Camminiamo insieme Direttore responsabile Sabrina Penteriani anno 14 Dcembre 2020

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Camminiamo insieme Direttore responsabile Sabrina Penteriani anno 14 Dcembre 2020
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Direttore responsabile Sabrina Penteriani
                                                 anno 14
                                            Dcembre 2020   117
Camminiamo insieme Direttore responsabile Sabrina Penteriani anno 14 Dcembre 2020
IN QUESTO NUMERO
                                                3   Carissimi, BUON NATALE!

                                                4   Calendario solidale e orari nei giorni di festa

                                                6   “Tendi la tua mano al povero”

                                                8   La vecchia, la vacca, il Natale

                Parroco                        10   Qual è il vero spirito del Natale?
         Don Alfio Signorini
        tel. casa: 035 774 045                 12   Natale in poesia
         cell.: 338 219 71 80
      comenduno@diocesibg.it                   13   Di nuovo chiusi in casa, ma arriverà Natale!
comenduno
             Scrivi a:                         14   Anniversari di matrimonio
  redazione.com.com@gmail.com
                                               15   Il 2020 del Gruppo Alpini
      Visualizza il bollettino
         in anteprima su
    www.oratoriocomenduno.it
                                               16   La pergamena del ricordo

                                               17
comunità

                                                    Le escursioni del Museo della Torre
 Redazione:
 Don Alfio Signorini, Alessandro               18   Dal circolo Laudato sì
 Cagnoni, Enrico Belotti, Ester Mignani,
 Fausto Noris, Isella Rizzi, Maria Teresa
 Rosbuco.
                                               21   Bilancio economico parrocchiale 2019
 La redazione si riserva di decidere in
 merito alla pubblicazione del materiale
                                               22   Scuole paritarie in difficoltà
 per il quale ne venga fatta richiesta.
 Le foto per le quali si richiede la           24   Essere genitori, il mestiere più difficile.
 pubblicazione devono necessariamente
 essere inviate separatamente dal testo
 e con una risoluzione non inferiore ai
                                               25   Riflessioni sul rientro a scuola
 300 dpi. Qualora le foto allegate ai testi
 inviati non risultassero conformi la          26   Pastorale 2.0
 redazione si riserva di decidere in merito
 alla loro pubblicazione. Per motivi grafici
 e di spazio non tutte le foto pervenute
                                               30   Angolo della memoria
 potranno essere pubblicate.
                                               32   Comenduno Flash
    PER BONIFICI IN BANCA
    l’IBAN della Parrocchia è                  33   Rinati nel Battesimo
 IT56T0886952480000000010002
                                               34   Defunti e anniversari
          NUMERI UTILI
 Scuola dell’Infanzia 035 751668
 Scuola Primaria      035 751190
                                                Chi volesse contribuire con un proprio scritto
 Scuola secondaria 035 753161
                                                o una propria esperienza
 Centro Sociale       035 752379
                                                può inviare il materiale
 Farmacia		           035 755349
 Anteas		             035 752379                ENTRO IL 15 GENNAIO
 Museo della Torre 035 753710                   a redazione.com.com@gmail.com
 Guardia Medica       035 3535                  Seguici sul sito
 Numero unico emergenze 112                     www.oratorio-comenduno.it
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Carissimi, BUON NATALE!
Mai come in questo anno, l’augurio di un Natale con       strutture sanitarie che tanta fatica hanno vissuto, ma
belle sorprese e tanto affetto di famiglia sembra op-     che tanta generosa professionalità hanno sempre ga-
portuno e necessario! Abbiamo tutti bisogno di sicu-      rantito! Natale di gratitudine che cresce nelle camere
rezza e di buone notizie. Gesù bambino è sempre una       delle terapie intensive e riempie corridoi e spazi di
buona notizia! Lo sono stati i 18 bambini battezzati      ospedali e case di riposo abitate da donne e uomi-
in questo anno. Lo sono ogni giorno i 58 bambini          ni spaventati, circondati da donne e uomini prepa-
della scuola dell’infan-                                                                 rati, sempre pronti ad
zia che nel nostro asi-                                                                  aiutare e a rassicurare
lo, riempiono di paro-                                                                   con sorrisi carichi di
le nuove i discorsi tra                                                                  anni di professionalità.
genitori nonni e mae-                                                                    Buon Natale di gratitu-
stre. Lo sono i ragazzi                                                                  dine anche dal nostro
che sul far delle 8.00                                                                   sistema sanitario. Buon
di mattina scorrazzano                                                                   Natale anche dalle no-
con zaini nelle nostre                                                                   stre chiese, che hanno
strade per raggiugere                                                                    raccolto preghiere di
la scuola. Ogni figlio,                                                                  gratitudine e di dispe-
ogni bambino in que-                                                                     razione, di affidamento
sto tempo è una buona                                                                    e di consegna. Avam-
notizia, una benedi-                                                                     posti dell’identità di
zione! Allora, almeno                                                                    comunità che raccoglie
il Natale, quest’anno,                                                                   famiglie e anziani, ad
sia festa di gratitudine!                                                                allargare il perimetro
Perché abbiamo biso-                                                                     delle relazioni affet-
gno di trovare motivi                                                                    tive per comprendere
per dire grazie, e dav-                                                                  altri amici e vicini da
vero ce ne sono, anche                                                                   chiamare fratelli nella
in questo anno! Si pos-                                                                  fede. Natale in chiesa,
sano raccogliere pen-
                                                                                         raccolti in ascolto del
sieri di gratitudine per
                                                                                         Dio che parla con ge-
i doni che sono i figli
                                                                                         sti silenziosi di carez-
e i nipoti nelle nostre
                                                                                         ze e sostegno, o con
case. Buon Natale, sia
                                                                                         la Parola amplificata
anche il lavoro quoti-
                                                                                         da donne e uomini che
diano che con fatica
                                                                                         prestano voce e vita
riusciamo a vivere ogni
                                                                                         per riascoltare la storia
giorno. Lavoro fatto da
                                                                                         di Gesù bambino. Ser-
casa o in cantiere, den-
                                                                                         vire la vita dove la vita
tro un ufficio o in un
                                                                                         accade. È il bellissimo
magazzino, sia sempre lavoro benedetto! Assediato
dalla precarietà, dalla cassa integrazione o dalla so-    titolo della lettera apostolica che il Vescovo France-
spensione temporanea, sia comunque esperienza di          sco ha scritto nel cuore di questo anno tormentato
benedizione e gratitudine. Terra fortemente segnata       per la nostra diocesi. Parole che raccontano soffe-
da sofferenza e morte, la nostra valle Seriana, resta     renza, tratteggiano speranza, orientano ad uno stile
comunque una terra di grandi opportunità di lavoro.       di testimonianza. Un dono che vogliamo arrivi in tan-
Merito di imprenditori intelligenti e generosi, merito    te case, stimolo ad una lettura che accenda riflessio-
di gente comune volenterosa e disponibile, sicura-        ni e pensieri nuovi per continuare a camminare verso
mente il nostro territorio conferma la sua vocazio-       un orizzonte di vita comunque abitato dall’abbraccio
ne al lavoro innovativo e mondiale. Sia buon Natale       di un Dio bambino che allarga le mani per incontrare
anche grazie per il lavoro che genera possibilità di      chi a lui si rivolge bisognoso di cura.
futuro e di orizzonti da riempire con sogni e progetti.   Che sia un Buon Natale, perché, comunque, abbiamo
Buon Natale anche dai nostri ospedali! Buone notizie,     tanti motivi per dire grazie!
come auguri di nuova nascita alla vita, anche dalle                                                     Don Alfio

Comunità Comenduno                                                                                             3
Camminiamo insieme Direttore responsabile Sabrina Penteriani anno 14 Dcembre 2020
Solidarietà

UN
CALENDARIO
SPECIALE
Sabato e domenica 28 e 29 novem-
bre, abbiamo avuto la possibilità
di sostenere la fondazione Piero e
Lucille Corti, a favore di un gran-
de ospedale in Uganda, nell’Africa
centrale.
Questo, tramite un’offerta libera
per un calendario, che ogni giorno
dell’anno ci permette di leggere e
riflettere su poche righe della Pa-
rola di Dio, e non solo, ma anche su    tuazione politica assunse aspetti        2003 per una malattia incurabile.
pensieri, scritti, di persone specia-   drammatici, ci furono eccidi di          Il loro costante e assiduo lavoro ha
li, tra le quali Papa Francesco, Ma-    massa, estrema miseria, fame e           reso possibile assicurare a questo
dre Teresa e tanti altri, meritevoli    malnutrizione infantile.                 ospedale il titolo di un’efficien-
della nostra più viva attenzione.       L’ospedale divenne anche un ri-          te struttura completamente afri-
Questo ospedale, chiamato Lacor         fugio perchè durante i conflitti         canizzata rendendolo altamente
Hospital, è stato fondato circa 60      che l’Uganda ha subito da parte          operativo e uno dei più attrezzati
anni fa, nel 1961, dai medici Pie-      di guerriglieri armati, la gente nel     della zona.
ro Corti, italiano brianzolo, e Lu-     corso di questi anni, dovette ab-        Nel 1995, era stata autorizzata in
cille, canadese, che all’inizio della   bandonare le proprie case per am-        Italia la nascita della Fondazione
loro professione medica, arrivati       massarsi in posti più sicuri, grandi     ed ora come presidente c’è la figlia
in Uganda, si erano recati ad un        campi profughi.                          Dominique Corti anche lei con tut-
piccolo ospedale locale, che allora     Le persone che decisero di non ab-       te le sue forze impegnata per aiu-
era poco più che un ambulatorio,        bandonare le loro case invece, al        tare al meglio gli amici ugandesi.
tenuto da quattro suore.                crepuscolo iniziarono a percorrere       Ora, questo ospedale conta circa
Qui funzionavano da un anno il          ogni giorno anche dieci chilometri       270.000 persone curate ogni anno,
reparto maternità, mentre il re-        per poter dormire in un luogo più        tra cui l‘80% di donne e bambini
parto di medicina e gli altri servizi   sicuro dalle incursioni dei guerri-      sotto i sei anni, 10.000 parti all’an-
erano in costruzione.                   glieri, e il Lacor dovvette allestire    no, e impiega 750 dipendenti, 900
La giovane coppia decise di re-         un campo profughi per oltre mille        studenti tutti ugandesi, per cui si
stare in Uganda per dedicarsi in-       persone e accoglierne altre miglia-      pensi a quanto sia importante dare
teramente all’attività medica data      ia ogni sera.                            occupazione e formazione a perso-
l’urgenza di venire in aiuto a quel-    Nel 2000, un nuovo terrificante          ne locali.
le popolazioni, con lo scopo anche      dramma: l’epidemia Ebola, uno            Il Lacor Hospital è molto più di un
di reperire i fondi necessari per il    tra i più letali e pericolosi virus      ospedale, è il più grande datore di
completamento dell’ospedale e           esistenti.                               lavoro dell’Uganda del nord ed il
per il suo sviluppo.                    L’ospedale cercò di organizzarsi,        più importante centro di forma-
Gli sforzi furono coronati da suc-      fece campioni di sangue, si ado-         zione e sviluppo.
cesso, e per cinque anni furono i       però per tutte le misure necessarie      A Comenduno sono stati raccolti
soli medici dell’ospedale mentre        per limitare il contagio, organizzò      in totale € 1.090 per questa fon-
dal 1965 in poi, nei venti anni suc-    e guidò gli eroici volontari che ri-     dazione, il signor Achille Rosa,
cessivi si avvalsero dell’aiuto di      schiarono la vita in ogni momento        consigliere della fondazone, che
tre o quattro medici volontari.         lavorando scafandrati con indu-          ogni anno viene da noi per offri-
Riuscirono a creare una rete di         menti protettivi nel reparto di iso-     re questi calendari, ma quest’anno
solidarietà coinvolgendo gruppi         lamento appositamente allestito.         purtroppo non ha potuto venire
di parenti e amici, ognuno di loro      Degli eroici volontari, dodici sani-     perchè si è rotto un braccio e ha
preposti ad un compito ben de-          tari pagarono il proprio impegno         dovuto subire un intervento chi-
finito, dall’aiuto per l’acquisto e     con la vita.                             rurgico, ringrazia caldamente tutti
l’invio di medicine, all’assistenza     La signora Lucille morì nell’agosto      i comendunesi e don Alfio, per la
in campo oftalmologico e giorna-        del 1996 per aver contratto l’AIDS       generosità dimostrata a sostegno
listico.                                eseguendo un intervento chirurgi-        di questa iniziativa.
Nel frattempo in Uganda la si-          co e il marito Piero morì a Milano nel                                Consilia

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Natale 2020

Comunità Comenduno            5
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Magistero

“Tendi la tua mano
al povero” (cfr Sir 7,32)
Papa Francesco nel messaggio per la IV Giornata
Mondiale dei Poveri, si è ispirato al Siracide, uno dei
libri dell’Antico Testamento, nel quale troviamo le pa-
role di un maestro di saggezza vissuto circa duecento
anni prima di Cristo, che chiede a Dio il dono della
sapienza, e che il Signore certamente non gli farà man-
care.
Anche il Papa, come il libro del Siracide, con il suo
messaggio vuole essere concreto e arrivare a tutti:
    A chi è nella prova
   «Non ti smarrire nel tempo della prova. Stai unito
                                                               ai poveri.
a lui senza separartene, perché tu sia esaltato nei tuoi
                                                               Tendere la mano fa scoprire, prima di tutto a chi lo
ultimi giorni. Accetta quanto ti capita e sii paziente
                                                               fa, che dentro di noi esiste la capacità di compiere
nelle vicende dolorose, perché l’oro si prova con il
                                                               gesti che danno senso alla vita.
fuoco e gli uomini ben accetti nel crogiuolo del dolore.
Nelle malattie e nella povertà confida in lui. Affidati a         A chi non crede nei segni
lui ed egli ti aiuterà, raddrizza le tue vie e spera in lui.      Tendere la mano è un segno che richiama imme-
Voi che temete il Signore, aspettate la sua misericordia       diatamente alla prossimità, alla solidarietà, all’amore.
e non deviate, per non cadere» (2,2-7).                        Come non si può non vedere la presenza di Dio nella
                                                               mano tesa del medico che si preoccupa di ogni pazien-
    Ai Cristiani “praticanti”                                  te cercando di trovare il rimedio giusto. Nella mano
   La Preghiera, la partecipazione alla S. Messa e ai
                                                               tesa dell’infermiera e dell’infermiere che, ben oltre i
Sacramenti, raggiungono il loro scopo e sono graditi
                                                               loro orari di lavoro, rimangono ad accudire i malati.
a Dio, solamente se sono accompagnati dal servizio
                                                               Nella mano tesa di chi lavora nell’amministrazione
ai poveri.  
                                                               e procura i mezzi per salvare quante più vite possi-
    A chi antepone se stesso agli altri                        bile. Nella mano tesa del farmacista esposto a tante
    la Parola di Dio oltrepassa lo spazio, il tempo, le        richieste in un rischioso contatto con la gente. Nella
religioni e le culture, e il suo messaggio è chiaro: la        mano tesa del sacerdote che benedice con lo strazio
generosità deve sostenere il debole, consolare l’af-           nel cuore. Nella mano tesa del volontario che soccor-
flitto, lenire le sofferenze, restituire dignità a chi ne è    re chi vive per strada e quanti, pur avendo un tetto,
privato, solo così una vita si può definire umana. La          non hanno da mangiare. Nella mano tesa di uomini
scelta di dedicare attenzione ai poveri, ai loro tanti e       e donne che lavorano per offrire servizi essenziali e
diversi bisogni, non può essere condizionata dal tem-          sicurezza.
po a disposizione o da interessi privati, né da progetti
pastorali o sociali disincarnati. Non si può soffocare la         A chi pensa di essere solo
forza della grazia di Dio per la tendenza narcisistica di          La pandemia ci ha fatto sperimentare la restrizio-
mettere sempre sé stessi al primo posto.                       ne della libertà, la perdita del lavoro, la perdita de-
                                                               gli affetti più cari, la mancanza di relazioni. Le no-
    A chi non si sente chiamato in causa                       stre ricchezze spirituali e materiali sono state messe
   In un mondo egoista e ipocrita, nel quale ogni gior-        in discussione e abbiamo scoperto di avere paura. La
no, ogni ora, ogni minuto, la dignità dei poveri, degli        pandemia ci ha fatto scoprire che senza l’etica, la bon-
uomini “ombra”, è violata nei bisogni fondamentali,            tà, la fede, l’onestà, il mondo del degrado morale che
quale è il nostro compito? Davvero ci si può sentire “a        abbiamo costruito e che ci sta mettendo sempre più
posto” compilando un bollettino postale o consegnan-           l’uno contro l’altro, forse non è così bello come pen-
do una moneta a chi tende la mano? Purtroppo se la             savamo!!! Ora più che mai abbiamo bisogno di una
povertà non viene vissuta in prima persona, a partire          nuova fraternità, capace di aiuto reciproco e di stima
dalla povertà di cui parla Gesù nel Vangelo, difficil-         vicendevole, abbiamo bisogno di tornare alla sempli-
mente si potrà sentire il grido assordante dei poveri,         cità e all’essenziale.
che per molti rimane silenzioso.  
                                                                  A chi vuole mettersi in gioco
    A chi pensa che il mondo sia perduto                           Ricorda San Paolo: «Mediante l’amore siate a ser-
    Esiste una realtà tenuta nascosta dai media, che           vizio gli uni degli altri. Tutta la Legge infatti trova la
quotidianamente esercita il bene nel silenzio e con            sua pienezza in un solo precetto: Amerai il tuo pros-
grande generosità. Esistono i santi “della porta accan-        simo come te stesso. […] Portate i pesi gli uni degli al-
to”, «quelli che vivono vicino a noi e sono un riflesso        tri» (Gal 5,13-14; 6,2).
della presenza di Dio» (Esort. ap. Gaudete et exsultate,       Sono belle parole, ma come possiamo amare i poveri
7), che esercitano la vera Carità Cristiana, accoglien-        se non li riconosciamo nemmeno? Se nel barbone ve-
do, portando una parola di conforto, stando accanto            diamo solo un ubriacone, se nell’accattone vediamo

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Magistero

                                                             mettiamo come fine l’Amore, non c’è possibilità di in-
                                                             successo, perché qualsiasi risultato avremo ottenuto,
                                                             l’Amore vincerà sempre. Spesso un sorriso è la miglio-
                                                             re medicina, perché porta Gioia e Pace, valori che non
                                                             hanno prezzo...

                                                                Riflettendo sulle parole del Papa
                                                                 Se questo momento è difficile per noi, vi siete mai
                                                             chiesti quanto lo sia per un immigrato che deve vivere
                                                             di elemosina nonostante il lockdown?
                                                             Proviamo ad immaginare se dietro al povero si na-
                                                             scondesse la persona che amiamo di più al mondo...
                                                             se dietro a quei volti sofferenti, ci fosse il volto dei
                                                             nostri figli, di nostra moglie, di nostro marito, o dei i
                                                             nostri genitori... beh considerando come siamo messi
                                                             nel mondo, ma anche solo nelle periferie delle nostre
solo uno scansafatiche, se nell’immigrato vediamo            città, ci sarebbe da impazzire!!! Vorremmo sicuramen-
solo uno staniero, se nello zingaro vediamo solo un          te aiutare tutti, consolare chi soffre, sostenere chi cade,
ladro. Se noi per primi non ci sentiamo poveri, come         rialzare chi sta a terra, senza se... e senza ma... tranne
potremo amare altri poveri come noi? E chi è a questo        forse uno: “ma” sono troppi!!!
punto il vero povero? Se non ci svuotiamo del super-         Ora, con i volti dei miei cari, vedrei poveri agli angoli
fluo come potrà Cristo venire ad abitare il nostro cuo-      di ogni strada, li vedrei sul posto di lavoro, tra gli ami-
re e donarci occhi nuovi per vedere la vera povertà?         ci, tra i vicini, in Parrocchia, dappertutto... siamo tutti
«Non evitare coloro che piangono» (Sira-                     poveri! Come vorrei ci fosse un modo per amarli tutti!
cide 7,34). «Non esitare a visitare un mala-                 Questo non è forse il modo in cui ci guarda Dio? Per
to» (Siracide 7,35).                                         Lui non siamo tutti, ma proprio tutti, Figli Amati?
                                                             Chissà quanta sofferenza per un Padre che con amore-
   Agli indifferenti                                         vole pazienza, ci chiama, ci guida, ci aspetta...
   C’è chi tende la mano, ma c’è anche chi la ritrae e la    Come puoi dire di amare Dio che non vedi, se non ami
mette in tasca, oppure la tende per digitare su un com-      il fratello che vedi?
puter e spostare grandi somme di denaro, in modo da          «Se uno dice: “Io amo Dio”, ma odia suo fratello, è bugiar-
creare scompiglio, e magari fare fallire anche interi        do; perché chi non ama suo fratello che ha visto, non può
Paesi, perché la ricchezza resti sempre tra le mani di       amare Dio che non ha visto. Questo è il comandamento che
pochi. Oppure c’è chi la tende per vendere armi a po-        abbiamo ricevuto da lui: che chi ama Dio ami anche suo
poli, a bambini, che le useranno per seminare morte e        fratello.» (1Gv 4,20-21)
povertà. O ancora chi la tende per spacciare droga ed        Per questo Gesù ci dice che nel volto del fratello si
arricchirsi vendendo dosi di morte.                          nasconde il Suo volto, perché in ogni fratello, in ogni
La cultura del mondo senza Dio, l’illusione di poter         uomo c’è Lui. E se aiutiamo il fratello, amiamo Lui, lo
fare a meno di Lui, ha generato uno stile di vita del        sfamiamo, lo dissetiamo, lo vestiamo, lo visitiamo, lo
possesso, che esclude gli altri, un egoismo diffuso          accogliamo, lo consoliamo.
nascosto nella sete di apparire e di protagonismo. Vi-       È così che diventiamo tutti figli di un unico Padre che
vendo così, è inevitabile il dilagarsi dell’indifferenza,    soffre, che prega, che soccorre, come faremmo noi con
“quasi senza accorgercene, diventiamo incapaci di            i nostri cari.
provare compassione dinanzi al grido di dolore de-           E più Amiamo i fratelli, più ci avviciniamo a Dio, co-
gli altri, non piangiamo più davanti al dramma degli         noscendolo sempre meglio, sempre più a fondo. E più
altri né ci interessa curarci di loro, come se tutto fosse   conosciamo Dio, più ci rendiamo conto della Sua gran-
una responsabilità a noi estranea che non ci compe-          dezza, della sua forza, della Sua Misericordia, dell’in-
te” (Esort. ap. Evangelii gaudium, 54).                      finito Amore che riversa ogni giorno su ciascuno di
                                                             noi. E più sperimentiamo il Suo Amore, più ci accor-
   A chi non ha uno scopo nella vita                         giamo della nostra miseria, di quanto siamo piccoli, di
    «In tutte le tue azioni, ricordati della tua             quanto siamo fragili e inutili. E più diventiamo picco-
fine» (Sir 7,36). Questa frase del Siracide sembra proprio   li, più diventa facile quando lo incontriamo, corrergli
un monito a tutti noi, che guardiamo indifferenti alla       incontro, abbandonarci nel calore del Suo abbraccio,
costruzione di questo nuovo mondo con al centro              appoggiare l’orecchio al Suo Cuore, per sentirne il bat-
l›uomo e i suoi bisogni, e che sta dimenticando di           tito, per imparare a seguirne il ritmo, perché sia Lui a
inserire Dio nella propria vita e nei gesti quotidiani.      vivere in noi e in tutti i poveri del mondo.
Forse ricordarsi il destino comune può essere di aiuto       In attesa del nostro Natale, quello in cui Gesù viene ad
per condurre una vita all’insegna dell’attenzione, a chi     abitare il nostro cuore, facciamoci guidare da Maria la
è più povero e non ha avuto le stesse nostre possibi-        Madre di tutti i poveri, che ha vissuto la condizione di
lità. C’è anche una seconda interpretazione di questa        povera e di profuga, e il cui cuore batte sempre all’u-
frase, che evidenzia l’importanza di avere uno scopo         nisono con quello di suo Figlio e nostro Signore Gesù
nella vita. È infatti lo scopo di un’azione che ne deter-    Cristo.
mina la realizzazione: se in tutto quello che facciamo                                               Alessandro Cagnoni

Comunità Comenduno                                                                                                   7
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Natale

LA VECCHIA, LA VACCA, IL NATALE
È la sera della vigilia di Natale, in una baita sotto le      quando era bambina, pensava che la natura e la volon-
case del paese si vedeva la luce fioca della lampada a        tà di Dio avrebbero provveduto.
petrolio, perché i fili dell’elettricità passavano alti sui   L’animale sbuffava nuvole di vapore malato. La don-
prati ma non si fermavano alla cascina.                       na in un angolo aveva preparato un ramo robusto con
Una vecchia doveva passarci anche la notte di Natale          una corda legata ai due capi e adesso non c’era che
perché la vacca aveva superato il termine della gravi-        aspettare che la vacca decidesse di non morire insie-
danza ma non riusciva a partorire, aveva una coperta          me al vitello che doveva nascere: sarebbe stata una di-
sulla schiena e di tanto in tanto voltava la testa a guar-    sgrazia e magari i figli sarebbero stati perfino contenti,
dare la padrona con gli occhi pieni di sofferenza.            così avrebbero venduto la cascina e il prato e se ne
La donna si era portata in baita due nipotini per man-        sarebbero tornati in città senza preoccuparsi dei due
darli a chiamare aiuto caso mai venisse il momento.           vecchi che stavano ancora a dannarsi l’anima e il cor-
Essi si erano addormentati in un angolo su un muc-            po lavorando per niente.
chio di fieno, mentre nel pentolone sul camino, l’ac-         La vacca intanto si era coricata e sembrava decisa a
qua bolliva da ore e la donna si alzava dallo sgabello        fare lo sforzo di partorire. La vecchia svegliò i bambini
per attizzare il fuoco, pensando, senza rancore, al ma-       e li mandò a chiamare aiuto in paese dal nonno che
rito che se ne stava a festeggiare la vigilia all’osteria     stava di sicuro all’osteria e raccomandò loro di dargli
giocando a carte con gli amici, aspettando che si faces-      la mano sul sentiero perché non si sapeva quanti bic-
se la mezzanotte per andare in chiesa.                        chieri avesse in corpo.
La vecchia era di guardia e non aveva voluto distur-          I bambini risero pensando ai bicchieri nel corpo del
bare il veterinario perché certe cose le aveva viste fare     nonno ma filarono via contenti della missione, con

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Natale

la pila che inquadrava il sentiero; dopo un po’ non si       E così tutti riuscirono a risalire verso il paese per assi-
vide altro che il nero della notte della vigilia.            stere alla Messa di Mezzanotte. E proprio durante la
Il vitello si presentò con i piedi uniti e la vecchia legò   Messa si ricorda che molti anni fa nacque veramente
la corda alle zampe e prese a tirare lentamente per          un bambino, si ripete il miracolo di un essere che vie-
aiutare l’animale; era sudata come non le succedeva          ne al mondo per amare ed essere amato. Si ripropose
da quando era ragazza e cercava di fare coraggio alla        il mistero. Si ripeté il “Natale”. Accanto alla culla, Dio
vacca: “Dai che è quasi finita, fai la brava, così quan-     depose un sogno. E’ vocazione comune di ogni per-
do arrivano è tutto finito. Facciamogli una sorpresa al      sona portare a compimento questo sogno, nel miglior
vecchio ubriacone e ai due cittadini, forza, spingi!”.       modo possibile. Nonostante ciò la maternità di Ma-
Non si sentiva rumore dalla parte del sentiero e ades-       ria è un motivo di gioia. Quale è la ragione di questa
so la donna sperava che non arrivassero subito, per-         gioia? Forse un riconoscimento sociale? No, è l’unità
ché ce l’avrebbero fatta da sole, lei e la sua Boba.         di vita tra Madre e Figlio (la sublime struttura di una
Ci volle del tempo ma quando si videro le luci che se-       mamma che accoglie come suo un figlio di Dio).
gnavano il sentiero e le voci che chiamavano dal pra-        E cosa vedono i pastori? A loro è stato concesso il pri-
to gelato e finalmente il marito entrò nella stalla con      vilegio di capire che ogni giorno può essere Natale.
già le maniche rimboccate, si trovò sull’uscio il vitello    È Natale quando credo in quella povertà che fa di Dio
malfermo sulle lunghe gambe piazzate di lato alla ri-        l’unica ricchezza.
cerca dell’equilibrio, mentre la moglie era indaffarata      È Natale quando mi fido degli altri come Dio si è fida-
a dar da bere alla vacca e le stava parlando per con-        to di noi.
solarla di quello che aveva passato; perché anche lei        È Natale quando mi chino su un bambino vedendo in
ci era passata ma adesso era tutto finito e il vitello era   lui i lineamenti del Dio che si fa uomo perché l’uomo
sano e ogni tanto cadeva slittando con le zampe sullo        si faccia Dio.
strame.                                                                                                   Enrico Belotti

Comunità Comenduno                                                                                                   9
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Natale

Qual è il vero spirito del Natale?
Quando pensiamo al Natale e
alla Scuola Materna ci vengono in
mente parecchie cose: spettacoli
divertenti quanto interminabi-
li, gonne vaporose in tulle e gilet
eleganti, cene chiassose e lunghe
tavolate. Posti in piedi e cellulari
pronti a riprendere la messinscena
e sì…anche qualche lacrimuccia,
dei bimbi presi improvvisamen-
te dal panico della “prima” dopo
settimane di prove estenuanti e di
quei genitori che sanno che quello
sarà l’ultimo spettacolo alla Scuola
dell’Infanzia prima di spiccare il
volo verso la Scuola Elementare.
Che entusiasmo nella fatidica sera      la porterà a scoprire, insieme al       Un augurio di buone feste da
dei saluti prima delle agognate         burbero e spassoso Grinch, che la       tutti i bambini e dal personale
vacanze, quanti abbracci, quante        vera magia di questa festa non la       della Scuola dell’Infanzia di
emozioni.                               possiamo trovare sotto l’albero o       Comenduno
A volte però, così sommersi             dentro il “rostacchino”, bensì nei
dall’atmosfera festosa, dall’attesa     nostri cuori, nel nostro amore per
fremente dei regali, dalla scelta       le persone che ci sono più vicine,
del vestito più bello da indossare      quelle con cui viviamo tutti i gior-
per essere al meglio quella sera e      ni e a cui forse non sappiamo dire
nei giorni seguenti, sembra che si      abbastanza spesso “ti voglio bene,
perda il significato più autentico,     sei speciale per me”.
lo spirito più genuino del Natale.      È vero, forse quest’anno non ci
 Ma qual è questo spirito? E’pro-       sarà il grande spettacolo di Natale
prio quello che si chiede la pic-       al teatro dell’Oratorio, forse non ci
cola Cindy Lou, protagonista del        sarà la fetta di panettone da divi-
celebre racconto natalizio del Dr       dere insieme, però resterà l’amore,
Seuss, “Il Grinch”. Cindy, così dol-    il volersi bene (anche a distanza!) e
ce e innocente, si chiede se il senso   i cellulari non li useremo per regi-
del Natale siano tutti quei regali,     strare la recita ma magari per salu-
quelle corse frenetiche all’ultimo      tare i nonni, gli zii oppure gli ami-
acquisto, quelle decorazioni lumi-      ci lontani, rimasti nella loro casa,
nose e appariscenti...Sarà proprio      come noi. E questa magia, che è la
quello lo spirito natalizio di cui      vera magia del Natale, nessun CO-
tutti parlano? La ricerca di Cindy      VID al mondo può cancellarla.

I cesti di Natale e l’attesa di Santa Lucia

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Natale

I disegni dei bambini
                           NATALE 2020
                            Quelli che stiamo vivendo sono tempi
                        difficili, segnati da fanatismo, disuguaglianze,
                        paure. Il virus continua a seminare contagi,
                        dopo averci terrorizzato durante tutta la
                        primavera; l’economia arranca sotto i colpi
                        delle chiusure e già le piazze si sono riempite
                        di gente rabbiosa che non accetta le misure
                        imposte dal governo; la scuola della didattica
                        a distanza ha reso ancora più evidenti le
                        disuguaglianze sociali, togliendo ai giovani il
                        diritto di crescere in una comunità di coetanei;
                        gli estremisti dell’Islam integralista hanno
                        rialzato la testa compiendo gesta sanguinarie; il
                        nostro pianeta soffre a causa dello sfruttamento
                        selvaggio delle sue risorse e dell’inquinamento
                        operati dall’uomo e i cambiamenti climatici
                        con i loro fenomeni estremi ne sono la
                        conseguenza. La situazione è davvero triste
                        e si avvicina ormai il Natale… Mentre riaffiora
                        la nostalgia e il rimpianto dei natali della mia
                        infanzia, quando davanti al presepio e sotto
                        l’albero si ripeteva la scenografia dell’attesa,
                        alimentata dal racconto della natività, rifletto
                        sulla trama natalizia così come ci è narrata nei
                        Vangeli e scopro che non sono tutte rose e fiori:
                        Maria e Giuseppe si saranno chiesti più volte
                        “Cosa ci sta succedendo?”, la stessa domanda
                        che si posero certo i pastori quando furono
                        svegliati di soprassalto; il luogo stesso della
                        natività testimonia la durezza delle circostanze!
                        Se i fatti fossero accaduti diversamente non
                        avrebbero potuto certo servire da modello
                        a tutta la storia umana. La storia che stiamo
                        vivendo ci deve stimolare a reagire perché ora
                        più che mai abbiamo bisogno di speranza. Il
                        Natale di Gesù, il mistero dell’incarnazione
                        ci apre orizzonti nuovi, di speranza in una
                        vita che non è una marcia incessante che va
                        dalla nascita verso la morte, ma una continua
                        rinascita: Natale non è la commemorazione
                        di un fatto passato,ma la celebrazione della
                        nascita di Cristo in ciascuno di noi.
                            Suor Benedetta della Croce ( al secolo
                        Edith Stein) scrive: “Il Natale è l’inizio di
                        un’avventura che non è altro che quello di
                        lasciare la Grazia penetrare di vita divina
                        tutta la vita umana”. Speriamo dunque perché
                        se Dio è con noi, saremo capaci di scorgere la
                        ricchezza delle possibilità ancora nascoste,
                        nonostante la durezza del cammino. Che anche
                        quest’anno sia per tutti un buon Natale!
                                                                    Isella

Comunità Comenduno                                                           11
Natale
                                                                   Due righe di ringraziamento ad Amadio Bertocchi
                                                                   per le sue gradite poesie bergamasche che mi
                                                                   vengono inviate ogni giorno sul mio telefono
                                                                   e che, se devo essere sincero, mi fanno molto
     NATALE 2020                                                   piacere perché hanno sempre un significato vero.
                                                                   La poesia “Ol Nedàl de st’an” sarà nei nostri
     Anche quest’anno, dentro un periodo difficile di              cuori visto che non si potrà passare il Natale
     pandemia e burrascoso, è arrivato il Natale,                  come al solito o, come l’anno scorso, non solo in
     porta sempre freddo e neve, creando un’atmosfera di           famiglia, ma anche con gli amici dell’oratorio.
     buona armonia per festeggiare questa festa speciale           Amadio, nonostante le sue delusioni, ha sempre
                                                                   un pensiero per tutti con le sue poesie, sia con
     Questa bella festa, ci dà la forza di affrontare al meglio    quelle via telefono che con quelle sul libro o
                                                                   CD che mi ha regalato e che ho accettato con
     il COVID e raggiungere l’obiettivo di una rinascita,          entusiasmo. Grazie Amadio Bertocchi, sei una
     bisogna restare uniti con responsabilità e sacrificio,        persona speciale. Che i tuoi cari ti veglino sempre
     nella condivisione, solidarietà per superare le               da lassù. e continua a regalarci le tue bellissime
                                                                   poesie. E che il Natale di quest’anno porti via
     difficoltà.
                                                                   questa pandemia che è piombata nelle nostre
                                                                   città e paesi in maniera brusca e che ci ha separato
     C’è bisogno di un Natale pieno di umanità, per
                                                                   dai nostri amici e parenti, e che ci ha portato via
     ricordare con amore i nostri cari anziani,                    i nostri cari in maniera molto rude. Auguriamo
     è venuta a mancare la loro saggezza, esperienza,              a tutti un buon Natale e felice anno nuovo. Che
     sapere, per colpa del COVID, in silenzio se ne sono           il 2021 porti buone notizie e che, come dice
                                                                   Amadio, ci trovi impegnati ad essere tutti fratelli.
     andati.                                                                                   Claudio Breda e famiglia
     Questo periodo buio per il COVID, con la ricorrenza               OL NEDÀL DE ST’AN,
     della nascita di Gesù bambino ci porti luce speranza,
     illumini il nostro cammino, per costruire dentro i
                                                                      PER ÉSS TÖCC FRADÈI
     valori, di amicizia, gentilezza l’umana fratellanza.                      Ol mónd töt ‘n d’ü momènt
                                                                       a’l s’è troàt ’n d’öna fògia d’isolamènt,
     C’è bisogno di un Natale solidale, superare le barriere               dopo guère, teremòcc e distrüssiù
                                                                         ‘l mancàa anche stà bröta sitüassiù,
     e costruire ponti, per aiutare, di più e meglio,
                                                                              che per colpa di stà pandemìa
     i più bisognosi, i vecchi, gli ammalati i diversamente                 spöl piö stà gnàch ‘n compagnìa
     abili, gli immigrati, compiere buone azioni con                      con quarciàt ol vìs da la müsaröla
     orgoglio.                                                              a ‘n vèt piö la boca ‘ngrignaröla,
                                                                             a’n ricognòs piö parécc e amìs
     C’è bisogno di un Natale, di responsabilità e impegno                   perché i à cambiàt aspèt ‘n vìs.
     per la natura e l’ambiente, da curare e salvaguardare,             Pörtròp, i popolassiù co la tecnologìa
     la terra è la nostra preziosa casa comune, piena di                        I à facc galopà l’economia
     infinite bellezze di vite, da ammirare e da rispettare.                   col sul interèss de guadagnà
                                                                             e a i operàre portàga vià laurà.
     C’è bisogno di un Natale, di collaborazione, di                       I sciòre i mé fàa crèt che la libertà
     relazioni sane e umane fatte con amore e gentilezza,                   l’éra sigüra per laurà e mangià.
                                                                               ma la gròsa tarelàda l’è riàda
     dare tutti il meglio di noi per il bene comune, la                     con de sto töbercol sènsa contròi
     dignità di ogni persona sia garantita e diventi una               e töcc a ‘n s’è finicc in d’ü brött imbròi
     certezza.                                                              che per püdì alméno la pèl salvà
                                                                                  a gh’à düsit seràs ‘n cà.
     C’è bisogno di una società, dove il diritto alla salute,        Incö töcc i pöl dì tance sólcc i guadagnàcc,
     all’istruzione, al lavoro, al cibo, da bere e da mangiare,           ma ‘n dla miséria a ‘n se piombàcc.
     sia garantito a tutti i cittadini del mondo, ci sia una            A ‘n s’è ‘ngosàcc de lüsso e comodità
     distribuzione delle risorse più equa e più solidale.            m’à perdìt, però, ol göst dla vera fraternità,
                                                                          a m’à sircàt de troà töte i solüssiù
     Sarà tutti i giorni Natale, se al centro metteremo la            ma a ‘n s’è finic con tata ansia e cönfüsiù
     persona con i suoi bisogni e se insieme sconfiggeremo                 presunér de smarfhon e virtüalità
                                                                         sènsa capì ‘l valùr de la vera realtà.
     l’indifferenza , allora riusciremo a costruire un mondo
                                                                       La pura e la solitüdine de stà pandemìa
     più umano, più giusto e migliore,                                    l’à portàt vià la nòsta véra alegrìa.
     dentro un percorso luminoso, di impegno concreto,              Cara la mé zét che ol Bambì al mè faghe pensà
     con gentilezza e intelligenza per raggiungere gli                a chi valùr di nòscc vècc, a chèla ümiltà
     l’obiettivi di fratellanza, di giustizia sociale, di pace         che la nòsta éta la gh’à de éss rispetàda
     e di rinascita, con azioni fatte con umiltà e con il cuore.            ‘n d’öna società piö organisàda,
                                                                           perche töcc i riflète con coscènsa,
                                                  Francesco Lena           ‘n del rispèt dela nòsta esistensa.
                                                                      Ma ‘n dla mà a ‘n gh’à de èss töcc fradei,
                                                                         almeno stó Nedàl éss mia de giödèi.
                                                                                          Amadio
12
Natale

    DI NUOVO CHIUSI IN CASA, MA ARRIVERÀ NATALE!
     Di nuovo chiusi in casa.
     Dopo un’estate in cui ognuno di noi ha potuto prendere una boccata d’aria e respirare un po’ di
 normalità, ci viene chiesto di fare ancora un passo indietro e prendere nuovamente le distanze dalle
 nostre abitudini quotidiane.
     Anche se in una forma più «soft», siamo di nuovo in lockdown.
     Personalmente quello che mi colpisce di più di questa situazione è il silenzio: il silenzio del paese, il
 silenzio della valle... Soprattutto la sera e la domenica.
     Con gli oratori e i centri di aggregazione chiusi, le scuole semichiuse, ci troviamo a vivere situazioni
 che mai avremmo immaginato.
     Niente di drammatico ma ammetto che provo un po’ di tristezza nel vedere i miei figli di 15 e 19 anni
 seguire le lezioni al PC, anche perché so benissimo che la scuola è tutta un’altra cosa. Non nego nemmeno
 che mi dispiace chiedere continuamente ai bambini di rispettare le limitazioni imposte, soprattutto
 respingendo le loro richieste di potersi incontrare tra amici ma continuo anche a ribadire che siamo
 fortunati e che non ci manca nulla.
     C’è poi l’altro lato della medaglia che è quello del tempo trascorso in famiglia e qui sono certa che
 ognuno di noi avrebbe tante cose da raccontare... storie di tanti colori e sfumature diverse...
     In questi mesi per qualcuno la famiglia può essere stato un piacevole ritrovarsi scoprendo magari
 anche nuovi equilibri e nuovi modi di abitare le proprie case dedicandosi a cure e attenzioni reciproche,
 ma per qualcun altro può essere stato un motivo di grande fatica e sofferenza o di solitudine; per altri
 ancora un posto dove rifugiarsi e trovare consolazione alle proprie angosce e preoccupazioni, ai propri
 lutti, e per qualcuno un posto in cui tendere la mano e rendersi utile per delle situazioni di bisogno...
     Difficile interpretare i sentimenti che in questo momento attraversano le nostre molteplici e variegate
 realtà.
     Molte cose sono già state dette e scritte in questi mesi...
     Penso che il silenzio di queste giornate possa suggerire qualcosa di buono ad ognuno di noi.
     Nell’attesa... mettiamoci in ascolto.
     Buon Avvento.
                                                                                             Francesca Carrara

Comunità Comenduno                                                                                               13
Vita di comunità

                          ANNIVERSARI DI MATRIMONIO

     Domenica 29 novembre erano davvero in tanti!! 32 coppie di sposi a dir grazie per il dono del matrimonio
     e della famiglia! Una bella testimonianza di vita in questo anno pieno di sofferenza e paura. Fedeltà
     composta in storie di famiglia fatte di gioia e perdono, vicinanza e distanza. Vita di fede che plasma valori
     cristiani e li rende credibili e pieni di verità ancora oggi, nel tempo delle incertezze e delle precarietà.
     Grazie amici sposi per aver pregato insieme e per la vostra vita quotidiana che si riempie di testimonianza
     giorno dopo giorno!

14
Vita di comunità

il 2020 del Gruppo Alpini
Come per tutti gli altri gruppi ed
associazioni della nostra comuni-
tà, anche noi Alpini ci siamo arresi
(per ora) a questo Virus Covid-19.
Abbiamo perso tre soci “Andati
Avanti” ricordati nella santa Mes-
sa del 2 giugno, e si son fermate le
tante attività istituzionali in pro-
gramma: incontri, ritrovi, adunate.
Non si sono invece fermati gli in-
terventi di volontariato fatti nel-
la comunità, sempre nel rispetto         alle sante Messe in ricordo degli         pensarci due volte. Siamo ormai
delle normative in vigore. Reperi-       Alpini Deceduti, a Sotto Il Monte         a fine anno, ed abbiamo tanta tri-
mento pacchi alimentari per i più        ad Albino e altre funzioni.               stezza per quanto ci ha dato questo
bisognosi, il Banco farmaceutico,        Non ci siamo dimenticati, di ricor-       anno 2020. Si vorrebbero fare mil-
servizio di controllo alla riapertu-     dare i nostri caduti nelle guerre nei     le cose, ma le rinunce sono molte
ra dei cimiteri, servizio in occasio-    giorni del 4 ed 8 novembre. Ceri-         e vorremmo abbracciare e saluta-
ne dei test positività al Covid-19,      monie che anche se fatte da poche         re tutti i nostri soci che continua-
servizio per montaggio struttu-          persone per rispetto dei divieti,         no a dare forza al Gruppo Alpini
re del CRE ai ragazzi, controllo         hanno mantenuto l’emozione ed il          Comenduno. Dovremo rinuncia-
in occasione della festività della       ricordo per tutti i caduti dei con-       re anche ad essere presenti nella
Madonna della Gamba, senza di-           flitti che ci hanno donato la libertà     funzione della Santa Messa della
menticare quanto svolto dai soci         che abbiamo oggi.                         mezzanotte per il classico e buon
che attraverso la protezione civile      Non sono state fatte cose straor-         bicchiere caldo dopo la funzione.
hanno fatto servizio all’ospedale        dinarie, ma il nostro contributo          Ma addirittura ci troviamo a do-
da campo in Fiera a Bergamo. Ma          non è mai mancato , e i soci che          ver rinunciare anche alla nostra
anche attività di sistemazione del-      si sono impegnati in questo anno          consueta assemblea riepilogativa
la sede con tinteggiatura degli in-      difficile son tutti da elogiare, per la   che avremmo fatto ad inizio gen-
terni ed infissi esterni, la sistema-    loro dedizione e l’energia messa in       naio 2021. Come Consiglio Alpini
zione con tinteggiatura interna ed       questo momento difficile della no-        abbiamo preso la decisione di non
esterna della Cappella Alpini sul        stra sanità. Il Gruppo Alpini come        fare questa assemblea , nel rispetto
Monte Rena, pulizia e sistemazio-        soldi… “naviga a vista” di anno in        delle norme anti Covid-19, ma IN
ne Monumento caduti.                     anno cercando di stare a galla, ma        PARTICOLARE per il rispetto
Il consiglio ha poi deciso l’apertura    questo non ci ha fatto dimentica-         ed attenzione di TUTTI i Nostri
della sede solo dopo aver sanifica-      re di dare un aiuto economico ai          Soci Alpini iscritti , cercando di
to i locali, anche l’acquisto di stru-   nostri ospedali che erano in prima        non metterli a rischio contagio
menti per produrre l’ozono per           linea in questa lotta al Virus. Noi       in una assemblea.
l’ambiente. I soci in vari momenti       non abbiamo guardato al nostro            A tutti diciamo che ci rivedremo
si sono alternati per partecipare        conto corrente, e quello che ave-         presto ed anche nelle difficoltà,
all’assemblea ANA Provinciale,           vamo lo abbiamo donato senza              MOLA MIA!!!

Comunità Comenduno                                                                                                 15
Magistero

Centro Anziani luogo di incontro e di
amicizia: la pergamena del ricordo
Domenica 18 ottobre i ragazzi            scorrere degli anni ha sempre ma-        in onore degli amici del Centro e
in cammino verso la festa della          nifestato la sua attenzione verso i      volontari ANTEAS che ci hanno
Cresima, si sono incrociati con i        problemi degli anziani.                  lasciato nella prima triste ondata
tetimoni di vita buona e fedele a        Il nostro Centro ha la fortuna di        del Coronavirus.
valori grandi celebrati dal Centro       disporre di una sede accogliente         Nella Messa solenne di Domenica
anziani insieme all’Amministra-          e funzionale per poter svolgere          25 ottobre, che ha coinvolto Amici
zione comunale con il Vicesindaco        le varie attività, sia sotto l’ambito    del Centro Anziani, Volontari An-
Esposito.                                ricreativo sia per quanto riguarda       teas e Comunità parrocchiale, con
Con una pergamena, il Centro An-         l’ufficio informativo e formativo.       la partecipazione dei ragazzi che si
ziani ricorda e rende onore agli         È in tale contesto che il Diretti-       stanno preparando per ricevere il
amici e volontari Anteas che ci          vo, anche in questo anno pur così        Sacramento della Santa Cresima,
hanno lasciato nei mesi scorsi: un       complicato per l’emergenza del           ci siamo uniti per ricordare questi
modo per testimoniare e valoriz-         Coronavirus, ha cercato, nei limite      nostri amici volontari e testimo-
zare i rapporti di amicizia matu-        del possibile e con tutte le precau-     niare alle loro famiglie solidarietà,
rati durante la frequentazione del       zioni del caso, di svolgere le sue       stima, riconoscenza e affetto.
Centro e nella condivisione dei          attività principali.                     Nella Santa Messa, ben animata e
servizi di volontariato.                 Tra i vari appuntamenti fissi, ogni      arricchita da profonde riflessioni
Il Centro diventa luogo d’incontro       anno alla fine di Ottobre era con-       da parte del nostro Parroco Don
per coltivare amicizie, per socializ-    suetudine ritrovarsi per la cele-        Alfio, che ha richiamato i valori
zare ma, anche e soprattutto, come       brazione della Festa annuale dei         della presenza degli anziani den-
occasione per stringere buoni rap-       Pensionati, iniziando con la Santa       tro la comunità e ringraziato per la
porti e rinforzare la stima reciproca.   Messa e proseguendo con il pran-         bellezza di una chiesa che, nono-
Credo sia questo il valore più im-       zo sociale; in tale occasione veniva
                                                                                  stante le difficoltà di questo tempo,
portante di un Centro come il no-        inoltre svolta la cerimonia per l’as-
                                                                                  da’ segni di vitalità e di speranza,
stro, quello dei pensionati.             segnazione del premio Pensionato
                                                                                  con questi ragazzi che stanno fa-
È infatti in nome del nobile senti-      dell’anno, evento che si ripeteva
                                                                                  cendo un passo importante per il
mento dell’amicizia che si trova-        ormai dal 2002.
                                                                                  loro cammino di fede.
no le motivazioni importanti per         Quest’anno purtroppo non é sta-
                                                                                  Alla cerimonia era presente, in
continuare questa opera attiva           to possibile organizzare la festa a
                                                                                  rappresentanza dell’Amministra-
nella nostra comunità quasi da           causa dei vincoli di Legge e per i
                                                                                  zione Comunale il dott. Daniele
sessant’anni , nata grazie all’atti-     rischi causati da questa pandemia
vità di alcune persone che già nel       che continua ad essere un pericolo       Esposito, onorando così l’evento
tempo avevano avvertito la neces-        non solo nei nostri paesi ma anche       in ricordo dei nostri amici e volon-
sità di favorire luoghi e momenti        in tutta la nostra Italia ed, in gene-   tari che ci hanno lasciato.
d’incontro.                              rale, per l’umanità intera, consi-       La pergamena del ricordo sarà
E’ una lunga storia con una ric-         derato il suo espandersi in tutto il     poi esposta nella sala riunioni del
chezza di esperienze maturate            mondo.                                   Centro e rimarrà come richiamo a
nel tempo, anche in collaborazio-        Cosicché come Direttivo abbiamo          ricordo di questo periodo di soffe-
ne con altre associazioni e gruppi       deciso di sospendere il premio           renza di tutta la Comunità per la
presenti nella comunità ma soprat-       pensionato dell’anno e di sostitu-       perdita di tante persone care.
tutto con la Parrocchia, che nel tra-    irlo con la pergamena del ricordo,                                 Pietro Noris

16
Vita di comunità

Museo della Torre
Le escursioni del Museo della Torre ci hanno portato
il 31 ottobre e il 1 novembre alla scoperta del centro
storico di Albino. Anche in quest’occasione il grandis-
simo conoscitore di Albino Giampiero Tiraboschi ha
dovuto guidare l’uscita in due giornate per le molte
adesioni ricevute, in rispetto alle norme anti Covid.
Partendo dal piazzale del municipio di Albino, dove
sorgeva la Casa del Popolo, il percorso ha seguito il
cosiddetto “put di schissade” sul torrente Albina, ha
seguito le “strecie” per raggiungere via don Rossi
dove sorgeva la scomparsa chiesa dei Santi Lorenzo
e Gottardo, piazza Caduti e piazza Carnovali, per ter-
minare nella chiesa di S.Bartolomeo.
La cosa che più ha sorpreso i comendunesi presenti
all’iniziativa, è come si possono vedere ancor oggi dei
simboli che segnalano l’importanza dei nostri antenati
per la storia di tutto il comune.
                                                              terzo decennio del Seicento per le sue gesta al coman-
                                                              do di truppe dell’imperatore Federico II d’Asburgo.
                                                              Ma chi erano i Comenduno? I Signori (Seniores = an-
                                                              ziani) di Comenduno sono una articolata parentela
                                                              che nel corso del tempo ha acquisito importanza ci-
                                                              vica e benessere. Le famiglie più importanti di questa
                                                              parentela hanno poi assunto come nuovo cognome
                                                              Comenduno. La figura di riferimento nella seconda
                                                              metà del Trecento è quella di Antonio Signori detto
                                                              Bugatto Comenduno, capo guelfo nel territorio berga-
                                                              masco, i cui figli Conzino, Giovanni e Isnardo nel 1428
                                                              furono i protagonisti della dedizione delle valli berga-
                                                              masche alla Repubblica di Venezia e figure di rilievo
                                                              del governo della città di Bergamo.
                                                              Tutte queste scoperte, queste note date da Giampiero
                                                              Tiraboschi, ci fanno capire come il nostro, piccolo, pa-
                                                              ese sia sempre stato legato alla storia con la S maiusco-
                                                              la. Siamo soliti pensare che un paese come il nostro,
                                                              per innumerevoli generazioni di nostri avi, sia stato
                                                              un semplice villaggio come tanti altri, probabilmente
                                                              molto dedito alle attività primarie e nulla più.
                                                              Invece sui nostri passi di tutti i giorni, nei nostri sguar-
                                                              di assorti, si celano dei segni che raccontano una storia
In piazza Carnovali c’è anche una targa che lo segna-         totalmente diversa. Albino, Comenduno, erano parte
la, sulla Ca’ del Pradelì. Sul portone di questa casa         attiva di relazioni regionali ed extraregionali, erano
affrescata, l’ultima rimasta di una storia che vedeva         un paese importante per diversi motivi, sia commer-
dipinte tutte le case del centro storico albinese, c’è        ciali che politici. E fra i nostri antenati si nascondono
lo stemma dei Comenduno. E non è l’unico, perché              storie incredibili, personaggi importanti, di cultura,
ce ne sono altri 3, di cui due ben visibili sul portone       rispettati in tutto il mondo antico.
dell’edificio che ospita la biblioteca e sul portale di via   E’ importante che qualcuno ci faccia vedere questi
Mazzini 16. Un quarto stemma dei Comenduno era                segni, che ci faccia nascere curiosità mostrandoci so-
sul portale dell’edificio conosciuto come Quartér, di         lamente una cosa che ogni giorno abbiamo visto, ma
fronte all’attuale municipio di Albino, demolito negli        mai in questo modo.
anni Settanta del secolo scorso. È custodito in casa Ve-      Probabilmente ogni volta che camminerò di nuovo
dovati che nel dopoguerra esercitava in quell’edificio        per il mio paese proverò a guardare con occhi diversi
la falegnameria e diceva che all’interno c’erano grandi       e più attenti ciò che mi sta intorno, lo devo anche alla
affreschi di battaglie a ricordo del capitano Bartolo-        lontana storia dei nostri antenati.
meo Comenduno, un personaggio resosi famoso nella                                                                  Fiorella

Comunità Comenduno                                                                                                     17
Vita di comunità

IL RICICLO INIZIA DALL’ACQUISTO
La plastica è stata davvero un’in-
venzione che ha cambiato le no-
stre vite rendendole più comode
e semplici. Oggi ne parliamo però
spesso come una minaccia. Ce n’è
troppa e troppa viene dispersa
nell’ambiente.
Non è possibile per nessuno, oggi,
pensare di farne a meno. Quello
che è possibile fare, però, è mettere
in atto delle scelte quotidiane che
possano garantire un corretto rici-
clo della plastica e così limitarne la
dispersione.
Il 40% della plastica prodotta nel
Vecchio Continente è utilizzata ne-      senza di “colle”, “stampe”, agenti      diverse. Questo ci dice che è pos-
gli imballaggi. Pertanto è su questi     inquinanti, etichette particolari,…     sibile farlo anche oggi. Le mag-
che bisogna fare maggiormente at-        Tra i tanti tipi di plastica in com-    giori possibilità di riciclo iniziano
tenzione.                                mercio il PET è quello più ricicla-     dall’acquisto di beni e materiali
In molti casi infatti il tipo di im-     bile. Spesso proviene da bottiglie      che possono essere facilmente rici-
ballaggio non permette il riciclo.       di acqua o comunque di bibite e         clati e solo alla fine correttamente
Il processo di smaltimento ha dei        per questo è facilmente idoneo per      smaltiti.
limiti dovuti alle tecniche con cui      essere riutilizzato anche in ambito     Ecco allora alcune indicazioni con-
esso avviene.                            alimentare.                             crete che possono aiutarci non tan-
Per essere il più possibile sempli-      Le plastiche riciclate sono per lo      to ad essere “green”, come se an-
ce, automatico ed efficace, ecco che     più rimesse nel mercato come im-        che noi avessimo bisogno di una
vengono scartati nella maggior           ballaggi (31%) mentre il 25% viene      etichetta per sentirci bene, ma, in
parte dei casi imballaggi di pla-        utilizzato per le costruzioni. (Fon-    linea con quanto ci indica il Papa,
stica accoppiata con altri materiali     te Altroconsumo)                        ad essere effettivamente sempre
- separarli prevede un costo mag-                                                più responsabili del nostro piane-
                                         A questo punto è bene farsi delle
giore che non viene compensato                                                   ta, del nostro mare.
                                         domande: come ricicliamo? Ma
dalla vendita del materiale ricicla-                                             Stiamo attenti prima di tutto a non
                                         anche e soprattutto: come acqui-
to - imballaggi in plastica di colore                                            disperdere nulla nell’ambiente
                                         stiamo?
nero - non hanno un grosso valore                                                naturale. Non è scontato, giardan-
sul mercato del riciclo perché ren-      Se in questi anni moltissime case
                                         produttrici hanno iniziato ad adot-     doci in giro per strade, parchi e
dono il risultato “grigio” - imbal-
                                         tare imballaggi riciclabili o di “bio   giardini, e il “cosa vuoi che sia?”
laggi che prevedono piccoli pezzi
di plastica - non vengono visti dai      plastiche”, non è solo per amo-         ci tenta ogni volta che dobbiamo
sensori che distinguono i vari ma-       re dell’ambiente o rispetto delle       portare un rifiuto, specialmente se
teriali - pellicole leggere - anche      leggi, ma è perché i consumatori        piccolo, a casa.
in questo caso il costo dell’opera-      nelle loro scelte quotidiane hanno      Alcuni esempi: un mozzicone
zione non vale la pena - la pre-         indirizzato lo sviluppo di filiere      di sigaretta, che troviamo molto

18
Vita di comunità

                                                                                  della plastica usa e getta anche a
                                                                                  queste altre due tipologie di pro-
                                                                                  dotti. Tanto per farci un’idea: solo
                                                                                  in Italia all’anno vengono consu-
                                                                                  mati circa 6 miliardi e mezzo di
                                                                                  bicchieri di plastica…
                                                                                  Anche la Parrocchia, l’Oratorio,
                                                                                  potrà fare la sua parte. Non è certo
                                                                                  il periodo, ma la speranza è che si
                                                                                  possa ricominciare far festa nei lo-
                                                                                  cali del Bar, o dopo il catechismo,
                                                                                  e a vedere l’Atalanta alla TV dopo
                                                                                  una pizza da asporto. Perché non
                                                                                  sia tutto come prima, possiamo
                                                                                  ripensare all’utilizzo della plasti-
                                                                                  ca monouso nelle nostre attività?
                                                                                  Crediamo che in questo vi sia,
spesso per strada e - che fastidio! –   Acquisto Solidale (ad Albino ve ne        oltre ad un aspetto di attenzione
in spiaggia, ci mette oltre un anno     sono alcuni e coinvolgono centi-          attiva all’ambiente, un messaggio
a decomporsi nella natura; un           naia di famiglie) garantisce spesso       educativo molto importante da
chewing gum, 5 anni; l’olio della       una buona qualità, ad un giusto           proporre alla nostra Comunità.
macchina se non smaltito corret-        prezzo e imballaggi riutilizzabili        Molte cose sono possibili. Qui ne
tamente, 10 anni; una lattina di al-    od ecologici.                             abbiamo segnalate alcune. La spe-
luminio, 100 anni; un sacchetto di      Una delle cose a cui dovremo abi-         ranza è che ognuno di noi si metta
plastica non biodegradabile: 450        tuarci in fretta sarà quella di utiliz-   in discussione e faccia lo sforzo di
anni… (Fonte: Focus). Può bastare?
                                        zare alternative ecologiche a piat-       individuare una o due cose con-
Non tutta la plastica può essere        tini, bicchieri, posate in plastica,      crete che può cambiare nella sua
differenziata, purtroppo. Questo        palloncini, … L’Europa metterà al         vita, senza particolari sforzi. Qual-
varia a volte da comune a comune,       bando entro il 2021 piatti, posate        che abitudine da “convertire” – la
ma in linea di massima la plastica      e cannucce di plastica, ma l’Italia       “conversione ecologica” è proprio
utilizzata per imballaggi può esse-     ha deciso di fare ancora di più,          questo processo - un po’ di tempo
re differenziata – avendo cura di       dicendo addio anche a bicchieri e         in più nel leggere le etichette e nel
separare bene i materiali. La pla-      palloncini. Il Parlamento italiano        curare la differenziata (almeno le
stica “dura” va messa nell’indiffe-                                               prime volte), cose reali e concrete
                                        infatti andrà oltre quanto previsto
renziata o conferita in discarica.                                                che potranno diventare sempre più
                                        dalla direttiva europea in fatto di
Ecco che la scelta nell’acquisto        single-use plastics, aggiungen-           nuove abitudini per ognuno di noi.
dei prodotti è forse la parte più       do nel testo proposto un emen-                       Per il Circolo Laudato Sì
importante di tutto il processo di      damento che amplia l’abolizione                              Stefano Maistrello
riciclo: possiamo scegliere imbal-
laggi “semplici”, mono materiale,
o comunque dove l’indicazione
di smaltimento è segnalata chia-
ramente. In molti casi possiamo
orientarci verso prodotti che non
hanno imballaggi (Es. la verdura
è sugli scaffali sia già porziona-
ta, e perciò imballata, che sfusa)
o che utilizzano carta o bio-pack.
Per quel che riguarda molti pro-
dotti, ad esempio i detersivi, sa-
poni e bagno schiuma, possiamo
scegliere di acquistare confezioni
più grandi (“famiglia”), o ricarica-
bili. Il detersivo ed il sapone sfu-
so sarebbe il top, anche se è anco-
ra poco diffuso. Mediare i propri
acquisti attraverso un Gruppo di

Comunità Comenduno                                                                                                 19
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