ALBANO LAZIALE, SCRITTE AL LICEO FOSCOLO: CUCCIOLETTA E SILVESTRONI (FDI-AN) INVOCANO PIÙ CONTROLLI ANTIDROGA

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ALBANO LAZIALE, SCRITTE AL LICEO FOSCOLO: CUCCIOLETTA E SILVESTRONI (FDI-AN) INVOCANO PIÙ CONTROLLI ANTIDROGA
Albano laziale, scritte al
liceo Foscolo: Cuccioletta e
Silvestroni (FdI-AN) invocano
più controlli antidroga
ALBANO LAZIALE (RM) – Sugli atti vandalici verificatisi al
liceo Foscolo di Albano laziale, dove sul muro esterno è
comparsa la scritta “state attenti” e il disegno stilizzato di
un impiccato con al di sotto una parola da completare, gli
esponenti politici locali di Fratelli d’Italia puntano il dito
su quello che definiscono come un tentativo di
strumentalizzazione da parte di alcuni rappresentanti del Pd
che hanno parlato di scritte antisemite facendo riferimento
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all’imminente ricorrenza della Giornata della Memoria, mentre
si potrebbe trattare di una rivendicazione nei confronti del
preside del liceo dopo il blitz antidroga avvenuto lo scorso
sabato da parte degli uomini della Guardia di Finanza.

Roberto Cuccioletta portavoce per Fratelli
d’Italia – AN ad Albano Laziale ha definito
l’accaduto come “Un deprecabile atto di vandalismo
con minacce al Preside dell’istituto”.
Il portavoce di Fratelli d’Italia in merito alle scritte
apparse sui muri del liceo classico di Albano ha rimarcato il
fatto che “Non ci sono simboli di partito nè scritte
antisemite. C’è il gioco dell’impiccato – ha proseguito
Cuccioletta – con un nome da indovinare (il nome del preside),
c’è una bestemmia e un avvertimento”. Il portavoce di FdI-AN
di Albano Laziale punta poi il dito sul Pd locale accusandolo
di voler strumentalizzare la vicenda per scopi
propagandistici: “Il PD di Albano – ha dichiarato Cuccioletta
– non trova migliore occasione per far passare questo atto
come un avvertimento fascista contro la giornata della
memoria. In realtà c’è di peggio. Solamente sabato scorso c’è
stato un blitz antidroga della Guardia di Finanza nella scuola
e non è difficile ipotizzare che le minacce siano legate a
questo. Sono preoccupato per i miei figli, per i nostri figli.
Aumentiamo i nostri controlli a casa e fuori, non abbassiamo
la guardia. Collaboriamo tra di noi scambiandoci informazioni.
In questo caso non c’è da fare risibile propaganda elettorale,
ma occorre fare quadrato tra genitori”.

Non è mancato poi l’intervento del consigliere
della Città Metropolitana di Roma Capitale e
consigliere di opposizione per FdI-AN ad Albano
Laziale Marco Silvestroni
Silvestroni ha espresso la propria solidarietà al preside
Lucio Mariani per i messaggi minacciosi a lui rivolti e
apparsi sui muri e nelle aule del Liceo Ugo Foscolo. “Sebbene
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il PD voglia fare apparire l’esecrabile episodio vandalico
come un atto antisemita in concomitanza della imminente
giornata della memoria, – dichiara Silvestroni – il fatto
sembrerebbe essere riconducibile al blitz antidroga della
Guardia di Finanza avvenuto sabato scorso nel liceo.
Combattere il fenomeno dilagante della droga è un dovere di
tutti – prosegue Silvestroni – ma soprattutto dei docenti.” Il
consigliere metropolitano e comunale di FdI-AN ha poi rivolto
un invito a tutti i genitori a non assistere silenziosamente
al diffondersi di questa piaga ma anzi sollecitandoli a
ribellarsi a tale situazione divenuta oramai intollerabile.
“E’ inconcepibile – a dichiarato ancora Silvestroni – che nel
centro di Albano possano esistere zone franche di spaccio,
soprattutto se si tratta di plessi scolastici. Sono dalla
parte del preside Mariani e di tutti coloro che con il proprio
coraggio denunciano queste situazioni di delinquenza allo
stato puro, minando la salute psico-fisica dei nostri figli”.

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 Albano laziale, scritte di minaccia al liceo Foscolo
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Velletri, caso Davide Cervia:
condannato il Ministero della
Difesa
VELLETRI (RM) – Dopo 28 anni, la causa intentata dalla
famiglia Cervia – la moglie Marisa Gentile, e i figli Erika e
Daniele – contro il Ministero della Difesa, è giunta a
sentenza, dopo vari rinvii, una sentenza di condanna per il
Ministero, riconosciuto colpevole, a causa dei depistaggi e
dei ritardi nelle indagini, a volte addirittura latitanti, di
avere ostacolato la ricerca della verità. Il Ministero è stato
giudicato colpevole, e condannato a pagare un indennizzo
virtuale di un euro, nonostante alla famiglia fosse stata
offerta in passato una grossa somma di denaro, regolarmente
rifiutata.

Tutte le risultanze successive metteranno in luce l’unica
ipotesi plausibile per la sua sparizione, e cioè che elementi
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non ufficialmente identificati lo avevano prelevato, – cioè
rapito – in ordine ad una operazione di ‘vendita’ nei
confronti di un paese straniero, acquirente, in modo
plausibile, di uno dei sistemi d’arma elettronici di cui il
Cervia era esperto. In quegli anni – ricordiamo la strage di
Ustica, della quale di recente un marine americano ha rivelato
un lato fino ad allora non conosciuto, e cioè che nel momento
del transito dell’aereo passeggeri Itavia abbattuto era in
corso una battaglia aerea – la situazione sul Mediterraneo non
era per nulla tranquilla, e in teatro di guerra generale
l’utilizzo di un sistema d’arma sofisticato come quello di cui
Cervia era esperto sarebbe risultato decisivo, ma difficile da
utilizzare senza qualcuno che lo conoscesse a fondo.

“Finalmente la nostra causa è arrivata a sentenza” dichiara la
signora Marisa Gentile “Siamo proprio molto felici di questo
momento, perchè abbiamo lottato tantissimo per arrivare a far
scrivere quello che noi sosteniamo da ventotto anni”.

Ho visto che lei va anche nelle scuole, per raccontare ciò che
è successo a suo marito, e che, anzi, in una occasione le
hanno anche tagliato un copertone.
Ormai questa è diventata una questione politica, e a questo
punto solo la politica può intervenire per chiarire perchè le
Istituzioni hanno mentito. Giudiziariamente noi non possiamo
fare più niente, anche perchè l’Avvocatura dello Stato, che
rappresenta i Ministeri, ci ha fatto firmare davanti al
giudice un documento con il quale ci saremmo impegnati a non
proporre più azioni giudiziarie penali o civili nei confronti
delle Amministrazioni Pubbliche, quindi ci hanno proprio
legato le mani. Quello però che possiamo fare comunque è un
lavoro di memoria, perchè io non voglio che questa storia
venga dimenticata, per cui quello che stiamo facendo, appunto,
sono gli incontri nelle scuole, perchè i ragazzi giovani non
la conoscono proprio, quindi secondo me ha molta importanza
diffondere questa storia.

L’avvocato Licia D’Amico ha seguito la famiglia Cervia fin dal
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1992, e oggi è giustamente soddisfatta della sentenza.
Avvocato, può darci qualche impressione a caldo per questo
risultato?
Stiamo per diffondere un comunicato stampa congiunto, degli
avvocati e della famiglia, che focalizza quelli che sono i
punti nodali di questa lunga sentenza. In particolare il
riconoscimento, dell’esistenza, nel nostro ordinamento, di un
diritto alla verità. In questa sentenza c’è una novità
assoluta, cioè il riconoscimento del fatto che il Ministero
della Difesa ha violato questo diritto, e per questo viene
condannato; che la famiglia Cervia è l’unica che in questi
anni si è battuta per conoscere la verità, quindi
nient’affatto ostacolando la difesa della verità, come
l’Avvocatura dello Stato, e quindi il Ministero aveva detto
praticamente fino a ieri, e da ultimo confermando che Cervia
era un tecnico assolutamente specializzato, e che le sue
competenze erano talmente preziose e talmente significative,
che costituiscono la ragione per la quale è scomparso.

Lei ha seguito il caso fin dall’inizio?
No, da qualche anno dopo, ma praticamente da quasi subito,
forse dal ’92. Fin dall’inizio comunque era chiara quella
verità che poi è emersa. Noi eravamo convintissimi che le cose
stessero nei termini più volte detti, che Cervia fosse stato
rapito per le sue particolari competenze, soprattutto in un
momento storico in cui nel bacino del Mediterraneo stava
accadendo quello che stava accadendo. La situazione appariva
molto chiara, ma purtroppo le indagini avevano preso
tutt’altra piega; anzi, per la verità non avevano preso
nessuna piega, perchè il problema è stato quello dell’inerzia.
Oggi arriva questa sentenza che dice queste tre cose che noi
diciamo da ventotto anni, ma le dice una sentenza, e questa è
la cosa importante. Non so quante altre volte sia accaduto che
una Istituzione dello Stato, un Ministero, sia stato
condannato a risarcire un danno ad una famiglia per aver
nascosto la verità, insomma, non è poca cosa.
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Come studio vi siete occupati anche della vicenda di Ustica?
Sì, certo, il diritto alla verità per la prima volta si
affaccia sulla scena processuale italiana nella vicenda di
Ustica. Ora, naturalmente, fare un paragone diretto fra la
vicenda di Ustica, e il rapimento di Cervia, non è
facilissimo, perchè le implicazioni sono infinite, ma, per la
prima volta, lì si dice che esiste un diritto alla verità, e
qui oggi è la seconda volta sostanzialmente nel nostro
ordinamento in cui un Ministero viene condannato per aver
violato il diritto alla verità di una famiglia.

Il rapimento
Il 12 settembre del 1990, dopo una giornata di lavoro presso
la ditta in cui lavorava dopo essersi congedato dalla Marina
Militare, dove aveva acquisito particolari competenze
nell’ambito di sofisticati e segreti armamenti, mostrando una
perizia ed una capacità non comuni – qualità all’inizio negate
dallo Stesso Ministero della Marina – l’ex sergente Davide
Cervia, classificato ‘Esperto in guerra elettronica’,
imbarcato a suo tempo sulla fregata missilistica Maestrale,
viene rapito sulla strada del ritorno alla sua abitazione da
tre persone che lo fanno salire – a detta di un testimone
oculare – su di un’auto verde, che si allontana velocemente,
mentre una quarta si mette al volante della sua Volkswagen
Golf bianca, che verrà poi ritrovata successivamente,
abbandonata. Fin da subito è apparso chiaro alla moglie Marisa
Gentile e ai due figli, Erika e Daniele Cervia, che era in
atto un depistaggio proprio da parte degli organi che
avrebbero dovuto fare chiarezza sulla vicenda. Infatti,
nonostante la testimonianza oculare del guardiano di una villa
di fronte a quella di Davide Cervia, – che aveva riferito che
Davide Cervia era stato forzato a salire sull’auto verde, e
che i segni che gli aveva indirizzato non erano saluti, ma
richieste di aiuto – e nonostante tale testimonianza fosse
stata confermata da quella di un autista della COTRAL –
transitato in quell’ora nei pressi del luogo del rapimento, e
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costretto ad una brusca frenata a causa delle due auto giunte
a velocità sostenuta, che gli avevano tagliato la strada, – le
indagini    venivano    subito   orientate     in  direzione
dell’allontanamento volontario da parte dei Carabinieri.
Davide Cervia non verrà più ritrovato.

Roberto Ragone
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Albano laziale, scritte di
minaccia al liceo Foscolo
ALBANO LAZIALE (RM) – Atti vandalici al liceo classico Ugo
Foscolo di Albano Laziale dove alle 4:19 di questa mattina è
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suonato l’allarme anti-intrusione dell’istituto.

All’interno del liceo sono stati trovati alcuni banchi a terra
mentre sul muro esterno del liceo la scritta “state attenti” e
il disegno stilizzato di un impiccato con al di sotto una
parola da completare, forse un nome”.

Il dirigente scolastico Lucio Mariani, contattato
telefonicamente, ha fatto sapere che l’atto è di natura
puramente vandalica e che i sistemi di sorveglianza hanno
immediatamente allarmato il personale. Il dirigente appare
dunque tranquillo e provvederà, come di prassi, ad avvisare le
forze dell’ordine che secondo indiscrezioni hanno già
effettuato un sopralluogo rilevando le impronte.

Lucio   Mariani   inserisce   tali   atti   nella   sfera   del
dimenticatoio, asserendo che è necessario dare loro la giusta
rilevanza per far si ché chi li abbia commessi fallisca nel
tentativo di recare nocumento all’istituto. Difatti il Foscolo
è uno dei licei più attivi nell’area dei Castelli Romani e
risulta nelle prime posizioni di molti concorsi letterari tra
cui i famosi Colloqui Fiorentini. Il preside sottolinea
l’importanza che l’amministrazione scolastica ed i professori
attribuiscono in primis all’istruzione ed alla formazione
degli studenti. Allora appare chiaro che un gesto come quello
consumatosi stamane non può che essere un esempio di inciviltà
da combattere e denigrare soprattutto con la consolidata
prassi dell’indifferenza. Il liceo è da sempre la agorà di
dibattiti politici e culturali, fucina di menti eccellenti e
pronte con una solerte coscienza critica a difendere le
proprie idee e valori. Insomma un terreno fertile per animare
una diatriba e risolverla rapidamente e coralmente.
Informiamo i vandali che l’obiettivo è stato mancato. Al
contrario il loro comportamento ha rinforzato l’ossatura già
solida dell’istituto.

Solidarietà per il preside e parole di condanna per il gesto
anche da parte di Massimiliano Borelli, consigliere Pd della
Città Metropolitana di Roma Capitale e consigliere di
maggioranza al Comune di Albano: “Esprimo forte condanna per
le scritte minacciose comparse questa mattina, ancora una
volta, sui muri del Liceo Foscolo di Albano; – dichiara
Borelli – e tutta la mia solidarietà e vicinanza – prosegue –
al Preside Lucio Mariani, direttamente coinvolto da questo
atto vile ed offensivo. Si avvicinano giornate di impegno
didattico e di passione civica, nelle quali il ricordo, la
memoria, l’informazione, il contagio delle idee di democrazia,
libertà e uguaglianza, saranno centrali nelle tante
manifestazioni che coinvolgeranno le scuole, le ragazze ed i
ragazzi, le Istituzioni. Questi atti, di sicuro, non
limiteranno l’impegno e la volontà di proseguire il percorso
di sensibilizzazione e conoscenza; non dimenticare significa
non ripetere gli errori/orrori del recente passato… e noi come
‘giovani testimoni’ non permettiamo a nessuno di tapparci la
bocca!”

Il liceo Foscolo nel 2015 era stato già imbrattato da scritte
filo naziste “Onore al Fhurer” “Compagni tremate” firmate
Skins nazi 88. Per i fatti di oggi sembra che gli inquirenti
abbiano già rilevato le impronte dei responsabili.
Gianpaolo Plini
Velletri,       esplosione
palazzina:             via
Circonvallazione è ancora
chiusa
VELLETRI (RM) – E’ stata protocollata nelle scorse ore, ad
opera dell’avvocato Alessandro Priori, consigliere comunale di
“Cittadini per Velletri” e consigliere metropolitano,
l’interrogazione       volta    a   conoscere      da   parte
dell’Amministrazione comunale le azioni intraprese per
consentire una riapertura celere di via Circonvallazione,
ormai chiusa al traffico da quel tragico 1° ottobre, quando
l’esplosione all’interno della palazzina prospiciente alla
stazione causò la morte del povero Piero Peroni.
“Da quel giorno – ricorda Priori -, sono passati quasi 4 mesi
e nonostante l’immobile sia stato anche dissequestrato dalla
Procura di Velletri la strada resta chiusa e la viabilità
della zona fortemente compromessa. L’interdizione al transito
nel tratto interessato, che persiste ormai da tempo, ha creato
e continua a creare notevoli disagi alla cittadinanza, con
notevole appesantimento del traffico sui percorsi alternativi,
uno su tutti quello di via del Fontanaccio, in un quadrante,
quello a sud del centro storico, già appesantito dalla
chiusura di via Marandola.
Lungi da me l’idea che si possano affrettare i tempi per
quanto concerne tutte le pratiche di legge che fanno seguito
alla tragedia, ma certamente sarebbe stato fondamentale
coordinare il tutto al meglio e fornire soluzioni adeguate,
evitando di penalizzare oltremodo i residenti della palazzina
e tutti coloro che, ogni giorno, sono costretti a lunghi
incolonnamenti”.
Sora: Giancarlo Giannini in
città per il premio alla
carriera
SORA (FR) – Non è nuovo Giancarlo Giannini ad apparizioni in
Ciociaria, l’amicizia che lo lega da anni al presidente del
Consiglio Provinciale Luigi Vacana ha permesso più volte
all’attore di visitare il nostro territorio. Dopo aver
incantato il pubblico di Ferentino, lo scorso settembre, nella
riuscitissima iniziativa estiva “Ciociaria: Saperi, Sapori,
Suoni”, Giannini il prossimo 25 gennaio sarà a Sora per
ricevere un riconoscimento alla carriera nella Città di De
Sica.

L’icona del nostro cinema, e non solo, con all’attivo 110
film, decine di serie film tv, ricoprendo qualsiasi ruolo; una
bacheca piena di David di Donatello, Nastri d’Argento e Globi
d’Oro, senza dimenticare la nomination agli Oscar per
“Pasqualino Settebelezze” che lo hanno reso un’autentica
leggenda. Dall’intesa profonda con Lina Wertmüller e
Mariangela Melato ai lavori con i colossi del cinema da Scola
a Risi, o Visconti, Monicelli, Billy Wilder, Federico Fellini,
Francis Ford Coppola, Ridley Scott, Pasolini. A lui da sempre
il compito di dare voce tra gli altri ad Al Pacino, Jack
Nicholson e Gerard Depardieu.

Giovedì 25, dalla collaborazione tra il
Comune della città volsca e la Provincia,
Giannini sarà come detto a Sora, dalle 18
presso la Sala consiliare
All’Amministrazione Provinciale guidata da Antonio Pompeo il
merito di esser tornata ad occuparsi di Cultura in prima
persona, per iniziativa del presidente del Consiglio
Provinciale Luigi Vacana che ha ideato anche un edizione
invernale di “Ciociaria: Saperi, Sapori e Suoni”.
Manifestazioni che vanno dall’arte alla musica, passando per
la letteratura, fino ad arrivare all’enogastronomia.
“L’idea è diffondere e promuovere il patrimonio culturale,
paesaggistico ed enogastronomico di cui la nostra terra è
assolutamente ricca – dichiarano entusiasti Pompeo e Vacana –
La rinnovata adesione di Giancarlo Giannini e di tanti altri
esponenti nazionali della Cultura ci dice come la strada
intrapresa sia quella giusta. La promozione del turismo e
della cultura rappresentano un autentico volano per l’economia
del nostro territorio, proprio per questo abbiamo voluto
un’edizione invernale del progetto Ciociaria: Saperi, Sapori e
Suoni che in estate aveva riscosso grandissimo successo”.

All’Amministrazione Provinciale fa eco il Comune di Sora,
“Premiare Giancarlo Giannini nella città di De Sica è il modo
migliore per omaggiare queste due autentiche leggende del
nostro Paese, frutto di una nuova sinergia con la Provincia.
Con la previsione futura di una serie di eventi nel progetto
Mostra Cinematografica Vittorio De Sica che il Comune sta
portando avanti con l’Istituto di Alta Formazione di Roma
Roberto Rossellini – dichiarano il Sindaco Roberto De Donatis
e l’Assessore alla Cultura Sandro Gemmiti – Annunciamo che i
ragazzi dell’Istituto di Istruzione Superiore “Cine Tv Roberto
Rossellini” saranno in Comune sotto la guida della Dirigente
Maria Teresa Marano per intervistare Giancarlo Giannini. Un
omaggio al grande artista da parte del prestigioso Istituto ma
anche la possibilità offerta a giovani appassionati di mettere
in pratica il loro talento e la loro creatività nella cornice
della nostra casa comunale che farà da set a questo lavoro.
Cultura diffusa, passione, costante lavoro e ricerca di
sinergie, questi i canoni che la mia Amministrazione assieme
all’Assessore Sandro Gemmiti sta portando avanti con spirito
costruttivo. La nostra comunità merita un’offerta culturale
variegata, lontana dall’autoreferenzialità, capace di
avvicinare e coinvolgere il maggior numero di persone”.
Appuntamento a giovedì 25 gennaio, alle ore 18, per una serata
con Giancarlo Giannini che si prevede già un successo
annunciato. Sarà la giornalista Ilaria Paolisso a presentare
l’evento.

Castel              Gandolfo,
Incontriamoci:    lo   spazio
condiviso fra le associazioni
dei Castelli Romani
CASTEL GANDOLFO (RM) – Le associazioni costituiscono la parts
costruens del territorio. Sono loro che organizzano i più
differenti eventi per migliorare la quotidianità cittadina. Ma
spesso il loro lavoro è individualistico e poco conosciuto.
Incontriamoci è una realtà che nasce nell’ottobre 2017 con lo
scopo di raccogliere, registrare e coadiuvare l’attività delle
associazioni nel territorio, a Castel Gandolfo dove mai prima
di ora era presente un’anagrafe delle associazioni.

Perciò Incontriamoci è divenuto uno spazio condiviso fra le
associazioni dei Castelli Romani, aperto a chiunque, che
lavora con lo scopo di creare progetti finalizzati alla
condivisione, alla manifestazione, all’aumento della
sensibilità rispetto alcuni temi. Proprio il 23 novembre che
inaugurava il primo evento intitolato “Non è amore” in
riferimento alla violenza sulle donne, alla sala del teatro
Petrolini si sono riunite 23 associazioni tra cui le ragazze
portatrici di handicap di Mettiamoci In Gioco, Centro Dike,
Centro Arte di Castel Gandolfo che ha realizzato gli addobbi.
La serata prevedeva un dibattito con diverse figure
professionali come la criminologa Angela Tibullo, la psicologa
Stefania Borghetti, l’assistente sociale di Castel Gandolfo
Cristina Nardini, l’avvocato Mariagrazia De Pasquale, la
psicologa Centro anti violenza SOStegno Donne di Frascati Rita
De Paola, Bruna Benelli psicologa dello sviluppo, il sindaco
di Castel Gandolfo Milvia Monachesi, l’assessore al sociale
Francesca Barbacci, la relatrice Clara Borri, la cantante
Raffaela Risi che ha intonato le note di Donna di Mia Martini.

Tutte le 23 associazioni si sono dette entusiaste
dell’iniziativa ed hanno reso disponibili i loro statuti per
l’inserimento nell’anagrafe che non solo rende più fluido il
lavoro dell’amministrazione territoriale ma che genera
benefici anche al volto pubblicitario delle iniziative, ora
rintracciabili sul sito del Comune di Castel Gandolfo. La
composizione di Incontriamoci è eterogenea e plurale perciò i
temi che affronta sono diversi in funzione delle associazioni
coinvolte: musica, teatro, attività ludiche, laboratori per
bambini con handicap, sostegno famiglie, raccolta fondi,
mercatini natalizi, arte, poesia, incontri per centri
culturali, spazi di studio, lettura, pittura a giovani
associati (Castel Romano), accoglienza locale ed
internazionale con le focolarine, pesca, manifestazioni
territoriali, aiuto parkinsoniani con Asdauto. Per tale motivo
al primo incontro l’amministrazione del Comune di Castel
Gandolfo ha rilasciato una scheda dove le associazioni
potevano inserire il nome, il tipo di lavoro, i progetti in
corso, un progetto futuro e i contatti che preferisce
utilizzare.

Incontriamoci ha creato una rete dove più realtà hanno potuto
conoscersi per la prima volta anche avendo svolto da sempre
attività con lo stesso scopo. Un esempio di questa forza
comune è la Lega Navale che ha ottenuto in concerto con la ASL
Roma H, gli strumenti per la vela terapia col fine di aiutare
ragazzi autistici o vittime di bullismo. Questo progetto è
stato esteso ad AFDEL (Associazione Famiglie Disabili) ed
perciò alle scuole. Ma come è nato Incontriamoci? La volontà
di dar vita ad un sistema di registrazione con l’anagrafe e di
coordinamento delle associazioni locali ha visto il connubio
tra cittadini interessati al locale come Clara Borri e
l’amministrazione del Comune di Castel Gandolfo (Milvia
Monachesi e Francesca Ambrogi Barbacci). C’è chi pensa ad una
mossa politica del sindaco Monachesi per raccogliere voti e
consensi. Tale ipotesi sembra non coerente per due ragioni. La
prima è da rintracciarsi nel passato del sindaco, un passato
sociale che trova nel Centro Anziani il suo cardine, e di
Francesca Barbacci neoeletta assessore con delega al sociale.
In secundis, Milvia Monachesi è al secondo mandato come
sindaco (2012-2017 il primo, e eletta nuovamente nel 2017) e
da costituzione all’articolo 51 “Chi ha ricoperto per due
mandati consecutivi la carica di sindaco e di presidente della
provincia non è, allo scadere del secondo mandato,
immediatamente rieleggibile alle medesime cariche.”

La politica locale è di fondamentale importanza in uno stato
frammentato e frammentario come il nostro. Iniziative come
quella di Incontriamoci non vanno solo difese ma, se
possibile, aiutate, finanziate e mai combattute con critiche
sterili. La volontà di crescere è il primo punto del programma
di tutte le associazioni che compongono Incontriamoci e il
campo di prova lo offriamo noi cittadini con una costante
partecipazione, sponsorizzazione e condivisione.

Gianpaolo Plini
Frascati, torna la Biennale
d’Arte Ceramica Contemporanea

Dal 27 gennaio al 28 febbraio 2018
– inaugurazione: sabato 27 gennaio ore
17,30 Scuderie Aldobrandini e Museo
Civico Tuscolano, P.za G. Marconi, 6
FRASCATI (RM) – Torna la terza edizione di BACC, la Biennale
d’Arte Ceramica Contemporanea di Frascati, osservatorio che
raccoglie e registra le diverse operazioni artistiche e
filologiche che si sviluppano attorno alla ceramica.
L’edizione 2018 registra numerose innovazioni e si arricchisce
di    spazi     espositivi.       La    prima     novità     è
l’internazionalizzazione della Biennale di Frascati, che per
la prima volta ospita la Spagna come nazione straniera e dieci
tra i suoi migliori ceramisti in un dialogo con gli artisti
italiani. Insieme ai dieci artisti italiani Francesco Ardini,
Luigi Belli/Guido Scarabottolo, Raffaele Fiorella, Giovanni
Gaggia, Eva Hide, Vincenzo Marsiglia, Dunia Mauro, Angela
Palmarelli, Cristiana Vignatelli Bruni e Serena Zanardi,
selezionati da Jasmine Pignatelli, saranno presenti quindi gli
spagnoli Sophie Aguilera, Alberto Busto, Xavier Monsalvatje,
María Oriza Pérez, Juan Ortí, Gregorio Peño, Juan Pérez,
Cristina Salvans, Manuel Sánchez-Algora e Nuria Torres, a cura
di Juan Carlos García Alía.

«Dopo “Altre Stanze. Anni ‘50 e ‘60”, nel giro di poche
settimane Frascati torna ad essere di nuovo protagonista con
una mostra di ampio respiro e di livello internazionale, che
ospita artisti provenienti dalla Spagna, per creare un dialogo
estetico con i maestri ceramisti italiani – dichiara il
Sindaco Roberto Mastrosanti -. A testimoniare l’impegno
dell’Amministrazione sul fronte dell’arte contemporanea c’è la
disseminazione dell’esposizione negli spazi espositivi
comunali, non solo le Scuderie Aldobrandini e il Museo
Tuscolano, ma anche gli spazi polifunzionali delle Mura del
Valadier, per un coinvolgimento dell’intera città e dei luoghi
della cultura».

«La contemporaneità e l’antico s’incontrano in questa
esposizione dedicata alla matericità della ceramica, dove una
Protome di elefante in marmo, rinvenuta due anni fa dagli
archeologi al Tuscolo, dialogherà con un’opera di Luigi
Ontani, uno dei maestri italiani contemporanei – dichiara
l’Assessore alla Cultura Emanuela Bruni -. La presenza inoltre
di artisti spagnoli consentirà uno sguardo sull’Europa,
restando così nel solco della migliore tradizione tuscolana,
che sulle orme del Grand tour ha sempre accolto gli artisti
internazionali, offrendo un luogo privilegiato per bellezza e
accoglienza».

Quest’anno l’evento, promosso come tradizione dal Comune di
Frascati e ospitato nelle Scuderie Aldobrandini, si
arricchisce di nuovi spazi espositivi. Il Museo Civico
Tuscolano esporrà parte della collezione Vaselle d’Autore di
Torgiano e una selezione di opere in ceramica della collezione
della Banca d’Italia in un confronto serrato e diretto con i
preziosi reperti della collezione permanente del Museo, a cura
della Direttrice Giovanna Cappelli. Sempre al Museo Tuscolano
per la prima volta al pubblico viene mostrata una
straordinaria Protome di elefante in marmo proveniente dagli
scavi al Tuscolo. Per presentare e omaggiare questo
ritrovamento, l’artista Luigi Ontani presenta al pubblico un
suo elefante in ceramica. Il percorso di apertura alle storie
e alla città continua alle Mura del Valadier con due omaggi
curati da Lorenzo Fiorucci: al maestro Nino Caruso ad un anno
esatto dalla sua scomparsa e all’esperienza Etrusco Ludens,
laboratorio creativo istituito alla fine degli anni ‘60 da
Sebastian Matta a Tarquinia, che si avvale delle testimonianze
dirette di artisti che lo frequentarono: Giovanni Calandrini,
Massimo Luccioli, Luigi Belli, Tommaso Cascella.
La Rustica calcio (Prom) vola
al quarto posto, Di Ruzza:
«Dobbiamo tenere i piedi per
terra»
Roma – Quarta vittoria consecutiva e quarto posto nel girone C
di Promozione. E’ un ottimo momento per il La Rustica di
mister Fabio Panno che domenica ha piegato per 2-1 l’Atletico
Lariano nel match giocato tra le mura amiche. Le reti sono
arrivate tutte nel primo tempo: dopo il vantaggio ospite, è
arrivata nel giro di due minuti la risposta dei capitolini con
il sigillo di Di Ruzza e il guizzo di Pansera. «Nei primi
dieci minuti abbiamo sofferto l’aggressività dell’Atletico
Lariano – commenta proprio Luca Di Ruzza – Poi abbiamo reagito
molto bene ribaltando il risultato già prima dell’intervallo.
Nel secondo tempo, forse, ci siamo abbassati un po’: in ogni
caso abbiamo limitato i rischi e poi gli ospiti sono rimasti
anche in dieci, mentre nel finale purtroppo per una
discussione abbiamo perso per espulsione tre giocatori che ci
mancheranno molto nella prossima sfida». Insomma l’emergenza
continua: il La Rustica domenica scorsa aveva dovuto
rinunciare a bomber Simonetta, Brugnettini, Maxim, Giglioni,
Verdolini e Savella (squalificato) e per la sfida di Olevano
mancheranno certamente capitan Spinetti, Gubinelli e Massella.
«Speriamo di poter recuperare qualcuno dei ragazzi assenti
contro l’Atletico Lariano e magari anche Urbani, un gran bel
giocatore che domenica era in panchina perché pure lui al
rientro da un infortunio – continua Di Ruzza – Ma soprattutto
speriamo di continuare a rendere come stiamo facendo
nell’ultimo periodo tenendo ben saldi i piedi a terra. In
questo momento non vogliamo parlare di play off perché ogni
volta che si è vociferato da fuori di questo possibile
obiettivo, il campo ci ha subito dato riscontri negativi anche
se abbiamo dimostrato di essere cresciuti nella continuità di
concentrazione durante tutta la partita». Il La Rustica
ripartirà dalle sue certezze difensive ovvero da una cerniera
centrale difensiva di assoluto livello con Di Ruzza e Guidi.
«Però mi piacerebbe leggere la classifica e magari vedere
qualche gol subito in meno, ci scherziamo spesso col mister»
sorride il centrale difensivo classe 1988 che l’anno scorso
era alla Vigor Perconti e che domenica ha realizzato il suo
secondo gol stagionale. «Il primo era stato decisamente più
casuale, questo lo sento più mio» conclude Di Ruzza.
Roma,    Tor    Pignattara:
arrestato 21enne che si era
conquistato la piazza dello
spaccio
ROMA – Partendo da una pista di droga nel quartiere Tor
Pignattara, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia
Roma Casilina hanno arrestato un 21enne romano, senza
occupazione e con precedenti, con l’accusa di detenzione ai
fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Mirati servizi di appostamento e pedinamento hanno permesso ai
Carabinieri di individuare l’abitazione del giovane
trafficante in via Domenico De Dominicis, zona Casal Bertone,
dove ritenevano detenesse un’ingente quantitativo di droga da
immettere nelle piazze di spaccio del posto.

Ieri pomeriggio, scattato il blitz nell’appartamento, i
Carabinieri hanno bloccato il 21enne e rinvenuto, nascosti
nella sua camera da letto, un involucro contenente oltre 1 kg
di cocaina pura, un centinaio di dosi di hashish e 31.000
euro, provento dell’attività illecita.

Sequestrati la droga e il denaro, i Carabinieri hanno portato
l’arrestato in carcere a Regina Coeli.
Carpineto            Romano:
disavventura di una ragazza
sul monte Semprevisa
CARPINETO ROMANO (RM) – Era partita per un’escursione in
solitaria sui Monti Lepini, ma, al calare del sole, ha perso
l’orientamento e non è riuscita a riprendere il sentiero che
l’avrebbe riportata alla propria auto.
Una brutta avventura quella capitata a una 25enne di Gavignano
che è stata rintracciata, dopo 3 ore di ricerche, dai
Carabinieri della Compagnia di Colleferro.
La ragazza, partita in mattinata dalla piana della Faggetta a
bordo della sua mountain bike, sul Monte Semprevisa – nel
territorio di Carpineto Romano – una volta resasi conto di non
avere più punti di riferimento, presa dal panico, ha fatto
partire il primo SOS contattando il “112”.

I Carabinieri della Stazione di Carpineto Romano, stabilito un
contatto telefonico con la l’escursionista e grazie alla
conoscenza dell’area dei Monti Lepini, sono riusciti a intuire
la
posizione in cui si trovava e insieme al personale della
locale Protezione Civile hanno fatto scattare l’intervento di
soccorso in località “Acqua della Chiesa”.
Impaurita e infreddolita, ma fortunatamente incolume, la
25enne è stata dapprima trasportata nella sede del Comando
Stazione Carabinieri di Carpineto Romano, poi, in serata,
accompagnata alla sua autovettura.
Velletri: è giallo sulla
scomparsa dei “nonni vigile”
VELLETRI (RM) – Niente “Nonni Vigili” al ritorno sui banchi di
scuola dopo le festività natalizie per gli studenti di
Velletri, che non hanno più trovato chi vigilasse sulla loro
sicurezza. Tanti i cittadini di Velletri che stanno lamentando
la sospensione del servizio, attivo fino al mese di dicembre,
ma poi soppresso senza alcun preavviso alle famiglie.

Il bando per il conferimento dell’incarico di “Nonno Vigile”,
che ha coinvolto i pensionati residenti, era stato espletato a
luglio del 2017, e avrebbe dovuto coprire l’intero anno
scolastico, ma così non è stato.

Sulla questione interviene il consigliere comunale di
“Cittadini per Velletri” e consigliere metropolitano
Alessandro Priori, che proprio in queste ore ha depositato
un’interrogazione con l’obiettivo di chiedere spiegazioni
all’Amministrazione comunale circa la repentina cancellazione
di un servizio ritenuto indispensabile da molti genitori.

“La presenza dei Nonni Vigili davanti agli istituti scolastici
della città permette di supervisionare gli alunni negli orari
di ingresso e di uscita, mettendoli al riparo dal pericolo
rappresentato del transito delle auto, ma non solo – dichiara
in merito l’avvocato veliterno -. Il ruolo del Nonno Vigile
acquista inoltre ancora più importanza alla luce del fatto che
gli agenti della Polizia Locale non riescono a garantire la
propria presenza in tutti gli istituti del territorio”.

Dall’avviso pubblico dell’estate scorsa si evince che per
l’anno 2017 i “Nonni Vigili” sono stati retribuiti con un
voucher, mentre nel 2018 si sarebbero dovuti applicare
contratti    di   prestazione    occasionale.    “Chiedo
all’Amministrazione comunale il motivo per il quale il
servizio è stato sospeso e se vi è l’intenzione di
ripristinarlo – aggiunge Priori – . Bisogna tenere presente
che il “Nonno Vigile” non solo costituisce una presenza di
riferimento importante per tanti genitori che quotidianamente
accompagnano i propri figli a scuola, spesso con tempi ridotti
e in assenza di parcheggi, ma è anche un’importante iniziativa
che valorizza la terza età, garantendo al contempo un sostegno
in situazioni di difficoltà economica”.
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