeno di una soli a fianco dei pazienti. Bea. nuova vita in grembo. E’ il 19 aprile: nel mondo si sente Elisa e Giovanni LA TESTIMONIANZA DI UN’OSTETRICA in prima linea per la vita Mi chiamo Valentina e sono grazie a questa raccomandazione è che ci siamo trovate a creare un un’ostetrica. Da 15 anni pratico nell’ultimo periodo di pandemia distacco con le pazienti. questa professione molto gra- siamo state in grado, come figure Noi che abbiamo la maieutica nelle tificante, ma anche molto im- professionali, di restare accanto alle mani, che supportiamo la donna pegnativa fisicamente, emotiva- future mamme. in uno dei momenti più difficili mente, empaticamente. E’ inutile, e non è luogo questo, della vita in cui si confronta con Le difficoltà nel mio lavoro possono dilungarsi sulle “non direttive” che le sue capacità e la sua potenza, insorgere in qualsiasi momento, per arrivano ogni santo giorno: nuove, che sosteniamo fisicamente la questo ci hanno insegnato a non diverse, incomprensibili per far donna stanca, scoraggiata, o abbassare mai la guardia e anche fronte al possibile contagio. Certo carica di energia per dare vita alla 11
In Cammino...l’incontro Testimonianze: la comunità si racconta vita, abbiamo dovuto creare il così forte è anche “distanziamento sociale”, bardarci psicologica. di tutto punto mettendo degli Le telefonate con mille schermi di plastica tra i nostri volti domande erano pane e i volti delle mamme, tra i nostri quotidiano durante occhi e i loro sguardi in cerca di il lockdown… Non conforto. Abbiamo dovuto spesso avevamo risposte a obbligarle a tenere mascherine che tutte, ma cercavamo impedivano il respiro profondo tra di infondere sicurezza una contrazione e l’altra, il grido di e fiducia come dolore durante le spinte, l’urlo di un’ostetrica sa fare. mai mancata la parola amorevole o gioia al primo incontro con il loro Sono certa che le donne, durante la pandemia, di conforto per ogni mamma, ogni bambino. E poi i giorni di degenza da sole: nessun parente, nemmeno hanno continuato comunque ad neonato e ogni collega. i papà potevano stare accanto a affidarsi alle strutture ospedaliere, Parlo al passato, forse perchè lo queste donne che avevano dato ma se qualcuna in più fosse ricorsa sento lontano ora non essendo in tutto, che avevano necessità di all’esperienza delle colleghe che servizio, ma tutto questo è ancora ritrovare loro stesse, di essere aiutate seguono i parti in casa non l’avrei storia attuale e quel che è peggio a conoscere il nuovo essere che si biasimata. Anche a me mancava il è che non possiamo sapere per trovavano accanto. Totalmente sole, fiato e sentivo una tensione enorme quanto ancora lo sarà. ancora una volta, si rivolgevano a ogni volta che varcavo la soglia La priorità è proteggere e pro- noi ostetriche che, prontamente dell’ospedale. teggersi; ma il diventare mamma bardate, rispondevamo alle loro Anche noi siamo impaurite, sempre prevede proteggere tante sfere richieste, da professioniste sì, ma allerta, sempre in ansia di “portare dell’animo umano che questa mai come avrebbero potuto fare a casa qualcosa”, ma per ora posso dire che abbiamo portato a casa solo situazione sta sgretolando. un compagno o una figura di più voglia di avvicinarci alle donne, L’ostetrica è saper fare e saper famiglia. Nel reparto, intanto, si respirava sempre aria di tensione, di alle neo-famiglie, a quei papà che essere. In questo periodo storico pericolo imminente, in un ambiente per tre, quattro giorni non possono anche noi ci siamo spese per non con pazienti già fragili, i neonati vedere i primi enormi progressi dei far mancare la nostra arte ed essere certo, ma anche le neomamme, loro piccoli. Ci sono state tensioni, in prima linea per la Vita. la cui fragilità dopo un’esperienza situazioni complicate, ma non è Valentina LA SCUOLA AL TEMPO DEL COVID-19 Confesso che quando la sera del sapevamo, e neppure potevamo che andavano e venivano. Per me 23 febbraio abbiamo avuto la immaginare, che la chiusura si che ormai insegno da un quarto di conferma che le scuole sarebbero sarebbe protratta fino alla fine secolo è stato un po’ reinventarmi state chiuse per una settimana, io e dell’anno scolastico. E’ allora il lavoro. Pur avendo frequentato i miei tre figli, dalla seconda liceo al cominciata la DaD, la didattica a corsi sulle nuove tecnologie e primo anno di Università, abbiamo distanza per tutti: ogni mattina in essendo già abituata ad usarle, fatto la ola! Per me, insegnante in quattro attaccati alla rete di casa ho dovuto sperimentare che cosa un Istituto Tecnico, era l’occasione per seguire o fare lezione, tutti vuol dire insegnare solo tramite di finire di correggere delle a lamentarci del troppo tempo un pc. Ogni mattina fare i conti verifiche in arretrato, per loro un trascorso davanti ad uno schermo con studenti mezzi addormentati, tempo di vacanza inaspettato. Non e a brontolare sui collegamenti spaparanzati su un divano o alle 12
In Cammino...l’incontro Testimonianze: la comunità si racconta prese con il gatto di casa. Io e i stessa esperienza: quella di vivere hanno bisogno di parlare, di essere miei colleghi ci siamo improvvisati l’incertezza, di scoprirci fragili ed ascoltati. Conforto, ma vengo anche youtubers, creatori di tutorial per impotenti di fronte a un morbo confortata perché pure i prof hanno spiegare agli alunni come usare certi che ci impediva di fare ciò che i loro momenti di stanchezza, programmi, inventori di strategie fino a poco prima era consueto; insicurezza e, di fronte alla morte di per non affaticare troppo chi ci niente chiacchiere tra colleghi chi ti è caro, dolore. La condivisione, seguiva e per verificare che davvero o compagni in corridoio, niente seppur a distanza: questo è stato fossimo seguiti, maghi nel proporre merende spiluccate sotto il banco, fare scuola durante la pandemia; nuove tipologie di verifiche che ci niente risate e battute in classe, il confronto, la consolazione, la consentissero di valutare l’effettiva niente pacche sulle spalle. E siamo solidarietà, l’ascolto. Sentire il mio preparazione. Ma anche i ragazzi si entrati gli uni nelle case degli altri: preside che il giorno prima delle sono impegnati: quelli volonterosi e allora interrogo l’alunna mentre vacanze di Pasqua, con un video, a seguire le lezioni, sempre e tiene sulle ginocchia la sorellina faceva gli auguri al personale e comunque; quelli meno volenterosi piccola che è affidata alle sue cure agli alunni della scuola citando a inventarsi nuove tecniche per o mi do appuntamento nelle ore Madre Teresa di Calcutta mi ha sottrarsi alle verifiche, farsi suggerire più impensate con gli studenti commosso. “Sappiamo bene che ciò dai compagni o da biglietti incollati che in mattinata non riescono a che facciamo non è che una goccia su tutto lo schermo del pc tranne il connettersi perché hanno altri nell’oceano. Ma se quella goccia non forellino della videocamera. fratelli collegati o non hanno il ci fosse, all’oceano mancherebbe”, Ma l’esperienza della didattica a pc a disposizione, condivido la mi ha fatto sentire una nostalgia distanza è stato molto di più che gioia del Ramadan con gli alunni tremenda per quell’oceano che è cercare di insegnare o cercare di musulmani, saluto la mamma che la Scuola in presenza e nello stesso imparare: paradossalmente, per passa l’aspirapolvere alle spalle tempo l’orgoglio di farne parte molti aspetti, la distanza che nella del figlio e incontro, incontro, insieme a colleghi e alunni, ognuno scuola in presenza era fisicamente incontro … rispondo a mail a impegnato in quell’impresa quella tra banco e cattedra, al tutte le ore, raccolgo attraverso fantastica che è imparare insieme. tempo del Covid-19 si è accorciata. uno schermo confidenze, paure, Nonostante e anche con il Covid-19. Anche se dietro ad uno schermo, fatiche degli studenti che, nella ci siamo sentiti tutti dentro la solitudine della loro cameretta, Alessandra NELL’EMERGENZA LA RISPOSTA DELLA CARITAS Di fronte all’emergenza sanitaria, preparazione di “pacchi alimenti” già scatenata dalla pandemia COVID19, a partire dalla prima metà di marzo. il Centro di Ascolto Caritas di Somma Tutto ciò si è potuto effettuare con la Lombardo ha attivato tutte le proprie lodevole prestazione delle persone dimensioni materiali e spirituali per che hanno messo a disposizione il poter dare una immediata risposta loro tempo, le loro forze ed i loro alla situazione che si era creata. veicoli e pertanto è stato possibile Certo una realtà inedita e devastante effettuare le consegne a domicilio nel che ha richiesto e richiede tutt’oggi periodo di totale blocco pandemico. un notevole impegno da parte La Caritas ringrazia l’Associazione di volontari ed associazioni, ma Carabinieri in congedo di Somma hanno permesso di soddisfare le affidandosi alla Provvidenza la Caritas Lombardo, i meravigliosi ragazzi numerose richieste di aiuto pervenute si è attivata in prima istanza con la dell’Oratorio e tutti i volontari, che tramite telefono, con contatti diretti 13
In Cammino...l’incontro e attraverso le segnalazioni da parte La Caritas ringrazia la generosità della continueranno ad accogliere le dei Servizi Sociali del Comune ed cittadinanza che, tramite il carrello persone con un sostegno di generi indicazioni della Parrocchia. Nello della “spesa sospesa”, la consegna di prima necessità, ove possibile spirito della Caritas, durante i colloqui diretta di alimenti e prodotti di vario individuando strade percorribili per telefonici non si raccoglievano solo genere - senza dimenticare le offerte soluzioni di problemi venutisi a creare le richieste di alimenti, ma si dava di privati ed associazioni del territo- per perdita o mancanza di lavoro. La spazio anche all’ascolto del disagio rio - ha potuto offrire un paniere Caritas, come sempre, confida nella del vivere quotidiano delle persone: completo di prodotti e soddisfare le Misericordia e nella Provvidenza la perdita del lavoro, la soddisfazione quotidiane esigenze. divina, che si manifesta attraverso la dei bisogni della propria famiglia e Purtroppo questa situazione non è solidarietà della comunità intera di dei congiunti, l’umiliazione di dover ancora conclusa, ma si prevede che Somma Lombardo. chiedere aiuto perché “non so cosa andrà avanti nel tempo. I volontari Centro di Ascolto Caritas mettere in tavola per i miei figli!”. del Centro di Ascolto Caritas Somma Lombardo RICORDIAMO MONS. EZIO BISELLO in Campagna, qui a Somma Non possiamo però dimenticare che, Sant’Agnese dal 1991 al 1999, poi il 20 gennaio scorso in occasione come parroco a Ronco Briantino della Festa Patronale di Sant’Agnese, Sant’Ambrogio e a Varese San è venuto tra noi assieme a don Franco Giorgio in Biumo Superiore. Nel 2014 Gallivanone, suo compagno di è stato chiamato dall’Arcivescovo Messa, per la solenne celebrazione a a svolgere l’incarico di Vicario in suffragio dei defunti della Parrocchia. Duomo a Milano nella Parrocchia di In quella circostanza ci ha regalato la Santa Tecla, a fianco dell’Arciprete sua immaginetta a ricordo del 40° mons. Gianantonio Borgonovo. di Sacerdozio (provvidenzialmente Nello stesso anno ha ricevuto il l’aveva già preparata!) e nell’omelia titolo di “monsignore” ed è diventato ha ricordato gli anni intensissimi La mattina del 19 marzo scorso, “canonico effettivo” del Capitolo vissuti in questa comunità: anni presso il Policlinico di Milano, Minore della Basilica metropolitana che lo hanno arricchito di tanta il nostro carissimo don Ezio ha milanese. esperienza e di belle amicizie che concluso il suo cammino terreno, Legato al Duomo fin dagli anni della rimangono per sempre nei cuori dei vittima del coronavirus. Dopo il sua formazione in Seminario, don sommesi che ha conosciuto ed ha suo ricovero in ospedale, essendo Ezio vi è ritornato volentieri per accompagnato nel loro cammino di risultato positivo, il quadro clinico esercitare il suo ministero sacerdotale fede. si è subito aggravato e lo ha portato come confessore, animatore della L’epidemia che ha colpito lui e diversi rapidamente incontro alla morte per liturgia capitolare, coadiutore come altri sacerdoti della Diocesi ci ha Covid-19. maestro delle cerimonie solenni e privato anzitempo della sua opera, Nato a Sesto San Giovanni nel 1956 direttore spirituale delle Suore di ma non della sua intercessione nella e ordinato sacerdote dall’allora Maria Bambina. comunione dei Santi. Arcivescovo Carlo Maria Martini Quest’anno, precisamente il 14 Caro don Ezio, intercedi anche per nel 1980 (le sue prime ordinazioni giugno, avrebbe festeggiato con noi presso il Padre, che ora nella sacerdotali!), don Ezio ha svolto il i suoi compagni di ordinazione il pienezza del Regno vedi faccia a suo ministero pastorale a Varese suo quarantesimo di ordinazione faccia e con Lui celebri la liturgia del San Fermo, a Gallarate Madonna sacerdotale. cielo (don Basilio). 14
In Cammino...l’incontro DON FABIO STEVENAZZI “MEDICO E CAVALIERE DELLA REPUBBLICA” San Cristoforo, a fianco dell’attuale ticolarmente distinti nel servizio prevosto don Riccardo Festa. alla comunità durante l’emergenza Negli ultimi due anni vissuti a causata dal Coronavirus. Somma, don Fabio ha potuto co- “Questo straordinario riconosci- munque esercitare la sua profes- mento – ha dichiarato don Fabio al sione di medico collaborando con giornale “Avvenire” – è anche per i il “Cuamm – medici con l’Africa” e responsabili dell’azienda, i medici, recandosi nei mesi di agosto come A un certo punto è diventato qua- le caposala, gli infermieri e tutti gli volontario prima in Etiopia e poi in si una “star”. Sì, perché don Fabio Tanzania, a contatto con i malati operatori sanitari che hanno affron- Stevenazzi è finito su tutti i giornali ed i poveri bisognosi di cure ospe- tato insieme a me, con spirito di as- e su tanti siti social per la sua scel- daliere. soluta abnegazione e solidarietà, le ta coraggiosa. All’inizio della pan- fatiche di questi mesi”. Il suo servizio nel nosocomio di demia dovuta al Covid-19, questo Busto Arsizio è terminato il 31 Un’importantissima e meritata sacerdote che ben conosciamo, in maggio scorso ed ora don Fabio onorificenza dello Stato che rive- accordo con il Vicario episcopale è tornato a tempo pieno a “fare il la la grande generosità e apertura di Zona mons. Giuseppe Vegezzi e con l’approvazione e l’incoraggia- prete” a Gallarate. Ma certamente d’animo di don Fabio, a cui voglia- mento dell’Arcivescovo mons. Ma- la sua presenza in ospedale è stata mo far giungere le nostre più vive rio Delpini, è tornato in ospedale a di conforto per tanti ammalati che congratulazioni (don Basilio). svolgere la professione di medico: si sono trovati davanti non solo un “Sento di poter dare il mio contribu- medico del corpo con la sua com- to – disse iniziando il suo servizio petenza professionale, ma anche tra i malati - magari per smuovere un “medico dell’anima”, pronto ad altri a fare lo stesso, anche se sono essere vicino spiritualmente, a comprensibilmente intimoriti”. E dare speranza ai sofferenti (a Pa- così durante l’emergenza sanita- squa ha girato i reparti con la stola ria don Fabio è stato temporanea- per una benedizione e per donare mente assunto presso l’ospedale di un’immaginetta con Gesù risorto) Busto Arsizio, nel reparto Covid di e ad offrire una parola di consola- terapia sub-intensiva. zione ai familiari che non poteva- no nemmeno riabbracciare i loro Ordinato sacerdote nel 2014, dopo cari nel momento della morte! essersi laureato in medicina ed avere esercitato la professione dal Martedì 2 giugno scorso, Festa del- 1997 al 2008 come internista all’o- la Repubblica, è giunta la notizia spedale di Legnano, la sua prima che il Presidente della Repubblica destinazione è stata tra noi a Som- Sergio Mattarella ha insignito don ma Lombardo come vicario della Fabio dell’onorificenza di “Cavalie- Comunità Pastorale per cinque re al merito della Repubblica”, as- anni. A settembre dell’anno scor- sieme ad un primo gruppo di cit- so è arrivato il suo trasferimento a tadini – di diversi ruoli, professioni Gallarate nella Comunità Pastorale e provenienze – che si sono par- 15
In Cammino...l’incontro LA CAPPELLA DI SANT’AGNESE nelle celebrazioni e nei ricordi di tempi passati Faccio seguito a quanto con la reliquia del poverello già scritto sulla Cappella di di Assisi. Sant’Agnese nell’intento di Oggi, queste tappe dell’anno completare le notizie relati- liturgico si vivono con più di- ve alla sua storia, richiamo stacco e così purtroppo l’ani- per noi alla fede, all’arte e mo inaridisce! alla tradizione. Passano gli anni e questa ci- Dopo aver precedentemente tata Cappella – punto di rife- illustrato il significato di “di- rimento della nostra religio- ritto di giuspatronato”, eser- sità – per giuspatronato ha citato dai Visconti di Somma accolto per secoli la famiglia sulla Chiesa Prepositurale Visconti di San Vito quando da loro edificata in onore di partecipava alla Santa Mes- Sant’Agnese già loro patro- sa. Ai nostri giorni si offre al na fin dal 1277, desidero ag- nostro sguardo presentan- giungere queste righe per doci la grande tela opera di fare memoria sull’uso litur- Ercole Procaccini il giovane, gico e devozionale di questa raffigurante l’adorazione del Cappella. Bambino con Sant’Antonio Innanzitutto l’annuale so- da Padova. Si tratta di un olio lenne esposizione e ve- datato 1665 circa, forse com- nerazione della reliquia di missionato per riconfermare Sant’Agnese, racchiusa in i diritti concessi dal Papa ai un prezioso reliquiario dono marchesi di San Vito. la semplicità dei paramenti e degli dell’Abate Niccolò Visconti nel 1613, Questa antica tela è stata restaurata apparati, così si è giunti alla sobrietà in ebano con fregi in argento, in for- a spese di don Gabrio Visconti nel del culto e della liturgia. Ridimensio- ma di mano con nel palmo un dito 1996, nell’affettuoso ricordo dei cen- nata l’esteriorità, che però ha sempre della Santa martire, ottenuto da Pao- to anni dalla nascita del papà don un giusto e salutare valore, oggi for- lo Sfondrati, cardinale e nipote del Alberto, grande amico del Prevosto tunatamente la saggezza dei nostri Papa sommese Gregorio XIV nato mons. Marco Sessa e silenzioso be- parroci, coadiuvati da solerti laici, fa nel 1535, eletto nel 1590 e morto nel nefattore della nostra Parrocchia. ancora delle nostre celebrazioni de- 1591. Restauro impegnativo, suggerito corosa lode a Dio e ai suoi Santi, tra Così torna alla mente il ricordo, con dall’allora Prevosto don Antonio Pa- un velo di nostalgia, dell’elegante cui la nostra amata Sant’Agnese. ganini, sempre desideroso di dare addobbo in velluto e damasco ad Un altro momento significativo e di lustro alle nostre Chiese. Una lapide ornamento dell’altare su cui veniva fervida preghiera, che si celebrava in in marmo collocata nella parete de- posta in maestà sul “tronetto” l’in- questa Cappella con grande parteci- stra della Cappella fa memoria del signe e cara reliquia, circondata da pazione soprattutto di “pie donne”, lavoro eseguito. candele e da composizioni floreali, era la festa del Perdono d’Assisi. Il mi- Questi alcuni ricordi che albergano omaggio dei fioristi sommesi, Gatto- sericordioso abbraccio di Gesù cro- con qualche rimpianto nel cuore e ni, Mones, Cova e Ginelli. cifisso a San Francesco era rivissuto nella mente di molti sommesi. I tempi cambiano: negli anni sessan- con l’esposizione del quadro che ta del secolo scorso le nuove dispo- raffigurava lo storico avvenimento, Cav. Maurizio Maria Rossi sizioni conciliari hanno suggerito accompagnato dalla benedizione 16
In Cammino...l’incontro DALLA MISSIONE IN CAMBOGIA di Padre Alberto Caccaro La nostra “first lady” e le sue nozze eterne! In questi giorni, come le vittime trovata una che hanno subito del Coronavirus in Italia, qui in utilizzato per nonna Him. Le ha Cambogia se n’è andata anche dato un’altra ora buona di vita nonna Him, la prima donna a ri- poi è sopraggiunta la crisi che cevere il Battesimo nel villaggio l’ha portata alla morte. di Kho Roka. Nessuna prima di Danà era serena perché la lei, ma tutti a partire da lei. mamma è morta serena. Nes- suno farà causa all’ospedale «Non abbandonarmi più. … l’ul- nonostante la roccambole- tima mia notte (fosse stanotte!) sca questua dell’ossigeno. «La … colma solo di Te…» mamma è morta in pace e nella (Ada Negri). fede», mi raccontava la figlia. La nostra “first lady” se ne è «Parlava molto nelle giornate andata a causa di una crisi re- Da allora non riuscì più a cammina- precedenti, diceva che sarebbe spiratoria. Malata da tempo, nonna re in posizione eretta. A tutti noi ri- tornata a casa e con la sedia a rotel- Him aveva poco più di settant’anni. cordava subito la donna ricurva del le avrebbe chiesto ai nipoti di spin- La situazione nella quale si trovava, Vangelo, guarita da Gesù in giorno gerla fino in Chiesa per la Messa». la patologia e la crisi respiratoria che di sabato (Lc. 13,10-17). L’immagine «Almeno la domenica». Nonna Him ha avuto, rendono la sua vicenda si- certamente le si addiceva, se non è ricordata come donna fedele alla mile a quella di molte persone in Ita- altro per l’umiltà della sua persona. domenica. «Sapeva di essere stata lia. Nell’Italia del coronavirus. Ha saputo nondimeno attrarre mol- la prima e sentiva la responsabilità La chiamavamo scherzando “first ti alla causa del Vangelo e in questo di dare l’esempio». E per quanto de- lady”, non perché fosse la moglie di rimarrà per sempre unica, prima, la ambulasse con fatica, cercava di non chissà chi, ma perché era stata la pri- nostra “first lady”! mancare mai. ma persona e la prima donna a rice- È morta la notte a cavallo fra il 19 Una cosa è certa, non deve essere vere il battesimo nel villaggio di Kho e il 20 marzo. Era ricoverata presso stato facile per una donna aprire la Roka, nella Pasqua del 1998. Nessu- l’ospedale provinciale di Kompong strada al Vangelo, prestare la sua vita no prima di lei, ma tutti a partire da Cham. Accanto a lei la figlia Danà a Gesù così, a scatola chiusa. Perché lei. Dopo di lei, infatti, negli anni a che l’accudiva in tutto. Danà mi è stata la prima. Mi chiedo, su qua- venire, più di cento persone avreb- raccontava che la crisi respiratoria li basi, con quale incoraggiamento, bero ricevuto il Battesimo, formando è sopraggiunta all’esaurirsi dell’os- ha accettato a suo tempo di seguire una tra le più vivaci comunità cattoli- sigeno nella bombola. L’ospedale Gesù? Nessuno prima di lei, ma tutti che cambogiane della nostra prefet- provinciale non dispone di un im- a partire da lei. Ha accolto il Vangelo tura apostolica di Kompong Cham. pianto centralizzato di ossigenazio- a scatola chiusa, senza poter conta- Determinante fu anche la dedizione ne. A ciascun paziente bisognoso re su alcun precedente. Nonna Him pastorale di padre Gerald Vogin, del- viene fornita una bombola e la rela- è stata “la prima donna” di Gesù nel le Missioni Estere di Parigi. tiva mascherina. Ebbene, accanto al villaggio di Kho Roka! E ripropone Nonna Him fin da giovane aveva quadro clinico molto compromesso, a tutti con candore e purezza la nu- avuto problemi di salute. A causa l’esaurirsi dell’ossigeno ha fatto pre- zialità dell’esperienza di fede. Se è della violenza del marito, spesso cipitare la situazione. Notte tempo la vero che desiderava tornare a casa ubriaco, per sfuggire alla sua presa figlia è corsa ad avvisare l’infermiera e partecipare all’Eucaristia, in sedia a un giorno cadde. La caduta, rovino- di turno e insieme sono passate di rotelle spinta dai suoi nipoti, ora ver- sa, le procurò una lesione alla spina camera in camera per cercare un’e- rà portata dagli angeli al cospetto di dorsale che la segnò per tutta la vita. ventuale bombola libera. Ne hanno Dio per l’eterna liturgia del Cielo. 17
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