Awake: recensione del nuovo thriller post-apocalittico di Netflix - Il Discorso

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Awake: recensione del nuovo thriller post-apocalittico di Netflix - Il Discorso
Awake: recensione del nuovo
thriller post-apocalittico di
Netflix

Jill (Gina Rodriguez) è la madre di un ragazzo
adolescente, Noah (Lucius Hoyos), e di una bambina,
Matilda (Ariana Greenblatt). La donna è una veterana
di guerra, e i suoi figli sono stati affidati in
custodia alla loro nonna paterna, dopo la morte di
loro padre al fronte.

Jill lavora come guardia di sicurezza in una
università, e cerca di superare il forte stress
post-traumatico che gli ha lasciato in eredità la
sua drammatica esperienza militare.
Awake: recensione del nuovo thriller post-apocalittico di Netflix - Il Discorso
Mentre viaggia in auto con i suoi figli,
improvvisamente e inspiegabilmente tutti gli
strumenti elettronici smettono di funzionare.
Scoppia il caos. Ben presto ci si accorge non solo
che il fenomeno ha una porata globale, ma che anche
tutto il genere umano ha perso la capacità di
dormire.

La deprivazione da sonno ben presto ha effetti
devastanti sulla popolazione, che impazzisce
abbandonandosi a saccheggi, razzie e comportamenti
schizofrenici.

Matilda sembra essere una delle pochissime persone
capaci ancora di addormentarsi, ma questo la rende
appetibile sia ai soliti militari cattivoni,
desiderosi di scoprire il suo segreto con mezzi non
proprio ortodossi, sia ai consueti fanatici
religiosi, bramosi di sacrificarla per guadagnarsi
il favore celeste.

Jill riesce a scappare con i suoi figli, ma il mondo
in cui si muove è ormai impazzito…

Awake: un film post-apocalittico che non entusiasma
per niente
Awake si inserisce in un filone ormai inflazionato,
quello post-apocalittico, ma non regge il confronto
con pellicole come A Quiet Place (del quale uscirà
il 24 di giugno l’atteso sequel, finalmente al
cinema!) o Birdbox. Fermo restando che essere
veramente originali è ormai diventato praticamente
molto difficile, questa pellicola non eccelle certo
per fantasia e approfondimento dei personaggi.

Analogamente a tanti film che si sono visti
recentemente, dopo un inizio interessante
Awake: recensione del nuovo thriller post-apocalittico di Netflix - Il Discorso
l’impressione di assistere a un dèjà-vu è molto
forte, e la prevedibilità di molte scene può rendere
la storia raccontata abbastanza soporifera per lo
spettatore smaliziato, tanto che il titolo può fare
sorridere, visto che rimanere … awake (sveglio) può
diventare un problema.

Non solo i pochi personaggi sono tratteggiati
superficialmente e appaiono stereotipati, ma la
storia nel suo complesso lascia alquanto perplessi,
tanto che non è semplice mantenere la sospensione
dell’incredulità per rimanere immersi nella
narrazione.

Non si capisce per quale motivo dopo 24 ore di
insonnia tutti debbano diventare degli psicopatici
saccheggiatori, tra l’altro bruciando in tal modo
tutta la tensione che dovrebbe lentamente crescere
nella prima parte di questo tipo di film, dal
momento che in una manciata di minuti la cittadina
dove vive Jill viene trasformata in una distopia
alla Mad Max. Peccato.

La stessa vita passata di Jill rimane alquanto
nebulosa, rendendo difficile immedesimarsi nel
personaggio protagonista, del quale ci vengono
forniti scampoli di informazioni sul suo passato qua
e là, quasi a casaccio.

Cosa molto fastidiosa, anche perché la sua relazione
passata con i militari che incontra durante la
storia avrebbe potuto alimentare il motore
narrativo, dando brio al film. Gli altri personaggi
sono ancora meno definiti, in alcuni casi ridotti a
presenze    stereotipate,     dal    comportamento
prevedibile.

Ancora una volta, peccato.
Awake: recensione del nuovo thriller post-apocalittico di Netflix - Il Discorso
Awake: un film che si perderà nel mare di Netflix e
del quale non si ricorderà nessuno
Insomma, parliamo di una pellicola senza lodi ma con
molti punti deboli. Altra nota dolente è la
superficialità con la quale viene trattata la
relazione madre-figlio. In genere i film di questo
filone sono una opportunità per trattare questo
tema.

Basti pensare al non eccelso ma sicuramente godibile
Light of My Life, scritto, diretto e interpretato da
Casey Afflect, del 2019, in cui lo scenario post-
apocalittico era in pratica solo un’opportunità per
parlare del rapporto tra padre e figlia.

In Awake questo aspetto è trattato con molta
superficialità, visto anche lo scarso spessore dei
personaggi, facendo perdere forza alla narrazione.

Anche l’interessante tema del confronto tra
atteggiamento scientifico e fanatismo religioso,
molto interessante e attuale in tempo di pandemia da
COVID-19, è trattato in modo stereotipato e
prevedibile.

Nessuno pretendeva che tale argomento diventasse
centrale nella pellicola, come lo era in The Mist,
apprezzabile film horror del 2007, di Franc
Darabont, ma in Awake è stato usato come prevedile
riempitivo in una sequenza, che probabilmente ha
attivato i centri neuronali del sonno in qualche
spettatore.

Per l’ennesima volta, peccato.

Anche perché nella pellicola sono presenti attori
capaci, a cominciare da Gina Rodriguez, che sono
stati costretti ad appiattirsi in personaggi senza
Awake: recensione del nuovo thriller post-apocalittico di Netflix - Il Discorso
spessore.

Comunque tranquilli: di Awake tra un paio di
settimane non si ricorderà nessuno, e andrà disperso
nel mare ormai sconfinato di Netflix.

                                    Alessandro Marotta

Il Rossetti a Miramare: sogno
nei tramonti di mezza estate
Con “Il Rossetti a Miramare: sogno nei tramonti di mezza
estate” si consolida e
incrementa la sinergia fra il Museo Storico e il Parco
del Castello di Miramare
ed il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. Quattro
titoli, un mese di attività
teatrale nel castello e nel parco: inaugurazione il 9
luglio con la “Sinfonia Dante”
di Liszt eseguita dalla FVG Orchestra con passi
danteschi interpretati
Alessandro Preziosi e Zoe Pernici, poi la novità di
“Shakespeare in the Park” a     cura di Paolo Valerio,
spettacolo che attraverserà gli spazi incantati di
Miramare e l’inestimabile produzione teatrale e poetica
shakespeariana”
La sinergia fra il Museo Storico e il Parco del Castello
di Miramare ed il Teatro Stabile del Friuli
Venezia Giulia si consolida e incrementa nell’estate
2021, dando vita a “Il Rossetti a Miramare:
sogno nei tramonti di mezza estate” che a partire dal 9
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luglio e per un mese, prevede la
programmazione di quattro spettacoli negli spazi esterni
e interni di Miramare.
La rassegna – che si svolgerà a partire dal tramonto,
orario in cui il Parco abitualmente viene chiuso
al pubblico – rappresenta dunque una reciproca
valorizzazione delle potenzialità culturali e artistiche
di due istituzioni di eccellenza della regione, e al
contempo un arricchimento della proposta turistica
estiva del territorio e della città.
Il programma di “Il Rossetti a Miramare: sogno nei
tramonti di mezza estate” è stato presentato nel
dettaglio giovedì 10 giugno in una conferenza stampa a
cui hanno preso parte Andreina Contessa,
Direttore del Museo Storico e Parco del Castello di
Miramare, dal Presidente per il Teatro Stabile
del Friuli Venezia Giulia Francesco Granbassi e dal
direttore Paolo Valerio. È intervenuta Mia
Florencis segretario generale della FVG Orchestra.
«Nata da un progetto di ospitalità che Miramare ha
intrapreso lo scorso anno a favore delle
istituzioni culturali locali che non avevano modo di
tenere spettacoli all’interno delle loro strutture –
ha dichiarato il direttore del Museo storico e il Parco
del Castello di Miramare, Andreina Contessa
– la collaborazione con il Teatro Stabile del Friuli
Venezia Giulia si è rafforzata e sviluppata
moltissimo, e per questa estate ha addirittura
raddoppiato il palinsesto che è stato pensato in
esclusiva per il contesto storico e culturale nel quale
è inserito. Una delle novità è il coinvolgimento
di alcune zone del parco, che non saranno solo sfondi
scenografici ma diventeranno protagonisti
della narrazione. Grazie alla lungimiranza e alla
sensibilità dei vertici de Il Rossetti Miramare sarà
davvero al centro di un programma suggestivo e
affascinante».
Awake: recensione del nuovo thriller post-apocalittico di Netflix - Il Discorso
«Il Rossetti a Miramare, sogno nei tramonti di mezza
estate. E proprio di un sogno si tratta, anche
per noi del Rossetti» ha detto il presidente dello
Stabile Francesco Granbassi «Poter rappresentare
i nostri spettacoli in uno dei luoghi più suggestivi e
universalmente conosciuti della regione è per
noi allo stesso tempo una sfida e un grandissimo
stimolo. Siamo in questo momento nel pieno della
ripresa della nostra attività, siamo il teatro in Italia
con il maggior numero di spettacoli e proposte, e
la prospettiva di questa prestigiosa partnership con
Miramare dà ancora maggior energia al nostro
lavoro. Ritengo sia anche un bel segnale per il
territorio questa unione di forze tra due delle più

                                      Alessandro Preziosi

amate istituzioni culturali della città per offrire a
turisti e residenti una proposta di altissimo livello»
«Sinestesie, nei luoghi dell’anima e del cuore,
attraverso le parole di Dante e Shakespeare e dei
contemporanei triestini, Magris, Luttmann, Covacich,
Dorfles» ha commentato il Direttore Paolo Valerio «Il
Parco e il Castello racconteranno, con la poesia e la
musica e la danza, le immortali emozioni delle passioni.
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Amore, gelosia, dolore, piacere, odio, desiderio, vita.
La Natura e sentimenti umani, saranno le nostre guide,
alla ricerca della felicità».
Il programma di “Il Rossetti a Miramare: sogno nei
tramonti di mezza estate” sarà inaugurato il 9 luglio
alle 19.30 dalla “Dante-Symphonie” di Franz Liszt
eseguita dalla FVG Orchestra e dal Coro del Friuli
Venezia Giulia con la direzione del Maestro Paolo
Paroni. La sinfonia sarà impreziosita da letture dalla
“Divina Commedia” di cui saranno protagonisti Alessandro
Preziosi –un artista di grande intensità, che ha con lo
Stabile regionale un legame significativo – e Zoe
Pernici, attrice che ha preso parte alle produzioni
recenti del Teatro. La sinfonia, conclusa da Liszt nel
1856, lo stesso anno in cui iniziò la costruzione del
Castello, assume un significato particolare in questo
luogo e naturalmente rappresenta un omaggio a Dante nel
700esimo anniversario della morte.

Paolo Paroni

Fra il 13 e il 25 luglio, ogni sera si susseguiranno
ogni sera le repliche di “I bagni di Trieste” alle ore
20 al Porticciolo e di “A Sarajevo il 28 giugno” alle
ore 21.30 in spazi interni ed esterni al Castello. Sono
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entrambi spettacoli a cura di Franco Però, che ritornano
nel cartellone dopo il successo ottenuto lo scorso anno.
“I bagni di Trieste” interpretato da Romina Colbasso,
Riccardo Maranzana, Jacopo Morra, Maria Grazia Plos
indaga nel rapporto potente ed essenziale che chi vive a
Trieste instaura con il mare. Un percorso che passa
attraverso le parole di grandi autori triestini di
diverse generazioni, ma accomunati da una simbiosi con
il mare, vissuto soprattutto d’estate, negli
stabilimenti che
punteggiano la costa, fra piccole abitudini, riti
stagionali e nostalgie di gioventù.
“A Sarajevo il 28 giugno” di Gilberto Forti avrà come
protagonisti Filippo Borghi, Emanuele Fortunati, Ester
Galazzi, Francesco Migliaccio che daranno voce ai
testimoni – di diverse esperienze ed estrazioni sociali
– dell’attentato all’Arciduca Francesco Ferdinando. I
personaggi attendono il pubblico in diversi luoghi, in
un’ambientazione suggestiva e storicamente appropriata,
e danno voce allo sgomento, alla pietas, all’angoscia
che quel drammatico episodio portò in ognuna
delle loro vite, aprendo la strada alla prima guerra
mondiale.

                              orchestra FVG

Dal 27 luglio all’8 agosto alle 19.30, infine, andrà in
scena “Shakespeare in the Park” una novità assoluta a
cura di Paolo Valerio, che coinvolgerà molti degli
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attori di riferimento dello Stabile: Filippo Borghi,
Emanuele Fortunati, Ester Galazzi, Andrea Germani,
Riccardo Maranzana,
Francesco Migliaccio, Jacopo Morra, Zoe Pernici, Maria
Grazia Plos.
Lo spettacolo sarà molto suggestivo e renderà
Shakespeare protagonista dei tramonti estivi a Miramare,
dove Massimiliano d’Asburgo, riconoscendogli un ruolo
fondamentale nella propria cultura, pone un suo busto
assieme a quelli di Omero, Dante e Goethe.         Paolo
Valerio vi delinea un doppio itinerario, connotato dalla
passione, dalle emozioni e dalla     bellezza: spaziale
(toccando diversi punti del Parco e del Castello) e
letterario (attraversando la produzione drammaturgica e
poetica del grande elisabettiano). Gli spettatori divisi
in gruppi, si muoveranno negli spazi di Miramare
ascoltando versi dai sonetti, dialoghi dalle opere
teatrali, ma potranno anche essere catturati da momenti
musicali o coreografici, incontrare i personaggi dei
drammi e delle commedie più amati, incastonati in uno
sfondo naturale incantevole e perfettamente armonizzato
ai contenuti. Lo spettacolo si avvierà al tramonto e
proseguirà fino allo svanire della luce naturale.
I biglietti per tutti gli spettacoli saranno disponibili
a partire da martedì 15 giugno presso i punti vendita
consueti del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e
sui circuiti internet. È fortemente consigliato
l’acquisto in prevendita, vista la limitatezza dei posti
disponibili.
Per “Sinfonia Dante” il prezzo dei biglietti sarà di €30
(Intero) e €25 (ridotto); per “I bagni di
Trieste” e “A Sarajevo il 28 giugno” €8 (Intero) ed €5
(Ridotto) e per “Shakespeare in the Park” €12 (Intero)
ed €8 (Ridotto).
Riservato agli abbonati del Teatro Stabile regionale il
pacchetto completo per vedere tutti gli
spettacoli ad €36
Rally Italia-Sardegna: un
pizzico di fortuna e tanta
esperienza    portano     la
vittoria a Sebastien Ogier

Conta la fortuna, d’accordo, ma anche l’esperienza gioca la
sua parte, si potrebbe riassumere così la vittoria di
Sebastien Ogier al Rally Italia-Sardegna. La gara sull’isola
dei 4 mori ha regalato molti colpi di scena fin da subito con
un paio di uscite di strada e guasti meccanici che hanno
condizionato il prosieguo del rally per Teemu Suninen
(cappottamento alla prima PS) e Kalle Rovanpera (guasto alle
sospensioni) ma soprattutto ha consegnato la vittoria al
tenace francese Sebastien Ogier (Toyota Yaris Wrc Plus) che,
navigato dal fido Julien Ingrassia, ha fatto valere infine
tutta la sua esperienza.
Ogier

  Tanak

Ott Tanak ha rivestito il ruolo di lepre fin dall’inizio e
sembrava avere una marcia in più rispetto agli avversari, la
sua Hyundai i20 Coupè Wrc Plus scaricava meglio a terra tutta
la potenza accumulando secondi di vantaggio sui diretti
inseguitori. Il colpo di scena che ha deciso le sorti del
rally è arrivato nella PS 12 di sabato mattina, quando Ott
Tanak, come riportato nei servizi precedenti, è stato
costretto al ritiro causa il danneggiamento di una sospensione
provocato dall’urto contro un roccia in traiettoria. Fino a
quel momento Sebastien Ogier e Dani Sordo si erano alternati
più volte al secondo posto della classifica assoluta spingendo
al massimo per cercare di andare a prendere Tanak.

  Sordo

Ma questo non è stato l’unico ritiro eccellente della
durissima gara sarda, il pomeriggio di sabato ha visto anche
la dipartita di Dani Sordo (Hyundai i20) causa una uscita di
strada quando era lanciato all’inseguimento di Sebastien Ogier
che nel frattempo era balzato al comando, lo spagnolo ha così
visto sfumare la rincorsa alla prima posizione ed il possibile
triplette in Sardegna. A quel punto il vantaggio accumulato da
Ogier è stato sufficiente per controllare la gara e
permettergli di vincere il Rally Italia-Sardegna 2021
La vettura di Dani Sordo danneggiata dall’uscita di
  strada di sabato pomeriggio

Dicevano della durezza della gara in terra sarda, il percorso
proposto quest’anno – con la partenza cerimoniale ad Alghero
ed il quartier generale e l’arrivo ad Olbia – presentava
numerose prove nuove (o parte di alcune già utilizzate
precedentemente ma modificate nel chilometraggio e nel senso
di marcia) e, per quanto di gradimento dei piloti, alcune
presentavano un fondo decisamente sconnesso e accidentato
rispetto a quelle delle passate edizioni. Anche le gomme ne
hanno risentito parecchio, vuoi per l’asprezza delle prove,
vuoi per le problematiche che le Pirelli Scorpion continuano a
portarsi dietro, le prove speciali dopo il passaggio delle
vetture erano disseminate di brandelli di gomma. Da rilevare
le parole di fuoco di Mads Ostberg nei confronti delle Pirelli
ed il gesto di stizza del suo navigatore che ha lanciato il
quaderno delle note all’interno dell’abitacolo al termine di
una PS dove si sono ritrovati con una gomma forata pur stando
attenti a non prendere alcun rischio.
Un brandello di pneumatico ritrovato in prova speciale

Ostberg
Nel week end si è svolta anche la tappa del CIRT,uno
striscione a supporto del progetto di Rachele Somaschini
impegnata pure lei sulle strade sarde.
Fourmaux

Dura la vita dei commissari di percoroso, orari
estenuanti e trasferte lunghissime…… un buon caffè e via!
Ritornando ancora per un attimo sul percorso di questa
edizione del Rally Italia-Sardegna, abbiamo avuto modo di
sentire molte opinioni degli spettatori presenti sull’sola
riguardo al trasferimento del rally ad Olbia ed è emerso il
parere unanime circa l’indiscussa bellezza dei tracciati delle
precedenti edizioni con partenza ed arrivo ad Alghero, a
cominciare dallo Shakedown di Olmedo fino alla meravigliosa
Power Stage sul mare dell’Argentiera. La riproposizione del
rally nella città di Olbia (l’ultima volta fu nel 2013, ndr)
ha riportato la gara alle origini ma gli scenari che offrono
l’ovest della Sardegna, Alghero compresa, paiono essere
rimaste nel cuore degli appassionati che ne invocano a gran
voce il ritorno.
Detto della vittoria di Ogier, analizziamo i risultati degli
altri piloti:
Ogier

Elfyn Evans si è classificato al secondo posto garantendo così
la doppietta alla Toyota anche in questa occasione ma è
sembrato meno combattivo del solito, forse ha lasciato troppe
energie nel giro in mountain bike che si è concesso il giorno
precedente alla gara lungo le meravigliose stradine
dell’isola.
Evans

Evans
Evans

Evans
Evans

Terzo posto per Thierry Neuville (classifica fotocopia di
quella del Rally di Croazia per le prime tre posizioni), la
Hyundai si è mantenuta quasi sempre ai vertici della gara ma
il belga anche in questa occasione ha commesso alcuni dei suoi
piccoli errori che continuano a relegarlo nel ruolo di eterno
secondo in campionato.
Neuville

Neuville
Neuville

Quarto il sempre più consistente e maturo Takamoto Katsuta,
sicuramente lontano dai primi a livello di tempi ma uomo
squadra che svolge il suo compitino – pur con qualche errore
pure lui – e porta punti in casa Toyota.
Katsuta

Prestazione da incorniciare invece per Jari Huttunen, quinto
assoluto e primo di Wrc2 con la Hyundai R5, una gara sofferta
ma portata a termine con il miglior risultato possibile
davanti a Mad Ostberg e, a seguire, Rossel, Solans, Lopez e
Bulacia; il fatto che nella top ten dal quinto posto in poi ci
siano solo vetture del Wrc2 la dice lunga sulla durezza della
gara.
Huttunen

Huttunen
Rossel

Lopez
Bulacia

Rovanpera
Rovanpera

Rovanpera
Rovanpera

Sordo
Sordo

Sordo
La Ford invece continua a non vedere la luce in fondo al
tunnel, con Suninen uscito alla prima prova e Greensmith con
problemi meccanici che non gli permettono di terminare la
giornata di venerdì, la squadra di Malcom Wilson veleggia
nelle retrovie della classifica e pare non trovare il bandolo
della matassa.
Suninen

Greensmith
Greensmith

  Greensmith

Il 18° Rally di Sardegna ha visto finalmente il ritorno del
pubblico sulle prove speciali, la Sardegna è passata in zona
bianca pochi giorni prima dell’inizio della gara ma il breve
tempo intercorso non ha probabilmente permesso a tutte le
strutture ricettive di prepararsi al meglio per l’evento,
molti hanno infatti lamentato l’incertezza e le difficoltà di
programmazione idi iniziative per il ritorno del pubblico.
L’importante comunque è che la gara, con le misure di
sicurezza e prevenzione adottate, abbia potuto svolgersi al
meglio portando una parvenza di normalità nel campionato del
mondo rally. Prossimo appuntamento con il Wrc il Safari (in
Kenya) da 24 al 27 giugno.

  Dani Sordo
Lospitalità del popolo sardo è unica, qui il redattore di
questa testata con dei ragazzi sardi ai quali va tutto il
nostro ringraziamento (Foto Eli-Plume Sport)

Si prepara una ricetta tipica sarda: pecora bollita
Ogier
Servizio Dario e Guendy         Furlan;    foto     Dario   Furlan
(darionnenphotographer)

GUARNERIUS AL TEATRO DEI
FABBRI SABATO 12 E DOMENICA
13 GIUGNO
A TRIESTE IL 12 E 13 GIUGNO IL TEATRO INCERTO SI FA IN
QUATTRO: ANGELO FLORAMO SI UNISCE AL CELEBRE TRIO COMPOSTO DA
FABIANO FANTINI, CLAUDIO MORETTI E ELVIO SCRUZZI,      PER IL
DEBUTTO DI GUARNERIUS, SPETTACOLO IRRIVERENTE MA SOPRATTUTTO
DIVERTENTE ISPIRATO ALLA VITA DI GUARNERIO D’ARTEGNA FONDATORE
DELLA BIBLIOTECA CIVICA DI SAN DANIELE

COPRODOTTO   DALLA   CONTRADA   TEATRO    STABILE    DI   TRIESTE,
BONAWENTURA/TEATRO MIELA TRIESTE, A.ARTISTIASSOCIATI GORIZIA E
CSS TEATRO STABILE DI INNOVAZIONE DEL FVG

«Queste storie andranno avanti per secoli, secolorum!». In
arrivo a Trieste sabato 12 e domenica 13 giugno al Teatro dei
Fabbri, alle 19, Guarnerius, mangjâ libris e sfueâ parsuts, il
nuovo spettacolo tutto da ‘gustare’ e da ridere, un viaggio
ironico ambientato nel 1400 ricco di parallelismi con i giorni
nostri, del comico trio teatrale Teatro Incerto, insieme ad
Angelo Floramo. Si tratta di una importante co-produzione che
vede insieme i quattro Teatri di Produzione e Ospitalità della
Regione Friuli Venezia Giulia La Contrada Teatro Stabile di
Trieste, Bonawentura/Teatro Miela Trieste, a.ArtistiAssociati
Gorizia, CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, dedicata
alla fine del Patriarcato di Aquileia, tema culturale del
2020.    Concepito assieme allo studioso e storico dalla
formidabile capacità narrativa Angelo Floramo, presenza
speciale anche sulla scena, Guarnerius attraversa la vita di
Guarnerio d’Artegna uno tra i più importanti umanisti friulani
che, nel morire, lasciò alla Comunità di San Daniele del
Friuli la Biblioteca Guarneriana, una tra le prime biblioteche
pubbliche in Europa.    Con alle spalle quasi quarant’anni di
carriera, il trio inossidabile composto da Fabiano Fantini,
Claudio Moretti e Elvio Scruzzi è pronto nuovamente a
debuttare con questa nuova commedia, tutta da ridere, a
Trieste, per l’occasione in versione italiana, il 12 e 13
giugno al Teatro dei Fabbri di Trieste alle 19. Per la prima
volta assieme, anche in scena, i quattro interpreti si sono
immaginati uno spettacolo che può essere paragonato a una di
quelle allegorie medievali attraverso le quali i chierici
vaganti o i predicatori di strada raccontavano temi profondi
mescolando insieme sapori semplici, e forse per questo
universali, comprensibili da tutti intriso qui con una
manciata di ilarità. Le conoscenze di un esperto filologo
medievale come Angelo Floramo e la sapienza comica popolare
del trio friulano si fondono mirabilmente, fra sacro e
profano, citazioni colte e trovate popolari, in perfetto
stile “Incerto”. Guarnerius racconta nel tempo di un viaggio
la vita del grande umanista friulano Guarnerio d’Artegna, il
fondatore della Biblioteca civica di San Daniele. A pochi
giorni dalla sua morte, nel 1466, i Signori di San Daniele
incaricano due cramars, due venditori ambulanti, Firmino Fares
(Fabiano Fantini), un erbolâr che commercia in cataplasmi ed
unguenti e Brôs di Giovachin (Claudio Moretti), sedonâr ma non
solo, insieme al calzolaio Tilio dai Sartorus (Elvio Scruzzi),
di portare la triste notizia ad un grandissimo amico
dell’umanista friulano, un tale Adelmo Selvaticus (Angelo
Floramo), priore della Badia di San Gallo in Svizzera,
fratello del più celebre Michele, ottimo amanuense
guarneriano. Il testo è intriso di attualità e di parallelismi
con i giorni nostri, esilaranti le varie vicissitudini dei
protagonisti per raggiungere l’amico: accompagnati da un
prosciutto di San Daniele, come omaggio prezioso, lo
raggiungeranno dopo mascherine, lasciapassare e certificati
(siamo negli anni della peste), derubati dei soldi e con
l’aiuto di improbabili passeur.

Prevendite presso le biglietterie del Teatro Bobbio (da lunedì
a venerdì dalle 9 alle 13) e del TicketPoint (Corso Italia,
6/c dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.30 da lunedì a
sabato) e al Teatro dei Fabbri prima un’ora prima dello
spettacolo.

2 allegati
MORE THAN JAZZ 2021, IL
SALOTTO  UDINESE TORNA  A
TINGERSI DEI COLORI DELLA
MUSICA
L’edizione della scorsa estate, con uno spettacolare concerto
dei Brunotwix, aveva salutato gli oltre 2 mila spettatori che
avevano seguito l’intero programma. Un variopinto cartellone
che aveva trasformato il cuore di Udine in un unico grande
salotto all’insegna della musica e della socialità.

Torna, più carica che mai, la nuova edizione di More Than
Jazz, la rassegna organizzata da Simularte che sarà un vero e
proprio accompagnamento musicale dell’estate udinese, un
happening capace di intrattenere e catturare il pubblico, sia
quello seduto, sia, come successo l’anno scorso, tutti quelli
che, passeggiando nelle calde serate estive, non esitavano a
fermarsi “a bordo piazza” per ascoltare e applaudire i
musicisti.

More Than Jazz sarà la costante presenza di UdinEstate, dal 1
luglio al 26 agosto, proponendo 9 spettacoli dal vivo ad
ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria nella
suggestiva piazza Libertà e, per la prima volta in caso di
maltempo, nella vicina piazza Venerio che, per l’occasione,
sarà interamente coperta per accogliere gli eventi anche sotto
la pioggia.

«La ritrovata mobilità – spiega il presidente di
Simularte, Federico Mansutti – ci ha permesso quest’anno di
poter ospitare artisti e pubblico europei riaccendendo la
curiosità nella scoperta dei territori, del patrimonio
artistico e culturale della regione. La programmazione –
prosegue – prevede dunque una serie di concerti ispirati alla
connessione artistica tra l’Italia e l’Europa e gli artisti
che si esibiranno saranno locali, nazionali e stranieri».

L’appuntamento settimanale con il grande jazz all’aperto

Si rinnova l’appuntamento settimanale dei concerti, ogni
giovedì alle 21.30 in piazza Libertà. Come per la scorsa
edizione, More Than Jazz avrà il suo cuore pulsante a Udine,
ma saranno inoltre in programma spettacoli in altri comuni
friulani: Manzano (Rosazzo), Reana del Rojale e Tavagnacco.

Una produzione originale inedita con 4 giovani musicisti
europei

Novità di quest’anno la residenza artistica del Maestro Enrico
Pieranunzi, tra i più noti e apprezzati protagonisti della
scena jazzistica internazionale, che lo vedrà, guidare un
ensemble di 4 studenti selezionati per l’occasione da
prestigiose università o realtà musicali europee: St. Louis
College Of Music di Roma, Kug Conservatorio di Graz (Austria),
Hkb università delle arti di Berna (Germania) e festival jazz
di Edimburgo (Scozia). Il concerto del 5 agosto sarà frutto
del lavoro di tre giorni con il Enrico Pieranunzi e i giovani
musicisti.

Il programma

Ad inaugurare More Than Jazz sarà, giovedì 1 luglio, John De
Leo e la sua voce-strumento. Gli standard in versione rock and
roll e i temi delle canzoni di Elvis Presley e Stray Cats
saranno riproposti in chiave improvvisativa e abbinati a brani
inediti. Un serissimo gioco di stilemi e linguaggi antipodici
che coinvolgerà quattro musicisti eccelsi e dalle larghe
vedute: oltre a John De Leo alla voce, Enrico Terragnoli alla
chitarra, Stefano Senni al contrabbasso, Fabio Nobile alla
batteria.
Tanti gli ospiti che calcheranno il palcoscenico di piazza
Libertà. Il pubblico friulano potrà applaudire per la prima
volta in assoluto la Jeunesse Musicale World Big Band, la più
importante orchestra internazionale di jazz giovanile al
mondo, composta da 21 talentuosi musicisti selezionati
attraverso un’audizione globale. La band, diretta dal
trombonista Luis Bonilla, lavora ogni anno con alcuni dei
migliori musicisti e compositori del pianeta e si esibisce in
tournée in prestigiosi festival europei.

In programma tre eventi speciali in collaborazione con la casa
discografica Cam Jazz di Roma e New York, con la
partecipazione degli Aires Tango, band attiva dal 1994 da
un’idea del sassofonista argentino Javier Girotto che fonde le
sonorità argentine con le modalità espressive tipiche del
jazz; i WiFi CaBel, progetto originale nato dalla partnership
con “kultur:lx” e Cam Jazz, quartetto di musicisti italiani e
lussemburghesi che non mancherà di stupire il pubblico con un
divertente gioco dal titolo “Unplugged” carico di
elettricità; Francesco Bearzatti Tinissima 4et con il progetto
“Zorro”, che sta riscontrando successi in tutta Europa.

Dall’Austria la band Jbbg Smål Gran Riserva guidata dal
sassofonista Heinrich von Kalnein e dal trombettista Horst-
Michael Schaffer; dalla Germania il Tingvall Trio, una delle
band di riferimento dell’ultimo decennio, apprezzata nel
mondo. Due degli esempi fra i più importanti del jazz moderno
europeo.

A rappresentare la regione Friuli Venezia Giulia oltre a
Francesco Bearzatti, un‘imperdibile serata dedicata alla
grande Mina, le cui sonorità del jazz americano, sempre
presenti nelle sue interpretazioni, hanno dipinto un affresco
senza tempo dei suoi classici nella canzone italiana. Ad
interpretare brani intramontabili sarà Lorena Favot, una delle
voci più interessanti e creative del panorama regionale e
nazionale, unita alla bravura di tre eccezionali musicisti
come il pianista Rudy Fantin, il contrabbassista Andrea
Zullian e il batterista Luca Colussi.

Le prenotazioni

Basta questo a dare l’idea di un festival che anche quest’anno
non mancherà di inanellare un sold out dietro l’altro come la
passata stagione, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza
Covid19. Le prenotazioni dei 200 posti disponibili per ogni
concerto saranno attive a partire già da oggi, 10 giugno, sul
sito www.morethanjazz.it, via telefono al numero 0432 1482124
dal lunedì al sabato dalle 16 alle 19 o via email
all’indirizzo biglietteria@simularte.it.

I partner e gli sponsor

More Than Jazz 2021 si avvale del sostegno della Regione, del
Comune di Udine e della Fondazione Friuli e tra
gli sponsor annovera CrediFriuli, Ceccarelli Group, Ristorante
Alla Vedova, Prontoauto, Kopy Print+Gadgets. Il festival vede
come partner ufficiali, inoltre, i Comuni di Udine e di Reana
del Rojale, Confcommercio Imprese per l’Italia di Udine,
Fondazione Filippo Renati, Associazione Culturale Vigne
Museum, Cam Jazz, St Luis College Of Music (Roma), Jbbg Jazz
Big Band Graz, Natango Music (Graz), Comitato Italiani
all’Estero di Bruxelles e Società Dante Genk.

Canzone d’autrice: il 14 e 15
luglio   il   Premio   Bianca
d’Aponte
Aversa tornerà ad essere per due giorni la capitale italiana
della canzone d’autrice. Si terrà infatti il 14 e 15 luglio il
recupero della finale della 16a edizione dell’unico contest
italiano riservato a cantautrici, inizialmente prevista nello
scorso mese di ottobre e poi rinviata per le disposizioni
legate all’emergenza sanitaria.

In gara saranno BamBi da Napoli, Simona Boo da Termoli
(Campobasso), Ebbanesis da Napoli, Lamante da Piovene
Rocchette (Vicenza), La Zero da Piano di Sorrento (Napoli),
Lucrezia da Bologna, Miglio da Brescia, Elena Romano da
Firenze, Sara Romano da Monreale (Palermo), Veronica da Aversa
(Caserta), Chiara White da Firenze.

Le serate si terranno negli spazi esterni del Liceo
Scientifico Fermi, con inizio alle ore 20. Sarà possibile
seguirle in streaming sulla pagine Facebook del Premio Bianca
d’Aponte e di Rai Radio 1, media partner ufficiale
dell’evento.

Madrina di questa edizione è Arisa, che ha confermato la sua
disponibilità a partecipare alla serata finale, in cui
interpreterà “Cantico dei matti” di Bianca d’Aponte (la
cantautrice a cui la manifestazione è dedicata), insieme ad
alcuni suoi brani. Avrà inoltre il compito di presiedere la
giuria.

Il 14 luglio invece ci sarà spazio per la Nuova Compagnia di
Canto Popolare, che riceverà un Premio alla carriera dalla
Città di Aversa.

L’apertura di entrambe le serate sarà affidata a Cristiana
Verardo, vincitrice del concorso nell’ultima edizione, ma in
veste di ospiti saliranno sul palco anche i Têtes de Bois, gli
A’67, Giuseppe Anastasi, Brunella Selo e Alfina Scorza. Altri
ospiti saranno annunciati nelle prossime settimane.

La conduzione sarà affidata a Carlotta Scarlatto e Ottavio
Nieddu, mentre la direzione artistica è di Ferruccio Spinetti.
Molti i riconoscimenti in palio. Alla vincitrice assoluta
andrà il Premio Bianca d’Aponte, con borsa di studio di €
1.000, la partecipazione come ospite alla prossima edizione
del Premio e tre concerti di presentazione prodotti da Doc
Live. Per chi si aggiudicherà il Premio della Critica “Fausto
Mesolella” è prevista una borsa di studio di € 800. Verranno
inoltre assegnate menzioni per miglior testo, migliore musica
e migliore interpretazione.

Il contest darà anche diritto a un contributo di € 10.000 per
un tour di sei date all’artista vincitrice (o, in mancanza dei
requisiti richiesti, a una delle altre finaliste), contributo
che sarà riconosciuto dal Nuovo Imaie ai sensi del regolamento
e del bando art. 7 L. 93/92, settore audio Premi e Concorsi
anno 2020.

Tra i premi in palio da parte di enti e associazioni esterne
all’organizzazione ci sono: quello dell’etichetta Suoni
dall’Italia di Mariella Nava, con la proposta di una possibile
collaborazione artistica; quello di Soundinside Basement
Records, con la realizzazione di un video live in studio;
quello del Virus Studio, “Premio ’Na stella” (titolo di una
canzone di Mesolella), con l’incisione di un brano con la
produzione artistica di Ferruccio Spinetti; quello
dell’etichetta femminile “Maieutica Dischi” di Veronica Marchi
(vincitrice della prima edizione del Premio) per la produzione
e pubblicazione di un brano.

La giuria, come ogni anno, sarà costituita da affermate
cantautrici, cantautori, autori, compositori, giornalisti del
settore, addetti ai lavori e operatori culturali, suddivisi in
due giurie: quella per il premio assoluto e quella per il
premio della critica, intitolato a Fausto Mesolella, storico
direttore artistico della manifestazione.

Il Premio Bianca d’Aponte è promosso dall’Associazione
Musicale Onlus Bianca d’Aponte, con partner privilegiato il
Comune di Aversa.

Partner sono: Emergency, M.A.U., NuovoImaie, Doclive, Suoni
dall’Italia, Premio Andrea Parodi, L’Isola che non c’era,
Blogfoolk, Virus Studio, Soundinside Basement Records,
Associazione Virginia Vita.

È intanto in atto la selezione per la la 17a edizione, il cui
bando di concorso si è chiuso nelle scorse settimane. Le
finali sono in programma il 22 e 23 ottobre.

Per maggiori info: 335 7665665 – 335 5383937, oppure alla
mail info@biancadaponte.it

VICINO/LONTANO ON, LUNEDI’ 14
GIUGNO LA SCRITTRICE MAAZA
MENGISTE, VINCITRICE PREMIO
VON REZZORI, RACCONTA LE
“DISTANZE”    VISTE   DALLA
LETTERATURA
Distanze: può contribuire a colmarle la letteratura? Nel caso
del tempo e della memoria collettiva una risposta, implicita
ma dirimente, arriva dal l’intenso libro dell’autrice Maaza
Mengiste, “Il re ombra”, finalista Booker Prize 2020,
pubblicato in Italia da Einaudi, fresco vincitore della XV
edizione del premio Gregor Von Rezzori – Città di
Firenze. Nata ad Addis Abeba ma residente a New York, dove
insegna scrittura creativa al Queen’s College, Maaza Mengiste
con la sua opera riannoda i fili della storia e della memoria
riportandoci negli anni della Guerra d’Etiopia. Un profondo
“iato” nella memoria storica italiana, perché tuttora
fatichiamo a fare i conti con il nostro passato coloniale. Di
questa e altre “distanze”, anticipando il filo rosso tematico
della 17esima edizione del festival vicino/lontano – che si
terrà, in presenza, dal 1° al 4 luglio a Udine – la scrittrice
Maaza Mengiste dialogherà lunedì 14 giugno, per il terzo
appuntamento dell’edizione 2021 di Vicino/lontano ON, in
streaming sul canale youtube e sulla pagina facebook di
vicino/lontano. L’intervista sarà curata da Sergia Adamo,
docente di Letterature comparate e Teoria della letteratura
all’Università di Trieste, redattrice di “aut aut” e
componente del comitato scientifico di vicino/lontano. Il
dialogo sarà ospitato nello studio televisivo messo a
disposizione da Entract multimedia.

Pubblicato nella traduzione di Anna Nadotti, “Il re ombra” di
Maaza Mengiste è una potente narrazione storica, un romanzo
forte, originale e appassionante che riporta alla tragedia
dell’invasione italiana dell’Etiopia e alla resistenza eroica
di un popolo. L’autrice adotta un duplice spicchio visuale,
quello etiope e quello italiano, filtrandolo attraverso lo
sguardo delle donne. “Il re ombra” si apre e si chiude nel
1974 alla stazione ferroviaria di Addis Abeba, racchiudendo la
genesi della Guerra d’Etiopia, nel 1935, e l’epilogo
vittorioso della resistenza etiope nel 1941, in una narrazione
polifonica. È Hirut, giovane donna orfana entrata nella casa
del capo guerriero Kidane, il vero demiurgo della vicenda con
l’invenzione geniale del “Re ombra”, il mite pastore Minim
così somigliante all’imperatore esiliato Selassié.

Vicino/lontano ON si concluderà lunedì 21 giugno con il
dialogo dedicato a Forensic Architecture, il gruppo di ricerca
della Goldsmiths University di Londra che impiega le
tecnologie digitali più avanzate per ricostruire gli scenari
in cui si verificano casi di violazione dei diritti umani. A
dialogare con la ricercatrice Dimitra Andritsou sarà Michele
Bonino, docente di Composizione architettonica e urbana al
Politecnico di Torino.

Info e dettagli: vicinolontano.it

E.L.

La stagione dei festival
riparte  dall’OverJam in
Slovenia
  Appuntamento imperdibile dal 5 all’8 agosto 2021 a Tolmino
Dopo una pausa forzata di un anno, è con grande emozione che
viene annunciata la nuova edizione dell’OverJam International
Reggae Festival dal 5 all’8 agosto 2021, come di consueto
a Tolmino (Slovenia) nella splendida cornice del fiume Isonzo.

Mai come quest’anno si tratta di un appuntamento imperdibile
per tutti coloro che non solo amano la musica reggae, ma che
soprattutto desiderano trascorrere di nuovo una splendida
vacanza immersi nella natura all’interno di un festival dalle
vibes inconfondibili.
L’evento naturalmente si svolgerà in totale sicurezza e
seguendo le norme anti-Covid vigenti in Slovenia e sarà cura
dell’organizzazione informare il pubblico in merito per tempo.

In attesa di conoscere gli artisti confermati, si informa che
i biglietti comprati per l’edizione del 2020 restano validi,
sarà sufficiente presentarsi con il codice QR ricevuto al
momento dell’acquisto. Qualora non fosse possibile usufruirne,
potranno essere ceduti o venduti seguendo le indicazioni
ricevute scrivendo a tickets.2020@overjamfestival.com.
I     nuovi     biglietti       sono     acquistabili     al
link shop.overjamfestival.com e le prevendite manterranno il
prezzo attuale di 105€ fino al giorno 15 luglio 2021.

Successivamente, sia in prevendita che presso la biglietteria
del festival, il costo sarà di 135€ per l’intero evento o 49€
per la singola giornata. I biglietti includono l’accesso al
campeggio, commissioni e spese di biglietteria e numerosi
servizi. I bambini fino a 12 anni entrano gratis.

Per rimanere sempre informati è possibile visitare il sito del
festival overjamfestival.com e i relativi account social.

DANIELE SILVESTRI tourbinario
a   TOLMEZZO    (UD),    Pra’
Castello sabato 31 luglio
2021 ore 18 – MusiCarnia 2021
DANIELE SILVESTRI   “TOURBINARIO”

Sabato 31 luglio ore 18      Tolmezzo – Pra’ Castello Live
– MusiCarnia 2021

Evento Euritmica in collaborazione con   Comune di Tolmezzo /
Carnix Project / vicino/lontano

 Prevendite aperte su ticketone.it e in tutti i punti vendita

abituali

Tolmezzo, 10 giugno 2021 – Daniele Silvestri torna sul palco
questa estate con il suo molteplice e sfaccettato Tourbinario,
che prenderà percorsi differenti in base alla location e
all’atmosfera che lo ospiterà. Il cantautore romano sarà
a Tolmezzo (Ud), a Pra’ Castello, sabato 31 luglio (alle 18)
per un concerto organizzato da MusiCarnia/Euritmica, inserito
nel cartellone della manifestazione Pra’ Castello Live, con
la collaborazione di Carnix Project, del Comune di Tolmezzo
e dell’Associazione Culturale vicino/lontano.
Quello di Daniele sarà un itinerario tra Festival, Arene e
Teatri all’aperto, senza troppi tragitti prestabiliti che
regalerà al pubblico versioni inedite dei brani più amati
dell’artista, che si esibirà in quartetto con i fiati di Marco
Santoro, le tastiere e sintetizzatori di Gianluca Misiti e la
batteria e percussioni di Piero Monterisi.

Daniele Silvestri attraverserà l’Italia dal 10 luglio con
questo nuovo tour che lo vedrà vestire pienamente anche il
ruolo di musicista.

“Binario” come aggettivo, nel dualismo delle formazioni e
della sua essenzialità, ma “binario” anche come sostantivo,
come rotaie di un viaggio che può portare in più direzioni: la
nuova tournée sarà una sorpresa per il pubblico. «A occhio e
croce sarà un’estate trafficata, finalmente. Io non saprei
cosa scegliere. Ecco, diciamo che sono contento di averla
ulteriormente intasata ed eventualmente complicato le scelte.
In caso, sappiate che il mio sarà un tour semplice, direi
quasi… binario. Che sia una bella estate per tutti!», ha
scritto Daniele nella sua pagina Facebook.

Poliedrico come pochi artisti in Italia, Silvestri torna in
concerto dopo le produzioni con la Magical Mystery Band, e ad
un anno esatto dal tour “La cosa giusta” che lo aveva portato
ad esibirsi (anche nella nostra regione, a Grado, per Onde
Mediterranee Festival), nonostante le tante difficoltà legate
alle normative anticovid, per riportare lavoro alla sua crew.
Il Tourbinario è prodotto e organizzato da OTR Live.

I biglietti (€ 22 + d.p.) sono già in vendita su TicketOne e
circuiti collegati.

Info: +39 0432 17020214 – tickets@euritmica.it
Sabato 12 giugno: Suoni in
Movimento al Santuario di
OROPA (BI)
Il secondo appuntamento della rassegna di Suoni in Movimento è
il 12 giugno ad Oropa: nella splendida cornice tra la Basilica
Antica e l’Oasi del WWF al Giardino Botanico di Oropa. Fra un
concerto di musiche barocche dell’Ensemble Collegium Pro
Musica in programma alle 15,00 alla Basilica Antica dal
titolo Quando fiorisce il mandorlo e la visita guidata alle
16,30 al Giardino Botanico di Oropa, una giornata dedicata
alla magia e alla suggestione che sanno regalare solo le
pendici del Santuario di Oropa.
Protagonisti del concerto – un Reading concert con testi
originali e musica sacra e barocca – Mariagrazia
Liberatoscioli, interprete dei testi e voce recitante, Stefano
Bagliano ai flauti dolci e Massimiliano Faraci al clavicembalo
impegnati in un omaggio alle Donne ai piedi della Croce, a
coloro che accolgono fra le braccia il corpo morto di Cristo
per scoprire fra le pieghe del dolore il miracolo della
Resurrezione. In programma musiche di musiche di G. B. Riccio
(fine XVI sec. – XVII sec.), Francisco C. de Arauxo
(1584-165), Jacob Van Eyck (1590-1657), Gerolamo Frescobaldi
(1583–1643), Giovanni Paolo Cima (1570-1622), Benedetto
Marcello (1686-1739) e Antonio Vivaldi (1678-1741).

                             “Ave Maria” pronuncia Lucia,”
                             ora pro nobis” risponde Magda.
                             “Fiat voluntas tua” è il sì di
                             Gioella.
                             Tre donne ai piedi della croce.
                             Tre Desolate che accolgono tra
                             le braccia Gesù morto iniziando
                             un cammino di redenzione che le
porterà a vivere con gioia il Risorto. Un caleidoscopio di
figure femminili che rappresentano le infinite sfaccettature
dell’umanità di Maria la madre di Gesù, che pur nel dolore,
nella fatica quotidiana, nelle delusioni, nelle attese, nelle
notate, non ha mai perso la pace perché nel suo cuore
conservava unicamente una sola verità: fare con serenità la
volontà di Dio sempre, ovunque e in ogni circostanza.
Sarà proprio l’abbraccio a Gesù Crocifisso, l’accettazione
della Sua volontà, a far sì che il dolore possa essere
sublimato e il venerdì santo vinto dalla Pasqua di
Resurrezione.

Il programma della giornata

ore 15.00 concerto Basilica
Antica
“Quando fiorisce il mandorlo”
Reading concert con testi
originali e musica sacra e
barocca
Ensemble Collegium Pro Musica
Mariagrazia Liberatoscioli testi e voce recitante
Stefano Bagliano flauti dolci
Massimiliano Faraci clavicembalo

Musiche
G. B. Riccio (fine XVI sec. – XVII sec.)
Da Le divine lodi musicali: Canzone strumentale

Francisco C. de Arauxo (1584-165)
Tre Glosas sobre el canto llano de la Immaculada Concepcion
Jacob Van Eyck (1590-1657)
Pavanae Lachryma

Gerolamo Frescobaldi (1583–1643)
Toccata per clavicembalo

Giovanni Paolo Cima (1570-1622)
Sonata in Re da Concerti ecclesiastici
Sonata in Sol da Concerti ecclesiastici

Benedetto Marcello (1686-1739)
Chiacona per clavicembalo

Antonio Vivaldi (1678-1741)
Sonata RV 46, versione in Fa maggiore per fauto e b.c.
Largo – Allegro – Largo – Allegro

ore 16.30 Visita guidata Giardino Botanico
Se vi capita di vedere la peonia, il giglio martagone e
l’arnica montana in compagnia della rosa rugosa della Cina,
della primula himalayana, oppure della calluna, della
campanula incisa o della stella alpina, probabilmente siete
nel Giardino Botanico di Oropa. Che non è la Torre di Babele
dei vegetali, ma piuttosto un piccolo “feudo” del Regno delle
Piante dove sono raccolte rappresentanti delle principali
categorie utilizzate dai botanici per suddividere le oltre
250.000 specie diffuse sul nostro pianeta. Nel Giardino
Botanico di Oropa a 1200 m di quota, solo artificio, studio e
cure costanti rendono possibile la difficile convivenza tra le
specie di vegetali, sottospecie e varietà, all’interno di una
superficie di 10.700 metri quadrati. Ricco di piante, ma anche
di itinerari, spunti e attività per adulti e bambini, il
Giardino di Oropa è visitato, tra maggio e settembre,
mediamente da oltre 7.000 visitatori. Il Giardino si visita a
piedi: è d’obbligo lasciare traffico, rumori e ansie ai
parcheggi del Santuario, in prossimità della stazione della
Funivia che porta al Mucrone. Per il suo carattere
dimostrativo e suggestivo, la struttura contribuisce ad
avvicinare il pubblico al mondo delle piante e cerca di
destare rispetto per la natura. Svolge attività di
conservazione delle piante minacciate e porta avanti progetti
di conservazione di specie a rischio, collaborando con la
Banca del germoplasma vegetale della Regione Piemonte. Il
Giardino Botanico di Oropa è gestito dal WWF Biellese su
incarico del Comune di Biella dal 1998, i servizi sono
assicurati dalla Coop. Clorofilla. Fa parte del Sistema delle
Oasi WWF ed è inserito nell’elenco ufficiale delle aree di
elevato interesse botanico (L.R. nr. 22/1983) della Regione
Piemonte. Al suo interno vengono coltivate circa 500 specie e
varietà di piante. La suddivisione delle specie spontanee per
ambient rende facilmente osservabili, in un’area ristretta,
gran parte della flora spontanea della Riserva di Oropa. Le
collezioni di piante ornamentali alpine sono invece coltivate
in roccere delimitate all’interno del Giardino: in questo
modo, il visitatore potrà apprezzare la diversificazione del
mondo vegetale sulle varie montagne del Mondo.

Informazioni:

     L’ACCESSO AI CONCERTI E’ CONSENTITO NEL RISPETTO DELLA
     NORMATIVA VIGENTE ANTI CONTAGIO DA COVID 19 in vigore e
     successivi aggiornamenti.
     IN CONSIDERAZIONE DEL NUMERO DI POSTI RIDOTTI NEL
     RISPETTO DEL DISTANZIAMENTO E’ VIVAMENTE CONSIGLIATA LA
     PRENOTAZIONE PER IL CONCERTO TRAMITE SMS O WhatsApp AL
     NUMERO TELEFONICO 370/3031220 OPPURE ALL’INDIRIZZO
     MAIL segreteria@nuovoisi.it entro le ore 12.00 DEL
     GIORNO DEL CONCERTO
     COSTO DEL BIGLIETTO €5,00 con assegnazione del posto
     TESSERAMENTO ANNUALE A SOSTEGNO DELL’ATTIVITA’ DI
     N.I.S.I.ArteMusica €20,00 con omaggio un CD realizzato
     da artst dell’associazione. Per efetuare il tesseramento
     comunicare al numero di telefono o alla mail sopra
     indicat i dat anagrafci al fne della preparazione della
     modulistca necessaria e della tessera che sarà
consegnata nelle date dei concerti.
Riduzioni Student e personale di Cità Studi e di
UPBEduca come da convenzione.
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