"La parola" a Noi - OPI Taranto
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Tariffa Associazioni senza fini di lucro: “Poste Italiane S.p.A.” - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/03 (convertito in legge 27/02/04 n. 46) art. 1 comma 2 DCB TA ANNO XIX Numero 2 - Settembre 2013 “La parola” a Noi PERIODICO TRIMESTRALE DI INFORMAZIONE - SPEDIZIONE IN A.P.
Tariffa Associazioni senza fini di lucro: “Poste Italiane S.p.A.” - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/03 (convertito in legge 27/02/04 n. 46) art. 1 comma 2 DCB TA ANNO XIX Numero 2 - Settembre 2013 “La parola” a Noi PERIODICO TRIMESTRALE DI INFORMAZIONE - SPEDIZIONE IN A.P. S ommario Editoriale ........................................................... Pag. 3 La valorizzazione del profilo infermieristico ............... » 5 Aberrazione giuridica e giurisprudenziale ................. » 12 Giornata Internazionale dell’Infermiere .................... » 15 Diario di una dottoressa ......................................... » 16 Le mille sfumature della morte ................................ » 19 Comitato di Redazione La telemedicina .................................................... » 20 G. Argese A. Gualano L. Calabrese G. Mecca Pillole di precariato .............................................. » 33 E. De Santis F. Perrucci Direttore Responsabile Offerte di lavoro ................................................... » 34 Benedetta Mattiacci Coordinamento editoriale Programma Scientifico .......................................... » 35 e redazionale Emma Bellucci Conenna Collegio IPASVI Hanno collaborato: Via Salinella, 15 Benedetta Mattiacci Tel. 099.4592699 - Fax 099.4520427 www.ipasvitaranto.it - info@ipasvitaranto.it Marco Ventruti Pierpaolo Volpe orari di apertura al pubblico Natalina Segoloni lunedì - mercoledì - venerdì Anna Caricasulo 9,00- 12,00 Aldo Galullo martedì 15,00 - 17,30 venerdì 17,00 - 19,00 Fotocomposizione e stampa Stampa Sud spa - Mottola (Ta) www.stampa-sud.it AVVISO La redazione si riserva la valutazione degli articoli inviati, Reg. Trib. di Taranto n. 462/94 il rimaneggiamento del testo, la pubblicazione secondo decreto del 23/03/1994 esigenze giornalistiche. Il materiale inviato non è restituito. Questo periodico è associato alla Unione Stampa Le opinioni espresse negli articoli non necessaria- Periodica Italiana mente collimano con quelle della redazione.
IPASVI IPASVI Editoriale L’editoriale Benedetta Mattiacci Presidente Collegio IPASVI S ervizio Sanitario Nazionale “in continua discussione”, perché, nonostante il sus- da Regione a Regione, da Asl ad Asl. A farne le spese, ancora una volta, sono gli infermieri, a cominciare dagli infermieri-coordi- seguirsi di innovazioni, non natori, “orfani” di S. C., sul cui capo pende la si riesce a razionalizzare scure del “ridimensionamento” del ruolo, pro- l’offerta, per la cosiddetta e seguendo con gli infermieri di corsia e gli in- ripetuta “emergenza di personale”, che si scon- fermieri “precari”, i primi costretti a sobbarcarsi tra con le esigenze degli utenti-clienti, sempre una mole non sostenibile di lavoro, in barba più informati, e con le criticità del territorio. all’ultimatum, inviato all’Italia il 30 maggio, dal- La caratteristica, ancora oggi, è di: tagli line- la C.E. (la direttiva n 88/2003 chiede il ripristi- ari che, nella realtà regionale, hanno prodotto no della disciplina sull’orario massimo di lavoro chiusure di strutture, se non di ospedali; de- settimanale, limitato a 48 ore e un periodo mi- classamento di Strutture da Complesse a sem- nimo di riposo giornaliero di 11 ore); i secondi plici in ottemperanza ai diktat del Piano di ri- “gettati nella mischia” senza un “affiancamen- ordino; carenza di efficienza anche dal punto to istituzionalizzato” (impensabile è delegare di vista costo-beneficio; difficoltà organizzative l’opera di tutoraggio agli infermieri di corsia, con l’impossibilità di nuovi modelli per un infer- già oberati di lavoro, così come impensabile è miere costretto a lavorare “per compiti”. I ma- lasciare da soli infermieri alla prima esperien- nagement seguono politiche economiche, non za!) e costretti a convivere con una precarietà già di risposte qualitative ai bisogni dei cittadini alienante, mese dopo mese, anno dopo anno che, di rimando, assumono “atteggiamenti forti” (stando ai dati Usspi, sarebbero circa mille gli nei confronti degli infermieri, visti come l’avam- infermieri «utilizzati» per 36 mesi non conse- posto degli “affanni” della Sanità. Di fatto, la cutivi- l’interruzione è di 1 giorno-, poi mandati risposta alle domande di salute passa dalle no- a casa prima di veder riconosciuto il diritto alla stre mani! Sennonchè, ancora oggi, i servizi stabilizzazione). Discorso analogo per gli infer- sanitari e socio-sanitari sono concepiti su mieri “degli ultimi anni”, laureati senza possibili- vecchia base, su modelli obsoleti, non sui tà di occupazione -nonostante il possibile turn- bisogni dei cittadini, sulle aspettative dei la- over per i pensionamenti-, costretti a vagare e voratori; un circuito vizioso che deve esse- ri-vagare da nord a sud, alla fine “emigrati per re interrotto per far posto ad una Sanità che lavoro” in realtà molto più lungimiranti della no- riconosca il diritto alla salute come diritto di stra. civiltà, cosa di là da venire. Ancora cervelli e forze giovani in fuga, alla Un cittadino “sano” è un investimento per la ricerca di quello che rischia di essere defi- società, perché non inciderà sui costi della nito “miraggio lavoro”. Sanità, in affanno per il numero di cittadini “ma- Di contro, tutta una serie di novità, tra lati”, che, chissà perchè, sembra si preferisca cui l’attivazione del Fascicolo Sanitario mantenere in tale stato di “dipendenza”, a fron- Elettronico, contenuto nel DL “FARE” art. te della riduzione dei budgets. 17, “piattaforma digitale” in cui saranno in- Inutile nasconderlo, la prevenzione è “parente serite le storie cliniche dei pazienti, compre- povero” della Sanità, “parente povero” come i so il consenso o il diniego alla donazione Servizi Territoriali, dei quali si continua a par- degli organi, notizie fruibili online, quindi, in lare come soluzione ottimale per contenere la tempo reale, da tutti i soggetti abilitati. spesa, ma la cui ottimizzazione è distante anni Ma, se il FSE risulta in linea con le innovazio- luce. Perché? Perché pare difficile rimuovere ni tecnologiche, di fatto contrasta con la real- una mentalità ospedalocentrica, pur dimostra- tà giornaliera delle nostre corsie, dove gli in- tasi fallimentare ed esosa con costi differenziati fermieri “sono costretti” a lavorare per compiti, 3
IPASVI trasgredendo, non per loro volere, alle “con- ignorare che il welfare è tra i settori più colpi- quiste” della professione, ai nuovi modelli or- ti dalla spending rewiev, dovrebbe essere tra i ganizzativi, alle esigenze di prestazioni di qua- più tutelati. lità, dai cittadini cercate altrove con aggravio Evidente che le nostre riflessioni non voglio- della spesa passiva. Eppure, il territorio jonico no essere fine a sé stesse, ma vogliono offrire ha “urgenze”, ha bisogni non più procrastina- spunti per meglio comprendere problematiche bili che richiedono una massiccia opera di pre- e necessità di soluzioni, che ben potranno venzione. Non possiamo nascondere la stretta prendere il via dal decreto del Presidente del correlazione salute-ambiente e l’indissolubile Consiglio dei Ministri, da adottare entro 3 mesi rapporto con lo stato di benessere fisico, psi- dall’entrata in vigore del D.L. sulla P.A ( 26 ago- chico e sociale dell’individuo e della collettività sto 2013), su proposta del Ministro della Salute, (Organizzazione Mondiale della Sanità); non con il quale saranno stabilizzati, attraverso pro- possiamo sottacere emergenze, riconosciute cedure concorsuali specifiche, circa 35.000 tra a livello nazionale, che richiedono una svolta medici, personale infermieristico, tecnici e altre nella gestione della Sanità, che impongono alla figure professionali. Attendiamo fiduciosi. Asl Ta di “attrezzarsi” adeguatamente con per- sonale e macchinari per fronteggiare tempesti- Benedetta Mattiacci vamente dette emergenze. Presidente Collegio IPASVI - Taranto Il governo nazionale e regionale non possono “…Entro 3 mesi…sarà possibile stabilizzare…circa 35.000 persone tra medici, personale infermieristico…” (D.L. 26 agosto 2013 su precari PA) Un lasso di tempo breve, 3 mesi, a fronte di anni di precariato, di attese spasmodiche di una possibilità lavorativa, di stabilizzazioni rientrate, di speranze via via deluse. Certo, il numero, 35.000, potrebbe apparire importante, ma non lo è, non basta a risolvere la situazione; è, a mio avviso, una soluzione-tampone, una boccata di ossigeno, una risposta inidonea alle esigenze di salute, alle emergenze sanitarie (ad esempio l’escalation di TBC in Sicilia, i focolai di Aviaria, i casi di tumori nella nostra città). Si può eccepire che la carenza infermieristica non ha carattere locale ma valenza mondiale: dall’Italia agli Stati Uniti, dove entro il 2020 ci sarà bisogno di un milione di infermieri, secondo una società australiana di formazione infermieristica, che in un video ha ipotizzato lo scenario apocalittico di un mondo senza infermieri. Ci allarmano questi dati, queste ipotesi, perché viviamo, in prima persona, la sofferenza dei giovani infermieri non entrati nel mondo del lavoro (circa 300 quelli del nostro Collegio) e degli infermieri “precari per 36-42 mesi” “beffati” nella stabilizzazione da quel giorno di interruzione ogni 6 mesi! Apprezziamo, senza dubbio, lo sforzo del Governo, ma riteniamo essenziale il coinvolgimento degli Ordini professionali e un dialogo costruttivo al fine di giungere a soluzioni condivise e soddisfacenti per le professioni e, in primis, per la qualità e adeguatezza delle prestazioni offerte. Dire “Basta” al fenomeno del precariato deve preludere ad interventi concreti, anche sanzionatori, nei confronti di chi scientemente abusa del ricorso ad assunzioni temporanee per eludere le procedure concorsuali. Una corretta politica del lavoro è, oggi più che mai, indispensabile per rimettere in moto l’economia del nostro paese. Benedetta Mattiacci Presidente Collegio IPASVI - Taranto 4
IPASVI LA VALORIZZAZIONE DEL PROFILO INFERMIERISTICO COME ESPRESSIONE IN CONTINUA EVOLUZIONE Dott. Marco Ventruti Infermiere Introduzione efficacia ed efficienza dei servizi e l’inserimen- Nell’ultimo ventennio l’Italia ha vissuto un gra- to in Staff o in Line di nuove figure, una fra tutte duale processo di cambiamento della gestione l’Infermiere Dirigente. e dell’organizzazione dei servizi della Pubblica Amministrazione che ha trasformato radical- Le nuove competenze manageriali dell’in- mente il Servizio Sanitario Nazionale. Il primo fermiere passo verso il cambiamento è cominciato negli Le innovazioni introdotte dai due decreti citati anni 90 con l’emanazione dei D.Lgs 502/92 e poc’anzi, hanno avviato un processo di ripen- 517/93 che hanno avviato il processo di azien- samento della filosofia di gestione, che ha por- dalizzazione delle strutture sanitarie pubbliche, tato all’introduzione di logiche e strumenti a trasformando le Unità Sanitarie Locali in Azien- supporto delle nuove esigenze informative e de Sanitarie e Aziende Ospedaliere1, pur con- decisionali. I principi che muovono la riforma fermando gli obiettivi di fondo della precedente sono completamente opposti alla cultura orga- normativa2. A fronte di un momento storico di nizzativa del precedente sistema e introducono crisi della stabilità economica del paese, carat- nuovi elementi di riferimento quali: terizzato da una spesa pubblica fuori controllo Principio di autonomia – intesa come autono- e da un costante incremento della domanda di mia delle aziende rispetto alla gestione tecnica servizi verso i cittadini, l’intento della riforma è organizzativa dei servizi, restituendo alla politi- stato quello di modificare la struttura organiz- ca la fondamentale funzione di programmazio- zativa e giuridica degli enti pubblici, passando ne, indirizzo e controllo delle scelte in materia da un sistema burocratico formale ad un siste- sanitaria; ma improntato sui principi della razionalizza- Principio di economicità – ovvero non più una zione delle risorse e della responsabilizzazione gestione burocratica attenta solo alla formalità dei gestori della spesa pubblica. L’esigenza di degli atti, ma un’organizzazione basata sugli un controllo sull’andamento dell’Economia e la obiettivi e sui risultati (allocazione e utilizzo del- necessità di aderire a rinnovate istanze sociali le risorse mirati a stimolare la competitività e tendenti ad ottenere servizi qualitativamente e quindi l’efficienza delle strutture aziendali) con quantitativamente adeguati, hanno favorito la l’introduzione del sistema di budget e quindi ricerca e l’adozione di nuovi strumenti di ge- contabilità analitica, costo standard e indicatori stione in grado di assicurare più elevati livelli di di performance; Responsabilità – intesa come controllo dei ri- 1 USL si costituiscono in Aziende con personalità giuridica pubblica ed autonomia imprenditoriale. Gli ospedali di rilevo sultati (verifica dei risultati e misura della soddi- nazionale e di alta specializzazione si rendono autonomi dalle sfazione degli utenti, cui viene riconosciuto un USL e si costituiscono in Aziende Ospedaliere. ruolo di partecipazione e di responsabilità nei 2 L.833/78 – legge istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale confronti del sistema stesso). Con questi prin- – che aveva introdotto i principi di universalità degli utenti, di cipi le aziende sono chiamate non solo a dare uguaglianza, di globalità degli interventi, di tutela della salu- te come diritto fondamentale, della programmazione sanitaria risposte ai bisogni sanitari della popolazione, nazionale e della partecipazione democratica dei cittadini al ma anche a tenere sotto controllo i risultati di controllo della funzionalità delle strutture (principio rimasto di gestione e a generare valore. L’obiettivo è, fatto inattuato fino alle successive riforme ed alle legge sul pro- cedimento amministrativo). più in generale, quello di introdurre nel siste- 5
IPASVI ma sanitario, meccanismi concorrenziali dove abilitazione, della prevenzione, nonché dagli la competitività sia finalizzata al miglioramento operatori socio sanitari, operatori tecnici addet- della performance del servizio pubblico in ter- ti all’assistenza e dal personale ausiliario spe- mini di: cializzato dei servizi socio – assistenziali. Efficacia: la capacità dell’Azienda o di una sua unità operativa di raggiungere gli obiettivi pre- Schema1 fissati; Efficienza: rapporto tra valore del prodotto e valore delle risorse impiegate; Economicità: ricerca del migliore risultato con minore impegno di risorse (razionalizzazione dei costi); Qualità delle prestazioni: implementazione di una metodologia di controllo delle attività assi- stenziali erogate e degli interventi di promozio- ne della salute (standard clinico assistenziali), attenta alla percezione del grado di soddisfaci- mento dell’utente (attore o fruitore dei servizi). In quest’ottica di cambiamento strutturale, la risposta non può derivare solo da una nuova legislazione, ma occorre anche e soprattutto, l’adozione di una nuova prassi manageriale che investa trasversalmente tutti i protagoni- sti nella loro veste professionale ad ogni livello La professione infermieristica, in virtù della organizzativo. crescita culturale acquisita contestualmente, è L’esempio sotto riportato allo “Schema 1” raffi- stata in grado di rispondere positivamente e in gura uno degli esempi del modello organizzativo modo tempestivo alle mutate esigenze dell’or- del Servizio Aziendale delle Professioni Sa- ganizzazione ed ha trovato una giusta collo- nitarie (SAPS) che si caratterizza come una cazione all’interno dei nuovi ruoli individuati struttura organizzativa a tendenza Dipartimen- dall’innovativa filosofia di gestione. Particola- tale, organica ed in Staff alla Direzione Gene- re rilevanza nell’ambito di nuove competenze rale a cui compete, ai diversi livelli, la respon- manageriali ha assunto il ruolo dell’infermiere sabilità della programmazione, organizzazione coordinatore che, collocato in una posizione e gestione delle attività assistenziali afferenti intermedia tra la direzione infermieristica e le all’area infermieristica, ostetrica, tecnica, della varie linee di produzione, ha promosso il cam- riabilitazione e della prevenzione e delle pre- biamento del livello operativo permettendo una stazioni alberghiere, nonché della verifica e diffusione capillare della mutata cultura mana- valutazione dei risultati ottenuti, al fine di ga- geriale e l’istituzione di una precisa figura di rantire la qualità delle prestazioni assistenziali, coordinamento per ogni ambito professionale la continuità assistenziale e il razionale utilizzo è l’evoluzione naturale del principio di autono- delle risorse disponibili. mia e specificità di ogni singola professione Esercita, altresì, funzioni in ambito organizzativo sanitaria. Tale ruolo risponde all’esigenza del a valenza aziendale ed assicura funzioni di professionista di avere una figura di riferimento supporto alla erogazione di servizi e prestazio- che sia in grado di gestire le risorse umane e ni, assicurando con il suo operato un maggior materiali dell’unità organizzativa, e di indirizza- grado di efficacia, di efficienza e qualità dei re e promuovere lo sviluppo della professione. processi per la produzione di salute. Il modello operativo del singolo professionista E’ costituito dall’insieme del personale infer- deve esplicitare il modello organizzativo della mieristico, tecnico sanitario, ostetrico, della ri- “direzione assistenziale”, in quanto struttura 6
IPASVI organizzativa a gestione trasversale come allo le della cultura aziendale. Schema 1, dell’azienda, deputata alla pianifica- La schematizzazione del profilo dell’infermiere zione, programmazione, erogazione e valuta- coordinatore per quanto concerne la mission zione delle prestazioni assistenziali, tecniche, contempla i seguenti aspetti: riabilitative, di supporto e domestico-alberghie- Assicurare l’organizzazione dell’assistenza in- re di tutte le unità operative, titolare della re- fermieristica, tecnico sanitaria, riabilitativa, di sponsabilità del governo clinico, oggi definito prevenzione collettiva, di assistenza di base ed come clinical governance, dell’intero processo alberghiera della propria unità organizzativa, di assistenza. Le funzioni della direzione assi- in coerenza degli indirizzi forniti dalla direzione stenziale si riassumono nel governo dei pro- infermieristica, garantendo le norme di buona cessi, nella gestione del personale e nell’orga- pratica professionale e l’aderenza alle linee nizzazione dei servizi e si articolano a diversi guida della disciplina scientifica. livelli di responsabilità: aziendale, dipartimen- Garantire il coordinamento organizzativo delle tale (ospedaliero - territoriale), di coordinamen- risorse umane assegnate al fine di coniugare la to dell’unità organizzativa e di professionista specificità professionale con il raggiungimento nella clinica. I livelli organizzativi rispondono degli obiettivi assistenziali. all’esigenza di mettere in campo professionisti Contribuire allo sviluppo e alla valorizzazione che eroghino prestazioni, coordinatori che ge- del personale Appartenente alla propria U.O. stiscano le risorse professionali e dirigenti che Attraverso il costante aggiornamento delle promuovano le linee direzionali dell’azienda. Il competenze e delle conoscenze tecnico pro- livello di coordinamento manageriale è dunque fessionali. un ruolo forte di integrazione organizzativa cui Per individuare le responsabilità professionali è affidata la responsabilità della gestione del- dell’infermiere cui è assegnata la funzione di le risorse assegnate per il conseguimento de- coordinamento è necessario far riferimento alla gli obiettivi e dei risultati definiti dalla mission normativa che disciplina l’esercizio professio- aziendale. nale dell’infermiere che, per il coordinatore, co- Le Nuove Competenze Manageriali del coordi- stituisce parte integrante del proprio profilo. Il natore, pur non essendo ancora state definite coordinatore assume responsabilità diretta per a livello normativo, sono desumibili dal man- le attività professionali cui è preposto: respon- dato aziendale e delineabili dall’analisi delle sabilità organizzativo-gestionale orientata ai ri- responsabilità relative alle competenze della sultati per l’utente (ovvero i risultati dell’U.O.) formazione specifica e delle funzioni assegna- che esplicita nel programmare, coordinare, te3. E’ comunque un ruolo in continua evolu- supervisionare e gestire le risorse assegnate, zione che cresce in funzione dello sviluppo del al fine di creare e mantenere le migliori con- sapere scientifico della propria disciplina e del dizioni organizzative possibili per raggiungere progresso tecnico, organizzativo e manageria- i risultati in termini di salute, sicurezza e au- tonomia per la persona assistita. Per quanto 3 Declaratoria delle categorie e profili – allegato 1 del CCNL il mandato aziendale sia forte, la sola forma- comparto Sanità 1999-2001 PROFILI PROFESSIONALI DEL lizzazione dell’assegnazione di funzioni orga- LIVELLO ECONOMICO D SUPER (Ds) Collaboratore profes- sionale sanitario esperto “Programma, nell’ambito dell’attività nizzative non è tuttavia sufficiente a garantire di organizzazione dei servizi sanitari la migliore utilizzazione il successo professionale di un coordinatore. Al delle risorse umane in relazione agli obiettivi assegnati e veri- raggiungimento degli obiettivi concorrono an- fica l’espletamento delle attività del personale medesimo. Col- labora alla formulazione dei piani operativi e dei sistemi di ve- che doti personali, capacità di scelta di strate- rifica della qualità ai fini dell’ottimizzazione dei servizi sanitari. gie e metodologie vincenti, leadership e abilità Coordina le attività didattiche tecnico-pratiche e di tirocinio, di formazione (quali, ad esempio, diploma universitario, formazio- decisionali. I confini tra leadership e manage- ne complementare, formazione continua) del personale appar- ment non sono netti, spesso i due termini sono tenente ai profili sanitari a lui assegnate. Assume responsabi- intercambiabili e confusi nella più banale acce- lità diretta per le attività professionali cui è preposto e formula proposte operative per l’organizzazione del lavoro nell’ambito zione di potere, tuttavia è bene che l’infermiere dell’attività affidatagli”. coordinatore conosca il significato di entrambi 7
IPASVI tori e della sicurezza dell’ambiente; Programmare, organizzare e gestire il fabbiso- gno in ordine di approvvigionamento di beni e servizi, rifornimenti di farmaci, presidi e generi economali, assicurare il controllo e la manuten- zione delle apparecchiature; Individuare il bisogno formativo del personale, programmare e organizzare l’attività di forma- zione permanente e di aggiornamento specifi- co; Promuovere interventi di miglioramento della Qualità e di ricerca; Collaborare alla programmazione e discus- sione del budget per la gestione delle risorse umane e materiali nell’ambito della propria competenza; Gestire le relazioni nell’U.O. e favorire un buon clima organizzativo lavorativo. i concetti e ne trasporti valori e principi all’in- Monitorizzare l’adeguatezza del servizio infor- terno del proprio vissuto, poiché entrambi sono mativo e sviluppare strumenti informativi a sup- necessari al conseguimento del successo. porto delle attività. Di seguito si contemplano gli aspetti caratteriz- Coordinare, gestire e valutare le attività di tiro- zanti di quanto sopra citato: cinio degli studenti. Assicurare la risposta assistenziale nell’U.O. Più delineata è invece la qualifica di Dirigen- attraverso la programmazione, organizzazio- te Infermieristico che viene istituita in Italia con ne, gestione e valutazione dei piani di lavoro la legge 251 del 10 agosto 2000 come impor- delle diverse figure professionali e di supporto, tante novità nella disciplina della professione in relazione alle risorse umane assegnate, agli sanitaria infermieristica/ostetrica/o. L’Infermie- obiettivi definiti e ai livelli di domanda assisten- re Dirigente è un professionista che si prende ziale espressa dall’utenza; cura dei bisogni di salute delle persone sane Assumere la responsabilità della gestione di un e malate ed è responsabile dei Dipartimenti e sistema di risorse e di processi lavorativi al fine Direzioni Infermieristiche ed assistenziali spe- di conseguire determinati risultati (criterio di ri- cifiche delle strutture pubbliche e private e del ferimento per la valutazione del servizio). S.S. Nazionale. E’ anche responsabile della Gestire le risorse professionali promovendone formazione universitaria degli infermieri di di- e valorizzandone il ruolo; versi livelli nonché della formazione ricorrente. Programmare, organizzare, gestire e valutare Lavora in Staff o in Line con la Direzione Ge- l’articolazione dei turni di servizio del personale nerale in completa autonomia allo stesso livel- assegnato in coerenza con le attività, garan- lo del Dirigente Amministrativo e del Dirigen- tendo il rispetto degli istituti contrattuali; te Sanitario al fine di conseguire obiettivi nel Accogliere, Gestire e valutare l’inserimento del campo della salute dei cittadini. E’ esperto in personale neoassunto; grado attingere a un repertorio di strumenti per Valutare le performance del personale, indivi- certificazione e la verifica di qualità di percorsi duando e promuovendo i sistemi premianti; formativi (quality enhancement, quality assura- Valutare e garantire l’applicazione ed il rispetto ce), ed esperto in grado di pianificare, produrre delle norme comportamentali e disciplinari; e gestire corsi anche in modalità e-lerning sia Collaborare alla verifica, secondo la normativa per la formazione universitaria che per l’ag- vigente D.Lgs 81 del 2008 e successive modifi- giornamento professionale degli operatori pro- che, in materia di tutela della salute dei lavora- fessionali degli operatori sanitari ( ad esempio 8
IPASVI eventi ECM a distanza). L’Infermiere Dirigente un modello biomedico, ne deriva che anche il ha la responsabilità di evidenziare e pianificare linguaggio infermieristico usato nella vita di tut- per fare in modo di rispondere ai bisogni della ti i giorni è soprattutto di derivazione medica. popolazione, e deve essere anche in grado di Oggi gli infermieri vengono preparati a lavorare prendere decisioni per apportare i cambiamenti a tutti i livelli, ma sappiamo bene che nei pros- necessari così come deve essere in grado di simi venti/trenta anni sarà importante e fonda- influire sulla politica generale del Paese proprio mentale ragionare in termini di necessità della per poter decidere quale assistenza fornire in salute. base alle risorse disponibili e non può farlo se Nei programmi OMS salute 2021 vengono defi- non ha un proprio budget e se la sua voce non niti tre importanti valori di base che rappresen- è sentita ed ascoltata. È risaputo ormai che la tano i fondamenti etici per il lavoro infermieri- situazione ed i bisogni nel nostro Paese stanno stico: cambiando come in tutta Europa, ed allora è • La salute è un diritto fondamentale necessario orientare continuamente la profes- • Equità e solidarietà tra popoli, paesi e sessi sione verso la formazione di leader in quanto il • Partecipazione e responsabilità individuale, Dirigente Infermieristico deve leggere e moni- dei gruppi e della comunità nello sviluppo di torare quanto avviene al fine di definire i diver- politiche per la salute. si aspetti dell’assistenza necessaria per poter L’infermiere del prossimo ventennio, dovrà dare delle risposte, risposte sicure e chiare. essere infermiere della Famiglia, dovrà usci- Tante forze opposte stanno intralciando il cam- re dall’Ospedale (continuità assistenziale) per mino della professionalizzazione, come ad aiutare gli individui e le famiglie a convivere con esempio il rallentamento dovuto il mancato svi- la disabilità e le malattie croniche, o durante i luppo del territorio, i presidi territoriali assisten- periodi di stress e di dolore spendendo la mag- ziali in continua fase di sviluppo, lo sviluppo in gior parte del tempo nelle strutture per anziani alcune realtà degli ospedali per intensità di cura o nelle famiglie. Dovranno essere in grado di e quindi piattaforme a gestione infermieristica, dare consigli sugli stili di vita e su come evitare e di fatto, forse è presto per vedere i risultati i comportamenti a rischio così come assistere dei cambiamenti della nuova formazione, sul- la famiglia, prendersene carico, da qui le figu- la Salute dei Cittadini. Manca, o e povera, la re di case e care manager o management, per ricerca nel campo disciplinare. Ed è attraver- quanto concerne la Salute o assistere a casa le so la ricerca che si produce conoscenza e si persone dimesse precocemente dall’ospedale. teorizza quel sapere che viene utilizzato nella Anche la dichiarazione di Monaco dell’OMS pratica. Sono dunque necessari, a tutti i livelli, sottolinea la necessità di sostenere l’infermiere infermieri preparati e che sappiano lavorare in di famiglia e creare situazioni dove medici ed ambiente multidisciplinare. Ma per raggiungere infermieri, con altri professionisti sanitari, pos- questo obiettivo e lavorare con altri professio- sano imparare a lavorare insieme rispettando nisti, alla pari, è necessario che gli infermieri le singole competenze e condividendo in modo abbiano 3 chiaro il costrutto epistemologico equo le risorse. Essere Infermieri Dirigenti infermieristico e gli specifici ambiti del loro la- oggi è un cammino faticoso perchè vuol dire voro. Purtroppo ancora oggi lo sviluppo della mettere in discussione le proprie conoscenze conoscenza, è legata al meta paradigma infer- e la propria autonomia attraverso lo sviluppo mieristico (Salute, Uomo, Nursing, Ambiente) è strategico organizzativo continuo della disci- lento ad evolvere ed ancora oggi gli infermieri plina sulla ricerca e soprattutto attraverso un sono troppo legati, nella vita di tutti i giorni, al dibattito scientifico di confronto continuo con modello biomedico dove le risposte ai pazien- la funzione di orientare i comportamenti della ti, anche se con lo sforzo di avere una visione persona verso un obiettivo unitario e per que- olistica, sono derivate dai bisogni delle persone sto necessita di competenze organizzative e scaturite dalla patologia e dalla diagnosi medi- gestionali destinate a operare all’interno del- ca. Del resto, tutti siamo educati e formati con le aziende ospedaliere e sanitarie pubbliche 9
IPASVI e delle aziende private dell’area sanitaria per sulta necessaria l’innovazione e la ridefinizio- la gestione delle conoscenze e quindi un “Ma- ne delle competenze del profilo professionale nagement Knowledge”. Questo implica la ne- dell’infermiere veicolata da strumenti operativi cessità di attenzione, di consapevolezza e di quali, ad esempio: coinvolgimento. Una capacità di saper leggere - indirizzi generali nel nuovo Patto salute i bisogni di Salute della popolazione e su que- - accordo Stato-Regioni che fornisce indirizzi sti strutturare direttive e nuovi programmi con per la gestione del sistema, l’obiettivo di poter fornire un’assistenza mirata - decreti di Giunta Regionale per l’implementa- per mettere in atto interventi anche multidisci- zione di modelli organizzativi basati sull’inten- plinari ma nel rispetto delle singole specificità e sità di cura e la complessità assistenziale sia competenze. a livello ospedaliero che dei servizi territoriali, Certamente, in questa ottica, gli Infermieri Di- - decreti di Giunta Regionale per l’individuazio- rigenti sono sicuramente il perno della condu- ne e attivazione di percorsi formativi professio- zione e del successo della formazione e del nalizzanti nell’ambito dei Sistemi Sanitari Re- management dei nostri servizi e per far ciò ne- gionali, cessitano di un metodo di lavoro strutturato per - accordi fra Regione e Università per l’attiva- partecipazione, comprensione e condivisione. zione di percorsi formativi post-laurea triennale, La modalità di esercizio professionale chiede - indirizzi interministeriali per la ridefinizione dei di innovare i rapporti tra le diverse professio- piani di studio curriculari della laurea triennale nalità sanitarie e socio-sanitarie e l’organizza- e magistrale zione dei processi produttivi. Allo scopo diviene - linee guida allegate al Piano Sanitario Nazio- rilevante la capacità di relazionarsi nell’inten- nale o ai Piani Sanitari Regionali, to di fornire appropriate prestazioni e luoghi di - linee progettuali/sperimentali nazionali o re- lavoro dove il clima favorisce comprensione, gionali per determinati campi di attività, o per partecipazione e condivisione della reciproca percorsi diagnostico terapeutico assistenziali o evoluzione professionale. Nell’ottica di cui so- processi clinico assistenziali. La ridefinizione, pra, diviene fondamentale che la politica orienti l’implementazione e l’approfondimento delle azioni programmatiche e piani di studio che va- competenze e responsabilità professionali de- lorizzino i concetti precedentemente illustrati; gli infermieri riguarda, in prima fase, le compe- nel contempo diviene fondamentale anche che tenze che possono essere esercitate, dando i Ministeri in condivisione con le Regioni produ- atto agli strumenti sopra presentati, nelle se- cano atti e strumenti di pianificazione, attuazio- guenti aree professionali: ne e valutazione dell’impatto di tali innovazio- • AREA CURE PRIMARIE (cronicità, sanità ni sulla salute dei cittadini e sulla sostenibilità pubblica, comunità e fragilità); economica. Gli strumenti operativi Per attuare • AREA CRITICA E DELL’EMERGENZA UR- quanto disposto dal presente documento ri- GENZA; • AREA CHIRURGICA; • AREA PEDIATRICA; • AREA SALUTE MENTALE E DIPENDENZE. Quanto rappresentato fonda il proprio razionale attraverso una visione integrata delle seguenti componenti: - contrattuale: dove porre in essere un sistema di flessibile dinamicità, escludendo ingessature organizzative, nelle progressioni di carriera,e favorendo meccanismi di valorizzazione pro- fessionale sia di natura economica che giuridi- ca capaci di riconoscere il valore e il contributo posto da parte del singolo professionista nel 10
IPASVI processo assistenziale/organizzativo; Bibliografia - formativa regionale : dove attivare una forma- Bovenzi F. (2010), L’ospedale per intensità di zione modulare che risponda alla professiona- cure, Sainità Pubblica e Privata, 1,pp.50-58; lizzazione degli infermieri in conformità agli Governance e organizzazione delle aziende obiettivi posti in programmazione; ospedaliero-universitarie a cura di di: Clara - formativa curricolare universitaria dove ride- Carbone - Federico Lega - Anna Prenestini, finire i piani di studio della laurea triennale e 2010; magistrale nonché dei master condivisi in ac- La dirigenza infermieristica – C. Calamandrei e cordi tra ministeri e regioni al fine di rispondere C. Orlandi – Mc Graw Hill, 2010; alle necessità di 8 sviluppo della professione La sanità futura. Come cambieranno gli utenti, infermieristica percorrendo in tal modo positive le istituzioni, i servizi e le tecnologie a cura di: esperienze già mature in ambito internazionale; Francesco Longo - Mario Del Vecchio - Federi- - Nella definizione dei nuovi percorsi formativi co Lega, 2010; è essenziale una forte integrazione fra l’Uni- L’ospedale tra presente e futuro. Analisi, dia- versità e il SSR affinché la formazione univer- gnosi e linee di cambiamento per il sistema sitaria faccia proprie le necessità che nascono ospedaliero italiano di: Federico Lega - Mauri- sia dall’evoluzione dei sistemi sanitari sia dalla zio Mauri - Anna Prenestini,2010; necessità di sviluppare competenze profes- Venuti L., Spotti M., Mercore A. e Nante N. sionalizzanti. (2008) L’ospedale per intensità di cure: il nuovo modello organizzativo della medicina genera- Concludendo .. le nell’A.O.U. di Careggi, Mondo sanitario, 11, Sul management in ambito infermieristico è pp.13-19. stato scritto: Il management è uno dei più consolidati sape- ri nell’infermieristica italiana. È stato lo spazio nel quale lo sviluppo della carriera infermieri- stica ha avuto maggiori opportunità ; l’ambito sul quale da sempre e con molta fatica la pro- fessione contribuisce attivamente a risolvere i molti problemi del servizio sanitario nazionale; quello sul quale ha legittimato la capacità di di- rigere e gestire4. Questa valutazione è condi- visibile, anche se il “sapere manageriale” per molti anni è stato gravemente carente nei pro- grammi ufficiali di formazione dei dirigenti e dei coordinatori, molti dei quali hanno dovuto ap- prendere per altre strade, a cominciare dall’e- sperienza. Oggi comunque la professione nel suo insieme è consapevole che lo spazio di cui sopra diventa sempre più ampio e complesso, per cui svolgere in esso le funzioni esposte nel presente capitolo esige dagli infermieri con re- sponsabilità gestionali e organizzative l’acqui- sizione e lo sviluppo di notevoli capacità con- cettuali, comportamentali e tecniche. 4 Saiani L., Perché ri-aprire il dibattito sul management infer- mieristico. Guida alla monografia, Assistenza infermieristica e ricerca, 2006, 25, 1, pp. 2-5 11
IPASVI Dott. Pierpaolo Volpe - Infermiere legale e forense Centro Diurno Epasss- Grottaglie (TA) L’ABERRAZIONE GIURIDICA E GIURISPRUDENZIALE IN ITALIA IN TEMA DI PRECARIATO NELLA P.A.: INTERVENTO DELLA CORTE COSTITUZIONALE L’ aberrazione giuridica e giurisprudenziale contratti a tempo determinato, ma non man- in Italia in tema di precariato nella Pubblica cano 18mila lavoratori socialmente utili, poco Amministrazione: intervento della Corte Co- meno di 10mila contratti di somministrazione e stituzionale una sparuta rappresentanza di rapporti di for- mazione e lavoro1. A fronte di un numero così Il tema del precariato nella Pubblica Ammini- elevato di precari e di due procedure di infra- strazione rappresenta una delle principali pia- zione aperte dalla Comunità Europea (proc. ghe della nostra società. È inaccettabile che 2010/2045 e 2010/2124) nei confronti dell’Italia uno stato di diritto, come può essere definito il per la violazione della normativa sulla reitera- nostro, releghi miriadi di lavoratori/cittadini ad zione dei contratti a termine, il sindacato deve uno stato di mancanza di continuità del rappor- intervenire in maniera decisa nel richiedere al to di lavoro e di certezza sul futuro. Governo la rapida apertura delle procedure di Il contratto a tempo indeterminato rappresen- stabilizzazione. I principi comunitari di non di- ta la forma classica di costituzione del rapporto scriminazione tra i lavoratori a termine e quelli di lavoro, a fronte dell’eccezionalità di quello a a tempo indeterminato, in ragione di un atteg- termine. La mission del Welfare State è quello giamento che deve essere ispirato alla preven- di estirpare tutte le forme di precarizzazione del zione dell’abuso derivante dalla reiterazione rapporto di lavoro, ancor più se queste si pon- del lavoro a tempo determinato, riaffermano la gono in essere nella Pubblica Amministrazione. “eccezionalità” del contratto a termine, ribaden- Ad oggi secondo l’ultimo censimento dell’Aran, do come regola aurea il contratto a tempo inde- l’agenzia nazionale che si occupa del pubbli- terminato. co impiego, i contratti “flessibili” nella P.A. sono Un’analisi della legislazione italiana e un breve 317mila. Circa 203mila, però, sono i supplenti escursus giurisprudenziale sullo stato dell’arte, che lavorano in scuole, accademie e conser- ci consentono di comprendere al meglio il feno- vatori, per cui i “lavoratori non standard” del- meno del precariato nella P.A. e la bontà delle la Pubblica Amministrazione sono intorno ai 114mila. In gran parte (il 76%) sono titolari di 1 Gianni Trovati - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/O7hZ5 12
IPASVI azioni da porre in essere per tendere al suo su- Ma quale risarcimento può essere previsto peramento. per i precari se questi risultano detentori di un Il ricorso abusivo ai contratti a termine reiterati contratto a temine, in base al quale vengono attraverso proroghe e doppie proroghe per più regolarmente corrisposte le retribuzioni e ver- di 36 mesi, è illegittimo ai sensi della direttiva sati i contribuiti? Molti giudici di merito si sono comunitaria 1999/70/Ce attuativa dell’accordo dichiarati incapaci di quantificare il “danno” ge- quadro sul tempo determinato del 28/06/1999 nerato dalla reiterazione illegittima dei contratti recepito attraverso il dlgs 368/2001. L’ Art. 4 a termine; altri invece hanno mutuato la san- comma 1 del dlgs 368/2001 stabilisce che “Il zione dall’art.18 dello statuto dei lavoratori rico- termine del contratto a tempo determinato può noscendo come risarcimento 20 mensilità; altri essere, con il consenso del lavoratore, proro- hanno previsto un risarcimento monstre di 170 gato solo quando la durata iniziale del contratto mila euro, riconoscendo il diritto a percepire per sia inferiore a tre anni. In questi casi la proro- “lucro cessante”, tutte le retribuzioni fino all’età ga è ammessa una sola volta e a condizione pensionabile. Un caos tremendo degno della che sia richiesta da ragioni oggettive e si rife- migliore entropia, aggravato da due senten- risca alla stessa attività lavorativa per la quale ze della Corte di Cassazione 392 e 10127 del il contratto è stato stipulato a tempo determi- 2012, che hanno escluso totalmente il risarci- nato. Con esclusivo riferimento a tale ipotesi la mento del danno e la conversione del contratto durata complessiva del rapporto a termine non dalle misure effettive per prevenire l’abuso dei potrà essere superiore ai tre anni.”, preveden- contratti a termine. E quindi se non vi è risarci- do quindi la conversione del contratto da tempo mento del danno e neanche conversione, come determinato a indeterminato in caso di abuso. si previene l’abuso? Solito caos all’italiana. L’ Art. 36 comma 5 del dlgs 165/2001 statuisce A smentire la Cassazione ci ha pensato la invece che “(…) la violazione di disposizioni Cassazione stessa, la quale attraverso la rela- imperative riguardanti l’assunzione o l’impiego zione n. 190 del 24 ottobre 2012 del Massimario, di lavoratori, da parte delle pubbliche ammini- ha riconosciuto come unica misura effettiva che strazioni, non può comportare la costituzione di consenta di recepire correttamente la Direttiva rapporti di lavoro a tempo indeterminato con le UE 1999/70 nel settore della scuola, la conver- medesime pubbliche amministrazioni, ferma re- sione del rapporto in caso di reiterazione dei stando ogni responsabilità e sanzione. Il lavo- contratti “(… ) Nella fattispecie in disamina, se ratore interessato ha diritto al risarcimento del non si ammette la conversione del rapporto, l’a- danno derivante dalla prestazione di lavoro in buso del termine non avrebbe di fatto alcuna violazione di disposizioni imperative.” sanzione in quanto il risarcimento del danno, peraltro concretamente difficilmente configura- Secondo una parte della giurisprudenza e bile e dimostrabile, non riguarderebbe la man- dell’Avvocatura dello Stato italiano l’art. 4 com- cata prosecuzione del rapporto per la scadenza ma 1 del dlgs 368/01 non risulterebbe essere del termine, ma solo il diverso danno eventual- applicabile al lavoro pubblico, generando in mente subito nel passato (difficilmente con- questo modo un palese e curioso cortocircuito. figurabile se non per i periodi tra un contratto Il cortocircuito trova origine dall’applicazione e e l’altro, trattandosi di personale regolarmente attuazione dell’art. 36 del dlgs 165/2001, se- retribuito), né potrebbe avere carattere sanzio- condo il quale al lavoratore in caso di violazio- natorio (essendo esclusi i punitive damages nel ne delle norme in tema di contratti a termine, è nostro sistema): va dunque registrato che la previsto il risarcimento del danno di una caratu- clausola 5 è applicabile allo Stato verticalmen- ra tale da risultare effettivamente dissuasivo e te e che la conversione del rapporto è l’unico disincentivante per prevenirne l’abuso2, secon- rimedio effettivo che consente di prevenire e do quanto statuito dalla direttiva europea 70 del sanzionare l’abuso del termine da parte della 1999. pubblica amministrazione. A tale conversione 2 Corte di Giustizia dell’Unione europea, ordinanza Affatato non sembra d’ostacolo l’art. 36 dlgs 165/2001 del 1 Ottobre 2010 su richiamato, nelle ipotesi in cui l’assunzione 13
IPASVI (pur a termine) è stata legalmente effettuata veder rivendicato il diritto alla stabilizzazione sulla base delle graduatorie permanenti, atte- del rapporto di lavoro, è certamente a fronte so che da queste stesse graduatorie secondo anche delle recenti e prossime pronunce del- la legge (cui rimanda l’art. 97, co. 3, Cost.) si la C.G.E.U., lo strumento cardine per la lotta attinge (in parte ovvero, in caso di mancanza di al definitivo superamento del fenomeno del concorsi, in tutto) per le immissioni in ruolo (…)” precariato. Ad avvalorare la bontà del ricorso A mio avviso e secondo una parte della giuri- alla via giudiziaria è la recente pronuncia del- sprudenza, analizzando lo status delle cose, la Corte Costituzionale ( secondo precedente l’unico modo per prevenire l’abuso dei contratti della storia della nostra Repubblica) che con a termine è la conversione del contratto. A bre- l’ordinanza 207/2013 depositata in cancelleria ve ci sarà la pronuncia della Corte di Giustizia il 18/07/2013 ha sottoposto alla Corte di giusti- dell’Unione europea, investita della vicenda da zia dell’Unione europea, in via pregiudiziale ai alcuni giudici di merito attraverso due rinvii pre- sensi e per gli effetti dell’art. 267 del Trattato sul giudiziali rispettivamente del 02 e 15 Gennaio Funzionamento dell’Unione europea i seguenti 2013, che dirimerà una volta per tutte la que- quesiti: stione spinosa tra risarcimento del danno e con- – se la clausola 5, punto 1, dell’accordo qua- versione del contratto a termine. Se la Corte di dro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo Giustizia decreterà come unica misura effettiva determinato, allegato alla direttiva del Consiglio per prevenire il ricorso abusivo ai contratti a ter- 28 giugno 1999, n. 1999/70/CE debba essere mine, la conversione del contratto, tutti i precari interpretata nel senso che osta all’applicazione che hanno presentato ricorso vedranno il loro dell’art. 4, commi 1, ultima proposizione, e 11, rapporto di lavoro trasformato da determinato della legge 3 maggio 1999, n. 124 (Disposizioni a indeterminato. Se invece la C.G.E.U. doves- urgenti in materia di personale scolastico) – i se riconoscere il risarcimento del danno, come quali, dopo aver disciplinato il conferimento di unica misura effettiva e dissuasiva ai sensi del- supplenze annuali su posti «che risultino effet- la direttiva 1999/70/CE, lo Stato italiano sarà tivamente vacanti e disponibili entro la data del costretto risarcire milioni di lavoratori, rischian- 31 dicembre», dispongono che si provvede me- do il collasso; l’unico modo per prevenire un diante il conferimento di supplenze annuali, «in collasso inevitabile e una naturale implosione, attesa dell’espletamento delle procedure con- sarebbe quello di prevedere una stabilizzazio- corsuali per l’assunzione di personale docente ne del personale alla stessa stregua di quella di ruolo» – disposizione la quale consente che prevista dal governo Prodi nel 2006 e 2007. È si faccia ricorso a contratti a tempo determina- su questi presupposti che gli stakeholder di ca- to senza indicare tempi certi per l’espletamento tegoria diventano indispensabile nell’orientare dei concorsi e in una condizione che non preve- verso politiche di “stabilizzazione” la classe po- de il diritto al risarcimento del danno; litica dirigente. La contrattazione e le iniziative – se costituiscano ragioni obiettive, ai sensi del- di mobilitazione rappresentano sicuramente gli la clausola 5, punto 1, della direttiva 28 giugno strumenti a disposizione più efficaci, ma nella 1999, n. 1999/70/CE, le esigenze di organizza- situazione attuale in cui il ruolo della contratta- zione del sistema scolastico italiano come so- zione è stato depotenziato dai governi prece- pra delineato, tali da rendere compatibile con il denti, il ricorso alla via giudiziaria risulta essere diritto dell’Unione europea una normativa come a mio avviso, indispensabile e inevitabile. Nel quella italiana che per l’assunzione del perso- comparto Sanità ad esempio, il ricorso alla via nale scolastico a tempo determinato non preve- giudiziaria è scarsamente perseguita, a fronte de il diritto al risarcimento del danno. invece di ricorsi seriali effettuati dai lavoratori del comparto Scuola, che hanno portato a ri- sultati enormi così come notiziato in preceden- za. La sensibilizzare di tutti i lavoratori “non Articolo pubblicato su “Quotidiano Sanità” standard” ad intraprendere la via giudiziaria, del 26 agosto 2013. attraverso campagne mirate e assemblee per 14
IPASVI 12 MAGGIO 2013: GIORNATA DELL’INFERMIERE Infermieri in festa con... le famiglie. MOVIMENTO È SALUTE compromesse, alimentazione mediterranea, magari, perché no, con prodotti a chilometro Il Collegio IPASVI di Taranto, in occasione zero, ecco che si ha la carta vincente per con- della “Giornata Internazionale dell’Infermiere” tenere i costi della sanità, e, soprattutto, si cre- 2013, ha sponsorizzato la marcialonga “Corri ano i presupposti per una migliore qualità della nel 3000”, e la “Strataranto in bicicletta”, per vita. La nostra città ha grossi problemi ambien- la consapevolezza che si tratta di due sport, tali con un’alta incidenza di patologie connes- vera e propria cura, per stare bene in salute se all’inquinamento, ragion per cui ci si deve e per tenere sotto controllo patologie tra le più impegnare, tutti indistintamente ed in prima diffuse. Ormai è scientificamente accertato persona, mettendoci la faccia, per promuovere che il movimento riveste un ruolo primario nel- stili di vita sani, per pretendere rispetto per la la prevenzione e nella cura, è compreso nelle salute e per l’ambiente. Raccomandazioni del Ministero della Salute, è Il Collegio IPASVI è pronto a mettersi in gioco, incluso nelle Linee guida internazionali per la sostenendo nella Giornata dell’Infermiere che prevenzione cardiovascolare. Se, poi, al movi- “MOVIMENTO È SALUTE” mento si aggiungono condizioni ambientali non 15
IPASVI Diario di una dottoressa con la padella Dott.ssa Natalina Segoloni Inf. Presidio Ospedaliero “Valle d’Itria” - Martina Franca (TA) C aro diario, ti ho lasciato un po’ a prender polvere e betite quando ti comunicano che la miglior cura per un b.p.c.o asmatico è la scia di profumo; agghiaccianti sorprese quando scopri che i me- salsedine, mentre cambiavamo un trilione di governi. Poi, qualcuno dirà che gli organi di dici neo assunti hanno l’ausilio delle mani nel stato pretendono molto e danno poco al cittadi- cercarsi una cartella e degli occhi nel cercarsi no! Vabbè, il Presidente della Repubblica però un paziente; farmaci sotto chiave e pellegrinag- è sempre quello che hai lasciato. Questo serva gi di amici , di vecchi amici di vecchi dipendenti da lezione pure a me, che dico sempre che il che ti chiedono una Tachipirina . problema degli ospedali è il non sapere come La Tachipirina, o paracetamolo come la chia- collocare gli anziani…..Per l’appunto, ci siamo mano le infermiere quando vogliono fare le dot- capiti ! toresse, si trova in scatole da 20 cpr da 500 mg Mah, io penso che, dietro tutta ‘sta manovra, al costo di 3 €, e, siccome non sono una cima ci sta qualcuno intenzionato prima o poi a dirci in matematica, la calcolatrice del mio telefono “In pensione all’età del vostro presidente della cellulare dice che una compressa ha il costo di repubblica”. E così stiamo proprio comodi co- 0,15 cent. di €. modi ! Il Premier Letta si è accorto che forse Allora, tu dimmi, faresti mai un giro di telefo- la promozione dell’occupazione giovanile può nate singhiozzando che tuo marito è prossimo portare altrove il nostro paese? Era ora di ca- alla morte, aspettando semmai anche 10 mi- pirlo. In Lombardia parte una nuova tornata di nuti sino a che qualcuno ti apra la porta per stabilizzazione dei precari, ma forse è meglio poi trovarti di fronte una rubiconda e polemica che... sì dai, occupiamoci di fare la pubblicità (sempre polemica) collega che ti risponde che alle spiagge, poi in autunno si pensa. ha solo una compressa e entro le prossime 24 Il prolungamento dell’età pensionabile sta ore ne vuole la restituzione altrimenti ne dovrà all’innovazione degli enti pubblici come io sto rispondere con un verbale scritto, un rimprove- alla dieta Dukan . Sono stanca, te lo dico se- ro sonante ed il sangue di una vergine per 15 riamente stavolta, questo grigiore di tempie e centesimi? Quasi quasi mi darei all’omeopatia, di cervelli mi invecchia e mi trascina in un sus- tanto una rametto di basilico per adesso non te seguirsi di giorni senza speranze. La speranza lo nega nessuno. per un professionista sanitario italiano? Se qualcuno volesse diventare acida come Una mail da Antonella che è partita per l’Inghil- me, potrei pure raccomandargli WIKIPHARM, terra due anni fa, le foto su Facebook di Gian- un prontuario farmaceutico per lo smartphone, franco che lavora in Svizzera e nei racconti di che ti permette di rispondere agli elemosinanti Lucia che è stata con medici senza frontiere. “l’acido acetil salicilico costa 3 € ,un trentesimo E noi ? Occhi sgranati su un programma per di quello che si percepisce per una visita intra- l’accettazione dei prelievi fatti di codici numeri- moenia ed un decimo di quello che si spende ci che, se pensi ad un futuro pagamento onli- per la colata di gel sulle unghie!”. ne del ticket, sei certo del bisogno per i nostri Vecchie usanze difficili da estirpare, come gra- utenti dell’esame al liceo scientifico. Facce ine- migne, si infilano nelle fessure dei pilastri de- 16
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