Dal 3 al 12 maggio Ravenna Jazz tra i cui protagonisti spiccano Massimo Ranieri, Paolo Fresu, Richard Galliano e i New York Voices - Il Discorso
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Dal 3 al 12 maggio Ravenna Jazz tra i cui protagonisti spiccano Massimo Ranieri, Paolo Fresu, Richard Galliano e i New York Voices. 46a Edizione Ravenna, 3-12 Maggio 2019 Ravenna Jazz 2019 sarà un festival dei contrasti: estetici (con la musica improvvisata chiamata a interagire con i suoni popolari e le musiche commerciali) e formali (si spazierà dai concerti in solo all’orchestra di 250 elementi). Il festival ravennate raggiunge la quarantaseiesima edizione, caratterizzata da una programmazione ad ampio raggio: ben dieci giorni di musica, dal 3 al 12 maggio, con concerti diffusi su tutto il territorio cittadino. Al Teatro Alighieri saranno riservati gli artisti di ampia notorietà (Massimo Ranieri, Paolo Fresu con Richard Galliano e Jan Lundgren, i New York Voices) oltre alla colossale produzione “Pazzi di Jazz” Young Project (con ben 250 baby musicisti sopra i quali svetterà la tromba solista di Enrico Rava).
New York Voices (di Chris Carroll) Sotto il logo “Ravenna 46° Jazz Club” si ascolteranno proposte musicali ricercate e dalla forte caratterizzazione estetica, spesso di raro ascolto in Italia, ospitate in club e in piccoli teatri tra città e dintorni: Marc Ribot, Mark Lettieri, Yaron Herman, Rebekka Bakken, Yilian Cañizares, Lisa Manara. Tutti i pomeriggi, inoltre, i concerti ‘Aperitifs’ offriranno un ascolto ‘dissetante’ in attesa dei live serali. Ai chitarristi è invece rivolto il workshop di “Mister Jazz” tenuto da Mark Lettieri. Ravenna Jazz è organizzato da Jazz Network con la collaborazione degli Assessorati alla Cultura del Comune di Ravenna e della Regione Emilia-Romagna, con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori.
Richard Galliano (di Dario Furlan) Palcoscenico per le star Sul palcoscenico del Teatro Alighieri, dove sfileranno i big del cartellone, il jazz affronterà le sfide lanciategli dalla musica pop, dal folclore di varie latitudini, dalla classica, oltre che dalle varie declinazioni della black music. Il 5 maggio, Massimo Ranieri, col suo “Malìa napoletana”,rivisiterà in chiave jazz i grandi classici della canzone napoletana. La Napoli by night del secondo dopoguerra rivivrà in questo incontro al vertice tra una delle voci più iconiche del nostro pop e un supergruppo con alcuni dei nomi più prestigiosi del jazz nazionale:Enrico Rava, Stefano Di Battista, Rita Marcotulli, Riccardo Fioravanti, Stefano Bagnoli. Paolo Fresu, Richard Galliano e Jan Lundgren fanno confluire
nel progetto “Mare Nostrum” letradizioni musicali dei loro paesi d’origine: i suoni del Mediterraneo, la canzone francese, il folclore svedese. “Mare Nostrum” è un jazz al passo coi tempi, dagli ampi orizzonti stilistici e dallo spiccato contenuto emozionale: lo si ascolterà l’11 maggio. Mare Nostrum: Paolo Fresu-Galliano-Lundgren Mare Nostrum (di Steven Haberland) Il 12 maggio, con i New York Voices, Ravenna Jazz completa la sua panoramica sui gruppi vocali più celebri in attività (dopo le presenze dei Take Six e i Manhattan Transfer). L’amalgama degli stili è quanto mai enciclopedico: bop in versione vocalese, classici del jazz e del pop, musica brasiliana, classica e rhythm & blues trovano un comune denominatore nelle armonie canore elaborate e gli interventi solistici di grande effetto. Ci sarà invece una colonna portante della storia del jazz, Duke Ellington, al centro del programma della produzione
originale “Pazzi di Jazz” Young Project, uno spettacolo debordante che sfida ogni razionalità con la sua immensa massa corale e orchestrale di ben 250 giovanissimi esecutori. Il 6 maggio, i baby musicisti saranno affidati alle cure dei grandi artisti che li hanno preparati nel corso di mesi nell’ambito del progetto didattico “Pazzi di Jazz”: Enrico Rava (tromba solista), Mauro Ottolini (direzione e trombone solista), Alien Dee (direzione e beatboxing), Tommaso Vittorini (direzione). Jazz club… ad alta gradazione Si fa sempre più alta la temperatura dei concerti che si tengono nei club e nei piccoli teatri di Ravenna, tra città e circondario: la sezione “Ravenna 46° Jazz Club” riempie le serate lasciate libere dai grandi live all’Alighieri con una programmazione fatta di piccoli e spesso insoliti gioielli musicali. Cosa evidente sin dal concerto che inaugurerà Ravenna Jazz 2019: il solo del chitarrista Marc Ribot, guru della scena avanguardistica downtown di New York grazie alle sue frequentazioni altolocate (Elvis Costello, Tom Waits…) e a una innata capacità di tenere l’ascoltatore col fiato sospeso in attesa del dipanarsi degli eventi sonori, tra mistero e sorpresa (3 maggio, Bronson di Madonna dell’Albero). L’inizio del festival sarà scolpito a colpi di plettro: dopo Marc Ribot arriverà un altro chitarrista statunitense, Mark Lettieri. Proveniente dalla galassia degli Snarky Puppy, coi quali suona sin dal 2008, Lettieri sarà protagonista a tempo pieno il 4 maggio al Cisim di Lido Adriano: nel pomeriggio come docente dello storico workshop“Mister Jazz”, la sera in concerto col suo progetto “Things of That Nature”, un power trio tra funk e rock duro. Con il quintetto della cantante norvegese Rebekka Bakken ci si sintonizza su ben diverse frequenze musicali: il jazz si tinge di folk e di pop, con una forte impronta cantautorale e una
patina sonora che conferisce al tutto un’irresistibile atmosfera rétro (7 maggio, Teatro Socjale di Piangipane). L’8 maggio si ritorna al Cisim con il trio del pianista franco-israeliano Yaron Herman: il suo “Songs of the Degrees” si preannuncia come il ritorno al jazz puro di un artista che ha catapultato il pianismo jazz basato sull’interplay in una dimensione futuristica, aggiornandone il linguaggio alle esperienze stilistiche dell’epoca interattiva del 2.0. Yaron Herman Il 9 maggio al Mama’s Club spazio alla musica a km 0: sul
palco salirà il quartetto della cantante imolese Lisa Manara, con in più l’aggiunta solistica del sassofonista Alessandro Scala. Voce potente e graffiante, nutrita di blues e soul, con “L’urlo dell’africanità” la Manara aggiunge una nota afro al suo repertorio. Uno spettacolo dalla forte valenza rituale, ricco di contrasti espressivi e sostenuto da una presenza scenica abbagliante, sarà quello che avrà come protagonista la violinista e cantante cubana Yilian Cañizares. Il 10 maggio al Teatro Socjale col suo “Invocación” la Cañizares porrà sullo stesso piano le pronunce della musica cubana, jazz e classica, dando vita a un raro equilibrio tra i generi colti e popolari. Concerti ‘Aperitifs’ Nella dimensione informale dell’ora dell’aperitivo, nei locali di tendenza del centro cittadino ma anche al Museo d’Arte della Città di Ravenna, si terranno ogni giorno i concerti ‘Aperitifs’: dieci appuntamenti, tutti a ingresso gratuito e caratterizzati dalla formula dell’esibizione in solo. Sarà proprio il MAR Museo d’Arte della Città di Ravenna a ospitare, il 3 maggio, l’Aperitif inaugurale con il sassofonista Fabio Petretti e il suo “Trip of Melody”,tour musicale attraverso canzoni di varia provenienza. Il 4 maggio si brinderà in musica alFresco Cocktails & Tapas con la cantante e multistrumentista Eloisa Atti e le canzoni pop underground del suo “Walking the Edges”. Il 5, il chitarrista e cantante Paul Venturi porterà la sua “Solo Blues Experience” al Cairoli, tra melodie del Mississippi e sonorità meticcie. Il repertorio degli standard sarà rivisitato in maniera originale in “Standards My Way”dal chitarrista Marco Bovi, il 6 all’Albergo Ristorante Cantina Cappello. Le “Note di viaggio” delfisarmonicista Massimo Tagliata sono un percorso dal tango al jazz, passando per altri generi che hanno influenzato il celebre ritmo da ballo argentino (il 7 al Caffè del Ponte Marino). Il chitarrista e cantante Massimiliano
‘Moro’ Morini col suo “Forlì, England” farà capire come ha fatto a conquistareun posto onorario nel pantheon degli eccentrici del pop inglese (l’8 al Fresco Cocktails & Tapas). L’iconoclasta, ironico, irriverente “Piano Punk Cabaret” del cantante e pianista Giacomo Toni è ormai una presenza immancabile agli ‘Aperitifs’ (il 9 al Cabiria wine bar). Alessandro Scala in “Sax for Porter” affronterà le immortali melodie di Cole Porter a tutto tenore (il 10 a Casa Spadoni). In “Make Me a Pallet on Your Floor”, il multistrumentista e cantante Enrico Farnedi si sofferma sulle canzoni della Grande Depressione statunitense degli anni successivi al 1929 (l’11 al Fellini Scalino Cinque). L’ultimo calice con musica sarà il 12 al Grand Italia lounge bar con “La voce oltre i confini”, un viaggio tra alcune hit del soul e del pop assieme alla cantante e multistrumentista Lisa Manara. PROGRAMMA Venerdì 3 maggio Madonna dell’Albero (RA), Bronson, ore 21:30 “Ravenna 46° Jazz Club” MARC RIBOT SOLO Marc Ribot – chitarra Sabato 4 maggio Lido Adriano (RA), Cisim, ore 15:30-17:30 “Mister Jazz” WORKSHOP di chitarra con MARK LETTIERI (Snarky Puppy)
Sabato 4 maggio Lido Adriano (RA), Cisim, ore 21:30 “Ravenna 46° Jazz Club” MARK LETTIERI “Things of That Nature” Mark Lettieri – chitarra; Wes Stephenson – basso elettrico; Jason ‘JT’ Thomas – batteria Domenica 5 maggio Ravenna, Teatro Alighieri, ore 21:00 MASSIMO RANIERI “Malìa napoletana” Massimo Ranieri – voce; Enrico Rava – tromba, flicorno; Stefano Di Battista – sax alto, sax soprano; Rita Marcotulli – pianoforte; Riccardo Fioravanti – contrabbasso; Stefano Bagnoli – batteria Lunedì 6 maggio Ravenna, Teatro Alighieri, ore 21:00 “Pazzi di Jazz” Young Project ORCHESTRA DEI GIOVANI, ORCHESTRA DON MINZONI, ORCHESTRA MONTANARI, CORO SWING KIDS & CORO TEEN VOICES 250 giovanissimi diretti da Tommaso Vittorini, Mauro Ottolini & Alien Dee
special guests ENRICO RAVA, MAURO OTTOLINI & ALIEN DEE “Take the A Train” Omaggio a Duke Ellington nei 120 anni dalla nascita Serata finale del progetto “Pazzi di Jazz” dedicata a Carlo Bubani Con il sostegno del Comune di Ravenna Con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna – MIUR produzione originale – ingresso libero Martedì 7 maggio Piangipane (RA), Teatro Socjale, ore 21:30 “Ravenna 46° Jazz Club” REBEKKA BAKKEN QUINTET “Things You Leave Behind” Rebekka Bakken – voce, pianoforte; Johan Lindström – chitarra; Eirik Tovsrud Knutsen – tastiere; Jonny Sjo – basso elettrico; Rune Arnesen – batteria Mercoledì 8 maggio Lido Adriano (RA), Cisim, ore 21:30 “Ravenna 46° Jazz Club” YARON HERMAN “Songs of the Degrees” Yaron Herman – pianoforte; Sam Minaie – contrabbasso; Ziv Ravitz – batteria
Giovedì 9 maggio Ravenna, Mama’s Club, ore 21:30 “Ravenna 46° Jazz Club” LISA MANARA QUARTET + special guest ALESSANDRO SCALA “L’urlo dell’africanità” Lisa Manara – voce; Aldo Betto – chitarra; Federico Squassabia – Fender Rhodes, synth bass; Youssef Ait Bouazza – batteria; Alessandro Scala – sassofoni Venerdì 10 maggio Piangipane (RA), Teatro Socjale, ore 21:30 “Ravenna 46° Jazz Club” YILIAN CAÑIZARES “Invocación” Yilian Cañizares – violino, voce; Daniel Stawinski – pianoforte; Childo Tomas – basso elettrico; Cyril Regamey – batteria, percussioni Sabato 11 maggio Ravenna, Teatro Alighieri, ore 21:00 PAOLO FRESU / RICHARD GALLIANO / JAN LUNDGREN “Mare Nostrum”
Paolo Fresu – tromba, flicorno, effetti; Richard Galliano – fisarmonica, accordina; Jan Lundgren – pianoforte Concerto dedicato a Franco Manzecchi, grande batterista jazz ravennate, a 40 anni dalla scomparsa Domenica 12 maggio Ravenna, Teatro Alighieri, ore 21:00 NEW YORK VOICES Peter Eldridge, Darmon Meader, Kim Nazarian, Lauren Kinhan – voci; Christian von Kaphengst – contrabbasso; Claus-Dieter Bandorf – pianoforte; Gabriel Hahn – batteria RAVENNA JAZZ APERITIFS ingresso libero Venerdì 3 maggio MAR Museo d’Arte della città di Ravenna Aperitif ore 18:30 Fabio Petretti “Trip of Melody” sax tenore, sax soprano Sabato 4 maggio Fresco Cocktails & Tapas
Aperitif ore 18:30 Eloisa Atti “Walking the Edges” voce, ukulele, concertina, tastiera Domenica 5 maggio Al Cairoli Aperitif ore 18:30 Paul Venturi “Solo Blues Experience” chitarra, voce Lunedì 6 maggio Albergo Ristorante Cantina Cappello Aperitif ore 18:30 Marco Bovi “Standards My Way” chitarra Martedì 7 maggio Caffè del Ponte Marino Aperitif ore 18:30 Massimo Tagliata “Note di viaggio: dal tango al jazz” fisarmonica
Mercoledì 8 maggio Fresco Cocktails & Tapas Aperitif ore 18:30 Massimiliano ‘Moro’ Morini “Forlì, England” chitarra, voce Giovedì 9 maggio Cabiria wine bar Aperitif ore 18:30 Giacomo Toni “Piano Punk Cabaret” piano, voce Venerdì 10 maggio Casa Spadoni Aperitif ore 18:30 Alessandro Scala “Sax for Porter” sax tenore Sabato 11 maggio Fellini Scalino Cinque Aperitif ore 18:30 Enrico Farnedi
“Make Me a Pallet on Your Floor” Canzoni della Grande Depressione ukulele, cornetta, voce Domenica 12 maggio Grand Italia lounge bar Aperitif ore 18:30 Lisa Manara “La voce oltre i confini” voce, chitarra, tastiera Informazioni Jazz Network, tel. 0544 405666, fax 0544 405656, email: info@jazznetwork.it website: www.ravennajazz.org – www.crossroads-it.org – www.erjn.it Neo Rauch, Rosa Loy La Torre
Apre al pubblico la Fondazione Coppola con una mostra di due artisti internazionali La Fondazione Coppola è lieta di annunciare l’apertura della propria sede espositiva presso il Torrione di Vicenza, con la mostra La Torre, curata da Davide Ferri: la prima personale in Italia degli artisti Neo Rauch (Lipsia, 1960) e Rosa Loy (Zwickau, 1958). Il progetto nasce per volontà del mecenate e imprenditore Antonio Coppola, che ha acquistato e donato il Torrione medievale al Comune di Vicenza in cambio di un usufrutto di trent’anni, l’ha sottoposto a un meticoloso lavoro di restauro a cura dello studio UP3 Architetti Associati, sotto l’attenta supervisione della Soprintendenza, restituendo alla città un bene pubblico diventato oggi un polo per l’arte contemporanea. La prima mostra, che presenterà una serie di opere inedite, tra dipinti e disegni, di Neo Rauch e Rosa Loy, appositamente pensate per gli spazi del Torrione, rappresenta la possibilità di avvicinarsi al lavoro di due figure chiave della scena della pittura internazionale degli ultimi decenni. La loro esperienza è fortemente legata alla città di Lipsia, dove, dall’inizio del Novecento fino agli anni Duemila, è andato formulandosi un linguaggio figurativo che ha formato un’importante scuola di pittura (la scuola di Lipsia,
appunto) che ha coinvolto diverse generazioni di artisti tedeschi. Neo Rauch, in particolare, ha rivestito un ruolo cruciale negli anni immediatamente successivi alla fine dell’ex DDR: figura di raccordo tra diverse generazioni di artisti, punto di riferimento per i pittori che hanno fatto parte della Nuova Scuola di Lipsia, l’artista ha saputo rielaborare il suo linguaggio figurativo attraverso la contaminazione di diverse culture: le illustrazioni dei manifesti di propaganda della Germania Est, la cultura Pop, il realismo energetico e nervoso di artisti come Max Beckmann e Otto Dix, le prospettive allucinate e la concitazione narrativa dei grandi teleri di maestri rinascimentali come Tintoretto e Rubens. Ogni dipinto di Neo Rauch è basato sull’incontro e sulla giustapposizione (e infine sul collasso) di motivi e nuclei narrativi differenti, con figure che possono sdoppiarsi e moltiplicarsi all’interno della stessa immagine e bruschi cambiamenti atmosferici e temporali. Il risultato di questa convulsa sovrapposizione sono immagini solo apparentemente illustrative, scomposte e basate su episodi autonomi e spesso contrastanti e percorse da continue variazioni prospettiche e sproporzioni. I dipinti di Neo Rauch sono dunque vere e proprie mappe di forze, in cui ogni elemento rappresenta lo snodo di una partitura energetica e visionaria più che di una narrazione coerente e organica. Apparentemente più disteso (e aperto alla possibilità di abbandoni lirici), ma altrettanto
onirico e ambiguo, è il linguaggio figurativo di Rosa Loy: al centro dei suoi dipinti c’è sempre la figura del doppio femminile e del Doppelgänger, e la relazione enigmatica – e spesso sordidamente violenta – tra due figure che si muovono all’interno di un paesaggio intimo e famigliare, dentro una casa o un giardino. Come i dipinti di Neo Rauch anche quelli di Rosa Loy invitano lo spettatore a confrontarsi con immagini archetipiche – dense di implicazioni psicanalitiche – il cui significato è continuamente rilanciato dalla giustapposizione di dettagli ed elementi potenzialmente “sintomatici” e da una “costruzione ellittica e priva di nuclei stabili”: una dimensione illustrativa a cui fa da contraltare un’imprendibilità del racconto come avviene nella tradizione surrealista. La mostra – il cui titolo, La Torre, è naturalmente un richiamo all’edificio e alla sua potenza simbolica – si articola lungo i sei piani del complesso medievale come proposta di dialogo tra le opere dei due artisti, fino a un confronto ravvicinato tra le due poetiche, e percorso di progressione (dello spettatore) verso l’alto, verso l’ultimo piano da cui la vista sulla città, a trecentosessanta gradi, si può afferrare in stretta relazione con le opere esposte. La figura della torre come elemento evocativo e rimando al racconto, ad una possibile narrazione, inoltre, appare in molti dipinti di Neo Rauch, magari in secondo piano, e funge da richiamo a quell’immaginario popolare e fiabesco che da sempre alimenta le visioni dell’artista. La mostra è patrocinata dal Comune di Vicenza e dal Consolato Generale della Repubblica Federale di Germania e si potrà visitare dal 5
maggio al 31 agosto, da mercoledì a domenica, con orario continuato dalle 11.00 alle 18.00. È consigliabile prenotare in anticipo la visita in quanto la particolare conformazione architettonica del Torrione pone limiti di accesso Fondazione Coppola Corso Palladio 1, 36100 Vicenza Date mostra 5 maggio – 31 agosto 2019 Press preview 3 maggio, ore 12.00 La mostra aprirà al pubblico dal 5 maggio accessi limitati | prenotazione obbligatoria info@fondazionecoppola.org | T. 0444 043272 Ingresso 5,00 € Gratuito fino ai 18 anni di età Orari mercoledì-domenica, ore 11.00-18.00 TEDESCHI TRUCKS BAND – Il super gruppo rock e blues americano domani in concerto a Trieste TEDESCHI TRUCKS BAND 18 aprile 2019, inizio ore 20.30 TRIESTE, Politeama Rossetti Dopo il successo milanese dello scorso anno, la Tedeschi Trucks Band, guidata sapientemente da Susan Tedeschi e Derek
Trucks, torna dal vivo in Italia per due esclusive date italiane. Dopo il debutto milanese, la band sarà protagonista dell’unico concerto nel Nordest Italia, al Politeama Rossetti di Trieste, domani, giovedì 18 aprile alle 20.30, per quello che si annuncia già come uno degli appuntamenti musicali più interessanti della prossima stagione. Gli ultimi biglietti per l’evento, organizzato da Zenit srl, in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia, il Politeama Rossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Barley Arts e Pordenone Blues Festival, saranno in vendita alle biglietterie del Politeama Rossetti prima del concerto. Per tutte le informazioni visitare il sitowww.azalea.it . Sin dalla sua formazione nel 2010, la Tedeschi Trucks Band, con i suoi 12 membri, gode di un’ottima reputazione e della fama di essere una delle migliori band dal vivo attualmente in circolazione in tutto panorama musicale internazionale. Abbracciando l’improvvisazione oltre le convenzioni, il collettivo sfida ogni genere e si spinge con enorme potenziale fino ad esplorare qualsiasi territorio musicale. Così il loro repertorio comprende brani originali e perfino musiche che provengono da sentieri diversi: da Miles Davis a George Jones, da Joe Cocker fino a Nina Simone. Le abilità chitarristiche di Derek Trucks e la voce inconfondibile di Susan Tedeschi brillano, ma non oscurano l’incredibile classe dei musicisti di prim’ordine con i quali dividono il palco. L’ultima registrazione film/audio dal vivo, “Live From The Fox Oakland” è stata nominata al Grammy nel 2018 e segna un punto di non ritorno nel percorso inarrestabile di Susan e Derek. La discografia della rock, blues e soul band americana conta tre album in studio: Revelator (2011), “Made up Mind” (2013) e “Let me get by” (2016). Due sono invece gli album live pubblicati dal gruppo, “Everybody’s Talkin’” (2012) e il già citato “Live from Fox Oakland” (2017). Proprio con il loro album di debutto, Relevator, la band ha vinto nell’ambito dei Grammy Awards 2012, il premio come “miglior album blues”. In pochi anni di attività la Tedeschi Trucks Band ha saputo
conquistare larghi consensi fra il pubblico di diversi paesi nel mondo, tra cui l’Italia, dove la loro popolarità è costantemente in ascesa. Forti di una grandissima qualità e ricercatezza delle performance dal vivo, la band è pronta ora a tornate a grande richiesta in Italia per due imperdibili appuntamenti, tra cui quello di Trieste, che saprà di certo richiamare molti appassionati anche da fuori regione e dalle vicine Austria, Slovenia e Croazia. CONSOLI, REI , EVA e l’icona mondiale del balkan GORAN BREGOVICnell’estate musicale di BIBIONE CARMEN CONSOLI + MARINA REI + EVA – 28 Giugno, INGRESSO LIBERO GORAN BREGOVIC – 3 luglio, INGRESSO LIBERO BIBIONE (VE), Piazzale Zenith – Spiaggia – Inizio dalle 20.00 Eva Due nuovi grandi eventi musicali arricchiranno l’estate
del Bibione Beach Live 2019, calendario di eventi che avrà luogo nel centro balneare in provincia di Venezia, a cavallo fra giugno e luglio. Dopo l’annuncio delle scorse settimane del concerto di J-ax + Articolo 31, in programma il 20 luglio (biglietti in vendita), ecco oggi quello di due nuovi appuntamenti, che saranno straordinariamente a ingresso libero. Il prossimo 28 giugno a salire sul palco della spiaggia antistante Piazzale Zenith saranno tre artiste simbolo della musica italiana al femminile: Carmen Consoli, Marina Rei e Eva Pevarello, tre concerti in uno per una serata di grande musica. Il 3 luglio sarà invece la volta di un grande concerto internazionale, quello dell’icona mondiale della musica balkan Goran Bregovic, accompagnato dalla fedelissima The Wedding and Funeral Band. La serata vedrà anche in apertura l’esibizione del gruppo rock soul May Day 28. Entrambe le serate, organizzate da Zenit srl, in collaborazione con il Comune di San Michele al Tagliamento e Bibione, inizieranno a partire dalle20.00. Tutte le info su www.azalea.it . Carmen Consoli Carmen Consoli, Marina Rei e Eva Pevarello saranno protagoniste a Bibione di un evento unico, tutto al femminile. Ad aprire la serata sarà Eva Pevarello, talento indiscutibile messosi in luce a X Factor, accompagnata dalla sua band.
Seguirà Marina Rei che, con l’eccezionale presenza di Paolo Benvegnù, rivisiterà in nuova chiave i brani del proprio repertorio. La serata vedrà il suo culmine con l’esibizione di Carmen Consoli. Carmen è stata la prima artista italiana a calcare il palco dello Stadio Olimpico di Roma, l’unica italiana a partecipare in Etiopia alle celebrazioni dell’anniversario della scomparsa di Bob Marley, si è esibita come headliner a Central Park, ha segnato 3 sold out di fila a New York, ha fondato una sua etichetta – la Narciso Record – si è ispirata a Verga e alla mitologia, ha portato nelle sue canzoni anche l’arabo e il francese, è stata la prima donna nella lunga storia del Club Tenco a vincere la Targa Tenco come Miglior Album dell’anno con “Elettra” e la prima donna Marina Rei investita del ruolo di Maestro Concertatore per il “Concertone della Notte della Taranta”, è stata nominata Goodwill Ambassador dell’Unicef e Ambasciatrice del “Telefono Rosa”, ha vinto il premio Amnesty Italia per “Mio zio”: la carriera di Carmen Consoli è costellata di primati. Compositore contemporaneo, musicista tradizionale o rock star, non ha dovuto scegliere – ha combinato tutto per inventare una musica che è allo stesso tempo universale e assolutamente sua.Goran Bregovic porta in sé il melting pot che prova a raccontare nel nuovo album. «Io sono di Sarajevo, sono nato su
una frontiera: l’unica dove si incontravano ortodossi, cattolici, ebrei e musulmani. Mio papà è cattolico, mia mamma è ortodossa, mia moglie è musulmana. E mi sento anche un po’ gitano, forse perché per mio padre, colonnello dell’esercito, era inaccettabile che facessi il musicista, un mestiere “da gitano”, come diceva lui». Pochi musicisti sono riusciti a sviluppare un’arte così varia, che combina insieme una così grande varietà di stili e tecniche senza perdere la propria identità. Un pezzo di Bregovic può essere riconosciuto al primissimo ascolto e sembra sempre diretto al mondo intero, senza distinzione di razza, sesso, età e religione. Il concerto in tour la prossima estate 2019, presenterà gran parte dell’ultimo disco “Three Letters from Sarajevo”, ma anche i grandi successi e le indimenticabili colonne sonore che lo hanno reso celebre. Per il tour estivo, Goran Bregovic sarà accompagnato dalla sua storica formazione “The Wedding and Funeral Band”. Ad impreziosire la serata ci sarà poi il support act in apertura del gruppo rock e blues May Day 28, che proporrà un mix di canzoni inedite, scritte e musicate dalla carismatica front girl Sara Serodine, e grandi successi della storia del rock. Aperture straordinarie in
occasione delle festività pasquali Pasqua e Pasquetta alla Grotta Nuova di Villanova Il 25 aprile è in programma il primo evento della stagione 2019 In occasione delle festività pasquali, la Grotta Nuova di Villanova resterà aperta al pubblico. Per le giornate di Pasqua, Pasquetta, 25 aprile e Primo Maggio, il percorso ipogeo sarà visitabile, con orario continuato, dalle 10 alle 18 (ultima visita ore 17.30). «A partire da quest’anno – spiega il presidente del Gruppo Esploratori e Lavoratori Grotte di Villanova (Gelgv) Mauro Pinosa-,sarà sempre possibile visitare la nuova sala didattica adibita anche a galleria fotografica storica, allestita dalle nostre brave guide, dove sono esposte tutte le testimonianze fotografiche della scoperta della Grotta Nuova. Per informazioni è possibile visitare il sito internet www.grottedivillanova.it». Il primo evento della stagione è in programma giovedì 25 aprile, quando sarà proposta l’escursione con i ragazzi di GO!BikeTour. Sarà possibile scoprire le bellezze paesaggistiche e sotterranee della zona abbinando una piacevole pedalata in e-bike alla visita sul percorso turistico ipogeo della Grotta Nuova. «L’obiettivo sarà conoscere e scoprire le bellezze naturalistiche e geologiche della Val Torre, del paese di Vigant e Villanova delle Grotte – assicurano Luca e Michele di GO!Bike Tour -. Una giornata all’insegna della natura incontaminata, dei panorami mozzafiato e delle escursioni sotto terra, per visitare le magnifiche grotte che danno il nome al paese, senza dimenticare di assaporare prodotti tipici nei locali della
zona. Sarà un’ottima occasione per visitare assieme un territorio, forse ancora poco conosciuto rispetto alla grande bellezza che offre». La partenza è prevista per le 10 dal parcheggio delle grotte. E’ possibile partecipare muniti di bicicletta propria oppure la si può noleggiare direttamente sul posto. Escursione su prenotazione. Per informazioni, costi e prenotazioni (anche delle biciclette) contattare Michele Presot al numero 320-0703790 oppure scrivere a info@gobiketour TEATRO VERDI PORDENONE: DOMANI IL CONCERTO DELLA CAMERATA DUCALE VERCELLI, Nel 1792 una carrozza diretta in Inghilterra lascia Parigi in preda ai tumulti rivoluzionari; a bordo c’è Giovan Battista Viotti violinista e compositore piemontese, protagonista della storia musicale europea, capace di influenzare la scuola francese. Alla riscoperta dell’opera di Viotti ha dedicato la propria ricerca Guido Rimonda, una delle personalità musicali più complete dell’odierno panorama violinistico italiano che arriverà al Teatro Verdi di Pordenone giovedì 18 aprile nelle vesti di maestro concertatore e violinista con l’orchestra Camerata Ducale Vercelli, e con la figlia giovane e promettente Giulia Rimonda. Porteranno un programma interamente dedicato al compositore piemontese nato a Fontanetto Po nel 1755 e morto a Londra nel 1824, e non poteva essere altrimenti perché Guido Rimonda da anni promuove la valorizzazione dell’opera intera di Viotti, fondando varie attività a lui dedicate, dall’istituzione della Camerata Ducale al Viotti Festival. Per Decca ha un esclusiva per il Progetto Viotti, ovvero la registrazione in 15 cd
dell’integrale per violino e orchestra. Nella vasta produzione di Viotti si ricordano soprattutto i concerti per violino e orchestra ma il Maestro fu anche un famoso virtuoso nelle capitali europee dell’epoca e un ricercato didatta. «È stato il padre dei violinisti moderni – spiega Rimonda – diede vita all’arco ancora oggi in uso; sviluppò la tecnica violinistica proponendo soluzioni inedite e di grande effetto che costituiranno gran parte dell’eredità passata a Paganini». L’appuntamento concertistico rientra negli abbonamenti Turchese, Fidelity Musica e Musica-Danza. I biglietti sono acquistabili online o in biglietteria da lunedì a giovedì dalle 16 alle 19. Un’ora prima del concerto sarà aperto anche il Bar Licinio nel foyer del primo piano, con caffè, drink e smart food (prenotazioni in biglietteria). La prima parte del concerto aprirà con il Duetto concertante per due violini in do minore con Giulia Rimondi violino concertante; Viotti compose in epoche diverse circa una cinquantina di Duetti, in cui si ritrova il “grande stile” viottiano, caratterizzati da cantabilità e dialogo tra violini, con momenti di intenso lirismo contrastati da passaggi drammatici e carichi di pathos. Seguirà la Meditazione in preghiera per violino e orchestra, composizione che risale al 1792 durante la fuga di Viotti che si consola tracciando faticosamente delle note su pochi fogli di musica. Chiuderà il primo tempo il Tema e variazioni in do maggiore per violino e orchestra, «una autentica scoperta giacché il tema conduttore è la celeberrima Marsigliese, che secondo la tradizione fu scritta nel 1792 a Strasburgo da Rouguet de Lisle, ma la data di composizione di questo Tema e variazioni viottiano è del 1781, è lecito dunque supporre che l’autore di questa musica
sia proprio Viotti» spiega Guido Rimonda nelle note di sala. Il secondo tempo riprenderà con il Concerto per violino e orchestra n. 24 in si minore, composto a Londra nel 1795, che si apre solennemente con un’atmosfera drammatica, nelle cui pagine si alternano virtuosismo e brillantezza. Chiude infine l’Allegretto tratto dal Concerto n. 25 in la minore per violino e orchestra, in cui Viotti impiega «le svariate tecniche di rielaborazione tematica per far riapparire più volte gli stessi disegni melodici» conclude Rimonda. Guido Rimonda ha esordito a tredici anni eseguendo le sonate di Arcangelo Corelli nello sceneggiato televisivo Rai Per Antonio Vivaldi di Alberto Basso dove interpretava la parte di Vivaldi fanciullo. Nel 1992 costituisce la Camerata Ducale e nel 1998, in stretta collaborazione con la città di Vercelli, è il fondatore del Viotti Festival, di cui è direttore musicale. Docente di violino presso il Conservatorio di Novara, è stato nominato Cavaliere della Repubblica Italiana per meriti artistici nel 2012. THE MAUSKOVIC DANCE BAND 24 aprile concerto al Teatro
Miela di Trieste Mercoledì 24 aprile al Teatro Miela saliranno sul palco i due fratelli olandesi Mauskovic con un bizzarro ed inebriante mix tropicale di afro beat anni ’70, cumbia colombiana e space disco che si combinano in un suono che sembra arrivare dalla no-wave newyorkese di gruppi come ESG e i Liquid Liquid. Il risultato è un vibrante ritmo ipnotico destinato alle frenetiche piste da ballo. Il batterista e polistrumentista Nicola Mauskovic, ha suonato e girato il mondo con la Jacco Gardner Band, gli Eerie Wanda, e ultimamente con la band psycho/turca Altın Gün (visti recentemente al Kino Šiška di Lubiana) Il nuovo progetto, The Mauskovic Dance Band, lo ha sviluppato in una direzione diversa: sperimentando per alcuni mesi con i suoi fratelli Donnie Mauskovic (voce, tastiere, effetti), Em Nix Mauskovic (chitarra, synth, percussioni) e Mano Mauskovic (basso), nel suo proprio home studio. È così nata la Dance Band utilizzando proprio il cognome di famiglia. Ben presto la band ha catturato l’attenzione del produttore della scena underground della nuova-cumbia Juan Hundred, che ha lasciato la sua casa nelle isole caraibiche, per aggiungersi alla band in veste di batterista e lasciare così Nicola libero di esprimersi con gli altri strumenti. Il gruppo trae ispirazione da diversi generi: principalmente stili afro- colombiani come champeta, palenque, cumbia e la cultura del picó sound system. La continua influenza dei vari producer della scena Afro-Disco e No- Wave della loro attuale base di Amsterdam ha portato un’ulteriore aggiunta alla band di drum machine e sintetizzatori vintage che si fondono senza fatica con ritmi afro-latini e riff di chitarra sdolcinati pcreare uno “strange sound”, contemporaneo ricco di influenze culturali. La Mauskovic Dance Band con il suo sound diretto ed ipnotico, ha in fondo un solo semplice obiettivo:
far ballare e divertire la gente. organizzazione: Bonawentura Ingresso € 15,00, riduzioni convenzionate € 12,00. Prevendita c/o biglietteria del teatro (tel. 0403477672) tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00. Franco Savio, un “solito ignoto” per promuovere il frico in televisione FRANCO SAVIO Il titolare dell’azienda di Bueriis ha partecipato alla popolare trasmissione di Rai Uno condotta dal celebre Amadeus Il frico friulano approda in televisione. Tutto questo grazie a Franco Savio, l’imprenditore che nel suo stabilimento di
Bueriis di Magnano in Riviera produce l’apprezzata specialità sia in versione croccante, sia in quella morbida, commercializzandola in Italia e all’estero. Franco è stato tra i protagonisti de “I Soliti Ignoti”, la trasmissione di Rai Uno condotta dal popolare Amadeus e in onda dopo il Tg1. Savio era uno degli “ignoti” che, nella puntata di martedì 16 aprile, il concorrente deve abbinare a una professione o ad altri indizi. «La produzione del programma mi ha contattato circa un mese fa – racconta l’imprenditore -, cercavano un produttore di frico. Ovviamente, la telefonata mi ha colto di sorpresa e all’inizio pensavo fosse uno scherzo». Detto, fatto ed è arrivata la richiesta di presentarsi negli studi Rai di Roma per la registrazione. Franco ammette di «non guardare la trasmissione, perché in quell’orario difficilmente sono a casa. Anche per questo, mi sono trovato un po’ spiazzato inizialmente, non sapevo come funzionasse. Poi, però, le cose sono filate abbastanza lisce». A Savio è stato chiesto un indizio come aiuto e la concorrente, anche per esclusione, è riuscita ad abbinarlo alla professione. «L’emozione era tanta – aggiunge il titolare dell’azienda friulana -, ma penso di essermela cavata. Mi ha colpito Amadeus, una persona a modo e tranquilla, oltre che molto professionale». La partecipazione dell’imprenditore a “I Soliti Ignoti” è stata anche l’occasione per far conoscere non la sua azienda (Franco non ha nemmeno detto il suo cognome), ma il prodotto: «Una trasmissione seguita da milioni di persone – conclude Savio – è una vetrina di primissimo piano tanto per il frico, quanto per il Friuli. Mi inorgoglisce aver fatto promozione indiretta al territorio e a uno dei suoi piatti più
rappresentativi e apprezzati». PUPKIN KABARETT a PASQUETTA TEATRO MIELA TRIESTE Lunedì 22 aprile ore 20.33 Teatro Miela PUPKIN KABARETT SHOW di Pasquetta “Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi, Pasquetta al Pupkin Kabarett”. Sembra essere questo il motto di quelli del Pupkin, che ce lo spiegano così: “Siamo la ‘band teatrale’ più scomposta della Venezia Giulia e lavoriamo anche quando gli altri fanno festa. Speriamo anche che qualcuno al governo lo noti e ci dia un permesso speciale per poter far festa tutti gli altri giorni, quando gli altri lavorano”. In realtà è quasi una loro tradizione. Negli anni gli attori del Pupkin hanno spesso sacrificato il loro pic-nic di Pasquetta per preparare uno dei loro scatenati show del lunedì. Idiosincrasia alle osmize e alle gite della seconda festività? “Non proprio”, ci dicono. “L’iniziativa è a tutela delle nostre famiglie. Vogliamo dire stupidaggini senza costringere i parenti ad ascoltarci con la scusa del pranzo. Se proprio ne sentono l’urgenza, possono venire a teatro compiendo una scelta libera e personale”. Poi però divengono quasi intimidatori: “E comunque consigliamo a tutti di non perdere la serata di Pasquetta. E’ un giorno festivo e così, a causa di nuove norme europee sul lavoro appena varate, probabilmente pioverà. Non avete proprio scuse.” Dal Miela si vocifera che durante l’intervallo dello spettacolo il pubblico potrà donare alla compagnia gli avanzi delle colombe e delle uova pasquali consumate in famiglia durante il pranzo del giorno precedente.
Oppure lanciarle direttamente sul palco durante lo spettacolo. In un caso o nell’altro verranno comunque consumate. Altri indiscrezioni o rumors, come dicono gli americani, preannunciano il ritorno sul palco dopo quasi un anno di Ivan Zerbinati. Chissà quale personaggio del suo infinito repertorio porterà sul palco il poliedrico attore emiliano, ormai naturalizzato triestino e autonominatosi ambasciatore ufficiale della Libera Repubblica delle Noghere. E’ anche annunciato un grande concorso a premi tra il pubblico. Pare che agli spettatori verrà offerto il privilegio di poter rispondere gratuitamente a dei quiz che non faranno entrare in alcuna graduatoria. Alcuni esempi: “Come ristruttureresti il Porto Vecchio avendo a disposizione solamente dei Lego?”. “Vanno fatte delle nuove piste ciclabili all’avanguardia nel bel mezzo del Golfo di Trieste? Se sì, con finanziamenti cinesi? Anche se questo volesse dire dover divenire il più grande centro mondiale di smistamento di salsa di soia?” La Niente Band in trio con il batterista Paolo Muscovi come ospite speciale allieterà la serata con musica non a richiesta. organizzazione: Bonawentura Ingresso € 10,00, ridotto soci Bonawentura, Alleanza 3.0 e under 26 € 8,00. Prevendita c/o biglietteria del teatro tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00 CON IL TRICOLORE FRANCESE PER NOTRE-DAME Anche questa sera la cupola della Cappella della Sindone sarà illuminata con il tricolore della bandiera francese, un modo
per manifestare la vicinanza dei Musei Reali di Torino alla Francia per l’incendio che la scorsa notte ha colpito la cattedrale di Notre-Dame. Un’azione dalla valenza doppiamente simbolica, se si pensa che la cappella progettata da Guarino Guarini è rinata quasi letteralmente dalle sue stesse ceneri, dopo essere stata gravemente danneggiata dal rogo nella notte tra l’11 e il 12 aprile del 1997. Dallo scorso settembre è stata restituita al mondo intero, dopo che i delicati lavori di restauro ne hanno permesso nuovamente l’agibilità, dimostrando così che vincere la sfida contro il fuoco è possibile. ———————————————————- MUSEI REALI TORINO www.museireali.beniculturali.it Orari I Musei Reali sono aperti dal martedì alla domenica dalle 8,30 alle 19,30 Ore 8,30: apertura biglietteria, Corte d’onore di Palazzo Reale, Giardini Ore 9: apertura Palazzo Reale e Armeria, Galleria Sabauda, Museo di Antichità La Biblioteca Reale è aperta da lunedì a venerdì dalle 8 alle 19, sabato dalle 8 alle 14. La Sala di lettura è aperta da lunedì a mercoledì dalle 8,15 alle 18,45, da giovedì a sabato dalle 8,15 alle 13,45.
Biglietti Musei Reali Torino Intero Euro 12 Ridotto Euro 6 (ragazzi dai 18 ai 25 anni). Gratuito per i minori 18 anni / insegnanti con scolaresche / guide turistiche / personale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali / membri ICOM / disabili e accompagnatori / possessori dell’Abbonamento Musei, della Torino+Piemonte Card e della Royal Card. L’ingresso per i visitatori over 65 è previsto secondo le tariffe ordinarie. Le mostre comprese nel biglietto di ingresso ai Musei Reali sono: – Ad acqua. Vedute e paesaggi di Bagetti: tra realtà e invenzione (fino al 1 maggio 2019) – Le armi e il potere: l’Arcangelo longobardo (fino all’11 maggio 2019) Altre mostre: Leonardo da Vinci. Disegnare il futuro (fino al 14 luglio 2019) Tutti i giorni da lunedì a domenica 9.00 – 19.00 (ultimo ingresso ore 18.00) – Biglietto intero: 15 Euro Ridotto: 10 Euro
Ingresso e orario biglietteria presso Palazzo Reale, Piazzetta Reale 1 dalle ore 8,30 fino alle ore 18. Informazioni +39 011 5211106 – e-mail: mr-to@beniculturali.it
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