BRENTA - PERIODICO SEMESTRALE DI CULTURA DELLA MONTAGNA - Parco Naturale ...
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ANNO 23 - N. 2 /2019 ADAMELLO BRENTA Alba dal Monte Peller (Foto di Thomas Martini) PERIODICO SEMESTRALE DI CULTURA DELLA MONTAGNA Sommario Adamello Brenta Parco Saluto del Presidente 1 semestrale del Parco Adamello Brenta di Joseph Masè Anno 23 n. 2 - Dicembre 2019 Autorizzazione del Tribunale di Trento Le ricerce scientifiche del Parco Adamello Brenta 2 n. 670 Aprile 1997 a cura della Redazione Edizioni Un Parco più grande 5 di Matteo Viviani Il Piano Triennale delle attività per il 2020 9 di Cristiano Trotter Parco Adamello Brenta Come cambia il clima 12 Sede dell’Ente e Redazione di Chiara Grassi Via Nazionale, 24 - Strembo (TN) tel. 0465.806666 - fax 0465.806699 Un patto per i ghiacci 14 www.pnab.it - info@pnab.it di Cristian Ferrari Direttore responsabile Dal Parco Adamello Brenta parte la rivoluzione “Plastic free” 17 Chiara Grassi a cura della Redazione Comitato di Redazione Sentieri liberi dopo Vaia 19 Elena Baiguera Beltrami, Roberto Bombarda, a cura della Redazione Giacomo Eccher, Joseph Masè, Matteo Masè, Sandro Osti A Portolo molti spunti dal convegno “Mobilità sostenibile. Approccio o stile di vita?” 22 Un ringraziamento a chi ha collaborato a questo numero della rivista: di Chiara Grassi Sergio Cagol, Roberta Chirichella, Massimo Quando in Val d’Algone si “cargava il poiat” 25 Corradi, Cristian Ferrari, Matteo Lunelli, di Massimo Corradi e Giovanni Sicheri Matteo Motter, Marcello Ranieri, Ilaria Rigatti, Chiara Scalfi, Giovanni Sicheri, Cristiano Sostenibilità, la parola dell’anno 29 Trotter, Matteo Viviani, Dino Zardi, Ufficio di Sergio Cagol stampa Gruppo Lunelli Custodi del Parco: le nostre strutture attente all’ambiente 31 Impaginazione e stampa: Litografica Editrice Saturnia di Ilaria Rigatti e Chiara Scalfi Dolomiti Paganella Future Lab 33 Come ricevere questa rivista di Sandro Osti Il periodico è inviato gratuitamente a tutte le Natura fa rima con Cultura 37 famiglie dei Comuni del Parco, agli enti, alle associazioni e ai collaboratori. di Marcello Ranieri I non residenti sottoscrivendo un abbona- Castel Belasi, riparte la storia 39 mento di Euro 8,00 da versare sul c.c. posta- di Giacomo Eccher le n. 15351380 (causale: abbonamento rivi- sta) intestato a: L’acqua che ci unisce 42 Parco Naturale Adamello Brenta di Chiara Grassi via Nazionale, 24 - 38080 Strembo (TN) Patascoss – Nambino, il primo sentiero completamente accessibile in Val Rendena 45 a cura della Redazione Il marchio FSC identifica i prodotti da fonti provenienti da ® foreste gestite in msniera responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici.
Saluto del Presidente di Joseph Masè Presidente del Parco Naturale Adamello Brenta La prima misura di tutela del patrimonio naturale è la conoscenza. Comprendere l’importanza della biodiversità, quale indicatore della ricchezza ed al contempo della fragilità di un territorio ci porta spontaneamente a con- siderare l’uomo parte, e non dominatore, della Natura. Questo cambio di paradigma conduce a percepire il valore delle specie animali che vivono le nostre montagne, delle piante e dei fiori che crescono nei boschi, dei percorsi d’acqua che nascono dai ghiacciai ed attraversano le nostre valli. L’uomo consapevole che la propria sopravvivenza è legata a doppio filo a quella delle piante e degli animali non necessita di divieti, di controlli e di sanzioni in quanto diviene egli stesso custode del patrimonio naturale. Da qui la sfida per le aree protette di sapere contribuire sempre più alla diffu- sione di una conoscenza ambientale. Una sfida raccolta dal Parco Naturale Adamello Brenta che ha voluto, quattro anni orsono, dedicare maggiore attenzione all’attività di studio e di approfon- dimento, dapprima unendo due settori, quello della ricerca scientifica con quello dell’educazione ambientale, e poi aumentando le risorse economiche Joseph Masè destinate a queste attività. Negli anni il settore Ricerca Scientifica Educazione Ambientale (RSEA) ha così stretto importanti collaborazioni con istituti universitari, enti di ricerca, musei e ha rinsaldato rapporti con vecchi amici come il MUSE, la SAT e la Fondazione Mach. Si è voluto, in linea con il documento programmatico del 2015, favorire un metodo di lavoro maggiormente integrato, finalizzato a mettere in rete cono- scenze ed esperienze, privilegiando collaborazioni che prevedano lo scambio di informazioni ed il confronto, in una logica di squadra. Monitoraggi e studi in ambito faunistico, floristico, geologico, ma anche studi relativi agli aspetti di multifunzionalità (naturalistici, turistico-ricreativi, pae- saggistici e culturali) sono portati avanti sia consolidando ed intensificando l’attività di collaborazione e di scambio con gli istituti universitari, enti di ricerca e musei, ma anche promuovendo il Parco come luogo ideale per studi mirati per tesisti, nel solco dei principi istitutivi del Parco e che individuano tra le finalità, accanto alla tutela, anche la promozione dell’attività di ricerca scientifica. Un costante e costruttivo dialogo sui temi ambientali con l’assoluta consapevo- lezza che il comune obiettivo è quello di tutelare il nostro territorio e la biodi- versità, favorire un’educazione ambientale e diffondere una cultura del rispetto per il patrimonio naturale. Pernici bianche. (Foto A. Mustoni) 1 Adamello Brenta Parco
Le ricerche scientifiche del Parco Adamello Brenta a cura della Redazione Sabato 30 novembre, la splendida emersi dalle analisi condotte. sala di Palazzo Lodron Bertelli a Ca- “Promuovere ricerche scientifiche – derzone Terme ha ospitato la se- spiega Andrea Mustoni, responsa- rata pubblica dal titolo “Le ricerche bile del Settore Ricerca Scientifica scientifiche del Parco Naturale Ada- ed Educazione Ambientale del Par- mello Brenta”. co – è una assoluta necessità delle Protagonisti dell’evento sono stati aree protette. Attraverso le ricerche alcuni degli studenti che negli ultimi è, infatti, possibile ottenere dati in- due anni hanno lavorato alle loro tesi dispensabili per una corretta gestio- di laurea collaborando alle ricerche ne degli ambienti naturali del Parco. scientifiche in corso al Parco. Sono In altre parole si potrebbe dire che stati proprio loro a presentare i dati, non può esistere un’efficiente tute- i risultati e le curiosità sulla fau- la della natura senza un’adeguata na delle nostre montagne che sono conoscenza dello stesso. Ma la pro- mozione della ricerca scientifica per il nostro Parco – prosegue Mustoni – ha anche un altro valore aggiun- to. Molti degli studi vengono, infatti, realizzati in collaborazione con stu- denti universitari che utilizzano i dati e le conseguenti analisi statistiche per la stesura delle loro tesi di lau- rea. Aiutare i giovani nel loro percor- so di studi è un’importante attività istituzionale dell’ente e un’attività utile per favorire il contatto con Uni- versità ed altre strutture di ricerca.”. Di seguito i lavori presentati a Ca- derzone da ogni studente. Tesisti al lavoro per il progetto Biomiti. (Foto Archivio PNAB) Tesisti – Tirocinanti Arianna Bonavida Università degli Studi di Padova - Corso di Laurea Triennale in Tecnologie Forestali e Ambientali Titolo Tesi: Indagine degli incontri uomo-orso: analisi del comportamento dell’orso e delle attitudini dell’uomo in Trentino. Relatore: Prof. Zanella A. Correlatori: Dott.ssa Chirichella R., Dott. Armanini M. Il progetto ha previsto il rifacimento di uno studio effettuato dal Parco nel periodo 2007-2009: tramite interviste alle persone che hanno incontrato l’oso sono state indagate le reazioni di questa specie durante gli incontri con l’uomo e l’attitudine umana verso questo grande carnivoro. Adamello Brenta Parco 2
Lorenzo Cagnati Università degli Studi di Firenze – Corso di Laurea Triennale in Scienze Faunistiche Titolo Tesi: Monitoraggio Faunistico Mirato del Parco Naturale Adamello Brenta: analisi della serie storica 2005-2019. Relatore: Prof. Conti L. Correlatori: Dott.ssa Chirichella R., Dott. Armanini M. Nel Parco Naturale Adamello Brenta dal 2005 ad oggi è in corso il progetto di Monitoraggio Faunistco Mirato. Tale attività è basata su metodologie e procedure standard di monitoraggio lungo transetti con l’obiettivo di raccogliere dati nel me- dio-lungo periodo che siano rappresentativi delle biocenosi presenti nell’area pro- tetta. In questa ricerca vengono analizzati i dati raccolti per alcune delle 72 specie/ Lepre variabile. generi rilevati nell’ottica di valutare i pregi e i difetti della metodologia utilizzata. (Foto A. Mustoni) Alessandro Crippa Università degli Studi di Parma - Master Interateneo in Gestione e Conservazione dell’Ambiente e della Fauna Titolo Tesi: Monitoraggio e status della popolazione di aquila reale (Aquila chrysa- etos) nel Parco Naturale Adamello-Brenta. Relatore: Prof. Martinoli A. Correlatori: Dott. Mustoni A. Lo studio ha previsto il monitoraggio delle coppie d’aquila presenti sul territorio del Parco e nelle aree limitrofe ad esso durante le fasi di nidificazione, deposizio- ne/cova, involo dei giovani. La fase di raccolta dati di campo è avvevuta nel corso del 2017 e successivamente questi dati sono stati inseriti negli archive del Parco per poi procedere alla valutazione del successo riproduttivo della specie dal 1996 al 2017 anche in relazione alle principali variabili ambientali e climatiche. Riccardo Granata Università degli Studi di Milano (Edolo) – Corso di Laurea Triennale in Valorizzazio- ne e Tutela Ambientale del Territorio Montano Titolo Tesi: Studio sul popolamento ittico di due laghi alpine nel Parco Naturale Adamello Brenta. Relatore: Prof. Giorgio Scarì Correlatori: Dott. Armanini M., Dott.ssa Chirichella R. L’indagine ha previsto una ricostruzione bibliografica della storia ed un monito- raggio diretto (identificazione delle specie e misura di dati biometrici attraverso pesca con rilascio immediate) delle specie di ittiofauna presente in due laghi di alta quota (Lago di Valagola, Lago Nero di Cornisello). La fase di raccolta dati di campo è avvevuta nel corso del 2017 e le analisi dei dati hanno previsto una valutazione quali-quantitativa dei popolamenti ittici nei due laghi esaminati e delle metodolo- gie utilizzate per la raccolta dei dati, nonché la proposta di eventuali applicazioni delle stesse. Gallo cedrone. Andrea Mazzoleni (Foto Archivio PNAB) Università degli Studi di Firenze – Corso di Laurea Triennale in Scienze Naturali Titolo Tesi: Gradiente altitudinale e habitat di alta quota di mammiferi e galliformi nel Parco Naturale Adamello Brenta (Alpi centro-orientali). Relatore: Prof. Beani L. Correlatori: Dott.ssa Chirichella R., Dott. Armanini M., Dott. Mustoni A. Le indagini relative a tale ambito di ricerca si inseriscono all’interno del Progetto BioMiti e ha previsto l’analisi delle quote occupate nel corso della stagione primave- rile ed estiva da ungulati e galliformi dal 2005 ad oggi. 3 Adamello Brenta Parco
Silvia Pederzolli Università degli Studi di Trento – Corso di Laurea Magistrale in Management della Sostenibilità e del Turismo Titolo Tesi: Consapevolezza del visitatore, impatto sulla destinazione ed educazio- ne ambientale. Il caso della val di tovel. Relatori: Prof. Martini U., Prof. Novi Inverardi P.L. Questo studio ha permesso l’analisi della consapevolezza e della sensibilità dei Capriolo. visitatori in merito al loro impatto sul territorio all’interno di una realtà locale. (Foto A. Vitali) Ivan Petri Università degli Studi di Padova – Corso di Laurea in Scienze Naturali Titolo Tesi: Araneofauna (Arachnida, Araneae) delle Dolomiti di Brenta. Relatore: Prof. Lorenzo Zane Correlatore: Dott. Mauro Gobbi Lo scopo della tesi è stato quello di censire le specie di Ragni presenti lungo un transetto altitudinale tramite l’utilizzo di trappole a caduta all’interno del Parco Na- turale Adamello Brenta, nel contesto del progetto Biomiti (campionamenti 2018). Nello specifico, questo studio ha rivolto l’attenzione a: • fornire utili informazioni alla conoscenza aracnologica regionale e alpina, creando una checklist delle specie presenti nel Parco Naturale Adamello Brenta; • mettere in evidenza la presenza di specie endemiche e di importanza biogeografica; • studiare la distribuzione delle specie campionate all’interno del Parco Naturale Adamello Brenta, in relazione alle variabili ambientali quali quota e copertura vegetazionale. Elisa Ricci Università degli Studi di Milano (Edolo) - Corso di Laurea Triennale in Valorizzazio- ne e Tutela Ambientale del Territorio Montano Titolo Tesi: Monitoraggi Faunistici Mirati: uno strumento per lo studio e la valoriz- zazione faunistica nel Parco Naturale Adamello Brenta Relatore: Prof. Mattiello S. Correlatori: Prof. Tamburini A., Dott.ssa Chirichella R., Dott. Armanini M. Lo studio ha previsto la costruzione di una carta della biodiversità faunistica per il territorio del Parco sulla base dei dati disponibili provenienti dai Monitoraggi Faunistici Mirati e Occasionali raccolti annualmente dal Parco. Questo strumento ha permesso di fare delle prime considerazioni sulle aree idonee ad attuare azioni di conservazione/protezione mirate, educazione ambientale e turismo sostenibile. Gli studenti che hanno presentato la propria tesi di laurea a Palazzo Lodron Bertelli a Caderzone insieme ai rappresentanti del Parco. Adamello Brenta Parco 4
Un Parco più grande Approvata la Variante 2018 al Piano di Parco. di Matteo Viviani Funzionario Ufficio Tecnico Il Piano del Parco, attraverso il do- Il Piano suddivide l’area protetta in Ambientale del Parco Naturale cumento delle Norme di Attuazione, zone, Riserve, con differente previ- Adamello Brenta contiene la disciplina delle attività, sione di misure gestionali: le modalità di accesso, i comporta- · RISERVE INTEGRALI, con alta con- menti dei visitatori e le previsioni di centrazione di fattori dal grande interventi, tra cui anche i divieti e le interesse naturalistico, dove la pre- prescrizioni per l’uso del territorio senza e l’attività umana sono ridotte; che permettono di orientare tutte le · RISERVE GUIDATE, dove vengo- azioni al conseguimento degli scopi no praticate le attività tradizionali istitutivi, ovvero la protezione della come l’alpeggio, la selvicoltura e natura e dell’ambiente, l’uso cultu- l’utilizzo di infrastrutture legate rale e ricreativo, tenuto conto dello all’escursionismo; sviluppo sostenibile delle attività · RISERVE CONTROLLATE, dove si agro-silvo-pastorali e delle altre at- concentrano le attività che prevedo- tività tradizionali o comunque soste- no maggior carico antropico come nibili per favorire la crescita econo- impianti di risalita e piste da sci; mica, sociale, culturale e identitaria · Possono inoltre essere previste RI- delle popolazioni residenti. SERVE SPECIALI, in aggiunta alle Matteo Viviani PROVINCIA PROVINCIA AUTONOMA AUTONOMA DI TRENTO DI TRENTO PARCO PARCO NATURALE NATURALE ADAMELLO ADAMELLO BRENTA BRENTA n a n a o n o n N a N a V a V a e e PIANOPIANO DEL DEL PARCO PARCO N N l l o o - PIANO - PIANO TERRITORIALE TERRITORIALE - - a a S S i i l l d l l l ve V a ve l l l l i i l d d d L.P. 23L.P. maggio 23 maggio 2007 n.11 2007 n.11 d i d i To To e e l l a a V a d d r i o r i o V V n n di di i a i a ZONIZZAZIONE ZONIZZAZIONE DELDEL PARCO PARCO P P N o N o t e t e al al l e d l e d V V Ve r s a n Ve r s a n n n M e M e RISERVE RISERVE INTEGRALI INTEGRALI A A V a l V a l RISERVE RISERVE GUIDATE GUIDATE Val Na Val Na B B Va V l l e sa li lneesl il na e l l a io io gg egg RISERVE RISERVE CONTROLLATE CONTROLLATE re r m m V V po po a a br br l Sa l S C C l l Va V on on B B re re V V a a e e a a n n g o l g o l ta ta V a V a l l lla lla RISERVE RISERVE SPECIALI SPECIALI de de l l a a G e nG oe vn o v ne ne RSP RSP RSARSA l a l a le le ga ga s s e e a a S S re re gh gh RSP1 RSP1 RSA1 RSA1 a a RSA6 RSA6 V V P P e e a a o o L L i i RSP2 RSP2 RSA10RSA10 RSA7 RSA7 n n a a l d l d V a lV dai l Cd ei dC e d a a Va Va a a x x xRSP3x RSP3 D D D D n n RSA2 RSA2 RSA8 RSA8 pi pi e e to to x x xRSP4x RSP4 RSA3 RSA3 D D D D RSA9 RSA9 d d Al Al o o V V V V V V RSP5 RSP5 RSA4 RSA4 n n Fum Fum Val Algone Val Algone Val Amb Val Amb V V V V V V e e Val Val RSP6 RSP6 RSA5 RSA5 R R Bor Bor e z e z zag zag di di o o Ampliamento Ampliamento Sella Giudicarie Sella Giudicarie a l a l a n a n al al Va V Confine Confine PNAB PNAB V V l Sa l S iez iez M M V V an an Va Va -- l l len len a a tin tin o o V V V V a l a l b o b o G i u dGi icuadr ii ce a r i E e s t eErsi o t er ri i o r i V V 5.000 5.000 2.500 2.500 0 0 5.000 m 5.000 m al al n a n a B B re re gu gu PIANO PIANO DEL PARCO DEL PARCO Val Val zz z VarianteVariante 2018 2018 o zo Delibera Delibera di Giunta di Giunta provinciale provinciale n. 2029n.del 2029 del 13 dicembre 13 dicembre 2019 2019 Dao Dao Ufficio Ufficio Il tecnico Il tecnico TecnicoTecnico - Ambientale - Ambientale dott. Matteo dott. Matteo Viviani Viviani ne ne 5 Adamello Brenta Parco
precedenti, finalizzate ad assicura- rendere uno strumento più dinamico re una tutela rigorosa di specifici nell’ottica di favorire uno sviluppo so- elementi. stenibile ed una fruizione responsabi- Il Piano del Parco Naturale Adamello le del territorio, senza perdere di vista Brenta non esercita una tutela esclu- il principio istituzionale fondamentale sivamente passiva attraverso vincoli di conservazione delle caratteristiche e divieti, ma gestisce il patrimonio naturali dell’ambiente. naturale in modo equilibrato, salva- Nel corso del 2018 sono così stati guardando la diversità biologica, valo- avviati i lavori per la Variante 2018 al rizzando le risorse ambientali e dando Piano del Parco con specifico riferi- impulso ad uno sviluppo sostenibile mento ad esigenze di: del territorio anche attraverso misure · ADEGUAMENTO NORMATIVO – ri- di tutela attiva che prevedono l’azione spetto alle modifiche normative so- da parte dell’uomo, come le attività pravvenute, in ambito urbanistico, tradizionali legate alla selvicoltura, ambientale ed amministrativo; pastorizia e recupero ambientale del- · MODIFICHE AI DOCUMENTI DEL le aree seminaturali. Il primo Piano PIANO DEL PARCO - necessità/op- del Parco è stato approvato con deli- portunità di elaborare delle modifi- berazione dalla Giunta provinciale n. che alle Norme di Attuazione; 6266 del 23 luglio 1999 ed è entrato in · AMPLIAMENTO DEI CONFINI - ri- vigore il giorno 18 agosto 1999. chiesta del Comune di Sella Giu- Negli anni a seguire numerose sono dicarie di ampliamento dei confini state le Varianti Tecniche succedute dell’area protetta su una porzione per adeguamenti e modifiche puntuali del territorio in Val di Breguzzo. o revisioni anche strutturali. La Variante 2018 Le questioni attuali Il procedimento di redazione ed ado- Nel corso degli ultimi anni il Par- zione di una variante ad uno strumento co ha ravvisato l’esigenza di operare urbanistico e gestionale come il Piano una nuova variante tecnica al Piano del Parco prevede anche dei passaggi del Parco con l’obiettivo di poterlo necessari a garantire la partecipa- Principali modifiche alle Norme di Attuazione: · attività di vendita di prodotti in malga - i prodotti realizzati in malga potranno essere venduti anche in altri luoghi strategici di maggior passaggio o accessibilità; · campeggio - è consentito il singolo pernotto occasionale dal tramonto all’alba; · strutture di servizio per pascolo in quota - finora vietate; È consentita la posa temporanea di strutture precarie a servizio dell’attività di pa- scolo in zone non servite; · sorvolo a motore - la modifica prevede di avere notizia di voli auto- rizzati dal competente Servizio Trasporti pubblici della PAT e di rila- sciare un nulla osta con eventuali prescrizioni per voli autorizzati per motivi di interesse pubblico; · allestimento di pubblicità all’aperto - verrà fatto un Regolamento per disciplinare allestimenti pubblicitari anche fuori dalle aree sciabili, nell’ambito di singoli eventi puntuali, previa valutazione di coerenza con le finalità del Parco; · ricerca e raccolta di materiale bellico - si mantiene saldo il divieto ma si prevede di autorizzare soggetti del territorio istituzionalmente riconosciuti all’attività di monitoraggio, censimento e raccolta di re- perti bellici per scopi museali; · esposizioni artistiche - tali iniziative saranno vietate salvo casi auto- rizzati dalla Giunta in linea con le finalità del Parco; Adamello Brenta Parco 6
zione e la concertazione, secondo le provvedimenti dell’Ente Parco e dei Un’immagine dell’area previsioni del Regolamento di attua- Servizi Provinciali che hanno visto la interessata zione, attraverso la redazione di un Giunta esecutiva ed il Comitato di ge- dall’ampliamento in Val di Breguzzo. Documento preliminare e la sua il- stione del Parco adottare la variante (Foto Archivio PNAB) lustrazione in una riunione pubblica, in via preliminare nel mese di feb- che si è svolta a Tione di Trento il 14 braio e in via definitiva nel mese di giugno 2018, durante la quale tutti ottobre del 2019. Nel mezzo si sono hanno potuto presentare proposte, espressi tutti i Servizi provinciali osservazioni e richieste scritte. coinvolti attraverso una conferenza Le fasi successive del procedimen- dei servizi coordinati dalla struttura to, dettate dal Regolamento provin- di riferimento Servizio Sviluppo so- ciale di attuazione della legge per le stenibile ed aree protette della PAT aree protette (L.P. 11/2007 e DPP 21 che ha interpellato in due fasi distin- gennaio 2010, n. 3-35/Leg.), si sono te anche il Comitato scientifico delle svolte secondo un fitto alternarsi di aree protette. · colture agricole tradizionali di montagna - si specifica che nelle per- tinenze del patrimonio edilizio sono ammesse recinzioni in legno per orti ad uso famigliare; · derivazione di acque per l’innevamento artificiale - la modifica pre- vede il rilascio minimo non inferiore al doppio del DMV e introduce il concetto di deflusso ecologico; · attività ricettiva di Bed & Breakfast, agritur ed esercizio rurale - la variante prevede la possibilità di attività di Bed & Breakfast, Agritur e Esercizio rurale per gli edifici a destinazione residenziale; · ricostruibilità dei ruderi - la variante chiarisce che il rudere diventa ricostruibile anche a seguito di cambio di coltura autorizzato dalla normativa provinciale di riferimento con il conseguente cambio di zo- nizzazione del PdP; · svolgimento di attività e manifestazioni - la variante prevede l’ammis- sione delle manifestazioni previa comunicazione al Parco; la Giunta esecutiva può regolamentare le attività con prescrizioni; · utilizzo natanti - è confermato il divieto di utilizzo di natanti nei laghi con l’ulteriore chiarimento che per natanti sono intesi anche i “gal- leggianti gonfiabili non rigidi” (come i SUP o i Belly Boat). Per quanto riguarda il Lago di Tovel, è stato modificato il regolamento con speci- fiche sul numero massimo di autorizzazioni e l’utilizzo contestuale di imbarcazioni; · cicloturismo - la variante prevede la facoltà del Parco di individuare ulteriori punti di divieto oltre a quelli previsti dai provvedimenti dei Servizi PAT. 7 Adamello Brenta Parco
Ampliamento dei confini Il Comune di Sella Giudicarie ha trasmesso la ri- chiesta di ampliamento dei confini dell’area protet- ta su una porzione di territorio in Val di Breguzzo (su aree dei Comuni Catastali di Bondo e di Bre- guzzo II) il 30 novembre 2017. L’area di 534 Ha, si congiunge a nord est con la Valbona e a sud ovest con la Val Arnò includendo anche una porzione del- la ZSC Re di Castello - Breguzzo. Nel fondovalle il confine raggiunge l’imbocco della strada che sale in Val Arnò, comprendendo una porzione della Val di Trivena. La stessa Valbona era stata oggetto di ampliamento nel 2004 su richiesta del Comune di Tione rappresentando oggi una marcata estrofles- sione. La possibilità di ampliare il confine di un’a- rea protetta, come previsto dall’art. 35 comma 2 bis della L.P. 23 maggio 2007 n. 11, deve derivare da una richiesta del Comune territorialmente coinvolto. I criteri e le condizioni che devono essere soddisfatti a norma di legge sono la continuità territoriale e la coerenza con le finalità del Parco. Il principio della continuità territoriale trova coerenza nella geometria dell’area richiesta che va a raccor- darsi con l’area di Valbona su Tione ottimizzando la possibilità di programmazione e l’applicazione delle misure gestionali e conservazionali. Inoltre, a supporto della richiesta, il Comune di Sella Giudicarie ha depositato una proposta di interventi, opere, progetti e misure per la valorizzazione ambientale, stori- co-culturale e didattica dell’area che trovano assoluta coerenza con le finalità del Parco. Per garantire il rispetto dei principi Monumenti Vegetali. Parti fonda- di trasparenza e partecipazione, tut- mentali del Piano sono anche gli te le fasi procedurali ed i vari livelli di strumenti di autovalutazione e ren- aggiornamento della documentazio- dicontazione urbanistica, come il ne di Piano, sono stati sempre resi Rapporto Ambientale che contiene pubblici attraverso avvisi agli albi del le analisi della Valutazione Ambien- Parco, dei Comuni e delle Comunità tale Strategica, delle Valutazione di di Valle coinvolte, oltre che sul sito Incidenza Ambientale oltre alla va- web del Parco, comunicati stampa e lutazione della coerenza delle pre- su quotidiani locali. visioni del Piano rispetto ai pareri La documentazione della Variante delle strutture provinciali raccolti 2018 al Piano del Parco è stata re- nel verbale della Conferenza dei datta dall’Ufficio tecnico-ambien- Servizi. Infine il Piano contiene an- tale del Parco con il tecnico dott. che il Rendiconto alle osservazioni Matteo Viviani, il capoufficio ing. pubbliche che nei periodi di pubbli- Massimo Corradi e il direttore dott. cazione sono state depositate, ov- Cristiano Trotter. Le fasi di defini- vero le argomentazioni relative alle zione degli obiettivi e costruzione decisioni di accogliere o respingere dei contenuti, sono state condivise le numerose osservazioni e richie- anche con un gruppo di lavoro ri- ste da soggetti pubblici e privati. stretto individuato dalla Giunta ese- Il coordinamento di tutte le fasi cutiva del Parco. procedurali ha portato al provve- Il Piano del Parco si compone dei dimento conclusivo da parte della due documenti principali: le NOR- Giunta provinciale che con la Delibe- ME DI ATTUAZIONE, e le 4 TAVOLE ra n. 2029 del 13 dicembre 2019 ha della CARTOGRAFIA, accompagnati approvato la Variante 2018 al Piano da una Relazione tecnica, Allegati del Parco che entra in vigore a tutti Regolamenti attuativi, le Misure di gli effetti con la successiva pubbli- Conservazione delle ZSC, gli Elen- cazione sul BUR Bollettino Ufficiale chi dei Manufatti, dei Geositi e dei Regionale. Adamello Brenta Parco 8
Il Piano Triennale delle attività per il 2020 Cinquanta gli obiettivi strategici del Parco. di Cristiano Trotter Direttore del Parco Naturale Adamello Brenta Nel corso del 2019 la Giunta Esecu- Viene ribadita, in via generale, la tiva del Parco Adamello Brenta ha necessità di procedere ad una razio- presentato al Comitato di gestione nalizzazione della spesa corrente, un documento di programmazione – soprattutto avvalendosi degli stru- il Piano triennale delle Attività – con menti informatizzati di approvvigio- una struttura e una formulazione namento di beni e servizi. nuova rispetto agli anni precedenti. Così come si punta ad una forte Questo strumento costituisce l’atto implementazione del sistema di forse più importante che gli Organi controllo di gestione, per dare la di governo adottano, per definire le possibilità alla Giunta e al Comita- politiche gestionali e gli indirizzi to di utilizzare adeguati strumenti assegnati alle Strutture dell’Ente sia di analisi dell’andamento della per l’utilizzo delle risorse disponibi- Amministrazione. li, sia per raggiungere una serie di Nel settore della pianificazione, nel obiettivi diretti alla valorizzazione 2020 si procederà ad un aggiorna- del territorio e alla conservazione mento complessivo della schedatu- del bene ambientale. ra dei manufatti e degli edifici del Il Piano delle Attività per il 2020, Parco, presenti in numero di 1.281. approvato insieme al Bilancio nel Ed inoltre, a seguito della avvenuta Cristiano Trotter mese di dicembre, conferma gli adozione della importante Variante indirizzi precedenti e individua alcu- 2018 al Piano del Parco, si intende ni obiettivi strategici che saranno adottare anche un nuovo piano fau- attuati nei prossimi esercizi. E’ nistico, indispensabile per avere un strutturato per ambiti di intervento, quadro aggiornato della consistenza individuati in relazione ai compiti e dello stato di salute delle varie degli Uffici e alle aree di azione del popolazioni animali selvatiche Parco volute dalla legge istitutiva: dell’area protetta. amministrazione e gestione genera- Molto importante il programma le; strumenti di pianificazione; definito per gli interventi sul territo- manutenzione, conservazione e rio. Sarà dato intanto un importante valorizzazione del territorio; attività impulso agli interventi previsti al pubblico e comunicazione; mobi- dall’accordo provinciale per la valo- lità sostenibile; educazione ambien- rizzazione della Val di Tovel: proget- tale; ricerca scientifica. tazione e avvio della realizzazione Gli obiettivi, complessivamente, del nuovo centro visitatori Lago sono 50. Variamente distribuiti tra Rosso, realizzazione della nuova gli ambiti, risultano molto diversifi- area di accesso alla valle in località cati tra loro, per l’impegno attuativo “Capriolo”, sistemazione di alcuni richiesto al personale e anche per le sentieri. risorse finanziarie collegate a cia- Altrettanta importanza rivestiranno scuno. Tuttavia è possibile indivi- alcune opere, attese anche dalle duarne alcuni, che caratterizzano in Amministrazioni interessate: realiz- maniera importante gli indirizzi zazione della nuova area di par- dell’Ente nel 2020. Se ne dà di cheggio in Val d’Algone, spostamen- seguito una breve illustrazione. to del nuovo centro visitatori da 9 Adamello Brenta Parco
Daone alla località “Pracul”, realiz- tate con i soggetti turistici, finaliz- zazione del percorso didattico in Val zate alla conoscenza del territorio di Breguzzo, ri-funzionalizzazione del Parco e del Geopark. Più in del sentiero Patascoss-Lago Nam- generale l’Ente proseguirà una pro- bino, per permettere l’accesso a pria politica attiva nel settore della persone con disabilità, posa della divulgazione dei valori ambientali, segnaletica di delimitazione dell’in- anche attraverso la messa in tera area protetta e delle riserve campo di nuovi strumenti a carat- interne, realizzazione del nuovo tere culturale, in sinergia con molti parco faunistico a Giustino, per Soggetti locali. delega della stessa Amministrazio- Relativamente al delicato settore ne comunale. della gestione della mobilità estiva, Nel settore delle attività al pubbli- in alcune aree specifiche (Val di co, acquista particolare rilevanza la Tovel, Val Genova, Vallesinella), opportunità di procedere ad indivi- negli ultimi esercizi, si sono riscon- duare una o più proposte alternati- trate forti criticità relativamente al ve alle attuali che vengono propo- perseguimento di un giusto equili- ste ai turisti, che siano uniche, ori- brio tra le esigenze di fruizione del ginali ed esclusive e che allo stesso territorio e la necessità di garantire tempo possano fare da volano il rispetto e la tutela di tali aree, anche per quelle che ordinaria- essenzialmente legate a un pro- mente vengono proposte e concer- gressivo ed esponenziale aumento Gentiana Brentae, endemismo delle Dolomiti di Brenta. Progetto Biomiti. (Foto M. Armanini) Adamello Brenta Parco 10
dei flussi dei visitatori, che rischiano getto di ricerca pluriennale deno- di mettere in crisi l’assetto com- minato “BioMiti”, il cui nome nasce plessivo dei servizi di trasporto e di dall’unione del suffisso “bio“ (“che parcheggio seguiti dall’Ente Parco. vive”) con la parola “Dolomiti”, L’Ente intende quindi favorire una avviato nel 2018. La finalità del pro- analisi approfondita delle problema- getto, che si concentra nella por- tiche emerse, anche in confronto zione centrale delle Dolomiti di con la Provincia autonoma di Trento Brenta, è quella di raccogliere e con le Amministrazioni comunali informazioni sul maggior numero competenti, per verificare la oppor- possibile di elementi che compon- tunità di dare avvio ad una sorta di gono l’ecosistema presente, avva- Mobilità 2.0 del Parco, che favorisca lendosi della collaborazione di spe- una transizione progressiva verso cialisti di settore. Geomorfologi, modelli gestionali dei parcheggi e entomologi, teriologi, ornitologi, dei trasporti più efficienti sotto l’a- vegetazionisti e altri esperti, si spetto tecnologico, ma che non tra- stanno trovando a dialogare nel lasci una attenta disamina della contesto del BioMiti per cercare eventuale possibilità di introduzione collegialmente di mettere a fuoco di discipline di accesso più coerenti le caratteristiche dell’ecosistema con le esigenze di garanzia dell’e- presente e le situazioni ambientali quilibrio più sopra indicato. correlabili al tema dei cambiamenti L’educazione ambientale costituirà climatici. Il progetto si propone anche nel 2020 un asset importante quindi di affrontare in team il com- per il Parco. In tale ambito si pro- plesso tema degli equilibri ecosi- seguiranno le esperienze di citizen stemici e delle possibili modifica- science, al fine di coinvolgere il zioni legate ai cambiamenti clima- pubblico, sia esso costituito da stu- tici, nella consapevolezza che gli denti, residenti o turisti, nella ricer- ambienti d’alta quota siano degli ca scientifica, rendendoli consape- osservatori privilegiati, dove si evi- voli della stessa, della sua impor- denziano con più facilità eventuali tanza e dei suoi limiti e avvicinan- problematiche. doli in questo modo alle tematiche La descrizione degli obiettivi ripor- che i progetti di ricerca scientifica tati dà quindi il senso di quanto mirano ad approfondire e risolvere l’anno 2020, per le Strutture Civetta nana. Progetto Biomiti. come i cambiamenti climatici, la dell’Ente, potrà essere ancora una (Foto E. Noro) perdita di biodiversità e habitat, la volta impegnativo, stimolante e conservazione ambientale. importante per la Amministrazione Stambecchi. È prevista la prosecuzione del pro- dell’area protetta. (Foto A. Mustoni) 11 Adamello Brenta Parco
Come cambia il clima Intervista a Dino Zardi, esperto di clima e meteorologia. di Chiara Grassi Direttore responsabile Professor Zardi, spesso si fa confu- possa arrivare temporaneamente aria sione tra meteo e clima ma in realtà più fredda (ad es. una irruzione di aria si tratta di due elementi diversi. Pos- dalle regioni polari). siamo fare chiarezza? Il tempo atmosferico, studiato dalla Cosa accade fisicamente nell’atmo- meteorologia, e perciò comunemente sfera perché si verifichi il riscalda- detto anche “il meteo”, è dato dall’e- mento globale? volvere dello stato dell’atmosfera, con Il clima risente molto delle interazio- tutti i fenomeni che la caratterizzano ni dell’atmosfera con le altre compo- (precipitazioni, vento, copertura nu- nenti del sistema sole-terra-atmosfe- volosa, ecc.), su tempi brevi e su de- ra: ad esempio la fusione dei ghiacciai terminate aree (locali o al più conti- e delle calotte polari, la desertificazio- nentali). Il clima invece è determinato ne, modificano le caratteristiche della dalle caratteristiche di lungo termine superficie terrestre e la sua capacità delle variabili atmosferiche: si par- di assorbire radiazione solare. la, infatti, di valori tipici stagionali, o annuali, o trentennali, delle tempe- Come è determinato il riscaldamento Dino Zardi, rature, o delle precipitazioni, a scala globale? Si può ancora parlare di ef- locale, continentale e anche globale, fetto serra? Professore ordinario Dipartimento Ingegneria cioè di tutto il pianeta. Il riscaldamento dell’atmosfera dipen- Civile, Ambientale e Può quindi accadere che in una de- de dal fatto che i cosiddetti «gas serra» Meccanica - Università di terminata località si realizzino, epi- (come l’anidride carbonica, il metano, Trento sodicamente, situazioni meteorolo- il vapore acqueo e altri ancora) hanno Presidente di AISAM - giche “anomale”, in controtendenza, una elevata capacità di intercettare la Associazione Italiana rispetto all’andamento del clima. Per radiazione infrarossa emessa dalla su- Scienze Atmosferiche e esempio, è sempre più evidente che perficie terrestre e assorbirla, aumen- Meteorologia tando di conseguenza la propria ener- il clima terrestre sta evolvendo verso Direttore di situazioni di temperature medie sem- gia interna, e quindi la temperatura. Festivalmeteorologia pre più alte. Ma questo non esclude che episodicamente, in una regione, Quali sono le principali fonti di CO2 Coordinatore corso di laurea magistrale Environmental Meteorology Lago di Tovel. (Foto T. Martini) Adamello Brenta Parco 12
a cui è attribuibile il riscaldamento Il Trentino sta diventando sempre più globale? luogo di studio dei cambiamenti cli- I valori dipendono molto dalle diverse matici? regioni, ma in generale sono le attivi- Sì, grazie alla collaborazione fra Uni- tà industriali, i trasporti e il riscalda- versità, Provincia, Fondazione Edmund mento domestico. Mach, Trentino Sviluppo, Comune di Rovereto, Museo Civico di Rovereto, e Le oscillazioni si registrano da secoli, al supporto di molti enti pubblici e pri- come mai ora bisogna preoccuparsi? vati, si stanno consolidando in Trenti- Perché negli ultimi decenni c’è sta- no iniziative di dimensione nazionale, ta l’accelerazione senza precedenti come il festivalmeteorologia, giunto dell’aumento nelle concentrazioni quest’anno alla 5° edizione, e interna- di gas serra e nel riscaldamento del zionali, come la laurea magistrale in pianeta. meteorologia ambientale, in collabo- razione con l’Università di Innsbruck. C’è un limite stabilito dopo il quale non sapremo cosa accadrà? Quali sono le abitudini che dobbiamo Ci stiamo avventurando in situazioni modificare per dare il nostro contri- inesplorate. buto all’ambiente? Il Panel Intergovernativo per i Cam- Ridurre il consumo di energia da fon- biamenti Climatici ha definito che cosa ti non rinnovabili. occorre fare per contenere il riscalda- mento entro 1,5°C sopra i valori dell’e- ra preindustriale. Ad esempio, quali sono le indicazioni del Panel? Si tratta di modificare i nostri sistemi di produzione, di trasporto, di approv- vigionamento energetico, gli stili di vita, in modo da arrivare ad azzerare le emissioni nette di anidride carbo- nica entro il 2055.Ridurre il consumo di energia, e privilegiare l’utilizzo di fonti rinnovabili. Nei trasporti, nel ri- scaldamneto, perfino nella scelta dei cibi: preferire alimenti a chilometro zero, e in ogni caso quelli con un “im- pronta ecologica” meno impattante sul sistema clima. 13 Adamello Brenta Parco
Un patto per i ghiacci di Cristian Ferrari Presidente Commissione TAM SAT Il Ghiacciaio di Lares.
Il territorio del Parco Naturale Ada- sulla totalità di questi la SAT effet- mello Brenta (PNAB) comprende tua i rilievi di arretramento delle l’area maggiormente glacializzata fronti con tecniche classiche o con del Trentino. I ghiacciai sono si- rilievo GPS e cura la rifotografia da tuati prevalentemente nel Gruppo stazioni fotografiche prefissate. Adamello Presanella e, in minima Nel 2002, con l’obiettivo di imple- parte, nelle Dolomiti di Brenta. Al- mentare degli studi più specifici re- tre aree glacializzate della provincia altivi al bilancio di massa annuale, sono situate nel Parco Nazionale veniva avviata dal Comitato Glacio- dello Stelvio (Gruppo dell’Ortles logico della SAT una campagna di Cevedale), nel Parco Naturale Pa- misure al ghiacciaio d’Agola, poco a neveggio Pale San Martino (Gruppo monte del Rifugio XII Apostoli2. Que- delle Pale di San Martino) e quindi ste specifiche misure, ora portate in Marmolada. avanti dalla PAT in collaborazione Le attività di studio dei ghiacciai con SAT e MUSE, hanno l’obiettivo Cristian Ferrari, da parte della Società degli Alpi- di determinare l’accumulo di neve Presidente nisti Tridentini (SAT) nel territorio su tutto il ghiacciaio alla fine della Commissione TAM SAT della quale del Parco Adamello Brenta, iniziava stagione primaverile, la fusione di fa parte il Comitato formalmente nel 1990 con la fon- neve e ghiaccio durante la stagione Glaciologico Trentino. dazione del Comitato Glaciologico estiva e quindi determinare l’even- Trentino e si innestava sui lavori tuale perdita o guadagno di massa precedentemente seguiti da Bruno del ghiacciaio; come è possibile im- Parisi e Vigilio Marchetti già a parti- maginare il bilancio è tendenzial- re dal 1951. mente negativo, quindi annualmen- Al tempo della fondazione del Comi- te è sempre maggiore la quantità di tato Glaciologico nel Gruppo dell’A- ghiaccio fusio rispetto alla quantità damello Presanella erano presenti di ghiaccio accumulato, fenomeno circa un centinaio di ghiacciai che che viena facilmente percepito dal coprivano una superficie appros- forte arretramento fino alla spari- simativa pari a 5.000 ha1; ad oggi zione di ghiacciai. la superficie glacializzata è si no- L’attività di rilievo dei ghiacciai del tevolmente ridotta, in linea con il Parco viene condotta anche sui trend di arretramento delle fronti ghiacciai del Mandron e delle Lob- glaciali misurato nelle Alpi italia- bie le cui acque di fusione alimenta- ne. La riduzione di superficie ha no in maniera significativa il fiume interessato soprattutto i ghiacciai a Sarca. quote medie e basse, o con esposi- Nell’ottica di rinsaldare un impor- zione meno favorevole all’accumu- tante legame storico e territoriale, lo e al mantenimento della coper- il 2019 ha visto la formalizzazione tura nevosa invernale-primaverile. di una convenzione tra la SAT e il All’interno del Parco corrispondo- PNAB, finalizzata ad una collabo- no a queste caratteristiche soprat- razione reciproca volta allo studio tutto i ghiacciai situati nell’area delle aree glaciali e periglaciali e delle Dolomiti di Brenta. alla condivisione dei risultati di ri- I ghiacciai attualmente rilevati dal- cerca, progettando nuove proposte la SAT all’interno del territorio del di valorizzazione delle peculiarità di Parco Naturale Adamello Brenta importanti geositi come i ghiacciai. sono: La volontà di sensibilizzazione i fre- Ghiacciaio del Mandrone, Ghiaccia- quentatori della montagna da parte io delle Lobbie, Ghiacciaio di Lares, della SAT e del PNAB, nasce dalle Ghiacciaio di Niscli, Ghiacciaio di reciproche competenze derivanti Conca, Ghiacciaio D’Amola, Ghiac- da azioni di studio strutturate nel ciaio di Nardis, Ghiacciaio d’Agola; tempo, volte a definire e condivi- 1 Roberto Bombarda e Vittorino Betti. BOLLETTINO SAT n.4 ANNO 1994 2 R. Bezzi, L.Carturan, S. Fontana, A. Paoli, R. Seppi. “Il Bilancio di massa sul ghiacciaio Agola” BOLL. SAT n2 ANNO 2003 15 Adamello Brenta Parco
Sopra, ghiacciaio dere le correlazioni tra presenza di degradazione del permafrost.. dell’Adamello, e sotto ghiacciai e le relative risorse che L’obiettivo di questo impegno reci- cima Corno Bianco (3.434 m). ne dipendono come la disponibilità proco di collaborazione è nato so- (Foto C. Ferrari) di acqua potabile per scopi potabilil prattutto dall’esigenza condivisa di risorsa vitale anche per rifugi e al- sensibilizzare chi vive e lavora in ghe. Nell’ambito della convenzione montagna: alpinisti, operatori pro- viene pretata attenzione anche agli fessionali o turisti che nel territorio effetti su strutture ed infrastruttu- del Parco si trovano a vivere, lavo- re esistenti in quota dedrivanti dalla rare o trascorrere anche dei brevi periodi di vacanza. Uno dei primi lavori eseguiti in quest’ottica di sensibilizzazione è stato il recupero conservativo e la georeferenziazione dei vecchi segna- li di misura di arretramento frontale al ghiacciaio d’Agola, nelle Dolomiti di Brenta; i primi punti risalivano in- fatti al 1957 e spesso su alcuni massi in vista era possibile vederne solo un segno sbiadito rosso minio come si usava fare per i vecchi segnali di mi- sura o nei segnali dei sentieri (le pit- ture al minio sono ora vietate perché a base di piombo). Per la prossima stagione 2020/21 si prevede di concentrare gli sforzi sul rinnovamento e potenziamento del centro glaciologico SAT J. Payer al Mandrone, presidio didattico e culturale in quota nell’ambito del- la glaciologia. , E’ inolte previsto il completamento di un sentiero glaciologico che dalla val Genova conduce fino al rifugio Mandrone e quindi verso la bocca del ghiaccia- io omonimo e le zone glaciologica- mente interessanti. Adamello Brenta Parco 16
Dal Parco Adamello Brenta parte la rivoluzione “Plastic free” Un’azione di sensibilizzazione ed educazione, allargata e condotta con le Amministrazioni pubbliche del territorio per ridurre i rifiuti plastici a cura della Redazione Anche al Parco Naturale Adamel- “Nel periodo storico in cui viviamo lo Brenta è arrivata la rivoluzio- - ha commentato l’assessore Mat- ne “plastic free”. Stimolato dalle teo Masè - il tema delle plastiche esortazioni di Comunità Europea e monouso e della loro dannosità è Ministero dell’Ambiente, il Parco si sicuramente tra i più importanti e di- sta facendo promotore di una cam- scussi a livello globale. Il Parco in tal pagna di sensibilizzazione nei con- senso non ha solo una mission sta- fronti delle Pubbliche Amministra- tutaria, ma ha anche il dovere mo- zioni locali per mettere al bando la rale di richiamare l’attenzione degli plastica monouso. amministratori, per sensibilizzarli A inizio luglio, il Parco ha invitato i 30 su questo importante tema ambien- Comuni, le 4 Comunità di valle e le tale, e insieme attivare delle pratiche Regole che afferiscono al territorio virtuose a tutela e conservazione dell’area protetta, alla condivisione dell’ambiente. Per finanziare questo di “un progetto virtuoso, diretto a ed altri progetti, la Giunta del Par- favorire la progressiva eliminazione co ha recentemente istituito anche dell’utilizzo della plastica monouso il “Piano incentivi 2019”, volto a so- dalle strutture delle amministra- stenere e premiare chi intraprende zioni pubbliche (municipi, scuo- azioni positive per l’ambiente.”. le, palestre, ecc.) e in occasione di Finora hanno risposto positivamen- eventi promossi dalle associazioni te all’appello 22 amministrazioni tra del settore ricreativo e turistico, che cui il Comune di Carisolo. A queste Matteo Masè, è stato inviato in autunno un Proto- Assessore con beneficiano di contributi pubblici e competenza in marketing comunali.”. collo d’intesa, elaborato in accordo e comunicazione Nella proposta, firmata dal Presi- con le amministrazioni, che è al va- del Parco. dente Joseph Masè e dall’Assessore con competenza in marketing e co- municazione Matteo Masè, il Parco ha richiamato il senso di responsabi- lità delle amministrazioni pubbliche, rispetto all’attuale e sempre cre- scente emergenza della dispersione nell’ambiente di materiale plastico. Le ricadute negative, a livello pla- netario in termini di inquinamento degli ecosistemi, sono sempre più evidenti ed allarmanti, ed è notizia sconcertante il recente ritrovamento di microplastiche anche in ambienti inviolati come i ghiacciai. 17 Adamello Brenta Parco
Per dare avvio concreto alla campa- gna, quest’estate, il Parco ha attuato una delle azioni previste nel Proto- collo, offrendo gratuitamente a cia- scun comune e comunità aderente 1.000 kit, composti da piatto, bic- chiere, posate, tovagliolo, comple- tamente in materiale 100% ricicla- bile, biodegradabile e compostabile che sono stati usati durante feste e sagre nei paesi. Ai comuni è stato richiesto in cam- bio di sensibilizzare gli organizzatori ad abbandonare la plastica e prose- guire in futuro con l’utilizzo di ma- teriali ecofriendly. Una scelta che il Parco ha compiuto oltre dieci anni fa e che anche molte Pro loco o co- Il bicchiere con il logo del glio dei Consigli comunali per la sua mitati hanno adottato da tempo. Lo Parco che fa parte del kit approvazione. Il Protocollo chiede in materiale 100% sforzo del Parco, quindi, ora è quel- riciclabile, biodegradabile di impegnarsi a ridurre al minimo lo di mettere tutti d’accordo verso e compostabile. la produzione di rifiuti plastici entro un orientamento generale che atti- (Foto G. Concini, Archivio PNAB) la fine del 2020 in tutte le strutture vi buone pratiche e comportamenti comunali, sensibilizzando anche le virtuosi a favore dell’ambiente. associazioni che organizzano ma- Un momento di consegna simbolica nifestazioni pubbliche e le cittadi- dei kit agli amministratori è avve- nanze. Tra le azioni a cui si pensa, vi nuto il 1° agosto a Malga Fevri sui sono l’attenzione alle stoviglie negli monti di Madonna di Campiglio in appalti di mense e distributori di be- occasione dell’attività del Parco e vande, l’utilizzo di tazze e bicchieri della Comunità delle Regole di Spi- compostabili, o addirittura recupe- nale e Manez “Sugli alpeggi della rabili, nelle sedi comunali e negli Rendena” ed il Parco ha già annun- uffici pubblici, l’avvio di campagne ciato la consegna di altri 1.000 kit, di educazione nelle scuole verso con le stesse finalità, entro il mag- scelte di consumo e comportamenti gio del 2020. consapevoli. Gli amministratori a Malga Fevri durante la consegna ufficiale dei kit. (Foto Archivio PNAB) Adamello Brenta Parco 18
Sentieri liberi dopo Vaia Nel Parco Naturale Adamello Brenta ripristinato il 100% della sentieristica inagibile da fine ottobre 2018 a cura della Redazione A un anno dal passaggio della tem- boschivo e infrastrutturale dell’a- pesta Vaia, il lavoro di ripristino dei rea protetta. E’ stata così creata sentieri all’interno del Parco Ada- una banca dati di strade e sentieri mello Brenta è concluso. interrotti o danneggiati attraverso Con la ricostruzione a novembre propri sopralluoghi e richieden- della passerella in legno sul Rio Si- do segnalazioni sulle emergenze a niciaga lungo il Sentiero delle Ca- tutti, in modo particolare alle realtà scate B01 in Val Genova, che era che sono intervenute sul posto fin stata distrutta quella notte del 29 da subito, come i comuni, i corpi dei ottobre 2018 da una colata di mate- Vigili del fuoco volontari, le Stazio- riale terroso, piante e massi, scesa ni forestali, la SAT. Dopodiché, con dal versante montano, il Parco può l’istituzione in Provincia dell’Unità dire di avere completato al 100% il di missione strategica grandi ope- ripristino dei sentieri di sua compe- re e ricostruzioni, guidata dall’in- tenza. I sentieri danneggiati da Vaia gegner De Col, e la creazione di un riguardavano l’intera area protetta tavolo di lavoro provinciale, il Parco per uno sviluppo di oltre 300 Km. ha ricevuto il ruolo di coordinatore All’indomani di quello straordinario per il ripristino dell’area protetta e In alto, passerella Rio evento calamitoso, il Parco si era la gestione di un fondo di 200.000 Siniciaga - Val Genova attivato, organizzando una ricogni- euro. Le strade forestali sono quindi Sentiero B01. zione dei danni subiti al patrimonio state affidate alle Stazioni forestali (Foto B. Battocchi) 19 Adamello Brenta Parco
B01 Sentiero delle Cascate Val Genova. mentre il Parco si è assegnato tutta schianti localizzati di piccole e me- la sentieristica registrata presso il die dimensioni o erosioni della sede Servizio turismo della Provincia. di calpestio che ne hanno compor- “Dalle segnalazioni dei danni – tato la chiusura. Ci sono stati poi dei spiega l’ingegner Massimo Corra- sentieri – prosegue Corradi - che di, responsabile dell’Ufficio tecnico sono stati fortemente danneggiati ambientale del Parco - risultavano anche da fenomeni di franamento e 84 sentieri chiusi per un totale di dall’impetuosità dei torrenti, come 324 km impercorribili. Alcuni erano il SAT 215 che dalla Val Genova fortemente danneggiati per schianti conduce a Malga Siniciaga e Malga estesi come, per esempio, a Spor- Germenega, franato per un tratto maggiore i sentieri SAT 301 e 302 di 200 metri, portandosi via anche che conducono a Malga Spora o il la passerella sul Sentiero delle Ca- sentiero B07 che da località For- scate B01.”. tini a Madonna di Campiglio con- L’inizio degli interventi diretti del duce a Nambino o il sentiero SAT Parco sul territorio si può far ri- 263 che da Malga Cengledino con- salire al 15 aprile. Il lavoro è stato duce a Malga Stablo Marc a Tione. condotto secondo due modalità, La maggior parte era interrotta da cercando di ridurre al minimo i ri- Danni ad una passerella sul sentiero Amolacqua in val Nambrone. B01 Scaletta ricostruita sentiero delle Cascate Val Genova. Adamello Brenta Parco 20
schi per gli operai e velocizzare la Matteo Motter, tempistica: da una parte, appoggian- Assessore con competenza alla dosi a ditte di boscaioli specializzate sentieristica del Parco. per aprire le situazioni più impegna- tive, e, dall’altra, intervenendo diret- tamente sui sentieri meno pericolosi con le squadre operai del Parco, raf- forzate eccezionalmente con 6 nuove assunzioni. Alle squadre sono spet- tati i lavori di finitura, come la pulizia dalle ramaglie, il taglio delle piante singole, il ripristino della sede di cal- pestio e dei canali taglia acqua. Un grande appoggio è stato dato an- che dal Servizio occupazione e va- lorizzazione ambientale della Pro- vincia e dai volontari delle sezioni locali della SAT. Seguendo le priorità di interven- to, individuate dal gruppo di lavoro propria struttura, di essere all’al- istituito presso la Provincia, in vista tezza della situazione che la tempe- della stagione estiva, sono stati ri- sta Vaia ci ha presentato. Penso sia pristinati dapprima i sentieri che attraverso queste accortezze, que- conducevano ai rifugi escursionisti- sta dimostrazione vera di vicinanza ci e alpinistici, e poi i sentieri di fon- al territorio, che il Parco possa es- dovalle ad alta frequentazione turi- sere da traino per il futuro delle no- stica, come il Sentiero delle Cascate stre fragili montagne. Non era facile B01 in Val Genova, i sentieri C01 e gestire in così poco tempo la mole C02 in Val di Tovel, rispettivamen- di lavoro che fin dall’inizio abbiamo te Sentiero delle Segherie e delle capito essere molto consistente. Im- Glare, o i sentieri di Vallesinella, portante in questo senso la sinergia in particolare il Sentiero dell’Orso con il Servizio Turismo, il tavolo di C52, il Sentiero Paoli C53 e il Sen- lavoro presieduto dall’ingegner De tiero dell’Arciduca C55. Su proposta Col, la SAT con i suoi volontari (vero dell’assessore competente in mate- valore aggiunto) e tutti gli enti locali ria di sentieristica, Matteo Motter, che fin da subito hanno collaborato il Parco ha voluto con forza inserire al meglio. Una prova superata bril- in priorità massima anche i sentieri lantemente anche alla luce della di servizio delle malghe, nel rispet- qualità del lavoro svolto. Personal- to di un’attività economica che nel mente mi ritengo soddisfatto per Parco gode di pari dignità di quella l’attenzione che abbiamo prestato turistica. a quei sentieri che raggiungono le “Il Parco – commenta Matteo Mot- malghe salvando, in alcuni casi, la ter – ha dimostrato, attraverso la monticazione delle stesse.” C01 Sentiero delle Segherie Val di Tovel. O265 Danni sul sentiero Folgarida - Malghette - Zeledria. 21 Adamello Brenta Parco
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