Awake: recensione del nuovo thriller post-apocalittico di Netflix - Il Discorso
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Awake: recensione del nuovo thriller post-apocalittico di Netflix Jill (Gina Rodriguez) è la madre di un ragazzo adolescente, Noah (Lucius Hoyos), e di una bambina, Matilda (Ariana Greenblatt). La donna è una veterana di guerra, e i suoi figli sono stati affidati in custodia alla loro nonna paterna, dopo la morte di loro padre al fronte. Jill lavora come guardia di sicurezza in una università, e cerca di superare il forte stress post-traumatico che gli ha lasciato in eredità la sua drammatica esperienza militare.
Mentre viaggia in auto con i suoi figli, improvvisamente e inspiegabilmente tutti gli strumenti elettronici smettono di funzionare. Scoppia il caos. Ben presto ci si accorge non solo che il fenomeno ha una porata globale, ma che anche tutto il genere umano ha perso la capacità di dormire. La deprivazione da sonno ben presto ha effetti devastanti sulla popolazione, che impazzisce abbandonandosi a saccheggi, razzie e comportamenti schizofrenici. Matilda sembra essere una delle pochissime persone capaci ancora di addormentarsi, ma questo la rende appetibile sia ai soliti militari cattivoni, desiderosi di scoprire il suo segreto con mezzi non proprio ortodossi, sia ai consueti fanatici religiosi, bramosi di sacrificarla per guadagnarsi il favore celeste. Jill riesce a scappare con i suoi figli, ma il mondo in cui si muove è ormai impazzito… Awake: un film post-apocalittico che non entusiasma per niente Awake si inserisce in un filone ormai inflazionato, quello post-apocalittico, ma non regge il confronto con pellicole come A Quiet Place (del quale uscirà il 24 di giugno l’atteso sequel, finalmente al cinema!) o Birdbox. Fermo restando che essere veramente originali è ormai diventato praticamente molto difficile, questa pellicola non eccelle certo per fantasia e approfondimento dei personaggi. Analogamente a tanti film che si sono visti recentemente, dopo un inizio interessante
l’impressione di assistere a un dèjà-vu è molto forte, e la prevedibilità di molte scene può rendere la storia raccontata abbastanza soporifera per lo spettatore smaliziato, tanto che il titolo può fare sorridere, visto che rimanere … awake (sveglio) può diventare un problema. Non solo i pochi personaggi sono tratteggiati superficialmente e appaiono stereotipati, ma la storia nel suo complesso lascia alquanto perplessi, tanto che non è semplice mantenere la sospensione dell’incredulità per rimanere immersi nella narrazione. Non si capisce per quale motivo dopo 24 ore di insonnia tutti debbano diventare degli psicopatici saccheggiatori, tra l’altro bruciando in tal modo tutta la tensione che dovrebbe lentamente crescere nella prima parte di questo tipo di film, dal momento che in una manciata di minuti la cittadina dove vive Jill viene trasformata in una distopia alla Mad Max. Peccato. La stessa vita passata di Jill rimane alquanto nebulosa, rendendo difficile immedesimarsi nel personaggio protagonista, del quale ci vengono forniti scampoli di informazioni sul suo passato qua e là, quasi a casaccio. Cosa molto fastidiosa, anche perché la sua relazione passata con i militari che incontra durante la storia avrebbe potuto alimentare il motore narrativo, dando brio al film. Gli altri personaggi sono ancora meno definiti, in alcuni casi ridotti a presenze stereotipate, dal comportamento prevedibile. Ancora una volta, peccato.
Awake: un film che si perderà nel mare di Netflix e del quale non si ricorderà nessuno Insomma, parliamo di una pellicola senza lodi ma con molti punti deboli. Altra nota dolente è la superficialità con la quale viene trattata la relazione madre-figlio. In genere i film di questo filone sono una opportunità per trattare questo tema. Basti pensare al non eccelso ma sicuramente godibile Light of My Life, scritto, diretto e interpretato da Casey Afflect, del 2019, in cui lo scenario post- apocalittico era in pratica solo un’opportunità per parlare del rapporto tra padre e figlia. In Awake questo aspetto è trattato con molta superficialità, visto anche lo scarso spessore dei personaggi, facendo perdere forza alla narrazione. Anche l’interessante tema del confronto tra atteggiamento scientifico e fanatismo religioso, molto interessante e attuale in tempo di pandemia da COVID-19, è trattato in modo stereotipato e prevedibile. Nessuno pretendeva che tale argomento diventasse centrale nella pellicola, come lo era in The Mist, apprezzabile film horror del 2007, di Franc Darabont, ma in Awake è stato usato come prevedile riempitivo in una sequenza, che probabilmente ha attivato i centri neuronali del sonno in qualche spettatore. Per l’ennesima volta, peccato. Anche perché nella pellicola sono presenti attori capaci, a cominciare da Gina Rodriguez, che sono stati costretti ad appiattirsi in personaggi senza
spessore. Comunque tranquilli: di Awake tra un paio di settimane non si ricorderà nessuno, e andrà disperso nel mare ormai sconfinato di Netflix. Alessandro Marotta Il Rossetti a Miramare: sogno nei tramonti di mezza estate Con “Il Rossetti a Miramare: sogno nei tramonti di mezza estate” si consolida e incrementa la sinergia fra il Museo Storico e il Parco del Castello di Miramare ed il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. Quattro titoli, un mese di attività teatrale nel castello e nel parco: inaugurazione il 9 luglio con la “Sinfonia Dante” di Liszt eseguita dalla FVG Orchestra con passi danteschi interpretati Alessandro Preziosi e Zoe Pernici, poi la novità di “Shakespeare in the Park” a cura di Paolo Valerio, spettacolo che attraverserà gli spazi incantati di Miramare e l’inestimabile produzione teatrale e poetica shakespeariana” La sinergia fra il Museo Storico e il Parco del Castello di Miramare ed il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia si consolida e incrementa nell’estate 2021, dando vita a “Il Rossetti a Miramare: sogno nei tramonti di mezza estate” che a partire dal 9
luglio e per un mese, prevede la programmazione di quattro spettacoli negli spazi esterni e interni di Miramare. La rassegna – che si svolgerà a partire dal tramonto, orario in cui il Parco abitualmente viene chiuso al pubblico – rappresenta dunque una reciproca valorizzazione delle potenzialità culturali e artistiche di due istituzioni di eccellenza della regione, e al contempo un arricchimento della proposta turistica estiva del territorio e della città. Il programma di “Il Rossetti a Miramare: sogno nei tramonti di mezza estate” è stato presentato nel dettaglio giovedì 10 giugno in una conferenza stampa a cui hanno preso parte Andreina Contessa, Direttore del Museo Storico e Parco del Castello di Miramare, dal Presidente per il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia Francesco Granbassi e dal direttore Paolo Valerio. È intervenuta Mia Florencis segretario generale della FVG Orchestra. «Nata da un progetto di ospitalità che Miramare ha intrapreso lo scorso anno a favore delle istituzioni culturali locali che non avevano modo di tenere spettacoli all’interno delle loro strutture – ha dichiarato il direttore del Museo storico e il Parco del Castello di Miramare, Andreina Contessa – la collaborazione con il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia si è rafforzata e sviluppata moltissimo, e per questa estate ha addirittura raddoppiato il palinsesto che è stato pensato in esclusiva per il contesto storico e culturale nel quale è inserito. Una delle novità è il coinvolgimento di alcune zone del parco, che non saranno solo sfondi scenografici ma diventeranno protagonisti della narrazione. Grazie alla lungimiranza e alla sensibilità dei vertici de Il Rossetti Miramare sarà davvero al centro di un programma suggestivo e affascinante».
«Il Rossetti a Miramare, sogno nei tramonti di mezza estate. E proprio di un sogno si tratta, anche per noi del Rossetti» ha detto il presidente dello Stabile Francesco Granbassi «Poter rappresentare i nostri spettacoli in uno dei luoghi più suggestivi e universalmente conosciuti della regione è per noi allo stesso tempo una sfida e un grandissimo stimolo. Siamo in questo momento nel pieno della ripresa della nostra attività, siamo il teatro in Italia con il maggior numero di spettacoli e proposte, e la prospettiva di questa prestigiosa partnership con Miramare dà ancora maggior energia al nostro lavoro. Ritengo sia anche un bel segnale per il territorio questa unione di forze tra due delle più Alessandro Preziosi amate istituzioni culturali della città per offrire a turisti e residenti una proposta di altissimo livello» «Sinestesie, nei luoghi dell’anima e del cuore, attraverso le parole di Dante e Shakespeare e dei contemporanei triestini, Magris, Luttmann, Covacich, Dorfles» ha commentato il Direttore Paolo Valerio «Il Parco e il Castello racconteranno, con la poesia e la musica e la danza, le immortali emozioni delle passioni.
Amore, gelosia, dolore, piacere, odio, desiderio, vita. La Natura e sentimenti umani, saranno le nostre guide, alla ricerca della felicità». Il programma di “Il Rossetti a Miramare: sogno nei tramonti di mezza estate” sarà inaugurato il 9 luglio alle 19.30 dalla “Dante-Symphonie” di Franz Liszt eseguita dalla FVG Orchestra e dal Coro del Friuli Venezia Giulia con la direzione del Maestro Paolo Paroni. La sinfonia sarà impreziosita da letture dalla “Divina Commedia” di cui saranno protagonisti Alessandro Preziosi –un artista di grande intensità, che ha con lo Stabile regionale un legame significativo – e Zoe Pernici, attrice che ha preso parte alle produzioni recenti del Teatro. La sinfonia, conclusa da Liszt nel 1856, lo stesso anno in cui iniziò la costruzione del Castello, assume un significato particolare in questo luogo e naturalmente rappresenta un omaggio a Dante nel 700esimo anniversario della morte. Paolo Paroni Fra il 13 e il 25 luglio, ogni sera si susseguiranno ogni sera le repliche di “I bagni di Trieste” alle ore 20 al Porticciolo e di “A Sarajevo il 28 giugno” alle ore 21.30 in spazi interni ed esterni al Castello. Sono
entrambi spettacoli a cura di Franco Però, che ritornano nel cartellone dopo il successo ottenuto lo scorso anno. “I bagni di Trieste” interpretato da Romina Colbasso, Riccardo Maranzana, Jacopo Morra, Maria Grazia Plos indaga nel rapporto potente ed essenziale che chi vive a Trieste instaura con il mare. Un percorso che passa attraverso le parole di grandi autori triestini di diverse generazioni, ma accomunati da una simbiosi con il mare, vissuto soprattutto d’estate, negli stabilimenti che punteggiano la costa, fra piccole abitudini, riti stagionali e nostalgie di gioventù. “A Sarajevo il 28 giugno” di Gilberto Forti avrà come protagonisti Filippo Borghi, Emanuele Fortunati, Ester Galazzi, Francesco Migliaccio che daranno voce ai testimoni – di diverse esperienze ed estrazioni sociali – dell’attentato all’Arciduca Francesco Ferdinando. I personaggi attendono il pubblico in diversi luoghi, in un’ambientazione suggestiva e storicamente appropriata, e danno voce allo sgomento, alla pietas, all’angoscia che quel drammatico episodio portò in ognuna delle loro vite, aprendo la strada alla prima guerra mondiale. orchestra FVG Dal 27 luglio all’8 agosto alle 19.30, infine, andrà in scena “Shakespeare in the Park” una novità assoluta a cura di Paolo Valerio, che coinvolgerà molti degli
attori di riferimento dello Stabile: Filippo Borghi, Emanuele Fortunati, Ester Galazzi, Andrea Germani, Riccardo Maranzana, Francesco Migliaccio, Jacopo Morra, Zoe Pernici, Maria Grazia Plos. Lo spettacolo sarà molto suggestivo e renderà Shakespeare protagonista dei tramonti estivi a Miramare, dove Massimiliano d’Asburgo, riconoscendogli un ruolo fondamentale nella propria cultura, pone un suo busto assieme a quelli di Omero, Dante e Goethe. Paolo Valerio vi delinea un doppio itinerario, connotato dalla passione, dalle emozioni e dalla bellezza: spaziale (toccando diversi punti del Parco e del Castello) e letterario (attraversando la produzione drammaturgica e poetica del grande elisabettiano). Gli spettatori divisi in gruppi, si muoveranno negli spazi di Miramare ascoltando versi dai sonetti, dialoghi dalle opere teatrali, ma potranno anche essere catturati da momenti musicali o coreografici, incontrare i personaggi dei drammi e delle commedie più amati, incastonati in uno sfondo naturale incantevole e perfettamente armonizzato ai contenuti. Lo spettacolo si avvierà al tramonto e proseguirà fino allo svanire della luce naturale. I biglietti per tutti gli spettacoli saranno disponibili a partire da martedì 15 giugno presso i punti vendita consueti del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e sui circuiti internet. È fortemente consigliato l’acquisto in prevendita, vista la limitatezza dei posti disponibili. Per “Sinfonia Dante” il prezzo dei biglietti sarà di €30 (Intero) e €25 (ridotto); per “I bagni di Trieste” e “A Sarajevo il 28 giugno” €8 (Intero) ed €5 (Ridotto) e per “Shakespeare in the Park” €12 (Intero) ed €8 (Ridotto). Riservato agli abbonati del Teatro Stabile regionale il pacchetto completo per vedere tutti gli spettacoli ad €36
Rally Italia-Sardegna: un pizzico di fortuna e tanta esperienza portano la vittoria a Sebastien Ogier Conta la fortuna, d’accordo, ma anche l’esperienza gioca la sua parte, si potrebbe riassumere così la vittoria di Sebastien Ogier al Rally Italia-Sardegna. La gara sull’isola dei 4 mori ha regalato molti colpi di scena fin da subito con un paio di uscite di strada e guasti meccanici che hanno condizionato il prosieguo del rally per Teemu Suninen (cappottamento alla prima PS) e Kalle Rovanpera (guasto alle sospensioni) ma soprattutto ha consegnato la vittoria al tenace francese Sebastien Ogier (Toyota Yaris Wrc Plus) che, navigato dal fido Julien Ingrassia, ha fatto valere infine tutta la sua esperienza.
Ogier Tanak Ott Tanak ha rivestito il ruolo di lepre fin dall’inizio e sembrava avere una marcia in più rispetto agli avversari, la
sua Hyundai i20 Coupè Wrc Plus scaricava meglio a terra tutta la potenza accumulando secondi di vantaggio sui diretti inseguitori. Il colpo di scena che ha deciso le sorti del rally è arrivato nella PS 12 di sabato mattina, quando Ott Tanak, come riportato nei servizi precedenti, è stato costretto al ritiro causa il danneggiamento di una sospensione provocato dall’urto contro un roccia in traiettoria. Fino a quel momento Sebastien Ogier e Dani Sordo si erano alternati più volte al secondo posto della classifica assoluta spingendo al massimo per cercare di andare a prendere Tanak. Sordo Ma questo non è stato l’unico ritiro eccellente della durissima gara sarda, il pomeriggio di sabato ha visto anche la dipartita di Dani Sordo (Hyundai i20) causa una uscita di strada quando era lanciato all’inseguimento di Sebastien Ogier che nel frattempo era balzato al comando, lo spagnolo ha così visto sfumare la rincorsa alla prima posizione ed il possibile triplette in Sardegna. A quel punto il vantaggio accumulato da Ogier è stato sufficiente per controllare la gara e permettergli di vincere il Rally Italia-Sardegna 2021
La vettura di Dani Sordo danneggiata dall’uscita di strada di sabato pomeriggio Dicevano della durezza della gara in terra sarda, il percorso proposto quest’anno – con la partenza cerimoniale ad Alghero ed il quartier generale e l’arrivo ad Olbia – presentava numerose prove nuove (o parte di alcune già utilizzate precedentemente ma modificate nel chilometraggio e nel senso di marcia) e, per quanto di gradimento dei piloti, alcune presentavano un fondo decisamente sconnesso e accidentato rispetto a quelle delle passate edizioni. Anche le gomme ne hanno risentito parecchio, vuoi per l’asprezza delle prove, vuoi per le problematiche che le Pirelli Scorpion continuano a portarsi dietro, le prove speciali dopo il passaggio delle vetture erano disseminate di brandelli di gomma. Da rilevare le parole di fuoco di Mads Ostberg nei confronti delle Pirelli ed il gesto di stizza del suo navigatore che ha lanciato il quaderno delle note all’interno dell’abitacolo al termine di una PS dove si sono ritrovati con una gomma forata pur stando attenti a non prendere alcun rischio.
Un brandello di pneumatico ritrovato in prova speciale Ostberg
Nel week end si è svolta anche la tappa del CIRT,uno striscione a supporto del progetto di Rachele Somaschini impegnata pure lei sulle strade sarde.
Fourmaux Dura la vita dei commissari di percoroso, orari estenuanti e trasferte lunghissime…… un buon caffè e via!
Ritornando ancora per un attimo sul percorso di questa edizione del Rally Italia-Sardegna, abbiamo avuto modo di sentire molte opinioni degli spettatori presenti sull’sola riguardo al trasferimento del rally ad Olbia ed è emerso il parere unanime circa l’indiscussa bellezza dei tracciati delle precedenti edizioni con partenza ed arrivo ad Alghero, a cominciare dallo Shakedown di Olmedo fino alla meravigliosa Power Stage sul mare dell’Argentiera. La riproposizione del rally nella città di Olbia (l’ultima volta fu nel 2013, ndr) ha riportato la gara alle origini ma gli scenari che offrono l’ovest della Sardegna, Alghero compresa, paiono essere rimaste nel cuore degli appassionati che ne invocano a gran voce il ritorno.
Detto della vittoria di Ogier, analizziamo i risultati degli altri piloti:
Ogier Elfyn Evans si è classificato al secondo posto garantendo così la doppietta alla Toyota anche in questa occasione ma è sembrato meno combattivo del solito, forse ha lasciato troppe energie nel giro in mountain bike che si è concesso il giorno precedente alla gara lungo le meravigliose stradine dell’isola.
Evans Evans
Evans Evans
Evans Terzo posto per Thierry Neuville (classifica fotocopia di quella del Rally di Croazia per le prime tre posizioni), la Hyundai si è mantenuta quasi sempre ai vertici della gara ma il belga anche in questa occasione ha commesso alcuni dei suoi piccoli errori che continuano a relegarlo nel ruolo di eterno secondo in campionato.
Neuville Neuville
Neuville Quarto il sempre più consistente e maturo Takamoto Katsuta, sicuramente lontano dai primi a livello di tempi ma uomo squadra che svolge il suo compitino – pur con qualche errore pure lui – e porta punti in casa Toyota.
Katsuta Prestazione da incorniciare invece per Jari Huttunen, quinto assoluto e primo di Wrc2 con la Hyundai R5, una gara sofferta ma portata a termine con il miglior risultato possibile davanti a Mad Ostberg e, a seguire, Rossel, Solans, Lopez e Bulacia; il fatto che nella top ten dal quinto posto in poi ci siano solo vetture del Wrc2 la dice lunga sulla durezza della gara.
Huttunen Huttunen
Rossel Lopez
Bulacia Rovanpera
Rovanpera Rovanpera
Rovanpera Sordo
Sordo Sordo
La Ford invece continua a non vedere la luce in fondo al tunnel, con Suninen uscito alla prima prova e Greensmith con problemi meccanici che non gli permettono di terminare la giornata di venerdì, la squadra di Malcom Wilson veleggia nelle retrovie della classifica e pare non trovare il bandolo della matassa.
Suninen Greensmith
Greensmith Greensmith Il 18° Rally di Sardegna ha visto finalmente il ritorno del pubblico sulle prove speciali, la Sardegna è passata in zona
bianca pochi giorni prima dell’inizio della gara ma il breve tempo intercorso non ha probabilmente permesso a tutte le strutture ricettive di prepararsi al meglio per l’evento, molti hanno infatti lamentato l’incertezza e le difficoltà di programmazione idi iniziative per il ritorno del pubblico. L’importante comunque è che la gara, con le misure di sicurezza e prevenzione adottate, abbia potuto svolgersi al meglio portando una parvenza di normalità nel campionato del mondo rally. Prossimo appuntamento con il Wrc il Safari (in Kenya) da 24 al 27 giugno. Dani Sordo
Lospitalità del popolo sardo è unica, qui il redattore di questa testata con dei ragazzi sardi ai quali va tutto il nostro ringraziamento (Foto Eli-Plume Sport) Si prepara una ricetta tipica sarda: pecora bollita
Ogier
Servizio Dario e Guendy Furlan; foto Dario Furlan (darionnenphotographer) GUARNERIUS AL TEATRO DEI FABBRI SABATO 12 E DOMENICA 13 GIUGNO A TRIESTE IL 12 E 13 GIUGNO IL TEATRO INCERTO SI FA IN QUATTRO: ANGELO FLORAMO SI UNISCE AL CELEBRE TRIO COMPOSTO DA FABIANO FANTINI, CLAUDIO MORETTI E ELVIO SCRUZZI, PER IL DEBUTTO DI GUARNERIUS, SPETTACOLO IRRIVERENTE MA SOPRATTUTTO DIVERTENTE ISPIRATO ALLA VITA DI GUARNERIO D’ARTEGNA FONDATORE DELLA BIBLIOTECA CIVICA DI SAN DANIELE COPRODOTTO DALLA CONTRADA TEATRO STABILE DI TRIESTE,
BONAWENTURA/TEATRO MIELA TRIESTE, A.ARTISTIASSOCIATI GORIZIA E CSS TEATRO STABILE DI INNOVAZIONE DEL FVG «Queste storie andranno avanti per secoli, secolorum!». In arrivo a Trieste sabato 12 e domenica 13 giugno al Teatro dei Fabbri, alle 19, Guarnerius, mangjâ libris e sfueâ parsuts, il nuovo spettacolo tutto da ‘gustare’ e da ridere, un viaggio ironico ambientato nel 1400 ricco di parallelismi con i giorni nostri, del comico trio teatrale Teatro Incerto, insieme ad Angelo Floramo. Si tratta di una importante co-produzione che vede insieme i quattro Teatri di Produzione e Ospitalità della Regione Friuli Venezia Giulia La Contrada Teatro Stabile di Trieste, Bonawentura/Teatro Miela Trieste, a.ArtistiAssociati Gorizia, CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, dedicata alla fine del Patriarcato di Aquileia, tema culturale del 2020. Concepito assieme allo studioso e storico dalla formidabile capacità narrativa Angelo Floramo, presenza speciale anche sulla scena, Guarnerius attraversa la vita di Guarnerio d’Artegna uno tra i più importanti umanisti friulani che, nel morire, lasciò alla Comunità di San Daniele del Friuli la Biblioteca Guarneriana, una tra le prime biblioteche pubbliche in Europa. Con alle spalle quasi quarant’anni di carriera, il trio inossidabile composto da Fabiano Fantini, Claudio Moretti e Elvio Scruzzi è pronto nuovamente a debuttare con questa nuova commedia, tutta da ridere, a Trieste, per l’occasione in versione italiana, il 12 e 13 giugno al Teatro dei Fabbri di Trieste alle 19. Per la prima volta assieme, anche in scena, i quattro interpreti si sono immaginati uno spettacolo che può essere paragonato a una di quelle allegorie medievali attraverso le quali i chierici vaganti o i predicatori di strada raccontavano temi profondi mescolando insieme sapori semplici, e forse per questo universali, comprensibili da tutti intriso qui con una manciata di ilarità. Le conoscenze di un esperto filologo medievale come Angelo Floramo e la sapienza comica popolare del trio friulano si fondono mirabilmente, fra sacro e profano, citazioni colte e trovate popolari, in perfetto
stile “Incerto”. Guarnerius racconta nel tempo di un viaggio la vita del grande umanista friulano Guarnerio d’Artegna, il fondatore della Biblioteca civica di San Daniele. A pochi giorni dalla sua morte, nel 1466, i Signori di San Daniele incaricano due cramars, due venditori ambulanti, Firmino Fares (Fabiano Fantini), un erbolâr che commercia in cataplasmi ed unguenti e Brôs di Giovachin (Claudio Moretti), sedonâr ma non solo, insieme al calzolaio Tilio dai Sartorus (Elvio Scruzzi), di portare la triste notizia ad un grandissimo amico dell’umanista friulano, un tale Adelmo Selvaticus (Angelo Floramo), priore della Badia di San Gallo in Svizzera, fratello del più celebre Michele, ottimo amanuense guarneriano. Il testo è intriso di attualità e di parallelismi con i giorni nostri, esilaranti le varie vicissitudini dei protagonisti per raggiungere l’amico: accompagnati da un prosciutto di San Daniele, come omaggio prezioso, lo raggiungeranno dopo mascherine, lasciapassare e certificati (siamo negli anni della peste), derubati dei soldi e con l’aiuto di improbabili passeur. Prevendite presso le biglietterie del Teatro Bobbio (da lunedì a venerdì dalle 9 alle 13) e del TicketPoint (Corso Italia, 6/c dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.30 da lunedì a sabato) e al Teatro dei Fabbri prima un’ora prima dello spettacolo. 2 allegati
MORE THAN JAZZ 2021, IL SALOTTO UDINESE TORNA A TINGERSI DEI COLORI DELLA MUSICA L’edizione della scorsa estate, con uno spettacolare concerto dei Brunotwix, aveva salutato gli oltre 2 mila spettatori che avevano seguito l’intero programma. Un variopinto cartellone che aveva trasformato il cuore di Udine in un unico grande salotto all’insegna della musica e della socialità. Torna, più carica che mai, la nuova edizione di More Than Jazz, la rassegna organizzata da Simularte che sarà un vero e proprio accompagnamento musicale dell’estate udinese, un happening capace di intrattenere e catturare il pubblico, sia quello seduto, sia, come successo l’anno scorso, tutti quelli che, passeggiando nelle calde serate estive, non esitavano a fermarsi “a bordo piazza” per ascoltare e applaudire i musicisti. More Than Jazz sarà la costante presenza di UdinEstate, dal 1 luglio al 26 agosto, proponendo 9 spettacoli dal vivo ad ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria nella suggestiva piazza Libertà e, per la prima volta in caso di maltempo, nella vicina piazza Venerio che, per l’occasione, sarà interamente coperta per accogliere gli eventi anche sotto la pioggia. «La ritrovata mobilità – spiega il presidente di Simularte, Federico Mansutti – ci ha permesso quest’anno di poter ospitare artisti e pubblico europei riaccendendo la curiosità nella scoperta dei territori, del patrimonio
artistico e culturale della regione. La programmazione – prosegue – prevede dunque una serie di concerti ispirati alla connessione artistica tra l’Italia e l’Europa e gli artisti che si esibiranno saranno locali, nazionali e stranieri». L’appuntamento settimanale con il grande jazz all’aperto Si rinnova l’appuntamento settimanale dei concerti, ogni giovedì alle 21.30 in piazza Libertà. Come per la scorsa edizione, More Than Jazz avrà il suo cuore pulsante a Udine, ma saranno inoltre in programma spettacoli in altri comuni friulani: Manzano (Rosazzo), Reana del Rojale e Tavagnacco. Una produzione originale inedita con 4 giovani musicisti europei Novità di quest’anno la residenza artistica del Maestro Enrico Pieranunzi, tra i più noti e apprezzati protagonisti della scena jazzistica internazionale, che lo vedrà, guidare un ensemble di 4 studenti selezionati per l’occasione da prestigiose università o realtà musicali europee: St. Louis College Of Music di Roma, Kug Conservatorio di Graz (Austria), Hkb università delle arti di Berna (Germania) e festival jazz di Edimburgo (Scozia). Il concerto del 5 agosto sarà frutto del lavoro di tre giorni con il Enrico Pieranunzi e i giovani musicisti. Il programma Ad inaugurare More Than Jazz sarà, giovedì 1 luglio, John De Leo e la sua voce-strumento. Gli standard in versione rock and roll e i temi delle canzoni di Elvis Presley e Stray Cats saranno riproposti in chiave improvvisativa e abbinati a brani inediti. Un serissimo gioco di stilemi e linguaggi antipodici che coinvolgerà quattro musicisti eccelsi e dalle larghe vedute: oltre a John De Leo alla voce, Enrico Terragnoli alla chitarra, Stefano Senni al contrabbasso, Fabio Nobile alla batteria.
Tanti gli ospiti che calcheranno il palcoscenico di piazza Libertà. Il pubblico friulano potrà applaudire per la prima volta in assoluto la Jeunesse Musicale World Big Band, la più importante orchestra internazionale di jazz giovanile al mondo, composta da 21 talentuosi musicisti selezionati attraverso un’audizione globale. La band, diretta dal trombonista Luis Bonilla, lavora ogni anno con alcuni dei migliori musicisti e compositori del pianeta e si esibisce in tournée in prestigiosi festival europei. In programma tre eventi speciali in collaborazione con la casa discografica Cam Jazz di Roma e New York, con la partecipazione degli Aires Tango, band attiva dal 1994 da un’idea del sassofonista argentino Javier Girotto che fonde le sonorità argentine con le modalità espressive tipiche del jazz; i WiFi CaBel, progetto originale nato dalla partnership con “kultur:lx” e Cam Jazz, quartetto di musicisti italiani e lussemburghesi che non mancherà di stupire il pubblico con un divertente gioco dal titolo “Unplugged” carico di elettricità; Francesco Bearzatti Tinissima 4et con il progetto “Zorro”, che sta riscontrando successi in tutta Europa. Dall’Austria la band Jbbg Smål Gran Riserva guidata dal sassofonista Heinrich von Kalnein e dal trombettista Horst- Michael Schaffer; dalla Germania il Tingvall Trio, una delle band di riferimento dell’ultimo decennio, apprezzata nel mondo. Due degli esempi fra i più importanti del jazz moderno europeo. A rappresentare la regione Friuli Venezia Giulia oltre a Francesco Bearzatti, un‘imperdibile serata dedicata alla grande Mina, le cui sonorità del jazz americano, sempre presenti nelle sue interpretazioni, hanno dipinto un affresco senza tempo dei suoi classici nella canzone italiana. Ad interpretare brani intramontabili sarà Lorena Favot, una delle voci più interessanti e creative del panorama regionale e nazionale, unita alla bravura di tre eccezionali musicisti come il pianista Rudy Fantin, il contrabbassista Andrea
Zullian e il batterista Luca Colussi. Le prenotazioni Basta questo a dare l’idea di un festival che anche quest’anno non mancherà di inanellare un sold out dietro l’altro come la passata stagione, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza Covid19. Le prenotazioni dei 200 posti disponibili per ogni concerto saranno attive a partire già da oggi, 10 giugno, sul sito www.morethanjazz.it, via telefono al numero 0432 1482124 dal lunedì al sabato dalle 16 alle 19 o via email all’indirizzo biglietteria@simularte.it. I partner e gli sponsor More Than Jazz 2021 si avvale del sostegno della Regione, del Comune di Udine e della Fondazione Friuli e tra gli sponsor annovera CrediFriuli, Ceccarelli Group, Ristorante Alla Vedova, Prontoauto, Kopy Print+Gadgets. Il festival vede come partner ufficiali, inoltre, i Comuni di Udine e di Reana del Rojale, Confcommercio Imprese per l’Italia di Udine, Fondazione Filippo Renati, Associazione Culturale Vigne Museum, Cam Jazz, St Luis College Of Music (Roma), Jbbg Jazz Big Band Graz, Natango Music (Graz), Comitato Italiani all’Estero di Bruxelles e Società Dante Genk. Canzone d’autrice: il 14 e 15 luglio il Premio Bianca d’Aponte Aversa tornerà ad essere per due giorni la capitale italiana della canzone d’autrice. Si terrà infatti il 14 e 15 luglio il
recupero della finale della 16a edizione dell’unico contest italiano riservato a cantautrici, inizialmente prevista nello scorso mese di ottobre e poi rinviata per le disposizioni legate all’emergenza sanitaria. In gara saranno BamBi da Napoli, Simona Boo da Termoli (Campobasso), Ebbanesis da Napoli, Lamante da Piovene Rocchette (Vicenza), La Zero da Piano di Sorrento (Napoli), Lucrezia da Bologna, Miglio da Brescia, Elena Romano da Firenze, Sara Romano da Monreale (Palermo), Veronica da Aversa (Caserta), Chiara White da Firenze. Le serate si terranno negli spazi esterni del Liceo Scientifico Fermi, con inizio alle ore 20. Sarà possibile seguirle in streaming sulla pagine Facebook del Premio Bianca d’Aponte e di Rai Radio 1, media partner ufficiale dell’evento. Madrina di questa edizione è Arisa, che ha confermato la sua disponibilità a partecipare alla serata finale, in cui interpreterà “Cantico dei matti” di Bianca d’Aponte (la cantautrice a cui la manifestazione è dedicata), insieme ad alcuni suoi brani. Avrà inoltre il compito di presiedere la giuria. Il 14 luglio invece ci sarà spazio per la Nuova Compagnia di Canto Popolare, che riceverà un Premio alla carriera dalla Città di Aversa. L’apertura di entrambe le serate sarà affidata a Cristiana Verardo, vincitrice del concorso nell’ultima edizione, ma in veste di ospiti saliranno sul palco anche i Têtes de Bois, gli A’67, Giuseppe Anastasi, Brunella Selo e Alfina Scorza. Altri ospiti saranno annunciati nelle prossime settimane. La conduzione sarà affidata a Carlotta Scarlatto e Ottavio Nieddu, mentre la direzione artistica è di Ferruccio Spinetti.
Molti i riconoscimenti in palio. Alla vincitrice assoluta andrà il Premio Bianca d’Aponte, con borsa di studio di € 1.000, la partecipazione come ospite alla prossima edizione del Premio e tre concerti di presentazione prodotti da Doc Live. Per chi si aggiudicherà il Premio della Critica “Fausto Mesolella” è prevista una borsa di studio di € 800. Verranno inoltre assegnate menzioni per miglior testo, migliore musica e migliore interpretazione. Il contest darà anche diritto a un contributo di € 10.000 per un tour di sei date all’artista vincitrice (o, in mancanza dei requisiti richiesti, a una delle altre finaliste), contributo che sarà riconosciuto dal Nuovo Imaie ai sensi del regolamento e del bando art. 7 L. 93/92, settore audio Premi e Concorsi anno 2020. Tra i premi in palio da parte di enti e associazioni esterne all’organizzazione ci sono: quello dell’etichetta Suoni dall’Italia di Mariella Nava, con la proposta di una possibile collaborazione artistica; quello di Soundinside Basement Records, con la realizzazione di un video live in studio; quello del Virus Studio, “Premio ’Na stella” (titolo di una canzone di Mesolella), con l’incisione di un brano con la produzione artistica di Ferruccio Spinetti; quello
dell’etichetta femminile “Maieutica Dischi” di Veronica Marchi (vincitrice della prima edizione del Premio) per la produzione e pubblicazione di un brano. La giuria, come ogni anno, sarà costituita da affermate cantautrici, cantautori, autori, compositori, giornalisti del settore, addetti ai lavori e operatori culturali, suddivisi in due giurie: quella per il premio assoluto e quella per il premio della critica, intitolato a Fausto Mesolella, storico direttore artistico della manifestazione. Il Premio Bianca d’Aponte è promosso dall’Associazione Musicale Onlus Bianca d’Aponte, con partner privilegiato il Comune di Aversa. Partner sono: Emergency, M.A.U., NuovoImaie, Doclive, Suoni dall’Italia, Premio Andrea Parodi, L’Isola che non c’era, Blogfoolk, Virus Studio, Soundinside Basement Records, Associazione Virginia Vita. È intanto in atto la selezione per la la 17a edizione, il cui bando di concorso si è chiuso nelle scorse settimane. Le finali sono in programma il 22 e 23 ottobre. Per maggiori info: 335 7665665 – 335 5383937, oppure alla mail info@biancadaponte.it VICINO/LONTANO ON, LUNEDI’ 14
GIUGNO LA SCRITTRICE MAAZA MENGISTE, VINCITRICE PREMIO VON REZZORI, RACCONTA LE “DISTANZE” VISTE DALLA LETTERATURA Distanze: può contribuire a colmarle la letteratura? Nel caso del tempo e della memoria collettiva una risposta, implicita ma dirimente, arriva dal l’intenso libro dell’autrice Maaza Mengiste, “Il re ombra”, finalista Booker Prize 2020, pubblicato in Italia da Einaudi, fresco vincitore della XV edizione del premio Gregor Von Rezzori – Città di Firenze. Nata ad Addis Abeba ma residente a New York, dove insegna scrittura creativa al Queen’s College, Maaza Mengiste con la sua opera riannoda i fili della storia e della memoria riportandoci negli anni della Guerra d’Etiopia. Un profondo “iato” nella memoria storica italiana, perché tuttora fatichiamo a fare i conti con il nostro passato coloniale. Di questa e altre “distanze”, anticipando il filo rosso tematico della 17esima edizione del festival vicino/lontano – che si terrà, in presenza, dal 1° al 4 luglio a Udine – la scrittrice Maaza Mengiste dialogherà lunedì 14 giugno, per il terzo appuntamento dell’edizione 2021 di Vicino/lontano ON, in streaming sul canale youtube e sulla pagina facebook di vicino/lontano. L’intervista sarà curata da Sergia Adamo, docente di Letterature comparate e Teoria della letteratura all’Università di Trieste, redattrice di “aut aut” e componente del comitato scientifico di vicino/lontano. Il dialogo sarà ospitato nello studio televisivo messo a disposizione da Entract multimedia. Pubblicato nella traduzione di Anna Nadotti, “Il re ombra” di Maaza Mengiste è una potente narrazione storica, un romanzo
forte, originale e appassionante che riporta alla tragedia dell’invasione italiana dell’Etiopia e alla resistenza eroica di un popolo. L’autrice adotta un duplice spicchio visuale, quello etiope e quello italiano, filtrandolo attraverso lo sguardo delle donne. “Il re ombra” si apre e si chiude nel 1974 alla stazione ferroviaria di Addis Abeba, racchiudendo la genesi della Guerra d’Etiopia, nel 1935, e l’epilogo vittorioso della resistenza etiope nel 1941, in una narrazione polifonica. È Hirut, giovane donna orfana entrata nella casa del capo guerriero Kidane, il vero demiurgo della vicenda con l’invenzione geniale del “Re ombra”, il mite pastore Minim così somigliante all’imperatore esiliato Selassié. Vicino/lontano ON si concluderà lunedì 21 giugno con il dialogo dedicato a Forensic Architecture, il gruppo di ricerca della Goldsmiths University di Londra che impiega le tecnologie digitali più avanzate per ricostruire gli scenari in cui si verificano casi di violazione dei diritti umani. A dialogare con la ricercatrice Dimitra Andritsou sarà Michele Bonino, docente di Composizione architettonica e urbana al Politecnico di Torino. Info e dettagli: vicinolontano.it E.L. La stagione dei festival riparte dall’OverJam in Slovenia Appuntamento imperdibile dal 5 all’8 agosto 2021 a Tolmino
Dopo una pausa forzata di un anno, è con grande emozione che viene annunciata la nuova edizione dell’OverJam International Reggae Festival dal 5 all’8 agosto 2021, come di consueto a Tolmino (Slovenia) nella splendida cornice del fiume Isonzo. Mai come quest’anno si tratta di un appuntamento imperdibile per tutti coloro che non solo amano la musica reggae, ma che soprattutto desiderano trascorrere di nuovo una splendida vacanza immersi nella natura all’interno di un festival dalle vibes inconfondibili.
L’evento naturalmente si svolgerà in totale sicurezza e seguendo le norme anti-Covid vigenti in Slovenia e sarà cura dell’organizzazione informare il pubblico in merito per tempo. In attesa di conoscere gli artisti confermati, si informa che i biglietti comprati per l’edizione del 2020 restano validi, sarà sufficiente presentarsi con il codice QR ricevuto al momento dell’acquisto. Qualora non fosse possibile usufruirne, potranno essere ceduti o venduti seguendo le indicazioni ricevute scrivendo a tickets.2020@overjamfestival.com.
I nuovi biglietti sono acquistabili al link shop.overjamfestival.com e le prevendite manterranno il prezzo attuale di 105€ fino al giorno 15 luglio 2021. Successivamente, sia in prevendita che presso la biglietteria del festival, il costo sarà di 135€ per l’intero evento o 49€ per la singola giornata. I biglietti includono l’accesso al campeggio, commissioni e spese di biglietteria e numerosi servizi. I bambini fino a 12 anni entrano gratis. Per rimanere sempre informati è possibile visitare il sito del festival overjamfestival.com e i relativi account social. DANIELE SILVESTRI tourbinario a TOLMEZZO (UD), Pra’
Castello sabato 31 luglio 2021 ore 18 – MusiCarnia 2021 DANIELE SILVESTRI “TOURBINARIO” Sabato 31 luglio ore 18 Tolmezzo – Pra’ Castello Live – MusiCarnia 2021 Evento Euritmica in collaborazione con Comune di Tolmezzo / Carnix Project / vicino/lontano Prevendite aperte su ticketone.it e in tutti i punti vendita abituali Tolmezzo, 10 giugno 2021 – Daniele Silvestri torna sul palco questa estate con il suo molteplice e sfaccettato Tourbinario, che prenderà percorsi differenti in base alla location e all’atmosfera che lo ospiterà. Il cantautore romano sarà a Tolmezzo (Ud), a Pra’ Castello, sabato 31 luglio (alle 18) per un concerto organizzato da MusiCarnia/Euritmica, inserito nel cartellone della manifestazione Pra’ Castello Live, con la collaborazione di Carnix Project, del Comune di Tolmezzo e dell’Associazione Culturale vicino/lontano.
Quello di Daniele sarà un itinerario tra Festival, Arene e Teatri all’aperto, senza troppi tragitti prestabiliti che regalerà al pubblico versioni inedite dei brani più amati dell’artista, che si esibirà in quartetto con i fiati di Marco Santoro, le tastiere e sintetizzatori di Gianluca Misiti e la batteria e percussioni di Piero Monterisi. Daniele Silvestri attraverserà l’Italia dal 10 luglio con questo nuovo tour che lo vedrà vestire pienamente anche il ruolo di musicista. “Binario” come aggettivo, nel dualismo delle formazioni e della sua essenzialità, ma “binario” anche come sostantivo, come rotaie di un viaggio che può portare in più direzioni: la nuova tournée sarà una sorpresa per il pubblico. «A occhio e croce sarà un’estate trafficata, finalmente. Io non saprei cosa scegliere. Ecco, diciamo che sono contento di averla ulteriormente intasata ed eventualmente complicato le scelte. In caso, sappiate che il mio sarà un tour semplice, direi quasi… binario. Che sia una bella estate per tutti!», ha scritto Daniele nella sua pagina Facebook. Poliedrico come pochi artisti in Italia, Silvestri torna in concerto dopo le produzioni con la Magical Mystery Band, e ad un anno esatto dal tour “La cosa giusta” che lo aveva portato ad esibirsi (anche nella nostra regione, a Grado, per Onde Mediterranee Festival), nonostante le tante difficoltà legate alle normative anticovid, per riportare lavoro alla sua crew. Il Tourbinario è prodotto e organizzato da OTR Live. I biglietti (€ 22 + d.p.) sono già in vendita su TicketOne e circuiti collegati. Info: +39 0432 17020214 – tickets@euritmica.it
Sabato 12 giugno: Suoni in Movimento al Santuario di OROPA (BI) Il secondo appuntamento della rassegna di Suoni in Movimento è il 12 giugno ad Oropa: nella splendida cornice tra la Basilica Antica e l’Oasi del WWF al Giardino Botanico di Oropa. Fra un concerto di musiche barocche dell’Ensemble Collegium Pro Musica in programma alle 15,00 alla Basilica Antica dal titolo Quando fiorisce il mandorlo e la visita guidata alle 16,30 al Giardino Botanico di Oropa, una giornata dedicata alla magia e alla suggestione che sanno regalare solo le pendici del Santuario di Oropa. Protagonisti del concerto – un Reading concert con testi originali e musica sacra e barocca – Mariagrazia Liberatoscioli, interprete dei testi e voce recitante, Stefano Bagliano ai flauti dolci e Massimiliano Faraci al clavicembalo impegnati in un omaggio alle Donne ai piedi della Croce, a coloro che accolgono fra le braccia il corpo morto di Cristo per scoprire fra le pieghe del dolore il miracolo della Resurrezione. In programma musiche di musiche di G. B. Riccio (fine XVI sec. – XVII sec.), Francisco C. de Arauxo (1584-165), Jacob Van Eyck (1590-1657), Gerolamo Frescobaldi (1583–1643), Giovanni Paolo Cima (1570-1622), Benedetto Marcello (1686-1739) e Antonio Vivaldi (1678-1741). “Ave Maria” pronuncia Lucia,” ora pro nobis” risponde Magda. “Fiat voluntas tua” è il sì di Gioella. Tre donne ai piedi della croce. Tre Desolate che accolgono tra le braccia Gesù morto iniziando un cammino di redenzione che le
porterà a vivere con gioia il Risorto. Un caleidoscopio di figure femminili che rappresentano le infinite sfaccettature dell’umanità di Maria la madre di Gesù, che pur nel dolore, nella fatica quotidiana, nelle delusioni, nelle attese, nelle notate, non ha mai perso la pace perché nel suo cuore conservava unicamente una sola verità: fare con serenità la volontà di Dio sempre, ovunque e in ogni circostanza. Sarà proprio l’abbraccio a Gesù Crocifisso, l’accettazione della Sua volontà, a far sì che il dolore possa essere sublimato e il venerdì santo vinto dalla Pasqua di Resurrezione. Il programma della giornata ore 15.00 concerto Basilica Antica “Quando fiorisce il mandorlo” Reading concert con testi originali e musica sacra e barocca Ensemble Collegium Pro Musica Mariagrazia Liberatoscioli testi e voce recitante Stefano Bagliano flauti dolci Massimiliano Faraci clavicembalo Musiche G. B. Riccio (fine XVI sec. – XVII sec.) Da Le divine lodi musicali: Canzone strumentale Francisco C. de Arauxo (1584-165) Tre Glosas sobre el canto llano de la Immaculada Concepcion
Jacob Van Eyck (1590-1657) Pavanae Lachryma Gerolamo Frescobaldi (1583–1643) Toccata per clavicembalo Giovanni Paolo Cima (1570-1622) Sonata in Re da Concerti ecclesiastici Sonata in Sol da Concerti ecclesiastici Benedetto Marcello (1686-1739) Chiacona per clavicembalo Antonio Vivaldi (1678-1741) Sonata RV 46, versione in Fa maggiore per fauto e b.c. Largo – Allegro – Largo – Allegro ore 16.30 Visita guidata Giardino Botanico Se vi capita di vedere la peonia, il giglio martagone e l’arnica montana in compagnia della rosa rugosa della Cina, della primula himalayana, oppure della calluna, della campanula incisa o della stella alpina, probabilmente siete nel Giardino Botanico di Oropa. Che non è la Torre di Babele dei vegetali, ma piuttosto un piccolo “feudo” del Regno delle Piante dove sono raccolte rappresentanti delle principali categorie utilizzate dai botanici per suddividere le oltre 250.000 specie diffuse sul nostro pianeta. Nel Giardino Botanico di Oropa a 1200 m di quota, solo artificio, studio e cure costanti rendono possibile la difficile convivenza tra le specie di vegetali, sottospecie e varietà, all’interno di una superficie di 10.700 metri quadrati. Ricco di piante, ma anche di itinerari, spunti e attività per adulti e bambini, il Giardino di Oropa è visitato, tra maggio e settembre, mediamente da oltre 7.000 visitatori. Il Giardino si visita a piedi: è d’obbligo lasciare traffico, rumori e ansie ai parcheggi del Santuario, in prossimità della stazione della Funivia che porta al Mucrone. Per il suo carattere dimostrativo e suggestivo, la struttura contribuisce ad
avvicinare il pubblico al mondo delle piante e cerca di destare rispetto per la natura. Svolge attività di conservazione delle piante minacciate e porta avanti progetti di conservazione di specie a rischio, collaborando con la Banca del germoplasma vegetale della Regione Piemonte. Il Giardino Botanico di Oropa è gestito dal WWF Biellese su incarico del Comune di Biella dal 1998, i servizi sono assicurati dalla Coop. Clorofilla. Fa parte del Sistema delle Oasi WWF ed è inserito nell’elenco ufficiale delle aree di elevato interesse botanico (L.R. nr. 22/1983) della Regione Piemonte. Al suo interno vengono coltivate circa 500 specie e varietà di piante. La suddivisione delle specie spontanee per ambient rende facilmente osservabili, in un’area ristretta, gran parte della flora spontanea della Riserva di Oropa. Le collezioni di piante ornamentali alpine sono invece coltivate in roccere delimitate all’interno del Giardino: in questo modo, il visitatore potrà apprezzare la diversificazione del mondo vegetale sulle varie montagne del Mondo. Informazioni: L’ACCESSO AI CONCERTI E’ CONSENTITO NEL RISPETTO DELLA NORMATIVA VIGENTE ANTI CONTAGIO DA COVID 19 in vigore e successivi aggiornamenti. IN CONSIDERAZIONE DEL NUMERO DI POSTI RIDOTTI NEL RISPETTO DEL DISTANZIAMENTO E’ VIVAMENTE CONSIGLIATA LA PRENOTAZIONE PER IL CONCERTO TRAMITE SMS O WhatsApp AL NUMERO TELEFONICO 370/3031220 OPPURE ALL’INDIRIZZO MAIL segreteria@nuovoisi.it entro le ore 12.00 DEL GIORNO DEL CONCERTO COSTO DEL BIGLIETTO €5,00 con assegnazione del posto TESSERAMENTO ANNUALE A SOSTEGNO DELL’ATTIVITA’ DI N.I.S.I.ArteMusica €20,00 con omaggio un CD realizzato da artst dell’associazione. Per efetuare il tesseramento comunicare al numero di telefono o alla mail sopra indicat i dat anagrafci al fne della preparazione della modulistca necessaria e della tessera che sarà
consegnata nelle date dei concerti. Riduzioni Student e personale di Cità Studi e di UPBEduca come da convenzione.
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