In Cammino...l'incontro - Per una comunità in comunione Num. 2 - Luglio 2020 - Comunità Pastorale Maria Madre ...

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In Cammino...l'incontro - Per una comunità in comunione Num. 2 - Luglio 2020 - Comunità Pastorale Maria Madre ...
Num. 2 - Luglio 2020          A servizio della Comunità pastorale “Maria, Madre presso la Croce”
                                                  Somma Lombardo - Golasecca - Vizzola Ticino

In        Cammino...l’incontro
                       Per una comunità in comunione
In Cammino...l'incontro - Per una comunità in comunione Num. 2 - Luglio 2020 - Comunità Pastorale Maria Madre ...
In   Cammino...l’incontro
    Periodico della Comunità pastorale
    “Maria, Madre presso la Croce”
    delle Parrocchie di Sant’Agnese,
    Santo Stefano, Santa Margherita,
    Santa Maria Maddalena e San Sebastiano
    di Somma Lombardo,
    della Parrocchia S. Maria Assunta
    di Golasecca e delle Parrocchie
    di San Giulio e Santo Stefano
                                             SOMMARIO
    di Vizzola Ticino

    Direttore responsabile:
    Don Basilio Mascetti                     Editoriale                                                       Pag. 2
    Redazione:                               La parrocchia al tempo del Covid                                 Pag. 4
    Don Basilio Mascetti
    Carla Grossoni                           Visita inaspettata dell’Arcivescovo                              Pag. 5
    Cristina Mazzetti
    Luciana Montanari                        Il Catechismo ai tempi del coronavirus                           Pag. 7
    Mara Poli Ferrario
    Maria Teresa Pandolfi
                                             Testimonianze: la comunità si racconta                        Pag. 8-12
    Massimo Crema                            Nell’emergenza la risposta della Caritas                        Pag. 13
    Paola Castelli
                                             Ricordiamo mons. Ezio Bisello                                   Pag. 14
    Via Zancarini 6                          Don Fabio Stevenazzi “medico e cavaliere della Repubblica”      Pag. 15
    Somma Lombardo
    Tel.: 0331-256341
                                             La Cappella di Sant’Agnese                                      Pag. 16
    E-Mail:                                  Dalla missione in Cambogia di padre Alberto                     Pag. 17
    giornalino@mariamadrepressolacroce.it    In ascolto del Concilio                                         Pag. 18
    Sito:
    www.mariamadrepressolacroce.it
                                             Ciao Adele e grazie di cuore!                                   Pag. 20
                                             Ileana raccoglie il testimone                                   Pag. 20
    Impaginazione e stampa:                  Testimoni di Geova                                              Pag. 21
    Printicino di Diego Del Tredici
                                             Anagrafe parrocchiale                                           Pag. 21

                                      IL SENSO DELLA NOSTRA VITA
Pubblichiamo    l’omelia  che                eravamo ancora peccatori”. La         degli spunti, degli accenni; poi
il prevosto ha pronunciato                   salvezza è un dono, una grazia:       ognuno di noi senta il desiderio di
nella Basilica di Sant’Agnese                per questo ringraziamo il Signore     approfondire, di guardare dentro di
il giorno di Pasqua, 12 aprile               per il suo amore sconfinato           sé, nel proprio animo e nel proprio
2020, rigorosamente a porte                  nei nostri confronti, per ciò che     cammino di fede.
chiuse e senza fedeli a motivo               contempliamo nella celebrazione
della pandemia.                              solenne della sua Pasqua, per il      Si dice che “le vie del Signore sono
                                             fatto che ci offre il suo amore, la   infinite” ed è certamente vero: Dio
All’inizio della vita cristiana non          sua benevolenza, al di là di ogni     raggiunge le persone in molti modi,
c’è una nostra decisione, né un              nostro merito e capacità.             a volte davvero sorprendenti. Ma
qualche merito, ma solo la scelta            Mi chiedo: come è possibile essere    certamente per noi la via decisiva
gratuita di Dio di chiamarci.                consapevoli di questo dono di Dio     che ci ha portato a scoprire quanto
Questa è una grande verità alla              assolutamente immeritato, dono        il Signore ci avvolge con il suo
quale spesso non pensiamo: San               della Croce e della Risurrezione      amore assolutamente gratuito
Paolo stesso dice nella Lettera              del suo Figlio e che ora abbiamo      è la via della Chiesa, della
ai Romani che, in Gesù, Dio                  realmente nel cuore?                  comunità cristiana. Pensiamo
operò la salvezza per noi “mentre            Lascio alla vostra riflessione solo   alle persone attraverso le quali noi

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In Cammino...l'incontro - Per una comunità in comunione Num. 2 - Luglio 2020 - Comunità Pastorale Maria Madre ...
In   Cammino...l’incontro
abbiamo potuto accogliere questa        questo desiderio di adorazione,          percorrere!
benevolenza divina: genitori, sa-       di gratitudine, di contemplazione        Dice    una    parabola      giudaica:
cerdoti, suore, catechiste, amici,      verso il Signore? Che significato        “L’angelo Gabriele fu mandato da
fratelli e sorelle nella fede.          ha la nostra preghiera se non
                                                                                 Dio per far dono della vita eterna a
Mi viene in mente quanto Santo          esprime anzitutto la lode alla Trinità
Agostino scrive nel libro delle         per la grazia e la salvezza di cui ci    chi avesse un momento di tempo
Confessioni, ricordando le pre-         fa continuamente partecipi? Ecco         per riceverlo. Ma l’angelo tornò
ghiere e le lacrime della sua           il valore della contemplazione, che      indietro e disse: Avevano tutti un
mamma che chiedeva a Dio la             ci fa riconoscere quanto Dio ha          piede nel passato e uno nel futuro;
sua conversione, lui che era molto      fatto e sta facendo ogni momento         non ho trovato nessuno che
lontano dalla fede cristiana. Anche     per noi. E forse, in questo tempo
                                                                                 avesse tempo!”.
noi ora – non dimentichiamolo           di astinenza dall’Eucaristia e dalla
– siamo chiamati ad essere                                                       Troviamo il tempo per accogliere la
                                        comunità, ci accorgiamo di quanto
responsabili della salvezza degli       sono decisive la Messa e il popolo       grazia che Dio abbondantemente
altri: se la salvezza è venuta sulla    di Dio nel nostro cammino di             ci dona; soprattutto la grazia del
terra è perché Dio ha voluto                                                            perdono, la sua misericordia
condividere la sua vita con
                                                                                        che non viene mai meno.
noi. Noi siamo nella Chiesa
                                                                                        Questa è la Santa Pasqua
strumento di salvezza per gli
altri; Dio si rivela attraverso di                                                      che oggi celebriamo, affi-
noi; nella misura dei doni che                                                          dando la nostra vita a Gesù
abbiamo ricevuto sentiamoci                                                             risorto, vincitore del peccato
impegnati come comunità                                                                 e della morte; e affidando
missionaria. E quanto è
                                                                                        a Lui anche questo nostro
preziosa        la    Parrocchia
                                                                                        mondo segnato da tante
in questo cammino di
testimonianza.                                                                          tragedie, compresa questa
Diceva Papa Giovanni XXIII                                                              terribile pandemia.
che “la Parrocchia è la                                                                 La giustizia di Dio non è dare
fontana del villaggio a cui tutti                                                       a ciascuno il suo, ma dare a
possono attingere l’acqua
                                                                                        ciascuno se stesso, l’intera
fresca”.
                                        discepoli del Signore: esperienze        sua vita, trascinandoci in alto con
Aggiungo un’altra considera-
zione: se all’origine della vita        che ora ci sono negate. E’               la forza della sua risurrezione.
cristiana c’è il dono di Dio, occorre   vero: Cristo può parlarci anche          Vedete: mai come in questo mo-
che in noi sia vivo il senso della      attraverso il silenzio di questi         mento abbiamo la possibilità, come
contemplazione.            Prima   di   giorni e certamente lo fa in tanti
                                                                                 cristiani, di annunciare quello che
pensare a che cosa dobbiamo fare,       modi a Lui conosciuti: lasciamo
                                                                                 troppo spesso taciamo: Cristo è
è importante stare ad ascoltare e       allora che ci parli!
contemplare quello che il Signore       Un’ultima osservazione. E lo             risorto e solo nella speranza di
ha compiuto per noi. Se riflettiamo     spunto me lo offre una bella frase       una vita che sconfigge la morte,
un istante comprendiamo che             di un grande teologo che afferma:        possiamo davvero dire ciò che è
proprio qui troviamo il significato     “Il Vangelo soltanto per i poveri è      scritto su tanti lenzuoli appesi sui
più profondo della celebrazione         un lieto messaggio”.
                                                                                 balconi: “Tutto andrà bene”.
della Santa Messa, “memoria,            A dire: i doni del Signore si possono
attualizzazione e anticipazione         accogliere solo attraverso l’umiltà
della salvezza, Pasqua set-             e la povertà di spirito. Pensiamo        		                      don Basilio
timanale”. Che cosa vuol dire           alle Beatitudini proclamate da
partecipare alla Messa se non           Gesù: questa è la strada giusta da
                                                                                                                     3
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In   Cammino...l’incontro
                    LA PARROCCHIA AL TEMPO DEL COVID
La nostra Chiesa ha saputo rein-
ventarsi. Il Covid ci ha bloccato
in casa ed è così cambiato an-
che il modo di vivere la Messa
ma non il desiderio di mantenere
alimentata la nostra fede.
Gli altari delle nostre Chiese
sono entrati nelle nostre case,
sostituiti dalle mense domesti-
che.
Grazie al Papa, all’Arcivescovo
di Milano e ai nostri Sacerdo-
ti siamo stati raggiunti con ogni
mezzo possibile: televisione,          Con il Pontefice abbiamo prega-      potevamo vivere la celebrazione
radio, Messe e rosario in strea-       to per la fine di questa pandemia!   comunitaria, ma eravamo uniti
ming. La nostra vita quotidiana        Il nostro Arcivescovo era vicino a   spiritualmente. Vogliamo ricorda-
bloccati in casa ci ha aperto all’u-   noi: ogni domenica ci ha raggiun-    re in particolare come la comu-
niversalità della Chiesa               ti con la Santa Messa trasmessa      nità ha vissuto i riti liturgici della
Tanti sono i momenti che ritorna-      in televisione. Abbiamo vissuto      settimana autentica grazie alle
no alla nostra mente ma come           con lui le Vie Crucis e le varie     celebrazioni del Triduo Pasqua-
non ricordare il momento unico         celebrazioni del tempo di quare-     le trasmesse via streaming dalla
e straordinario di preghiera sul       sima.                                Basilica!
sagrato della Basilica di San Pie-     Anche a livello locale non sono
tro quando il Sommo Pontefice          mancati i molteplici momenti di
                                                                            La piazza, le strade della nostra
ha impartito la benedizione “Urbi      preghiera comunitaria.
et Orbi”. Piazza San Pietro era                                             città la sera della vigilia di Pa-
                                       Diversi sono stati gli appunta-
deserta ma tutti eravamo là! Le                                             squa si presentavano deserte,
                                       menti con la nostra Chiesa locale
parole di un Papa affaticato ci        a partire dalle Messe quotidiane     ma noi sappiamo che le famiglie
hanno ricordato che “ci siamo ri-      via radio e dal rosario pomeridia-   della nostra comunità cristiana
trovati impauriti e smarriti come      no dalla Basilica Sant’Agnese.       erano radunate nelle case in pre-
i discepoli del Vangelo, siamo         Dai video messaggi del Parroco       ghiera! Spiritualmente uniti a vi-
stati presi alla sprovvista da una     alla comunità e di don Simone        vere la Pasqua del Signore!
tempesta inaspettata e furiosa».       ai ragazzi del catechismo. Non

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In   Cammino...l’incontro
 PELLEGRINAGGIO MARIANO DEL NOSTRO ARCIVESCOVO
    AL SANTUARIO DELLA MADONNA DELLA GHIANDA
         Domenica 17 maggio 2020 – ore 16.00

Una visita inaspettata!

Il prevosto don Basilio Mascetti
con la diaconia, le nostre suore
e alcuni rappresentanti del Con-
siglio Pastorale hanno accolto
l’Arcivescovo mons. MARIO
DELPINI in visita privata al San-
tuario per un momento di pre-
ghiera. Riportiamo alcune signi-
ficative parole dell’Arcivescovo
di Milano ai presenti.

“Grazie per essere qui raduna-
ti! Questo passaggio è un pel-
legrinaggio che ho compiuto e
che sto compiendo, per chie-
dere delle grazie speciali alla
Madonna visitando i suoi San-
tuari, alcuni naturalmente nella
Diocesi. Quasi ogni Parrocchia
– senz’altro ogni Parrocchia ha
un altare della Madonna – ha
un Santuario grande, piccolo,
famoso, sconosciuto. Io ho pen-
sato oggi – un po’ anche per-
ché tutti gli incontri domenicali
                                     stato alla Madonna della Riva         lattia che ha portato, come si ri-
che avevo, le visite pastorali,
                                     che si trova ad Angera; adesso        cordano gli anni della peste, del-
gli incontri assembleari, natural-
                                     qui a Somma alla Madonna del-         la spagnola, del colera. Ecco si
mente sono stati cancellati – di
                                     la Ghianda e infine a Gallarate       ricorderanno questi mesi come
fare un pellegrinaggio in alcuni
                                     a Madonna in Campagna. Ogni           il tempo del coronavirus: non è
Santuari per dire una preghiera.
Non è una celebrazione, non è        tappa una decina del Rosario e        molto bello ricordare un tempo
un incontro con le comunità, è       un piccolo pensiero condiviso         per il male che c’è stato, però
una piccola preghiera in forma       con voi.                              questo è il nome che caratteriz-
quasi privata, però appunto con      Il pensiero iniziale è quello con     za questo tempo. Forse alcuni
la presenza di alcune persone        cui vorrei che noi cristiani potes-   lo chiameranno anche il tempo
che poi rappresentano tutta la       simo interpretare questo tempo        della paura, cioè la percezione
comunità. Questa mattina sono        che abbiamo vissuto, che stia-        di un nemico che è invincibile
stato a Maccagno, dove c’è un        mo vivendo, che adesso forse          con gli strumenti di cui dispo-
bellissimo Santuario sul lago;       sta per concludersi, o almeno         niamo: le medicine e le cure. Si
poi alla Madonna del Carmine         sta per cambiare aspetto. Come        può guarire ma non c’è nessuna
di Luino, anche lì sul lago; poi     lo ricorderemo questo tempo?          cura che lo risolva, se non da sé.
sono andato alla Madonna del         Certamente nei libri di storia o      Tempo della paura di ricevere
Sasso a Caravate, dove ci sono       nella cronaca di questo periodo       danni e paura di fare danni alle
i padri Passionisti; poco fa sono    sarà ricordato in base alla ma-       persone care. Tempo della pau-
                                                                                                           5
In Cammino...l'incontro - Per una comunità in comunione Num. 2 - Luglio 2020 - Comunità Pastorale Maria Madre ...
In   Cammino...l’incontro
ra e tempo anche della desola-                noi vivessimo in questi giorni, i               ma con questo cuore: essere
zione e dell’angoscia soprattutto             Giorni del Cenacolo: perseve-                   perseveranti e concordi nella
per coloro che hanno persone                  ranti e concordi nella preghie-                 preghiera.
care che si sono ammalate e                   ra con Maria la Madre di Gesù.                  Questi sono i due pensieri che
che non si possono neanche vi-                Ecco il motivo per cui passo così               vorrei consegnarvi: vivere i
sitare, oppure familiari che sono             in alcuni Santuari, per esortare                Giorni del Cenacolo come i
morti e non si è potuto neanche               voi che rappresentate la Comu-                  giorni che ci preparano al tempo
celebrare il funerale, almeno                 nità pastorale – una Comunità                   che viene dopo, che sarà tempo
fino a settimana scorsa.                      pastorale ampia, complicata,                    di missione. E questa missione
Ed io mi chiedo: ma i cristiani               non priva di tensioni e di proble-              sarà occasione per dare testi-
come lo possono chiamare? E                   mi – ad andare oltre le fatiche, i              monianza della nostra fede nella
io propongo di chiamare questo                dissensi, i malumori. E per an-                 risurrezione.”
tempo come i Giorni del Cena-                 dare oltre è necessario parlarsi,
colo.                                         chiarirsi, capire se si è sbagliato
                                                                                              La visita si è conclusa con la
Stiamo vivendo il tempo Pa-                   in qualcosa… Però tutto questo
                                                                                              benedizione del Signore sulla
squale, il tempo che va da Pa-                discutere, chiarirsi, fare proposi-
                                                                                              Comunità Pastorale e su tutti
squa a Pentecoste, nel quale i                ti di buona volontà, deve essere
                                                                                              gli abitanti del territorio, perché
discepoli di Gesù, anche alcune               nutrito da questo atteggiamento:
                                              perseveranti e concordi con Ma-                 tutti possiamo essere concordi e
donne ed anche alcuni parenti
                                              ria la madre di Gesù.                           perseveranti nella preghiera!
di Gesù, erano raccolti nel Ce-
nacolo, quella stanza al piano                Oggi voglio pregare qui con voi                 Grazie Arcivescovo per il dono
superiore; e si dice che in que-              con questa intenzione: di riparti-              di questa visita inaspettata!
sti giorni “erano perseveranti                re, ricominciare, non solo con le
e concordi nella preghiera con                Messe feriali e domenicali con i
Maria la Madre di Gesù”.                      fedeli, non solo con qualche at-                      Il Consiglio Pastorale
Ecco come mi piacerebbe che                   tività e quello che si potrà fare,                della Comunità Pastorale

                                                           Alcuni suggerimenti presi in considerazione:
    Un nuovo nome per il nostro periodico
                                                           - Mantenere lo stesso nome: In Cammino... l’incontro
          Aiutaci a scegliere un nuovo nome
               per il nostro giornalino                    - Noi in cammino
                                                           - Comunità in cammino
             Esprimi il tuo parere sul sito                - Siamo in cammino
              della Comunità Pastorale
                                                           - Camminiamo assieme
         www.mariamadrepressolacroce.it                    Vota il tuo titolo preferito, o suggeriscine uno.

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In Cammino...l'incontro - Per una comunità in comunione Num. 2 - Luglio 2020 - Comunità Pastorale Maria Madre ...
In   Cammino...l’incontro
              IL CATECHISMO AI TEMPI DEL CORONAVIRUS
Domenica 23 febbraio, mentre          la nostra presenza e dare loro la      tori Milanesi e al tempo liturgico
tornavamo da una bellissima           possibilità di rimanere agganciati     che si stava vivendo; i video di
esperienza di ritiro spirituale con   a un cammino. L’annuncio è fat-        don Simone e di don Basilio. Il
i ragazzi e le ragazze di quinta      to di persone che si incontrano,       nostro obiettivo non è mai sta-
al Seminario di Venegono, ci          di relazioni. In questo momen-         to mandare un messaggio, ma
raggiungeva la notizia che dal        to storico la presenza fisica ci è     “mantenere legami tra noi e con
giorno seguente tutte le scuole       stata impedita. Perché non pro-        Gesù”. Durante la Settimana
della Lombardia e tutti gli Oratori   vare, allora, a utilizzare gli stru-   Santa le catechiste hanno con-
sarebbero stati chiusi per l’emer-    menti oggi a nostra disposizione       tattato tutte le famiglie: la pre-
genza sanitaria che stava cre-        per sostenere i legami e raffor-       ghiera quotidiana, con i video
scendo nel nostro Paese. Con          zare un cammino che altrimenti         messaggi del nostro Arcivesco-
le scuole anche tutte le attività     resterebbe zoppo? Per far capire       vo e dei nostri sacerdoti, hanno
dell’Oratorio venivano annullate      ai bambini che “se c’è un tem-
                                                                             aiutato a camminare verso la Pa-
e gli Oratori chiusi. Come tutti,     po in cui non ci possiamo in-
                                                                             squa con gesti e parole davvero
ci siamo trovati un po’ sorriden-     contrare fisicamente, non c’è
                                                                             significativi. Insomma, abbiamo
ti per l’improvvisa inaspettata       un tempo in cui non possiamo
                                                                             avuto l’occasione di sperimen-
vacanza scolastica, ma subito         incontrare Gesù”. Ecco che
                                                                             tare qualcosa di diverso e di uti-
molto preoccupati per quanto          subito si sono attivate diverse
                                                                             lizzare nuovi modi e mezzi per
stava accadendo: una decisione        iniziative: le telefonate personali
                                                                             continuare l’annuncio. La cosa
inedita, inusuale che non sape-       alle famiglie anche solo per sa-
                                                                             bella è stata scoprire la voglia di
vamo come sarebbe andata a fi-        pere della salute, del lavoro, del
                                                                             continuare ed è così che anche
nire e per quanto tempo sarebbe       tempo passato rinchiusi in casa;
                                                                             dopo la fine di maggio (data che
durata. Dopo qualche giorno di        i messaggi nella chat di gruppo
                                                                             abitualmente sancisce la fine de-
smarrimento, con don Simone           per fare proposte adeguate ai
e le catechiste ci siamo attivati     diversi cammini, attingendo alle       gli incontri di catechismo) si sono
per non far mancare ai bambini        proposte della Fondazione Ora-         mantenuti i contatti: la proposta
                                                                             di una Messa in Oratorio e quat-
                                                                             tro chiacchiere con le catechiste;
                                                                             storie di Santi a fumetti inviate ai
                                                                             più piccoli; l’invito a una giornata
                                                                             insieme per i più grandi. Insom-
                                                                             ma, anche con tutte le precau-
                                                                             zioni che le norme ci impongo-
                                                                             no, non smettiamo di farci vicini
                                                                             ai nostri bambini e ragazzi, per
                                                                             accompagnarli nel loro cammino
                                                                             incontro a Gesù.

                                                                                                 Le catechiste

                                                                                                               7
In Cammino...l'incontro - Per una comunità in comunione Num. 2 - Luglio 2020 - Comunità Pastorale Maria Madre ...
In   Cammino...l’incontro
    Testimonianze: la comunità si racconta

                                         LA PAROLA AI BAMBINI

    GIACOMO: all’inizio non avevo capito bene cosa stava           NICOLO’: ho vissuto abbastanza bene la quarantena; ho
    succedendo, ma poi tutti hanno iniziato a parlare del          giocato tanto a carte con i miei nonni, ho fatto le video le-
    Covid-19 ed ho iniziato ad avere paura. La mamma, il           zioni, anche se era meglio andare a scuola! Ma la maggior
    papà e i nonni mi hanno aiutato a capire cosa succedeva,       parte del tempo l’ho passata sul divano a non fare nien-
    ma a volte è stato difficile. Aspettavo tutto ciò che veniva   te, a guardare i video e le serie tivù. Non ho apprezzato
    mandato dalla mia catechista e chiedevo alla mamma se          tante cose della quarantena, perché mia mamma, che è
    c’era qualcosa di nuovo. Prima di Pasqua ho realizzato         responsabile in un supermercato, era sempre al lavoro
    la mia croce fiorita e l’ho tenuta sul mio comodino. Mi        fino a tardi. Anche papà era sempre al lavoro e mio fra-
    è piaciuto durante il mese di maggio dire tutte le sere la     tello giocava alla play e non mi considerava! L’unica cosa
    decina del Rosario, perché pregavo affinchè la pandemia        che ho apprezzato sono stati i miei nonni. Mi è mancato
    terminasse. Ho ascoltato anche i video di don Simone e         andare a Messa, perché non pregare vicino a Dio è brutto.
    li ho trovati molto belli. Mi sento fiducioso in Dio e spe-    Ho pregato a casa, ma andare a Messa è più bello.
    ro di poter tornare presto a Messa e di ricevere la Prima
    Comunione.
                                                                   MELISSA: mi è mancato molto non andare a scuola e
                                                                   stare con i miei amici. Ho apprezzato avere tanto tempo
    GIORGIA: io ho trascorso la quarantena a impastare
                                                                   per stare con i miei genitori e fare tanti giochi con loro.
    pizza e focacce con la mamma e aiutandola nelle pulizie
                                                                   Ogni giorno pregavo e ho insegnato alla mia sorellina l’A-
    di casa. Ho fatto le video lezioni della scuola.
                                                                   ve Maria e il Padre Nostro.

                                                                   LAERTE: quando ricevevo il materiale che mandava-
                                                                   no la mia catechista e don Simone ero contento, perché
                                                                   sono sempre stati presenti e vicini con il cuore e provavo
                                                                   un’immensa gioia. Finiti i compiti scolastici, leggevo e
                                                                   guardavo i video che ricevevo, disegnavo e pregavo che
                                                                   questa pandemia finisse al più presto. Ringraziavo i me-
                                                                   dici che curavano con amore i loro pazienti, seguivo la
                                                                   Messa un po’ con tristezza perché vedevo don Simone
                                                                   solo in cappella; ma con la speranza di poter tornare in
                                                                   Chiesa insieme agli altri, con i miei genitori.

                                                                   MATTIA: è stato strano non poter partecipare al catechi-
                                                                   smo, ma don Simone ci ha mandato dei bellissimi video.
    VITTORIA: quando è iniziata la quarantena ero felice,          Mi è piaciuto tanto quello con il campanile e quello alla
    perché non dovevo andare a scuola e potevo dormire,            grotta della Madonna del nostro Oratorio. Così mi sem-
    ma dopo poco mi sono accorta che mi mancavano i miei           brava di essere ancora in Oratorio.
    amici, le maestre e il catechismo.

                                                                   UNA MAMMA: non è sempre stato facile seguire il cam-
    MARTA: i momenti più belli sono stati quelli in cui con        mino: la scuola a distanza e le preoccupazioni ci hanno
    mia sorella ho fatto le preghiere della Settimana Santa. La    impegnato tanto. Ma, sapere che le nostre catechiste ci
    mamma preparava le cose sul tavolo e dal tablet vedevo         pensavano e ci telefonavano per parlare con noi, è stato
    i filmati. A volte non capivo tutto, ma era emozionante.       davvero confortante!

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In Cammino...l'incontro - Per una comunità in comunione Num. 2 - Luglio 2020 - Comunità Pastorale Maria Madre ...
In   Cammino...l’incontro
                                                                    Testimonianze: la comunità si racconta

 MATTEO: era il 23 febbraio quando la mamma e il papà              UNA MAMMA: è stato bello aspettare ogni settimana il
 mi dissero che per una settimana non sarei andato a               messaggio della catechista o il filmato di don Simone. Ci
 scuola. Che gioia! Ma perché? Perché anche da noi era             ha fatto sentire vicini e anche se a volte non si riusciva
 arrivato il coronavirus. Tante sono state le emozioni che         a fare subito la preghiera, sapevamo che l’Oratorio e la
 da allora ho provato. L’iniziale gioia si è trasformata in        Parrocchia era vicino a noi.
 noia: non potevo uscire, vedere i miei amici, giocare a
 basket… insomma non potevo fare niente! Poi è rico-
 minciata la scuola ma in modo diverso, solo con le video          LUCA: per me è stato bello poter partecipare alla Messa
 lezioni. Vedevo i miei compagni ogni giorno, ma non               dall’Oratorio con don Simone. Anche se lo vedevo sul
 potevo giocare con loro e mi mancavano tutti. Ero molto           tablet riuscivo a seguire bene; poi mi sono piaciuti tanto
 triste e arrabbiato. A maggio avrei dovuto ricevere la Pri-       i suoi video, soprattutto quello con il campanile che par-
 ma Comunione, ma è stato tutto annullato. Siamo così              lava dell’Annunciazione.
 arrivati alla fine della scuola. Sarà un’estate diversa. nien-
 te festa, niente Oratorio, niente Finero. Le emozioni pro-
 vate sono state tante: gioia, rabbia, tristezza… Mi manca         IRENE: la cosa che ho apprezzato di più è stato poter
 la mia vita di prima alla quale spero di tornare presto.          passare tanto tempo con la mamma e il papà.

                                  UN MEDICO E IL CORONAVIRUS

Carissimo don Basilio,                        oltre che di ossi-
ti sono molto grato per lo spazio             genoterapia con-
che mi viene concesso sul giornale            tinua (non invasiva),
parrocchiale “In Cammino… l’In-               sono lentamente
contro”, che mi da’ l’opportunità             migliorato e ho
di ringraziare pubblicamente tutti            potuto continuare
gli amici, i conoscenti e i tanti             la    convalescenza
pazienti che, insieme a te, hanno             a casa, anche se
manifestato vicinanza e amicizia              ancora in completo
a me e alla mia famiglia nei giorni           isolamento        per
difficili della mia malattia.                 oltre 40 giorni, fino                      sono ancora più consapevoli delle
Come molti sanno, dopo pochi                  alla negativizzazione dei tamponi          conseguenze negative e delle
giorni con una leggera febbricola             di controllo.                              complicazioni     delle    malattie,
e sintomi simil-influenzali, sono             L’esperienza della malattia è senza        soprattutto, come nel caso del
peggiorato in poche ore e sono                dubbio una esperienza dolorosa             Coronavirus, del rischio concreto
stato ricoverato d’urgenza durante            sia dal punto di vista fisico sia dal      di una insufficienza respiratoria
la notte del 12 marzo scorso                  punto di vista psicologico, con un         talvolta fatale.
all’Ospedale di Busto Arsizio, dopo           vissuto pieno di ansia, di paure           In questo contesto, mi sono stati
essere svenuto in casa per una grave          per il futuro e di frustrazione per        di grande conforto e aiuto sia
ipossia, dovuta a una polmonite               l’incapacità del nostro corpo di           il sostegno costante della mia
interstiziale da Coronavirus.                 assecondare la nostra volontà.             Antonella e dei miei figli, sia le
Sono stato nel Reparto di Malattie            Queste sensazioni sono forse               tante manifestazioni di amicizia
Infettive per 8 giorni, nei quali,            ancora più forti nelle persone che,        con preghiere, SMS e anche “flash-
dopo un trattamento intensivo di              a causa del loro lavoro, come il           mob” in Via Fuser. A tutti va il mio
antibiotici, antivirali e Plaquenil,          Personale Medico e Paramedico,             più sincero ringraziamento.

                                                                                                                                9
In Cammino...l'incontro - Per una comunità in comunione Num. 2 - Luglio 2020 - Comunità Pastorale Maria Madre ...
In   Cammino...l’incontro
 Testimonianze: la comunità si racconta
Un particolare ringraziamento an-          acuta della pandemia in Italia           che non hanno risposto alle cure e
che ai miei stimati colleghi Carlo         sembra per fortuna passata, il           hanno perso la vita durante questa
Romano, Valeria Cassani, Liana             virus è ancora presente nel nostro       tremenda epidemia, in particolare
Castiglioni e Luciana Mattaini, che        territorio e nel mondo, dove il          per i sacerdoti, come il caro Don
mi hanno sostituito gratuitamente          numero dei contagi e dei morti è         Ezio Bisello, per i tanti medici, i
per tutta la mia assenza, dimo-            elevatissimo.                            dentisti, gli infermieri e tutti gli
strandosi ancora una volta dei veri        E’ un virus molto contagioso             operatori sanitari, che si sono
amici.                                     e potenzialmente letale di cui           contagiati per cercare di fare al
Termino con una raccomandazione            conosciamo ancora poco, per cui          meglio il proprio lavoro e il proprio
e una preghiera.                           potrebbe tornare a breve termine         dovere.
La raccomandazione è per tutti i           con un nuovo picco di contagi.           Un abbraccio e un caro saluto.
concittadini di mantenere alta la          La preghiera, invece, è per tutte
guardia, perché, anche se la fase          le persone meno fortunate di me,                      Dott. Giorgio Sciarini

                               QUANDO IL COVID ENTRA IN FAMIGLIA

Mi chiamo Carmen, vivo a Somma e           Mi sono passati davanti trent’anni       catechismo hanno condiviso la
offro il mio servizio nella Parrocchia     di vita matrimoniale, tutto quello       mia disperazione, accresciuta dalla
di Sant’Agnese come catechista e           che abbiamo fatto e vissuto assieme      preoccupazione di essermi infettata
presso la Buona Stampa.                    e, improvvisamente, mi sono resa         e poter essere così diventata
Ai primi di marzo mio marito,              conto di quanto ami ancora mio           veicolo di contagio per Silvia, mia
dipendente     all’ATM    di    Milano,    marito.                                  figlia, incinta di pochi mesi. Anche
avverte alcuni sintomi influenzali,        Fortunatamente una dottoressa di         mio figlio Leo ha dimostrato la
che però inizialmente non fanno            Somma, operativa all’ospedale di         sua maturità all’interno di queste
pensare a nulla di particolarmente         Busto, mi ha fornito le prime notizie,   dinamiche familiari, mentre i suoi
grave. Ad aggravare il quadro clinico      rassicurandomi sul fatto che Nino        compagni e I loro genitori si sono
sopraggiungono però altri segnali          non era intubato e non era stato         stretti affettuosamente intorno a
quali inappetenza e astenia. Inizia un     trasferito in rianimazione. Sono         noi.
periodo altalenante di allarmismi e        seguite poi le informazioni del Call     E’ in queste settimane che ho capito
rassicurazioni, durante il quale siamo     Center Covid dell’ospedale.              che le belle persone esistono e che
sempre stati affiancati e sostenuti        Sono stati giorni difficili, perchè      se semini il bene torna quando sei
dal nostro medico di famiglia, che         questa malattia ti toglie l’umanità      tu ad averne bisogno. Ho compreso
ci è stata sempre vicino con la sua        di un abbraccio consolatore, la          che la fede mi ha sostenuto
professionalità ed umanità; alla fine      fiducia e la speranza nel domani,        facendomi sopportare ogni cosa
però si è reso necessario il ricovero      la consolazione di andare a trovare      e l’amore mi ha aiutato a vedere
in ospedale. Vedere mio marito             il tuo caro in ospedale. Debbo dire      queste vicende con uno sguardo
caricato sulla barella e portato via è     che in quelle settimane ho sentito       nuovo. Lo ammetto, all’inizio ero un
stato davvero angosciante! Nessuna         attorno a me una rete di amore e di      po’ frastornata, ma poi ho trovato il
parola, solo sguardi pieni d’amore         affetto. Ho percepito la vicinanza dei   coraggio di fare il salto nel vuoto,
e di paura, quest’ultima alimentata        nostri sacerdoti, che mi rincuoravano    sapendo che avrei trovato Colui che
dalle notizie riferite dalla televisione   quando confidavo loro di avere           ti abbraccia!
ad ogni ora del giorno e della notte.      difficoltà a pregare. Le amiche di                                   Carmen
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In   Cammino...l’incontro                                       Testimonianze: la comunità si racconta

     DIVENTARE MAMMA E PAPA’ AI TEMPI DEL CORONAVIRUS

                                         Sono i primi di dicembre quando            solo di persone che muoiono.
                                         Giovanni inizia a parlarmi di questo       Dalla Russia al Sud America la
                                         virus in Cina e, conoscendo mio            sofferenza è l’unica cosa di cui si
                                         marito, penso che esageri e che            sente parlare nei telegiornali e io
                                         si allarmi come al suo solito per          in quel momento sono in travaglio.
                                         niente. E’ fine gennaio e mancano          Fortunatamente partorisco in uno
                                         tre mesi alla nascita di Beatrice. Un      dei pochi ospedali dove il padre
                                         periodo sereno inizia a velarsi di         può assistere al parto.
                                         ansia e preoccupazioni: incomincia         Ore 14.49: le ansie e le paure
                                         infatti la diffusione del virus. In cuor   di questi mesi si trasformano
                                         suo Giovanni sa che questo nemico
Mi chiamo Elisa e, fino allo scorso                                                 in lacrime di gioia! In questo
                                         invisibile ci terrà compagnia per
anno, abitavo a Golasecca dove                                                      periodo non ci siamo mai sentiti
                                         un po’ e, man mano che il tempo
risiede la mia famiglia.                                                            soli, nonostante io non potessi
                                         passa, la speranza che scompaia
Sono sposata con Giovanni e                                                         uscire di casa. Abbiamo sentito la
                                         prima che nostra figlia nasca
lavoriamo come infermieri a                                                         vicinanza e l’affetto delle persone
                                         diventa sempre più fievole.
Milano. La nostra professione non                                                   che ci volevano bene e di chi ci ha
                                         Siamo sposati da neanche un
è mai stata così osannata come in                                                   accompagnato in questo cammino.
                                         anno e siamo costretti a ridurre al
questi mesi: tutti ci chiamano eroi,                                                Siamo stati felici di poter essere
                                         minimo i contatti a casa. Le carezze,
ma in realtà non abbiamo fatto           gli abbracci e i baci sono ormai           motivo di sollievo, almeno per
altro che fare il nostro lavoro. Tutti   un lontano ricordo di quando si            poco, di colleghi, amici, parenti che
guardano le maschere, le tute e i        viveva spensierati. Ora Giovanni           in quel momento erano devastati
guanti; ma quanti si domandano           vive con la paura di diventare colui       dalle fatiche e dalle paure di poter
chi c’è dietro a quella visiera che      che potrebbe mettere a rischio             perdere qualcuno.
si appanna? Dietro una di quelle         la nostra salute. Io convivo con           C’è sempre un raggio di luce dopo
visiere c’era mio marito, mentre io      il dispiacere di non poter essere          una tempesta e in quel momento
in quel periodo ero la maschera,         d’aiuto e di lasciare amici e colleghi     la luce di Vita ha preso il nome di
la tuta, i guanti, l’ossigeno di una     soli a fianco dei pazienti.                Bea.
nuova vita in grembo.                    E’ il 19 aprile: nel mondo si sente                            Elisa e Giovanni

                          LA TESTIMONIANZA DI UN’OSTETRICA
                                in prima linea per la vita
Mi chiamo Valentina e sono               grazie a questa raccomandazione            è che ci siamo trovate a creare un
un’ostetrica. Da 15 anni pratico         nell’ultimo periodo di pandemia            distacco con le pazienti.
questa professione molto gra-            siamo state in grado, come figure          Noi che abbiamo la maieutica nelle
tificante, ma anche molto im-            professionali, di restare accanto alle     mani, che supportiamo la donna
pegnativa fisicamente, emotiva-          future mamme.                              in uno dei momenti più difficili
mente, empaticamente.                    E’ inutile, e non è luogo questo,          della vita in cui si confronta con
Le difficoltà nel mio lavoro possono     dilungarsi sulle “non direttive” che       le sue capacità e la sua potenza,
insorgere in qualsiasi momento, per      arrivano ogni santo giorno: nuove,         che sosteniamo fisicamente la
questo ci hanno insegnato a non          diverse, incomprensibili per far           donna stanca, scoraggiata, o
abbassare mai la guardia e anche         fronte al possibile contagio. Certo        carica di energia per dare vita alla
                                                                                                                      11
In   Cammino...l’incontro
 Testimonianze: la comunità si racconta
vita, abbiamo dovuto creare il             così forte è anche
“distanziamento sociale”, bardarci         psicologica.
di tutto punto mettendo degli              Le telefonate con mille
schermi di plastica tra i nostri volti     domande erano pane
e i volti delle mamme, tra i nostri        quotidiano       durante
occhi e i loro sguardi in cerca di         il lockdown… Non
conforto. Abbiamo dovuto spesso            avevamo risposte a
obbligarle a tenere mascherine che         tutte, ma cercavamo
impedivano il respiro profondo tra         di infondere sicurezza
una contrazione e l’altra, il grido di     e      fiducia     come
dolore durante le spinte, l’urlo di        un’ostetrica sa fare.
                                                                                   mai mancata la parola amorevole o
gioia al primo incontro con il loro        Sono certa che le
                                           donne, durante la pandemia,             di conforto per ogni mamma, ogni
bambino. E poi i giorni di degenza
da sole: nessun parente, nemmeno           hanno continuato comunque ad            neonato e ogni collega.
i papà potevano stare accanto a            affidarsi alle strutture ospedaliere,   Parlo al passato, forse perchè lo
queste donne che avevano dato              ma se qualcuna in più fosse ricorsa     sento lontano ora non essendo in
tutto, che avevano necessità di            all’esperienza delle colleghe che       servizio, ma tutto questo è ancora
ritrovare loro stesse, di essere aiutate   seguono i parti in casa non l’avrei     storia attuale e quel che è peggio
a conoscere il nuovo essere che si         biasimata. Anche a me mancava il        è che non possiamo sapere per
trovavano accanto. Totalmente sole,        fiato e sentivo una tensione enorme     quanto ancora lo sarà.
ancora una volta, si rivolgevano a         ogni volta che varcavo la soglia        La priorità è proteggere e pro-
noi ostetriche che, prontamente            dell’ospedale.
                                                                                   teggersi; ma il diventare mamma
bardate, rispondevamo alle loro            Anche noi siamo impaurite, sempre
                                                                                   prevede proteggere tante sfere
richieste, da professioniste sì, ma        allerta, sempre in ansia di “portare
                                                                                   dell’animo umano che questa
mai come avrebbero potuto fare             a casa qualcosa”, ma per ora posso
                                           dire che abbiamo portato a casa solo    situazione sta sgretolando.
un compagno o una figura di
                                           più voglia di avvicinarci alle donne,   L’ostetrica è saper fare e saper
famiglia. Nel reparto, intanto, si
respirava sempre aria di tensione, di      alle neo-famiglie, a quei papà che      essere. In questo periodo storico
pericolo imminente, in un ambiente         per tre, quattro giorni non possono     anche noi ci siamo spese per non
con pazienti già fragili, i neonati        vedere i primi enormi progressi dei     far mancare la nostra arte ed essere
certo, ma anche le neomamme,               loro piccoli. Ci sono state tensioni,   in prima linea per la Vita.
la cui fragilità dopo un’esperienza        situazioni complicate, ma non è                                     Valentina

                           LA SCUOLA AL TEMPO DEL COVID-19
Confesso che quando la sera del            sapevamo, e neppure potevamo            che andavano e venivano. Per me
23 febbraio abbiamo avuto la               immaginare, che la chiusura si          che ormai insegno da un quarto di
conferma che le scuole sarebbero           sarebbe protratta fino alla fine        secolo è stato un po’ reinventarmi
state chiuse per una settimana, io e       dell’anno scolastico. E’ allora         il lavoro. Pur avendo frequentato
i miei tre figli, dalla seconda liceo al   cominciata la DaD, la didattica a       corsi sulle nuove tecnologie e
primo anno di Università, abbiamo          distanza per tutti: ogni mattina in     essendo già abituata ad usarle,
fatto la ola! Per me, insegnante in        quattro attaccati alla rete di casa     ho dovuto sperimentare che cosa
un Istituto Tecnico, era l’occasione       per seguire o fare lezione, tutti       vuol dire insegnare solo tramite
di finire di correggere delle              a lamentarci del troppo tempo           un pc. Ogni mattina fare i conti
verifiche in arretrato, per loro un        trascorso davanti ad uno schermo        con studenti mezzi addormentati,
tempo di vacanza inaspettato. Non          e a brontolare sui collegamenti         spaparanzati su un divano o alle
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In    Cammino...l’incontro                                         Testimonianze: la comunità si racconta
prese con il gatto di casa. Io e i          stessa esperienza: quella di vivere       hanno bisogno di parlare, di essere
miei colleghi ci siamo improvvisati         l’incertezza, di scoprirci fragili ed     ascoltati. Conforto, ma vengo anche
youtubers, creatori di tutorial per         impotenti di fronte a un morbo            confortata perché pure i prof hanno
spiegare agli alunni come usare certi       che ci impediva di fare ciò che           i loro momenti di stanchezza,
programmi, inventori di strategie           fino a poco prima era consueto;           insicurezza e, di fronte alla morte di
per non affaticare troppo chi ci            niente chiacchiere tra colleghi           chi ti è caro, dolore. La condivisione,
seguiva e per verificare che davvero        o compagni in corridoio, niente           seppur a distanza: questo è stato
fossimo seguiti, maghi nel proporre         merende spiluccate sotto il banco,        fare scuola durante la pandemia;
nuove tipologie di verifiche che ci         niente risate e battute in classe,        il confronto, la consolazione, la
consentissero di valutare l’effettiva       niente pacche sulle spalle. E siamo       solidarietà, l’ascolto. Sentire il mio
preparazione. Ma anche i ragazzi si         entrati gli uni nelle case degli altri:   preside che il giorno prima delle
sono impegnati: quelli volonterosi          e allora interrogo l’alunna mentre        vacanze di Pasqua, con un video,
a seguire le lezioni, sempre e              tiene sulle ginocchia la sorellina        faceva gli auguri al personale e
comunque; quelli meno volenterosi           piccola che è affidata alle sue cure      agli alunni della scuola citando
a inventarsi nuove tecniche per             o mi do appuntamento nelle ore            Madre Teresa di Calcutta mi ha
sottrarsi alle verifiche, farsi suggerire   più impensate con gli studenti            commosso. “Sappiamo bene che ciò
dai compagni o da biglietti incollati       che in mattinata non riescono a           che facciamo non è che una goccia
su tutto lo schermo del pc tranne il        connettersi perché hanno altri            nell’oceano. Ma se quella goccia non
forellino della videocamera.                fratelli collegati o non hanno il         ci fosse, all’oceano mancherebbe”,
Ma l’esperienza della didattica a           pc a disposizione, condivido la           mi ha fatto sentire una nostalgia
distanza è stato molto di più che           gioia del Ramadan con gli alunni          tremenda per quell’oceano che è
cercare di insegnare o cercare di           musulmani, saluto la mamma che            la Scuola in presenza e nello stesso
imparare: paradossalmente, per              passa l’aspirapolvere alle spalle         tempo l’orgoglio di farne parte
molti aspetti, la distanza che nella        del figlio e incontro, incontro,          insieme a colleghi e alunni, ognuno
scuola in presenza era fisicamente          incontro … rispondo a mail a              impegnato         in     quell’impresa
quella tra banco e cattedra, al             tutte le ore, raccolgo attraverso         fantastica che è imparare insieme.
tempo del Covid-19 si è accorciata.         uno schermo confidenze, paure,            Nonostante e anche con il Covid-19.
Anche se dietro ad uno schermo,             fatiche degli studenti che, nella
ci siamo sentiti tutti dentro la            solitudine della loro cameretta,                                     Alessandra

                   NELL’EMERGENZA LA RISPOSTA DELLA CARITAS
Di fronte all’emergenza sanitaria,          preparazione di “pacchi alimenti” già
scatenata dalla pandemia COVID19,           a partire dalla prima metà di marzo.
il Centro di Ascolto Caritas di Somma       Tutto ciò si è potuto effettuare con la
Lombardo ha attivato tutte le proprie       lodevole prestazione delle persone
dimensioni materiali e spirituali per       che hanno messo a disposizione il
poter dare una immediata risposta           loro tempo, le loro forze ed i loro
alla situazione che si era creata.          veicoli e pertanto è stato possibile
Certo una realtà inedita e devastante       effettuare le consegne a domicilio nel
che ha richiesto e richiede tutt’oggi       periodo di totale blocco pandemico.
un notevole impegno da parte                La Caritas ringrazia l’Associazione
di volontari ed associazioni, ma            Carabinieri in congedo di Somma           hanno permesso di soddisfare le
affidandosi alla Provvidenza la Caritas     Lombardo, i meravigliosi ragazzi          numerose richieste di aiuto pervenute
si è attivata in prima istanza con la       dell’Oratorio e tutti i volontari, che    tramite telefono, con contatti diretti
                                                                                                                          13
In   Cammino...l’incontro
e attraverso le segnalazioni da parte       La Caritas ringrazia la generosità della   continueranno ad accogliere le
dei Servizi Sociali del Comune ed           cittadinanza che, tramite il carrello      persone con un sostegno di generi
indicazioni della Parrocchia. Nello         della “spesa sospesa”, la consegna         di prima necessità, ove possibile
spirito della Caritas, durante i colloqui   diretta di alimenti e prodotti di vario    individuando strade percorribili per
telefonici non si raccoglievano solo        genere - senza dimenticare le offerte      soluzioni di problemi venutisi a creare
le richieste di alimenti, ma si dava        di privati ed associazioni del territo-    per perdita o mancanza di lavoro. La
spazio anche all’ascolto del disagio        rio - ha potuto offrire un paniere         Caritas, come sempre, confida nella
del vivere quotidiano delle persone:        completo di prodotti e soddisfare le       Misericordia e nella Provvidenza
la perdita del lavoro, la soddisfazione     quotidiane esigenze.                       divina, che si manifesta attraverso la
dei bisogni della propria famiglia e        Purtroppo questa situazione non è          solidarietà della comunità intera di
dei congiunti, l’umiliazione di dover       ancora conclusa, ma si prevede che         Somma Lombardo.
chiedere aiuto perché “non so cosa          andrà avanti nel tempo. I volontari                   Centro di Ascolto Caritas
mettere in tavola per i miei figli!”.       del Centro di Ascolto Caritas                                Somma Lombardo

                                RICORDIAMO MONS. EZIO BISELLO
                                            in Campagna, qui a Somma                   Non possiamo però dimenticare che,
                                            Sant’Agnese dal 1991 al 1999, poi          il 20 gennaio scorso in occasione
                                            come parroco a Ronco Briantino             della Festa Patronale di Sant’Agnese,
                                            Sant’Ambrogio e a Varese San               è venuto tra noi assieme a don Franco
                                            Giorgio in Biumo Superiore. Nel 2014       Gallivanone, suo compagno di
                                            è stato chiamato dall’Arcivescovo          Messa, per la solenne celebrazione a
                                            a svolgere l’incarico di Vicario in        suffragio dei defunti della Parrocchia.
                                            Duomo a Milano nella Parrocchia di         In quella circostanza ci ha regalato la
                                            Santa Tecla, a fianco dell’Arciprete       sua immaginetta a ricordo del 40°
                                            mons. Gianantonio Borgonovo.               di Sacerdozio (provvidenzialmente
                                            Nello stesso anno ha ricevuto il           l’aveva già preparata!) e nell’omelia
                                            titolo di “monsignore” ed è diventato      ha ricordato gli anni intensissimi
La mattina del 19 marzo scorso,
                                            “canonico effettivo” del Capitolo          vissuti in questa comunità: anni
presso il Policlinico di Milano,
                                            Minore della Basilica metropolitana        che lo hanno arricchito di tanta
il nostro carissimo don Ezio ha
                                            milanese.                                  esperienza e di belle amicizie che
concluso il suo cammino terreno,
                                            Legato al Duomo fin dagli anni della       rimangono per sempre nei cuori dei
vittima del coronavirus. Dopo il
                                            sua formazione in Seminario, don           sommesi che ha conosciuto ed ha
suo ricovero in ospedale, essendo
                                            Ezio vi è ritornato volentieri per         accompagnato nel loro cammino di
risultato positivo, il quadro clinico
                                            esercitare il suo ministero sacerdotale    fede.
si è subito aggravato e lo ha portato       come confessore, animatore della           L’epidemia che ha colpito lui e diversi
rapidamente incontro alla morte per         liturgia capitolare, coadiutore come       altri sacerdoti della Diocesi ci ha
Covid-19.                                   maestro delle cerimonie solenni e          privato anzitempo della sua opera,
Nato a Sesto San Giovanni nel 1956          direttore spirituale delle Suore di        ma non della sua intercessione nella
e ordinato sacerdote dall’allora            Maria Bambina.                             comunione dei Santi.
Arcivescovo Carlo Maria Martini             Quest’anno, precisamente il 14             Caro don Ezio, intercedi anche per
nel 1980 (le sue prime ordinazioni          giugno, avrebbe festeggiato con            noi presso il Padre, che ora nella
sacerdotali!), don Ezio ha svolto il        i suoi compagni di ordinazione il          pienezza del Regno vedi faccia a
suo ministero pastorale a Varese            suo quarantesimo di ordinazione            faccia e con Lui celebri la liturgia del
San Fermo, a Gallarate Madonna              sacerdotale.                               cielo (don Basilio).
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In   Cammino...l’incontro
                                          DON FABIO STEVENAZZI
                           “MEDICO E CAVALIERE DELLA REPUBBLICA”

                                           San Cristoforo, a fianco dell’attuale    ticolarmente distinti nel servizio
                                           prevosto don Riccardo Festa.             alla comunità durante l’emergenza
                                           Negli ultimi due anni vissuti a          causata dal Coronavirus.
                                           Somma, don Fabio ha potuto co-           “Questo    straordinario       riconosci-
                                           munque esercitare la sua profes-         mento – ha dichiarato don Fabio al
                                           sione di medico collaborando con
                                                                                    giornale “Avvenire” – è anche per i
                                           il “Cuamm – medici con l’Africa” e
                                                                                    responsabili dell’azienda, i medici,
                                           recandosi nei mesi di agosto come
A un certo punto è diventato qua-                                                   le caposala, gli infermieri e tutti gli
                                           volontario prima in Etiopia e poi in
si una “star”. Sì, perché don Fabio        Tanzania, a contatto con i malati        operatori sanitari che hanno affron-
Stevenazzi è finito su tutti i giornali    ed i poveri bisognosi di cure ospe-      tato insieme a me, con spirito di as-
e su tanti siti social per la sua scel-    daliere.                                 soluta abnegazione e solidarietà, le
ta coraggiosa. All’inizio della pan-                                                fatiche di questi mesi”.
                                           Il suo servizio nel nosocomio di
demia dovuta al Covid-19, questo
                                           Busto Arsizio è terminato il 31          Un’importantissima         e   meritata
sacerdote che ben conosciamo, in
                                           maggio scorso ed ora don Fabio           onorificenza dello Stato che rive-
accordo con il Vicario episcopale
                                           è tornato a tempo pieno a “fare il       la la grande generosità e apertura
di Zona mons. Giuseppe Vegezzi e
con l’approvazione e l’incoraggia-         prete” a Gallarate. Ma certamente        d’animo di don Fabio, a cui voglia-
mento dell’Arcivescovo mons. Ma-           la sua presenza in ospedale è stata
                                                                                    mo far giungere le nostre più vive
rio Delpini, è tornato in ospedale a       di conforto per tanti ammalati che
                                                                                    congratulazioni (don Basilio).
svolgere la professione di medico:         si sono trovati davanti non solo un
“Sento di poter dare il mio contribu-      medico del corpo con la sua com-
to – disse iniziando il suo servizio       petenza professionale, ma anche
tra i malati - magari per smuovere         un “medico dell’anima”, pronto ad
altri a fare lo stesso, anche se sono      essere vicino spiritualmente, a
comprensibilmente intimoriti”. E           dare speranza ai sofferenti (a Pa-
così durante l’emergenza sanita-           squa ha girato i reparti con la stola
ria don Fabio è stato temporanea-          per una benedizione e per donare
mente assunto presso l’ospedale di         un’immaginetta con Gesù risorto)
Busto Arsizio, nel reparto Covid di        e ad offrire una parola di consola-
terapia sub-intensiva.                     zione ai familiari che non poteva-
                                           no nemmeno riabbracciare i loro
Ordinato sacerdote nel 2014, dopo
                                           cari nel momento della morte!
essersi laureato in medicina ed
avere esercitato la professione dal        Martedì 2 giugno scorso, Festa del-
1997 al 2008 come internista all’o-        la Repubblica, è giunta la notizia
spedale di Legnano, la sua prima           che il Presidente della Repubblica
destinazione è stata tra noi a Som-        Sergio Mattarella ha insignito don
ma Lombardo come vicario della             Fabio dell’onorificenza di “Cavalie-
Comunità Pastorale per cinque              re al merito della Repubblica”, as-
anni. A settembre dell’anno scor-          sieme ad un primo gruppo di cit-
so è arrivato il suo trasferimento a       tadini – di diversi ruoli, professioni
Gallarate nella Comunità Pastorale         e provenienze – che si sono par-
                                                                                                                          15
In   Cammino...l’incontro
                               LA CAPPELLA DI SANT’AGNESE
                                    nelle celebrazioni e nei ricordi di tempi passati

Faccio seguito a quanto                                                                        con la reliquia del poverello
già scritto sulla Cappella di                                                                  di Assisi.
Sant’Agnese nell’intento di                                                                    Oggi, queste tappe dell’anno
completare le notizie relati-                                                                  liturgico si vivono con più di-
ve alla sua storia, richiamo                                                                   stacco e così purtroppo l’ani-
per noi alla fede, all’arte e                                                                  mo inaridisce!
alla tradizione.                                                                               Passano gli anni e questa ci-
Dopo aver precedentemente                                                                      tata Cappella – punto di rife-
illustrato il significato di “di-                                                              rimento della nostra religio-
ritto di giuspatronato”, eser-                                                                 sità – per giuspatronato ha
citato dai Visconti di Somma                                                                   accolto per secoli la famiglia
sulla Chiesa Prepositurale                                                                     Visconti di San Vito quando
da loro edificata in onore di                                                                  partecipava alla Santa Mes-
Sant’Agnese già loro patro-                                                                    sa. Ai nostri giorni si offre al
na fin dal 1277, desidero ag-                                                                  nostro sguardo presentan-
giungere queste righe per                                                                      doci la grande tela opera di
fare memoria sull’uso litur-                                                                   Ercole Procaccini il giovane,
gico e devozionale di questa                                                                   raffigurante l’adorazione del
Cappella.                                                                                      Bambino con Sant’Antonio
Innanzitutto l’annuale so-                                                                     da Padova. Si tratta di un olio
lenne esposizione e ve-                                                                        datato 1665 circa, forse com-
nerazione della reliquia di                                                                    missionato per riconfermare
Sant’Agnese, racchiusa in                                                                      i diritti concessi dal Papa ai
un prezioso reliquiario dono                                                                   marchesi di San Vito.
                                          la semplicità dei paramenti e degli
dell’Abate Niccolò Visconti nel 1613,                                                 Questa antica tela è stata restaurata
                                          apparati, così si è giunti alla sobrietà
in ebano con fregi in argento, in for-                                                a spese di don Gabrio Visconti nel
                                          del culto e della liturgia. Ridimensio-
ma di mano con nel palmo un dito                                                      1996, nell’affettuoso ricordo dei cen-
                                          nata l’esteriorità, che però ha sempre
della Santa martire, ottenuto da Pao-                                                 to anni dalla nascita del papà don
                                          un giusto e salutare valore, oggi for-
lo Sfondrati, cardinale e nipote del                                                  Alberto, grande amico del Prevosto
                                          tunatamente la saggezza dei nostri
Papa sommese Gregorio XIV nato                                                        mons. Marco Sessa e silenzioso be-
                                          parroci, coadiuvati da solerti laici, fa
nel 1535, eletto nel 1590 e morto nel                                                 nefattore della nostra Parrocchia.
                                          ancora delle nostre celebrazioni de-
1591.                                                                                 Restauro impegnativo, suggerito
                                          corosa lode a Dio e ai suoi Santi, tra
Così torna alla mente il ricordo, con                                                 dall’allora Prevosto don Antonio Pa-
un velo di nostalgia, dell’elegante       cui la nostra amata Sant’Agnese.            ganini, sempre desideroso di dare
addobbo in velluto e damasco ad           Un altro momento significativo e di         lustro alle nostre Chiese. Una lapide
ornamento dell’altare su cui veniva       fervida preghiera, che si celebrava in      in marmo collocata nella parete de-
posta in maestà sul “tronetto” l’in-      questa Cappella con grande parteci-         stra della Cappella fa memoria del
signe e cara reliquia, circondata da      pazione soprattutto di “pie donne”,         lavoro eseguito.
candele e da composizioni floreali,       era la festa del Perdono d’Assisi. Il mi-   Questi alcuni ricordi che albergano
omaggio dei fioristi sommesi, Gatto-      sericordioso abbraccio di Gesù cro-         con qualche rimpianto nel cuore e
ni, Mones, Cova e Ginelli.                cifisso a San Francesco era rivissuto       nella mente di molti sommesi.
I tempi cambiano: negli anni sessan-      con l’esposizione del quadro che
ta del secolo scorso le nuove dispo-      raffigurava lo storico avvenimento,                   Cav. Maurizio Maria Rossi
sizioni conciliari hanno suggerito        accompagnato dalla benedizione
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In   Cammino...l’incontro
             DALLA MISSIONE IN CAMBOGIA di Padre Alberto Caccaro
                             La nostra “first lady” e le sue nozze eterne!
In questi giorni, come le vittime                                                          trovata una che hanno subito
del Coronavirus in Italia, qui in                                                          utilizzato per nonna Him. Le ha
Cambogia se n’è andata anche                                                               dato un’altra ora buona di vita
nonna Him, la prima donna a ri-                                                            poi è sopraggiunta la crisi che
cevere il Battesimo nel villaggio                                                          l’ha portata alla morte.
di Kho Roka. Nessuna prima di                                                              Danà era serena perché la
lei, ma tutti a partire da lei.                                                            mamma è morta serena. Nes-
                                                                                           suno farà causa all’ospedale
«Non abbandonarmi più. … l’ul-
                                                                                           nonostante la roccambole-
tima mia notte (fosse stanotte!)
                                                                                           sca questua dell’ossigeno. «La
… colma solo di Te…»
                                                                                           mamma è morta in pace e nella
(Ada Negri).
                                                                                           fede», mi raccontava la figlia.
La nostra “first lady” se ne è                                                             «Parlava molto nelle giornate
andata a causa di una crisi re-            Da allora non riuscì più a cammina-             precedenti, diceva che sarebbe
spiratoria. Malata da tempo, nonna         re in posizione eretta. A tutti noi ri-   tornata a casa e con la sedia a rotel-
Him aveva poco più di settant’anni.        cordava subito la donna ricurva del       le avrebbe chiesto ai nipoti di spin-
La situazione nella quale si trovava,      Vangelo, guarita da Gesù in giorno        gerla fino in Chiesa per la Messa».
la patologia e la crisi respiratoria che   di sabato (Lc. 13,10-17). L’immagine      «Almeno la domenica». Nonna Him
ha avuto, rendono la sua vicenda si-       certamente le si addiceva, se non         è ricordata come donna fedele alla
mile a quella di molte persone in Ita-     altro per l’umiltà della sua persona.     domenica. «Sapeva di essere stata
lia. Nell’Italia del coronavirus.          Ha saputo nondimeno attrarre mol-         la prima e sentiva la responsabilità
La chiamavamo scherzando “first            ti alla causa del Vangelo e in questo     di dare l’esempio». E per quanto de-
lady”, non perché fosse la moglie di       rimarrà per sempre unica, prima, la       ambulasse con fatica, cercava di non
chissà chi, ma perché era stata la pri-    nostra “first lady”!                      mancare mai.
ma persona e la prima donna a rice-        È morta la notte a cavallo fra il 19      Una cosa è certa, non deve essere
vere il battesimo nel villaggio di Kho     e il 20 marzo. Era ricoverata presso      stato facile per una donna aprire la
Roka, nella Pasqua del 1998. Nessu-        l’ospedale provinciale di Kompong         strada al Vangelo, prestare la sua vita
no prima di lei, ma tutti a partire da     Cham. Accanto a lei la figlia Danà        a Gesù così, a scatola chiusa. Perché
lei. Dopo di lei, infatti, negli anni a    che l’accudiva in tutto. Danà mi          è stata la prima. Mi chiedo, su qua-
venire, più di cento persone avreb-        raccontava che la crisi respiratoria      li basi, con quale incoraggiamento,
bero ricevuto il Battesimo, formando       è sopraggiunta all’esaurirsi dell’os-     ha accettato a suo tempo di seguire
una tra le più vivaci comunità cattoli-    sigeno nella bombola. L’ospedale          Gesù? Nessuno prima di lei, ma tutti
che cambogiane della nostra prefet-        provinciale non dispone di un im-         a partire da lei. Ha accolto il Vangelo
tura apostolica di Kompong Cham.           pianto centralizzato di ossigenazio-      a scatola chiusa, senza poter conta-
Determinante fu anche la dedizione         ne. A ciascun paziente bisognoso          re su alcun precedente. Nonna Him
pastorale di padre Gerald Vogin, del-      viene fornita una bombola e la rela-      è stata “la prima donna” di Gesù nel
le Missioni Estere di Parigi.              tiva mascherina. Ebbene, accanto al       villaggio di Kho Roka! E ripropone
Nonna Him fin da giovane aveva             quadro clinico molto compromesso,         a tutti con candore e purezza la nu-
avuto problemi di salute. A causa          l’esaurirsi dell’ossigeno ha fatto pre-   zialità dell’esperienza di fede. Se è
della violenza del marito, spesso          cipitare la situazione. Notte tempo la    vero che desiderava tornare a casa
ubriaco, per sfuggire alla sua presa       figlia è corsa ad avvisare l’infermiera   e partecipare all’Eucaristia, in sedia a
un giorno cadde. La caduta, rovino-        di turno e insieme sono passate di        rotelle spinta dai suoi nipoti, ora ver-
sa, le procurò una lesione alla spina      camera in camera per cercare un’e-        rà portata dagli angeli al cospetto di
dorsale che la segnò per tutta la vita.    ventuale bombola libera. Ne hanno         Dio per l’eterna liturgia del Cielo.
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