Al via il "MATES FESTIVAL" con Bob Sinclar, Daddy's Groove, Salvatore Esposito, Sfera Ebbasta, i Mates, Izi e tanti altri
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Al via il “MATES FESTIVAL” con Bob Sinclar, Daddy’s Groove, Salvatore Esposito, Sfera Ebbasta, i Mates, Izi e tanti altri L’evento si terrà dal 1 al 3 giugno al Parco dell’Ippodromo di Agnano: in programma panel su cyber bullismo. Nell’area gaming la nuova consolle Nintendo Switch NAPOLI, 31 MAGGIO 2017. Si apriranno domattina alle 12 le porte del villaggio del Mates Festival, che si svolgerà fino al 3 giugno nel Parco dell’Ippodromo di Agnano. L’evento che apre il “Giugno Giovani” della città di Napoli sarà un richiamo per i giovani, uno dei più grandi appuntamenti socio- culturali ed artistici del Meridione legati al mondo della musica sotto la bandiera dell’amicizia. I PRIMI OSPITI. Tra i primi ospiti, manco a dirlo, I Mates, gli youtubers più popolari d’Italia con circa 4 milioni di follower, noti al grande pubblico con i loro nickname Anima, St3pny, SurrealPower e Vegas, che incontreranno i fan alle 15. Alle 17.15 l’attore Salvatore Esposito, protagonista di “Gomorra – La serie”, presenterà il suo libro “Non Volevo Diventare Un Boss”. PANEL. Sempre alle 15 il panel su un tema di grande attualità
come “Cyberbullismo – il lato oscuro del web” al quale prenderanno parte Alessandra Clemente, Assessore alle Politiche Giovanili del Comune Di Napoli; Riccardo Croce, Commissario Capo, responsabile del settore operativo del compartimento Polizia Postale Campania; Giorgio Ventre, Direttore dell’IOS Academy, scuola di formazione creata da Apple Inc. e Federico II; Valeria Fascione: Assessore Regione Campania a Startup, Innovazione e Internazionalizzazione; Jacopo Mele: Presidente Fondazione Tecnofilantropica Homo Ex Machina; Lello Savonardo, docente di Scienze Sociali dell’Università degli Studi di Napoli Federico II; Fabiola Silvestri, Dirigente del Compartimento Polizia Postale e Delle Comunicazioni Campania. Modera Antonio Vella, Fondatore & Segretario Generale AGOL – Associazione Giovani Opinion Leader. MUSICA. Grande spazio poi alla musica come strumento di aggregazione sociale e sano divertimento. Si parte quindi alle 19,30 con Izi, star del momento nel mondo rap e protagonista del film “Zeta”, seguito alle 20,15 da Sfera Ebbasta, vincitore degli Mtv Music Awars 2017 e pioniere della trap in Italia. A mezzanotte si esibirà Bob Sinclar, star mondiale del clubbing, anticipato alle 23 dai Daddy’s Groove, gruppo house made in Naples composto da Carlo Grieco e Giuseppe Foliero, presentati da Fabio De Vivo, speaker radiofonico, conduttore e autore tv. AREE. Ad arricchire il format ci penseranno eventi nelle aree food, gaming e sport&wellness. Nell’area food i sapori della tradizione napoletana. In quella gaming sarà possibile provare Mario Kart 8 Deluxe sulla nuova Nintendo Switch, la console che si collega alla TV di casa e può trasformarsi istantaneamente in una console portatile grazie al suo schermo ad alta definizione da 6,2 pollici. Nell’area sport dalle 17 al via i corsi di Zumba, Body Pump, Grit e Cx-Worx. Lezioni di Yoga, Pilates e una varietà di tisane nell’area wellness. NEXT. Venerdì 2 giugno a mezzanotte invece toccherà invece al
super duo Axwell & Ingrosso. Dalle 19 il dj e rapper statunitense Tony Touch, seguito da una nutrita schiera di notissimi djs come i Promise Land, Anfisa Letyago, il napoletano Mindshake. Nel pomeriggio alle 17.15 il cestista Marco Belinelli, unico italiano ad aver vinto il titolo NBA, incontrerà i fan per presentare il suo libro “Poker Face” e subito dopo sarà disponibile a fare due tiri a canestro con i fan a firmare autografi e fare foto. Sabato 3 giugno, alle 23 i The Kolors, Kyder & Tom Staar e le incursioni di Pio e Amedeo. Organizzato da Wonder Manage, Nmk e Med Music Corporate, il “Mates Festival” favorirà l’accesso agli studenti tutti, e si propone come il raduno annuale dei giovani nella capitale del mediterraneo. QUALIANO, IL 9 GIUGNO APRE L’ISOLA ECOLOGICA Finalmente i cittadini potranno conferire direttamente ingombranti, RAEE ed altro presso la struttura sulla Circumvallazione Esterna. Il sindaco De Luca: “Ci assumiamo una responsabilità, ma la città non può più attendere” Il 9 Giugno sarà un altro giorno importante per la comunità qualianese: alle ore 10,30 si terrà la cerimonia di apertura dell’Isola Ecologica.
La struttura fa parte del complesso “Isola della legalità”, che si compone del centro per lo stoccaggio rifiuti RAEE e di una depositeria di mezzi sequestrati. “Ci assumiamo una responsabilità, ma i cittadini non possono più attendere né tantomeno possiamo lasciare inutilizzata una struttura così importante per la nostra collettività.- sottolinea il sindaco Ludovico De Luca– Siamo in attesa sempre di ricevere la risposta del Ministero ai nostri quesiti visto che vogliamo gestire la struttura come Comune e non affidarla ad associazioni onlus o cooperative sociali come sottoscritto dall’Amministrazione, che ci ha preceduto. – e poi continuando in modo critico, il Primo Cittadino afferma- Tra l’altro è impensabile che i proventi derivanti dalla Raccolta Differenziata fatta dai cittadini di Qualiano, diventino un utile per le associazioni, invece, di andare a beneficio della cittadinanza, che si impegna a differenziare i rifiuti. Nelle more della definizione della questione, facciamo partire l’Isola Ecologica e sicuramente daremo una spinta in più alla Raccolta Differenziata ed alla tutela del nostro ambiente”. Dalla metà di Giugno, quindi, i cittadini potranno conferire liberamente ingombranti e RAEE nella struttura, che insiste sulla Circumvallazione Esterna contribuendo all’obiettivo amministrativo che è quello di salvaguardare l’ambiente da abbandoni selvaggi e successivi roghi tossici per “cancellare” le tracce del malfatto. Il sindaco De Luca ha emesso anche un’ordinanza, la numero 61, dove viene istituita l’isola ecologica comunale. L’obiettivo sin dall’inizio dell’Amministrazione De Luca è, infatti, il miglioramento della gestione dei rifiuti urbani oltre alla tutela e decoro dell’intero territorio anche mediante l’intensificazione dei servizi oggi esistenti, che fanno sì che Qualiano sia una cittadina pulita e dove, nel corso di questi quattro, si è consolidata una vera e propria coscienza civica ed i cittadini collaborano alle segnalazioni di violazioni ambientali. L’Isola della Legalità sarà un ulteriore servizio, per combattere gli abbandoni selvaggi, pericolosi per la viabilità e che sono il vero “combustibile” dei roghi tossici. Ricordiamo che il complesso è stato realizzato nell’ambito del PON Sicurezza per lo Sviluppo Ob. Convergenza 2007-2013 – Ob. Operativo 2.5, avviato durante il precedente mandato
amministrativo, che ha escluso il Comune di Qualiano dalla gestione della struttura. A carico della cittadinanza, per 5 anni solo un aggravio di costi perché il Comune dovrà pagare le utenze oltre a garantire la manutenzione ordinaria e straordinaria. I proventi derivanti dalla RD, invece, andranno, alla cooperativa sociale o onlus, che dovrebbe gestire la struttura in completa autonomia. “Riteniamo che la sottoscrizione di questo atto arrechi un danno alla collettività qualianese. – ricorda il sindaco De Luca– per questo sono stati chiesti chiarimenti al Responsabile dell’Obiettivo Operativo 2.5 ritenendo che la gestione dei rifiuti debba essere effettuata solo dall’Ente pubblico.” L’ordinanza sindacale 61, stabilisce, infatti, che il Comune intende gestire l’Isola della Legalità in autonomia con i propri dipendenti comunali, che sono già stati dislocati sulla struttura sia di giorno che di notte con un guardiano notturno. In questo affido temporaneo si potranno iniziare a conferire gli ingombranti ed i rifiuti elettronici ed elettrici (RAEE) ovvero ciò che rimane di apparecchiature che per un corretto funzionamento hanno avuto bisogno di correnti elettriche o di campi elettromagnetici come grandi e piccoli elettrodomestici, pc, apparecchiature informatiche e per telecomunicazioni e altro. Materiale informativo educherà i cittadini di Qualiano a cui è riservata la struttura, ad un giusto conferimento di materiali, che potranno concorrere anche ad una raccolta punti che permetterà al cittadino “virtuoso” di risparmiare. Alla cerimonia di apertura presenzieranno il sindaco Ludovico De Luca, l’Amministrazione comunale ed una nutrita presenza di rappresentanti delle forze dell’Ordine, tra cui Prefetto e Questore di Napoli.
Presentata a Cannes la 7a edizione del Social World Film Festival La Mostra Internazionale del Cinema Sociale si terrà dal 23 al 30 luglio 2017 a Vico Equense: il tema sarà “Magia. incanto, suggestione, meraviglia” CANNES, 26 MAGGIO 2017. Si è tenuta stamane al Padiglione Italia presso l’Hotel Majestic (Salon Marta) sulla celebre Croisette del Festival de Cannes la consueta presentazione del Social World Film Festival (www.socialfestival.com), Mostra Internazionale del cinema sociale la cui settima edizione si terrà a Vico Equense dal 23 al 30 luglio 2017. Il tema di quest’anno sarà “Magia. Incanto, suggestione, meraviglia”. «Il festival quest’anno cresce – racconta Giuseppe Alessio Nuzzo, direttore generale della kermesse dedicata al cinema impegnato – tante le novità 2017 a partire dall’accordo con Rai Cinema Channel e da un ricordo del compianto presidente dei David di Donatello Gian Luigi Rondi, al quale verrà dedicata una sezione del Museo del Cinema del territorio e della Penisola sorrentina».
Tra le novità 2017 del festival, l’unico al Mondo ad essere interamente realizzato da professionisti under 35, c’è dunque la collaborazione con Rai Cinema Channel che mette a disposizione un premio in denaro di 3mila euro che consiste nell’acquisto dei diritti del cortometraggio. Il riconoscimento verrà conferito da una speciale giuria di Rai Cinema al cortometraggio sociale che ben si presti ad essere diffuso sui canali web www.raicinemachannel.it e sui suoi siti partner. Inoltre la kermesse ospiterà nuove sezioni come Grande Schermo, sezione non competitiva di opere cinematografiche di lungometraggio, cortometraggio e documentario di grande attualità sociale e prestigiose produzioni che hanno partecipato ad importanti festival internazionali o che hanno ricevuto particolari riconoscimenti da critica e pubblico, e School, cinema a scuola, sezione competitiva di cortometraggi di attualità sociale realizzate da studenti di scuole di cinema o scuole di qualsiasi ordine e grado. Infine, grande attenzione alla qualità delle proiezioni con schermo 2k e audio Dolby Sorround, in piazza Mercato, ribattezzata “Arena Loren”, a Vico Equense. Dopo il grande successo della passata edizione torna il Mercato europeo del cinema giovane che darà spazio e forma ad opere indipendenti di giovani autori. Il Mercato vedrà importanti professionisti dell’industria cinematografica, produttori, distributori e registi provenienti da vari Paesi, incontrarsi per discutere sulle novità del cinema giovane indipendente. La città costiera si trasformerà in salotto dell’industria cinematografica: dibattiti, conferenze, incontri e video library digitale per offrire on demand centinaia di titoli, tra cortometraggi, documentari e lungometraggi indipendenti, selezionati al festival e di quelli proiettati al Mercato.
Novità di quest’anno è che tutte le opere iscritte al festival saranno inserite in automatico nella sezione Mercato, a prescindere dalle selezioni operate dalle commissioni per le sezioni competitive e non. Inoltre, la partecipazione garantisce la possibilità che le opere siano selezionate per la proiezione nei tantissimi eventi internazionali organizzati dal Social World Film Festival, che in soli sei anni hanno coinvolto i cinque continenti per 33 eventi in 27 città tra cui Los Angeles, New York, Vienna, Washington DC, Seoul, Berlino, Barcellona, Amsterdam, Cannes, Parigi, Istanbul, San Francisco, Tokyo, Sydney, Tunisi, Rio de Janeiro, Budapest. La kermesse cinematografica darà spazio a centinaia di titoli articolati in nove sezioni: Mercato, Fuori Concorso, La Città del Cortometraggio, La Notte del Cinema, School – cinema a scuola, Smile – sociale con sorriso, Focus – occhio al Sud, Concorso Internazionale, Grande Schermo oltre ad una categoria Fuori Concorso. Numerose, invece, le attività correlate che daranno spazio e voce a migliaia di giovani tra le quali Social in the School, i workshop Young Media Campus, Young Music Academy e Young Film Factory ai quali si affiancano le novità Young Writing Lab e il Young Acting Space.
“Mates Festival”, Napoli capitale europea dei giovani L’evento si terrà dal 1 al 3 giugno al Parco dell’Ippodromo di Agnano: in programma panel su cyber bullismo a cura delle Università Federico II e Luiss. La sera si balla con i top dj mondiali Bob Sinclar, Axwell & Ingrosso e Daddy’s Groove. Special guest The Kolors con le incursioni di Pio e Amedeo. Live dei rapper Sfera Ebbasta e Izi. Gli youtuber Mates,il campione Nba Marco Belinelli e l’attore Salvatore Esposito incontrano i fan. Nell’area gaming la nuova consolle Nintendo Switch Napoli sarà capitale europea dei giovani grazie al “Mates Festival” che si terrà dal 1 al 3 giugno 2017 presso il Parco dell’Ippodromo di Agnano nell’ambito del “Giugno Giovani” promosso dal Comune di Napoli. L’evento nasce come uno dei più grandi appuntamenti socio-culturali ed artistici del Meridione legati al mondo della musica sotto la bandiera dell’amicizia. Un vero e proprio raduno di respiro internazionale, in una città dove solidarietà, musica e buonumore regnano da sempre. Il villaggio sarà per tre giorni l’ombelico della creatività tra espressioni di tante forme d’arte, passando dalla musica per arrivare alla street-art ed alla fotografia. PANEL. Le porte del Mates si apriranno alle ore 12 con interessanti panel alle 15 a cura delle Università Federico II di Napoli e Luiss di Roma sui temi di attualità come “Cyberbullismo – il lato oscuro del web” e “L’evoluzione dell’industria musicale nell’era digitale”. Giovedì alle 17.15 l’attore Salvatore Esposito, protagonista di “Gomorra – La serie”, presenterà il suo libro “Non Volevo Diventare Un Boss”. Venerdì alle 17.15 il cestista Marco Belinelli, unico italiano ad aver vinto il titolo NBA, incontrerà i fan per presentare il suo libro “Poker Face” e subito dopo sarà disponibile a fare due tiri a canestro con i fan a firmare
autografi e fare foto. AREE. Ad arricchire il format ci penseranno eventi nelle aree food, gaming e sport&wellness. Nell’area food i sapori della tradizione napoletana. In quella gaming sarà possibile provare Mario Kart 8 Deluxe sulla nuova Nintendo Switch, la console che si collega alla TV di casa e può trasformarsi istantaneamente in una console portatile grazie al suo schermo ad alta definizione da 6,2 pollici. Nell’area sport dalle 17 al via i corsi di Zumba, Body Pump, Grit e Cx-Worx. Lezioni di Yoga, Pilates e una varietà di tisane nell’area wellness. MUSICA. Grande spazio alla musica come strumento di aggregazione sociale e sano divertimento. Il festival abbraccia diversi target di età con una offerta artistica per i giovanissimi nel pomeriggio, per i teenager nella serata, per chi ama il mondo della notte dalle 22 in poi con i top dj del panorama internazionale presentati da Fabio De Vivo, speaker radiofonico, conduttore e autore tv. Giovedì 1 giugno a mezzanotte si esibirà Bob Sinclar, star mondiale del clubbing, anticipato alle 23 dai Daddy’s Groove, gruppo house made in Naples composto da Carlo Grieco e Giuseppe Foliero. Dalle 19 spazio ai rappers di talento come Sfera Ebbasta, uno dei pionieri della trap in Italia, accompagnato da Izi, star del momento nel mondo rap e protagonista del film “Zeta”. Inoltre, ad impreziosire la prima giornata del Festival ci saranno alle 15 I Mates, gli youtubers più popolari d’Italia con circa 4 milioni di follower, noti al grande pubblico con i loro nickname Anima, St3pny, SurrealPower e Vegas. Venerdì 2 giugno a mezzanotte toccherà invece al super duo Axwell & Ingrosso, già noti come Swedish House Mafia. Dalle 19 l’esibizione del dj e rapper statunitense Tony Touch, seguito da una nutrita schiera di notissimi djs come i Promise Land, Anfisa Letyago, il napoletano Mindshake.
Special guest della giornata conclusiva, sabato 3 giugno, alle 23 i The Kolors che presenteranno alcuni brani del loro ultimo album “You”. Le giovani star lanciate dalla vittoria ad “Amici” nel 2015, suoneranno dal vivo per la prima volta a Napoli. E poi spazio alla club music con Kyder & Tom Staar. Party al tramonto con RSP Sound System e Samsara Beach Party, alle 20 tocca alla cantautrice Claudia Megrè. Nell’evento che si preannuncia come il festival dell’amicizia non potevano mancare Pio e Amedeo, il duo comico più irriverente della tv e record di ascolti con il loro format “Emigratis” su Italia1, che faranno più volte irruzione sul palco. AMICIZIA. Il fil rouge del festival sarà dunque l’amicizia, elemento sottolineato anche nelle line up di tutti i giorni. Axwell & Ingrosso oramai fanno coppia fissa e da piccoli abitavano nello stesso quartiere. Bob Sinclar e Daddy’s Groove sono legati non solo artisticamente (hanno prodotto diversi lavori insieme tra cui “Burning”) ma anche personalmente, tant’è che il dj francese ha voluto imparare il dialetto napoletano. Per non parlare dei Kolors, composto dai cugini Fiordispino (Stash è il frotman, Alex il batterista) e l’amico Daniele Mona. Organizzato da Wonder Manage, Nmk e Med Music Corporate, il “Mates Festival” favorirà l’accesso agli studenti tutti, e si propone come il raduno annuale dei giovani nella capitale del mediterraneo.
“Le Mokò” il panino che sarebbe piaciuto a Totò Tra le molteplici iniziative realizzate in città e provincia a Napoli per il cinquantenario della scomparsa di Antonio de Curtis, principe della risata, un’idea gastronomica arriva da Pomigliano D’Arco. A proporla sono Mauro De Luca, con i figli Giuseppe e Marco che hanno appena ideato ed inserito nella carta delle loro hamburgherie “Sciuè il Panino Vesuviano” un panino chiamato “Totò Le Mokò”, dal noto film al centro di un’iniziativa che sostiene il progetto “50 anni senza Totò” ideato e promosso dalla Fondazione San Gennaro per il recupero di due piazze del rione Sanità. A Largo Vita e Piazzetta San Severo verranno installate opere d’arte dedicate all’artista in ossequio al motto “L’Arte genera l’Arte”. Parte dei guadagni derivanti dalla vendita dei panini, contribuirà a sostenere questi lavori. Mauro ed i suoi figli si sono ispirati a Napoli ed Algeri, dove è ambientato il film. Perciò hanno creato una combinazione di sapori tipici dei due luoghi mediterranei attuando una precisa selezione per celebrare in modo appropriato questo anno dedicato a Totò, al quale tra l’altro
è stata pure conferita alla memoria la laurea ad honorem in Discipline dello Spettacolo, dall’Ateneo napoletano Federico II. “Ci piace pensare che Totò si sarebbe ‘consolato’ con questo panino, e avrebbe pure chiesto il bis, lui che spesso nei film raccontava in modo divertente la fame vissuta personalmente oltre che da tutti gli italiani dopo la seconda guerra mondiale, riuscendo a rendere l’argomento divertente” – dichiarano . “Si dice che l’appetito vien mangiando, in realtà viene a star digiuni”: la battuta famosa pronunciata dal nostro nel film Totò al Giro d’Italia è stata spunto di confronto e riflessione durante l’anteprima organizzata nel locale di Pomigliano d’Arco. Il ripieno è a base di salsiccia di cui ricordiamo l’insistente richiesta in Totò Sceicco, che rappresenta il simbolo del cibo desiderato da popolo e tradizionale, raffigurato nei suoi film. Sciuè, perciò farcisce questo panino con una salsiccia di maiale nero casertano, cipolla grigliata di Alife, caciocavallo di bufala, olio extravergine di oliva dalle colline di Salerno, e la straniera salsa harissa a base di peperone tipica di Algeri, dove è ambientato prevalentemente il film. Nella presentazione coordinata dalla giornalista Marina Alaimo, è stato pure precisato che nel periodo estivo la salsa verrà preparata con la papaccella napoletana della zona di Pomigliano d’Arco. e che gli ingredienti adoperati, nel rispetto delle produzioni enogastronomiche autoctone sono forniti da agricoltori di piccole realtà della Campania. Armando Giuseppe Mandile
Baccalà sul Lungomare: Napoli celebra la tradizione È piaciuta molto al pubblico napoletano la prima edizione di BaccalàRe organizzata da Ubs e ConClasse, sul Lungomare stupenda location di successo adottata e riconfermata per la pizza e la mozzarella di bufala. Non è un caso: i napoletani ne sono i più grandi consumatori in Italia, per tradizione dal CVI secolo : di obbligo a Natale, di uso sempre, preparato in tanti modi, incominciando dalla maniera classica partenopea con olive nere itrane, pomodorino del piennolo e capperi. Proposte classiche di sono alternate a quelle più nuove ed originali, come quella dello stellato Antonino Maresca che ha firmato perfino un dolce a base di merluzzo, tutte all’impronta della qualità regina del baccalà re. Ben 10 tonnellate di filetti di cuore di baccalà consumati per la gioia degli avventori. Gala dinner e degustazioni a cura di chef stellati e noti ristoratori, concerti, dj set, performance artistiche ed
iniziative per i bambini. Quattro giorni fino a domenica 31 maggio, da mezzogiorno a mezzanotte, gusto, divertimento ed appuntamenti con una Napoli città agguerrita che ha ingaggiato una sfida addirittura con il Portogallo, detentore in Europa della specifica tradizione, misurandosi sul consumo di baccalà in rituali e tecniche di spugnatura. Piatti gourmet e specialità, takeaway, panini d´autore e street food al centro di gradite degustazioni. Laboratori organizzati da Grespo e Accademia Mediterranea, corsi di approccio al vino con il sommelier Tommaso Luongo e degustazione formaggi con Salvatore Varrella di Onaf, info e degustazioni per conoscere i tanti segreti di un baccalà di qualità.24 stand in strada, con la presenza tra gli altri del rinomato ristorante nippo-campano Roji Japan, quello delle fusion d’autore di Francesco Franzese e Al Pochynok, la superspecializzata Baccalaria con il suo chef Vincenzo Russo, Terrazza Calabritto, Crudorè, La Masardona, 12 Morsi, Napoli 1820, Nanà, Sancta Sanctorum, Gourmeet, La Cantina dei Lazzari, Piccerelle, Augustus, Rescigno, San Pietro, Cuori di Sfogliatella. Tutti coordinati dai tre chef stellati Raffaele Lenzi, Antonino Maresca , Francesco Sposito. BaccalàRe è stato ideato innanzitutto pr recuperare il rapporto tra Napoli e questo alimento, usanza radicata che risale al 1500 , epica dell’ inizio del commercio tra i produttori del Vesuviano e del Nord Europa, sulle rotte marittime. Largo fu lo sviluppo in conseguenza della Controriforma cattolica che assolutamente poneva il veto al consumo di carne nelle feste comandate. Di seguito la traduzione di radicò con l’opera dei monaci di Madonna dell’Arco che furono i primi ad utilizzare le vasche per dissalare il pesce e farlo rinvenire adeguatamente. La Campania tra l’altro vanta un centro studi di settore che rende merito a questa antica e radicata tradizione:
l’Accademia dello stoccafisso reale della Norvegia, con sede ad Acerra. Teresa Lucianelli Specialità rustiche partenopee a San Gennaro Vesuviano Serata dedicata alle specialità rustiche della tradizione partenopea ed in particolare tipiche della Terra vesuviana lunedì 22 maggio a San Gennaro, centro della più attiva provincia napoletana, che ospita varie realtà ristorative di qualità di recente apertura. Alle ore 20 inaugurazione della nuova sede di Rustichello (via Nuova Saviano) attività gourmet già ampiamente nota nella zona vesuviana con incontro dedicati ai rappresentanti dei Media, sulle caratteristiche degli alimenti impiegati, a connotazione territoriale, secondo un’attenta selezione che privilegia le radici e la cultura gastronomica locale ed in generale del comparto napoletano. Originali panini gourmet realizzati con tagli pregiati, in
primis la Marchigiana tipica della Campania ed il Maialino nero casertano, pizze realizzate con farina Polselli, lievitazione tradizionale di 24 ore, farcite con prodotti scelti; tentazioni fritte caratteristiche napoletane, creazioni artigianali di rosticceria nella nuova carta che Il maestro pizzaiolo Vincenzo La Marca e sua moglie Nunzia Iovino presenteranno in degustazione agli ospiti. Per chi preferisce l’Angus irlandese e la Chianina, interpretazioni partenopee. In accompagnamento, le immancabili bollicine, oltre all’assordimento di birre e vini. Accurata selezione di prodotti d’eccellenza del comparto pizzeria a cura di Giuseppe Ciriello responsabile food della GfA Group, nel beverage e food da 50 anni; dello stesso team, parteciperà all’evento il maestro pizzaiolo Luigi Castaldo della pizzeria O’Gemell di Casalnuovo. A condurre, Gianni Parisi; musica e voce: Giusi Barone and Band; partecipazione di Lello Musella e Antonio Fiorillo. Teresa Lucianelli “Da noi la storia ha più gusto”. Sabato 27 maggio
percorsi archeologici a Pozzuoli con guide d’eccezione, gli allievi dell’Istituto Alberghiero Petronio Nella foto il Sindaco Figliolia POZZUOLI(NA) – Una sinergia messa in campo per valorizzare la cultura, l’archeologia e l’enogastronomia di Pozzuoli. Questo in sintesi il progetto “ARTIchef Campi Flegrei”, iniziativa che si terrà il prossimo sabato 27 Maggio, e che è volta alla scoperta del tesoro archeologico e del patrimonio enogastronomico del territorio. L’appuntamento è alle ore 11 per il percorso culturale che prevede la visita del Macellum, i sotterranei del Rione Terra, il Duomo, la darsena ed il centro storico della cittadina puteolana. Le guide d’eccezione che accompagneranno gli esperti ed archeologi saranno gli studenti dell’Ipseoa “Lucio Petronio” di Pozzuoli che al termine della visita, prevista per le ore 12.30, delizieranno il palato dei visitatori con
una degustazione di pietanze. La kermesse è stata presentata, stamane, a Palazzo Migliaresi (Rione Terra) di Pozzuoli, alla presenza del Sindaco, Vincenzo Figliolia, del professor Filippo Monaco (preside dell’Ipseoa Petronio) e del dottor Roberto Laringe, presidente di Federalberghi Campi Flegrei. L’iniziativa è organizzata da Ipseoa Istituto “Lucio Petronio” di Pozzuoli, Federalbeghi Campi Flegrei, Gruppo Laringe ed è patrocinata dal Comune di Pozzuoli. Rosato italiano: “il vino con la valigia” emigra in USA È rosa la via del vino che fa bene all’economia italiana. Una strada che porta diritto negli Stati Uniti dove il Made in Italy è poi che mai apprezzato, purché presentato con chiarezza. Sorrento Rosé, festival internazionale a tema, alla sua prima edizione, ha fornito l’occasione per parlare di esportazione, di abbinamento rosé-pizza, di adeguate strategie di
comunicazione per promuovere il vino rosato italiano, oggi più che mai di qualità. Ecco cosa è emerso. Nuove prospettive nell’esportazione per l’Italia. La via per gli Stati Uniti, che fa bene alla nostra economia nazionale, è rosa come i vini distintivi delle nostre regioni, presentati alla prima edizione del festival internazionale a tema, “Sorrento Rosé” che si è tenuto nel capoluogo della Penisola sorrentina. I rosati italiani hanno grandi prospettive davanti, in tema di esportazione, forti dei traguardi qualitativi raggiunti sono lontani i tempi in cui i cosiddetti rosé scomparivano a confronto con i bianchi ed i rossi. La nuova opportunità di ulteriore espansione e consolidamento sul mercato, è costituita dall’abbinamento pizza-rosé che può connotare positivamente questi vini, fornendo loro molte possibilità inedite. Molti ed interessanti i dati emersi a Sorrento Rosé, kermesse internazionale dedicata al nettare di Bacco, nelle sue infinite sfumature, che si è svolta nella sorrentina Villa Fiorentino, sede della Fondazione Sorrento, dove sono stati collocati banchi di assaggio vini da recycling- oltre 100 etichette de Le Donne del Vino – e food a cura di Antonino Esposito. L’attesa tavola rotonda su pizza e rosé, si é tenuta invece nel raffinato contesto del Grand Hotel Europa Palace che ha ospitanti anche un aperitivo ed un pranzo esclusivi. Gli altri eventi riservati sono stati ospitati da Acqu ‘ e sale a Marina Piccola ed dal centrale Istituto San Paolo. Ideatrici ed artefici della convention, Le donne del Vino, associazione nazionale presieduta da Donatella Cinelli Colombini. Determinante il contributo della Delegazione campana coordinata da Lorella Di Porzio, del celebre ristorante napoletano Umberto. La kermesse ha visto la luce con al suo attivo già una certa notorietà, forte dell’impegno di un’organizzazione diffusa in
tutte le regioni italiane, con 750 socie che brillano per attività e passione, incominciando proprio dalle campane. Più di 60 le produttrici italiane impegnate in prima linea nella manifestazione, tra le 750 donne del vino iscritte al sodalizio. Poi, le colleghe straniere, a partire dalle componenti la delegazione croata; 50 giornalisti specializzati accreditati e molti altri esperti a vario titolo. Il confronto si è svolto dati alla mano ed ha puntato alla definizione di strategie da adottare per sostenere e promuovere efficacemente i rosati nazionali. L’Italia in volume detiene la piazza d’onore dell’ esportazione mondiale, con il 16%. Negli Stati Uniti, le vendite nel 2016 hanno toccato gli 816 milioni di dollari di fatturato, pari al 6,8%. È stimata in 24 milioni di ettolitri la produzione sul nostro Pianeta: il 10% del consumo mondiale. Il che vuol dire che su 10 bottiglie di vino una è di rosé; mentre 4 su 10 vengono esportate; di qui il soprannome di “vino con la valigia”, perché è un prodotto che emigra nel 40% dei casi. Il rosato deve affermarsi come vino “gastronomico”, in abbinamento con la pizza, ed in alleanza con il pomodoro quale anello di congiunzione, arrivando ad essere un punto di chiaro riferimento, così da conquistare una consistente richiesta da parte dei consumatori. Così il giornalista enogastronomico Luciano Pignataro, alla tavola rotonda. Deve esserne coltivata la qualità, in modo da favorire un’opportuno sviluppo che sia sostanziale, di immagine ed economico. È fondamentale che l’ impegno sia mirato e collettivo, così da permettere ai rosati italiani di conquistare un proprio ruolo preciso ed una maggiore considerazione sui mercati esteri, dove è già interessante la richiesta, in particolare in USA. L’Italia si trova al secondo posto dietro la Francia. Nella nostra nazione bisogna pure lavorare per fare lievitare la richiesta. Le Donne del Vino chiedono per i rosati un ruolo di maggiore rilievo ed un giusto prestigio per i tanti eccellenti
prodotti ormai al pari dei bianchi e dei rossi. “I vini rosati oggi vantano un’offerta in termini di prestazioni e caratteristiche, vasta e variegata, dalle notevoli potenzialità, che consente un’ampia oltre che versatile possibilità di connubi di sicura riuscita” – ha spiegato la responsabile della Delegazione campana Lorella Di Porzio. La proposta avanzata dalla base di chiamare rosato i nostri vini nazionali e non rosé alla francese, è stata salutata con entusiasmo nella centrale tavola rotonda al Grand Hotel Europa Palace di Sorrento dedicata all’unione felice rosé-pizza, anche dalla stessa presidente. L’evento ha contribuito a sfatare pubblicamente luoghi comuni falsi ed infanganti che hanno penalizzato per tanto tempo il vino rosato considerato, in modo dispregiativo, un vino “estivo”, di poco conto e scarsa consistenza, incapace di invecchiare e di nobilitarsi, indicato per palati semplici. I vari relatori si sono confrontati sulle qualità dei rosati italiani, indicandoli come vini di tutto rispetto. Tra essi, nomi di esperti ed addetti ai lavori. Oltre alla Cinelli Colombini, a Luciano Pignataro ed alla delegata campana Di Porzio, la madrina di Sorrento Rosé Linda Bastianich; lo chef pizzaiolo Antonino Esposito, che lo propone in abbinamento perfetto con la sua ultima creazione di pizza d’inizio estate. Nicoletta Gargiulo, presidente Ais Campania che ha dato rilievo all'”ottimo abbinamento con il panuozzo e pizze robuste soprattutto a base di salumi”, La presidente regionale AIS ha oltremodo indicato l’aumento di richiesta nelle pizzerie del sommelier, figura ormai necessaria. Parlando di eccellenze,tra i sostenitori del rosé anche l’esperta enogastronoma Livia Addario Iaccarino, first lady dello stellatissimo Don Alfonso 1890, ristorante gourmet numero uno in Italia e quinto del Pianeta a giudizio della clientela mondiale. “Il vino rosato deve puntare all’eccellenza qualitativa: grazie alla sua versatilità, le migliori produzioni possono
accompagnare diversi piatti gourmet” – ha sostenuto l’enogastronoma, riallacciandosi a quanto affermato precedentemente da Donatella Cinelli Colombini a proposito delle nuove tipologie che “nascono come vini premium e maturano spesso in fusti di rovere, meritano quindi a pieno titolo di essere prese sul serio”. L’aumento costante dei consumi che si registra negli USA, rappresenta un dati incoraggiante sul quale si è soffermata la Bastianich, che ha esortato le produttrici a dialogare con gli statunitensi, soddisfacendo la loro curiosità di conoscere tutto sul vino ed il food italiano, che adorano e dei quali non si stancherebbero mai di apprendere nuovi particolari. La chef e titolare di una catena di ristoranti italoamericana ha analizzato l’interesse degli Stati Uniti per i nostri rosati, attenzione che è stata confermata dalla prestigiosa presenza decisamente significativa, all’evento inaugurale, della console generale USA Mary Ellen Countryman, estimatrice dei rosati. “Gli americani amano l’Italia, soprattutto il cibo ed il vino, e vogliono sapere come si produce il vino, come si fa la pizza. Allora, voi raccontateglielo!”- ha esortato Linda, con entusiasmo e convinzione. Molto seguito l’intervento di Antonino Esposito che ha affrontato il delicato tema della tracciabilità degli ingredienti, incominciando dagli impasti delle pizze. Il patron di Acqu ‘ e sale ha sollecitato chiarezza nell’informazione al cliente, nel rispetto dell’etica. Antonino ha spiegato che determinati impasti a base di farine robuste, richiedono più ore di lievitazione, mentre le farine deboli ne necessitano di meno. Inoltre, ha puntualizzato che il tempo di lievitazione non è da intendere come indice di qualità, ma rappresenta una necessità richiesta da determinati tipi di impasto. Le lunghe lievitazioni sponsorizzate da molti come le migliori possibili, non devono essere considerate tali in assoluto. I fattori determinanti sono piuttosto la masticabilita, gustosità, profumo, capacità di digeribilità.
Antonino ha pure spiegato come è possibile valutare una pizza buona e salutare pur non essendo degli esperti. “Va degustata lentamente, spicchio dopo spicchio, al pari di un calice di vino, diffidando se quando si intiepidisce e poi si raffredda la masticazione e la deglutizione diventano difficili. Notate se rimane gustosa, appetitosa, invitante fino all’ultimo boccone, così come il vino deve esserlo fino all’ultimo sorso” – ha suggerito lo chef pizzaiolo, che ha pure invitato il qualificato pubblico presente – ed in particolare i rappresentanti dei Media affinché possano informare l’utenza – ad una maggiore attenzione sulle indicazioni degli ingredienti contenuti nelle materie utilizzate, nel caso specifico delle farine, all’acido ascorbico e solfato di potassio e non solo, oltre che al tipo di raffinazione che spesso penalizza elementi fondamentali per la tutela della salute. Ha ricordato il fondamentale ruolo svolto dai picccoli molini dove vengono prodotte farine di grande qualità, che non possono avere sempre lo stesso grado di umidità e caratteristiche costanti e che per questo motivo esigono pizzaioli competenti. Queste vanno usate soltanto da chi ha una preparazione specifica e le capacità, la manualità ed esperienza, per comprendere con lo sguardo ed il tatto, quali proporzioni devono essere adoperate per ottenere un buon impasto. Le farine industrializzate, prodotte dai “giganti”, rendono facile il compito dei pizzaioli meno esperti, ma sacrificano spesso l’alta qualità a vantaggio della semplicità d’impiego ed usano tipi di raffinazione non sempre rispettosi della tutela dei nutrienti e che possono influire sullo sviluppo di intolleranze alimentari. Esposito ha pure accennato ai conservanti adoperati per garantire una data di scadenza non troppo breve. Tra gli ospiti di rilievo, la delegazione delle Women of Wine della Croazia, organizzatrici del noto Pink Festival di Zagabria. Al dibattito hanno presto parte, tra gli altri, le autrici del libro “La Buona Pizza” Tania Mauri e Luciana Squadrilli.
Ha partecipato all’evento inaugurale a Villa Fiorentino, anche il sindaco Giuseppe Cuomo e l’amministratore delegato della Fondazione, Gaetano Milano. Mille i visitatori. “Il rosè ci consente di scoprire sapori nuovi, insieme alle eccellenze del cibo del nostro territorio”, ha affermato il primo cittadino, riferendosi con entusiasmo alla scelta operata di riconfermare Sorrento quale location per la seconda edizione della manifestazione, nel 2018, che vedrà le produttrici dirette protagoniste, com’è sicuramente più giusto, e si spera possa coinvolgere maggiormente di quanto fatto timidamente quest’anno, albergatori ristoratori ed altri soggetti attivi nel settore, innanzitutto sorrentini, in modo da essere sostenuta con vigore dall’intero capoluogo peninsulare. Inoltre, mostra fotografica sul mondo del vino, sempre a Villa Fiorentino, musica dal vivo con i Mojis, presentazione Album “Migrations”; in concomitanza, l’esposizione di Raffaele Celentano, photo exhibition ” The Italians”. Dedicato alla rappresentativa madrina e di tutte Le Donne del Vino, l’applaudito ricevimento sulla panoramicissima terrazza dell’Europa Palace curato dalla chef Marina Ramasso e dallo chef resident Aniello Valestra a capo della sua efficiente Brigata: Giuseppe Criscuolo, Francesco Scarpato, Pasquale Schettino, Armando Montagna e maître Salvatore Caputo, sotto l’egida dei titolari Salvatore ed Annamaria Ercolano, e la direzione di Raffaele Ercolano. Anteprima gastronomica sul mare, da Acqu ‘ e sale alla Marina Piccola a cura di Antonino Esposito e del suo chef resident Gennaro Vingiano, che ha visto anche l’impegno delle due note ristoratrici partenopee e Donne del Vino Lorella di Porzio (Umberto, Napoli) e la vicana Franca Di Mauro (Il Cellaio di Don Gennaro) con lo chef Vincenzo Maresca. La serata con cena di gala e musica al San Paolo, è stata preparata dagli allievi e docenti sala, cucina ed accoglienza dell’istituto, con la la supervisione dello chef Giuseppe Aversa e del figlio Federico dello stellato Il Buco di Sorrento ed il coordinamento della preside Paola Cuomo.
Sì è distinta per disponibilità e capacità la compagine campana guidata dalla ristoratrice napoletana Lorella Di Porzio (Umberto) composta dalle produttrici Milena Pepe (Tenuta Cavalier Pepe), Daniela Mastroberardino (Terredora di Paolo), Patrizia Malanga (Le Vigne di Raito), Maria Coppola (Cantina dei Monaci), Benigna Sorrentino (Sorrentino Vini), Emanuela Russo (Cantine Astroni), Alessia Canarino (Antica Hirpinia), Grazia Formisano (Donna Grazia), Anna Maria Famiglietti (Cantine Famiglietti), Mara Portolano (Portolano Vini); dalle ristoratrici Franca Di Mauro (Il Cellaio di Don Gennaro); dalle sommelier: Daniela Prisco, Marianna Cotecchia, Irene Iolanda Minasola, Adele Elisabetta Granieri, Fosca Tortorelli. Fotografo della kermesse, Luigi Coppola. La kermesse è stata patrocinata dal Comune di Sorrento e dalla Regione Campania; partnership di Ais Campania; sostegno di sponsor: Vetreria Etrusca, Campania, ABC Travel, Villa Fiorentino, Banca di Credito Popolare – filiale di Torre del Greco, Mormile, Pourquoi Me; per gli allestimenti a Villa Fiorentino, Rete per il packaging sostenibile: 100% Campania che ha impiegato materiale ecosostenibile e con cartone riciclato, ed insieme a Brevetti Waf, ha realizzato le spumantiere riutilizzando gli scarti dei supporti siliconi delle etichette autoadesive. Teresa Lucianelli
International Tattoo Fest, oltre 12mila alla Mostra d’Oltremare 300 artisti da tutto il mondo hanno lavorato incessantemente decorando la pelle di migliaia di napoletani: è tattoo mania Sono stati in 12mila ad affollare lo scorso weekend il padiglione 10 della Mostra d’Oltremare per l’edizione 2017 dell’International Tattoo Fest Napoli. Inaugurato venerdì 12 maggio alla presenza del sindaco de Magistris, la convention si è articolata in tre giorni durante la quale gli appassionati del tatuaggio hanno potuto incontrare i propri idoli, uno dopo l’altro, curiosando tra gli stand che, in piccolo, riproducono gli studi degli acclamati artisti, come l’australiano Kasala Sanele e il giapponese Tomo Akitsu che utilizzano le antichissime tecniche samoana e Irezumi, e molti altri provenienti anche dalla Polynesia, Taiwan, Samoa, Brasile Usa, Russia, Argentina e da tutta Europa. Un happening irrinunciabile per gli amanti di un fenomeno che oggi è una vera e propria mania, una pratica diffusa in tutti gli strati sociali. Mostre all’ingresso della kermesse ad accentuare il legame tra l’arte ed il mestiere del tatuatore. Musica, cibo, laboratori pittorici e gazebi di associazioni benefiche nel Giardino dei Cedri. «Il risultato di quest’anno
– commenta il tatuatore, nonché ideatore della convention, Costantino Sasso alias Costattoo – ci da la spinta giusta per iniziare già a lavorare all’edizione 2018 per portare a Napoli sempre i migliori tatuatori del mondo». “Ligami”: in nome della Pasta IGP A cura del Consorzio della Pasta di Gragnano IGP sabato 13 maggio Città della Scienza ospita “Ligami di Pasta”, convention dedicata ai maccheroni di qualità. In apertura, l’esposizione allo “Gnam Village”, dedicato alla Dieta Mediterranea e sponsorizzato per tre anni dal Consorzio della Pasta di Gragnano IGP, pastifici aderenti al consorzio e consorzi dei prodotti DOP e IGP della Campania. Alle ore 11, in sala Archimede, conferenza di apertura sul tema “La Pasta di Gragnano IGP incontra i Consorzi dei Prodotti DOP e IGP della Campania”. Partecipano le autorità politiche, nazionali e locali. Ai saluti del sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, seguiranno tra gli altri gli interventi dello chef Alfonso Iaccarino, patron dello stellatissimo “Don Alfonso 1890″ di Sant’Agata sui due Golfi” e super testimonial della pasta di Gragnano Igp nel mondo, di Raffaele Borriello, direttore generale dell’Ismea, che relazionerà sullo stato del comparto
agroalimentare in Campania, di Mauro Rosati, direttore della Fondazione Qualivita. Inoltre, fra i referenti degli altri Consorzi dei prodotti DOP e IGP della Campania, il direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, Antonio Limone e l’assessore del Comune di Napoli alle Attività Produttive, Enrico Panini. Il presidente del Consorzio, Giuseppe Di Martino ed il direttore Maurizio Cortese illustreranno i dati relativi al comparto della pasta IGP: dibattito su “Il futuro delle produzioni di qualità”, modererà il giornalista Giorgio Dell’Orefice, de Il Sole 24 Ore – Radiocor Plus. Quindi, degustazione della Pasta di Gragnano IGP, cucinata dalla cuoca Gabriella Barbati dell’antica osteria partenopea “La Cantina di Triunfo”, al Parco dello Gnam Village. A partire dalle ore 15, pomeriggio dedicato ad una serie di appuntamenti presentati dall’attrice napoletana Noemi Cognini. All’Anfiteatro di Città della Scienza, lo spettacolo a cura degli istituti scolastici di Gragnano: seguirà il conferimento al presidente del Calcio Napoli, Aurelio De Laurentiis, dell’etichetta originale del pastificio del nonno paterno, suo omonimo. Infine, in chiusura, concerto con Peppe Barra. Teresa Lucianelli
Sorrento: Al via il primo festival dei vini rosati promosso da “Le Donne del Vino “ Al via il primo festival dei vini rosati, voluto da Le Donne del Vino col fondamentale contributo della Delegazione della Campania, coordinata da Lorella Di Porzio. Madrina la chef italo-americana Lidia Bastianich. Oltre 100 vini al gran banco assaggi e food a cura di Antonino Esposito “È sicuramente vincente l’accoppiata pizza-rosé: potenzialità e la versatilità di questi vini è davvero notevole. Ed anche se abitualmente la pizza viene accompagnata dalla birra, per lo più bionda, ormai sempre frequentemente sorge la curiosità di sperimentare abbinamenti col vino che va ricoprendo un’importanza sempre maggiore, specialmente quando ci si siede al tavolo di un ristorante, ed un particolare col ridato”. Lorella Di Porzio, responsabile della delegazione campana de Le Donne del Vino, associazione organizzatrice di Sorrento Rosé, punta dritto al tema portante del festival internazionale dei vini rosati alla sua prima edizione, in calendario questo week end nel capoluogo della Penisola sorrentina, con apertura al pubblico – che si prevede numerosissimo – sabato (ci sarà pure l’inaugurazione ufficiale) e domenica dalle ore 18 alle 23,30. Sono più di 100 le etichette presenti, altamente rappresentative delle regioni italiane al grande banco degustazioni, in spumantiere da recycling a disposizione della moltitudine di appassionati che si ritroverà sabato e domenica a Villa Fiorentino dalle ore 18 alle 23,30. In gustoso accompagnamento, per un binomio godibile e di qualità, le specialità gastronomiche a cura dello chef Antonino Esposito, preparate dalla brigata di Acqu ‘e sale con
il resident di Acqu ‘e sale Gennaro Vingiano. Parteciperanno molti nomi di spicco, incominciando dalle Women of Wine croate guidate dalla presidente, la giornalista Sanja Muzaferija, la console generale USA Mary Ellen Countryman. Ancora, la gastronomia Livia Iaccarino, socia onoraria DDV, first lady dello stellatissimo Don Alfonso 1890 di Sant’Agata sui due Golfi, simbolo nel mondo dell’Alta Cucina Mediterranea; il giornalista specializzato Luciano Pignataro, Nicoletta Gargiulo presidente Ais Campania, tra i relatori al convegno di sabato. Per un evento di indubbia qualità non poteva mancare una madrina di eccezione: la chef italo- americana Lidia Bastianich, star della televisione americana e scrittrice di successo, che alle 28 di sabato taglierà il nastro, insieme al sottosegretario di Stato Dorina Bianchi ed alla presidente delle Donne del Vino Donatella Cinelli Colombini. Venerdì sera, “Pizza e Rosé”esclusivo evento riservatissimo, dedicato ai rappresentanti dei Media specializzati che vedrà particolarmente impegnati in cucina il Patron Antonino Esposito, lo chef resident Gennaro Vingiano e le due celebri ristoratrici partenopee e Donne del Vino Lorella di Porzio (Umberto, Napoli) e Franca Di Mauro (Il Cellaio di Don Gennaro, Vico Equense). “Rappresenta una risorsa economica in espansione per l’Italia il vino rosé, quindi di notevole importanza, che è al secondo posto per produzione, subito dopo la Francia, soprattutto in considerazione del fatto che costituisce “un’intrigante e recente scoperta dei mercati internazionali” come sottolinea la delegata campana a proposito dell’argomento principale della centrale tavola rotonda programmata per sabato mattina al Grand Hotel Europa Palace. “In particolare, i vini rosati hanno una versatilità invidiabile e permettono accostamenti bilanciati e decisamente interessanti, in campo enogastronomico – sottolinea Lorella Di Porzio, forte di una vasta competenza nel settore enologico ed a contatto con il pubblico, maturata alla guida del suo “Umberto” in via Alabardieri a Napoli, risto-salotti
gastronomici partenopei – Quando un vino bianco è poco e un vino rosso è troppo, la risposta è un vino rosato con una propria identità. A Sorrento, le Donne del Vino si impegneranno per mettere in luce il rosè in tutte le sue sfumature: vitigni, terroir, aspetti sensoriali, tecniche produttive”. “Sorrento capitale del vino rosato, prodotto sempre più apprezzato, valida alternativa ai classici abbinamenti con le pizze come la nostra ultima creazione: ‘Inizio d’estate’, che serviamo appositamente accompagnata da un calice di buon vino rosè” – commenta Esposito. Prendono parte alla manifestazione, già importante ancora prima di essere inaugurata: produttrici, giornaliste e giornalisti, ambasciatrici delle Donne del Vino, sommelier, cultori del settore di Bacco. In programma confronti, dibattiti, incontri con le produttrici, apertivi e la “street pizza”, tra le tante apprezzate creazioni di Antonino Esposito. Per quanto i dati siano ancora parziali, “si sa che la produzione mondiale si attesta intorno ai 22,7 milioni di ettolitri, pari a circa il 10% dei vini consumati al Mondo” – spiega Cinelli Colonnini. L’Italia rappresenta in volume il secondo esportatore del Pianeta con il 16%. Interessante incremento di vendite in Usa che fa sperare in un ulteriore aumento della richiesta: l’anno scorso oltre 816 milioni di dollari di fatturato, pari al 6,8%. La manifestazione ha il patrocinio di Comune di Sorrento, Regione Campania, e partnership Ais Campania. Per la nostra regione, in campo le donne del vino della delegazione coordinata dalla ristoratrice Lorella Di Porzio (Umberto, Napoli) saranno operative le produttrici: Milena Pepe (Tenuta Cavalier Pepe), Benigna Sorrentino (Sorrentino Vini), Daniela Mastroberardino (Terredora di Paolo), Alessia Canarino (Antica Hirpinia), Grazia Formisano (Donna Grazia), Patrizia Malanga (Le Vigne di Raito), Maria Coppola (Cantina dei Monaci), Emanuela Russo (Cantine Astroni), Anna Maria
Famiglietti (Cantine Famiglietti), Mara Portolano (Portolano Vini); le ristoratrici: oltre a Lorella Di Porzio, Franca Di Mauro (Il Cellaio di Don Gennaro); le sommelier: Daniela Prisco; Marianna Cotecchia; Irene Iolanda Minasola; Adele Elisabetta Granieri; Fosca Tortorelli. Ed ecco il programma. Sabato 13 maggio mattinata e pranzo al Grand Hotel Europa Palace: Ore 10 tavola rotonda “Pizza & Vino Rosato”; saluti: Lorella Di Porzio, delegata regionale Le Donne del Vino Campania; Luciano Pignataro, giornalista Il Mattino e ideatore del blog Luciano Pignataro Wine Blog; Donatella Cinelli Colombini, presidente nazionale Le Donne del Vino; Nicoletta Gargiulo, presidente AIS Campania e mêtre in diversi ristoranti stellati; Antonino Esposito, chef pizzaiolo da Acqu’e sale; Luciana Squadrilli e Tania Mauri autrici de “La Buona Pizza”, edito da Giunti. Ore 12 aperitivo in terrazza, alle 13, ristorante Le Terrazze, sempre Grand Hotel Europa Palace, pranzo con la partecipazione della chef Marina Ramasso del Palauch di Baldissero Torinese; evento riservato al press tour e alle aziende. Dalle ore 18, serie di eventi a Villa Fiorentino: inaugurazione ufficiale e taglio istituzionale del nastro a cura della presidente Cinelli Colombini, della madrina Lidia Bastianich, del sottosegretario di Stato del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo on. Dorina Bianchi, del sindaco Giuseppe Cuomo, dell’assessore Mario Gargiulo. Di seguito, apertura banchi di assaggio dei vini rosati a cura di AIS Campania. Apertura area Food a cura di Antonino Esposito Mostra fotografica sul mondo del vino ore 19, presentazione del libro “La buona pizza” (Giunti Editore) di Luciana Squadrilli e Tania Mauri, modera Luigi D’Alise. Ore 20.30, spettacolo teatrale itinerante (interno) “Ritratti di donne napoletane”, di e con l’artista sorrentino Marco
Palmieri, che ha voluto mettere in risalto la “Donna” con opere e poesie di autori classici dal 900 ad oggi. ore 23.30 Chiusura Banchi di Assaggio Domenica 14 maggio, ore 18 Villa Fiorentino: apertura banchi di assaggio dei vini rosati a cura di AIS Campania; apertura area Food a cura di Antonino Esposito. Mostra fotografica sul mondo del vino ore 19, musica dal vivo a cura dei Mojis. Presentazione Album “Migrations” ore 23.30, chiusura banchi di assaggio. Massiccia la presenza delle Donne del Vino provenienti anche dalle altre regioni d’Italia: -Abruzzo: Aurelia Mucci (Cantine Mucci), Marina Cvetic (Tenuta Masciarelli), Caterina Cornacchia (Barone Cornacchia), Valentina di Camillo (Tenuta I Fauri). -Basilicata: Carolin Martino (Casa vinicola Armando Martino), Tiziana Mori (Re Manfredi). -Emilia Romagna: Milena Falcioni (Podere dell’Angelo), Gaia Bucciarelli (Santa Giustina). -Friuli Venezia Giulia: Elisabetta Foffani (Agricola Foffani), Alberta Maria Bulfon (I vini di Emilio Bulfon), Elisabetta Puiatti (Villa Parens), Anna Brisotto (San Simone di Brisotto), Antonella Cantarutti (Cantarutti Alfieri), Annette Lizotte (Tenute Tomasella), Giulia Bianchini (Forchir). -Lombardia: Pia Donata Berlucchi (Fratelli Berlucchi), Ottavia Giorgi di Vistarino (Conte Giorgi di Vistarino). -Piemonte: Elena Bonelli (Ettore Germano), Laura Zavattaro (La Scamuzza), Silvia Castagnero (Silvia Castagnero), Ivana Brignolo Miroglio (Tenuta Carretta), Michela Marenco (Marenco), Magda Pedrini (Magda Pedrini), Mariuccia Borio (Cascina Castlèt). -Puglia: Francesca Bruni (Vetrere), Romina Leopardi (Tenute Rubino), Maria Chiara MInoia (Cantine Fiorentino), Sonia Imperatore (Imperatore), Maria Teresa Basile e Marzia Varvaglione (Varvaglione Vigne&Vini), Marianna Cardone (Cardone), Sabrina Soloperto (Soloperto), Renata Garofano (Garofano Vigneti e Cantine), Anna Gennari (Consorzio
Puoi anche leggere