Torres Campione d'Italia - Il presidente Marras: "Scudetto meritato. Onore al Tavagnacco. Vittoria di tutta la Sardegna" - Professione Motori

Pagina creata da Benedetta Marinelli
 
CONTINUA A LEGGERE
Torres Campione d'Italia - Il presidente Marras: "Scudetto meritato. Onore al Tavagnacco. Vittoria di tutta la Sardegna" - Professione Motori
IL SETTIMANALE DI A, B, LEGA PRO, D, CALCIO FEMMINILE E CALCIO A 5              All’interno le rubriche di
ANNO 5 - N° 18 - 9 maggio 2013 - 1€
                                                                                        Dal Campo al foro
                                                                     Movimento per la liberazione dell’AIA
                                                                           Luca Marelli, Paola Cicconofri
                                                                              Campionato sammarinese

   Torres Campione d’Italia
   Il presidente Marras: “Scudetto meritato. Onore
   al Tavagnacco. Vittoria di tutta la Sardegna”

                                                                                       a pagina 8
Torres Campione d'Italia - Il presidente Marras: "Scudetto meritato. Onore al Tavagnacco. Vittoria di tutta la Sardegna" - Professione Motori
Torres Campione d'Italia - Il presidente Marras: "Scudetto meritato. Onore al Tavagnacco. Vittoria di tutta la Sardegna" - Professione Motori
Editoriale                                                                                                           n° 18
Giulio Andreotti e le ultime Olimpiadi italiane
di Massimiliano Giacomini
direttore@professionecalcio.net

I l Divo. Belzebù. Molti nomi e da qualche anno molti ne-
  mici. Parliamo di Giulio Andreotti, che come Cuccia, mi
perdonino l’accostamento le loro anime visto che i due non
                                                                      orgoglio che nessuna Olimpiade è costata meno di quel-
                                                                      la di Roma. L’essenziale era il non far spese superflue o
                                                                      per attrezzature provvisorie{…}”. In queste poche righe si
si amavano molto, era dotato di grande intelletto ma di una           racchiude la sua grandezza di statista, attento alle ragioni
fisicità non propriamente attraente. Se ne andato e mentre            del popolo e privo di un tornaconto personale. Tutto il con-
Ambrosoli, più che giustamente non rispetta il minuto di              trario dei politici che negli ultimi anni si sono accostati allo
silenzio in Consiglio Lombardo, e il web si scatena contro            sport, piangendo e disperandosi per un Europeo mancato
il “mostro” con un populismo al di là di ogni immagina-               o di un Comitato, quello preposto per Roma 2020, che ne-
zione, parlando di mafia dimenticando che, come scrive                anche nei peggiori incubi si riuscirebbe a immaginare con
Massimo Fini sul Fatto Quotidiano: “Quella dei rapporti fra           una ridda di nomi che avrebbero fatto impallidire chiunque,
i politici e Cosa Nostra è una tabe che ci portiamo dietro            tranne la classe politica sportiva italiana.
da quando la mafia aprì le porte della Sicilia alle truppe
americane e non riguarda certo il solo Andreotti”. Amen.
Quello che ci interessa della figura di Giulio Andreotti è
stato il suo spendersi sempre per lo sport italico. Mi è re-
stato impresso un articolo che scrisse lui stesso nel 2010
per i 50 anni dell’Olimpiade di Roma 1960. L’ultima Olim-
piade a misura d’uomo, fu per la stampa di tutto il mondo
quella organizzata proprio dal Divo Giulio. Andreotti che
nel suo articolo scrive: “La mia sola preoccupazione era
che facessimo una bella figura, anche perché non ero un
“tecnico dello sport” e pure a scuola una certa pigrizia mi
aveva sempre fatto squagliare dalle lezioni di educazione
fisica. A parte l’amicizia personale con Giulio Onesti, quel
che indusse il Coni a offrirmi la presidenza del Comitato
organizzatore delle Olimpiadi del 1960 fu il buon risultato
che aveva avuto la collaborazione dei militari, da me pro-
mossa come ministro della Difesa nei Giochi invernali di                                     Giulio Andreotti
Cortina nel 1956. Forse anche la mia “romanità” giovava                                       (Foto Archivio)
allo scopo. I mezzi a disposizione, diretti e indiretti, non
erano molti, ma questo non dispiaceva. Possiamo dire con

                                                            Direttore Responsabile                             Hanno collaborato
                                                                  Flavio Grisoli                                  Guido Del Re
           Reg. del Tribunale di Roma n° 44/2013    email: f.grisoli@professionecalcio.net               Luca Marelli, Paola Cicconofri
                                                                                                    email: redazione@professionecalcio.net
                     Amministrazione                            Caporedattore
           via Carlo Emery, 47 - 00188 Roma                    Filippo Gherardi                         editore@professionecalcio.net
                Tel/Fax 06.5000975                 email: f.gherardi@professionecalcio.net             marketing@professionecalcio.net
    email: amministrazione@professionecalcio.net
                  Direttore Editoriale                           In redazione                                Realizzazione Grafica
               Massimiliano Giacomini               D.M.d’Ambrosio, L.Frenquelli, G.Condò             Rocco Lotito - roccolotito@hotmail.it
       email: direttore@professionecalcio.net      email: redazione@professionecalcio.net
Torres Campione d'Italia - Il presidente Marras: "Scudetto meritato. Onore al Tavagnacco. Vittoria di tutta la Sardegna" - Professione Motori
4                                                                                             numero 18 - 9 maggio 2013

Bayern, Triplete in arrivo?
                                                                                              A cura di Cristiano Cinotti
                                                                                            redazione@professionecalcio.net

                                                                                              SCOMMETTI CON NOI

S   criviamo questo articolo a poche
    ore dal fischio d’inizio del turno
infrasettimanale e questo ci impedi-
                                          un grande traguardo. Per i quotisti
                                          il Bayern (1.44) stavolta non si farà
                                          sfuggire il trofeo: d’altronde le quote
                                                                                    poi così male: è quello che pensano
                                                                                    i tifosi del Chelsea, che in finale ad
                                                                                    Amsterdam si ritroveranno ad affron-
sce di analizzare la prossima giorna-     nascono da previsioni basate soprat-      tare il Benfica: Blues favoriti a 1.70,
ta di campionato, la penultima: nelle     tutto su numeri, e quelli del Bayern      ma occhio anche al “goal”, con difese
battute finali della stagione l’esito     fanno paura, sia dentro che fuori i       tutt’altro che brillanti. Questo sabato
di una singola partita può pesare in      confini nazionali. La banda di Heyn-      verrà assegnata l’FA Cup, tra City
modo decisivo sulla successiva, im-       ckes pare così puntare dritto al Tri-     (1.33) e Wigan (8.5): per Mancini
possibile guardare oltre. Ne approfit-    plete: la Bundesliga è già in bache-      un’occasione ghiotta per piazzare
tiamo per parlare di coppe, partendo      ca, della Champions abbiamo detto,        l’ennesimo trofeo in bacheca. Infine
ovviamente dalla Champions. Qui il        per la DFB Pokal manca solo la fi-        la nostra Coppa Italia e la Coppa del
duello tedesco tra Bayern e Borussia      nale, da giocare contro lo Stoccarda      Re spagnola, che propongono acce-
già riempie le pagine dei giornali, af-   (5.75), ovvero la squadra travolta        sissime stracittadine: Roma-Lazio e
fascinati dal nuovo modello di calcio     in Europa dalla Lazio!! Il passaggio      Real-Atletico. Se il derby dell’Olimpi-
teutonico, col quale i nostri vicini si   dalla Champions all’Europa League         co è difficile da leggere (1.75 Roma,
sono sbarazzati delle armate spa-         può essere un segno di declino, ma        1.85 Lazio), il secondo pare già scrit-
gnole e col quale anche la nazionale      se una squadra le vince entrambe          to, ovviamente a favore delle Meren-
di Loew pare pronta a raggiungere         in due anni forse le cose non vanno       gues, a 1.22.
Torres Campione d'Italia - Il presidente Marras: "Scudetto meritato. Onore al Tavagnacco. Vittoria di tutta la Sardegna" - Professione Motori
Torres Campione d'Italia - Il presidente Marras: "Scudetto meritato. Onore al Tavagnacco. Vittoria di tutta la Sardegna" - Professione Motori
6                                                                                                           numero 18 - 9 maggio 2013

Il calcio è passione usata con diverse sfumature...

 Paola Cicconofri

 Rubrica

L   a Juventus si è laureata campione
    d’Italia conquistando il suo 31° scu-
detto. La polemica legata al numero dei
                                                mente importanti, l’ultimo escamotage
                                                usato è stato quello di dichiararsi incom-
                                                petenti, così da mantenere quegli equilibri
                                                                                                 portato a sconfessare i risultati conquista-
                                                                                                 ti sul campo. Chi occupa un ruolo di re-
                                                                                                 sponsabilità e di rappresentanza all’inter-
titoli che la Federazione riconosce alla        utili per non modificare la nuova mappa          no della Federazione dovrebbe mostrarsi
Vecchia Signora (29) è stata affrontata         del potere costruita dopo lo scandalo del        responsabile e capace di poter promuo-
da Valentini, direttore generale della Figc.    2006. Davanti ad un globale fallimento,          vere un sano spirito sportivo. Deve saper
Ai microfoni di Sky Sport 24 ha afferma-        che ha portato a perdere credibilità non         proteggere lo sport, difendendone i valori
to: “Il calcio è fatto di passione, di cuore    solo a livello nazionale ma anche interna-       più puri senza sacrificarli per asseconda-
e questo nessuno può cancellarlo. È fatto       zionale, non possono essere sufficienti le       re fini che nulla hanno a che vedere con
anche di regole e queste vanno rispet-          parole del Valentini di turno, tardive e fuori   il sano spirito di Olimpia. Ribadiamo con
tate”. È vero, il calcio è passione, usata      contesto; né tantomeno possono essere            convinzione che gli scudetti biancone-
con diverse sfumature: quella utile a fi-       questi personaggi a rappresentare una            ri sono 31 e che chiunque ne contesti il
nanziare un intero movimento calcistico         garanzia per il futuro, visto che da anni        numero, deve avere anche il coraggio di
dal quale viene sfruttata fino all’osso, ma     sono sempre gli stessi ad occupare posti         affrontare il problema che ad oggi è stato
anche quella schiacciata senza remore           nevralgici del potere federale mostrando-        solo evitato. Ad Abete che continua a par-
per interessi di casta o per favorire qual-     ci puntualmente solo cosa non deve es-           lare di chiarezza, magari sperando in un
che amico in difficoltà. La passione viene      sere fatto. Quello che serve è la concre-        pubblico di tifosi dalla memoria corta: “Su
dal cuore, ma nulla vieta di usare anche        tezza che non può essere chiesta a chi           questo la Federazione è stata chiara an-
testa, e lo scandalo di calciopoli, riletto     continua ad evitarla per poter mantenere         che in occasione dello scudetto 2011/12”,
non solo con l’animo da tifoso, è la carti-     la poltrona. Abbiamo bisogno di esempi           ricordiamo che quando è stato chiamato
na tornasole che mostra tutto quel marcio       positivi e propositivi, non di chi si erge a     a prendere una decisione per fare luce su
che ha finito per giocare proprio con la        professorino sperando che quattro parole         questa assurda situazione, ha preferito
passione di milioni di tifosi. Violentandola.   possano giustificare lo scempio che ha           l’incompetenza.
Valentini invita al rispetto delle regole, ma
è difficile farlo senza avere un riferimento
concreto. E da dove deve arrivare il punto
fermo se non dalle istituzioni e dagli uo-
mini che le rappresentano? Quello che
ci hanno mostrato è un sistema sportivo
debole, capace solo di confondere senza
dare certezze. Di questo sistema fa parte
una giustizia sportiva che cambia regole
in corso per sistemare qualche scomoda
situazione, come nel caso delle radiazioni
per gli imputati di calciopoli; che mostra
due pesi e due misure decidendo chi con-
dannare e chi prescrivere, come mostrato
da Palazzi con la famosa relazione in cui
addebitava illeciti all’Inter prescrivendo
contestualmente il reato; chi attenzionare
e chi dimenticare, come per le intercetta-
zioni di farsopoliana memoria, seleziona-
te e diffuse solo in parte per ridisegnare
una realtà artefatta in cui far attecchire                                                                   Antonello Valentini
convinzioni da bar sport. Senza dimenti-                                                                       (Foto Archivio)
care che, a fronte di decisioni particolar-
Torres Campione d'Italia - Il presidente Marras: "Scudetto meritato. Onore al Tavagnacco. Vittoria di tutta la Sardegna" - Professione Motori
Torres Campione d'Italia - Il presidente Marras: "Scudetto meritato. Onore al Tavagnacco. Vittoria di tutta la Sardegna" - Professione Motori
88                                                                                                              13 - 904maggio
                                                                                                           numero 18       aprile 2013
                                                                                                                                  2013

Damiano Tommasi, il Gran Galà e il Gattopardo

Se non noi, chi?

Movimento per la liberazione dell’AIA

                                           C    i avete fatto caso? Più scende giù, più     liberati del duo Pagnozzi & Petrucci. Met-

“O
         ra, addirittura, sta tirando la        si tira su. Ci riferiamo a Giancarlo Abe-   tiamola così: si dia tempo a Malagò di di-
                                           te. Per certi aspetti, è davvero ammirevole.     mostrare che il CONI possa ancora essere
         volata a Michele Uva, un          Ora, addirittura, sta tirando la volata a Mi-    utile allo sport italiano (magari, anche im-
                                           chele Uva, un suo scudiero fedelissimo           partendo lezioni di buona creanza al calcio
  suo scudiero fedelissimo (oltre che      (oltre che eterno candidato sconfitto), ai       abetin / abetiano). Poi, però, si agisca. Le
                                           vertici burocratici del CONI. Ci cadrà, Gio-     alternative sono due: il rafforzamento del
  eterno candidato sconfitto), ai ver-     vanni Malagò? Sarà così ingenuo da met-          CONI, se avrà dimostrato innanzitutto di
                                           terselo al suo fianco? Osservando l’e-           essere degno di esistere; la cancellazione
  tici burocratici del CONI. Ci cadrà,     spressione, sempre e comunque, del               definitiva di questo, che è stato un carroz-
                                           nuovo presidente nazionale del CONI, c’è         zone indecoroso, un’idrovora succhia-ri-
  Giovanni Malagò? Sarà così inge-         da dubitarne. Ma, intanto, qualche impor-        sorse, talora una medusa paralizzante. Si
                                           tantissimo opinionista sportivo funge da         pensi, per limitarsi a pochissimi esempi,
  nuo da metterselo al suo fianco?         sponda (interessata?) all’Uva (dolcissima,       alla ristrutturazione dello stadio Olimpico,
                                           a guardarla). Forse, incide anche l’ansia di     alle assunzioni di centinaia e centinaia di
  Osservando l’espressione, sempre         recuperare credito presso quel Malagò,           dipendenti nullafacenti (tant’è vero che, ad
                                           che i principali opinionisti sportivi avevano    organico drasticamente tagliato, il CONI
  e comunque, del nuovo presidente         perfino dileggiato, prima delle elezioni che,    riesce a fare esattamente quel che faceva
                                           contro le previsioni, hanno determinato la       con organici gonfiati a dismisura: cioè,
  nazionale del CONI, c’è da dubitar-      sostanziale cancellazione (se non cancel-        quasi zero), anche al di là dei limiti dei lavo-
                                           lazione, cosa?) di Petrucci & Pagnozzi dal       ratori socialmente (in)utili! E ci fermiamo
  ne. Ma, intanto, qualche importan-       CONI. Pagnozzi direttore generale della          qui, non per carità di patria (il CONI petruc-
                                           F.I.G.C., Uva direttore generale… de che?        cian / pagnozziano non la meriterebbe,
  tissimo opinionista sportivo funge da    Il balletto è sempre tra i soliti noti. Un mi-   così come non merita neppure l’onore del-
                                           nuetto che ignora perfino le pulsioni (sem-      le armi), ma perché è stato certamente
  sponda (interessata?) all’Uva (dol-      pre più preoccupanti) di una società italia-     sufficiente una sia pur sintetica rinfrescata
                                           na con il fiele alla punta della lingua (e       della memoria collettiva. Semmai, un com-
  cissima, a guardarla). Forse, incide     fosse solo lì…). Per fortuna, non mancano        mentino lo dobbiamo dedicare… a chi, se
                                           le indicazioni positive: come quella di Mario    non a lui? Ma a Damiano Tommasi, il che-
  anche l’ansia di recuperare credito      Pescante, che (speriamo che sia una sua          guevarian / cheguevarista presidente
                                           determinazione spontanea, genuina, e             dell’associazione italiana calciatori, uno dei
  presso quel Malagò, che i principali     non perché abbia avuto qualche promes-           pupilli dell’Abete di lattice! Tommasi, il ric-
                                           sa) ha rinunciato a “correre” per la CONI        cioluto, capelluto, barbuto che rifiuta la cra-
  opinionisti sportivi avevano perfino     Servizi. Ma non sarebbe più semplice, di         vatta, anche nelle cerimonie ufficiali. Salvo

  dileggiato
               “                           grazia, cancellare tutte queste impalcature
                                           inutili, queste costose, dispendiose, sper-
                                                                                            indossarla, sotto un abito da sera sartoria-
                                                                                            le, al suo Gran Galà, quello dei calciatori,
                                           peratrici sovrastrutture? A quando, una ri-      tutti elegantissimi, tutti incravattati, tutti in
                                           forma vera, autentica, nei “profundis imis”,     camicia rigorosamente bianca, abito scu-
                                           dell’organizzazione sportiva italiana? In        ro, sorrisi smaglianti. E ne hanno ben don-
                                           sintesi: non ce ne voglia Malagò, ma que-        de… Mentre l’Italia soffoca, immersa nei
                                           sto CONI, così com’è, a che ed a chi ser-        guai, sommersa dai debiti, nessuno di loro
                                           ve? Certamente, sarebbe crudele ed ini-          che abbia avvertito la sensibilità di decur-
                                           quo intervenire proprio ora, che ci si è         tarsi, di un pelo, di una virgola, di un amen,
Torres Campione d'Italia - Il presidente Marras: "Scudetto meritato. Onore al Tavagnacco. Vittoria di tutta la Sardegna" - Professione Motori
www.professionecalcio.eu
      www.professionecalcio.eu                                                                                                                 99

                                                                             Che prosa alla Mariano Rumor, o alla Arnaldo Forlani, o alla Flami-
                                                                             nio Piccoli! Ma qualche riflessione bisognerà pur farla, sui “dico e
                                                                             non dico”, sui “forse è meglio che non parli”, dell’ardimentoso Cuor
                                                                             di Damiano, che ben poco onore fa al suo cognome: il dito nel
                                                                             costato, il barbuto Damianino, non avrebbe mai neppure la tenta-
                                                                             zione di infilarlo. Ha letto questa prosa para-democristiana, Gian-
                                                                             carlino (copyright Aldo Grasso) Abete? Non si sa. Se ha letto, ha
                                                                             fatto finta di non saperne nulla. Qualcuno, poi, spieghi al candido
                                                                             Dam Tom che il suo quasi omonimo (gli manca solo una emme: e,
                                                                             si badi, è il distratto e sbadato cheguevariano, ad averla in più!),
                                                                             Giuseppe Tomasi di Lampedusa, aveva scritto (e voluto significa-
                                                                             re) ben altro: “Tutto cambia, perché nulla cambi”, caro cheguevari-
                                                                             sta, è la famosissima espressione del principe di Salina, nel “Gat-
                                                                             topardo”. Ma, di grazia, che cosa è cambiato, nella Federazione
                                                                             Calcio? L’Abete di lattice che subentra all’Abete di gomma piuma?
                                                                             O viceversa? Sveglia, Tommasi! Scendere subito dal cavallo ala-
          Michele Uva (Foto Archivio)                                        to! E che improvvida (di questi tempi…) banalità, cercare disperato
                                                                             rifugio nell’ultima parola riservata al campo di gioco… L’ultima pa-
                                                                             rola de che? Quanto alla “difficoltà di eleggere i due vicepresiden-
lo stipendissimo, le remunerazioni faraoniche, le prebende da na-            ti”, ci vuole davvero una bella faccia tosta, da parte di chi ha creato,
babbi, gli emolumenti da sceicchi, i ricavi pubblicitari da satrapi.         con Abete & Nicchi, quel po’ po’ di casino, sfregiando i “soggetti
No, questa non è demagogia da quattro soldi, facile facile, banale           eroganti”. E già: ma Tommasi non si è mai sentito un “percipiente”,
e, magari, pure ingiusta... No, è sdegno, indignazione, rifiuto              lui… Che raffinata iper-democristianità, da crisi di rigetto, poi, quel:
dell’indigeribile, dell’insostenibile, dell’imperdonabile. E Tommasi,        “Riusciremo in questo quadriennio a condividere sempre più scel-
bronzeamente, non parla, non bisbiglia, non sussurra (né ai caval-           te e prospettive… tra noi?”, che significa, se le parole hanno anco-
li, né agli uomini). Zitto e mosca. Guai, per questo cheguevarian /          ra un senso, che Tommasi ha qualche problemino interno all’asso-
cheguevarista, più furbacchione che ingenuone, sfiorare gli argo-            ciazione calciatori. Soprattutto, ciliegina sulla torta
menti (illeciti sportivi, calcio scommesse, remunerazioni dei calcia-        democristianissima, veleno nella codina, “il rapporto con la Lega
tori) sensibili, intoccabili, intangibili… Perché ci siamo ricordati di      Dilettanti (femminile e vincolo sono tutti i giorni in agenda)…”. Pre-
Tommasi? Perché si è esibito da par suo, nell’ultimo numero della            sidente Tavecchio, ha letto? Che ne dice? A Tommasi, un non ri-
sua rivista patinata, “il calciatore”, pomposamente (se non pompo-           chiesto suggerimentino-ino-ino finale: datti da fare a cancellare il
samente, cosa?) qualificato, sotto la testata, “Organo dell’Associa-         vincolo dei calciatori dilettanti, con l’ausilio di qualche ex consulen-
zione Italiana Calciatori”, così, timidamente, senza l’aggiunta di           te della L.N.D. Fallo, Tommasi. Col piffero, che i ricchi scemi, anzi
“ufficiale”. Sicché, è rimasto “Organo”, ma non è “ufficiale”: non           gli ex ricchi (forse, anche, ex scemi), continueranno a foraggiare i
sarebbe stato in linea con l’ideologia del presidente, ossia di Tom-         calciatori in sedicesimo e gli ex calciatori ultra-trentenni, che scen-
masi, il solidarista, il minimista, il generosista. Del “Galà”, ha scritto   dono giù a farsi pagare, possibilmente in nero, in serie D, in Eccel-
Tommasi nel suo editoriale, “sentiamo il bisogno tutti i giorni”, per-       lenza, in Promozione, nel calcio a cinque, nonché le calciatrici nei
ché “è un respiro di passione ed emozioni”. Che ci volete fare:              campionati nazionali. Tommasi, la festa sta per finire. E, con essa,
perfino un cheguevarian barbudo ha il suo cedimento alla retorica.           stanno per morire anche i Gran Galà.
Salvo, però, riprendersi immediatamente. Ai
righi successivi, si legge: “Tra un’elezione ed
un’altra, tra l’impressione che tutto cambi per
non cambiare nulla, tra un’inchiesta ed un’al-
tra…” (attenzione: non una parola in più, sul
punto!), “premiare il calcio giocato fa sperare
che alla fine sia il campo ad avere l’ultima
parola… addirittura in Figc con la difficoltà di
eleggere i due vicepresidenti… Riusciremo in
questo quadriennio a condividere sempre più
scelte e prospettive… tra noi? Oppure ri-
schiamo di pararci dietro la mancanza di co-
esione dei nostri dirimpettai? … le sfide più
complicate come il rapporto con la Lega Dilet-
tanti (femminile e vincolo sono tutti i giorni in
agenda)…”.Un suggerimento sommesso:
inventiamo il Premio nazionale per il Demo-
cristianone dell’anno. Attribuiamolo, con voto                                                            DAminao Tommasi (Foto Archivio)
unanime e concorde, a Damiano Tommasi.
Torres Campione d'Italia - Il presidente Marras: "Scudetto meritato. Onore al Tavagnacco. Vittoria di tutta la Sardegna" - Professione Motori
10
   10                                                                                                                13 - 904maggio
                                                                                                              numero 18       aprile 2013
                                                                                                                                     2013

Come perdere un arbitro di valore
             Luca Marelli

             Rubrica

P   er costruire un arbitro, partendo da
    una base fondamentale rappresen-
tata dal talento del soggetto, ci vogliono
                                                 no l’allontanamento dell’allenatore del Mi-
                                                 lan), Valeri offrì un’eccellente prestazione
                                                 arbitrale, tenendo sotto controllo una gara
                                                                                                società di vertice, evitando incroci con il
                                                                                                Milan, squadra che, secondo i (superfi-
                                                                                                ciali) osservatori, era uscita pesantemen-
tanti anni, investimenti (tempo e denaro),       che è storicamente tra le più complesse        te danneggiata dal derby.Dopo mesi di
fiducia, pazienza e tenacia. Per distrug-        sia a livello ambientale che tecnico.Dopo      esilio, torna a San Siro per la gara Milan
gerlo basta, spesso, una singola stagio-         quella gara, ed inspiegabilmente, Braschi      – Udinese, sostituendo all’ultimo momen-
ne, un rapporto personale non idilliaco          decise di punirlo, sospendendo l’arbitro       to l’arbitro originariamente designato,
e un pizzico di diseguaglianza. Ecco,            laziale per un periodo di circa tre setti-     Massa di Imperia. Il motivo della sostitu-
spiegato in poche parole, ciò che sta ac-        mane, utilizzandolo poi per gare di livel-     zione è rimasto un mistero e ciò grazie
cadendo a Paolo Valeri, sezione di Roma          lo decisamente inferiore sia dal punto di      alla tanto pubblicizzata trasparenza vi-
2, arbitro internazionale, talento cristallino   vista tecnico che mediatico. Si pensava        gente nell’AIA di oggi: in sostanza non si
che ha spazzato via la concorrenza sia           che, dopo tante polemiche, si trattasse        sa nulla di nulla. Ritorno a San Siro, dun-
in CAN D che nella ormai defunta CAN             di una scelta corretta del designatore per     que, sotto lo sguardo attento di Braschi,
C (oggi trasformata in CAN PRO). Sco-            tutelare una grande risorsa dell’organico      presente in tribuna. Al 93esimo minuto di
perto e valorizzato da Matteo Apricena           a disposizione, un metodo per poter con-       una gara eccellente il fattaccio, con un ri-
in CAN D, arrivato giovanissimo in CAN           sentire al ragazzo di superare le critiche     gore inesistente assegnato alla squadra
C e con il quale ho condiviso un anno di         (assurdamente ingiustificate), riacquista-     ospitante. Il risultato di tale errore? Altra
permanenza nella categoria, esordiente           re serenità e tornare, in breve tempo, alle    sospensione tecnica. Altro rientro dopo
in tempi quasi record in C/1, promosso           gare di competenza.Nulla di tutto ciò. Per     settimane di riposo forzato, di nuovo gare
senza alcuna riserva alla CAN dopo 3             mesi ha dovuto accontentarsi di partite di     di mediocre importanza fino a due setti-
anni di crescita in quella che ai tempi era      secondo o terzo piano: nessuno scontro         mane orsono. Designazione per Siena-
la seconda commissione nazionale per             diretto, qualche rara apparizione con le       Chievo, non un big match d’alta classifica
importanza (e cioè prima della assurda
divisione tra CAN A e CAN B), esordien-
te tra i più giovani della storia in serie A
dopo poche gare in B, valorizzato da un
Organo Tecnico come Collina al quale
possono essere addebitate tante respon-
sabilità (tra le tante l’aver creato un clima
non certo idilliaco tra gli arbitri di vertice
dopo un lavoro eccezionale in tal senso
di Maurizio Mattei) ma che dal punto di
vista tecnico è stato inarrivabile.Promos-
so internazionale nel mese di dicembre
2011, utilizzato con continuità in Europa
tanto da esordire nella fase a gironi nello
scorso mese di ottobre (superando ab-
bondantemente, di fatto , l’altro neo inter-
nazionale Mazzoleni), raggiunge l’apice
della sua comunque giovane carriera diri-
gendo in modo tecnicamente ineccepibile
Inter – Milan, gara dalle mille polemiche.
Strumentali.Polemiche strumentali poi-
ché, al di là dell’errore commesso con                                  Paolo Valeri a colloquio Massimiliano Allegri
Allegri nei primi minuti di gioco (proteste                                             (Foto Archivio)
assolutamente eccessive e che meritava-
www.professionecalcio.eu
      www.professionecalcio.eu                                                                                                         11

ma certamente un incontro fondamentale          menso talento ma che, a fronte di punizio-      mato) togliendo loro le certezze costruite
in chiave salvezza. E nuova visionatura di      ni esemplari per ogni piccolo errore, non       nelle scorse stagioni.Inutile negare che
Braschi. Altra gara condotta sul filo della     può scendere in campo con la necessaria         la stagione degli arbitri di vertice non sia
perfezione (tecnica) ma con un errore           tranquillità e concentrazione, ben sapen-       stata di primissima qualità, nonostante gli
inspiegabile come l’annullamento di una         do che non gli verrà perdonata nemme-           addizionali (ma siamo sicuri che siano un
rete per i senesi. Risultato: altra sospen-     no una piccola imperfezione od una de-          aiuto in più oppure siamo di fronte ad una
sione, la terza della stagione. Se non è        cisione “dubbia”. A maggior ragione se          complicazione inutile?) ed un campionato
un record, poco ci manca.Può sembrare           consapevole che colleghi impegnati nella        piuttosto lineare sia in testa che in coda.
normale fermare un arbitro per motivi tec-      medesima categoria possono incappare            Dopo tre anni di reggenza Braschi e con-
nici, legati ad errori commessi in campo.       in errori parimenti se non più gravi senza      siderando anche i rumors (pare che siano
E, sostanzialmente, è abbastanza nor-           subire alcun tipo di sanzione tecnica. Ciò      pesantemente incrinati i rapporti tra il de-
male. Meno normale che alla CAN A sia           che rende un organo tecnico un ottimo           signatore ed alcuni arbitri) probabilmente
evidente l’utilizzo di due pesi e venti misu-   organo tecnico è la capacità di porsi di        è giunto il momento di cambiare il diretto-
re. Lampante, in merito, la sorte toccata a     fronte alle sue risorse (tradotto: davan-       re d’orchestra. Soprattutto considerando
Bergonzi. Sia chiaro: non ho nulla contro       ti agli arbitri a disposizione) in termini di   che la classe arbitrale italiana ha tre anni
l’arbitro genovese, uno dei più positivi in     assoluta equità. Equità che (spiace dirlo)      e mezzo di tempo per costruire il futuro,
questa stagione. Ma altrettanto evidente        è completamente mancata in questa sta-          dato che in quel periodo perderemo quasi
che lo stesso è reduce dal derby di Tori-       gione a Braschi il quale, ormai da mesi, si     contemporaneamente Rizzoli, Tagliaven-
no, durante il quale ha negato un rigore        affida per le gare più importanti sempre ai     to, Damato, Bergonzi e, oggi, non si sta
netto e palese ai granata sul punteggio di      soliti 4 arbitri (Rizzoli, Mazzoleni, Orsato,   costruendo nulla. Anzi, al contrario, si sta
0 a 0 in una gara poi vinta dalla Juventus      Rocchi), ha relegato in un angolo i giova-      distruggendo quel poco di futuro che era
per 2-0. Bergonzi, in questo turno infra-       ni (Peruzzo, Guida, Giacomelli, Doveri,         stato costruito e la cui punta di diaman-
settimanale, è stato designato per la de-       di fatto comprimari e mai testati in gare       te era, appunto, Paolo Valeri. Non sarà
cisiva Inter – Lazio.Tanti piccoli indizi per   con coefficiente di difficoltà superiore allo   facile recuperarlo ai livelli di due anni fa.
raccontare quanto sia facile distruggere        zero), ha affossato alcuni elementi di sicu-    Con Braschi sarebbe pressochè impos-
nel morale e nella fiducia un arbitro di im-    ro talento (Valeri stesso, Banti, Celi, Da-     sibile…
www.professionecalcio.eu
    www.professionecalcio.eu                                                                                                     13

Traumi sportivi: la terapia manuale per il recupero funzionale

                                                                                                         di Massimiliano Mariani

                                                                                              redazione@professionecalcio.net

                                                                                                    www.osteopatiakyros.it

D    a un’indagine del 2012 effettuata
     dal gruppo “Area Sport e Società”
relativa a “I numeri dello sport”, risulta
                                               ra complementare con una influenza
                                               reciproca e con funzioni che si comple-
                                               tano nel mantenimento delle posture e
                                                                                             muscolare è importante perché nel
                                                                                             caso di un “muscolo corto” si pone in
                                                                                             una condizione di stress la struttura ar-
che il 59,8% della popolazione italiana        nell’esecuzione dei movimenti. Quanto         ticolare con la quale interagisce, crean-
pratica almeno una attività fisica spor-       spesso si sente parlare dell’importanza       do una limitazione della giusta mobilità.
tiva. A fronte di questi dati in crescita, è   di fare allungamento prima e dopo aver        Quando una catena muscolare perde
bene considerare che se da un lato lo          praticato un’attività fisica? Questo per-     l’elasticità, stressa meccanicamente la
sport è fonte di benessere per chiun-          ché le tensioni che accumuliamo ogni          sua catena antagonista, la quale per
que lo pratichi, dall’altra è vero anche       giorno fanno sì che i muscoli si fissino in   compiere qualsiasi movimento, dovrà
che intense attività fisiche possono           una posizione più corta rispetto al loro      vincere non solamente le forze di gra-
provocare traumi sportivi continui e re-       tono muscolare naturale e siano quin-         vità, ma anche la resistenza della ca-
cidivanti se non correttamente gestiti,        di “retratti”: un muscolo “troppo corto”      tena retratta. Facciamo un esempio:
sia per l’atleta professionista che per lo     rispetto al suo tono naturale non distur-     un calciatore che ha i muscoli ischio-
sportivo amatoriale. Quasi tutte le atti-      ba solo le articolazioni in cui è inserito,   crurali corti (retrazione della muscola-
vità sportive espongono al rischio di in-      ma per effetto delle catene muscolari         tura posteriore della gamba), durante
fortuni i muscoli, tendini e articolazioni.    che collegano l’intero corpo danneggia        la corsa o un salto dovrà superare la
Tali infortuni possono dipendere da una        anche articolazioni distanti. S’innesca       resistenza creata dal muscolo retratto,
sollecitazione eccessiva delle strutture       cosi una sorta di effetto “a catena” ma-      sottoponendo il quadricipite (musco-
anatomiche (lesioni da sovraccarico            nifestando il dolore in un punto lontano      lo agonista) ad un maggiore sforzo e
funzionale), oppure da traumi diretti          da quello in cui ha preso origine. Ovvia-     stress, che col tempo potrebbe provo-
(come negli scontri durante le partite         mente ciascun atleta-paziente ha una          care ad esempio una tendinopatia del
di calcio). Lo sportivo, per la ripetitività   catena muscolare specifica: il calciato-      ginocchio (tendiniti, lesioni ai crociati,
del gesto atletico, ma anche per la ri-        re avrà più facilmente retratta la catena     meniscali da stress). Allo stesso tempo
petitività dei gesti nella vita quotidiana,    muscolare posteriore o il quadricipite        il quadricipite andrà incontro a rischi di
sottopone ad una condizione di stress          piuttosto che il pettorale. L’elasticità      infortunio come stiramenti, strappi etc.
le proprie strutture osteo-articolari e
muscolari esponendosi al rischio di
creare nel tempo patologie da sovrac-
carico funzionale. Tra le varie cause,
giocano un ruolo molto importante an-
che le alterazioni delle funzioni fisiolo-
giche dell’apparato locomotore.Di qui
l’importanza di effettuare un’attenta
analisi posturale per osservare quali
potrebbero essere le zone più a rischio
di infortuni. Attraverso un approccio
globale si ricercano le rigidità e i conse-
guenti schemi rigidi dell’atleta-pazien-
te. Il primo concetto su cui si fonda la
riabilitazione posturale globale é quello
secondo il quale il nostro apparato mu-
scolo-scheletrico si organizza in cate-
ne muscolari; all’interno delle quali non
si considerano i muscoli come singole
entità a sè stanti, ma come una serie di
unità funzionali che lavorano in manie-
14
  14                                                                                                     13 - 904maggio
                                                                                                  numero 18       aprile 2013
                                                                                                                         2013

Torres 7bellezze. Marras: “La vittoria di tutta la Sardegna”
di Germana Condò

redazione@professionecalcio.net

L   a Eurospin Torres si riconferma regina
    della stagione 2012/13 del Campionato
di Calcio Femminile, conquistando il quarto
scudetto consecutivo ed il settimo nel corso
della sua storia. Mentre a Sassari continua-
no i festeggiamenti, il Presidente Leonardo
Marras commenta con noi i risultati sportivi
della squadra campione d’Italia. Presiden-
te, come ha festeggiato la Torres questa
vittoria? «Quando si vince gli animi sono
più sereni e ci si gode la vittoria. È stato
un anno duro ma entusiasmante. Diverse
squadre hanno onorato il campionato fino
alla fine, in special modo il Tavagnacco,
rimasta imbattuta per tutta la stagione, a
dimostrazione di quanto abbia lavorato nel
corso degli anni e di quanto sia solida la
società. Ad un certo punto abbiamo iniziato                                 Leonardo Marras
a preoccuparci per la crescita delle avver-                                  (Foto Archivio)
sarie». Ci racconta com’è andata la par-
tita decisiva? Anche perché il Tavagnacco
non era un’avversaria qualunque. «La l’ultima partita poteva   mente passato in vantaggio e la Torres, troppo contratta,
essere vinta da entrambe le squadre, che ci hanno messo        non riusciva a reagire». Se avesse mantenuto quel risultato,
l’anima. Durante il primo tempo il Tavagnacco è meritata-      sareste andati incontro allo spareggio? «Lo abbiamo temu-
                                                                                  to, ma per fortuna nel secondo tempo la
                                                                                  tensione si è un po’ allentata e siamo riu-
                                                                                  sciti a pareggiare. Per un incontro del ge-
                                                                                  nere, il pareggio mi sembra il risultato più
                                                                                  giusto». Guardando la classifica, risulta
                                                                                  evidente uno squilibrio tra le squadre
                                                                                  delle prime posizioni e quelle dalla meta
                                                                                  fino alla coda. Perché questa differenza?
                                                                                  «Torno a dire che il calcio italiano non po-
                                                                                  trà mai reggere un campionato a sedici
                                                                                  squadre. Bisogna dare al nostro cam-
                                                                                  pionato più credibilità, riorganizzarsi e
                                                                                  adeguarsi a standard europei, che hanno
                                                                                  dieci o, al massimo, dodici squadre nelle
                                                                                  competizioni. Altro punto importante è l’a-
                                                                                  pertura delle frontiere, per confrontarci e
                                                                                  acquisire esperienze e competenze di al-
                                                                                  tri paesi che hanno giocatrici di livello su-
                                                                                  periore al nostro. Nel giro di tre o quattro
                              Il bomber Patrizia Panico                           anni potremmo, così, arrivare a disputare
                                   (Foto Archivio)                                le competizioni europee con una nazio-
                                                                                  nale di livello più dignitoso». Le partite di
www.professionecalcio.eu                                                                                                            15

campionato femminile vengono ripre-
se ma mai trasmesse in diretta. Per-
ché neanche questa volta si è voluta
sfruttare l’occasione di offrire un bello
spettacolo in diretta? «È stata una vera
beffa! La rivelazione di quanto sia fra-
gile il calcio femminile. Questa era la
partita che certificava la fine di una sta-
gione o, comunque uno spareggio che
sarebbe valso la finale. Non si è riusciti
a trovare uno spazio nel palinsesto del-
la Rai. Questa certamente è materia su
cui bisogna lavorare molto, una batta-
glia da portare avanti tutti insieme. È
inaccettabile, anche perché offriamo
un bello spettacolo e sta aumentando
l’interesse verso questo sport». Il pros-
simo impegno sportivo sarà la Coppa                                       La festa delle ragazza Campioni d’Italia
Italia. Vi è capitata una squadra non                                                  (Foto Archivio)
così blasonata come la vostra per di-
sputare i quarti di finale. «Siamo lieti
di gareggiare contro la neopromossa              ha dichiarato «Ci siamo tolti un peso          stati momenti in cui abbiamo avuto
Inter. Io ho avuto la fortuna di trovarmi        perché abbiamo avuto questa respon-            problemi interni. Ci hanno attaccati, ci
a Milano il giorno in cui l’Inter otteneva       sabilità da inizio stagione con il dove-       davano per spacciati, perché eravamo
la matematica certezza del passaggio             re e l’imperativo di vincere. Per cui si       comunque la squadra da battere. Ave-
in serie A. Pronostici non se ne fanno           rischiava solo di rimettere». Potrebbe         vamo l’obbligo di vincere, le ragazze lo
ma la Torres gioca sempre per vince-             questa affermazione essere associata           sapevano e lo hanno rispettato È stata
re, chiunque sia l’avversario». Aprendo          anche alla vostra condizione? «Si, noi         una festa vera e la Sardegna ha accol-
una parentesi sul campionato maschi-             partivamo da campioni d’Italia, con il         to la notizia in maniera straordinaria,
le, il capitano della Juventus Buffon            tricolore attaccato alle maglie. Ci sono       festeggiando tutta insieme a noi».

Tavagnacco, il presidente Picheo: “Stiamo pensando alla prossima stagione”
A    fine di una competizione c’è chi fe-
     steggia e chi fatica a riprendersi dalla
delusione. Le ragazze del Graphistudio Ta-
                                                 rato il Presidente del Tavagnacco Vincenzo
                                                 Picheo - inoltre abbiamo movimentato un
                                                 campionato altrimenti monotono e sconta-
                                                                                                re fisicità, che le ha aiutate a prendere il
                                                                                                sopravvento in un momento di difficoltà».
                                                                                                Oltre al dignitosissimo secondo posto ot-
vagnacco ci avevano creduto fino alla fine       to». Le gialloblu sarebbero state penalizza-   tenuto in campionato, il Tavagnacco dovrà
e ci avevano messo l’anima. Imbattute per        te dal temporale abbattutosi sul campo di      onorare ancora la stagione in Coppa Italia,
tutto l’anno, hanno mantenuto il loro record     gioco nel secondo tempo. «Noi siamo una        disputando i quarti di finale contro il Graphi-
anche nello scontro decisivo, quello contro      squadra più tecnica - ha spiegato Picheo       studio Pordenone. Inoltre il prossimo anno
la Torres vincitrice dello scudetto, concluso-   - mentre le avversarie hanno una maggio-       viaggerà in Europa per la Champions
si con un pareggio. Risultato più giu-                                                                  League.«Stiamo programmando
sto secondo Marras ma certamente                                                                        una preparazione che ci consenta
difficile da digerire per chi alla fine del                                                             di affrontare la fisicità delle atlete
primo tempo si trovava in vantaggio e                                                                   europee e le avverse condizioni
già respirava aria di spareggio in terri-                                                               atmosferiche - ha concluso il Presi-
torio neutrale, dove forse la suprema-                                                                  dente - inoltre ci stiamo guardando
zia della squadra sarda sarebbe stata                                                                   intorno per trovare qualche giocatri-
rimessa in discussione. «Facciamo i                                                                     ce con caratteristiche tecniche più
complimenti alle avversarie, ma anche                     Il Tavagnacco al completo                     simili a quelle dei parametri europei,
a noi che siamo stati degni rivali di una                       (Foto Archivio)                         per completare e rendere più forte la
compagine così attrezzata - ha dichia-                                                                  squadra».
www.professionecalcio.eu
     www.professionecalcio.eu                                                                                                           17

Habetswallner: “TIM Challenge regalerà 10 anni di nostri prodotti”
                                                                                                                         di Flavio Grisoli

                                                                                                      f.grisoli@professionecalcio.net
                                                vamo un po’ perso, sponsorizzando sola-         ottenuto la possibilità di creare un fondo,
                                                mente il grande calcio professionistico».       attraverso anche le ammende che vengo-
                                                Siete partiti dalla Puglia, passando per il     no comminate alle società durante il cam-
                                                Veneto e poi la Sardegna: che ambienti          pionato, che fosse a favore di progetti che
                                                diversi avete trovato? «Devo dire la veri-      tendono a far crescere il calcio all’interno
                                                tà, abbiamo trovato un comune denomi-           degli oratori. Oltre naturalmente a creare
                                                natore, che è il calore delle persone che       quello che è il torneo vero e proprio, por-
                                                ci hanno accolto in maniera straordinaria,      tato nell 16 città del campionato di Serie
                                                forse anche per l’attenzione che la Lega        A. Le partite si giocano prima di quelle
                                                Nazionale Dilettanti ha sempre avuto per        canoniche del campionato, nelle cornici
                                                il territorio, che indubitabilmente ci ha fa-   straordinarie degli stadi di Serie A. La fi-
                                                vorito. Grande partecipazione da parte          nale si giocherà poi allo Stadio Olimpico
                                                della gente, voglia di calcio, di uno sport     prima dell’atto finale della TIM Cup, il 26
                                                sano. Dall’altra parte le differenze cultura-   maggio». Un’altra iniziativa che la TIM ha
                                                li del nostro Paese, in fin dei conti siamo     organizzato per la finale della Coppa Italia
           Cristiano Habetswallner              andati nel profondo Sud, fino nel Nord e        è il contest “TIM Challenge”: «Abbiamo in-
                (Foto Archivio)                 le isole. La prossima tappa sarà in Liguria.    vitato i nostri clienti a postare i loro video
                                                E vediamo quello che è uno straordinario        e foto nei quali dimostrano le loro abilità.
                                                Paese, l’Italia. Variegato». Sarà questa        Ne verranno selezionati 4, che saranno
                                                un’esperienza che continuerà anche la           invitati alla finale di TIM Cup e nell’inter-

C     on Cristiano Habetswallner, respon-
      sabile sponsorizzazioni Telecom Ita-
lian, andiamo a tracciare un bilancio di
                                                prossima stagione sportiva? «Il nostro vo-
                                                lere è quello di proseguire, dobbiamo tro-
                                                vare una formula nuova, diversa. Perché
                                                                                                vallo scenderanno in campo. Avranno a
                                                                                                disposizione due palloni ciascuno e da
                                                                                                una distanza di 40 metri dovranno cercare
questo primo anno di partnership con la         ci piace cambiare, non essere mai uguali        di colpire la traversa. Chi ci dovesse riu-
Lega Nazionale Dilettanti, che comunque         a noi stessi. Compatibilmente con il bilan-     scire, vincerà dieci anni di prodotti TIM».
avrà ancora un evento in programma, ol-         cio, perché un ridimensionamento delle          Chiudiamo con la Liguria e la LND: orien-
tre a descriverci tutte le iniziative che TIM   attività ci sarà». Un’altra iniziativa molto    tativamente quando dovrebbe partire l’ul-
sta portando avanti nel mondo del calcio.       bella e apprezzata è la Junior TIM Cup:         tima tappa di questa stagione? «Il nuovo
«Credo che siano stati dei mesi molto po-       «Sì, è un torneo che abbiamo messo in           contest partirà verso la fine di maggio.
sitivi, l’esperienza che abbiamo vissuto        piedi nell’àmbito del nostro claim “Il calcio   Non c’è ancora la data precisa, ma ormai
con la Lega Nazionale Dilettanti, e che         è di chi lo ama”, insieme alla “Fair Play TIM   siamo in dirittura d’arrivo». Il valore che
ancora non è terminata, è stata straordi-       Cup”. Questo qui, è in collaborazione con       verrà rappresentato quale sarà? «Ancora
naria. Ci ha avvicinati ad una dimensione       CSI e Lega Serie A. Andiamo a riscoprire        una volta il gioco di squadra, o qualcosa
più viva e vicina laddove il calcio nasce.      anche qui il calcio dove nasce, e abbiamo       di attinente a questo. E il premio, che non
Dimensione che forse con il tempo ave-          deciso di rivolgerci agli oratori. Abbiamo      posso svelare, sarà straordinario».
www.professionecalcio.eu
     www.professionecalcio.eu                                                                                                    19

Paolo D’Alessio, Commissario Straordinario per il Credito Sportivo:
“Per la sicurezza degli impianti l’ICS ha una profonda attenzione”

                                                                                                                di Flavio Grisoli

                                                                                              f.grisoli@professionecalcio.net

C      on il Commissario Stra-
       ordinario dell’Istituto per
 il Credito Sportivo Paolo
                                                                                                         cervellotico se vogliamo,
                                                                                                         anche perché non siamo
                                                                                                         certamente uno Stato che
 D’Alessio affrontiamo un ar-                                                                            si crea l’energia per conto
 gomento di stretta attualità:                                                                           proprio, attraverso centrali
 il fotovoltaico. In Italia è un                                                                         nucleari o sfruttamento di
 sistema di approvvigiona-                                                                               giacimenti petroliferi: «Cer-
 mento energetico che sten-                                                                              to. Dibattere della situazio-
 ta a partire, un po’ come le                                                                            ne energetica del nostro
 automobile ad alimentazio-                                                                              Paese è complesso. La
 ne alternativa, come l’ibrido                                                                           risposta è che l’elevato
 o l’elettrico. Il fotovoltaico                                                                          debito pubblico ha fatto sì
 però è completamente rin-                                                                               che ci fosse una frenata
 novabile, perché come si                                                                                degli investimenti del Go-
 sa, utilizza la luce (e non i                                                                           verno su questo settore,
 raggi solari come il solare                                                                             che poi avrebbero gravato
 tradizionale). Nel corso di                                                                             un debito pubblico già mol-
 questi ultimi anni, i vari Go-                                                                          to pesante». Per quanto
 verni che si sono succeduti                                                                             riguarda la sicurezza negli
 hanno decisamente disin-                                                                                impianti sportivi, argomen-
 centivato il pubblico (sia pri-                                                                         to che sta sempre molto
 vati che aziende) dal munir-                                                                            a cuore alla nostra testa-
 si di questo tipo di soluzione. Perché?      Tavecchio abbiamo realizzato un punto       ta, quali sono le opportunità che può
 «Diciamo che dal nostro Osservatorio,        di equilibrio, lavorato bene proprio per    dare l’Istituto per il Credito Sportivo alle
 fino al terzo Conto Energia, le possibi-     cercare di mantenere un certo margi-        società che intendono mettere in sicu-
 lità e i contributi erano elevati. Gli im-   ne di fattibilità, anche in considerazio-   rezza i propri campi? «Da parecchio
 pianti era un po’ come se si pagassero       ne del fatto che lo scorso anno i tassi     tempo abbiamo messo a disposizione
 da soli, oltre a considerare il fatto che    di interesse sono aumentati. Purtroppo      dell’utenza un prodotto specifico, che è
 l’eccedenza energetica prodotta era          con il quinto Conto Energia le difficol-    il “mutuo sicurezza”, che riguarda tutto
 possibile rivenderla al gestore. Già da      tà sono aumentate, e adesso dovremo         ciò che concerne la sicurezza infrastrut-
 quarto Conto Energia, le difficoltà sono     verificare se potremo sostenere inizia-     turale e l’adeguamento alle normative
 aumentate, perché noi non potevamo           tive di questo tipo. Al momento non         esistenti. Abbiamo questo mutuo che
 già più concedere contributi in conto        sono pervenute». Perché secondo lei,        ovviamente comporta una riduzione del
 interesse, quindi abbattere la sostenibi-    in un Paese come il nostro, che è attra-    tasso significativo, perché il contributo
 lità del debito, perché era stata vietata    versato dal sole da Nord a Sud non si       che riusciamo a dare è molto alto. Se-
 la duplicazione del contributo, quello       punta sulla fonte di energia di cui sia-    gno, questo, della profonda attenzione
 nostro e quello statale. Però con Carlo      mo maggiormente ricchi. È abbastanza        del nostro Istituto su questa tematica».
www.professionecalcio.eu                                                                                                  21

Profili tributari dello sportivo dilettante

                                                                                      www.studiolegaledelre.it
Dal campo al foro                                                                     guidodelre@studiolegaledelre.it

Rubrica a cura di Guido Del Re

L   a legge n.81/1991, nell’ambito dello sport ha apportato
    una distinzione tra lo sportivo professionista e lo sporti-
vo dilettante. All’articolo 2 viene individuato lo sportivo pro-
                                                                   IRPEF fino al limite annuo di € 7.500,00; non concorrono
                                                                   altresì a formare il reddito i rimborsi-di spese documen-
                                                                   tate relative al vitto, all’alloggio, al viaggio e al trasporto
fessionista come colui che svolge la propria attività a titolo     sostenute in occasione di prestazioni effettuate fuori del
oneroso e continuativo nel rispetto delle normative CONI e         territorio comunale; per le somme che vanno dai 7.500,00
delle Federazioni Sportive Nazionali di appartenenza. Non          euro ai 28.158,28 euro la società dovrà effettuare una ri-
c’è però traccia di una nozione relativa allo sportivo dilet-      tenuta d’imposta nella misura pari al 23,9%; per le somme
tante. La figura del lavoratore sportivo dilettante, il quale      oltre i 28.158,28 euro la ritenuta dovrà essere effettuata a
non forma oggetto di una disciplina giuridica compiuta, né         titolo d’acconto. Lo sportivo dilettante percipiente al fine di
nell’ordinamento sportivo né tantomeno in quello naziona-          applicare la ritenuta deve autocertificare l’importo dei com-
le, difettando, in particolare in quest’ultimo, il suo inquadra-   pensi già percepiti, fino a quel momento, nell’anno solare.
mento sotto il profilo del diritto del lavoro. La sua figura è     La società erogante rilascia allo sportivo la certificazione
piuttosto trattata relativamente alla disciplina tributaria dei    dei compensi erogati. Nell’autocertificazione il percipiente
compensi, premi, indennità di trasferta e rimborsi forfetari       indica il periodo di riferimento, le sue generalità nonché la
di spesa. La disciplina relativa ai sopra esposti compensi,        qualifica e le somme percepite nell’anno solare (non se-
corrisposti ai soggetti che svolgono attività sportiva dilet-      guendo quindi la stagione sportiva) per poi sottoscriverlo
tantistica, è stata originariamente istituita dall’art. 25, com-   ai fini dell’autocertificazione.
ma 4 della legge n. 133/1999 e successive modificazioni,
e successivamente rivista, aggiornata ed estesa ad una
più ampia platea di potenziali beneficiari con l’art. 37 della
L 342/2000 e, da ultimo, con l’art. 90 della Legge 289/2002
(finanziaria 2003). I compensi in oggetto sono collocati
all’art. 67, comma 1, lett. m) del TUIR (redditi diversi) e
beneficiano di uno speciale trattamento anche ai fini pre-
                                                                            “S     ono considerati reddi-
                                                                                   ti diversi le indennità di
                                                                               trasferta, i rimborsi forfetta-
videnziali ed assistenziali. Sono considerati redditi diver-                   ri di spesa, i premi e i com-
si le indennità di trasferta, i rimborsi forfettari di spesa, i                pensi erogati nell’esercizio
premi e i compensi erogati nell’esercizio diretto dell’attività                diretto dell’attività sportiva
sportiva dilettantistica da qualunque organismo, comun-                        dilettantistica da qualunque
que denominato, che persegua finalità sportive dilettanti-                     organismo, comunque deno-
stiche riconosciuto dal CONI o dagli Enti di Promozione                        minato, che persegua finalità
Sportiva. Tale disposizione si applica anche ai rapporti di                    sportive dilettantistiche ri-
collaborazione coordinata e continuativa di carattere am-                      conosciuto dal CONI o dagli          “
ministrativo-gestionale di natura non professionale resi in                    Enti di Promozione Sportiva.
favore di società ed associazioni sportive dilettantistiche.
Le indennità ed i compensi di cui sopra sono esenti da im-
posta, cioè non concorrono a formare il reddito imponibile
www.professionecalcio.eu                                                                                       23

Play-off: partenza col botto
            Campionato sammarinese
               A cura di Flavio Grisoli
           redazione@professionecalcio.net

P    arte subito con il botto la fase finale del campiona-
     to sammarinese di calcio edizione 2012/2013. Le
prime gare di play-off giocate lunedì sera hanno visto
                                                             aveva portato in vantaggio la Cosmos, ma solo quattro
                                                             minuti dopo Rinaldi riportava la situazione in parità. Dal
                                                             dischetto poi, si è andati ad oltranza e La Fiorita ha
i successi di La Fiorita (che la scorsa settimana si è       chiuso vincente sul 6-5. Supplementari anche per il Mu-
aggiudicato anche la Coppa Titano) sulla Cosmos e del        rata che ha battuto i campioni uscenti del Tre Penne
Murata sul Tre Penne. Niente di nuovo insomma, con           per 2-1, con rete decisiva al 96’ di Tellinai, dopo che nei
le favorite del torneo che hanno subito messo le cose        tempi regolamentari Cibelli per il Tre Penne e Protti, tra
in chiaro, anche se hanno sofferto molto più del dovuto      il 67’ e il 78’ avevano segnato le reti che avrebbero por-
per battere le rispettive avversarie. Si è dovuti arrivare   tato poi le squadre ai supplementari. Ora il programma
alla coda dei calci di rigore per decretare il passaggio     dei play-off vedrà di nuovo in campo domani La Fiorita
del turno (momentaneo, perché come si può desumere           e Murata alle 21.15 al campo di Montecchio; l’11 la sfida
dallo schema che proponiamo, le perdenti di queste sfi-      tra Cosmos e Tre Penne alle 17.00 a Fiorentino e il 13
de non escono immediatamente dal torneo) del La Fio-         maggio la partita tra le vincenti dei due gironi di stagio-
rita, che aveva chiuso i tempi regolamentari con la Co-      ne regolare, Folgore e Libertas alle 21.15 sempre sul
smos sullo 0-0. Lazzarini al quarto minuto di extra-time     campo di Montecchio.

                                                      L’esultanza de La Fiorita
                                                            (Foto uefa.it)
Puoi anche leggere