SICCITÀ 2016-2017 Il clima cambia e in Italia cresce il rischio idrico - Arpae Emilia-Romagna

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SICCITÀ 2016-2017 Il clima cambia e in Italia cresce il rischio idrico - Arpae Emilia-Romagna
SICCITÀ 2016-2017
        Il clima cambia e in Italia
            cresce il rischio idrico

L
        a situazione di siccità che        Entrambe queste cause influiscono
        colpisce l’Italia già da diversi   negativamente sulla disponibilità di
        mesi si è aggravata nel corso      risorsa idrica. Considerando anche
del periodo primaverile-estivo del         che la richiesta di prelievi nel corso
2017; già a partire dall’inverno si        degli anni è cresciuta, è evidente
sono registrate precipitazioni sotto       l’aumentare del rischio idrico nel
le medie stagionali (deficit del 26%;      nostro Paese.
al nord picchi del 50%) e l’estate
è stata caratterizzata da ondate di        Si tratta di un problema che incide
calore di intensità mai registrata,        sugli usi molteplici dell’acqua, da
con picchi di temperature massime          quelli civili a quelli industriali –
anche oltre i 40 °C. Diverse Regioni       dall’approvvigionamento di acque
italiane hanno dichiarato lo stato         potabili all’agricoltura, agli usi nella
di crisi idrica e richiesto lo stato       trasformazione degli alimenti, alla
di emergenza nazionale; tra queste         produzione di energia, agli usi
anche Emilia-Romagna, Toscana,             ricreativi – sia in termini qualitativi
Lazio e Sardegna.                          che quantitativi.
                                           È quindi necessario affrontare
Questa situazione costituisce              il rischio idrico con grande
certamente un’eccezionalità                determinazione e impegno da
meteorologica, come quella del 2003,       parte di tutti i soggetti coinvolti.
ma condizioni simili si presentano         Occorre individuare efficaci
con sempre maggiore frequenza.             politiche e azioni di adattamento
La terza grave crisi idrica in dieci       ai cambiamenti climatici, così
anni (2006-7, 2011-12 e 2016-17)           come è necessario investire in
è un segnale della modifica del            innovazione e nel miglioramento
clima che si evidenzia nell’aumento        delle reti osservative e previsionali
considerevole delle temperature e          idro-meteorologiche. Questi i temi
in una diminuzione notevole delle          al centro del servizio proposto nelle
piogge nei periodi estivi.                 pagine che seguono. (DR)
SICCITÀ 2016-2017 Il clima cambia e in Italia cresce il rischio idrico - Arpae Emilia-Romagna
ECOSCIENZA Numero 4 • Anno 2017

                           2016-2017, UN LUNGO PERIODO
                           DI SICCITÀ ECCEZIONALE
                           INVERNO SICCITOSO, PRIMAVERA CALDA CON PRECIPITAZIONI QUASI ASSENTI. ESTATE
                           CARATTERIZZATA DA ONDATE DI CALORE DI INTENSITÀ MAI REGISTRATA: LA SITUAZIONE
                           DI SICCITÀ IN ITALIA È PARTICOLARMENTE GRAVE. I DATI DEL 2017 CONFERMANO CHE È
                           IN CORSO UNA MODIFICA DEL CLIMA, CON UN FORTE RISCHIO IDRICO PER IL PAESE.
EMERGENZA SICCITÀ

                    L
                             a siccità che sta colpendo la nostra   di pioggia si protrae ormai dall’inizio        persistente, che ha determinato l’ingresso
                             penisola da diversi mesi si è          dell’inverno: se si escludono alcune           alle nostre latitudini di una imponente
                             aggravata moltissimo nel corso del     parentesi di breve durata (massimo uno-        massa d’aria molto calda, proveniente
                    periodo primaverile-estivo del 2017, viste      due giorni) con abbondanti precipitazioni      dalle aree sahariane.
                    le alte temperature e la scarsa quantità        nel mese di gennaio al centro-sud, è           Questa situazione sinottica (figura 1)
                    di pioggia caduta finora sul territorio.        infatti da dicembre 2016 che si registrano     ha determinato un’ondata di
                    Al momento diverse Regioni italiane             continuamente anomalie negative di             calore eccezionale, sia per i valori
                    hanno dichiarato lo stato di crisi idrica       precipitazioni, soprattutto al nord.           significativamente più alti delle medie
                    regionale per la siccità e richiesto lo stato   L’estate iniziata a giugno ha mantenuto        stagionali, sia per la loro persistenza. I
                    di emergenza nazionale. Tale situazione         le caratteristiche della primavera.            valori di temperatura massima registrata
                    si protrae già dai mesi invernali, specie al    Essenzialmente temperature elevate             su gran parte del territorio nazionale
                    nord, dove c’è stata una sensibile carenza      e superiori alla norma, precipitazioni         già a partire dal 1 agosto, per terminare
                    di piogge. L’inverno 2017 per l’Italia è        assenti, fatta esclusione di alcuni episodi    essenzialmente solo la domenica 6, hanno
                    stato alquanto siccitoso, con un deficit del    temporaleschi, accaduti solo al nord, che      in molti casi raggiunto e superato i 40
                    26% di pioggia rispetto alla media, che al      non hanno mutato di niente la situazione       gradi, sia sulle zone di pianura che su
                    nord ha raggiunto anche picchi del 50%          siccitosa presente. L’attuale periodo          quelle basso-collinari.
                    (ad esempio nelle aree delle province di        estivo risulta particolarmente anomalo,        In molti casi si è trattato di record
                    Parma e Piacenza).                              e tale anomalia si è acuita vieppiù con        storici letteralmente “stracciati”. A solo
                    Dal punto di vista termico la primavera         la “terribile” onda di calore che si è         titolo di esempio, nel caso di Bologna,
                    2017 è risultata essere la seconda              abbattuta nei primi giorni di agosto 2017,     si sono raggiunti valori di temperatura
                    primavera più calda dal 1800 a oggi,            la quinta dall’inizio dell’estate, che ha      massima di 40,5°C, con medie giornaliere
                    con un’anomalia positiva di quasi due           ulteriormente peggiorato la situazione         ampiamente superiori ai 30 gradi.
                    gradi rispetto alla media del periodo di        già grave, per quanto concerne la risorsa      Anche confrontando con la lunghissima
                    riferimento 1971-2000. Solo il 2007             idrica, oltre che impattare pesantemente       serie storica della Specola di Bologna
                    è stato più caldo. Da uno studio del            sullo stato di benessere fisico delle          Università (1814-2000) non si trovano
                    Cnr-Isac1 emerge come le precipitazioni         persone.                                       riscontri nel passato più lontano, dove
                    durante la primavera 2017 sono risultate        Come riferisce un comunicato stampa            la temperatura non aveva mai superato i
                    quasi assenti, al punto che tale stagione       del Dipartimento della protezione              40°C in città, neanche durante la terribile
                    è risultata la terza più asciutta dal 1800      civile2, dall’inizio del mese di agosto si è   estate del 2003. Dal 1816 a oggi non era
                    a oggi, con un deficit del 48% rispetto         consolidato sull’Europa meridionale e in       mai successo per esempio che per tre-
                    alla media del periodo di riferimento           particolare sul Mediterraneo, un campo         quattro giorni consecutivi la temperatura
                    1971-2000. Tale situazione di carenza           di pressione anticiclonico molto vasto e       massima superasse ampiamente i 39°C.

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ECOSCIENZA Numero 4 • Anno 2017

L’anticiclone africano
domina sull’Italia
Venendo all’analisi degli apporti
pluviometrici condotta dal Dipartimento
di protezione civile, in relazione alle
medie di riferimento climatologiche del
periodo 1981-2010 fornite dall’Ispra
emerge (figura 2a) che il mese di
giugno ha segnato deficit precipitativi
del 60-80% su gran parte delle regioni
                                                 FIG. 1
centrali e meridionali, aggravando così
                                                 ONDATA DI CALORE
lo stato di deficit pluviometrico che si
era accumulato in modo cosi marcato ed
                                                 Mappa della struttura
esteso dai mesi autunnali, proseguendo           isobarica del campo di
fino ad oggi.                                    geopotenziale a 500 mbar
Considerando l’intero periodo dell’anno          del giorno 2 agosto 2017.
idrologico settembre 2016-giugno 2017 i
deficit precipitativi accumulati (figura 2b)     regioni extra-tropicali, e in particolare          notevoli deficit precipitativi, unitamente
sono estesi a tutto il territorio nazionale,     sull’Europa, causando come conseguenza             all’aumentata richiesta di risorsa idrica
con valori più rilevanti (del 30-40%)            piogge (anomale) nelle aree desertiche e           connessa anche all’incremento della
sulle regioni settentrionali, sulle regioni      maggiore siccità nelle aree extra-tropicali        temperatura, hanno provocato notevoli
centrali, sulla Sardegna occidentale e su        del Mediterraneo. Ciò determina lo                 riduzioni nelle portate di sorgenti,
alcune aree delle regioni meridionali.           spostamento verso nord e la persistenza            pozzi, invasi di alcune aree del territorio
La cosa interessante di tale situazione è        per lunghi periodi dell’anticiclone                nazionale. A titolo di esempio, nel grafico
che mentre su buona parte del territorio         di blocco così detto “africano” che                in figura 3 si mostrano le portate del Po
nazionale si è vissuta la quinta ondata          sta, da qualche anno a questa parte,               alla sezione di Pontelagoscuro (FE) in
di calore, caratterizzata da temperature         occupando sempre più spesso le aree                diversi anni, che hanno subito notevoli
massime mai registrate spesso da più di          che qualche decennio fa erano occupate             riduzioni, avvicinandosi ai valori del 2003
200 anni e tipiche delle aree sahariane,         dalla presenza del “celebre” anticiclone           e 2006, anni caratterizzati da rilevanti
e assenza totale di piogge, proprio su           delle Azzorre, che oscillando da ovest             crisi idriche.
parte di tale aree desertiche nord-africane      verso est sull’Europa mediterranea, e
sono al contrario cadute precipitazioni          non da “nord verso sud” come questo                Per quanto riguarda la risorsa idrica
superiori alla norma e sono state misurate       africano, determinava le estati “normali”          accumulata negli invasi sul bacino del Po,
temperature inferiori alla norma.                (temperature estive a luglio attorno ai            i grandi laghi prealpini regolati (figura 4)
                                                 30 gradi) degli anni 60-70-80, che ora             hanno attualmente un riempimento di
In sostanza, si rinnova lo scenario che          sembrano un (malinconico...) ricordo.              circa il 40% del volume invasabile, con
caratterizza oramai queste ultime estati,        Ovviamente, caldo eccessivo e mancanza             livelli idrometrici compresi tra i livelli
dove l’Area di convergenza inter-tropicale       di precipitazione riverberano nello stato          minimi e medi di riferimento.
(Itcz) sembra essersi spostata verso le          idrico sia dei suoli, sia dei bacini fluviali. I   Anche nelle regioni centrali si sono

                                       a)                                          b)

FIG. 2
SICCITÀ
                              Limiti regionali
                              -100 \ -90%
Scarti percentuali medi       -90 \ -80%
                              -80% \ -70%
delle precipitazioni          -70 \ -60%
                              -60 \ -50%
                              -50 \ -40%
cumulate                      -40 \ -30%
                              -30 \ -20%
a) giugno 2017 (confronto     -20 \ -10%
                              -10 \ 10%
con giugno “medio”            10 \ 20%
                              20 \ 30%
1981-2010)                    30 \ 40%
                              40 \ 50%
b) settembre 2016-giugno      50 \ 60%
                              60 \ 70%
2017.                         70 \ 80%
                              80 \ 90%
                              90 \ 100%
Fonte: Dipartimento           > 100%
                              No Data
protezione civile nazionale

                                                                                                                                                   57
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ECOSCIENZA Numero 4 • Anno 2017

                    registrate notevoli riduzioni nelle portate
                                                                                                                                                                               Po a Pontelagoscuro
                    di sorgenti, pozzi e livelli idrometrici. A                                                       3000
                    tal riguardo si mostra l’andamento del                                                            2800
                    fiume Arno (figura 5) alla sezione di Nave       FIG. 3                                           2600
                    di Rosano, dove le portate idrometriche          PORTATA FIUME PO                                 2400
                                                                                                                      2200
                    si sono notevolmente ridotte, attestandosi                                                        2000
                    a valori prossimi al valore di deflusso          Portate del Po (m3/sec)                           1800

                                                                                                     m3/sec
                    minimo vitale                                    alla sezione di                                  1600
                                                                     Pontelagoscuro (FE).                             1400
                                                                                                                       1200
                    In conclusione, certamente la                    Fonte: Regione Emilia-
                                                                                                                      1000
                                                                     Romagna
                    situazione sopra descritta rappresenta                                                              800
                    una eccezionalità meteorologica. I                    2003                                          600
                                                                          2006
                    valori osservati, sia termometrici che                2007
                                                                                                                        400
                                                                                                                        200
                    pluviometrici, e come conseguenza anche               2016

                                                                                                                             1/1
                                                                                                                                   11/1
                                                                                                                                          21/1
                                                                                                                                                 31/1
                                                                                                                                                        10/2
                                                                                                                                                               20/2
                                                                                                                                                                      2/3
                                                                                                                                                                            12/3
                                                                                                                                                                                   22/3
                                                                                                                                                                                           1/4
                                                                                                                                                                                                    11/4
                                                                                                                                                                                                           21/4
                                                                                                                                                                                                                  1/5
                                                                                                                                                                                                                        11/5
                                                                                                                                                                                                                               21/5
                                                                                                                                                                                                                                      31/5
                                                                                                                                                                                                                                             10/6
                                                                                                                                                                                                                                                    20/6
                                                                                                                                                                                                                                                           30/6
                                                                                                                                                                                                                                                                     10/7
                                                                                                                                                                                                                                                                            20/7
                                                                                                                                                                                                                                                                                   30/7
                    i valori idrometrici dei bacini fluviali e            2017
EMERGENZA SICCITÀ

                    dei laghi, mostrano valori fortemente
                    deficitari. Tali situazioni, anche se forse
                                                                                                                                                                                              Limite di sperimentazione in deroga
                    con minore virulenza (ad eccezione del           FIG. 4                                           400
                    “mitico” 2003), si stanno ripresentando          ALTEZZA LAGO                                     300
                    con sempre maggiore frequenza negli              MAGGIORE
                                                                                                                      200 Limiti di concessione
                    ultimi 10-20 anni. Sul nord Italia, ad                                           cm
                                                                                                                      100
                    esempio, si rileva la terza grave crisi          Evoluzione dell’altezza
                                                                                                                        0
                                                                     idrometrica nel lago
                    idrica in dieci anni (2006-7, 2011-12 e          Maggiore (Sesto Calende)                         -100
                    2016-17). Questo dato segnala come sia           da 1//1/2017 a 31/12/2017
                                                                                                                       01/2017      02/2017      03/2017       04/2017      05/2017       06/2017      07/2017     08/2017      09/2017      10/2017       11/2017       12/2017

                    in corso, e già da tempo, una modifica
                                                                     Fonte: Enti regolatori grandi                                                                       Minimo               Medio               Massimo             2017
                    del clima, che si evidenzia in maniera           laghi, www.laghi.net
                    sostanziale in un aumento considerevole
                    delle temperature (in Italia certamente                                                           10^3
                    superiore ai valori di media globale)
                    e in una diminuzione notevole delle
                    piogge nei periodi estivi. Entrambe
                    queste cause hanno un impatto negativo           FIG. 5                                       10^2
                    sulla disponibilità di risorsa idrica.           PORTATA FIUME
                                                                                                     portata (m3/s)

                    Se si tiene poi conto che la richiesta           ARNO
                    di prelievi nel corso degli anni non è
                    certamente diminuita, anzi al contrario                                                           10^1
                                                                     Andamento del fiume
                    è cresciuta notevolmente, il risultato           Arno alla sezione di Nave
                    di tali fattori è un aumentato rischio           di Rosano.
                                                                                                                              DMV=2.689 mc/s
                    idrico. Problema che va assolutamente            Fonte: Autorità di bacino
                                                                                                                  10^0
                    affrontato con grande impegno, attraverso        distrettuale dell’Appennino                     02/2                   25/2               20/3                12/4               05/5               28/5                21/6                 14/7             06/8
                                                                     settentrionale; www.appenni-
                    l’individuazione di efficaci politiche di        nosettentrionale.it/itc                         2017
                    adattamento ai cambiamenti climatici.

                    Paola Pagliara1, Carlo Cacciamani2
                    1. Dipartimento della protezione civile
                    nazionale
                    2. Servizio IdroMeteoClima, Arpae Emilia-
                    Romagna

                    Si ringraziano i colleghi del settore meteo ed
                    Emanuela Campione del Centro funzionale
                    centrale e Federico Grazzini di Arpae-Simc
                    per la collaborazione tecnica fornita per la
                    realizzazione di questo articolo.

                    NOTE
                    1
                        http://bit.ly/2vj4iaj
                    2
                     http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/
                    view_com.wp?contentId=COM65107

       58
SICCITÀ 2016-2017 Il clima cambia e in Italia cresce il rischio idrico - Arpae Emilia-Romagna
ECOSCIENZA Numero 4 • Anno 2017

AZIONI E PROVVEDIMENTI
IN EMILIA-ROMAGNA
LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA SI È ATTIVATA DA MAGGIO 2017 PER FRONTEGGIARE LA SICCITÀ.
DOPO LA DICHIARAZIONE DELLO STATO DI EMERGENZA, È STATO COSTITUITO UN COMITATO
ISTITUZIONALE E ATTUATO UN PIANO PER GLI INTERVENTI URGENTI, PER LA PRESERVAZIONE E
UN UTILIZZO RAZIONALE DELLA RISORSA ACQUA.

L
        a scarsità di precipitazioni              euro per l’attuazione dei primi interventi
        pluviometriche e nevose che a             e con ordinanza n. 468 del 21 luglio
        partire dall’autunno 2016 a oggi          2017 il capo Dipartimento di protezione
ha interessato il territorio regionale,           civile nazionale ha nominato il presidente
ha comportato deflussi molto ridotti              della Regione Emilia-Romagna quale
nei reticoli idrografici superficiali             Commissario delegato per l’emergenza,
prossimi o inferiori ai minimi storici e          avente il compito di predisporre e
ha determinato una grave crisi idrica             sottoporgli per l’approvazione, il Piano
iniziata per il settore irriguo già a partire     dei primi interventi urgenti.
dal mese di maggio 2017, in particolare           Il Commissario con decreto n. 136/2017
per le province di Piacenza e Parma. Tale         ha istituito un Comitato istituzionale
situazione, è stata portata all’attenzione        al fine di formulare una proposta di
dell’Osservatorio permanente sugli utilizzi       interventi prioritari e maggiormente              idropotabile o la diversa distribuzione
idrici del distretto padano1 il 29 maggio,        funzionali per la gestione e il superamento       delle captazioni superficiali o profonde
che ha condiviso un livello di severità           dell’emergenza. Lo schema di Piano,               che afferiscono alla medesima falda
idrica media per tutto il bacino padano,          predisposto dall’Agenzia di protezione            per preservare maggiori risorse a
                                                  civile e dall’assessorato Ambiente sulla          scopo acquedottistico (è il caso degli
quindi non sufficiente ad attivare le
                                                                                                    interventi previsti in val d’Arda nel
procedure emergenziali.                           base delle istanze pervenute dal territorio,
                                                                                                    bacino alimentante la diga di Mignano
La situazione si è evoluta velocemente            è stato condiviso nella seduta del 18 luglio
                                                                                                    e in val Tidone con la diga del Molato,
manifestando un rapido peggioramento              2017 del Comitato istituzionale, convocato
                                                                                                    che è responsabile con i propri rilasci
solo dopo alcuni giorni, tanto da                 e presieduto dall’assessore Gazzolo.
                                                                                                    dell’alimentazione subalvea di pozzi
fare emergere criticità per il settore            Il Piano riporta il quadro degli interventi
                                                                                                    acquedottistici).
idropotabile, in particolare per gli              realizzati o in corso a valere sulle risorse
                                                                                                    Parallelamente, l’assessorato Ambiente
acquedotti ubicati nei territori appenninici.     dell’ordinanza 468/2017, aventi come
                                                                                                    svolge un continuo controllo sulla
La Regione Emilia-Romagna ha ritenuto             enti attuatori Comuni, enti gestori
                                                                                                    situazione degli approvvigionamenti idrici
quindi opportuno attivarsi fin da subito          del servizio idrico integrato, consorzi
                                                                                                    ricadenti nel proprio territorio attraverso
in modo autonomo, individuando                    di bonifica, Agenzia regionale per la
                                                                                                    appositi tavoli tecnici, quali ad esempio
e coordinando le possibili azioni da              sicurezza territoriale e la protezione
                                                                                                    il Tavolo interregionale con la Liguria
porre in essere, unitamente ai soggetti           civile. Sono già state avviate azioni di
                                                                                                    finalizzato a rilasci straordinari dall’invaso
interessati, per addivenire alla richiesta di     razionalizzazione e parzializzazione della
                                                                                                    del Brugneto per le esigenze irrigue
dichiarazione dello stato di emergenza            risorsa idrica attraverso interventi urgenti
                                                                                                    piacentine e il Tavolo tecnico del fiume
inviata al governo il 13 giugno 2017.             riguardanti sia l’utilizzo di autobotti per       Reno finalizzato a stabilire le possibili
Vista l’entità e la gravità delle criticità, il   il rifornimento dell’acqua potabile in            azioni e soluzioni garantendo i rilasci dal
presidente della Regione, nelle more della        serbatoi in deficit, sia l’attivazione di fonti   bacino di Suviana, nel periodo estivo, per
suddetta richiesta, con decreto n. 103 del        alternative, nonché opere di adeguamento          l’uso idropotabile, irriguo e ambientale.
16 giugno 2017, ha dichiarato lo stato di         degli impianti di sollevamento, in seguito
crisi in tutto il territorio regionale sia per    agli abbassamenti dei livelli idrometrici.
il settore idropotabile che per il comparto       La bonifica, titolare in alcuni casi della        Rosanna Bissoli
irriguo e con un provvedimento della              gestione di acquedotti rurali, ha già             Servizio Tutela e risanamento acqua, aria e
giunta regionale (Dgr n. 870/2017) sono           attivato interventi operativi e avviato la        agenti fisici, Regione Emilia-Romagna
state dettate le prime disposizioni per           richiesta di fonti alternative, quali pozzi
fronteggiare la crisi idrica, riguardanti         consortili di emergenza, potenziamento
le modalità di accesso all’istituto della         al servizio di rifornimento con autobotti         NOTE
deroga al rispetto del deflusso minimo            e opere di adeguamento degli impianti             1
                                                                                                      Struttura operativa di tipo sussidiario a
vitale, previste dalla pianificazione             di sollevamento, finalizzati a efficientare       supporto del governo integrato dell’acqua,
regionale di settore.                             la distribuzione della risorsa idrica,            finalizzata alla verifica e alla valutazione dei
                                                                                                    fabbisogni e dei consumi idrici nei vari settori
Il Consiglio dei ministri, con atto n.            contribuendo ad alimentare quella ad uso          d’impiego. Ha l’obiettivo di fornire indirizzi
35 del 22 giugno 2017, ha deliberato la           idropotabile. Tra questi lavori rientrano         sulla regolamentazione dei prelievi e degli
dichiarazione dello stato di emergenza,           un ottimale sfruttamento degli invasi,            utilizzi anche in funzione delle misure di
assegnando risorse pari a 8.650.000,00            il cui utilizzo è anche destinato a scopo         adattamento ai cambiamenti climatici.

                                                                                                                                                       59
SICCITÀ 2016-2017 Il clima cambia e in Italia cresce il rischio idrico - Arpae Emilia-Romagna
ECOSCIENZA Numero 4 • Anno 2017

                    SICCITÀ E IDROLOGIA
                    DEL DISTRETTO PADANO
                    NEL DISTRETTO DEL FIUME PO L’INVERNO SCORSO SEMBRAVA DELINEARE CONDIZIONI NELLA
                    NORMA. UNA PRIMAVERA CON LOCALI ASSENZE DI PRECIPITAZIONI E UN’ESTATE CALDA E
                    SECCA HANNO COMPORTATO UN PRECOCE E RAPIDO ESAURIMENTO DEI DEFLUSSI FLUVIALI
                    CAUSANDO DIFFICOLTÀ DI APPROVVIGIONAMENTO E DISAGI AMBIENTALI.

                    L’
EMERGENZA SICCITÀ

                              anno 2016 si è concluso con una
                                                                                                                                                    Po a Pontelagoscuro
                              situazione idrologica del distretto                                                                                                                                  2016

                              padano non preoccupante. Le                                                       3                                                                                  25%
                                                                     FIG. 1                                                                                                                        50%

                    riserve idriche dei grandi laghi e degli         SICCITÀ 2017,                              2
                                                                                                                                                                                                   75%
                                                                                                                                                                                                   2017
                    invasi artificiali erano complessivamente        BACINO PADANO
                                                                                                                 1
                    nella media. Tuttavia, a fine maggio                                           SFI 3 mesi
                    gli accumuli nevosi sull’arco alpino             Standardized Flow Index                    0
                    risultavano inferiori alla norma,                (SFI) osservato (linea
                                                                     continua) e previsto (linea                -1
                    così come gli afflussi e i deflussi alla         tratteggiata) a 3 mesi, per
                    chiusura del Po a Pontelagoscuro. Per            la valutazione del grado                   -2
                    il trimestre giugno-agosto, le previsioni        di scostamento della
                                                                                                                -3
                    meteorologiche fornivano come probabili          portata trimestrale dal
                                                                                                                     naio ebbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto tembre Ottobre vembre cembre
                    temperature superiori e precipitazioni           valore medio alla sezione                  Gen       F                                               Set            No     Di
                                                                     del Po a Pontelagoscuro.
                    inferiori al clima; di conseguenza, le
                    previsioni idrologiche indicavano deflussi
                    fluviali in sensibile diminuzione per il
                    periodo estivo. In particolare, a maggio
                    si delineava una criticità locale di forte
                    deficit di precipitazione primaverile sui
                    bacini sud orientali del Piemonte, nella
                    Lombardia centro meridionale e nelle aree
                    di pianura e media collina dell’Emilia-
                    Romagna occidentale. In quest’ultima
                    area la carenza di precipitazioni, le più
                    basse dal 1961, comportava contenuti di
                    umidità del suolo e deflussi così scarsi da
                    ritrovare le condizioni dell’estate scorsa,
                    come se inverno e primavera non ci
                    fossero mai stati.
                    L’estate 2017 ha esordito in maniera
                    precoce, con temperature molto
                    elevate e conseguente necessità di
                    approvvigionamento soprattutto per               1

                    le derivazioni a uso potabile e agricolo,
                                                                                                                                                 in tempo reale e differito, in modalità di
                    che acutizzavano la scarsità idrica già          Il sistema di monitoraggio                                                  previsione e scenario, un’infrastruttura
                    in atto nell’Appennino, comportando
                    una condizione di grave sofferenza per
                                                                     e modellazione DEWS                                                         informatica dedicata ad architettura
                    l’Emilia-Romagna. La criticità si è              (Drought Early Warning System)                                              aperta e compatibile con gli standard
                                                                                                                                                 del Wmo/Ogc per la condivisione
                    protratta per tutta l’estate, richiedendo il     Le informazioni relative all’idrologia                                      dei dati idrologici. Inoltre, utilizza
                    monitoraggio costante, sia a scala locale        del distretto idrografico padano sono                                       metodi, procedure e indicatori che
                    che di distretto, e la periodica convocazione    costantemente aggiornate attraverso il                                      rappresentano lo stato dell’arte, spesso
                    dell’Osservatorio permanente sugli utilizzi      sistema di monitoraggio e modellazione                                      innovativa, per la gestione delle risorse
                    idrici nel Distretto padano, struttura           DEWS (Drought Early Warning System),                                        idriche, in ottemperanza ai programmi
                    operativa a supporto del governo integrato       sviluppato a partire dal sistema di                                         dell’Organizzazione meteorologica
                    dell’acqua, per la valutazione aggiornata        previsione delle piene FEWS (Flood                                          mondiale e degli Osservatori sulla siccità
                    della risorsa idrica.                            Early Warning System), entrambi                                             europeo e del sud-est Europa.
                                                                     prodotti e mantenuti da accordi nazionali                                   Le osservazioni idrologiche sono raccolte
                                                                     ed interregionali, promossi dalla                                           in automatico dalle reti regionali di
                    1   2 agosto 2017, fiume Po a Pontelagoscuro
                        (FE); livello idrometrico –6.30 m, portata
                                                                     Protezione civile nazionale e dall’Autorità                                 monitoraggio, mentre la modellistica
                        520 m3/s.                                    di bacino del fiume Po. Il sistema utilizza,                                si basa su una catena idrologica e

       60
SICCITÀ 2016-2017 Il clima cambia e in Italia cresce il rischio idrico - Arpae Emilia-Romagna
ECOSCIENZA Numero 4 • Anno 2017

di bilancio idrico. A partire dai dati
idrometeoclimatici e dalle caratteristiche                                                                            2005/2006              2006/2007               2015/2016              Osservato              Previsto
del bacino, il modello idrologico afflussi/
deflussi Topkapi fornisce le portate                                 FIG. 2                                        2.500
giornaliere simulate e previste alle                                 SICCITÀ 2017,
sezioni di chiusura dei bacini modellati,                            BACINO PADANO                                 2.000
fornendo l’input al modello di bilancio

                                                                                                  Portata [m3/s]
                                                                                                                   1.500
idrico Ribasim. Questo a sua volta, dati                             Andamento delle portate
la geometria e le regole di derivazione                              giornaliere osservate                         1.000
e rilascio idrico, fornisce le portate                               (linea nera) e previste
medie giornaliere per gli schemi idrici                              (linea rossa) alla sezione                     500
                                                                     del Po a Pontelagoscuro
implementati. La catena Topkapi-                                     nell’estate 2017 e
Ribasim permette quindi sia di simulare                                                                               0
                                                                     confronto con l’anno
la situazione in atto a partire dai dati

                                                                                                                           iu

                                                                                                                                      g

                                                                                                                                                    g

                                                                                                                                                                  g

                                                                                                                                                                                 g

                                                                                                                                                                                             o

                                                                                                                                                                                                           o

                                                                                                                                                                                                                          go
                                                                     precedente e gli anni

                                                                                                                                                                                           2 ag

                                                                                                                                                                                                         9 ag
                                                                                                                                    5 lu

                                                                                                                                                  1 2 lu

                                                                                                                                                               1 9 lu

                                                                                                                                                                                  u
                                                                                                                      28 g

                                                                                                                                                                                                                      16 a
                                                                                                                                                                             26 l
osservati, sia di eseguire previsioni e                              notevoli.
scenari idrologici, attraverso l’uso di dati
idrometeorologici, climatici e di regole di                          e locale (cabine di regia per i fiumi                                                 progetti di ricerca europei (Enhance,
derivazione e rilascio.                                              regionali, previsione dell’intrusione del                                             Proline-CE, Clara).
DEWS è un valido strumento operativo                                 cuneo salino, verifica del deflusso minimo
di supporto tecnico sia per la gestione                              vitale), sia per studi specifici (Sistema
della risorsa idrica a scala ampia (Piano                            di contabilità economica ambientale                                                   Valentina dell’Aquila, Silvano Pecora,
di tutela delle acque, Piano di bilancio                             per l’acqua UN Seea-Water, scenari di                                                 Giuseppe Ricciardi, Enrica Zenoni
idrico e bollettini di previsione delle                              cambiamento climatico, analisi degli                                                  Area Idrologia e idrografia, Servizio
magre per l’Osservatorio permanente)                                 habitat e degli ecosistemi fluviali) e                                                IdroMeteoClima, Arpae Emilia Romagna

    IL MONITORAGGIO IDROLOGICO E LA GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE
   Il rilevamento e lo studio dei regimi idrologici sono
   imprescindibili per la comprensione di un territorio, per
   l’adeguata difesa del suolo e per ottimizzare la gestione delle
   risorse idriche disponibili. A tal riguardo, Arpae Emilia-Romagna
   (Area Idrologia di Parma) rileva ed elabora le grandezze
   idrologiche dei bacini idrografici che interessano il territorio
   regionale. La disponibilità continua, in tempo reale e differito, di
   dati idrologici ha un’importanza fondamentale per una corretta
   ed efficiente pianificazione, protezione e gestione operativa
   delle risorse idriche, tenendo conto dell’uso competitivo delle
   risorse e dei sempre più ricorrenti periodi siccitosi.
   Durante la siccità del 2017 si è provveduto all’aggiornamento
   settimanale del quadro idrologico regionale, oltre che alla
   fornitura di tutti i dati necessari agli enti competenti per
   l’emissione dei provvedimenti di gestione e controllo del
   demanio idrico; il personale specializzato dell’Area Idrologia
   ha eseguito ben oltre 150 misure di portata fluviale, mediante
   profilatori e velocimetri acustici doppler, supportando così
   le nuove competenze di Arpae in tema di risorse idriche                                                          Misura di portata liquida durante la campagna di misura di risalita del cuneo salino nel delta del Po.
   assegnate alle Strutture autorizzazioni e concessioni. Le misure
   di portata liquida sono state svolte anche ai fini di controllo                                                  Questa estate Arpae Emilia-Romagna, Arpa Veneto, Cnr-
   in collaborazione con ufficiali di polizia giudiziaria, agenti                                                   Ismar Venezia, Consorzio di bonifica delta del Po e Genio
   accertatori e Carabinieri forestali su tutto il territorio regionale.                                            civile Regione Veneto hanno anche svolto una campagna
                                                                                                                    sperimentale per il monitoraggio della risalita del cuneo salino
                                                                                                                    lungo i rami del delta del Po, uno dei fenomeni più gravi in caso
                                                                                                                    di siccità in quanto può pregiudicare gli approvvigionamenti
                                                                                                                    idrici sia potabili che irrigui.
                                                                                                                    Durante un ciclo di marea sono state eseguite misure di salinità
                                                                                                                    in colonna d’acqua a intervalli regolari, inseguendo la testa
                                                                                                                    del cuneo salino fino a circa 15 km di distanza dalle foci ed
                                                                                                                    eseguendo anche misure di portata per verificare la ripartizione
                                                                                                                    delle portate nei rami del delta.
                                                                                                                    La campagna di misura dell’intrusione del cuneo salino ha
                                                                                                                    così consentito di validare i modelli matematici attualmente
                                                                                                                    operativi nel sistema DEWS-PO a supporto della corretta
                                                                                                                    gestione delle risorse idriche in tutto il bacino padano.

                                                                                                                    Area idrologia e idrografia, Servizio IdroMeteoClima
                                                                                                                    Arpae Emilia Romagna

                                                                                                                    Per saperne di più
                                                                                                                    Siccità 2017, sito Arpae
   Sezioni di monitoraggio per l’aggiornamento continuo dello stato idrologico dei fiumi in Emilia-                 Emergenza siccità 2017, sito Regione Emilia-Romagna
   Romagna.

                                                                                                                                                                                                                               61
SICCITÀ 2016-2017 Il clima cambia e in Italia cresce il rischio idrico - Arpae Emilia-Romagna
ECOSCIENZA Numero 4 • Anno 2017

                    IN TOSCANA UN DEFICIT
                    IDRICO IMPORTANTE
                    LA SICCITÀ DEL PERIODO 2016-2017 IN TOSCANA È SOLO UNO DEGLI EPISODI SICCITOSI DI
                    INTENSITÀ ELEVATA E LUNGA DURATA REGISTRATI DOPO IL 2000. IL DEFICIT DI PIOGGIA
                    INTERESSA SEMPRE PIÙ FREQUENTEMENTE IL PERIODO TARDO AUTUNNO-INVERNALE, CON
                    GRAVI IMPATTI SULLE ATTIVITÀ AGRICOLE E SULLA DISPONIBILITÀ PER USI CONCORRENTI.

                    L
EMERGENZA SICCITÀ

                             a Toscana, insieme al resto d’Italia   FIG. 1                                                        50%
                             e al bacino del Mediterraneo,          SICCITÀ
                                                                                                                                  40%
                             costituisce uno degli hot spot,
                                                                                                                                  30%
                    identificati negli ultimi rapporti              Confronto fra le maggiori
                    dell’Ipcc (Hartmann et al., 2013), che                                                                        20%

                                                                                                   Surplus / Deficit di pioggia
                                                                    siccità in Toscana dal 2000
                    maggiormente sta subendo gli effetti            al 2017 (surplus/deficit                                       10%
                                                                    percentuale di pioggia del
                    del cambiamento climatico; inoltre la           periodo ottobre-giugno
                                                                                                                                   0%
                    particolare conformazione geografica e          rispetto alla climatologia                                    -10%
                    il millenario sfruttamento non sempre           1981-2010).                                                   -20%
                    sostenibile delle risorse, hanno reso           Zone della Toscana                                            -30%
                    il territorio toscano particolarmente               Nord                                                      -40%
                    vulnerabile. Le analisi sui dati degli              Centro                                                    -50%
                    ultimi decenni relative a possibili                 Sud
                                                                                                                                         2001/02   2002/03          2006/07      2011/12     2016/17

                    trend di temperatura e precipitazione
                    evidenziano un aumento della frequenza
                    degli eventi estremi, in particolare delle
                    ondate di calore e degli episodi di siccità,
                    peraltro sempre più estesi e intensi.
                    Ne conseguono crescenti e importanti
                    ripercussioni sui sistemi fisici, chimici,
                    biologici e su alcuni aspetti socio-
                    economici legati per esempio a salute,          FIG. 2
                    agricoltura, foreste e turismo.                 ANOMALIA
                    L’episodio che stiamo vivendo, a
                                                                    DI PIOGGIA
                    cavallo fra il 2016-2017, è solo
                    l’ultimo drammatico esempio di siccità          Mappa dell’anomalia
                                                                    percentuale di pioggia
                    prolungata. Negli anni 2000, infatti, si        per il periodo ottobre
                    sono verificati su gran parte della regione     2016-giugno 2017.
                    altri episodi siccitosi di intensità elevata
                                                                        0-10             120-140
                    e di medio-lunga durata (fra 6 e 12
                                                                        10-20            140-160
                    mesi) nei periodi a cavallo degli anni              20-40            160-200
                    2001-2002, 2006-2007, 2011-2012. A                  40-60            200-250
                    tali episodi va anche aggiunto il periodo           60-80            250-300
                    primaverile-estivo del 2003, noto come              80-100           300-500
                    uno degli anni più caldi e secchi non solo          100-120
                    in Toscana (figura 1), ma in gran parte
                    dell’Europa.                                    industriali per garantire una gestione non                                               I mesi più piovosi sono stati ottobre e
                    Dall’analisi di questi episodi emerge           conflittuale dell’acqua fra i vari utenti.                                               febbraio, con valori superiori alla media
                    come il deficit di pioggia interessi sempre     Andando a esaminare più in dettaglio                                                     rispettivamente al centro-sud e al centro-
                    più frequentemente il periodo tardo             l’evento siccitoso ancora in atto, il deficit                                            nord della regione, mentre novembre,
                    autunno-invernale, per poi proseguire           pluviometrico accumulato nei 9 mesi                                                      tipicamente il mese più piovoso dell’anno,
                    nelle stagioni successive, quando le            compresi fra il 1° ottobre 2016 e il 30                                                  è risultato in media. Dicembre, mese più
                    temperature raggiungono i valori più alti       giugno 2017 (intervallo di tempo che                                                     secco di questi nove mesi, ha ricevuto
                    dell’anno, determinando ulteriori perdite       include il periodo autunno-invernale nel                                                 solo il 20% delle precipitazioni che
                    della risorsa per evapotraspirazione. In        quale le piogge sono più abbondanti, le                                                  normalmente occorrono in questo mese
                    tale situazione si creano problemi non          temperature più basse e quindi la ricarica                                               e il periodo da dicembre a oggi presenta
                    solo nella portata dei fiumi, ma anche          delle acque superficiali e profonde                                                      il deficit più elevato, segnando un -67%
                    a livello di falda, con gravi impatti sulle     efficace) oscilla fra il 20% del Valdarno                                                nella parte meridionale della Toscana.
                    attività agricole e progressivamente sulla      Superiore e il 50% della Maremma                                                         Ad aggravare ulteriormente la situazione
                    disponibilità di acqua per usi potabili e       (figura 2).                                                                              hanno contribuito le temperature,

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SICCITÀ 2016-2017 Il clima cambia e in Italia cresce il rischio idrico - Arpae Emilia-Romagna
ECOSCIENZA Numero 4 • Anno 2017

FIG. 3                                                             FIG. 4
STANDARD                                                           VEGETATION
PRECIPITATION INDEX                                                HEALTH INDEX
Mappa dell’indice SPI 3                                            Mappa dell’indice
(periodo aprile-giugno 2017).                                      satellitare VHI, relativo
                                                                   alla vegetazione boschiva
    Siccità estrema                                                (periodo 10-25 giugno 2017).
    Siccità severa
    Siccità moderata                                                   Siccità estrema
    Nella norma                                                        Siccità severa
    Umidità moderata                                                   Siccità moderata
    Umidità severa                                                     Siccità lieve
    Umidità estrema                                                    No siccità

prevalentemente superiori alla norma             con forti riduzioni delle rese soprattutto       Il lago artificiale di Bilancino, uno dei
da dicembre, con l’eccezione di gennaio,         nelle aree centro-meridionali e costiere         due grandi invasi della regione, a metà
unico mese sotto media. Giugno è                 della regione.                                   luglio aveva ancora una disponibilità pari
risultato il secondo più caldo degli ultimi      Dal monitoraggio dello stato della               all’83% della sua capacità massima, dato
sessant’anni dopo quello del 2003, con           vegetazione tramite l’indice satellitare         significativo, considerato che nel 2012,
un’anomalia media intorno a +2.5°C e             derivato VHI - Vegetation Health Index           nello stesso periodo, si era già scesi al 68%.
+2°C, rispettivamente nelle massime e            (Kogan, 2001) è inoltre emerso come
nelle minime; anche febbraio e marzo             intorno a metà giugno quasi il 27%
sono stati particolarmente anomali sia
nelle temperature massime (con anomalie
                                                 dei boschi toscani (il 45% dei quali             Supporto operativo
                                                 concentrati nelle province di Grosseto
medie rispettivamente intorno a +2°C e           e Siena) si trovasse in condizioni di            Per poter far fronte a crisi di questa
+3°C) che in quelle minime (con anomalie         stress idrico e termico (figura 4). Una          entità sono necessari un monitoraggio e
medie rispettivamente di circa +3°C e +1.5       tale disponibilità di materiale vegetale         una previsione meteorologica costante a
C), cosa che peraltro ha anche favorito la       secco ha reso il territorio particolarmente      breve e lungo termine a supporto delle
ripresa anticipata della stagione vegetativa,    vulnerabile allo sviluppo d’incendi              politiche di programmazione. Per questo
con conseguente anticipata esposizione           di grosse dimensioni, cosa che si è              il Consorzio Lamma della Regione
alla siccità da parte delle piante e ulteriore   puntualmente verificata in varie zone            Toscana si è dotato di un servizio
aumento dell’evapotraspirazione.                 della Toscana, con roghi anche di alcuni         operativo e di un bollettino mensile
Un altro dato che ha caratterizzato              giorni, come nel caso di Castiglione della       in grado di fornire informazioni circa
negativamente questo periodo è stato il          Pescaia (GR) o Montale (PT), che hanno           l’instaurarsi e l’evolversi di condizioni
cumulato di neve caduto in Toscana nella         distrutto oltre 250 ha di bosco e macchia        siccitose.
stagione novembre 2016-aprile 2017,              mediterranea.
uno dei più bassi dagli anni 70 e il più         I livelli dei principali corsi d’acqua
basso dal 2000, con soli 150 cm registrati       a giugno sono scesi al di sotto della
                                                                                                  Ramona Magno1, Daniele Grifoni2,
alla stazione dell’Abetone (Appennino                                                             Giorgio Bartolini3, Bernardo Gozzini4
                                                 media in diverse zone e alcuni punti
Pistoiese), pari al 40% della media 1981-        di misura indicano valori inferiori al           1. Ricercatrice Ibimet-Cnr, Consorzio Lamma
2010. Con l’assenza del consueto strato          deflusso minimo vitale. Anche i livelli          2. Ricercatore/previsore Ibimet-Cnr,
di neve invernale sulle zone appenniniche        di soggiacenza del 40% delle falde
                                                                                                  Consorzio Lamma
è venuta a mancare un’importante                 sotterranee monitorate risultano inferiori
                                                                                                  3. Ricercatore/previsore Consorzio Lamma
fonte di ricarica primaverile delle acque        alla norma, in particolare lungo la costa e
                                                                                                  4. Amministratore unico Consorzio Lamma

superficiali e profonde.
                                                 nella Maremma (dati Centro funzionale
Secondo l’indice pluviometrico
                                                 regionale).
SPI - Standardized Precipitation
Index (Guttman, 1999) nel trimestre
aprile-giugno l’estensione della siccità            BIBLIOGRAFIA
d’intensità elevata ha raggiunto circa
l’84% della superficie regionale, con 3             Hartmann D.L., A.M.G. Klein Tank, M. Rusticucci, L.V. Alexander, S. Brönnimann, Y.
province su 10 (Grosseto, Pisa e Siena)             Charabi, F.J. Dentener, E.J. Dlugokencky, D.R. Easterling, A. Kaplan, B.J. Soden, P.W.
che presentano il loro intero territorio            Thorne, M. Wild and P.M. Zhai, 2013, “Observations: Atmosphere and Surface”, in
affetto da un deficit di pioggia da severo a        Climate Change 2013: The Physical Science Basis. Contribution of Working Group I
                                                    to the Fifth Assessment Report of the Intergovernmental Panel on Climate Change
estremo (figura 3).                                 [Stocker T.F., D. Qin, G.-K. Plattner, M. Tignor, S.K. Allen, J. Boschung, A. Nauels,
                                                    Y. Xia, V. Bex and P.M. Midgley (eds.)]. Cambridge University Press, Cambridge,
                                                    United Kingdom and New York, NY, Usa.
Impatti                                             Guttman N.B., 1999, “Accepting the Standandardized Precipitation Index: a
                                                    calculation algorithm”, J. Amer. Water Resour. Assoc., 35 (2), 311-322.
A fare le spese per primo della condizione          Kogan F.N., 2001, “Operational space technology for global vegetation
climatica particolarmente critica è stato,          assessment”, Bulletin of the American Meteorological Society, 82 (9), 1949-1964.
come spesso avviene, il settore agricolo,

                                                                                                                                                   63
SICCITÀ 2016-2017 Il clima cambia e in Italia cresce il rischio idrico - Arpae Emilia-Romagna
ECOSCIENZA Numero 4 • Anno 2017

                    UN’ANNATA ALTALENANTE
                    IN SARDEGNA
                    IL PERIODO AUTUNNALE-INVERNALE HA REGISTRATO PRECIPITAZIONI INFERIORI ALLA NORMA
                    IN ALCUNE AREE E MOLTO SUPERIORE ALLA NORMA IN ALTRE, ANCHE CON ABBONDANTI
                    NEVICATE. DALLA PRIMAVERA LE PRECIPITAZIONI SONO STATE MOLTO SCARSE, DETERMINANDO
                    CONDIZIONI GRAVI DI STRESS IDRICO PER L’AGRICOLTURA. IN DEFICIT ANCHE FIUMI E INVASI.

                    N
EMERGENZA SICCITÀ

                             ell’annata idrologica 2016-2017
                             il territorio della Sardegna ha
                             registrato condizioni siccitose
                    piuttosto gravi, con danni da stress idrico
                    a carico delle colture cerealicole, orticole e
                    soprattutto foraggere. Lo scorso mese di
                    giugno, la giunta regionale ha deliberato il
                    riconoscimento del carattere di eccezionale
                    avversità atmosferica ed ha attivato la          FIG. 1
                    richiesta al ministero per l’ottenimento di      PRECIPITAZIONI
                                                                     TORRALBA
                    interventi per le aziende agricole.
                                                                     Precipitazioni giornaliere
                                                                     e cumulate, stazione
                    Analisi dell’annata in corso                     di Torralba, ottobre
                                                                     2016-giugno 2017.
                    L’analisi sul periodo ottobre-
                    giugno, condotta dal Dipartimento
                    meteoclimatico dell’Arpas, è stata
                    eseguita a livello mensile e su periodi
                    di 3 e 12 mesi per evidenziare sia
                    condizioni di deficit idrici dei suoli, sia
                    anomalie sulle portate dei corsi d’acqua
                    e quindi sui volumi invasati nei bacini
                                                                     FIG. 2
                    di piccole e medie dimensioni. I report,         PRECIPITAZIONI
                    costantemente aggiornati, sono pubblicati        LANUSEI
                    sul sito www.sar.sardegna.it.
                    Il periodo in esame può essere diviso            Precipitazioni giornaliere
                    in due parti: da ottobre fino alla prima         e cumulate, stazione
                    decade di febbraio, caratterizzata da            di Lanusei, ottobre
                    piogge abbondanti sul versante orientale         2016-giugno 2017.
                    e scarse su quello occidentale, e il periodo
                    seguente contraddistinto da una marcata          Sardegna ha registrato cumulati mensili       sono raggiuti i 30 mm. Le piogge di
                    carenza di piogge su tutta l’isola.              inferiori a 50 mm, corrispondenti a 1/4       marzo hanno interessato solo una parte
                    Più in dettaglio, la stagione delle piogge si    della media, mentre sul versante orientale    dell’isola, con percentuali inferiori al
                    è aperta con un ottobre decisamente secco,       si sono raggiunti valori totali compresi      50% del clima (sul centro-nord) mentre
                    con cumulati mensili inferiori a 10 mm,          tra 400 e 500 mm, pari a circa 4 volte        altrove la percentuale scende al di sotto
                    pari a meno del 25% della media climatica        la media (es. stazione di Genna Silana        del 25%. In aprile le piogge sono state
                    1971-2000, su gran parte dell’Oristanese,        507,7 mm). Gennaio è stato caratterizzato     decisamente modeste, ad eccezione di
                    dell’Ogliastra e localmente su altre aree        da abbondanti nevicate. Sulla parte           quelle cadute su alcune aree circoscritte,
                    del sud e del nord Sardegna. Altrove le          occidentale i cumulati sono generalmente      soprattutto al Sud. Su buona parte del
                    percentuali sono leggermente più elevate,        compresi tra 50 e 100 mm (in linea            nord Sardegna e sul versante orientale il
                    attestandosi comunque al di sotto del            col clima), mentre sulla parte orientale      rapporto col clima è inferiore al 25%. Le
                    50% della media. I cumulati di novembre          (Ogliastra, Nuorese, Gallura) risultano ben   piogge di maggio sono state quasi nulle.
                    sono compresi tra 40 e 100 mm su gran            più elevati, con valori superiori a 200 mm    Anche giugno è stato asciutto su gran
                    parte della Sardegna e in generale in linea      in molte località e punte fino a 300 mm.      parte della Sardegna. I cumulati mensili
                    con le medie climatiche. Al nord, nella          Febbraio è stato un mese poco piovoso         più significativi, compresi tra 30 e 45 mm
                    vasta area che comprende il Logudoro,            su quasi tutta l’isola e la quasi totalità    sono stati registrati nelle aree tra Sassari
                    Goceano e Montacuto è piovuto circa              della pioggia si è concentrata nella          e Tempio. Sul resto dell’isola e sul settore
                    30-40 mm (al di sotto della media). In           prima decade. Al sud, in diverse località     nord-orientale non si sono superati i
                    dicembre il settore occidentale della            del cagliaritano e del Sulcis, non si         15 mm.

       64
ECOSCIENZA Numero 4 • Anno 2017

TAB. 1 - Valori dell’indice SPI e corrispondenti classi di siccità.                             aprile 2017    maggio 2017             giugno 2017

               CLASSE                           VALORI DI SPI

                                                         > 3,0                                                                                                >3
                                                                                                                                                              2.5 \ 3
                                                                                                                                                              2 \ 2.49
 Estremamente umido >2                               da 2,5 a 3,0                                                                                             1.5 \ 1.99
                                                                      FIG. 3                                                                                  1 \ 1.49
                                                    da 2,0 a 2,49     INDICE SPI
                                                                                                                                                              0.01 \ 0.99
                                                                                                                                                              -0.99 \ 0

 Molto umido                                         da 1,5 a 1,99    SU 3 MESI                                                                               -1.49 \ -1
                                                                                                                                                              -1.99 \ -1.5
                                                                                                                                                              -2.49 \ -2
                                                                                                                                                              -3 \ -2.5
 Moderatamente umido                                 da 1,0 a 1,49    Mappe dell’indice SPI                                                                   < -3
                                                                      da aprile a giugno 2017
                                                    da 0,01 a 0,99    calcolato con finestre
 Vicino alla media                                                    temporali di 3 mesi.
                                                     da -0,99 a 0
                                                                                                aprile 2017    maggio 2017             giugno 2017
 Moderatamente siccitoso                            da -1,49 a -1,0
 Molto siccitoso                                    da -1,99 a -1,5
                                                                                                                                                              >3
                                                   da -2,49 a -2,0                                                                                            2.5 \ 3
                                                                                                                                                              2 \ 2.49
                                                                                                                                                              1.5 \ 1.99
 Estremamente siccitoso
ECOSCIENZA Numero 4 • Anno 2017

                    LA STRATEGIA NAZIONALE
                    E IL RUOLO DEGLI OSSERVATORI
                    GLI OSSERVATORI PERMANENTI SUGLI UTILIZZI IDRICI, COSTITUITI A LIVELLO DI OGNI DISTRETTO,
                    RAPPRESENTANO UN NUOVO SISTEMA DI GOVERNANCE PER AFFRONTARE SITUAZIONI CRITICHE
                    RISPETTO ALLA DISPONIBILITÀ IDRICA. GIÀ PIENAMENTE OPERATIVI, FUNGONO DA CABINA DI
                    REGIA PER LA DEFINIZIONE DELLE DECISIONI SUGLI USI DELLA RISORSA.

                    L’
EMERGENZA SICCITÀ

                              articolo 1 della direttiva 2000/60/

                                                                                                                                                                  FOTO: ALESSANDRA CALCAGNI - ARPA LAZIO
                              CE, che istituisce un quadro
                              d’azione sulle acque a livello
                    europeo, chiede agli stati membri di
                    agevolare un utilizzo idrico sostenibile
                    fondato sulla protezione a lungo termine
                    delle risorse idriche disponibili, nella
                    consapevolezza che gestire in maniera
                    sostenibile l’acqua significa innanzitutto
                    garantire il soddisfacimento a un livello
                    accettabile di tutte le esigenze, inclusa
                    quella, per il ministero dell’Ambiente
                    dirimente, di mantenere portate e livelli
                    idrici compatibili con la salute degli
                    ecosistemi e con la qualità degli ambienti
                    naturali. Garantire l’accessibilità ad acqua
                    di adeguata qualità a tutti gli utenti,
                    in base al fabbisogno, e contribuire al
                                                                    1
                    contempo alla tutela dell’ambiente, specie
                    quando le condizioni climatiche diventano       Proprio per realizzare questo obiettivo        e di rafforzamento strutturale della
                    severe e le disponibilità idriche si fanno      strategico, la Direzione generale per la       collaborazione tra i vari soggetti deputati
                    scarse, è dunque un obiettivo strategico        salvaguardia del territorio e delle acque      alla gestione delle risorse idriche, è stata
                    di livello continentale, che va perseguito      (Sta) del ministero dell’Ambiente ha           riconosciuta anche dalla Commissione
                    anche attraverso forme di governo delle         promosso – con l’istituzione, nel luglio       europea, la quale, nel corso degli
                    risorse il più possibile partecipate, in        2016, degli Osservatori permanenti sugli       approfondimenti tematici condotti a
                    grado di promuovere efficacemente               utilizzi idrici a livello di ogni distretto    livello tecnico nell’ambito delle riunioni
                    l’ottimizzazione degli usi, mitigando al        italiano e con appositi protocolli d’intesa    bilaterali Italia-Ue, ha rinvenuto nella
                    contempo le rivalità di impiego.                (con l’eccezione della Regione Sicilia,        costituzione degli Osservatori un
                    Non è più possibile, infatti, pensare           il cui protocollo sarà firmato a breve)        elemento utile ai fini del superamento
                    di gestire le risorse idriche senza
                                                                    – la creazione di un nuovo sistema di          delle criticità riscontrate in merito
                    condivisione, o sulla base di domini
                                                                    governance, in grado di assicurare la          all’applicazione, sul territorio italiano,
                    informativi incompleti o parziali;
                                                                    gestione ottimale della risorsa idrica e di    della direttiva quadro in materia di acque
                    al contrario, vi è una stringente
                                                                    affrontare le crisi da scarsità all’insegna    2000/60/CE.
                    necessità che le prese di decisione delle
                                                                    della cooperazione, del dialogo tra le         Gli Osservatori sono strutture
                    amministrazioni pubbliche preposte al
                                                                    parti e dell’attenzione alle specificità       prettamente operative, partecipate
                    governo dell’acqua si basino su di un
                                                                    territoriali, dando avvio, su tutto il         da tutti i principali attori distrettuali,
                    patrimonio di dati il più possibile esteso,
                                                                    territorio nazionale, a una nuova modalità     pubblici e privati; al loro interno sono
                    affidabile e condiviso, in grado di fondare
                                                                    di gestione sostenibile dell’acqua, basata     effettuate le analisi sui trend climatici
                    razionalmente la programmazione e di
                                                                    sulla condivisione delle informazioni, sulla   in atto, la raccolta, l’aggiornamento
                    garantire, soprattutto in condizioni di
                                                                    concertazione con gli attori territoriali e    e la diffusione dei dati relativi alla
                    significativa severità idrologica, il miglior
                                                                    sulla programmazione strategica.               disponibilità e all’uso della risorsa idrica
                    equilibrio possibile tra la disponibilità
                    di risorse reperibili e i fabbisogni per i      L’istituzione degli Osservatori è stata        nei distretti, compreso il riuso delle acque
                    diversi usi, in un contesto di sostenibilità    inserita, come elemento qualificante,          reflue, le importazioni e le esportazioni di
                    ambientale, economica e sociale e               all’interno dei programmi di misure            risorsa e i volumi eventualmente derivanti
                    nel pieno rispetto delle finalità di            dei Piani di gestione delle acque dei          dalla desalinizzazione, e vengono
                    raggiungimento degli obiettivi di qualità       distretti idrografici, approvati con Dpcm      formulate proposte, tecnicamente basate,
                    dei corpi idrici.                               il 27 ottobre scorso. L’importanza             per la regolamentazione dei prelievi
                                                                    di tali strutture, anche in termini di         e degli usi e per il contenimento dei
                                                                    azione strategica per la mitigazione           consumi idrici, in funzione degli obiettivi
                    1-2   Lago di Bracciano.                        degli impatti dei cambiamenti climatici        fissati dai Piani di gestione dei distretti

       66
ECOSCIENZA Numero 4 • Anno 2017

idrografici e in coerenza con gli indirizzi      serie storica di riferimento che consenta
forniti della Strategia nazionale di             l’inquadramento e la classificazione
adattamento ai cambiamenti climatici.            degli stati di carenza idrica e siccità,

                                                                                                                                                       FOTO: GIORGIA NADIA TORELLI - ARPA LAZIO
Gli Osservatori operano anche da                 e definiscono il modello proattivo di
cabina di regia per la previsione e              gestione delle crisi idriche.
gestione degli eventi di carenza idrica          In caso di “scenario di severità idrica
e siccità, garantendo un adeguato                bassa”, o ancora di “scenario di severità
flusso di informazioni, necessarie per la        idrica media”, gli Osservatori provvedono
valutazione dei livelli di criticità, della      alla valutazione delle misure più
sua evoluzione, dei prelievi in atto, e per      appropriate per la mitigazione degli
la definizione delle azioni più adeguate         impatti della carenza idrica e della siccità,
per la gestione proattiva degli eventi da        sulla base degli elementi conoscitivi
scarsità. Le attività degli Osservatori sono     disponibili e proponendo l’attuazione
ovviamente impostate in funzione dei vari        delle stesse misure.                              2
scenari gestionali e di severità idrologica,     Infine, in caso di “scenario di severità
secondo un criterio di proporzionalità           idrica alta”, allorquando, malgrado siano         pressoché settimanale, riunioni per
ed efficienza. Nelle situazioni normali,         già state prese tutte le misure preventive,       analizzare lo stato di fatto climatico
in cui i valori degli indicatori (portate/       è presente uno stato critico non                  e meteorologico, per monitorare
livelli/volumi/accumuli) sono tali da            ragionevolmente prevedibile, nel quale            l’impiego delle risorse, per predisporre
prevedere la capacità di soddisfare le           la risorsa idrica non risulta sufficiente         gli scenari di utilizzo e per sviluppare
esigenze idriche del sistema naturale e          a evitare danni al sistema, anche                 il modello proattivo di gestione della
antropico, gli Osservatori individuano e         irreversibili, gli Osservatori, in qualità di     scarsità idrica, proponendo misure di
implementano le reti di monitoraggio e           vere e proprie cabine di regia, forniscono        contenimento dei consumi, nonché
gli strumenti necessari al monitoraggio          il supporto informativo/operativo al              deroghe alle ordinarie modalità di
dei volumi prelevati dai diversi soggetti,       fine di contribuire alla definizione delle        gestione degli invasi (ad esempio sub
predispongono gli indicatori e i parametri       decisioni per la gestione dell’eventuale          alpini), a sostegno delle attività agricole e
di riferimento (idrologici, idraulici,           emergenza da parte degli organi della             dell’approvvigionamento a uso potabile.
agronomici, ambientali, di siccità e relativo    Protezione civile nazionale e delle altre
impatto economico) rappresentativi               autorità competenti coinvolte.                    Gaia Checcucci
della situazione di disponibilità idrica         A oggi gli Osservatori sono già                   Direzione generale per la Salvaguardia del
e di soddisfacimento dei fabbisogni              pienamente operativi sui vari distretti           territorio e delle acque, Ministero dell’Ambiente
del distretto, per la costruzione di una         italiani e stanno tenendo, con cadenza            e della tutela del territorio e del mare

    SICCITÀ E CACCIA

    ISPRA CHIEDE ALLE REGIONE MISURE CAUTELATIVE
    PER LA CACCIA ALLE SPECIE PIÙ VULNERABILI

    L’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale
    (Ispra) ha inviato una lettera alle Regioni alla vigilia
    dell’apertura dell’attività venatoria, chiedendo siano prese
    misure cautelative per alcune specie più vulnerabili in
    considerazione della siccità di quest’anno e degli incendi che
    hanno colpito molte parti del paese.
    Le condizioni meteorologiche e la prolungata siccità hanno
    determinato in tutta Italia una situazione accentuata di stress
    in molti ecosistemi. Questo fenomeno può determinare un
    peggioramento delle condizioni fisiche degli individui rispetto
    a quanto si registra in annate caratterizzate da valori nella
    norma dei parametri climatici, poiché risulta necessario             fuoco può rappresentare un importante fattore limitante per
    un maggior dispendio energetico per raggiungere le fonti             il successo riproduttivo delle popolazioni nel periodo estivo,
    idriche, che si presentano ridotte e fortemente disperse. Ciò        ma può anche condizionare negativamente la dinamica delle
    può condizionare negativamente il successo riproduttivo e            stesse popolazioni negli anni seguenti.
    aumentare la mortalità degli individui giovani e adulti, a causa     Ispra ha ritenuto, quindi, che in occasione della prossima
    di una maggior vulnerabilità a malattie e predazione.                apertura della stagione venatoria e seguendo il principio
    Quanto agli incendi, nella regione mediterranea essi                 di precauzione, vadano assunti provvedimenti cautelativi
    rappresentano un importante fattore di modificazione                 atti a evitare che popolazioni in condizioni di particolare
    dell’ambiente con alterazione della struttura, della                 vulnerabilità possano subire danni, in particolare nei territori
    composizione e della distribuzione della vegetazione, ovvero         interessati da incendi e condizioni climatiche estreme nel
    degli habitat cui sono legate le diverse specie, modifica            corso dall’attuale stagione estiva.
    del microclima, attraverso l’alterazione della quantità di           La lettera inviate alle Regioni suggerisce di adottare una serie
    radiazione solare che raggiunge il suolo, come conseguenza           di misure in tale senso, richiamando quanto previsto dalla
    della riduzione (fino alla distruzione) della copertura vegetale,    legge n. 157/92, art. 19, comma 1.
    innalzamento dell’escursione termica per periodi anche
    prolungati, aumento della ventosità, modificazione del tasso         La nota di Ispra è disponibile sul sito dell’Istituto, all’indirizzo
    medio di umidità nell’aria e nel suolo ecc. Di conseguenza, il       http://bit.ly/IspraCaccia.

                                                                                                                                                                                                  67
ECOSCIENZA Numero 4 • Anno 2017

                    IN ITALIA SERVONO AZIONI
                    PREVENTIVE E INVESTIMENTI
                    SCARSITÀ DI PRECIPITAZIONI E ANOMALIA POSITIVA DI TEMPERATURA HANNO PORTATO IN
                    TUTTA ITALIA A SITUAZIONI CRITICHE PER LA DISPONIBILITÀ IDRICA. SONO NECESSARIE AZIONI
                    DI ADATTAMENTO E PREVENZIONE CHE TENGANO CONTO DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO, CON
                    IL COINVOLGIMENTO DI TUTTI GLI ATTORI. IL RUOLO DEGLI OSSERVATORI PERMANENTI.

                    I
EMERGENZA SICCITÀ

                         l cambiamento climatico comporta                                                                                             deflussi superficiali. In alcune sezioni
                         l’intensità e la crescente frequenza
                                                                  La siccità in Italia nel 2017                                                       idrometriche del bacino del Po, si
                         di eventi idrologici estremi,            Con riferimento alla siccità in Italia                                              osservano localmente valori di portata
                    inondazioni e siccità, e l’innalzamento       nel 2017, la scarsità di precipitazioni è                                           inferiori al minimo deflusso vitale. Per
                    del livello marino. Occorrono azioni di       stata affiancata da un’anomalia positiva                                            l’Adige, la media del mese di luglio (1995-
                    adattamento per ridurre gli impatti dei       di temperatura dall’inizio dell’anno. Su                                            2005) è pari a circa 720 Mm3, equivalente
                    cambiamenti climatici su salute, sicurezza    tutto il bacino del Po, l’equivalente idrico                                        a circa 270 m3/s. Il valore inferiore dello
                    della popolazione, sviluppo economico e       della neve Swe (snow water equivalent)                                              scarto quadratico medio è pari a circa
                    l’ambiente.                                   dall’inizio di giugno è in continua                                                 550 Mm3, equivalente a circa 200 m3/s.
                    Scopo degli Osservatori permanenti            diminuzione e ha raggiunto 160 Mm3,                                                 In Sardegna i puntatori di allerta tendono
                    sugli usi idrici dei Distretti idrografici,   mentre si assiste a una fusione anticipata                                          a scendere dal livello di pericolo a quello
                    strutture operative volontarie e              della quantità di neve su tutto l’arco                                              di emergenza e in Sicilia la siccità severa
                    sussidiarie a supporto del governo            alpino. Le riserve idriche disponibili                                              già interessa la parte nord dell’isola,
                    integrato dell’acqua, è il rafforzamento      invasate al 18 giugno sono stimabili in                                             mentre i volumi invasati sono scesi sotto
                    della cooperazione e del dialogo tra          circa 233 Mm3, circa il 60% della capacità                                          400 Mm3 a luglio; in Calabria importanti
                    i soggetti del sistema di governance          massima teorica complessiva.                                                        eventi di siccità severa interessano gran
                    della risorsa idrica, per l’uso sostenibile   La combinazione di scarse precipitazioni,                                           parte della parte settentrionale tirrenica.
                    (direttiva 2000/60/CE), la rimozione          temperature elevate e fusione anticipata                                            Per lo scenario di severità idrica alta, il
                    degli ostacoli alla circolarità e             della neve influenza negativamente i                                                quadro per il Distretto dell’Appennino
                    trasparenza delle informazioni, quanto
                    necessario per la gestione proattiva di       FIG. 1
                    eventi estremi siccitosi e l’adattamento      SISTEMA SARDEGNA,                         2000
                    ai cambiamenti climatici, anche con           VOLUMI INVASATI
                    una Cabina di regia per la gestione
                    degli eventi di siccità e di scarsità         Analisi storica degli
                                                                                                            1500
                                                                  indicatori di stato: volumi
                    idrica, garantendo un adeguato flusso         invasati
                    di informazioni per la valutazione ed
                    evoluzione dei livelli della criticità, dei       2007-2008
                                                                                                Mm3

                                                                                                            1000
                    prelievi in atto e per la definizione di          2008-2009
                                                                      2009-2010
                    idonee azioni emergenziali.                       2010-2011
                    Le attività comprendono strumenti di              2011-2012                              500
                    conoscenza e di controllo dei fattori             2012-2013
                    naturali e antropici che governano il             2013-2014
                                                                      2014-2015
                    bilancio idrico e fanno riferimento               2015-2016
                                                                                                               0
                                                                                                              ottobre novembre dicembre gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre
                    alle situazioni corrispondenti agli               2016-2017
                    scenari di severità idrica, tra cui quello
                    di “severità idrica alta”, in cui, attuate                                              1.0
                                                                                                                                                                                                                 indicatori
                    le misure preventive, prevale uno                                                       0.9
                    stato critico non ragionevolmente                                                       0.8
                    prevedibile, in cui la risorsa idrica non     FIG. 2                                    0.7
                    è sufficiente a evitare danni al sistema,     SISTEMA SARDEGNA,
                                                                                                            0.6
                    anche irreversibili, sussistendo così le      PUNTATORI ALLERTA
                                                                                                puntatori

                    condizioni per la dichiarazione dello                                                   0.5
                    stato di siccità prolungata (art. 4.6 della   Analisi storica degli                     0.4
                    direttiva 2000/60/CE) o, finanche, per        indicatori di stato:
                                                                                                            0.3
                                                                  puntatori di allerta
                    l’eventuale richiesta, dalle Regioni, della                                             0.2
                    dichiarazione dello stato di emergenza            Regime ordinario                      0.1
                    nazionale, ai sensi della legge 225/1992,         Livello di vigilanza
                    come modificata dalla legge 100/2012, e           Livello di pericolo                   0.0
                                                                                                               1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
                    della Dir. Pcm 26 ottobre 2012.                   Livello di emergenza

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