Caffè: partecipato incontro a Castel dell'Ovo
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Caffè: partecipato incontro a Castel dell’Ovo Un partecipato incontro a cura dell’Associazione Maestri dell’Espresso Napoletano, si è svolto a Castel dell’Ovo a Napoli. La Sala Compagna dell’antico manierò partenopeo che sorge sull’isolotto di Megaride ha ospitato la masterclass sul caffè e sul funzionamento delle macchine da bar. A curarla, Francesco Costanzo, presidente Associazione Maestri dell’Espresso Napoletano e pure detentore del Guinness World Record per il maggior numero di caffè espresso estratti in un’ora. Nel corso della mattinata è stata presentata “D.”, la nuova macchina da caffè La San Marco. Francesco Costanzo, brand ambassador dell’azienda, e Mauro Illiano, coffee expert e fondatore di Napoli Coffee Experience, col supporto di un tecnico La San Marco hanno illustrato le caratteristiche tecniche e hanno spiegato il funzionamento. Aperta a tutti previa prenotazione, vi hanno partecipato prioritariamente addetti ai lavori. La masterclass ha voluto rappresentare mell’intenzione dei suoi organizzatori, un’occasione d’incontro, di confronto e di discussione tra rappresentanti del settore, baristi, coffee lover, torrefattori ed esperti del caffè, oltre ad alcuni
coffeelovers. Si è partiti con un gradevole aperitivo di benvenuto a base di caffè, per poi passare all’apertura ufficiale dei lavori. All’introduzione di Francesco Costanzo, è seguita la relazione di Mauro Illiano, per l’azienda La San Marco. Di seguito, gli interventi di Mario Signorini della Nicola Bianco & C. srl, concessionario di zona, del direttore commerciale Dante Monastero, e dell’amministratore delegato Roberto Nocera. I partecipanti hanno ricevuto, alla fine dell’incontro, un attestato rilasciato da Napoli Coffe Experience e da Francesco Costanzo. Armando Giuseppe Mandile Autunno: per lei e lui nuovo hair look Apprezzato tricologo, oltre che parrucchiere preferito dalle modelle e dai modelli, dagli indossatori e dalle indossatrici e star dello spettacolo di ambo i sessi, Emanuele De Cicco, noto hair stylist napoletano, ci guida alla scelta dei migliori trattamenti per rimettere in sesto le chiome
femminili e maschili. Molti non amano dedicare molto tempo a casa alla cura dei capelli e preferiscono le mani dell’esperto ai rimedi in casa. Un buon tricologo è in grado di proporre giuste scelte, per curare la chioma. Il barbiere/parrucchiere parte da un’attenta analisi del capello e del cuoio capelluto, in modo da individuare il prodotto più efficace. Scegliere lo shampoo giusto è importantissimo per la cura dei capelli. Ciascuno è destinato ad esigenze specifiche e contiene ingredienti mirati : per capelli grassi, secchi, ribelli, colorati, antiforfora, sfibrati, sottili, sciupati, ingialliti, devitalizzati. Ecco come raggiungere il risultato ottimale di una bella capigliatura, soprattutto sana grazie all’uso di prodotti ottimali e semplici da applicare. “Ogni shampoo ha un suo tempo di posa raccomandato ed è opportuno agire pure con un buon massaggio professionale alla testa. Se i capelli vengono lavati a casa, raccomando di sciacquarli accuratamente: i residui di shampoo rendono i capelli pesanti e prima o poi li danneggiano inevitabilmente”. “Il balsamo serve a difendere il capello formando intorno a esso una pellicola protettiva che rende lo rende più facile da pettinare e da modellare. Risulta essere un elemento efficace soprattutto nella cura dei capelli crespi e ricci”. Emanuele De Cicco suggerisce di provare “un tonico per capelli in lozione o in fiale per avere cute sana e capelli lucenti: rigenera i capelli dalla radice alle punte, stimolando la circolazione, senza appesantire e donando volume. L’esperto tricologo crea cocktail miscelando più ingredienti a base di erbe, ingredienti naturali di altissima qualità, in maniera da ottenere il giusto prodotti dosato in base alle problematiche di ciascuna capigliatura: per sanarle, stimolare la ricrescita, migliorare il benessere della capigliatura, contrastare la caduta dei capelli agendo in maniera rapida ed efficace, per riattivare il bulbo pilifero favorendo la ricrescita naturale e apportando dalle radici fino alle punte
un’azione mirata di protezione. “Va fatta attenzione alle abitudini, alla frequenza con cui si lavano i capelli, se si usa gel o cera o latta abitudinariamente per tenerli in ordine. Nel caso di capelli unti, è probabile che si abbia l’esigenza di lavarli ogni giorno e in questo caso consiglio di utilizzare uno shampoo delicato, specifico per capelli grassi, perché un preparato aggressivo stimolerebbe invece la produzione delle ghiandole sebacee, rendendo la capigliatura ancora più grassa e impoverendo il capello, compromettendone la salute e rischia di poi la caduta” – spiega l’hair stylist partenopeo. “Va evitato di toccare i capelli frequentemente, piuttosto è opportuno mantenerli in forma ricorrendo al gel che, sollevando la base dei capelli dalla cute, aiuta a contenere la produzione di sebo. Se sono secchi e pure difficili da districare, è il caso di utilizzare uno shampoo idratante e un conditioner abbinato, mirati a migliorare l’idratazione e l’elasticità: così risulteranno lucidi e morbidi”. “La forfora può avere numerose cause: può essere causata dalla disidratazione, spesso dovuta agli effetti di un utilizzo eccessivo dell’asciugacapelli, soprattutto quando il getto l’aria è molto caldo. Può influire l’aria secca del riscaldamento in ufficio o a casa, così come l’abitudine errata di utilizzare acqua molto calda per la doccia. A causare la forfora sono funghi che attaccano la cute, per questo motivo è fondamentale utilizzare uno shampoo specifico per eliminare il problema in maniera rapida e indolore, grazie alla presenza di specifici ingredienti attivi che, per agire necessitano di qualche minuti e non vanno quindi usati di fretta”. “I capelli dall’aspetto piatto, esigono uno shampoo energizzante che agisce stimolando la circolazione, e assicurando la giusta nutrizione alle radici, come quelli a base di bava di lumaca che mantengono la struttura del capello e il suo volume naturale, contenendo per giorni pure l’effetto crespo”.
Emanuele De Cicco raccomanda di applicare : “un trattamento intensivo ricco di ingredienti attivi, una volta a settimana. Eventualmente, infrasettimanalmente è possibile ricorrere in aggiunta anche a trattamenti domiciliari intensivi più veloci, da tenere in posa soltanto 2/3 minuti. Le capigliature particolarmente danneggiate necessitano di cure intensive, che possono essere anche veloci: vanno tenute in posa dai dai 5 ai 10 minuti. Pure i prodotti migliori non possono agire se vengono sciacquati via troppo presto. L’espertodi fiducia preparerà il giusto trattamento personalizzato, affinché i risultati siano ottimi”.I capelli maschili sono spesso più soggetti a caduta e hanno pure una crescita più lenta che nelle donne. Bisogna dire che il fenomeno della calvizie colpisce sia uomini che donne ed è legato frequentemente a fattori genetici: ne sono responsabili gli ormoni androgeni, oppure può dipendere da stress. Nelle donne è meno diffuso perché gli estrogeni contrastano gli effetti, anche se le utenti sottopongono i capelli a maggiori fattori controproducenti, quali tinture, permanenti, trattamenti liscianti, che sono responsabili dell’indebolimento e della caduta della chioma. Trattamenti mirati per ristrutturare e rinforzare i capelli sia maschili che femminili, necessari per renderli sani, lucidi e più facili da gestire, che Emanuele dosa in maniera personalizzata, nel suo salone napoletano in via Salvator Rosa 125, accanto al metrò, punto di riferimento per tanti di ogni età e provenienza. Ileana Mandile
In Viaggio con Assostato: Toscana d’Autunno Momenti da condividere, alla scoperta di Montecatini, Pistoia, Prato, Pescia, Lucca Tornano le offerte “vagabonde” di Assostato, presieduto dall’infaticabile Silvano Barrella, che invitano a iscriversi per godere di tanti vantaggi. Il prossimo interessante viaggio è previsto per le festività di inizio Novembre e toccherà alcune delle località più belle della Toscana. Da Sabato 30/10 a Martedì 02/11. In Bus GT, Hotel quatto stelle a Montecatini Terme. Sabato 30/10 Ritrovo dei partecipanti presso i seguenti punti: Colli Aminei 7,00 – Vomero(credit Agricole) 7,15 – Ferrovia Hotel Ramada. Soste lungo il percorso. Pranzo libero. Prevista l’ospitalità, per tre giorni, nell’Hotel Columbia, un quattro stelle al centro di Montecatini Terme dotato di un rinomato centro benessere, per chi volesse anche “coccolarsi e rilassarsi” oltre a godere delle bellezze del territorio. Pomeriggio libero per eventuale escursione individuale a
Montecatini Alta in Funicolare o attività termale in albergo. Si ci trasferirà quindi nell’incantevole Pistoia. Visita guidata del centro storico : Piazza del Duomo/Palazzo del Comune/Palazzo del Podestà/ Battistero/Cattedrale con cripta- Sacra conversazione di Lorenzo di credi, la croce dipinta di Coppo di Marcovaldo. Piazza della Sala. La Chiesa Romanica di S. Andrea: all’interno un prezioso pulpito. La curiosa Via Abbi Pazienza con la facciata dell’ospedale del Ceppo ed esterno Chiesa di S.Giovanni Fuoricivitas. Nel primo pomeriggio visita alla “Pistoia Sotterranea”, un itinerario ipogeo che, partendo dall’Ospedale del Ceppo, si snoda nel sottosuolo di Pistoia e ripercorre la storia più antica della città. La visita include anche il “teatro anatomico”, vero e proprio gioiello di fine XVIII secolo, la sala riservata alle lezioni di anatomia dell’antico Ospedale. Al termine tempo libero e alle 18 si potrà assistere alla Messa. Poi nella laboriosa Prato, dove sarà possibile ammirare pure i costumi originali della Turandot di Giacomo Puccini, diretta nel 1926, in prima esecuzione da Arturo Toscanini, custoditi e ben conservati nelle sale del Museo tessile, che saranno eccezionalmente in esposizione fino al 21 novembre. Ci si spisterà quindi nell’incantevole Lucca, che verrà visitata incominciando dal suo fantastico centro storico. Infine, Pescia, dove sarà possibile, nell’ultimo giorno del viaggio, estasiarsi con i profumi del Giardino degli Agrumi di Oscar Tintori. L’opzione per l’Hotel scade il giorno 11 ottobre, perciò gli interessati dovranno contattare al più presto la segreteria e prenotarsi. Verranno ovviamente rispettate tutte le normative AntiCovid19. Per partecipare, è necessario il GreenPass. Sono compresi : Viaggio in bus G, trattamento di mezza pensione in Hotel quattro stelle, con bevande incluse, visite guidate con ausilio di audioauricolari personali,
assicurazione medico-bagaglio. Non sono compresi : assicurazione annullamento viaggio, ingressi ai vari siti da visitare che sono facoltativi; mance, e tutto quello non espressamente indicato nell’offerta. Quota individuale di Partecipazione in camera doppia euro 445. Possibilità di camera singola. Info e prenotazioni Assostato Aps, via Cervantes 55/5 80133, Napoli Tel. 0815518735. Valerio Giuseppe Mandile Grande successo per la 1° edizioni del Cibus & Salus Festival. Sabato 25 settembre si è svolta la prima edizione del Cibus & Salus Festival, serata dedicata alla conoscenza del Parco Monumentale di Baia e della cultura flegrea attraverso i sensi,volta ad animare la proposta turistico-culturale dell’area e a vitalizzare uno straordinario luogo storico e paesaggistico finora inespresso. Cibo come piacere e creatività, come espressione della cultura di un luogo e legame con esso, come elemento per il mantenimento del benessere fisico ed economico, come occasione
per valorizzare siti storici ed artistici. Questo il percorso narrativo della serata, in un unicum sensoriale immaginato per restare nella memoria. “Lo sviluppo del territorio, così come quello dei cittadini” – afferma Simona De Mita, che guida la comunicazione e lo sviluppo progetti dell’associazioneM.A.C.S. Mecenati per l’arte, il Cinema, lo Sport– “passa attraverso la conoscenza, la tutelae la valorizzazione dei suoi beni, anche quelli della terra, e della cultura che li ha generati.” Partendo dalla cittadina di Baia al tramonto e percorrendo lo scenografico sentiero sul fianco della collina, con una piacevole passeggiata naturalistica guidata gli ospitisono risalti fino in cima al Parco Monumentale che, oltre ad essere un sito di straordinario valore archeologico e paesaggistico, offre un punto di vista panoramico unico sulle insenature flegree. Ad accoglierli, le danze e le note dei Synaulia, i cui preziosi strumenti musicali sono stati ricostruiti attraverso lo studio di fonti iconografiche e letterarie e reperti archeologici. Un lunghissimo lavoro di ricerca li ha portati a ricreare quelli che potevano essere i suggestivi suoni dell’antica Roma, al punto da essere chiamati per collaborare a progetti internazionali prestigiosi, fra cui la composizione di alcuni brani della colonna sonora del film “Il Gladiatore” di Ridley Scott. Le opere luminose dell’artista Annalaura Di Luggo, esposte in un dialogo armonioso con le rovine di quella che si ipotizza possa essere stata la villa di Giulio Cesare, hanno creato unriuscito contrasto contemporaneo tra antico e moderno nella scenografia della
serata. La degustazione dei vini flegrei poi,curata dal MAVV Wine Art Museum partner di M.A.C.S., ha offerto la possibilità di far conoscere una selezione di vini DOC e IGP flegrei dalle origini antichissime:“Falanghina dei Campi Flegrei”; “Piedirosso dei Campi Flegrei”; “Passio dei Campi Flegrei”, tutti della cantina “La Sibilla”, viticoltori da cinque generazioni. I calici sono stati serviti dai sommelier professionisti dell’AIS con una narrazione dei grandi vini del territorio nel legame con la storia, l’archeologia e il mito, a cura degli Accademici del MAVV Wine Art Museum. Un palcoscenico straordinario anche per i prodotti della terra e del mare flegreo, esaltati dalla creatività dello chef puteolano Ciro Coccia:il delicatissimo “Limone Pane di Procida”, ad aromatizzare una profumata polpettina di patate e carote locali e le “Alici del Golfo di Pozzuoli”, proposte nella più locale delle interpretazioni: sale, pepe e limone pane;il fiammeggiante e autentico “Pomodoro Cannellino Flegreo”, a dare carattere alla frittatina di pasta e ad incoronare la Montanarina espressa;la “Zucca di capo Miseno” e la “Cicerchia locale”, trasformate in delicate vellutate per accarezzare palato e stomaco; infine le “Cozze bacolesi”, le migliori del mondo, in equilibrio con ricotta di capra, erbette aromatiche e crema di zucchine. Un focus importante sulla relazione fra i prodotti dei Campi Flegrei con la cultura dell’area grazie agli interventi dell’archeologo dei vini Flavio Castaldo,che ha descritto il legame profondo fra i Campi Flegrei e la Grecia, e del Prof. Raffaele Beato, che si è invece soffermato sui vitigni antichissimi della zona, esaltando il lavoro dell’Ente che proprio in questi giorni, ha dato conferma della prossima realizzazionedi un vigneto di circa 4.000 m² dal quale verrà prodotto il vino ufficiale (unicum sul territorio) dell’Ente
Parco Regionale dei Campi Flegrei. “Sarà l’occasione per realizzare una serie di attività e azioni legati alla valorizzazione del vino flegreo e alla promozione del territorio”, afferma con orgoglio il Presidente dell’Ente Parco Regionale dei Campi Flegrei, Arch. Francesco Maisto. Il binomio a validità scientifica prodotti del territorio- benessere è stato infine messo in evidenza dalla Dott.ssa Giovanna Muscogiuri, specialista in Endocrinologia e Malattie del Metabolismo. “Cibo e salute fanno parte di quello stile di vita che caratterizza il nostro Paese, conosciutonel mondo per un settore enogastronomico straordinario che rappresenta benissimo la nostra cultura, le nostre tradizioni, ma anche un’economia viva e forte. I prodotti dei territori sono determinanti nella salute della cittadinanza e M.A.C.S non può non vedere in questo dualismo un elemento fondamentale del rilancio dei nostri territori”, ha affermato Roberto Cogliandro, Presidente dell’associazione M.A.C.S. Ha chiuso la manifestazione la giovane compagnia teatrale di “Il Principe”, trattenendo allegramente i numerosi ospiti presenti, fino a tarda sera, con undivertissement costruito sul canovaccio dei Menecmi di Plauto.
Grande soddisfazione da parte del Presidente dell’Ente Parco Regionale, Arch. Francesco Maisto. Durante il suo intervento ha sottolineatochel’evento, organizzato dall’AssociazioneM.A.C.S che ha vinto la manifestazione di interesse (Bando pubblico) della 1a edizione della Rassegna “terrArdente”,è stato solo un’anteprima dipresentazione ufficiale del Parco Monumentale di Baia che a breve sarà riconsegnatoalla cittadinanza flegrea. Maisto ha infatti sottolineato che dei 76 ettari del Parco monumentale, alcuni punti sono ancora in fase di bonifica, ristrutturazione e messa in sicurezza. I lavori in corso porteranno alla realizzazione di nuovi sentieri e finalmente il luogo che un tempo fu la casa di Cesare potrà essere vissuto, non solo da tutti i cittadini flegrei, bensì come polo culturale e ricettivo che attrarrà visitatori interessati ad un turismo naturalistico, culturale, esperienziale ed enogastronomico.
“D.”: masterclass sul caffé a Castel dell’Ovo Incontro a cura dell’Associazione Maestri dell’Espresso Napoletano Appuntamento lunedì 27 settembre alle ore 11 alla Sala Compagna di Castel dell’Ovo a Napoli, per la masterclass sul caffè e sul funzionamento delle macchine da bar, a cura di Francesco Costanzo, detentore del Guinness World Record del maggior numero di caffè espresso estratti in un’ora e presidente Associazione Maestri dell’Espresso Napoletano. Verra presentata “D.”, la nuova macchina da caffè La San Marco
della quale spiegheranno le caratteristiche tecniche e il funzionamento: Francesco Costanzo, brand ambassador dell’azienda, e Mauro Illiano, coffee expert e fondatore di Napoli Coffee Experience, col supporto di un tecnico La San Marco. Aperta a tutti previa prenotazione, la masterclass vuole essere un momento d’incontro e di discussione tra addetti del settore, baristi, coffee lover, torrefattori ed esperti del caffè. All’inizio, aperitivo di benvenuto a base di caffè, quindi l’apertura ufficiale dei lavori. Introduzione di Francesco Costanzo; relazione di Mauro Illiano, e per l’azienda La San Marco, interventi di Mario Signorini della Nicola Bianco & C. srl, concessionario di zona, il direttore commerciale Dante Monastero, e l’amministratore delegato Roberto Nocera. . Per partecipare, basta inviare una mail a: maestridellespressonapoletano@gmail.com Al termine dell’incontro, verrà rilasciato ai partecipanti un attestato da Napoli Coffe Experience e Francesco Costanzo. Valerio Giuseppe Mandile
Il pane liquido di Praga Bionda e spumeggiante la birra di Praga è il vero tesoro della Repubblica Ceca La Repubblica Ceca è conosciuta in tutto il mondo per la sua famosa birra, non per niente detiene saldamente il primato di consumo della bionda bevanda nel 2019 i cechi hanno bevuto a testa oltre 188 litri di birra, compresi i neonati, i tedeschi sono al quarto posto e al terzo gli austriaci. In Italia, anche se vi è stato un aumento record del 18% con una media del 33,6 litri a persona, valore che colloca comunque l’Italia tra i paesi più bassi d’Europa per il consumo pro capite. La più nota birra ceca è quella prodotta da sempre nella città di Pilsen. Stanno nascendo nuove figure professionali come il “sommelier della birra” per suggerire gli abbinamenti ideali con primi piatti, carne o pese e anche con i dolci. Nella Repubblica Ceca si può andare quindi alla scoperta di tutto il mondo effervescente che ruota intorno alla birra. Itinerari della birra Da alcuni anni sono sorti molti piccoli birrifici che producono birre artigianali, i migliori sentieri da percorrere per abbinare la scoperta di luoghi poco noti e gusti insoliti sono stati individuati dall’Ufficio del Turismo ceco per consentire di percepire le differenze tra una birra e l’altra. La parte più alta dei Monti dei Giganti, che si trovano nella Boemia settentrionale, offre un’escursione in montagna di una trentina di chilometri, durante la quale, in quattro tappe, si
possono degustare le birre di cinque microbirrifici locali. Per gli appassionati di ciclismo, il sentiero della birra più lungo della Repubblica Ceca, da 41 a 5 chilometri con diversi livelli di difficoltà, è quello ai piedi dei Monti Orlické nella Boemia orientale con tre birrifici da visitare. Nella regione di Tišnov, in Moravia meridionale, non lontano da Brno, vi sono sette località collegate dal sentiero della birra. Lungo il percorso della birra dei Monti Metalliferi, in Boemia settentrionale, si incontrano birrifici che producono lager chiare di frumento e scure con il luppolo di Žatec. Nella catena montuosa dei Monti Lusaziani, in Boemia settentrionale, il sentiero della birra può essere percorso in dieci tappe a piedi o in bicicletta in un fine settimana e collega birrifici ormai famosi come Kocour a Varnsdorf e Cvikov, ma anche piccole aziende a conduzione familiare. La strada della birra dei Monti Beskydy in Moravia consente di ammirare il paesaggio pittoresco di questa incantevole catena montuosa e visitare contemporaneamente 16 microbirrifici che portano avanti la tradizione e dove è possibile apprendere l’arte della birra. Il re controllava di persona la qualità della birra Tanti i personaggi famosi appassionati della bevanda spumeggiante, si racconta che il re ceco Venceslao IV, figlio di Carlo IV, amava travestirsi da barbone per poter andare a bere birra in incognito. Si giustificava col dire che in tal modo poteva ascoltare liberamente i commenti del popolo, oppure poteva verificare di persona che l’oste non imbrogliava sulla quantità di birra versata nel boccale o che addirittura non aggiungesse dell’acqua. Anche a Napoli re Ferdinando I di Borbone amava travestirsi da popolano per frequentare le osterie. La birra fa bene dentro, ma anche fuori. Nei centri
benessere si sfruttano i benefici della birra immergendosi in vasche colme di birra. Museo della birra di Praga La Repubblica Ceca è famosa nel mondo per i marchi come: Pilsner Urquell, Budweiser Budvar, Staropramen, Starobrno, Krušovice e molti altri, tale tradizione è strettamente insita nel popolo ceco che ha ritenuto di conservare le memorie di secoli in alcuni musei. Uno di questi si trova direttamente nel centro storico di Praga. Ovviamente non è un luogo per annoiarsi ma dove conoscere il meglio della produzione e la storia della birra ceca. Si visita un birrificio didattico per verificare il processo di produzione del malto che viene aggiunto al luppolo. L’edificio è del XIII secolo con le cantine a volta dove sono custoditi antichi macchinari. I visitatori sono invitati ad imbottigliare una bottiglia da portare con se con un’etichetta disegnata da ognuno di loro. La birra fa davvero bene alla salute La tradizione della coltivazione del luppolo in Repubblica Ceca risale al lontano passato, pertanto la sua produzione si è radicata profondamente nella cultura dei cechi, dove un buon boccale di questo “pane liquido” è un’abitudine che si tramanda da generazioni. Si narra che con tre litri al giorno vengono espulsi anche i calcoli, non si conoscono però gli effetti collaterali certo che il bere con moderazione ha anche virtù terapeutiche. La birra ceca oltre che essere fra le migliori del mondo ha effetti curativi aumentando le difese immunitarie dell’organismo, ha effetti benefici sull’apparato circolatorio, contribuisce al rilassamento dei muscoli e armonizza le funzioni corporee. Alla Salute ! Harry di Prisco
Al via il primo appuntamento con il Cibus & Salus Festival. Una serata dedicata alla conoscenza del Parco Monumentale di Baia e della cultura flegrea attraverso i sensi per animare la proposta turistico – culturale dell’area e vitalizzare uno straordinario luogo storico e paesaggistico finora inespresso. Sabato 25 settembre, ore 18.00, nel Parco Monumentale di Baia, primo appuntamento con il Cibus & Salus Festival, format turistico culturale ideato da M.A.C.S. – Mecenati per la Cultura, il Cinema e lo Sport e realizzato in collaborazione con il Parco Regionale dei Campi Flegrei, (con la partecipazione del Parco Archeologico dei Campi Flegrei) all’interno della rassegna “Terrardente”. L’appuntamento è al tramonto, per godere dell’eccezionale scenografia del Parco Monumentale, con vista sull’insenatura di Baia e, sul versante opposto, sul il litorale di Cuma: spettacolo naturale che, a detta degli scrittori antichi, non aveva, in quanto a bellezza, pari al mondo. Si inizia con una piacevole passeggiata naturalistica guidata che, partendo dalla cittadina di Baia e risalendo la collina del Parco Monumentale, condurrà al panoramico luogo dove si ritiene sorgesse la Villa di Giulio Cesare. Lungo il percorso, le opere luminose dell’artista Annalaura Di Luggo. In cima, un’ampia degustazione, curata dal MAVV Wine Art
Museum partner di M.A.C.S., offrirà l’opportunità di conoscere una selezione di vini flegrei dalle origini antichissime. Tra le tipologie della DOC che verranno degustate durante l’evento ci sono la Falanghina dei Campi Flegrei Bianco, il Piedirosso dei Campi Flegrei (secco e il passito) dell’azienda vitivinicola flegrea La Sibilla, della famiglia Di Meo che da cinque generazioni è protagonista della viticoltura eroica nei Campi Flegrei. I calici verranno serviti dai sommelier professionisti dell’AIS con una narrazione dei grandi vini del territorio nel legame con la storia, l’archeologia e il mito a cura degli Accademici del MAVV Wine Art Museum. Saranno presenti il Prof. Raffaele Beato, che ha guidato l’Ente Regionale di Sviluppo Agricolo, e l’archeologo Flavio Castaldo, scrittore ed autore di diverse opere che trattano con dovizia narrativa del nettare degli Dei nella Campania antica dall’epoca pompeiana alla fine dell’Impero Romano. Ad allietare il momento, alcune golose preparazioni espresse con ingredienti del territorio, preparate dallo chef puteolano Ciro Coccia. Il legame fra vini, prodotti del territorio e benessere verrà messo in evidenza dalla Dott.ssa Giovanna Muscogiuri, specialista in Endocrinologia e Malattie del Metabolismo e ricercatrice presso l’Università Federico II di Napoli.
Ancora cultura ed emozioni durante la serata in un format inedito per i Campi Flegrei, con il sofisticato accompagnamento musicale dei Synaulia, ricercatori di suoni, musica e danze dell’antica Roma. Attraverso reperti archeologici, oggetti, rappresentazioni figurate e le fonti letterarie, hanno ricostruito gli strumenti musicali dell’antica Roma, i suoni antichi e la loro funzione nelle diverse occasioni. Giorgio Albertazzi, Piero Angela, la CNN, Discovery Channel li hanno voluti per arricchire i loro progetti teatrali e documentaristici, mentre Ridley Scott li ha scelti per alcune delle musiche del film “Il gladiatore”. Per concludere la serata, la giovane compagnia teatrale di Giugliano “Il Principe” metterà in scena un divertissement sul canovaccio dei Menecmi di Plauto. La serata sarà anche il palcoscenico dove si svolgerà l’assegnazione del premio“In Vino Veritas”, istituito dal MAVV Wine Art Museum, volto a riconoscere personalità che si sono distinte nella promozione del territorio Campano e del sistema Paese. In questa edizione, verranno premiati il manager e imprenditore partenopeo Riccardo Monti e la Prof.ssa Roberta Garibaldi, Presidente dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico e neo consigliere per l’Enogastronomia del ministero del Turismo guidato da Massimo Garavaglia.
Stasera, evento d’eccezione al Borgo di Santa Maria in Portico Napoli. Tra poche ore, nel caratteristico centro del quartiere Chiaja, avrà inizio un evento di grande pregio, ideato per salvaguardare le usanze territoriali legate al giorno dedicato a Santa Maria, che rischiano di scomparire e, inoltre, per valorizzare e diffondere un’adeguata conoscenza del patrimonio d’inestimabile valore custoditi nella pittoresca zona. “Santa Maria … in Portico: arte, cultura e sapori nell’antico borgo” è in calendario nella serata di oggi, 12 settembre, giorno in cui si festeggia la Madonna. L’articolata manifestazione viene promossa dai patron delle Botteghe del Gusto di Eccellenza di Santa Maria in Portico, su idea di Antonio Arfè che ne è anche coordinatore. Il notissimo
chef è titolare della famosa Antica Gastronomia che dal 1870, ovvero da ben 151 anni, rappresenta un ineguagliabile punto di riferimento per tutti coloro che cercano prodotti al top. È infatti considerato a giusta ragione un simbolo del gusto d’alta qualità a Napoli e in Campania. L’azienda, specializzata nelle migliori produzioni della nostra regione, e non solo, è ben nota ed ampiamente apprezzata, pure oltre i confini nazionali, in diverse nazioni europee. Discreta custode di preziose testimonianze artistiche, storiche, architettoniche, religiose e di usanze antichissime legate alle umili e pittoresche origini marinare, Chiaja sarà al centro di una mirata opera di divulgazione delle sue peculiarità meno conosciute, anzi pressi che ignorate da tanti, eppure piene di fascino e, in molti casi, di rara preziosità è grande interesse. L’inizio degli appuntamenti in programma, è fissato alle ore 18,30, nella bellissima Chiesa seicentesca di Santa Maria in Portico, edificata per volere della duchessa di Gravina, dove verrà officiata da padre Raffaele Tosto dei Leonardini, la santa messa dedicata alla Madonna, seguita dalla benedizione particolare in suo nome. Alle 19, inizio delle visite guidate, proprio dalla stessa parrocchia dove sarà possibile ammirare le pregevoli opere, in particolare quelle lignee. Fra queste, un presepe ligneo d’inestimabile valore. Nel vicino Santuario dell’Immacolata a Chiaja, costruito grazie ai risparmi degli umili pescatori, il consegnatario,
cav. Roberto Cantagallo si soffermerà sulle interessanti testimonianze artistiche, ex voto, anfore rinvenute nelle profondità del Golfo di Napoli. Si osserva quindi all’attigua Cappella di Sant’Antonio, dedicata ai defunti, dove un tempo i pescatori onoravano nella veglia funebre le salme dei propri cari, non avendo possibilità di farlo nei loro angusti bassi. Tutt’oggi è punto di riferimento di ferventi fedeli: vi sono infatti conservati il cranio e altre reliquie di Santa Claudia; vi è pure una rara statua della Madonna Dormiente, della quale è intenso il culto nel lontano Perù, dove viene venerata da secoli. Attenzione particolare merita pure la suggestiva Cappella del SS Sacramento. Quindi, si proseguirà nella caratteristica piazzetta fulcro della serata. In programma una deliziosa cena in piedi, all’aperto: verranno serviti squisiti piatti tipici di questa ricorrenza. Le degustazioni sono offerte dai titolari delle Botteghe del Gusto d’Eccellenza di Santa Maria in Portico, aziende ai vertici del gradimento della clientela più esigente, specializzate in prodotti top gamma. Oltre alla già menzionata Gastronomia Arfè, ci sono in prima fila la Boutique della Frutta di Roberto Ramaglietta, la Pizzeria Zamparelli di Andrea Zamparelli, la Pescheria Sanguinelli di Salvatore Marra. Ovvero la qualità vincente del quartiere, che li caratterizza e distingue. Quali sostenitori il Caseificio La Morgesina, di Pasquale Morgese, e Cantine Mediterranee, di Vincenzo Napolitano, Pasqualino Bakery di Pasquale Esposito, altre eccellenze nei settori di competenza. Con loro, altre forze territoriali e molti cittadini.
Contributi musicali a tema, di grande delicatezza, a cura del maestro Francesco Cocco, specializzato in musica classica napoletana, con la collaborazione di Salvatore Colaceci responsabile suoni e “La Napoli Allegra”. Interverranno star dello spettacolo, quali ospiti “a sorpresa”. La serata sarà seguita da professionisti e operatori della Comunicazione in ambito televisivo, online e della carta stampata. Patrocinio del Comune di Napoli 1a Municipalità, col supporto del presidente circoscrizionale dott. Francesco de Giovanni di Santa Severina; dott. Iris Savastano, presidente Commissione Cultura e Turismo; dott. Anna Bruno, responsabile Dipartimento Arredo urbano; consigliere del Comune di Napoli, Salvatore Guanci, che prenderanno parte alla manifestazione. Parteciperanno noti esponenti della Cultura, delle Arti, dell’Imprenditoria e dell’Informazione. La serata sarà seguita da professionisti e operatori della Comunicazione in ambito televisivo, online e della carta stampata. Armando Giuseppe Mandile
Tra arte, cultura e gusto, all’antico Borgo di Santa Maria in Portico Napoli. Appuntamento da non perdere assolutamente a Santa Maria in Portico, cioè cuore di Chiaja, domenica prossima. A firmarlo è il gruppo delle Botteghe del Gusto di Eccellenza dell’antico Borgo. Decisi a recuperare e divulgare le tradizioni territoriali più significative legate al giorno dedicato a Santa Maria, che rischiano di scomparire, i patron delle Botteghe del Gusto di Eccellenza di Santa Maria in Portico si sono mobilitati, organizzando una splendida iniziativa che ha trovato subito l’appoggio delle istituzioni e di tanti cittadini conquistati dal valido e meritorio progetto. Coordinati da Antonio Arfè – patron della famosa Antica Gastronomia simbolo del gusto d’alta qualità a Napoli dal 1870 – si sono uniti con il preciso scopo di difendere le proprie radici e dare visibilità recuperando la giusta e meritata dignità. È nata su questi presupposti “Santa Maria … in Portico: arte, cultura e sapori nell’antico borgo”, manifestazione di spessore, in programma domenica prossima nello scenario unico del centro verace dell’antico quartiere partenopeo, custode di preziose testimonianze artistiche, storiche, architettoniche,
religiose e di usanze ultracentenarie legate alle umili e pittoresche origini marinare oltre che alle tracce evidenti e lussuose di un passato nobile e di un presente benestante. A patrocinarla, il Comune di Napoli 1a Municipalità; da sottolineare il fondamentale supporto del presidente circoscrizionale dott. Francesco de Giovanni di Santa Severina, della dott. Iris Savastano, presidente Commissione Cultura e Turismo, della dott. Anna Bruno, responsabile Dipartimento Arredo urbano e del consigliere del Comune di Napoli, Salvatore Guanci. A loro si aggiungono tanti cittadini della zona, altrettanto motivati. Alle ire 18,30, nella stupenda Chiesa seicentesca di Santa Maria in Portico, situata tra via Martucci e la Riviera, dopo il Santo Rosario, sarà officiata la messa per Santa Maria, da padre Raffaele Tosto dei Leonardini. Seguirà la benedizione speciale in nome della Madonna. Al termine delle solennità religiose, inizieranno le visite guidate, organizzate nell’occasione per divulgare la conoscenza delle preziose opere, in particolare quelle lignee tra le quali uno splendido presepe d’inestimabile valore, che la parrocchia custodisce da quattro secoli. Si proseguirà nel vicino Santuario dell’Immacolata a Chiaja, in via Fratelli Magnoni datato inizi ‘800 su progetto settecentesco, che fu edificato grazie ai risparmi degli umili pescatori devoti alla Vergine, ai quali in seguito si aggiunsero alcune famiglie nobiliari e benestanti della zona. Sarà possibile ammirare tra tante testimonianze artistiche di pregio, interessanti ex voto, anfore e altri reperti rinvenuti nelle profondità del Golfo di Napoli e donati in segno di devozione dai pescatori. Nella Cappella di Sant’Antonio, dedicata ai defunti, un tempo i pescatori trasportavano le salme dei propri cari per la veglia funebre, non avendo la possibilità di farlo negli angusti e poveri bassi nei quali abitavano. La stessa Cappella rappresenta un centro di grande
devozione:cela tra l’altro il cranio e altre reliquie di Santa Claudia; vi è pure la statua della Madonna Dormiente, il cui culto secolare è tipico del Perù. Poi si passerà alla suggestiva Cappella del SS Sacramento ed edicole votive. L’interessante serata continuerà nella caratteristica piazzetta con varie degustazioni degli squisiti piatti tipici, preparati tradizionalmente in zona nel giorno di Santa Maria, su gentile offerta dei titolari delle Botteghe del Gusto d’Eccellenza di Santa Maria in Portico. In questo gruppo sono prioritariamente impegnati, oltre alla Gastronomia Arfè, la Boutique della Frutta di Roberto Ramaglietta, la Pizzeria Zamparelli di Andrea Zamparelli, la Pescheria Sanguinelli di Salvatore Marra, tutte aziende molto apprezzate ed espressioni di rilievo del Borgo, particolarmente attive e distintive. Con loro, anche altre forze territoriali, altrettanto motivate e determinate a promuovere una concreta rivalutazione della pittoresca zona, caratterizzata da tante tradizioni e ricca di testimonianze di notevole interesse. Insieme costituiscono una squadra attiva e motivata, alla quale si stanno per aggiungere altre valide realtà di quartiere. L’iniziativa è sostenuta dal Caseificio La Morgesina, di Pasquale Morgese, e da Cantine Mediterranee, di Vincenzo Napolitano, ditte ampiamente conosciute – Cantine Mediterranee in tutta Europa – e particolatamente apprezzate per le rinomate produzioni distintive della Campania. Contributi musicali a cura del maestro Francesco Cocco, renderanno ancora più piacevole la serata di domenica. Parteciperanno noti esponenti della Cultura, delle Arti, dell’Imprenditoria e dell’Informazione, professionisti e operatori della Comunicazione negli ambiti televisivo, della carta stampata e online. Armando Giuseppe Mandile
Al via da Casolaro Hotellerie i nuovi corsi dedicati a professionisti ed appassionati. D’ora in poi, i lievitati non avranno più segreti. E nemmeno i dolci tipici della tradizione partenopea, così come la viennoiserie. Riprendono, finalmente, i “gustosi” corsi in presenza da Casolaro Hotellerie al Cis di Nola (Napoli), azienda leader nel campo delle forniture alberghiere, ristoranti, bar e pasticcerie. Un calendario fitto di appuntamenti, in parte dedicati ai professionisti, in parte ad appassionati desiderosi di imparare tutti trucchi del mestiere da veri esperti del settore. Maestri, accuratamente selezionati, da anni, punto di riferimento per i clienti-corsisti, che scelgono gli eventi Casolaro. Come Rolando e Francesca Morandin, guru internazionali in materia di “lievito madre” che, il 20 e 21 settembre sveleranno i segreti della “Bilanciatura del panettone”, insegnando a gestire anche gli errori più frequenti negli impasti, a correggerli e recuperarli.
Immancabile, l’appuntamento dedicato alla “Canditura” di agrumi, frutta e ortaggi, il 23 e 24 settembre. Torneranno, poi, l’8 e il 9 novembre, per il corso pratico sulla “Scienza dei lievitati” finalizzato ad apprendere come gestire il lievito madre e riconoscere le diverse acidità con tanto di realizzazione di panettone classico, pandoro tradizionale e sfogliato e nodo d’amore con diverse farciture. L’11 e 12 novembre si terrà, invece, l’esclusivo corso su “I cioccolatini di Rolando”, in collaborazione con Valrhona, per imparare a realizzare cuneesi al rhum, boeri, cremini tradizionali piemontesi, praline ripiene, marron glacé e cioccolatini al liquore. A dare il via al calendario eventi di Casolaro Hotellerie, giovedì 9 settembre, sarà “L’umami del mare” a cura di Alfredo Iannaccone di Zen Food Lab. Incontro, durante il quale si apprenderà come cucinare piatti di mare senza l’utilizzo di un solo granello di sale, usando esclusivamente acqua di cozze e vongole. Lo stesso chef, lo ritroveremo il 30 settembre per “La C.B.T.” ovvero come avvalersi della bassa temperatura per le carni “povere”; il 4 novembre, per parlare di “Zuccheri alternativi” e il 18 novembre per “Declinazioni vegan chic”. Le sue saranno demo interattive, aperte anche ad un pubblico amatoriale. Il 13 e 14 settembre torneranno anche gli attesissimi appuntamenti con la virtuosa pastry chef Rita Busalacchi, che miscela alla perfezione le sue due grandi passioni: chimica e pasticceria. Il primo incontro sarà un vero e proprio “Viaggio nella biscotteria” italiana ed internazionale; mentre il 15 settembre Rita punterà sulla “Bilanciatura della pâte à choux” e il 25 e 26 ottobre rivelerà come realizzare “La sfoglia perfetta”. Per apprendere tutto, ma proprio tutto su uno dei dolci partenopei cult, bisognerà aspettare l’11 e 12 ottobre, quando il pastry chef Andrea Vitale insegnerà a preparare “La sfogliatella riccia e frolla”, trattando tutte le fasi di
lavorazione, fino a realizzare varie versioni sia dolci, che salate. Sempre con lui, il 19 ottobre, corso pratico “Il babà… è ‘na cosa seria!” e gran finale di rassegna il 22 e 23 novembre, con “La pasticceria natalizia” all’insegna di struffoli, roccocó, mustacciuoli, cassate, cassatine, cannoli, paste reali e di mandorle. Tra le chicche di questa edizione: il corso per imparare a preparare esclusivi “Fiori in wafer paper” tenuto dalla cake designer Letizia Grella, in programma per il 14 ottobre e quello sulle “Viennoiserie innovative” il 15 e 16 novembre firmato dalla pastry queen Maria Pastore che, usando impasti mono e bicolore, insegnerà come preparare intrecci, cruffin, girelle, violini e farfalle. mood|project. Una galleria ed un quaderno, per la
riapertura a Napoli di Dino Morra. Quattro mostre all’anno, a partire dal prossimo mese di settembre e un nuovo format di galleria. Così Dino Morra che ha concluso nel 2017 l’esperienza della Dino Morra Arte Contemporanea di Napoli, galleria impegnata nella promozione della giovane arte di ricerca contemporanea, propone al pubblico dei collezionisti e degli amanti dell’arte il suo nuovo progetto dal titolo mood|project che racchiuderà in uno spazio di circa 40 metri quadrati mostre, video, attività editoriali, ma anche talk ed eventi diffusi. Lo spazio della galleria viene rimodulato da Morra, sia fisicamente che concettualmente e la nuova sede nel quartiere Chiaia, con una predominanza del colore bianco sarà costituita da piccoli spazi, con corridoi, passaggi e nicchie, spunti architettonici, rientranze, profondità, linee curve e mattoncini in vetrocemento. E infine, una finestra di collegamento e di separazione: una finestra dell’arte. Sede pronta a raccontare un nuovo concept che vedrà la produzione non solo di eventi all’interno degli spazi, ma anche di mostre diffuse e di eventi out-door, proposti all’esterno della galleria classica. Punto di partenza del nuovo progetto è stata la collettiva Re_st_Art che si è svolta al PAN di Napoli dal 17 giugno 2021 al 4 luglio 2021, con esposizione delle opere di Alessio Ancillai, Sveva Angeletti, Alessio Barchitta, Fabrizio Cicero, Ola Czuba, Alessandro Dandini de Sylva, Veronica Montanino e Sonia Riccio, tutti giovani artisti, prevalentemente romani. Mostra che ha segnato una ripartenza delle arti dopo i mesi di
chiusura pandemica, e con la quale Morra ha offerto al pubblico un fresco e libero dialogo tra linguaggi eterogenei, spaziando dalla pittura alla scultura, dal video alla fotografia. L’attività editoriale della nuova galleria vedrà per ogni mostra la produzione di Quaderni di mood|project il cui numero 1 è stato dedicato alla mostra Re_st_Art del PAN. La finestra dell’arte farà invece, da cornice ad un’area di dibattito, con incontri e talk tra il gallerista e gli artisti, i collezionisti, i curatori, gli imprenditori, gli scrittori e gli attori della realtà culturale ed economica del paese. Una nuova mission dunque, che vedrà l’avvio con l’apertura della galleria mood|project tra la fine di settembre e i primi giorni di ottobre del 2021 con una mostra inaugurale. Con l’immutato spirito di Dino Morra di realizzare una galleria diffusa e itinerante, che prosegua il percorso avviato nel campo della sperimentazione di nuovi linguaggi e di nuove potenzialità, dentro e fuori le mura del nuovo spazio nel salotto di Chiaia.
Basilik il locale solidale di Leopoli dove andare a mangiare per fare del bene agli altri In Ucraina il ristorante-bar solidale “Basilik” è la prima iniziativa per venire incontro alle categorie bisognose della popolazione e dove far conoscere la cucina italiana Nella ripresa dalla pandemia vi è il pericolo di “Dimenticare chi è rimasto indietro” la misericordia invece “non abbandona chi rimane indietro” è il monito di Papa Francesco Si dice che quando si mette in gioco una donna, il successo è assicurato. A Leopoli (Lviv in ucraino) una donna aveva un folle desiderio di fare del bene e aiutare gli altri. Ulyana
Kuzyk è la fondatrice della Charitable Foundation senza fine di lucro, trae forza e ispirazione per essere utile al cambiamento in meglio del mondo per venire in soccorso delle persone fragili e vulnerabili. La sfera sociale per Ulyana è quella che vive da molti anni da volontaria la cui vita è cambiata radicalmente con l’inizio della Rivoluzione della Dignità. A Leopoli vi è una grande necessità di aiutare chi ha bisogno per chi si è trovato in circostanze di vita difficili. Laboriosa, persistente e allo stesso tempo femminile, ha deciso di realizzare un progetto per sostenere le persone socialmente vulnerabili. Nasce così l’idea di creare il “Basilik”, un caffè sociale dove far conoscere anche la cucina italiana. Lo scopo di questa iniziativa sociale è quello di impiegare i gruppi vulnerabili della popolazione e di destinare loro i proventi in beneficenza. Si tratta della prima iniziativa del genere in Ucraina nella città di Leopoli. L’imprenditoria sociale è il più grande progetto di sviluppo del business sociale in Ucraina nel campo della fornitura di servizi alimentari, per consentire di risolvere le necessità sociali delle categorie bisognose della popolazione. Basilik è quindi un esempio concreto di come un progetto sociale può creare utili da destinare ai più bisognosi. Il piano è stato presentato al concorso regionale dei microprogetti ed è stato accolto nella categoria dell’imprenditoria sociale, i fondi ricevuti sono serviti per acquistare l’attrezzatura necessaria per il locale. «L’impresa più ardua è stata quella di riparare l’edificio assegnato dal consiglio comunale di Lviv, era poco più di un rudere. Con l’aiuto di volontari, amici e persone premurose, siamo riusciti in dieci mesi di duro lavoro ad effettuare le riparazioni necessarie», afferma Ulyana Kuzyk. A volte le forze venivano meno e il tempo trascorreva, ma la volontà di realizzare l’impresa dava sicurezza che il sogno si sarebbe presto realizzato. Tanto impegno è stato premiato, oggi il caffè solidale “Basilik”, costituito da due locali uno per 50 persone ed uno per 20, in una zona accogliente e affascinante della città di Leopoli in via T. Chuprynky n. 67-69 General Street è il punto di riferimento di tante
persone della ridente città ucraina. Sono cinque le persone che collaborano con Ulyana, fra cui uno chef ed una madre di un bambino gravemente ammalato. Tutto il guadagno, tolte le spese (il costo maggiore è la bolletta per la luce poiché la società elettrica non ha voluto fare sconti e il fitto al Comune), serve per fare beneficenza, appena mettono da parte qualche soldo fanno una festa: una volta una pizza per i bambini le cui famiglie non possono permettersi svaghi, in un’altra occasione un pranzo per madri vedove che hanno perso ogni sostegno. Oggi il caffè solidale è diventato una istituzione ed è molto apprezzato dai visitatori. Pizza, focaccia, grissini: queste ed altre le prelibatezze che si possono gustare della cucina italiana oltre alle specialità della cucina ucraina ed europea. Questo il commento di un cliente: «È delizioso, accogliente, con una particolare atmosfera, voglio tornare qui ancora e ancora». Ulyana Kuzyk commenta: «Tutto è possibile, l’essenziale è desiderarlo con fermezza, a volte i sogni diventano realtà». Infatti non bisogna dimenticare che ognuno di noi ha un paio di ali, ma solo chi sogna impara a volare e se si sogna da soli è solo un sogno che svanisce presto, se invece si sogna insieme è la realtà che comincia, siamo pertanto più che certi che saranno sempre di più le persone che vorranno aiutare Ulyana a realizzare completamente questo progetto che era solo un sogno. Harry di Prisco
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