Le pagelle del Grande Fratello VIP 2018

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Le pagelle del Grande Fratello VIP 2018
Le pagelle del Grande Fratello VIP
2018

di Giovanna Rei

ROMA – Dopo aver trionfato all’Isola dei Famosi nel 2003, Walter Nudo
è riuscito a salire anche sul gradino più alto del podio del Grande
Fratello Vip , superando in volata lo chef Andrea Mainardi. Merito di
una pacatezza estrema, di una spiritualità esibita e di un fascino
d’altri tempi, che in breve tempo l’hanno reso il preferito delle
telespettatrici da casa. È l’una e mezza di notte quando – tra uno
studio completamento “freezzato”, grazie all’ausilio di un drone ad
hoc – la busta con il verdetto del pubblico è arrivata nelle mani
di Ilary Blasi.

È lei la prima persona in studio a conoscere l’identità del vincitore,
seguita dal pubblico in studio e da casa. Il nome del più votato
compare, infatti, alle spalle dei due concorrenti, che per qualche
secondo restano gli unici ignari. Poi il via libera della conduttrice:
è Walter Nudo il trionfatore della terza edizione del Grande Fratello
Vip .

Il collega Andrea Cominetti del quotidiano LA STAMPA ha stilato delle
pagelle molto sagaci e sopratutto veritiere, in linea con il consenso
del televoto manifestato dai telespettatori da casa.

“TOP”
Daniela Del Secco d’ Aragona

Per le poche ma decisive settimane in cui è stata in casa non si è
fatto altro che parlare di lei, Daniela Del Secco d’Aragona. È
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veramente una marchesa oppure è una che s’è inventata un titolo
nobiliare? A noi sinceramente, parafrasando quanto già detto da
Alfonso Signorini, non interessa minimamente. Anche perché la
giornalista – tra i baci a ripetizione a Walter Nudo e le schermaglie
con Maria Monsé – è stata l’unica capace di regalarci perle di sano
trash, e non solo. Grazie.
Marchesa del popolo. Voto: 9

Silvia Provvedi

Silvia Provvedi AKA la Donatella castana è stata quasi da subito una
delle nostre preferite (e, ovviamente, come da pronostico, non ha
vinto). Vera più del vero, non si è mai nascosta: né quando c’era da
divertirsi – o da commuoversi, assieme alla gemella Giulia – né quando
c’era da rimboccarsi le maniche e affrontare un passato/presente
ingombrante come quello rappresentato da Fabrizio Corona.
Araba fenice. Voto: 8
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“MEZZO TOP”
Jane Alexander

Ogni volta che la vediamo non possiamo non pensare alla marchesa
Lucrezia Van Necker di Elisa di Rivombrosa . In verità, però,
al Grande Fratello Vip Jane Alexander ha superato il proprio iconico
personaggio, per mostrare tutta sé stessa. Per questo, nonostante non
sia riuscita ad arrivare in finale, l’attrice ha comunque di che
festeggiare: la sua esperienza nel reality è stata complicata ma
piena. Di sentimenti, sensazioni e quindi di vita.

Da Van Necker ad Alexander. Voto: 7
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Ivan Cattaneo

Era partito male, malissimo, scimmiottando quel Cristiano Malgioglio
che lo scorso anno aveva – da solo – saputo tenere in piedi la
trasmissione. Con il passare del tempo, però, Ivan Cattaneo è riuscito
a «naturalizzarsi», gettare la maschera e mostrare la sua vera faccia.
Non esilarante come quella dell’interprete di Mi sono innamorato di
tuo marito , ma comunque piacevole.

Non è Malgioglio. Voto: 6
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“MEZZO FLOP”
Fabio Basile

Se a Ballando con le stelle , in coppia con Anastasia Kuzmina, Fabio
Basile era riuscito a mostrare tutta la sua grinta, lo stesso non ha
saputo fare nell’avventura in solitaria al Grande Fratello Vip. Qui,
purtroppo, il ragazzo – di quelli da prendere comunque a esempio, che
conoscono il senso del sacrificio – non è mai riuscito a emergere e a
mostrare fino in fondo il proprio carattere.

Fantasma Basile. Voto: 5

Martina Hamdy

Sui social network (Twitter, in particolar modo, ma pure Instagram) ne
chiedevano a gran voce l’eliminazione più o meno dalla seconda
settimana. Non per un odio particolare, ma perché – nonostante gli
sproni ricevuti, soprattutto da parte di Alfonso Signorini – Martina
Hamdy ha purtroppo vissuto l’esperienza del Grande Fratello
Vip soltanto a metà, scambiando il reality per un villaggio vacanze.
Il risultato è di un’anomala concorrente «fantasma»: amata dagli
altri, ma invisibile per il pubblico.

Martina «Who». Voto: 5
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“FLOP
Francesco Monte

Quanto è pesante Francesco Monte? Se l’anno scorso – a causa della
passione scoppiata tra la sua fidanzata di allora Cecilia Rodriguez e
il bel figlio d’arte Ignazio Moser – era considerato la «vittima»
d’Italia, quest’anno l’ex tronista di Uomini e donne viene certamente
guardato con occhi più critici. Colpa del suo rapporto a intermittenza
con Giulia Salemi, ma soprattutto di certe sue uscite, sulle donne e
sul mondo in generale, che circolavano giusto nel Medioevo.

Scusaci, Chechu. Voto: 4
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Alessandro Cecchi Paone

Doveva rappresentare la saggezza, la guida morale a cui gli altri
inquilini potevano – se volevano – aggrapparsi. In realtà, però, al
momento, Alessandro Cecchi Paone ha portato più aggressività che
cultura. Non a caso, della sua esperienza nel reality si ricordano
soprattutto gli scontri con Jane Alexander ed Elia Fongaro, che – con
una rabbia inspiegata e inspiegabile – ha bollato come “scemo o
razzista“. Senza neanche chiedere poi scusa.

Cattivo maestro. Voto: 3

Caso Marrazzo, condannati quattro
carabinieri artefici del tentato
ricatto

                                          ROMA –    Il collegio dei
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giudici della nona sezione penale del Tribunale di Roma presieduto da
Zaira Secchi ha inflitto 10 anni di reclusione (più una multa di
50mila euro a testa) ai carabinieri Nicola Testini e Carlo Tagliente,
6 anni e mezzo a Luciano Simeone e 3 anni a Antonio Tamburrino in
relazione al tentativo di ricatto ordito ai danni dell’allora
governatore del Lazio, Piero Marrazzo, 60 anni, che è stato presidente
della Regione Lazio dal 2005 al 2009, che venne sorpreso
nell’abitazione della transessuale Natali in via Gradoli il 3 luglio
2009.

La sentenza di condanna prevede nei confronti di Testini, Tagliente e
Simeone l’interdizione perpetua dai pubblici uffici con l’estinzione
del rapporto di lavoro alle dipendenze della pubblica amministrazione.
I tre quindi non appartengono più all’ Arma dei Carabinieri. Nei
confronti del Tamburrino è stata disposta l’interdizione dai pubblici
uffici per 5 anni.

La vicenda risale al luglio del 2009 quando i carabinieri entrarono in
un appartamento di via Gradoli 96, nella Capitale, iIn uno dei
palazzoni, che ricordano le favelas brasiliane, dove trovarono
Marrazzo in camicia e mutande in compagnia della transessuale
brasiliana Natali e iniziarono a girare un video che successivamente
venne a scopo di ricatto. I militari dell’Arma avevano sempre negato
questa ricostruzione spiegando che il video era in realtà stato girato
per “documentare l’operazione di polizia” ed evitare future
problematiche. Ma non sono stati ritenuti credibili.

In realtà i 4 carabinieri infedeli effettuarono il loro video con un
telefono cellulare, nel quale erano visibili sia Marrazzo che Natali.
filmato che divenne lo strumento per ricattare Marrazzo. Nel capo di
imputazione si legge che     Testini, Simeone e Tagliente “con la
minaccia di gravi conseguenze hanno costretto” l’allora presidente
della Regione, “a compilare e a consegnare loro tre assegni
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dell’importo complessivo di 20 mila euro”. E non solo, infetti in
quell’occasione i tre si sarebbero “impossessati di 5000 euro in parte
di Marrazzo in parte di Natali“. Attraverso Tamburrino il gruppo ha
tentato di commercializzare, per una cifra che sfiorava i 100 mila
euro, il video rivolgendosi anche ad una agenzia fotografica di
Milano. Ad avvisare Marrazzo del tentativo di vendere il video fu
l’allora presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che a sua volta
lo aveva appresso dal giornalista Alfonso Signorini      direttore del
settimanale CHI, edito dal gruppo Mondadori che aveva visionato il
filmato. Il direttore di Chi molto correttamente e professionalmente
si rese conto che si trattava di immagini non pubblicabili perché
violavano la privacy, e comunque avvertì ed informò Marina Berlusconi.
presidente della casa editrice Mondadori.

il trans Natali

I tre ormai ex-carabinieri Testini, Simeone e Tagliente, che
controllavano l’area di Roma Nord, Cassia-Trionfale all’epoca dei
fatti , sono stati assolti, tra l’altro, dall’accusa di associazione
per delinquere “perche’ il fatto non sussiste” ma ritenuti colpevoli
di concorso in concussione ai danni di Marrazzo, per averlo costretto
a consegnare loro tre assegni per un importo complessivo di 20mila
euro, e di quello in rapina per essersi impossessati di 5mila euro, in
parte dell’allora esponente politico e in parte della transessuale
Natali. Ai tre è stata contestata anche una rapina (del 31 luglio
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2009) ai danni di un altro trans, privato di un cellulare, di un Ipod
e di un orologio, oggetti che gli sarebbero stati sottratti durante
una perquisizione in casa “effettuata con modalità intimidatorie“

Testini e Tagliente, inoltre , sono stati condannati per una
violazione della legge sugli stupefacenti per aver indotto un loro
informatore a procurarsi 6 grammi di cocaina e a collocarla nell’auto
di un’altra persona, del tutto inconsapevole, nell’agosto del 2004. Al
Tamburrino è stato attribuito il reato di ricettazione di un video,
girato con un telefonino il giorno del blitz in via Gradoli dagli ex-
colleghi Tagliente e Simeone i quali entrarono nell’appartamento di
via Gradoli    senza il   Testini che si trovava in ferie a Bari,
filmando Marrazzo in casa della trans e che nelle intenzioni degli
ex- militari dell’Arma, che speravano di guadagnarci sopra tra gli 80
e i 100mila euro, doveva essere commercializzato.

Testini, Simeone, Tagliente e il ministero dell’Interno, nella veste
di responsabile civile, dovranno risarcire i danni in separata sede a
Marrazzo e a Natali      la quale ha peraltro beneficiato della
prescrizione, per due episodi di spaccio di droga, commessi tra il
gennaio ed il giugno 2009. I tre carabinieri sono stati dichiarati
interdetti in perpetuo dai pubblici uffici e in stato di interdizione
legale per la durata della pena. Il loro rapporto di lavoro con la
pubblica amministrazione è da considerare estinto e quindi sono stati
espulsi dall’ Arma dei Carabinieri. Il tribunale ha deciso , per
quanto di competenza del Tamburrino anch’egli chiamato a risarcire i
danni in sede civile alle principali vittime di questa vicenda, è
stato dichiarato interdetto dai pubblici uffici per cinque anni, con
trasmidsione degli atti alla Corte dei Conti . Tutti e quattro gli
imputati dovranno infine risarcire i danni da calcolare in separato
giudizio al Ministero dell’Interno (stavolta come parte civile) ed al
Ministero della Difesa.
Nel corso del processo l’ex presidente della Regione, che oggi fa il
corrispondente Rai all’estero. sentito dal tribunale di Roma come
testimone, ha spiegato che questa vicenda ha colpito la sua famiglia e
la sua “dignità personale e professionale“. “Mi sono separato da mia
moglie – aggiunse Marrazzo davanti ai giudici – “mi sono dimesso
dall’incarico di Governatore del Lazio ed era giusto fare
cosi“. “Piero Marrazzo ha atteso nove anni questa pronuncia che
accogliamo con soddisfazione“, ha commentato l’avvocato Luca Petrucci
legale dell’ex governatore, che ha aggiunto: “La sentenza riconosce
in pieno la colpevolezza degli imputati che, disonorando la propria
divisa, si sono resi responsabili di un ignobile sopruso e di un vile
ricatto criminale“. “Anche in questo momento – ha precisato Petrucci –
da uomo delle Istituzioni, da giornalista del servizio pubblico e,
soprattutto, da cittadino perbene, Marrazzo tiene a ribadire la
propria massima considerazione nell’Arma dei Carabinieri che è,
insieme a lui, la vittima principale dei crimini commessi da questo
manipolo di “mele marce”“.

Il pregiudicato Corona non cambia
metodo. Si scaglia in tv contro
Ilary Blasi : "In tv tutti sanno,
ti rovino"
di Federica Gagliardi

Ancora una volta trionfa la tv “trash” dei programmi Mediaset, in
occasione della puntata di ieri del programma “Grande Fratello Vip”
su Canale5, quando Fabrizio Corona si è reso nuovamente protagonista
di uno scontro televisivo dai toni violenti ed offensivi con la
conduttrice Ilary Blasi, moglie dell’ex-calciatore ed attuale
dirigente della Roma Francesco Totti.

La mamma di Silvia Provvedi nei giorni scorsi ha accusato Corona di
essersi impossessato di beni materiali non suoi, ma di Silvia e la
sua famiglia, compresa la mamma. Silvia, ascoltando le parole di sua
mamma a Mattino 5, ha deciso di parlare: “Quello che ha detto mia
mamma è tutto vero, ma non ho voglia di continuare a parlarne. Il
dolore che mi ha creato quella persona è grande. Ilary Blasi molto
correttamente ha voluto lanciare un invito a Corona per replicare:
“Naturalmente questa è la versione dei fatti della mamma, noi diamo
diritto di replica a Fabrizio Corona, se lui vuole ogni lunedì siamo
qui e può venire a raccontare la sua versione, se vorrà venire bene,
altrimenti ce ne faremo una ragione come ce ne siamo fatta in questi
due ultimi due anni“.

E così Fabrizio Corona è entrato nella “Casa del GF” per un incontro
con la ex fidanzata Silvia Provvedi, e l’ex agente di fotografie
pluri-pregiudicato, ospite della sesta puntata del reality, per
chiedere scusa alla Provvedi, l’ex fidanzata che aveva umiliato
pubblicamente dicendo di non averla mai amata. Corona appena la vede
l’abbraccia e le chiede scusa. Lei è scossa e reticente e lo ha
“rimbalzato”. Lui invece un fiume in piena: “Sono stato una merda. Mi
pento delle parole che ho detto. Avevo un rancore per una cosa che è
successa ma te la dico fuori da qui”. E poi ancora: “Non è vero che
non ti ho mai amato“.
La gemella mora partecipante al GF VIP, in lacrime gli ha risposto:
“Tu mi hai lasciato da sola, io non ti ho mai lasciato da solo. Quando
nessuno c’era per te, io c’ero” riferendosi alla permanenza di Corona
in carcere. E gli ha ricorda anche: “Io ti ho tirato fuori dalla
merda. E tu in cambio mi hai denigrato” aggiungendo: “non
sono pentita di averti lasciato, io sono felice senza di te. Sono
rinata. Tu mi hai lasciato da sola, mentre io non l’ho mai fatto. Io
certe cose su una persona che ho amato non le dico. Tu sì. Io non ti
voglio più“.

A questo punto, l’ex re delle estorsioni fotografiche ha tirato fuori
una storia misteriosa: “Tu non sei felice. Ma che cazzo di vita hai
fatto negli ultimi 3 mesi. Torna quella che eri. Sono venuto a
chiederti scusa perché ho sbagliato e perché quando ho visto le tue
lacrime ho rivisto la Silvia di prima“. La Provvedi non ha subìto e
risposto al veleno: “Tu denigri gli altri per uscirne pulito. Tu devi
imparare a guardarti allo specchio, tu devi farti la tua vita. Mi hai
messo in difficoltà perché sono andata in vacanza. Non mi hai più
fatto entrare nella mia casa, a prendermi le cose. Mi sono tolta tutto
per te. Lo sai che hai un figlio. Devi imparare a lasciare fuori gli
altri. Sai perché piango? Perché non ho potuto fare nulla per aiutare
te“. spiegandogli che non vuole più niente da lui perché “nella vita
l‘amore si dimostra e tu non l’hai mai dimostrato. Gli anni che ho
perso per te non me li ridà indietro nessuno. Tu sei una persona che
rimarrà sola, chi ti sta vicino? Mi hai tagliato il cuore in due. La
tua vita è fatta di show”.
Corona, ha finto di ammettere le sue colpe sottolineando che “non sto
recitando” (ma senza alcuna credibilità) continua a chiederle scusa.
“Non ha senso che noi due non ci parliamo più, non sto facendo
teatrini” ribadisce il pregiudicato. Silvia Provvedi è rimasta rigida
sulle sue posizioni, ed allora Corona, dicendo di parlarle col cuore
in mano (ma chi gli crede ? n.d.r.) , ha detto: “Sì, io non sono la
persona adatta a te, ma voglio che tu sia felice e vorrei recuperare
il rapporto. Possiamo di nuovo essere amici”. Aggiungendo : “Silvia,
voglio il tuo bene, voglio il tuo perdono, voglio che tu vinca perché
sei   una   persona     speciale,    non   ti   buttare   via“.    La
Provvedi visibilmente scossa non replica,    limitandosi a dire: “Sì,
ti perdono“. E Corona ha lasciato la Casa senza salutare l’altra
gemella. “No, non voglio salutare Giulia, ho sentito quello che ha
detto. Ha ragione ma questo momento è tutto per Silvia” chiedendo
scusa a tutta la famiglia Provvedi.

Corona ha cercato di fare la morale a Silvia Provvedi. Dopo averle
detto che è cambiata e che non è felice, tira fuori che lei è una
persona speciale e deve fare riferimento a lui. “Voglio il tuo perdono
– dice Corona -. Devi rendere conto a me, non ti devi buttare via con
4 coglioni di merda. Le persone speciali non si devono buttare via. Tu
non eri felice“. Gelida ma efficace la risposta: “Questo incontro deve
durare in eterno?“, domanda la Provvedi. E con la coda fra le gambe
finalmente il pregiudicato Corona ha lasciato la Casa.
Ilary Blasi

Una volta uscito Corona dalla Casa del Grande Fratello è stata Ilary
Blasi a levarsi qualche soddisfazione morale. “Ci tenevo a dirti che
sei qui perché il veto di cui tu parli non è mai esistito“. Corona
replica prontamente: “Io non avrei tirato fuori questo argomento“. Ma
la Blasi non ci sta e controbatte: “Sei tu che tramite i social hai
parlato di veto. Ma sai quale è il paradosso? Io ci tenevo tantissimo
ad averti qui“. Ed incalzato dalla Blasi per alcune sue dichiarazioni
su Instagram in cui la accusava di non volerlo in tv, Corona ha perso
il controllo ed iniziato ad urlare di tutto e di più quando la moglie
di Totti gli ha chiesto: “Ti ricordi cosa mi hai fatto 13 anni fa?”.
Il riferimento è alla presunta notte di sesso tra Totti e Flavia
Vento pochi giorni prima delle nozze del quale Totti (smentendo le
fandonie di Corona) parla anche nel suo libro: “Ha scritto un mare di
cazzate – ha cercato di giustificarsi Corona -. La verità è che siamo
tutti cornuti e tu sei stata tradita a un mese dal matrimonio”. Ilary
Blasi durissima gli ha replicato : “Sei un caciottaro. Hai organizzato
tutto quando mi dovevo sposare ed ero incinta del mio primo figlio, lo
sa tutta Italia. Io quelli come te li ‘sgamo’ subito”.

Corona non contento della figura orrenda che stava facendo ha
continuato la sua invettiva: “Ci persone importanti in tv che sanno
che quello che ha scritto tuo marito è una stronzata. Io ti rovino”. A
quel punto Ilary Blasi ha interrotto il collegamento e salutato Corona
riprendendo la trasmissione normalmente. Francesco Totti che spesso
segue la moglie dietro le quinte del programma a Cinecittà , non ha
reagito per il momento alle pesanti diffamazioni.
Subito dopo la polemica di Corona con la Blasi si è trasferita sui
social utilizzando una video-storia di Instagram, Corona è tornato
alle vecchie origini ed abitudini: la minaccia. Dicendo : “La signora
non ha avuto coraggio di tenere il confronto e mi ha abbassato
microfono. Ora, cara mia (rivolgendosi direttamente alla Blasi, ndr),
io dirò la verità come deve essere detta. Preparati, perché adesso
scateno l’inferno“.

                                           Sui social in molti hanno
fatto notare lo strano silenzio ed indifferenza manifestati da Alfonso
Signorini alla violenta lite fra Corona che ne ne è fregato altamente
di essere in prima serata proferendo parolacce che gli uscivano dalla
bocca come aria, ed Ilary Blasi. Altrettanto imbarazzante il silenzio
mediatico di Maurizio Costanzo, molto legato alla famiglia Totti-
Blasi, che proprio nei giorni scorsi sul palcoscenico del Maurizio
Costanzo Show aveva difeso Fabrizio Corona dalle critiche del
direttore di un noto sito di gossip trash.

Sarà forse tutta una questione di gossip ? Secondo noi questa è pura
“feccia televisiva”, e sulle reti di una società televisiva come
Mediaset quotata in Borsa, che ha un Codice Etico, uno come Corona
(che avrebbe percepito 40mila euro da Canale5 per questa pagliacciata
!) non solo non dovrebbe apparire più, ma non si dovrebbe neanche
parlarne. Mai e per qualsiasi ragione.

Le ricostruzioni pseudo-
giornalistiche della Lucarelli su
Roberto Fico e le Iene
di Antonello de Gennaro

                                           Ieri la blogger Selvaggia
Lucarelli, specializzatasi negli ultimi tempi in alzapalette del
sabato sera a “Ballando con le Stelle” sul Fatto Quotidiano, ha
criticato il servizio delle Iene sul neo-presidente della Camera
Roberto Fico contestando lo scoop sulla colf in nero. Solo che
racconta fatti e circostanze assolutamente basati sul suo super-ego, e
lontani anni luce dalla cronaca dei fatti abilmente ricostruita dal
programma Le Iene (Italia 1- Mediaset)

Scrive: “Due settimane di appostamenti sotto la casa romana del neo
presidente della Camera e alla fine l’inviato Monteleone è riuscito ad
inchiodare Roberto Fico alle sue responsabilità. Quelle di rispondere
alle sue domande, per ora. Secondo la ricostruzione del programma di
Italia 1 il presidente della camera trascorre parte della settimana a
Napoli a casa della sua compagna Yvonne e lì avrebbe una colf in nero.
Si tratta di tale Imma, una ragazza che vive nell’appartamento vicino
a quello di Yvonne. Interrogata sulla questione con le telecamere
nascoste, Imma ha dichiarato che fa pulizie, commissioni e babysitting
a casa di Yvonne 4 ore e mezzo al giorno dal lunedì a venerdì.
Guadagnerebbe 500 euro al mese, con regolare contratto“.

La Lucarelli dimentica o omette ? Che la colf di casa Fico lavora
molte più ore, altro che 4 ore e mezzo, e secondo normative dovrebbe
essere retribuito molto di più che solo 500 euro al mese ! e ci
spieghi cosa ha da dire quando Fico dichiara che non lavora e che è
una semplice amica della sua compagna ? Provate ad immaginare se una
cosa del genere fosse successa alla moglie di       Matteo Renzi o a
Francesca Pascale, la giovane compagna napoletana di           Silvio
Berlusconi. Una cosa è certa: in tal caso Marco Travaglio ci avrebbe
“campato” ed ammorbato con i suoi “adepti” per un anno. Così il Fatto
Quotidiano vendeva qualche copia in più…!

                                          Aggiunge: “Roberto Fico ha
spiegato all’inviato che questa Imma è una cara amica della compagna,
che si conoscono da anni, che sono stati al suo matrimonio e che non
ha alcun contratto di lavoro. Ha aggiunto che lei e la compagna si
fanno favori reciprocamente, che la figlia di Yvonne va spesso a casa
di Imma, che Yvonne le ha insegnato a guidare, a fotografare (la
compagna di Roberto Fico è una fotografa affermata) e che comunque
quella non è la sua casa. Che vive la maggior parte del suo tempo a
Roma e lì la colf ha un regolare contratto“.

Continua: ” Monteleone ( l’inviato delle Iene n.d.a) gli ha poi
chiesto se sempre nella casa di Napoli di Yvonne ci fosse stato in
passato anche un ucraino- tale Roman- che due volte a settimana andava
lì per le pulizie e che avrebbe mandato via perché senza permesso di
soggiorno. Fico ha risposto che ha conosciuto questo Roman alla
fermata dell’autobus e gli ha fatto della beneficienza perché in
difficoltà economica, che se Roman ogni tanto è andato a fargli dei
lavoretti a casa è stato solo per sdebitarsi. Fico- sebbene
disponibile e sorridente- è parso a tratti in difficoltà. Come se non
potesse rispondere a tutto. Di sicuro, l’incongruenza tra questa Imma
che dice di avere un contratto e lui che nega potrebbe essere
chiarita“.

Fico e la compagna dopo la nomina a
Presidente della Camera

Secondo la Lucarelli “Il problema è da chi. Perché nel servizio de Le
Iene mancano un paio di passaggi di una certa rilevanza” . Secondo
lei “Roberto Fico vive 4/5 giorni a settimana nella sua casa romana
dove, come si è detto, ha una colf con regolare contratto.
(inizialmente fu pagata tramite voucher) Possiede anche una sua casa a
Napoli in cui ha la residenza, ma da quando ha una relazione con
Yvonne, (circa 5 anni) spesso sta a casa di lei. Che poi non è neppure
casa di lei, perché è intestata a sua figlia, una minore. I rapporti
tra Imma e Yvonne erano precedenti l’arrivo di Fico e sono rapporti
molto stretti, tant’è che la stessa Imma nel servizio dice “Vorrei
andare via, ma sono affezionata alla bambina, l’ho vista crescere”. La
Lucarelli asserisce come un giudice (che non è) che “ è vero che nei
weekend, quando può, Fico va a stare dalla compagna, ma appunto per
questo se c’era qualcuno a cui chiedere spiegazioni era proprio Yvonne
(o almeno anche a lei). Certo, mediaticamente era meno efficace
intervistare la compagna del presidente della Camera che lo stesso
presidente della Camera, ne convengo, ma andava fatto”

Normale chiedersi: ma come fa la Lucarelli a spere che fu pagata con i
voucher ? E come fa a sapere che la casa è intestata alla figlia della
compagna di Fico ? Facile immaginarlo data la “vicinanza” fra il
giornale diretto da Marco Travaglio ed il Movimento Cinque Stelle.
Intervistare Yvonne (la compagna di Fico n.d.a. ) non sarebbe stato
interessante, in quanto sono centinaia di migliaia in Italia le
persone e famiglie che pagano in “nero” le collaboratrici domestiche.
Ma quando per anni si millanta un impegno contro il lavoro nero
(giusto sulla carte dei buoni propositi) e poi si diventa Presidente
della Camera, allora qualcosa non quadra !

E qui arriva il peggio, scrive qualcosa che viola le norme
“deontologiche” a lei ignote . La Lucarelli sul suo profilo Facebook
si definisce “Journalist“ (cioè giornalista n .d.a.) per il Fatto
Quotidiano . ma consultando gli albi degli iscritti dell’ Ordine dei
Giornalisti del Lazio (è nata a Civitavecchia) e quello della
Lombardia (vive a Milano) lei non compare fra gli iscritti, così come
non compare nell’ elenco nazionale e quindi millanta un titolo
professionale che allo stato non ha ! L’ “alzapalette del sabato sera”
sostiene che “Le Iene hanno taciuto più per convenienza che per
sensibilità: Yvonne è malata. L’anno scorso ha scoperto una grave
malattia di quelle che a Le Iene purtroppo conoscono bene e
nell’ultimo periodo ha trascorso molto tempo all’ospedale. C’è una
bambina che vive una situazione complicata, una donna che sta facendo
cure debilitanti e ha bisogno di evitare qualsiasi fonte di stress” .

                                           Qualcuno     del    Fatto
Quotidiano, (dove le leggi e regole valgono solo per gli altri)
dovrebbe spiegare a Selvaggia Lucarelli che il Testo Unico dei Doveri
del Giornalista (che lei sostiene di essere ma che non risulta…)
all’ articolo 6-Doveri nei confronti dei soggetti deboli prevede
che il giornalista “rispetta i diritti e la dignità delle persone
malate” e “diffonde notizie sanitarie solo se verificate con
autorevoli fonti scientifiche“. e quindi non attraverso i portavoce di
Roberto Fico !

Selvaggia Lucarelli sostiene che “L’inviato lo sapeva bene. Anche
Davide Parenti (responsabile del programma Le Iene – n.d.a.) . Erano
stati avvisati. Quindi, appostarsi sotto casa sua e farle delle
domande in questa fase sarebbe stato scomodo. Per le Iene,
soprattutto. Inseguire per strada una donna malata chiedendole “Ma
Imma ce l’ha o non ce l’ha questo contratto?”, sarebbe suonato cinico.
Un po’ più impopolare. Un po’ meno efficace che chiederlo a Roberto
Fico. Vuoi mettere inchiodare alle sue responsabilità di furbetto il
presidente della camera anziché la signora Yvonne provata dalla
chemio?“

A differenza della Lucarelli le cure debilitanti io le conosco bene,
avendole vissute sulla pelle di mio padre per anni, ma questo non
giustificava di pagare in nero la nostra storica collaboratrice
domestica a Taranto, regolarmente contrattualizzata. Ma Selvaggia è
ben noto, parla di tutto e di più e si erge su un piedistallo che non
le compete a supremo giudice del nulla. Forse noi in Puglia siamo più
ligi al dovere dei napoletani o dei residenti di Civitavecchia e
persino dei milanesi !

Secondo l’alzapalette-journalist (del Fatto Quotidiano) le Iene
avrebbero taciuto “la parte più rilevante della storia, l’inviato
ammicca allo spettatore da casa ripetendo “Guardate, ha l’auto blu!”
(che poi è la normale auto di scorta) come a dire : “Colf in nero e
privilegi a spese nostre!”. Peccato per lei che ignori il fatto noto e
risaputo che tutti i Presidenti della Camera viaggiano sull’auto con
la scorta, e non “della scorta” ! L’auto di scorta al limite, cara
Selvaggia, è la seconda macchina che segue l’ Autorità. Ma questo va
perdonato a Selvaggia non avendo lei alcuna esperienza di giornalismo
figuriamoci quello politico-parlamentare !
La Lucarelli continua nella sua difesa d’ufficio: “Quello che alle
Iene fa comodo omettere, oltre alla malattia, è che la fidanzata di
Fico è una donna indipendente, autonoma, che mantiene la casa in cui
vive, che paga le bollette, che ospita lei Fico a casa sua (e Fico non
è neppure suo marito) nei fine settimana e neppure sempre. Ed è a lei,
a Yvonne, padrona della sua vita, della sua casa, delle sue spese, che
andavano chieste spiegazioni. Su di lei si doveva sollevare il
polverone. (mi domando, intanto, che senso abbia, dopo questo
servizio, tampinare ora anche la nonna di Yvonne, che ha 92 anni e che
a Le Iene forse può svelare la ricetta del casatiello, più che
qualcosa sulla colf misteriosa). Lasciatela perdere la nonna, lasciate
perdere Fico. Bisogna avere le palle di andare a tampinare una donna
col cancro, se si vuole andare avanti con questa storia della colf”.
Roberto Fico e la compagna Yvonne alla Festa della Repubblica al
Quirinale

Ci spieghi la Lucarelli come sa che la nonna di Yvonne ha 92 anni ? E’
forse andata a fare un certificato di nascita all’ anagrafe del Comune
di Napoli ? E come fa a sapere che si paga le sue bollette ? Le hanno
mai spiegato che quando due persone convivono, anche per la Legge è
come se fossero marito e moglie ? Ma forse per lei, è molto più
semplice farsi imbeccare da qualche grillino bene informato. E nei
corridoi del Fatto Quotidiano se ne trovano diversi… Altro che
“lasciate perdere Fico” !

La Lucarelli conclude: “Nel frattempo, attendo che l’inviato de Le
Iene mi dica se la colf che gli dà una mano nella sua villetta romana,
è in regola o no. Gliel’ho chiesto con gentilezza, ma anziché
rispondermi come fa di solito quando ho un dubbio, mi ha scritto un
piccato “Io con te non parlo. Puoi rivolgerti all’ufficio stampa
Mediaset”. (ed ha fatto bene secondo me ! n.d.a. ) Insomma, ti
inseguono, ti tampinano, ti corrono dietro, infilano il microfono tra
portiere di automobili e porte di casa, ti registrano di nascosto, ma
quando una domanda la fai tu a loro, si mettono in modalità Enrico
Cuccia. Certo, è solo un giornalista, mica il compagno di una carica
dello stato, direte voi. Già, solo che “trasparenza e onestà” detto
con una malcelata punta di moralismo e con una spruzzata di
superiorità morale non è solo lo slogan dei 5 stelle ma pure- e
soprattutto- quello de Le Iene”

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Purtroppo la Lucarelli in tutta la sua vita di blogger, di giornalismo
d’inchiesta sa ben poco. Molto più ferrata in gossip, intercettazioni
illegittime essendo stata imputata in un processo a Milano per il
furto di informazioni private di Elisabetta Canalis e Federica
Fontana.    L’inchiesta era nata nel 2011, dopo la denuncia di
Elisabetta Canalis che si era accorta delle foto su internet. In un
tweet la showgirl aveva anche scritto: “Speriamo non la facciano
franca“. Per la vicenda dei segreti rubati a personaggi del mondo del
cinema e della tv attraverso accessi “abusivi” ai loro account di
posta elettronica la pm aveva chiesto condanne dai 10 ai 14 mesi.
Canalis era parte civile, con lei anche Fontana.

 Tra gli scatti che erano circolati c’erano le foto del suo compleanno
nella villa di Como dell’attore George Clooney, all’epoca legato alla
Canalis. Secondo l’accusa della Procura,        dopo la sottrazione
fraudolenta, si sarebbe tentato di rivendere le immagini al
settimanale di gossip della Mondadori Chi, diretto da Alfonso
Signorini. L’affare, però, sarebbe andato a monte perchè Signorini,
dopo aver correttamente telefonato alla Canalis, scoprì che si
trattava di immagini recuperate in maniera illecita.

                                      Agli imputati con vari ruoli
fra cui la Lucarelli nell’inchiesta del pm dr.ssa Grazia Colacicco,
venne contestato di aver violato l’account di posta elettronica di
Fontana, ospite al compleanno, per impossessarsi di 191 scatti della
festa nella villa di Clooney. Secondo il pm, mentre l’imputata-
blogger Guia Soncini era coinvolta “dal punto di vista morale, ma
senza il dolo specifico”, sia Selvaggia Lucarelli per la quale il
pubblico ministero aveva chiesto la condanna ad un anno, sia il
blogger Gianluca Neri avevano partecipato “attivamente” alla tentata
vendita delle foto.

Selvaggia Lucarelli è bene ricordarlo e si è salvata solo e soltanto
grazie alla benevolenza del giudice dr. Corbetta che generosamente ha
riqualificato le contestazioni della Procura a suo carico (“accesso
abusivo a sistema informatico“, “intercettazione illecita di
comunicazioni e violazione di corrispondenza”) nel più tenue reato di
“rivelazione del contenuto di corrispondenza“. Ed          giudice  ha
dichiarato il proscioglimento dell’alzapalette del sabatosera per “non
doversi procedere” esclusivamente per “mancanza di querela” in quanto
le parti offese, Canalis e Fontana, non avevano querelato per questo
reato. La solita follia giudiziaria del “rito ambrosiano”.

Sempre Selvaggia Lucarelli pubblicava su Il Fatto Quotidiano il 18
febbraio scorso , una intervista a Salvatore Caiata il presidente
del Potenza Calcio (neopromossa in serie C), candidato grillino eletto
in Parlamento     e nuovo “profeta del goal” a cinque stelle,
scrivendo “A Potenza il Movimento 5 Stelle ha candidato un Santo. Può
sembrare una battuta, ma nella città lucana c’è un uomo di cui i
giornali locali scrivono questo: “I potentini ormai chiedono la grazia
a lui anziché a San Gerardo”. Il santo-profano è Salvatore Caiata, 47
anni, presidente del Potenza calcio da questa stagione” .

Ma qualche ora dopo, il “Santo”della “non giornalista” Lucarelli (a
proposito ma l’ Ordine dei Giornalisti che dice? come sempre tace ? )
lo definiva nell’intervista, si scopriva essere indagato per
riciclaggio in quel di Siena e quindi la “zappa” che doveva vangare
volitivamente le aspre terre lucane le cade piuttosto dolorosamente
sui piedi. La Lucarelli con questa intervistina non solo ha mancato
il bersaglio dell’effetto traino che pensava potesse avere il
presidente di una squadra di calcio noto per la sua esuberanza e
premiato da Di Maio come “lucano dell’anno”, ma sceglieva proprio il
momento sbagliato per l’esaltazione telecomandata. Chiaramente nessuno
è colpevole fino al terzo grado di giudizio, ma nell’universo
grillino e nella redazione de Il Fatto questa regola, come noto, non
vale e quindi una persona indagata è proprio una brutta cosa. Ma la
Lucarelli fa finta di niente e sopratutto dimentica che tutti gli
incandidabili nel M5S li hanno scoperti proprio le Iene e non
certamente il Fatto (o Falso ?) Quotidiano !

Adesso la Lucarelli vuole parlarci proprio lei di “trasparenza” ed
“onestà” e persino dare “lezioni di giornalismo” a LE IENE ? Qualcuno
gentilmente…inizi a spiegarle che dichiararsi “giornalista” e senza
essere iscritta e fare interviste e scrivere articoli da anni, è un
doppio reato : “esercizio abusivo della professione” e “millantato
credito“.
Previsti entrambi dal Codice Penale. Vero Travaglio ?

Furto foto vip. Il pm: condannate
Selvaggia Lucarelli, Gianluca Neri
e Guia Soncini

Una serie di “evidenze tecniche, non scalfite dai consulenti di parte,
oltre a una serie di sms e mail” provano il furto, allo scopo di
venderle, delle foto scattate nel 2010 alla festa per il 32esimo
compleanno di Elisabetta Canalis nella villa comasca di George
Clooney. Lo ha spiegato oggi, al termine della requisitoria il pm di
Milano Grazia Colacicco, la quale ha chiesto che i blogger Gianluca
Neri, Selvaggia Lucarelli e Guia Soncini, accusati di avere rubato
segreti e immagini a personaggi dello spettacolo attraverso presunti
accessi abusivi nei loro account di posta elettronica, vengano
condannati, rispettivamente, Neri ad un anno e due mesi, la Lucarelli
ad un anno, e la Soncini a dieci mesi di reclusione. Prima
dell’udienza di oggi c’era stato un tentativo di trovare un accordo
tra le parti: fallito l’accordo, il processo è ripreso fino alle
richieste di condanna presentate dal pm
L’inchiesta era nata dalla denuncia di sottrazione di un set di
immagini – scattate quasi 7 anni fa alla festa per i 32 anni dell’ex
fidanzata di Clooney – presentata da Felice Rusconi, marito della
showgirl Federica Fontana. Foto che, secondo l’accusa, sarebbero state
sottratte in modo fraudolento per tentare di essere poi rivendute,
alla cifra di 120 mila euro, al settimanale ‘Chi‘. Scatti rubati –
questa è la tesi dell’accusa – violando un account di posta
elettronica, ma mai pubblicati dal settimanale ’Chi’. “Non erano
autorizzati“, ha detto in aula nelle scorse udienze il il direttore
del settimanale Alfonso Signorini, che pure aveva fiutato lo “scoop
incredibile” contenuto in quelle immagini. Secondo il pm, mentre
Soncini era coinvolta “dal punto di vista morale, ma senza il dolo
specifico“, sia Lucarelli che Neri hanno partecipato “attivamente”
alla tentata vendita delle foto.
“Per quelle foto c’è stata una trattativa da diverse migliaia di euro
– ha detto uno dei legali di parte civile, l’avvocato Marco Tullio
Giordano – che è pienamente provata. Questo tipo di reati ha gravi
conseguenze morali per chi le subisce. Le persone non sanno di essere
sotto controllo. Canalis lo ha saputo solo nel 2012 e, in quel
momento, ha potuto pensare di essere ancora controllata“. Ed è
attraverso Twitter che Elisabetta Canalis commenta direttamente la
vicenda: “Sperando che, affidandosi alla prescrizione, questi tre non
la facciano franca come al solito...” . Secondo il pm, “tutti i reati
sono stati provati” tranne la “detenzione e diffusione di codici di
accesso” per Guia Soncini .

In particolare il ruolo di Neri conosciuto come ‘Macchianera’, noto
blogger , che secondo Colacicco, è stato “predominante dal punto di
vista tecnico, nonostante non ci sia la pistola fumante, ovvero la
prova forense del suo accesso all’account di Federica Fontana“. Gli
avvocati Marco Tullio Giordano e Giuseppe Vaciago, legali delle parti
civili Federica Fontana ed Elisabetta Canalis, hanno chiesto una
provvisionale di diecimila euro per il risarcimento dei danni.
L’udienza è stata rinviata al 27 marzo per gli interventi delle
difese.

“Preferisco non commentare la richiesta pena e attendere serenamente
la sentenza – dice Selvaggia Lucarelli – mi limito a sottolineare che
i cosiddetti ‘contatti’ con la persona che avrebbe curato la
trattativa con il settimanale si limitano ad una sola telefonata, e
che – come si vede anche nelle intercettazioni depositate dalla
procura – in un sms specificavo chiaramente di non aver mai chiesto
denaro”.

Le scuse di Signorini: “Sul gelato
del ministro Madia un titolo brutto
e indifendibile”
di Antonello de Gennaro

Durante la puntata di ieri del programma “Che fuori tempo che fa”
(RAITRE, condotto da Fabio Fazio) , il direttore del settimanale Chi,
Alfonso Signorini, torna sulla copertina del suo settimanale in cui il
ministro Marianna Madia era fotografata mentre mangiava un gelato in
macchina con il titolo “Ci sa fare col gelato“. “Non volevo offendere
le donne. Il gossip è irriverente – ha detto Signorini – ma non si può
difendere ciò che è indifendibile: quel titolo era sbagliato, un gran
brutto titolo. Io volevo divertire ma se ho offeso la sensibilità
delle donne me ne scuso”, dimostrando di essere una persona corretta
ed umana. Ammettere un proprio errore, nella sua posizione, davanti a
tutti, in televisione, non è da tutti. Anzi, da pochi !

Conosco molto bene Alfonso Signorini, è un caro amico, nonostante in
passato quando non lo conoscevo bene ce ne siamo dette di tutti i
colori con reciproche querele, successivamente ritirate da
entrambi. Siamo abituati a vedere Signorini nei salotti televisivi,
dove dispensa sempre lezioni di gossip ironico e pungente ma con
intelligenza , ma il giornalista ha attraversato un momento piuttosto
difficile. In un’intervista rilasciata a “Il Giornale”, ha spiegato di
aver scoperto di essere malato di leucemia, mentre conduceva la
trasmissione Kalispera. su CANALE5.

    “Faccio meno per scelta, perché dico no a tante cose. E per
    costrizione perché, come racconto nel mio libro, mi sono
    ammalato di leucemia. (…) Ero in diretta, all’ultima puntata
    di Kalispera. C’era la Ferilli, ricordo la sua bocca che si
    muoveva, lei parlava parlava e io sentivo il sudore colarmi
    lungo la schiena. Avevo 40 di febbre, mi hanno portato subito
    in ospedale.“Oggi vedo la vita con altri occhi. È stato un
    incidente frontale, ma sono arrivato a considerarlo una
    benedizione. Un dono.”

Signorini, intende andare in pensione una   volta raggiunti i 60 anni,
ha aggiunto che la sera ama mettersi a       letto con il suo gatto e
guardare la televisione. Ha abbandonato,    quindi, le feste e la vita
sfrenata degli anni scorsi. Ed è tornato     la persona, il collega che
sono fiero di avere come “amico”.
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