Con Il futuro si costruisce a scuola

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Con Il futuro si costruisce a scuola
con
                                    consumatori e responsabilità. Il mensile dei soci
coop liguria | n°7 settembre 2020

                                    Il futuro
                                    si costruisce
                                    a scuola
                                    Con tutte le sue incognite,
                                    la ripartenza delle lezioni
                                    diventa un test decisivo
                                    per l'intero paese

                                               SUL WEB                  COOP A CASA
                                               ECCO COOPSEITU           SPESA A DOMICILIO
                                               IL NUOVO SITO            A GENOVA
                                               DELLE ATTIVITÀ SOCIALI   E A SAVONA
                                               A PAGINA 40              A PAGINA 45
Con Il futuro si costruisce a scuola
Scegli l'offerta giusta per te

                40 INGIGA
                      4G                                                                                                                                                                   MINUTI
                                                                                                                                                                                         ILLIMITATI
                    MINUTI
                  ILLIMITATI

                             1000                                                                                                                                                                   1000
                                                                                                                                                                                                      SMS
                               SMS

                           9,50€
                      al mese per sempre
                                                                                                                                                                                                           5€
                                                                                                                                                                                              al mese per sempre
                                                                   Promozione valida
                                                          dal 10 Settembre al 14 Ottobre 2020

In fase di attivazione, tra il 10 Settembre e il 14 Ottobre 2020 nei punti vendita di Coop Liguria, Coop Lombardia e Novacoop, di una nuova SIM CoopVoce il cliente può scegliere quale offerta
attivare tra “Voce&SMS EXTRA” e “TOP 40”. Le offerte prevedono ogni mese, in territorio nazionale e in territorio UE, rispettivamente minuti illimitati e 1000 SMS verso numeri fissi e mobili
a 5€ al mese oppure 40 GIGA di traffico internet, minuti illimitati e 1000 SMS verso numeri fissi e mobili a 9,50€ al mese. I minuti sono tariffati sugli effettivi secondi di conversazione, senza
scatto alla risposta e le connessioni internet a singolo kbyte. Al superamento degli SMS compresi nel mese si applicano le condizioni del piano tariffario, mentre il traffico internet è inibito.
La promozione si rinnova automaticamente ogni mese. Se il credito residuo non è sufficiente, l’offerta è sospesa per 30 giorni. Per riattivarla è necessario ricaricare entro 30 giorni, altrimenti
verrà disattivata. In caso di sospensione il traffico voce e SMS è tariffato secondo le condizioni del piano tariffario, mentre il traffico internet è inibito. Nello stesso periodo anche i già clienti
possono scegliere di attivare una delle due offerte, con un costo di attivazione di 9€, che verrà scalato dal credito residuo della SIM insieme al canone del primo mese. L’Uso del servizio è
personale, secondo quanto previsto dall’art.4 delle Condizioni Generali di Contratto. Per maggiori dettagli sull’offerta, policy di corretto utilizzo e limitazioni, visita il sito www.coopvoce.it.
Con Il futuro si costruisce a scuola
sommario consumatori 7 | settembre 2020

Primo piano                           Consumare                             Vivere bene                          Rubriche                              Coop Liguria
                                      informati

  6     Tutti a scuola               26      Per l'igiene                  32      Susine e                      11     Difendere                     43      Ribassi del 20%
        Silvia Fabbri                        dei bambini                           formaggi,                            l'ambiente                            sui prodotti
                                                                                   che coppia!                          Luca Mercalli                         del territorio
 14 Prezzi giusti, più               28      Arrivano i primi
    diritti e legalità                       e-scooter                     38      Riscopriamo la               18      Bisogno di scuola             44 DeGusto Coop
    Dario Guidi                              Claudio Strano                        nostra cultura                       Simona Vinci                     a Savona
                                                                                   Paola Minoliti                                                        da ottobre
 19 Coop a caccia                                                                                               25      Scegliere "zero"
    di plastica                                                            40 Le mostre: Cartier                        ma non sempre                 49      Un nuovo Seabin
                                                                              Bresson e...                              Michele Sculati                       a Sestri Ponente
 20 E ora riduciamo
    il contagio                                                            41 I libri del mese                  33      Artusi e la ricetta           50      Percorsi didattici
    da fake news                                                                                                        liberata                              prenotazioni
    Claudio Strano                   30      Coop, premi in                43      Intervista                           Massimo Montanari                     al via
                                             plastica riciclata                    a Bugo
                                             Chiara Faenza                         Pierfrancesco                40 Ecco il vero
                                                                                   Pacoda                          Capodanno
                                     31      Passione podcast                                                      Massimo Cirri
                                             Alessandra
                                             Farabegoli                                                                                                        Coop Liguria
                                                                                                                                                              Numero verde
                                                                                                                                                               800 011 761

14                                                                                                                                       40

Mensile della                        Direttore responsabile               Progetto grafico                      Coop Editrice Consumatori
Cooperazione                         Dario Guidi                          Kitchen
di Consumatori                                                                                                  40127 Bologna, Viale Aldo Moro, 16
                                     Redazione                            Impaginazione e grafica               Tel. 051.6316911 | Telefax 051.6316908
Viale Aldo Moro 16,                  Monica Di Martino,                   Ilde Ianigro                          C. F., P. IVA e Iscrizione al Registro delle Imprese di Bologna
40127 Bologna                        Silvia Fabbri, Alice                                                       n. 03722150376 Iscrizione all’albo delle Cooperative
Tel. 051.6316911
                                     Munerato, Andrea                     Responsabile della pubblicità         a mutualità prevalente n. A108296
Fax 051.6316908
redazione@consumatori.coop.it
                                     Pertegato, Silvia Pizzorno,          Paolo Ortolani
                                     Lina Sini, Claudio Strano                                                  Consiglio di amministrazione
Reg.Trib. Bologna 3/8/82 n. 5005                                          Stampa                                Presidente Andrea Mascherini
Iscrizione Roc 29/8/01 n. 1040                                            Rotopress International srl           Vice Presidente Silvio Ambrogio
Copia singola euro 0,34                                                   (Loreto- Bologna)                     Tiziana Cattani, Alessandro Medici, Marisa Pecere,
Abbonamento annuo euro 3,10                                                                                     Andrea Pertegato, Enrico Quarello

Associato USPI, Unione stampa periodica italiana
Questa rivista è stata stampata su carta 100% ecologica che ha ottenuto il marchio Ecolabel dell’Unione Europea riservato ai prodotti a minor impatto ambientale
Con Il futuro si costruisce a scuola
primo piano istruzione

Tutti a scuola, contro
le diseguaglianze
— Silvia Fabbri

La difficile sfida del ritorno in classe, per superare le differenze e risalire la china,
tra necessità di distanziamento e nuove regole. Ma il rischio peggiore è l’aumento
della dipersione scolastica, in un paese che sul sapere è tra i peggiori d’Europa

                                   inalmente si torna a scuola. Una      lockdowm ha fatto esplodere, perché tantissimi

                      F
                                   scuola mai così desiderata e          sono i ragazzi, specie nella fascia delle elementari,
                                   vagheggiata, da genitori, insegnan-   che non hanno avuto alcuna didattica a distanza,
                                   ti e studenti. A tutti la scuola è    o erano privi degli strumenti per connettersi in
                                   mancata. Ma che scuola è quella che   rete e seguire le lezioni. Tornare a scuola significa,
                  apre i battenti il 14 settembre per 8 milioni di       prima di tutto, provare a cancellare queste macro-
                  studenti italiani?                                     scopiche differenze.
                     Le incognite e i problemi aperti, al momento           Perché ciò che il Covid-19 ha messo in luce
                  in cui scriviamo - a scuola ancora chiusa - sono       è che di scuola c’è tanto bisogno: e anche se la
                  ancora tanti. Quel che però è certo è che nella        didattica a distanza è riuscita in parte, talvolta
                  capacità di far ripartire al meglio questo mondo e     grazie alla capacità di reagire di insegnanti
                  di investire da subito quanto serve (in personale      e famiglie, a sopperire alla necessità di andare
                  e strutture) sta uno dei test fondamentali per         avanti coi programmi e non perdere di vista tante
                  capire se questo paese sarà davvero capace di          giovani menti, si è scoperto che non basta. Non
                  ripartire dopo l’emergenza Covid-19 e affrontare       basta perché non tutti hanno tablet o pc, non
                  con successo il suo futuro.                            tutti hanno famiglie in grado di fornire quell’aiuto,
                     Per il rientro in classe dopo i lunghi mesi            quel sostegno e quella cura che è necessaria
                  di lockdown le regole sono dettate dalla                    alla didattica “da remoto”. «Anche perché
                  sicurezza, dalla necessità di evitare la                     scoprire con i propri occhi quanto le case
                  trasmissione del contagio di un virus che è                  siano ancor più discriminanti della scuola e
                  ancora tra noi. E qui sta la prima gran-                    avvilirsi per i troppi bambini e ragazzi ridotti
                  de sfida, cioè riuscire a garantire                        a fantasmi perché irraggiungibili, ha portato
                  (almeno in larghissima parte) un                            a un bagno di realtà che ha ravvivato il senso
                  ritorno alle lezioni con presenza                           di responsabilità sociale di una professione
                  fisica nelle aule, pur rispettando                           tristemente impoverita e troppe volte vili-
                  regole e distanze, con le innu-                              pesa», spiega Franco Lorenzoni, maestro e
                  merevoli problematiche che                                   fondatore della Casa-laboratorio di Cenci, un
                  ciò comporta in termini di spazi                             centro di sperimentazione educativa.
                  disponibili e di personale. Questi pro-                          Una professione tristemente impoverita,
                  blemi, se le risposte (e le risorse) non sa-                  quella degli insegnanti? In effetti sì, perché
                  ranno adeguate, rischiano di aggravare                        i docenti di ogni ordine e grado sono i meno
                  la malattia che la scuola italiana deve,                      pagati d’Europa. Sono anche i più anziani e
                  prima di ogni altra cosa combattere                             con una quota di precariato molto con-
                  che è quella della diseguaglian-                                      sistente. Una quota certamente
                  za. Una malattia che il periodo di                                    destinata a salire, visto che ci sarà

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Con Il futuro si costruisce a scuola
bisogno di nuovi insegnanti, a causa della neces-          Università, prove di ripartenza:
                                                           ma il rischio è un calo di studenti
sità di ridurre il numero di studenti per classe e
talvolta estendere la durata del tempo scuola. Ma
la questione del personale non è solo un fatto di
numeri. A fronte di una buona dotazione tec-               Accanto al tema della ripartenza della scuola c’è quello della ripartenza dell’università.
nologica (oltre il 90% delle scuole usa il registro        Che forse, a proposito di didattica a distanza, se l’è cavata meglio: nonostante qualche
elettronico, ad esempio), meno di un docente su            difficoltà iniziale, lezioni, esami e lauree da remoto hanno funzionato anche online, tanto
due si é formato sugli strumenti digitali. Anche per       che moltissime università continueranno a farne ampio uso: la previsione è che ci sarà un
questo un capitolo delle linee guida, già da luglio,       mix di lezioni classiche e di lezioni a distanza, a seconda delle necessità e dell’affollamen-
era dedicato all’aggiornamento professionale del           to dei corsi. «La didattica a distanza – si legge infatti in una nota della Crui, la Conferenza
personale scolastico. A onore dei nostri insegnanti        dei rettori italiani - è stato uno strumento indispensabile per garantire il diritto allo
va detto che il nostro Paese risulta quello in cui la      studio durante il picco della pandemia. Ma la didattica è un’esperienza formativa sociale,
Dad (didattica a distanza) ha funzionato meglio:           non solo cognitiva. Quindi l’università non può prescindere dall’aula in presenza, ovvero
lo dice una ricerca effettuata dalla casa editrice         il luogo in cui studenti e docenti si incontrano. Con questa decisione, le università con-
specializzata Pearson: durante il lockdown, il 77%         fermano la loro responsabilità nei confronti dei territori di appartenenza. Responsabilità
degli insegnanti ha svolto videolezioni in diretta         che continua a ispirare la progettazione delle misure necessarie a garantire la sicurezza
e il 49% ha proposto contenuti audio e video regi-         del rientro di studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo». Nonostante questo,
strati. Inoltre i docenti dichiarano di voler proporre     però le previsioni sono fosche e prevendono un forte calo di studenti, dovuto anche (e so-
sempre di più verifiche e test interattivi, passando       prattutto) all’impoverimento di tante famiglie, tanto che anche il ministro per la ricerca
dal 37 attuale al 45% e di voler accrescere l’utilizzo     Gaetano Manfredi ha lanciato l’allarme: «Temiamo che il 20% degli studenti abbandoni i
di contenuti e libri digitali. E questa è una buona        corsi». Una preoccupazione suffragata dai dati Svimez, secondo cui circa 10mila studenti
notizia perché di una quota di didattica a distanza        potrebbero non iscriversi agli atenei italiani.
ci sarà ancora bisogno.                                    Si parla, in particolare, di circa 9.500 studenti su scala nazionale, di cui 6.300 nel mezzo-
   «Si lavora– spiega il presidente dell’associazione      giorno e i restanti 3.200 per il centro nord. La crisi di iscrizioni, se ci sarà, è figlia della crisi
nazionale presidi, Antonio Giannelli – sull’ipo-           economica provocata dal Covid-19; e in un paese che ha la percentuale di laureati tra le
tesi che, in caso di necessità per nuovi ma circo-         più basse d’Europa. Nel 2018, infatti, secondo i numeri raccolti da Eurostat, il 32,3% dei
scritti focolai, si debba sospendere la didattica in       cittadini europei tra i 15 e i 64 anni era laureato; mentre nessuna delle regioni italiane
presenza in una scuola o in una singola classe. E          ha una percentuale di laureati superiore alla media europea. La media italiana è ferma al
sono convinto che la situazione sarebbe migliore           27,8% al penultimo posto, davanti soltanto alla Romania. E vanno ringraziate le donne
che in passato: la scuola sarebbe più organizzata, i       che hanno raggiunto il 34% di laureate contro il 21,7% dei laureati uomini.
docenti sarebbero più esperti». Secondo il “mae-           Dunque occorre correre ai ripari. Verranno introdotte misure economiche rivolte agli
             stro di strada” Marco Rossi Doria con         studenti come l’allargamento della no tax area fino a 20mila euro, la misura che permette
               la didattica a distanza sarebbe nato        agli studenti con redditi bassi di non pagare le tasse universitarie. Quindi molte più
                «un modello di classe rovesciata           famiglie potrebbero avere un esonero totale.
                 molto interessante: spesso sono           Ma l’allargamento dell’esenzione dalle tasse universitarie, per garantire il diritto allo stu-
                stati i ragazzi ad aiutare gli adulti,     dio nell’anno terribile del Covid-19 - a cui vanno sommati gli sconti previsti (fino all’80%)
                in una forma cooperativa molto             per i redditi sotto i 30mila euro, e alle borse di studio e agli incentivi per colmare il divario
                   efficace».                              digitale - rischiano di far saltare i bilanci di molti atenei. Anche qui dunque è necessario
                       Ma, in questo strano inizio         un ingente investimento da parte dello Stato.
                     di anno scolastico, dovrebbe
                     esserci consapevolezza del fatto

                                                                                                                     3,5%
                     che la scuola abbia bisogno
                      di ingenti risorse, perché è di
                     gran lunga l’investimento più
                   produttivo che si possa fare in                                                                      Italia
                     questo periodo di crisi. Anche
                       per provare a rimediare, se
                         possibile, al gap con gli altri
                         paesi europei. Secondo i dati
                        Eurostat più recenti, del 2017,                                                              4,6%
                      l’Italia ha investito nell’istru-
                   zione pubblica il 7,9 % della sua
                                                                                                                     media
               spesa pubblica, risultando ultima tra                                                                Europea
               gli stati Ue. In rapporto al Pil, invece,
                   nel 2017 l’Italia ha speso una cifra
                       equivalente al 3,5 % della                                                            spesa per istruzione
                                 continua a pagina 6
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Consumatori settembre 2020                                                                                                                                      5
Con Il futuro si costruisce a scuola
primo piano istruzione

INTERVISTA

«Per la scuola è un anno costituente,
il futuro del paese passa da qui»
                                           rofessore, secondo lei il paese         crescita civile. Il problema è che il nostro paese,

                                P
                                           ha capito che la scuola è forse         anche prima del virus, era un paese che non
                                           l’unico antidoto alla disegua-          cresceva abbastanza, cioè con una crescita così
                                           glianza e alla crescita sociale e       bassa, dello 0,3% che indicava che metà del paese
                                           civile dei suoi cittadini?              era già sotto. E che dire dei tassi di abbandono
                            C’è stata una presa di attenzione della rilevanza      scolastico? Alcune regioni, in particolare l’Emi-
                            della scuola come fattore di uguaglianza e di          lia-Romagna, sono allineate all’Europa, ma nelle
                            crescita per un paese. Ma ho l’impressione che         regioni del sud il tasso di abbandono raggiunge
                            avendo enfatizzato molto il concetto dell’emer-        praticamente il 30%, il che vuol dire che un ragaz-
    PATRIZIO BIANCHI        genza, oggi la richiesta è “si ritorni come prima”.    zo su tre non va più a scuola. Siamo un paese che
  CATTEDRA UNESCO           Invece bisognerebbe pensare che comunque il            per anni non ha investito sulla scuola. Un paese
    IN EDUCAZIONE,          “prima” non è più adeguato a un’epoca come la          che quando si dice “autonomia” non ha capito cosa
CRESCITA, UGUAGLIANZA       nostra. L’enfatizzazione su tutta la parte mecca-      vuol dire, ed è contro quell’idea di responsabilità
   ALL’UNIVERSITÀ           nica della ripresa, cioè su metri di distanziamento,   che sta alla base dell’autonomia, e cioè contro i
     DI FERRARA E           mascherine, spazi, è giustissima, ma bisognerà         patti educativi di comunità che abbiamo proposto
 COORDINATORE DELLA         anche soffermarsi su quello che la scuola vuol dire    al governo. Eppure molti presidi, in situazioni di
    COMMISSIONE DI          come fattore di crescita. La pandemia ha messo in      straordinaria difficoltà, nei mesi scorsi, hanno
ESPERTI DEL MINISTERO       evidenza che cosa vuol dire mancanza di scuola,        dimostrato che è possibile stabilire una regola
   DELL’ISTRUZIONE          e dunque ci dà anche la straordinaria opportunità      nazionale, ovvere delle linee guida, ma poi occorre
                            di ripensare che la scuola nel nostro secolo deve      lasciare ai dirigenti scolastici, alle comunità la
                            essere la via per permettere ai ragazzi di utiliz-     responsabilità di riuscire ad applicarle al meglio.
                            zare al meglio e con coscienza gli strumenti per       Noi dobbiamo puntare dunque su un paese che
                            comprendere di più un mondo complicato. E per          vuole uscire da questa crisi con più democrazia
                            creare un forte senso di comunità tra eguali.          e partecipazione. e ovviamente servono anche
                                                                                   risorse adeguate.
                            Eppure si farà fatica a uscire dall’emer-
                            genza, i mesi estivi sono trascorsi tra le             Cosa intende precisamente quando parla
                            polemiche…                                             di patti educativi di comunità?
                            Un paese che continua a parlare di emergenza           I patti di comunità sono uno un scambio conti-
                            non va avanti. Bisogna andare oltre, e trasfor-        nuo e non casuale tra un territorio e la scuola.
                            mare quello che è avvenuto in una occasione di         Uno scambio che non è semplicemente portare

    continua da pagina 5
ricchezza nazionale, quintultima in graduatoria e                                  si trovano gli spazi – prosegue Giannelli – allora il
ben al di sotto della media europea (4,6 %).                                       dirigente scolastico deve fare dei sottogruppi,
   Sono proprio queste cifre a rendere difficile oggi                              dei turni, e dunque occorre un docente in più».
l’uscita dall’emergenza. «Non c’è dubbio – conti-                                  Secondo i sindacati, la situazione è drammatica
nua Antonio Giannelli – che di recente siano state                                 e le condizioni per riaprire faticano ad esserci: «I
aggiunte molte risorse, ma queste non possono                                      dirigenti scolastici – spiega il leader della Cgil scuo-
recuperare 30-40 anni di trascuratezza. Ad                                         la, Francesco Sinopoli – sono a caccia di spazi;
esempio: non sono state costruite aule dove oggi                                   serve un organico straordinario per garantire la
servirebbero di più. Cioè nelle grandi città e nella                               riapertura della scuola in presenza». Per questo la
scuola secondaria, dove si tende ad avere classi un                                ministra Azzolina ha chiesto al ministero dell’E-
po’ più affollate. Abbiamo calcolato che abbiamo                                   conomia 80mila nuovi docenti. Una cosa è certa:
circa il 10% di classi da sistemare». Significa circa                              c’è bisogno di tante risorse e molta fantasia per
30mila aule. «Se per queste 30mila situazioni non                                  quello che Patrizio Bianchi, il capo della task force

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Con Il futuro si costruisce a scuola
i bambini al museo, ad esempio. È riuscire ad            da casa la didattica delle scuole. Cosa                      Diplomati
avere con il territorio una contiguità stabile, coi      chiede oggi la scuola a queste famiglie?
musei, certo, ma anche con le imprese. Insomma           Che continuino ad essere protagoniste. L’auto-

                                                                                                                        62,2%
tutto deve diventare un patrimonio educativo.            nomia scolastica si giustifica solo se le famiglie
Ci hanno chiesto, a proposito del rapporto finale        ne fanno parte. Purtroppo oggi assistiamo più
che abbiamo consegnato al governo a metà luglio:         che altro a famiglie che sono antagoniste della
                                                                                                                           Italia
che cosa c’è di nuovo? Noi abbiamo risposto che          scuola. Ma la scuola in territorio funziona solo se
non c’è niente di nuovo, c’è solo l’obbligo di portare   le famiglie partecipano a questa autonomia. Il mio
coerentemente fino in fondo quello che si è co-
minciato, perché nella scuola si cominciano tante
                                                         auspicio è che le famiglie tornino ad occuparsi
                                                         della scuola, e a chiedere che la scuola dei loro figli        78,8%
riforme che poi non si portano a termine. E l’idea       sia una buona scuola per questa epoca. Non può                  media
più importante che dobbiamo portare a termine è          essere la scuola di 30, 40 anni fa: il che non vuol            europea
quella della scuola come luogo di uguaglianza e di       dire rinunciare ai programmi, che sono importan-
crescita.                                                ti, però devono essere calibrati e messi in relazio-
                                                         ne con le esigenze di oggi.
Come sarà questo anno scolastico?
Tutto l’anno dovrà essere un anno costituente.           Un tempo scuola prolungato potrebbe es-
Cioè non solo di recupero ma di avanzamento.             sere un antidoto alle dispersione scolasti-
Tutto l’anno deve essere un anno in cui si ripen-        ca, anche per restituire ai ragazzi il tempo                  Laureati
sa profondamente e positivamente alla scuola. Il         che è stato loro tolto?
problema, ad esempio, non sono le mascherine,            Dipende da cosa ci mettiamo dentro, in questo
ma educare i nostri bambini al fatto che la ma-
scherina è un segno di rispetto nei confronti de-
                                                         tempo. La scuola non è un badantato, che è una
                                                         funzione anche importante, si badi bene, ma                    19,6%
gli altri e di se stessi, è uno strumento che serve      non è questo il punto. Se noi potessimo riempire                  Italia
per la vita sociale che va riconquistata. Bisogna        il tempo dei bambini di informatica, musica, vita
inventarsi una pedagogia della crisi, perché i           sociale ed educazione alla vita collettiva, alla
bambini vivranno altre crisi, vivranno altri lutti:
per questo dovrà essere un anno costituente
                                                         Costituzione, allo sport come fisicità, avremmo
                                                         fatto un’operazione meritoria. Insomma, bisogna
                                                                                                                        33,2%
nel senso di ripensare a cosa serve la scuola. La        che in quelle ore in più ci sia un contenuto educa-             media
scuola serve per fare uguaglianza. Oggi c’è un           tivo, non semplicemente il tenere inchiodato un                europea
malessere sociale che solo in parte è colpa del          bambino al suo banco.
virus, perché il virus ha semplicemente messo in
                                                                                                                       Dati Istat 2019
evidenza dei problemi che c’erano anche prima e          Anche nelle Università si potrebbe verifi-
che vanno affrontati. La dispersione scolastica,         care un forte calo degli iscritti…
ad esempio. Diciamocelo francamente: la disper-          Il problema dell’università non è la didattica a
sione scolastica non è causata dall’assenza di           distanza o in presenza. Se si ripristinasse l’idea
copertura di rete.                                       che l’università sia uno strumento fondamentale
                                                         per la crescita delle persone e per la loro afferma-
Professore, durante l’emergenza le fami-                 zione nel lavoro, certamente non ci sarebbe calo
glie hanno un grande ruolo nel sostenere                 degli iscritti.

di esperti nominato da governo, chiama “anno                                          traguardo europeo che prevede un tasso di
costituente” della scuola italiana (vedi l’intervista                                 abbandono scolastico inferiore al 10%. L’Italia
in queste pagine). Per recuperare quello che la                                       anche qui si piazza agli ultimi posti della
sociologa Chiara Saraceno ha chiamato «lo scanda-                                     classifica europea (fanno peggio solo Romania,
lo della disattenzione sulla scuola che sembra non                                    Malta e Spagna). In alcune regioni il tasso è
avere limite», perchè «la scuola sembra sempre un                                     elevatissimo (Sardegna 33%, Campania 29,2%) e
problema di contratti, di numero di docenti, di orari                                 la crisi che stiamo attraversando rischia di
e non è mai un problema di apprendimento e di                                         peggiorare ancora la situazione. «Sono 30 anni
diritti educativi dei ragazzi».                                                       - conclude Giannelli - che purtroppo conosciamo il
   E dire che da qualche anno la dispersione                                          tasso di abbandono scolastico e soprattutto il forte
scolastica, seppure sempre grave, era in calo. Nel                                    divario tra nord e sud. Per questo bisogna fare in
2018 era pari al 14,5%, contro il 20,8% del 2006.                                     modo che la scuola migliori il suo livello qualitati-
Un dato che tuttavia non è ancora in linea con il                                     vo, in particolare al sud».

Consumatori settembre 2020                                                                                                               7
Con Il futuro si costruisce a scuola
primo piano istruzione

INTERVISTA

«Usiamo bene la didattica online
E le lezioni non siano monologhi»
                                             lla professoressa                   aprendo le porte a forme di didattica non lineare, che consente

                                     A
                                             Maria Ranieri, che                  alle persone di modellare i tempi sulla base dei propri bisogni e
                                             in collaborazione                   ritmi di apprendimento. Nella didattica asincrona, infatti, c’è un
                                             con Coop ha propo-                  momento giusto per tutti e per ciascuno. I processi creativi non
                                             sto una serie di                    rispettano gli orari dettati dalla campanella.
                              lezioni web sui temi della                         In terzo luogo, tutto ciò che è digitale è editabile, riusabile,
                              didattica a distanza, abbiamo                      quindi adattabile, contestualizzabile, facilmente esportabile. La
                              chiesto quali possono essere i                     produzione di contenuti digitali richiede tempo e impegno, ma la
                              punti di forza della didattica                     loro riutilizzabilità e adattabilità compensa ampiamente gli sforzi
    MARIA RANIERI             online e come può convivere                        iniziali.
 DOCENTE DI TECNOLOGIE        con quella in presenza, guar-                      Anche alla luce di quanto avvenuto durante il lock-
  DELL’INFORMAZIONE E         dando al di là dell’esperienza                     down, in che misura le tecnologie disponibili possono
  DELLA COMUNICAZIONE         Covid-19.                                          condizionare/limitare o potenziare l’uso di questo tipo
    ALL’UNIVERSITÀ DI         Vorrei segnalare tre principali punti di           di didattica?
         FIRENZE              forza della didattica online, stretta-             Una pratica piuttosto diffusa durante il lockdown è stata quella di
                              mente legati al concetto di persona-               realizzare videolezioni sincrone o registrate sulla falsariga della
                             lizzazione/individualizzazione dei                  lezione frontale, dove il docente spiega e gli studenti ascoltano. I
                             processi di apprendimento.                          sistemi di videoconferenza supportano questo tipo di approccio
In primo luogo, nella didattica online l’insegnamento e l’appren-                didattico di taglio trasmissivo, che però nella didattica a distanza
dimento avvengono indipendentemente dalla condivisione di                        rischia di rendere ancora più povero il processo formativo. Ma i
uno spazio fisico come condizione per lo scambio: il docente può                 sistemi di conferenza possono anche abilitare lezioni interattive,
articolare diversamente le relazioni con gli studenti, alternando                lezioni basate sullo scambio dialogico, la discussione e il coinvol-
interazioni individuali, interazioni in piccoli gruppi, interazio-               gimento attivo degli studenti. La tecnica è sempre la stessa: la
ni con tutta la classe. Non un unico spazio relazionale, quello                  domanda socratica, il dialogo autentico, l’ascolto attivo. Non è la
dell’aula fisica, ma una molteplicità di relazionali generative di               tecnologia ad ostacolare questo approccio… ma la disposizione
spazi per apprendere.                                                            dell’insegnante.
In secondo luogo, nella didattica online l’insegnamento e l’ap-                  Quali gli errori da evitare nel rapporto con i ragazzi?
prendimento possono avvenire anche in modalità asincrona,                        Riparto dalla risposta data alla precedente domanda: evitare di

Torna Saperecoop: dalle piazze... allo scaffale digital
Dalle piazze delle Giornate dei giovani consumatori del 1980, con le prime       responsabili e attivi che partecipino pienamente e con consapevolezza alla
proposte di pedagogia dei consumi all’insegna dell’imparare facendo, allo        vita civica, culturale e sociale della loro comunità; lo sviluppo sostenibile
scaffale digitale del 2020 che arricchisce la consolidata offerta di percorsi    per affermare una visione integrata delle diverse dimensioni dello sviluppo
in presenza di contenuti e strumenti didattici da fruire in autonomia o in       non solo ambientale ma anche economico e sociale; la cittadinanza digi-
modalità mista (in presenza e a distanza) per supportare la scuola che cam-      tale per un uso responsabile, sostenibile e critico delle tecnologie digitali.
bia. Con particolare attenzione a metodologie e contenuti innovativi, torna      Quest’anno c’è un nuovo progetto grafico per la guida e il sito Saperecoop
anche quest’anno Saperecoop, il progetto capace di coinvolgere 250.000           (www.saperecoop.it) elaborato dalla casa editrice il Barbagianni e affi-
bambini e ragazzi, 11.000 classi e 13.000 insegnanti. Quest’anno Sapereco-       dato all’anima di Daniela Pareschi (illustratrice, disegnatrice, scenografa
op è un “kit di risorse” offerto gratuitamente a supporto della didattica e      di cinema e teatro) capace con la sua mano di ben interpretare i messaggi
dei piani dell’offerta formativa per stimolare bambini e ragazzi a sviluppare    chiave dell’educazione al consumo consapevole: l’uomo come attore
il pensiero critico, il consumo consapevole e la cittadinanza attiva.            centrale, dalle cui scelte dipendono le sorti del mondo e la correlazione fra
Una proposta educativa di particolare attualità perché fortemente coe-           tutto ciò che ci circonda, per cui ogni azione e ogni soggetto non sono mai
rente con i tre assi, che costituiscono obiettivi di apprendimento, indicati     isolati e a se stanti ma parte di un tutto.
nelle Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica emanate dal          Come di consueto si è chiesto a esperti e firme autorevoli una riflessione
ministero dell’Istruzione: lo studio della Costituzione, per formare cittadini   sulla scuola e sul mondo che cambia perché diventi uno stimolo ai docenti:

8                                                                                                                            Consumatori settembre 2020
Con Il futuro si costruisce a scuola
Terra, uomini e clima

fare lezioni assimilabili a monologhi, gli studenti                                                  Luca Mercalli
vanno coinvolti in modo attivo, vanno ascoltati e                                                    Presidente società
resi partecipi del processo di insegnamento-ap-                                                      meteorologica italiana
prendimento. Occorre poi evitare di caricare gli
studenti di compiti senza restituire un feedback
puntuale nell’ottica della valutazione formativa:

                                                                    Se la scuola insegna
i ragazzi si aspettano dagli adulti considerazio-
ne, incoraggiamento, è nostro dovere orientarli
nella complessità, favorendo lo sviluppo della loro

                                                                   a difendere l’ambiente
autonomia emotiva e cognitiva. Infine, raccomando
di evitare di far finta di nulla: ogni tanto, con un
sorriso, chiedete loro “Come va?”, specie in situazio-
ni di emergenza come quella che abbiamo vissuto.

                                                                   A
Vedrete che otterrete non solo gratitudine per il
vostro interessamento ma anche spunti straordi-                             scuola è più facile che si studino le Guerre puniche che il riscaldamento glo-
nari per una didattica autentica, nonostante gli                            bale. Chissà perché la contemporaneità è sempre al fondo dei programmi e
schermi, nonostante le piattaforme, che dividono,                           non ci si arriva mai entro l’anno scolastico. Allora invertiamo il programma:
ma ci uniscono anche.                                              cominciamo dai problemi pressanti di oggi e via via andiamo indietro nel tempo.
Dal punto di vista dei ragazzi e delle fami-                       Se poi non fosse possibile occuparsi delle gesta di Alessandro Magno, pazienza!
glie, quale deve essere il corretto approccio                      Meglio conoscere chi fu Svante Arrhenius, il premio Nobel per la chimica che nel
a esperienze di questo tipo?                                       1896 identificò nella combustione del carbone il futuro riscaldamento del nostro
La tecnologia digitale in questi mesi ci ha permesso               pianeta!
di rimanere connessi anche se distanti. Il distanzia-                  L’educazione ambientale, che dall’anno scolastico 2020-21 dovrebbe diventare
mento fisico non si è tradotto in distanziamento                   materia obbligatoria, è fondamentale per preparare i nostri giovani al futuro che
sociale, almeno per larga parte della popolazione. E               li attende e alle azioni indispensabili subito per ridurre l’entità dei danni che pur-
ciò lo dobbiamo alle tecnologie di rete. Detto ciò,                troppo dovranno affrontare. L’aspetto interessante dello studio dei rischi climatici
bisogna anche stare attenti al rovescio della                      e ambientali è che si tratta di una materia trasversale, che investe tutti i saperi:
medaglia. L’uso della tecnologia può scivolare                     ovviamente si parte dalle scienze naturali, con la fisica, la chimica e la matemati-
nell’ipertrofia tecnologica, vale a dire nell’uso                  ca, strumenti di base per capire il funzionamento dei processi che avvengono sul
eccessivo delle piattaforme digitali, ai danni del                 pianeta. Ma poi la storia e la geografia che si sviluppano anche in base ai tipi di
benessere psicofisico della persona. Si comincia                   climi e ai loro cambiamenti nel tempo in relazione alla produttività agricola, da
oggi a parlare di benessere digitale e credo sia                   cui carestie, conflitti militari ed economici, migrazioni di popoli. La letteratura
sempre più necessario parlarne. Occorre maturare                   apparentemente lontana da questi temi, spesso li ha invece anticipati e compresi
un rapporto equilibrato con le tecnologie, integran-               meglio della scienza stessa: Manzoni nel descrivere la peste di Milano del 1630
do le opportunità dell’immateriale digitalizzato con               illustra benissimo la mancanza di lungimiranza e prevenzione della società dell’e-
i benefici del fare esperienza diretta del corpo.                  poca, non molto diversa da oggi; Italo Calvino ci parla di speculazione edilizia,
                                                                   smog e rifiuti con eccezionale capacità narrativa, fino ai romanzi di climate-fiction
                                                                   dei giorni nostri, come “Qualcosa là fuori” di Bruno Arpaia, che ipotizza una
Pino Boero propone una riflessione su Gianni Rodari (nel           futura migrazione degli italiani fiaccati dalla siccità verso la Scandinavia, dove
centenario della nascita); Elena Granata immagina in               vengono respinti come noi facciamo oggi con gli africani sui barconi.
modo visionario come potrebbe svolgersi la nuova scuola,               Le scienze sociali e la psicologia sono importanti per capire come mai non
mentre Maria Ranieri (intervistata in queste pagine) entra         siamo capaci di reagire correttamente agli allarmi ambientali, mentre la filosofia
nel concreto di come dovrebbe articolarsi una didattica            potrebbe indirizzarci verso una maggior etica della natura e una sobrietà nei
digitale; Massimo Cirri incentra il suo pezzo su come gli          consumi. Perfino l’arte ha relazioni con il clima: i pittori fiamminghi del ‘500 e ‘600
strumenti tecnologici di oggi condizionino la dieta media-         con i loro gelidi paesaggi hanno contribuito a descrivere quella che oggi chiamia-
tica dei ragazzi e fa riflettere su come la vicinanza fisica tra   mo “Piccola età glaciale”. E poi c’è il diritto, ovvero le leggi che dovrebbero difen-
il fornitore e il fruitore di contenuti cambi il rapporto con      dere il clima e l’ambiente, c’è l’economia, che dovrebbe completamente cambiare
il mondo.                                                          registro diventando “verde”, c’è l’agricoltura che dovrà adattarsi a nuovi climi, c’è
Da settembre ripartirà anche Coop per la scuola 2020,              l’architettura che si dovrà orientare verso il risparmio energetico e l’impiego delle
iniziativa che sostiene le scuole del territorio attraverso        energie rinnovabili lavorando insieme agli ingegneri dell’ambiente e dell’energia.
la fornitura di materiali didattici e informatici e tanti altri    E infine ci sono le nuove materie, come l’economia circolare, il riciclo dei rifiuti,
articoli che le scuole potranno richiedere gratuitamente.          la comunicazione e il giornalismo ambientale. Per insegnare tutto questo servono
All’iniziativa le famiglie aderiscono con il meccanismo del        però anche docenti preparati, quindi bisogna pensare anche a un imponente piano
collezionamento dei buoni scuola ottenuti attraverso i             formativo per professoresse e professori su temi che sono in continua evoluzione.
punti sulla spesa.                                                 Certo, le Guerre puniche erano più comode...
(Carmela Favarulo)

Consumatori settembre 2020                                                                                                                                   9
Con Il futuro si costruisce a scuola
primo piano economia e società

Prezzi giusti,
più diritti
e legalità
— Dario Guidi

Continua la battaglia contro caporalato e sfruttamento nelle campagne.
Una indagine di Oxfam sulla grande distribuzione premia Coop. Ma la
sfida è ancora lunga e, come spiegano le voci di chi opera in prima linea,
servono più trasparenza e informazione verso i consumatori
10                                                         Consumatori settembre 2020
è un nucleo di concetti su cui
                                                               «Coop c'è, ma non
    C'
                concordano tutti quelli che si battono

                                                               tutte le imprese
                davvero e lo fanno sul campo (a
                cominciare da associazioni, enti di
                volontariato e sindacati) contro lo
sfruttamento, il caporalato e per la tutela dei diritti
di chi lavora nella filiera agricola italiana. Un nucleo
di concetti che si può riassumere così: a un prezzo
                                                               sono uguali»
giusto ed equo non si arriva inseguendo la logica              — Maura Latini
del prezzo più basso ottenuto a spese dei diritti dei            Amministratore delegato di Coop Italia
lavoratori agricoli; il prezzo giusto va costruito
partendo da un adeguato riconoscimento del lavoro
dei produttori e di chi opera nei campi; i consumatori                        impegno di Coop sul fronte della lotta all’illegalità e al

                                                                  L'
devono essere messi in grado di sapere cosa c’è                               caporalato, per il rispetto dei diritti dei lavoratori e la
dietro al prodotto che comprano e c’è un ruolo                                costruzione di rapporti costruttivi con i produttori è una
fondamentale che, in particolare le catene della                              storia lunga. Già più di vent’anni fa Coop è stata tra i primi
distribuzione, possono svolgere in questo senso;                              in Europa a ottenere la certificazione etica SA8000;
dunque servono trasparenza e informazione,                     un’adesione volontaria che ha significato adeguare i processi produttivi
perché solo da qui possono nascere scelte consape-             di molte aziende italiane a norme tali da aumentare il rispetto e la
voli e sostenibili.                                            tutela dei diritti dei lavoratori con standard verificabili da enti terzi.
   In un pase complicato come l’Italia cambiare le             Siamo stati spesso pionieri nel chiedere ai nostri fornitori di sotto-
cose e sconfiggere davvero il caporalato non è cosa            scrivere capitolati e impegni, un tempo considerati impossibili e troppo
facile e semplice, anche se passi avanti e risultati           esigenti. Ma alla fine queste scelte sono state uno sprone per un
importanti sono stati conseguiti (a cominciare                 miglioramento di tutta la filiera. E non solo della nostra. Questo è
dalla specifica legge di contrasto varata durante il           un altro valore della cooperazione: non lavorare solo per se stessa ma
governo Gentiloni). Continuano però a mancare, a               pensare e agire in maniera inclusiva.
completamento della legge, quelle organizzazioni                  Negli ultimi anni abbiamo portato avanti la campagna “Buoni e giu-
dei servizi che sono indispensabili per questi lavo-           sti”, individuando 13 filiere agricole più a rischio e svolgendo decine e
ratori spesso stranieri, senza dimora, senza mezzi             decine di controlli, con una attività importante e rigorosa che è tuttora
di trasporto, senza formazione, che devono essere              in corso.
indirizzati e aiutati anche solo a recarsi nei luoghi di          Quando lo scorso anno la Camera dei deputati ha discusso la norma
lavoro. Ma quel che è evidente è che ai controlli e            contro le aste al doppio ribasso abbiamo espresso la nostra sod-
alla necessaria repressione sul campo occorre                  disfazione: è una misura che va nella giusta direzione, ma occorre
assolutamente affiancare molte altre cose, i                   che diventi legge. Subito aggiungendo che questo strumento noi, a
servizi appunto, ma anche comportamenti consape-               differenza di altre catene soprattutto di discount, non lo abbiamo mai
voli e responsabili di tutti gli altri attori della filiera,   usato, proprio perché consapevoli che così si introducevano logiche che
sino ad arrivare a chi acquista nei negozi, che deve           rischiano di penalizzare i produttori. Dunque il primo punto che per noi
chiedere e pretendere prodotti, certo convenienti,             è fondamentale sottolineare è che le catene della grande distribuzione e
ma anche buoni e giusti.                                       gli operatori presenti sul mercato non sono tutti uguali.
   Altro concetto fondamentale da non dimenti-                    Troppo spesso c’è chi fa generalizzazioni che sono per noi inaccetta-
care è che non tutti gli attori sulla scena sono               bili. Continueremo comunque a impegnarci per fare la nostra parte e
uguali e non tutti mettono lo stesso impegno per               per stimolare i nostri interlocutori ad ogni livello, perché convinti che
far cambiare questo stato di cose. E dunque rispetto           l’affermazione di prezzi giusti ed equi non si ottiene per legge, ma è un
a generalizzazioni e considerazioni superficiali,              percorso che richiede il contributo di tutti.
che spesso si sentono e omologano tutte le realtà,                In questo percorso dobbiamo considerare che l’anello debole della
è bene avere le antenne dritte ricordando che tra              filiera non è solo chi produce e/o raccoglie ma lo sono anche una parte
produttori come tra industrie o catene della distri-           di coloro che acquistano.
buzione ci sono differenze importanti e c’è chi (e lo             Un prezzo è giusto se è alla portata di tutte le fasce di reddito
vedremo dopo in particolare per quel che riguarda              degli acquirenti, ancora di più adesso dove le difficoltà economiche del
Coop) è impegnato da anni perché le cose cambino               post Covid sono ancora tutte da comprendere. Ecco quindi la necessità
davvero, mentre c’è chi invece certi problemi se li            di lavorare sempre più per ricercare maggiore efficienza nei processi
pone molto meno.                                               produttivi; ridurre al minimo le intermediazioni, rendere efficiente la
   E questo chiama in causa anche le scelte                    raccolta in campo, usare la tecnologia per ridurre i consumi di fertiliz-
d’acquisto che il consumatore farà: perchè se                  zanti di fitofarmaci e di acqua, ridurre i costi energetici e migliorare la
quando compra penserà solo a spender poco (cosa                rete dei trasporti. Efficienza dunque per ricercare il prezzo giusto
ovviamente comprensibile in tempi di diseguaglian-             per il produttore e per il consumatore.
                                   continua a pagina 12

Consumatori settembre 2020                                                                                                               11
primo piano economia e società

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                        ze crescenti difficili come quelli che stiamo vivendo),         Come spiega Marco Omizzolo, sociologo che da
                        quando si troverà a vestire i panni del lavoratore,          anni si occupa di agromafie (le sue inchieste hanno
                        magari di quella stessa filiera, avrà vita più difficile     permesso di sollevare il velo sulla condizione dei
                        nel chiedere tutele e diritti.                               lavoratori agricoli nell’Agro Pontino) «nel nostro
                           Quelle accennate sono tematiche a cui, fortunata-         Paese, queste agromafie muovono 25 miliardi
                        mente, si sta prestando sempre più attenzione. E c’è         di euro: una montagna di denaro che alimenta i
                        una spinta che viene da quei soggetti citati all’inizio      sistemi criminali, compresi quelli che si sono inseriti
                        (associazioni, volontariato, sindacati, ecc.) che con        in qualche filiera». Sul versante della repressione, il
                        iniziative di tipo diverso vogliono promuovere una           piano triennale di contrasto al caporalato varato nei
                        maggiore conoscenza sulla situazione esistente e             mesi scorsi ha fatto fare grandi passi avanti, ma le
                        sollecitare comportamenti virtuosi dei soggetti in           vere sfide, sostiene Omizzolo, sono sul lato cultura-
                        campo. Se l’estate è la stagione in cui spesso le vi-        le: «L’alleanza tra consumatori e distribuzione può
                        cende legate alla filiera agricola finiscono alla ribalta    fare la differenza».
                        della cronaca (spesso per situazioni problematiche              Le filiere agroalimentari sono particolarmente
                        se non peggio), ciò che conta però è far sì che la spin-     complesse: tanti passaggi non sempre agevolano la
     Non basta la       ta a migliorare la situazione continui anche nel resto       trasparenza. Una parte della grande distribuzione
  repressione, per      dell’anno e non finisca nel dimenticatoio.                   (non Coop ovviamente) continua a inseguire il mas-
                           Un esempio significativo in questo senso è quello         simo ribasso «con il sistema delle doppie aste
cambiare certe cose     dell’indagine “Al giusto prezzo”, giunta alla                all’acquisto di prodotti (un sistema informatico che
 serve un impegno       seconda edizione, che Oxfam (una organizzazio-               mette in gara i produttori e vince chi fa il prezzo più
                        ne internazionale che si batte contro ingiustizia e          basso ndr) rivenduti a pochi centesimi e ricoperti
  di tutti i soggetti   povertà) realizza per misurare come si comportano            da operazioni di marketing», spiega ancora Oliviero
   lungo la filiera     rispetto a quattro temi chiave - la trasparenza e            Forti.
                        l’accountability, i diritti dei produttori di piccola           In più, proprio nei giorni della crisi del Covid-19 è
                        scala, i diritti dei lavoratori agricoli e i diritti delle   emersa con maggior forza la necessità di presidiare
                        donne – le più importanti catene della distribuzione         eticamente la filiera produttiva perché, spiega Elisa
                        in Italia (Coop, Conad, Esselunga, Gruppo Selex ed           Bacciotti, direttrice delle campagne di Oxfam Ita-
                        Eurospin). Ebbene, nel contesto di un miglioramen-           lia, «nessuno è al sicuro se non lo siamo tutti. E per
                        to generale dei dati, Coop si conferma la migliore           tanti lavoratori agricoli, costretti a vivere in luoghi
                        in tutti gli ambiti dell’indagine, mantenendo un             fatiscenti e ad accettare situazioni di lavoro ai limiti
                        netto e significativo distacco rispetto ai concorrenti.      dello sfruttamento, il rischio di veder peggiorate le
                        Coop migliora il suo posizionamento ottenendo un             proprie condizioni è molto alto».
                        40% come punteggio complessivo quando tutti i                   L’integrazione, la convivenza, la cittadinanza
                        competitor si posizionano al massimo al di sotto             sono dunque questioni di giusto prezzo. «Quan-
                        del 30% . In particolare sul segmento trasparenza            do una grande catena si mette in gioco davvero,
                        e accountability Coop sale al 46% (+13% sull'anno            completa un tassello importante perché non basta
                        precedente), per i diritti dei lavoratori si posiziona       contrastare repressivamente il capolarato», conclu-
                        al 54% (+12%), per i diritti dei produttori di piccola       de Forti. Bisogna fare un passo avanti e «creare le
                        scala sale al 42% (+15%) e sul tema delle donne le           condizioni affinché questo mercato non sia preda di
                        azioni implementate per migliorare la condizione             imprenditori senza scrupoli».
                        femminile con azioni sistematiche permettono di                 E questo, per il responsabile di Caritas, «si fa
                        raggiungere il 14%.                                          alzando la soglia di consapevolezza etica tra i
                           «L’obiettivo del nostro lavoro e di questo rappor-        consumatori». Una consapevolezza per la cura della
                        to – spiega Roberto Barbieri, direttore generale di          “casa comune”.
                        Oxfam – è di evitare che i problemi si scarichino sugli         «La trasparenza deve riguardare tutta la filiera
                        anelli più deboli della catena, che sono i produttori e i    - aggiunge il segretario della Fali-Cgil, Oliviero
                        lavoratori nei campi. Se la repressione verso chi viola      Mininni - così come il prezzo giusto si definisce
                        le norme è fondamentale, serve però soprattutto un           partendo dal basso e non dall'alto».
                        lavoro di prevenzione dei problemi. E, in particola-            Un prezzo al ribasso favorisce l’incremento delle
                        re, noi chiediamo alle catene della distribuzione di         disuguaglianze. Un giusto prezzo, assunto con
                        garantire a clienti e consumatori di non diventare           consapevolezza dal consumatore si rivela uno
                        complici inconsapevoli di violazioni o illegalità».          stimolo fondamentale per accrescere la responsabi-
                           Di «mettere i consumatori in grado di sapere cosa         lità sociale dei fornitori e dei subfornitori. E per
                        c’è dietro a ogni prodotto» parla anche Oliviero             dimostrarsi, come fa Coop, all’avanguardia di un
                        Forti, direttore dell’area migranti della Caritas            nuovo impegno per una responsabilità al tempo
                        Italiana.                                                    stesso economica, sociale e civile.

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«Per combattere contro le mafie
c'è bisogno di una filiera etica»
— Toni Mira caporedattore e inviato speciale del quotidiano “Avvenire”

Intervista al procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero De Raho che racconta
le infiltrazioni della criminalità organizzata nel mondo agro-alimentare

                                                                                                   restituiscono al coltivatore nemmeno il costo del
                                                                                                   lavoro. Di qui l’ulteriore conseguenza dello sfrutta-
                                                                                                   mento della manodopera, che è soprattutto fatta di
                                                                                                   immigrati che si adattano al lavoro sottopagato e
                                                                                                   senza alcuna copertura previdenziale. Su questi
                                                                                                   elementi di illegalità si fonda l’infiltrazione delle
                                                                                                   mafie nel settore alimentare» spiega il procuratore
                                                                                                   nazionale antimafia, Federico Cafiero De Raho.

                                                                                                   Quali condizioni del mondo agricolo favorisco-
                                                                                                   no questa infiltrazione?
                                                                                                   In primo luogo l’isolamento del coltivatore, che si tro-
                                                                                                   va molto esposto a rischio di mafia, camorra, ‘ndran-
                                                                                                   gheta. Quanti omicidi sono avvenuti nei confronti
                                                                                                   di coltivatori diretti che non avevano osservato le
                                                                                                   indicazioni, spesso implicite, delle organizzazioni
Nella foto il procuratore
                                                   infiltrazione da parte della ‘ndranghe-         criminali! Il terreno non è protetto e quindi consente
nazionale antimafia

                                      L'
Federico Cafiero De                                ta nel mercato ortofrutticolo di Milano         facilmente una reazione delle cosche nei confronti di
Raho con il fondatore di                           o quella di mafia e camorra nel                 chi non si adegua alle indicazioni che provengono da
Libera don Luigi Ciotti                            mercato di Fondi, in provincia di               determinati centri di potere. Da parte loro, poi, i sog-
                                                   Latina, o ancora in quello di Vittoria,         getti mafiosi a volte si mimetizzano dietro consorzi,
                                 in Sicilia, ci raccontano che le mafie si cibano anche            false cooperative, soggetti economici che hanno
                                 di prodotti agricoli. Come raccontano alcune indagini             una tradizione, e possono così controllare il mercato.
                                 su Cosa nostra, clan dei “Casalesi”, cosca Piromalli.             Accade per il calcestruzzo, ma anche per i prodotti
                                 «La compravendita dei prodotti ortofrutticoli                     ortofrutticoli. Tutti sono costretti ad aderire, ma
                                 all’ingrosso avviene spesso a prezzi che non                      poi chi ne beneficia è il soggetto mafioso.
                                                                                                                                         continua a pagina 14

Il racconto dei fornitori
«Coop sempre in prima linea per stimolarci a migliorare»
Coop durante l’estate ha realizzato una attività di comunicazione sui temi         stranieri. E noi abbiamo bisogno che queste persone possano stabilizzarsi e
che affrontiamo in queste pagine con diverse interviste a rappresentanti sin-      non restino figure di passaggio legate alla stagionalità».
dacali e di associazioni, a propri fornitori, che sono state proposte sul web e    Altra testimonianza è quella di Alessandra Damiani, della Orsini e Damiani,
sui social. Ora questi materiali sono tutti visibili all’indirizzo www.e-coop.it   una impresa che tra Marche e Abruzzo coordina 40 produttori agricoli:
Tra le testimonianze proposte c’è quella di Fabio Grimaldi, uno dei titolari       «Dobbiamo riconoscere che Coop è stata spesso pioniera nelle scelte
della Pietro Grimaldi, azienda in provincia di Salerno che produce conserve        e quindi nelle richieste verso i suoi fornitori. Dunque una realtà molto
e prodotti a base di pomodoro: «Lavoriamo con Coop dagli anni ’70 e ricordo        esigente, ma anche capace di affiancarti nel portare avanti i cambiamenti,
bene le resistenze del mondo agricolo che abbiamo dovuto superare perché           cioè cose che poi sono pian piano diventate la normalità per tutto il settore.
i requisiti che Coop già allora chiedeva non li pretendeva nessun altro. Da        Tra le ultime scelte di Coop quella di chiedere ai fornitori l’adesione alla
allora tanta strada è stata fatta e tanti passi avanti ci sono stati, anche se     Rete agricola di qualità, quando ancora l’Inps non era pronta a fornire la
oggi è doveroso riconoscere che la filiera italiana di qualità, che consente di    documentazione necessaria. Ma anche su questo siamo arrivati a tagliare
produrre le nostre eccellenze, si fonda in gran parte sul lavoro di immigrati      insieme un traguardo importante».

Consumatori settembre 2020                                                                                                                                     13
Le parole per dirlo                                                            primo piano economia

                                                                                                                           continua da pagina 13
photo Angelo Palombini

                                                              Simona Vinci                                               I prezzi sono talmente bassi che parlano da
                                                              scrittrice                                                 soli...
                                                                                                                         È chiaro che sono determinati da soggetti rispetto
                                                                                                                         ai quali chi vende non può rifiutare quel prezzo.

                                                                                                                         Che ruolo hanno i gruppi della grande di-

                                 Bisogno di scuola
                                                                                                                         stribuzione organizzata? Possono svolgere
                                                                                                                         un’azione di controllo?
                                                                                                                         Un meccanismo di controllo è necessario, perché al-
                                                                                                                         trimenti il coltivatore diretto sarà sempre costretto a
                                                                                                                         utilizzare manodopera non regolare. Ci sono infiltra-
                         “A chi crede nella necessità che l’immaginazione abbia il suo posto nell’educazione;            zioni mafiose sia dal lato del caporalato, che svolge il
                         a chi ha fiducia nella creatività infantile; a chi sa quale valore di liberazione possa         compito illegale di intermediazione di manodopera

             I
                         avere la parola.” Gianni Rodari, la grammatica della fantasia, 1973                             irregolare, che dal lato dell’acquisto del prodotto:
                            n un racconto della scrittrice americana Shirley Jackson, la signorina Helen Spen-           alcune indagini hanno dimostrato come ‘ndranghe-
                            cer, mite insegnate di scuola elementare in una piccola cittadina, viene cooptata per        ta, camorra, Cosa nostra, siano entrate anche nei
                            dare una mano nello svolgimento della fiera estiva annuale. Si era preparata per una         grandi centri di distribuzione alimentare. Non pos-
                         solitaria serata di riviste da leggere e invece le tocca precipitarsi verso la fiera senza      siamo generalizzare, pur tuttavia sono emersi casi
                         neanche sapere cosa si troverà a dover fare. Un attimo ed eccola pronta: ha un turbante         specifici in cui a investire in questo settore erano
                         scarlatto in testa, uno scialle e in mano un mazzo di tarocchi: La Regina degli Zingari         proprio le mafie, che vanno dove ci sono occasioni di
                         che spiega il passato e legge il futuro! Ma la povera signora Spencer ammutolisce da-           guadagno e possibilità di far circolare denaro.
                         vanti alla fila di persone in attesa di farsi svelare la vita. Lei non sa leggerle, le carte!
                             Neanche io so leggerle, e infatti mi trovo qui, in questo punto dell’estate                 È necessaria una filiera etica?
                         2020 a cercare di immaginare che cosa accadrà nelle scuole del nostro Paese                     Una filiera etica che guardi però ai singoli compor-
                         quando, il 14 settembre, secondo l’ordinanza del ministro dell’istruzione                       tamenti e alle singole organizzazioni, alle regole di
                         Azzolina, dovrebbe ricominciare l’anno scolastico. Le linee guida ci sono, ma                   trasparenza e di correttezza: sarebbe una con-
                         ogni plesso scolastico ha variabili ancora tutte da verificare riguardo la gestione             quista straordinaria. La magistratura interviene
                         degli spazi e la capienza delle aule per garantire il "distanziamento". Mi doman-               dopo, a fatti avvenuti, a colpire la patologia. Nel
                         do cosa ne avrebbe dedotto la signora Spencer in questa selva di se e ma. Servono più           settore agricolo, e in particolare nella gestione del
                         bidelli, più insegnanti, servono i banchi monoposto, quelli con le rotelle, la distanza         lavoro, servirebbe un ispettorato del lavoro che si
                         tra le “rime buccali” deve essere di minimo un metro, due dall’insegnante, mascherina           recasse sui campi. Se ciò avvenisse, i coltivatori
                         in tutti i luoghi d’incontro, turni differenziati, didattica mista, una babele di variabili     non si avvarrebbero più di manodopera irregolare,
                         che fa girare la testa e fa, forse, dimenticare il motivo essenziale per il quale le scuole     di immigrati senza permesso, non ci sarebbe più lo
                         devono riaprire. La maestra Spencer, via via che i suoi compaesani le scorrono da-              sfruttamento del lavoro, né le grandi truffe a dan-
                         vanti, scopre di essere molto a suo agio nella lettura dei tarocchi. Forse è stato il suo       no dell’ente previdenziale. Ci vorrebbero verifiche
                         lavoro di maestra a insegnarle come si leggono le persone, i dubbi, i sogni, le fragilità.      effettive, così come avviene nelle altre tipologie di
                             E forse, a questo punto capirebbe quello che aveva capito il pedagogista e maestro          imprese.
                         Mario Lodi: «Il concreto, nell’educazione, è il bambino: non il progetto educativo,
                         non il programma scolastico, non la tecnica didattica in sé..». C’è un libro molto bello        Perché la regolarizzazione dei lavoratori ex-
                         scritto da Vanessa Roghi, si intitola Lezioni di Fantastica ed è la storia “pubblica” di        tracomunitari è uno strumento utile per spez-
                         Gianni Rodari, amatissimo scrittore per ragazzi e provocatorio intellettuale nei con-           zare il legame tra lavoro nero, sfruttamento e
                         fronti della “vecchia” scuola dei contenuti e del voto. Come Mario Lodi, Gianni Rodari          infiltrazione mafiosa?
                         aveva ben presente che il centro di tutto il dibattito sulla scuola non è una mera              Nel momento in cui l’immigrato non è posto sotto la
                         questione di didattica e abbraccia al suo cuore il bambino. La bambina, i bambini,              tagliola del rilevamento della sua irregolarità, può
                         ovvero i grandi assenti di questi mesi del 2020. I piccoli fantasmi dei quali si di-            finalmente far valere i propri diritti. Fra cui quello
                         scute come pacchi da appoggiare, spedire e ritirare riguardo i quali ancora non                 al lavoro, un diritto riconosciuto dalla Costituzione,
                         si è fatto nessun serio ragionamento su ciò che in questi mesi abbiano perso in                 e al giusto salario. Con un lavoratore regolare, non è
                         termini di apprendimento intellettuale, relazionale ed emotivo. Confidiamo che                  più possibile uno sfruttamento puro e semplice,
                         gli insegnanti certe domande se le siano fatte, e magari nelle notti agitate, ab-               perché altrimenti lo stesso immigrato finirebbe per
                         biano cercato di sognare i sogni dei loro scolari. Quando li reincontreranno non                perdere la stessa regolarizzazione. Il lavoratore
                         ci sarà da chieder loro conto solo della tabellina del nove e delle guerre puniche.             inoltre avrà diritto al proprio medico, alle medicine,
                         Ma dell’irruzione di una realtà angosciosa, multiforme e senza risposte certe,                  alle prestazioni sanitarie. Chi poi si sente cittadino,
                         in un’età che le risposte le chiede a gran voce, anche quando viene ammutolita.                 effettivamente titolare di diritti, può anche far
                         (Buona immaginazione e fantasia a tutte le maestre e a tutti i maestri: abbiamo                 valere le sue pretese nel momento in cui si vede
                         tutti, grandi e soprattutto piccini, tanto bisogno di voi.)                                     violato nei propri diritti, primo fra tutti quello a un
                                                                                                                         salario giusto.

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