Due Capolavori Vicini nel tempo e nello splendore Rinascimentale - Associazione Piacenza Musei
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ABBONAMENTO ANNUO: PAGAMENTO ASSOLTO MEDIANTE QUOTA ASSOCIATIVA RIVISTA UFFICIALE DELL’ASSOCIAZIONE PIACENZA MUSEI (FEDERATA FIDAM) - PERIODICO - APRILE 2021 ANNO XXVI N. 1 POSTE ITALIANE SPA SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N.46) ART.1 COMMA 1 – CN/PC GRAFICHE LAMA (PC) - IN CASO DI MANCATO RECAPITO SI CHIEDE LA RESTITUZIONE IMPEGNANDOSI A PAGARE LA TASSA DOVUTA Due Capolavori Vicini nel tempo e nello splendore Rinascimentale Storie e aneddoti sui celebri dipinti Ecce Homo di Antonello da Messina e Madonna adorante il Bambino con San Giovannino di Sandro Botticelli. Sommario 1-4 Antonello da Messina e Sandro Botticelli 6-8 Il Monumento ai Pontieri di Salazzari 9 La chiesa di San Francesco a Piacenza 10-13 I luoghi di ritrovo di un tempo nella Piacenza storica 14-16 L’appartamento del Cardinale Alberoni 17-18 La mostra sulle donne del ‘500 e del ‘600 19-20 La Poesia in vetrina… a Piacenza 21 cARTElloni, l’Arte si fa per strada 22 La Veletta di Gussoni 23 5x1000 a Piacenza Musei Antonello da Messina, Ecce Homo, 1465-75 ca., olio su tavola, Collegio Alberoni, Piacenza
www.piacenzamusei.it Aprile 2021 I dipinti antichi più eccellente della storia figure; approdò a Venezia sangue caduto dalla fronte rappresentativi di neotestamentaria, verso il 1474 e lì incontrò la coronata di spine, il cappio Piacenza sono il Tondo all’impossessamento della dolcezza e la naturalità da condannato attestano un Botticelli e l’Antonello da prospettiva geometrica e irresistibili di Giovanni forte realismo e collocano il Messina, che rimandano alle delle tecniche migliori su Bellini. dipinto prima dell’incontro radici umanistiche del tavola lignea e poi su tela. Tornato in Sicilia, mise a con la pittura di Bellini, rinascimento italiano. Antonello da Messina frutto i suoi riporti in prima del Salvator Mundi Entrambi risalgono agli anni (1430-1479) è tra gli esempi capolavori assoluti. L’Ecce della National Gallery e Settanta del Quattrocento più significativi; ventenne, Homo del Collegio Alberoni dell’Annunciata di Palermo proprio quando si entrava nel dopo l’iniziazione alla pittura di Piacenza, con la sua (1475 e 1476), dove la volano generativo dell’arte in botteghe tra Messina e innovativa mestica di olio su serenità dei volti è coniugata moderna, nel cuore della Palermo, risalì la penisola e a tavola di rovere, appartiene al sia con il dominio dello storia dell’Occidente, nel Napoli, entrò nella bottega di momento della piena spazio, in cui le mani sono rinascimento italiano che ha Colantonio e cominciò a maturazione di Antonello, impeccabilmente scorciate, fecondato generosamente conoscere l’intreccio tra firmato e datato sul cartiglio sia con la tornitura morbida l’Europa, totalmente pittura fiamminga, pieghettato aperto sul del colorare veneto. Peraltro affascinata dal magnifico provenzale e spagnola, basamento (ANTONELLUS il cartiglio della tavola scenario italiano delle crogiuolo affascinante di MESSANEUS ME PINXIT piacentina appare come la signorie e dei piccoli stati culture nell’età angioina e 1473). Sul fondo scuro prima firma con data in indipendenti, bocconi aragonese. Per un decennio appare la sofferenza numeri, preliminare a quello prelibati per i regni europei. rimase a Napoli, poi umanissima del figlio di Dio, del Salvator Mundi, più Il rinascimento italiano è una intraprese il viaggio per mostrato al popolo disteso, più scritto, con la lunga stagione di Roma, Firenze e Arezzo, dileggiante e con le braccia data in parole. Nella tavola contaminazione di idealità dove dalle opere disseminate legate alla colonna; le tre piacentina il Cristo è artistiche tendenti alla da Piero della Francesca lacrime sul volto provato e presentato come nei perfezione, alla bellezza apprese la visione prospettica umiliato, le labbra piegate, le numerosi ritratti su fondo assoluta, all’interpretazione dello spazio rapportata alle piccole gocce rapprese di scuro, alla fiamminga, a parte Panorama Musei Periodico dell’Associazione Piacenza Musei iscritto al n. 490 del Registro Periodici del Tribunale di Piacenza Anno XXVI N. 1 www.associazionepiacenzamusei.it info@associazionepiacenzamusei.it Direttore Responsabile Federico Serena Redazione c/o Studiart Via Conciliazione, 58/C 29122 Piacenza Tel. 0523 614650 Progetto Grafico Studiart Grafic Executive Luca Mazzoni Coordinamento editoriale Chiara Alovisi Stampa GRAFICHE LAMA Strada ai Dossi di Le Mose 5/7 29122, Piacenza Disegni e foto, anche se non pubblicati, non verranno restituiti Botticelli, particolare Madonna adorante il Bambino con San Giovannino, 1475-80 ca., tempera su tavola, Musei Civici Palazzo Farnese, Piacenza, Foto Bersani 2
Aprile 2021 la pallida luminescenza della colonna centrale in secondo piano; mancando la scena storica con gli sgherri torturatori, tutto il significato è concentrato sul volto e sul busto dai particolari indiziari minimi: le lacrime non di dolore ma di consapevolezza del supplizio iniziato e del sacrificio supremo (richiamano il sentimento di amarezza profondissima dell’inizio del patimento finale nell’orto degli ulivi), le piccole gocce di sangue come segno della sofferenza fisica subita. Si omettono per questioni di spazio le Botticelli, particolare volto La Primavera, Flora,1482, Galleria degli Uffizi, Firenze considerazioni sulle due opere affini e meno rifinite del Metropolitan di N. Y. e di apparizione sacra; in verità Palazzo Spinola di Genova. anche Raffaello nella La piccola tavola si trovava Madonna Sistina (1513) nel palazzo romano del avrebbe usato lo stesso cardinale Alberoni, palazzo espediente tecnico per fare appartenuto al card. appoggiare i due disinvolti Giovanni Nicola Conti, e angioletti. Il Tondo pervenne al Collegio di piacentino, recentemente Piacenza, affidato ai Padri anticipato agli anni 1475- della Missione, con tutte le 1480, è un insieme di opere della sua collezione innovazioni iconografiche insieme alla tavola del per la storia dell’arte in fiammingo Jan Provost; anche genere: il San Giovannino questa presenza comprova il compresente a Gesù, gusto del cardinale per episodio tratto dalla l’impatto realistico della duecentesca Meditationes pittura fiamminga. vitae Christi del francescano Giovanni Cauli da San La Madonna adorante il Giminiano a partire dalla Bambino con San Madonna del roseto del Giovannino dei Musei Civici Louvre (1468), ritorna nel Botticelli, particolare volto La nascita di Venere,1485, di Piacenza, di Sandro dipinto piacentino, che Galleria degli Uffizi, Firenze Botticelli (1444-1510), ha richiama anche le undici una vicinanza temporale opere in cornice circolare dall’intensità degli sguardi il tema assolutamente nuovo all’Ecce Homo e una dello stesso tema negli stessi assorti e diretti tra madre e di Giovanni Battista vicinanza culturale per anni; il gesto del Bambino figlio, nella consapevolezza Bambino, figlio degli anziani l’eccellenza del pensiero alludente alla circoncisione di un destino solo a loro Zaccaria ed Elisabetta sterile rinascimentale; addirittura dichiarante l’appartenenza rivelato e segna e predestinata madre e entrambe le tavole hanno un alla stirpe di David come l’autenticazione della mano parente di Maria, insieme a basamento: la prima con il annunciato dai profeti; il del maestro. Il San Gesù Bambino: l’annunciante cartiglio e la seconda con la paesaggio atmosferico Giovannino rivela invece un e il Messia insieme per la scritta QUIA RESPESIT leonardesco del fondo, intervento di bottega. Si prima volta, con età diverse, HUMILITATE ANCILE SUE inconsueto nel Botticelli; il consideri che San Giovanni anche se erano distanti di soli (che si completerebbe nel simbolismo delle rose rosse Battista era il protettore di sei mesi. cantico con ECCE ENIM EX come preannuncio del Firenze e non poteva essere Le velature del volto e del HOC BEATAM ME DICENT), sacrificio del Redentore, presentato soltanto come nimbo della Beata Vergine in primo piano, che delimita adagiato sul mantello della predicatore o decollato; sono stesure con bianco la distanza spaziale tra madre adorante. Botticelli riprende e amplifica d’uovo, che Botticelli usa per l’osservatore e la retrostante L’umanizzazione è esaltata dal suo maestro Filippo Lippi onorata tradizione della 3
www.piacenzamusei.it Aprile 2021 Botticelli, Venere e Marte, 1482-83 ca., tecnica mista su tavola, National Gallery, Londra tempera, non conoscendo Michelangelo. il 1537 nel palazzo dove poi nel 1865 (rogito Luigi ancora la tecnica all’olio di Ma da dove viene questo sorse il convento delle Guastoni e Nicola Salvetti del Antonello e dei veneti. Tondo eseguito a Firenze? Orsoline e poi in quello di 12 aprile 1865), a Il volto della Madonna è La risposta al quesito riporta via Scalabrini ora Borromeo e conclusione della trattativa ancora quello dell’imperitura unicamente alle vicende dei si imparentarono con tutte le tra il Comune di Piacenza e il Simonetta Cattaneo, andata principi Appiani d’Aragona di maggiori famiglie Ministero della guerra per la in moglie a Marco Vespucci, Piombino, aggregati alla aristocratiche muovendo cessione del complesso di S. ma rimasta innestata come famiglia reale di Aragona e grandi patrimoni dotali. Agostino sullo Stradone icona perfetta nella mente grandi imprenditori nel L’ipotesi più verosimile è che Farnese per insediarvi un dei Medici e dei loro commercio, che intrecciò il Tondo Botticelli, come reggimento di cavalleria. fedelissimi artisti: è lo stesso rapporti stretti con i dogabili quadro di arredo privato, sia Il conte Faustino Perletti volto della Nascita della Cattaneo, i Medici, i entrato nei beni degli Appiani (Sindaco di Piacenza Primavera proprio di quegli Botticelli, i nobili Vespucci, i e portato da Porzia, figlia di 1860-1861) si era interessato anni ma anche quello di conti Landi; amici dei Medici Gerolamo, nella dote per il del tondo perché aveva avuto Venere con Marte dedicato al e committenti del Botticelli, matrimonio con Ottaviano II come avo Fausto Perletti, matrimonio di un Vespucci, nonché ospitanti i Cattaneo Landi; la figlia maggiore di fidato giurista di Ranuccio II, famiglia di approdo di esiliati da Genova, avevano Porzia, Eleonora, che ebbe in che lo aveva inviato alla Simonetta (le vespe dello allevato nella loro corte dal eredità tutti i suoi beni corte imperiale di Vienna per stemma Vespucci in alto a 1460 Simonetta Cattaneo mobili, si unì ai primi del ottenere il placet di destra nel dipinto sono (1453-1476), che a sedici ‘600 con Ippolito Landi di investitura del principato determinanti). anni fu promessa sposa a Rivalta, agnato legittimo alla Landi e che conosceva bene Il tema della Madonna con Marco Vespucci, figlio di successione del principato di il castello di Bardi. Anche se Bambino e San Giovannino Pietro, importante uomo Bardi e Compiano dei Landi. il Botticelli non era ancora nel Botticelli è continuato nel d’affari che frequentava la Il Tondo Botticelli, è stato stato riconosciuto eccelso primo ventennio di attività corte degli Appiani individuato dallo scrivente come oggi né valorizzato 1465-1485 ed ebbe un d’Aragona. Simonetta fu (Archivi Landi Doria Panphili dalla critica d’arte, il tondo successo enorme anche per amata da Giuliano de Medici di Roma e Landi di era molto ambìto e rimase l’impiego che ne fecero e ammirata dal fratello Chiavenna di Piacenza) in un dietro la scrivania del Raffaello (Madonna del maggiore Lorenzo, lasciando inventario (1642) Sindaco fino al 1891 per cardellino) e Leonardo anche dopo la sua precoce dell’oratorio del castello di passare all’Istituto Gazzola, (Madonna delle rocce) per la morte il modello di bellezza Bardi nell’attuale parmense, prima sede del Museo, e poi compresenza dei due assoluta rappresentato dal dove era utilizzato come pala a Palazzo Farnese, dove ora si bambini coetanei. Il ricorso Botticelli, che la raffigurò d’altare, tra i beni del trova. al formato in tondo, con nella Primavera (Flora e principe Federico II, la cui sontuosa cornice intagliata e Grazie) e nella Nascita di unica erede Polissena andò dorata, è un inno alla Venere, fino all’altrettanto in sposa a Gian Andrea generatività come forza celeberrima Venere e Marte Doria. Lì fu registrato ancora naturale e alla forma del dedicata al matrimonio di un nel 1680 e 1691, quando il Stefano Pronti cerchio, geometria Vespucci, famiglia di principato fu acquistato dal rinascimentale per approdo di Simonetta. duca Ranuccio II Farnese, e lì eccellenza, che giunge fino Con Gerolamo gli Appiani si rimase fino all’unificazione al Tondo Doni di stabilirono a Piacenza verso italiana; giunse a Piacenza 4
www.piacenzamusei.it Aprile 2021 Un Gioiello da Riscoprire Il Monumento ai Pontieri di Piacenza Realizzato dal grande scultore e poeta Mario Salazzari P er chi giunge a al ponte sul fiume. Il piazzale basamento, su cui si innalza struttura alta circa 16 metri, Piacenza dalla e il monumento sono infatti una stele con quattro alti sono disposti quattro gruppi Lombardia il la prima immagine della città fasci littori angolari, con di statue bronzee: sul lato monumento al Pontiere che si presenta a chi proviene ghirlande e stemmi delle città verso la città i pontieri che, in d’Italia è il biglietto da visita dalla Lombardia. La struttura di Roma, Venezia, Piacenza e una scena molto dinamica e della città. Pur essendo in marmo è posta su un Verona. Alla base della concitata, con visibile sforzo collocato in una posizione visivamente strategica, rimane tuttavia assai poco fruibile per un osservatore attento e interessato, infatti si trova al centro di una rotonda di smistamento traffico per cui chi giunge in automobile è concentrato nella guida e non può certo distrarsi a guardarlo, mentre i pedoni non possono materialmente avvicinarsi allo stesso. Potremmo dunque affermare che, paradossalmente, il monumento ai Pontieri è conosciuto da tutti coloro che vi transitano, ma visto in concreto da pochissimi. Fu posizionato nel 1928, per volere del podestà di Piacenza, Giuseppe Barbiellini Amidei, per celebrare la fondazione del Genio Pontieri di Piacenza avvenuta nel 1883 e il suo operato durante la prima guerra mondiale nelle spedizioni militari e nelle attività di soccorso alla popolazione durante le piene del fiume Po. Il progetto del monumento fu scelto sulla base di un bozzetto presentato da un giovane scultore veronese in servizio al Genio Pontieri, Mario Salazzari (1904-1993). Fu costruito in posizione scenografica, in un piazzale prospiciente il corso del Po, come snodo terminale di viale Risorgimento, nuovo asse urbano verso Milano, realizzato a prolungamento Mario Salazzari, Il Monumento ai Pontieri, 1928, Piazzale Milano, Piacenza di viale Cavour per collegarlo 6
Aprile 2021 portano in secca un loro maggio 1928 alla presenza 1918 dallo scultore Eugenio ma successivamente barcone; sopra di essi è posta del re Vittorio Emanuele III. Prati che gli offre lavoro nella posizionata dagli anni ‘60 del una figura femminile, a petto Poco nota ai piacentini è la bottega di arte funeraria del Novecento in Lungadige seminudo, che rappresenta personalità artistica dello fratello Celeste. Dal 1919 al Capuleti; il Monumento ai l’Italia nelle vesti della Dea scultore Mario Salazzari, 1923 Mario Salazzari Caduti di Gazzo Veronese Roma e che solleva anche perché egli ha frequenta l’Accademia di (simile a quello di Borgo ritualmente una piccola effettivamente lasciato alla Belle Arti, diretta da Savini e Roma) e il Monumento ai Vittoria alata. Verso il fiume città un monumento di Girelli, su insistenza ancora Caduti di Raldon, concepito Po due soldati salvano dalle grande pregio ed imponenza, di Eugenio Prati. Nel 1920 con figura a tutto tondo acque una donna e una ma lo stesso viene visto quasi vince il concorso per il poggiante su un blocco di giovane, mentre sopra di loro sempre “di sfuggita” poiché si Monumento ai Caduti, situato marmo sbozzato. Nel 1934, una madre alza il suo trova al centro di un trafficato a Verona in Borgo Roma, sulla scia del successo bambino verso il cielo in crocevia che non consente la opera che terminerà nel ottenuto dal grande segno di ringraziamento e di possibilità, per chi vi transita, 1925. In quel periodo, nella monumento ai Pontieri di continuità generazionale. Ai di approfondire i suoi alti bottega di Celeste Prati, Piacenza, partecipa al due lati figure simboliche di significati allegorici e conosce i “secessionisti” di concorso indetto per la vecchi con lunghe barbe, che l’intrinseco valore storico, Ca’ Pesaro, fra i quali realizzazione di gruppi versano l’acqua da grandi documentario e artistico. Umberto Moggioli, Gino equestri destinati al anfore, rappresentano il Piave Mario Salazzari nasce a Rossi e Arturo Martini. completamento del ponte ad est e l’Isonzo ad ovest, Lugagnano di Sona (VR) il 16 Entrato come recluta nel della Vittoria di Verona. Su 62 fiumi simbolo del novembre 1904, inizia a 1924 al Genio Pontieri di bozzetti presentati da parte di patriottismo e dell’eroismo lavorare giovanissimo, a soli Verona, intreccia nuove 44 concorrenti, quelli di durante la prima guerra 12 anni nel 1916, come relazioni che favoriscono Salazzari vengono proclamati mondiale e sui quali si apprendista tornitore in l’assegnazione di ulteriori vincitori per il lato verso città distinsero i Pontieri. La un’officina meccanica. La incarichi artistici: una grande nel 1936. Tali opere furono solenne inaugurazione del sua passione istintiva per il targa celebrativa dell’arma solennemente inaugurate nel monumento avvenne il 27 disegno viene notata nel collocata allora in caserma, gennaio del 1941 per essere Mario Salazzari, Il Monumento ai Pontieri, 1928, Piazzale Milano, Piacenza 7
www.piacenzamusei.it Aprile 2021 tolte pochi anni dopo, al fine vantaggio di una produzione di proteggerle dai di piccolo e medio formato bombardamenti (saranno nella quale si evidenzia il ricollocate solo nel 1955). mutamento radicale del suo Ormai la guerra incalza e linguaggio – che lui stesso dopo l’8 settembre del ’43 definisce “del vuoto per il Salazzari prende parte alla pieno” – e che trova riscontro Resistenza, assumendo il nelle opere esposte alla sua comando della zona tra la prima mostra personale nel valle di Selva di Progno e la 1964, presso la galleria Notes val Squaranto. In un’azione di Verona. Vi sono esposte eroica riesce a liberare degli alcune formelle per il portale ostaggi, probabilmente della Cappella Pomari, destinati alla deportazione in inaugurata quello stesso anno Germania, a Velo Veronese, al Cimitero Monumentale di ma il 27 novembre viene Verona, accanto alle figure arrestato e per molti giorni del nuovo filone animalista seviziato. Le torture subite gli con Ragno, Vacca all’albero, hanno però procurato danni Disegno plastico, Rospo, irreversibili alla mano destra: Pollastro, Tacchino per ritornare a scolpire e a (acquistato alla sua morte dal disegnare deve così imparare Museo di Castelvecchio, ad usare la sinistra. Il primo dove è tuttora collocato nella incarico post bellico gli arriva sala di lettura della dall’Associazione Nazionale Biblioteca) come anche del dei Partigiani d’Italia per il filone mitologico e religioso Monumento al Partigiano, con lavori come Giovane inaugurato il 27 aprile del centauro innamorato, 1947 in piazza Bra a Verona Susanna, Nearco, Adamo ed alla presenza del Sindaco Eva. Infine due ritratti, il Aldo Fedeli e del prof. Egidio Busto di Egidio Meneghetti e Meneghetti, rettore il bellissimo Violoncellista dell’Università di Padova. che rappresenta l’amico Nello stesso anno realizza tre Cesare Bonzanini. La poetica lunette all’interno del del “vuoto per il pieno”, già ricostruito Municipio di messa in atto nell’Anima Verona. È il periodo addolorata, attraversata dalla dell’insegnamento alla luce come un fantasma, posta Mario Salazzari, Il Monumento ai Pontieri, 1928, Scuola Brenzoni di nel 1960 in alto sulla Piazzale Milano, Piacenza Sant’Ambrogio di Cappella Paini del Cimitero Valpolicella: insieme agli Monumentale di Verona, private. Nell’ultimo Piacenza una significativa studenti, Salazzari progetta raggiunge risultati molto alti ventennio di vita, Salazzari testimonianza del suo l’architrave del portale della nel portale bronzeo per la riduce il suo impegno talento, attraverso un’opera chiesa di Ceraino (VR), in Cappella Pomari, poco artistico per dedicarsi sempre che costituisce uno dei marmo rosa e in stile distante dalla Paini. Salazzari più alla poesia. Nel 1982 si monumenti più scenografici neoromanico, e le gesta ritorna poi a cimentarsi con separa, dopo 50 anni di ed imponenti della città. dell’arcangelo San Michele la misura monumentale nel matrimonio, da Maria Bossi e per l’archivolto della chiesa 1966, con il Monumento ai decide di condividere la sua omonima di Gaium (VR). Martiri di Cefalonia e Corfù, esistenza con la ex Nelle opere di piccolo collocato sul bastione della partigiana, a sua volta formato si distingue per uno circonvallazione Oriani (VR), scultrice, Giovanna Rossi. Marco Horak stile molto vicino alla e nel 1970 con il Mario Salazzari muore a produzione di Arturo Martini. Monumento ai Caduti di Verona il 6 giugno del 1993. Dagli anni Cinquanta guerra di Palù (VR). Gli viene Le righe che precedono, Salazzari torna a dedicarsi anche commissionato un seppur necessariamente all’arte funeraria e nel Monumento ai Partigiani per sintetiche, ci consentono contempo mostra di voler Mantova, che però non verrà comunque di percepire trascurare la dimensione mai realizzato e di cui l’elevata caratura artistica monumentale, alla quale rimane il bozzetto in gesso dello scultore Mario tornerà solo più tardi, a tutto smembrato in due collezioni Salazzari, che ha lasciato a 8
Aprile 2021 Gli Eventi Interessanti Salita in S. Francesco Un’inedita e fantastica vista su Piazza Cavalli L ’emergenza sanitaria Ministero della Salute e dal mondo materiale si gotico. La preghiera sale non ferma la cultura. del divieto ad ogni evento ascende a quello immateriale verso la dimora del Padre, Sembra questo il espositivo di richiamo nei delle gerarchie celesti” nello sfolgorante scintillio termine più adatto per fine settimana, le modalità (Suger). Giunti sulla cima di luci che riverberano definire le tante attività messe di accesso hanno previsto della passerella, due finestre dalle vetrate policrome, in campo dalla Diocesi di ingressi su prenotazione circolari, aperte al vento e specie quelle del rosone Piacenza Bobbio in questo contingentati di 4 o 6 alle correnti nordiche, si che si staglia alle nostre momento così difficile per il persone al massimo in caso offrono come quinta scenica spalle. Comincia così il settore turistico e culturale. di congiunti o famiglie, per quei fotografi in cerca di tragitto di discesa che si Oltre alle visite virtuali e in ogni 30 minuti tra le 16.00 dettagli e scorci del centro snoda lungo il secondo presenza, durante i lavori e le 19.00 del giovedì storico, magari gli stessi ponteggio sul lato opposto di restauro per la messa in pomeriggio, con visita cavalli in vetroresina nera di a quello di partenza, dove sicurezza delle coperture guidata fissata nella sola Mimmo Paladino, che per ci attende la monumentale nella basilica di S. Francesco, giornata di martedì. alcuni mesi hanno dialogato Moltiplicazione dei pani e è stato creato un doppio Il percorso prende avvio a distanza con i capolavori pesci di Benedetto Marini ponteggio con lo scopo dall’impalcatura in ferro di Francesco Mochi. Dopo e Girolamo della Rovere di offrire la possibilità di che si erge sul lato nord aver sostato alcuni minuti detto il Fiamminghino, ammirare, a circa 20 metri in facciata, con una salita davanti ai maestosi archi datata con certezza al 1625. d’altezza, la nostra splendida graduale e modulata. rampanti che sostengono Le dimensioni non devono Piazza Cavalli e l’imponenza Davvero straordinario quasi e articolano come una ingannare sulla tecnica del sagrato che si apre da togliere il fiato è poter galleria il fianco nord, una esecutiva: si tratta di varie davanti la chiesa. Come noto vedere da vicino l’altezza piccola porticina in legno tele cucite insieme, un tempo l’evento ha subito diverse di una delle finestre, conduce verso il lungo collocate su una delle pareti chiusure e rallentamenti per decisamente più alte di una ballatoio di controfacciata. del refettorio e qui trasferite, le numerose restrizioni cui normale persona; e questo Qui siamo colti di sorpresa: dopo la soppressione il nostro territorio è stato perché “dalle mille piccole la compostezza formale e del convento nel 1805. soggetto. Così, a fronte luci che brillano nel mondo l’altezza contenuta che si Nonostante la visione non dei numerosi protocolli sensibile si deduce il fulgore avverte entrando in chiesa, ottimale ai margini della di sicurezza richiesti dal compatto della luce divina, lascia il posto al verticalismo composizione, la vicinanza consente di scorgere particolari insoliti. Dopo l’inaugurazione il 18 ottobre scorso, poche sono state le occasioni per valorizzare degnamente questo angolo cittadino. Ci si augura pertanto di poter riaprire nuovamente ai visitatori questa salita verso il cielo, risposta cristiana e di fede alla più nota e gettonata terrazza dell’Albergo Roma. Luca Maffi Gruppo Giovani Piacenza Musei Veduta dalla chiesa di S. Francesco, Piacenza 9
www.piacenzamusei.it Aprile 2021 Le Grandi Mostre La Piacenza che era Luoghi di ritrovo di un tempo Per gli effetti dell’ultimo tutte quelle scomparse, in pranzo futurista durante il Zocca (sede di gran DPCM, la mostra - curata quanto neppure tutto intero quale Filippo Tommaso contrattazioni nei giorni di dalle prof.sse Laura Bonfanti, questo numero sarebbe stato Marinetti e i soci mercato), della Liguria Valeria Poli e Mariateresa sufficiente. movimentalisti gustarono un (funzionante anche come Sforza Fogliani -, la cui menu “floreale” a base di albergo in cui alloggiavano apertura era prevista per il Nelle trattorie ed osterie a petali di rosa, gigli, anemoni diversi musicisti e attori che 13 dicembre 2020, è stata mangiare “come un tempo” e camelie. A far le veci del poi si esibivano al rinviata a data da destinarsi. e non solo padrone di casa il pittore Municipale) e San Marino Osvaldo Bot. Chi poteva tutte in Via della Povertà (ora C ome annunciato nel Tra la fine dell’Ottocento e i permetterselo, aveva anche la Via Illica); la Trattoria nostro scorso primi del Novecento la zona scelta tra il ristorante Sant’Ilario, nota per i suoi numero, ecco la intorno a Largo Battisti era un dell’albergo Cappello, del primi, che lasciò il posto prosecuzione della ricerca fiorire di trattorie e di Cavalletto, del Leon d’Oro, negli anni Ottanta al Bonnie della “Piacenza che era” da qualche ristorante di classe: dell’hotel Croce Bianca, del Prince Charlie pub del parte di Maria Teresa Sforza in Via del Guasto Milano e, fuori dal centro, vulcanico barman Medardo Fogliani, oggi dedicata alle grandeggiava il lussuoso dell’elegante Buffet della Casella; le Trattorie del trattorie e osterie scomparse. albergo Italia, che annoverò Stazione. Un ristoro meno Cannon d’Oro e dello Scudo Parlando appunto della città tra i suoi ospiti, per ben due dispendioso, ma comunque d’Italia in Via San Donnino, che “era” non parla delle volte, il condottiero Giuseppe gratificante, lo fornivano le quelle dei Tre Re, delle Tre trattorie e osterie tuttora Garibaldi. Qui gli svariate trattorie. All’epoca Corone e la Genova in Via esistenti come, ad esempio, avvenimenti mondani si erano già attive la Trattoria Sopramuro. Una, la trattoria “Le tre ganasce”, neppure le susseguivano e, tra l’altro, nel del Bottegone in Piazza ‘d Pasquéi, ha peregrinato per è stato possibile accennare a suo ristorante, si tenne un Cavalli, le Trattorie della un po’ prima di fermarsi Interno Sala Vecchia Croce Bianca, 1950, Piacenza, foto Archivio Storico Croce 10
www.piacenzamusei.it Aprile 2021 Trattoria da Pasquino con Iselli sullo sfondo, Piacenza, foto Archivio Storico Croce all’angolo tra Via Borghetto e nella zona della stazione: la Baldini e la moglie Carmen spontanei di tante Via Cittadella, ma il suo Bolognese e la Lombarda sul sono stati a lungo stimati “macchiette” e la solidarietà piatto forte rimase sempre - e Piazzale, poi la San Savino in divulgatori dell’eccellente dell’amicizia. Tra le osterie ovunque – la picula, cucinata via Torricella; sulla stessa via cucina tipica piacentina fatta piacentine una, in particolar alla perfezione e venduta a al 45 la trattoria Mazzini, al in casa. Ai tavoli di Renato si modo, diventò leggendaria: buon prezzo. La sua gustosa 61 quella del Giardino e le è seduta anche la stragrande l’Osteria dal Bambèin della ricetta fu tramandata da Due stelle all’85. Sempre in maggioranza dei turisti in borgata di Porta Galera (la Ettore Volpini, per anni socio zona, in Via Trebbiola, la visita a Piacenza, per parte finale di Via Cavallotti del nipote di Pasquéi, nella trattoria Scudo di Francia e, alzarsene compiaciuta a fine – odierna Via Roma – e di Via trattoria Cavour (detta ‘d in via delle Orfane (attuale pasto. Un ventaglio davvero Scalabrini e le loro Volpéi) in Largo Romagnosi, via dei Mille), la trattoria ampio, dunque, quello delle adiacenze). Era un locale quando si mise in proprio. della Stella d’Oro. In trattorie che ci fa capire popolare che contava tra i Tante altre trattorie sorsero prossimità del Po erano quanto i piacentini gradivano suoi avventori numerosi nei punti più disparati della collocate la trattoria Isola dei mangiare fuori dalle mura dazieri (qui si trovava una città, la Trattoria del Pescatori e la Baia d’Assab, domestiche, per non parlare delle barriere daziarie della Commercio in Via Dazio nonché la trattoria ‘d del cospicuo numero delle città), agricoltori, artigiani, Vecchio, la Trattoria del Soro Fraschèi, soprannominata del osterie, raggruppate, per la mercanti di bestiame, e la Trattoria Risorgimento in Pesce Fritto dal momento che quasi totalità, nelle borgate grossisti di frutta e verdura, Piazza Cittadella, ed ancora vi si poteva gustare tutta la della città. L’osteria stallieri, carrettieri, facchini, la Trattoria del Ponte, i Buoni gamma dei pesci del Po, fritti rappresentava un porto sicuro insomma i vari lavoratori Amici e la Trattoria della direttamente da lui. Sul finire per gli habituès che, tra i suoi della zona. Il locale doveva Concordia in Via delle Saline, degli anni Cinquanta, muri, trovavano buon vino, in parte la sua fama al fatto la Trattoria degli Appennini a all’angolo tra Via Calzolai e un pasto caldo, il che proprio lì terminavano i Porta San Raimondo, la Via Illica, aprì un ristorante- divertimento tra giochi di cortei funebri e, mentre i Trattoria della Croce Rossa in trattoria che ha lasciato carte, di bocce, della morra, parenti accompagnavano il Via Pace, la Trattoria un’impronta inconfondibile esibizioni canore, spesso carro funebre al cimitero, gli Veneziani e la Trattoria nei bei ricordi dei piacentini: accompagnate da chitarre, amici spesso si fermavano Gandolfi in Via Chiapponi, l’Agnello, conosciuto anche mandole, mandolini e per una bella bevuta per oltre alle numerose situate come “da Renato”. Renato fisarmoniche, spettacoli rinfrancare lo spirito. Un 12
Aprile 2021 concentrato di altre osterie personaggio della via, sorseggiando il buon vino che si recavano in visita ai punteggiava la zona di Porta l’osteria ‘d Vulpèi, all’inizio nuovo. Nella borgata di reclusi del vicino carcere. Galera. Gente dalle umili e di Via Nicolini e molte altre Sant’Agnese – area tra via Uscendo dalla borgata di dure condizioni di vita locande. Borghetto: altra Genocchi, via X Giugno, via Sant’Agnese, merita di essere trovava un po’ di borgata, altro sciame di Benedettine, Via Gioia e altre menzionata l’osteria ‘d spensieratezza nel clima osterie. All’angolo di Via San viuzze a saliscendi come i Ghigini, un locale particolare allegro dell’osteria, come Bartolomeo con Via Cantoni della Filanda o ospitato nell’antico palazzo all’Osteria ‘d Cisò, Cantarana era posta l’osteria Montagnola – povera ma Gazzola sede della scuola di soprannominata ‘dla Grasiusa, gestita con ricca di buonumore e di Belle Arti, in Via San Tomaso. scherzosamente “Sutmarèi”, buonsenso e fermezza da voglia di divertirsi, tra le Lo stesso proprietario, sottomarino, per via del suo un’ostessa: Graziosa osterie più frequentate si Torquato Ghigini, più che un soffitto decisamente basso. Campelli. Qui si collocava quella di Fedele: oste era un enologo che Qui tra i vapori deliziosi ritempravano non solo nel suo vecchio camino selezionava accuratamente il emanati dai cudghei e la pescatori, carrettieri, sobbollivano pentoloni di buon vino da offrire. musica di Carlei Bobba e di legnaioli, rigattieri, ma anche polenta e si cuocevano sfilze Un’ultima osteria impossibile sua moglie Orsolina, il tempo le comari cui la Graziosa di cotechini. Il figlio di da dimenticare era l’osteria scorreva in maniera serviva un “bianchetto”. Al Fedele, Ernesto, da tutti del Pretö di Piazza Duomo. piacevole. Un vino numero 106 di Via Borghetto chiamato Flàc, gestì diverse Lo strano soprannome si meritevole costituiva una si trovava l’osteria ‘d’la osterie della borgata prima di riferiva al proprietario, forte attrattiva per scegliere Culonna, condotta da Vittorio prendere il posto del padre, Augusto Astorri, già da l’Osteria dal Leinsi, situata Rizzi e dalla moglie Ida, tra cui una celebre per le bambino, per via del subito dopo il Cantone del benvoluta da tutti per la sua clamorose sfide tra i migliori grembiulino nero con il Pozzo. Sempre in zona c’era grande generosità. Ida giocatori di bocce – il colletto bianco che metteva Mariòn, dal nome dell’oste rappresentava la vera barbiere Napuleon ed il all’asilo. Dal Pretö il vino era con una predilezione per i razdura, donna volitiva futuro oste di Piazza Duomo sincero, la cucina varia, salumi, e l’osteria del Fasàn, sempre capace di affrontare detto al Pretö, per citarne gustosa e genuina, i prezzi rinomata per la qualità dei le situazioni della vita e alla qualcuno. Ed ancora l’osteria modici: per queste ragioni suoi vini, ed ancora il Gatto quale occorre obbedire. Cifö (piatto forte della casa l’osteria risultava sempre Nero, dall’ottima cucina Sempre in Via Borghetto, al polenta con ciccioli e affollata, non di rado con la locale e vini altrettanto civico 55, c’era l’osteria la cipolle), la Cinèla, ‘d’l’Idei fila fuori. Innumerevoli altre degni, l’osteria ‘d’la Carlòta Carafa: durante l’autunno, il – tra i suoi assidui il decano osterie hanno fatto parte del Bernieri, vicino a Cantone proprietario usava cuocere dei venditori ambulanti tessuto della nostra città, ma Madoli, per molti anni il nell’ampio camino le Törinö, all’anagrafe Ernesto soprattutto, grandi o piccole regno del popolarissimo caldarroste da mangiare poi Gelati –, della Dogana, che fossero, più o meno Burtlòn, eclettico in compagnia degli avventori, frequentata anche da coloro conosciute, hanno accolto e condiviso frammenti di vita dei loro avventori. Sul prossimo numero di Panorama Musei entreremo nei cinema che hanno incantato i piacentini fin dalle prime proiezioni. Maria Teresa Sforza Fogliani Particolare Trattoria da Pasquino, Piacenza, foto Archivio Storico Croce 13
www.piacenzamusei.it Aprile 2021 In Città Restauro all’appartamento del Cardinale Alberoni L’Ecce Homo raggiunge il centro storico di Piacenza G li ultimi interventi Groppi si occupa del ha spiegato il capo «Devo pubblicamente all’appartamento del design dell’illuminazione; economato della Banca ringraziare il ministro cardinale Alberoni nelle finestre (già di Piacenza, ing. Roberto Franceschini – ha detto – che, risalgono a circa vent’anni permanentemente chiuse) Tagliaferri – si è provveduto attraverso la sua segreteria, fa e l’Opera Pia, presieduta saranno ricavate due nicchie a migliorare il sistema è riuscito in una mattinata dal dottor Giorgio Braghieri, per ospitare e valorizzare le di climatizzazione per a risolvere alcuni problemi ne ha giudicato necessario due tavole del fiammingo Jan proteggere con tutti i crismi burocratici e a sbloccare la un restyling intraprendendo Provost, risalenti al ‘500 e due tele uniche al mondo, situazione. Ringrazio anche il lungo iter per dare il via ai raffiguranti la Madonna della controllando costantemente il dottor Braghieri dell’Opera lavori. Fontana e Bicchiere con Fiori. le condizioni igrometriche. Pia che ha reso possibile Inoltre, saranno annesse due Lo stesso schema (sicurezza e arrivare a questa eccezionale È quindi iniziato il restauro stanze: un’anticamera (da cui climatizzazione), col quadro ostensione». dell’appartamento che il il cardinal Alberoni guardava all’interno di una teca di cardinale si era riservato la chiesa sottostante) e la sicurezza, è stato ripetuto La tavola dell’Ecce Homo presso il “suo” collegio di cappella dei Vincenziani. La nel confinante Palazzo Galli (dipinto nel 1475 e San Lazzaro. Da quelle durata dei lavori era prevista nei giorni dell’esposizione raffigurante Cristo legato alla stanze l’alto prelato, talvolta, in tre mesi e nasceva quindi dell’Antonello (cui abbiamo colonna), è la prima volta seguiva le funzioni religiose l’esigenza di trasferire in un brevemente accennato nel che lascia il collegio Alberoni che si celebravano nella luogo sicuro l’Ecce Homo nostro ultimo numero). per approdare in centro chiesa sottostante, mentre di Antonello da Messina. città (circa vent’anni fa era la sua vera e propria casa La Banca di Piacenza ha L’annuncio dell’evento era stata esposta, come riferito era in città, in un palazzo al generosamente offerto, a stato dato dal presidente del sul nostro scorso numero e numero dieci della via che titolo gratuito, il proprio Comitato esecutivo della all’epoca delle giornate di oggi porta il suo nome. caveau, che già ha ospitato Banca, avvocato Corrado studio tenutesi a Genova nel il Ritratto di signora di Klimt. Sforza Fogliani, chiaramente 2000). Come ha spiegato il Oltre ad offrire tutte le soddisfatto per essere riuscito presidente Braghieri garanzie necessarie in termini con tenacia a realizzare «Nonostante le difficoltà viene rivisto l’impianto di di sicurezza (guardiania quello che sembrava fino di questo periodo – ha climatizzazione, mentre armata, antifurti ridondanti, a pochi giorni prima una sottolineato il presidente il “mago delle luci”, videosorveglianza, possibilità di difficile del comitato esecutivo il piacentino Davide rilevamento fumi) – come realizzazione. della Banca –, con il dottor Braghieri abbiamo voluto ugualmente esporre il quadro per dare il senso di una città che nonostante tutto tenta di aprire le porte verso un ritorno alla normalità ed anche come buon auspicio per il futuro». «È un’occasione unica nella storia della tavola – ha concluso Braghieri – da quando venne portata a Piacenza da Roma e collocata nelle stanze del cardinale Alberoni. Per la prima volta sarà in centro città. Diciamo che viene incontro ai cittadini». Vittorio Sgarbi esamina L’Ecce Homo, Collegio Alberoni, Piacenza L’autunno culturale della 14
www.piacenzamusei.it Aprile 2021 10. PRESENTAZIONE VOLUME “EINAUDI A PIACENZA NEL 1949” di ROBERT GIONELLI 11. PRESENTAZIONE LIBRO “PIER LUIGI FARNESE – VITA, MORTE E SCANDALI DI UN FIGLIO DEGENERE” di MARCELLO SIMONETTA 12. ECCE HOMO PRESENTAZIONE VOLUME DI ALESSANDRO MALINVERNI Edizioni TEP 13. CONCORSO DI PITTURA SULL’ECCE HOMO 14. LETTURE SULL’ANTONELLO DA MESSINA AL PICCOLO MUSEO DELLA POESIA Sforza, Braghieri, Gionelli durante il finissage, caveau Banca di Piacenza, Piacenza 15. VISITA GUIDATA Banca di Piacenza (che, Collegati all’esposizione, MINO MANNI A GENOVA – ECCE come sempre, non beneficia questi gli eventi proposti HOMO DELLA GALLERIA di contributi né pubblici né dalla Banca di Piacenza e 6. PRESENTAZIONE NAZIONALE DI PALAZZO della comunità) ha visto, tenutisi prevalentemente in TOUCH SCREEN ALLESTITO SPINOLA abbinate all’esposizione della diretta streaming NEL SALONE DELLA SEDE tavola, 20 manifestazioni CENTRALE CON VISITA 16. FARMACIA E collaterali fra cui l’apertura 1. INAUGURAZIONE VIRTUALE ALLA SALITA INCUNABOLI A SANTA della Salita al Pordenone, COLLEZIONE FRANCESCO AL PORDENONE E ALLA MARIA DI CAMPAGNA un concerto in Santa Maria GHITTONI RECENTEMENTE BASILICA DI SANTA MARIA di Campagna, un reading ACQUISTATA DALLA DI CAMAGNA, A CURA DI 17. VISITA GIUDATA AL teatrale, la presentazione BANCA DI PIACENZA, CON MARCO STUCCHI SALONE DEGLI ARAZZI di un libro sull’Ecce Homo, INTERVENTO DI VITTORIO E ALLA COLLEZIONE l’apertura a San Lazzaro SGARBI 7. PRESENTAZIONE ARTISTICA DEL COLLEGIO della Sala degli Arazzi e della ULTIMO QUADRO DI ALBERONI collezione dell’Alberoni, 2. CONCERTO BARTOLOMEO ARBOTORI la Salita alla terrazza IN SANTA MARIA DI ACQUISTATO DALLA 18. CONCORSO DI panoramica della Banca e CAMPAGNA Orchestra BANCA, A CURA DI FOTOGRAFIA SULL’ECCE due concorsi, uno di pittura sinfonica di Piacenza VALERIA POLI HOMO e uno fotografico. Insieme all’inaugurazione del ritorno 3. APERTURA 8. PRESENTAZIONE 19. VISITA RISERVATA del Klimt alla Galleria Ricci STRAORDINARIA SALITA AL MOSTRA “LA PIACENZA DIOCESI PIACENZA Oddi, ci si augura che PORDENONE CHE ERA” A CURA DI BOBBIO possano essere occasione LAURA BONFANTI, CON per rilanciare Piacenza in 4. APERTURA VALERIA POLI E MARIA 20. FINISSAGE una serie di manifestazioni STRAORDINARIA TERESA SFORZA FOGLIANI senza precedenti. Gli TERRAZZA PANORAMICA IN FAVA incontri – tutti a ingresso DELLA BANCA CON libero con prenotazione VISITA ALLA COLLEZIONE 9. LETTURE SU GUSTAV obbligatoria – si sono PITTORICA DELL’ISTITUTO KLIMT AL PICCOLO Federico Serena svolti nell’osservanza della MUSEO DELLA POESIA normativa sull’emergenza 5. READING TEATRALE sanitaria. SUL TEMA “ANTONELLO DA MESSINA” DI E CON 16
Aprile 2021 Le Mostre Le Signore dell’Arte Storie di donne tra ‘500 e ‘600 D al 2 marzo al 25 così come lascia per la Tra le eroine in mostra quella degli stessi pittori luglio 2021 le sale prima volta Palermo la pala a Palazzo Reale domina uomini dell’epoca e il di Palazzo Reale di Rosalia Novelli Madonna per celebrità la figura di suo successo la porta allo di Milano ospiteranno una Immacolata e San Francesco Artemisia Gentileschi: scarto dalla sua categoria mostra unica dedicata alle Borgia, unica opera certa figlia di Orazio, icona di sociale; un esempio di lotta più grandi artiste vissute dell’artista, del 1663, della consapevolezza e rivolta, contro l’autorità e il potere tra ‘500 e ‘600: Artemisia Chiesa del Gesù di Casa artista e imprenditrice, artistico paterno, contro il Gentileschi, Sofonisba Professa; o la tela Matrimonio la sua arte rivaleggia con confinamento riservato alle Anguissola, Lavinia Fontana, mistico di Santa Caterina di Elisabetta Sirani, Fede Lucrezia Quistelli del 1576, Galizia, Giovanna Garzoni e della parrocchiale di Silvano molte altre. Pietra presso Pavia. La mostra è promossa dal Sotto la curatela di Anna Comune di Milano-Cultura e Maria Bava, Gioia Mori realizzata da Palazzo Reale e Alain Tapié, le opere e Arthemisia, con il sostegno selezionate per la mostra di Fondazione Bracco, e provengono da ben 67 aderisce al palinsesto “I diversi prestatori, tra cui – a talenti delle donne”, dedicato livello nazionale – le gallerie all’universo delle donne, degli Uffizi, il Museo di focalizzando l’attenzione, Capodimonte, la Pinacoteca per tutto il 2020 e fino ad di Brera, il Castello aprile 2021, sulle loro opere, Sforzesco, la Galleria le loro priorità e le loro nazionale dell’Umbria, capacità. la Galleria Borghese, i Con la mostra “Le Signore Musei Reali di Torino e la dell’Arte. Storie di donne Pinacoteca nazionale di tra ‘500 e ‘600”, l’arte e Bologna e – dall’estero – dal le incredibili vite di 34 Musée des Beaux Arts di diverse artiste vengono oggi Marsiglia e dal Muzeum riscoperte attraverso oltre Narodowe di Poznan 150 opere, a testimonianza (Polonia). di un’intensa vitalità Figlie, mogli, sorelle di creativa tutta al femminile, pittori, o a volte donne in un singolare racconto di di religione: la mostra Le appassionanti storie di donne Signore dell’Arte presenta già “moderne”. non solo la grandiosa abilità Vi sono le artiste più note compositiva di queste pittrici, ma anche quelle meno ma – attraverso il racconto conosciute al grande delle loro storie personali pubblico; ci sono nuove – guarda al ruolo da loro scoperte, come la nobile rivestito nella società del romana Claudia del Bufalo, tempo, al successo raggiunto che entra a far parte di questa da alcune di esse presso le storia dell’arte al femminile, grandi corti internazionali, e ci sono opere esposte per alla loro capacità di sapersi la prima volta come la Pala relazionare, distinguere e della Madonna dell’Itria affermare trasformandosi in di Sofonisba Anguissola, vere e proprie imprenditrici, realizzata in Sicilia, a e di sapersi confrontare con Paternò, nel 1578 e mai i loro ideali e diversi stili di Fede Galizia, Giuditta con la testa di Oloferne, 1596 ca., olio su tavola, Ringling Museum of Art, Florida uscita prima d’ora dall’isola; vita. 17
www.piacenzamusei.it Aprile 2021 buona coscienza di sé. Con la mano destra si aggiusta delicatamente il guanto che veste la sua mano sinistra, con cui tiene la spada. È vestito di oro, di argento e di bianco e risalta sul fondo scuro. Sottili veli di ombreggiature rendono viva la sua espressione, sorridente, serena, fiduciosa. L’immagine del giovane appare spontanea, al contrario di quella delle regine e delle infante che l’Anguissola in quegli anni dipingeva in Spagna: ingabbiate e statiche, nei loro ricchissimi abiti damascati, ornati di gemme. Main sponsor della mostra Fondazione Bracco, da sempre attenta al mondo dell’arte e della scienza, con un forte focus sull’universo femminile. Con entusiasmo Fondazione Bracco ha aderito al progetto della mostra, inserito per altro nel palinsesto ideato dal Comune di Milano I Talenti delle donne, di cui Fondazione Bracco è Main Partner. Associazione Piacenza Musei Gruppo Giovani Sofonisba Anguissola, Alessandro Farnese, 1560 ca., olio su tela, National Gallery of Ireland, Dublino donne. di essere visitata addirittura Cremona. Una delle opere Esponente della nobile dal celeberrimo Antoon van maggiormente conosciute famiglia piacentina degli Dyck nel 1624. Dell’artista di Sofonisba, che lega Anguissola è invece cremonese saranno esposti l’artista cremonese alla città Sofonisba; cremonese di capolavori assoluti come di Piacenza, è il ritratto di nascita, visse oltre dieci la Partita a scacchi (del Alessandro Farnese, divenuto anni alla corte di Filippo II a 1555 e proveniente dal in seguito duca di Parma Madrid, per poi spostarsi in Muzeum Narodowe di e Piacenza. Il dipinto è Sicilia quando sposa il nobile Poznan, Polonia), la già stato realizzato intorno al Fabrizio Moncada. Visse poi citata Pala della Madonna 1560, quando Alessandro a Genova dopo il secondo dell’Itria (1578), che è stata era ancora adolescente. Il matrimonio con Orazio oggetto di un importante ragazzo è ritratto in una posa Lomellini, e di nuovo tornò restauro realizzato grazie a tre quarti, mentre fissa in Sicilia. La sua fama era alla collaborazione con il lo spettatore, dimostrando tale all’epoca da permetterle Museo civico Ala Ponzone di di avere già acquisito una 18
Aprile 2021 I Musei Piacentini Il Piccolo Museo della Poesia La poesia in vetrina C oncettualmente l’idea cultura, curiosità e all’intendimento di ridurre il è costituita da manoscritti, stessa di un museo suggestione, raccoglimento e diaframma, la fenditura, tra la libri autografi, libri non editi della poesia appare dinamicità. Un luogo, sua parola poetica e la realtà e solo stampati, edizioni come un ossimoro. E mettere soprattutto, dove il fruitore che egli sussume in poesia. speciali, antologie, carteggi, la Poesia in vetrina allora? avverte di poter restituire e Senza dubbio il Piccolo manifesti letterari, riviste Qualcuno ha detto “una persino implementare il Museo della Poesia non letterarie, opere d’arte di provocazione”, noi valore generativo della risolverà mai definitivamente poesia visiva, concreta, preferiamo definirlo un Poesia. Mettere la Poesia in le proprie intrinseche lineare; e ancora quadri, intendimento che interseca vetrina quindi, ovvero contraddizioni, ma rimane sculture, installazioni relative consapevolmente un segnalarne la rilevanza con sorprendente la percezione ad autori o poesie. Fanno territorio borderline. E un’azione ad alto valore di poeti e appassionati, i parte di questa sezione tuttavia in questi primi anni paradigmatico, significa quali tratteggiano l’incontro manufatti di assoluta rarità. di attività (dal 2014), in un rendere proattivamente con questa nostra realtà, Vista la vastità numerica groviglio di prassi e dialettica l’interazione tra chi facendo intendere di averne delle opere, in relazione allo teorizzazioni museali, quella la Poesia la ricerca e chi la introiettato il controverso spazio espositivo museale, che allora fu mera intuizione, Poesia l’ha posta in essere. mistero. una parte delle stesse sono oggi si configura sempre più Una siffatta interlocuzione, di Le persone: conservate nella Biblioteca come una performance per sé, aggiunge carattere di • Massimo Silvotti: direttore poetica attigua alla Chiesa. museale a tutto tondo. Un veridicità allo sforzo del • Sabrina De Canio: Alcuni tra i gioielli del luogo dove si fondono e poeta, il quale per condirettrice e direttrice area museo: interloquiscono bellezza e definizione è consacrato internazionale • Giuseppe Ungaretti, • Giusy Cafari Panico: Viaggetto in Etruria, 1966, direttrice comitato scientifico stamperia Alut, dedica e area poesia al femminile autografa al poeta Leonardo • Doriana Riva: responsabile Sinisgalli, altro autografo sezione poesia piacentina dell’artista Bruno Caruso, 60 • Edoardo Callegari: esemplari numerati, numero responsabile relazioni esterne 51, libro totalmente • Domenico Ferrari Cesena: sconosciuto alla critica presidente della Associazione poiché non in commercio; Piccolo Museo della Poesia. • Vittorio Sereni, Appuntamento ad ora Sezione di Poesia classica insolita, 1964, Vanni In questa Sezione è Scheiwiller, 300 esemplari compresa, e ulteriormente numerati, numero 118, arricchita, la collezione del dedicato e autografato dal precedente Museo di via poeta; Pace; il luogo si caratterizza • Poesia, 1905, primo per un’atmosfera magica e numero della Rivista di ricca di suggestioni. Tutto Marinetti; l’arredo è rigorosamente di • Antologia Poeti d’oggi di cristallo, a voler significare Papini e Pancrazi, prima una relazione tra opera e edizione, copia appartenuta fruitore già sedimentata dal (e firmata) a Clemente tempo e quindi caratterizzata Rebora; da trasparenza e chiarità. • lettera autografa in francese Focus della collezione di Giuseppe Ungaretti museale è la poesia del ’900 all’amico poeta belga italiano, ma non mancano Hellens; opere di poeti e artisti di altri • lettera autografa di periodi e nazioni. Ardengo Soffici in cui egli Facciata ex. chiesa di San Cristoforo, 1690, Piacenza Complessivamente la Sezione parla di Campana; 19
www.piacenzamusei.it Aprile 2021 • Giacomo Leopardi, a questi abbiamo affiancato ragione del loro consistente stata formalmente consegnata Crestomazia italiana Poetica, altri giovani poeti, numero, hanno trovato la categoria del reale, 1828, prima edizione; significativi per collocazione nella adiacente prevalente e imperante, a • Eugenio Miccini, 1972, riconoscibilità stilistica o Biblioteca poetica. A questo discapito di una natura Antologia della poesia visiva innovazioni tematiche; tutti proposito è importante residuale e/o falsamente italiana, Sarmic / Brescia, costoro fanno parte della ricordare come la stessa ammaestrata. In sintesi uomo testi in italiano e in inglese, collezione museale attraverso biblioteca rappresenti uno e natura ai margini, al centro prima edizione scritta con la loro testi poetici soprattutto spaccato di fondamentale gli oggetti, assiomi pensanti macchina da scrivere; inediti e, in molti casi, importanza del mondo della contemporaneità. Ma in • Arrigo Lora Totino, Opera manoscritti. Una particolare letterario, soprattutto italiano. questo accatastamento di di Poesia visiva, in 30 attenzione è rivolta alla Oltre mille autori che hanno oggetti e di genti per nulla esemplari numerati, poesia al femminile, a cui generosamente donato le virtuale, anche se il virtuale autografata dall’artista; vorremmo dedicare nel loro opere, peraltro quasi ne fa parte integrante come il • Pablo Neruda, discorso prossimo futuro una Sezione tutte autografate. rovescio di una stessa durante la Conferenza per specifica. Al centro dello Le attività performative medaglia, fondando l’assegnazione del Premio spazio espositivo, una sorta Al fianco di una attività per fantasmagoriche praterie del Nobel. di Agorà poetico artistica, così dire consueta, in questi nulla relazionale, quanto ci sono collocate due Opere anni il Piccolo Museo della sta accadendo riduce sempre Sezione di Poesia d’arte, entrambe Poesia si è particolarmente di più lo spazio di contemporanea rappresentative del caratterizzato per l’ideazione movimento di un’azione La Sezione di Poesia Movimento del Realismo di performance poetico orientata alla felicità. Gli contemporanea, che è anche terminale. Ai lati della sala, artistiche estremamente oggetti, emblemi i tablet o gli Galleria d’Arte, è negli spazi delle due variegate, che hanno visto il smartphone, ci impongono doverosamente aperta a tutte Cappelle, si trovano appunto coinvolgimento di centinaia simbiotiche felicitanti le sensibilità e/o correnti i manoscritti a cui si faceva di artisti da tutto il mondo. monogamie. Di residuali ci poetico artistiche cenno in precedenza; i Obiettivo della Direzione restano fedifraghe internazionali; la sua visitatori, quindi, sono in artistica è di sempre più frequentazioni con nostri caratteristica preminente condizione di poter fruire implementare questa nostra simili, non di rado persino riguarda il dinamismo. Lo persino a livello tattile delle tipicità. soddisfacenti. Spesso ci è spazio espositivo, dunque poesie inedite presenti nel accaduto di rimarcare le non solo poetico, arredato Museo. Non solo le Poesie si Realismo terminale storture di un consumismo rigorosamente con oggetti di possono toccare, ma queste Opere Realiste terminali esasperato, ma qui la plastica a voler simboleggiare opere, così importanti e rare, Catasta Poetica (di Laura e questione di una soggettività il nostro tempo, è tutte plastificate, possono Massimo Silvotti) degli oggetti, travalica assolutamente trasformabile e accompagnare il visitatore Vestito di Xiao Bing (di Antje qualitativamente il tema modificabile. È qui accolta, che volesse fruirne durante il Stehn) relativo a un eccesso di in differenti modalità corso della sua visita. Anche Cenni teorici accumulazione di cose; si espositive, la gran parte dei in questa Sezione, come per Dalla Città che sale di pensi allo scoramento poeti contemporanei l’altra Sezione di Poesia Boccioni, alla città che stride provato per un cellulare che storicizzati e antologizzati classica, gran parte delle e collide di Oldani. Sono non abbia campo, magari (numerosi anche gli stranieri); Opere poetiche (e non), in passati cent’anni; colpevolmente concausa millenovecentodieci la tela della sua obsolescenza. futurista, duemiladieci, la Intorno agli anni Ottanta si pubblicazione di questo era coniata l’accezione di dirompente distillato di status symbol, per rimarcare poetica. Inconsapevolmente il conseguimento di cose il quadro si dimostrò destinate a pochi privilegiati: premonitore. Pathos di le cose significavano chi tu raccozzati inurbamenti, fossi. Oggi, alcuni oggetti in intersezione di perimetri, particolare ci dicono da chi dinamismi disumanizzanti; tu dipenda. figure e sfondi permearsi. Il Futurismo aveva prefigurato uno sviluppo centrifugo, l’esito del Realismo terminale constata un movimento Massimo Silvotti centripeto. Esseri umani visceralmente attratti dalla Oratorio della Morte ex. chiesa di San Cristoforo, necessità di congiungersi, 1690, Piacenza sempre più, a oggetti a cui è 20
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