Primoz Roglic vince la 54a Tirreno-Adriatico per soli 31 centesimi di secondo su Adam Yates - Il Discorso

Pagina creata da Daniele Mancini
 
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Primoz Roglic vince la 54a Tirreno-Adriatico per soli 31 centesimi di secondo su Adam Yates - Il Discorso
Primoz Roglic vince la 54a
Tirreno-Adriatico per soli 31
centesimi di secondo su Adam
Yates
San Benedetto del Tronto, 19 marzo 2019 – Il corridore sloveno
Primoz Roglic (Team Jumbo – Visma) ha vinto la 54a edizione
della Tirreno-Adriatico NamedSport. Il podio finale della
Corsa dei Due Mari è completato da Adam Yates (Mitchelton –
Scott), staccato di soli 31 centesimi e Jakob Fuglsang (Astana
Pro Team). Victor Campenaerts (Lotto Soudal) vince l’ultima
frazione, la cronometro individuale di San Benedetto del
Tronto di 10 km.

CLASSIFICA GENERALE
1 – Primoz Roglic (Team Jumbo – Visma)
2 – Adam Yates (Mitchelton – Scott) a 1″
3 – Jakob Fuglsang (Astana Pro Team) a 30″

RISULTATO DI TAPPA
1 – Victor Campenaerts (Lotto Soudal) 10km in 11’23”, media
53.235 km/h
2 – Alberto Bettiol (EF Education First) a 3″
3 – Jos Van Emden (Team Jumbo – Visma) a 4″

MAGLIE

     Maglia Azzurra, leader della classifica generale,
     sponsorizzata da Gazprom – Primoz Roglic (Team Jumbo –
     Visma)
     Maglia Arancione, leader della classifica a punti,
     sponsorizzata da Sportful – Mirco Maestri (Bardiani CSF)
     Maglia Verde, leader del Gran Premio della Montagna,
     sponsorizzata da Enel – Alexey Lutsenko (Astana Pro
     Team)
Primoz Roglic vince la 54a Tirreno-Adriatico per soli 31 centesimi di secondo su Adam Yates - Il Discorso
Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani,
     sponsorizzata da Open Fiber – Sam Oomen (Team Sunweb)

Il vincitore della Tirreno-Adriatico Primoz Roglic, subito
dopo l’arrivo, ha dichiarato: “È incredibile, una vittoria di
pochissimo. Mi sentivo bene mentre pedalavo, sopratutto nella
seconda parte. Prima della partenza ero abbastanza fiducioso,
sono felicissimo che sia finita così”.

Il vincitore di tappa, Victor Campenaerts ha dichiarato: “Ho
fatto una cronometro perfetta. Sapevo che dovevo essere forte
sopratutto nella seconda parte dove il vento era davvero forte
in faccia. Questa vittoria, la mia prima nel World Tour, è
importante anche per il morale verso la mia sfida al record
dell’ora”.

                   FOTO CREDIT: LaPresse – D’Alberto / Ferrari
Primoz Roglic vince la 54a Tirreno-Adriatico per soli 31 centesimi di secondo su Adam Yates - Il Discorso
BOOM!      Viaggio     nella
Meditazione Trascendentale
di Federico Traversa
Mantra segreti, Beatles, campo unificato, un guru indiano,
beatitudine, creatività e conoscenza infinite! C’era da
uscirne pazzi.” Esordisce così Federico Traversa nel suo
libro BOOM! Viaggio nella Meditazione Trascendentale edito
da Chinaski-Edizioni, in uscita il 4 aprile.
Complice un’intervista a David Lynch, da anni sostenitore di
questa pratica e, soprattutto, dei suoi effetti
benefici, Federico Traversa decide di tuffarsi nell’esperienza
della Meditazione Trascendentale per raccontarla da dentro. Il
risultato è un viaggio unico attraverso questa pratica
millenaria che, grazie alle testimonianze di insegnanti,
medici, praticanti e ricercatori, per la prima volta, svela i
segreti della tecnica meditativa più misteriosa e praticata
degli ultimi anni.
Ma cos’è esattamente la Meditazione Trascendentale? Partendo
da questa domanda, lo scrittore, dopo anni passati a lavorare
con il prete degli ultimi Don Andrea Gallo, si getta anima e
corpo in questo nuovo viaggio spirituale, con l’unico intento
di cercare di capire. Accompagnato dall’amico e insegnante di
MT Ugo Guido, Federico incontra tutti i principali maestri
italiani, analizza gli studi scientifici pubblicati, si
immerge nell’antica tradizione vedica, passa al setaccio la
storia di Maharishi Mahesh Yogi, alternando complicate teorie
quantistiche a esperienze vissute in prima persona. Una
ricerca che si propone di offrire finalmente una spiegazione
chiara su una delle pratiche più discusse e affascinanti
dell’ultimo secolo.
Primoz Roglic vince la 54a Tirreno-Adriatico per soli 31 centesimi di secondo su Adam Yates - Il Discorso
“Non avevo mai praticato alcun tipo di meditazione in vita mia
[..] e probabilmente non l’avrei fatto nemmeno questa volta.
Ma poi Lynch cominciò a parlare di uno studio secondo cui la
pratica della MT sui carcerati ne avrebbe diminuito la carica
aggressiva [..]. Lynch aggiunse che, applicato su scala
globale, questo modus operandi, avrebbe potuto portare alla
pace mondiale. Su questo stava lavorando. ”
Ed è proprio anche grazie all’interesse suscitato dalle
vibranti conferenze tenute dal regista americano – presente
nel libro con un intervento in esclusiva – che l’occidente è
stato nuovamente attratto dalla pratica della Meditazione
Trascendentale, esattamente come successe circa cinquant’anni
fa quando i Beatles si trasferirono in India per imparare la
tecnica di questa antica pratica vedica. Introdotta in
occidente nel 1958 dal guru e fisico Maharishi Mahesh Yogi,
oggi è praticata da milioni di persone appartenenti a culture,
religioni e livelli socio‑economici diversi. Studiata per le
sue innegabili capacità rigenerative, teorizzata dai fisici
quantistici per le sue interazioni con il campo unificato,
esaltata da attori, registi e musicisti e, soprattutto,
praticata sempre da più persone.
Primoz Roglic vince la 54a Tirreno-Adriatico per soli 31 centesimi di secondo su Adam Yates - Il Discorso
Federico Traversa (Genova
1975), si occupa da anni
  di musica e questioni
spirituali. Co-fondatore
di Chinaski Edizioni, come
 scrittore è riuscito in
pochi anni a collaborare e
scrivere libri di successo
con molti rappresentanti
noti della controcultura,
senza tralasciare mai le
 tematiche di quelli che
 stanno laggiù, in fondo
alla fIla. La sua svolta,
  sia come scrittore che
come uomo, è avvenuta dopo
 l’incontro con Don Andrea
Gallo. I due libri che ha
   scritto con lui (“Io
cammino con gli ultimi” e
“E io continuo a camminare
  con gli ultimi”) sono
   stati entrambi best
seller. Da qualche anno è
 autore e conduttore del
    celebre programma
radiofonico Rock is Dead,
da cui è tratto l’omonimo
          libro.
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Venerdì    22   marzo   primo
incontro    con  “L’uomo   al
centro” nella sede Cgn di
Pordenone (via Linussio 1/B)
Venerdì 22 marzo primo incontro con CGN
Al via gli incontri de “L’uomo al centro”, il ciclo annuale di
conversazioni promosse dal Gruppo Cgn con la Fondazione
Pordenonelegge.it, a cura di Gian Mario Villalta e Alberto
Garlini.

Rimettere l’uomo al centro di un’indagine complessa sul nostro
tempo e su quello che verrà è l’obiettivo dell’edizione 2019,
che parte da una ricognizione intorno a “Epocalisse,
giornalismo e social network”, affidata a Marco Pacini,
caporedattore del settimanale “L’Espresso.

Appuntamento venerdì 22 marzo nella sede Cgn di Pordenone (via
Linussio 1/B), dalle 18.15, per un’indagine dedicata al
pensiero critico e alla possibilità di esercitarlo nel nostro
quotidiano, mentre i confini del linguaggio giornalistico
pericolosamente sembrano avvicinarsi a quelli dei social. Ma è
davvero così? “Epocalisse. Appunti di un cronista pessimista”
titola non a caso il libro di Marco Pacini uscito di recente
per le edizioni MImesis: «Sono un vecchio giornalista di carta
che vede cadere a pezzi, giorno dopo giorno, calcinaccio dopo
calcinaccio, il suo mondo – dichiara l’autore».

L’incontro, con ingresso libero fino a esaurimento dei posti,
è accreditato Sigef.

Il cartellone de “L’uomo al centro” proseguirà martedì 26
marzo con “Un nuovo modo di vedere la natura: la Bio-
Robotica”, protagonista la scienziata Barbara Mazzolai,
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annoverata da Robohub fra le 25 donne più geniali in
robotica. Giovedì 11 aprile terzo e ultimo incontro dedicato a
“L’intelligenza artificiale. Quale futuro per l’uomo?”.
Protagonista sarà Lorenzo Pinna, giornalista e divulgatore
scientifico italiano.

Primavera in Piazza con Terra
Mater 20 marzo alle 16,
piazza XX Settembre Pordenone
Prendono il via mercoledì 20 marzo alle 16 le attività di
                             intrattenimento educativo e
                             ludico per bambini e bambine dai
                             5  agli   11   anni  promosse
                             dall’associazione Terra Mater
                             (specializzata   in  attività
                             culturali per adulti e socio-
                             educative per i più piccoli), in
                             occasione    dell’allestimento
verde a tema agricolo in piazza XX Settembre promosso
dall’Amministrazione Comunale di Pordenone, in collaborazione
con Pordenone Fiere e Cia.
L’intento è quello di offrire alle famiglie una occasione in
più per passare un pomeriggio all’aria aperta. Le attività
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laboratoriali        sono      condotte
dall’educatrice Katia Aurilio con
l’obiettivo di stimolare nei partecipanti
la capacità inventiva ed espressiva per
riscoprire la gioia del “mettere le mani
in pasta”. Il calendario dei laboratori,
a partecipazione libera e gratuita, e si
compone di 9 appuntamenti della durata di
una ora e mezza ciascuno, dalle 16 alle
17.30 al mercoledì pomeriggio, con un
evento conclusivo sabato 18 maggio. In
caso di maltempo le attività si terranno
nella vicina sede di Terra mater, nella Casa del mutilato. Si
comincia dunque con mercoledì 20 con “Un disegno tutto a
puntini”, dedicato alla sperimentazione del puntinismo in
forma collettiva e collaborativa. Lo stesso tema verrà
riproposto il 3 aprile. Mercoledì 27 marzo e 10 aprile si
scopriranno le storie dei sassi, inventandole e disegnandole.
Mercoledì 17 aprile e il 15 maggio si creerà uno
spaventapasseri con materiali di riciclo sul tema legato al
                            grano.    Giornata    speciale
                             mercoledì   8  maggio,  in
                             collegamento con la mostra
                             “PrimoColore”        allestita
                             dall’associazione Terra Mater al
                             Museo Civico di Storia Naturale
                             (dal 3 al 26 maggio 2019):
                             genito
ri e bambini che prenoteranno un
percorso guidato in mostra,
potranno partecipare a un
laboratorio esperienziale sui
pigmenti nello stesso museo.-
Giornata conclusiva sabato 18
maggio dedicata alla creazione
di giochi con materiali di riciclo, pronti all’uso.
Infoassterramater@gmail.com – 328 8339064.
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21 MARZO – GIORNATA EUROPEA
DELLA     MUSICA     ANTICA:
WUNDERKAMMER TRIESTE
È aria di festa il 21 marzo, data in cui si festeggia – oltre
all’arrivo della primavera – più di un millennio di musica con
la Giornata Europea della Musica Antica. E come ogni
anno Wunderkammer Trieste ha in serbo un concerto speciale che
coniuga questo evento – che cade nel giorno in cui ricorre il
compleanno di Johann Sebastian Bach – ad altre celebrazioni
come i trecento anni della fondazione del Porto di Trieste e
il tricentenario della fondazione della Royal Academy of Music
istituita a Londra nel 1719 da Georg Friederich Händel.

E come riesce Wunderkammer a incrociare tutte queste
ricorrenze? Detto, fatto. Prima di tutto l’evento si terrà
alle 20.30 nella Sala delle Colonne della Torre del Llyod,
sede dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico
Orientale. E poi il programma del concerto: “Dal Silenzio del
Tempo” che prevede oltre a musiche di       Bach, Mozart, Le
Carpenter e Haydn anche Händel, suonate dallo strumento antico
per eccellenza, il clavicordo, da Alessandra Sagelli,
vincitrice di numerosi concorsi di pianoforte, clavicembalo e
fortepiano tra cui il “Giulio Viozzi” di Trieste, il “Seghizzi
di Gorizia”, il “W.A.Mozart” di Roma. Il concerto sarà
registrato dalla Sede Regionale RAI.

Tastiera suprema, il clavicordo adopera martelletti di
metallo, detti tangenti, che possono generare effetti
impossibili per il pianoforte. La moglie Constanze riferisce
che Mozart scrisse capolavori quali Il flauto magico e il
Requiem sul suo adorato clavicordo e pochi anni più tardi,
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Beethoven affermava ancora che era su questo strumento che si
poteva giudicare al meglio la musicalità di un interprete.
Grazie al meccanismo estremamente preciso e diretto, il
clavicordo permette un controllo unico della qualità del suono
prodotto, e presenta delle possibilità espressive
ineguagliate.

Tra i brani in programma La Sarabanda dalla suite per
clavicembalo di Händel è uno dei brani più famosi in epoca
moderna del compositore naturalizzato inglese, grazie alla sua
grande teatralità e al suo carattere fortemente orchestrale,
celebre al punto da essere inserita, in una versione
riarrangiata per archi e timpani, da Stanley Kubrick nel suo
capolavoro cinematografico Barry Lyndon del 1975.

La Giornata Europea della Musica Antica, punto focale per la
promozione del patrimonio musicale storico in Europa, è un
progetto lanciato nel 2013 sotto l’egida della Commisione
Europea; promotore e coordinatore ufficiale della celebrazione
è la rete REMA, la Rete Europea dei Festival di Musica
 Antica, che con più di 80 membri appartenenti a 21 paesi
dell’Unione ha come obiettivi promuovere la    Musica   Antica
 e facilitare la sua diffusione in Europa.

Alessandra Sagelli ha studiato pianoforte con Giampaolo Stuani
e clavicembalo con Paola Erdas al Conservatorio “Giuseppe
Tartini” di Trieste, diplomandosi con il massimo dei voti e la
lode in entrambi gli strumenti. Ha in seguito conseguito un
master in Fortepiano al Conservatorio Reale dell’Aja (Paesi
Bassi) sotto la guida di Bart Van Oort. Si e’ esibita in sedi
importanti come il Teatro Verdi di Trieste, il Melbourne Art
Center, il Grande Theatre de Lausanne, il Teatro dell’Opera di
Rijeka, il Teatro Verdi di Gorizia, la National Library di
Dublino, il Museo Internazionale della Musica di Bologna,
l’Anton Philipzaal dell’Aja. I suoi concerti sono stati
trasmessi su Radio3 e 89Radio West (Paesi Bassi).

Ingresso libero con prenotazione:    370 3071812 dalle 17:00
alle        19:00                oppure             scrivere
a hausmusik@wunderkammer.trieste.it

42 Mostra Ornitologica                                   di
Blessano (UD) domenica                                   17
marzo.
Domenica 17 la frazione di Basiliano tornerà protagonista con
 la fiera ornitologica ma non solo: durante la giornata anche
 la mostra caninacon esibizione di agility dog, moltichioschi
  enogastronomici e, nell’area festeggiamenti, unconcerto con
              sei artisti ad alternarsi sul palco

Torna, puntualissimo, il tradizionale appuntamento con la
Mostra mercato ornitologica di Blessano. Un evento che da 42
anni coinvolge non solo la comunità della frazione
basilianese, attirando infatti appassionati da tutto il
Friuli.

L’appuntamento è fissato per domenica 17 marzo, dalle ore 6.00
alle 15.00, con molte attrazioni per le esigenze di tutti,
adulti e bambini. Lo spazio espositivo è difatti ampliato, con
nuovi chioschi e nuove interessanti attrazioni che si
estenderanno fino alla piazzetta della “ex pesa”, in via
Cavour, dove troverà spazio la sezione “Arti & Mestieri”. Qui
si potranno osservare al lavoro diversi artigiani intenti a
creare oggetti di vario tipo, oltre che un chiosco con
specialità a base di Pezzata Rossa.

Anche quest’anno la fiera ornitologica prosegue poi la
collaborazione con la Coldiretti: nella piazza dell’Immacolata
ci sarà infatti il mercato di “Campagna Amica”, dove poter
acquistare i prodotti di stagione a km zero. Proseguendo lungo
via Diaz ci saranno invece le amate bancarelle, passeggiando
tra le quali si potrà fare una sosta al chiosco delle
specialità di Sauris, tra cui la birra Zahre e i salumi tipici
fino a raggiungere il cuore della festa dove si potranno
ammirare, come di consueto, moltissimi tipi di uccelli,
canarini, specie esotiche, galline, pavoni e moltissimi altri.

Nell’area festeggiamenti, dove è stato appena inaugurato l’ex
asilo a disposizione della comunità, ci saranno invece i
chioschi della Pro Blessano con il prosciutto di San Daniele,
assaggi di formaggi caprini di produzione locale, prosecco e
vini dei Colli orientali del Friuli e, presso la frascje di
Blessan, gli arrosticini di pecora e i vini della zona di
Spessa.

Ma, oltre alla fiera ornitologica, arrivata alla sua 42esima
edizione, si svolgerà anche la 22esima Mostra canina, che
aprirà a tutte le razze dalle 8.30 nell’area del campo
sportivo. Dalle 11 alle 15 si svolgeranno, invece, le
dimostrazioni di Agilty Dog. Lungo la stradina che porta al
campo sportivo, sarà inoltre disponibile una carrozza per far
fare un giro ai più piccoli che durante la mattinata potranno
anche fare il battesimo del pony.

   1. Ma non è finita qui! Oltre ai fornitissimi chioschi,
      alla mostra mercato ornitologica e a quella cinofila,
      alle bancarelle lungo le vie del paese, non mancherà
anche della buona musica! Per
     confermare la tradizione che vuole Blessano paese capace
     di regalare grandi emozioni musicali, dalle 12 sarà
     allestito anche il palco nell’area festeggiamenti per
     un’anteprima del festival Blessound. La Pipapop Records,
     etichetta discografica indipendente, presenta il suo
     “Showcase with friends Beautiful Losers and Shyrec”. Sul
     palco saliranno sei artisti: Plainn (rock/folk), Charles
     Wallace (alt-country), Emma Grace (minimal/folk), Are
     You   Real?    (indie   folk/dream     pop),    Dnezzar
     (folktronica/pop), Bad Pritt (electro/post-rock).

NAPOLI TEATRO FESTIVAL ITALIA
2019 Dodicesima edizione 8
giugno > 14 luglio 2019
12 sezioni, 29 eventi internazionali (19 prime in Italia tra
prosa e danza), 44 prime di spettacoli italiani
La    dodicesima       edizione
                              del Napoli Teatro Festival
                              Italia,    la  terza    diretta
                              da Ruggero Cappuccio, realizzata
                              con il sostegno della Regione
                              Campania, presieduta da Vincenzo
                              De            Luca,            e
                              organizzata dalla Fondazione
Campania dei Festival, guidata da Alessandro Barbano,
presenta, dall’8 giugno al 14 luglio, una ricca programmazione
che si declina tra teatro, danza, letteratura, cinema,
video/performance, musica, mostre e laboratori. Oltre 150
eventi, per 37 giorni di programmazione, distribuiti in 40
luoghi tra Napoli e altre città della Campania (Salerno,
Benevento, Caserta, Carditello, Baia, Amalfi, Pietrelcina e
Mercogliano), dove andranno in scena creazioni mai presentate
in Italia — prime nazionali e internazionali —, e coproduzioni
che confermano l’attività produttiva del Festival.

Il Napoli Teatro Festival Italia si pone come organismo di
crescita culturale e sociale, in tal senso favorirà la
partecipazione del pubblico, continuando a proporre un’oculata
politica di prezzi, con biglietti popolari (da 8 a 5 euro) e
agevolazioni assolute per le fasce sociali più deboli.

L’edizione 2019 presenta 29 eventi internazionali, di cui 19
prime in Italia tra prosa e danza, e 44 prime di spettacoli
italiani. Il NTFI amplia anche la sua struttura e diventano 12
le sezioni del festival. Alle 11 già consolidate del progetto
artistico di Ruggero Cappuccio (Italiana, Internazionale,
Osservatorio, Danza, SportOpera, Musica, Letteratura, Cinema,
Mostre, Laboratori, Progetti Speciali) si aggiunge la nuova
sezione dedicata al Teatro Ragazzi, che quest’anno propone
Puglia Showcase Kids, una vetrina di spettacoli e momenti di
approfondimento rivolta alla migliore produzione per
ragazzi, promossa dalla Regione Puglia, ideata e realizzata
dal Teatro Pubblico Pugliese.
Il direttore Ruggero Cappuccio conferma grande attenzione
alla natura multidisciplinare del festival e alle scritture
contemporanee — non solo alla
drammaturgia ma a tutte le
scritture di scena e alle arti
in generale —, in una visione
trasversale e interdisciplinare.
Nell’edizione 2019 del festival,
a Napoli si incroceranno lingue
e sonorità diverse, linguaggi
innovativi e tradizione della scena, antico e contemporaneo,
che caratterizzano una programmazione tesa a favorire
una ricongiunzione organica tra le arti. Il NTFI
2019 promuove inoltre la creazione e la circuitazione
internazionale di rappresentazioni di prosa e danza
contemporanea, mette in scena spettacoli e concerti in sedi
non convenzionali, valorizzando il patrimonio culturale della
città di Napoli e della regione Campania, dà spazio a realtà
teatrali emergenti, propone mostre e attività espositive,
offre possibilità di confronto e formazione ai
giovaniattraverso laboratori gratuiti, presenta uno spazio per
il cinema e per la letteratura, investe in progetti
speciali legati alla drammaturgia, alla letteratura dello
sport, alla ricerca e alla divulgazione scientifica.

Particolarmente significativi, in questa dodicesima edizione,
sono i temi della multiculturalità, della pluridentità e
dell’apertura ai flussi culturali del mondo contemporaneo.
La rete creata con altri Festival internazionali (Les Bancs
Publics – festival Les Rencontres à l’échelle; Shubbak
festival of London; Weimar art festival; Palais des Beaux Arts
Bozar; Dancing on the Edge festival; Festival di Ravenna e
Festival di Spoleto), gli Istituti di cultura (Institut
Français; Goethe-Institut; Istituto Cervantes e il British
Council), e le fondazioni culturali (Fondazione Nuovi Mecenati
– Fondazione franco-italiana di sostegno alla creazione
contemporanea), fonda un nuovo progetto di cooperazione
culturale, che coinvolge artisti rifugiati in Italia e in
Europa, in collaborazione con le Università del
territorio (Università degli Studi di Napoli Federico II,
Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, Università degli
Studi di Napoli “L’Orientale”, Università degli Studi della
Campania Luigi Vanvitelli) e altre istituzioni europee, al
fine di dare sostegno e palcoscenico alla creazione artistica
post-migratoria e ad un nuovo concetto di Europa basato
sull’inclusione e sul dialogo. Un progetto che possa sostenere
non soltanto le diversità di provenienza, ma anche differenti
visioni artistiche, confermando l’apertura alle creazioni che
raccontano la migrazione e il ruolo degli artisti in esilio in
Europa, in un’ottica che favorisca il welfare culturale e la
cooperazione. In prima nazionale e in prima assoluta, grandi
artisti europei o rifugiati in Europa presenteranno a Napoli
le loro nuove creazioni.

Il Napoli Teatro Festival e la Fondazione Donnaregina per le
arti contemporanee, il prossimo autunno, presenteranno, il
prossimo autunno al Madre · museo d’arte contemporanea
Donnaregina, il Progetto Pina Bausch, che celebra la grande
coreografa e ballerina tedesca. I lavori prevedono
un’ouverturegià nel corso del Festival, a giugno, con Moving
with Pina, una conferenza danzata sulla poetica, la tecnica,
la creatività di Pina Bausch di Cristiana Morganti, storica
interprete del Tanztheater di Wuppertal, e il laboratorio La
spontaneità del movimento, a cura di Kenji Takagi, anch’egli
membro del Tanztheater Wuppertal Pina Bausch, dove lavora
tutt’oggi.

L’edizione 2019 rende omaggio al grande regista
lituano Eimuntas Nekrošius, recentemente scomparso, da sempre
legato a Napoli e al Festival, con la mostraIl Meno Fortas di
Eimuntas Nekrošius, a cura di Marius Nekrošius e Nadežda
Gultiajeva, che espone fotografie, bozzetti, appunti e gli
oggetti di scena degli spettacoli del grande maestro nati nel
teatro     da   lui     fondato;     e   ancora     con    lo
spettacolo Zinc, allestimento del regista lituano ispirato ai
romanzi del premio Nobel per la letteratura Svetlana
Aleksievič.

Per il terzo anno consecutivo, Palazzo Reale di Napoli sarà la
sede principale del Festival, confermando l’obiettivo di
valorizzazione dei beni architettonici e paesaggistici della
Campania, oltre a rappresentare un luogo di assoluta
centralità in città. Oltre alla biglietteria e all’Infopoint,
ospiterà proiezioni, incontri, spettacoli, mostre e concerti.
Il suo Giardino Romantico accoglierà il Dopofestival, curato
da Massimiliano Sacchi, e vi sarà allestito il bookshop e
un’area ristoro.

                    Numerosi   sono   i   teatri   della   città
                    coinvolti nella manifestazione (Teatro
                    San Ferdinando, Teatro Trianon-Viviani,
                    Teatro    Nuovo,   Politeama,     Teatro
                    Sannazaro, Galleria Toledo, Teatro Diana,
                    Teatro Bellini, Teatro Mercadante, Sala
                    Assoli, Nest, Teatro Elicantropo). Anche
                    molti spazi di grande pregio storico-
                    artistico saranno sede degli eventi del
                    festival, come il Museo Madre, Palazzo
                    Fondi, Ansa del Teatro San Carlo, la
                     Chiesa Donnaregina Vecchia, la Chiesa di
Santa Maria della Colonna, Palazzo Venezia, Palazzo de’
Liguoro, Palazzo della Commedia Futura, Made in Cloister,
Auditorium 900, la Farmacia degli Incurabili, a Napoli, ai
quali si aggiungono i luoghi della città da valorizzare, come
i Campetti di calcio della Sanità, piazzetta Trinchese, il
Carcere di Poggioreale. Altri siti prestigiosi saranno la sede
degli eventi ospitati in Regione, come l’Anfitetro di Pompei,
il Duomo di Salerno, l’Abbazia di Mercogliano, il Duomo di
Amalfi, la Reggia di Caserta, il Teatro Naturale di
Pietrelcina, Palazzo Fruscione di Salerno, Teatro Civico 14 e
la Reggia di Carditello.
Anche quest’anno, prosegue la collaborazione con il
maestro Mimmo Paladino, che ha creato la nuova immagine del
Festival, in linea con l’identità della programmazione 2019,
per il catalogo e i materiali promozionali, che diventano così
oggetti d’arte.

INTERNAZIONALE

La sezione dedicata al teatro internazionale accoglie debutti
e grandi nomi. L’artista canadese Robert Lepage porta in
Italia, in prima nazionale, Kanata – Épisode I – La
controverse con gli attori del Thé â
                                     t re du Soleil di Ariane
Mnouchkine, che per la prima volta, in cinquantaquattro anni
di storia, affida la sua compagnia a un regista esterno. Torna
al NTFI anche Martin Zimmermann, con lo spettacolo Eins Zwei
Drei, un confronto tra tre personaggi su temi forti come
l’autorità, la sottomissione e la libertà, sia dell’infanzia
che della follia, che “sprigiona tutta la poesia, la violenza
e la complessità delle relazioni umane”.

Dal Libano, il Festival ospita il teatro indipendente di Issam
Bou   Khaled,    che    porta   in   scena    a   Napoli    lo
spettacolo Carnivorus, dopo una
fortunata tournée europea. In
prima assoluta, arriva in
Italia, anche Sous un ciel
bas di Wael Ali, scrittore e
regista siriano classe 1979, che
presenta al NTFI uno spettacolo
di teatro documentario, in cui
emergono due percorsi, due
registri,     l’intimo    e   il
politico, che mettono in dialogo una moltitudine di sguardi e
temporalità convergenti verso uno stesso oggetto: un
territorio sempre in fuga, visto attraverso lo sguardo di un
uomo diviso tra perdita del passato e vita presente. Dedicato
ancora alle nuove visioni della scena artistica post-
migratoria, è Chroniques d’une ville qu’on croit
connaître di Wael Kadour, drammaturgo e regista siriano oggi
rifugiato in Francia, che racconta la storia vera di una donna
suicidatasi a Damasco nel 2011, mettendo in luce la violenza
intrinseca a un sistema politico, economico, religioso,
instaurato e perpetuato da decenni. Ancora dalla Francia,
arriva a Napoli, dopo la rivelazione al Festival di Avignone
2015, Finir en beauté di Mohamed El Khatib, artista francese
di origini marocchine ideatore del collettivo Zarlib, luogo di
incontro e ricerca di performer, danzatori, cineasti,
musicisti di formazione e orizzonti diversi. Mentre dalla
Germania, con il suo Theater an der Ruhr, ritorna anche
quest’anno al NTFIRoberto Ciulli, per presentare il suo nuovo
spettacolo Clown in sturm, che prosegue con la consueta ironia
l’indagine sui problemi della vecchiaia attraverso lo sguardo
di un clown.

Dalla Spagna arriva la proposta del Teatro de los Sentidos,
compagnia fondata dal poeta del teatro contemporaneo Enrique
Vargas, che presenta Reneixer(Rinascere), un lavoro che
conduce il pubblico a vivere e partecipare a un’esperienza
tattile, gustativa, uditiva, sensoriale, intorno al mondo
simbolico del vino. Per la prima volta a Napoli, l’eclettica
artista francese Phia Ménard, fondatrice della compagnia Non
Nova, presenta la sua nuova performance Contes Immoraux, Parte
1: Maison mère, commissionata da Documenta 14 di Kassel, che
ispirandosi alla casa di Atena, il Partenone, che proteggeva
il tesoro della città, immagina una casa di protezione per
l’Europa e costruisce un “Villaggio Marshall” a dimensioni
reali, in cartone. In prima nazionale anche lo spettacoloLes
Italiens di Massimo Furlan, dopo il debutto a Losanna a
gennaio scorso, arriva a Napoli, per raccontare i mille volti
della migrazione italiana in Svizzera attraverso aneddoti di
vita vera che i protagonisti snocciolano uno dopo l’altro dal
palcoscenico.

DANZA

Per la SEZIONE DANZA, dalla scena contemporanea britannica, il
Festival presenta Andante di Igor Urzelai e Moreno
Solinas, Slap and Tickle di Liz Aggiss e M/Y della coreografa
scozzese Julie Cunningham. Dalla Cina, il giovane artista Tao
Ye porta al NTFI le due coreografie Variazioni 6 e 9,
quest’ultima è il compimento del suo percorso di ricerca sul
movimento. La coreografa brasiliana Alice Rippol porta in
scena Cria (Razza), ispirato al Passinho, uno stile di danza
urbana di Rio de Janeiro. La performance esplora la sfera
della sensualità attraverso l’intreccio del funk con la danza
contemporanea. Dopo il successo al Festival 2018, torna a
Napoli Ali Charour con il nuovo lavoro Night (Layl), una
performance che indaga la trasformazione che ha subìto il
concetto di amore nel mondo islamico, nel passaggio dall’età
preislamica di Jahiliyyah alla società contemporanea. Sarà
nuovamente al Festival, anche Un Poyo Rojo dei
coreografi Luciano Rosso e Nicolás Poggi, spettacolo esplosivo
che unisce brillantemente teatro, danza, acrobatica, sport e
che ha registrato il tutto esaurito sia in Argentina che in
Europa, così come a Napoli nel corso dell’edizione 2018 del
festival. Ancora attraverso il linguaggio artistico della
danza, si darà voce al dramma siriano in Et si demain del
coreografo e ballerino Nidal Abdo dell’Atelier des artistes en
exil. Dalla Francia, arriva lo spettacolo Hadra di Alexandre
Roccoli, che fa dialogare la danza contemporanea, l’hip hop,
la musica house, con forme e rituali tradizionali e
ancestrali. Cristiana Morganti, storica interprete del
Tanztheater di Wuppertal, presenta Moving with Pina, un lavoro
in cui propone un viaggio nell’universo di Pina Bausch.
Infine, con Leonardo festa del Paradiso, per la regia
di Emiliano Pellisari, con la direzione musicale di Walter
Testolin e la coreografia di Mariana Porceddu, prodotto dalla
Fondazione Pietà dei Turchini, sarà celebrato il genio di
Leonardo Da Vinci, nel 500mo anniversario della sua morte.
Mentre lo spettacolo Tiresias… del greco Michalis Theophanous
è un progetto allegorico che indaga la figura marginale del
mitologico indovino cieco, un lavoro che si muove sul confine
tra danza e performing art.

ITALIANA

La   lunga   edizione   2019   accoglierà   25   prime   nazionali
nella sezione italiana. Tra i tanti titoli che si
avvicenderanno sui palcoscenici del NTFI, Arturo Cirilloporta
in scena il capolavoro di Jane Austen Orgoglio e
pregiudizio; Roberto Latini che nello spettacolo In exitu dà
vita alle parole dell’omonimo romanzo di Giovanni Testori.
Debutta anche Enzo Moscato con il suo nuovo lavoro Ronda degli
Ammoniti, coprodotto da Compagnia Enzo Moscato e Fondazione
Campania dei Festival. Marco Baliani presenta lo
spettacolo Una notte sbagliata, per la regia di Maria
Maglietta; Wanda Marasco porta in scena il suo
lavoro     Giulietta      e    le    altre;     mentre     Ted
Keijser realizza Leonardo e la colomba, un circo senza tempo,
un progetto in cui si intrecciano i diversi generi espressivi
del teatro, del circo, della danza e della musica. Debutto
nazionale anche per Erodiade di Carlo Cerciello, nella
riscrittura di Giovanni Testori, che vede in scena Imma Villa.
Mentre Angelo Savelli porta a Napoli Tre rotture, testo del
francese Rémi De Vos, tra i più interessanti autori della
nuova drammaturgia europea. Il Teatro dell’Elfo sceglie di
riallestire il testo teatrale che nella storia di Broadway ha
ottenuto il maggior numero di nomination ai Tony Award, Angels
in America (Si avvicina il millennio e Perestroika) di Tony
Kushner, per la regia di Ferdinando Bruni e Elio De Capitani,
coprodotto con la Fondazione Campania dei Festival.

Lo scrittore napoletano Maurizio De Giovanni è autore di
un’inedita commedia in due atti, diretta da Alessandro
Gassmann, dal titolo Il Silenzio grande. In scena al Festival
anche il grande capolavoro di Brecht Madre Coraggio e i suoi
figli, che presenta i celebri songs del drammaturgo tedesco e
la musica di Paul Dessau, con la   drammaturgia musicale e la
regia Paolo Coletta.

Si prosegue con le prime nazionale, con Non farmi perdere
tempo, nuovo lavoro di Massimo Andrei; e ancora con 629 –
Uomini in gabbia, progetto diMario Gelardi che mette insieme
più di 20 autori, provenienti da tre diversi paesi (Spagna,
Grecia e Italia) che affrontano insieme un viaggio verso la
diversità, attraversando il clima di odio violento cui è
approdata oggi l’Europa.

Il Teatro Franco Parenti e la Fondazione Campania dei Festival
presentano Coltelli nelle galline, il primo testo del
pluripremiato drammaturgo scozzese David Harrower, diretto
da Andrée Ruth Shammah. Si segnalano ancora tra i debutti
nazionali, Il Tempo è veleno, commedia amara e melanconica
di Tony Laudadio, per la regia di Francesco Saponaro,
coprodotta da Teatri Uniti e Fondazione Campania dei Festival;
la surreale commedia dal sapore pirandelliano scritta da
Edoardo Erba Maurizio IV – Pirandello Pulp, per la regia di
Roberto Valerio; e ancora Nella lingua e nella spada, progetto
ispirato alla storia d’amore e alle vite di Oriana Fallaci e
Alekos Panagulis, elaborazione drammaturgica, regia e
interpretazione di Elena Bucci, una coproduzione Ravenna
Festival, Fondazione Campania dei Festival e Compagnia Le
belle bandiere; Fatemi uscire di Jean Marie Chevret per la
regia di Diego Puerta Lopez; il lavoro liberamente ispirato al
romanzo di Herman Melville, Bartleby lo scrivano di Francesco
Niccolini diretto da Emanuele Gamba; lo spettacolo diAntonio
Marfella e Giovanni Esposito intitolato Exit, che racconta la
difficoltà di comunicare, interpretato da Simona Marchini e
Susy Del Giudice.

Avviato   nella   scorsa   edizione   del   NTFI,   grazie   a   un
laboratorio tenuto all’Accademia di Belle Arti di Napoli,
trova compimento in forma scenica La luna, il nuovo processo
di indagine antropologica, sociologica e poetica ideato e
diretto da Davide Iodice; nell’anno del decimo anniversario
dalla     scomparsa    diMario     Monicelli,    Geppy
Gleijeses riprende Arsenico e vecchi merletti, commedia
teatrale di Joseph Kesselring, resa nota al pubblico del
grande schermo dalla trasposizione cinematografica di Frank
Capra, e prima regia teatrale del grande regista italiano;
dall’atto unico Tornò al nido di Titina De Filippo nasceLe
Titine lab, un progetto a cura di Antonella Stefanucci; ancora
in prima nazionale, Vita a rate, scritto e diretto da Riccardo
Caporossi.

Nel programma della prosa italiana anche Otello Circus, opera
lirico-teatrale ispirata ai lavori di Giuseppe Verdi e William
Shakespeare, di Antonio Viganò eBruno Stori; 4.48
Psychosis, la messa in concerto dell’ultimo testo di Sarah
Kane in forma di “sinfonia per voce sola”, che vede le
elaborazioni musicali, video, scena e regia di Enrico
Frattaroli; il progetto In flagrante delicto, Gesualdo da
Venosa principe dei musici, ideazione e regia Roberto
Aldorasi, testi di Francesco Niccolini; Schiaparelli life per
la regia di Carlo Bruni, che rivela la vita di Elsa
Schiaparelli, fra le più grandi stiliste di tutti i tempi; il
lungo, intenso e per tanti versi doloroso rapporto tra Luigi
Pirandello e la sua attrice musa Marta Abba, è raccontato
in Non domandarmi di me, Marta mia, dalle lettere di Luigi
Pirandello e Marta Abba di Katia Ippaso, diretto da Arturo
Armone Caruso; L’Anno del Pensiero Magico (The Year of the
Magical Thinking), tratto da un testo della scrittrice
statunitense Joan Didion per la regia di Enrico Maria Lamanna;
e il lavoro della giornalista Emilia Costantiniche immagina
una intervista impossibile con Eduardo, Titina e Peppino De
Filippo, nel suo I De Filippo – La commedia della loro vita,
diretto da Armando Pugliese e coprodotto da Elledieffe e
Fondazione Campania dei Festival. Anna Foglietta sarà inoltre
protagonista dello spettacolo Storie dal Decamerone – Una
guerra di Michele Santeramo, accompagnata dal violinista Luigi
Gagliano, con le musiche originali di Francesco Mariozzi.

PROGETTI SPECIALI

L’edizione 2019 del Napoli Teatro Festival Italia accoglie
nella sezione Progetti speciali, nell’ambito della sua vasta
programmazione, il progetto Pompeii Theatrum Mundi,
organizzato dal Teatro Stabile di Napoli/Teatro Nazionale,
diretto da Luca De Fusco, che dal 20 giugno al 13 luglio sarà
ospitato nella scenografia naturale del Teatro Grande di
Pompei; Pompeii Theatrum Mundi è realizzato in coproduzione
tra Fondazione Campania dei Festival e Teatro Stabile di
Napoli – Teatro Nazionale. Il programma prevede quattro prime
nazionali, Edipo a Colono, nella riscrittura di Ruggero
Cappuccio dell’opera di Sofocle, per la regia di Rimas
Tuminas; Il Paradiso perduto, una creazione della Vertigo
Dance Company, realizzato in coproduzione anche con la
Fondazione Matera Basilicata 2019; Satyricon, diretto
da Andrea De Rosa, realizzato in coproduzione anche con il
Teatro di Roma – Teatro Nazionale, e La tempesta con la regia
di Luca De Fusco, che prevede la coproduzione anche con il
Teatro Nazionale di Genova.

Tra i PROGETTI SPECIALI, l’originale proposta della Compagnia
Nest, A Teduccio on the road, un viaggio dal centro alla
periferia; Il Tempo orizzontaledella Bellini Teatro
Factory;      Vita    morte     e    oracoli,      la    casa
viaggiante dell’Associazione di promozione sociale Bus
Theater; Centro storico, raccolto di periferia, Festa dei
teatri per la socialità di Marco Dell’Acqua; Circo scio’ scio’
“femmenielli, tombola e tammorre”, spettacolo serale libero di
piazza diLuigi Pernice Di Cristo; Essere dylan dog, primo
spettacolo teatrale, immersivo ed esperienziale, sul
personaggio creato da Tiziano Sclavi, a cura diComicon; e
ancora, Foodistribution | Amnistia, a cura di Davide
Scognamiglio e Daniele Ciprì; La rivoluzione dei
libri di Alessandra Crocco eAlessandro Miele; Sala d’attesa –
The waiting room di Ettore De Lorenzo; la Compagnia
Carabosse realizza Par les Temps qui courent…, uno spettacolo
di circo, giocoleria, clownerie che trasformerà il giardino
della Reggia di Carditello in un paesaggio da fiaba; Via Santa
Maria della Speranza, l’arsenale delle apparizioni/il teatrino
dei fantocci di Maria Angela Robustelli, lavoro avviato
durante “Quartieri di Vita 2017” e rivolto a giovani africani
richiedenti asilo politico nel nostro Paese e a giovani dei
Quartieri Spagnoli; Sirene, Signore e Signorine, storie note e
meno note della città di Napoli, progetto speciale de La scena
delle donne – percorsi teatrali con le donne a Forcella a
cura Marina Rippa; Terra di Pako Ioffredo, che racconta la
riscoperta dell’identità perduta di uno dei territori più
belli dei Campi Flegrei, Pozzuoli, riscattando la storia e la
lingua dei nostri antenati; Underrground – Roberta nel
metrò, la nuova produzione di Cuocolo/Bosetti, spettacolo per
trenta spettatori in viaggio, ambientato nello spazio reale
della metropolitana cittadina. Attenzione anche alla Grecia
con Antologia del Teatro Greco Contemporaneo, un progetto di
ETP Books, inserito nel programma culturale istituzionale
Italia-Grecia, che presenta la raccolta di otto testi scritti
da altrettanti autori, riconosciuti come rappresentativi della
produzione teatrale greca contemporanea. Infine torna Il
Mercato dell’Arte e della Civiltà, a cura di Davide Sacco, una
“maratona dell’arte” che mette a confronto artisti, operatori
del settore dello spettacolo dal vivo e spettatori per
dibattere sull’attuale situazione del teatro internazionale.

OSSERVATORIO

Nella SEZIONE OSSERVATORIO, che offre spazio alle giovani
compagnie e a quelle non più giovani ma con difficoltà
nell’avvio del processo produttivo degli spettacoli, si
segnalano in programma le regie di Mirko Di Martino, che
presenta Il Maestro più alto del mondo; di Mario Autore con Il
principio della Luna; Dario De Luca con Lo psicopompo; e
ancora Antonio Speranza e Ario Avecone con Fausto Doktore;
di Paola Tortora che presenta Vladimiro mira il mare; di Ciro
Pellegrino ed Elena Pellecchia con Terra ‘e nisciuno; di Piera
Russo con Respiro Piano e di Giuseppe Miale di Mauro con Pino
Daniele è calvo. Il programma dell’Osservatorio prosegue
con Alberto Mele e Marco Montecatino che presentano Jenga; e
ancora con Costantino Raimondi, che mette in scena Primo Amore
e   Atto   senza    parole   1   -2   di   Beckett;    Franca
Abategiovanni presenta Tereza Zum Zum; Graziano Piazza porta
in scena The handmaid’s tale; Davide Paciolla il suo Io sugno;
in scena anche le coreografie Off cells di Sara
Lupoli realizzata con Marco Izzolino, La boîte à joujoux di
Edmondo Tucci e il progetto teatrale Processo a
Fellni di Mariano Lamberti.

SPORTOPERA

Dopo il successo delle precedenti edizioni, si ripropone al
Teatro Sannazaro, dal 12 al 20 giugno, una nuova
programmazione della sezione SPORTOPERA, a cura di Claudio Di
Palma, organizzata da Vesuvioteatro.org, che racconta la
passione dei grandi scrittori per il tema dell’agòne. La
rassegna si configura come un “osservatorio attivo” in cui
recuperare l’originale relazione tra arte e sport. Nove
appuntamenti, saranno al centro di questa sezione, dedicata
nell’edizione 2019, all’errore sportivo e alle trasgressioni
di quell’equilibrio ideale richiesto ai grandi atleti nelle
competizioni sportive come nella vita. Si parte con Luciano
Melchionna, che presenta Fisica/Mente, un lavoro che mette a
fuoco il rapporto tra mente e corpo nell’azione sportiva; si
prosegue con Open – La mia storia di Andre Agassi, una lettura
scenica di Invisibile Kollettivo dell’autobiografia del
campione di tennis. Sara Sole Notarbartolo porta in scena lo
spettacolo Mimì e le ragazze della pallavolo – Laddove Mimì
sta per Domenico, interpretato da Fabiana Russo; mentre Igor
Esposito dirige La dama bianca semuà, che vede in scena Angela
Pagano e Flo, il lavoro racconta l’amore di tre donne per un
uomo che ha segnato la storia del ciclismo: il campione Fausto
Coppi. Adriano Pantaleo e Gianni Spezzano presentano il
progetto Non plus Ultras; ancora, Gea Martire sarà
protagonista de Il motore di Mariarosa di Antonio Pascale,
storia dell’emancipazione femminile di una donna di provincia
appassionata di motori; a seguire, Finisce per “A” Soliloquio
tra Alfonsina Strada, unica donna al Giro d’Italia del 1924, e
Gesù di Eugenio Sideri, con Patrizia Bollini, per la regia di
Gabriele Tesauri; la rassegna si chiude conCorrere da Jean
Echenoz, adattamento di Antonio Marfella con il coro di voci
bianche Alma Choir diretto da Stefania Rinaldi, che è un
ritratto in musica e parole di Emil Zátopek, fondista
cecoslovacco plurivincitore olimpico. Nel programma di
Sportopera, dal 12 al 20 giugno, è prevista anche la
mostraSportime di Gianluca Carbone, che mette in connessione
la tematica del tempo con quella dello sport.

LETTERATURA

Se è il titolo della SEZIONE LETTERATURA 2019, a cura
di Silvio Perrella, dedicata alla poesia che, tra musica e
parole, quest’anno si terrà, dal 20 al 26 giugno, nella nuova
suggestiva sede di Made in Cloister. «Il “se” di quest’anno
può essere declinato in entrambi i modi: se e a sé stesso»,
spiega Silvio Perrella. Prima dell’inizio del Festival si
realizzerà una sezione Preludi, che si svolgerà da marzo a
giugno all’Istituto Italiano Studi Filosofici. Cinque
appuntamenti con i poeti stranieri Genny Lim, Josip Osti,
Marko Kravos, Juan Carlos Mestre, e l’incontro con Fiorinda Li
Vigni sul se omerico, organizzati in collaborazione con Casa
della Poesia di Baronissi e I.I.S.F.

Tanti i poeti e gli scrittori, le cui parole si avvicenderanno
sul palcoscenico di Made in Cloister, Carlo Bernari Giuseppe
Patroni Griffi nell’adattamento di Nadia Baldi, Federica
Giordano, Franca Mancinelli, Anna Maria Ortese, Ewa Lipska,
Emanuele Cerulle e Achille Pignatelli, Antonio Trucillo,
Francesco Iannone, Tiziano Scarpa, Pia Pera, Aleksandr Puškin,
Rino Mele, Sandro Penna, Sotyrios Pastakas. Tra i tanti
artisti e studiosi che presenteranno le parole degli
scrittori, Licia Maglietta, Nadia Baldi, Antonella Ippolito,
Mario Martone e Aldo Masullo.

MUSICA

La SEZIONE MUSICA prevede 13 concerti, programmati in diversi
spazi della città e in Regione: Amore non amore di Franco
Marcoaldi e Peppe Servillo al Teatro Sannazaro; Il viaggio di
Neaco’ di Antonio Carluccio, Luigi Carbone, Giovanni Imparato
e Aldo Perris con la piccola orchestra Neaco’, che si terrà al
Duomo di Amalfi; Voci del Mediterraneo, arrangiamenti e
direzione musicale di Carlo Morelli, con il Coro della Città
di Napoli e M’Barka Ben Taleb, in scena al Cortile d’onore di
Palazzo Reale; Privé degli Avion Travel alla Reggia di
Caserta; Canti e suoni della dimenticanza di Raffaello
Converso con le orchestrazioni Roberto De Simone, alla Chiesa
della Colonna; V Viaggio barocco, soggetto, coreografia e
regia di Angelo Smimmo al Cortile d’onore di Palazzo
Reale; Strativari di Capone & BungtBangt, Solis String
Quartet, soggetto e testo di Stefano Valanzuolo, voce
recitante di Iaia Forte per la regia diRaffaele Di Florio al
Cortile d’Onore di Palazzo Reale; Communio pro anima –
Oratorio composto da Giuseppe Vessicchio al Teatro Naturale di
Pietrelcina; L’isola di legno – Il concerto dell’Orchestra di
Piazza           Vittorio            all’Abbazia            di
Mercogliano; Martedì dell’ensemble Le Mani Avanti nel Giardino
Romantico di Palazzo Reale; Travestimenti spirituali: da Bella
ciao a Padre Pio di Raffaello Converso con le orchestrazioni
di    Roberto De Simone ancora al Teatro Naturale di
Pietrelcina; Ho stretto i pugni e sono nato… di Enzo
Mirone allo Spazio della Commedia Futura, e Viaggio in
Italia di Alice nel Cortile d’Onore di Palazzo Reale.

CINEMA

La SEZIONE CINEMA si svolgerà dal 19 giugno al 1 luglio nel
Giardino Romantico di Palazzo Reale, che ospiterà le
pellicole Otello di Orson Wells, Il fascino discreto della
borghesia di Luis Bunuel, Macbeth di Roman Polanski, Addio
Fratello crudele di Giuseppe Patroni, Frankestein Junior di
Mel Brooks, Brazil di Terry Gilliam, Riccardo III di Richard
Loncraine, Shakespeare in love di John Madden, The Queen – La
regina di Stephen Frears, Cesare deve morire di Paolo e
Vittorio Taviani, Black Mass – L’ultimo Gangster di Scott
Cooper, L’ultima tempesta di Peter Greenaway, Titus di Julie
Taymor.

MOSTRE

Saranno protagonisti della SEZIONE MOSTRE, Federico
Fellini negli scatti di Patrizia Mannajuolo in un allestimento
a cura di Valentina Rippa; il lavoro del giornalista
siciliano Mario Francese, assassinato nel 1979, dopo una
giornata di lavoro passata al Giornale di Sicilia; il
pittore Raffaello Eroico, che realizzerà nuove opere per
l’edizione 2019 del Festival, inserite nel contesto dello
SMMAVE, all’interno della Chiesa di Santa Maria della
Misericordia ai Vergini. Nell’ambito della sezione Mostre è
previsto inoltre l’allestimento Lacci gassosi, ordito del
cielo, a cura di Giuseppe Cerrone, che muove da alcuni
momenti-chiave del teatro e del cinema del Novecento per
stimolare una riflessione sul simbolo, l’allegoria, la
memoria, la percezione, l’utopia, l’invisibile la suggestiva.
Si segnala inoltre l’installazione interattiva Dans un jardin
je suis rentrée, realizzata dalla scenografa Bissane Al Charif
(Palestina-Siria) insieme all’attrice e regista libanese
Chrystèle Khodr e al regista siriano Waël Ali, che indaga le
esperienze sessuali e la loro relazione con i cambiamenti del
periodo postbellico; e ancora la mostra Pino è, uno sguardo
d’autore su Pino Daniele attraverso le immagini, classiche e
inedite, dei fotografi che lo hanno seguito più da vicino,
firmando le copertine di tutti i dischi storici del
cantautore. Alla Farmacia degli Incurabili è prevista infine
la mostra Adda passà a nuttata – Negli Incurabili la vera
storia degli antibiotici, un percorso espositivo curato dal
Museo delle Arti Sanitarie didicato alle ricerche di Vincenzo
Tiberio.

LABORATORI

L’attività di formazione, di approfondimento e di ricerca è
parte integrante del festival, che dedica una sezione ai
Laboratori, per realizzare quella necessaria trasmissione dei
saperi tra maestri e i giovani talenti. Durante tutta la
programmazione del NTFI 2019, si attiveranno nove laboratori,
tutti gratuiti, nell’ambito dei quali i partecipanti potranno
confrontarsi con artisti come Kenji Takagi, che dal 2001 al
2008 è stato membro del Tanztheater Wuppertal Pina Bausch,
dove lavora tutt’oggi come danzatore ospite e direttore di
prove con la compagnia; Julie Kretzschmar, che con la
collaborazione di Bruno Boudjelal, realizza un laboratorio di
ricerca e creazione di racconti rivolto a giovani stranieri
che vivono a Napoli. È previsto inoltre un laboratorio del
gruppo TeatrInGestAzionecon i detenuti del Carcere di Napoli
Poggioreale; il workshop che Daniel Pennac terrà insieme
a Massimiliano Barbini e Ludovica Tinghi, è dedicato al
rapporto complesso tra scrittori e lettori. Massimo
Munaro lavorerà su i cinque sensi dell’attore, l’originale
pedagogia teatrale portata avanti dal Teatro del Lemming sul
territorio nazionale ed europeo. Questo particolare metodo di
lavoro pone al centro il corpo e l’uso dei sensi. Francesco
Saponaro e Nadia Carlomagno propongono il laboratorio Lady M.,
finalizzato allo studio per una creazione originale a partire
dalla rielaborazione del capolavoro operistico di Dmitrij
Shostakovich Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk e
dall’omonimo racconto dello scrittore russo Nikolaj Leskov. Il
workshop Di Grazia è un progetto coreografico e multimediale
diretto da Alexandre Roccoli, che continua in Italia la
ricerca sul passaggio dal rito al teatro (dal Tarantismo alla
Tarantella) e va a scavare nel solco delle rappresentazioni
della donna attraverso la sua storia di emancipazione, la sua
condizione sociale, in un’epoca in cui solo la religione
poteva rispondere alle sue sofferenze. Continua Principles in
acting, a cura di Tomi Janežič, che si basa sullo psicodramma
come strumento per l’esplorazione del processo creativo
dell’attore e sui principi di base delle tecniche di
recitazione. Il laboratorio Radici, guidato da Roberto
Solofria, Rosario Lerro e Luigi Imperato, è rivolto a giovani
allievi attori tra i 18 e 22 anni, e indaga il passaggio
dall’età infantile a quella adulta.

dal corrispondente Anita Laudando
DA DOMANI AD UDINE: NEETON:
Il progetto di Bosch per la
ricerca attiva del lavoro
Domani, sabato 16 marzo, al via NEETON, il progetto pensato
per ridare entusiasmo e motivazione ai giovani che non si
formano e non lavorano. In Italia, i NEET (Not Engaged in
Education, Employment or Training) sono 2 milioni e 189 mila,
ovvero il 24,1% dei giovani tra i 15 e i 29 anni, di cui
l’11,9% studenti e il 31,5% con un’età superiore ai 25 anni
(Fonte: ISTAT). Per questo, Bosch, da sempre vicina ai temi
della formazione e dell’orientamento al futuro professionale
dei giovani, ha scelto di offrire un percorso di formazione a
oltre 20 ragazzi che intendono diventare operatori
specializzati o addetti alle vendite, avvicinandosi anche alle
nuove tecnologie 4.0.

Oggi, sempre più aziende richiedono non solo competenze
tecniche specifiche, ma anche e soprattutto soft skills.
L’obiettivo del progetto di Bosch Italia, realizzato in
collaborazione con Manpower, LabLaw Studio Legale Failla
Rotondi & Partners e la scuola di formazione Bosch TEC, è
proprio quello di favorire l’inserimento dei NEET nel mondo
del lavoro, attraverso un percorso formativo, personale e
professionale che permetta ai ragazzi di acquisire gli
strumenti adatti per la ricerca attiva del lavoro.

Parafrasando lo slogan di Bosch “Tecnologia per la vita”, il
percorso sarà una vera e propria #esperienzaperlavita. NEETON
avrà la durata di 3 mesi durante i quali verrano offerte 300
ore di formazione in aula, a distanza, on the job, attraverso
visite aziendali e il supporto dei tutor.

Per poter vivere quest’esperienza, i ragazzi disoccupati da
almeno 12 mesi e residenti in Italia, possono inviare la
propria candidatura attraverso il percorso dedicato
all’iniziativa messo a disposizione da Manpower oppure
direttamente sul sito di Bosch Italia. A coloro che si
distingueranno per partecipazione, iniziativa, contributo e
motivazione verrà offerto un rapporto di lavoro subordinato
con contratto di somministrazione. Manpower con questo
progetto si conferma come il punto di riferimento accreditato
per il recruitment dei candidati, grazie anche all’esperienza
di molti anni in iniziative per l’employability, che hanno
l’obiettivo di dotare le persone di formazione e opportunità
di impiego.

NEETON prenderà il via il 16 marzo, a Udine, con una
iniziativa a cui ha aderito anche la Regione autonoma Friuli
Venezia Giulia con le strutture della Direzione che si occupa
di lavoro e formazione. I ragazzi interessati potranno
presentarsi al Recruiting Day che si svolgerà, presso Palazzo
Belgrado, dalle ore 9.00 alle ore 13.00. Durante la mattinata,
i partecipanti avranno l’occasione di dimostrare la propria
volontà di intraprendere un percorso formativo utile per il
proprio futuro professionale. Inoltre, potranno conoscere da
vicino il Gruppo Bosch e le opportunità offerte dall’azienda
sul territorio, nonché sostenere i colloqui con i referenti
aziendali, di Manpower e della Regione Friuli Venezia Giulia.
Nel corso dell’anno, l’iniziativa verrà ripetuta con nuovi
appuntamenti in altre regioni italiane.

redazionale
LUDOVICO EINAUDI il 15 marzo
esce “SEVEN DAYS WALKING” il
progetto     musicale     più
ambizioso della sua carriera
Tre anni e mezzo anni e mezzo dopo “Elements”, venerdì 15
marzo esce il primo disco di “Seven days walking”, il progetto
musicale più ambizioso e visionario che Ludovico Einaudi abbia
finora realizzato: sette dischi che verranno pubblicati
nell’arco        di      sette       mesi      consecutivi.

In contemporanea all’uscita del primo disco della serie,
Ludovico Einaudi presenta dal vivo “Seven Days Walking” in un
tour che nel corso del 2019 toccherà le principali città
d’Europa e Stati Uniti. Parte con una serie di teatri italiani
che registrano il tutto esaurito già da diversi mesi, per poi
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