2 Année 30 - 2021 Bulletin quadrimestriel de la Bibliothèque communale de Charvensod Expedition en A.P. 70% DC-DCI Aosta Autorisation du Tribunal ...

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2                 Année 30 - 2021

                                             Liai
                                                 son
Bulletin quadrimestriel de la Bibliothèque
communale de Charvensod
Expedition en A.P. 70% DC-DCI Aosta
Autorisation du Tribunal d’Aoste:
N° 11/90 du 23 Novembre 1990
2 Année 30 - 2021 Bulletin quadrimestriel de la Bibliothèque communale de Charvensod Expedition en A.P. 70% DC-DCI Aosta Autorisation du Tribunal ...
editoriale
                                                  Elogio della
                                                  distanza
                                                                   Per qualsiasi commento, proposta
                                                                        o iniziativa, potete scrivere a:
                                                                      liaison.charvensod@gmail.com
               utti di nuovo per strada, in classe,   ma senza più la presenza di grandi rettili a do-

 T             al ristorante, in piscina, persino a
               teatro o al cinema, anche se con
               tutte le misure del caso. Eppure,
                                                      minare gli ecosistemi terrestri ha potuto esplo-
                                                      dere in tutta la sua ricchezza la biodiversità
                                                      di oggi. Alcune cosiddette nicchie ecologiche,
in mezzo a tante ritrovate presenze, io sento         quelle di grandi mammiferi come gli elefanti o
il bisogno di una distanza che ancora manca,          i leoni, non avrebbero forse potuto svilupparsi
quella salutare presa di distanza che permet-         se ci fossero stati ancora i dinosauri. Chissà
te di avere una visione d’insieme. Senza quel         poi i primati, da cui noi deriviamo. Tutto è in-
metro di lontananza in più, di un quadro di Van       terconnesso, ad un livello così superiore che
Gogh vedi sì la violenza di ogni singola pennel-      noi, con le nostre lenti di piccoli umani, non
lata di colore, con tutta la sua materia, la sua      riusciamo a vedere: l’eruzione di un vulcano in
forza vitale, ma non il quadro, il campo di gra-      Malesia nel 1815 ha contribuito alla sconfitta
no sorvolato da uno stormo di corvi, una notte        di Napoleone a Waterloo l’anno seguente, ma è
stellata o un vaso di girasoli. E noi siamo così      un nesso che solo oggi, a due secoli di distan-
immersi nelle piccole rivoluzioni quotidiane di       za, siamo in grado di vedere. Oggi come oggi
questa ennesima fase di pandemia che faccia-          siamo troppo vicini al nostro orticello per riu-
mo fatica a guardare dall’alto, con l’occhio di       scire a volteggiare quanto basta da avere una
un Dio o di una specie aliena, cosa ne sarà           visione d’insieme di quel che ci è successo da
di noi sulla lunga distanza, dopo questa defla-       quasi due anni a questa parte. “Diversi saperi
grazione nella nostra placida routine di inezie       e svariate ignoranze”, come dice il buon Baric-
spacciate per libertà irrinunciabili.                 co, stanno riscrivendo la Storia, in un groviglio
Perché la verità è che c’è sempre una ragio-          di “audacia e paura, propensione al cambia-
ne per tutto, che si creda in un’entità supe-         mento e nostalgia per il passato, dolcezza e
riore oppure no: è l'evoluzione naturale, è la        cinismo, meraviglia e orrore”. La pandemia ha
storia, senza valutazioni di merito sugli effetti.    costretto il mondo a fermarsi, e se c’è qualco-
66 milioni di anni fa l’impatto di un asteroide       sa di cui dovremmo avere paura è il fatto che
ha significato la fine della specie dominante di      nulla cambi, che tutto torni esattamente come
allora, quella dei dinosauri. Una pennellata vio-     prima, per la paura di mettersi nuovi occhiali
lenta che ha coperto la loro storia. Ma il quadro     con cui guardare un nuovo mondo in cui tanti
ha continuato a vivere e crearsi: qualche dino-       possono ancora essere i risultati possibili.
sauro è sopravvissuto sotto forma di uccello,                                         Daniela Gallotti

                                                                                                           1
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sommario

                        Editoriale		                 			                  1

                        Notizie dell’Amministrazione Comunale             3

                        Consiglio 28 gennaio 2021		    		                  3
                        Consiglio 29 aprile 2021    		                     3
                        Consiglio 30 giugno 2021				                       4

                        Notizie dal Territorio				                        6

                        Notizie dalla Biblioteca				21

                        Le nostre Scuole					62

                        Numeri Utili			                                   88

    LIAISON                            Mise en page
    Bulletin de la Bibliothèque        et impression :
    Communale de Charvensod            Tipografia La Vallée Srl - Aoste
    n. 2 - Année 2021

    Directeur Responsable et           Autorisation du Tribunal
    Rédaction :                        d’Aoste :
    Daniela Gallotti                   n° 11/90 du 23/11/1990

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NOTIZIE DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

              Amministrazione
              Trasparente
              CONSIGLI COMUNALI
            onsiglio del 28 gennaio 2021   ha garantito l’efficienza degli uffici

 C          Il Consiglio comunale di
            Charvensod si è riuni-
            to, giovedì 28 gennaio
                                           associati, sono possibili margini di
                                           miglioramento ma riteniamo di aver
                                           intrapreso la strada giusta», ha spie-
            2021, e si è aperto con        gato il sindaco Ronny Borbey.
la lettura e approvazione dei ver-
bali della seduta precedente del           Consiglio comunale del 29 aprile 2021
28 dicembre 2020.                          Il Consiglio comunale di Charven-
È poi stata approvata la prima va-         sod si è riunito giovedì 29 aprile
riazione al Bilancio di Previsione         2021.
2021/2023 e al relativo Documento          In apertura, sono stati letti e appro-
Unico di Programmazione Sempli-            vati i verbali della seduta precedente.
ficato. È composta da alcuni ade-          Sono seguite le comunicazioni del
guamenti tecnici e dalla previsione        sindaco Ronny Borbey: ha det-
di una minore entrata (pari a 19.000       to che sono state installate alcune
euro) per la riduzione del canone          statue di Siro Viérin al Pont-Suaz;
di locazione a privati di strutture        ha informato i consiglieri che i lavori
comunali. «In questo modo, il Co-          per la riqualificazione della scuola
mune intende contribuire a ristorare       primaria di Plan-Félinaz sono stati
il loro calo di fatturato», ha spiegato    aggiudicati per un valore comples-
il vice sindaco Laurent Chuc.              sivo di 388.917 euro; ha segnalato
È stata effettuata la verifica annuale     che Eliana Yoccoz è stata riconfer-
degli equilibri funzionali del Piano re-   mata come segretario comunale;
golatore generale comunale.                ha riferito sull’aggiornamento della
In chiusura dei lavori è stato con-        piattaforma dei crediti commerciali.
fermato l’ambito territoriale ottima-      Il vicesindaco Laurent Chuc ha illu-
le con il Comune di Pollein per l’e-       strato la convenzione per l’utilizzo, da
sercizio obbligatorio di funzioni e        parte del Comune di Charvensod, di
servizi comunali in ambito sovra-          graduatorie in corso di validità dell’U-
comunale. I servizi condivisi sono         nité des Communes valdôtaines du
la Segreteria, la Ragioneria e la Bi-      Mont Cervin. Il Comune necessita di
blioteca. «L’ambito sovracomunale          due agenti di polizia locale.

                                                                                      3
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NOTIZIE DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

    È stata approvata la misura del rim-           unico di programmazione semplifi-
    borso per la riproduzione e il rilascio        cato.
    di copie, di diritti di ricerca e di visura.   Nelle entrate si evidenziano: 418.000
    Sono stati approvati il Regolamento            euro circa di avanzo libero destinato
    per la disciplina del canone patri-            a investimenti e 17.000 euro di ca-
    moniale di occupazione del suolo               none patrimoniale di occupazione
    pubblico e di esposizione pubbli-              del suolo pubblico e di esposizione
    citaria e le relative tariffe per l’anno       pubblicitaria.
    2021. Per il 2021, l’Amministrazione           Sul fronte delle uscite, l’assessore
    comunale concede una riduzione del             ai Lavori pubblici Aurelio Lucianaz
    50% sulle tariffe per le esposizioni           ha evidenziato i 310.000 euro per
    pubblicitarie, per le attività con perdi-      la riqualificazione di Casa Anselmet;
    ta di fatturato di almeno il 30%, così         l’assessore all’agricoltura Patrick
    da sostenere gli operatori economici           Ronzani ha spiegato che 40.000
    che hanno subìto diminuzioni del fat-          euro saranno destinati per l’arredo
    turato a causa della crisi pandemica.          urbano, 15.000 euro per la manu-
    I lavori sono proseguiti con l’appro-          tenzione degli alpeggi e 10.000 per
    vazione dell’integrazione al Rego-             la manutenzione dei sentieri; il con-
    lamento per l’applicazione dell’Im-            sigliere con delega alle manutenzio-
    posta municipale propria (Imu). Il             ni Luca Jacquemod ha detto che
    Comune applicherà uno sconto del               50.000 euro saranno destinati alle
    50% ai proprietari di locali commer-           manutenzioni del territorio, tra que-
    ciali che concedano ai loro condut-            ste la sistemazione del parcheggio di
    tori, per un minimo di sei mesi, una           Les Combes; l’assessore all’istruzio-
    riduzione sul canone di locazione su-          ne Francesca Lucianaz ha spiegato
    periore al 30%.                                che 12.000 euro saranno spesi per
    È stato esaminato e approvato il               l’acquisto di giochi da inserire nelle
    Rendiconto dell’esercizio 2020. Il             aree ludiche; il consigliere Jordy Bol-
    fondo di cassa, al 31 dicembre 2020,           lon ha comunicato che 3.000 euro
    ammonta a 1.938.000,000 euro cir-              sono riservati all’acquisto di attrezza-
    ca. 472.000 euro circa sono vincolati          ture e materiale.
    per la riqualificazione della scuola di
    Plan-Félinaz, mentre 184.000 euro              Consiglio del 30 giugno 2021
    circa sono trasferimenti legati all’e-         Il Consiglio comunale di Charven-
    mergenza Covid-19. Emerge un                   sod si è riunito, mercoledì 30 giugno
    avanzo disponibile per investimenti            2021, e si è aperto con la lettura e
    pari a 810.000 euro circa.                     approvazione dei verbali seduta pre-
    In chiusura, è stata approvata la ter-         cedente.
    za variazione al Bilancio di previsione        I consiglieri hanno poi ascoltato le
    2021/2023 e al relativo Documento              comunicazioni del sindaco. Ronny

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NOTIZIE DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

Borbey ha segnalato che la rasse-          provate anche le tariffe per l’anno
gna estiva CharvArte ha già propo-         2021, assumendo contestualmente
sto due appuntamenti e ne restano          determinazioni in materia di contri-
altri quattro: sono quindi ripartite le    buto compensativo in conseguenza
manifestazioni. Ha annunciato che          dell’emergenza sanitaria. Il sindaco
Charvensod ha un nuovo agen-               ha precisato che si tratta di un Re-
te di Polizia locale, assunto attin-       golamento concordato a livello di
gendo alla graduatoria dell’Unité du       Unité des Communes valdôtaines
Mont-Cervin. Sarà operativo dal 19         du Mont-Émilius, sulla base delle
luglio. Per la copertura della pian-       indicazioni fornite dall’Arena. È pre-
ta organica ne manca ancora uno            vista la declassificazione di alcuni
e, presumibilmente, si attingerà alla      rifiuti da speciali a conferibili al Co-
graduatoria del concorso in svolgi-        mune qualora non pericolosi. Bor-
mento presso il Comune di Aosta.           bey è stato critico nei confronti della
Ha concluso che è stato inaugurato         «mancanza di una strategia da parte
il Sentiero della cascata che con-         della Regione autonoma Valle d’Ao-
duce da Ponteille a Comboé, rea-           sta. L’auspicio è che una normativa
lizzato grazie alla collaborazione della   di settore sia predisposta e approva-
Regione autonoma Valle d’Aosta. Ha         ta a breve».
specificato che sarà percorso duran-       In relazione alle tariffe, ha specificato
te la competizione Aosta-Becca di          che sono state previste riduzioni sul-
Nona, in programma il 18 luglio.           la parte variabile a favore delle cate-
È stato approvato il Regolamento           gorie obbligate a chiusure durante il
comunale del servizio di refezione         periodo Covid.
scolastica. La consigliera Federi-         I lavori si sono conclusi con l’esa-
ca Vielmi ha spiegato che si è reso        me e l’approvazione della terza va-
necessario alla luce dell’introduzio-      riazione al Bilancio di Previsione
ne del pagamento dei buoni mensa           2021/2023, e al relativo Documen-
tramite il sistema PagoPA, da set-         to Unico di Programmazione Sem-
tembre. Su richiesta della società         plificato. Un aggiustamento fra ca-
concessionaria (il cui menu deve           pitoli, compensando differenze fra
essere concordato con l’Azienda            entrate e spese. 50.000 euro sa-
Usl) è stato inserito un comma per i       ranno destinati alla sostituzione di
casi di uscita dal refettorio: gli alun-   apparecchiature obsolete nel Rifu-
ni potranno essere consegnati solo         gio Arbolle (in parte con contributo
a persone maggiorenni, dichiarate          regionale). 20.000 saranno utilizzati
all’inizio dell’anno scolastico.           per la proroga, sino a fine anno, del
Approvato il Regolamento per               contratto di lavoro interinale in es-
l’applicazione del tributo sui rifiu-      sere. 30.000 euro saranno destina-
ti. Sempre in relazione alla Tari, ap-     ti a manutenzioni.

                                                                                       5
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NOTIZIE DAL TERRITORIO

    Nuova destinazione per
    Maison Anselmet
               l cohousing arriva a         comunale (oggi Maison des Asso-

      I        Charvensod con la de-
               cisione del Comune di
               Charvensod di destinare
                                            ciations César Savioz), la struttura
                                            era in attesa di una destinazione
                                            - spiega l’assessore alle Politi-
    a questa tipologia abitativa Mai-       che sociali Francesca Lucianaz -.
    son Anselmet.                           L’Amministrazione, coerentemen-
    Sull’esempio di coabitazioni nate       te con il programma elettorale, ha
    nel nord Europa, il fabbricato anti-    deciso di adibirla a struttura coabi-
    stante il Municipio è stato oggetto     tativa. Vogliamo dare alle perso-
    di uno studio di fattibilità e ora si   ne anziane del nostro territorio,
    proseguirà l’iter di progettazione      anche con disabilità motoria ma
    esecutiva per appaltare i lavori di     nel complesso autosufficien-
    riqualificazione entro l’anno.          ti, la possibilità di continuare a
    «A seguito del trasferimento della      risiedere nel proprio comune. Il
    sezione Alpini e dello Skiclub Cha-     cohousing prevede ridotti nume-
    molé nello stabile dell’ex Biblioteca   ri di persone che coabitano uno
                                                          spazio proprio per
                                                          salvaguardare la di-
                                                          mensione familiare.
                                                          Gli inquilini di questo
                                                          nuovo alloggio di co-
                                                          munità, come mi pia-
                                                          ce definirlo, godran-
                                                          no dell’assistenza di
                                                          una o più badanti,
                                                          che li accompagne-
                                                          ranno nel loro nuovo
                                                          percorso abitativo,
                                                          gestito da una strut-
                                                          tura appositamente
                                                          individuata».

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2 Année 30 - 2021 Bulletin quadrimestriel de la Bibliothèque communale de Charvensod Expedition en A.P. 70% DC-DCI Aosta Autorisation du Tribunal ...
NOTIZIE DAL TERRITORIO

«Maison Anselmet sarà dotata di          questo intervento di riqualificazione,
una zona giorno al piano terreno,        prosegue nel suo intento di salva-
di due camere doppie e di due ca-        guardare e promuovere lo spirito di
mere singole (tutte con bagno), per      comunità: in questo caso attraverso
accogliere quattro o cinque anzia-       la riqualificazione di un edificio co-
ni. La struttura sarà priva di barrie-   munale, patrimonio di tutti. Maison
re architettoniche ed è già dotata       Anselmet, acquistata dal Comune
di ascensore. Prevediamo un in-          nel 1987, per favorire l’aggregazio-
vestimento di circa 250.000 euro,        ne sociale, proseguirà nel suo in-
di cui 100.000 euro finanziati dallo     tento in modo innovativo, evitando
Stato per l’efficientamento energe-      ai nostri anziani il trauma dello sra-
tico degli edifici pubblici”, aggiunge   dicamento e offrendo loro spazi che
l’assessore ai Lavori pubblici Aure-     rispettano il diritto alla socialità e al
lio Lucianaz.                            mantenimento dei legami familiari»,
«La nostra Amministrazione, con          conclude il sindaco Ronny Borbey.

Charvensod ha ricordato
la Liberazione

                                                                                     7
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NOTIZIE DAL TERRITORIO

    Charvensod ha celebrato la prima
    giornata
    Nazionale
    in ricordo
    delle
    Vittime da
    Covid-19

    Santa Messa per le vittime
    della Covid-19
               artedì 30 marzo è stato      l’occasione per ricordare le vittime

    M          per i Sindaci valdosta-
               ni un giorno importante
               e di commozione since-
                                            dell’emergenza, ma anche per ri-
                                            chiamare l’importanza di chi lotta
                                            ogni giorno contro la Covid-19.
    ra: il Vescovo di Aosta, Monsignor      Al termine della celebrazione il pre-
    Franco Lovignana, ha celebrato in       sidente Franco Manes, a nome di
    Cattedrale una messa per ricorda-       tutti i colleghi Sindaci, ha voluto
    re le vittime della Covid-19 in Valle   ringraziare moltissimo Monsignor
    d’Aosta. Ogni Sindaco ha rappre-        Lovignana per aver accolto positi-
    sentato la propria comunità e ideal-    vamente l’iniziativa, per un momen-
    mente tutti i valdostani. La messa,     to che è stato sia di raccoglimento,
    fortemente voluta dal Celva, è stata    sia di meditazione.

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NOTIZIE DAL TERRITORIO

“Davanti agli occhi di tutti noi - ha     Manes ha anche ricordato le tante
detto - sono passate le immagini          persone che la pandemia mette in
di dolore e di difficoltà che tutti noi   difficoltà: lavoratori senza lavoro,
abbiamo vissuto in questo 2020,           bambini e ragazzi che stanno viven-
ma c’è anche della speranza. Non          do un tempo difficile e con poche
siamo qui solo per ricordare, ma          relazioni sociali e le loro famiglie.
è anche un mo-
mento di ritrovo
per chi ormai non
ci può più essere.
Vogliamo ricorda-
re le forze dell’or-
dine, i sanitari, i
volontari, le istitu-
zioni e tutti coloro
che ogni giorno
lavorano affinché
questa pandemia
possa cessare”.
NOTIZIE DAL TERRITORIO

Notre Terroir di Siro Viérin
           l Comune di Charvensod,      zione e spiega: «Mi sono cimenta-

  I        in collaborazione con
           la Biblioteca comunale,
           nell’ambito della rassegna
                                        to nell’utilizzo di un materiale soli-
                                        tamente associato alle costruzioni
                                        ma che, invece, si presta anche per
CharvArte, presenta l’iniziativa “No-   realizzare opere artistiche. Attraver-
tre terroir”. La rotonda di Pont-Suaz   so queste sculture, racconto la Val-
ospita, da venerdì 23 aprile 2021,      le d’Aosta, le sue ricchezze e le sue
alcune sculture realizzate dall’arti-   peculiarità».
sta Siro Viérin. Raffigurano animali    «È un onore esporre nel nostro
domestici e selvatici, presenti nel     comune le opere di Siro Viérin: la
territorio o che si potrebbero po-      Commissione della Biblioteca è
tenzialmente incontrare nell’habitat    convinta che la cultura si accre-
naturale che circonda Charvensod.       sca proprio per mezzo della valo-
Siro Viérin ha scelto il cemento        rizzazione del territorio attraverso
quale materiale per la loro realizza-   installazioni di livello. La Biblioteca
NOTIZIE DAL TERRITORIO

di Charvensod sta an-
che organizzando un
evento legato all’ini-
ziativa: un contest fo-
tografico che coniughi
le opere dell’artista e
notre terroir», com-
menta Chiara Bernar-
di, presidente della Bi-
blioteca comunale.
«È per noi un onore
accogliere le opere di
Siro Viérin, enfant du
pays, che ci permet-
tono di raccontare
alcuni punti cardine
del nostro Comune:
l’agricoltura e la natu-
NOTIZIE DAL TERRITORIO

                                                          ra. La rotonda di Pont-
                                                          Suaz, porta d’ingresso
                                                          principale a Charven-
                                                          sod, diventa così una
                                                          porta artistica e un invito
                                                          a scoprire ciò che Char-
                                                          vensod ha da offrire»,
                                                          afferma il vicesindaco
                                                          Laurent Chuc.

      Box Bébé ai
      nuovi nati
      Il Comune di Charvensod con-
      segna i Box Bebé ai nati nel
      2020. I pacchi contenenti al-
      cuni regali per i 19 nuovi Tsar-
      vensolèn sono in consegna. L’Amministrazione comunale ha inserito nel
      box prodotti per l’igiene dei bimbi e un gioco; la Biblioteca ha offerto un
      libro; gli Alpini e la Pro Loco un bicchiere; l’associazione Sport de Nou-
      tra Tera una maglietta; l’associazione di promozione locale Charvensod
      Experience un buono da spendere nelle attività ricettive del territorio;
      l’Asd Charvensod un pallone; il gruppo teatrale Le Digourdì un bava-
      gliolo; l’associazione di intaglio Pecca bouque un portachiavi di legno;
      l’Associazione Becca 3142 un body. Il box contiene anche una Puetta,
      che sostiene le attività dell’Unicef. «Il Box Bebé è un’iniziativa cui teniamo
      particolarmente: è il benvenuto nella nostra Comunità che l’Amministra-
      zione comunale e le associazioni locali danno ai nuovi residenti - spiega
      l’assessore alle politiche sociali Francesca Lucianaz -. Abbiamo provato
      ad aspettare per poterlo consegnare in presenza ma, vista la situazione,
      sarà portato a casa o sarà possibile ritirarlo in Municipio». «Quest’anno,
      la puetta, realizzata dal gruppo Unicef di Charvensod e Pollein è vestita
      con il costume tipico della Gaie Famille, il nostro gruppo folkloristico;
      ogni puetta è unica, come lo è ogni bambino che è parte di una comuni-
      tà che lo accoglie e della quale lo attendiamo come parte attiva», spiega
      la consigliera comunale e presidente regionale Unicef Renata Ducly.

12
NOTIZIE DAL TERRITORIO

Riparte per la terza volta
Boudza-té
            er il terzo anno consecuti-    in buoni da spendere nelle attività

 P          vo, il Comune di Charven-
            sod aderisce al progetto
            Boudza-té, finalizzato alla
                                           convenzionate sul territorio comu-
                                           nale. «Siamo orgogliosi del fatto che
                                           questo progetto, di cui siamo stati i
promozione della mobilità dolce e          promotori in Valle d’Aosta, oggi sia
sostenibile.                               attivo in molti altri Comuni valdo-
Il progetto è iniziato il 1° aprile e si   stani - dice Laurent Chuc, vicesin-
concluderà il 31 ottobre. Gli incen-       daco con delega all’ecosostenibili-
tivi saranno erogati a residenti nel       tà -; auspichiamo che si consolidi,
Comune che abbiano compiuto i              diventando una buona prassi alla
14 anni e che si rechino al la-                    quale possa ispirarsi anche la
voro o a scuola in bici o                              Regione Autonoma Valle
a piedi. Per tutti, gli in-                              d’Aosta».
centivi variano dai 18                                     «La mobilità soste-
centesimi al km fino                                       nibile, così come le
a 25 centesimi al kilo-                                    tematiche ambienta-
metro, distinti in base                                    li - precisa il sindaco
all’uso della bicicletta                                  Borbey -, sono punti di
(muscolare o a pedala-                                  forza che caratterizzano
ta assistita) e alla residenza                       la nostra Amministrazione
(parte alta o parte bassa del Co-           comunale. È tempo di intervenire,
mune). Chi ha già partecipato due          in maniera puntuale, coordinata e
volte consecutive al progetto può          strutturata, sull’incrocio di Pont-
iscriversi (riceverà la maglietta con      Suaz, snodo fondamentale di col-
il logo) ma non riceverà gli incenti-      legamento viario ma congestionato
vi: «essendo una misura di stimolo         dalle auto. Servono scelte corag-
all’utilizzo di una mobilità alternati-    giose, finalizzate ad alleggerirne il
va - spiega il sindaco Ronny Bor-          carico di traffico. La nostra Ammini-
bey - non può diventare strutturale        strazione chiederà alla Regione e al
e continuativa».                           Comune di Aosta l’istituzione di un
Rimane invariata la conversione            tavolo di lavoro per studiare le pos-
dei centesimi accumulati con i km          sibili soluzioni».

                                                                                     13
NOTIZIE DAL TERRITORIO

     Lavori della Consulta Comunale
     dei Ragazzi
               a Consulta comunale dei         favorire lo sviluppo della comunità.

      L        Ragazzi del Comune di
               Charvensod ha presenta-
               to al Consiglio comunale i
                                               Il plesso di Plan-Félinaz ha lavorato
                                               sul tema della sicurezza stradale.
                                               Gli alunni, verificato che alcuni au-
     progetti e le proposte elaborati du-      tomobilisti non rispettano i limiti di
     rante l’anno scolastico.                  velocità, hanno proposto di realiz-
     La Consulta comunale dei Ragazzi          zare cartelli stradali da posizionare
     è formata dagli alunni delle classi       nelle vicinanze degli edifici scolasti-
     quarte e quinte dei due plessi che        ci e nei centri abitati. Hanno inoltre
     guidati e coadiuvati dalle insegnan-      evidenziato il problema delle deie-
     ti, espongono all’Amministrazione         zioni animali, dovuto alla mancan-
     comunale idee e suggerimenti per          za di rispetto verso il bene pubblico
     migliorare la gestione del territorio e   dei loro proprietari.

14
NOTIZIE DAL TERRITORIO

Il plesso Adelline Lucianaz del Ca-       il territorio in cui i ragazzi vivono,
poluogo ha invece chiesto all’Am-         giocano e crescono. Il Consiglio
ministrazione di installare pannelli      comunale esaminerà le istanze dei
solari sui fari del campetto di calcio    ragazzi e fornirà loro puntuali rispo-
A5 Bellevue, in modo da utilizzare        ste», affermano Chiara Bernardi e
energia rinnovabile e abbattere i         Federica Vielmi, consiglieri comu-
costi di gestione; gli alunni hanno       nali delegati per la Consulta comu-
inoltre richiesto di potenziare gli       nale dei Ragazzi.
orari dalla Biblioteca, in modo che       «Ringrazio anzitutto i bambini e le
sia più accessibile ai ragazzi e di       insegnanti per aver partecipato,
collocare, magari sotto i portici del     anche quest’anno, malgrado le
Municipio, una mostra fotografica         oggettive difficoltà dovute alla pan-
che racconti l’evoluzione del terri-      demia, alla nostra Consulta comu-
torio. Hanno poi proposto di sen-         nale e al progetto “La Commune à
sibilizzare i proprietari dei cani a un   l’école”, i cui lavori sono stati pre-
più responsabile controllo dei loro       miati rispettivamente con il quar-
animali in quanto, se incustoditi,        to posto per la scuola primaria di
rappresentano un pericolo.                Plan-Félinaz e con il secondo per il
«La Consulta comunale dei ragazzi         plesso della scuola primaria Adelli-
rappresenta un ottimo esempio di          ne Lucianaz», commenta il sindaco
cittadinanza attiva, volta ad alimen-     Ronny Borbey.
tare il senso di responsabilità verso

                                                                                   15
NOTIZIE DAL TERRITORIO

     Artisti in Comune presenta: Sughero
     artistico di Alberto Ghignone
                on l’esposizione Sughero      d’osservazione e l’abilità manuale»,

     C          artistico di Alberto Ghi-
                gnone, riparte l’iniziativa
                Artisti in Comune, pro-
                                              commenta l’assessore all’istruzio-
                                              ne Francesca Lucianaz.
                                              «Con questa esposizione ripartia-
     mossa dal Comune di Charvensod           mo, dopo un anno di fermo a cau-
     con l’obiettivo di avvicinare all’arte   sa dell’emergenza sanitaria, con la
     gli utenti che si recano in Munici-      nostra iniziativa Artisti in Comune e
     pio. Alberto Ghignone, residente a       lo facciamo dando spazio a un no-
     Charvensod, realizza oggetti di uso      stro compaesano che ha riprodot-
     quotidiano e riproduzioni di monu-       to anche alcuni simboli di Charven-
     menti valdostani utilizzando il su-      sod, ovvero l’eremo di San Grato e
     ghero proveniente dai tappi.             il santuario di Notre-Dame-de-Pitié
     «Dopo il collocamento in pensione,       al Pont-Suaz», spiega il sindaco
     ho pensato a un modo per occupa-         Ronny Borbey.
     re il tempo e ho deciso di dare una
     seconda vita ai tappi in sughero.
     Prima penso a cosa realizzare
     e disegno un bozzetto, poi co-
     struisco. Per le riproduzioni dei
     monumenti, utilizzo un’anima
     in compensato, che rivesto con
     piccoli pezzi di sughero», spiega
     l’autore dell’esposizione.
     «Alberto Ghignone, con una pa-
     zienza certosina, riesce a dare
     una veste artistica a un mate-
     riale che conosciamo per altre
     funzioni. Sia gli oggetti domesti-
     ci (lampade, lampadari e porta
     penne) sia le grandi riproduzioni
     dei monumenti valdostani (ca-
     stelli, chiese e monumenti ro-
     mani), evidenziano il suo spirito

16
NOTIZIE DAL TERRITORIO

Corvée de Tsarvensoù
         Il 19 giugno, grazie alla      strazione comunale. «Siamo molto

  I      collaborazione delle as-
         sociazioni locali e di Tsar-
         vensolèntse e Tsarven-
                                        contenti per la grande risposta, in
                                        termini di partecipazione, all’invito
                                        rivolto per riprendere le buone pra-
solèn, grandi e piccoli, si è svolta    tiche della corvée.
la corvée promossa dall’Ammini-         Siamo infatti convinti che la cura e
NOTIZIE DAL TERRITORIO

     il mantenimento del no-
     stro territorio siano uno
     strumento per preservar-
     lo e valorizzarlo; le nostre
     associazioni locali e al-
     cuni residenti hanno oggi
     dedicato una mattina a
     pulire sentieri, strade po-
     derali, cunette e scoli.
     Vedere poi tanti bambini
     presenti ci rende felici e
     ottimisti. Saranno loro
     infatti a gestire, in un
     domani non così lonta-
     no, il nostro Comune: conoscerlo e suo futuro», dichiara l’assessore al
     prendersene cura è garanzia per il Territorio Patrick Ronzani.

     La rotonda di Pont-Suaz si è
     colorata
                l 1 aprile la ro-

       I        tonda di Pont-
                Suaz , si è illu-
                minata di blu per
     ricordare la giornata mon-
     diale di consapevolezza
     dell’autismo e il 12 maggio di rosa per celebrare la Giornata mondiale
     della fibromialgia.

18
NOTIZIE DAL TERRITORIO

Il ponte del Pont-Suaz diventa
regionale
           l 29 marzo è iniziata una

   I       nuova storia per il ponte
           di Pont-Suaz, passato nel
           patrimonio della Regione.
Il ponte era infatti ancora di proprietà
dei comuni di Charvensod, Ao-
sta, Cogne, Aymavilles, Jovençan,
Gressan, Pollein e Brissogne che,
nel 1858, si riunirono in Consorzio
per finanziare la sua ricostruzione
sulla Dora, realizzata poi nel 1861.       di materiali, passando dal legno alla
L’attuale ponte è stato oggetto di un      pietra. Ha anche cambiato posizio-
ampliamento nel 1982, effettuato           namento, visto che in epoca roma-
dalla Regione. Il ponte ha sempre          na il Pons-Suavis sorgeva infatti più
costituito il principale collegamen-       a ovest, nei pressi dell’attuale con-
to tra la città e l’Envers, per molto      fine con Gressan, dove, dalla pista
tempo l’unico. Nel tempo il ponte          ciclabile, è ancora possibile vedere
ha subìto modificazioni di struttura e     parte della spalletta originale.

                                                                                   19
NOTIZIE DAL TERRITORIO

     “Il sentiero della cascata”
                 l 30 giugno è stato inau-    diventa un’opportunità anche per

       I         gurato il sentiero che da
                 Ponteille sale a Comboé,
                 ripristinato per volontà
                                              i turisti che amano frequentare la
                                              nostra regione, occasione per sco-
                                              prire gli angoli incontaminati del
     dell’Amministrazione         comunale    nostro ricco patrimonio alpino», ha
     di Charvensod grazie all’operato         detto l’assessore regionale all’A-
     dell’Assessorato Agricoltura e Ri-       gricoltura e Risorse naturali Davide
     sorse naturali della Regione Auto-       Sapinet.
     noma Valle D’Aosta.                      «Questo tratto di sentiero, molto
     «Come Amministrazione abbiamo            suggestivo, costeggia la cascata
     fortemente voluto recuperare un          di Ponteille e sarà concretamente
     antico tratto che valorizza il nostro    inaugurato dagli atleti che parteci-
     territorio; la cura delle nostre mon-    peranno alla competizione Aosta
     tagne è una priorità che vogliamo        - Becca di Nona, del prossimo 18
     portare avanti in questa legislatu-      luglio. Voglio anche ringraziare la
     ra», afferma l’assessore all’Agricol-    Sezione Cacciatori di Charvensod,
     tura e Territorio Patrick Ronzani.       che ha in comodato la casa di pro-
     “Valorizzare i sentieri di montagna,     prietà comunale di Ponteille, che
     garantendone la manutenzione e la        rappresenta un presidio per questa
     fruibilità, è un modo per far apprez-    zona», dichiara il vicesindaco Lau-
     zare ai valdostani il loro territorio.   rent Chuc.
     Questo grazie al pre-
     zioso lavoro dei can-
     tieri forestali, che in
     questi anni, attraver-
     so i loro interventi,
     sono riusciti a dare
     una risposta concre-
     ta alle esigenze del
     territorio e degli enti
     locali.
     Scoprire i sentieri
     della Valle d’Aosta

20
NOTIZIE DALLA BIBLIOTECA

Concorso letterario

          l primo semestre del          composta da membri della Com-

  I       2021 è stato l’occasio-
          ne per proporre, su ini-
          ziativa della Biblioteca di
                                        missione di gestione della Biblio-
                                        teca e da docenti di materie lette-
                                        rarie. Ai primi due classificati per
Charvensod, il 1° Concorso let-         ogni sezione sono stati assegnati
terario “Comune di Charvensod”          premi consistenti in buoni-libri del
dedicato alla poesia e al raccon-       valore di 100 euro, al 1° classi-
to. Gli elaborati, che potevano         ficato, e di 75 euro, al secondo.
essere in lingua italiana, in lingua    La giuria ha tuttavia segnalato an-
francese o in patois, dovevano          che altre opere meritevoli di pub-
contenere obbligatoriamente un          blicazione e di lettura pubblica,
riferimento alla rotonda del Pont-      che hanno ricevuto in premio un
Suaz, oltre ad essere ovviamente        oggetto in legno prodotto dall’As-
inediti e originali.                    sociazione Peccabouque (Premio
A voi il piacere della lettura del-     Speciale della Giuria).
le opere selezionate dalla giuria,      Buona lettura!

                                                                               21
NOTIZIE DALLA BIBLIOTECA

     SEZIONE A                               MENZIONE D’ONORE DELLA GIURIA
     CATEGORIA POESIA                        (lettura pubblica in occasione del-
     1° PREMIO                               la premiazione e pubblicazione sul
     RICCIARDI ROSSELLA                      bollettino comunale Liaison):
     Elaborato n°1                           AMATEIS MANUELA
     Titolo: La Rotonda di Pont-Suaz         Elaborato n°5
     (HAIKU 8/3/21)                          Titolo: Non pareva rotonda
     Motivazione: per aver saputo co-        Motivazione: per l’originalità dell’idea.
     gliere l’essenziale, il senso profon-
     do e metaforico di un crocevia.         SEZIONE B
                                             CATEGORIA RACCONTI
     2° PREMIO                               1° PREMIO: CATONA ALICE
     SQUINABOL JULIE                         Elaborato n°32
     Elaborato n°11                          Titolo: Raccontare
     Titolo: Un banc public                  Motivazione: per l’impatto emotivo
     Motivazione: per aver colto ed esal-    suscitato da una narrazione perfet-
     tato un luogo dell’anima, del cuore     ta in cui la Rotonda diventa meta-
     e della mente.                          fora del coraggio di scegliere una
                                             via d’uscita.

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NOTIZIE DALLA BIBLIOTECA

2° PREMIO: JOLY NELLA                         MENZIONE D’ONORE DELLA GIURIA
Elaborato n°16                                (lettura pubblica in occasione del-
Titolo: Rendez-vous alla Rotonda              la premiazione e pubblicazione sul
Motivazione: per aver saputo creare           bollettino comunale Liaison):
un’atmosfera evocativa e un’organi-
cità territoriale, tutto in un unico testo.   MATTONE UMBERTO
                                              Elaborato n°12
MENZIONE D’ONORE DELLA GIURIA                 Titolo: Una rotonda tra i monti
(lettura pubblica in occasione del-           Motivazione: per aver saputo tra-
la premiazione e pubblicazione sul            sportare la Rotonda in un’altra di-
bollettino comunale Liaison):                 mensione.
GORRET MONICA
Elaborato n°4                                 PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA
Titolo: Miraggio di fine estate               (opera dei Peccabouque) III° B
Motivazione: per la narrazione dol-           MONTE EMILIUS 3
ce e coinvolgente.                            INSEGNANTI REFERENTI:
                                              MILLET MAURA – SCIACQUA CINZIA
                                              Elaborato n°20
                                              Titolo: Esercizi di stile intorno
                                              alla rotonda
                                              Motivazione: per l’idea originale
                                              con divertenti variazioni sul tema.

     1° PREMIO: RICCIARDI ROSSELLA - CATEGORIA POESIA

       La Rotonda
       di Pont-Suaz
     (HaiKu 08/03/21)

     Scelgo la strada,
   percorro la Rotonda.
    Posso cambiare…

                                                                                    23
NOTIZIE DALLA BIBLIOTECA

          2° PREMIO: SQUINABOL JULIE - CATEGORIA POESIA

       Un banc public

       Un banc public.
       De simples morceaux de noyer qui se retrouvent
       à vivre ensemble, attachés pour l’éternité,
       par hasard ou par destin.
       Un cadeau pour les âmes et les cœurs.
       Un lieu pour parler avec l’esprit.
       Un souvenir pour réchauffer un cœur glacé de la vie
       et durci par le temps.
       Une occasion pour se taire et se réduire, tout simplement,
       à écouter la chanson du cœur
       de quelqu’un qu’on aime.
       Un lieu de rencontre, d’amour, d’amitié, de liberté.
       Un coin pour penser, pour ouvrir notre cœur,
       pour tisser notre destin, comme l’araignée fait
       avec sa toile.
       Un petit monde pour réfléchir sur le fait qu’aujourd’hui
       c’est un cadeau, le passé est passé
       et le futur tout simplement une illusion pour calmer
       nos désirs impétueux.
       Un lieu pour regarder la nature avec les yeux de l’âme.
       Un banc public.
       Un coin pour rencontrer chacune des neuf déesses
       qui président les arts.
       Un rêve où on peut écouter le son du cœur
       de notre ange gardien, le soir, au fond des bois.
       Un lieu pour se perdre dans une histoire qui n’est pas la nôtre,
       mais qui nous aide quand même
       à retrouver nos désirs et nos cœurs perdus.
       Une douce mort et une vie amère, comme une mouche
       qui se noie dans le miel.
       Une partie de l’âme d’une pinède.
       Un cœur humide et gelé par des chaudes larmes
       qui s’écoulent sans arrêt.
       Un monde pour les fourmis en cherche d’amour.

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NOTIZIE DALLA BIBLIOTECA

 La mémoire d’une grand-mère dont on aperçoit encore
 le sourire, caché entre les nuages,
 si on regarde le ciel.
 Une maison pour Charvensod.
 Un banc public.
 Un coin pour se cacher en hiver, embrassés par les flocons
 de lait légers, qui tombent timides pour s’endormir au sol.
 Un refuge en été pour regarder les enfants qui cherchent
 les papillons, pour apprendre à voler.
 Un ami pour le rond-point de Pont-Suaz.
 Un confident pour mon cœur qui erre sans but, mais qui, à la fin,
 doit choisir le chemin à emprunter.
 Un banc public.
 Un cœur.
 Un désir.
 Une mémoire.
 Un choix.
 Un rêve.
 Une étoile filante.
 Un monde.

             AMATEIS MANUELA - CATEGORIA POESIA

         Non pareva rotonda

    La terra non pareva rotonda
   all’uomo che dai monti tornava
 e oltre al ponte sua zappa portava
  per vangarla e renderla feconda.

    In petto un’antica cantilena
   di donne in lui si faceva onda
   di terre, sudore e poca avena.

Decasillabi, suddivisi in una quartina a rima incrociata
ed una terzina in cui il verso centrale riprende il finale della quartina.

                                                                              25
NOTIZIE DALLA BIBLIOTECA

          1° PREMIO: CATONA ALICE - CATEGORIA RACCONTI

                                    Raccontare

                                      Dal dizionario Treccani: Riferire fatti o
                                      parole, speculare a voce [...]
                                      Più generalmente equivale a narrare,
                                      ma ha tono più famigliare e meno
                                      solenne; è usato quindi, di preferenza,
                                      quando si tratta di fatti privati e quando
                                      il discorso è fatto senza particolare
                                      cura o arte.
                                      Sì, raccontare. È proprio ciò che
                                      voglio fare oggi. Ci tengo, tuttavia,
                                      a sottolineare che, nonostante la
      definizione trovata sul dizionario, io lo farò mettendoci tutta la cura
      e l’impegno possibile. A me piace quando le cose vengono fatte
      bene, e non farò nessuna eccezione.
      Non vi racconterò solo di me. Non ho mai amato parlare troppo
      di me stessa, in primo luogo. Vi racconterò di ragazze e ragazzi di
      tutto il mondo. A me piace chiamarli guerrieri perché guardando
      le loro gesta è la prima parola che mi viene in mente, ma è bene
      chiarire che sono guerrieri diversi da quelli che vi immaginate voi.
      Sono guerrieri senza armi. No, non usano fucili, non spargono
      sangue, non vivono in trincea. Non indossano mimetiche, anche
      se sparire è una delle cose che sanno fare meglio. Non indossano
      nemmeno giubbotti antiproiettili. Di proiettili ne hanno incassati
      molti, forse troppi, ma non si sono mai lamentati. Lacrime salate
      rigano i loro volti stanchi di tanto in tanto, ciononostante accolgono
      il dolore a braccia aperte. Quasi come se lo volessero. Anzi,
      permettetemi di correggermi. Lo vogliono, quel dolore, lo cercano.
      Almeno all’inizio. I primi mesi ne hanno bisogno. La sofferenza è
      un semaforo verde che sussurra nelle loro orecchie di proseguire.
      Andare avanti, senza fermarsi. A questi ragazzi piacciono i numeri.
      Sono bravi a contare, anche senza calcolatrice, anche senza usare
      le dita delle mani. Contano, contano, contano. Poi, il giorno dopo,
      si trascinano giù’ dal letto, fanno un passo e salgono su uno

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NOTIZIE DALLA BIBLIOTECA

scalino. Uno scalino che scalino non è. Ha un altro nome, però
forse è meglio non pronunciarlo. Uno scalino che per loro pare
una montagna. Salgono su questo scalino. Chiudono gli occhi.
Contano fino a tre, talvolta anche fino a dieci. Trattengono il fiato,
poi lo buttano tutto fuori. Un sospiro anticipatorio e anonimo
perché gli occhi sono ancora chiusi e non si sa se quel soffio
d’aria sia di sollievo o di scoraggiamento. Piano piano si apre un
occhio, poi l’altro. Guardano il muro davanti a se stessi, solo dopo
abbassano lo sguardo. Ed ecco un altro numero, il più importante.
Quello che determina le loro giornate. Lo guardano ancora. Per
sicurezza, o, in alcuni casi, sperando di aver letto male. Si rivestono
senza guardarsi. Alcuni sorridono, altri piangono, altri fingono vada
bene così anche se sanno di star mentendo a se stessi.
Questi guerrieri non hanno molti amici. Li avevano, una volta. Ora
non più. Non si sa bene se siano gli amici ad essersi allontanati o
loro stessi. Perché alla fine è inevitabile: nessuno osa avvicinarsi
ad ossa appuntite per paura di pungersi, nessuno vuole rimbalzare
contro mura di grasso e cadere a terra.
I guerrieri, quindi, passano le giornate da soli. Stanno bene
da soli. Stanno male da soli. Contano, tolgono, aggiungono,
si sentono in colpa, camminano avanti e indietro. Qualcuno si
guarda costantemente allo specchio, qualcun altro invece lo evita.
Guardano l’orologio e decidono. Decidono tra il vivere o morire.
Se riempire un piatto, se alzare la forchetta. Se non usarlo
nemmeno quel piatto, se sedersi per terra circondati da pacchetti e
scatole ed ingurgitare tutto.
Sono maniaci del controllo. Marionette.
Questo controllo è una delle loro tante illusioni. Pensano di potersi
proteggere da qualcosa che temono solo loro,
sperano di non dover crescere perché si sentono incapaci di fare
“le cose da grandi” pur non rendendosi conto di star già portando
a termine qualcosa che probabilmente i ragazzi della loro stessa
età non sarebbero nemmeno in grado di cominciare. Si sentono
piccoli come bambini, ma chi non si sentirebbe allo stesso modo
pesando meno di 40 o 30 chili?
Oppure, chi non si sentirebbe così se non riuscisse nemmeno
a decidere quanto e cosa mangiare, a decidere quanto
condire qualche foglia di insalata?

                                                                          27
NOTIZIE DALLA BIBLIOTECA

      Il controllo non lo hanno. Certo, all’inizio sembrano maestri nel
      dosare il cibo, nel far scendere o salire il peso, eppure dopo
      qualche mese si ritrovano quasi tutti nella stessa situazione.
      Genitori, fratelli, sorelle, a volte persino figli, spaventati, che non
      dormono la notte, che supplicano, implorano senza ottenere risultati.
      Famigliari che si sentono obbligati a trascinare i propri cari presso
      studi medici, centri, ospedali, specialisti. Genitori che aspettano
      in sala d’attesa, senza neanche prendersi la briga di sedersi.
      Camminano anche loro avanti e indietro, ma non per lo stesso
      motivo dei figli. Sono in ansia, aspettano che quella porta si apra, che
      il dottore faccia un cenno con il capo e li faccia entrare. Genitori che
      non accettano diagnosi, ma che allo stesso tempo non capiscono e
      quindi fanno domande su domande. Perché si sa, i genitori vogliono
      sapere come si fanno le cose, soprattutto quelle per fare stare bene
      i propri figli. Ed ecco che alcuni di questi guerrieri, fra pianti, urla,
      negazioni, promesse false, si ritrovano su un letto d’ospedale,
      intrappolati in una ragnatela di sondini, flebo, fili, con cuori che
      battono troppo lenti, valori sanguigni lontani dalla norma, organi
      allo stremo.
      I guerrieri hanno tutti un aspetto diverso. Certi sono ancora bambini
      e finiscono in camerette con disegni sulle pareti, giochi da tavolo
      e supereroi. Si guardano intorno e si domandano come facciano
      gli altri bimbi ad essere così sorridenti, ad avere tutta quell’energia
      in corpo per correre nel corridoio del reparto e tirare calci ad un
      palloncino sgonfio, o a stringere così forte il loro pupazzo.
      Altri sono già più grandi e nelle loro stanze non ci sono colori: solo
      anziani che piangono in continuazione a causa del dolore,
      o forchette di plastica e vetri opachi che impediscono di vedere il
      mondo fuori.
      Io, attualmente, mi trovo in un luogo circondata da tanti guerrieri
      come me.
      Di questo posto ci sono delle piccole cose che apprezzo con
      gratitudine, come il conforto di un silenzio non troppo silenzioso
      ma lungo abbastanza da farmelo bastare, o quella strana sensazione
      di vivere fuori dal tempo che ti assale sin dal primo giorno.
      Osservo ogni mattina visi nascosti da mascherine. È difficile
      capire cosa ci sia sotto, però ci salutiamo sempre mentre ci
      incrociamo sulle scale o percorriamo gli stessi corridoi e dal tono
      di voce riesco a farmi un’idea di come essi stiano ogni giorno.

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NOTIZIE DALLA BIBLIOTECA

Questa pandemia mi ha insegnato che i sorrisi si possono
ascoltare. Ed io li ascolto volentieri, ogni volta che ne sento uno.
I sorrisi sono la mia cosa preferita da prendere col caffè una volta
sveglia. Tuttavia non sempre riesco a trovarli qui, o, se li trovo, noto
tristemente che essi hanno le sembianze di un filo per il bucato
appeso in balcone in una giornata ventosa. Vacillano.
Con estrema facilità si trasformano in lacrime; dopo un colloquio
pesante con il proprio terapeuta, dopo essersi fatti una doccia
e guardati, o meglio, toccati, oppure davanti al rumore ipnotico
della lancette di un orologio. Vedo gente trascinare il proprio corpo
verso la sala che odiamo tutti, chiudere gli occhi, girare lo sguardo,
accendere la musica per coprire i pensieri.
Vedo piangere davanti a piatti pieni, così come davanti a piatti vuoti.
Vedo gente che impugna forchette come se fossero una spada
mitologica e un tridente appuntito, vedo quella stessa gente usare
la spada per tagliare, tagliare e ancora tagliare. Vedo tovaglioli che
asciugano olio, dita che sfregano contro fette biscottate, e le loro
briciole cadere a terra come fiocchi di neve. Vedo cibo nascosto in
tasca, sputato, talvolta. Origlio suppliche, contrattazioni. Le risposte
sono sempre le stesse. Un “no, non si può’” sussurrato con
fermezza, ma sporadicamente, anche delle teste che annuiscono,
perché sanno di non poter pretendere di più, di star affrontando
una guerra contro mostri ancora troppo grandi persino per loro che
dovrebbero essere i più grandi di tutto.
La lotta non finisce lì, in quella sala piena di rumore di argenteria
e piatti. Fuori - non nel mondo vero, ma nella cuccia che ci
sta momentaneamente proteggendo - ci sono i passi. Quelli
concordati, fino all’ultimo minuto, che però non sono diversi
da quelli rubati, fatti di nascosto. Squat dietro ad un pilastro,
addominali su un divanetto. Gambe che penzolano da poltrone
blu, quando non si può stare in piedi, gambe che vorrebbero
camminare sull’asfalto ma sono costrette a farlo in aria.
E’ bene però sottolineare che noi guerrieri non piangiamo
solamente. Sappiamo sorridere, ridere di cuore, senza smettere.
Sappiamo giocare a carte, parlare fra di noi, sussurrarci consigli,
raccontarci storie. Siamo scrittori, ballerini, cantanti, musicisti,
sognatori. Non lo vediamo. Siamo ciechi.
La dispercezione non è solo corporea. Non vediamo i nostri
particolari, i nostri talenti, le nostre capacità. Ci diciamo di non

                                                                           29
NOTIZIE DALLA BIBLIOTECA

      saper fare niente quando in realtà con un semplice abbraccio
      sappiamo trasmettere tutto ciò di cui l’altra persona ha bisogno.
      La cosa più importante è capire che sappiamo vincere.
      Vincere non solo contro questa malattia, ma anche contro le nostre
      paure, e i demoni che ci perseguitano da una vita intera.
      Dobbiamo prendere consapevolezza di poterlo fare.
      Solo allora riusciremo a riprendere in mano la nostra vita.
      Io, come tanti altri, sono bloccata in un loop infinito. Sono qui,
      lontana da casa e penso alla rotonda del Pont-Suaz all’imbocco
      del mio paese. Penso all’ultima volta che l’ho percorsa, nel tragitto
      per venire fin qui. La mia mente è ancora lì, in auto, e gira in
      continuazione attorno alle fontanelle e alle aiuole colorate.
      Gira e scruta ogni uscita. Non sa ancora quale scegliere.
      Non ha il coraggio di scegliere.
      Ma noi guerrieri dobbiamo essere intrepidi e imboccare una via.
      Smetterla di girare nella ruota del criceto.
      E’ arrivata l’ora di andare avanti.
      Il paesaggio cambia.
      La lotta inizia.

           2° PREMIO: JOLY NELLA - CATEGORIA RACCONTI

      Rendez-vous alla Rotonda

      Sin da tempi immemorabili,
      nell’incantevole vallone di Comboé, a
      turbare la pace e la tranquillità di uomini e
      animali vi era l’insidiosa presenza di una
      vecchissima e temibile strega: nessuno
      conosceva il suo vero nome, ma per tutti
      era “La Strega di Comboé”.
      Da una caverna scavata nella roccia a
      monte del verde pianoro, dove viveva
      rintanata in totale solitudine, la strega
      usciva solo una volta all’anno – a primavera – con l’intento di
      sfogare il suo rancore nei confronti di quel mondo armonioso,
      ossimorico teatro del suo meschino vivere.

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Si narra che, per un’antica profezia, quell’apparizione primaverile
coincidesse sempre con il plenilunio e trovasse compimento tra
i rami più alti del Grande Larice, che la strega adibiva a proprio
giaciglio. Per mantenere i suoi poteri doveva, infatti, imprigionare
alcuni raggi lunari nelle sue lunghe trecce, rituale che le assicurava
forza e immortalità.
Fu proprio in una notte di primavera di tantissimi anni fa che ebbe
luogo uno scontro leggendario: rappresentante delle forze del bene,
il Mago Siro di Pont-Suaz tentò di porre fine ai malefici della strega
presentandosi al suo cospetto e tentando di instaurare un pacifico
dialogo, ma essa lo colpì, a tradimento, con un tremendo sortilegio.
Il mago era amatissimo da tutti nella valle e ciò infastidiva la strega
più di ogni altra cosa. Addolcitolo con l’inganno, com’era nel suo
stile, lo neutralizzò con la più crudele delle sue fatture.
La terribile maledizione risuonò così nella vallata: “Rigido ed inerte
diverrai, in un luogo rumoroso e caotico finirai, dove generazioni di
umani ti ammireranno per poi passare oltre. Rimarrai per sempre
là, mentre prolifereranno case, ponti e strade. Solo e solamente
lacrime pure potranno sciogliere l’incantesimo. Ma di certo nessuno
piangerà mai per una statua di pietra!”.
Non appena queste parole furono pronunciate, il mago Siro sparì.
Gli animali lo cercarono ovunque illudendosi di scorgerne una
somiglianza in ogni roccia. Fu inutile, decisero però di stringere
un patto: ad ogni primavera si sarebbero riuniti intorno al lago
per onorarlo. Così, il rituale si ripeteva annualmente: l’asino e le
mucche, il cane con le pecore e la capretta, lo stambecco e i
camosci, Orso e le marmotte facevano tutti insieme un semicerchio
poi, con lo sguardo fiero rivolto verso l’alto, emettevano all’unisono
il loro canto più bello. Naturalmente, ciò non faceva che alimentare
l’ira della strega, finché, nell’aprile di un tempo a noi vicino, essa
decise che era giunta l’ora di sbarazzarsi di quelle bestiacce le
quali, seppur così diverse, convivevano in accordo e armonia come
una grande famiglia.
Una tiepida mattina, uscì claudicante dal suo nascondiglio, proprio
nel momento in cui gli animali giungevano per compiere il rito. Si
avvicinò con maniere così gentili che essi non solo non fuggirono
impauriti ma, ahimè, si lasciarono ammaliare da quella voce
meschina.

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      La vecchia raccontò di un luogo a valle chiamato Aosta che – a suo
      dire – proprio in quei giorni si sarebbe adornato fino a rassomigliare
      al più bello dei mondi incantati ove ogni sogno poteva realizzarsi.
      Gli uomini chiamavano “Fiera di Sant’Orso” quel mitico evento,
      ma il ritrovo – assicurava la strega – era soprattutto un’occasione
      d’incontro fra animali che giungevano dagli angoli più remoti della
      Valle d’Aosta per esprimere desideri e festeggiare in allegria.
      Tali parole lasciarono lo stambecco, la mucca e l’asino estasiati; i
      camosci, diffidenti per natura, dapprima si erano tenuti a distanza
      ma poi si avvicinarono sempre più incuriositi; persino il cane
      pastore, la cui antipatia nei confronti della strega era proverbiale, si
      accucciò mansueto pendendo da quelle labbra raggrinzite.
      “Se solo non fossi così anziana ed avessi gambe agili come le
      vostre…” concluse sospirando divertita per l’effetto che le sue
      parole stavano suscitando.
      Non appena si fu allontanata, gli animali iniziarono a discutere
      concitatamente per organizzare la partenza. Sicuramente Orso,
      solito ritardatario che stava arrivando trafelato, avrebbe accettato di
      guidare la spedizione.
      E così fu, portò con sé anche la compagna ed il cucciolo,
      autorizzando a partecipare addirittura le incontenibili marmotte.
      Il cane andò al pascolo a recuperare la capra e le due pecore di
      cui era tutore. Le Reines, impegnate in un lungo combattimento,
      muggirono che si sarebbero fatte trovare al luogo di ritrovo
      convenuto. L’allegra brigata partì nel pomeriggio, mossa da grandi
      aspettative.
      Purtroppo, non era certo tempo di Fiera di Sant’Orso e la città
      di Aosta era come dormiente, stordita da un fastidioso virus, ma
      questo gli animali – fedeli alle parole della strega – non lo potevano
      sapere.
      Camminarono speditamente giungendo alla rotonda di Pont-Suaz
      quando il sole era ormai tramontato da un pezzo.
      “Rendez-vous alla rotonda” aveva stabilito Orso; qui si sarebbero
      tutti quanti ricompattati e rifocillati prima della volata finale. Si
      disposero in ordine sparso: chi in mezzo alla rotonda come i
      camosci, chi ai lati come l’asino e la mucca, tutti seguendo
      il consiglio delle marmotte che raccomandavano di non fare
      assembramenti per non attirare l’attenzione degli umani.

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Fu proprio in quel momento che, come un fulmine a ciel sereno,
dal centro della rotonda sbucò fuori, sogghignando, la malefica
strega: la sua furia si abbatté sugli animali trasformandoli in statue
di cemento! Rimasero così, immobili e afflitti, con l’ultimo gesto
sospeso nell’aria.
Consapevoli della maledizione che li aveva appena colpiti, piansero
lacrime di pietra. Un lamento inascoltato, se non fosse stato per
la statua di un mandriano che si trovava lì già da molto più tempo.
Quel pastore altri non era che il mago Siro!
Appena le lacrime delle pecore e del cane gli sfiorarono le scarpe,
egli riuscì a percepire la purezza di quei lamenti, candidi come
l’animo che abitava i poveri animali stregati. Improvvisamente,
l’incantesimo si sciolse.
Il mago si risvegliò stranito, toccò gli animali, riconobbe in essi la
fattura di cui egli stesso era stato vittima e decise che li avrebbe
aiutati. Il vecchio libro di magia era ancora nella tasca interna della
giacca, ma il passare degli anni e le intemperie ne avevano usurato
le pagine. A memoria, egli ricordava la formula solo per metà,
perciò poté risvegliare gli animali solamente per un giorno e una
notte: in questo lasso di tempo, essi avrebbero potuto guadagnarsi
la libertà se solo fossero riusciti a sconfiggere la strega. Per fare ciò,
avrebbero dovuto rubarle le trecce, atto che le avrebbe tolto ogni
potere, rendendola un’innocua e mortale vecchina.
“Partirete alle prime luci dell’alba” disse Siro non appena gli animali
furono nelle condizioni di comprendere quello che stava loro
dicendo. “Con un po’ di fortuna – continuò – sarà questa la notte
in cui la strega dormirà sul Grande Larice. Se terrete bene a mente
tutto ciò che vi dirò non farete mosse azzardate. Chi non se la
sente, può restare per intanto come statua alla rotonda, per non
destare sospetti”.
Partirono in dieci: Orso, lo stambecco, i quattro camosci, l’asino,
la mucca e le due marmotte; mamma Orso con il suo piccolo
rinunciò, così come le pecore e la capretta. Pertanto, suo
malgrado, anche il cane dovette restare. Le Reines ripresero,
incuranti, il loro combat.
La missione era tutt’altro che semplice, ma la combriccola si avviò
con determinazione e arrivò a Comboé a notte fonda.
La strega era là dove doveva essere! Dormiva profondamente

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