ALBANO LAZIALE, SCRITTE AL LICEO FOSCOLO: CUCCIOLETTA E SILVESTRONI (FDI-AN) INVOCANO PIÙ CONTROLLI ANTIDROGA
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Albano laziale, scritte al liceo Foscolo: Cuccioletta e Silvestroni (FdI-AN) invocano più controlli antidroga ALBANO LAZIALE (RM) – Sugli atti vandalici verificatisi al liceo Foscolo di Albano laziale, dove sul muro esterno è comparsa la scritta “state attenti” e il disegno stilizzato di un impiccato con al di sotto una parola da completare, gli esponenti politici locali di Fratelli d’Italia puntano il dito su quello che definiscono come un tentativo di strumentalizzazione da parte di alcuni rappresentanti del Pd che hanno parlato di scritte antisemite facendo riferimento
all’imminente ricorrenza della Giornata della Memoria, mentre si potrebbe trattare di una rivendicazione nei confronti del preside del liceo dopo il blitz antidroga avvenuto lo scorso sabato da parte degli uomini della Guardia di Finanza. Roberto Cuccioletta portavoce per Fratelli d’Italia – AN ad Albano Laziale ha definito l’accaduto come “Un deprecabile atto di vandalismo con minacce al Preside dell’istituto”. Il portavoce di Fratelli d’Italia in merito alle scritte apparse sui muri del liceo classico di Albano ha rimarcato il fatto che “Non ci sono simboli di partito nè scritte antisemite. C’è il gioco dell’impiccato – ha proseguito Cuccioletta – con un nome da indovinare (il nome del preside), c’è una bestemmia e un avvertimento”. Il portavoce di FdI-AN di Albano Laziale punta poi il dito sul Pd locale accusandolo di voler strumentalizzare la vicenda per scopi propagandistici: “Il PD di Albano – ha dichiarato Cuccioletta – non trova migliore occasione per far passare questo atto come un avvertimento fascista contro la giornata della memoria. In realtà c’è di peggio. Solamente sabato scorso c’è stato un blitz antidroga della Guardia di Finanza nella scuola e non è difficile ipotizzare che le minacce siano legate a questo. Sono preoccupato per i miei figli, per i nostri figli. Aumentiamo i nostri controlli a casa e fuori, non abbassiamo la guardia. Collaboriamo tra di noi scambiandoci informazioni. In questo caso non c’è da fare risibile propaganda elettorale, ma occorre fare quadrato tra genitori”. Non è mancato poi l’intervento del consigliere della Città Metropolitana di Roma Capitale e consigliere di opposizione per FdI-AN ad Albano Laziale Marco Silvestroni Silvestroni ha espresso la propria solidarietà al preside Lucio Mariani per i messaggi minacciosi a lui rivolti e apparsi sui muri e nelle aule del Liceo Ugo Foscolo. “Sebbene
il PD voglia fare apparire l’esecrabile episodio vandalico come un atto antisemita in concomitanza della imminente giornata della memoria, – dichiara Silvestroni – il fatto sembrerebbe essere riconducibile al blitz antidroga della Guardia di Finanza avvenuto sabato scorso nel liceo. Combattere il fenomeno dilagante della droga è un dovere di tutti – prosegue Silvestroni – ma soprattutto dei docenti.” Il consigliere metropolitano e comunale di FdI-AN ha poi rivolto un invito a tutti i genitori a non assistere silenziosamente al diffondersi di questa piaga ma anzi sollecitandoli a ribellarsi a tale situazione divenuta oramai intollerabile. “E’ inconcepibile – a dichiarato ancora Silvestroni – che nel centro di Albano possano esistere zone franche di spaccio, soprattutto se si tratta di plessi scolastici. Sono dalla parte del preside Mariani e di tutti coloro che con il proprio coraggio denunciano queste situazioni di delinquenza allo stato puro, minando la salute psico-fisica dei nostri figli”. LA FOTOGALLERY Albano laziale, scritte di minaccia al liceo Foscolo
Velletri, caso Davide Cervia: condannato il Ministero della Difesa VELLETRI (RM) – Dopo 28 anni, la causa intentata dalla famiglia Cervia – la moglie Marisa Gentile, e i figli Erika e Daniele – contro il Ministero della Difesa, è giunta a sentenza, dopo vari rinvii, una sentenza di condanna per il Ministero, riconosciuto colpevole, a causa dei depistaggi e dei ritardi nelle indagini, a volte addirittura latitanti, di avere ostacolato la ricerca della verità. Il Ministero è stato giudicato colpevole, e condannato a pagare un indennizzo virtuale di un euro, nonostante alla famiglia fosse stata offerta in passato una grossa somma di denaro, regolarmente rifiutata. Tutte le risultanze successive metteranno in luce l’unica ipotesi plausibile per la sua sparizione, e cioè che elementi
non ufficialmente identificati lo avevano prelevato, – cioè rapito – in ordine ad una operazione di ‘vendita’ nei confronti di un paese straniero, acquirente, in modo plausibile, di uno dei sistemi d’arma elettronici di cui il Cervia era esperto. In quegli anni – ricordiamo la strage di Ustica, della quale di recente un marine americano ha rivelato un lato fino ad allora non conosciuto, e cioè che nel momento del transito dell’aereo passeggeri Itavia abbattuto era in corso una battaglia aerea – la situazione sul Mediterraneo non era per nulla tranquilla, e in teatro di guerra generale l’utilizzo di un sistema d’arma sofisticato come quello di cui Cervia era esperto sarebbe risultato decisivo, ma difficile da utilizzare senza qualcuno che lo conoscesse a fondo. “Finalmente la nostra causa è arrivata a sentenza” dichiara la signora Marisa Gentile “Siamo proprio molto felici di questo momento, perchè abbiamo lottato tantissimo per arrivare a far scrivere quello che noi sosteniamo da ventotto anni”. Ho visto che lei va anche nelle scuole, per raccontare ciò che è successo a suo marito, e che, anzi, in una occasione le hanno anche tagliato un copertone. Ormai questa è diventata una questione politica, e a questo punto solo la politica può intervenire per chiarire perchè le Istituzioni hanno mentito. Giudiziariamente noi non possiamo fare più niente, anche perchè l’Avvocatura dello Stato, che rappresenta i Ministeri, ci ha fatto firmare davanti al giudice un documento con il quale ci saremmo impegnati a non proporre più azioni giudiziarie penali o civili nei confronti delle Amministrazioni Pubbliche, quindi ci hanno proprio legato le mani. Quello però che possiamo fare comunque è un lavoro di memoria, perchè io non voglio che questa storia venga dimenticata, per cui quello che stiamo facendo, appunto, sono gli incontri nelle scuole, perchè i ragazzi giovani non la conoscono proprio, quindi secondo me ha molta importanza diffondere questa storia. L’avvocato Licia D’Amico ha seguito la famiglia Cervia fin dal
1992, e oggi è giustamente soddisfatta della sentenza. Avvocato, può darci qualche impressione a caldo per questo risultato? Stiamo per diffondere un comunicato stampa congiunto, degli avvocati e della famiglia, che focalizza quelli che sono i punti nodali di questa lunga sentenza. In particolare il riconoscimento, dell’esistenza, nel nostro ordinamento, di un diritto alla verità. In questa sentenza c’è una novità assoluta, cioè il riconoscimento del fatto che il Ministero della Difesa ha violato questo diritto, e per questo viene condannato; che la famiglia Cervia è l’unica che in questi anni si è battuta per conoscere la verità, quindi nient’affatto ostacolando la difesa della verità, come l’Avvocatura dello Stato, e quindi il Ministero aveva detto praticamente fino a ieri, e da ultimo confermando che Cervia era un tecnico assolutamente specializzato, e che le sue competenze erano talmente preziose e talmente significative, che costituiscono la ragione per la quale è scomparso. Lei ha seguito il caso fin dall’inizio? No, da qualche anno dopo, ma praticamente da quasi subito, forse dal ’92. Fin dall’inizio comunque era chiara quella verità che poi è emersa. Noi eravamo convintissimi che le cose stessero nei termini più volte detti, che Cervia fosse stato rapito per le sue particolari competenze, soprattutto in un momento storico in cui nel bacino del Mediterraneo stava accadendo quello che stava accadendo. La situazione appariva molto chiara, ma purtroppo le indagini avevano preso tutt’altra piega; anzi, per la verità non avevano preso nessuna piega, perchè il problema è stato quello dell’inerzia. Oggi arriva questa sentenza che dice queste tre cose che noi diciamo da ventotto anni, ma le dice una sentenza, e questa è la cosa importante. Non so quante altre volte sia accaduto che una Istituzione dello Stato, un Ministero, sia stato condannato a risarcire un danno ad una famiglia per aver nascosto la verità, insomma, non è poca cosa.
Come studio vi siete occupati anche della vicenda di Ustica? Sì, certo, il diritto alla verità per la prima volta si affaccia sulla scena processuale italiana nella vicenda di Ustica. Ora, naturalmente, fare un paragone diretto fra la vicenda di Ustica, e il rapimento di Cervia, non è facilissimo, perchè le implicazioni sono infinite, ma, per la prima volta, lì si dice che esiste un diritto alla verità, e qui oggi è la seconda volta sostanzialmente nel nostro ordinamento in cui un Ministero viene condannato per aver violato il diritto alla verità di una famiglia. Il rapimento Il 12 settembre del 1990, dopo una giornata di lavoro presso la ditta in cui lavorava dopo essersi congedato dalla Marina Militare, dove aveva acquisito particolari competenze nell’ambito di sofisticati e segreti armamenti, mostrando una perizia ed una capacità non comuni – qualità all’inizio negate dallo Stesso Ministero della Marina – l’ex sergente Davide Cervia, classificato ‘Esperto in guerra elettronica’, imbarcato a suo tempo sulla fregata missilistica Maestrale, viene rapito sulla strada del ritorno alla sua abitazione da tre persone che lo fanno salire – a detta di un testimone oculare – su di un’auto verde, che si allontana velocemente, mentre una quarta si mette al volante della sua Volkswagen Golf bianca, che verrà poi ritrovata successivamente, abbandonata. Fin da subito è apparso chiaro alla moglie Marisa Gentile e ai due figli, Erika e Daniele Cervia, che era in atto un depistaggio proprio da parte degli organi che avrebbero dovuto fare chiarezza sulla vicenda. Infatti, nonostante la testimonianza oculare del guardiano di una villa di fronte a quella di Davide Cervia, – che aveva riferito che Davide Cervia era stato forzato a salire sull’auto verde, e che i segni che gli aveva indirizzato non erano saluti, ma richieste di aiuto – e nonostante tale testimonianza fosse stata confermata da quella di un autista della COTRAL – transitato in quell’ora nei pressi del luogo del rapimento, e
costretto ad una brusca frenata a causa delle due auto giunte a velocità sostenuta, che gli avevano tagliato la strada, – le indagini venivano subito orientate in direzione dell’allontanamento volontario da parte dei Carabinieri. Davide Cervia non verrà più ritrovato. Roberto Ragone
Albano laziale, scritte di minaccia al liceo Foscolo ALBANO LAZIALE (RM) – Atti vandalici al liceo classico Ugo Foscolo di Albano Laziale dove alle 4:19 di questa mattina è
suonato l’allarme anti-intrusione dell’istituto. All’interno del liceo sono stati trovati alcuni banchi a terra mentre sul muro esterno del liceo la scritta “state attenti” e il disegno stilizzato di un impiccato con al di sotto una parola da completare, forse un nome”. Il dirigente scolastico Lucio Mariani, contattato telefonicamente, ha fatto sapere che l’atto è di natura puramente vandalica e che i sistemi di sorveglianza hanno immediatamente allarmato il personale. Il dirigente appare dunque tranquillo e provvederà, come di prassi, ad avvisare le forze dell’ordine che secondo indiscrezioni hanno già effettuato un sopralluogo rilevando le impronte. Lucio Mariani inserisce tali atti nella sfera del dimenticatoio, asserendo che è necessario dare loro la giusta rilevanza per far si ché chi li abbia commessi fallisca nel tentativo di recare nocumento all’istituto. Difatti il Foscolo è uno dei licei più attivi nell’area dei Castelli Romani e risulta nelle prime posizioni di molti concorsi letterari tra cui i famosi Colloqui Fiorentini. Il preside sottolinea l’importanza che l’amministrazione scolastica ed i professori attribuiscono in primis all’istruzione ed alla formazione degli studenti. Allora appare chiaro che un gesto come quello consumatosi stamane non può che essere un esempio di inciviltà da combattere e denigrare soprattutto con la consolidata prassi dell’indifferenza. Il liceo è da sempre la agorà di dibattiti politici e culturali, fucina di menti eccellenti e pronte con una solerte coscienza critica a difendere le proprie idee e valori. Insomma un terreno fertile per animare una diatriba e risolverla rapidamente e coralmente. Informiamo i vandali che l’obiettivo è stato mancato. Al contrario il loro comportamento ha rinforzato l’ossatura già solida dell’istituto. Solidarietà per il preside e parole di condanna per il gesto anche da parte di Massimiliano Borelli, consigliere Pd della
Città Metropolitana di Roma Capitale e consigliere di maggioranza al Comune di Albano: “Esprimo forte condanna per le scritte minacciose comparse questa mattina, ancora una volta, sui muri del Liceo Foscolo di Albano; – dichiara Borelli – e tutta la mia solidarietà e vicinanza – prosegue – al Preside Lucio Mariani, direttamente coinvolto da questo atto vile ed offensivo. Si avvicinano giornate di impegno didattico e di passione civica, nelle quali il ricordo, la memoria, l’informazione, il contagio delle idee di democrazia, libertà e uguaglianza, saranno centrali nelle tante manifestazioni che coinvolgeranno le scuole, le ragazze ed i ragazzi, le Istituzioni. Questi atti, di sicuro, non limiteranno l’impegno e la volontà di proseguire il percorso di sensibilizzazione e conoscenza; non dimenticare significa non ripetere gli errori/orrori del recente passato… e noi come ‘giovani testimoni’ non permettiamo a nessuno di tapparci la bocca!” Il liceo Foscolo nel 2015 era stato già imbrattato da scritte filo naziste “Onore al Fhurer” “Compagni tremate” firmate Skins nazi 88. Per i fatti di oggi sembra che gli inquirenti abbiano già rilevato le impronte dei responsabili.
Gianpaolo Plini
Velletri, esplosione palazzina: via Circonvallazione è ancora chiusa VELLETRI (RM) – E’ stata protocollata nelle scorse ore, ad opera dell’avvocato Alessandro Priori, consigliere comunale di “Cittadini per Velletri” e consigliere metropolitano, l’interrogazione volta a conoscere da parte dell’Amministrazione comunale le azioni intraprese per consentire una riapertura celere di via Circonvallazione, ormai chiusa al traffico da quel tragico 1° ottobre, quando l’esplosione all’interno della palazzina prospiciente alla stazione causò la morte del povero Piero Peroni. “Da quel giorno – ricorda Priori -, sono passati quasi 4 mesi e nonostante l’immobile sia stato anche dissequestrato dalla Procura di Velletri la strada resta chiusa e la viabilità della zona fortemente compromessa. L’interdizione al transito nel tratto interessato, che persiste ormai da tempo, ha creato e continua a creare notevoli disagi alla cittadinanza, con notevole appesantimento del traffico sui percorsi alternativi, uno su tutti quello di via del Fontanaccio, in un quadrante, quello a sud del centro storico, già appesantito dalla chiusura di via Marandola. Lungi da me l’idea che si possano affrettare i tempi per quanto concerne tutte le pratiche di legge che fanno seguito alla tragedia, ma certamente sarebbe stato fondamentale
coordinare il tutto al meglio e fornire soluzioni adeguate, evitando di penalizzare oltremodo i residenti della palazzina e tutti coloro che, ogni giorno, sono costretti a lunghi incolonnamenti”.
Sora: Giancarlo Giannini in città per il premio alla carriera SORA (FR) – Non è nuovo Giancarlo Giannini ad apparizioni in Ciociaria, l’amicizia che lo lega da anni al presidente del Consiglio Provinciale Luigi Vacana ha permesso più volte all’attore di visitare il nostro territorio. Dopo aver incantato il pubblico di Ferentino, lo scorso settembre, nella riuscitissima iniziativa estiva “Ciociaria: Saperi, Sapori, Suoni”, Giannini il prossimo 25 gennaio sarà a Sora per ricevere un riconoscimento alla carriera nella Città di De Sica. L’icona del nostro cinema, e non solo, con all’attivo 110 film, decine di serie film tv, ricoprendo qualsiasi ruolo; una bacheca piena di David di Donatello, Nastri d’Argento e Globi d’Oro, senza dimenticare la nomination agli Oscar per “Pasqualino Settebelezze” che lo hanno reso un’autentica leggenda. Dall’intesa profonda con Lina Wertmüller e Mariangela Melato ai lavori con i colossi del cinema da Scola a Risi, o Visconti, Monicelli, Billy Wilder, Federico Fellini, Francis Ford Coppola, Ridley Scott, Pasolini. A lui da sempre il compito di dare voce tra gli altri ad Al Pacino, Jack Nicholson e Gerard Depardieu. Giovedì 25, dalla collaborazione tra il Comune della città volsca e la Provincia, Giannini sarà come detto a Sora, dalle 18 presso la Sala consiliare All’Amministrazione Provinciale guidata da Antonio Pompeo il merito di esser tornata ad occuparsi di Cultura in prima persona, per iniziativa del presidente del Consiglio
Provinciale Luigi Vacana che ha ideato anche un edizione invernale di “Ciociaria: Saperi, Sapori e Suoni”. Manifestazioni che vanno dall’arte alla musica, passando per la letteratura, fino ad arrivare all’enogastronomia. “L’idea è diffondere e promuovere il patrimonio culturale, paesaggistico ed enogastronomico di cui la nostra terra è assolutamente ricca – dichiarano entusiasti Pompeo e Vacana – La rinnovata adesione di Giancarlo Giannini e di tanti altri esponenti nazionali della Cultura ci dice come la strada intrapresa sia quella giusta. La promozione del turismo e della cultura rappresentano un autentico volano per l’economia del nostro territorio, proprio per questo abbiamo voluto un’edizione invernale del progetto Ciociaria: Saperi, Sapori e Suoni che in estate aveva riscosso grandissimo successo”. All’Amministrazione Provinciale fa eco il Comune di Sora, “Premiare Giancarlo Giannini nella città di De Sica è il modo migliore per omaggiare queste due autentiche leggende del nostro Paese, frutto di una nuova sinergia con la Provincia. Con la previsione futura di una serie di eventi nel progetto Mostra Cinematografica Vittorio De Sica che il Comune sta portando avanti con l’Istituto di Alta Formazione di Roma Roberto Rossellini – dichiarano il Sindaco Roberto De Donatis e l’Assessore alla Cultura Sandro Gemmiti – Annunciamo che i ragazzi dell’Istituto di Istruzione Superiore “Cine Tv Roberto Rossellini” saranno in Comune sotto la guida della Dirigente Maria Teresa Marano per intervistare Giancarlo Giannini. Un omaggio al grande artista da parte del prestigioso Istituto ma anche la possibilità offerta a giovani appassionati di mettere in pratica il loro talento e la loro creatività nella cornice della nostra casa comunale che farà da set a questo lavoro. Cultura diffusa, passione, costante lavoro e ricerca di sinergie, questi i canoni che la mia Amministrazione assieme all’Assessore Sandro Gemmiti sta portando avanti con spirito costruttivo. La nostra comunità merita un’offerta culturale variegata, lontana dall’autoreferenzialità, capace di avvicinare e coinvolgere il maggior numero di persone”.
Appuntamento a giovedì 25 gennaio, alle ore 18, per una serata con Giancarlo Giannini che si prevede già un successo annunciato. Sarà la giornalista Ilaria Paolisso a presentare l’evento. Castel Gandolfo, Incontriamoci: lo spazio condiviso fra le associazioni dei Castelli Romani CASTEL GANDOLFO (RM) – Le associazioni costituiscono la parts costruens del territorio. Sono loro che organizzano i più differenti eventi per migliorare la quotidianità cittadina. Ma spesso il loro lavoro è individualistico e poco conosciuto. Incontriamoci è una realtà che nasce nell’ottobre 2017 con lo scopo di raccogliere, registrare e coadiuvare l’attività delle associazioni nel territorio, a Castel Gandolfo dove mai prima di ora era presente un’anagrafe delle associazioni. Perciò Incontriamoci è divenuto uno spazio condiviso fra le associazioni dei Castelli Romani, aperto a chiunque, che
lavora con lo scopo di creare progetti finalizzati alla condivisione, alla manifestazione, all’aumento della sensibilità rispetto alcuni temi. Proprio il 23 novembre che inaugurava il primo evento intitolato “Non è amore” in riferimento alla violenza sulle donne, alla sala del teatro Petrolini si sono riunite 23 associazioni tra cui le ragazze portatrici di handicap di Mettiamoci In Gioco, Centro Dike, Centro Arte di Castel Gandolfo che ha realizzato gli addobbi. La serata prevedeva un dibattito con diverse figure professionali come la criminologa Angela Tibullo, la psicologa Stefania Borghetti, l’assistente sociale di Castel Gandolfo Cristina Nardini, l’avvocato Mariagrazia De Pasquale, la psicologa Centro anti violenza SOStegno Donne di Frascati Rita De Paola, Bruna Benelli psicologa dello sviluppo, il sindaco di Castel Gandolfo Milvia Monachesi, l’assessore al sociale Francesca Barbacci, la relatrice Clara Borri, la cantante Raffaela Risi che ha intonato le note di Donna di Mia Martini. Tutte le 23 associazioni si sono dette entusiaste dell’iniziativa ed hanno reso disponibili i loro statuti per l’inserimento nell’anagrafe che non solo rende più fluido il lavoro dell’amministrazione territoriale ma che genera benefici anche al volto pubblicitario delle iniziative, ora rintracciabili sul sito del Comune di Castel Gandolfo. La composizione di Incontriamoci è eterogenea e plurale perciò i temi che affronta sono diversi in funzione delle associazioni coinvolte: musica, teatro, attività ludiche, laboratori per bambini con handicap, sostegno famiglie, raccolta fondi, mercatini natalizi, arte, poesia, incontri per centri culturali, spazi di studio, lettura, pittura a giovani associati (Castel Romano), accoglienza locale ed internazionale con le focolarine, pesca, manifestazioni territoriali, aiuto parkinsoniani con Asdauto. Per tale motivo al primo incontro l’amministrazione del Comune di Castel Gandolfo ha rilasciato una scheda dove le associazioni potevano inserire il nome, il tipo di lavoro, i progetti in corso, un progetto futuro e i contatti che preferisce
utilizzare. Incontriamoci ha creato una rete dove più realtà hanno potuto conoscersi per la prima volta anche avendo svolto da sempre attività con lo stesso scopo. Un esempio di questa forza comune è la Lega Navale che ha ottenuto in concerto con la ASL Roma H, gli strumenti per la vela terapia col fine di aiutare ragazzi autistici o vittime di bullismo. Questo progetto è stato esteso ad AFDEL (Associazione Famiglie Disabili) ed perciò alle scuole. Ma come è nato Incontriamoci? La volontà di dar vita ad un sistema di registrazione con l’anagrafe e di coordinamento delle associazioni locali ha visto il connubio tra cittadini interessati al locale come Clara Borri e l’amministrazione del Comune di Castel Gandolfo (Milvia Monachesi e Francesca Ambrogi Barbacci). C’è chi pensa ad una mossa politica del sindaco Monachesi per raccogliere voti e consensi. Tale ipotesi sembra non coerente per due ragioni. La prima è da rintracciarsi nel passato del sindaco, un passato sociale che trova nel Centro Anziani il suo cardine, e di Francesca Barbacci neoeletta assessore con delega al sociale. In secundis, Milvia Monachesi è al secondo mandato come sindaco (2012-2017 il primo, e eletta nuovamente nel 2017) e da costituzione all’articolo 51 “Chi ha ricoperto per due mandati consecutivi la carica di sindaco e di presidente della provincia non è, allo scadere del secondo mandato, immediatamente rieleggibile alle medesime cariche.” La politica locale è di fondamentale importanza in uno stato frammentato e frammentario come il nostro. Iniziative come quella di Incontriamoci non vanno solo difese ma, se possibile, aiutate, finanziate e mai combattute con critiche sterili. La volontà di crescere è il primo punto del programma di tutte le associazioni che compongono Incontriamoci e il campo di prova lo offriamo noi cittadini con una costante partecipazione, sponsorizzazione e condivisione. Gianpaolo Plini
Frascati, torna la Biennale d’Arte Ceramica Contemporanea Dal 27 gennaio al 28 febbraio 2018 – inaugurazione: sabato 27 gennaio ore 17,30 Scuderie Aldobrandini e Museo Civico Tuscolano, P.za G. Marconi, 6 FRASCATI (RM) – Torna la terza edizione di BACC, la Biennale d’Arte Ceramica Contemporanea di Frascati, osservatorio che raccoglie e registra le diverse operazioni artistiche e filologiche che si sviluppano attorno alla ceramica. L’edizione 2018 registra numerose innovazioni e si arricchisce di spazi espositivi. La prima novità è l’internazionalizzazione della Biennale di Frascati, che per la prima volta ospita la Spagna come nazione straniera e dieci tra i suoi migliori ceramisti in un dialogo con gli artisti italiani. Insieme ai dieci artisti italiani Francesco Ardini, Luigi Belli/Guido Scarabottolo, Raffaele Fiorella, Giovanni
Gaggia, Eva Hide, Vincenzo Marsiglia, Dunia Mauro, Angela Palmarelli, Cristiana Vignatelli Bruni e Serena Zanardi, selezionati da Jasmine Pignatelli, saranno presenti quindi gli spagnoli Sophie Aguilera, Alberto Busto, Xavier Monsalvatje, María Oriza Pérez, Juan Ortí, Gregorio Peño, Juan Pérez, Cristina Salvans, Manuel Sánchez-Algora e Nuria Torres, a cura di Juan Carlos García Alía. «Dopo “Altre Stanze. Anni ‘50 e ‘60”, nel giro di poche settimane Frascati torna ad essere di nuovo protagonista con una mostra di ampio respiro e di livello internazionale, che ospita artisti provenienti dalla Spagna, per creare un dialogo estetico con i maestri ceramisti italiani – dichiara il Sindaco Roberto Mastrosanti -. A testimoniare l’impegno dell’Amministrazione sul fronte dell’arte contemporanea c’è la disseminazione dell’esposizione negli spazi espositivi comunali, non solo le Scuderie Aldobrandini e il Museo Tuscolano, ma anche gli spazi polifunzionali delle Mura del Valadier, per un coinvolgimento dell’intera città e dei luoghi della cultura». «La contemporaneità e l’antico s’incontrano in questa esposizione dedicata alla matericità della ceramica, dove una Protome di elefante in marmo, rinvenuta due anni fa dagli archeologi al Tuscolo, dialogherà con un’opera di Luigi Ontani, uno dei maestri italiani contemporanei – dichiara l’Assessore alla Cultura Emanuela Bruni -. La presenza inoltre di artisti spagnoli consentirà uno sguardo sull’Europa, restando così nel solco della migliore tradizione tuscolana, che sulle orme del Grand tour ha sempre accolto gli artisti internazionali, offrendo un luogo privilegiato per bellezza e accoglienza». Quest’anno l’evento, promosso come tradizione dal Comune di Frascati e ospitato nelle Scuderie Aldobrandini, si arricchisce di nuovi spazi espositivi. Il Museo Civico Tuscolano esporrà parte della collezione Vaselle d’Autore di Torgiano e una selezione di opere in ceramica della collezione
della Banca d’Italia in un confronto serrato e diretto con i preziosi reperti della collezione permanente del Museo, a cura della Direttrice Giovanna Cappelli. Sempre al Museo Tuscolano per la prima volta al pubblico viene mostrata una straordinaria Protome di elefante in marmo proveniente dagli scavi al Tuscolo. Per presentare e omaggiare questo ritrovamento, l’artista Luigi Ontani presenta al pubblico un suo elefante in ceramica. Il percorso di apertura alle storie e alla città continua alle Mura del Valadier con due omaggi curati da Lorenzo Fiorucci: al maestro Nino Caruso ad un anno esatto dalla sua scomparsa e all’esperienza Etrusco Ludens, laboratorio creativo istituito alla fine degli anni ‘60 da Sebastian Matta a Tarquinia, che si avvale delle testimonianze dirette di artisti che lo frequentarono: Giovanni Calandrini, Massimo Luccioli, Luigi Belli, Tommaso Cascella.
La Rustica calcio (Prom) vola al quarto posto, Di Ruzza: «Dobbiamo tenere i piedi per terra» Roma – Quarta vittoria consecutiva e quarto posto nel girone C di Promozione. E’ un ottimo momento per il La Rustica di mister Fabio Panno che domenica ha piegato per 2-1 l’Atletico Lariano nel match giocato tra le mura amiche. Le reti sono arrivate tutte nel primo tempo: dopo il vantaggio ospite, è arrivata nel giro di due minuti la risposta dei capitolini con il sigillo di Di Ruzza e il guizzo di Pansera. «Nei primi dieci minuti abbiamo sofferto l’aggressività dell’Atletico Lariano – commenta proprio Luca Di Ruzza – Poi abbiamo reagito molto bene ribaltando il risultato già prima dell’intervallo. Nel secondo tempo, forse, ci siamo abbassati un po’: in ogni caso abbiamo limitato i rischi e poi gli ospiti sono rimasti anche in dieci, mentre nel finale purtroppo per una discussione abbiamo perso per espulsione tre giocatori che ci mancheranno molto nella prossima sfida». Insomma l’emergenza continua: il La Rustica domenica scorsa aveva dovuto rinunciare a bomber Simonetta, Brugnettini, Maxim, Giglioni, Verdolini e Savella (squalificato) e per la sfida di Olevano mancheranno certamente capitan Spinetti, Gubinelli e Massella. «Speriamo di poter recuperare qualcuno dei ragazzi assenti contro l’Atletico Lariano e magari anche Urbani, un gran bel giocatore che domenica era in panchina perché pure lui al rientro da un infortunio – continua Di Ruzza – Ma soprattutto speriamo di continuare a rendere come stiamo facendo nell’ultimo periodo tenendo ben saldi i piedi a terra. In questo momento non vogliamo parlare di play off perché ogni volta che si è vociferato da fuori di questo possibile obiettivo, il campo ci ha subito dato riscontri negativi anche
se abbiamo dimostrato di essere cresciuti nella continuità di concentrazione durante tutta la partita». Il La Rustica ripartirà dalle sue certezze difensive ovvero da una cerniera centrale difensiva di assoluto livello con Di Ruzza e Guidi. «Però mi piacerebbe leggere la classifica e magari vedere qualche gol subito in meno, ci scherziamo spesso col mister» sorride il centrale difensivo classe 1988 che l’anno scorso era alla Vigor Perconti e che domenica ha realizzato il suo secondo gol stagionale. «Il primo era stato decisamente più casuale, questo lo sento più mio» conclude Di Ruzza.
Roma, Tor Pignattara: arrestato 21enne che si era conquistato la piazza dello spaccio ROMA – Partendo da una pista di droga nel quartiere Tor Pignattara, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Casilina hanno arrestato un 21enne romano, senza occupazione e con precedenti, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Mirati servizi di appostamento e pedinamento hanno permesso ai Carabinieri di individuare l’abitazione del giovane trafficante in via Domenico De Dominicis, zona Casal Bertone, dove ritenevano detenesse un’ingente quantitativo di droga da immettere nelle piazze di spaccio del posto. Ieri pomeriggio, scattato il blitz nell’appartamento, i Carabinieri hanno bloccato il 21enne e rinvenuto, nascosti nella sua camera da letto, un involucro contenente oltre 1 kg di cocaina pura, un centinaio di dosi di hashish e 31.000 euro, provento dell’attività illecita. Sequestrati la droga e il denaro, i Carabinieri hanno portato l’arrestato in carcere a Regina Coeli.
Carpineto Romano: disavventura di una ragazza sul monte Semprevisa CARPINETO ROMANO (RM) – Era partita per un’escursione in solitaria sui Monti Lepini, ma, al calare del sole, ha perso l’orientamento e non è riuscita a riprendere il sentiero che l’avrebbe riportata alla propria auto. Una brutta avventura quella capitata a una 25enne di Gavignano che è stata rintracciata, dopo 3 ore di ricerche, dai Carabinieri della Compagnia di Colleferro. La ragazza, partita in mattinata dalla piana della Faggetta a bordo della sua mountain bike, sul Monte Semprevisa – nel territorio di Carpineto Romano – una volta resasi conto di non
avere più punti di riferimento, presa dal panico, ha fatto partire il primo SOS contattando il “112”. I Carabinieri della Stazione di Carpineto Romano, stabilito un contatto telefonico con la l’escursionista e grazie alla conoscenza dell’area dei Monti Lepini, sono riusciti a intuire la posizione in cui si trovava e insieme al personale della locale Protezione Civile hanno fatto scattare l’intervento di soccorso in località “Acqua della Chiesa”. Impaurita e infreddolita, ma fortunatamente incolume, la 25enne è stata dapprima trasportata nella sede del Comando Stazione Carabinieri di Carpineto Romano, poi, in serata, accompagnata alla sua autovettura.
Velletri: è giallo sulla scomparsa dei “nonni vigile” VELLETRI (RM) – Niente “Nonni Vigili” al ritorno sui banchi di scuola dopo le festività natalizie per gli studenti di Velletri, che non hanno più trovato chi vigilasse sulla loro sicurezza. Tanti i cittadini di Velletri che stanno lamentando la sospensione del servizio, attivo fino al mese di dicembre, ma poi soppresso senza alcun preavviso alle famiglie. Il bando per il conferimento dell’incarico di “Nonno Vigile”, che ha coinvolto i pensionati residenti, era stato espletato a luglio del 2017, e avrebbe dovuto coprire l’intero anno scolastico, ma così non è stato. Sulla questione interviene il consigliere comunale di “Cittadini per Velletri” e consigliere metropolitano Alessandro Priori, che proprio in queste ore ha depositato un’interrogazione con l’obiettivo di chiedere spiegazioni all’Amministrazione comunale circa la repentina cancellazione di un servizio ritenuto indispensabile da molti genitori. “La presenza dei Nonni Vigili davanti agli istituti scolastici della città permette di supervisionare gli alunni negli orari di ingresso e di uscita, mettendoli al riparo dal pericolo rappresentato del transito delle auto, ma non solo – dichiara in merito l’avvocato veliterno -. Il ruolo del Nonno Vigile acquista inoltre ancora più importanza alla luce del fatto che gli agenti della Polizia Locale non riescono a garantire la propria presenza in tutti gli istituti del territorio”. Dall’avviso pubblico dell’estate scorsa si evince che per l’anno 2017 i “Nonni Vigili” sono stati retribuiti con un voucher, mentre nel 2018 si sarebbero dovuti applicare contratti di prestazione occasionale. “Chiedo all’Amministrazione comunale il motivo per il quale il
servizio è stato sospeso e se vi è l’intenzione di ripristinarlo – aggiunge Priori – . Bisogna tenere presente che il “Nonno Vigile” non solo costituisce una presenza di riferimento importante per tanti genitori che quotidianamente accompagnano i propri figli a scuola, spesso con tempi ridotti e in assenza di parcheggi, ma è anche un’importante iniziativa che valorizza la terza età, garantendo al contempo un sostegno in situazioni di difficoltà economica”.
Puoi anche leggere