Primoz Roglic vince la 54a Tirreno-Adriatico per soli 31 centesimi di secondo su Adam Yates - Il Discorso
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Primoz Roglic vince la 54a Tirreno-Adriatico per soli 31 centesimi di secondo su Adam Yates San Benedetto del Tronto, 19 marzo 2019 – Il corridore sloveno Primoz Roglic (Team Jumbo – Visma) ha vinto la 54a edizione della Tirreno-Adriatico NamedSport. Il podio finale della Corsa dei Due Mari è completato da Adam Yates (Mitchelton – Scott), staccato di soli 31 centesimi e Jakob Fuglsang (Astana Pro Team). Victor Campenaerts (Lotto Soudal) vince l’ultima frazione, la cronometro individuale di San Benedetto del Tronto di 10 km. CLASSIFICA GENERALE 1 – Primoz Roglic (Team Jumbo – Visma) 2 – Adam Yates (Mitchelton – Scott) a 1″ 3 – Jakob Fuglsang (Astana Pro Team) a 30″ RISULTATO DI TAPPA 1 – Victor Campenaerts (Lotto Soudal) 10km in 11’23”, media 53.235 km/h 2 – Alberto Bettiol (EF Education First) a 3″ 3 – Jos Van Emden (Team Jumbo – Visma) a 4″ MAGLIE Maglia Azzurra, leader della classifica generale, sponsorizzata da Gazprom – Primoz Roglic (Team Jumbo – Visma) Maglia Arancione, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Sportful – Mirco Maestri (Bardiani CSF) Maglia Verde, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Enel – Alexey Lutsenko (Astana Pro Team)
Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Open Fiber – Sam Oomen (Team Sunweb) Il vincitore della Tirreno-Adriatico Primoz Roglic, subito dopo l’arrivo, ha dichiarato: “È incredibile, una vittoria di pochissimo. Mi sentivo bene mentre pedalavo, sopratutto nella seconda parte. Prima della partenza ero abbastanza fiducioso, sono felicissimo che sia finita così”. Il vincitore di tappa, Victor Campenaerts ha dichiarato: “Ho fatto una cronometro perfetta. Sapevo che dovevo essere forte sopratutto nella seconda parte dove il vento era davvero forte in faccia. Questa vittoria, la mia prima nel World Tour, è importante anche per il morale verso la mia sfida al record dell’ora”. FOTO CREDIT: LaPresse – D’Alberto / Ferrari
BOOM! Viaggio nella Meditazione Trascendentale di Federico Traversa Mantra segreti, Beatles, campo unificato, un guru indiano, beatitudine, creatività e conoscenza infinite! C’era da uscirne pazzi.” Esordisce così Federico Traversa nel suo libro BOOM! Viaggio nella Meditazione Trascendentale edito da Chinaski-Edizioni, in uscita il 4 aprile. Complice un’intervista a David Lynch, da anni sostenitore di questa pratica e, soprattutto, dei suoi effetti benefici, Federico Traversa decide di tuffarsi nell’esperienza della Meditazione Trascendentale per raccontarla da dentro. Il risultato è un viaggio unico attraverso questa pratica millenaria che, grazie alle testimonianze di insegnanti, medici, praticanti e ricercatori, per la prima volta, svela i segreti della tecnica meditativa più misteriosa e praticata degli ultimi anni. Ma cos’è esattamente la Meditazione Trascendentale? Partendo da questa domanda, lo scrittore, dopo anni passati a lavorare con il prete degli ultimi Don Andrea Gallo, si getta anima e corpo in questo nuovo viaggio spirituale, con l’unico intento di cercare di capire. Accompagnato dall’amico e insegnante di MT Ugo Guido, Federico incontra tutti i principali maestri italiani, analizza gli studi scientifici pubblicati, si immerge nell’antica tradizione vedica, passa al setaccio la storia di Maharishi Mahesh Yogi, alternando complicate teorie quantistiche a esperienze vissute in prima persona. Una ricerca che si propone di offrire finalmente una spiegazione chiara su una delle pratiche più discusse e affascinanti dell’ultimo secolo.
“Non avevo mai praticato alcun tipo di meditazione in vita mia [..] e probabilmente non l’avrei fatto nemmeno questa volta. Ma poi Lynch cominciò a parlare di uno studio secondo cui la pratica della MT sui carcerati ne avrebbe diminuito la carica aggressiva [..]. Lynch aggiunse che, applicato su scala globale, questo modus operandi, avrebbe potuto portare alla pace mondiale. Su questo stava lavorando. ” Ed è proprio anche grazie all’interesse suscitato dalle vibranti conferenze tenute dal regista americano – presente nel libro con un intervento in esclusiva – che l’occidente è stato nuovamente attratto dalla pratica della Meditazione Trascendentale, esattamente come successe circa cinquant’anni fa quando i Beatles si trasferirono in India per imparare la tecnica di questa antica pratica vedica. Introdotta in occidente nel 1958 dal guru e fisico Maharishi Mahesh Yogi, oggi è praticata da milioni di persone appartenenti a culture, religioni e livelli socio‑economici diversi. Studiata per le sue innegabili capacità rigenerative, teorizzata dai fisici quantistici per le sue interazioni con il campo unificato, esaltata da attori, registi e musicisti e, soprattutto, praticata sempre da più persone.
Federico Traversa (Genova 1975), si occupa da anni di musica e questioni spirituali. Co-fondatore di Chinaski Edizioni, come scrittore è riuscito in pochi anni a collaborare e scrivere libri di successo con molti rappresentanti noti della controcultura, senza tralasciare mai le tematiche di quelli che stanno laggiù, in fondo alla fIla. La sua svolta, sia come scrittore che come uomo, è avvenuta dopo l’incontro con Don Andrea Gallo. I due libri che ha scritto con lui (“Io cammino con gli ultimi” e “E io continuo a camminare con gli ultimi”) sono stati entrambi best seller. Da qualche anno è autore e conduttore del celebre programma radiofonico Rock is Dead, da cui è tratto l’omonimo libro.
Venerdì 22 marzo primo incontro con “L’uomo al centro” nella sede Cgn di Pordenone (via Linussio 1/B) Venerdì 22 marzo primo incontro con CGN Al via gli incontri de “L’uomo al centro”, il ciclo annuale di conversazioni promosse dal Gruppo Cgn con la Fondazione Pordenonelegge.it, a cura di Gian Mario Villalta e Alberto Garlini. Rimettere l’uomo al centro di un’indagine complessa sul nostro tempo e su quello che verrà è l’obiettivo dell’edizione 2019, che parte da una ricognizione intorno a “Epocalisse, giornalismo e social network”, affidata a Marco Pacini, caporedattore del settimanale “L’Espresso. Appuntamento venerdì 22 marzo nella sede Cgn di Pordenone (via Linussio 1/B), dalle 18.15, per un’indagine dedicata al pensiero critico e alla possibilità di esercitarlo nel nostro quotidiano, mentre i confini del linguaggio giornalistico pericolosamente sembrano avvicinarsi a quelli dei social. Ma è davvero così? “Epocalisse. Appunti di un cronista pessimista” titola non a caso il libro di Marco Pacini uscito di recente per le edizioni MImesis: «Sono un vecchio giornalista di carta che vede cadere a pezzi, giorno dopo giorno, calcinaccio dopo calcinaccio, il suo mondo – dichiara l’autore». L’incontro, con ingresso libero fino a esaurimento dei posti, è accreditato Sigef. Il cartellone de “L’uomo al centro” proseguirà martedì 26 marzo con “Un nuovo modo di vedere la natura: la Bio- Robotica”, protagonista la scienziata Barbara Mazzolai,
annoverata da Robohub fra le 25 donne più geniali in robotica. Giovedì 11 aprile terzo e ultimo incontro dedicato a “L’intelligenza artificiale. Quale futuro per l’uomo?”. Protagonista sarà Lorenzo Pinna, giornalista e divulgatore scientifico italiano. Primavera in Piazza con Terra Mater 20 marzo alle 16, piazza XX Settembre Pordenone Prendono il via mercoledì 20 marzo alle 16 le attività di intrattenimento educativo e ludico per bambini e bambine dai 5 agli 11 anni promosse dall’associazione Terra Mater (specializzata in attività culturali per adulti e socio- educative per i più piccoli), in occasione dell’allestimento verde a tema agricolo in piazza XX Settembre promosso dall’Amministrazione Comunale di Pordenone, in collaborazione con Pordenone Fiere e Cia. L’intento è quello di offrire alle famiglie una occasione in più per passare un pomeriggio all’aria aperta. Le attività
laboratoriali sono condotte dall’educatrice Katia Aurilio con l’obiettivo di stimolare nei partecipanti la capacità inventiva ed espressiva per riscoprire la gioia del “mettere le mani in pasta”. Il calendario dei laboratori, a partecipazione libera e gratuita, e si compone di 9 appuntamenti della durata di una ora e mezza ciascuno, dalle 16 alle 17.30 al mercoledì pomeriggio, con un evento conclusivo sabato 18 maggio. In caso di maltempo le attività si terranno nella vicina sede di Terra mater, nella Casa del mutilato. Si comincia dunque con mercoledì 20 con “Un disegno tutto a puntini”, dedicato alla sperimentazione del puntinismo in forma collettiva e collaborativa. Lo stesso tema verrà riproposto il 3 aprile. Mercoledì 27 marzo e 10 aprile si scopriranno le storie dei sassi, inventandole e disegnandole. Mercoledì 17 aprile e il 15 maggio si creerà uno spaventapasseri con materiali di riciclo sul tema legato al grano. Giornata speciale mercoledì 8 maggio, in collegamento con la mostra “PrimoColore” allestita dall’associazione Terra Mater al Museo Civico di Storia Naturale (dal 3 al 26 maggio 2019): genito ri e bambini che prenoteranno un percorso guidato in mostra, potranno partecipare a un laboratorio esperienziale sui pigmenti nello stesso museo.- Giornata conclusiva sabato 18 maggio dedicata alla creazione di giochi con materiali di riciclo, pronti all’uso. Infoassterramater@gmail.com – 328 8339064.
21 MARZO – GIORNATA EUROPEA DELLA MUSICA ANTICA: WUNDERKAMMER TRIESTE È aria di festa il 21 marzo, data in cui si festeggia – oltre all’arrivo della primavera – più di un millennio di musica con la Giornata Europea della Musica Antica. E come ogni anno Wunderkammer Trieste ha in serbo un concerto speciale che coniuga questo evento – che cade nel giorno in cui ricorre il compleanno di Johann Sebastian Bach – ad altre celebrazioni come i trecento anni della fondazione del Porto di Trieste e il tricentenario della fondazione della Royal Academy of Music istituita a Londra nel 1719 da Georg Friederich Händel. E come riesce Wunderkammer a incrociare tutte queste ricorrenze? Detto, fatto. Prima di tutto l’evento si terrà alle 20.30 nella Sala delle Colonne della Torre del Llyod, sede dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale. E poi il programma del concerto: “Dal Silenzio del Tempo” che prevede oltre a musiche di Bach, Mozart, Le Carpenter e Haydn anche Händel, suonate dallo strumento antico per eccellenza, il clavicordo, da Alessandra Sagelli, vincitrice di numerosi concorsi di pianoforte, clavicembalo e fortepiano tra cui il “Giulio Viozzi” di Trieste, il “Seghizzi di Gorizia”, il “W.A.Mozart” di Roma. Il concerto sarà registrato dalla Sede Regionale RAI. Tastiera suprema, il clavicordo adopera martelletti di metallo, detti tangenti, che possono generare effetti impossibili per il pianoforte. La moglie Constanze riferisce che Mozart scrisse capolavori quali Il flauto magico e il Requiem sul suo adorato clavicordo e pochi anni più tardi,
Beethoven affermava ancora che era su questo strumento che si poteva giudicare al meglio la musicalità di un interprete. Grazie al meccanismo estremamente preciso e diretto, il clavicordo permette un controllo unico della qualità del suono prodotto, e presenta delle possibilità espressive ineguagliate. Tra i brani in programma La Sarabanda dalla suite per clavicembalo di Händel è uno dei brani più famosi in epoca moderna del compositore naturalizzato inglese, grazie alla sua grande teatralità e al suo carattere fortemente orchestrale, celebre al punto da essere inserita, in una versione riarrangiata per archi e timpani, da Stanley Kubrick nel suo capolavoro cinematografico Barry Lyndon del 1975. La Giornata Europea della Musica Antica, punto focale per la promozione del patrimonio musicale storico in Europa, è un progetto lanciato nel 2013 sotto l’egida della Commisione Europea; promotore e coordinatore ufficiale della celebrazione è la rete REMA, la Rete Europea dei Festival di Musica Antica, che con più di 80 membri appartenenti a 21 paesi dell’Unione ha come obiettivi promuovere la Musica Antica e facilitare la sua diffusione in Europa. Alessandra Sagelli ha studiato pianoforte con Giampaolo Stuani e clavicembalo con Paola Erdas al Conservatorio “Giuseppe Tartini” di Trieste, diplomandosi con il massimo dei voti e la lode in entrambi gli strumenti. Ha in seguito conseguito un master in Fortepiano al Conservatorio Reale dell’Aja (Paesi Bassi) sotto la guida di Bart Van Oort. Si e’ esibita in sedi importanti come il Teatro Verdi di Trieste, il Melbourne Art Center, il Grande Theatre de Lausanne, il Teatro dell’Opera di Rijeka, il Teatro Verdi di Gorizia, la National Library di Dublino, il Museo Internazionale della Musica di Bologna, l’Anton Philipzaal dell’Aja. I suoi concerti sono stati trasmessi su Radio3 e 89Radio West (Paesi Bassi). Ingresso libero con prenotazione: 370 3071812 dalle 17:00
alle 19:00 oppure scrivere a hausmusik@wunderkammer.trieste.it 42 Mostra Ornitologica di Blessano (UD) domenica 17 marzo. Domenica 17 la frazione di Basiliano tornerà protagonista con la fiera ornitologica ma non solo: durante la giornata anche la mostra caninacon esibizione di agility dog, moltichioschi enogastronomici e, nell’area festeggiamenti, unconcerto con sei artisti ad alternarsi sul palco Torna, puntualissimo, il tradizionale appuntamento con la Mostra mercato ornitologica di Blessano. Un evento che da 42 anni coinvolge non solo la comunità della frazione basilianese, attirando infatti appassionati da tutto il Friuli. L’appuntamento è fissato per domenica 17 marzo, dalle ore 6.00 alle 15.00, con molte attrazioni per le esigenze di tutti, adulti e bambini. Lo spazio espositivo è difatti ampliato, con nuovi chioschi e nuove interessanti attrazioni che si estenderanno fino alla piazzetta della “ex pesa”, in via Cavour, dove troverà spazio la sezione “Arti & Mestieri”. Qui si potranno osservare al lavoro diversi artigiani intenti a creare oggetti di vario tipo, oltre che un chiosco con specialità a base di Pezzata Rossa. Anche quest’anno la fiera ornitologica prosegue poi la collaborazione con la Coldiretti: nella piazza dell’Immacolata
ci sarà infatti il mercato di “Campagna Amica”, dove poter acquistare i prodotti di stagione a km zero. Proseguendo lungo via Diaz ci saranno invece le amate bancarelle, passeggiando tra le quali si potrà fare una sosta al chiosco delle specialità di Sauris, tra cui la birra Zahre e i salumi tipici fino a raggiungere il cuore della festa dove si potranno ammirare, come di consueto, moltissimi tipi di uccelli, canarini, specie esotiche, galline, pavoni e moltissimi altri. Nell’area festeggiamenti, dove è stato appena inaugurato l’ex asilo a disposizione della comunità, ci saranno invece i chioschi della Pro Blessano con il prosciutto di San Daniele, assaggi di formaggi caprini di produzione locale, prosecco e vini dei Colli orientali del Friuli e, presso la frascje di Blessan, gli arrosticini di pecora e i vini della zona di Spessa. Ma, oltre alla fiera ornitologica, arrivata alla sua 42esima edizione, si svolgerà anche la 22esima Mostra canina, che aprirà a tutte le razze dalle 8.30 nell’area del campo sportivo. Dalle 11 alle 15 si svolgeranno, invece, le dimostrazioni di Agilty Dog. Lungo la stradina che porta al campo sportivo, sarà inoltre disponibile una carrozza per far fare un giro ai più piccoli che durante la mattinata potranno anche fare il battesimo del pony. 1. Ma non è finita qui! Oltre ai fornitissimi chioschi, alla mostra mercato ornitologica e a quella cinofila, alle bancarelle lungo le vie del paese, non mancherà
anche della buona musica! Per confermare la tradizione che vuole Blessano paese capace di regalare grandi emozioni musicali, dalle 12 sarà allestito anche il palco nell’area festeggiamenti per un’anteprima del festival Blessound. La Pipapop Records, etichetta discografica indipendente, presenta il suo “Showcase with friends Beautiful Losers and Shyrec”. Sul palco saliranno sei artisti: Plainn (rock/folk), Charles Wallace (alt-country), Emma Grace (minimal/folk), Are You Real? (indie folk/dream pop), Dnezzar (folktronica/pop), Bad Pritt (electro/post-rock). NAPOLI TEATRO FESTIVAL ITALIA 2019 Dodicesima edizione 8 giugno > 14 luglio 2019 12 sezioni, 29 eventi internazionali (19 prime in Italia tra prosa e danza), 44 prime di spettacoli italiani
La dodicesima edizione del Napoli Teatro Festival Italia, la terza diretta da Ruggero Cappuccio, realizzata con il sostegno della Regione Campania, presieduta da Vincenzo De Luca, e organizzata dalla Fondazione Campania dei Festival, guidata da Alessandro Barbano, presenta, dall’8 giugno al 14 luglio, una ricca programmazione che si declina tra teatro, danza, letteratura, cinema, video/performance, musica, mostre e laboratori. Oltre 150 eventi, per 37 giorni di programmazione, distribuiti in 40 luoghi tra Napoli e altre città della Campania (Salerno, Benevento, Caserta, Carditello, Baia, Amalfi, Pietrelcina e Mercogliano), dove andranno in scena creazioni mai presentate in Italia — prime nazionali e internazionali —, e coproduzioni che confermano l’attività produttiva del Festival. Il Napoli Teatro Festival Italia si pone come organismo di crescita culturale e sociale, in tal senso favorirà la partecipazione del pubblico, continuando a proporre un’oculata politica di prezzi, con biglietti popolari (da 8 a 5 euro) e agevolazioni assolute per le fasce sociali più deboli. L’edizione 2019 presenta 29 eventi internazionali, di cui 19 prime in Italia tra prosa e danza, e 44 prime di spettacoli italiani. Il NTFI amplia anche la sua struttura e diventano 12 le sezioni del festival. Alle 11 già consolidate del progetto artistico di Ruggero Cappuccio (Italiana, Internazionale, Osservatorio, Danza, SportOpera, Musica, Letteratura, Cinema, Mostre, Laboratori, Progetti Speciali) si aggiunge la nuova sezione dedicata al Teatro Ragazzi, che quest’anno propone Puglia Showcase Kids, una vetrina di spettacoli e momenti di approfondimento rivolta alla migliore produzione per ragazzi, promossa dalla Regione Puglia, ideata e realizzata dal Teatro Pubblico Pugliese.
Il direttore Ruggero Cappuccio conferma grande attenzione alla natura multidisciplinare del festival e alle scritture contemporanee — non solo alla drammaturgia ma a tutte le scritture di scena e alle arti in generale —, in una visione trasversale e interdisciplinare. Nell’edizione 2019 del festival, a Napoli si incroceranno lingue e sonorità diverse, linguaggi innovativi e tradizione della scena, antico e contemporaneo, che caratterizzano una programmazione tesa a favorire una ricongiunzione organica tra le arti. Il NTFI 2019 promuove inoltre la creazione e la circuitazione internazionale di rappresentazioni di prosa e danza contemporanea, mette in scena spettacoli e concerti in sedi non convenzionali, valorizzando il patrimonio culturale della città di Napoli e della regione Campania, dà spazio a realtà teatrali emergenti, propone mostre e attività espositive, offre possibilità di confronto e formazione ai giovaniattraverso laboratori gratuiti, presenta uno spazio per il cinema e per la letteratura, investe in progetti speciali legati alla drammaturgia, alla letteratura dello sport, alla ricerca e alla divulgazione scientifica. Particolarmente significativi, in questa dodicesima edizione, sono i temi della multiculturalità, della pluridentità e dell’apertura ai flussi culturali del mondo contemporaneo. La rete creata con altri Festival internazionali (Les Bancs Publics – festival Les Rencontres à l’échelle; Shubbak festival of London; Weimar art festival; Palais des Beaux Arts Bozar; Dancing on the Edge festival; Festival di Ravenna e Festival di Spoleto), gli Istituti di cultura (Institut Français; Goethe-Institut; Istituto Cervantes e il British Council), e le fondazioni culturali (Fondazione Nuovi Mecenati – Fondazione franco-italiana di sostegno alla creazione contemporanea), fonda un nuovo progetto di cooperazione
culturale, che coinvolge artisti rifugiati in Italia e in Europa, in collaborazione con le Università del territorio (Università degli Studi di Napoli Federico II, Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli) e altre istituzioni europee, al fine di dare sostegno e palcoscenico alla creazione artistica post-migratoria e ad un nuovo concetto di Europa basato sull’inclusione e sul dialogo. Un progetto che possa sostenere non soltanto le diversità di provenienza, ma anche differenti visioni artistiche, confermando l’apertura alle creazioni che raccontano la migrazione e il ruolo degli artisti in esilio in Europa, in un’ottica che favorisca il welfare culturale e la cooperazione. In prima nazionale e in prima assoluta, grandi artisti europei o rifugiati in Europa presenteranno a Napoli le loro nuove creazioni. Il Napoli Teatro Festival e la Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, il prossimo autunno, presenteranno, il prossimo autunno al Madre · museo d’arte contemporanea Donnaregina, il Progetto Pina Bausch, che celebra la grande coreografa e ballerina tedesca. I lavori prevedono un’ouverturegià nel corso del Festival, a giugno, con Moving with Pina, una conferenza danzata sulla poetica, la tecnica, la creatività di Pina Bausch di Cristiana Morganti, storica interprete del Tanztheater di Wuppertal, e il laboratorio La spontaneità del movimento, a cura di Kenji Takagi, anch’egli membro del Tanztheater Wuppertal Pina Bausch, dove lavora tutt’oggi. L’edizione 2019 rende omaggio al grande regista lituano Eimuntas Nekrošius, recentemente scomparso, da sempre legato a Napoli e al Festival, con la mostraIl Meno Fortas di Eimuntas Nekrošius, a cura di Marius Nekrošius e Nadežda Gultiajeva, che espone fotografie, bozzetti, appunti e gli oggetti di scena degli spettacoli del grande maestro nati nel teatro da lui fondato; e ancora con lo
spettacolo Zinc, allestimento del regista lituano ispirato ai romanzi del premio Nobel per la letteratura Svetlana Aleksievič. Per il terzo anno consecutivo, Palazzo Reale di Napoli sarà la sede principale del Festival, confermando l’obiettivo di valorizzazione dei beni architettonici e paesaggistici della Campania, oltre a rappresentare un luogo di assoluta centralità in città. Oltre alla biglietteria e all’Infopoint, ospiterà proiezioni, incontri, spettacoli, mostre e concerti. Il suo Giardino Romantico accoglierà il Dopofestival, curato da Massimiliano Sacchi, e vi sarà allestito il bookshop e un’area ristoro. Numerosi sono i teatri della città coinvolti nella manifestazione (Teatro San Ferdinando, Teatro Trianon-Viviani, Teatro Nuovo, Politeama, Teatro Sannazaro, Galleria Toledo, Teatro Diana, Teatro Bellini, Teatro Mercadante, Sala Assoli, Nest, Teatro Elicantropo). Anche molti spazi di grande pregio storico- artistico saranno sede degli eventi del festival, come il Museo Madre, Palazzo Fondi, Ansa del Teatro San Carlo, la Chiesa Donnaregina Vecchia, la Chiesa di Santa Maria della Colonna, Palazzo Venezia, Palazzo de’ Liguoro, Palazzo della Commedia Futura, Made in Cloister, Auditorium 900, la Farmacia degli Incurabili, a Napoli, ai quali si aggiungono i luoghi della città da valorizzare, come i Campetti di calcio della Sanità, piazzetta Trinchese, il Carcere di Poggioreale. Altri siti prestigiosi saranno la sede degli eventi ospitati in Regione, come l’Anfitetro di Pompei, il Duomo di Salerno, l’Abbazia di Mercogliano, il Duomo di Amalfi, la Reggia di Caserta, il Teatro Naturale di Pietrelcina, Palazzo Fruscione di Salerno, Teatro Civico 14 e la Reggia di Carditello.
Anche quest’anno, prosegue la collaborazione con il maestro Mimmo Paladino, che ha creato la nuova immagine del Festival, in linea con l’identità della programmazione 2019, per il catalogo e i materiali promozionali, che diventano così oggetti d’arte. INTERNAZIONALE La sezione dedicata al teatro internazionale accoglie debutti e grandi nomi. L’artista canadese Robert Lepage porta in Italia, in prima nazionale, Kanata – Épisode I – La controverse con gli attori del Thé â t re du Soleil di Ariane Mnouchkine, che per la prima volta, in cinquantaquattro anni di storia, affida la sua compagnia a un regista esterno. Torna al NTFI anche Martin Zimmermann, con lo spettacolo Eins Zwei Drei, un confronto tra tre personaggi su temi forti come l’autorità, la sottomissione e la libertà, sia dell’infanzia che della follia, che “sprigiona tutta la poesia, la violenza e la complessità delle relazioni umane”. Dal Libano, il Festival ospita il teatro indipendente di Issam Bou Khaled, che porta in scena a Napoli lo spettacolo Carnivorus, dopo una fortunata tournée europea. In prima assoluta, arriva in Italia, anche Sous un ciel bas di Wael Ali, scrittore e regista siriano classe 1979, che presenta al NTFI uno spettacolo di teatro documentario, in cui emergono due percorsi, due registri, l’intimo e il politico, che mettono in dialogo una moltitudine di sguardi e temporalità convergenti verso uno stesso oggetto: un
territorio sempre in fuga, visto attraverso lo sguardo di un uomo diviso tra perdita del passato e vita presente. Dedicato ancora alle nuove visioni della scena artistica post- migratoria, è Chroniques d’une ville qu’on croit connaître di Wael Kadour, drammaturgo e regista siriano oggi rifugiato in Francia, che racconta la storia vera di una donna suicidatasi a Damasco nel 2011, mettendo in luce la violenza intrinseca a un sistema politico, economico, religioso, instaurato e perpetuato da decenni. Ancora dalla Francia, arriva a Napoli, dopo la rivelazione al Festival di Avignone 2015, Finir en beauté di Mohamed El Khatib, artista francese di origini marocchine ideatore del collettivo Zarlib, luogo di incontro e ricerca di performer, danzatori, cineasti, musicisti di formazione e orizzonti diversi. Mentre dalla Germania, con il suo Theater an der Ruhr, ritorna anche quest’anno al NTFIRoberto Ciulli, per presentare il suo nuovo spettacolo Clown in sturm, che prosegue con la consueta ironia l’indagine sui problemi della vecchiaia attraverso lo sguardo di un clown. Dalla Spagna arriva la proposta del Teatro de los Sentidos, compagnia fondata dal poeta del teatro contemporaneo Enrique Vargas, che presenta Reneixer(Rinascere), un lavoro che conduce il pubblico a vivere e partecipare a un’esperienza tattile, gustativa, uditiva, sensoriale, intorno al mondo simbolico del vino. Per la prima volta a Napoli, l’eclettica artista francese Phia Ménard, fondatrice della compagnia Non Nova, presenta la sua nuova performance Contes Immoraux, Parte 1: Maison mère, commissionata da Documenta 14 di Kassel, che ispirandosi alla casa di Atena, il Partenone, che proteggeva il tesoro della città, immagina una casa di protezione per l’Europa e costruisce un “Villaggio Marshall” a dimensioni reali, in cartone. In prima nazionale anche lo spettacoloLes Italiens di Massimo Furlan, dopo il debutto a Losanna a gennaio scorso, arriva a Napoli, per raccontare i mille volti della migrazione italiana in Svizzera attraverso aneddoti di vita vera che i protagonisti snocciolano uno dopo l’altro dal
palcoscenico. DANZA Per la SEZIONE DANZA, dalla scena contemporanea britannica, il Festival presenta Andante di Igor Urzelai e Moreno Solinas, Slap and Tickle di Liz Aggiss e M/Y della coreografa scozzese Julie Cunningham. Dalla Cina, il giovane artista Tao Ye porta al NTFI le due coreografie Variazioni 6 e 9, quest’ultima è il compimento del suo percorso di ricerca sul movimento. La coreografa brasiliana Alice Rippol porta in scena Cria (Razza), ispirato al Passinho, uno stile di danza urbana di Rio de Janeiro. La performance esplora la sfera della sensualità attraverso l’intreccio del funk con la danza contemporanea. Dopo il successo al Festival 2018, torna a Napoli Ali Charour con il nuovo lavoro Night (Layl), una performance che indaga la trasformazione che ha subìto il concetto di amore nel mondo islamico, nel passaggio dall’età preislamica di Jahiliyyah alla società contemporanea. Sarà nuovamente al Festival, anche Un Poyo Rojo dei coreografi Luciano Rosso e Nicolás Poggi, spettacolo esplosivo che unisce brillantemente teatro, danza, acrobatica, sport e che ha registrato il tutto esaurito sia in Argentina che in Europa, così come a Napoli nel corso dell’edizione 2018 del festival. Ancora attraverso il linguaggio artistico della danza, si darà voce al dramma siriano in Et si demain del coreografo e ballerino Nidal Abdo dell’Atelier des artistes en exil. Dalla Francia, arriva lo spettacolo Hadra di Alexandre Roccoli, che fa dialogare la danza contemporanea, l’hip hop, la musica house, con forme e rituali tradizionali e ancestrali. Cristiana Morganti, storica interprete del Tanztheater di Wuppertal, presenta Moving with Pina, un lavoro in cui propone un viaggio nell’universo di Pina Bausch. Infine, con Leonardo festa del Paradiso, per la regia di Emiliano Pellisari, con la direzione musicale di Walter Testolin e la coreografia di Mariana Porceddu, prodotto dalla Fondazione Pietà dei Turchini, sarà celebrato il genio di
Leonardo Da Vinci, nel 500mo anniversario della sua morte. Mentre lo spettacolo Tiresias… del greco Michalis Theophanous è un progetto allegorico che indaga la figura marginale del mitologico indovino cieco, un lavoro che si muove sul confine tra danza e performing art. ITALIANA La lunga edizione 2019 accoglierà 25 prime nazionali nella sezione italiana. Tra i tanti titoli che si avvicenderanno sui palcoscenici del NTFI, Arturo Cirilloporta in scena il capolavoro di Jane Austen Orgoglio e pregiudizio; Roberto Latini che nello spettacolo In exitu dà vita alle parole dell’omonimo romanzo di Giovanni Testori. Debutta anche Enzo Moscato con il suo nuovo lavoro Ronda degli Ammoniti, coprodotto da Compagnia Enzo Moscato e Fondazione Campania dei Festival. Marco Baliani presenta lo spettacolo Una notte sbagliata, per la regia di Maria Maglietta; Wanda Marasco porta in scena il suo lavoro Giulietta e le altre; mentre Ted Keijser realizza Leonardo e la colomba, un circo senza tempo,
un progetto in cui si intrecciano i diversi generi espressivi del teatro, del circo, della danza e della musica. Debutto nazionale anche per Erodiade di Carlo Cerciello, nella riscrittura di Giovanni Testori, che vede in scena Imma Villa. Mentre Angelo Savelli porta a Napoli Tre rotture, testo del francese Rémi De Vos, tra i più interessanti autori della nuova drammaturgia europea. Il Teatro dell’Elfo sceglie di riallestire il testo teatrale che nella storia di Broadway ha ottenuto il maggior numero di nomination ai Tony Award, Angels in America (Si avvicina il millennio e Perestroika) di Tony Kushner, per la regia di Ferdinando Bruni e Elio De Capitani, coprodotto con la Fondazione Campania dei Festival. Lo scrittore napoletano Maurizio De Giovanni è autore di un’inedita commedia in due atti, diretta da Alessandro Gassmann, dal titolo Il Silenzio grande. In scena al Festival anche il grande capolavoro di Brecht Madre Coraggio e i suoi figli, che presenta i celebri songs del drammaturgo tedesco e la musica di Paul Dessau, con la drammaturgia musicale e la regia Paolo Coletta. Si prosegue con le prime nazionale, con Non farmi perdere tempo, nuovo lavoro di Massimo Andrei; e ancora con 629 – Uomini in gabbia, progetto diMario Gelardi che mette insieme più di 20 autori, provenienti da tre diversi paesi (Spagna, Grecia e Italia) che affrontano insieme un viaggio verso la diversità, attraversando il clima di odio violento cui è approdata oggi l’Europa. Il Teatro Franco Parenti e la Fondazione Campania dei Festival presentano Coltelli nelle galline, il primo testo del pluripremiato drammaturgo scozzese David Harrower, diretto da Andrée Ruth Shammah. Si segnalano ancora tra i debutti nazionali, Il Tempo è veleno, commedia amara e melanconica di Tony Laudadio, per la regia di Francesco Saponaro, coprodotta da Teatri Uniti e Fondazione Campania dei Festival; la surreale commedia dal sapore pirandelliano scritta da Edoardo Erba Maurizio IV – Pirandello Pulp, per la regia di
Roberto Valerio; e ancora Nella lingua e nella spada, progetto ispirato alla storia d’amore e alle vite di Oriana Fallaci e Alekos Panagulis, elaborazione drammaturgica, regia e interpretazione di Elena Bucci, una coproduzione Ravenna Festival, Fondazione Campania dei Festival e Compagnia Le belle bandiere; Fatemi uscire di Jean Marie Chevret per la regia di Diego Puerta Lopez; il lavoro liberamente ispirato al romanzo di Herman Melville, Bartleby lo scrivano di Francesco Niccolini diretto da Emanuele Gamba; lo spettacolo diAntonio Marfella e Giovanni Esposito intitolato Exit, che racconta la difficoltà di comunicare, interpretato da Simona Marchini e Susy Del Giudice. Avviato nella scorsa edizione del NTFI, grazie a un laboratorio tenuto all’Accademia di Belle Arti di Napoli, trova compimento in forma scenica La luna, il nuovo processo di indagine antropologica, sociologica e poetica ideato e diretto da Davide Iodice; nell’anno del decimo anniversario dalla scomparsa diMario Monicelli, Geppy Gleijeses riprende Arsenico e vecchi merletti, commedia teatrale di Joseph Kesselring, resa nota al pubblico del grande schermo dalla trasposizione cinematografica di Frank Capra, e prima regia teatrale del grande regista italiano; dall’atto unico Tornò al nido di Titina De Filippo nasceLe Titine lab, un progetto a cura di Antonella Stefanucci; ancora in prima nazionale, Vita a rate, scritto e diretto da Riccardo Caporossi. Nel programma della prosa italiana anche Otello Circus, opera lirico-teatrale ispirata ai lavori di Giuseppe Verdi e William Shakespeare, di Antonio Viganò eBruno Stori; 4.48 Psychosis, la messa in concerto dell’ultimo testo di Sarah Kane in forma di “sinfonia per voce sola”, che vede le elaborazioni musicali, video, scena e regia di Enrico Frattaroli; il progetto In flagrante delicto, Gesualdo da Venosa principe dei musici, ideazione e regia Roberto Aldorasi, testi di Francesco Niccolini; Schiaparelli life per
la regia di Carlo Bruni, che rivela la vita di Elsa Schiaparelli, fra le più grandi stiliste di tutti i tempi; il lungo, intenso e per tanti versi doloroso rapporto tra Luigi Pirandello e la sua attrice musa Marta Abba, è raccontato in Non domandarmi di me, Marta mia, dalle lettere di Luigi Pirandello e Marta Abba di Katia Ippaso, diretto da Arturo Armone Caruso; L’Anno del Pensiero Magico (The Year of the Magical Thinking), tratto da un testo della scrittrice statunitense Joan Didion per la regia di Enrico Maria Lamanna; e il lavoro della giornalista Emilia Costantiniche immagina una intervista impossibile con Eduardo, Titina e Peppino De Filippo, nel suo I De Filippo – La commedia della loro vita, diretto da Armando Pugliese e coprodotto da Elledieffe e Fondazione Campania dei Festival. Anna Foglietta sarà inoltre protagonista dello spettacolo Storie dal Decamerone – Una guerra di Michele Santeramo, accompagnata dal violinista Luigi Gagliano, con le musiche originali di Francesco Mariozzi. PROGETTI SPECIALI L’edizione 2019 del Napoli Teatro Festival Italia accoglie nella sezione Progetti speciali, nell’ambito della sua vasta programmazione, il progetto Pompeii Theatrum Mundi, organizzato dal Teatro Stabile di Napoli/Teatro Nazionale, diretto da Luca De Fusco, che dal 20 giugno al 13 luglio sarà ospitato nella scenografia naturale del Teatro Grande di Pompei; Pompeii Theatrum Mundi è realizzato in coproduzione tra Fondazione Campania dei Festival e Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale. Il programma prevede quattro prime nazionali, Edipo a Colono, nella riscrittura di Ruggero Cappuccio dell’opera di Sofocle, per la regia di Rimas Tuminas; Il Paradiso perduto, una creazione della Vertigo Dance Company, realizzato in coproduzione anche con la Fondazione Matera Basilicata 2019; Satyricon, diretto da Andrea De Rosa, realizzato in coproduzione anche con il Teatro di Roma – Teatro Nazionale, e La tempesta con la regia di Luca De Fusco, che prevede la coproduzione anche con il
Teatro Nazionale di Genova. Tra i PROGETTI SPECIALI, l’originale proposta della Compagnia Nest, A Teduccio on the road, un viaggio dal centro alla periferia; Il Tempo orizzontaledella Bellini Teatro Factory; Vita morte e oracoli, la casa viaggiante dell’Associazione di promozione sociale Bus Theater; Centro storico, raccolto di periferia, Festa dei teatri per la socialità di Marco Dell’Acqua; Circo scio’ scio’ “femmenielli, tombola e tammorre”, spettacolo serale libero di piazza diLuigi Pernice Di Cristo; Essere dylan dog, primo spettacolo teatrale, immersivo ed esperienziale, sul personaggio creato da Tiziano Sclavi, a cura diComicon; e ancora, Foodistribution | Amnistia, a cura di Davide Scognamiglio e Daniele Ciprì; La rivoluzione dei libri di Alessandra Crocco eAlessandro Miele; Sala d’attesa – The waiting room di Ettore De Lorenzo; la Compagnia Carabosse realizza Par les Temps qui courent…, uno spettacolo di circo, giocoleria, clownerie che trasformerà il giardino della Reggia di Carditello in un paesaggio da fiaba; Via Santa Maria della Speranza, l’arsenale delle apparizioni/il teatrino dei fantocci di Maria Angela Robustelli, lavoro avviato durante “Quartieri di Vita 2017” e rivolto a giovani africani richiedenti asilo politico nel nostro Paese e a giovani dei Quartieri Spagnoli; Sirene, Signore e Signorine, storie note e meno note della città di Napoli, progetto speciale de La scena delle donne – percorsi teatrali con le donne a Forcella a cura Marina Rippa; Terra di Pako Ioffredo, che racconta la riscoperta dell’identità perduta di uno dei territori più belli dei Campi Flegrei, Pozzuoli, riscattando la storia e la lingua dei nostri antenati; Underrground – Roberta nel metrò, la nuova produzione di Cuocolo/Bosetti, spettacolo per trenta spettatori in viaggio, ambientato nello spazio reale della metropolitana cittadina. Attenzione anche alla Grecia con Antologia del Teatro Greco Contemporaneo, un progetto di ETP Books, inserito nel programma culturale istituzionale Italia-Grecia, che presenta la raccolta di otto testi scritti
da altrettanti autori, riconosciuti come rappresentativi della produzione teatrale greca contemporanea. Infine torna Il Mercato dell’Arte e della Civiltà, a cura di Davide Sacco, una “maratona dell’arte” che mette a confronto artisti, operatori del settore dello spettacolo dal vivo e spettatori per dibattere sull’attuale situazione del teatro internazionale. OSSERVATORIO Nella SEZIONE OSSERVATORIO, che offre spazio alle giovani compagnie e a quelle non più giovani ma con difficoltà nell’avvio del processo produttivo degli spettacoli, si segnalano in programma le regie di Mirko Di Martino, che presenta Il Maestro più alto del mondo; di Mario Autore con Il principio della Luna; Dario De Luca con Lo psicopompo; e ancora Antonio Speranza e Ario Avecone con Fausto Doktore; di Paola Tortora che presenta Vladimiro mira il mare; di Ciro Pellegrino ed Elena Pellecchia con Terra ‘e nisciuno; di Piera Russo con Respiro Piano e di Giuseppe Miale di Mauro con Pino Daniele è calvo. Il programma dell’Osservatorio prosegue con Alberto Mele e Marco Montecatino che presentano Jenga; e ancora con Costantino Raimondi, che mette in scena Primo Amore e Atto senza parole 1 -2 di Beckett; Franca Abategiovanni presenta Tereza Zum Zum; Graziano Piazza porta in scena The handmaid’s tale; Davide Paciolla il suo Io sugno; in scena anche le coreografie Off cells di Sara Lupoli realizzata con Marco Izzolino, La boîte à joujoux di Edmondo Tucci e il progetto teatrale Processo a Fellni di Mariano Lamberti. SPORTOPERA Dopo il successo delle precedenti edizioni, si ripropone al Teatro Sannazaro, dal 12 al 20 giugno, una nuova programmazione della sezione SPORTOPERA, a cura di Claudio Di Palma, organizzata da Vesuvioteatro.org, che racconta la passione dei grandi scrittori per il tema dell’agòne. La
rassegna si configura come un “osservatorio attivo” in cui recuperare l’originale relazione tra arte e sport. Nove appuntamenti, saranno al centro di questa sezione, dedicata nell’edizione 2019, all’errore sportivo e alle trasgressioni di quell’equilibrio ideale richiesto ai grandi atleti nelle competizioni sportive come nella vita. Si parte con Luciano Melchionna, che presenta Fisica/Mente, un lavoro che mette a fuoco il rapporto tra mente e corpo nell’azione sportiva; si prosegue con Open – La mia storia di Andre Agassi, una lettura scenica di Invisibile Kollettivo dell’autobiografia del campione di tennis. Sara Sole Notarbartolo porta in scena lo spettacolo Mimì e le ragazze della pallavolo – Laddove Mimì sta per Domenico, interpretato da Fabiana Russo; mentre Igor Esposito dirige La dama bianca semuà, che vede in scena Angela Pagano e Flo, il lavoro racconta l’amore di tre donne per un uomo che ha segnato la storia del ciclismo: il campione Fausto Coppi. Adriano Pantaleo e Gianni Spezzano presentano il progetto Non plus Ultras; ancora, Gea Martire sarà protagonista de Il motore di Mariarosa di Antonio Pascale, storia dell’emancipazione femminile di una donna di provincia appassionata di motori; a seguire, Finisce per “A” Soliloquio tra Alfonsina Strada, unica donna al Giro d’Italia del 1924, e Gesù di Eugenio Sideri, con Patrizia Bollini, per la regia di Gabriele Tesauri; la rassegna si chiude conCorrere da Jean Echenoz, adattamento di Antonio Marfella con il coro di voci bianche Alma Choir diretto da Stefania Rinaldi, che è un ritratto in musica e parole di Emil Zátopek, fondista cecoslovacco plurivincitore olimpico. Nel programma di Sportopera, dal 12 al 20 giugno, è prevista anche la mostraSportime di Gianluca Carbone, che mette in connessione la tematica del tempo con quella dello sport. LETTERATURA Se è il titolo della SEZIONE LETTERATURA 2019, a cura di Silvio Perrella, dedicata alla poesia che, tra musica e parole, quest’anno si terrà, dal 20 al 26 giugno, nella nuova
suggestiva sede di Made in Cloister. «Il “se” di quest’anno può essere declinato in entrambi i modi: se e a sé stesso», spiega Silvio Perrella. Prima dell’inizio del Festival si realizzerà una sezione Preludi, che si svolgerà da marzo a giugno all’Istituto Italiano Studi Filosofici. Cinque appuntamenti con i poeti stranieri Genny Lim, Josip Osti, Marko Kravos, Juan Carlos Mestre, e l’incontro con Fiorinda Li Vigni sul se omerico, organizzati in collaborazione con Casa della Poesia di Baronissi e I.I.S.F. Tanti i poeti e gli scrittori, le cui parole si avvicenderanno sul palcoscenico di Made in Cloister, Carlo Bernari Giuseppe Patroni Griffi nell’adattamento di Nadia Baldi, Federica Giordano, Franca Mancinelli, Anna Maria Ortese, Ewa Lipska, Emanuele Cerulle e Achille Pignatelli, Antonio Trucillo, Francesco Iannone, Tiziano Scarpa, Pia Pera, Aleksandr Puškin, Rino Mele, Sandro Penna, Sotyrios Pastakas. Tra i tanti artisti e studiosi che presenteranno le parole degli scrittori, Licia Maglietta, Nadia Baldi, Antonella Ippolito, Mario Martone e Aldo Masullo. MUSICA La SEZIONE MUSICA prevede 13 concerti, programmati in diversi spazi della città e in Regione: Amore non amore di Franco Marcoaldi e Peppe Servillo al Teatro Sannazaro; Il viaggio di Neaco’ di Antonio Carluccio, Luigi Carbone, Giovanni Imparato e Aldo Perris con la piccola orchestra Neaco’, che si terrà al Duomo di Amalfi; Voci del Mediterraneo, arrangiamenti e direzione musicale di Carlo Morelli, con il Coro della Città di Napoli e M’Barka Ben Taleb, in scena al Cortile d’onore di Palazzo Reale; Privé degli Avion Travel alla Reggia di Caserta; Canti e suoni della dimenticanza di Raffaello Converso con le orchestrazioni Roberto De Simone, alla Chiesa della Colonna; V Viaggio barocco, soggetto, coreografia e regia di Angelo Smimmo al Cortile d’onore di Palazzo
Reale; Strativari di Capone & BungtBangt, Solis String Quartet, soggetto e testo di Stefano Valanzuolo, voce recitante di Iaia Forte per la regia diRaffaele Di Florio al Cortile d’Onore di Palazzo Reale; Communio pro anima – Oratorio composto da Giuseppe Vessicchio al Teatro Naturale di Pietrelcina; L’isola di legno – Il concerto dell’Orchestra di Piazza Vittorio all’Abbazia di Mercogliano; Martedì dell’ensemble Le Mani Avanti nel Giardino Romantico di Palazzo Reale; Travestimenti spirituali: da Bella ciao a Padre Pio di Raffaello Converso con le orchestrazioni di Roberto De Simone ancora al Teatro Naturale di Pietrelcina; Ho stretto i pugni e sono nato… di Enzo Mirone allo Spazio della Commedia Futura, e Viaggio in Italia di Alice nel Cortile d’Onore di Palazzo Reale. CINEMA La SEZIONE CINEMA si svolgerà dal 19 giugno al 1 luglio nel Giardino Romantico di Palazzo Reale, che ospiterà le pellicole Otello di Orson Wells, Il fascino discreto della borghesia di Luis Bunuel, Macbeth di Roman Polanski, Addio Fratello crudele di Giuseppe Patroni, Frankestein Junior di Mel Brooks, Brazil di Terry Gilliam, Riccardo III di Richard Loncraine, Shakespeare in love di John Madden, The Queen – La regina di Stephen Frears, Cesare deve morire di Paolo e Vittorio Taviani, Black Mass – L’ultimo Gangster di Scott Cooper, L’ultima tempesta di Peter Greenaway, Titus di Julie Taymor. MOSTRE Saranno protagonisti della SEZIONE MOSTRE, Federico Fellini negli scatti di Patrizia Mannajuolo in un allestimento a cura di Valentina Rippa; il lavoro del giornalista siciliano Mario Francese, assassinato nel 1979, dopo una giornata di lavoro passata al Giornale di Sicilia; il
pittore Raffaello Eroico, che realizzerà nuove opere per l’edizione 2019 del Festival, inserite nel contesto dello SMMAVE, all’interno della Chiesa di Santa Maria della Misericordia ai Vergini. Nell’ambito della sezione Mostre è previsto inoltre l’allestimento Lacci gassosi, ordito del cielo, a cura di Giuseppe Cerrone, che muove da alcuni momenti-chiave del teatro e del cinema del Novecento per stimolare una riflessione sul simbolo, l’allegoria, la memoria, la percezione, l’utopia, l’invisibile la suggestiva. Si segnala inoltre l’installazione interattiva Dans un jardin je suis rentrée, realizzata dalla scenografa Bissane Al Charif (Palestina-Siria) insieme all’attrice e regista libanese Chrystèle Khodr e al regista siriano Waël Ali, che indaga le esperienze sessuali e la loro relazione con i cambiamenti del periodo postbellico; e ancora la mostra Pino è, uno sguardo d’autore su Pino Daniele attraverso le immagini, classiche e inedite, dei fotografi che lo hanno seguito più da vicino, firmando le copertine di tutti i dischi storici del cantautore. Alla Farmacia degli Incurabili è prevista infine la mostra Adda passà a nuttata – Negli Incurabili la vera storia degli antibiotici, un percorso espositivo curato dal Museo delle Arti Sanitarie didicato alle ricerche di Vincenzo Tiberio. LABORATORI L’attività di formazione, di approfondimento e di ricerca è parte integrante del festival, che dedica una sezione ai Laboratori, per realizzare quella necessaria trasmissione dei saperi tra maestri e i giovani talenti. Durante tutta la programmazione del NTFI 2019, si attiveranno nove laboratori, tutti gratuiti, nell’ambito dei quali i partecipanti potranno confrontarsi con artisti come Kenji Takagi, che dal 2001 al 2008 è stato membro del Tanztheater Wuppertal Pina Bausch, dove lavora tutt’oggi come danzatore ospite e direttore di
prove con la compagnia; Julie Kretzschmar, che con la collaborazione di Bruno Boudjelal, realizza un laboratorio di ricerca e creazione di racconti rivolto a giovani stranieri che vivono a Napoli. È previsto inoltre un laboratorio del gruppo TeatrInGestAzionecon i detenuti del Carcere di Napoli Poggioreale; il workshop che Daniel Pennac terrà insieme a Massimiliano Barbini e Ludovica Tinghi, è dedicato al rapporto complesso tra scrittori e lettori. Massimo Munaro lavorerà su i cinque sensi dell’attore, l’originale pedagogia teatrale portata avanti dal Teatro del Lemming sul territorio nazionale ed europeo. Questo particolare metodo di lavoro pone al centro il corpo e l’uso dei sensi. Francesco Saponaro e Nadia Carlomagno propongono il laboratorio Lady M., finalizzato allo studio per una creazione originale a partire dalla rielaborazione del capolavoro operistico di Dmitrij Shostakovich Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk e dall’omonimo racconto dello scrittore russo Nikolaj Leskov. Il workshop Di Grazia è un progetto coreografico e multimediale diretto da Alexandre Roccoli, che continua in Italia la ricerca sul passaggio dal rito al teatro (dal Tarantismo alla Tarantella) e va a scavare nel solco delle rappresentazioni della donna attraverso la sua storia di emancipazione, la sua condizione sociale, in un’epoca in cui solo la religione poteva rispondere alle sue sofferenze. Continua Principles in acting, a cura di Tomi Janežič, che si basa sullo psicodramma come strumento per l’esplorazione del processo creativo dell’attore e sui principi di base delle tecniche di recitazione. Il laboratorio Radici, guidato da Roberto Solofria, Rosario Lerro e Luigi Imperato, è rivolto a giovani allievi attori tra i 18 e 22 anni, e indaga il passaggio dall’età infantile a quella adulta. dal corrispondente Anita Laudando
DA DOMANI AD UDINE: NEETON: Il progetto di Bosch per la ricerca attiva del lavoro Domani, sabato 16 marzo, al via NEETON, il progetto pensato per ridare entusiasmo e motivazione ai giovani che non si formano e non lavorano. In Italia, i NEET (Not Engaged in Education, Employment or Training) sono 2 milioni e 189 mila, ovvero il 24,1% dei giovani tra i 15 e i 29 anni, di cui l’11,9% studenti e il 31,5% con un’età superiore ai 25 anni (Fonte: ISTAT). Per questo, Bosch, da sempre vicina ai temi della formazione e dell’orientamento al futuro professionale dei giovani, ha scelto di offrire un percorso di formazione a oltre 20 ragazzi che intendono diventare operatori specializzati o addetti alle vendite, avvicinandosi anche alle nuove tecnologie 4.0. Oggi, sempre più aziende richiedono non solo competenze tecniche specifiche, ma anche e soprattutto soft skills. L’obiettivo del progetto di Bosch Italia, realizzato in collaborazione con Manpower, LabLaw Studio Legale Failla Rotondi & Partners e la scuola di formazione Bosch TEC, è proprio quello di favorire l’inserimento dei NEET nel mondo del lavoro, attraverso un percorso formativo, personale e professionale che permetta ai ragazzi di acquisire gli strumenti adatti per la ricerca attiva del lavoro. Parafrasando lo slogan di Bosch “Tecnologia per la vita”, il percorso sarà una vera e propria #esperienzaperlavita. NEETON avrà la durata di 3 mesi durante i quali verrano offerte 300 ore di formazione in aula, a distanza, on the job, attraverso
visite aziendali e il supporto dei tutor. Per poter vivere quest’esperienza, i ragazzi disoccupati da almeno 12 mesi e residenti in Italia, possono inviare la propria candidatura attraverso il percorso dedicato all’iniziativa messo a disposizione da Manpower oppure direttamente sul sito di Bosch Italia. A coloro che si distingueranno per partecipazione, iniziativa, contributo e motivazione verrà offerto un rapporto di lavoro subordinato con contratto di somministrazione. Manpower con questo progetto si conferma come il punto di riferimento accreditato per il recruitment dei candidati, grazie anche all’esperienza di molti anni in iniziative per l’employability, che hanno l’obiettivo di dotare le persone di formazione e opportunità di impiego. NEETON prenderà il via il 16 marzo, a Udine, con una iniziativa a cui ha aderito anche la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia con le strutture della Direzione che si occupa di lavoro e formazione. I ragazzi interessati potranno presentarsi al Recruiting Day che si svolgerà, presso Palazzo Belgrado, dalle ore 9.00 alle ore 13.00. Durante la mattinata, i partecipanti avranno l’occasione di dimostrare la propria volontà di intraprendere un percorso formativo utile per il proprio futuro professionale. Inoltre, potranno conoscere da vicino il Gruppo Bosch e le opportunità offerte dall’azienda sul territorio, nonché sostenere i colloqui con i referenti aziendali, di Manpower e della Regione Friuli Venezia Giulia. Nel corso dell’anno, l’iniziativa verrà ripetuta con nuovi appuntamenti in altre regioni italiane. redazionale
LUDOVICO EINAUDI il 15 marzo esce “SEVEN DAYS WALKING” il progetto musicale più ambizioso della sua carriera Tre anni e mezzo anni e mezzo dopo “Elements”, venerdì 15 marzo esce il primo disco di “Seven days walking”, il progetto musicale più ambizioso e visionario che Ludovico Einaudi abbia finora realizzato: sette dischi che verranno pubblicati nell’arco di sette mesi consecutivi. In contemporanea all’uscita del primo disco della serie, Ludovico Einaudi presenta dal vivo “Seven Days Walking” in un tour che nel corso del 2019 toccherà le principali città d’Europa e Stati Uniti. Parte con una serie di teatri italiani che registrano il tutto esaurito già da diversi mesi, per poi
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