Aidan Turner & Matilda De Angelis - RadiocorriereTv SETTIMANALE DELLA RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA
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RadiocorriereTv SETTIMANALE DELLA RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA numero 12 - anno 90 22 marzo 2021 Reg. Trib. n. 673 del 16 dicembre 1997 ©Fabio Lovino Aidan Turner & Matilda De Angelis
Nelle librerie LA COLPA e store digitali NON È NOSTRA Ce la faremo. Lo abbiamo urlato dai balconi, l’abbiamo scritto nei post sui nostri social. E invece non ce l’abbiamo fatta. Dopo un anno, siamo ancora chiusi in casa, bloccati nella nostra stessa vita e privati delle nostre libertà. Siamo stati capaci di convivere con il dolore convertendolo in forza, in capacità di reagire, ma non è bastato. Continuiamo a vivere un dramma quotidiano aspettando con Vita da strada ansia quei numeri serali diventati ormai nostri fedeli compagni e artefici di un sorriso o di una smorfia di dolore. Ci stiamo abituando a convivere con la mancanza di qualcuno a noi sempre caro, e anche chi abbiamo seduto accanto deve essere per forza a distanza, lontano. Siamo ormai allenati a soffrire e lo facciamo con un buon uso anche della ragione. La nostra sensibilità è tale che la ricerca della normalità è diventata una prova talmente tanto difficile, tanto snervante, che abbiamo smarrito la voglia di pensare. E quella di sognare è ormai riposta da tempo in un cassetto. I nostri sogni sono duri, irreali e difficili da realizzare. Certifichiamo i nostri tempi morti preoccupandoci di resistere, confidando solo su quella fortuna che non c’è, che non vediamo. Finirà tutto questo? Non lo sappiamo. Nessuno lo sa. Noi abbiamo ubbidito a quanto ci hanno chiesto di fare. Con difficoltà ci siamo calati in una realtà diversa, complicata, senza capire il come e il perché. Ci hanno detto tutto o ci hanno tenuto nascosto qualcosa? Non lo sapremo mai. Non ce lo diranno mai. E anche se la verità farà male una volta sola, le bugie resteranno per sempre. Buona settimana. Fabrizio Casinelli 4 TV RADIOCORRIERE 5
#MAESTRI SOMMARIO Le lezioni della settimana UN FRICCICO 31 NER CORE N. 12 22 MARZO 2021 Luca Manfredi offre ai lettori uno scorcio diverso, privato OSCAR e intimo di suo padre, nel Due nomination per il film volume edito da Rai Libri “Pinocchio” di Garrone, Costumi e Trucco e 36 VITA DA STRADA acconciatura 3 32 PLOT MACHINE SPORT Anteprima della puntata Beppe e Franco Baresi ROCCO LEONARDO CALCIO SCHIAVONE 42 52 I personaggi, la storia L’autore dei romanzi Antonio In diretta su Rai1 le tre e gli interpreti della serie Manzini, il protagonista Marco partite della nazionale evento di Rai1 Giallini e il regista Simone di Roberto Mancini per le CULTURA LE CLASSIFICHE Spada parlano del vicequestore qualificazioni ai Mondiali più amato del piccolo schermo DI RADIO MONITOR 14 28 L'arte, la musica, la storia, la danza, il teatro, i libri, la Tutto il meglio della 24 bellezza raccontati musica nazionale e dai canali Rai internazionale nelle classifiche di AirPlay LEONARDO DANTEDÌ SANREMO 2021 CHE CI FACCIO QUI 44 54 Martedì 23 marzo, in prima La Rai commemora "La musica è un miracolo, Da lunedì 22 marzo, serata su Rai1, la serie il Sommo Poeta. Tra non si deve fermare": Domenico Iannacone torna su evento diretta Dan Percival i numerosi appuntamenti intervista a Francesca Rai3 in seconda serata con DONNE e Alexis Sweet, co-prodotta di giovedì 25 marzo, la lettura Michielin, seconda sul podio quattro nuove puntate sulle MANFREDI 100 SULLA PAURA IN PRIMA LINEA CINEMA IN TV da Lux Vide e Sony Pictures di Roberto Benigni del Quinto con Fedez tracce della bellezza Television in collaborazione dell’Inferno in prima “Uno, nessuno, cento Nino”: Rai Il più atavico dei temi Intervista a Olimpia Del Maffeo, Una selezione dei film con Rai Fiction serata su Rai3 26 30 Documentari presenta un ritratto esplorato da cinque scrittori Dirigente Superiore della in programma privato e intenso dell’attore contemporanei di successo. Polizia di Stato e Direttore del sulle reti Rai 8 18 raccontato dal figlio Luca. Lunedì In anteprima esclusiva su Servizio Polizia Ferroviaria per 22 Marzo in prima serata su Rai2 RaiPlay dal 31 marzo il Lazio 56 34 38 48 MATILDA DE ANGELIS ESTER PANTANO “Da grande ammiratrice e “Sto abbracciando il mio MANFREDI 100 BASTA UN PLAY RAGAZZI ALMANACCO appassionata di Leonardo sogno”: intervista alla da Vinci è stato un orgoglio protagonista femminile della Lunedì 22 marzo una La Rai si racconta Tutte le novità del palinsesto Le storiche copertine interpretare la sua migliore serie Màkari, in onda in prima programmazione speciale in digitale Rai dedicato ai più piccoli del RadiocorriereTv amica”: intervista all’attrice serata su Rai1 su Rai Movie e Rai Premium. più promettente del Film e fiction per celebrare il 40 50 58 cinema italiano 20 centenario della nascita del grande attore 10 35 RADIOCORRIERETV DIRETTORE RESPONSABILE www.radiocorrieretv.rai.it Capo redattore Grafica SETTIMANALE DELLA RAI FABRIZIO CASINELLI www.raicom.rai.it Simonetta Faverio Vanessa Penelope RADIOTELEVISIONE ITALIANA Redazione - Rai www.ufficiostampa.rai.it Somalvico In redazione Reg. Trib. n. 673 del 16 dicembre 1997 Via Umberto Novaro 18 00195 ROMA Cinzia Geromino Antonella Colombo TUTTI I PROGRAMMI Numero 12 - anno 90 22 marzo 2021 Tel. 0633178213 Ivan Gabrielli Tiziana Iannarelli SONO DISPONIBILI SU RadiocorriereTv RadiocorriereTv radiocorrieretv
SERIE EVENTO A idan Turner, Matilda De Angelis, Giancarlo Gian- nini e Freddie Highmore sono i fiori all’occhiello del cast di “Leonardo”, la serie di Frank Spotnitz e Steve Thompson, diretta da Dan Percival e Alexis Sweet, co-prodotta da Lux Vide e Sony Pictures Television in collaborazione con Rai Fiction. Quattro prime serate, in prima visione su Rai1 dal 23 marzo, per raccontare Leo- nardo da Vinci: l’uomo e il geniale artista e inventore. “Per guardare il mondo attraverso gli occhi di Leonardo, il mio principio ispiratore è stato quello di rendere ogni aspetto della produzione il più autentico possibile – afferma il re- gista Dan Percival – dai paesaggi ai suoni, dai materiali alle tecniche, fino ai capelli unti e allo sporco sotto le unghie. Non volevo che ci accontentassimo di provare il mondo di Leonardo: dovevamo abitarlo”. Una produzione destinata al pubblico mondiale, una serie evento destinata a lasciare il segno. “Il nostro direttore della fotografia, Steve Lawes, ha scelto di ricorrere solo alla luce che Leonardo stesso avrebbe utilizzato per dipingere – prosegue Percival – luce solare e lunare per gli esterni, lume di candela e fuoco del camino per gli interni. Il nostro costumista, Alessandro Lai, ha creato un guardaroba spettacolare partendo unicamente dai modelli, dalle trame e dai tessuti dell’epoca. Anche lo scenografo, Domenico Sica, ha progettato set spettacolari per gli ambienti interni ed esterni, ricreando non solo le location più famose, come il refettorio di Santa Maria della Grazie, dove ancora ammiriamo l’Ultima Cena, ma tutte le strade, le piazze, i tuguri e i saloni dei palazzi del Rinasci- mento fiorentino e milanese”. La serie ha inizio con Leonar- do poco più che ventenne che lavora come apprendista nel- la bottega di Andrea Del Verrocchio a Firenze, dove incontra Caterina da Cremona, che posa come modella. Ogni episo- dio si concentra su una delle opere di Leonardo, alcune ra- dicate nella memoria collettiva, altre meno note al grande pubblico: non solo dipinti, ma anche invenzioni, macchine da guerra, grandi sculture in bronzo. Ogni episodio mette in luce la relazione tra vita e opera d’arte, tra la formazione Leonardo da Vinci come non l’ha mai raccontato nessuno. intellettuale e la complessità umana di un grande artista Martedì 23 marzo, in prima serata su Rai1, va in onda la serie come Leonardo. “Ciò che colpisce di più l’osservatore è l’at- diretta Dan Percival e Alexis Sweet, co-prodotta da Lux Vide tenzione maniacale di Leonardo per i dettagli – conclude e Sony Pictures Television in collaborazione con Rai Fiction il regista – il suo approccio al processo creativo era quello ©Fabio Lovino © Angelo Turetta di uno scienziato, che si trattasse di dissezionare un fiore o cogliere il movimento di un cavallo rampante. Testava e ritestava ogni nozione fino a scoprire una verità o una re- altà a cui aggrapparsi. L’immagine che emerge è quella di un uomo ossessivo, in perpetua tensione, totalmente votato alla ricerca, instancabile e sempre insoddisfatto”. 8 TV RADIOCORRIERE 9
MATILDA DE ANGELIS Occhi puntati su di lei, l’attrice più promettente del cinema italiano, molto richiesta anche all’e- stero e che ora, proprio come il suo film d’esordio a soli diciotto anni, corre più veloce del vento. «Da grande ammiratrice e appassionata di Leo- nardo da Vinci è stato un orgoglio interpretare la sua migliore amica. Spero sia un altro importante tassello del mio percorso professionale», raccon- ta a proposito della serie evento “Leonardo” C ome nel suo film d’esordio, anche la sua carriera sta andando “Veloce come il vento”... È vero, tutto sta correndo molto velocemente, ma io mi sento ancora all’inizio della mia car- riera, e penso sia un bene. Sono molto sincera nel dire che inizio solo ora a capire come funzionano davvero le cose. “Leonardo” è stata una sfida importante, perché per la prima volta ho avuto la possibilità di lavorare in maniera conscia e molto intensa con l’inglese. Da gran- de ammiratrice e appassionata di Leonardo da Vinci è stato un orgoglio interpretare la sua migliore amica. Spero sia un altro importante tassello del mio percorso professionale. Ancora ventenne Leonardo ha dovuto fare i conti con il proprio genio, la propria arte. Cosa pensa lei del talento e come lo coltiva? Il talento può essere un fardello, c’è anche chi ne ha troppo e non sa cosa farne. Se hai la fortuna di nascere con una particolare predisposizione, questo dono deve essere instradato nel verso giusto, un talento fine a se stesso non è niente, non funziona e rischia di perdersi nel nulla. È necessario trovare una strada perché questo possa trasformarsi in qualcosa di speciale e di unico. Come ha “instradato” il suo dono? Il primo passo è la consapevolezza. Quando a un cer- to punto ti rendi conto di avere in mano qualcosa, di armeggiare qualcosa di relativamente importante, è ©Fabio Lovino ©Angelo Turetta poi fondamentale avere al proprio fianco persone di cui fidarsi. In questo sono stata molto fortunata, posso contare anche su una famiglia molto presente, che mi ricorda quali sono i valori fondamentali. Ho sviluppato poi un mio gusto personale che mi spinge a fare delle 10 TV RADIOCORRIERE 11
©Fabio Lovino ©Angelo Turetta D all’apprendistato presso la bottega del Verroc- chio alla gloria della sua arte e del suo genio multiforme, l’esistenza di Leonardo da Vinci viene raccontata in questo romanzo tanto nel- le sue vicende private, quanto guardando alle incredibili scelte artistiche di un certo tipo, a rifiutare alcuni progetti restituire una o più sfaccettature di questa. La realtà non noi più accessibile perché siamo abituati a ca- opere che l’hanno reso famoso. E alle circostanze nasco- e a seguirne altri. Ci sono state volte in cui è stato proprio è oggettivabile, piuttosto una proiezione del nostro mon- pire quello che sentiamo, le arti visive sono più ste dietro questi lavori. L’amore e la sofferenza nella sua lampante che la mia scelta dovesse andare in una certa do interiore, il difficile è proprio riuscire a estrapolare un complesse da decifrare, devono arrivare in un particolare relazione con Caterina da Cremona, la solitu- direzione e, se è vero che ho accanto delle persone che concetto universale, fruibile per tutti, che a uno sguardo modo diverso dalle parole. dine, il complicato rapporto con il padre e con gli uomini mi aiutano e mi consigliano, tutto alla fine deve venire da sia chiaro, sia ovvio e soprattutto emozionante. di potere, che da sempre sono stati i suoi committenti, Nella vita cosa emoziona Matilda? sono al centro di una narrazione che si tinge di giallo dentro. Ecco perché è fondamentale studiare, non essere Ancora una volta le emozioni… Sarà banale, ma mi emoziona la verità, tutto con la morte di uno dei suoi protagonisti. La soluzione e solo in balia degli eventi, piuttosto sviluppare una consa- In giro c’è tanta arte, ma quante cose ci emozionano ve- quello che recepisco come autentico. Mi emo- il racconto del mistero dell’uomo Leonardo, sono affidati pevolezza, coltivare un senso estetico e critico. ramente? Quanti artisti sanno rappresentare la realtà e al ziono per cose molto semplici, come la vista alle memorie di un personaggio letterario, messer Ste- L’attore come un artigiano plasma la propria materia arti- tempo stesso renderla anche unica, universale, emozio- di bambini che giocano al parco o i cani che fano Giraldi, investigatore impegnato a risolvere il caso stica per un pubblico, che valore ha per lei questo mestiere? nante? È per questo che alla fine ce ne sono pochi, perché si inseguono, una coppia di anziani che cam- che coinvolge e rischia di mettere in pericolo la vita del È una responsabilità, me lo ricorda lo zio di Spiderman “da è un compito difficilissimo. Leonardo, per esempio, è stato mina tenendosi la mano. Penso sia importante grande artista. Ispirato all’omonima serie Tv, “Leonardo” è grandi poteri derivano grandi responsabilità” (sorride). Il capace di andare oltre ciò che vedeva, sapendo cogliere non andare sempre alla ricerca dell’assurdo o un romanzo storico dall’intreccio crime e dal ritmo bat- compito più arduo di un artista è spesso quello di maneg- l’anima delle persone e imprimere non solo un’immagine dell’impossibile, perché alla fine ciò che è più tente delle grandi narrazioni di suspance. Edito da Rai giare la realtà, perché alla fine l’arte è sempre uno spec- su tela, ma qualcosa di molto più profondo. Se un attore, reale, diretto, spesso è quello che rimane di Libri, è in vendita nelle librerie e negli store digitali dal chio della società in cui viviamo, si deve essere precisi nel un musicista, può contare su un linguaggio verbale, per più. 25 marzo. 12 TV RADIOCORRIERE 13
SERIE EVENTO Leonardo da Vinci incarna l’emblema dell’uomo rinasci- Stefano Giraldi è un rappresentante della legge a Mila- mentale: pittore, scultore, scienziato, inventore e ingegne- no: giovane, ambizioso e di talento. È totalmente dedito re. I suoi codici contengono invenzioni rivoluzionarie che al lavoro e vuole fare carriera, con ogni mezzo. Quando avrebbero richiesto quattro secoli per essere realizzate. un caso insolito arriva davanti al Podestà – Leonardo da Cresciuto in solitudine, Leonardo si tiene lontano da tutti. Vinci, il più famoso artista del suo tempo, è accusato di Tuttavia, è un osservatore attento che guarda il mondo e omicidio – Stefano pensa sia l’occasione giusta per farsi vede cose che gli altri non vedono. Prova una meraviglia notare, ma ben presto si accorge di lacune e incongruenze quasi infantile di fronte ai miracoli della creazione. Leo- nella ricostruzione dei fatti. Nel tempo che trascorre inter- nardo mira all’impossibile: la perfezione nell’arte. Le sue rogandolo, comincia a nutrire per lui un profondo rispetto. debolezze lo tormentano. La sua energia creativa esplo- de in modi e toni diversi ogni giorno, a volte controllata, dando vita a opere meravigliose, altre volte anarchica e vulcanica, rischiando di diventare autodistruttiva per l’ar- tista. Nonostante il suo talento, la perfezione gli sfugge. È inquieto, impaziente e spesso insoddisfatto. Dedica la vita al suo lavoro, a spese di chi gli sta accanto. Il giovane Leonardo da Vinci lavora come apprendista nel- la bottega di un artista conosciuto, Andrea del Verrocchio. Migliore amica di Leonardo, Caterina è diversa da qualsi- Verrocchio è un uomo che suscita timore e i suoi appren- asi altra donna l’artista abbia mai incontrato: nata povera disti lo adulano, ansiosi di colpirlo e fare carriera sotto ©Fabio Lovino © Angelo Turetta ma con uno spirito inquieto e indomabile, Caterina ha una la sua guida. Ma Verrocchio è un critico severo e non ha personalità che lo conquista. È sicura di sé, diretta, ma tempo per la mediocrità. All’inizio non considera molto il suo comportamento apparentemente deciso e sicuro il singolare, introverso Leonardo, ma quando l’aspirante cela una vulnerabilità e una sofferenza che solo Leonar- giovane artista salva una delle sue commissioni più diffi- do riesce a cogliere. C’è qualcosa nella sua bellezza che cili, Verrocchio è colpito dalla sua genialità e lo ingaggia Leonardo trova affascinante, ma indefinibile e ben presto subito per assisterlo a dipingere il famoso “Battesimo di ne diventa ossessionato. Caterina è lusingata e al tempo Cristo”. stesso irritata da quest’uomo così singolare. 14 TV RADIOCORRIERE 15
Il Reggente di Milano, Ludovico Sforza, è un uomo poten- te, affascinante e perspicace. La sua ricchezza e posizione gli procurano molti nemici, ma è un patrono delle arti e si presenta a Leonardo come un possibile mecenate. È profondamente orgoglioso e non è abituato ai rifiuti, ep- A pure può anche mostrarsi sorprendentemente gentile. Sa Milano, nel 1506, Leonardo da Vinci vie- essere persuasivo ed è abile nel manipolare gli altri in ne arrestato con l’accusa di avere avve- modo da ottenere ciò che vuole: il potere, la regalità e il lenato Caterina da Cremona. Dopo aver prestigio che vengono da un grande passato. Apprendista e amico intimo di Leonardo, Salaì, di straor- dichiarato la sua innocenza a Stefano dinaria bellezza, ha un fascino disarmante e un diabolico Giraldi, un giovane e talentuoso comandante alle senso dell’umorismo (da cui il soprannome, Salaì significa dipendenze del Podestà, Leonardo ricorda i suoi “diavoletto”). Pur essendo molto giovane, sa comprendere Bernardo Bembo, ambasciatore veneziano presso il Duca giorni da apprendista nella bottega di Andrea del le persone, ma può anche essere arrogante e invadente. di Milano, è attraente e possiede un fascino disarmante. Verrocchio, dove incontra per la prima volta la mo- C’è qualcosa in lui di istintivamente malizioso e giocoso Il suo carisma e la sua ricchezza sono notevoli. Caterina della Caterina da Cremona. Mentre il loro rapporto che deriva forse dalla vita che ha condotto per strada a è attratta dalla sua sicurezza e dal suo approccio diretto si fa via via più complesso, Leonardo si scontra Milano. Eppure è molto leale e solidale e farebbe qualun- e ne diventa l‘amante. Ma Bernardo non tarda a compren- con la difficoltà di permeare la sua arte di verità e que cosa per Leonardo. dere la profondità del legame che la unisce a Leonardo. incontra grandi ostacoli nella sua carriera artistica, Spinto dalla gelosia, impedisce a Caterina di frequentare finché Verrocchio non gli chiede di assisterlo nel- l’artista, ma si rende conto che per quanti sforzi possa fa- la realizzazione di un importante commissione “Il re, lei non lo amerà mai dello stesso amore. Battesimo di Cristo”. Stefano intanto, conquistato e confuso dalla personalità di Leonardo, giura di ot- tenere giustizia per il crimine di cui è imputato. Piero da Vinci è il padre di Leonardo. Assente dalla vita di Leonardo, Piero è rimasto indifferente al figlio, forse vergo- gnandosi della relazione avuta con la madre, una ragazza proveniente da una famiglia povera. Sembra anaffettivo e distante, ma in realtà cerca di aiutare il figlio, mandandolo nella bottega del Verrocchio e finanziando il suo appren- distato. Quando Leonardo verrà allontanato dalla bottega del maestro, gli procurerà la commissione di un dipinto e, a dispetto delle accuse di sodomia rivolte a suo figlio, garan- tisce per lui offrendogli i mezzi per eseguirlo . Tommaso è un uomo ambizioso, con una vena di gelosia che affiora quando si sente minacciato e che lo porta ad Sanseverino è il comandante militare, braccio destro di ©Fabio Lovino © Angelo Turetta agire in modo vendicativo. Tuttavia, è in grado di ammet- Ludovico Sforza a cui è profondamente fedele. Protegge tere i propri errori e porvi rimedio. Dopo aver lavorato per il Duca Reggente da qualsiasi minaccia alla sua sicurezza anni accanto a Leonardo, litiga con lui quando si accorge e punisce in fretta chiunque osi tradirlo. È intelligente e che è disposto a sacrificare la sicurezza di chi gli sta ac- spietato. Condivide la sete di potere di Ludovico, che con- canto, se questa compromette o mette in pericolo la sua sidera il duca legittimo di Milano, e farà qualsiasi cosa per arte, e lo abbandona. aiutarlo a conservare il potere. 16 TV RADIOCORRIERE 17
DANTEDÌ LA RAI COMMEMORA IL SOMMO POETA Canali radiofonici e televisivi, la piattaforma Rai- ricorrenza alla quale è dedicato lo spot della Direzione spazio al Dantedì anche in “Anni 20” su Rai2. Dedicati a Divina Commedia, e all’interpretazione che ne hanno fat- Creativa della Rai, in onda dal 17 marzo, e che attraversa Dante l’intera programmazione di Rai Storia e alcuni pro- to i grandi attori, anche al femminile. La sezione Lear- Play: il Servizio Pubblico dedica la programma- tutta la programmazione delle reti con approfondimenti, grammi di Rai5 (dettagli nelle pagine dei due canali). Ricca ning pubblica una Collezione dedicata alla vita di Dante zione di giovedì 25 marzo a Dante Alighieri documentari, pagine teatrali e musicali, letture e con ser- anche l’offerta di Rai Radio: tra i principali appuntamenti, Alighieri, ai luoghi in cui ha vissuto e alla lingua che ha a settecento anni dalla morte. Tra i prestigiosi vizi in tutti i Tg e Giornali Radio. Cuore dell’omaggio alle su Radio1 Giorgio Zanchini ospita il professor Alessandro contribuito a creare. “Dante in Scena”, propone una ricca appuntamenti in palinsesto, la lettura 19.15 su Rai1, è la diretta della Celebrazione dell’Anno Barbero a “Radio anch’io”, alle 7.30; su Radio2 “Caterpillar”, playlist di video in cui attori e personaggi noti si cimen- di Roberto Benigni del Quinto dell’Inferno Dantesco dal Salone dei Corazzieri al Quirinale: alla pre- alle 18, racconta Dante in chiave “M’illumino di meno” e tano nell'interpretazione della Divina Commedia. Sempre in prima serata su Rai3 senza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, “Back2back” lo fa ascoltare nelle parole dei cantautori; su alla Commedia sono ispirati il concerto Dante 700, con L e del Ministro della Cultura, Dario Franceschini, Roberto Radio3 “Fahrenheit” lo “rilegge” dalla narrativa alla sag- musiche di Thomas Adès e Franz Liszt, e il balletto Divina 'uomo, il poeta, il padre della lingua italiana. A Benigni legge un Canto della Divina Commedia. E lo stes- gistica, ai libri per ragazzi con il contributo di docenti e Commedia Ballo 1265, con una coreografia che coinvolge settecento anni dalla morte, in concomitanza con so Benigni è protagonista in prima serata su Rai3 con “Il studiosi. RaiPlay e Digital, dedicano a Dante Alighieri una 1000 persone in scena, fra cui gente comune. Infine, “Divi- il Dantedì, istituito nel 2020 dal Consiglio dei Quinto dell’Inferno” e la sua memorabile interpretazione, vera e propria “biblioteca”, con alcune collezioni, sfoglia- na Commedia - Vespri Danteschi” è il programma dedicato ministri, la Rai commemora Dante Alighieri. Una introdotta da Corrado Augias. E, sempre in prima serata, bili online, dedicate alla vita del poeta, all’esegesi della alla lettura per intero dei 100 canti dell'Opera. 18 TV RADIOCORRIERE 19
ESTER PANTANO STO ABBRACCIANDO IL MIO SOGNO ©Floriana Di Carlo L L’attrice siciliana, protagonista femminile a Sicilia, come fu con “La mossa del cavallo” di An- Ho amato lavorare, vivere e passeggiare in quella città che Il primo romanzo di Savatteri che ho letto è stato “I sici- drea Camilleri, torna a essere protagonista della sua è un luogo meraviglioso. Sei in una lingua di terra, hai il liani”, un tour de force dentro le nostre radici, i nostri usi, di “Màkari”, la serie di Rai1 tratta dai romanzi di vita professionale, come sta vivendo questo nuovo mare di fronte a te, alla tua sinistra, alla tua destra. Sei dentro tutto ciò che permea un piccolo semino che posso Gaetano Savatteri, si racconta al RadiocorriereTv: progetto? circondata. La Sicilia è una cosa immensa. essere io, che senza nemmeno essere troppo cosciente di «Suleima ha un bellissimo carattere, è giocosa, ha Da “La mossa del cavallo” a oggi c’è stato un grande cam- quello che ho dietro, quando arrivo a Roma sono ricono- Una terra carica di emozioni come la sua Suleima… biamento. Agli inizi temevo di rimanere intrappolata nella scibile da siciliana anche rimanendo in silenzio. I roman- un bel senso dell’umorismo e una grande aper- Lei è una giovane donna d’origini siciliane che va a studia- zi, quelli che hanno protagonista Saverio Lamanna, e non figura della “siciliana” mentre ora, in realtà, penso che la re a Firenze. Durante l’estate rientra in Sicilia per lavorare tura mentale. A un certo punto della serie saprà sicilianità sia solo un valore aggiunto. Il tempo mi ha dato solo quelli, sono giocosissimi, ci sono tanti elementi che, nel ristorante da Marilù, che si trova a Màkari. Lì incontra come accade con Camilleri, mi fanno sentire subito a casa. dimostrare tutta la sua maturità». A proposito spazio e modo di verificare che posso fare anche altro. Saverio. Suleima ha un bellissimo carattere, è giocosa, ha “Màkari” mi ha dato anche la possibilità, la ricchezza, di Che rapporto ha con l’ironia nel suo essere attrice e donna? del suo futuro, invece, aggiunge: «Se provo a un bel senso dell’umorismo e una grande apertura men- trascorrere quattro mesi a Trapani, paradiso terreste, e di Nel mio essere attrice ho avuto parecchia fortuna con i tale. A un certo punto della serie saprà dimostrare tutta la chiudere gli occhi, mi vedo serena, soddisfatta, vivere così il secondo periodo pandemico in quelle zone ruoli, ma ne vorrei sperimentare uno completamente co- sua maturità. libera di fare quello che voglio, non intrappolata splendide, dopo avere trascorso la prima fase a Roma, da mico. L’essere divertente mi corrisponde, anche a casa ho Com’è stato il suo incontro con la scrittura di Savatteri? sempre fatto ridere, ho fatto le imitazioni dei miei genito- sola nel mio monolocale con il cane. in qualcosa che non mi piace. Felice di qualsiasi Superati i primi provini, quando ancora conoscevo poco ri, degli amici. Ma anche di attori comici come Teresa Man- cosa possa arrivare» Lei è catanese, rapita da Trapani e dalla bellezza della Sicilia del progetto e del personaggio, mi dissero che avrei potu- nino, che amo tantissimo. Io campo di ironia, è una cosa occidentale… to approfondire leggendo i romanzi. E così corsi in libreria. siciliana, un po’ come per i napoletani e i romani. Abbiamo 20 TV RADIOCORRIERE 21
©Floriana Di Carlo ©Floriana Di Carlo sempre la battuta pronta. Ogni risposta non si limita mai a Come sta vivendo questo momento importante della sua car- La famiglia, la Sicilia. Le sue radici e i suoi principi sembrano nelle cose quotidiane, a volte rischia di essere destabi- essere secca, c’è sempre un gioco, un piccolo ricamino, una riera, confermato dal grande successo di pubblico e critica di ben saldi… lizzante. Mio papà mi ha insegnato a fare tutto, dall’oc- necessità di scambio e di interazione con l’altro. La nostra “Màkari”? Parte tutto da mia nonna, somala di Mogadiscio, grande cuparmi dell’auto all’idraulica. Ci vendono l’immagine del è una conversazione sempre profumata. Benissimo. Penso a quando sono partita dalla Sicilia per esempio di amore, di umanità, di interesse reale verso l’al- perenne senso di incompletezza, ma tu non puoi dipende- Roma per frequentare la scuola, penso ai miei genitori che tro. Lotto ogni giorno sul pressapochismo, quando parlo re da una persona che un giorno non ci sarà più. Bisogna Una catanese che imita un’attrice palermitana, mi tolga una mi davano man forte pur essendo spaventati, perché non con qualcuno mi spendo, ricordo tutto, anche del passan- andare avanti, proseguire tramite le cose che ti hanno la- curiosità e mi permetta una digressione, lei è per il partito erano sicuri che il mio obiettivo si sarebbe materializzato. te con il quale mi capita di confrontarmi. La mia fami- sciato quelle persone. dell’arancino o per quello dell’arancina? Oggi mi sento in transito tra quel sogno e la realtà. Con glia mi ha insegnato anche l’equilibrio tra il maschile e il Devo dire una cosa tremenda. Io non sono un’appassiona- questo sogno ci stiamo un po’ abbracciando. Credo che di- Come pensa e sogna il suo futuro? femminile, sempre prendendo le distanze dallo stereoti- ta di arancini. Però l’ho detto al maschile (ride fragorosa- penda tantissimo dal riconoscimento dei genitori, il fatto Sogno tanto in grande, altrimenti credo non sarei arriva- po dell’uomo siciliano che sottomette la donna. Quando mente). che i miei, finalmente, mi stiano riconoscendo in quanto ta a Roma, non avrei lasciato casa e le tante sicurezze. prendevo parte alle gare nazionali di ginnastica artistica attrice, mi sta dando la tara di ciò che sta accadendo. Mi Se provo a chiudere gli occhi, mi vedo serena, soddisfat- io e mia mamma partivamo da sole in macchina. Ed è sta- Quanto c’è di lei in Suleima? ta, libera di fare quello che voglio, non intrappolata in stanno guardando in modo diverso, quando torno a casa ta proprio mia mamma ad educarmi al non bisogno. Se Tanto, c’è la voglia di essere anche leggera, di avere una sono un’adulta, una persona che se la sta cavando da sola. qualcosa che non mi piace. Felice di qualsiasi cosa possa voglio stare con una persona è perché lo voglio davvero, vita spensierata, così come la necessità di darsi delle ri- Nei giorni scorsi mi ha scritto una mia compagnetta dell’a- arrivare. E poi mi immagino nomade, pronta ad assecon- è per scelta. sposte. C’è un grande senso di sé, di quello che si vuole silo, dicendo “io mamma e nonna siamo orgogliosissime dare in ogni momento quello che sta succedendo dentro essere, di quello che si vuole vivere. Del fatto di voler vi- di te”, ecco questo mi ha dato una grande emozione, così Non facile in una società che talvolta dice l’opposto… di me anche a livello emotivo. Non voglio prendere mai vere bene, di cercare di risolvere ciò che è risolvibile, di come mi emoziono nel vedere che tante persone mi dedi- La società ci porta a dire: “ho bisogno di te”. Il fatto che nulla come definitivo, ma vivere tutto come una scelta del non lasciarlo sospeso. cano un pensiero, mi scrivono. non abbia bisogno di qualcuno per vivere, tecnicamente, momento. 22 TV RADIOCORRIERE 23
SERIE TV ROCCO CI PIACE COSÌ L’autore dei romanzi Antonio Manzini, liziotto o le amicizie discutibili. Rocco è fuori dagli schemi mai visto tanto felice, tranne in alcuni momenti con gli televisiva, loro non sono mestieranti. Guardando le punta- il protagonista Marco Giallini e il regista Simone e ha un senso della giustizia e dell'etica tutto suo, non amici. Rocco è un po’ vittima di Dio. te si vede l’amore che ci mettono. sempre coincidente con la legge. È un uomo complesso, Spada parlano del vicequestore più amato SPADA: Nella sua depressione è sempre un po’ innamora- SPADA: Io e Marco sappiamo quello che succede sul set malinconico, che ci permette di riflettere su temi impor- del piccolo schermo. Mercoledì 24 marzo, in to, vive molto le cose e le persone. Forse un giorno incon- e sono contento quando Antonio ritrova le sue atmosfe- tanti. Antonio Manzini è un autore di tali generosità e ta- prima serata su Rai2, la seconda e ultima re nella visione della serie, quelle stesse atmosfere che lento che non ho mai incontrato difficoltà. trerà l’amore, anche se non credo che potrà essere l’amore puntata della quarta stagione MANZINI: È bello raccontare anche gli altri personaggi, avevano ispirato le pagine dei romanzi. Sono soddisfatto felice a dargli una condizione di serenità. Non è quello hanno comunque una loro vita, i loro amori. Confesso che quando Marco e Antonio sono felici di quello che vedono. che Rocco Schiavone cerca. Lui vuole gli amori passionali, R vorrei scrivere un libro di Rocco Schiavone senza omici- GIALLINI: Fuor di retorica quel che dice Antonio mi basta. tumultuosi. OCCO SCHIAVONE E IL SUO MONDO dio. Grazie al regista Simone Spada e allo sceneggiatore Lui è un grande scrittore. Cerco di fare cose che mi faccia- SPADA: Rocco è un personaggio che non solo Maurizio Careddu siamo riusciti comunque a raccontare no battere il cuore. amo, ma che sento vicino come se fosse un fa- anche un po' degli altri. IL SET E L’AMICIZIA miliare. Sono sempre stato convinto che a di- MANZINI: Sul set non ci vado quasi mai, perché penso che AOSTA E LE MONTAGNE stinguerlo sia il suo cuore caldo e sofferto, in contrasto LA FELICITÀ E L’AMORE PER ROCCO SCHIA- durante le riprese non ci sia bisogno dell’autore. È meglio GIALLINI: Non vado mai in montagna, la famosa “aria fi- con l'ambiente che lo circonda, invernale e cupo. VONE che resti a casa a fare il suo mestiere, che è quello di scri- na” m’ammazza, ma Aosta città e gli aostani li amo. Ecco, GIALLINI: Non faccio fatica a interpretarlo, è quasi una GIALLINI: Penso che Rocco sia felice quando è da solo e pausa tra un ciak e l'altro. Mi trovo bene nei suoi panni quando pensa che debbano arrivare persone che lo fanno vere. Avere Simone e Marco è una benedizione, sono due le montagne amo guardarle da giù. Camminare sui monti tanto siamo simili, ovviamente togliendo la parte del po- stare bene. Ma solo quando lo pensa (sorride). Non l’ho artisti che raramente prestano il loro servizio alla fiction non è roba mia. 24 TV RADIOCORRIERE 25
Sicuramente “Cattive stelle”. E’ un brano che ho vo- Lanciatissimo su tutte le lutamente fatto uscire a gennaio per sperare in una piattaforme digitali, “Chiamami nuova era, come per ricordare che viviamo sotto stel- C per nome”, il brano cantato al le che non promettono nulla di buono. Viviamo però ome sta vivendo il dopo Sanremo? Festival in coppia con Fedez, è anche la preziosità dell’incontro e della condivisione. Molto bene perché è un momento di grande già certificato oro. «Il pezzo sta Ha in programma dei live. Cosa si aspetta dai prossimi gratitudine per me. A Sanremo io e Federico ci siamo dati tantissimo e abbiamo vissuto un so- piacendo moltissimo, non me lo mesi per la musica italiana dal vivo? gno che ci ha portato fortuna. Il pezzo sta piacendo mol- aspettavo, abbiamo vissuto un Mi auguro che dopo un anno di pandemia chi di do- tissimo e non me lo aspettavo, sono doppiamente grata. vere abbia capito come mettere in sicurezza tutti e sogno che ci ha portato fortuna» quindi in condizione di suonare. Ricordiamo che c’è Come ha accolto il secondo posto? dice Francesca Michielin, che nei stato un solo contagiato in tutti gli eventi dal vivo in Inaspettato. Per chi fa Sanremo, tornare è sempre difficile, giorni scorsi ha pubblicato il suo tutta l’estate. Spero di tornare live presto. soprattutto per chi si è classificato bene. Io ero già stata nuovo album sperimentale, in seconda, dopo gli Stadio, e rappresentai l’Italia all’Euro- Nelle sue canzoni ci sono quasi sempre l’amore nelle collaborazione con altri artisti, e vision. Decidendo di tornare, ho pensato che non sarei sue diverse letture, ma anche la natura e la libertà. Co- mai riuscita a salire sul podio. Eppure anche stavolta sono sta preparando i live per l’estate me sta vivendo questi elementi oggi? stata seconda e sono molto contenta. Sicuramente la pandemia ha rivoluzionato anche il mio modo di vivere. Dalla città mi sono spostata in Come avete iniziato a lavorare al brano “Chiamami per no- un paesino, più vicina alla natura per passeggiare e me” e quando? meditare. Anche la natura si è ripresa i suoi spazi Abbiamo iniziato durante l’estate per fare una esperienza e credo che il pianeta ne abbia beneficiato. Ad un nuova, ma poi ci siamo resi conto di quanto fosse potente anno dal primo lockdown, ritengo ogni luogo impor- questa canzone e con un messaggio importante visto l’an- tante e magico, perché permette di connetterti con no che stavamo vivendo. Lo abbiamo sviluppato, ottimiz- cose fondamentali. La città ti mette in contatto con zato, e dopo abbiamo deciso di presentarlo per il Festival. persone diverse, ma il paesino può essere un luogo ©Maurizio D'Avanzo Il video lo avete girato nei teatri più iconici di Milano. Perché dove poter elaborare e rilassarsi. Non è un rapporto li avete scelti? conflittuale, ma in comunione. Per noi il videoclip poteva essere un’occasione, non tanto Ha creato e conduce un podcast, “Maschiacci, per cosa per il testo, ma per fare luce sui lavoratori dello spetta- lottano le donne oggi?”, in cui, con l'aiuto di ospiti, si in- colo che sono fermi da più di un anno e per tutte quelle figure di cui nessuno parla, ma che sono fondamentali per terroga circa il ruolo della donna nella società odierna. il nostro lavoro. Perché ha sentito l’esigenza di affrontare questo tema e cosa è venuto fuori sin dalle prime battute? Il 13 marzo è uscito il suo nuovo album. Sicuramente un Credo ci sia molto bisogno di parlare di certe tema- grande messaggio la pubblicazione in un momento storico tiche perché viviamo in un momento storico in cui La musica è come questo per la musica… molte persone hanno il coraggio di essere se stesse E’ importante che la musica non si fermi perché è un gran- e di affrontare le cose in un certo modo. Credo che le de miracolo. Ho voluto portare avanti il mio progetto e donne, la categoria più discriminata del nostro Pae- continuare a raccontarlo. Credo che la musica sia impor- se, abbiano bisogno di prendere coraggio e di sentir- tante anche per affrontare tutto questo con più spensie- un miracolo, si unite alle altre donne. Ci vogliono sempre distan- ratezza, ovviamente quando possibile. ti, mentre insieme siamo una forza. Io credo anche Per ogni brano ha collaborato con altri artisti come Mane- molto nell’educazione dei bambini e dei giovani, che skin, Fabri Fibra, Gemitaiz, Shiva, Elisa e Dardust, Coma_Co- possono prendere consapevolezza dei soprusi che se, Takgi&Ketra e Fred de Palma, Max Gazzé, Carl Brave, subiscono. E’ giusto parlare di queste tematiche. Charlie Charles, Giorgio Poi. Un progetto sperimentale? Quali sono le sue passioni, oltre la musica? non si deve fermare Un progetto corale che celebra la collettività. E’ un disco La mia più grande passione è il cinema di cui sono che diventa un progetto eterogeneo, che esalta anche la una grandissima fan e sto soffrendo le sale chiuse ©Roberto Graziano Moro diversità, dove si incontrano tanti generi diversi. perché rappresentano un luogo di grande cultura. Se dovesse scegliere uno dei brani contenuti nel nuovo al- Adoro anche dipingere piastrelle a mano, mi rilassa bum, quale rappresenterebbe di più questo suo momento? e mi riconnette con me stessa. 26 TV RADIOCORRIERE 27
CALCIO Nelle librerie e store digitali GLI AZZURRI VERSO QATAR 2022 La nazionale di Roberto Mancini pronta al triplo appuntamento con le qualificazioni ai Mondiali. Si comincia con l’Irlanda del Nord giovedì 25 marzo a Parma L a corsa degli Azzurri che porta ai Mondiali del 2022 in Qatar passa dai teleschermi di Rai1 in prima sera- ta. I ragazzi di Mancini affronteranno, nei primi tre incontri di qualificazione l’Irlanda del Nord (gio- vedì 25 marzo a Parma), la Bulgaria (domenica 28 marzo a Sofia) e la Lituania (mercoledì 31 mar- zo a Vilnius). L’Italia, che fa parte del gruppo C, incontrerà invece la Svizzera il 5 settembre prossimo. Sabato 27 marzo a scendere in campo contro la Spagna saranno invece gli Azzurri Under 21 impegnati negli Europei 2021. Anche questa partita sarà trasmessa in diretta su Rai 1. 28 TV RADIOCORRIERE 29
CHE CI FACCIO QUI SERVIZIO PUBBLICO LA SETTIMANA Da lunedì 22 marzo, DEI #MAESTRI Domenico Iannacone Il programma di Edoardo Camurri è in onda da lunedì 22 a torna su Rai3 in venerdì 26 marzo alle 15.25 su Rai3 e alle 17.40 su Rai Storia seconda serata con quattro nuove puntate Le relazioni tra Italia e Stati Uniti e la Primavera del Botticelli. Sono i temi delle due lezioni che aprono la nuova settimana di “#maestri”, il programma di Rai Cultura condotto da Edoardo Camurri e realizzato all’interno della collaborazione tra Ministero dell’Istruzione e Rai, in on- da da lunedì 22 a venerdì 26 marzo alle 15.25 su Rai3 e alle 17.40 su Rai Storia. Ad analizzare le tappe dei rapporti che legano Italia e Usa è lo storico Umberto Gentiloni, docente di Storia contemporanea all'Università La Sapienza di Roma, mentre lo storico dell'arte Claudio Strinati illustra uno dei più grandi capolavori dell'arte rinascimentale. Martedì 23 marzo è la volta del meteorologo e divulgatore scientifico Luca Mercalli con una lezione sulla natura, il clima che cambia e quello che si può fare sia per mitigare il peggioramento in atto sia per adat- Sulle tracce tarsi a esso. La professoressa Elena Pulcini, docente di Filosofia Sociale all'Università degli Studi di Firenze, approfondisce, invece, l’idea di cura all'interno della società e la sua rinnovata attualità, anche a causa della pandemia. Mercoledì 24 marzo, i protagonisti sono l’ingegnere Chiara Montanari, della bellezza prima italiana a capo di una spedizione in Antartide, che racconta le sfide e le opportunità delle missioni di ricerca scientifica alla fine del mondo; e il professor Maurizio Bettini, docente di Filologia classica all'Università di Siena, che spiega come i suoni nel mondo antico hanno condizionato l'arte e la cultura. Giovedì 25 marzo #maestri partecipa al Dantedì, la Giornata dedicata al I Sommo Poeta. La prima lezione, sull'influenza di Dante e della Divina protagonisti della nuova stagione di “Che ci faccio qui”, di dieci anni Fiorenzo Caspon, imprenditore veneto di 70 Commedia negli autori delle altre letterature del mondo, è tenuta dal programma condotto e diretto da Domenico Iannaco- anni, cerca di resistere compiendo qualcosa di ecceziona- presidente del comitato per le celebrazioni dei 700 anni dalla morte di ne, sono visionari, uomini e donne che hanno deciso di le: acquista terreni che sottrae all’agricoltura intensiva e, Dante, il filologo Carlo Ossola, docente presso il College de France di andare controcorrente, sfidando le opinioni, i giudizi a sue spese, pianta alberi secolari che sono stati sradica- Parigi. Nella seconda lezione, invece, la professoressa Silvia Tatti, docen- e i pregiudizi altrui. Persone che in solitudine, talvolta in te presso il Dipartimento di Lettere e Culture moderne all'Università La ti. Quarant’anni fa, a Roma, il regista e scrittore Silvano ristrettezze, sono state capaci di tracciare nuovi sentie- Sapienza di Roma, ripercorre gli anni dell'esilio di Dante. Agosti ha fondato il Cinema Azzurro Scipioni, un luogo in ri, scovando la bellezza in luoghi nascosti e inaspettati. La settimana si chiude venerdì 26 marzo con il geografo Franco Farinelli, cui dà vita all’idea di un cinema indipendente, fuori dalle La prima puntata, intitolata “Quello che resta” si chiede professore emerito presso l’università di Bologna, che va alla scoperta di logiche del mercato hollywoodiano. In un periodo in cui cos’abbiano in comune un imprenditore che ha deciso di geografie alternative e immaginarie, spiegando che la vera rivoluzione è proteggere la natura e un regista indipendente che da le sale sono chiuse a causa della pandemia, questa pic- quella tolemaica, mentre il professor Piergiorgio Odifreddi, che ha inse- sempre si prende cura di una piccola sala cinematografica. cola sala rischia ancor più delle altre: sull’Azzurro Scipio- gnato per 40 anni Logica matematica presso le Università di Torino e di Il racconto intreccia le storie di due visionari che guarda- ni pende infatti un’ingiunzione di sfratto. Che ne sarà di Cornell (USA), parla dei paradossi matematici nel mondo dell’arte. no il mondo con la stessa idea di resistenza civile. Da più questo luogo e del patrimonio culturale che racchiude? 30 TV RADIOCORRIERE 31
OSCAR Costumi e trucco e accon- LAURAA PAUSINI ciatura. Doppia cinquina IN NOMINATION per la pellicola coprodotta da Rai Cinema. L’ad Paolo CON IL BRANO Del Brocco: «Riusciamo ad affermarci con orgo- “IO SÌ” glio, con un film tutto L italiano, in categorie C’è un’altra Nomination agli Oscar per l’Italia. tecniche spesso dominate È quella, nella categoria “Best Original Song”, da maestri statunitensi» di Laura Pausini con la canzone “Io sì” , brano del film “La vita davanti a sé” di Edoardo Ponti con Sophia Loren. Laura Pausini, che proprio sul palco di Sanremo aveva festeggiato la vittoria ai Golden Globe con lo stesso brano, si è detta felicissima. «Una canzo- ne in italiano nominata agli Oscar!!!! Sono così onorata di rappresentare l’Italia in una delle cerimonie più im- DUE NOMINATION portanti dell’industria dell’intrattenimento mondiale», ha commentato a caldo sui social l’artista romagnola. «Ancora non ci credo. Poter far parte di un progetto così speciale come The Life Ahead con Edoardo Ponti e So- phia Loren è stato per me uno dei regali più grandi che la vita potesse farmi. E ora sapere che sono nominata agli Oscar va oltre qualunque desiderio o aspettativa PER PINOCCHIO DI GARRONE potessi sognare». L ’Italia migliore, quella del grande cinema, sogna da maestri statunitensi, con il nostro talento e la nostra di articoli e recensioni dalle testate più importanti l’Oscar, e lo fa grazie alla doppia candidatura otte- fantasia al servizio di una delle storie italiane più cono- del mondo – prosegue Del Brocco – questo ha dato nuta da “Pinocchio” di Matteo Garrone. Domenica sciute nel mondo”. Secondo Del Brocco, ancora una volta a ‘Notturno’ e a Gianfranco Rosi una visibilità enorme, 25 aprile sapremo se la pellicola, coprodotta da “Matteo Garrone si conferma come uno dei nostri autori difficilmente raggiungibile con altre vie. ‘Notturno’, Rai Cinema, si aggiudicherà una o entrambe le statuette più seguiti e apprezzati dai cineasti e dai rappresentanti che all’inizio di questa gara si è battuto contro 238 nel corso della 93ª edizione del Premio che si svolgerà dell'industria cinematografica internazionale. Siamo co- documentari provenienti da tutto il mondo, è riuscito al Dolby Theatre di Los Angeles. “Congratulazioni al ‘Pi- munque molto felici anche della sfida di ‘Notturno’, è stata comunque ad entrare in una short list insieme ad altri nocchio’ di Matteo Garrone per la doppia cinquina – affer- una grande avventura vissuta ancora una volta al fianco di 14 tra i più apprezzati titoli stranieri. Tutti questi ave- ma con entusiasmo l’ad di Rai Cinema Paolo Del Brocco Gianfranco Rosi e della produttrice Donatella Palermo, in vano alle spalle i maggiori colossi dello streaming: ©Maurizio D'Avanzo – il lavoro meraviglioso fatto da Massimo Cantini Parrini un anno difficile e terribile come questo. Per noi è già una tre titoli di Netflix, due di Amazon, Apple Tv, Sony, per i costumi, e quello straordinario per trucco e accon- vittoria essere arrivati fin qui, un traguardo importante Hbo, Mtv, una sfida ardua, ma che ci ha dato la possi- ciatura di Mark Coulier, Dalia Colli e Francesco Pegoretti, che rimarrà nella vita di questa opera e di tutto il nostro bilità di misurarci con i soggetti più forti del settore. hanno avuto l’attenzione che meritano per il contributo cinema”. Il cinema di casa nostra torna dunque a convince- In questo momento in cui tutti fatichiamo a ricono- fondamentale che hanno dato al racconto immaginifico re i membri dell’Academy. “Sono stati mesi intensi, abbia- scere segnali di ottimismo, dobbiamo andare fieri dei di Garrone. Riusciamo ad affermarci con orgoglio, con un mo lavorato alla Campagna Oscar ogni giorno, mostrato il nostri talenti, del nostro cinema straordinariamente film tutto italiano, in categorie tecniche spesso dominate film a tantissimi membri dell’Academy e raccolto centinaia vivace che riesce a farsi strada nel mondo”. 32 TV RADIOCORRIERE 33
MANFREDI 100 RAI MOVIE E RAI PREMIUM RICORDANO IL GRANDE ATTORE Lunedì 22 marzo, film e fiction per celebrare il centenario della nascita con una programmazione speciale I nizia Rai Movie che alle 14.15 propone il film “Le avventura di Pinocchio”. Nino Manfredi è Geppeto nello storico adattamento televisivo del classico di Carlo Collodi. Diretto da Luigi Comencini, nel cast troviamo Gina Lollobrigida, Vittorio De Sica, Franco Franchi, Ciccio Ingrassia e il piccolo Andrea Balestri. Alle 16.40 “Caffè Express”. Per tirare a campare e mantenere il figlio al collegio, Michele vende abusivamente caffè ai passeggeri di un treno del Sud. Diretto da Nanni Loy, con Adolfo Celi e Vittorio Caprioli. A seguire “Operazione San Gennaro” ultimo film proposto da canale 24 del digitale terrestre. Napoli, anni '60. Tre ladri americani, per sottrarre il tesoro di San Gennaro, chiedono aiuto a Dudù-Manfredi. Una commedia d'azione firmata Dino Risi. Nel cast Totò e Senta Berger. Spetta a Rai Premium, alle 23, chiudere l’omaggio a uno dei più grandi interpreti del cinema italiano con il film tv “Una storia qualunque”. Michele, dopo una ingiusta condanna a 30 anni per l'o- micidio della moglie, esce dal carcere e va alla ricerca dei due figli, che nel frattempo si sono rifatti una vita. UNO, NESSUNO, CENTO NINO Rai Documentari presenta un ritratto privato e in- padre e nonno, in eterno conflitto con le sue fragilità e i tenso dell’attore raccontato dal figlio Luca. Lunedì suoi difetti. Una produzione Rai Documentari, Istituto Lu- ce Cinecittà e Ruvido Produzioni, in collaborazione con 22 Marzo in prima serata su Rai2 N Sky Arte e Duque Italia, con il patrocinio del Comune di el giorno del suo compleanno, l’anno del cente- Roma Capitale, del Comune di Minturno e con la collabo- nario della sua nascita, Rai Documentari dedica razione di Lavazza, in cui sono presenti interviste di re- a Nino Manfredi un ritratto intimo e affettuoso, pertorio, filmati privati e contributi degli anni ’50, con i impreziosito da aneddoti divertenti raccontati primi personaggi di Nino alla Rai, ed estratti di film, serie da Nino stesso, dalla moglie, dai figli e dai nipoti. Scritto e tv, commedie teatrali e musicali, spot pubblicitari, fino alle diretto proprio dal figlio Luca, “Uno, nessuno, cento Nino” frequenti esibizioni canore, che lo divertivano molto, co- va in onda lunedì 22 marzo in prima serata su Rai2. Il me l’indimenticabile “Tanto pe’ canta’” di Ettore Petrolini, documentario è arricchito anche dalle testimonianze di a Sanremo. Il documentario contiene materiale originale amici, registi e colleghi, come Elio Germano, Edoardo Leo, girato dallo stesso regista in occasione degli ottant'anni Massimo Ghini, Nancy Brilli, Enrico Brignano, Johnny Do- del padre, “Ottant'anni da attore” (Centro Sperimentale di relli, Walter Veltroni, Massimo Wertmuller, Lino Banfi. Un Cinematografia di Roma) che comprende una lunga inter- affresco di vita, composto da moltissime sfumature. Nino vista a Nino, oltre che estratti da alcuni dei film più famosi Manfredi non solo come artista, ma anche come marito, e rappresentativi della sua vasta carriera. 34 TV RADIOCORRIERE 35
LIBRI ©Matteo Manfredi UN FRICCICO NER CORE Nino Manfredi è uno degli artisti italiani più grandi È una specie di diario di bordo del mio non sempre sem- È un po’ il simbolo delle sue origini contadine. La sua fa- Nino è sempre stato un uomo molto tormentato, un tor- di sempre. Con i suoi cento e più film, per il grande plice confronto con lui, ma è anche un ritratto affettuoso miglia emigrò anche negli Stati Uniti, suo nonno Giovanni mento che nasceva dalla sua drammatica esperienza in della sua complessa figura di uomo e di artista. Se penso fece il minatore per 32 anni in America. Il Dna dell’emi- sanatorio. Venne ricoverato a quindici anni al Forlanini di e piccolo schermo, è riuscito a stupire, emozionare, a Geppetto e a Pinocchio, mi verrebbe da dire che il libro grante Nino ce l’aveva nel sangue, lo stesso Dna che tra- Roma ed ebbe due volte l’estrema unzione, fu miracolosa- far ridere e commuovere, entrando nelle case di è un po’ l’abecedario del nostro rapporto, una raccolta di mente l’unico della sua camerata a uscirne vivo. Quell’e- sferì in uno dei personaggi più belli, a mio avviso, della tutti gli italiani con la naturalezza di un amico di ricordi intimi e aneddoti curiosi, ma anche di momenti più sua cinematografia: Nino Garofoli di “Pane e cioccolata”. sperienza lo ha segnato, inevitabilmente, per il resto della famiglia. In occasione del centenario della nascita, dolorosi. Mio padre ha dedicato tutta la vita al suo lavoro, sua vita. Un uomo sicuramente tormentato che era felice che amava tantissimo, tutto il resto veniva dopo. Se aves- Un attore che parlava già con lo sguardo, come plasmava solamente quando si applicava sul lavoro. suo figlio Luca ha voluto offrire ai lettori uno scor- se messo lo stesso impegno e la stessa dedizione anche in Nino i suoi personaggi? cio diverso, privato e intimo di suo padre Tra i suoi film e i suoi personaggi ce n’era uno che gli era U famiglia sarebbe stato quasi perfetto, ma da qualche parte Nei suoi personaggi è sempre riuscito a fare convivere due particolarmente caro? n libro per ricordare suo padre, perché ha scelto doveva pur sbagliare. Come un atleta che per raggiungere anime, una più lieve e ironica, che ti strappava un sorriso, Quello a cui era più affezionato era quello del suo film questo titolo? grandi risultati si deve allenare moltissimo, Nino ha appli- e una più malinconica, a volte drammatica, che ti faceva autobiografico, Benedetto Parisi di “Per grazia ricevuta”, la “Un friccico ner core” è un frammento della no- cato tutte le sue energie nel lavoro che l’ha reso grande e riflettere. Questa era diventata un po’ la sua cifra stilistica, storia di un ragazzino della Ciociaria allevato nella cattiva ta canzone “Tanto pe’ cantà” scritta da Petrolini di questo abbiamo un po’ sofferto noi figli. con una recitazione apparentemente naturale, ma che in educazione religiosa e nella superstizione. nel 1932, che mio padre portò a Sanremo nel 1970 co- realtà era il frutto di un grande studio, quasi maniacale, Com’era Nino Manfredi nella vita di tutti i giorni? me cantante ospite. È un brano apparentemente allegro, grazie agli insegnamenti del suo maestro d’accademia, Quali valori le ha lasciato suo padre? Nino poteva essere divertentissimo. Se era in buona e a in realtà Petrolini alludeva a un primo amore bugiardo e Orazio Costa, che gli diceva che prima di imparare a espri- Nino mi ha insegnato soprattutto la serietà nell’approccio tavola aveva voglia di raccontarti una barzelletta era esi- tra le righe, anche velatamente, al suo problema cardia- mersi con la parola bisogna farlo con il corpo, e così gli al lavoro e poi il rispetto per il sudore, per la fatica, per il larante, ma se non era dell’umore giusto era meglio girar- co, quell’angina pectoris che lo costrinse ad abbandonare faceva interpretare il cielo, la pioggia, il vento, la formi- cibo. Mio padre aveva vissuto la povertà, prima di venire a gli al largo. Poteva essere molto empatico e comunicativo le scene nel 1935. Ho scelto questo titolo perché, un po’ ca. Una formazione che ha reso Nino uno degli attori più Roma viveva in un paesino della Ciociaria. La sua era una con il pubblico, ma anche molto chiuso e taciturno come americani della sua generazione. Lui era una specie di ca- famiglia molto povera, per cui in casa non si buttava nien- come per Petrolini, racconta i diversi stati d’animo che ho genitore. Quando tornava a casa, quelle poche volte che maleonte che si mimetizzava con la pelle dei personaggi te e si riciclava tutto. Questi valori lui li ha mantenuti e ha provato nel rapporto con mio padre: c’è un sentimento c’era, si chiudeva nello studio e non voleva essere distur- cercato di trasmetterceli, a casa nostra non si buttava mai di grande affetto, ci sono emozione, ammirazione, ma c’è bato e, per noi che eravamo dei ragazzini piuttosto vivaci, che interpretava fino a fare sparire se stesso: diventava il il cibo, che era sacro, si studiava sempre un modo per rici- indubbiamente anche un po’ di dispiacere per le sue fre- non era semplice. baraccato di “Brutti, sporchi e cattivi”, il portantino di “C’e- clare gli avanzi. È un valore importante che sto cercando quenti assenze come genitore. ravamo tanto amati” e l’emigrante di “Pane e cioccolata”. Il nespolo nel giardino della vostra casa romana ben raccon- di trasmettere anche ai miei figli, travolti da una società Un racconto personale e molto franco… ta il legame tra suo padre e le sue origini… Cosa amava della vita suo padre? consumistica. 36 TV RADIOCORRIERE 37
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