BELLO BUONO e del lungo le strade del - Piergiorgio Greco

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BELLO BUONO e del lungo le strade del - Piergiorgio Greco
lungo le strade del

                               BUONO
                                                                  e del

                                       BELLO
                                            Un viaggio tra emozioni
                                     e sapori di borghi sorprendenti

PAGLIETA ∙ ATESSA ∙ TORNARECCIO ∙ ARCHI ∙ PERANO ∙ ALTINO ∙ BOMBA ∙ COLLEDIMEZZO
BELLO BUONO e del lungo le strade del - Piergiorgio Greco
PE
A tour among landscapes,

                                                                       S
                                                                                                                                                                        Un territorio, infine, dominato dalla natura:

                                                                      CA
                                                                                                                    Paesaggio, arte,

                                                                        RA
                                                                                                                                                                        che sia quella esuberante di Monte Pallano o
art, gastronomy and nature                                                                                                                                              quella a vocazione ambientale della Riserva

The ideal triangle formed by the                    ROMA
                                                                                                                    gastronomia e natura                                Regionale Lago di Serranella o, ancora,
                                                                                                                                                                        quella placida del Lago di Bomba, si tratta
villages of Paglieta, Altino and
Colledimezzo, which also includes                                                                                   nel triangolo                                       di un’offerta davvero ricca di opportunità.
                                                                                                                                                                        L’itinerario proposto in questa guida parte
Atessa, Tornareccio, Archi, Perano
and Bomba, is full of surprises for the
                                                                         USCITA A14
                                                                                                                    del bello e del buono                               da Paglieta, con il suo centro storico
visitors. Green hills, thick forests and                                                                                                                                perfettamente conservato e una vista
the fresh waters of a lake - Bomba -                                 VAL DI SANGRO
                                                                                                             BARI                                                       mozzafiato che spazia dalla Maiella al mare
and two rivers - Sangro and Aventino
- combine with charming villages                                                                                    Il triangolo di territorio ricompreso tra           Adriatico, e prosegue per Atessa, il più
touched by art. A territory offering                                                                                Paglieta, Altino e Colledimezzo, che                importante centro del territorio, con le sue

                                                                                 2
                                                                                65
high quality products such as the Dried                                                                             abbraccia anche Atessa, Tornareccio, Archi,         chiese e le sue opere d’arte, i suoi musei e

                                                                                SS
Atessa Reale Fig, the Tornareccio                                                                                   Perano e Bomba, è uno scrigno di sorprese.          il suo teatro tra i più belli d’Abruzzo. A soli
honey, the sweet pepper of Altino,
wines, extra virgin olive oil and much                                                                PA            È un territorio bello, che risale dolcemente        sette chilometri, ecco Tornareccio, il borgo
more, all celebrated by important                                                                     GLIE          dalla Val di Sangro, la più importante e            diventato famoso per i suoi mosaici en
promotional events in the enchanting                                                                  TA            prospera zona industriale del centro sud.           plein air e per il miele apprezzato in tutto
environment of the historical centres.                                                                              L’affascinante mix di verdi colline, fitti boschi   il mondo. Altri nove chilometri e si arriva
Places then dominated by nature,
from the Monte Pallano, the Regional                                        PE                                      e dolci acque di un lago – quello di Bomba          ad Archi, paese tutto da scoprire, a partire
                                           AL                               RA
Nature Reserve of the Serranella Lake      TI                                                                       - e di due fiumi - il Sangro e l’Aventino           dai palazzi antichi del centro storico, la vista
                                                                            NO
to the Bomba Lake.                         NO                                                                       – in questo lembo d’Abruzzo che ricade              unica sulla Val di Sangro e chiese antiche
The itinerary we suggest you to follow                   AR                                                         nel territorio della DMC Terre del Sangro           che celano influenze orientali. Così come
starts from Paglieta, with its perfectly                 CHI                                                                                                            sa sorprendere Perano e la sua suggestiva
preserved historical centre, and                                                                                    Aventino, si integra alla perfezione con
continues to the discovery of Atessa,                                                                               borghi suggestivi arroccati attorno a chiese,       forma di falce lunare: il potere temporale
                                                                                               AT
a treasure chest of churches and works                                                         ESS                  palazzi e centri storici di grande pregio.          dello splendido Palazzo Comunale e quello
of art, with its museums - including                                                           A                    Ma è anche un’altra la bellezza che                 spirituale dell’altrettanto affascinante chiesa
the one dedicated to Aligi Sassu -                                                                                                                                      parrocchiale sembrano ancora fronteggiarsi
and its nineteenth-century theatre.
                                                                                                                    contamina questi luoghi: quella dell’arte.
Only seven kilometres from Atessa                                                                                   Arte contemporanea, con forme espositive            nella piazza centrale, che rimanda a secoli
there is Tornareccio, famous for its                                                                                classiche come il Museo Sassu di Atessa,            passati. Proseguendo ancora, Altino è
open-air museum of mosaics and for                         BO                                                       e innovative come il museo a cielo aperto           un suggestivo esempio di borgo diffuso
                                                                                TOR
honey. Few kilometres further, you will                    MBA                  NA                                  di mosaici a Tornareccio. E arte di epoche          che vive tra il caratteristico centro storico
find Archi, with its ancient buildings                                          RECC
in the historical centre, a unique view                                         IO                                  passate: colpiscono gli occhi e il cuore            e i numerosi insediamenti rurali ricchi
of the Sangro Valley and its churches                                                                               capolavori come l’ostensorio di Nicola da           di storia e tradizioni. Là dove il Sangro
with oriental influences, and Perano,                                                                               Guardiagrele (XV secolo) ad Atessa o la             diventa lago, il nostro percorso volge al
the crescent moon-shaped village,                                                                                   copia del dipinto di Tanzio da Varallo (XVII        termine con le ultime due tappe. Bomba,
with its Town Hall that “faces” the
parish church. Continuing along                                        COL                                          secolo) a Colledimezzo.                             elegante e accogliente, che diede i natali
                                                                       LE                                           Un territorio bello e buono, in virtù di            ai patrioti Silvio e Bertrando Spaventa, e
the itinerary, you will reach Altino,                                  DI
a fascinating example of “spread”                                      MEZ                                          prodotti di eccellenza come il miele di             la scenografica Colledimezzo, arroccata
village, made up of historical centre                                  ZO                                           Tornareccio, i Presìdi Slow Food Fico Reale         attorno alla sua chiesa parrocchiale
and rural centres, and nearby the
Bomba Lake the elegant and homely                                                                                   di Atessa e Peperone Dolce di Altino,               all’interno della quale è custodita copia di
Bomba, birthplace of Silvio and                                                                                     insieme a pregiati vini e ricercato olio            un tesoro inestimabile: il dipinto di Tanzio
Bertrando Spaventa, and the scenic                                                                                  extravergine d’oliva, e tanto altro. Bontà          da Varallo.
Colledimezzo, perched around its                                                                                    uniche che parlano di tradizioni e saperi con       In breve: non manca proprio nulla per
church-museum which keeps a copy                2    6         10          14        18   22     26     30
                                                                                                                    solide radici, oggi celebrate in importanti e       lasciarsi sorprendere dal triangolo dove il
of a masterpiece by Tanzio da Varallo.
Enjoy your visit!                                                                                                   fortunati eventi promozionali ambientati            paesaggio, l’arte, la gastronomia e la natura
                                                                                                                    nell’incanto dei centri storici.                    regnano incontrastati. Buona visita!
BELLO BUONO e del lungo le strade del - Piergiorgio Greco
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                                                                                                                                                                                                        PA
                                                                                                                                                                                                       GLIE
                                                                                                                                                                                                         TA

    PAGLIETA                                                                                                                                       La splendida torre della porta che immette nel centro storico

    La solida roccaforte che guarda la Maiella negli occhi
                                                                                                        immette nel centro storico. Circondato da possenti mura risalenti al XIII secolo
                                                                                                        e torrioni (molto bello quello medievale che spicca a poche decine di metri a
    ELEGANZA, BUON VINO E ROMBI DI MOTORE SI INCROCIANO IN UN                                           sinistra della torre, risalente al XVI secolo), il Castrum Palletae è stato a lungo una
    BORGO DALLE ORIGINI ANTICHE, CHE SI DIPANA DOLCEMENTE ATTORNO                                       roccaforte sicura: non a caso, anche nel corso della Seconda Guerra Mondiale
    AL SUO INVIDIABILE GIOIELLO: IL CENTRO STORICO MEDIEVALE                                            fu scelto dal generale Montgomery come punto di avvistamento del comando
                                                                                                        Alleato, che proprio a Paglieta aveva la sua sede, per controllare l’intera Val di
                                                                                                        Sangro durante i cruenti giorni della Battaglia del Sangro, uno degli episodi bellici
    L’eleganza e il fascino di un centro storico     dell’adesione alle Città dei Motori, che           più decisivi per abbattere la Linea Gustav che passava anche sotto Paglieta, e
    ben conservato, dove perdersi tra vicoli e       parla di un paese da sempre amante                 lungo la quale è stato realizzato un affascinante percorso cicloturistico-pedonale
    splendidi affacci sulla dinamica Val di Sangro   delle quattro ruote. Così come delle due:          “Sulla Linea Gustav. Cammino della memoria” (www.sullalineagustav.it). Oggi,
    e l’imponente Maiella, sorseggiando              storica, infatti, è la passione per il ciclismo,   una lapide individua l’abitazione che ospitò il comandante britannico.
    un ottimo calice di vino locale. È il volto      al punto che per ben dieci volte Paglieta è        Al cuore del centro storico, la chiesa parrocchiale di Maria Santissima Assunta,
    tranquillo di Paglieta, affascinante borgo di    stata tappa della Tirreno Adriatico.               splendido edificio risalente al XVII secolo, finemente decorato in stile barocco:
    4.500 abitanti disteso su una dolce collina      Arrivati in paese, si può lasciare la macchina     conserva al suo interno le reliquie di San Giusto martire donate da Papa Innocenzo
    di 235 metri di altitudine frequentata già in    in zona piazza Martiri Lancianesi, dove            XII, e traslate dalle catacombe di Roma tra il 1692 e il 1700. Tutt’intorno, un dedalo
    epoca preromana. Tutt’intorno, campagna          spiccano due splendidi edifici signorili           di stradine, scalinate, piazzette panoramiche, vicoli tra palazzi e antiche abitazioni
    e soprattutto vigneti che, in virtù della        privati: il Palazzetto e Palazzo Mariani.          che un tempo ospitavano le famiglie benestanti e quelle artigiane, le scuderie, gli
    storica cantina sociale e una laboriosa          Imboccato corso Vittorio Emanuele, dopo            alloggi militari, frantoi e mulini, fondaci e magazzini. In breve, tutto ciò che serviva
    azienda privata, rendono Paglieta una delle      una piacevole passeggiata si raggiunge             alla vita quotidiana di questa tranquilla cittadella fortificata che guarda la Maiella
    441 Città del Vino italiane; più in basso, le    piazza Roma con i suoi giardini e la fontana:      negli occhi.
    imprese automotive della Val di Sangro,          girando lo sguardo a sinistra, ecco la Torre
    a partire dalla Sevel, sono all’origine          della Porta (XVIII secolo), che con eleganza
                                                                                                                                    Info www.comune.paglieta.ch.it
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BELLO BUONO e del lungo le strade del - Piergiorgio Greco
1. L’antica torre medievale 2. La Val di Sangro e,
                                                  sullo sfondo, la Maiella viste da Paglieta 3. La porta
                                                  di accesso al centro storico 4. L’interno della chiesa
                                                  Maria Santissima Assunta

Museo delle Tradizioni Popolari
“Nelli – Polsoni”                                                                                          2

Ricco di oggetti e arredi d’epoca, il museo
racconta tradizioni e consuetudini di vita
del passato con un percorso attraverso
la ricostruzione di vari ambienti: cucina,
camera da letto, bottega artigiana,
trappeto ecc.

   dove: via Vincenzo Cuoco n. 1

   quando: domenica 18-20 (16-18 da
   maggio a ottobre). Altri giorni su
   prenotazione                               1

   contatti: 339 8653632 – 333 1258884
   340 6932012
   web: museopaglieta.weebly.com
                                                   EVENTI

                                                  A
                                                           luglio si svolge la Rassegna di
                                                                                                           3                                          4
                                                           Cori Folkloristici, mentre ad
                                                           agosto da non perdere la sagra
                                                  La Pizza della Nonna nei dintorni
                                                  della chiesa di San Vincenzo (zona valle)                    An elegant stronghold looking the Maiella Massif in the eye
                                                  e, per gli amanti della buona musica pop-
                                                  rock, Paglieta Live con artisti locali                       Paglieta is part of the national associations “Città del Vino” and
                                                  e internazionali che si esibiscono dal                       “Città dei Motori” (Cities of Wine and Cities of Motor) and stands
                                                  vivo. Sentieri d’Autunno è l’evento                          on a gentle hill 235 above sea level. Particularly noteworthy is
La pasta alla Mugnaia                             enogastronomico più importante del                           the old town, surrounded by walls built in the 13th century, with
                                                                                                               the Baroque church of Maria Santissima Assunta and numerous
                                                  cartellone annuale paglietano, in grado di
Un unico filo di pasta lungo anche più di
                                                                                                               alleys and small squares from which one can enjoy a wonderful
                                                  richiamare migliaia di visitatori l’ultimo                   view over the Sangro Valley and the peaks of Maiella. During
un chilometro, lavorato pazientemente,            fine settimana di ottobre. Organizzato
condito con sugo di castrato, e mangiato                                                                       the final phase of the Second World War, Paglieta was the
                                                  dalla Pro Loco, propone degustazioni di                      headquarters of the Allies and the General Montgomery lived
dai commensali direttamente sulla
spianatoia di legno: più che un ottimo
                                                  vini, olio, dolci, prodotti tipici, pasta alla               here for some time. A visit to the Museum of popular traditions
piatto di pasta, quello tramandato                mugnaia e cucina contadina nell’incanto                      “Nelli-Polsoni” is worth a stop. In October, the food and wine
ancora oggi dal mugnaio Nicola Di Lallo           del centro storico.                                          festival “Sentieri d’Autunno” is not to be missed, with tasting
(foto dal web) e da altri a Paglieta è un                                                                      of wines and typical products in the enchanting environment of
vero e proprio rito!                                                                                           the old town.
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                                                                                                                                                                                                AT
                                                                                                                                                                                               ESS
                                                                                                                                                                                                 A

    ATESSA                                                                                                                                                               Lo skyline del centro storico

    Uno scrigno di meraviglie che sa conquistare                                                       infatti, nascerebbe nel II secolo grazie al Santo Vescovo Leucio di Brindisi che, di
                                                                                                       passaggio nella zona, uccise il feroce dragone che mieteva vittime innocenti e
    DAI TESORI DELLA CATTEDRALE AL MAGNIFICO TEATRO COMUNALE                                           impediva ai borghi arroccati sue due colli, Ate e Tixa, di riunirsi.
    OTTOCENTESCO, PASSANDO PER ANTICHE PORTE, PALAZZI SIGNORILI E                                      La maestosa cattedrale di San Leucio, che conserva una costola fossile proprio a
    MUSEI: UNA PASSEGGIATA TRA STORIA, ARTE E CULTURA                                                  testimonianza dell’episodio di fondazione di Atessa, si erge nel cuore della città.
                                                                                                       La facciata in stile tardo romanico rimanda all’origine duecentesca dell’edificio,
    Città d’arte, scrigno di monumenti, forziere      salire verso la parte antica della città. E,     mentre l’interno a cinque navate finemente decorato in stile barocco tradisce
    di cultura, comunità intraprendente, polo         mano a mano che lascerà la valle sarà            secoli di ricchezza e splendore, il cui vertice massimo è l’ostensorio in argento
    industriale dinamico: benvenuti ad Atessa,        accarezzato da colline rigogliose dove sta       realizzato dal maestro Nicola da Guardiagrele nel 1418, uno dei più importanti
    il centro più grande (10.500 abitanti) nonché     tornando a crescere il fico della varietà        capolavori dell’arte orafa sacra in Abruzzo, attualmente esposto in una teca.
    punto di riferimento dell’intero territorio       Reale, la cui presenza è attestata da sempre     San Leucio è una delle numerose chiese di Atessa: nella sola parte vecchia della
    per via delle sue attività economiche,            in zona e ora è al centro di una riscoperta,     città se ne contano altre dodici, quasi tutte ben conservate, che tra vallive e rurali
    scolastiche e bancarie, ma soprattutto per        e dai cui vigneti nasce un ottimo nettare,       diventano in totale ben ventitré. In quella di San Pietro, sconsacrata, è custodita
    la sua storia e la sua fierezza che ancora oggi   proposto da una cantina sociale ed una           la mostra d’arte “I colori dell’acqua”, con opere di vari autori contemporanei.
    forgiano idee ed iniziative coinvolgenti.         privata: per queste due ragioni, Atessa è        Di particolare bellezza, lungo la strada che conduce a Tornareccio, in località
    Se l’ampia zona valliva è interessante per        anche Città del Fico e Città del Vino.           Vallaspra, il cinquecentesco convento di San Pasquale, ideale per chi è alla
    le sue industrie – la multinazionale Valagro,     Infine, una volta arrivato ai 430 metri          ricerca di pace e meditazione. L’anima religiosa di Atessa si coglie anche nelle
    ma soprattutto Sevel (gruppo Fca) e Honda         della parte alta della città, si lascerà         vivaci confraternite, alcune molto antiche: Beata Vergine della Cintura, Maria
    Italia che sono all’origine di una passione       coinvolgere nella vertiginosa esperienza         SS. Addolorata, SS. Sacramento, Beata Vergine del Carmine e del Rosario, che
    per la meccanica e la velocità che fanno          di bellezza del centro storico: chiese,          animano anche l’affascinante processione del Venerdì Santo, tra le più antiche ed
    di Atessa una Città dei Motori – e una            palazzi signorili, monumenti e vicoli cui,       importanti a livello regionale.
    produzione ortofrutticola tra cui spiccano        un tempo, si accedeva tramite otto porte,        A pochi passi dalla cattedrale, ecco un secondo gioiello: il Teatro comunale
    le rinomate pesche, il visitatore amante del      quattro delle quali tuttora visibili. Bellezza   “Antonio Di Jorio”, intitolato al maestro atessano che ha composto e musicato le
    bello e del buono dovrà necessariamente           e leggenda: Atessa dove la vediamo oggi,         più famosi canzoni popolari abruzzesi. Il monumento di fine Ottocento, con i suoi
                                                                                                                                    Info www.comunediatessa.it
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BELLO BUONO e del lungo le strade del - Piergiorgio Greco
centonovanta posti a sedere e tre ordini
                                               di palchi, s’inserisce a pieno titolo tra i
                                               più belli e importanti della regione,
                                               anche grazie ad un recente restauro.
                                               Ospita ogni anno la fortunata rassegna
                                               di teatro comico dialettale.
                                               Per gli appassionati di arte presepiale,
                                               da non perdere è il Museo del Presepio
                                               in piazza Oberdan, con un’esposizione
                                               permanente che riproduce anche
Il Museo Sassu                                 splendide vedute atessane, mentre gli                  1

Il più grande museo dedicato ad Aligi
                                               amanti dello shopping e delle cose
Sassu, uno dei più importanti maestri          buone potranno risalire corso Vittorio
del Novecento, con duecentodieci               Emanuele fino alla scenografica piazza
capolavori tra disegni, acquerelli,            Garibaldi: una passeggiata di puro
pastelli, tempere e opere grafiche. La         piacere tra palazzi, attività storiche, wine
collezione è stata donata dal mecenate         bar e negozi che propongono bontà
Alfredo Paglione, ideatore anche del           tradizionali dai gusti signorili. Giunti
museo a cielo aperto di mosaici della
                                               in piazza, arte contemporanea ancora
vicina Tornareccio.                                                                                   2
                                               protagonista con le centocinque opere
                                               grafiche di Gaetano Minale, conservate
   dove: Palazzo Ferri, corso Vittorio
                                               nel foyer del moderno Auditorium
   Emanuele n. 116
                                               Italia.
   quando: visite su prenotazione              1. L’imponente facciata di San Leucio 2. Il convento
                                               di San Pasquale 3. Balconate del Teatro “Di Jorio”
    contatti: 0872 850 421                     4. L’ostensorio di Nicola da Guardiagrele

    web: pagina Facebook MuseAte                EVENTI

                                               L
                                                                                                      3                                                  4
                                                       ’anno atessano si apre con la
                                                       colorata sfilata di Carnevale.
                                                       A giugno, Musica e Motori nel                      A treasure chest of wonders that knows how to win the hearts
                                                cuore del centro storico, con esposizioni
                                                di auto, animazioni ed esibizioni varie,                   Atessa is part of the national associations “Città del Vino” and
                                                e Square@art, rassegna di street food,                     “Città dei Motori” (Cities of Wine and Cities of Motor). It is a
                                                cover band e artisti di strada. A luglio, il               treasure chest of art and culture and the most important town
                                                Concorso per Bande Musicali “A. Di                         of the territory. In the valley, the companies of the automotive
                                                Jorio”, rassegna con le migliori bande                     industry such as Sevel and Honda Italia, while in the highest part
                                                italiane ed internazionali, e la Festa del                 of the city, architectural gems like the Saint Leucio Cathedral and
                                                Contadino in località Monte Marcone,                       the Municipal Theatre, dedicated to the composer Antonio Di
Il Fico Reale di Atessa                         con stand e spettacoli, e la rassegna                      Jorio. The Baroque church has a nave and four aisles and keeps
Coltivato fin dall’epoca romana, è              Atessa in Jazz. Ad agosto, gli eventi clou:                a precious silver ostensory made by the famous goldsmith
un Presidio Slow Food recentemente              la Festa de li Squàcciafìchere, che                        Nicola da Guardiagrele in 1418. The theatre was built at the
riscoperto e valorizzato. Viene essiccato       esalta l’identità atessana, Corti Antiche,                 end of the nineteenth century and is considered one of the
e farcito con un gheriglio di noce,             tour enogastronomico tra le “ruelle” e                     most important theatres of the region. In the old town, other
richiuso, infornato e conservato con            gli antichi chiostri dei palazzi del centro                twelve churches can be visited. Visitors cannot miss the Aligi
foglie di alloro. Di particolare pregio                                                                    Sassu Museum, the largest museum dedicated to the Italian
                                                storico, e le famose feste patronali. A
anche i liquori e torroni prodotti in città.                                                               artist, with two hundred and ten works. Lovers of good food will
                                                dicembre, infine, Atessa nel Presepio,
(Photo courtesy: Ass. Fico Reale di Atessa)                                                                appreciate the Dried Atessa Reale Fig, the great wines, liqueurs
                                                mostra di creazioni presepiali uniche.                     and nougats, and lastly the peaches produced in the valley.
Info: pagina Facebook Fico Reale di Atessa
BELLO BUONO e del lungo le strade del - Piergiorgio Greco
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                                                                                                                                                                                                      TOR
                                                                                                                                                                                                       NA
                                                                                                                                                                                                       RE
                                                                                                                                                                                                     CCIO

     TORNARECCIO                                                                                                                                            Meravigliosi mosaici in un vicolo del centro storico

     Uno borgo dominato da arte e dolcezza                                                               Parcheggiata l’auto nei pressi del Belvedere, struttura multipiano che ospita
                                                                                                         stabilmente un piccolo Antiquarium con reperti archeologici del territorio e
                                                                                                         una fortunata Scuola di Mosaico estiva, attraverso la “porta nuova” si accede
     NOVANTA MOSAICI COSTELLANO IL CENTRO STORICO E LE VIE                                               al centro storico, fortificazione di epoca medievale: delle antiche mura si
     PRINCIPALI: L’ARTE COME COMPAGNA DI VIAGGIO IN UN PAESE CHE                                         intravedono ancora alcuni spezzoni, così come di un paio di torri circolari. Palazzi
     DEVE LA SUA FAMA ANCHE AL MIELE, CONOSCIUTO E APPREZZATO                                            signorili, vicoli e una piazzetta con mosaici di grandi maestri conducono subito
     DAPPERTUTTO                                                                                         alla chiesa parrocchiale di Santa Vittoria, dichiarata monumento nazionale.
                                                                                                         L’edificio, ricostruito a fine Settecento, è a croce latina e tre navate, ed è decorato
     Rimane nascosto fino all’ultima curva,           novanta mosaici installati sulle facciate          con stucchi barocchi. Conserva al suo interno pregevoli tele di Nicola Ranieri di
     Tornareccio. Ma, terminata la strada che         delle case, raffiguranti bozzetti originali        Guardiagrele.
     da Atessa sembra risucchiare nel verde il        di artisti di fama internazionale - tra cui        Prendendo una delle tante “ruelle” attorno alla chiesa, si scende alla scenografica
     viaggiatore, dall’alto dei suoi 630 metri si     Fioroni, Galliani, Severini, Sassu, Calabria,      piazza principale conosciuta come Piano la Porta, al cui centro c’è l’ottocentesca
     apre alla vista in tutta la sua dolcezza: un     Ceccobelli, Mattioli, Guccione, Modica,            fontana monumentale: tutt’intorno, antiche abitazioni e il “muro rotto”, un tempo
     borgo di 1.850 abitanti dove è possibile         Sughi, Savinio - che negli anni hanno              cinta muraria abbattuta per dare luce alle case retrostanti. E, ovviamente, tanti e
     fare esperienza di bontà – il paese è socio      partecipato alla rassegna estiva “Un               colorati mosaici a rendere l’atmosfera magica.
     fondatore delle Città del Miele per via della    Mosaico per Tornareccio” (info su pagina           Da piazza Fontana si sale verso via Roma, l’arteria principale del paese che poi
     storica produzione del “nettare degli dei”,      Facebook Ama Amici del Mosaico                     diventa via San Rocco per via dell’omonima chiesetta costruita nel Novecento,
     e vanta altre ghiottonerie come mozzarelle,      Artistico). Tutto nasce da un’idea dell’illustre   al cui interno è custodita una straordinaria Via Crucis originale di Aligi Sassu,
     salumi e prosciutti – e di bellezza, capaci di   concittadino Alfredo Paglione, mecenate e          donata da Alfredo Paglione.
     richiamare visitatori da ogni dove.              gallerista che ha trascorso una vita nel mondo     Più avanti, imboccando viale Don Bosco, un’altra imperdibile tappa artistica
     L’arte a Tornareccio si respira dappertutto,     dell’arte a Milano. Realizzate a Ravenna,          ideata da Paglione: nella Sala d’Arte Pallano, la mostra permanente “In nomine
     grazie ad un’intuizione che dal 2006 ha          le opere “arredano” il borgo con classe ed         patris”, con trenta opere di vari artisti tra cui Bonichi, Carmassi, Carroll, Caruso,
     trasformato il paese in uno straordinario        eleganza, accompagnando silenziosamente            Falconi, Ossola, Sassu, Savinio e Vignozzi.
     - e unico - museo a cielo aperto, fatto di       il visitatore in un itinerario mozzafiato.         Pochi passi più avanti, il cuore della religiosità popolare di Tornareccio: il santuario
                                                                                                                                   Info www.comune.tornareccio.ch.it
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BELLO BUONO e del lungo le strade del - Piergiorgio Greco
diocesano della Madonna del Carmine,
                                                  risalente al Cinquecento ma ampliato
                                                  alla fine dell’Ottocento. Di particolare
                                                  pregio la statua attribuita a Gian
                                                  Francesco Gagliardelli, posta secondo
                                                  la tradizione sull’albero dove apparve
                                                  la Vergine a due umili pastorelle del
                                                  luogo. Tutt’intorno, mosaici a tema
                                                  mariano e, lungo via del Carmine,
                                                  un’intera Via Crucis fatta di tessere e
Il miele di Tornareccio                           bellezza.                                              2

Patria di famiglie di apicoltori nomadi,          1. Il santuario della Madonna del Carmine 2. La
sin dal Novecento il borgo vanta una              chiesa di Santa Vittoria domina il centro storico 3.
                                                  Mosaici in piazza Fontana 4. Uno scorcio del centro
produzione eccezionale in termini                 storico 5. Un’antica torre medievale
quantitativi e qualitativi, riconosciuta a
livello nazionale. Grazie agli spostamenti
degli alveari in tutta Italia, i produttori
propongono numerose varietà di mieli
uniflorali: acacia, agrumi, girasole,
castagno, ciliegio, eucalipto, sulla e
molti altri. Una visita nelle botteghe                                                                   3

locali, anche fattorie didattiche, è
un’esperienza imperdibile.

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                                                    EVENTI

                                                   B
                                                           entornato Carnevale è la
                                                                                                         4                                          5
                                                           sfilata di carri allegorici che,
                                                           dopo anni di assenza, oggi è
                                                   tornata a far divertire gente di tutto il                 The village of mosaics and honey
                                                   territorio. Per gli amanti della birra,
                                                   ben due eventi: Percorsi di Birra a                         Tornareccio is an amazing open-air museum of ninety mosaics
                                                   luglio e Oktoberfest a settembre. Arte,                   installed on the walls of the houses, thanks to the idea of the
Monte Pallano                                      mosaici e bellezza al centro della rassegna               patron and gallerist Alfredo Paglione. The mosaics are scattered
                                                   Musaica, a fine agosto, che apre le                       throughout the village and depict works of international artists
La natura si fonde con la storia sulla             tradizionali Feste d’Agosto. L’ultimo                     including Fioroni, Galliani, Severini, Sassu, Calabria, Ceccobelli,
montagna alle spalle di Tornareccio,               fine settimana di settembre, l’evento che                 Mattioli, Guccione, Modica, Sughi, Savinio. Particularly
dove è attivo un Parco Archeologico che                                                                      fascinating is the old Tornareccio with its national monument
                                                   richiama visitatori anche da fuori regione:
propone percorsi naturalistici e visite                                                                      Saint Victory church, and the Sanctuary of Madonna del
alle imponenti Mura Megalitiche di
                                                   Tornareccio Regina di Miele, con
                                                   stand, degustazioni, spettacoli, convegni,                Carmine, both dating back to 15th century. The village is also
epoca sannitica e all’abitato ellenistico-                                                                   famous for the excellent quality honey production by historical
romano. Per gli amanti dell’aria aperta,           animazione e molto altro nell’incanto
                                                   del centro storico. A dicembre, infine, i                 families of nomadic beekeepers and for this reason is one of the
non mancano zone attrezzate per pic
                                                   Mercatini di Natale, per regali originali                 founders of the national association “Le Città del Miele” (The
nic, in particolare attorno al suggestivo
                                                                                                             Cities of Honey).
Lago Nero che si forma di tanto in tanto.          e artigianali.
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                                                                                                                                                                                                         AR
                                                                                                                                                                                                        CHI

     ARCHI                                                                                                                                        La chiesa di Santa Maria dell’Olmo svetta nel centro storico

     L’elegante terrazza sul Sangro e oltre                                                            per una visita al santuario di San Rocco, di impianto ottocentesco ma costruito
                                                                                                       su un romitorio antecedente, accogliente chiesetta recentemente ristrutturata, e
     IL FASCINO SENZA TEMPO DEL CENTRO STORICO ACCOGLIE IL                                             poi si torna indietro per lasciarsi catturare dal centro storico. Subito, sulla destra
     VISITATORE: PALAZZI SIGNORILI, ANTICHE PORTE, FORTIFICAZIONI E                                    si erge la maestosa chiesa parrocchiale dedicata a Santa Maria dell’Olmo, raro
     CHIESE CON INFLUSSI ORIENTALI, PER UNA PASSEGGIATA TRA STORIA                                     esempio in Abruzzo di impianto a croce greca. Costruita nel Cinquecento nel luogo
     E CULTURA                                                                                         dove svettava una torre e riammodernata in varie fasi successive, conserva un
                                                                                                       pregevole crocifisso, e varie tele: una, raffigurante la Madonna di Costantinopoli,
     Da sempre, Archi è conosciuta come la             che quasi si può toccare con un dito,           è probabilmente antecedente al Cinquecento, mentre del 1601 è la Madonna del
     “terrazza sul Sangro”. E non a torto: dai         fino alle montagne degli altipiani interni      Rosario e di fattura ottocentesa quella raffigurante San Vitale, patrono di Archi.
     492 metri di questo borgo di 2.200 abitanti,      dell’Abruzzo e, più in là, il Gran Sasso. Una   Nella cripta riaperta al pubblico nel 2012 le reliquie di San Mercurio, venerato
     il fiume si scorge magnificamente. Ma a           scoperta che lascia senza fiato.                ad Archi insieme al patrono San Nicola di Bari, la Madonna di Costantinopoli e
     ben vedere, la definizione appare riduttiva.      La bellezza del paesaggio circostante,          Santa Caterina d’Alessandria. Figure di santi che, unitamente alla configurazione
     Il visitatore che si lascia risucchiare da        arricchito da migliaia di piante di olivo       a croce greca della chiesa parrocchiale tipica dell’Est, suggeriscono influenze
     archi, vicoli, piazzette e stradine, e poi sale   che rendono Archi una delle numerose            orientali in paese.
     verso la zona alta del paese, affiancato da       Città dell’Olio – oltre che Città del Tartufo   Poco più avanti, ecco piazza Marconi con il monumento ai caduti e l’antica chiesa
     palazzi signorili e torri antiche, è destinato    per via di una produzione significativa -       di San Giovanni Battista, oggi sede del consiglio comunale, utilizzata anche per
     a fare una scoperta che da sola vale il           e l’eleganza di un centro storico senza         convegni ed eventi. Dall’edificio si apre via Palazzo, che attraverso lo splendido
     viaggio: raggiunto il punto più alto, la vista    tempo, grazie al quale il paese è nel           Arco Cieri conduce nella parte alta del paese. Salendo, si incontrano la Torre
     abbraccia praticamente mezzo Abruzzo.             circuito dei Borghi Autentici, fanno della      dell’Orologio, ben conservata, e maestosi palazzi signorili: palazzo Cieri, con
     Di sotto, il Sangro e la sua vallata con la       terrazza sul Sangro una perla graziosa, da      un’incantevole piazzetta antistante, palazzo Angelucci, palazzo Pomilio e palazzo
     parte bassa del paese, Piane d’Archi, fino        visitare lentamente.                            Lannutti. Le rifiniture e i portali di questi edifici storici parlano di epoche di
     al mare Adriatico con il romantico Golfo di       Lasciata la macchina nel parcheggio             benessere e magnificenza che hanno contraddistinto nei secoli Archi e la sua gente.
     Venere e, in lontananza, le Isole Tremiti; la     adiacente alle scuole elementari, si fa prima   Al culmine del borgo antico, svettano i ruderi del Castello Baronale, rimaneggiato
     Maiella maestosa ed imponente alle spalle,        qualche passo in direzione di Tornareccio       nel corso della Seconda Guerra Mondiale dalla ferocia nazista. Si intravede
                                                                                                                                    Info - www.comunediarchi.it
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                                                 ancora, suggestivo e solitario, un
                                                 torrione cinquecentesco. Di fronte al
                                                 maniero, la piccola chiesa di Santa
                                                 Caterina d’Alessandria che, insieme a
                                                 quella della Madonna del Rosario più
Città dell’Olio                                  sotto, completa una visita in un centro
                                                 storico di fascino e storia.
Sono ben otto i frantoi presenti ad Archi,
                                                 Infine, per gli amanti dell’aria aperta                                                   5
a testimonianza di una produzione di
assoluta qualità, oltre che di quantità,         e della pesca sportiva, poco fuori dal
riconosciuta a livello nazionale. Aziende        paese c’è l’Oasi Vallescura: un piccolo
operanti in un paesaggio mozzafiato:             lago che si offre per piacevoli momenti
migliaia di alberi decorano la collina che       di relax e divertimento.
sale al borgo antico, in una simbiosi di
bellezza e gusto.                                1. L’antica Torre dell’Orologio 2. I resti della torre
                                                 del Castello Baronale 3. La porta Cieri 4. Palazzo
                                                 Cieri 5. La chiesa di Santa Caterina d’Alessandria 6.
                                                 Il santuario di San Rocco 7. Il borgo visto da Perano    3                                6

                                                  EVENTI

                                                 A
                                                          d agosto, il Palio delle
                                                          Quintane: intensa giornata con
                                                          passeggiate a cavallo, pranzo
                                                 all’aria aperta e la suggestiva gara finale
                                                 in cui le contrade si sfidano cercando di                4                                7

                                                 infilare con la lancia gli anelli sospesi.
                                                 A settembre, la Festa dei Borghi
                                                 Autentici, con spettacoli, incontri,
                                                                                                              A charming terrace on the Sangro river
                                                 degustazioni e animazione. A novembre,                          Archi is definitely worth a visit to see its enchanting historical
                                                 la Gara nazionale dei cani da tartufo,                       centre, full of old churches and noble residences which alternate
                                                 promossa dal Club Italiano del Lagotto e                     with streets, doors and small squares up to the baronial castle,
Tartufo e non solo                               dall’Ente Nazionale Cinofilia Italiana.                      at the top of the village, where one can enjoy a breathtaking
                                                 A dicembre, infine, la Notte della                           view, ranging from the peaks of Maiella to the Sangro Valley and
Famiglie di tartufai hanno contribuito                                                                        the Adriatic Sea with its Gulf of Venus, and the Tremiti islands in
negli anni a rendere Archi un centro
                                                 Concezione, con l’accensione di fuochi
                                                 nelle varie contrade e, a mezzanotte,                        the background. The parish church, dedicated to Santa Maria
famoso anche per il pregiato tubero,
                                                 il tradizionale “Saluto” tenuto da uno                       dell’Olmo, with valuable paintings and a wooden crucifix, is a
“cavato” sia nero sia bianco. I buongustai
                                                 stornellatore accompagnato dalla banda,                      must-see. The village is also known for its significant production
possono lasciarsi tentare anche dallo
zafferano, l’”oro giallo” coltivato nella        che in rima racconta i fatti salienti                        of quality olive oil, with eight mills and thousands of olive trees
zona valliva.                                    dell’anno trascorso.                                         all over the territory, and truffles and saffron.
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                                                                                                                                                                                                         PE
                                                                                                                                                                                                         RA
                                                                                                                                                                                                         NO

     PERANO                                                                                                                                                  La caratteristica forma di falce lunare di Perano

     Cultura e cose buone nel borgo a forma di falce lunare                                              La sede del municipio è legata alla presenza in paese dei Padri Filippini – San
                                                                                                         Filippo Neri è anche il santo patrono di Perano - che verosimilmente lo edificarono
                                                                                                         nel XVI secolo come struttura per le proprie esigenze, utilizzata anche dalla
     IN PIAZZA UMBERTO I LA SFIDA DELLA BELLEZZA CON LA CHIESA DI SAN                                    popolazione locale per ripararsi dalla malaria. Di particolare fascino il loggiato del
     TOMMASO DI FRONTE ALLO SCENOGRAFICO PALAZZO COMUNALE. E                                             primo piano, che rende la struttura un piccolo gioiello. Sulla facciata del palazzo,
     DAL BELVEDERE LA MAIELLA SI PUÒ QUASI TOCCARE                                                       in bella vista, la lapide commemorativa della XII Assemblea Nazionale dei Piccoli
                                                                                                         Comuni del 2011 tenutasi a Perano, che ha sancito Perano Capitale dei Piccoli
     Un borgo autentico (e virtuoso) d’Italia, nel    metri di altitudine. Nella centralissima           Comuni d’Italia nel 150esimo anniversario dell’unità nazionale.
     cuore produttivo della Val di Sangro. È il       piazza Umberto I sembrano quasi                    Dalla graziosa piazza con la chiesa e il palazzo comunale, che sembrano guardarsi
     dolce ricordo che lascia negli occhi e nel       fronteggiarsi quelli che un tempo erano            rispettosamente in faccia l’un l’altro, inizia una passeggiata piacevole tra palazzi
     cuore Perano, una mezza luna protesa su un       il potere temporale e il potere spirituale,        storici, botteghe e abitazioni abbellite da fiori colorati: è sufficiente imboccare
     colle che sembra sorvegliare paternamente        oggi due poli di un’unica comunità che             via Duca degli Abruzzi, sulla sinistra della parrocchiale. Passo dopo passo, si
     vigne e oliveti da cui nascono vino e            guarda al passato solo per proiettarsi nel         respira l’atmosfera di un borgo autentico, dove il tempo sembra essersi fermato.
     olio extravergine di alta qualità, colline,      futuro: la chiesa parrocchiale dedicata a          All’altezza del monumento dei caduti, in una piazza che si apre sulla destra,
     insediamenti produttivi e commerciali,           San Tommaso Apostolo e lo scenografico             conviene fermarsi e affacciarsi dal piccolo belvedere. La Maiella che comprare
     guardando al tempo stesso la Maiella da          Palazzo Comunale.                                  di fronte è uno spettacolo unico, che si può quasi “toccare” con mano, mentre
     un lato e il mare Adriatico dall’altro.          La prima, edificata nel Settecento, ha una         Archi, Altino, Casoli e altri borghi asserragliati uno dopo l’altro sembrano dar vita
     Un borgo di 1.700 abitanti, laborioso e ricco    facciata neoclassica, e all’interno è a navata     ad un presepe perenne. Seguendo via Urbano Pugliese, peranese e giureconsulto
     di iniziative culturali ed enogastronomiche      unica con decorazioni barocche, tradendo           borbonico, si arriva in piazza Erminio Troilo, il filosofo e socio dell’Accademia
     che valorizzano gli ottimi vini, la raccolta e   così più rimaneggiamenti nel corso dei             Nazionale dei Lincei nato nel borgo, in pochi passi si torna al punto di partenza.
     la lavorazione del tartufo, frutta e ortaggi     periodi successivi. Conserva diverse statue        Ripresa la macchina, in pochi minuti si arriva nella zona a valle, ricca di attività
     di eccellenza, capace di conquistare             lignee realizzate dall’artista locale Gioacchino   commerciali, imprenditoriali e ricettive, in mezzo alle quali è stato realizzato un
     subito il visitatore che risale la strada        Pellicciotta. Di particolare pregio, l’altare      elegante centro polivalente destinato alla valorizzazione delle tipicità locali.
     panoramica fino a raggiungere i suoi 256         preconciliare in marmo scolpito.                   A pochi passi, un’ultima bellezza: una grandiosa quercia plurisecolare tutelata
                                                                                                                                    Info - www.comune.perano.ch.it
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come Albero Monumentale d’Italia per
                                                      via della sua circonferenza del tronco di
                                                      4,50 metri e il diametro della chioma di
                                                      oltre 30 metri. Un posto magico dove
                                                      riposarsi e lasciarsi cullare dal vento, al
                                                      riparo dalla calura, immersi nella dolce
                                                      natura che coccola un borgo realmente
                                                      autentico.
                                                      1. La quercia plurisecolare (Photo courtesy:
                                                      Comune di Perano) 2. Il Palazzo Comunale 3. La
                                                      chiesa di San Tommaso Apostolo 4. Un incantevole
                                                      vicolo del centro storico 5. Dal belvedere si ammira
                                                      un panorama mozzafiato
                                                                                                             2

L’Infiorata del Corpus Domini
In occasione del Corpus Domini, il borgo
si colora di magnifiche scene disegnate
sulle strade cittadine, rivestite di petali       1
di fiori: è la tradizionale Infiorata. I
cittadini e i fedeli si trasformano in artisti,
rendendo il borgo un vero e proprio
                                                       EVENTI

                                                       A
trionfo di bellezza. (Photo courtesy:
Comune di Perano)
                                                                gennaio, il Presepe Vivente
                                                                nelle strade del paese chiude il             3                                5

                                                                periodo natalizio che prevede
                                                       anche i Mercati di Natale a valle, e Il
                                                       Carnevaletto, mascherata tradizionale
                                                       per le vie del borgo. In quaresima, la
                                                       suggestiva processione del Venerdì
                                                       Santo e, la domenica dopo Pasqua, la
                                                       Fiera della Domenica in Albis nella
                                                                                                             4
                                                       zona valliva. A maggio, le feste patronali
                                                       di San Filippo Neri e San Nicola di
                                                       Bari. Secondo calendario, l’Infiorata                     The beautiful crescent moon-shaped village
                                                       del Corpus Domini. Ad agosto, la                             Perano is an authentic hamlet that knows how to blend
                                                       cerimonia finale del Premio Letterario                    beauties and culture with the taste of good things. With its
                                                       Nazionale “Raffaele Pellicciotta”,                        characteristic crescent moon shape, it overlooks the Sangro
                                                       che si svolge dal 2001 ed è intitolato alla               Valley. All around there are hills covered with olive groves and
Una poesia decora il borgo antico
                                                       memoria del medico umanista originario                    vineyards producing excellent olive oil and wines. The parish
                                                       di Perano, il Raduno nazionale di Fiat                    church dedicated to Saint Thomas Apostle and the Town Hall,
I versi della poesia “Perane mè” di                    500 d’epoca e la Rassegna di Cori                         facing each other in piazza Umberto I, must be visited. The
Armando Pasquale Impicciatore, dipinti                 Folkloristici. A fine ottobre, l’evento                   village is famous for the “Infiorata”, the traditional flower display
su bancali bianchi, arredano un centro                 clou del cartellone peranese: Borgo                       on Corpus Christi Day which turns the streets of the village into
storico già di per sé elegante: accanto                DiVino. Nelle strade e nelle antiche                      a carpet of petals, artistically arranged to represent religious
alle porte, sotto le finestre, nei vicoli più          botteghe del centro storico, percorso                     scenes. At the end of October, the streets and squares of the
caratteristici, il binomio poesia-bellezza             enogastronomico con degustazioni,                         historic centre host “Borgo DiVino”, with wine and food tasting
contribuisce a rendere il paese ancora                 tipicità, musica, vino novello e galà dei                 tours to discover traditional dishes and new wine, and the great
più accogliente.                                       grandi vini abruzzesi.                                    Abruzzo wines.
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                                                                                                                                                                                               AL
                                                                                                                                                                                                TI
                                                                                                                                                                                               NO

     ALTINO                                                                                                                                                            L’affascinante centro storico

     Il borgo diffuso che affianca gusto e ambiente                                                 medievale, e abitazioni dove sono stati recentemente ricavati locali e bed &
                                                                                                    breakfast accoglienti. Proprio in questa ambientazione si svolge a fine agosto
     ARROCCATO ATTORNO ALLA CHIESA DI SANTA MARIA DEL POPOLO,                                       il Festival del Peperone dolce di Altino e il Palio delle Contrade: evento
                                                                                                    enogastronomico che richiama migliaia di persone da ogni dove.
     IL CENTRO STORICO È UN AFFASCINANTE DEDALO DI STRADINE,
                                                                                                    Abbandonato il perimetro del centro storico, due piccole chiese meritano una
     SCALINATE E PIAZZETTE. NELLE CONTRADE, ARCHITETTURA RURALE E                                   visita: San Rocco, con la sua forma a croce greca, e soprattutto la piccola Santa
     ANTICHI TRAPPETI. A VALLE, ATTIVITÀ COMMERCIALI E NATURA VIVONO                                Maria delle Grazie, nei pressi del cimitero, lungo la strada che conduce verso
     IN SIMBIOSI                                                                                    Selva di Altino. Quest’ultima conserva al suo interno uno splendido quadro dalla
                                                                                                    storia ancora misteriosa: la Vergine del Rosario. Colpiscono immediatamente la
     Altino è un borgo diffuso: vive                 e l’Aventino diventano un unico fiume.         collocazione nel soffitto sopra l’altare, e la bellezza delle forme e dei volti della
     laboriosamente nell’affascinante centro         Anche per questo, una passeggiata fino         Madonna, San Domenico di Guzman, Santa Caterina da Siena e Santa Rosa
     storico e nella dinamica zona valliva Selva,    alla maestosa Santa Maria del Popolo           da Lima. Secondo una recente ricostruzione a cura dello storico dell’arte Luigi
     ma anche in numerosissimi insediamenti          rimane soprattutto un’esperienza di            Cicchitti, l’opera, di autore ignoto e databile tra la fine del Seicento e l’inizio
     rurali dove sopravvivono significativi esempi   silenzio, interrotta solamente da qualche      del secolo successivo, sarebbe stata lì collocata al posto di un’altra trafugata,
     di architettura rurale che parlano di una       voce isolata, qualche trattore che lavora      risalente probabilmente al XIV secolo.
     sapienza e una cultura antiche. Elementi        nelle campagne nei dintorni, se non            Il resto di Altino è dinamismo, vita rurale, natura. Dinamica è Selva di Altino, con
     che si fondono e si mettono in mostra           addirittura dai remoti rumori che arrivano     le sue numerose attività commerciali, imprenditoriali e ricettive. Bella è la vita
     nel suo prodotto più rappresentativo – il       direttamente dalla valle.                      rurale delle contrade, dove resistono masserie, aie, casine, pagliare e fondaci. E
     peperone dolce – e nel festival estivo che      La chiesa parrocchiale, con il suo impianto    trappeti, molti dei quali nei pressi di oliveti con piante monumentali, specie in
     ne esalta gusto, storia e fantasia.             basilicale a tre navate e le sue decorazioni   contrada Sant’Angelo: la campagna altinese è un libro aperto con la storia del
     Dei 3.100 abitanti, solo una piccola parte      barocche, è stata ricostruita in epoca         frantoio, dall’ottocento ai giorni nostri. La natura, infine, con le acque di due fiumi
     vive nel centro storico che sorge a 345         rinascimentale su un precedente edificio       che si uniscono, le zone umide, i boschi e molto altro per il visitatore che vuole
     metri su una rupe calcarea e sembra             attestato già nel XIV secolo. Tutt’intorno,    lasciarsi coccolare da un territorio unico e ospitale.
     sorvegliare il territorio dove il Sangro        stradine, scalinate e piazzette dal sapore
                                                                                                                                Info - www.comune.altino.ch.it
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1. Il dipinto della Vergine del Rosario (Photo
                                                         courtesy: Parrocchia Santa Maria del Popolo) 2. La
                                                         facciata di Santa Maria del Popolo 3. Uno scorcio
                                                         del centro storico 4. La campagna che circonda
                                                         Altino 5. La torre della chiesa parrocchiale

Il Museo del Peperone Dolce di Altino
Dedicato al peperone “a cocce
capammonte”, perché il frutto è rivolto
verso l’alto, il museo permette una
conoscenza approfondita di un prodotto
recentemente riconosciuto come Presidio
Slow Food. Nei vari ambienti, il visitatore
si lascerà conquistare da oggetti d’epoca,
pannelli didattici e video.                                                                                   2

    dove: via Roma c/o Palazzo Rossetti (centro
    storico)
    quando: tutti i giorni su prenotazione

    contatti: 327 9004233

    web: www.peperonedolcedialtino.it
                                                                                                              3

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                                                           EVENTI

                                                          A
                                                                  giugno, la cerimonia finale del
Riserva Naturale Regionale Lago di
                                                                  Concorso di Poesia dialettale
Serranella                                                                                                    4                                        5
                                                                  “Concezio                Talone”,
                                                                                                                  A “spread” village combining taste and nature
Alla confluenza tra i fiumi Aventino e Sangro,            organizzato dalle associazioni Altino nel
un’oasi privilegiata per la sosta dell’avifauna           Cuore e Inter-Flumina. A fine agosto,
migratrice lungo la rotta adriatica. Gestito
                                                          il Festival del Peperone dolce di
dal Wwf, il centro visite organizza visite                                                                           Altino is scattered among the fascinating historical centre,
guidate alle aree faunistiche delle testuggini
                                                          Altino e Palio delle Contrade: nel
                                                          centro storico, per due sere, le massaie                perched around the church of Santa Maria del Popolo, its valley
e delle anatre, all’orto botanico, al giardino                                                                    with commercial and business activities, and the numerous
di Pomona, e interessanti percorsi a piedi sui            delle contrade Briccioli, Colli, Fonte
                                                                                                                  hamlets, where there are important rural architecture examples.
vari sentieri attrezzati della riserva.                   Lama, Fronte e Mandrelle, Sant’Angelo,                  At the end of August, the upper part of the village comes alive
                                                          Selva, Scosse, Quart’ammonde, si                        thanks to the “Festival del Peperone dolce di Altino”, the food
    dove: Centro Visite in località Brecciaio nel         sfidano con otto menu diversi a base di                 and wine event dedicated to the characteristic local spice, the
    comune di S. Eusanio del Sangro                       peperone dolce di Altino per conquistare                sweet pepper: traditional costumes, music, dances and the
    quando: lunedì, mercoledì e venerdì 9-13,             l’ambita piletta in legno cesellata a mano              annual gastronomic competition among the eight hamlets.
    altri giorni a seconda di iniziative ed eventi        da un artigiano locale. Un percorso                     For those who love nature and biodiversity, there are exciting
    contatti: 0872 99281                                  enogastronomico unico, arricchito da                    itineraries and educational activities in the Regional Nature
                                                          ambientazioni suggestive, ricostruzioni,                Reserve of the Serranella Lake, where the Aventino river joins
    web: www.wwf.it/oasi/abruzzo/lago_di_                 cori e balli tradizionali.                              the Sangro river.
    serranella/
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                                                                                                                                                                                               BO
                                                                                                                                                                                              MBA

     BOMBA                                                                                                                                                               Bomba e il lago cui dà il nome

     L’anima civica e religiosa di un borgo tra storia e natura                                       uno dei tanti bombesi che trovò fortuna proprio a Roma: Silvio Spaventa che,
                                                                                                      con suo fratello Bertrando, ha contribuito a rendere il borgo sangrino famoso
     NELLA PATRIA DEI FRATELLI SILVIO E BERTRANDO SPAVENTA, ESPONENTI                                 anche fuori regione. Nell’Ottocento post unitario, Silvio fu esponente di spicco
                                                                                                      della Destra storica, e ministro del Lavori pubblici: ruolo dal quale proposte la
     DI SPICCO DELL’ITALIA POST UNITARIA, È BELLO LASCIARSI RAPIRE
                                                                                                      nazionalizzazione della rete ferroviaria, dimostrandosi così di lunghe vedute. Il
     DA CHIESE, PIAZZE E VICOLI AFFACCIATI SULL’OMONIMO LAGO E LA                                     fratello Bertrando fu filosofo e intellettuale di spicco, contribuendo con i suoi
     MAIELLA                                                                                          scritti alle fondamenta culturali dello stato di diritto in Italia. A loro è intitolata
                                                                                                      una Fondazione (www.fondazionespaventa.com) che anima con convegni, studi
                                                                                                      e iniziative varie la vita culturale di Bomba e dell’intero Abruzzo. Di particolare
     Anche se il nome rimanda ad un rumore            vive attorno al suo centro storico e alle sue   interesse nel centro storico è la casa natale dei due fratelli, ricca di documenti e
     fragoroso, Bomba è un borgo che lascia           chiese circondati di dolci colline, piante      materiale d’epoca, visitabile su prenotazione e in occasioni particolari.
     volentieri la parola alle sue bellezze e alla    d’ulivo che si perdono a vista d’occhio –       Sono due, invece, i luoghi imperdibili della Bomba religiosa. Quasi a ridosso
     natura: tra le stradine e le piazze del centro   con una produzione che fa di Bomba una          della piazza, ecco la chiesa parrocchiale di Santa Maria del Popolo, in posizione
     che sorge a 424 metri si respira una quiete      Città dell’Olio -, e una natura impreziosita    dominante rispetto a tutto l’abitato. Riedificata nel XVIII secolo su un preesistente
     serafica che permette di contemplare             da opere umane come il lago artificiale che     edificio del 1100, la chiesa è a croce greca, con facciata ed interni barocchi.
     la vista speciale sull’omonimo lago, a           prende il nome dal borgo.                       Conserva numerose statue lignee e di terracotta del XVIII secolo, tra cui quella del
     sinistra, e l’immancabile Maiella, a destra.     Ma c’è un’altra combinazione che conquista      patrono San Donato, e una tela della Madonna del Rosario, riconducibile a quella
     D’estate, invece, la piazza principale si        il visitatore: la Bomba “civica” e quella       di Altino. Poco fuori l’abitato, verso la valle, fa bella mostra di sé il santuario di San
     anima a tutte le ore, e il dialetto locale si    “religiosa”. La prima è quella di piazza        Mauro Abate: quello attuale è stato ricostruito negli anni Cinquanta del secolo
     mischia con quello romanesco in forza di         Matteotti, dove sorge l’ottocentesco            scorso, ma l’originario risale al XII secolo, a testimonianza di una grande devozione
     un’emigrazione di ritorno che da sempre          palazzo comunale, imponente ed elegante         per questo santo in tutto il territorio. Nei pressi del santuario, la Piscina comunale
     caratterizza questo paese e i suoi 800           al tempo stesso. Tutt’intorno, locali e bar     San Mauro, che nei mesi estivi offre attività e divertimento a turisti e residenti.
     abitanti attuali. Tranquilla d’inverno, vivace   dove gustare un ottimo caffè e un aperitivo     Il visitatore amante della natura ha infine due opportunità: Monte Pallano, con
     d’estate: sono i due volti di una Bomba che      all’aperto. Al centro, il monumento ad          la sua area archeologica e le imponenti Mura Megalitiche, ed il Lago di Bomba,
                                                                                                                                   Info - www.comunedibomba.it
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invaso artificiale realizzato tra la fine
                                                       degli anni Cinquanta e l’inizio degli
                                                       anni Sessanta del secolo scorso. Un
                                                                                                              2
                                                       modo affascinante per viverlo è una
                                                       passeggiata a cavallo, con le guide del
                                                       centro ippico che si incontra proprio
                                                       tra Bomba e il lago: un’esperienza
                                                       di suggestiva bellezza, da vivere
                                                       soprattutto in estate. Quando Bomba
Il Museo Etnografico di Bomba                          si anima di voci e iniziative ed eventi,
                                                       nell’attesa di ridare il primato alla
Nato nel 1990, è un’avvincente raccolta
                                                       contemplazione.
di strumenti di lavoro e oggetti di vita
quotidiana che nei secoli hanno contribuito
alla cultura popolare locale. Il museo, gestito        1. Il santuario di San Mauro 2. Panorama del paese:
                                                       a sinistra, il Santuario di San Mauro 3. Un vicolo     3                                          4
dall’associazione Amuset, si articola in sei           del centro storico 4. Il Palazzo Comunale 5. La
sezioni, che riproducono altrettanti ambienti          statua di Silvio Spaventa e, sullo sfondo, la chiesa
della casa contadina: attività artigianali,            parrocchiale di Santa Maria del Popolo
cucina, camera da letto, stanza della tessitura,
cantina, rimessa degli attrezzi agricoli.

    dove: via Roma n. 1

    quando: visite su prenotazione

    contatti: 340 2392427 - 328 0358839

    web: www.museoetnograficobomba.it

                                                                                                              5

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                                                        EVENTI                                                       Bomba is an hamlet of 800 inhabitants which stands at an
                                                                                                                  altitude of 424 metres, nearby the homonymous artificial lake.

                                                        A
                                                                                                                  Peaceful in winter and lively in summer, it is part of the national
                                                                 d agosto, nell’ambito della                      association “Città dell’Olio” (Cities of Oil). Bomba is perched
                                                                 ricca     Estate     Bombese,                    around two centres: a civic one and a religious one. The first
                                                                 l’evento Torniamo a Bomba,                       consists of piazza Matteotti, with its impressive town hall and the
                                                        appassionante percorso enogastronomico                    monument dedicated to Silvio Spaventa who, together with his
Olio e vino di classe con la                            realizzato dalla Pro Loco tra i vicoli                    brother Bertrando, played a prominent role in post-unification
Cooperativa San Mauro                                   del centro storico, con degustazioni di                   Italy. A dynamic foundation, named after the two politicians,
Da oltre cinquant’anni, a Bomba il gusto                prodotti tipici, spettacoli, animazione                   organises conferences and cultural events. It is also possible to
è interpretato al meglio dalla storica realtà           e visite guidate alla casa Spaventa. Arte                 book a visit to their house, rich in documents and with vintage
che mette insieme i produttori locali di olio           protagonista all’Estemporanea di                          materials. The religious centre is formed by the beautiful church
e vino. Un’esperienza cooperativa capace                                                                          of Santa Maria del Popolo, with baroque decorations, and just
                                                        Pittura, che da anni anima i giorni
di perpetuare una vera e propria vocazione                                                                        outside the town centre, the Sanctuary of Saint Maurus Abbot.
                                                        centrali del mese con una grande mostra
agricola, da sempre legate a doppio filo con                                                                      Key attractions include the Ethnographic Museum, with objects
                                                        collettiva, concorso e premiazione. In                    and environments which reconstruct rural life over the centuries,
l’intero territorio.
                                                        ogni edizione, partecipano artisti di fama                and the Cooperativa San Mauro, the cooperative which
    web: www.coopsanmauro.com                           nazionale e internazionale.                               produces quality wines and oil.
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                                                                                                                                                                                           COL
                                                                                                                                                                                            LE
                                                                                                                                                                                             DI
                                                                                                                                                                                           MEZ
                                                                                                                                                                                            ZO

     COLLEDIMEZZO                                                                                                                                                         Lo skyline di Colledimezzo

     Il borgo gioiello che cattura lo sguardo e il cuore                                               lungo la navata sulla sinistra, e il coro ligneo dietro l’altare, costituiti da undici
                                                                                                       stalli destinati ai membri della congregazione del SS. Sacramento, confraternita
     UN GRUZZOLO DI CASE ATTORNO ALLA BAROCCA CHIESA-MUSEO                                             del 1600 formata da laici che avevano in cura i beni della chiesa. Una confraternita
     PARROCCHIALE CON IL SUO TESORO: UNA MADONNA DEL GRANDE                                            particolarmente importante, che probabilmente commissionò il vero e proprio
     TANZIO DA VARALLO. PER GLI AMANTI DELLA NATURA, IL LAGO OFFRE                                     capolavoro nel capolavoro: la “Madonna col bambino, S. Francesco d´Assisi
     SPORT E DIVERTIMENTO                                                                              e il committente”, tela del grande pittore lombardo del Seicento Tanzio da
                                                                                                       Varallo, che nel suo soggiorno napoletano conobbe Caravaggio da cui rimase
                                                                                                       definitivamente segnato. L’opera – una delle tre di Tanzio da Varallo custodite in
     Il colpo d’occhio è unico: quando si rivela      antiche e segnato da nobili appartenenze:
                                                                                                       Abruzzo: le altre due sono a Fara San Martino e Pescocostanzo - è rimasta a lungo
     alla vista, Colledimezzo appare come un          per ben quattro secoli, fino all’Ottocento,
                                                                                                       conservata nella cappella della confraternita adiacente alla chiesa, e tornata alla
     gioiello prezioso che nessun orafo avrebbe       è stato possedimento della famiglia
                                                                                                       luce negli anni Settanta del secolo scorso. Incerta è la datazione – in ogni caso
     saputo ideare meglio. Una manciata di            D’Avalos, una delle casate più importanti
                                                                                                       successiva al 1615 – così come l’identità del committente, raffigurato ai piedi della
     case variopinte abbarbicate a 425 metri          del Regno di Napoli, con significativi
                                                                                                       vergine in sontuosi abiti dell’epoca. La tela attualmente visibile a Colledimezzo è
     di altitudine attorno alla chiesa di San         possedimenti in Abruzzo, tra cui Vasto
                                                                                                       una copia dell’originale, custodita nell’arcivescovado a Chieti.
     Giovanni Apostolo e Evangelista che si           e Pescara. Di questo gioiello, la chiesa
                                                                                                       Stradine, scalinate, archi e slarghi rendono il centro storico un’esperienza, oltre
     erge maestosa su uno dei tre colli, di cui       parrocchiale di San Giovanni Apostolo e
                                                                                                       che un affascinante agglomerato urbano: quasi un labirinto, da cui di tanto
     quello centrale occupato da un antico            Evangelista è la pietra più preziosa, una
                                                                                                       in tanto si scoprono meravigliosi affacci sul Lago di Bomba. Quest’ultimo
     castello (di qui il nome “colle di mezzo”); in   vera e propria chiesa-museo. Per diverse
                                                                                                       rappresenta la seconda attrazione di Colledimezzo, grazie anche ad un centro
     basso, il verde intenso del Lago di Bomba        ragioni. Da un punto di vista architettonico,
                                                                                                       turistico capace di ospitare a meglio visitatori e amanti dello sport, con bungalow,
     e, alle spalle, le colline che lentamente        oltre ad essere oggi il cuore dell’antico
                                                                                                       piscina, ristorazione, impianti sportivi e attività all’aria aperta che rendono
     portano lo sguardo verso la Maiella, la          abitato, è un pregevole edificio barocco
                                                                                                       piacevole e indimenticabile il soggiorno in un paese i cui abitanti amano tenersi
     montagna madre che non abbandona                 ad una navata, interamente ricostruito nel
                                                                                                       in contatto: “Tnèmmz’ ngundatt” è infatti l’originale iniziativa ideata che, tramite
     nessuno dei borghi di questa splendida           XVIII secolo. Ad impreziosirlo, affreschi e
                                                                                                       un periodico, un sito e profili social, coinvolge e connette tutti i collidimezzesi,
     zona d’Abruzzo.                                  dipinti di Donato Teodoro, pittore teatino
                                                                                                       residenti e lontani.
     Un gioiello di 520 abitanti, dalle origini       del Settecento, il pulpito ligneo che si trova
                                                                                                                               Info - www.comunecolledimezzo.ch.it
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