Le pagelle del Grande Fratello VIP 2018
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Le pagelle del Grande Fratello VIP 2018 di Giovanna Rei ROMA – Dopo aver trionfato all’Isola dei Famosi nel 2003, Walter Nudo è riuscito a salire anche sul gradino più alto del podio del Grande Fratello Vip , superando in volata lo chef Andrea Mainardi. Merito di una pacatezza estrema, di una spiritualità esibita e di un fascino d’altri tempi, che in breve tempo l’hanno reso il preferito delle telespettatrici da casa. È l’una e mezza di notte quando – tra uno studio completamento “freezzato”, grazie all’ausilio di un drone ad hoc – la busta con il verdetto del pubblico è arrivata nelle mani di Ilary Blasi. È lei la prima persona in studio a conoscere l’identità del vincitore, seguita dal pubblico in studio e da casa. Il nome del più votato compare, infatti, alle spalle dei due concorrenti, che per qualche secondo restano gli unici ignari. Poi il via libera della conduttrice: è Walter Nudo il trionfatore della terza edizione del Grande Fratello Vip . Il collega Andrea Cominetti del quotidiano LA STAMPA ha stilato delle pagelle molto sagaci e sopratutto veritiere, in linea con il consenso del televoto manifestato dai telespettatori da casa. “TOP” Daniela Del Secco d’ Aragona Per le poche ma decisive settimane in cui è stata in casa non si è fatto altro che parlare di lei, Daniela Del Secco d’Aragona. È
veramente una marchesa oppure è una che s’è inventata un titolo nobiliare? A noi sinceramente, parafrasando quanto già detto da Alfonso Signorini, non interessa minimamente. Anche perché la giornalista – tra i baci a ripetizione a Walter Nudo e le schermaglie con Maria Monsé – è stata l’unica capace di regalarci perle di sano trash, e non solo. Grazie. Marchesa del popolo. Voto: 9 Silvia Provvedi Silvia Provvedi AKA la Donatella castana è stata quasi da subito una delle nostre preferite (e, ovviamente, come da pronostico, non ha vinto). Vera più del vero, non si è mai nascosta: né quando c’era da divertirsi – o da commuoversi, assieme alla gemella Giulia – né quando c’era da rimboccarsi le maniche e affrontare un passato/presente ingombrante come quello rappresentato da Fabrizio Corona. Araba fenice. Voto: 8
“MEZZO TOP” Jane Alexander Ogni volta che la vediamo non possiamo non pensare alla marchesa Lucrezia Van Necker di Elisa di Rivombrosa . In verità, però, al Grande Fratello Vip Jane Alexander ha superato il proprio iconico personaggio, per mostrare tutta sé stessa. Per questo, nonostante non sia riuscita ad arrivare in finale, l’attrice ha comunque di che festeggiare: la sua esperienza nel reality è stata complicata ma piena. Di sentimenti, sensazioni e quindi di vita. Da Van Necker ad Alexander. Voto: 7
Ivan Cattaneo Era partito male, malissimo, scimmiottando quel Cristiano Malgioglio che lo scorso anno aveva – da solo – saputo tenere in piedi la trasmissione. Con il passare del tempo, però, Ivan Cattaneo è riuscito a «naturalizzarsi», gettare la maschera e mostrare la sua vera faccia. Non esilarante come quella dell’interprete di Mi sono innamorato di tuo marito , ma comunque piacevole. Non è Malgioglio. Voto: 6
“MEZZO FLOP” Fabio Basile Se a Ballando con le stelle , in coppia con Anastasia Kuzmina, Fabio Basile era riuscito a mostrare tutta la sua grinta, lo stesso non ha saputo fare nell’avventura in solitaria al Grande Fratello Vip. Qui, purtroppo, il ragazzo – di quelli da prendere comunque a esempio, che conoscono il senso del sacrificio – non è mai riuscito a emergere e a mostrare fino in fondo il proprio carattere. Fantasma Basile. Voto: 5 Martina Hamdy Sui social network (Twitter, in particolar modo, ma pure Instagram) ne chiedevano a gran voce l’eliminazione più o meno dalla seconda settimana. Non per un odio particolare, ma perché – nonostante gli sproni ricevuti, soprattutto da parte di Alfonso Signorini – Martina Hamdy ha purtroppo vissuto l’esperienza del Grande Fratello Vip soltanto a metà, scambiando il reality per un villaggio vacanze. Il risultato è di un’anomala concorrente «fantasma»: amata dagli altri, ma invisibile per il pubblico. Martina «Who». Voto: 5
“FLOP Francesco Monte Quanto è pesante Francesco Monte? Se l’anno scorso – a causa della passione scoppiata tra la sua fidanzata di allora Cecilia Rodriguez e il bel figlio d’arte Ignazio Moser – era considerato la «vittima» d’Italia, quest’anno l’ex tronista di Uomini e donne viene certamente guardato con occhi più critici. Colpa del suo rapporto a intermittenza con Giulia Salemi, ma soprattutto di certe sue uscite, sulle donne e sul mondo in generale, che circolavano giusto nel Medioevo. Scusaci, Chechu. Voto: 4
Alessandro Cecchi Paone Doveva rappresentare la saggezza, la guida morale a cui gli altri inquilini potevano – se volevano – aggrapparsi. In realtà, però, al momento, Alessandro Cecchi Paone ha portato più aggressività che cultura. Non a caso, della sua esperienza nel reality si ricordano soprattutto gli scontri con Jane Alexander ed Elia Fongaro, che – con una rabbia inspiegata e inspiegabile – ha bollato come “scemo o razzista“. Senza neanche chiedere poi scusa. Cattivo maestro. Voto: 3 Caso Marrazzo, condannati quattro carabinieri artefici del tentato ricatto ROMA – Il collegio dei
giudici della nona sezione penale del Tribunale di Roma presieduto da Zaira Secchi ha inflitto 10 anni di reclusione (più una multa di 50mila euro a testa) ai carabinieri Nicola Testini e Carlo Tagliente, 6 anni e mezzo a Luciano Simeone e 3 anni a Antonio Tamburrino in relazione al tentativo di ricatto ordito ai danni dell’allora governatore del Lazio, Piero Marrazzo, 60 anni, che è stato presidente della Regione Lazio dal 2005 al 2009, che venne sorpreso nell’abitazione della transessuale Natali in via Gradoli il 3 luglio 2009. La sentenza di condanna prevede nei confronti di Testini, Tagliente e Simeone l’interdizione perpetua dai pubblici uffici con l’estinzione del rapporto di lavoro alle dipendenze della pubblica amministrazione. I tre quindi non appartengono più all’ Arma dei Carabinieri. Nei confronti del Tamburrino è stata disposta l’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni. La vicenda risale al luglio del 2009 quando i carabinieri entrarono in un appartamento di via Gradoli 96, nella Capitale, iIn uno dei palazzoni, che ricordano le favelas brasiliane, dove trovarono Marrazzo in camicia e mutande in compagnia della transessuale brasiliana Natali e iniziarono a girare un video che successivamente venne a scopo di ricatto. I militari dell’Arma avevano sempre negato questa ricostruzione spiegando che il video era in realtà stato girato per “documentare l’operazione di polizia” ed evitare future problematiche. Ma non sono stati ritenuti credibili. In realtà i 4 carabinieri infedeli effettuarono il loro video con un telefono cellulare, nel quale erano visibili sia Marrazzo che Natali. filmato che divenne lo strumento per ricattare Marrazzo. Nel capo di imputazione si legge che Testini, Simeone e Tagliente “con la minaccia di gravi conseguenze hanno costretto” l’allora presidente della Regione, “a compilare e a consegnare loro tre assegni
dell’importo complessivo di 20 mila euro”. E non solo, infetti in quell’occasione i tre si sarebbero “impossessati di 5000 euro in parte di Marrazzo in parte di Natali“. Attraverso Tamburrino il gruppo ha tentato di commercializzare, per una cifra che sfiorava i 100 mila euro, il video rivolgendosi anche ad una agenzia fotografica di Milano. Ad avvisare Marrazzo del tentativo di vendere il video fu l’allora presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che a sua volta lo aveva appresso dal giornalista Alfonso Signorini direttore del settimanale CHI, edito dal gruppo Mondadori che aveva visionato il filmato. Il direttore di Chi molto correttamente e professionalmente si rese conto che si trattava di immagini non pubblicabili perché violavano la privacy, e comunque avvertì ed informò Marina Berlusconi. presidente della casa editrice Mondadori. il trans Natali I tre ormai ex-carabinieri Testini, Simeone e Tagliente, che controllavano l’area di Roma Nord, Cassia-Trionfale all’epoca dei fatti , sono stati assolti, tra l’altro, dall’accusa di associazione per delinquere “perche’ il fatto non sussiste” ma ritenuti colpevoli di concorso in concussione ai danni di Marrazzo, per averlo costretto a consegnare loro tre assegni per un importo complessivo di 20mila euro, e di quello in rapina per essersi impossessati di 5mila euro, in parte dell’allora esponente politico e in parte della transessuale Natali. Ai tre è stata contestata anche una rapina (del 31 luglio
2009) ai danni di un altro trans, privato di un cellulare, di un Ipod e di un orologio, oggetti che gli sarebbero stati sottratti durante una perquisizione in casa “effettuata con modalità intimidatorie“ Testini e Tagliente, inoltre , sono stati condannati per una violazione della legge sugli stupefacenti per aver indotto un loro informatore a procurarsi 6 grammi di cocaina e a collocarla nell’auto di un’altra persona, del tutto inconsapevole, nell’agosto del 2004. Al Tamburrino è stato attribuito il reato di ricettazione di un video, girato con un telefonino il giorno del blitz in via Gradoli dagli ex- colleghi Tagliente e Simeone i quali entrarono nell’appartamento di via Gradoli senza il Testini che si trovava in ferie a Bari, filmando Marrazzo in casa della trans e che nelle intenzioni degli ex- militari dell’Arma, che speravano di guadagnarci sopra tra gli 80 e i 100mila euro, doveva essere commercializzato. Testini, Simeone, Tagliente e il ministero dell’Interno, nella veste di responsabile civile, dovranno risarcire i danni in separata sede a Marrazzo e a Natali la quale ha peraltro beneficiato della prescrizione, per due episodi di spaccio di droga, commessi tra il gennaio ed il giugno 2009. I tre carabinieri sono stati dichiarati interdetti in perpetuo dai pubblici uffici e in stato di interdizione legale per la durata della pena. Il loro rapporto di lavoro con la pubblica amministrazione è da considerare estinto e quindi sono stati espulsi dall’ Arma dei Carabinieri. Il tribunale ha deciso , per quanto di competenza del Tamburrino anch’egli chiamato a risarcire i danni in sede civile alle principali vittime di questa vicenda, è stato dichiarato interdetto dai pubblici uffici per cinque anni, con trasmidsione degli atti alla Corte dei Conti . Tutti e quattro gli imputati dovranno infine risarcire i danni da calcolare in separato giudizio al Ministero dell’Interno (stavolta come parte civile) ed al Ministero della Difesa.
Nel corso del processo l’ex presidente della Regione, che oggi fa il corrispondente Rai all’estero. sentito dal tribunale di Roma come testimone, ha spiegato che questa vicenda ha colpito la sua famiglia e la sua “dignità personale e professionale“. “Mi sono separato da mia moglie – aggiunse Marrazzo davanti ai giudici – “mi sono dimesso dall’incarico di Governatore del Lazio ed era giusto fare cosi“. “Piero Marrazzo ha atteso nove anni questa pronuncia che accogliamo con soddisfazione“, ha commentato l’avvocato Luca Petrucci legale dell’ex governatore, che ha aggiunto: “La sentenza riconosce in pieno la colpevolezza degli imputati che, disonorando la propria divisa, si sono resi responsabili di un ignobile sopruso e di un vile ricatto criminale“. “Anche in questo momento – ha precisato Petrucci – da uomo delle Istituzioni, da giornalista del servizio pubblico e, soprattutto, da cittadino perbene, Marrazzo tiene a ribadire la propria massima considerazione nell’Arma dei Carabinieri che è, insieme a lui, la vittima principale dei crimini commessi da questo manipolo di “mele marce”“. Il pregiudicato Corona non cambia metodo. Si scaglia in tv contro Ilary Blasi : "In tv tutti sanno, ti rovino"
di Federica Gagliardi Ancora una volta trionfa la tv “trash” dei programmi Mediaset, in occasione della puntata di ieri del programma “Grande Fratello Vip” su Canale5, quando Fabrizio Corona si è reso nuovamente protagonista di uno scontro televisivo dai toni violenti ed offensivi con la conduttrice Ilary Blasi, moglie dell’ex-calciatore ed attuale dirigente della Roma Francesco Totti. La mamma di Silvia Provvedi nei giorni scorsi ha accusato Corona di essersi impossessato di beni materiali non suoi, ma di Silvia e la sua famiglia, compresa la mamma. Silvia, ascoltando le parole di sua mamma a Mattino 5, ha deciso di parlare: “Quello che ha detto mia mamma è tutto vero, ma non ho voglia di continuare a parlarne. Il dolore che mi ha creato quella persona è grande. Ilary Blasi molto correttamente ha voluto lanciare un invito a Corona per replicare: “Naturalmente questa è la versione dei fatti della mamma, noi diamo diritto di replica a Fabrizio Corona, se lui vuole ogni lunedì siamo qui e può venire a raccontare la sua versione, se vorrà venire bene, altrimenti ce ne faremo una ragione come ce ne siamo fatta in questi due ultimi due anni“. E così Fabrizio Corona è entrato nella “Casa del GF” per un incontro con la ex fidanzata Silvia Provvedi, e l’ex agente di fotografie pluri-pregiudicato, ospite della sesta puntata del reality, per chiedere scusa alla Provvedi, l’ex fidanzata che aveva umiliato pubblicamente dicendo di non averla mai amata. Corona appena la vede l’abbraccia e le chiede scusa. Lei è scossa e reticente e lo ha “rimbalzato”. Lui invece un fiume in piena: “Sono stato una merda. Mi pento delle parole che ho detto. Avevo un rancore per una cosa che è successa ma te la dico fuori da qui”. E poi ancora: “Non è vero che non ti ho mai amato“.
La gemella mora partecipante al GF VIP, in lacrime gli ha risposto: “Tu mi hai lasciato da sola, io non ti ho mai lasciato da solo. Quando nessuno c’era per te, io c’ero” riferendosi alla permanenza di Corona in carcere. E gli ha ricorda anche: “Io ti ho tirato fuori dalla merda. E tu in cambio mi hai denigrato” aggiungendo: “non sono pentita di averti lasciato, io sono felice senza di te. Sono rinata. Tu mi hai lasciato da sola, mentre io non l’ho mai fatto. Io certe cose su una persona che ho amato non le dico. Tu sì. Io non ti voglio più“. A questo punto, l’ex re delle estorsioni fotografiche ha tirato fuori una storia misteriosa: “Tu non sei felice. Ma che cazzo di vita hai fatto negli ultimi 3 mesi. Torna quella che eri. Sono venuto a chiederti scusa perché ho sbagliato e perché quando ho visto le tue lacrime ho rivisto la Silvia di prima“. La Provvedi non ha subìto e risposto al veleno: “Tu denigri gli altri per uscirne pulito. Tu devi imparare a guardarti allo specchio, tu devi farti la tua vita. Mi hai messo in difficoltà perché sono andata in vacanza. Non mi hai più fatto entrare nella mia casa, a prendermi le cose. Mi sono tolta tutto per te. Lo sai che hai un figlio. Devi imparare a lasciare fuori gli altri. Sai perché piango? Perché non ho potuto fare nulla per aiutare te“. spiegandogli che non vuole più niente da lui perché “nella vita l‘amore si dimostra e tu non l’hai mai dimostrato. Gli anni che ho perso per te non me li ridà indietro nessuno. Tu sei una persona che rimarrà sola, chi ti sta vicino? Mi hai tagliato il cuore in due. La tua vita è fatta di show”.
Corona, ha finto di ammettere le sue colpe sottolineando che “non sto recitando” (ma senza alcuna credibilità) continua a chiederle scusa. “Non ha senso che noi due non ci parliamo più, non sto facendo teatrini” ribadisce il pregiudicato. Silvia Provvedi è rimasta rigida sulle sue posizioni, ed allora Corona, dicendo di parlarle col cuore in mano (ma chi gli crede ? n.d.r.) , ha detto: “Sì, io non sono la persona adatta a te, ma voglio che tu sia felice e vorrei recuperare il rapporto. Possiamo di nuovo essere amici”. Aggiungendo : “Silvia, voglio il tuo bene, voglio il tuo perdono, voglio che tu vinca perché sei una persona speciale, non ti buttare via“. La Provvedi visibilmente scossa non replica, limitandosi a dire: “Sì, ti perdono“. E Corona ha lasciato la Casa senza salutare l’altra gemella. “No, non voglio salutare Giulia, ho sentito quello che ha detto. Ha ragione ma questo momento è tutto per Silvia” chiedendo scusa a tutta la famiglia Provvedi. Corona ha cercato di fare la morale a Silvia Provvedi. Dopo averle detto che è cambiata e che non è felice, tira fuori che lei è una persona speciale e deve fare riferimento a lui. “Voglio il tuo perdono – dice Corona -. Devi rendere conto a me, non ti devi buttare via con 4 coglioni di merda. Le persone speciali non si devono buttare via. Tu non eri felice“. Gelida ma efficace la risposta: “Questo incontro deve durare in eterno?“, domanda la Provvedi. E con la coda fra le gambe finalmente il pregiudicato Corona ha lasciato la Casa.
Ilary Blasi Una volta uscito Corona dalla Casa del Grande Fratello è stata Ilary Blasi a levarsi qualche soddisfazione morale. “Ci tenevo a dirti che sei qui perché il veto di cui tu parli non è mai esistito“. Corona replica prontamente: “Io non avrei tirato fuori questo argomento“. Ma la Blasi non ci sta e controbatte: “Sei tu che tramite i social hai parlato di veto. Ma sai quale è il paradosso? Io ci tenevo tantissimo ad averti qui“. Ed incalzato dalla Blasi per alcune sue dichiarazioni su Instagram in cui la accusava di non volerlo in tv, Corona ha perso il controllo ed iniziato ad urlare di tutto e di più quando la moglie di Totti gli ha chiesto: “Ti ricordi cosa mi hai fatto 13 anni fa?”.
Il riferimento è alla presunta notte di sesso tra Totti e Flavia Vento pochi giorni prima delle nozze del quale Totti (smentendo le fandonie di Corona) parla anche nel suo libro: “Ha scritto un mare di cazzate – ha cercato di giustificarsi Corona -. La verità è che siamo tutti cornuti e tu sei stata tradita a un mese dal matrimonio”. Ilary Blasi durissima gli ha replicato : “Sei un caciottaro. Hai organizzato tutto quando mi dovevo sposare ed ero incinta del mio primo figlio, lo sa tutta Italia. Io quelli come te li ‘sgamo’ subito”. Corona non contento della figura orrenda che stava facendo ha continuato la sua invettiva: “Ci persone importanti in tv che sanno che quello che ha scritto tuo marito è una stronzata. Io ti rovino”. A quel punto Ilary Blasi ha interrotto il collegamento e salutato Corona riprendendo la trasmissione normalmente. Francesco Totti che spesso segue la moglie dietro le quinte del programma a Cinecittà , non ha reagito per il momento alle pesanti diffamazioni.
Subito dopo la polemica di Corona con la Blasi si è trasferita sui social utilizzando una video-storia di Instagram, Corona è tornato alle vecchie origini ed abitudini: la minaccia. Dicendo : “La signora non ha avuto coraggio di tenere il confronto e mi ha abbassato microfono. Ora, cara mia (rivolgendosi direttamente alla Blasi, ndr), io dirò la verità come deve essere detta. Preparati, perché adesso scateno l’inferno“. Sui social in molti hanno fatto notare lo strano silenzio ed indifferenza manifestati da Alfonso Signorini alla violenta lite fra Corona che ne ne è fregato altamente
di essere in prima serata proferendo parolacce che gli uscivano dalla bocca come aria, ed Ilary Blasi. Altrettanto imbarazzante il silenzio mediatico di Maurizio Costanzo, molto legato alla famiglia Totti- Blasi, che proprio nei giorni scorsi sul palcoscenico del Maurizio Costanzo Show aveva difeso Fabrizio Corona dalle critiche del direttore di un noto sito di gossip trash. Sarà forse tutta una questione di gossip ? Secondo noi questa è pura “feccia televisiva”, e sulle reti di una società televisiva come Mediaset quotata in Borsa, che ha un Codice Etico, uno come Corona (che avrebbe percepito 40mila euro da Canale5 per questa pagliacciata !) non solo non dovrebbe apparire più, ma non si dovrebbe neanche parlarne. Mai e per qualsiasi ragione. Le ricostruzioni pseudo- giornalistiche della Lucarelli su Roberto Fico e le Iene di Antonello de Gennaro Ieri la blogger Selvaggia Lucarelli, specializzatasi negli ultimi tempi in alzapalette del sabato sera a “Ballando con le Stelle” sul Fatto Quotidiano, ha criticato il servizio delle Iene sul neo-presidente della Camera Roberto Fico contestando lo scoop sulla colf in nero. Solo che racconta fatti e circostanze assolutamente basati sul suo super-ego, e lontani anni luce dalla cronaca dei fatti abilmente ricostruita dal programma Le Iene (Italia 1- Mediaset) Scrive: “Due settimane di appostamenti sotto la casa romana del neo
presidente della Camera e alla fine l’inviato Monteleone è riuscito ad inchiodare Roberto Fico alle sue responsabilità. Quelle di rispondere alle sue domande, per ora. Secondo la ricostruzione del programma di Italia 1 il presidente della camera trascorre parte della settimana a Napoli a casa della sua compagna Yvonne e lì avrebbe una colf in nero. Si tratta di tale Imma, una ragazza che vive nell’appartamento vicino a quello di Yvonne. Interrogata sulla questione con le telecamere nascoste, Imma ha dichiarato che fa pulizie, commissioni e babysitting a casa di Yvonne 4 ore e mezzo al giorno dal lunedì a venerdì. Guadagnerebbe 500 euro al mese, con regolare contratto“. La Lucarelli dimentica o omette ? Che la colf di casa Fico lavora molte più ore, altro che 4 ore e mezzo, e secondo normative dovrebbe essere retribuito molto di più che solo 500 euro al mese ! e ci spieghi cosa ha da dire quando Fico dichiara che non lavora e che è una semplice amica della sua compagna ? Provate ad immaginare se una cosa del genere fosse successa alla moglie di Matteo Renzi o a Francesca Pascale, la giovane compagna napoletana di Silvio Berlusconi. Una cosa è certa: in tal caso Marco Travaglio ci avrebbe “campato” ed ammorbato con i suoi “adepti” per un anno. Così il Fatto Quotidiano vendeva qualche copia in più…! Aggiunge: “Roberto Fico ha spiegato all’inviato che questa Imma è una cara amica della compagna, che si conoscono da anni, che sono stati al suo matrimonio e che non ha alcun contratto di lavoro. Ha aggiunto che lei e la compagna si fanno favori reciprocamente, che la figlia di Yvonne va spesso a casa di Imma, che Yvonne le ha insegnato a guidare, a fotografare (la
compagna di Roberto Fico è una fotografa affermata) e che comunque quella non è la sua casa. Che vive la maggior parte del suo tempo a Roma e lì la colf ha un regolare contratto“. Continua: ” Monteleone ( l’inviato delle Iene n.d.a) gli ha poi chiesto se sempre nella casa di Napoli di Yvonne ci fosse stato in passato anche un ucraino- tale Roman- che due volte a settimana andava lì per le pulizie e che avrebbe mandato via perché senza permesso di soggiorno. Fico ha risposto che ha conosciuto questo Roman alla fermata dell’autobus e gli ha fatto della beneficienza perché in difficoltà economica, che se Roman ogni tanto è andato a fargli dei lavoretti a casa è stato solo per sdebitarsi. Fico- sebbene disponibile e sorridente- è parso a tratti in difficoltà. Come se non potesse rispondere a tutto. Di sicuro, l’incongruenza tra questa Imma che dice di avere un contratto e lui che nega potrebbe essere chiarita“. Fico e la compagna dopo la nomina a Presidente della Camera Secondo la Lucarelli “Il problema è da chi. Perché nel servizio de Le Iene mancano un paio di passaggi di una certa rilevanza” . Secondo lei “Roberto Fico vive 4/5 giorni a settimana nella sua casa romana dove, come si è detto, ha una colf con regolare contratto. (inizialmente fu pagata tramite voucher) Possiede anche una sua casa a Napoli in cui ha la residenza, ma da quando ha una relazione con Yvonne, (circa 5 anni) spesso sta a casa di lei. Che poi non è neppure casa di lei, perché è intestata a sua figlia, una minore. I rapporti tra Imma e Yvonne erano precedenti l’arrivo di Fico e sono rapporti molto stretti, tant’è che la stessa Imma nel servizio dice “Vorrei andare via, ma sono affezionata alla bambina, l’ho vista crescere”. La Lucarelli asserisce come un giudice (che non è) che “ è vero che nei
weekend, quando può, Fico va a stare dalla compagna, ma appunto per questo se c’era qualcuno a cui chiedere spiegazioni era proprio Yvonne (o almeno anche a lei). Certo, mediaticamente era meno efficace intervistare la compagna del presidente della Camera che lo stesso presidente della Camera, ne convengo, ma andava fatto” Normale chiedersi: ma come fa la Lucarelli a spere che fu pagata con i voucher ? E come fa a sapere che la casa è intestata alla figlia della compagna di Fico ? Facile immaginarlo data la “vicinanza” fra il giornale diretto da Marco Travaglio ed il Movimento Cinque Stelle. Intervistare Yvonne (la compagna di Fico n.d.a. ) non sarebbe stato interessante, in quanto sono centinaia di migliaia in Italia le persone e famiglie che pagano in “nero” le collaboratrici domestiche. Ma quando per anni si millanta un impegno contro il lavoro nero (giusto sulla carte dei buoni propositi) e poi si diventa Presidente della Camera, allora qualcosa non quadra ! E qui arriva il peggio, scrive qualcosa che viola le norme “deontologiche” a lei ignote . La Lucarelli sul suo profilo Facebook si definisce “Journalist“ (cioè giornalista n .d.a.) per il Fatto
Quotidiano . ma consultando gli albi degli iscritti dell’ Ordine dei Giornalisti del Lazio (è nata a Civitavecchia) e quello della Lombardia (vive a Milano) lei non compare fra gli iscritti, così come non compare nell’ elenco nazionale e quindi millanta un titolo professionale che allo stato non ha ! L’ “alzapalette del sabato sera” sostiene che “Le Iene hanno taciuto più per convenienza che per sensibilità: Yvonne è malata. L’anno scorso ha scoperto una grave malattia di quelle che a Le Iene purtroppo conoscono bene e nell’ultimo periodo ha trascorso molto tempo all’ospedale. C’è una bambina che vive una situazione complicata, una donna che sta facendo cure debilitanti e ha bisogno di evitare qualsiasi fonte di stress” . Qualcuno del Fatto Quotidiano, (dove le leggi e regole valgono solo per gli altri) dovrebbe spiegare a Selvaggia Lucarelli che il Testo Unico dei Doveri del Giornalista (che lei sostiene di essere ma che non risulta…) all’ articolo 6-Doveri nei confronti dei soggetti deboli prevede che il giornalista “rispetta i diritti e la dignità delle persone malate” e “diffonde notizie sanitarie solo se verificate con
autorevoli fonti scientifiche“. e quindi non attraverso i portavoce di Roberto Fico ! Selvaggia Lucarelli sostiene che “L’inviato lo sapeva bene. Anche Davide Parenti (responsabile del programma Le Iene – n.d.a.) . Erano stati avvisati. Quindi, appostarsi sotto casa sua e farle delle domande in questa fase sarebbe stato scomodo. Per le Iene, soprattutto. Inseguire per strada una donna malata chiedendole “Ma Imma ce l’ha o non ce l’ha questo contratto?”, sarebbe suonato cinico. Un po’ più impopolare. Un po’ meno efficace che chiederlo a Roberto Fico. Vuoi mettere inchiodare alle sue responsabilità di furbetto il presidente della camera anziché la signora Yvonne provata dalla chemio?“ A differenza della Lucarelli le cure debilitanti io le conosco bene, avendole vissute sulla pelle di mio padre per anni, ma questo non giustificava di pagare in nero la nostra storica collaboratrice domestica a Taranto, regolarmente contrattualizzata. Ma Selvaggia è ben noto, parla di tutto e di più e si erge su un piedistallo che non le compete a supremo giudice del nulla. Forse noi in Puglia siamo più ligi al dovere dei napoletani o dei residenti di Civitavecchia e persino dei milanesi ! Secondo l’alzapalette-journalist (del Fatto Quotidiano) le Iene avrebbero taciuto “la parte più rilevante della storia, l’inviato ammicca allo spettatore da casa ripetendo “Guardate, ha l’auto blu!” (che poi è la normale auto di scorta) come a dire : “Colf in nero e privilegi a spese nostre!”. Peccato per lei che ignori il fatto noto e risaputo che tutti i Presidenti della Camera viaggiano sull’auto con la scorta, e non “della scorta” ! L’auto di scorta al limite, cara Selvaggia, è la seconda macchina che segue l’ Autorità. Ma questo va perdonato a Selvaggia non avendo lei alcuna esperienza di giornalismo figuriamoci quello politico-parlamentare !
La Lucarelli continua nella sua difesa d’ufficio: “Quello che alle Iene fa comodo omettere, oltre alla malattia, è che la fidanzata di Fico è una donna indipendente, autonoma, che mantiene la casa in cui vive, che paga le bollette, che ospita lei Fico a casa sua (e Fico non è neppure suo marito) nei fine settimana e neppure sempre. Ed è a lei, a Yvonne, padrona della sua vita, della sua casa, delle sue spese, che andavano chieste spiegazioni. Su di lei si doveva sollevare il polverone. (mi domando, intanto, che senso abbia, dopo questo servizio, tampinare ora anche la nonna di Yvonne, che ha 92 anni e che a Le Iene forse può svelare la ricetta del casatiello, più che qualcosa sulla colf misteriosa). Lasciatela perdere la nonna, lasciate perdere Fico. Bisogna avere le palle di andare a tampinare una donna col cancro, se si vuole andare avanti con questa storia della colf”.
Roberto Fico e la compagna Yvonne alla Festa della Repubblica al Quirinale Ci spieghi la Lucarelli come sa che la nonna di Yvonne ha 92 anni ? E’ forse andata a fare un certificato di nascita all’ anagrafe del Comune di Napoli ? E come fa a sapere che si paga le sue bollette ? Le hanno mai spiegato che quando due persone convivono, anche per la Legge è come se fossero marito e moglie ? Ma forse per lei, è molto più semplice farsi imbeccare da qualche grillino bene informato. E nei corridoi del Fatto Quotidiano se ne trovano diversi… Altro che “lasciate perdere Fico” ! La Lucarelli conclude: “Nel frattempo, attendo che l’inviato de Le Iene mi dica se la colf che gli dà una mano nella sua villetta romana, è in regola o no. Gliel’ho chiesto con gentilezza, ma anziché rispondermi come fa di solito quando ho un dubbio, mi ha scritto un piccato “Io con te non parlo. Puoi rivolgerti all’ufficio stampa Mediaset”. (ed ha fatto bene secondo me ! n.d.a. ) Insomma, ti inseguono, ti tampinano, ti corrono dietro, infilano il microfono tra portiere di automobili e porte di casa, ti registrano di nascosto, ma quando una domanda la fai tu a loro, si mettono in modalità Enrico Cuccia. Certo, è solo un giornalista, mica il compagno di una carica dello stato, direte voi. Già, solo che “trasparenza e onestà” detto con una malcelata punta di moralismo e con una spruzzata di
superiorità morale non è solo lo slogan dei 5 stelle ma pure- e soprattutto- quello de Le Iene” style=”border:none;overflow:hidden” scrolling=”no” frameborder=”0″ allowTransparency=”true” allowFullScreen=”true”> Purtroppo la Lucarelli in tutta la sua vita di blogger, di giornalismo d’inchiesta sa ben poco. Molto più ferrata in gossip, intercettazioni illegittime essendo stata imputata in un processo a Milano per il furto di informazioni private di Elisabetta Canalis e Federica Fontana. L’inchiesta era nata nel 2011, dopo la denuncia di Elisabetta Canalis che si era accorta delle foto su internet. In un tweet la showgirl aveva anche scritto: “Speriamo non la facciano franca“. Per la vicenda dei segreti rubati a personaggi del mondo del cinema e della tv attraverso accessi “abusivi” ai loro account di posta elettronica la pm aveva chiesto condanne dai 10 ai 14 mesi. Canalis era parte civile, con lei anche Fontana. Tra gli scatti che erano circolati c’erano le foto del suo compleanno nella villa di Como dell’attore George Clooney, all’epoca legato alla Canalis. Secondo l’accusa della Procura, dopo la sottrazione fraudolenta, si sarebbe tentato di rivendere le immagini al settimanale di gossip della Mondadori Chi, diretto da Alfonso Signorini. L’affare, però, sarebbe andato a monte perchè Signorini, dopo aver correttamente telefonato alla Canalis, scoprì che si trattava di immagini recuperate in maniera illecita. Agli imputati con vari ruoli fra cui la Lucarelli nell’inchiesta del pm dr.ssa Grazia Colacicco, venne contestato di aver violato l’account di posta elettronica di Fontana, ospite al compleanno, per impossessarsi di 191 scatti della festa nella villa di Clooney. Secondo il pm, mentre l’imputata- blogger Guia Soncini era coinvolta “dal punto di vista morale, ma
senza il dolo specifico”, sia Selvaggia Lucarelli per la quale il pubblico ministero aveva chiesto la condanna ad un anno, sia il blogger Gianluca Neri avevano partecipato “attivamente” alla tentata vendita delle foto. Selvaggia Lucarelli è bene ricordarlo e si è salvata solo e soltanto grazie alla benevolenza del giudice dr. Corbetta che generosamente ha riqualificato le contestazioni della Procura a suo carico (“accesso abusivo a sistema informatico“, “intercettazione illecita di comunicazioni e violazione di corrispondenza”) nel più tenue reato di “rivelazione del contenuto di corrispondenza“. Ed giudice ha dichiarato il proscioglimento dell’alzapalette del sabatosera per “non doversi procedere” esclusivamente per “mancanza di querela” in quanto le parti offese, Canalis e Fontana, non avevano querelato per questo reato. La solita follia giudiziaria del “rito ambrosiano”. Sempre Selvaggia Lucarelli pubblicava su Il Fatto Quotidiano il 18 febbraio scorso , una intervista a Salvatore Caiata il presidente del Potenza Calcio (neopromossa in serie C), candidato grillino eletto in Parlamento e nuovo “profeta del goal” a cinque stelle, scrivendo “A Potenza il Movimento 5 Stelle ha candidato un Santo. Può sembrare una battuta, ma nella città lucana c’è un uomo di cui i giornali locali scrivono questo: “I potentini ormai chiedono la grazia a lui anziché a San Gerardo”. Il santo-profano è Salvatore Caiata, 47 anni, presidente del Potenza calcio da questa stagione” . Ma qualche ora dopo, il “Santo”della “non giornalista” Lucarelli (a proposito ma l’ Ordine dei Giornalisti che dice? come sempre tace ? )
lo definiva nell’intervista, si scopriva essere indagato per riciclaggio in quel di Siena e quindi la “zappa” che doveva vangare volitivamente le aspre terre lucane le cade piuttosto dolorosamente sui piedi. La Lucarelli con questa intervistina non solo ha mancato il bersaglio dell’effetto traino che pensava potesse avere il presidente di una squadra di calcio noto per la sua esuberanza e premiato da Di Maio come “lucano dell’anno”, ma sceglieva proprio il momento sbagliato per l’esaltazione telecomandata. Chiaramente nessuno è colpevole fino al terzo grado di giudizio, ma nell’universo grillino e nella redazione de Il Fatto questa regola, come noto, non vale e quindi una persona indagata è proprio una brutta cosa. Ma la Lucarelli fa finta di niente e sopratutto dimentica che tutti gli incandidabili nel M5S li hanno scoperti proprio le Iene e non certamente il Fatto (o Falso ?) Quotidiano ! Adesso la Lucarelli vuole parlarci proprio lei di “trasparenza” ed “onestà” e persino dare “lezioni di giornalismo” a LE IENE ? Qualcuno gentilmente…inizi a spiegarle che dichiararsi “giornalista” e senza essere iscritta e fare interviste e scrivere articoli da anni, è un doppio reato : “esercizio abusivo della professione” e “millantato credito“.
Previsti entrambi dal Codice Penale. Vero Travaglio ? Furto foto vip. Il pm: condannate Selvaggia Lucarelli, Gianluca Neri e Guia Soncini Una serie di “evidenze tecniche, non scalfite dai consulenti di parte, oltre a una serie di sms e mail” provano il furto, allo scopo di venderle, delle foto scattate nel 2010 alla festa per il 32esimo compleanno di Elisabetta Canalis nella villa comasca di George Clooney. Lo ha spiegato oggi, al termine della requisitoria il pm di Milano Grazia Colacicco, la quale ha chiesto che i blogger Gianluca Neri, Selvaggia Lucarelli e Guia Soncini, accusati di avere rubato segreti e immagini a personaggi dello spettacolo attraverso presunti accessi abusivi nei loro account di posta elettronica, vengano condannati, rispettivamente, Neri ad un anno e due mesi, la Lucarelli ad un anno, e la Soncini a dieci mesi di reclusione. Prima dell’udienza di oggi c’era stato un tentativo di trovare un accordo tra le parti: fallito l’accordo, il processo è ripreso fino alle richieste di condanna presentate dal pm
L’inchiesta era nata dalla denuncia di sottrazione di un set di immagini – scattate quasi 7 anni fa alla festa per i 32 anni dell’ex fidanzata di Clooney – presentata da Felice Rusconi, marito della showgirl Federica Fontana. Foto che, secondo l’accusa, sarebbero state sottratte in modo fraudolento per tentare di essere poi rivendute, alla cifra di 120 mila euro, al settimanale ‘Chi‘. Scatti rubati – questa è la tesi dell’accusa – violando un account di posta elettronica, ma mai pubblicati dal settimanale ’Chi’. “Non erano autorizzati“, ha detto in aula nelle scorse udienze il il direttore del settimanale Alfonso Signorini, che pure aveva fiutato lo “scoop incredibile” contenuto in quelle immagini. Secondo il pm, mentre Soncini era coinvolta “dal punto di vista morale, ma senza il dolo specifico“, sia Lucarelli che Neri hanno partecipato “attivamente” alla tentata vendita delle foto.
“Per quelle foto c’è stata una trattativa da diverse migliaia di euro – ha detto uno dei legali di parte civile, l’avvocato Marco Tullio Giordano – che è pienamente provata. Questo tipo di reati ha gravi conseguenze morali per chi le subisce. Le persone non sanno di essere sotto controllo. Canalis lo ha saputo solo nel 2012 e, in quel momento, ha potuto pensare di essere ancora controllata“. Ed è attraverso Twitter che Elisabetta Canalis commenta direttamente la vicenda: “Sperando che, affidandosi alla prescrizione, questi tre non la facciano franca come al solito...” . Secondo il pm, “tutti i reati sono stati provati” tranne la “detenzione e diffusione di codici di accesso” per Guia Soncini . In particolare il ruolo di Neri conosciuto come ‘Macchianera’, noto blogger , che secondo Colacicco, è stato “predominante dal punto di vista tecnico, nonostante non ci sia la pistola fumante, ovvero la prova forense del suo accesso all’account di Federica Fontana“. Gli avvocati Marco Tullio Giordano e Giuseppe Vaciago, legali delle parti civili Federica Fontana ed Elisabetta Canalis, hanno chiesto una provvisionale di diecimila euro per il risarcimento dei danni. L’udienza è stata rinviata al 27 marzo per gli interventi delle difese. “Preferisco non commentare la richiesta pena e attendere serenamente la sentenza – dice Selvaggia Lucarelli – mi limito a sottolineare che i cosiddetti ‘contatti’ con la persona che avrebbe curato la trattativa con il settimanale si limitano ad una sola telefonata, e che – come si vede anche nelle intercettazioni depositate dalla procura – in un sms specificavo chiaramente di non aver mai chiesto denaro”. Le scuse di Signorini: “Sul gelato del ministro Madia un titolo brutto e indifendibile” di Antonello de Gennaro Durante la puntata di ieri del programma “Che fuori tempo che fa” (RAITRE, condotto da Fabio Fazio) , il direttore del settimanale Chi, Alfonso Signorini, torna sulla copertina del suo settimanale in cui il ministro Marianna Madia era fotografata mentre mangiava un gelato in macchina con il titolo “Ci sa fare col gelato“. “Non volevo offendere
le donne. Il gossip è irriverente – ha detto Signorini – ma non si può difendere ciò che è indifendibile: quel titolo era sbagliato, un gran brutto titolo. Io volevo divertire ma se ho offeso la sensibilità delle donne me ne scuso”, dimostrando di essere una persona corretta ed umana. Ammettere un proprio errore, nella sua posizione, davanti a tutti, in televisione, non è da tutti. Anzi, da pochi ! Conosco molto bene Alfonso Signorini, è un caro amico, nonostante in passato quando non lo conoscevo bene ce ne siamo dette di tutti i colori con reciproche querele, successivamente ritirate da entrambi. Siamo abituati a vedere Signorini nei salotti televisivi, dove dispensa sempre lezioni di gossip ironico e pungente ma con intelligenza , ma il giornalista ha attraversato un momento piuttosto difficile. In un’intervista rilasciata a “Il Giornale”, ha spiegato di aver scoperto di essere malato di leucemia, mentre conduceva la trasmissione Kalispera. su CANALE5. “Faccio meno per scelta, perché dico no a tante cose. E per costrizione perché, come racconto nel mio libro, mi sono ammalato di leucemia. (…) Ero in diretta, all’ultima puntata di Kalispera. C’era la Ferilli, ricordo la sua bocca che si muoveva, lei parlava parlava e io sentivo il sudore colarmi lungo la schiena. Avevo 40 di febbre, mi hanno portato subito in ospedale.“Oggi vedo la vita con altri occhi. È stato un incidente frontale, ma sono arrivato a considerarlo una benedizione. Un dono.” Signorini, intende andare in pensione una volta raggiunti i 60 anni, ha aggiunto che la sera ama mettersi a letto con il suo gatto e guardare la televisione. Ha abbandonato, quindi, le feste e la vita sfrenata degli anni scorsi. Ed è tornato la persona, il collega che sono fiero di avere come “amico”.
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