"La parola" a Noi - OPI Taranto

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"La parola" a Noi - OPI Taranto
Tariffa Associazioni senza fini di lucro: “Poste Italiane S.p.A.” - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/03 (convertito in legge 27/02/04 n. 46) art. 1 comma 2 DCB TA
                                                                                                                                                                               ANNO XIX Numero 2 - Settembre 2013

                                                                                                                                                              “La parola”
                                                                                                                                                                      a Noi
                                                                                                                                                                                 PERIODICO TRIMESTRALE DI INFORMAZIONE - SPEDIZIONE IN A.P.
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                                                                                                                                                                                ANNO XIX Numero 2 - Settembre 2013

                                                                                                                                                                                “La parola”
                                                                                                                                                                                        a Noi
                                                                                                                                                                                                                     PERIODICO TRIMESTRALE DI INFORMAZIONE - SPEDIZIONE IN A.P.
                                                                                                                                                                                                                                                                                  S                   ommario
                                                                                                                                                                                                                                                                                  Editoriale ........................................................... Pag. 3

                                                                                                                                                                                                                                                                                  La valorizzazione del profilo infermieristico ...............            »   5

                                                                                                                                                                                                                                                                                  Aberrazione giuridica e giurisprudenziale .................             » 12

                                                                                                                                                                                                                                                                                  Giornata Internazionale dell’Infermiere ....................            » 15

                                                                                                                                                                                                                                                                                  Diario di una dottoressa .........................................      » 16

                                                                                                                                                                                                                                                                                  Le mille sfumature della morte ................................         » 19

                                                                                                                                                                                Comitato di Redazione                                                                             La telemedicina ....................................................    » 20
G. Argese                                                                                                                                                                                                                  A. Gualano
L. Calabrese                                                                                                                                                                                                               G. Mecca
                                                                                                                                                                                                                                                                                  Pillole di precariato ..............................................    » 33
E. De Santis                                                                                                                                                                                                               F. Perrucci
                                                                                                                                                                                    Direttore Responsabile
                                                                                                                                                                                                                                                                                  Offerte di lavoro ...................................................   » 34
                                                                                                                                                                                     Benedetta Mattiacci

                                                                                                                                                                                Coordinamento editoriale                                                                          Programma Scientifico ..........................................         » 35
                                                                                                                                                                                     e redazionale
                                                                                                                                                                                Emma Bellucci Conenna

                                                                                                                                                                                                                                                                                                             Collegio IPASVI
                                                                                                                                                                                    Hanno collaborato:                                                                                                        Via Salinella, 15
                                                                                                                                                                                        Benedetta Mattiacci
                                                                                                                                                                                                                                                                                             Tel. 099.4592699 - Fax 099.4520427
                                                                                                                                                                                                                                                                                           www.ipasvitaranto.it - info@ipasvitaranto.it
                                                                                                                                                                                                 Marco Ventruti
                                                                                                                                                                                               Pierpaolo Volpe
                                                                                                                                                                                                                                                                                                       orari di apertura al pubblico
                                                                                                                                                                                           Natalina Segoloni
                                                                                                                                                                                                                                                                                                       lunedì - mercoledì - venerdì
                                                                                                                                                                                             Anna Caricasulo
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                9,00- 12,00
                                                                                                                                                                                                    Aldo Galullo
                                                                                                                                                                                                                                                                                                         martedì 15,00 - 17,30
                                                                                                                                                                                                                                                                                                         venerdì 17,00 - 19,00
                                                                                                                                                                 Fotocomposizione e stampa
                                                                                                                                                                Stampa Sud spa - Mottola (Ta)
                                                                                                                                                                     www.stampa-sud.it                                                                                               AVVISO
                                                                                                                                                                                                                                                                                     La redazione si riserva la valutazione degli articoli inviati,
 Reg. Trib. di Taranto n. 462/94                                                                                                                                                                                                                                                     il rimaneggiamento del testo, la pubblicazione secondo
   decreto del 23/03/1994                                                                                                                                                                                                                                                            esigenze giornalistiche. Il materiale inviato non è restituito.
                                                                                                                                                                                             Questo periodico è associato alla
                                                                                                                                                                                             Unione Stampa
                                                                                                                                                                                                                                                                                     Le opinioni espresse negli articoli non necessaria-
                                                                                                                                                                                             Periodica Italiana                                                                      mente collimano con quelle della redazione.
"La parola" a Noi - OPI Taranto
IPASVI                                                                    IPASVI
                                                                               Editoriale
L’editoriale                                                                   Benedetta Mattiacci
                                                                                 Presidente Collegio IPASVI

                S      ervizio Sanitario Nazionale
                       “in continua discussione”,
                     perché, nonostante il sus-
                                                       da Regione a Regione, da Asl ad Asl.
                                                       A farne le spese, ancora una volta, sono gli
                                                       infermieri, a cominciare dagli infermieri-coordi-
                     seguirsi di innovazioni, non      natori, “orfani” di S. C., sul cui capo pende la
                     si riesce a razionalizzare        scure del “ridimensionamento” del ruolo, pro-
                     l’offerta, per la cosiddetta e    seguendo con gli infermieri di corsia e gli in-
ripetuta “emergenza di personale”, che si scon-        fermieri “precari”, i primi costretti a sobbarcarsi
tra con le esigenze degli utenti-clienti, sempre       una mole non sostenibile di lavoro, in barba
più informati, e con le criticità del territorio.      all’ultimatum, inviato all’Italia il 30 maggio, dal-
La caratteristica, ancora oggi, è di: tagli line-      la C.E. (la direttiva n 88/2003 chiede il ripristi-
ari che, nella realtà regionale, hanno prodotto        no della disciplina sull’orario massimo di lavoro
chiusure di strutture, se non di ospedali; de-         settimanale, limitato a 48 ore e un periodo mi-
classamento di Strutture da Complesse a sem-           nimo di riposo giornaliero di 11 ore); i secondi
plici in ottemperanza ai diktat del Piano di ri-       “gettati nella mischia” senza un “affiancamen-
ordino; carenza di efficienza anche dal punto           to istituzionalizzato” (impensabile è delegare
di vista costo-beneficio; difficoltà organizzative       l’opera di tutoraggio agli infermieri di corsia,
con l’impossibilità di nuovi modelli per un infer-     già oberati di lavoro, così come impensabile è
miere costretto a lavorare “per compiti”. I ma-        lasciare da soli infermieri alla prima esperien-
nagement seguono politiche economiche, non             za!) e costretti a convivere con una precarietà
già di risposte qualitative ai bisogni dei cittadini   alienante, mese dopo mese, anno dopo anno
che, di rimando, assumono “atteggiamenti forti”        (stando ai dati Usspi, sarebbero circa mille gli
nei confronti degli infermieri, visti come l’avam-     infermieri «utilizzati» per 36 mesi non conse-
posto degli “affanni” della Sanità. Di fatto, la       cutivi- l’interruzione è di 1 giorno-, poi mandati
risposta alle domande di salute passa dalle no-        a casa prima di veder riconosciuto il diritto alla
stre mani! Sennonchè, ancora oggi, i servizi           stabilizzazione). Discorso analogo per gli infer-
sanitari e socio-sanitari sono concepiti su            mieri “degli ultimi anni”, laureati senza possibili-
vecchia base, su modelli obsoleti, non sui             tà di occupazione -nonostante il possibile turn-
bisogni dei cittadini, sulle aspettative dei la-       over per i pensionamenti-, costretti a vagare e
voratori; un circuito vizioso che deve esse-           ri-vagare da nord a sud, alla fine “emigrati per
re interrotto per far posto ad una Sanità che          lavoro” in realtà molto più lungimiranti della no-
riconosca il diritto alla salute come diritto di       stra.
civiltà, cosa di là da venire.                         Ancora cervelli e forze giovani in fuga, alla
Un cittadino “sano” è un investimento per la           ricerca di quello che rischia di essere defi-
società, perché non inciderà sui costi della           nito “miraggio lavoro”.
Sanità, in affanno per il numero di cittadini “ma-     Di contro, tutta una serie di novità, tra
lati”, che, chissà perchè, sembra si preferisca        cui l’attivazione del Fascicolo Sanitario
mantenere in tale stato di “dipendenza”, a fron-       Elettronico, contenuto nel DL “FARE” art.
te della riduzione dei budgets.                        17, “piattaforma digitale” in cui saranno in-
Inutile nasconderlo, la prevenzione è “parente         serite le storie cliniche dei pazienti, compre-
povero” della Sanità, “parente povero” come i          so il consenso o il diniego alla donazione
Servizi Territoriali, dei quali si continua a par-     degli organi, notizie fruibili online, quindi, in
lare come soluzione ottimale per contenere la          tempo reale, da tutti i soggetti abilitati.
spesa, ma la cui ottimizzazione è distante anni        Ma, se il FSE risulta in linea con le innovazio-
luce. Perché? Perché pare difficile rimuovere           ni tecnologiche, di fatto contrasta con la real-
una mentalità ospedalocentrica, pur dimostra-          tà giornaliera delle nostre corsie, dove gli in-
tasi fallimentare ed esosa con costi differenziati     fermieri “sono costretti” a lavorare per compiti,

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"La parola" a Noi - OPI Taranto
IPASVI
    trasgredendo, non per loro volere, alle “con-          ignorare che il welfare è tra i settori più colpi-
    quiste” della professione, ai nuovi modelli or-        ti dalla spending rewiev, dovrebbe essere tra i
    ganizzativi, alle esigenze di prestazioni di qua-      più tutelati.
    lità, dai cittadini cercate altrove con aggravio       Evidente che le nostre riflessioni non voglio-
    della spesa passiva. Eppure, il territorio jonico      no essere fine a sé stesse, ma vogliono offrire
    ha “urgenze”, ha bisogni non più procrastina-          spunti per meglio comprendere problematiche
    bili che richiedono una massiccia opera di pre-        e necessità di soluzioni, che ben potranno
    venzione. Non possiamo nascondere la stretta           prendere il via dal decreto del Presidente del
    correlazione salute-ambiente e l’indissolubile         Consiglio dei Ministri, da adottare entro 3 mesi
    rapporto con lo stato di benessere fisico, psi-         dall’entrata in vigore del D.L. sulla P.A ( 26 ago-
    chico e sociale dell’individuo e della collettività    sto 2013), su proposta del Ministro della Salute,
    (Organizzazione Mondiale della Sanità); non            con il quale saranno stabilizzati, attraverso pro-
    possiamo sottacere emergenze, riconosciute             cedure concorsuali specifiche, circa 35.000 tra
    a livello nazionale, che richiedono una svolta         medici, personale infermieristico, tecnici e altre
    nella gestione della Sanità, che impongono alla        figure professionali. Attendiamo fiduciosi.
    Asl Ta di “attrezzarsi” adeguatamente con per-
    sonale e macchinari per fronteggiare tempesti-                                  Benedetta Mattiacci
    vamente dette emergenze.                                         Presidente Collegio IPASVI - Taranto
    Il governo nazionale e regionale non possono

    “…Entro 3 mesi…sarà possibile stabilizzare…circa 35.000 persone tra medici, personale
    infermieristico…” (D.L. 26 agosto 2013 su precari PA)
    Un lasso di tempo breve, 3 mesi, a fronte di anni di precariato, di attese spasmodiche di una possibilità
    lavorativa, di stabilizzazioni rientrate, di speranze via via deluse.
    Certo, il numero, 35.000, potrebbe apparire importante, ma non lo è, non basta a risolvere la
    situazione; è, a mio avviso, una soluzione-tampone, una boccata di ossigeno, una risposta inidonea
    alle esigenze di salute, alle emergenze sanitarie (ad esempio l’escalation di TBC in Sicilia, i focolai
    di Aviaria, i casi di tumori nella nostra città). Si può eccepire che la carenza infermieristica non ha
    carattere locale ma valenza mondiale: dall’Italia agli Stati Uniti, dove entro il 2020 ci sarà bisogno
    di un milione di infermieri, secondo una società australiana di formazione infermieristica, che in un
    video ha ipotizzato lo scenario apocalittico di un mondo senza infermieri. Ci allarmano questi dati,
    queste ipotesi, perché viviamo, in prima persona, la sofferenza dei giovani infermieri non entrati nel
    mondo del lavoro (circa 300 quelli del nostro Collegio) e degli infermieri “precari per 36-42 mesi”
    “beffati” nella stabilizzazione da quel giorno di interruzione ogni 6 mesi!
    Apprezziamo, senza dubbio, lo sforzo del Governo, ma riteniamo essenziale il coinvolgimento degli
    Ordini professionali e un dialogo costruttivo al fine di giungere a soluzioni condivise e soddisfacenti
    per le professioni e, in primis, per la qualità e adeguatezza delle prestazioni offerte. Dire “Basta” al
    fenomeno del precariato deve preludere ad interventi concreti, anche sanzionatori, nei confronti di
    chi scientemente abusa del ricorso ad assunzioni temporanee per eludere le procedure concorsuali.
    Una corretta politica del lavoro è, oggi più che mai, indispensabile per rimettere in moto l’economia
    del nostro paese.
                                                                                      Benedetta Mattiacci
                                                                       Presidente Collegio IPASVI - Taranto

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"La parola" a Noi - OPI Taranto
IPASVI

 LA VALORIZZAZIONE DEL PROFILO INFERMIERISTICO
   COME ESPRESSIONE IN CONTINUA EVOLUZIONE
Dott. Marco Ventruti
Infermiere

Introduzione                                                         efficacia ed efficienza dei servizi e l’inserimen-
Nell’ultimo ventennio l’Italia ha vissuto un gra-                    to in Staff o in Line di nuove figure, una fra tutte
duale processo di cambiamento della gestione                         l’Infermiere Dirigente.
e dell’organizzazione dei servizi della Pubblica
Amministrazione che ha trasformato radical-                          Le nuove competenze manageriali dell’in-
mente il Servizio Sanitario Nazionale. Il primo                      fermiere
passo verso il cambiamento è cominciato negli                        Le innovazioni introdotte dai due decreti citati
anni 90 con l’emanazione dei D.Lgs 502/92 e                          poc’anzi, hanno avviato un processo di ripen-
517/93 che hanno avviato il processo di azien-                       samento della filosofia di gestione, che ha por-
dalizzazione delle strutture sanitarie pubbliche,                    tato all’introduzione di logiche e strumenti a
trasformando le Unità Sanitarie Locali in Azien-                     supporto delle nuove esigenze informative e
de Sanitarie e Aziende Ospedaliere1, pur con-                        decisionali. I principi che muovono la riforma
fermando gli obiettivi di fondo della precedente                     sono completamente opposti alla cultura orga-
normativa2. A fronte di un momento storico di                        nizzativa del precedente sistema e introducono
crisi della stabilità economica del paese, carat-                    nuovi elementi di riferimento quali:
terizzato da una spesa pubblica fuori controllo                      Principio di autonomia – intesa come autono-
e da un costante incremento della domanda di                         mia delle aziende rispetto alla gestione tecnica
servizi verso i cittadini, l’intento della riforma è                 organizzativa dei servizi, restituendo alla politi-
stato quello di modificare la struttura organiz-                      ca la fondamentale funzione di programmazio-
zativa e giuridica degli enti pubblici, passando                     ne, indirizzo e controllo delle scelte in materia
da un sistema burocratico formale ad un siste-                       sanitaria;
ma improntato sui principi della razionalizza-                       Principio di economicità – ovvero non più una
zione delle risorse e della responsabilizzazione                     gestione burocratica attenta solo alla formalità
dei gestori della spesa pubblica. L’esigenza di                      degli atti, ma un’organizzazione basata sugli
un controllo sull’andamento dell’Economia e la                       obiettivi e sui risultati (allocazione e utilizzo del-
necessità di aderire a rinnovate istanze sociali                     le risorse mirati a stimolare la competitività e
tendenti ad ottenere servizi qualitativamente e                      quindi l’efficienza delle strutture aziendali) con
quantitativamente adeguati, hanno favorito la                        l’introduzione del sistema di budget e quindi
ricerca e l’adozione di nuovi strumenti di ge-                       contabilità analitica, costo standard e indicatori
stione in grado di assicurare più elevati livelli di                 di performance;
                                                                     Responsabilità – intesa come controllo dei ri-
1 USL si costituiscono in Aziende con personalità giuridica
pubblica ed autonomia imprenditoriale. Gli ospedali di rilevo
                                                                     sultati (verifica dei risultati e misura della soddi-
nazionale e di alta specializzazione si rendono autonomi dalle       sfazione degli utenti, cui viene riconosciuto un
USL e si costituiscono in Aziende Ospedaliere.                       ruolo di partecipazione e di responsabilità nei
2 L.833/78 – legge istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale       confronti del sistema stesso). Con questi prin-
– che aveva introdotto i principi di universalità degli utenti, di   cipi le aziende sono chiamate non solo a dare
uguaglianza, di globalità degli interventi, di tutela della salu-
te come diritto fondamentale, della programmazione sanitaria
                                                                     risposte ai bisogni sanitari della popolazione,
nazionale e della partecipazione democratica dei cittadini al        ma anche a tenere sotto controllo i risultati di
controllo della funzionalità delle strutture (principio rimasto di   gestione e a generare valore. L’obiettivo è,
fatto inattuato fino alle successive riforme ed alle legge sul pro-
cedimento amministrativo).                                           più in generale, quello di introdurre nel siste-

                                                                                                                              5
"La parola" a Noi - OPI Taranto
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    ma sanitario, meccanismi concorrenziali dove          abilitazione, della prevenzione, nonché dagli
    la competitività sia finalizzata al miglioramento      operatori socio sanitari, operatori tecnici addet-
    della performance del servizio pubblico in ter-       ti all’assistenza e dal personale ausiliario spe-
    mini di:                                              cializzato dei servizi socio – assistenziali.
    Efficacia: la capacità dell’Azienda o di una sua
    unità operativa di raggiungere gli obiettivi pre-     Schema1
    fissati;
    Efficienza: rapporto tra valore del prodotto e
    valore delle risorse impiegate;
    Economicità: ricerca del migliore risultato con
    minore impegno di risorse (razionalizzazione
    dei costi);
    Qualità delle prestazioni: implementazione di
    una metodologia di controllo delle attività assi-
    stenziali erogate e degli interventi di promozio-
    ne della salute (standard clinico assistenziali),
    attenta alla percezione del grado di soddisfaci-
    mento dell’utente (attore o fruitore dei servizi).
    In quest’ottica di cambiamento strutturale, la
    risposta non può derivare solo da una nuova
    legislazione, ma occorre anche e soprattutto,
    l’adozione di una nuova prassi manageriale
    che investa trasversalmente tutti i protagoni-
    sti nella loro veste professionale ad ogni livello    La professione infermieristica, in virtù della
    organizzativo.                                        crescita culturale acquisita contestualmente, è
    L’esempio sotto riportato allo “Schema 1” raffi-       stata in grado di rispondere positivamente e in
    gura uno degli esempi del modello organizzativo       modo tempestivo alle mutate esigenze dell’or-
    del Servizio Aziendale delle Professioni Sa-          ganizzazione ed ha trovato una giusta collo-
    nitarie (SAPS) che si caratterizza come una           cazione all’interno dei nuovi ruoli individuati
    struttura organizzativa a tendenza Dipartimen-        dall’innovativa filosofia di gestione. Particola-
    tale, organica ed in Staff alla Direzione Gene-       re rilevanza nell’ambito di nuove competenze
    rale a cui compete, ai diversi livelli, la respon-    manageriali ha assunto il ruolo dell’infermiere
    sabilità della programmazione, organizzazione         coordinatore che, collocato in una posizione
    e gestione delle attività assistenziali afferenti     intermedia tra la direzione infermieristica e le
    all’area infermieristica, ostetrica, tecnica, della   varie linee di produzione, ha promosso il cam-
    riabilitazione e della prevenzione e delle pre-       biamento del livello operativo permettendo una
    stazioni alberghiere, nonché della verifica e          diffusione capillare della mutata cultura mana-
    valutazione dei risultati ottenuti, al fine di ga-     geriale e l’istituzione di una precisa figura di
    rantire la qualità delle prestazioni assistenziali,   coordinamento per ogni ambito professionale
    la continuità assistenziale e il razionale utilizzo   è l’evoluzione naturale del principio di autono-
    delle risorse disponibili.                            mia e specificità di ogni singola professione
    Esercita, altresì, funzioni in ambito organizzativo   sanitaria. Tale ruolo risponde all’esigenza del
    a valenza aziendale ed assicura funzioni di           professionista di avere una figura di riferimento
    supporto alla erogazione di servizi e prestazio-      che sia in grado di gestire le risorse umane e
    ni, assicurando con il suo operato un maggior         materiali dell’unità organizzativa, e di indirizza-
    grado di efficacia, di efficienza e qualità dei         re e promuovere lo sviluppo della professione.
    processi per la produzione di salute.                 Il modello operativo del singolo professionista
    E’ costituito dall’insieme del personale infer-       deve esplicitare il modello organizzativo della
    mieristico, tecnico sanitario, ostetrico, della ri-   “direzione assistenziale”, in quanto struttura

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"La parola" a Noi - OPI Taranto
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organizzativa a gestione trasversale come allo                         le della cultura aziendale.
Schema 1, dell’azienda, deputata alla pianifica-                        La schematizzazione del profilo dell’infermiere
zione, programmazione, erogazione e valuta-                            coordinatore per quanto concerne la mission
zione delle prestazioni assistenziali, tecniche,                       contempla i seguenti aspetti:
riabilitative, di supporto e domestico-alberghie-                       Assicurare l’organizzazione dell’assistenza in-
re di tutte le unità operative, titolare della re-                     fermieristica, tecnico sanitaria, riabilitativa, di
sponsabilità del governo clinico, oggi definito                         prevenzione collettiva, di assistenza di base ed
come clinical governance, dell’intero processo                         alberghiera della propria unità organizzativa,
di assistenza. Le funzioni della direzione assi-                       in coerenza degli indirizzi forniti dalla direzione
stenziale si riassumono nel governo dei pro-                           infermieristica, garantendo le norme di buona
cessi, nella gestione del personale e nell’orga-                       pratica professionale e l’aderenza alle linee
nizzazione dei servizi e si articolano a diversi                       guida della disciplina scientifica.
livelli di responsabilità: aziendale, dipartimen-                      Garantire il coordinamento organizzativo delle
tale (ospedaliero - territoriale), di coordinamen-                     risorse umane assegnate al fine di coniugare la
to dell’unità organizzativa e di professionista                        specificità professionale con il raggiungimento
nella clinica. I livelli organizzativi rispondono                      degli obiettivi assistenziali.
all’esigenza di mettere in campo professionisti                        Contribuire allo sviluppo e alla valorizzazione
che eroghino prestazioni, coordinatori che ge-                         del personale Appartenente alla propria U.O.
stiscano le risorse professionali e dirigenti che                      Attraverso il costante aggiornamento delle
promuovano le linee direzionali dell’azienda. Il                       competenze e delle conoscenze tecnico pro-
livello di coordinamento manageriale è dunque                          fessionali.
un ruolo forte di integrazione organizzativa cui                       Per individuare le responsabilità professionali
è affidata la responsabilità della gestione del-                        dell’infermiere cui è assegnata la funzione di
le risorse assegnate per il conseguimento de-                          coordinamento è necessario far riferimento alla
gli obiettivi e dei risultati definiti dalla mission                    normativa che disciplina l’esercizio professio-
aziendale.                                                             nale dell’infermiere che, per il coordinatore, co-
Le Nuove Competenze Manageriali del coordi-                            stituisce parte integrante del proprio profilo. Il
natore, pur non essendo ancora state definite                           coordinatore assume responsabilità diretta per
a livello normativo, sono desumibili dal man-                          le attività professionali cui è preposto: respon-
dato aziendale e delineabili dall’analisi delle                        sabilità organizzativo-gestionale orientata ai ri-
responsabilità relative alle competenze della                          sultati per l’utente (ovvero i risultati dell’U.O.)
formazione specifica e delle funzioni assegna-                          che esplicita nel programmare, coordinare,
te3. E’ comunque un ruolo in continua evolu-                           supervisionare e gestire le risorse assegnate,
zione che cresce in funzione dello sviluppo del                        al fine di creare e mantenere le migliori con-
sapere scientifico della propria disciplina e del                       dizioni organizzative possibili per raggiungere
progresso tecnico, organizzativo e manageria-                          i risultati in termini di salute, sicurezza e au-
                                                                       tonomia per la persona assistita. Per quanto
3 Declaratoria delle categorie e profili – allegato 1 del CCNL          il mandato aziendale sia forte, la sola forma-
comparto Sanità 1999-2001 PROFILI PROFESSIONALI DEL                    lizzazione dell’assegnazione di funzioni orga-
LIVELLO ECONOMICO D SUPER (Ds) Collaboratore profes-
sionale sanitario esperto “Programma, nell’ambito dell’attività        nizzative non è tuttavia sufficiente a garantire
di organizzazione dei servizi sanitari la migliore utilizzazione       il successo professionale di un coordinatore. Al
delle risorse umane in relazione agli obiettivi assegnati e veri-      raggiungimento degli obiettivi concorrono an-
fica l’espletamento delle attività del personale medesimo. Col-
labora alla formulazione dei piani operativi e dei sistemi di ve-      che doti personali, capacità di scelta di strate-
rifica della qualità ai fini dell’ottimizzazione dei servizi sanitari.   gie e metodologie vincenti, leadership e abilità
Coordina le attività didattiche tecnico-pratiche e di tirocinio, di
formazione (quali, ad esempio, diploma universitario, formazio-        decisionali. I confini tra leadership e manage-
ne complementare, formazione continua) del personale appar-            ment non sono netti, spesso i due termini sono
tenente ai profili sanitari a lui assegnate. Assume responsabi-         intercambiabili e confusi nella più banale acce-
lità diretta per le attività professionali cui è preposto e formula
proposte operative per l’organizzazione del lavoro nell’ambito         zione di potere, tuttavia è bene che l’infermiere
dell’attività affidatagli”.                                             coordinatore conosca il significato di entrambi

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                                                           tori e della sicurezza dell’ambiente;
                                                           Programmare, organizzare e gestire il fabbiso-
                                                           gno in ordine di approvvigionamento di beni e
                                                           servizi, rifornimenti di farmaci, presidi e generi
                                                           economali, assicurare il controllo e la manuten-
                                                           zione delle apparecchiature;
                                                           Individuare il bisogno formativo del personale,
                                                           programmare e organizzare l’attività di forma-
                                                           zione permanente e di aggiornamento specifi-
                                                           co;
                                                           Promuovere interventi di miglioramento della
                                                           Qualità e di ricerca;
                                                           Collaborare alla programmazione e discus-
                                                           sione del budget per la gestione delle risorse
                                                           umane e materiali nell’ambito della propria
                                                           competenza;
                                                           Gestire le relazioni nell’U.O. e favorire un buon
                                                           clima organizzativo lavorativo.
    i concetti e ne trasporti valori e principi all’in-    Monitorizzare l’adeguatezza del servizio infor-
    terno del proprio vissuto, poiché entrambi sono        mativo e sviluppare strumenti informativi a sup-
    necessari al conseguimento del successo.               porto delle attività.
    Di seguito si contemplano gli aspetti caratteriz-      Coordinare, gestire e valutare le attività di tiro-
    zanti di quanto sopra citato:                          cinio degli studenti.
    Assicurare la risposta assistenziale nell’U.O.         Più delineata è invece la qualifica di Dirigen-
    attraverso la programmazione, organizzazio-            te Infermieristico che viene istituita in Italia con
    ne, gestione e valutazione dei piani di lavoro         la legge 251 del 10 agosto 2000 come impor-
    delle diverse figure professionali e di supporto,       tante novità nella disciplina della professione
    in relazione alle risorse umane assegnate, agli        sanitaria infermieristica/ostetrica/o. L’Infermie-
    obiettivi definiti e ai livelli di domanda assisten-    re Dirigente è un professionista che si prende
    ziale espressa dall’utenza;                            cura dei bisogni di salute delle persone sane
    Assumere la responsabilità della gestione di un        e malate ed è responsabile dei Dipartimenti e
    sistema di risorse e di processi lavorativi al fine     Direzioni Infermieristiche ed assistenziali spe-
    di conseguire determinati risultati (criterio di ri-   cifiche delle strutture pubbliche e private e del
    ferimento per la valutazione del servizio).            S.S. Nazionale. E’ anche responsabile della
    Gestire le risorse professionali promovendone          formazione universitaria degli infermieri di di-
    e valorizzandone il ruolo;                             versi livelli nonché della formazione ricorrente.
    Programmare, organizzare, gestire e valutare           Lavora in Staff o in Line con la Direzione Ge-
    l’articolazione dei turni di servizio del personale    nerale in completa autonomia allo stesso livel-
    assegnato in coerenza con le attività, garan-          lo del Dirigente Amministrativo e del Dirigen-
    tendo il rispetto degli istituti contrattuali;         te Sanitario al fine di conseguire obiettivi nel
    Accogliere, Gestire e valutare l’inserimento del       campo della salute dei cittadini. E’ esperto in
    personale neoassunto;                                  grado attingere a un repertorio di strumenti per
    Valutare le performance del personale, indivi-         certificazione e la verifica di qualità di percorsi
    duando e promuovendo i sistemi premianti;              formativi (quality enhancement, quality assura-
    Valutare e garantire l’applicazione ed il rispetto     ce), ed esperto in grado di pianificare, produrre
    delle norme comportamentali e disciplinari;            e gestire corsi anche in modalità e-lerning sia
    Collaborare alla verifica, secondo la normativa         per la formazione universitaria che per l’ag-
    vigente D.Lgs 81 del 2008 e successive modifi-          giornamento professionale degli operatori pro-
    che, in materia di tutela della salute dei lavora-     fessionali degli operatori sanitari ( ad esempio

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"La parola" a Noi - OPI Taranto
IPASVI
eventi ECM a distanza). L’Infermiere Dirigente           un modello biomedico, ne deriva che anche il
ha la responsabilità di evidenziare e pianificare         linguaggio infermieristico usato nella vita di tut-
per fare in modo di rispondere ai bisogni della          ti i giorni è soprattutto di derivazione medica.
popolazione, e deve essere anche in grado di             Oggi gli infermieri vengono preparati a lavorare
prendere decisioni per apportare i cambiamenti           a tutti i livelli, ma sappiamo bene che nei pros-
necessari così come deve essere in grado di              simi venti/trenta anni sarà importante e fonda-
influire sulla politica generale del Paese proprio        mentale ragionare in termini di necessità della
per poter decidere quale assistenza fornire in           salute.
base alle risorse disponibili e non può farlo se         Nei programmi OMS salute 2021 vengono defi-
non ha un proprio budget e se la sua voce non            niti tre importanti valori di base che rappresen-
è sentita ed ascoltata. È risaputo ormai che la          tano i fondamenti etici per il lavoro infermieri-
situazione ed i bisogni nel nostro Paese stanno          stico:
cambiando come in tutta Europa, ed allora è              • La salute è un diritto fondamentale
necessario orientare continuamente la profes-            • Equità e solidarietà tra popoli, paesi e sessi
sione verso la formazione di leader in quanto il         • Partecipazione e responsabilità individuale,
Dirigente Infermieristico deve leggere e moni-           dei gruppi e della comunità nello sviluppo di
torare quanto avviene al fine di definire i diver-         politiche per la salute.
si aspetti dell’assistenza necessaria per poter          L’infermiere del prossimo ventennio, dovrà
dare delle risposte, risposte sicure e chiare.           essere infermiere della Famiglia, dovrà usci-
Tante forze opposte stanno intralciando il cam-          re dall’Ospedale (continuità assistenziale) per
mino della professionalizzazione, come ad                aiutare gli individui e le famiglie a convivere con
esempio il rallentamento dovuto il mancato svi-          la disabilità e le malattie croniche, o durante i
luppo del territorio, i presidi territoriali assisten-   periodi di stress e di dolore spendendo la mag-
ziali in continua fase di sviluppo, lo sviluppo in       gior parte del tempo nelle strutture per anziani
alcune realtà degli ospedali per intensità di cura       o nelle famiglie. Dovranno essere in grado di
e quindi piattaforme a gestione infermieristica,         dare consigli sugli stili di vita e su come evitare
e di fatto, forse è presto per vedere i risultati        i comportamenti a rischio così come assistere
dei cambiamenti della nuova formazione, sul-             la famiglia, prendersene carico, da qui le figu-
la Salute dei Cittadini. Manca, o e povera, la           re di case e care manager o management, per
ricerca nel campo disciplinare. Ed è attraver-           quanto concerne la Salute o assistere a casa le
so la ricerca che si produce conoscenza e si             persone dimesse precocemente dall’ospedale.
teorizza quel sapere che viene utilizzato nella          Anche la dichiarazione di Monaco dell’OMS
pratica. Sono dunque necessari, a tutti i livelli,       sottolinea la necessità di sostenere l’infermiere
infermieri preparati e che sappiano lavorare in          di famiglia e creare situazioni dove medici ed
ambiente multidisciplinare. Ma per raggiungere           infermieri, con altri professionisti sanitari, pos-
questo obiettivo e lavorare con altri professio-         sano imparare a lavorare insieme rispettando
nisti, alla pari, è necessario che gli infermieri        le singole competenze e condividendo in modo
abbiano 3 chiaro il costrutto epistemologico             equo le risorse. Essere Infermieri Dirigenti
infermieristico e gli specifici ambiti del loro la-       oggi è un cammino faticoso perchè vuol dire
voro. Purtroppo ancora oggi lo sviluppo della            mettere in discussione le proprie conoscenze
conoscenza, è legata al meta paradigma infer-            e la propria autonomia attraverso lo sviluppo
mieristico (Salute, Uomo, Nursing, Ambiente) è           strategico organizzativo continuo della disci-
lento ad evolvere ed ancora oggi gli infermieri          plina sulla ricerca e soprattutto attraverso un
sono troppo legati, nella vita di tutti i giorni, al     dibattito scientifico di confronto continuo con
modello biomedico dove le risposte ai pazien-            la funzione di orientare i comportamenti della
ti, anche se con lo sforzo di avere una visione          persona verso un obiettivo unitario e per que-
olistica, sono derivate dai bisogni delle persone        sto necessita di competenze organizzative e
scaturite dalla patologia e dalla diagnosi medi-         gestionali destinate a operare all’interno del-
ca. Del resto, tutti siamo educati e formati con         le aziende ospedaliere e sanitarie pubbliche

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     e delle aziende private dell’area sanitaria per       sulta necessaria l’innovazione e la ridefinizio-
     la gestione delle conoscenze e quindi un “Ma-         ne delle competenze del profilo professionale
     nagement Knowledge”. Questo implica la ne-            dell’infermiere veicolata da strumenti operativi
     cessità di attenzione, di consapevolezza e di         quali, ad esempio:
     coinvolgimento. Una capacità di saper leggere         - indirizzi generali nel nuovo Patto salute
     i bisogni di Salute della popolazione e su que-       - accordo Stato-Regioni che fornisce indirizzi
     sti strutturare direttive e nuovi programmi con       per la gestione del sistema,
     l’obiettivo di poter fornire un’assistenza mirata     - decreti di Giunta Regionale per l’implementa-
     per mettere in atto interventi anche multidisci-      zione di modelli organizzativi basati sull’inten-
     plinari ma nel rispetto delle singole specificità e    sità di cura e la complessità assistenziale sia
     competenze.                                           a livello ospedaliero che dei servizi territoriali,
     Certamente, in questa ottica, gli Infermieri Di-      - decreti di Giunta Regionale per l’individuazio-
     rigenti sono sicuramente il perno della condu-        ne e attivazione di percorsi formativi professio-
     zione e del successo della formazione e del           nalizzanti nell’ambito dei Sistemi Sanitari Re-
     management dei nostri servizi e per far ciò ne-       gionali,
     cessitano di un metodo di lavoro strutturato per      - accordi fra Regione e Università per l’attiva-
     partecipazione, comprensione e condivisione.          zione di percorsi formativi post-laurea triennale,
     La modalità di esercizio professionale chiede         - indirizzi interministeriali per la ridefinizione dei
     di innovare i rapporti tra le diverse professio-      piani di studio curriculari della laurea triennale
     nalità sanitarie e socio-sanitarie e l’organizza-     e magistrale
     zione dei processi produttivi. Allo scopo diviene     - linee guida allegate al Piano Sanitario Nazio-
     rilevante la capacità di relazionarsi nell’inten-     nale o ai Piani Sanitari Regionali,
     to di fornire appropriate prestazioni e luoghi di     - linee progettuali/sperimentali nazionali o re-
     lavoro dove il clima favorisce comprensione,          gionali per determinati campi di attività, o per
     partecipazione e condivisione della reciproca         percorsi diagnostico terapeutico assistenziali o
     evoluzione professionale. Nell’ottica di cui so-      processi clinico assistenziali. La ridefinizione,
     pra, diviene fondamentale che la politica orienti     l’implementazione e l’approfondimento delle
     azioni programmatiche e piani di studio che va-       competenze e responsabilità professionali de-
     lorizzino i concetti precedentemente illustrati;      gli infermieri riguarda, in prima fase, le compe-
     nel contempo diviene fondamentale anche che           tenze che possono essere esercitate, dando
     i Ministeri in condivisione con le Regioni produ-     atto agli strumenti sopra presentati, nelle se-
     cano atti e strumenti di pianificazione, attuazio-     guenti aree professionali:
     ne e valutazione dell’impatto di tali innovazio-      • AREA CURE PRIMARIE (cronicità, sanità
     ni sulla salute dei cittadini e sulla sostenibilità   pubblica, comunità e fragilità);
     economica. Gli strumenti operativi Per attuare        • AREA CRITICA E DELL’EMERGENZA UR-
     quanto disposto dal presente documento ri-            GENZA;
                                                           • AREA CHIRURGICA;
                                                           • AREA PEDIATRICA;
                                                           • AREA SALUTE MENTALE E DIPENDENZE.
                                                           Quanto rappresentato fonda il proprio razionale
                                                           attraverso una visione integrata delle seguenti
                                                           componenti:
                                                           - contrattuale: dove porre in essere un sistema
                                                           di flessibile dinamicità, escludendo ingessature
                                                           organizzative, nelle progressioni di carriera,e
                                                           favorendo meccanismi di valorizzazione pro-
                                                           fessionale sia di natura economica che giuridi-
                                                           ca capaci di riconoscere il valore e il contributo
                                                           posto da parte del singolo professionista nel

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processo assistenziale/organizzativo;                              Bibliografia
- formativa regionale : dove attivare una forma-                   Bovenzi F. (2010), L’ospedale per intensità di
zione modulare che risponda alla professiona-                      cure, Sainità Pubblica e Privata, 1,pp.50-58;
lizzazione degli infermieri in conformità agli                     Governance e organizzazione delle aziende
obiettivi posti in programmazione;                                 ospedaliero-universitarie a cura di di: Clara
- formativa curricolare universitaria dove ride-                   Carbone - Federico Lega - Anna Prenestini,
finire i piani di studio della laurea triennale e                   2010;
magistrale nonché dei master condivisi in ac-                      La dirigenza infermieristica – C. Calamandrei e
cordi tra ministeri e regioni al fine di rispondere                 C. Orlandi – Mc Graw Hill, 2010;
alle necessità di 8 sviluppo della professione                     La sanità futura. Come cambieranno gli utenti,
infermieristica percorrendo in tal modo positive                   le istituzioni, i servizi e le tecnologie a cura di:
esperienze già mature in ambito internazionale;                    Francesco Longo - Mario Del Vecchio - Federi-
- Nella definizione dei nuovi percorsi formativi                    co Lega, 2010;
è essenziale una forte integrazione fra l’Uni-                     L’ospedale tra presente e futuro. Analisi, dia-
versità e il SSR affinché la formazione univer-                     gnosi e linee di cambiamento per il sistema
sitaria faccia proprie le necessità che nascono                    ospedaliero italiano di: Federico Lega - Mauri-
sia dall’evoluzione dei sistemi sanitari sia dalla                 zio Mauri - Anna Prenestini,2010;
necessità di sviluppare competenze profes-                         Venuti L., Spotti M., Mercore A. e Nante N.
sionalizzanti.                                                     (2008) L’ospedale per intensità di cure: il nuovo
                                                                   modello organizzativo della medicina genera-
Concludendo ..                                                     le nell’A.O.U. di Careggi, Mondo sanitario, 11,
Sul management in ambito infermieristico è                         pp.13-19.
stato scritto:

Il management è uno dei più consolidati sape-
ri nell’infermieristica italiana. È stato lo spazio
nel quale lo sviluppo della carriera infermieri-
stica ha avuto maggiori opportunità ; l’ambito
sul quale da sempre e con molta fatica la pro-
fessione contribuisce attivamente a risolvere i
molti problemi del servizio sanitario nazionale;
quello sul quale ha legittimato la capacità di di-
rigere e gestire4. Questa valutazione è condi-
visibile, anche se il “sapere manageriale” per
molti anni è stato gravemente carente nei pro-
grammi ufficiali di formazione dei dirigenti e dei
coordinatori, molti dei quali hanno dovuto ap-
prendere per altre strade, a cominciare dall’e-
sperienza. Oggi comunque la professione nel
suo insieme è consapevole che lo spazio di cui
sopra diventa sempre più ampio e complesso,
per cui svolgere in esso le funzioni esposte nel
presente capitolo esige dagli infermieri con re-
sponsabilità gestionali e organizzative l’acqui-
sizione e lo sviluppo di notevoli capacità con-
cettuali, comportamentali e tecniche.

4 Saiani L., Perché ri-aprire il dibattito sul management infer-
mieristico. Guida alla monografia, Assistenza infermieristica e
ricerca, 2006, 25, 1, pp. 2-5

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     Dott. Pierpaolo Volpe - Infermiere legale e forense
     Centro Diurno Epasss- Grottaglie (TA)

        L’ABERRAZIONE GIURIDICA E GIURISPRUDENZIALE
          IN ITALIA IN TEMA DI PRECARIATO NELLA P.A.:
           INTERVENTO DELLA CORTE COSTITUZIONALE
     L’ aberrazione giuridica e giurisprudenziale          contratti a tempo determinato, ma non man-
     in Italia in tema di precariato nella Pubblica        cano 18mila lavoratori socialmente utili, poco
     Amministrazione: intervento della Corte Co-           meno di 10mila contratti di somministrazione e
     stituzionale                                          una sparuta rappresentanza di rapporti di for-
                                                           mazione e lavoro1. A fronte di un numero così
     Il tema del precariato nella Pubblica Ammini-         elevato di precari e di due procedure di infra-
     strazione rappresenta una delle principali pia-       zione aperte dalla Comunità Europea (proc.
     ghe della nostra società. È inaccettabile che         2010/2045 e 2010/2124) nei confronti dell’Italia
     uno stato di diritto, come può essere definito il      per la violazione della normativa sulla reitera-
     nostro, releghi miriadi di lavoratori/cittadini ad    zione dei contratti a termine, il sindacato deve
     uno stato di mancanza di continuità del rappor-       intervenire in maniera decisa nel richiedere al
     to di lavoro e di certezza sul futuro.                Governo la rapida apertura delle procedure di
     Il contratto a tempo indeterminato rappresen-         stabilizzazione. I principi comunitari di non di-
     ta la forma classica di costituzione del rapporto     scriminazione tra i lavoratori a termine e quelli
     di lavoro, a fronte dell’eccezionalità di quello a    a tempo indeterminato, in ragione di un atteg-
     termine. La mission del Welfare State è quello        giamento che deve essere ispirato alla preven-
     di estirpare tutte le forme di precarizzazione del    zione dell’abuso derivante dalla reiterazione
     rapporto di lavoro, ancor più se queste si pon-       del lavoro a tempo determinato, riaffermano la
     gono in essere nella Pubblica Amministrazione.        “eccezionalità” del contratto a termine, ribaden-
     Ad oggi secondo l’ultimo censimento dell’Aran,        do come regola aurea il contratto a tempo inde-
     l’agenzia nazionale che si occupa del pubbli-         terminato.
     co impiego, i contratti “flessibili” nella P.A. sono   Un’analisi della legislazione italiana e un breve
     317mila. Circa 203mila, però, sono i supplenti        escursus giurisprudenziale sullo stato dell’arte,
     che lavorano in scuole, accademie e conser-           ci consentono di comprendere al meglio il feno-
     vatori, per cui i “lavoratori non standard” del-      meno del precariato nella P.A. e la bontà delle
     la Pubblica Amministrazione sono intorno ai
     114mila. In gran parte (il 76%) sono titolari di      1 Gianni Trovati - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/O7hZ5

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azioni da porre in essere per tendere al suo su-               Ma quale risarcimento può essere previsto
peramento.                                                     per i precari se questi risultano detentori di un
Il ricorso abusivo ai contratti a termine reiterati            contratto a temine, in base al quale vengono
attraverso proroghe e doppie proroghe per più                  regolarmente corrisposte le retribuzioni e ver-
di 36 mesi, è illegittimo ai sensi della direttiva             sati i contribuiti? Molti giudici di merito si sono
comunitaria 1999/70/Ce attuativa dell’accordo                  dichiarati incapaci di quantificare il “danno” ge-
quadro sul tempo determinato del 28/06/1999                    nerato dalla reiterazione illegittima dei contratti
recepito attraverso il dlgs 368/2001. L’ Art. 4                a termine; altri invece hanno mutuato la san-
comma 1 del dlgs 368/2001 stabilisce che “Il                   zione dall’art.18 dello statuto dei lavoratori rico-
termine del contratto a tempo determinato può                  noscendo come risarcimento 20 mensilità; altri
essere, con il consenso del lavoratore, proro-                 hanno previsto un risarcimento monstre di 170
gato solo quando la durata iniziale del contratto              mila euro, riconoscendo il diritto a percepire per
sia inferiore a tre anni. In questi casi la proro-             “lucro cessante”, tutte le retribuzioni fino all’età
ga è ammessa una sola volta e a condizione                     pensionabile. Un caos tremendo degno della
che sia richiesta da ragioni oggettive e si rife-              migliore entropia, aggravato da due senten-
risca alla stessa attività lavorativa per la quale             ze della Corte di Cassazione 392 e 10127 del
il contratto è stato stipulato a tempo determi-                2012, che hanno escluso totalmente il risarci-
nato. Con esclusivo riferimento a tale ipotesi la              mento del danno e la conversione del contratto
durata complessiva del rapporto a termine non                  dalle misure effettive per prevenire l’abuso dei
potrà essere superiore ai tre anni.”, preveden-                contratti a termine. E quindi se non vi è risarci-
do quindi la conversione del contratto da tempo                mento del danno e neanche conversione, come
determinato a indeterminato in caso di abuso.                  si previene l’abuso? Solito caos all’italiana.
L’ Art. 36 comma 5 del dlgs 165/2001 statuisce                 A smentire la Cassazione ci ha pensato la
invece che “(…) la violazione di disposizioni                  Cassazione stessa, la quale attraverso la rela-
imperative riguardanti l’assunzione o l’impiego                zione n. 190 del 24 ottobre 2012 del Massimario,
di lavoratori, da parte delle pubbliche ammini-                ha riconosciuto come unica misura effettiva che
strazioni, non può comportare la costituzione di               consenta di recepire correttamente la Direttiva
rapporti di lavoro a tempo indeterminato con le                UE 1999/70 nel settore della scuola, la conver-
medesime pubbliche amministrazioni, ferma re-                  sione del rapporto in caso di reiterazione dei
stando ogni responsabilità e sanzione. Il lavo-                contratti “(… ) Nella fattispecie in disamina, se
ratore interessato ha diritto al risarcimento del              non si ammette la conversione del rapporto, l’a-
danno derivante dalla prestazione di lavoro in                 buso del termine non avrebbe di fatto alcuna
violazione di disposizioni imperative.”                        sanzione in quanto il risarcimento del danno,
                                                               peraltro concretamente difficilmente configura-
Secondo una parte della giurisprudenza e                       bile e dimostrabile, non riguarderebbe la man-
dell’Avvocatura dello Stato italiano l’art. 4 com-             cata prosecuzione del rapporto per la scadenza
ma 1 del dlgs 368/01 non risulterebbe essere                   del termine, ma solo il diverso danno eventual-
applicabile al lavoro pubblico, generando in                   mente subito nel passato (difficilmente con-
questo modo un palese e curioso cortocircuito.                 figurabile se non per i periodi tra un contratto
Il cortocircuito trova origine dall’applicazione e             e l’altro, trattandosi di personale regolarmente
attuazione dell’art. 36 del dlgs 165/2001, se-                 retribuito), né potrebbe avere carattere sanzio-
condo il quale al lavoratore in caso di violazio-              natorio (essendo esclusi i punitive damages nel
ne delle norme in tema di contratti a termine, è               nostro sistema): va dunque registrato che la
previsto il risarcimento del danno di una caratu-              clausola 5 è applicabile allo Stato verticalmen-
ra tale da risultare effettivamente dissuasivo e               te e che la conversione del rapporto è l’unico
disincentivante per prevenirne l’abuso2, secon-                rimedio effettivo che consente di prevenire e
do quanto statuito dalla direttiva europea 70 del              sanzionare l’abuso del termine da parte della
1999.                                                          pubblica amministrazione. A tale conversione
2 Corte di Giustizia dell’Unione europea, ordinanza Affatato
                                                               non sembra d’ostacolo l’art. 36 dlgs 165/2001
del 1 Ottobre 2010                                             su richiamato, nelle ipotesi in cui l’assunzione

                                                                                                                      13
IPASVI
     (pur a termine) è stata legalmente effettuata           veder rivendicato il diritto alla stabilizzazione
     sulla base delle graduatorie permanenti, atte-          del rapporto di lavoro, è certamente a fronte
     so che da queste stesse graduatorie secondo             anche delle recenti e prossime pronunce del-
     la legge (cui rimanda l’art. 97, co. 3, Cost.) si       la C.G.E.U., lo strumento cardine per la lotta
     attinge (in parte ovvero, in caso di mancanza di        al definitivo superamento del fenomeno del
     concorsi, in tutto) per le immissioni in ruolo (…)”     precariato. Ad avvalorare la bontà del ricorso
     A mio avviso e secondo una parte della giuri-           alla via giudiziaria è la recente pronuncia del-
     sprudenza, analizzando lo status delle cose,            la Corte Costituzionale ( secondo precedente
     l’unico modo per prevenire l’abuso dei contratti        della storia della nostra Repubblica) che con
     a termine è la conversione del contratto. A bre-        l’ordinanza 207/2013 depositata in cancelleria
     ve ci sarà la pronuncia della Corte di Giustizia        il 18/07/2013 ha sottoposto alla Corte di giusti-
     dell’Unione europea, investita della vicenda da         zia dell’Unione europea, in via pregiudiziale ai
     alcuni giudici di merito attraverso due rinvii pre-     sensi e per gli effetti dell’art. 267 del Trattato sul
     giudiziali rispettivamente del 02 e 15 Gennaio          Funzionamento dell’Unione europea i seguenti
     2013, che dirimerà una volta per tutte la que-          quesiti:
     stione spinosa tra risarcimento del danno e con-        – se la clausola 5, punto 1, dell’accordo qua-
     versione del contratto a termine. Se la Corte di        dro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo
     Giustizia decreterà come unica misura effettiva         determinato, allegato alla direttiva del Consiglio
     per prevenire il ricorso abusivo ai contratti a ter-    28 giugno 1999, n. 1999/70/CE debba essere
     mine, la conversione del contratto, tutti i precari     interpretata nel senso che osta all’applicazione
     che hanno presentato ricorso vedranno il loro           dell’art. 4, commi 1, ultima proposizione, e 11,
     rapporto di lavoro trasformato da determinato           della legge 3 maggio 1999, n. 124 (Disposizioni
     a indeterminato. Se invece la C.G.E.U. doves-           urgenti in materia di personale scolastico) – i
     se riconoscere il risarcimento del danno, come          quali, dopo aver disciplinato il conferimento di
     unica misura effettiva e dissuasiva ai sensi del-       supplenze annuali su posti «che risultino effet-
     la direttiva 1999/70/CE, lo Stato italiano sarà         tivamente vacanti e disponibili entro la data del
     costretto risarcire milioni di lavoratori, rischian-    31 dicembre», dispongono che si provvede me-
     do il collasso; l’unico modo per prevenire un           diante il conferimento di supplenze annuali, «in
     collasso inevitabile e una naturale implosione,         attesa dell’espletamento delle procedure con-
     sarebbe quello di prevedere una stabilizzazio-          corsuali per l’assunzione di personale docente
     ne del personale alla stessa stregua di quella          di ruolo» – disposizione la quale consente che
     prevista dal governo Prodi nel 2006 e 2007. È           si faccia ricorso a contratti a tempo determina-
     su questi presupposti che gli stakeholder di ca-        to senza indicare tempi certi per l’espletamento
     tegoria diventano indispensabile nell’orientare         dei concorsi e in una condizione che non preve-
     verso politiche di “stabilizzazione” la classe po-      de il diritto al risarcimento del danno;
     litica dirigente. La contrattazione e le iniziative     – se costituiscano ragioni obiettive, ai sensi del-
     di mobilitazione rappresentano sicuramente gli          la clausola 5, punto 1, della direttiva 28 giugno
     strumenti a disposizione più efficaci, ma nella          1999, n. 1999/70/CE, le esigenze di organizza-
     situazione attuale in cui il ruolo della contratta-     zione del sistema scolastico italiano come so-
     zione è stato depotenziato dai governi prece-           pra delineato, tali da rendere compatibile con il
     denti, il ricorso alla via giudiziaria risulta essere   diritto dell’Unione europea una normativa come
     a mio avviso, indispensabile e inevitabile. Nel         quella italiana che per l’assunzione del perso-
     comparto Sanità ad esempio, il ricorso alla via         nale scolastico a tempo determinato non preve-
     giudiziaria è scarsamente perseguita, a fronte          de il diritto al risarcimento del danno.
     invece di ricorsi seriali effettuati dai lavoratori
     del comparto Scuola, che hanno portato a ri-
     sultati enormi così come notiziato in preceden-
     za. La sensibilizzare di tutti i lavoratori “non        Articolo pubblicato su “Quotidiano Sanità”
     standard” ad intraprendere la via giudiziaria,          del 26 agosto 2013.
     attraverso campagne mirate e assemblee per

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IPASVI

12 MAGGIO 2013: GIORNATA DELL’INFERMIERE

                                                               Infermieri in festa con... le famiglie.

MOVIMENTO È SALUTE                                  compromesse, alimentazione mediterranea,
                                                    magari, perché no, con prodotti a chilometro
Il Collegio IPASVI di Taranto, in occasione         zero, ecco che si ha la carta vincente per con-
della “Giornata Internazionale dell’Infermiere”     tenere i costi della sanità, e, soprattutto, si cre-
2013, ha sponsorizzato la marcialonga “Corri        ano i presupposti per una migliore qualità della
nel 3000”, e la “Strataranto in bicicletta”, per    vita. La nostra città ha grossi problemi ambien-
la consapevolezza che si tratta di due sport,       tali con un’alta incidenza di patologie connes-
vera e propria cura, per stare bene in salute       se all’inquinamento, ragion per cui ci si deve
e per tenere sotto controllo patologie tra le più   impegnare, tutti indistintamente ed in prima
diffuse. Ormai è scientificamente accertato          persona, mettendoci la faccia, per promuovere
che il movimento riveste un ruolo primario nel-     stili di vita sani, per pretendere rispetto per la
la prevenzione e nella cura, è compreso nelle       salute e per l’ambiente.
Raccomandazioni del Ministero della Salute, è       Il Collegio IPASVI è pronto a mettersi in gioco,
incluso nelle Linee guida internazionali per la     sostenendo nella Giornata dell’Infermiere che
prevenzione cardiovascolare. Se, poi, al movi-      “MOVIMENTO È SALUTE”
mento si aggiungono condizioni ambientali non

                                                                                                           15
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                                      Diario di una dottoressa
                                          con la padella
                                                                                           Dott.ssa Natalina Segoloni
                                                            Inf. Presidio Ospedaliero “Valle d’Itria” - Martina Franca (TA)

     C    aro diario,
          ti ho lasciato un po’ a prender polvere e
                                                           betite quando ti comunicano che la miglior cura
                                                           per un b.p.c.o asmatico è la scia di profumo;
                                                           agghiaccianti sorprese quando scopri che i me-
     salsedine, mentre cambiavamo un trilione di
     governi. Poi, qualcuno dirà che gli organi di         dici neo assunti hanno l’ausilio delle mani nel
     stato pretendono molto e danno poco al cittadi-       cercarsi una cartella e degli occhi nel cercarsi
     no! Vabbè, il Presidente della Repubblica però        un paziente; farmaci sotto chiave e pellegrinag-
     è sempre quello che hai lasciato. Questo serva        gi di amici , di vecchi amici di vecchi dipendenti
     da lezione pure a me, che dico sempre che il          che ti chiedono una Tachipirina .
     problema degli ospedali è il non sapere come          La Tachipirina, o paracetamolo come la chia-
     collocare gli anziani…..Per l’appunto, ci siamo       mano le infermiere quando vogliono fare le dot-
     capiti !                                              toresse, si trova in scatole da 20 cpr da 500 mg
     Mah, io penso che, dietro tutta ‘sta manovra,         al costo di 3 €, e, siccome non sono una cima
     ci sta qualcuno intenzionato prima o poi a dirci      in matematica, la calcolatrice del mio telefono
     “In pensione all’età del vostro presidente della      cellulare dice che una compressa ha il costo di
     repubblica”. E così stiamo proprio comodi co-         0,15 cent. di €.
     modi ! Il Premier Letta si è accorto che forse        Allora, tu dimmi, faresti mai un giro di telefo-
     la promozione dell’occupazione giovanile può          nate singhiozzando che tuo marito è prossimo
     portare altrove il nostro paese? Era ora di ca-       alla morte, aspettando semmai anche 10 mi-
     pirlo. In Lombardia parte una nuova tornata di        nuti sino a che qualcuno ti apra la porta per
     stabilizzazione dei precari, ma forse è meglio        poi trovarti di fronte una rubiconda e polemica
     che... sì dai, occupiamoci di fare la pubblicità      (sempre polemica) collega che ti risponde che
     alle spiagge, poi in autunno si pensa.                ha solo una compressa e entro le prossime 24
     Il prolungamento dell’età pensionabile sta            ore ne vuole la restituzione altrimenti ne dovrà
     all’innovazione degli enti pubblici come io sto       rispondere con un verbale scritto, un rimprove-
     alla dieta Dukan . Sono stanca, te lo dico se-        ro sonante ed il sangue di una vergine per 15
     riamente stavolta, questo grigiore di tempie e        centesimi? Quasi quasi mi darei all’omeopatia,
     di cervelli mi invecchia e mi trascina in un sus-     tanto una rametto di basilico per adesso non te
     seguirsi di giorni senza speranze. La speranza        lo nega nessuno.
     per un professionista sanitario italiano?             Se qualcuno volesse diventare acida come
     Una mail da Antonella che è partita per l’Inghil-     me, potrei pure raccomandargli WIKIPHARM,
     terra due anni fa, le foto su Facebook di Gian-       un prontuario farmaceutico per lo smartphone,
     franco che lavora in Svizzera e nei racconti di       che ti permette di rispondere agli elemosinanti
     Lucia che è stata con medici senza frontiere.         “l’acido acetil salicilico costa 3 € ,un trentesimo
     E noi ? Occhi sgranati su un programma per            di quello che si percepisce per una visita intra-
     l’accettazione dei prelievi fatti di codici numeri-   moenia ed un decimo di quello che si spende
     ci che, se pensi ad un futuro pagamento onli-         per la colata di gel sulle unghie!”.
     ne del ticket, sei certo del bisogno per i nostri     Vecchie usanze difficili da estirpare, come gra-
     utenti dell’esame al liceo scientifico. Facce ine-     migne, si infilano nelle fessure dei pilastri de-

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