DI BOCCA IN BOCCA - Divieto di fumare Monica Guerritore Articoli, fumetti, rubriche, giochi, hipse dixit - Liceo Brocchi
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DI BOCCA IN BOCCA All’interno: Herpes n° 2 • Divieto di fumare • Rappresentanti vecchi e nuovi • Monica Guerritore • Natale Dicembre 2009 • Articoli, fumetti, rubriche, giochi, hipse dixit.... Anno XIII
Indice Pag. Redazione 3 Editoriale 3 Gite e fumo 4 La Voce del Dissidente 5 La Rubrica di Cucina 6 La Rubrica di Cucina 6 La Rubrica del Cinema 7 Il Crocifisso 8 Edgar allan Poe 8 Nuovi Rappresentanti 9 ➼ WE WANT YOU Monica Guerritore Ex Rappresentanti 9 10 ➼ La copertina di HERPES è di tutti. Tutti MEP 12 abbiamo mandato le nostre foto per costruirla. H1N1, Spider Pork 12 ➼ Vuoi che la prossima sia la tua? Cerchiamo spunti di creatività Hipse dixit 13 fotografica. Svago mentale 13 Usa la digitale, la macchina del ➼ nonno, il cellulare quello che vuoi, Oroscopo 14 ma soprattutto la testa. Beautiful Brocchi 14 Spedisci il tuo scatto a: Caro BBB 15 ➼ giornalinodeglistudenti@gmail.com e potrai sognare la copertina! Don’t forget! 15 Grazie già da ora! Stripssssss di Silvia Sabatti V bst HPS DI BOCCA IN BOCCA 2
L’Editoriale del Direttore di Francesca Barco IV bl Io fumo! Sono un Esemplare X e fumo. Non mi hanno insegnato che il fumo fa male, me l’hanno imposto. Io fumo. Sì, io fumo, sono un Esemplare X della fauna liceale e mi riempio di nicotina, catrame e monossido di carbonio. Mi riempio di tumore ai polmoni, insomma. Io mi uccido giorno per giorno e sono felice. Direte, perché? Perché sono uno Sconsiderato X che ama andare contro le regole. Sui pacchetti di cancro che compro di nascosto dai miei c’è scritto: “il fumo uccide” o “fumare in gravidanza fa male al bambino”. Se cercassi su internet, troverei migliaia di statistiche che possono predirmi anche se avrò la messa in piega nella mia ora del decesso. Ultimamente, precisamente il 2 novembre, la mia Preside ha deciso che entro i confini scolastici non devo usufruire delle mie sigarette. Sono un Esemplare X e delle regole me ne frego, per di più sono cittadino italiano e la scappatoia ce l’ho nel sangue. Tra i banchi non mi hanno mai insegnato il senso civico, a rispettare i divieti, a non bere e poi guidare, ad amare la mia patria. Credevano di farlo per vie traverse, ma con che risultato? Magari pensano che se lo voglio, imparo da solo. Su quel pezzo di carta c’era scritto che la mia scuola educa alla libertà. Io sono un pivello ma una cosa la so: la libertà la posso capire solo se cresco e maturo. La mia scuola non mi insegna a crescere, no. Mi riempie di nozioni, mi spiega che significa “ieratico”. Il mondo in cui vivo e che affronto (parola grossa!), non mi domanda la trigonometria al supermercato. Ma non importa. Sono uno Stupido X, imparo e cerco di non fallire, altrimenti nessuno qui mi spiegherà dove ho sbagliato, semplicemente arriverà un 2 e la Scuola dormirà sonni tranquilli. Così, mi sono fatto da solo, ma cosa volete, sono cresciuto storto. Dov’era il paletto a sorreggermi? Ad abbassarmi un voto perché non ho dato la definizione esatta della mia demenza! Non sono bravo a scegliere, però una decisione l’avevo presa. A cuor leggero, ovvio, ma non mi era sfuggita quella foto nel libro, quella dei polmoni neri ricamati dal catrame. Ma ero sicuro, volevo fumare. E lo voglio tutt’ora. Mi dispiace immaginare la mia bara, il mio funerale, ma penso che se mi educano alla libertà, allora ho la libertà di morire, di nascosto o alla luce del sole che sia. Certo, la mia libertà di fumare finisce dove comincia la loro di respirare, ma con questo emendamento la mia nemmeno inizia!! Vorrei che mi salvassero, che mi prendessero per mano e mi dicessero che posso ancora sopravvivere! Vorrei anche che m’insegnassero a non abusare dell’alcool, a fare sesso sicuro, a rispettare i limiti di velocità, ad amare il Prossimo, a donare sangue e midollo osseo, a non fare gli stessi danni che hanno fatto i miei padri! Ma non succede, non lo fanno. O forse tentano, ma hanno sbagliato metodi. Tentando di portarci sulla retta via, hanno provocato un ingorgo sull’autostrada della perdizione. Io Essere X non conosco la mia Preside, perché dovrei darle retta? Lei ha ragione, ma dov’è quando il mio prof è un totale incompetente e rimango asino? Io non la capisco perché sono parte del gregge e se non c’è il pastore il gregge fugge. Io sono un Esemplare X e fumo. Nessuno m’ha insegnato a salvarmi dalla morte, me l’hanno imposto. E per me, le imposizioni, sono fumo. Redazione Direttore: Rebecca Luisetto I bca Francesca Barco IV bl Elisabetta Mezzalira V bst Stefania Neglia I aca Vicedirettore: Giulia Pagan I bl Filippo Campagnolo III bs Irene Pellanda I al Giulia Pellizzer V bs Impaginazione: Andrea Pianezzola V bs Francesca Barco IV bl Matteo Scalco I bl Gloria Serradura I dl Redazione: Luca Strapazzon IV aca Noemi Bellò I bca Giulia Zanin IV bs Gloria Bordignon V bs Sara Bourahla IV dso Disegnatori: Allegra Cerantola I aca Giacomo Bertollo IV dl Maria Diandra Cristache I bca Silvia Sabatti V bst Laura Gubiolo I aca Daniele Trentin V ast Martino Guidolin V ast Claudia Husdup IV cs Per il pdf di questo numero vai su aleph2004.net 3 HPS DI BOCCA IN BOCCA
L’intervista di Giulia Zanin IV bs e di Claudia Husdup IV cs Gite, fumo. Domande, risposte. Potremo fare la gita di quinta? Perché non fumiamo più a ricreazione? M artedì 17 novembre abbiamo avuto l’occasione di intervistare la nostra preside per chiarire alcune questioni che avevano creato scompiglio fra gli studenti, tra cui l’abolizione delle gite preside, ma aggiunge “non le garantisco come un diritto degli studenti perchè spetta comunque agli insegnanti scegliere se accompagnarvi o meno.” La preside ci espone i principali problemi per cui vuole con pernottamento. limitare i viaggi d’istruzione, in particolare nelle classi 3^ e 4^ (che per avere un viaggio d’istruzione hanno bisogno di portare “Per quanto concerne la mobilità,” ci è stato detto dalla preside, “la concrete spiegazioni alla preside convincendola che quella gita con nostra scuola ha promosso molte attività didattiche e progetti tra quel determinato programma sia utile a quella particolare classe). le quali: alternanza scuola-lavoro, lezioni sul posto, uscite sportive “Accompagnare dei ragazzi, anche se maggiorenni, in gita comporta e scambi con l’Italia, l’Europa e anche con l’Australia (sempre se un’altissima responsabilità da parte mia e dei docenti e ormai non sono va in porto, infatti le studentesse coinvolte sono otto, di cui sei di più molti gli insegnanti disposti ad affrontare questo rischio.” Spiega quarta. L’esperienza in Australia dovrebbe svolgersi all’inizio della la preside, aggiungendo: “Inoltre i costi per un viaggio continuano loro quinta, A.S 2010/11, ma nessuno assicura loro che sarà data la a salire, cominciano a pesare sui bilanci delle famiglie che sentono deroga alla regola che non è possibile fare scambi al quinto anno. la crisi e mi chiamano chiedendomi aiuto; infine gli albergatori mi ndr)”. Secondo la nostra dirigente lo scambio è privilegiato poiché è chiamano lamentandosi degli studenti poco educati ed irrispettosi.” molto più coerente con quella che è la finalità della scuola. “I viaggi Riprende invece dicendo che uno scambio culturale ha molti meno d’istruzione sono nati dando l’opportunità di conoscere qualcosa al problemi logistici perchè la responsabilità è divisa fra le famiglie di fuori del ristretto ambito scolastico perchè quando andavo a scuola che ospitano i ragazzi, i costi sono più contenuti e si ha il vantaggio, io” dice la preside “non c’erano tutte le possibilità di viaggiare che ci vivendo in una casa, di entrare dentro una cultura diversa da quella in sono ora, ormai le gite sono solo turismo e questa non è la finalità della cui viviamo. Nulla da ridire, ma non si può pensare che uno scambio scuola.” Non possiamo ribattere. Il più delle volte le gite di più giorni possa sostituire una gita: sono due esperienze totalmente diverse! E’ trascurano l’aspetto didattico, e la preside ci ricorda che se vogliamo vero che noi studenti non siamo sempre educati, ma i professori che visitare le capitali europee ci sono le agenzie di viaggi, ma tutti noi scelgono di accompagnarci ci conoscono da 2-3 anni, ormai sanno studenti siamo comunque consapevoli che la gita è un’esperienza come ci comportiamo e se si possono “fidare” di noi. Sui costi alti indimenticabile che segnerà i nostri ricordi e che vale la pena di essere si può sempre trovare una soluzione riducendo i giorni o mettendosi vissuta. A questo punto il dubbio sarà sorto a tutti: potremo farla la d’accordo tutti insieme. Comunque, se venisse adottata la linea dello gita di quinta? Rassicuriamo tutti gli studenti: le gite di quinta non scambio, bisognerebbe assicurare a tutte le classi di farlo, altrimenti saranno eliminate perchè “sono comunque un’esperienza alla fine di tanto vale pubblicizzarlo per poi un percorso abbastanza lungo com’è quello delle superiori” dice la lasciare molti a bocca asciutta. I l divieto di fumare entro i confini scolastici emanato il 2 novembre 2009 è stato una dura batosta , difficile da digerire i ragazzi si lamentino di questo divieto, anziché esserne felici in quanto tutela la per i copiosi tabagisti del liceo brocchi . loro salute. Ma è ancor più incredibile Dopo anni in cui ha cercato di promuovere che siano i professori a difendere una l’educazione alla salute, la preside è stata brutta abitudine che se esibita da loro in costretta a far ricorso al proibizionismo, ambiente scolastico, oltre ad essere di visto il dilagare progressivo del cattivo esempio, segnala un’educazione “deprecabile vizio”, soprattutto tra civica poco sensibile. Come ultima cosa, gli studenti di prima liceo . La notizia non meno importante, voglio citarvi ha suscitato un pandemonio, com’era come motivo di questo provvedimento il immaginabile del resto. Gli increduli comportamento di due studentesse trovate tabagisti hanno dovuto fare i conti con la a fumare al cambio dell’ora, in classe. realtà dei fatti e la nube di fumo al di qua Questo vi sembra un comportamento da delle mura di cinta è svanita. Per maggior tenere a scuola? A me no.” chiarezza abbiamo contattato la preside la _Non pensa però che adottando la quale ci ha concesso un’intervista. strategia del proibizionismo le cose tenderanno a peggiorare? Quando si _Signora preside, cosa l’ha spinta a tratta di un problema di educazione, ricorrere ad una provvedimento così proibire qualcosa spesso significa ferreo e dogmatico? “L’esasperazione. creare le condizioni per peggiorare la L’ho deciso una mattina quando, situazione preesistente. Daltronde lo osservando all’entrata di scuola il dice anche Ovidio “ Nitimur in vetitum progressivo aumentare dei fumatori, semper cupimusque negata. “ , tendiamo chiesi gentilmente di spegnere la sigaretta sempre a ciò che è vietato e bramiamo ad una ragazza. Mi rispose che limitavo ciò che ci viene negato . Cosa ne pensa? il suo diritto di fumare. Vi sembra un “Non m’interessa. Questa non è una diritto quello di morire di tumore? C’è limitazione ma un’opportunità un diritto alla salute, che è ben diverso. di crescita. Cerco di dare All’esasperazione mi ha portato soprattutto un’offerta formativa di una professoressa che poco dopo il mio qualità, di vita e non di richiamo ai ragazzi arrivò a scuola con morte. Per i trasgressori sono la sigaretta in bocca. È incredibile che previste pene (le ha decise il Consiglio d’Istituto?ndr). 4 HPS DI BOCCA IN BOCCA
La Voce del Dissidente di Matteo Scalco I bl Nella fattispecie, se un ragazzo verrà sorpreso a fumare entro i confini scolastici, la prima volta vi sarà una nota, alla seconda ricorreremo alla sospensione, alla terza ci sarà un bel sei in condotta e alla quarta un cinque in condotta. Per quanto riguarda l’accusa di dispotismo, non mi tocca affatto. La troppa tolleranza, adottata fino ad ora, ha peggiorato la situazione, piuttosto che migliorarla. Io voglio educarvi alla LIBERTA’ e non alla schiavitù. I ragazzi che si lasciano prendere dal fumo sono stupidi. Il fumo solo in pochi casi è davvero una scelta consapevole, piuttosto è una scelta dettata da tanti, troppi, condizionamenti esterni. Non a caso la maggior parte dei fumatori hanno accesso la loro sigaretta Segregazione maschile! in giovanissima età. Io stessa fumavo da giovane e all’università perchè condizionata dagl’altri. Ho smesso quando ho avuto il mio primo figlio, per amore suo e per amore di me stessa.” Alla faccia delle pari opportunità! _Quindi nessuno l’ha obbligata L imponendole un severamente un divieto bensì lei ha fatto un percorso educativo a storia ci dice che per molti secoli rapporti particolari con i pochi maschi interiore che l’ha portato a considerare la donna non ha avuto gli stessi all’interno della classi. In certe questa scelta giusta in un’ottica di diritti dell’uomo. Al giorno d’oggi, situazioni può capitare, appunto, che pura autodisciplina? Il fumo è un però, nel nostro paese la situazione è alcuni insegnanti ti prendano di mira, vizio condannabile (d’accordo!), cambiata in quanto il sesso maschile mettendoti alla prova più di una volta bisognerebbe smettere di fumare e femminile sono alla pari, ma non all’interno di una lezione. La cosa è così ovunque… Il nostro liceo, che, però, personalmente, mi dà più (possibilmente!), bisogna proteggere infatti, sembra già proiettato verso il fastidio è il fatto di essere considerato i fumatori passivi (ben detto!), ma mi futuro, a quegli anni in cui forse sarà “femmina” da parte dei docenti, in permetto di aggiungere, non sarebbe la donna a prevalere sull’uomo. Il alcune circostanze. Ad esempio, quando anche il caso di lasciar decidere ad fatto di essere maschio negli indirizzi richiamano la classe utilizzano spesso ognuno di noi di che morte morire? “No, con prevalenza femminile è, infatti, la espressioni come “Silenzio ragazze!”, sul fumo non transigo più. E’ una scelta causa di numerosi svantaggi all’interno oppure “Fate le brave”. Ora, carissimi definitiva e nessuno mi farà cambiare idea. dell’ambiente scolastico. professori, capisco che non lo fate Assolutamente.” di proposito, ma se cominciassimo _Nella lettera circolare lei parla di una I MASCHI E LA SCUOLA_ Durante a chiamare anche noi alunni gli promozione puntata sull’educazione le prime settimane del nuovo anno insegnanti uomini “professoresse” e alla salute per diminuire il fumo. scolastico ha molto tenuto banco la viceversa come vi sentireste?! Cos’è stato fatto in pratica? Non mi vicenda dei bagni alla Chiocciola. ricordo nessuna campagna anti-fumo. Essere maschio poteva rivelarsi un I MASCHI E LE FEMMINE_ “Ho affidato il colpito alla professoressa vero problema: se un urgente bisogno Ahhhh! Le donne…Il più grande fisiologico si manifestava durante la mistero dell’universo! Quando dico Figuccia. Lei però ha preferito concentrarsi ricreazione, le soluzioni non erano alle persone che sono in classe con 29 più che altro sull’educazione sessuale. molte: farsela addosso, oppure tenersela ragazze, tutti pensano le stesse cose: Però per chi lo volesse sarà possibile fino al termine dell’ora successiva, in coccole, abbracci, baci e sdolcinatezze nei prossimi mesi avviare dei corsi di quanto tutti i servizi erano occupati da di vario tipo… Magari fosse così! sensibilizzazione inerente ai danni del ragazze. Prontamente la questione è La realtà è che le femmine sono fumo. Il presidente del consiglio d’istituto, stata fatta presente alla vicepreside imprevedibili: ogni giorno è una nuova il dottor Galeazzi , si è reso disponibile. prof.ssa Ciccotti, che senza farsi avventura. Sono passati solo pochi Del resto l’educazione alla salute è un attendere ha proibito l’utilizzo dei mesi e mi è già capitato di tutto! Mi è dovere preciso della scuola.” bagni maschili da parte di tutte le stato regalato un paio di boxer, il mio alunne. Tutto sembrava essere tornato materiale scolastico è stato vittima di Alea iacta est. La preside è decisa. Non alla normalità, ma era stata vinta una un’invasione di brillantini, mi è stato transige più. È severamente vietato battaglia, non la guerra! Una settimana assegnato il titolo di “palpatore” dopo accendere una sigaretta entro i confini dopo, infatti, è cambiato tutto e secondo una particolare lezione di educazione scolastici. Proibizionismo è l’invasione le nuove disposizioni della vicepreside fisica e sono stato sottoposto a un i bagni dei maschili sono stati ridotti terribile interrogatorio su quale ragazza del libero arbitrio dei fumatori, è a…1! (I ringraziamenti da parte della l’essere continuamente additati, l’essere mi piacesse all’interno della mia comunità maschile della Chiocciola per classe… Potrei continuare all’infinito! continuamente chiamati in causa. In questo provvedimento sono censurati!!! In fondo in fondo, però, devo dire sostanza il fumo è una scelta, non ndd). Insomma, questa è la situazione che sono contento di avere delle condivisibile, ma volontaria. Possibile dei bagni alla Chiocciola: le donne compagne così! Anche se so già che mai che un disgraziato non possa fumare vincono per 3-1… Che ingiustizia! mi condanneranno a morte dopo un in pace una sigaretta senza che qualcuno articolo come questo, fino ad adesso senta il dovere di fargli la morale?! I MASCHI E I PROFESSORI_ Sotto sono stato bene…Grazie! Rimane, secondo me, una sola regola questo punto di vista la situazione Insomma, io dissido! Voglio tanti certa: la difesa ad oltranza della libertà non è poi tanto migliore. La netta bagni per gli uomini! Per il resto, non personale, anche di farsi del male, perché predominanza femminile porta, sospendetemi per quel che ho scritto! no? con le sigarette. infatti, alcuni professori ad instaurare 5 HPS DI BOCCA IN BOCCA
La Rubrica di Cucina di Allegra Cerantola I aca e di Laura Gubiolo I aca Uno sforzo di Natale Quando il pranzo di Natale può sembrare un’impresa... NonNatale! è sempre facile pranzare, a Nemmeno questo a prima vista ispira il palato, forse per il suo colore giallastro, forse per il profumo non troppo invitante. Ma, combinato con il manzo, si rivela Risotto con radicchio e salsiccia: un mangiabile. “normale” piatto di riso, arricchito dalle saporite foglie del radicchio rosso di Lenticchie e “musetto”: ecco un altro Verona e da gustosa salsiccia. possibile nemico da annientare durante la cena. Stiamo parlando del “musetto” Ravioli in brodo di cappone: vi ispira? perché le lenticchie sono abbastanza facili Lo ammettiamo…a noi non molto! Ma da da mandare giù. Anch’esso infatti potrebbe quel che dicono le nonne è una pietanza non attirarci a prima vista… Ma una volta salutare e capace di riscaldare lo stomaco all’anno ci si può “sacrificare”. prima della gran mangiata. Panettone: eccolo! Finalmente qualcosa Manzo lesso: la carne lessa è un classico che dovrebbe piacere a tutti! Il vero motivo nelle nostre zone, ma sappiamo che non che spinge molti di noi ad assaggiare tutti i entusiasma tutti. Quindi il Natale per i piatti precedenti…il dolce! nostri genitori/nonni è un’ottima occasione per convincerci a mangiarlo o assaggiarlo (“magna prima de dire che no te piase”). Quindi ragazzi se non vi entusiasma il menù che vi proporranno per Natale, Cren: è il degno compare della carne lessa tenete duro perché il dolce non vi è proprio questa salsa tipicamente veneta. deluderà! Altrimenti…”magnè istesso!”! La Rubrica della Musica di Giulia Pagan I bl Fabrizio de Andre’ Io sono un principe libero e ho altrettanta autorità di fare la guerra al mondo intero quanto colui che ha 100 navi in mare. (S. Bellamy) I n questa frase è riassunto tutto lo spirito di Fabrizio De Andrè, cantautore italiano durante gli anni Settanta. Lui, il Poeta anarchico, una delle persone più libere di cui faceva “per professione”, ma “per passione”. La guerra di Piero. Nella quale in posizione iniziale e finale, quasi ci ricorderemo, sebbene siano trascorsi 10 anni dalla sua a suggellare con una nota di malinconia l’intera ballata, è collocata scomparsa. Le sue canzoni parlano di prostitute, di delinquenti, la sconsolata constatazione del narratore di fronte al cadavere di d’emarginati, di gente rifiutata dalla società, ma di cui De Andrè Piero, il cui ultimo pensiero, di intonazione quasi scherzosa, va alla donna amata, a significare che i sentimenti privati permangono al di riusciva a vedere il lato migliore. “Dai diamanti non nasce là della stupidità collettiva. niente/ dal letame nascono i fior”, ripeteva. Sempre dalla parte dei perdenti, sempre tollerante. Ma nel sangue portava anche la La canzone di Marinella. La canzone nasce da un articolo che ribellione, come possono testimoniarci le sue canzoni e la sua il cantautore lesse su una prostituta 16enne che fu uccisa da un vita. Fin da giovane, dimostra di essere “diverso”; un essere delinquente che la buttò in un fiume. De Andrè reinterpreta la storia libero, ribelle: un artista. Uno dei tanti, uno come pochi; è cercando di rendere migliore la vita della ragazza e di addolcirne la questo che ci vuole insegnare Fabrizio, che ogni persona è unica morte. e speciale, proprio grazie a quelle differenze che ci distinguono dalla massa. Durante gli anni universitari, componeva, suonava Il pescatore. E’ una delle sue canzoni più enigmatiche, che nei locali, tentava di laurearsi in giurisprudenza. E poi, e poi… lascia all’ascoltatore libera interpretazione. Perciò… a voi ogni arriva Mina che canta la sua Canzone di Marinella. È la svolta. riflessione. Iniziò a guadagnare abbastanza, tanto da lasciare la scuola e La Canzone dell'Amore Perduto. Una canzone che parla di un diventare musicista a tempo pieno. Da lì una serie di successi amore che si è perduto nel corso del tempo, smarrito nel susseguirsi lo resero il famoso poeta/cantautore che noi oggi conosciamo. degli anni, finito con la passione che si è trasformata in abitudine. Una vita, la sua, carica d’emozioni, momenti difficili e successi, come… Queste sono alcune delle canzoni più famose di De Andrè, e, anche se ce ne sono molte altre, voglio lasciare a voi il potere Bocca di rosa. Una delle canzoni più famose di Fabrizio, che lui considerava più cara e più vicina al suo modo di essere. Questa di imparare ad amare questo artista intramontabile. E ricordate: canzone parla di una prostituta, Bocca di rosa che l’amore non lo siamo tutti nella fogna, ma alcuni di noi guardano alle stelle. Pace e bene a tutti. HPS DI BOCCA IN BOCCA 6
La Rubrica del Cinema di Gloria Bordignon V bs Julie&Julia, Cucina&Cinema TITOLO: Julie & Julia REGIA: Nora Ephron SCENEGGIATURA: Nora Ephron INTERPRETI: Amy Adams, Meryl Streep, Stanley Tucci NAZIONALITA’: USA, 2009 R icette, cibo, pentole, aragoste, salse, burro e tutto il resto, cari lettori primo avvertimento: non guardate questo film se non avete ancora mangiato. “Julie & Julia” nel titolo, non racconta molto della trama, ma si può solamente intuire che si tratta di due donne, quasi omonime ad eccezione di una lettera. Questi due nomi ci preavvisano che è un film tutto femminile. O quasi: perché si parla anche dell’amore di due uomini per le rispettive mogli, che le appoggiano nelle loro scelte e nelle loro decisioni. Ma quali sono le imprese eroiche delle nostre due protagoniste? Il film presenta due storie vere, ambientante in anni differenti; la prima di Julia Child trasferitasi dall’America nel 1948, insieme al marito Paul Child, a Parigi. La nostra Julia (con la a) si innamora completamente della capitale francese e ancor più della sua cucina, infatti sarà la prima donna americana a frequentare e a ricevere il diploma del corso di cucina francese “Le Cordon Bleu”. Julia Child è una donna realmente esistita e molto amata dal popolo americano per il suo ricettario “Imparare l’arte della cucina americana”: pubblicato nel 1961, è un tomo di 700 pagine con più di cinquecento ricette. Viene inoltre ricordata per le sue lezioni di cucina in trasmesse in bianco e nero alla televisione a partire dal 1963. La seconda storia è ambientata ai gironi nostri e parla di Julie Powell, una graziosa e minuta trentenne, che ha bisogno di qualcosa che possa spezzare la monotonia del suo lavoro di semplice segretaria, così decide di scrivere un blog sfidando se stessa nel cucinare nell’arco di un anno tutte le 524 ricette del libro “Mastering the art of French Cooking”, scritto proprio da Julia Child. E qui vediamo la nostra seconda donna alle prese con ricette favolose e impegnative come disossare un’anatra, bollire aragoste vive e fare magnifici dolci, il tutto in una minuscola cucina di un minuscolo appartamento sopra ad una pizzeria nel Queens. Ho scelto di parlare di questo film per molti motivi, e mi si potrebbe rimproverare sul fatto che non abbia scelto un film più famoso, più bisex e magari con protagonisti che portano nomi come quelli di Heath Ledger, Johnny Depp, Colin Farrell e Jude Law: (sto citando il film “Parnassus” di Terry Gillam). Ma so che proprio per la fama che lo precede, una persona non viene certo spinta da questo articolo a guardarlo. Ma non si può dire la stessa cosa di “Julie & Julia”, un film che tanto ha e che a tanti sfugge. Come non citare il nome di una delle due protagoniste presente all’ultimo festival di Roma: la straordinaria Meryl Streep. Già ho parlato della sua versatilità nell’interpretare i ruoli che le vengono assegnati e addirittura in questo film interpreta una Julia Child più giovane di lei di vent’anni e più alta di lei, raggiungendo l’altezza di 1,87 cm. Un elogio va anche al suo partner: un bravissimo e simpaticissimo Stanley Tucci, che interpreta il marito della Child, che fa notare ancora i più l’altezza di Julia. La storia di questa coppia è molto avvincente e molto ricca d’affetto e ci fa capire anche come persone con caratteri diversi tra loro, possano innamorarsi, e stimolando il pubblico in sala il desiderio di vedere un altro film, concentrato solo sulla vita di Julia e Paul. “Julie & Julia” è un film che racchiude due grandi passioni: quella del cinema e della cucina e ci fa pentire di non essere già dentro a quel futuro di tecnologia che un giorno ci permetterà di vedere un film in sala e sentire i profumi delle immagini che vengono proiettate e così sentire tutti gli odori delle cucine di queste due donne straordinarie. 7 HPS DI BOCCA IN BOCCA
Attualità di Martino Guidolin V ast Il Crocifisso, un chiodo fisso Tra simboli e credenze, la realtà di fatto. O ramai quella del crocifisso è una storia piuttosto delicata, soprattutto nell’ultimo periodo dopo il polverone sollevato da Soile Lautsi, socia dell’U.a.a.r. (Unione atei e Agnostici Razionalisti) in merito all’apposizione di tale simbolo nelle aule scolastiche della scuola dei figli. Già una situazione simile s’era verificata nel 2002 a Ofena ad opera di Adel Smith, sempre con le stesse motivazioni: l’Italia, essendo costituzionalmente uno stato laico, non dovrebbe privilegiare alcuna religione; a detta degli accusatori la presenza del crocifisso nelle aule è un controsenso. In particolare Smith, dopo la decisione del sindaco della città di spostare di qualche metro il crocifisso, decise per protesta di portare nell’aula del figlio un ritratto di Allah (essendo musulmano e anche il fondatore dell’Associazione Musulmani d’Italia) con incise le parole di una delle sure del Corano; la faccenda termina con la rimozione di tutti i simboli religiosi dalla scuola. Perché tutto questo polverone quindi? La soluzione del problema sembra semplice poiché le leggi parlano chiaro, mentre in realtà qui bisogna andare a fondo nel significato che il simbolo assume nella nostra cosiddetta “società moderna e civile”. Innanzitutto è risaputo che da sempre la Chiesa ha avuto in mano l’insegnamento e l’istruzione sin dal feudalesimo: in un periodo dove l’alfabetizzazione e le conoscenze scientifiche erano in mano a pochi eletti, i ministri del culto cristiano erano coloro che istruivano la maggior parte dei figli dei nobili. Ciò fino a quando non furono istituite scuole e università dove poco a poco maestri e professori presero il posto di frati e suore; ciò però di cui non presero il posto fu il crocifisso appeso nell’aula a testimonianza della religione predominante dell’epoca. Oggi però stiamo vivendo in una società in continua evoluzione, una società dinamica e cosmopolita che assimila tradizioni e usanze di tantissime culture diverse. E nel farlo ne dimentica tante altre. Infatti ci si dovrebbe domandare: qual è la vera funzione del crocifisso in un aula? È forse la venerazione e la celebrazione del culto cristiano? No di certo poiché il momento di preghiera non è più in uso nelle classi moderne! Un po’ come l’ora di religione: di fatto non si tratta di un’ora dedicata interamente alla religione cristiana bensì è diventata uno sguardo sulle religioni del mondo e dei problemi a impatto globale quali la distribuzione delle risorse idriche o il razzismo. Direi più che altro che oggigiorno il crocifisso in classe è più una tradizione, alle volte portata al semplice arredamento di una stanza; ovviamente la decorazione non è ai livelli di certi cosiddetti “rappers” americani! Un po’ come nel Rinascimento e non solo, si sta parlando di crocifissi a puro scopo decorativo più che religioso: basti pensare ad esempio ai crocifissi prodotti da Giotto. Decisamente troppo elaborati rispetto al semplice incrocio di due bastoncini perché siano oggetti di solo culto. In conclusione, l’accanirsi contro il crocifisso si traduce praticamente in una questione di gusti: giuste le argomentazioni di Smith e Lautsi nel caso delle scuole elementari, ma di fatto il pericolo della “conversione” non c’è! Sarebbe più opportuno invece concentrarsi sulle vere problematiche del nostro Paese. Lo Scaffale di Herpes consiglia.... di Sara Bourahla IV dso Edgar Allan Poe Il Corvo ed altre poesie I l corvo ed altre poesie’ è una raccolta di poesie di Edgar Allan Poe, che fu pubblicato per la prima volta il 29 sentono in colpa perché hanno fatto una cosa “cattiva”, poiché il racconto non è didattico (nel suo saggio Il principio gennaio 1845, sul New York Evening poetico Poe definisce la didattica come Mirror. Famoso per la sua musicalità la peggiore delle eresie); non c’è una e l’atmosfera sovrannaturale, racconta morale nel racconto. La colpa, per della misteriosa visita di un corvo Poe, è “perversa”, e la perversione parlante a un amante turbato, tracciando è il desiderio di auto-distruzione. È la sua discesa nella follia. Il linguaggio, totalmente indifferente alla distinzione le allitterazioni, le rime interne e il della società tra giusto e sbagliato. Il lessico arcaico, creano un’atmosfera “senso di colpa” è l’inspiegabile ed gotica, che in poetica non si era mai inesorabile desiderio di ognuno di vista. Il corvo è ricordato soprattutto per distruggere “eo ipso”.Il Corvo è anche il suo vario ma ripetuto verso-chiave un eccellente esempio di arabesco reso come grottesco. In aggiunta al terrore Quoth the Raven, “Nevermore”. fisico del narratore in tutta la poesia, ci Disse il Corvo, “Mai più”. sono anche molte sequenze disturbanti a livello psicologico ed immagini descritte La poesia, come altri lavori di Poe, come tali. ad esempio Il gatto nero e Il cuore Questa raccolta di poesie di Poe sono di rivelatore, è uno studio di colpa o una grandezza straordinaria, che deve far perversione (citando lo stesso Poe: parte della biblioteca personale di ogni “L’umana sete di auto-tortura”). I appassionato di poesia. personaggi di Poe solitamente non si HPS DI BOCCA IN BOCCA 8
L’intervista di Filippo Campagnolo III bs I nostri Nuovi Rappresentanti A tu per tu con Bianca, Eva, Gregorio e Matteo. A l Brocchi eleggiamo Persone. Sì, a dispetto dell’oscuro sistema elettorale del liceo, abbiamo votato _ Vi aspettavate di diventare rappresentanti? Eva Sinceramente non me l’aspettavo. Ipotizzavo piuttosto una lista composta da due membri della Nuova Lista tra cui Matilde. persone, esseri umani dotati di volto e Bianca Poiché ero stata assente durante due assemblee, m’aspettavo un pareggio tra le cuore, non numeri, non entità senza voce due liste che escludesse me. ma con mani talmente sporche da fare Matteo Io ero molto dubbioso sulla mia vittoria, ma ero certo della presenza di almeno schifo come i politici che fanno i loro tre Bianconigli. giochi di potere alle spalle dei cittadini. Gregorio A dire il vero non ritenevo possibile la presenza di Eva dato che dopo la Eva, Bianca, Matteo e Gregorio sono prima assemblea era stata etichettata come verde bastarda. il risultato del nostro senso civico, _ Pensate di andare d’accordo per i prossimi sette mesi? abbiamo segnato i loro nomi, o quelli B. sicuramente tra noi ci saranno “naturali” discordanze, ma pensiamo di andare di Alberto, Sofia, Matilde, Enrico, non comunque d’accordo nel seguire un filone comune per riuscire a rappresentare al meglio il partito dei sassi colorati o quello la nostra scuola. delle –brr– starlette. Non siamo perfetti, _ Vi sta a cuore qualche particolare progetto che avete in programma di attuare? certo, ma siamo sulla buona strada E. Penso che i progetti che vorrei attuare, sebbene possano sembrare ambiziosi, siano l’installazione di pannelli solari nel nostro liceo, l’utilizzo di carta ricilata e una “mega” per capire la Democrazia. Giovedì adozione a distanza. 29 Ottobre siamo stati chiamati alle G. Per quel che riguarda i progetti più rappresentativi, tengo a dire che il progetto urne. Quello tra le due liste, è stato Facebook è già stato attivato ma stiamo anche pensando ad una maglietta del liceo. uno scontro molto sentito proprio per _Come si pongono i rappresentanti di fronte alla Questione Fumo? la carenza di candidati. Nella lista dei B. Non sono totalmente a favore, ma credo sia comunque giusto escludere i più piccoli “Bianconigli” c’erano Eva Zilio, Bianca dal fumo. Bonaldi, Gregorio Mezzasoma, Enrico E. Concordo, anche se sono consapevole che porre dei limiti d’età, cioè non fumare Zanon, nella “Nuova Lista” si erano sotto i 16 anni, significa duro lavoro. candidati Alberto Pegorrao, Matilde G. Comunque avremmo voglia di avere voce in capitolo, non vorremmo mai che le Vedove, Sofia Simioni e Matteo Dule. decisioni riguardanti noi studenti venissero prese senza una consultazione. Vogliamo Dopo le votazione si è venuta a creare la una proroga almeno per avere la possibilità di decidere cosa si può fare. nuova rappresentanza di noi studenti in M. Io vorrei sottolineare che ciò che è in nostro potere sarà eseguito. Non ci sarà Consiglio d’Istituto, ovvero Eva, Bianca, assolutamente nessuna forma di lassismo, anzi daremo il meglio di noi stessi e con Gregorio e Matteo. impegno cercheremo di rappresentare al meglio il Liceo G. B. Brocchi. Momenti di Francesca Barco IV bl Videri ut videor Essere visti per vedere Q ualche volta capita di pensare a quali personaggi famosi abbiamo visto nella nostra vita. Concerti, spettacoli, festival, L’interpretazione di un attore fa sì che il teatro diventi il racconto di un uomo che racconta l’umanità. Prendete Dante: i primi sono sicuramente momenti in cui è facile versi della Divina Commedia sono uno dei avvistare un VIP, ma a scuola? Anche a momenti più autentici della Poesia. Per scuola li possiamo incontrare! Mercoledì poterli interpretare ho dovuto viaggiare 11 Novembre, durante la quinta ora, la dentro me stessa, cercare nell’anima che, 4ACA e la 4BL si sono trovate nel Salone come dice Hillman, è la nostra Selva Oscura Nobile di via Beata Giovanna per conoscere ed entrarvi ci fa paura. Dentro di noi ci Monica Guerritore, che quella sera portava dobbiamo destreggiare tra due archetipi in scena al Teatro Remondini “Dall’Inferno principali, il primo è Beatrice, la donna all’Infinito”, una rilettura personale delle angelo, l’altro Francesca, la donna carnale. opere di alcuni grandi poeti italiani: Dante, Poi c’è il conte Ugolino, che rompe la Pasolini, Alda Merini, Leopardi… legge fondamentale della Vita, è un padre _Come si costruisce il teatro? Per quali archetipico che divora i figli. Allora entra _Quando lei recita, diventa il personaggio? motivi? in scena la madre di Pasolini, che lo ha reso Io non sono il personaggio. Non è una figura Il teatro è un momento fatto per vedere uomo incapace di amare. fissa, è una terza entità. Per esempio, io sono ed essere visti, se scelgo un testo è perché Ma quando usciamo dalla Selva Oscura e donna, ma quando recito sono, non io, non sono curiosa di indagare sul problema che entriamo in noi stessi, allora stiamo bene. Il quel personaggio, c’è qualcosa che si crea questo affronta. Nell’antichità si usavano mio spettacolo vuole dimostrare che, quando e diventa tutte le donne. Il tutto condito da le maschere ma non dovete vederle stiamo dentro noi stessi, per quanto alienati, una forte adrenalina, che significa lucidità, come qualcosa di negativo, esse sono passiamo all’Infinito, come Leopardi. attenzione, forza. l’antropomorfizzazione di un sentimento, _A teatro, cosa succede alla poesia? strumenti per amplificarlo. Il teatro è un Il teatro non recita la poesia, la trasmette, Non capita tutti i giorni di imparare momento di totale verità, la motivazione, restituisce ciò che l’autore pensava mentre veramente qualcosa da portarsi dietro nella la curiosità, spazzano via la messinscena: scriveva. Non è un codice, deve stupire, non Vita. Questo momento tanto prezioso farà anche se vediamo la maschera, è l’unico può riflettere sulle conseguenza perché è un parte del nostro bagaglio per sempre, mi momento della vita in cui essa è assente. attimo. È come dire: “Adesso do ciò che so!” auguro. 9 HPS DI BOCCA IN BOCCA
L’intervista di Elisabetta Mezzalira V bst We are Sgt. Peppers Lonely Hearts Club Band We hope you will enjoy the show! C onoscete i Beatles? Sì? Si chiamavano John, Paul, George, Ringo. Conoscete i nostri ex rappresentanti d’istituto? No? Si chiamano Riccardo, Giovanni, Stefano, Nicola. Loro conoscono i Beatles, anzi, R. B. Assolutamente. G. C. Sicuramente. Solo non con Zilio e Berlanda per semplici e ovvi motivi. Il primo ha detto “sì a valsoia” ed è intollerabile, mentre il sono i loro eredi. secondo ha la pappagorgia floscia e questo dice tutto… (Sergio Balboa Lennon-Zilio è il frontman della band, il simbolo, no Zilio no party. Si è nei nostri cuori) è sempre buttato pur di dire le cose, senza guardare in faccia nessuno. S. F. Assolutamente no. Ma non giustifico per non dilungarmi troppo Era anche il più stressante durante le assemblee quando c’era bisogno (come sto facendo dicendo che non giustifico per non dilungarmi!) di silenzio. Vi ricorda qualcuno? _Come vedete la nuova squadra di rappresentanti? Riusciranno a McCartney-Ferraro ha un bel faccino e buone idee da mettere in gioco. far sentire la voce degli studenti in Consiglio d’Istituto? Era l’unico proveniente da un’altra lista ed è stato bravo nel ritagliarsi R. B. Io li vedo belli pimpanti, con tanta voglia di fare e illusi di il suo spazio. poter cambiare qualcosa, un po’ come lo eravamo noi. La parola Harrison-Berlanda quando apre la bocca fa sempre la sua porca degli studenti nel Consiglio d’Istituto vale tanto quanto quella di tua figura, magari non è affettato come il vero George, ma ha il suo modo sorella. Per far sentire la nostra voce basta parlare, ma farla valere è il di esprimersi. problema. Starr-Cunico era sempre un po’ nascosto, ma senza di lui sarebbe stato G. C. È troppo presto per farsi un’opinione sui nuovi rappresentanti impossibile finire il brano. Se non c’è il batterista, il ritmo non esiste. visto che hanno appena cominciato e non vorrei fare la figura del _Com’è ripetere questa intervista un anno dopo, a lavori conclusi? superficiale dando un giudizio affrettato. Però, ripensandoci, visto Riccardo Berlanda: Boh, la dobbiamo ancora iniziare! che mi piace fare il superficiale e che posso, colgo l’occasione per Giovanni Cunico: Voi credete che avessimo concluso i lavori, in realtà dire ed informare tutti che il rappresentante Dule mi sta sul prepuzio. comandiamo ancora e riusciremo ad instaurare un sano regime, proprio Spiego anche il perchè: all’ultima assemblea da rappresentanti (quella come piace a noi. Mi vengono già in mente un po’ di cambiamenti da della presentazione delle liste per capirci), il secondo giorno finito fare! Per esempio: il mercoledì è vietato vestirsi, pena di morte a chi l’ultimo turno ci siamo fermati come sempre a pulire la palestra con esala peti in classe d’inverno (con aggiunte delle varianti: ergastolo se i Bianconigli e il caposecurity. Sto salame di Dule si è messo fuori fa caldo ma piove, 30 anni con patteggiamento per chi confessa subito). a fumarsi una cicca. Gli abbiamo chiesto più volte di venire dentro Stefano Ferraro: Oltremodo snervante direi, se penso che il tempo che a darci una mano, visto che fino a prova contraria non era speciale sto dedicando all’antica arte di accostare casualmente lettere e numeri rispetto agli altri. Dopo essere stato fuori per 20 minuti a grattarsi il 1, 23, 67, 12 (che taluni definiscono “scrivere”) avessi potuto usarlo per pube se n’è andato. Morale della favola: abbiamo finito all’una e 20. Io impararmi i congiuntivi, per pianificare la distruzione del mondo, per sono arrivato in ritardo a prendere un mio amico e non ho fatto a tempo trovare il modo di vedere il misterioso professor P.B. senza baffi senza a mangiare la pasta all’amatriciana di mia madre. E mia madre fa una l’aiuto di photoshop, per cercare qualcosa di veramente realizzabile (e pasta all’amatriciana speciale. Sappi che per questo finirai all’inferno! farla) e per un’infinità di altre cose totalmente stupide e irrealizzabili _Cosa cambiereste del Brocchi? della cui realizzazione sono fermamente convinto.. Nel tempo che R. B. Riccardo Berlanda. trascorrerà tra una risposta e l’altra preparerò dunque una missione G. C. Seconda cosa cambierei (tralasciando cose ovvie come la impossibile, ma allo stesso tempo infallibile, per uccidere l’ideatore di burocrazia esagerata, l’obbligo di apparire una scuola d’eccellenza questa intervista!! ecc…) è il nostro modo di fare: siamo degli studenti viziati. Non Nicola Zilio: Malinconico … ne abbiamo passate tante … ma le abbiamo capito che la scuola è di tutti e che dobbiamo sporcarci le mani cose non cambiano. La calvizia di Cunico continua ad aumentare, facendo tutti qualcosa per migliorarla, che le assemblee non piovono la simpatia di Ferraro è inversamente proporzionale alla calvizia dal cielo, che non ci è tutto dovuto, che non possiamo solo lamentarci e di Cunico, l’instabilità di Berlanda continua ad aggravarsi eppure criticare senza proporre. Anche io prima di candidarmi mi comportavo lui è ancora lì a rompersi il deretano per voi, mentre io continuo ad così. E’ un modo di fare troppo diffuso tra noi. Quindi, in conclusione, allenare la mia capacità di mostrarmi interessato a delle domande vorrei che fossimo tutti un pochino meno snob. essenzialmente inutili. _Estite informazione al Brocchi o la maggior parte delle “cose” gli _Trovate che ci sia più democrazia nella nostra scuola? studenti non le conoscono? R. B. Assolutamente no. N. Z. Ovviamente l’informazione esiste, il problema è quanto gli S. F. Dunque... “più democrazia nella nostra scuola”… Più democrazia studenti vogliono sfruttarla. Dopo un anno passato a sentirmi criticato rispetto a cosa?! Rispetto ad un’altra scuola? Non ne ho idea.. Rispetto da persone male informate o che lo facevano semplicemente per sfizio, allo stato italiano? Non credo proprio.. Rispetto agli antichi Ateniesi? sono arrivato alla conclusione che più ti fai il sedere per qualcuno e Assolutamente no, ed il fatto che fosse un’oligarchia la dice lunga.. più questo qualcuno snobberà il tuo lavoro e non ti gratificherà. Fare Rispetto a quanta ce ne sarebbe in pieno regime stalinista, hitleriano, il rappresentante d’Istituto ha indubbiamente innumerevoli vantaggi, fascista o compagnia bella? Forse giusto un po’, quel ninin che basta ma lo svantaggio più grande nel prendersi questa responsabilità è per poter essere camuffata tale.. Rispetto ad un anno fa, prima della che se fai qualcosa di giusto e produttivo nessuno ti ringrazia perché nostra carica?! Uhm… Abbiamo sempre detto che siamo, siamo stati tutti lo considerano dovuto, mentre se fai un piccolo errore o fallisci e saremo sempre antidemocratici e dittatori, quindi se rispondessi di sì in qualcosa hai 2000 persone pronte a segarti le gambe, a dirti che andrebbe contro alla nostro essere e al nostro agire, ma data la nostra nessuno ti ha obbligato a fare quello che fai e che se non ti sentivi in incompetenza (mia almeno) posso dirlo benissimo.. quindi sì, nella grado potevi fare a meno di candidarti. Tutto questo inevitabilmente nostra democrazia c’è più scuola! comporta un giramento di sfere, ma tu non puoi rispondere a queste _Vi ricandidereste se tornaste indietro? persone che se ti dessero una mano probabilmente riusciresti meglio HPS DI BOCCA IN BOCCA 10
in quello che fai, altrimenti passeresti per l’esaltato incapace e prepotente, quindi ti limiti a darli ragione e a sorridere sempre, ritrovandoti il giorno dopo a sbatterti per organizzare assemblee o feste d’istituto proprio per quelle persone che non riconoscono il tuo operato. Il punto è che il mondo pullula di gente falsa e ipocrita, questo liceo pullula di gente falsa e ipocrita… ma ora che non dovrei più stare zitto e potrei sfogarmi mi è quasi passata la voglia di spiegare a questi individui che non possono giudicarci solo per quel poco che hanno visto in assemblea, mi è quasi passata la voglia di farmi conoscere da tutte quelle persone che mi considerano superficiale, stupido e inutile senza conoscermi veramente, mi è quasi passata la voglia di sentire persone che si lamentano senza fare niente di concreto, insomma mi è quasi passata la voglia di tutti voi. Eppure, con tutte queste persone che giudicano e parlano alle spalle, continuo a pensare che fare il rappresentante d’istituto sia stata una delle più belle esperienze della mia vita, e sorridendo rispondo a tutta quella gente falsa e ipocrita “GRAZIE” quasi per dispetto, quasi per rispetto. _Cosa pensate sulla scelta di Preside e Consiglio sul fumo? R. B. Se posso permettermi vorrei correggerLa, mia cara intervistatrice. La scelta è stata esclusivamente della signora Preside, non del Consiglio d’Istituto, per questo sicuramente contraria alla mia concezione del giusto e dell’equo. N. Z. Discutibile ma incontrastabile. Quella circolare però è stata epica, in pratica voleva dire “Se un giorno vorrò farvi venire a scuola tutti vestiti da Topolino, lo farò perché i miei poteri sono illimitati!! ”… o forse no? Avrò frainteso… Boh! Comunque non m’interessa, non fumo e personalmente non è che mi dia fastidio respirare a ricreazione senza tossire ogni due boccate d’aria. _Essenziale ma non troppo: Credete che l’Herpes sia informazione per il liceo oppure semplice carta stampata? Che voto gli dareste? N. Z. È una componente essenziale dell’informazione in questo liceo...vabbè a parte le stupidaggini lo ritengo un giornalino interessante… no aspetta avevo detto basta con le stupidaggini... meglio che la finiamo qui, grazie di tutto all’HerMPes e a tutti gli abbonati. Se volete chiarimenti il mio numero è 3453036223. AUGH A TUTTI!!!! S.F. “Con l’Herpes o Erpete si intende generalmente una categoria di infezioni scatenata dalla presenza di diversi tipi di virus, Herpesviridae, che si manifestano con la presenza di vescicole cutanee, localizzate a seconda del virus scatenante.” Detto questo mi sembra ovvio che non può essere né informazione né carta stampata. Deve esserci dunque un malinteso di fondo causato sicuramente da un complotto dei comunisti per diffamare il povero Silvio, per cui provvederò quanto prima ad inoltrare una raccomandata alla Direzione Investigativa Antimafia nonché alla terza sezione della Divisione Investigazioni Generali e Operazioni Speciali per far luce su quanto accaduto! Cordialmente, Stefano Ferraro. R. B. Dell’herMes mi piacevano solo le interviste che rilasciavamo io e quei simpaticoni dei miei ex colleghi, spero che l’herPes possa essere migliore. Il giornalino scolastico è un ottimo strumento, non sprechiamo carta con tante parole che non ci lasciano nulla. Confido in voi, buon lavoro. Conoscete i Beatles? No? E i nostri ex rappresentanti? Si chiamano Nicola Lennon, Stefano McCartney, Riccardo Harrison e Giovanni Starr. 11 HPS DI BOCCA IN BOCCA
Attualità di Luca Strapazzon IV aca Model European Parliament Giovani Europarlamentari pronti al lancio Il Model European Parlament (in Italiano simulazione del parlamento Europeo) è un’esperienza formativa offerta ai ragazzi di scuole italiane ed europee dove i giovani delle superiori possono impersonarsi un europarlamentare. In Italia il MEP ha raggiunto la XVI sessione nazionale, che si è svolta dal 19 al 23 Ottobre scorso a Rimini. Presenti alla sessione anche alcune scuole del Bassanese tra cui la nostra, che contava sulla presenza di 6 delegati (Bonaldi Bianca, Cortese Anna, Milani Gabriele, Patassini Edwin, Perini Enrico e Piccoli Paola), un presidente di commissione (Cortese Giacomo) e un vicepresidente di assemblea (Anna Sofia Miglioli) accompagnati dal professore Giorgio M. Perini. I 6 delegati della nostra scuola sono giunti a Rimini dopo aver superato la fase d’istituto, che si è svolta quest’anno per la prima volta, e aver superato anche la fase cittadina, svoltasi per la VI volta qui a Bassano. Dopo tante fatiche, stanchi per il lavoro svolto nella settimana, al loro ritorno si sono detti entusiasti per l’esperienza, che consigliano agli studenti delle classi terze che nei prossimi vorranno partecipare. Il lavoro svolto è stato molto intenso: prima nelle varie commissioni (dove si sono dovuti preparare risoluzioni e quesiti da porre alle altre commissioni) e poi nell’assemblea plenaria dove si è discusso e votato. A Rimini erano impegnati 27 istituti da tutta Italia per un totale di 160 delegati. Durante la settimana i partecipanti si sono immedesimati in quella che è la vita di un parlamentare europeo, discutendo di temi importanti per il nostro continente come l’economia, la sanità e l’istruzione. Felice più di tutti è stata sicuramente Bianca Bonaldi, la quale, una settimana dopo il ritorno dalla Romagna, ha saputo di essere stata scelta per rappresentare l’Italia a Bonn, in Germania, dove si è svolta dal 21 al 28 novembre la sessione Internazionale del Mep. Bianca è giunta al massimo livello possibile e ha potuto confrontarsi con giovani Europei di altri paesi per un’esperienza ancor più motivante e costruttiva. L’entusiasmo con cui si è lanciata nell’avventura è stato sicuramente l’arma vincente per arrivare a questo traguardo prestigioso per lei. Facendole i complimenti non possiamo dimenticare la valenza della proposta formativa del MEP, che offre la possibilità ai giovani di confrontarsi e discutere con coetanei su problemi e questioni importanti per il nostro futuro oltre ad essere un’esperienza di arricchimento culturale, sperando di creare una nuova classe dirigente preparata ai problemi del domani. Attualità di Stefania Neglia I aca Il temuto Spider Pork H1N1: influenza A, influenza suina. T itoli a caratteri cubitali nelle prime pagine dei giornali, discorsi affannati dei conducenti dei notiziari TV, battute fatte in classe, frammenti di discorsi di sconosciuti alla fermata dite del mezzo milione di persone al mondo che muoiono per l’influenza stagionale ogni anno? Non “meriterebbero” anche loro notizie da prima pagina? La febbre suina ha causato fino dell’autobus... Quante volte nelle ultime settimane avete sentito ad adesso circa 4 000 morti su milioni casi in tutto il mondo. E pronunciare le parole “febbre suina” o “influenza H1N1” o molti, quasi il 50% di essi, erano già malati. Quindi perchè tanto “virus A”? scalpore? C’è chi dice che sia tutta una complotto dei governi Alcune, tante, forse troppe volte. Di cosa si tratta? per obbligarci a fare il vaccino (ovvero dare altri soldi alle L’infallibile Wikipedia afferma: “Il virus dell’influenza case farmaceutiche). Per ottenere cosa? Con questo scandalo ci A (sottotipo H1N1) è un sottotipo di virus di Influenza A. hanno guadagnato in molti. I produttori dei vaccini per primi. Appartiene alla famiglia delle Orthomyxoviridae. Ne esistono La casa farmaceutica internazionale “Roche”, che con il suo numerose varianti che causano forme influenzali pandemiche famoso e pericoloso Tamiflu vendette milioni di dosi ai paesi negli animali, come lafebbre suina.” Un’influenza come asiatici per l’influenza aviaria, ora si sfrega le mani per il nuovo quella stagionale da cui siamo stati colpiti tutti almeno una vaccino che gli sta fruttando nuovi milionari guadagni. Poi, i volta nella vita. La differenza sta essenzialmente nel fatto che produttori di vaccini. Lo sapevate che la moglie del ministro nella suina la febbre sale a velocità e a temperatura più alta della sanità è titolare della ditta produttrice di vaccini contro mentre la congestione nasale, quella che vi fa finire i pacchi di l’influenza A per l’Italia? Al terzo posto, inaspettati, i produttori fazzoletti del vostro vicino di banco in meno di un’ora, è molto di fazzoletti!! Se ci consigliano di buttare via un fazzoletto ogni rara. I più colpiti sembrano essere, stranamente, le persone volta che lo usiamo... Un paio di pacchi al giorno non bastano!! dai 25 ai 45 anni. Secondo gli esperti questo perchè anziani e E infine a guadagnarci ci siamo anche noi studenti! Infatti c’è la bambini sono stati vaccinati da meno tempo contro l’influenza possibilità che la cara Gelmini ci conceda qualche giorno in più stagionale. Comunque, tornando all’ossessione, alla paura, alla di vacanze... psicosi di questa “propaganda della malattia”... I risultati della Quindi... Incrociate le dita, e occhio al pericoloso Spider Pork mitragliatrice d’inutile allarmismo da cui siamo stati colpiti hanno portato ad un calo netto del turismo in Messico, controlli nei più importanti aeroporti, gente che gira con la mascherina, e soprattutto un aumento in pochissimo tempo della vendita del Tamiflu, tanto famoso quanto pericoloso. Nella Chiesa di San Giovanni hanno tolto l’acqua santa e, sempre per paura del contagio, a Messa non ci si scambia nemmeno il segno di pace. Il problema è che il problema è stato ingigantito! Tutto questo non risveglia nelle vostre menti un vago ricordo, un’altra influenza che fece altrettanto scalpore non troppi anni fa? Un’altra “pericolosissima” malattia che ci fece pensare al peggio, per sparire di colpo dalle pagine dei giornali, come se non fosse mai esistita... Sì, sì, esatto, proprio la cosiddetta “influenza aviaria”. Già, anche in quel caso i giornali le dedicavano le prime pagine, i telegiornali mandavano in onda “servizi esclusivi”, e la gente non parlava d’altro che... di un’influenza che causò in 10 anni 250 morti! E allora che HPS DI BOCCA IN BOCCA 12
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