Al via il "MATES FESTIVAL" con Bob Sinclar, Daddy's Groove, Salvatore Esposito, Sfera Ebbasta, i Mates, Izi e tanti altri

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Al via il "MATES FESTIVAL" con Bob Sinclar, Daddy's Groove, Salvatore Esposito, Sfera Ebbasta, i Mates, Izi e tanti altri
Al via il “MATES FESTIVAL”
con Bob Sinclar, Daddy’s
Groove, Salvatore Esposito,
Sfera Ebbasta, i Mates, Izi e
tanti altri
L’evento si terrà dal 1 al 3 giugno al Parco dell’Ippodromo di
Agnano: in programma panel su cyber bullismo. Nell’area gaming
              la nuova consolle Nintendo Switch

NAPOLI, 31 MAGGIO 2017. Si apriranno domattina alle 12 le
porte del villaggio del Mates Festival, che si svolgerà fino
al 3 giugno nel Parco dell’Ippodromo di Agnano. L’evento che
apre il “Giugno Giovani” della città di Napoli sarà un
richiamo per i giovani, uno dei più grandi appuntamenti socio-
culturali ed artistici del Meridione legati al mondo della
musica sotto la bandiera dell’amicizia.

I PRIMI OSPITI. Tra i primi ospiti, manco a dirlo, I Mates,
gli youtubers più popolari d’Italia con circa 4 milioni di
follower, noti al grande pubblico con i loro nickname Anima,
St3pny, SurrealPower e Vegas, che incontreranno i fan alle 15.
Alle 17.15 l’attore Salvatore Esposito, protagonista di
“Gomorra – La serie”, presenterà il suo libro “Non Volevo
Diventare Un Boss”.

PANEL. Sempre alle 15 il panel su un tema di grande attualità
Al via il "MATES FESTIVAL" con Bob Sinclar, Daddy's Groove, Salvatore Esposito, Sfera Ebbasta, i Mates, Izi e tanti altri
come “Cyberbullismo – il lato oscuro del web” al quale
prenderanno parte Alessandra Clemente, Assessore alle
Politiche Giovanili del Comune Di Napoli; Riccardo Croce,
Commissario Capo, responsabile del settore operativo del
compartimento Polizia Postale Campania; Giorgio Ventre,
Direttore dell’IOS Academy, scuola di formazione creata da
Apple Inc. e Federico II; Valeria Fascione: Assessore Regione
Campania a Startup, Innovazione e Internazionalizzazione;
Jacopo Mele: Presidente Fondazione Tecnofilantropica Homo Ex
Machina; Lello Savonardo, docente di Scienze Sociali
dell’Università degli Studi di Napoli Federico II; Fabiola
Silvestri, Dirigente del Compartimento Polizia Postale e Delle
Comunicazioni Campania. Modera Antonio Vella, Fondatore &
Segretario Generale AGOL – Associazione Giovani Opinion
Leader.

MUSICA. Grande spazio poi alla musica come strumento di
aggregazione sociale e sano divertimento. Si parte quindi alle
19,30 con Izi, star del momento nel mondo rap e protagonista
del film “Zeta”, seguito alle 20,15 da Sfera Ebbasta,
vincitore degli Mtv Music Awars 2017 e pioniere della trap in
Italia. A mezzanotte si esibirà Bob Sinclar, star mondiale del
clubbing, anticipato alle 23 dai Daddy’s Groove, gruppo house
made in Naples composto da Carlo Grieco e Giuseppe Foliero,
presentati da Fabio De Vivo, speaker radiofonico, conduttore e
autore tv.

AREE. Ad arricchire il format ci penseranno eventi nelle aree
food, gaming e sport&wellness. Nell’area food i sapori della
tradizione napoletana. In quella gaming sarà possibile provare
Mario Kart 8 Deluxe sulla nuova Nintendo Switch, la console
che si collega alla TV di casa e può trasformarsi
istantaneamente in una console portatile grazie al suo schermo
ad alta definizione da 6,2 pollici. Nell’area sport dalle 17
al via i corsi di Zumba, Body Pump, Grit e Cx-Worx. Lezioni di
Yoga, Pilates e una varietà di tisane nell’area wellness.

NEXT. Venerdì 2 giugno a mezzanotte invece toccherà invece al
Al via il "MATES FESTIVAL" con Bob Sinclar, Daddy's Groove, Salvatore Esposito, Sfera Ebbasta, i Mates, Izi e tanti altri
super duo Axwell & Ingrosso. Dalle 19 il dj e rapper
statunitense Tony Touch, seguito da una nutrita schiera di
notissimi djs come i Promise Land, Anfisa Letyago, il
napoletano Mindshake. Nel pomeriggio alle 17.15 il cestista
Marco Belinelli, unico italiano ad aver vinto il titolo NBA,
incontrerà i fan per presentare il suo libro “Poker Face” e
subito dopo sarà disponibile a fare due tiri a canestro con i
fan a firmare autografi e fare foto. Sabato 3 giugno, alle 23
i The Kolors, Kyder & Tom Staar e le incursioni di Pio e
Amedeo.

Organizzato da Wonder Manage, Nmk e Med Music Corporate, il
“Mates Festival” favorirà l’accesso agli studenti tutti, e si
propone come il raduno annuale dei giovani nella capitale del
mediterraneo.

QUALIANO, IL 9 GIUGNO APRE
L’ISOLA ECOLOGICA
Finalmente i cittadini potranno conferire direttamente ingombranti, RAEE
ed altro presso la struttura sulla Circumvallazione Esterna. Il sindaco
De Luca: “Ci assumiamo una responsabilità, ma la città non può più
attendere”

Il 9 Giugno sarà un altro giorno importante per la comunità qualianese:
alle ore 10,30 si terrà   la cerimonia di apertura dell’Isola Ecologica.
Al via il "MATES FESTIVAL" con Bob Sinclar, Daddy's Groove, Salvatore Esposito, Sfera Ebbasta, i Mates, Izi e tanti altri
La struttura fa parte del complesso “Isola della legalità”, che si
compone del centro per lo stoccaggio rifiuti RAEE e di una depositeria di
mezzi sequestrati.

“Ci assumiamo una responsabilità, ma i cittadini non possono più
attendere né tantomeno possiamo lasciare inutilizzata una struttura così
importante per la nostra   collettività.- sottolinea il sindaco Ludovico
De Luca– Siamo in attesa sempre di ricevere la risposta del Ministero ai
nostri quesiti visto che vogliamo gestire la struttura come Comune e non
affidarla ad associazioni onlus o cooperative sociali come sottoscritto
dall’Amministrazione, che ci ha preceduto. – e poi continuando in modo
critico, il Primo Cittadino afferma- Tra l’altro è impensabile che i
proventi derivanti dalla Raccolta Differenziata fatta dai cittadini di
Qualiano, diventino un utile per le associazioni, invece, di andare a
beneficio della cittadinanza, che si impegna a differenziare i rifiuti.
Nelle more della definizione della questione, facciamo partire l’Isola
Ecologica e sicuramente daremo una spinta in più alla Raccolta
Differenziata ed alla tutela del nostro ambiente”.

Dalla metà di Giugno, quindi, i cittadini potranno conferire liberamente
ingombranti e RAEE nella struttura, che insiste sulla Circumvallazione
Esterna contribuendo all’obiettivo amministrativo che è quello di
salvaguardare l’ambiente da abbandoni selvaggi e successivi roghi tossici
per “cancellare” le tracce del malfatto. Il sindaco De Luca ha emesso
anche un’ordinanza, la numero 61,   dove viene istituita l’isola ecologica
comunale. L’obiettivo sin dall’inizio    dell’Amministrazione De Luca è,
infatti, il miglioramento della gestione dei rifiuti urbani oltre alla
tutela e decoro dell’intero territorio anche mediante l’intensificazione
dei servizi oggi esistenti, che fanno sì che Qualiano sia una cittadina
pulita e dove, nel corso di questi quattro, si è consolidata una vera e
propria coscienza civica ed i cittadini collaborano alle segnalazioni di
violazioni ambientali.

L’Isola della Legalità sarà un ulteriore servizio, per combattere gli
abbandoni selvaggi, pericolosi per la viabilità e che sono il vero
“combustibile” dei roghi tossici. Ricordiamo che il complesso è stato
realizzato nell’ambito del PON Sicurezza per lo Sviluppo Ob. Convergenza
2007-2013 – Ob. Operativo 2.5, avviato durante il precedente mandato
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amministrativo, che ha escluso il Comune di Qualiano dalla gestione della
struttura. A carico della cittadinanza, per 5 anni solo un aggravio di
costi perché il Comune dovrà pagare le utenze oltre a garantire la
manutenzione ordinaria e straordinaria. I proventi derivanti dalla RD,
invece, andranno,      alla cooperativa sociale o onlus, che dovrebbe gestire
la struttura in completa autonomia.       “Riteniamo che la sottoscrizione di
questo atto arrechi un danno alla collettività qualianese. – ricorda il
sindaco   De   Luca–    per   questo   sono   stati   chiesti   chiarimenti   al
Responsabile dell’Obiettivo Operativo 2.5 ritenendo che la gestione dei
rifiuti debba essere effettuata solo dall’Ente pubblico.”

L’ordinanza sindacale 61, stabilisce, infatti, che il Comune intende
gestire l’Isola della Legalità in autonomia con i propri dipendenti
comunali, che sono già stati dislocati sulla struttura sia di giorno che
di notte con un guardiano notturno. In questo affido temporaneo si
potranno iniziare a conferire gli ingombranti ed i rifiuti elettronici ed
elettrici (RAEE) ovvero ciò che rimane di apparecchiature che per un
corretto funzionamento hanno avuto bisogno di correnti elettriche o di
campi elettromagnetici come grandi e piccoli            elettrodomestici, pc,
apparecchiature informatiche e per telecomunicazioni e altro. Materiale
informativo educherà i cittadini di Qualiano a cui è riservata la
struttura, ad un giusto conferimento di materiali, che potranno
concorrere anche ad una raccolta punti che permetterà al cittadino
“virtuoso” di risparmiare.

Alla cerimonia di apertura presenzieranno il sindaco Ludovico De Luca,
l’Amministrazione comunale ed una nutrita presenza di rappresentanti
delle forze dell’Ordine, tra cui Prefetto e Questore di Napoli.
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Presentata a Cannes la 7a
edizione del Social World
Film Festival
La Mostra Internazionale del Cinema Sociale si terrà dal 23 al
 30 luglio 2017 a Vico Equense: il tema sarà “Magia. incanto,
                   suggestione, meraviglia”

CANNES, 26 MAGGIO 2017. Si è tenuta stamane al Padiglione
Italia presso l’Hotel Majestic (Salon Marta) sulla celebre
Croisette del Festival de Cannes la consueta presentazione del
Social World Film Festival (www.socialfestival.com), Mostra
Internazionale del cinema sociale la cui settima edizione si
terrà a Vico Equense dal 23 al 30 luglio 2017. Il tema di
quest’anno sarà “Magia. Incanto, suggestione, meraviglia”.

«Il festival quest’anno cresce – racconta Giuseppe Alessio
Nuzzo, direttore generale della kermesse dedicata al cinema
impegnato – tante le novità 2017 a partire dall’accordo con
Rai Cinema Channel e da un ricordo del compianto presidente
dei David di Donatello Gian Luigi Rondi, al quale verrà
dedicata una sezione del Museo del Cinema del territorio e
della Penisola sorrentina».
Tra le novità 2017 del festival, l’unico al Mondo ad essere
interamente realizzato da professionisti under 35, c’è dunque
la collaborazione con Rai Cinema Channel che mette a
disposizione un premio in denaro di 3mila euro che consiste
nell’acquisto dei diritti del cortometraggio. Il
riconoscimento verrà conferito da una speciale giuria di Rai
Cinema al cortometraggio sociale che ben si presti ad essere
diffuso sui canali web www.raicinemachannel.it e sui suoi siti
partner.

Inoltre la kermesse ospiterà nuove sezioni come Grande
Schermo, sezione non competitiva di opere cinematografiche di
lungometraggio, cortometraggio e documentario di grande
attualità sociale e prestigiose produzioni che hanno
partecipato ad importanti festival internazionali o che hanno
ricevuto particolari riconoscimenti da critica e pubblico, e
School, cinema a scuola, sezione competitiva di cortometraggi
di attualità sociale realizzate da studenti di scuole di
cinema o scuole di qualsiasi ordine e grado. Infine, grande
attenzione alla qualità delle proiezioni con schermo 2k e
audio Dolby Sorround, in piazza Mercato, ribattezzata “Arena
Loren”, a Vico Equense.

Dopo il grande successo della passata edizione torna il
Mercato europeo del cinema giovane che darà spazio e forma ad
opere indipendenti di giovani autori. Il Mercato vedrà
importanti professionisti dell’industria cinematografica,
produttori, distributori e registi provenienti da vari Paesi,
incontrarsi per discutere sulle novità del cinema giovane
indipendente. La città costiera si trasformerà in salotto
dell’industria cinematografica: dibattiti, conferenze,
incontri e video library digitale per offrire on demand
centinaia di titoli, tra cortometraggi, documentari e
lungometraggi indipendenti, selezionati al festival e di
quelli proiettati al Mercato.
Novità di quest’anno è che tutte le opere iscritte al festival
saranno inserite in automatico nella sezione Mercato, a
prescindere dalle selezioni operate dalle commissioni per le
sezioni competitive e non.

Inoltre, la partecipazione garantisce la possibilità che le
opere siano selezionate per la proiezione nei tantissimi
eventi internazionali organizzati dal Social World Film
Festival, che in soli sei anni hanno coinvolto i cinque
continenti per 33 eventi in 27 città tra cui Los Angeles, New
York, Vienna, Washington DC, Seoul, Berlino, Barcellona,
Amsterdam, Cannes, Parigi, Istanbul, San Francisco, Tokyo,
Sydney, Tunisi, Rio de Janeiro, Budapest.

La kermesse cinematografica darà spazio a centinaia di titoli
articolati in nove sezioni: Mercato, Fuori Concorso, La Città
del Cortometraggio, La Notte del Cinema, School – cinema a
scuola, Smile – sociale con sorriso, Focus – occhio al Sud,
Concorso Internazionale, Grande     Schermo    oltre   ad   una
categoria Fuori Concorso.

Numerose, invece, le attività correlate che daranno spazio e
voce a migliaia di giovani tra le quali Social in the School,
i workshop Young Media Campus, Young Music Academy e Young
Film Factory ai quali si affiancano le novità Young Writing
Lab e il Young Acting Space.
“Mates   Festival”,    Napoli
capitale europea dei giovani
L’evento si terrà dal 1 al 3 giugno al Parco dell’Ippodromo di
Agnano: in programma panel su cyber bullismo a cura delle
Università Federico II e Luiss. La sera si balla con i top dj
mondiali Bob Sinclar, Axwell & Ingrosso e Daddy’s Groove.
Special guest The Kolors con le incursioni di Pio e Amedeo.
Live dei rapper Sfera Ebbasta e Izi. Gli youtuber Mates,il
campione Nba Marco Belinelli e l’attore Salvatore Esposito
incontrano i fan. Nell’area gaming la nuova consolle Nintendo
Switch

Napoli sarà capitale europea dei giovani grazie al “Mates
Festival” che si terrà dal 1 al 3 giugno 2017 presso il Parco
dell’Ippodromo di Agnano nell’ambito del “Giugno Giovani”
promosso dal Comune di Napoli. L’evento nasce come uno dei più
grandi appuntamenti socio-culturali ed artistici del Meridione
legati al mondo della musica sotto la bandiera dell’amicizia.
Un vero e proprio raduno di respiro internazionale, in una
città dove solidarietà, musica e buonumore regnano da sempre.
Il villaggio sarà per tre giorni l’ombelico della creatività
tra espressioni di tante forme d’arte, passando dalla musica
per arrivare alla street-art ed alla fotografia.

PANEL. Le porte del Mates si apriranno alle ore 12 con
interessanti panel alle 15 a cura delle Università Federico II
di Napoli e Luiss di Roma sui temi di attualità come
“Cyberbullismo – il lato oscuro del web” e “L’evoluzione
dell’industria musicale nell’era digitale”. Giovedì alle 17.15
l’attore Salvatore Esposito, protagonista di “Gomorra – La
serie”, presenterà il suo libro “Non Volevo Diventare Un
Boss”. Venerdì alle 17.15 il cestista Marco Belinelli, unico
italiano ad aver vinto il titolo NBA, incontrerà i fan per
presentare il suo libro “Poker Face” e subito dopo sarà
disponibile a fare due tiri a canestro con i fan a firmare
autografi e fare foto.

AREE. Ad arricchire il format ci penseranno eventi nelle aree
food, gaming e sport&wellness. Nell’area food i sapori della
tradizione napoletana. In quella gaming sarà possibile provare
Mario Kart 8 Deluxe sulla nuova Nintendo Switch, la console
che si collega alla TV di casa e può trasformarsi
istantaneamente in una console portatile grazie al suo schermo
ad alta definizione da 6,2 pollici. Nell’area sport dalle 17
al via i corsi di Zumba, Body Pump, Grit e Cx-Worx. Lezioni di
Yoga, Pilates e una varietà di tisane nell’area wellness.

MUSICA. Grande spazio alla musica come strumento di
aggregazione sociale e sano divertimento. Il festival
abbraccia diversi target di età con una offerta artistica per
i giovanissimi nel pomeriggio, per i teenager nella serata,
per chi ama il mondo della notte dalle 22 in poi con i top dj
del panorama internazionale presentati da Fabio De Vivo,
speaker radiofonico, conduttore e autore tv.

Giovedì 1 giugno a mezzanotte si esibirà Bob Sinclar, star
mondiale del clubbing, anticipato alle 23 dai Daddy’s Groove,
gruppo house made in Naples composto da Carlo Grieco e
Giuseppe Foliero. Dalle 19 spazio ai rappers di talento come
Sfera Ebbasta, uno dei pionieri della trap in Italia,
accompagnato da Izi, star del momento nel mondo rap e
protagonista del film “Zeta”. Inoltre, ad impreziosire la
prima giornata del Festival ci saranno alle 15 I Mates, gli
youtubers più popolari d’Italia con circa 4 milioni di
follower, noti al grande pubblico con i loro nickname Anima,
St3pny, SurrealPower e Vegas.

Venerdì 2 giugno a mezzanotte toccherà invece al super duo
Axwell & Ingrosso, già noti come Swedish House Mafia. Dalle 19
l’esibizione del dj e rapper statunitense Tony Touch, seguito
da una nutrita schiera di notissimi djs come i Promise Land,
Anfisa Letyago, il napoletano Mindshake.
Special guest della giornata conclusiva, sabato 3 giugno, alle
23 i The Kolors che presenteranno alcuni brani del loro ultimo
album “You”. Le giovani star lanciate dalla vittoria ad
“Amici” nel 2015, suoneranno dal vivo per la prima volta a
Napoli. E poi spazio alla club music con Kyder & Tom Staar.
Party al tramonto con RSP Sound System e Samsara Beach Party,
alle 20 tocca alla cantautrice Claudia Megrè. Nell’evento che
si preannuncia come il festival dell’amicizia non potevano
mancare Pio e Amedeo, il duo comico più irriverente della tv e
record di ascolti con il loro format “Emigratis” su Italia1,
che faranno più volte irruzione sul palco.

AMICIZIA. Il fil rouge del festival sarà dunque l’amicizia,
elemento sottolineato anche nelle line up di tutti i giorni.
Axwell & Ingrosso oramai fanno coppia fissa e da piccoli
abitavano nello stesso quartiere. Bob Sinclar e Daddy’s Groove
sono legati non solo artisticamente (hanno prodotto diversi
lavori insieme tra cui “Burning”) ma anche personalmente,
tant’è che il dj francese ha voluto imparare il dialetto
napoletano. Per non parlare dei Kolors, composto dai cugini
Fiordispino (Stash è il frotman, Alex il batterista) e l’amico
Daniele Mona.

Organizzato da Wonder Manage, Nmk e Med Music Corporate, il
“Mates Festival” favorirà l’accesso agli studenti tutti, e si
propone come il raduno annuale dei giovani nella capitale del
mediterraneo.
“Le Mokò” il panino                                    che
sarebbe piaciuto a Totò
Tra le molteplici iniziative realizzate in città e provincia a
Napoli per il cinquantenario della scomparsa di Antonio de
Curtis, principe della risata, un’idea gastronomica arriva da
Pomigliano D’Arco. A proporla sono Mauro De Luca, con i figli
Giuseppe e Marco che hanno appena ideato ed inserito nella
carta delle loro hamburgherie “Sciuè il Panino Vesuviano” un
panino chiamato “Totò Le Mokò”, dal noto film al centro di
un’iniziativa che sostiene il progetto “50 anni senza Totò”
ideato e promosso dalla Fondazione San Gennaro per il recupero
di due piazze del rione Sanità. A Largo Vita e Piazzetta San
Severo verranno installate opere d’arte dedicate all’artista
in ossequio al motto “L’Arte genera l’Arte”. Parte dei
guadagni derivanti dalla vendita dei panini, contribuirà a
sostenere questi lavori.
Mauro ed i suoi figli si sono ispirati a Napoli ed Algeri,
dove è ambientato il film.         Perciò hanno creato una
combinazione di sapori tipici dei due luoghi mediterranei
attuando una precisa selezione per celebrare in modo
appropriato questo anno dedicato a Totò, al quale tra l’altro
è stata pure conferita alla memoria la laurea ad honorem in
Discipline dello Spettacolo, dall’Ateneo napoletano Federico
II.
“Ci piace pensare che Totò si sarebbe ‘consolato’ con questo
panino, e avrebbe pure chiesto il bis, lui che spesso nei film
raccontava in modo divertente la fame vissuta personalmente
oltre che da tutti gli italiani dopo la seconda guerra
mondiale, riuscendo a rendere l’argomento divertente” –
dichiarano . “Si dice che l’appetito vien mangiando, in realtà
viene a star digiuni”: la battuta famosa pronunciata dal
nostro nel film Totò al Giro d’Italia è stata spunto di
confronto e riflessione durante l’anteprima organizzata nel
locale di Pomigliano d’Arco.
Il ripieno è a base di salsiccia di cui ricordiamo
l’insistente richiesta in Totò Sceicco, che rappresenta il
simbolo del cibo desiderato da popolo e tradizionale,
raffigurato nei suoi film. Sciuè, perciò farcisce questo
panino con una salsiccia di maiale nero casertano, cipolla
grigliata di Alife, caciocavallo di bufala, olio extravergine
di oliva dalle colline di Salerno, e la straniera salsa
harissa a base di peperone tipica di Algeri, dove è ambientato
prevalentemente il film.
Nella presentazione coordinata     dalla   giornalista   Marina
Alaimo, è stato pure precisato che nel periodo     estivo la
salsa verrà preparata con la papaccella napoletana della zona
di Pomigliano d’Arco. e che gli ingredienti adoperati, nel
rispetto delle produzioni enogastronomiche autoctone sono
forniti da agricoltori di piccole realtà della Campania.

                                      Armando Giuseppe Mandile
Baccalà sul Lungomare: Napoli
celebra la tradizione
È piaciuta molto al pubblico napoletano la prima edizione di
BaccalàRe organizzata da Ubs e ConClasse, sul Lungomare
stupenda location di successo adottata e riconfermata per la
pizza e la mozzarella di bufala.

Non è un caso: i napoletani ne sono i più grandi consumatori
in Italia, per tradizione dal CVI secolo : di obbligo a
Natale, di uso sempre, preparato in tanti modi, incominciando
dalla maniera classica partenopea    con olive nere itrane,
pomodorino del piennolo e capperi.

Proposte classiche di sono alternate a quelle più nuove ed
originali, come quella dello stellato Antonino Maresca che ha
firmato perfino un dolce a base di merluzzo, tutte
all’impronta della qualità regina del baccalà re. Ben 10
tonnellate di filetti di cuore di baccalà consumati per la
gioia degli avventori.

Gala dinner e degustazioni a cura di chef stellati e noti
ristoratori, concerti, dj set, performance artistiche ed
iniziative per i bambini.

Quattro giorni fino a domenica 31 maggio, da mezzogiorno a
mezzanotte, gusto, divertimento ed appuntamenti con una Napoli
città agguerrita che ha ingaggiato una sfida addirittura con
il Portogallo, detentore in Europa della specifica tradizione,
misurandosi sul consumo di baccalà in rituali e tecniche di
spugnatura.

Piatti gourmet e specialità, takeaway, panini d´autore e
street food al centro di gradite degustazioni. Laboratori
organizzati da Grespo e Accademia Mediterranea, corsi di
approccio al vino con il sommelier Tommaso Luongo e
degustazione formaggi con Salvatore Varrella di Onaf, info e
degustazioni per conoscere i tanti segreti di un baccalà di
qualità.24 stand in strada, con la presenza tra gli altri del
rinomato ristorante nippo-campano Roji Japan, quello delle
fusion d’autore di Francesco Franzese e Al Pochynok, la
superspecializzata Baccalaria con il suo chef Vincenzo Russo,
Terrazza Calabritto, Crudorè, La Masardona, 12 Morsi, Napoli
1820, Nanà, Sancta Sanctorum, Gourmeet, La Cantina dei
Lazzari, Piccerelle, Augustus, Rescigno, San Pietro, Cuori di
Sfogliatella. Tutti coordinati dai tre chef stellati Raffaele
Lenzi, Antonino Maresca , Francesco Sposito.

BaccalàRe è stato ideato innanzitutto pr recuperare il
rapporto tra Napoli e questo alimento, usanza radicata che
risale al 1500 , epica dell’ inizio del commercio        tra i
produttori del Vesuviano e del Nord Europa,        sulle rotte
marittime. Largo fu lo sviluppo in conseguenza della
Controriforma cattolica che assolutamente poneva il veto al
consumo di carne nelle feste comandate. Di seguito la
traduzione di radicò con l’opera dei monaci di Madonna
dell’Arco che furono i primi ad utilizzare le vasche per
dissalare il pesce e farlo rinvenire adeguatamente.

La Campania tra l’altro vanta un centro studi di settore che
rende merito a questa antica e radicata tradizione:
l’Accademia dello stoccafisso reale della Norvegia, con sede
ad Acerra.

                                             Teresa Lucianelli

Specialità                           rustiche
partenopee                 a      San Gennaro
Vesuviano
Serata dedicata alle specialità rustiche della tradizione
partenopea ed in particolare tipiche della Terra vesuviana
lunedì 22 maggio a San Gennaro, centro della più attiva
provincia napoletana, che ospita varie realtà ristorative di
qualità di recente apertura.
Alle ore 20 inaugurazione della nuova sede di Rustichello (via
Nuova Saviano) attività gourmet già ampiamente nota nella zona
vesuviana con incontro dedicati ai rappresentanti dei Media,
sulle caratteristiche degli alimenti impiegati, a connotazione
territoriale, secondo un’attenta selezione che privilegia le
radici e la cultura gastronomica locale ed in generale del
comparto napoletano.
Originali panini gourmet realizzati con tagli pregiati, in
primis la Marchigiana tipica della Campania ed il Maialino
nero casertano, pizze realizzate con farina Polselli,
lievitazione tradizionale di 24 ore, farcite con prodotti
scelti; tentazioni fritte caratteristiche napoletane,
creazioni artigianali di rosticceria nella nuova carta che Il
maestro pizzaiolo Vincenzo La Marca e sua moglie Nunzia Iovino
presenteranno in degustazione agli ospiti. Per chi preferisce
l’Angus irlandese e la Chianina, interpretazioni partenopee.
In accompagnamento, le immancabili bollicine, oltre
all’assordimento di birre e vini.
Accurata selezione di prodotti d’eccellenza del comparto
pizzeria a cura di Giuseppe Ciriello responsabile food della
GfA Group, nel beverage e food da 50 anni; dello stesso team,
parteciperà all’evento il maestro pizzaiolo Luigi Castaldo
della pizzeria O’Gemell di Casalnuovo.
A condurre, Gianni Parisi; musica e voce: Giusi Barone and
Band; partecipazione di Lello Musella e Antonio Fiorillo.

                                             Teresa Lucianelli

“Da noi la storia ha più
gusto”. Sabato 27 maggio
percorsi   archeologici   a
Pozzuoli      con     guide
d’eccezione,   gli  allievi
dell’Istituto   Alberghiero
Petronio

Nella foto il
Sindaco
Figliolia

POZZUOLI(NA) – Una sinergia messa in campo per valorizzare la
cultura, l’archeologia e l’enogastronomia di Pozzuoli. Questo
in sintesi il progetto “ARTIchef Campi Flegrei”, iniziativa
che si terrà il prossimo sabato 27 Maggio, e che è volta alla
scoperta del tesoro archeologico e del patrimonio
enogastronomico del territorio.

L’appuntamento è alle ore 11 per il percorso culturale che
prevede la visita del Macellum, i sotterranei del Rione Terra,
il Duomo, la darsena ed il centro storico della cittadina
puteolana. Le guide d’eccezione che accompagneranno gli
esperti ed archeologi saranno gli studenti dell’Ipseoa “Lucio
Petronio” di Pozzuoli che al termine della visita, prevista
per le ore 12.30, delizieranno il palato dei visitatori con
una degustazione di pietanze.

La kermesse è stata presentata, stamane, a Palazzo Migliaresi
(Rione Terra) di Pozzuoli, alla presenza del Sindaco, Vincenzo
Figliolia, del professor Filippo Monaco (preside dell’Ipseoa
Petronio)    e del dottor Roberto Laringe, presidente di
Federalberghi Campi Flegrei.

L’iniziativa è organizzata da Ipseoa Istituto “Lucio Petronio”
di Pozzuoli, Federalbeghi Campi Flegrei, Gruppo Laringe ed è
patrocinata dal Comune di Pozzuoli.

Rosato italiano: “il vino con
la valigia” emigra in USA
È rosa la via del vino che fa bene all’economia italiana.
Una strada che porta diritto negli Stati Uniti dove il Made in
Italy è poi che mai apprezzato, purché presentato con
chiarezza.
Sorrento Rosé, festival internazionale a tema, alla sua prima
edizione, ha fornito l’occasione per parlare di esportazione,
di abbinamento rosé-pizza, di adeguate strategie di
comunicazione per promuovere il vino rosato italiano, oggi più
che mai di qualità. Ecco cosa è emerso.

Nuove prospettive nell’esportazione per l’Italia. La via per
gli Stati Uniti, che fa bene alla nostra economia nazionale, è
rosa come i vini distintivi delle nostre regioni, presentati
alla prima edizione del festival internazionale a tema,
“Sorrento Rosé” che si è tenuto nel capoluogo della Penisola
sorrentina.
I rosati italiani hanno grandi prospettive davanti, in tema di
esportazione, forti dei traguardi qualitativi raggiunti sono
lontani i tempi in cui i cosiddetti rosé scomparivano a
confronto con i bianchi ed i rossi.
La nuova opportunità di ulteriore espansione e consolidamento
sul mercato, è costituita dall’abbinamento pizza-rosé che può
connotare positivamente questi vini, fornendo loro molte
possibilità inedite.
Molti ed interessanti i dati emersi a Sorrento Rosé, kermesse
internazionale dedicata al nettare di Bacco, nelle sue
infinite sfumature, che si è svolta nella sorrentina Villa
Fiorentino, sede della Fondazione Sorrento, dove sono stati
collocati banchi di assaggio vini da recycling- oltre 100
etichette de Le Donne del Vino – e food a cura di Antonino
Esposito.
L’attesa tavola rotonda su pizza e rosé, si é tenuta invece
nel raffinato contesto del Grand Hotel Europa Palace che ha
ospitanti anche un aperitivo ed un pranzo esclusivi.
Gli altri eventi riservati sono stati ospitati da Acqu ‘ e
sale a Marina Piccola ed dal centrale Istituto San Paolo.
Ideatrici ed artefici della convention, Le donne del Vino,
associazione nazionale presieduta da Donatella Cinelli
Colombini.
Determinante il contributo della Delegazione campana
coordinata da Lorella Di Porzio, del celebre ristorante
napoletano Umberto.
La kermesse ha visto la luce con al suo attivo già una certa
notorietà, forte dell’impegno di un’organizzazione diffusa in
tutte le regioni italiane, con 750 socie che brillano per
attività e passione, incominciando proprio dalle campane. Più
di 60 le produttrici italiane impegnate in prima linea nella
manifestazione, tra le 750 donne del vino iscritte al
sodalizio. Poi, le colleghe straniere, a partire dalle
componenti la delegazione croata; 50 giornalisti specializzati
accreditati e molti altri esperti a vario titolo.
Il confronto si è svolto dati alla mano ed ha puntato alla
definizione di strategie da adottare per sostenere e
promuovere efficacemente i rosati nazionali.
L’Italia in volume detiene la piazza d’onore dell’
esportazione mondiale, con il 16%. Negli Stati Uniti, le
vendite nel 2016 hanno toccato gli 816 milioni di dollari di
fatturato, pari al 6,8%.
È stimata in 24 milioni di ettolitri la produzione sul nostro
Pianeta: il 10% del consumo mondiale. Il che vuol dire che su
10 bottiglie di vino una è di rosé; mentre 4 su 10 vengono
esportate; di qui il soprannome di “vino con la valigia”,
perché è un prodotto che emigra nel 40% dei casi.
Il rosato deve affermarsi come vino “gastronomico”, in
abbinamento con la pizza, ed in alleanza con il pomodoro quale
anello di congiunzione, arrivando ad essere un punto di chiaro
riferimento, così da conquistare una consistente richiesta da
parte dei consumatori. Così il giornalista enogastronomico
Luciano Pignataro, alla tavola rotonda.
Deve esserne coltivata la qualità, in modo da favorire
un’opportuno sviluppo che sia sostanziale, di immagine ed
economico.
È fondamentale che l’ impegno sia mirato e collettivo, così da
permettere ai rosati italiani di conquistare un proprio ruolo
preciso ed una maggiore considerazione sui mercati esteri,
dove è già interessante la richiesta, in particolare in USA.
L’Italia si trova al secondo posto dietro la Francia. Nella
nostra nazione bisogna pure lavorare per fare lievitare la
richiesta.
Le Donne del Vino chiedono per i rosati un ruolo di maggiore
rilievo ed un giusto      prestigio per i tanti eccellenti
prodotti ormai al pari dei bianchi e dei rossi.
“I vini rosati oggi vantano un’offerta in termini di
prestazioni e caratteristiche, vasta e variegata, dalle
notevoli potenzialità, che consente un’ampia oltre che
versatile possibilità di connubi di sicura riuscita” – ha
spiegato la responsabile della Delegazione campana Lorella Di
Porzio.
La proposta avanzata dalla base di chiamare rosato i nostri
vini nazionali e non rosé alla francese, è stata salutata con
entusiasmo nella centrale tavola rotonda al Grand Hotel Europa
Palace di Sorrento dedicata all’unione felice rosé-pizza,
anche dalla stessa presidente.
L’evento ha contribuito a sfatare pubblicamente luoghi comuni
falsi ed infanganti che hanno penalizzato per tanto tempo il
vino rosato considerato, in modo dispregiativo, un vino
“estivo”, di poco conto e scarsa consistenza, incapace di
invecchiare e di nobilitarsi, indicato per palati semplici. I
vari relatori si sono confrontati sulle qualità dei rosati
italiani, indicandoli come vini di tutto rispetto. Tra essi,
nomi di esperti ed addetti ai lavori. Oltre alla Cinelli
Colombini, a Luciano Pignataro ed alla delegata campana Di
Porzio, la madrina di Sorrento Rosé Linda Bastianich; lo chef
pizzaiolo Antonino Esposito, che lo propone in abbinamento
perfetto con la sua ultima creazione di pizza d’inizio estate.
Nicoletta Gargiulo, presidente Ais Campania che ha dato
rilievo all'”ottimo abbinamento con il panuozzo e pizze
robuste soprattutto a base di salumi”,
La presidente regionale AIS ha oltremodo indicato l’aumento di
richiesta nelle pizzerie del sommelier, figura ormai
necessaria.
Parlando di eccellenze,tra i sostenitori del rosé anche
l’esperta enogastronoma Livia Addario Iaccarino, first lady
dello stellatissimo Don Alfonso 1890, ristorante gourmet
numero uno in Italia e quinto del Pianeta a giudizio della
clientela mondiale.
“Il vino rosato deve puntare all’eccellenza qualitativa:
grazie alla sua versatilità, le migliori produzioni possono
accompagnare diversi piatti gourmet” – ha sostenuto
l’enogastronoma, riallacciandosi a quanto affermato
precedentemente da Donatella Cinelli Colombini a proposito
delle nuove tipologie che “nascono come vini premium e
maturano spesso in fusti di rovere, meritano quindi a pieno
titolo di essere prese sul serio”.
L’aumento costante dei consumi che si registra negli USA,
rappresenta un dati incoraggiante sul quale si è soffermata la
Bastianich, che ha esortato le produttrici a dialogare con gli
statunitensi, soddisfacendo la loro curiosità di conoscere
tutto sul vino ed il food italiano, che adorano e dei quali
non si stancherebbero mai di apprendere nuovi particolari.
La chef e titolare di una catena di ristoranti italoamericana
ha analizzato l’interesse degli Stati Uniti per i nostri
rosati, attenzione che è stata confermata dalla prestigiosa
presenza decisamente significativa, all’evento inaugurale,
della console generale USA Mary Ellen Countryman, estimatrice
dei rosati.
“Gli americani amano l’Italia, soprattutto il cibo ed il vino,
e vogliono sapere come si produce il vino, come si fa la
pizza. Allora, voi raccontateglielo!”- ha esortato Linda, con
entusiasmo e convinzione.
Molto seguito l’intervento di Antonino Esposito che ha
affrontato il delicato tema della tracciabilità degli
ingredienti, incominciando dagli impasti delle pizze. Il
patron di Acqu ‘ e sale ha sollecitato chiarezza
nell’informazione al cliente, nel rispetto dell’etica.
Antonino ha spiegato che determinati impasti a base di farine
robuste, richiedono più ore di lievitazione, mentre le farine
deboli ne necessitano di meno. Inoltre, ha puntualizzato che
il tempo di lievitazione non è da intendere come indice di
qualità, ma rappresenta una        necessità richiesta da
determinati tipi di impasto.
Le lunghe lievitazioni sponsorizzate da molti        come le
migliori possibili, non devono essere considerate tali in
assoluto. I fattori determinanti sono piuttosto la
masticabilita, gustosità, profumo, capacità di digeribilità.
Antonino ha pure spiegato come è possibile valutare una pizza
buona e salutare pur non essendo degli esperti.
“Va degustata lentamente, spicchio dopo spicchio, al pari di
un calice di vino, diffidando se quando si intiepidisce e poi
si raffredda la masticazione e la deglutizione diventano
difficili. Notate se rimane gustosa, appetitosa, invitante
fino all’ultimo boccone, così come il vino deve esserlo fino
all’ultimo sorso” – ha suggerito lo chef pizzaiolo, che ha
pure invitato il qualificato pubblico presente – ed in
particolare i rappresentanti dei Media affinché possano
informare l’utenza – ad una maggiore attenzione sulle
indicazioni degli ingredienti contenuti nelle materie
utilizzate, nel caso specifico delle farine, all’acido
ascorbico e solfato di potassio e non solo, oltre che al tipo
di raffinazione che spesso penalizza elementi fondamentali per
la tutela della salute. Ha ricordato il fondamentale ruolo
svolto dai picccoli molini dove vengono prodotte farine di
grande qualità, che non possono avere sempre lo stesso grado
di umidità e caratteristiche costanti e che per questo motivo
esigono pizzaioli competenti. Queste vanno usate soltanto da
chi ha una preparazione specifica e le capacità, la manualità
ed esperienza, per comprendere con lo sguardo ed il tatto,
quali proporzioni devono essere adoperate per ottenere un buon
impasto.
Le farine industrializzate, prodotte dai “giganti”, rendono
facile il compito dei pizzaioli meno esperti, ma sacrificano
spesso l’alta qualità a vantaggio della semplicità d’impiego
ed usano tipi di raffinazione non sempre rispettosi della
tutela dei nutrienti e che possono influire sullo sviluppo di
intolleranze alimentari.
Esposito ha pure accennato ai conservanti adoperati per
garantire una data di scadenza non troppo breve.
Tra gli ospiti di rilievo, la delegazione delle Women of Wine
della Croazia, organizzatrici del noto Pink Festival di
Zagabria.
Al dibattito hanno presto parte, tra gli altri, le autrici del
libro “La Buona Pizza” Tania Mauri e Luciana Squadrilli.
Ha partecipato all’evento inaugurale a Villa Fiorentino, anche
il sindaco Giuseppe Cuomo e l’amministratore delegato della
Fondazione, Gaetano Milano. Mille i visitatori.
“Il rosè ci consente di scoprire sapori nuovi, insieme alle
eccellenze del cibo del nostro territorio”, ha affermato il
primo cittadino, riferendosi con entusiasmo alla scelta
operata di riconfermare Sorrento quale location per la seconda
edizione della manifestazione, nel 2018, che vedrà le
produttrici dirette protagoniste, com’è sicuramente più
giusto, e si spera possa coinvolgere maggiormente di quanto
fatto timidamente quest’anno, albergatori ristoratori ed altri
soggetti attivi nel settore, innanzitutto sorrentini, in modo
da essere sostenuta con vigore dall’intero capoluogo
peninsulare.
Inoltre, mostra fotografica sul mondo del vino, sempre a Villa
Fiorentino, musica dal vivo con i Mojis, presentazione Album
“Migrations”; in concomitanza, l’esposizione di Raffaele
Celentano, photo exhibition ” The Italians”.
Dedicato alla rappresentativa madrina e di tutte Le Donne del
Vino, l’applaudito ricevimento sulla panoramicissima terrazza
dell’Europa Palace curato dalla chef Marina Ramasso e dallo
chef resident Aniello Valestra a capo della sua efficiente
Brigata: Giuseppe Criscuolo, Francesco Scarpato, Pasquale
Schettino, Armando Montagna e maître Salvatore Caputo, sotto
l’egida dei titolari Salvatore ed Annamaria Ercolano, e la
direzione di Raffaele Ercolano.
Anteprima gastronomica sul mare, da Acqu ‘ e sale alla Marina
Piccola a cura di Antonino Esposito e del suo chef resident
Gennaro Vingiano, che ha visto anche l’impegno delle due note
ristoratrici partenopee e Donne del Vino Lorella di Porzio
(Umberto, Napoli) e la vicana Franca Di Mauro (Il Cellaio di
Don Gennaro) con lo chef Vincenzo Maresca.
La serata con cena di gala e musica al San Paolo, è stata
preparata dagli allievi e docenti sala, cucina ed accoglienza
dell’istituto, con la la supervisione dello chef Giuseppe
Aversa e del figlio Federico dello stellato Il Buco di
Sorrento ed il coordinamento della preside Paola Cuomo.
Sì è distinta per disponibilità e capacità la compagine
campana guidata dalla ristoratrice napoletana Lorella Di
Porzio (Umberto) composta dalle produttrici Milena Pepe
(Tenuta Cavalier Pepe), Daniela Mastroberardino (Terredora di
Paolo), Patrizia Malanga (Le Vigne di Raito), Maria Coppola
(Cantina dei Monaci), Benigna Sorrentino (Sorrentino Vini),
Emanuela Russo (Cantine Astroni), Alessia Canarino (Antica
Hirpinia), Grazia Formisano (Donna Grazia), Anna Maria
Famiglietti (Cantine Famiglietti), Mara Portolano (Portolano
Vini); dalle ristoratrici Franca Di Mauro (Il Cellaio di Don
Gennaro); dalle sommelier: Daniela Prisco, Marianna Cotecchia,
Irene Iolanda Minasola, Adele Elisabetta Granieri, Fosca
Tortorelli.
Fotografo della kermesse, Luigi Coppola.
La kermesse   è stata patrocinata dal Comune di Sorrento e
dalla Regione Campania; partnership di Ais Campania; sostegno
di sponsor: Vetreria Etrusca,    Campania, ABC Travel, Villa
Fiorentino, Banca di Credito Popolare – filiale di Torre del
Greco, Mormile, Pourquoi Me; per gli allestimenti a Villa
Fiorentino, Rete per il packaging sostenibile: 100% Campania
che ha impiegato materiale ecosostenibile e con cartone
riciclato, ed insieme a Brevetti Waf, ha realizzato le
spumantiere riutilizzando gli scarti dei supporti siliconi
delle etichette autoadesive.

                                             Teresa Lucianelli
International                    Tattoo Fest,
oltre 12mila                     alla Mostra
d’Oltremare
300 artisti da tutto il mondo hanno lavorato incessantemente
decorando la pelle di migliaia di napoletani: è tattoo mania

Sono stati in 12mila ad affollare lo scorso weekend il
padiglione 10 della Mostra d’Oltremare per l’edizione 2017
dell’International Tattoo Fest Napoli. Inaugurato venerdì 12
maggio alla presenza del sindaco de Magistris, la convention
si è articolata in tre giorni durante la quale gli
appassionati del tatuaggio hanno potuto incontrare i propri
idoli, uno dopo l’altro, curiosando tra gli stand che, in
piccolo, riproducono gli studi degli acclamati artisti, come
l’australiano Kasala Sanele e il giapponese Tomo Akitsu che
utilizzano le antichissime tecniche samoana e Irezumi, e molti
altri provenienti anche dalla Polynesia, Taiwan, Samoa,
Brasile Usa, Russia, Argentina e da tutta Europa.

Un happening irrinunciabile per gli amanti di un fenomeno che
oggi è una vera e propria mania, una pratica diffusa in tutti
gli strati sociali. Mostre all’ingresso della kermesse ad
accentuare il legame tra l’arte ed il mestiere del tatuatore.
Musica, cibo, laboratori pittorici e gazebi di associazioni
benefiche nel Giardino dei Cedri. «Il risultato di quest’anno
– commenta il tatuatore, nonché ideatore della convention,
Costantino Sasso alias Costattoo – ci da la spinta giusta per
iniziare già a lavorare all’edizione 2018 per portare a Napoli
sempre i migliori tatuatori del mondo».

“Ligami”: in nome della Pasta
IGP
A cura del Consorzio della Pasta di Gragnano IGP sabato 13
maggio Città della Scienza ospita “Ligami di Pasta”,
convention dedicata ai maccheroni di qualità.
In apertura, l’esposizione allo “Gnam Village”, dedicato alla
Dieta Mediterranea e sponsorizzato per tre anni dal Consorzio
della Pasta di Gragnano IGP, pastifici aderenti al consorzio e
consorzi dei prodotti DOP e IGP della Campania.
Alle ore 11, in sala Archimede, conferenza di apertura sul
tema “La Pasta di Gragnano IGP incontra i Consorzi dei
Prodotti DOP e IGP della Campania”. Partecipano le autorità
politiche, nazionali e locali.
Ai saluti del sindaco di Napoli, Luigi De Magistris,
seguiranno tra gli altri gli interventi dello chef Alfonso
Iaccarino, patron dello stellatissimo “Don Alfonso 1890″ di
Sant’Agata sui due Golfi” e super testimonial della pasta di
Gragnano Igp nel mondo, di     Raffaele Borriello, direttore
generale dell’Ismea, che relazionerà sullo stato del comparto
agroalimentare in Campania, di Mauro Rosati, direttore della
Fondazione Qualivita. Inoltre, fra i referenti degli altri
Consorzi dei prodotti DOP e IGP della Campania, il direttore
generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del
Mezzogiorno, Antonio Limone e l’assessore del Comune di Napoli
alle Attività Produttive, Enrico Panini.
Il presidente del Consorzio, Giuseppe Di Martino ed il
direttore Maurizio Cortese illustreranno i dati relativi al
comparto della pasta IGP: dibattito su “Il futuro delle
produzioni di qualità”, modererà il giornalista Giorgio
Dell’Orefice, de Il Sole 24 Ore – Radiocor Plus.
Quindi, degustazione della Pasta di Gragnano IGP, cucinata
dalla cuoca Gabriella Barbati dell’antica osteria partenopea
“La Cantina di Triunfo”, al Parco dello Gnam Village.
A partire dalle ore 15, pomeriggio dedicato ad una serie di
appuntamenti presentati dall’attrice napoletana Noemi Cognini.
All’Anfiteatro di Città della Scienza, lo spettacolo a cura
degli istituti scolastici di Gragnano: seguirà        il
conferimento al presidente del Calcio Napoli, Aurelio De
Laurentiis, dell’etichetta originale del pastificio del nonno
paterno, suo omonimo.
Infine, in chiusura, concerto con Peppe Barra.

                                             Teresa Lucianelli
Sorrento: Al via il primo
festival dei vini rosati
promosso da “Le Donne del
Vino “
Al via il primo festival dei vini rosati, voluto da Le Donne
del Vino col fondamentale contributo della Delegazione della
Campania, coordinata da Lorella Di Porzio. Madrina la chef
italo-americana Lidia Bastianich. Oltre 100 vini al gran banco
assaggi e food a cura di Antonino Esposito

“È sicuramente vincente l’accoppiata pizza-rosé: potenzialità
e la versatilità di questi vini è davvero notevole. Ed anche
se abitualmente la pizza viene accompagnata dalla birra, per
lo più bionda, ormai sempre frequentemente sorge la curiosità
di sperimentare abbinamenti col vino che va ricoprendo
un’importanza sempre maggiore, specialmente quando ci si siede
al tavolo di un ristorante, ed un particolare col ridato”.
Lorella Di Porzio, responsabile della delegazione campana de
Le Donne del Vino, associazione organizzatrice di Sorrento
Rosé, punta dritto al tema portante del festival
internazionale dei vini rosati alla sua prima edizione, in
calendario questo week end nel capoluogo della Penisola
sorrentina, con apertura al pubblico – che si prevede
numerosissimo – sabato (ci sarà pure l’inaugurazione
ufficiale) e domenica dalle ore 18 alle 23,30.
Sono più di 100 le etichette presenti, altamente
rappresentative delle regioni italiane al grande banco
degustazioni, in spumantiere da recycling a disposizione della
moltitudine di appassionati che si ritroverà sabato e domenica
a Villa Fiorentino dalle ore 18 alle 23,30.
In gustoso accompagnamento, per un binomio godibile e di
qualità, le specialità gastronomiche a cura dello chef
Antonino Esposito, preparate dalla brigata di Acqu ‘e sale con
il resident di Acqu ‘e sale Gennaro Vingiano.
Parteciperanno molti nomi di spicco, incominciando dalle Women
of Wine croate guidate dalla presidente, la giornalista Sanja
Muzaferija, la console generale USA Mary Ellen Countryman.
Ancora, la gastronomia Livia Iaccarino, socia onoraria DDV,
first lady dello stellatissimo Don Alfonso 1890 di Sant’Agata
sui due Golfi, simbolo nel mondo dell’Alta Cucina
Mediterranea; il giornalista specializzato Luciano Pignataro,
Nicoletta Gargiulo presidente Ais Campania, tra i relatori al
convegno di sabato. Per un evento di indubbia qualità non
poteva mancare una madrina di eccezione: la chef italo-
americana Lidia Bastianich, star della televisione americana e
scrittrice di successo, che alle 28 di sabato taglierà il
nastro, insieme al sottosegretario di Stato Dorina Bianchi ed
alla presidente delle Donne del Vino Donatella Cinelli
Colombini.
Venerdì sera, “Pizza e Rosé”esclusivo evento riservatissimo,
dedicato ai rappresentanti dei Media specializzati che vedrà
particolarmente impegnati in cucina il Patron Antonino
Esposito, lo chef resident Gennaro Vingiano e le due celebri
ristoratrici partenopee e Donne del Vino Lorella di Porzio
(Umberto, Napoli) e Franca Di Mauro (Il Cellaio di Don
Gennaro, Vico Equense).
“Rappresenta una risorsa economica in espansione per l’Italia
il vino rosé, quindi di notevole importanza, che è al secondo
posto per produzione, subito dopo la Francia, soprattutto in
considerazione del fatto che costituisce “un’intrigante e
recente scoperta dei mercati internazionali” come sottolinea
la delegata campana a proposito dell’argomento principale
della centrale tavola rotonda programmata per sabato mattina
al Grand Hotel Europa Palace.
“In particolare, i vini rosati hanno una versatilità
invidiabile e permettono accostamenti bilanciati e decisamente
interessanti, in campo enogastronomico – sottolinea Lorella Di
Porzio, forte di una vasta competenza nel settore enologico
ed a contatto con il pubblico, maturata alla guida del suo
“Umberto” in via Alabardieri a Napoli, risto-salotti
gastronomici partenopei – Quando un vino bianco è poco e un
vino rosso è troppo, la risposta è un vino rosato con una
propria identità. A Sorrento, le Donne del Vino si
impegneranno per mettere in luce il rosè in tutte le sue
sfumature: vitigni, terroir, aspetti sensoriali, tecniche
produttive”.
“Sorrento capitale del vino rosato, prodotto sempre più
apprezzato, valida alternativa ai classici abbinamenti con le
pizze come la nostra ultima creazione: ‘Inizio d’estate’, che
serviamo appositamente accompagnata da un calice di buon vino
rosè” – commenta Esposito.
Prendono parte alla manifestazione,    già importante ancora
prima di essere inaugurata: produttrici, giornaliste e
giornalisti, ambasciatrici delle Donne del Vino, sommelier,
cultori del settore di Bacco.
In programma confronti, dibattiti, incontri con le
produttrici, apertivi e la “street pizza”, tra le tante
apprezzate creazioni di Antonino Esposito.
Per quanto i dati siano ancora parziali, “si sa che la
produzione mondiale si attesta intorno ai 22,7 milioni di
ettolitri, pari a circa il 10% dei vini consumati al Mondo” –
spiega Cinelli Colonnini.
L’Italia rappresenta in volume il secondo esportatore del
Pianeta con il 16%. Interessante incremento di vendite in Usa
che fa sperare in un ulteriore aumento della richiesta: l’anno
scorso oltre 816 milioni di dollari di fatturato, pari al
6,8%.
La manifestazione ha il patrocinio di Comune di Sorrento,
Regione Campania, e partnership Ais Campania.
Per la nostra regione, in campo le donne del vino della
delegazione coordinata dalla ristoratrice Lorella Di Porzio
(Umberto, Napoli) saranno operative le produttrici: Milena
Pepe (Tenuta Cavalier Pepe), Benigna Sorrentino (Sorrentino
Vini), Daniela Mastroberardino (Terredora di Paolo), Alessia
Canarino (Antica Hirpinia), Grazia Formisano (Donna Grazia),
Patrizia Malanga (Le Vigne di Raito), Maria Coppola (Cantina
dei Monaci), Emanuela Russo (Cantine Astroni), Anna Maria
Famiglietti (Cantine Famiglietti), Mara Portolano (Portolano
Vini); le ristoratrici: oltre a Lorella Di Porzio, Franca Di
Mauro (Il Cellaio di Don Gennaro); le sommelier: Daniela
Prisco; Marianna Cotecchia; Irene Iolanda Minasola; Adele
Elisabetta Granieri; Fosca Tortorelli.
Ed ecco il programma.
Sabato 13 maggio mattinata e pranzo al Grand Hotel Europa
Palace:
Ore 10 tavola rotonda “Pizza & Vino Rosato”; saluti: Lorella
Di Porzio, delegata regionale Le Donne del Vino Campania;
Luciano Pignataro, giornalista Il Mattino e ideatore del blog
Luciano Pignataro Wine Blog; Donatella Cinelli Colombini,
presidente nazionale Le Donne del Vino; Nicoletta Gargiulo,
presidente AIS Campania e mêtre in diversi ristoranti
stellati; Antonino Esposito, chef pizzaiolo da Acqu’e sale;
Luciana Squadrilli e Tania Mauri autrici de “La Buona Pizza”,
edito da Giunti.
Ore 12 aperitivo in terrazza, alle 13, ristorante Le Terrazze,
sempre Grand Hotel Europa Palace, pranzo con la partecipazione
della chef Marina Ramasso del Palauch di Baldissero Torinese;
evento riservato al press tour e alle aziende.
Dalle ore 18, serie di eventi a Villa Fiorentino:
inaugurazione ufficiale e taglio istituzionale del nastro a
cura della presidente Cinelli Colombini, della madrina Lidia
Bastianich, del sottosegretario di Stato del Ministero dei
Beni e delle Attività Culturali e del Turismo on. Dorina
Bianchi, del sindaco Giuseppe Cuomo, dell’assessore Mario
Gargiulo.
Di seguito, apertura banchi di assaggio dei vini rosati a cura
di AIS Campania.
Apertura area Food a cura di Antonino Esposito
Mostra fotografica sul mondo del vino
ore 19, presentazione del libro “La buona pizza” (Giunti
Editore) di Luciana Squadrilli e Tania Mauri, modera Luigi
D’Alise.
Ore 20.30, spettacolo teatrale itinerante (interno) “Ritratti
di donne napoletane”, di e con l’artista sorrentino Marco
Palmieri, che ha voluto mettere in risalto la “Donna” con
opere e poesie di autori classici dal 900 ad oggi.
ore 23.30 Chiusura Banchi di Assaggio
Domenica 14 maggio, ore 18 Villa Fiorentino:
apertura banchi di assaggio dei vini rosati a cura di AIS
Campania; apertura area Food a cura di Antonino Esposito.
Mostra fotografica sul mondo del vino
ore 19, musica dal vivo a cura dei Mojis. Presentazione Album
“Migrations”
ore 23.30, chiusura banchi di assaggio.
Massiccia la presenza delle Donne del Vino provenienti anche
dalle altre regioni d’Italia:
-Abruzzo: Aurelia Mucci (Cantine Mucci), Marina Cvetic (Tenuta
Masciarelli), Caterina Cornacchia (Barone Cornacchia),
Valentina di Camillo (Tenuta I Fauri).
-Basilicata: Carolin Martino (Casa vinicola Armando Martino),
Tiziana Mori (Re Manfredi).
-Emilia Romagna: Milena Falcioni (Podere dell’Angelo), Gaia
Bucciarelli (Santa Giustina).
-Friuli Venezia Giulia: Elisabetta Foffani (Agricola Foffani),
Alberta Maria Bulfon (I vini di Emilio Bulfon), Elisabetta
Puiatti (Villa Parens), Anna Brisotto (San Simone di
Brisotto), Antonella Cantarutti (Cantarutti Alfieri), Annette
Lizotte (Tenute Tomasella), Giulia Bianchini (Forchir).
-Lombardia: Pia Donata Berlucchi (Fratelli Berlucchi), Ottavia
Giorgi di Vistarino (Conte Giorgi di Vistarino).
-Piemonte: Elena Bonelli (Ettore Germano), Laura Zavattaro (La
Scamuzza), Silvia Castagnero (Silvia Castagnero), Ivana
Brignolo Miroglio (Tenuta Carretta), Michela Marenco
(Marenco), Magda Pedrini (Magda Pedrini), Mariuccia Borio
(Cascina Castlèt).
-Puglia: Francesca Bruni (Vetrere), Romina Leopardi (Tenute
Rubino), Maria Chiara MInoia (Cantine Fiorentino), Sonia
Imperatore (Imperatore), Maria Teresa Basile e Marzia
Varvaglione (Varvaglione Vigne&Vini), Marianna Cardone
(Cardone), Sabrina Soloperto (Soloperto), Renata Garofano
(Garofano Vigneti e Cantine), Anna Gennari (Consorzio
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