2 Année 30 - 2021 Bulletin quadrimestriel de la Bibliothèque communale de Charvensod Expedition en A.P. 70% DC-DCI Aosta Autorisation du Tribunal ...
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2 Année 30 - 2021 Liai son Bulletin quadrimestriel de la Bibliothèque communale de Charvensod Expedition en A.P. 70% DC-DCI Aosta Autorisation du Tribunal d’Aoste: N° 11/90 du 23 Novembre 1990
editoriale Elogio della distanza Per qualsiasi commento, proposta o iniziativa, potete scrivere a: liaison.charvensod@gmail.com utti di nuovo per strada, in classe, ma senza più la presenza di grandi rettili a do- T al ristorante, in piscina, persino a teatro o al cinema, anche se con tutte le misure del caso. Eppure, minare gli ecosistemi terrestri ha potuto esplo- dere in tutta la sua ricchezza la biodiversità di oggi. Alcune cosiddette nicchie ecologiche, in mezzo a tante ritrovate presenze, io sento quelle di grandi mammiferi come gli elefanti o il bisogno di una distanza che ancora manca, i leoni, non avrebbero forse potuto svilupparsi quella salutare presa di distanza che permet- se ci fossero stati ancora i dinosauri. Chissà te di avere una visione d’insieme. Senza quel poi i primati, da cui noi deriviamo. Tutto è in- metro di lontananza in più, di un quadro di Van terconnesso, ad un livello così superiore che Gogh vedi sì la violenza di ogni singola pennel- noi, con le nostre lenti di piccoli umani, non lata di colore, con tutta la sua materia, la sua riusciamo a vedere: l’eruzione di un vulcano in forza vitale, ma non il quadro, il campo di gra- Malesia nel 1815 ha contribuito alla sconfitta no sorvolato da uno stormo di corvi, una notte di Napoleone a Waterloo l’anno seguente, ma è stellata o un vaso di girasoli. E noi siamo così un nesso che solo oggi, a due secoli di distan- immersi nelle piccole rivoluzioni quotidiane di za, siamo in grado di vedere. Oggi come oggi questa ennesima fase di pandemia che faccia- siamo troppo vicini al nostro orticello per riu- mo fatica a guardare dall’alto, con l’occhio di scire a volteggiare quanto basta da avere una un Dio o di una specie aliena, cosa ne sarà visione d’insieme di quel che ci è successo da di noi sulla lunga distanza, dopo questa defla- quasi due anni a questa parte. “Diversi saperi grazione nella nostra placida routine di inezie e svariate ignoranze”, come dice il buon Baric- spacciate per libertà irrinunciabili. co, stanno riscrivendo la Storia, in un groviglio Perché la verità è che c’è sempre una ragio- di “audacia e paura, propensione al cambia- ne per tutto, che si creda in un’entità supe- mento e nostalgia per il passato, dolcezza e riore oppure no: è l'evoluzione naturale, è la cinismo, meraviglia e orrore”. La pandemia ha storia, senza valutazioni di merito sugli effetti. costretto il mondo a fermarsi, e se c’è qualco- 66 milioni di anni fa l’impatto di un asteroide sa di cui dovremmo avere paura è il fatto che ha significato la fine della specie dominante di nulla cambi, che tutto torni esattamente come allora, quella dei dinosauri. Una pennellata vio- prima, per la paura di mettersi nuovi occhiali lenta che ha coperto la loro storia. Ma il quadro con cui guardare un nuovo mondo in cui tanti ha continuato a vivere e crearsi: qualche dino- possono ancora essere i risultati possibili. sauro è sopravvissuto sotto forma di uccello, Daniela Gallotti 1
sommario Editoriale 1 Notizie dell’Amministrazione Comunale 3 Consiglio 28 gennaio 2021 3 Consiglio 29 aprile 2021 3 Consiglio 30 giugno 2021 4 Notizie dal Territorio 6 Notizie dalla Biblioteca 21 Le nostre Scuole 62 Numeri Utili 88 LIAISON Mise en page Bulletin de la Bibliothèque et impression : Communale de Charvensod Tipografia La Vallée Srl - Aoste n. 2 - Année 2021 Directeur Responsable et Autorisation du Tribunal Rédaction : d’Aoste : Daniela Gallotti n° 11/90 du 23/11/1990 2
NOTIZIE DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE Amministrazione Trasparente CONSIGLI COMUNALI onsiglio del 28 gennaio 2021 ha garantito l’efficienza degli uffici C Il Consiglio comunale di Charvensod si è riuni- to, giovedì 28 gennaio associati, sono possibili margini di miglioramento ma riteniamo di aver intrapreso la strada giusta», ha spie- 2021, e si è aperto con gato il sindaco Ronny Borbey. la lettura e approvazione dei ver- bali della seduta precedente del Consiglio comunale del 29 aprile 2021 28 dicembre 2020. Il Consiglio comunale di Charven- È poi stata approvata la prima va- sod si è riunito giovedì 29 aprile riazione al Bilancio di Previsione 2021. 2021/2023 e al relativo Documento In apertura, sono stati letti e appro- Unico di Programmazione Sempli- vati i verbali della seduta precedente. ficato. È composta da alcuni ade- Sono seguite le comunicazioni del guamenti tecnici e dalla previsione sindaco Ronny Borbey: ha det- di una minore entrata (pari a 19.000 to che sono state installate alcune euro) per la riduzione del canone statue di Siro Viérin al Pont-Suaz; di locazione a privati di strutture ha informato i consiglieri che i lavori comunali. «In questo modo, il Co- per la riqualificazione della scuola mune intende contribuire a ristorare primaria di Plan-Félinaz sono stati il loro calo di fatturato», ha spiegato aggiudicati per un valore comples- il vice sindaco Laurent Chuc. sivo di 388.917 euro; ha segnalato È stata effettuata la verifica annuale che Eliana Yoccoz è stata riconfer- degli equilibri funzionali del Piano re- mata come segretario comunale; golatore generale comunale. ha riferito sull’aggiornamento della In chiusura dei lavori è stato con- piattaforma dei crediti commerciali. fermato l’ambito territoriale ottima- Il vicesindaco Laurent Chuc ha illu- le con il Comune di Pollein per l’e- strato la convenzione per l’utilizzo, da sercizio obbligatorio di funzioni e parte del Comune di Charvensod, di servizi comunali in ambito sovra- graduatorie in corso di validità dell’U- comunale. I servizi condivisi sono nité des Communes valdôtaines du la Segreteria, la Ragioneria e la Bi- Mont Cervin. Il Comune necessita di blioteca. «L’ambito sovracomunale due agenti di polizia locale. 3
NOTIZIE DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE È stata approvata la misura del rim- unico di programmazione semplifi- borso per la riproduzione e il rilascio cato. di copie, di diritti di ricerca e di visura. Nelle entrate si evidenziano: 418.000 Sono stati approvati il Regolamento euro circa di avanzo libero destinato per la disciplina del canone patri- a investimenti e 17.000 euro di ca- moniale di occupazione del suolo none patrimoniale di occupazione pubblico e di esposizione pubbli- del suolo pubblico e di esposizione citaria e le relative tariffe per l’anno pubblicitaria. 2021. Per il 2021, l’Amministrazione Sul fronte delle uscite, l’assessore comunale concede una riduzione del ai Lavori pubblici Aurelio Lucianaz 50% sulle tariffe per le esposizioni ha evidenziato i 310.000 euro per pubblicitarie, per le attività con perdi- la riqualificazione di Casa Anselmet; ta di fatturato di almeno il 30%, così l’assessore all’agricoltura Patrick da sostenere gli operatori economici Ronzani ha spiegato che 40.000 che hanno subìto diminuzioni del fat- euro saranno destinati per l’arredo turato a causa della crisi pandemica. urbano, 15.000 euro per la manu- I lavori sono proseguiti con l’appro- tenzione degli alpeggi e 10.000 per vazione dell’integrazione al Rego- la manutenzione dei sentieri; il con- lamento per l’applicazione dell’Im- sigliere con delega alle manutenzio- posta municipale propria (Imu). Il ni Luca Jacquemod ha detto che Comune applicherà uno sconto del 50.000 euro saranno destinati alle 50% ai proprietari di locali commer- manutenzioni del territorio, tra que- ciali che concedano ai loro condut- ste la sistemazione del parcheggio di tori, per un minimo di sei mesi, una Les Combes; l’assessore all’istruzio- riduzione sul canone di locazione su- ne Francesca Lucianaz ha spiegato periore al 30%. che 12.000 euro saranno spesi per È stato esaminato e approvato il l’acquisto di giochi da inserire nelle Rendiconto dell’esercizio 2020. Il aree ludiche; il consigliere Jordy Bol- fondo di cassa, al 31 dicembre 2020, lon ha comunicato che 3.000 euro ammonta a 1.938.000,000 euro cir- sono riservati all’acquisto di attrezza- ca. 472.000 euro circa sono vincolati ture e materiale. per la riqualificazione della scuola di Plan-Félinaz, mentre 184.000 euro Consiglio del 30 giugno 2021 circa sono trasferimenti legati all’e- Il Consiglio comunale di Charven- mergenza Covid-19. Emerge un sod si è riunito, mercoledì 30 giugno avanzo disponibile per investimenti 2021, e si è aperto con la lettura e pari a 810.000 euro circa. approvazione dei verbali seduta pre- In chiusura, è stata approvata la ter- cedente. za variazione al Bilancio di previsione I consiglieri hanno poi ascoltato le 2021/2023 e al relativo Documento comunicazioni del sindaco. Ronny 4
NOTIZIE DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE Borbey ha segnalato che la rasse- provate anche le tariffe per l’anno gna estiva CharvArte ha già propo- 2021, assumendo contestualmente sto due appuntamenti e ne restano determinazioni in materia di contri- altri quattro: sono quindi ripartite le buto compensativo in conseguenza manifestazioni. Ha annunciato che dell’emergenza sanitaria. Il sindaco Charvensod ha un nuovo agen- ha precisato che si tratta di un Re- te di Polizia locale, assunto attin- golamento concordato a livello di gendo alla graduatoria dell’Unité du Unité des Communes valdôtaines Mont-Cervin. Sarà operativo dal 19 du Mont-Émilius, sulla base delle luglio. Per la copertura della pian- indicazioni fornite dall’Arena. È pre- ta organica ne manca ancora uno vista la declassificazione di alcuni e, presumibilmente, si attingerà alla rifiuti da speciali a conferibili al Co- graduatoria del concorso in svolgi- mune qualora non pericolosi. Bor- mento presso il Comune di Aosta. bey è stato critico nei confronti della Ha concluso che è stato inaugurato «mancanza di una strategia da parte il Sentiero della cascata che con- della Regione autonoma Valle d’Ao- duce da Ponteille a Comboé, rea- sta. L’auspicio è che una normativa lizzato grazie alla collaborazione della di settore sia predisposta e approva- Regione autonoma Valle d’Aosta. Ha ta a breve». specificato che sarà percorso duran- In relazione alle tariffe, ha specificato te la competizione Aosta-Becca di che sono state previste riduzioni sul- Nona, in programma il 18 luglio. la parte variabile a favore delle cate- È stato approvato il Regolamento gorie obbligate a chiusure durante il comunale del servizio di refezione periodo Covid. scolastica. La consigliera Federi- I lavori si sono conclusi con l’esa- ca Vielmi ha spiegato che si è reso me e l’approvazione della terza va- necessario alla luce dell’introduzio- riazione al Bilancio di Previsione ne del pagamento dei buoni mensa 2021/2023, e al relativo Documen- tramite il sistema PagoPA, da set- to Unico di Programmazione Sem- tembre. Su richiesta della società plificato. Un aggiustamento fra ca- concessionaria (il cui menu deve pitoli, compensando differenze fra essere concordato con l’Azienda entrate e spese. 50.000 euro sa- Usl) è stato inserito un comma per i ranno destinati alla sostituzione di casi di uscita dal refettorio: gli alun- apparecchiature obsolete nel Rifu- ni potranno essere consegnati solo gio Arbolle (in parte con contributo a persone maggiorenni, dichiarate regionale). 20.000 saranno utilizzati all’inizio dell’anno scolastico. per la proroga, sino a fine anno, del Approvato il Regolamento per contratto di lavoro interinale in es- l’applicazione del tributo sui rifiu- sere. 30.000 euro saranno destina- ti. Sempre in relazione alla Tari, ap- ti a manutenzioni. 5
NOTIZIE DAL TERRITORIO Nuova destinazione per Maison Anselmet l cohousing arriva a comunale (oggi Maison des Asso- I Charvensod con la de- cisione del Comune di Charvensod di destinare ciations César Savioz), la struttura era in attesa di una destinazione - spiega l’assessore alle Politi- a questa tipologia abitativa Mai- che sociali Francesca Lucianaz -. son Anselmet. L’Amministrazione, coerentemen- Sull’esempio di coabitazioni nate te con il programma elettorale, ha nel nord Europa, il fabbricato anti- deciso di adibirla a struttura coabi- stante il Municipio è stato oggetto tativa. Vogliamo dare alle perso- di uno studio di fattibilità e ora si ne anziane del nostro territorio, proseguirà l’iter di progettazione anche con disabilità motoria ma esecutiva per appaltare i lavori di nel complesso autosufficien- riqualificazione entro l’anno. ti, la possibilità di continuare a «A seguito del trasferimento della risiedere nel proprio comune. Il sezione Alpini e dello Skiclub Cha- cohousing prevede ridotti nume- molé nello stabile dell’ex Biblioteca ri di persone che coabitano uno spazio proprio per salvaguardare la di- mensione familiare. Gli inquilini di questo nuovo alloggio di co- munità, come mi pia- ce definirlo, godran- no dell’assistenza di una o più badanti, che li accompagne- ranno nel loro nuovo percorso abitativo, gestito da una strut- tura appositamente individuata». 6
NOTIZIE DAL TERRITORIO «Maison Anselmet sarà dotata di questo intervento di riqualificazione, una zona giorno al piano terreno, prosegue nel suo intento di salva- di due camere doppie e di due ca- guardare e promuovere lo spirito di mere singole (tutte con bagno), per comunità: in questo caso attraverso accogliere quattro o cinque anzia- la riqualificazione di un edificio co- ni. La struttura sarà priva di barrie- munale, patrimonio di tutti. Maison re architettoniche ed è già dotata Anselmet, acquistata dal Comune di ascensore. Prevediamo un in- nel 1987, per favorire l’aggregazio- vestimento di circa 250.000 euro, ne sociale, proseguirà nel suo in- di cui 100.000 euro finanziati dallo tento in modo innovativo, evitando Stato per l’efficientamento energe- ai nostri anziani il trauma dello sra- tico degli edifici pubblici”, aggiunge dicamento e offrendo loro spazi che l’assessore ai Lavori pubblici Aure- rispettano il diritto alla socialità e al lio Lucianaz. mantenimento dei legami familiari», «La nostra Amministrazione, con conclude il sindaco Ronny Borbey. Charvensod ha ricordato la Liberazione 7
NOTIZIE DAL TERRITORIO Charvensod ha celebrato la prima giornata Nazionale in ricordo delle Vittime da Covid-19 Santa Messa per le vittime della Covid-19 artedì 30 marzo è stato l’occasione per ricordare le vittime M per i Sindaci valdosta- ni un giorno importante e di commozione since- dell’emergenza, ma anche per ri- chiamare l’importanza di chi lotta ogni giorno contro la Covid-19. ra: il Vescovo di Aosta, Monsignor Al termine della celebrazione il pre- Franco Lovignana, ha celebrato in sidente Franco Manes, a nome di Cattedrale una messa per ricorda- tutti i colleghi Sindaci, ha voluto re le vittime della Covid-19 in Valle ringraziare moltissimo Monsignor d’Aosta. Ogni Sindaco ha rappre- Lovignana per aver accolto positi- sentato la propria comunità e ideal- vamente l’iniziativa, per un momen- mente tutti i valdostani. La messa, to che è stato sia di raccoglimento, fortemente voluta dal Celva, è stata sia di meditazione. 8
NOTIZIE DAL TERRITORIO “Davanti agli occhi di tutti noi - ha Manes ha anche ricordato le tante detto - sono passate le immagini persone che la pandemia mette in di dolore e di difficoltà che tutti noi difficoltà: lavoratori senza lavoro, abbiamo vissuto in questo 2020, bambini e ragazzi che stanno viven- ma c’è anche della speranza. Non do un tempo difficile e con poche siamo qui solo per ricordare, ma relazioni sociali e le loro famiglie. è anche un mo- mento di ritrovo per chi ormai non ci può più essere. Vogliamo ricorda- re le forze dell’or- dine, i sanitari, i volontari, le istitu- zioni e tutti coloro che ogni giorno lavorano affinché questa pandemia possa cessare”.
NOTIZIE DAL TERRITORIO Notre Terroir di Siro Viérin l Comune di Charvensod, zione e spiega: «Mi sono cimenta- I in collaborazione con la Biblioteca comunale, nell’ambito della rassegna to nell’utilizzo di un materiale soli- tamente associato alle costruzioni ma che, invece, si presta anche per CharvArte, presenta l’iniziativa “No- realizzare opere artistiche. Attraver- tre terroir”. La rotonda di Pont-Suaz so queste sculture, racconto la Val- ospita, da venerdì 23 aprile 2021, le d’Aosta, le sue ricchezze e le sue alcune sculture realizzate dall’arti- peculiarità». sta Siro Viérin. Raffigurano animali «È un onore esporre nel nostro domestici e selvatici, presenti nel comune le opere di Siro Viérin: la territorio o che si potrebbero po- Commissione della Biblioteca è tenzialmente incontrare nell’habitat convinta che la cultura si accre- naturale che circonda Charvensod. sca proprio per mezzo della valo- Siro Viérin ha scelto il cemento rizzazione del territorio attraverso quale materiale per la loro realizza- installazioni di livello. La Biblioteca
NOTIZIE DAL TERRITORIO di Charvensod sta an- che organizzando un evento legato all’ini- ziativa: un contest fo- tografico che coniughi le opere dell’artista e notre terroir», com- menta Chiara Bernar- di, presidente della Bi- blioteca comunale. «È per noi un onore accogliere le opere di Siro Viérin, enfant du pays, che ci permet- tono di raccontare alcuni punti cardine del nostro Comune: l’agricoltura e la natu-
NOTIZIE DAL TERRITORIO ra. La rotonda di Pont- Suaz, porta d’ingresso principale a Charven- sod, diventa così una porta artistica e un invito a scoprire ciò che Char- vensod ha da offrire», afferma il vicesindaco Laurent Chuc. Box Bébé ai nuovi nati Il Comune di Charvensod con- segna i Box Bebé ai nati nel 2020. I pacchi contenenti al- cuni regali per i 19 nuovi Tsar- vensolèn sono in consegna. L’Amministrazione comunale ha inserito nel box prodotti per l’igiene dei bimbi e un gioco; la Biblioteca ha offerto un libro; gli Alpini e la Pro Loco un bicchiere; l’associazione Sport de Nou- tra Tera una maglietta; l’associazione di promozione locale Charvensod Experience un buono da spendere nelle attività ricettive del territorio; l’Asd Charvensod un pallone; il gruppo teatrale Le Digourdì un bava- gliolo; l’associazione di intaglio Pecca bouque un portachiavi di legno; l’Associazione Becca 3142 un body. Il box contiene anche una Puetta, che sostiene le attività dell’Unicef. «Il Box Bebé è un’iniziativa cui teniamo particolarmente: è il benvenuto nella nostra Comunità che l’Amministra- zione comunale e le associazioni locali danno ai nuovi residenti - spiega l’assessore alle politiche sociali Francesca Lucianaz -. Abbiamo provato ad aspettare per poterlo consegnare in presenza ma, vista la situazione, sarà portato a casa o sarà possibile ritirarlo in Municipio». «Quest’anno, la puetta, realizzata dal gruppo Unicef di Charvensod e Pollein è vestita con il costume tipico della Gaie Famille, il nostro gruppo folkloristico; ogni puetta è unica, come lo è ogni bambino che è parte di una comuni- tà che lo accoglie e della quale lo attendiamo come parte attiva», spiega la consigliera comunale e presidente regionale Unicef Renata Ducly. 12
NOTIZIE DAL TERRITORIO Riparte per la terza volta Boudza-té er il terzo anno consecuti- in buoni da spendere nelle attività P vo, il Comune di Charven- sod aderisce al progetto Boudza-té, finalizzato alla convenzionate sul territorio comu- nale. «Siamo orgogliosi del fatto che questo progetto, di cui siamo stati i promozione della mobilità dolce e promotori in Valle d’Aosta, oggi sia sostenibile. attivo in molti altri Comuni valdo- Il progetto è iniziato il 1° aprile e si stani - dice Laurent Chuc, vicesin- concluderà il 31 ottobre. Gli incen- daco con delega all’ecosostenibili- tivi saranno erogati a residenti nel tà -; auspichiamo che si consolidi, Comune che abbiano compiuto i diventando una buona prassi alla 14 anni e che si rechino al la- quale possa ispirarsi anche la voro o a scuola in bici o Regione Autonoma Valle a piedi. Per tutti, gli in- d’Aosta». centivi variano dai 18 «La mobilità soste- centesimi al km fino nibile, così come le a 25 centesimi al kilo- tematiche ambienta- metro, distinti in base li - precisa il sindaco all’uso della bicicletta Borbey -, sono punti di (muscolare o a pedala- forza che caratterizzano ta assistita) e alla residenza la nostra Amministrazione (parte alta o parte bassa del Co- comunale. È tempo di intervenire, mune). Chi ha già partecipato due in maniera puntuale, coordinata e volte consecutive al progetto può strutturata, sull’incrocio di Pont- iscriversi (riceverà la maglietta con Suaz, snodo fondamentale di col- il logo) ma non riceverà gli incenti- legamento viario ma congestionato vi: «essendo una misura di stimolo dalle auto. Servono scelte corag- all’utilizzo di una mobilità alternati- giose, finalizzate ad alleggerirne il va - spiega il sindaco Ronny Bor- carico di traffico. La nostra Ammini- bey - non può diventare strutturale strazione chiederà alla Regione e al e continuativa». Comune di Aosta l’istituzione di un Rimane invariata la conversione tavolo di lavoro per studiare le pos- dei centesimi accumulati con i km sibili soluzioni». 13
NOTIZIE DAL TERRITORIO Lavori della Consulta Comunale dei Ragazzi a Consulta comunale dei favorire lo sviluppo della comunità. L Ragazzi del Comune di Charvensod ha presenta- to al Consiglio comunale i Il plesso di Plan-Félinaz ha lavorato sul tema della sicurezza stradale. Gli alunni, verificato che alcuni au- progetti e le proposte elaborati du- tomobilisti non rispettano i limiti di rante l’anno scolastico. velocità, hanno proposto di realiz- La Consulta comunale dei Ragazzi zare cartelli stradali da posizionare è formata dagli alunni delle classi nelle vicinanze degli edifici scolasti- quarte e quinte dei due plessi che ci e nei centri abitati. Hanno inoltre guidati e coadiuvati dalle insegnan- evidenziato il problema delle deie- ti, espongono all’Amministrazione zioni animali, dovuto alla mancan- comunale idee e suggerimenti per za di rispetto verso il bene pubblico migliorare la gestione del territorio e dei loro proprietari. 14
NOTIZIE DAL TERRITORIO Il plesso Adelline Lucianaz del Ca- il territorio in cui i ragazzi vivono, poluogo ha invece chiesto all’Am- giocano e crescono. Il Consiglio ministrazione di installare pannelli comunale esaminerà le istanze dei solari sui fari del campetto di calcio ragazzi e fornirà loro puntuali rispo- A5 Bellevue, in modo da utilizzare ste», affermano Chiara Bernardi e energia rinnovabile e abbattere i Federica Vielmi, consiglieri comu- costi di gestione; gli alunni hanno nali delegati per la Consulta comu- inoltre richiesto di potenziare gli nale dei Ragazzi. orari dalla Biblioteca, in modo che «Ringrazio anzitutto i bambini e le sia più accessibile ai ragazzi e di insegnanti per aver partecipato, collocare, magari sotto i portici del anche quest’anno, malgrado le Municipio, una mostra fotografica oggettive difficoltà dovute alla pan- che racconti l’evoluzione del terri- demia, alla nostra Consulta comu- torio. Hanno poi proposto di sen- nale e al progetto “La Commune à sibilizzare i proprietari dei cani a un l’école”, i cui lavori sono stati pre- più responsabile controllo dei loro miati rispettivamente con il quar- animali in quanto, se incustoditi, to posto per la scuola primaria di rappresentano un pericolo. Plan-Félinaz e con il secondo per il «La Consulta comunale dei ragazzi plesso della scuola primaria Adelli- rappresenta un ottimo esempio di ne Lucianaz», commenta il sindaco cittadinanza attiva, volta ad alimen- Ronny Borbey. tare il senso di responsabilità verso 15
NOTIZIE DAL TERRITORIO Artisti in Comune presenta: Sughero artistico di Alberto Ghignone on l’esposizione Sughero d’osservazione e l’abilità manuale», C artistico di Alberto Ghi- gnone, riparte l’iniziativa Artisti in Comune, pro- commenta l’assessore all’istruzio- ne Francesca Lucianaz. «Con questa esposizione ripartia- mossa dal Comune di Charvensod mo, dopo un anno di fermo a cau- con l’obiettivo di avvicinare all’arte sa dell’emergenza sanitaria, con la gli utenti che si recano in Munici- nostra iniziativa Artisti in Comune e pio. Alberto Ghignone, residente a lo facciamo dando spazio a un no- Charvensod, realizza oggetti di uso stro compaesano che ha riprodot- quotidiano e riproduzioni di monu- to anche alcuni simboli di Charven- menti valdostani utilizzando il su- sod, ovvero l’eremo di San Grato e ghero proveniente dai tappi. il santuario di Notre-Dame-de-Pitié «Dopo il collocamento in pensione, al Pont-Suaz», spiega il sindaco ho pensato a un modo per occupa- Ronny Borbey. re il tempo e ho deciso di dare una seconda vita ai tappi in sughero. Prima penso a cosa realizzare e disegno un bozzetto, poi co- struisco. Per le riproduzioni dei monumenti, utilizzo un’anima in compensato, che rivesto con piccoli pezzi di sughero», spiega l’autore dell’esposizione. «Alberto Ghignone, con una pa- zienza certosina, riesce a dare una veste artistica a un mate- riale che conosciamo per altre funzioni. Sia gli oggetti domesti- ci (lampade, lampadari e porta penne) sia le grandi riproduzioni dei monumenti valdostani (ca- stelli, chiese e monumenti ro- mani), evidenziano il suo spirito 16
NOTIZIE DAL TERRITORIO Corvée de Tsarvensoù Il 19 giugno, grazie alla strazione comunale. «Siamo molto I collaborazione delle as- sociazioni locali e di Tsar- vensolèntse e Tsarven- contenti per la grande risposta, in termini di partecipazione, all’invito rivolto per riprendere le buone pra- solèn, grandi e piccoli, si è svolta tiche della corvée. la corvée promossa dall’Ammini- Siamo infatti convinti che la cura e
NOTIZIE DAL TERRITORIO il mantenimento del no- stro territorio siano uno strumento per preservar- lo e valorizzarlo; le nostre associazioni locali e al- cuni residenti hanno oggi dedicato una mattina a pulire sentieri, strade po- derali, cunette e scoli. Vedere poi tanti bambini presenti ci rende felici e ottimisti. Saranno loro infatti a gestire, in un domani non così lonta- no, il nostro Comune: conoscerlo e suo futuro», dichiara l’assessore al prendersene cura è garanzia per il Territorio Patrick Ronzani. La rotonda di Pont-Suaz si è colorata l 1 aprile la ro- I tonda di Pont- Suaz , si è illu- minata di blu per ricordare la giornata mon- diale di consapevolezza dell’autismo e il 12 maggio di rosa per celebrare la Giornata mondiale della fibromialgia. 18
NOTIZIE DAL TERRITORIO Il ponte del Pont-Suaz diventa regionale l 29 marzo è iniziata una I nuova storia per il ponte di Pont-Suaz, passato nel patrimonio della Regione. Il ponte era infatti ancora di proprietà dei comuni di Charvensod, Ao- sta, Cogne, Aymavilles, Jovençan, Gressan, Pollein e Brissogne che, nel 1858, si riunirono in Consorzio per finanziare la sua ricostruzione sulla Dora, realizzata poi nel 1861. di materiali, passando dal legno alla L’attuale ponte è stato oggetto di un pietra. Ha anche cambiato posizio- ampliamento nel 1982, effettuato namento, visto che in epoca roma- dalla Regione. Il ponte ha sempre na il Pons-Suavis sorgeva infatti più costituito il principale collegamen- a ovest, nei pressi dell’attuale con- to tra la città e l’Envers, per molto fine con Gressan, dove, dalla pista tempo l’unico. Nel tempo il ponte ciclabile, è ancora possibile vedere ha subìto modificazioni di struttura e parte della spalletta originale. 19
NOTIZIE DAL TERRITORIO “Il sentiero della cascata” l 30 giugno è stato inau- diventa un’opportunità anche per I gurato il sentiero che da Ponteille sale a Comboé, ripristinato per volontà i turisti che amano frequentare la nostra regione, occasione per sco- prire gli angoli incontaminati del dell’Amministrazione comunale nostro ricco patrimonio alpino», ha di Charvensod grazie all’operato detto l’assessore regionale all’A- dell’Assessorato Agricoltura e Ri- gricoltura e Risorse naturali Davide sorse naturali della Regione Auto- Sapinet. noma Valle D’Aosta. «Questo tratto di sentiero, molto «Come Amministrazione abbiamo suggestivo, costeggia la cascata fortemente voluto recuperare un di Ponteille e sarà concretamente antico tratto che valorizza il nostro inaugurato dagli atleti che parteci- territorio; la cura delle nostre mon- peranno alla competizione Aosta tagne è una priorità che vogliamo - Becca di Nona, del prossimo 18 portare avanti in questa legislatu- luglio. Voglio anche ringraziare la ra», afferma l’assessore all’Agricol- Sezione Cacciatori di Charvensod, tura e Territorio Patrick Ronzani. che ha in comodato la casa di pro- “Valorizzare i sentieri di montagna, prietà comunale di Ponteille, che garantendone la manutenzione e la rappresenta un presidio per questa fruibilità, è un modo per far apprez- zona», dichiara il vicesindaco Lau- zare ai valdostani il loro territorio. rent Chuc. Questo grazie al pre- zioso lavoro dei can- tieri forestali, che in questi anni, attraver- so i loro interventi, sono riusciti a dare una risposta concre- ta alle esigenze del territorio e degli enti locali. Scoprire i sentieri della Valle d’Aosta 20
NOTIZIE DALLA BIBLIOTECA Concorso letterario l primo semestre del composta da membri della Com- I 2021 è stato l’occasio- ne per proporre, su ini- ziativa della Biblioteca di missione di gestione della Biblio- teca e da docenti di materie lette- rarie. Ai primi due classificati per Charvensod, il 1° Concorso let- ogni sezione sono stati assegnati terario “Comune di Charvensod” premi consistenti in buoni-libri del dedicato alla poesia e al raccon- valore di 100 euro, al 1° classi- to. Gli elaborati, che potevano ficato, e di 75 euro, al secondo. essere in lingua italiana, in lingua La giuria ha tuttavia segnalato an- francese o in patois, dovevano che altre opere meritevoli di pub- contenere obbligatoriamente un blicazione e di lettura pubblica, riferimento alla rotonda del Pont- che hanno ricevuto in premio un Suaz, oltre ad essere ovviamente oggetto in legno prodotto dall’As- inediti e originali. sociazione Peccabouque (Premio A voi il piacere della lettura del- Speciale della Giuria). le opere selezionate dalla giuria, Buona lettura! 21
NOTIZIE DALLA BIBLIOTECA SEZIONE A MENZIONE D’ONORE DELLA GIURIA CATEGORIA POESIA (lettura pubblica in occasione del- 1° PREMIO la premiazione e pubblicazione sul RICCIARDI ROSSELLA bollettino comunale Liaison): Elaborato n°1 AMATEIS MANUELA Titolo: La Rotonda di Pont-Suaz Elaborato n°5 (HAIKU 8/3/21) Titolo: Non pareva rotonda Motivazione: per aver saputo co- Motivazione: per l’originalità dell’idea. gliere l’essenziale, il senso profon- do e metaforico di un crocevia. SEZIONE B CATEGORIA RACCONTI 2° PREMIO 1° PREMIO: CATONA ALICE SQUINABOL JULIE Elaborato n°32 Elaborato n°11 Titolo: Raccontare Titolo: Un banc public Motivazione: per l’impatto emotivo Motivazione: per aver colto ed esal- suscitato da una narrazione perfet- tato un luogo dell’anima, del cuore ta in cui la Rotonda diventa meta- e della mente. fora del coraggio di scegliere una via d’uscita. 22
NOTIZIE DALLA BIBLIOTECA 2° PREMIO: JOLY NELLA MENZIONE D’ONORE DELLA GIURIA Elaborato n°16 (lettura pubblica in occasione del- Titolo: Rendez-vous alla Rotonda la premiazione e pubblicazione sul Motivazione: per aver saputo creare bollettino comunale Liaison): un’atmosfera evocativa e un’organi- cità territoriale, tutto in un unico testo. MATTONE UMBERTO Elaborato n°12 MENZIONE D’ONORE DELLA GIURIA Titolo: Una rotonda tra i monti (lettura pubblica in occasione del- Motivazione: per aver saputo tra- la premiazione e pubblicazione sul sportare la Rotonda in un’altra di- bollettino comunale Liaison): mensione. GORRET MONICA Elaborato n°4 PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA Titolo: Miraggio di fine estate (opera dei Peccabouque) III° B Motivazione: per la narrazione dol- MONTE EMILIUS 3 ce e coinvolgente. INSEGNANTI REFERENTI: MILLET MAURA – SCIACQUA CINZIA Elaborato n°20 Titolo: Esercizi di stile intorno alla rotonda Motivazione: per l’idea originale con divertenti variazioni sul tema. 1° PREMIO: RICCIARDI ROSSELLA - CATEGORIA POESIA La Rotonda di Pont-Suaz (HaiKu 08/03/21) Scelgo la strada, percorro la Rotonda. Posso cambiare… 23
NOTIZIE DALLA BIBLIOTECA 2° PREMIO: SQUINABOL JULIE - CATEGORIA POESIA Un banc public Un banc public. De simples morceaux de noyer qui se retrouvent à vivre ensemble, attachés pour l’éternité, par hasard ou par destin. Un cadeau pour les âmes et les cœurs. Un lieu pour parler avec l’esprit. Un souvenir pour réchauffer un cœur glacé de la vie et durci par le temps. Une occasion pour se taire et se réduire, tout simplement, à écouter la chanson du cœur de quelqu’un qu’on aime. Un lieu de rencontre, d’amour, d’amitié, de liberté. Un coin pour penser, pour ouvrir notre cœur, pour tisser notre destin, comme l’araignée fait avec sa toile. Un petit monde pour réfléchir sur le fait qu’aujourd’hui c’est un cadeau, le passé est passé et le futur tout simplement une illusion pour calmer nos désirs impétueux. Un lieu pour regarder la nature avec les yeux de l’âme. Un banc public. Un coin pour rencontrer chacune des neuf déesses qui président les arts. Un rêve où on peut écouter le son du cœur de notre ange gardien, le soir, au fond des bois. Un lieu pour se perdre dans une histoire qui n’est pas la nôtre, mais qui nous aide quand même à retrouver nos désirs et nos cœurs perdus. Une douce mort et une vie amère, comme une mouche qui se noie dans le miel. Une partie de l’âme d’une pinède. Un cœur humide et gelé par des chaudes larmes qui s’écoulent sans arrêt. Un monde pour les fourmis en cherche d’amour. 24
NOTIZIE DALLA BIBLIOTECA La mémoire d’une grand-mère dont on aperçoit encore le sourire, caché entre les nuages, si on regarde le ciel. Une maison pour Charvensod. Un banc public. Un coin pour se cacher en hiver, embrassés par les flocons de lait légers, qui tombent timides pour s’endormir au sol. Un refuge en été pour regarder les enfants qui cherchent les papillons, pour apprendre à voler. Un ami pour le rond-point de Pont-Suaz. Un confident pour mon cœur qui erre sans but, mais qui, à la fin, doit choisir le chemin à emprunter. Un banc public. Un cœur. Un désir. Une mémoire. Un choix. Un rêve. Une étoile filante. Un monde. AMATEIS MANUELA - CATEGORIA POESIA Non pareva rotonda La terra non pareva rotonda all’uomo che dai monti tornava e oltre al ponte sua zappa portava per vangarla e renderla feconda. In petto un’antica cantilena di donne in lui si faceva onda di terre, sudore e poca avena. Decasillabi, suddivisi in una quartina a rima incrociata ed una terzina in cui il verso centrale riprende il finale della quartina. 25
NOTIZIE DALLA BIBLIOTECA 1° PREMIO: CATONA ALICE - CATEGORIA RACCONTI Raccontare Dal dizionario Treccani: Riferire fatti o parole, speculare a voce [...] Più generalmente equivale a narrare, ma ha tono più famigliare e meno solenne; è usato quindi, di preferenza, quando si tratta di fatti privati e quando il discorso è fatto senza particolare cura o arte. Sì, raccontare. È proprio ciò che voglio fare oggi. Ci tengo, tuttavia, a sottolineare che, nonostante la definizione trovata sul dizionario, io lo farò mettendoci tutta la cura e l’impegno possibile. A me piace quando le cose vengono fatte bene, e non farò nessuna eccezione. Non vi racconterò solo di me. Non ho mai amato parlare troppo di me stessa, in primo luogo. Vi racconterò di ragazze e ragazzi di tutto il mondo. A me piace chiamarli guerrieri perché guardando le loro gesta è la prima parola che mi viene in mente, ma è bene chiarire che sono guerrieri diversi da quelli che vi immaginate voi. Sono guerrieri senza armi. No, non usano fucili, non spargono sangue, non vivono in trincea. Non indossano mimetiche, anche se sparire è una delle cose che sanno fare meglio. Non indossano nemmeno giubbotti antiproiettili. Di proiettili ne hanno incassati molti, forse troppi, ma non si sono mai lamentati. Lacrime salate rigano i loro volti stanchi di tanto in tanto, ciononostante accolgono il dolore a braccia aperte. Quasi come se lo volessero. Anzi, permettetemi di correggermi. Lo vogliono, quel dolore, lo cercano. Almeno all’inizio. I primi mesi ne hanno bisogno. La sofferenza è un semaforo verde che sussurra nelle loro orecchie di proseguire. Andare avanti, senza fermarsi. A questi ragazzi piacciono i numeri. Sono bravi a contare, anche senza calcolatrice, anche senza usare le dita delle mani. Contano, contano, contano. Poi, il giorno dopo, si trascinano giù’ dal letto, fanno un passo e salgono su uno 26
NOTIZIE DALLA BIBLIOTECA scalino. Uno scalino che scalino non è. Ha un altro nome, però forse è meglio non pronunciarlo. Uno scalino che per loro pare una montagna. Salgono su questo scalino. Chiudono gli occhi. Contano fino a tre, talvolta anche fino a dieci. Trattengono il fiato, poi lo buttano tutto fuori. Un sospiro anticipatorio e anonimo perché gli occhi sono ancora chiusi e non si sa se quel soffio d’aria sia di sollievo o di scoraggiamento. Piano piano si apre un occhio, poi l’altro. Guardano il muro davanti a se stessi, solo dopo abbassano lo sguardo. Ed ecco un altro numero, il più importante. Quello che determina le loro giornate. Lo guardano ancora. Per sicurezza, o, in alcuni casi, sperando di aver letto male. Si rivestono senza guardarsi. Alcuni sorridono, altri piangono, altri fingono vada bene così anche se sanno di star mentendo a se stessi. Questi guerrieri non hanno molti amici. Li avevano, una volta. Ora non più. Non si sa bene se siano gli amici ad essersi allontanati o loro stessi. Perché alla fine è inevitabile: nessuno osa avvicinarsi ad ossa appuntite per paura di pungersi, nessuno vuole rimbalzare contro mura di grasso e cadere a terra. I guerrieri, quindi, passano le giornate da soli. Stanno bene da soli. Stanno male da soli. Contano, tolgono, aggiungono, si sentono in colpa, camminano avanti e indietro. Qualcuno si guarda costantemente allo specchio, qualcun altro invece lo evita. Guardano l’orologio e decidono. Decidono tra il vivere o morire. Se riempire un piatto, se alzare la forchetta. Se non usarlo nemmeno quel piatto, se sedersi per terra circondati da pacchetti e scatole ed ingurgitare tutto. Sono maniaci del controllo. Marionette. Questo controllo è una delle loro tante illusioni. Pensano di potersi proteggere da qualcosa che temono solo loro, sperano di non dover crescere perché si sentono incapaci di fare “le cose da grandi” pur non rendendosi conto di star già portando a termine qualcosa che probabilmente i ragazzi della loro stessa età non sarebbero nemmeno in grado di cominciare. Si sentono piccoli come bambini, ma chi non si sentirebbe allo stesso modo pesando meno di 40 o 30 chili? Oppure, chi non si sentirebbe così se non riuscisse nemmeno a decidere quanto e cosa mangiare, a decidere quanto condire qualche foglia di insalata? 27
NOTIZIE DALLA BIBLIOTECA Il controllo non lo hanno. Certo, all’inizio sembrano maestri nel dosare il cibo, nel far scendere o salire il peso, eppure dopo qualche mese si ritrovano quasi tutti nella stessa situazione. Genitori, fratelli, sorelle, a volte persino figli, spaventati, che non dormono la notte, che supplicano, implorano senza ottenere risultati. Famigliari che si sentono obbligati a trascinare i propri cari presso studi medici, centri, ospedali, specialisti. Genitori che aspettano in sala d’attesa, senza neanche prendersi la briga di sedersi. Camminano anche loro avanti e indietro, ma non per lo stesso motivo dei figli. Sono in ansia, aspettano che quella porta si apra, che il dottore faccia un cenno con il capo e li faccia entrare. Genitori che non accettano diagnosi, ma che allo stesso tempo non capiscono e quindi fanno domande su domande. Perché si sa, i genitori vogliono sapere come si fanno le cose, soprattutto quelle per fare stare bene i propri figli. Ed ecco che alcuni di questi guerrieri, fra pianti, urla, negazioni, promesse false, si ritrovano su un letto d’ospedale, intrappolati in una ragnatela di sondini, flebo, fili, con cuori che battono troppo lenti, valori sanguigni lontani dalla norma, organi allo stremo. I guerrieri hanno tutti un aspetto diverso. Certi sono ancora bambini e finiscono in camerette con disegni sulle pareti, giochi da tavolo e supereroi. Si guardano intorno e si domandano come facciano gli altri bimbi ad essere così sorridenti, ad avere tutta quell’energia in corpo per correre nel corridoio del reparto e tirare calci ad un palloncino sgonfio, o a stringere così forte il loro pupazzo. Altri sono già più grandi e nelle loro stanze non ci sono colori: solo anziani che piangono in continuazione a causa del dolore, o forchette di plastica e vetri opachi che impediscono di vedere il mondo fuori. Io, attualmente, mi trovo in un luogo circondata da tanti guerrieri come me. Di questo posto ci sono delle piccole cose che apprezzo con gratitudine, come il conforto di un silenzio non troppo silenzioso ma lungo abbastanza da farmelo bastare, o quella strana sensazione di vivere fuori dal tempo che ti assale sin dal primo giorno. Osservo ogni mattina visi nascosti da mascherine. È difficile capire cosa ci sia sotto, però ci salutiamo sempre mentre ci incrociamo sulle scale o percorriamo gli stessi corridoi e dal tono di voce riesco a farmi un’idea di come essi stiano ogni giorno. 28
NOTIZIE DALLA BIBLIOTECA Questa pandemia mi ha insegnato che i sorrisi si possono ascoltare. Ed io li ascolto volentieri, ogni volta che ne sento uno. I sorrisi sono la mia cosa preferita da prendere col caffè una volta sveglia. Tuttavia non sempre riesco a trovarli qui, o, se li trovo, noto tristemente che essi hanno le sembianze di un filo per il bucato appeso in balcone in una giornata ventosa. Vacillano. Con estrema facilità si trasformano in lacrime; dopo un colloquio pesante con il proprio terapeuta, dopo essersi fatti una doccia e guardati, o meglio, toccati, oppure davanti al rumore ipnotico della lancette di un orologio. Vedo gente trascinare il proprio corpo verso la sala che odiamo tutti, chiudere gli occhi, girare lo sguardo, accendere la musica per coprire i pensieri. Vedo piangere davanti a piatti pieni, così come davanti a piatti vuoti. Vedo gente che impugna forchette come se fossero una spada mitologica e un tridente appuntito, vedo quella stessa gente usare la spada per tagliare, tagliare e ancora tagliare. Vedo tovaglioli che asciugano olio, dita che sfregano contro fette biscottate, e le loro briciole cadere a terra come fiocchi di neve. Vedo cibo nascosto in tasca, sputato, talvolta. Origlio suppliche, contrattazioni. Le risposte sono sempre le stesse. Un “no, non si può’” sussurrato con fermezza, ma sporadicamente, anche delle teste che annuiscono, perché sanno di non poter pretendere di più, di star affrontando una guerra contro mostri ancora troppo grandi persino per loro che dovrebbero essere i più grandi di tutto. La lotta non finisce lì, in quella sala piena di rumore di argenteria e piatti. Fuori - non nel mondo vero, ma nella cuccia che ci sta momentaneamente proteggendo - ci sono i passi. Quelli concordati, fino all’ultimo minuto, che però non sono diversi da quelli rubati, fatti di nascosto. Squat dietro ad un pilastro, addominali su un divanetto. Gambe che penzolano da poltrone blu, quando non si può stare in piedi, gambe che vorrebbero camminare sull’asfalto ma sono costrette a farlo in aria. E’ bene però sottolineare che noi guerrieri non piangiamo solamente. Sappiamo sorridere, ridere di cuore, senza smettere. Sappiamo giocare a carte, parlare fra di noi, sussurrarci consigli, raccontarci storie. Siamo scrittori, ballerini, cantanti, musicisti, sognatori. Non lo vediamo. Siamo ciechi. La dispercezione non è solo corporea. Non vediamo i nostri particolari, i nostri talenti, le nostre capacità. Ci diciamo di non 29
NOTIZIE DALLA BIBLIOTECA saper fare niente quando in realtà con un semplice abbraccio sappiamo trasmettere tutto ciò di cui l’altra persona ha bisogno. La cosa più importante è capire che sappiamo vincere. Vincere non solo contro questa malattia, ma anche contro le nostre paure, e i demoni che ci perseguitano da una vita intera. Dobbiamo prendere consapevolezza di poterlo fare. Solo allora riusciremo a riprendere in mano la nostra vita. Io, come tanti altri, sono bloccata in un loop infinito. Sono qui, lontana da casa e penso alla rotonda del Pont-Suaz all’imbocco del mio paese. Penso all’ultima volta che l’ho percorsa, nel tragitto per venire fin qui. La mia mente è ancora lì, in auto, e gira in continuazione attorno alle fontanelle e alle aiuole colorate. Gira e scruta ogni uscita. Non sa ancora quale scegliere. Non ha il coraggio di scegliere. Ma noi guerrieri dobbiamo essere intrepidi e imboccare una via. Smetterla di girare nella ruota del criceto. E’ arrivata l’ora di andare avanti. Il paesaggio cambia. La lotta inizia. 2° PREMIO: JOLY NELLA - CATEGORIA RACCONTI Rendez-vous alla Rotonda Sin da tempi immemorabili, nell’incantevole vallone di Comboé, a turbare la pace e la tranquillità di uomini e animali vi era l’insidiosa presenza di una vecchissima e temibile strega: nessuno conosceva il suo vero nome, ma per tutti era “La Strega di Comboé”. Da una caverna scavata nella roccia a monte del verde pianoro, dove viveva rintanata in totale solitudine, la strega usciva solo una volta all’anno – a primavera – con l’intento di sfogare il suo rancore nei confronti di quel mondo armonioso, ossimorico teatro del suo meschino vivere. 30
NOTIZIE DALLA BIBLIOTECA Si narra che, per un’antica profezia, quell’apparizione primaverile coincidesse sempre con il plenilunio e trovasse compimento tra i rami più alti del Grande Larice, che la strega adibiva a proprio giaciglio. Per mantenere i suoi poteri doveva, infatti, imprigionare alcuni raggi lunari nelle sue lunghe trecce, rituale che le assicurava forza e immortalità. Fu proprio in una notte di primavera di tantissimi anni fa che ebbe luogo uno scontro leggendario: rappresentante delle forze del bene, il Mago Siro di Pont-Suaz tentò di porre fine ai malefici della strega presentandosi al suo cospetto e tentando di instaurare un pacifico dialogo, ma essa lo colpì, a tradimento, con un tremendo sortilegio. Il mago era amatissimo da tutti nella valle e ciò infastidiva la strega più di ogni altra cosa. Addolcitolo con l’inganno, com’era nel suo stile, lo neutralizzò con la più crudele delle sue fatture. La terribile maledizione risuonò così nella vallata: “Rigido ed inerte diverrai, in un luogo rumoroso e caotico finirai, dove generazioni di umani ti ammireranno per poi passare oltre. Rimarrai per sempre là, mentre prolifereranno case, ponti e strade. Solo e solamente lacrime pure potranno sciogliere l’incantesimo. Ma di certo nessuno piangerà mai per una statua di pietra!”. Non appena queste parole furono pronunciate, il mago Siro sparì. Gli animali lo cercarono ovunque illudendosi di scorgerne una somiglianza in ogni roccia. Fu inutile, decisero però di stringere un patto: ad ogni primavera si sarebbero riuniti intorno al lago per onorarlo. Così, il rituale si ripeteva annualmente: l’asino e le mucche, il cane con le pecore e la capretta, lo stambecco e i camosci, Orso e le marmotte facevano tutti insieme un semicerchio poi, con lo sguardo fiero rivolto verso l’alto, emettevano all’unisono il loro canto più bello. Naturalmente, ciò non faceva che alimentare l’ira della strega, finché, nell’aprile di un tempo a noi vicino, essa decise che era giunta l’ora di sbarazzarsi di quelle bestiacce le quali, seppur così diverse, convivevano in accordo e armonia come una grande famiglia. Una tiepida mattina, uscì claudicante dal suo nascondiglio, proprio nel momento in cui gli animali giungevano per compiere il rito. Si avvicinò con maniere così gentili che essi non solo non fuggirono impauriti ma, ahimè, si lasciarono ammaliare da quella voce meschina. 31
NOTIZIE DALLA BIBLIOTECA La vecchia raccontò di un luogo a valle chiamato Aosta che – a suo dire – proprio in quei giorni si sarebbe adornato fino a rassomigliare al più bello dei mondi incantati ove ogni sogno poteva realizzarsi. Gli uomini chiamavano “Fiera di Sant’Orso” quel mitico evento, ma il ritrovo – assicurava la strega – era soprattutto un’occasione d’incontro fra animali che giungevano dagli angoli più remoti della Valle d’Aosta per esprimere desideri e festeggiare in allegria. Tali parole lasciarono lo stambecco, la mucca e l’asino estasiati; i camosci, diffidenti per natura, dapprima si erano tenuti a distanza ma poi si avvicinarono sempre più incuriositi; persino il cane pastore, la cui antipatia nei confronti della strega era proverbiale, si accucciò mansueto pendendo da quelle labbra raggrinzite. “Se solo non fossi così anziana ed avessi gambe agili come le vostre…” concluse sospirando divertita per l’effetto che le sue parole stavano suscitando. Non appena si fu allontanata, gli animali iniziarono a discutere concitatamente per organizzare la partenza. Sicuramente Orso, solito ritardatario che stava arrivando trafelato, avrebbe accettato di guidare la spedizione. E così fu, portò con sé anche la compagna ed il cucciolo, autorizzando a partecipare addirittura le incontenibili marmotte. Il cane andò al pascolo a recuperare la capra e le due pecore di cui era tutore. Le Reines, impegnate in un lungo combattimento, muggirono che si sarebbero fatte trovare al luogo di ritrovo convenuto. L’allegra brigata partì nel pomeriggio, mossa da grandi aspettative. Purtroppo, non era certo tempo di Fiera di Sant’Orso e la città di Aosta era come dormiente, stordita da un fastidioso virus, ma questo gli animali – fedeli alle parole della strega – non lo potevano sapere. Camminarono speditamente giungendo alla rotonda di Pont-Suaz quando il sole era ormai tramontato da un pezzo. “Rendez-vous alla rotonda” aveva stabilito Orso; qui si sarebbero tutti quanti ricompattati e rifocillati prima della volata finale. Si disposero in ordine sparso: chi in mezzo alla rotonda come i camosci, chi ai lati come l’asino e la mucca, tutti seguendo il consiglio delle marmotte che raccomandavano di non fare assembramenti per non attirare l’attenzione degli umani. 32
NOTIZIE DALLA BIBLIOTECA Fu proprio in quel momento che, come un fulmine a ciel sereno, dal centro della rotonda sbucò fuori, sogghignando, la malefica strega: la sua furia si abbatté sugli animali trasformandoli in statue di cemento! Rimasero così, immobili e afflitti, con l’ultimo gesto sospeso nell’aria. Consapevoli della maledizione che li aveva appena colpiti, piansero lacrime di pietra. Un lamento inascoltato, se non fosse stato per la statua di un mandriano che si trovava lì già da molto più tempo. Quel pastore altri non era che il mago Siro! Appena le lacrime delle pecore e del cane gli sfiorarono le scarpe, egli riuscì a percepire la purezza di quei lamenti, candidi come l’animo che abitava i poveri animali stregati. Improvvisamente, l’incantesimo si sciolse. Il mago si risvegliò stranito, toccò gli animali, riconobbe in essi la fattura di cui egli stesso era stato vittima e decise che li avrebbe aiutati. Il vecchio libro di magia era ancora nella tasca interna della giacca, ma il passare degli anni e le intemperie ne avevano usurato le pagine. A memoria, egli ricordava la formula solo per metà, perciò poté risvegliare gli animali solamente per un giorno e una notte: in questo lasso di tempo, essi avrebbero potuto guadagnarsi la libertà se solo fossero riusciti a sconfiggere la strega. Per fare ciò, avrebbero dovuto rubarle le trecce, atto che le avrebbe tolto ogni potere, rendendola un’innocua e mortale vecchina. “Partirete alle prime luci dell’alba” disse Siro non appena gli animali furono nelle condizioni di comprendere quello che stava loro dicendo. “Con un po’ di fortuna – continuò – sarà questa la notte in cui la strega dormirà sul Grande Larice. Se terrete bene a mente tutto ciò che vi dirò non farete mosse azzardate. Chi non se la sente, può restare per intanto come statua alla rotonda, per non destare sospetti”. Partirono in dieci: Orso, lo stambecco, i quattro camosci, l’asino, la mucca e le due marmotte; mamma Orso con il suo piccolo rinunciò, così come le pecore e la capretta. Pertanto, suo malgrado, anche il cane dovette restare. Le Reines ripresero, incuranti, il loro combat. La missione era tutt’altro che semplice, ma la combriccola si avviò con determinazione e arrivò a Comboé a notte fonda. La strega era là dove doveva essere! Dormiva profondamente 33
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