Nutrire il pianeta, energia per la vita - di Europe Direct Veneto 13
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Nutrire il pianeta, energia per la vita Il Veneto verso l’Expo 2015 Quaderno della collana di Europe Direct Veneto 13
Pubblicazione a cura di VENETO AGRICOLTURA Europe Direct Veneto - Centro di informazione e animazione sulle politiche dell’Unione Europea www.europedirectveneto.com e mail: europedirect@venetoagricoltura.org Tel: 049 8293716 Il progetto editoriale è stato coordinato da Mimmo Vita e Renzo Michieletto Settore Ufficio Stampa e Comunicazione - Europe Direct Veneto di Veneto Agricoltura La supervisione dei testi è di Renzo Michieletto Le interviste e l’organizzazione dei testi sono a cura di Efrem Tassinato, Presidente del Circuito Wigwam Hanno collaborato: Alessandra Berto, Barbara Carabotta, Leda Siliprandi, Redazione Wigwam Grafica e stampa: Grafiche Tiozzo Srl Pubblicazione edita da VENETO AGRICOLTURA Viale dell’Università, n. 14 - 35020 Legnaro (Pd) www.venetoagricoltura.org e mail: info@venetoagricoltura.org Tel. 049 8293711 Fax 049 8293815
Nutrire il pianeta, energia per la vita IL VENETO VERSO L’EXPO 2015 INDICE Paolo Pizzolato - Amministratore Unico di Veneto Agricoltura 5 Il Veneto verso l’Expo 2015 Franco Manzato - Assessore all’Agricoltura della Regione Veneto 6 Valorizzare la biodiversitá e l’agricoltura per tutelare l’uomo Giuliano Pisapia – Sindaco di Milano e Commissario Straordinario Expo 2015 7 2015: Milano, punto di partenza Giuseppe Sala – Amministratore Delegato di Expo 2015 S.p.A. 8 Expo Milano 2015: il rilancio dell’Italia parte da qui Roberto Formigoni – Presidente Regione Lombardia e Commissario Generale Expo 2015 9 Expo 2015: per ripensare lo sviluppo, uno spartiacque tra il sistema “ante” e “post” crisi Expo 2015: cenni introduttivi 12 Dacian Ciolos – Commissario Europeo all’Agricoltura e allo Sviluppo rurale 17 Le politiche agricole comunitarie Paola Testori Coggi - Direttore della Direzione Generale Salute e Consumatori della Commissione europea 18 Verso l’Expo 2015: l’Europa di fronte a sicurezza alimentare tra competitività, innovazione e sostenibilità Luca Zaia – Presidente della Giunta Regionale del Veneto 20 Nutrire il Pianeta tra innovazione e tradizione Giorgio Piazza – Presidente di Coldiretti Veneto 22 L’agricoltura al centro del mondo imprenditoriale di domani Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi – Presidente di Confagricoltura Veneto 24 Dall’UE al Veneto. Modelli per nutrire il pianeta Daniele Toniolo – Presidente di CIA Veneto 26 Il modello veneto all’appuntamento col futuro Bruno Nestori – Presidente di Confcooperative del Veneto 28 Expo 2015: un’opportunità per tutti Giuseppe Zaccaria – Rettore dell’Università di Padova 30 La realtà policentrica del Veneto e il suo contributo all’Expo 2015 Carlo Carraro – Rettore dell’Università di Venezia 32 L’importanza di presentarsi al meglio Bettina Campedelli – Prorettore dell’Università di Verona 34 Expo, l’occasione per crescere Ettore Riello – Presidente di Veronafiere 36 Expo 2015, un’occasione di crescita nazionale e per ripensare il futuro Laura Fincato – Presidente delegata del Comitato Expo Venezia 38 L’Expo, occasione per un turismo che valorizzi le potenzialità del territorio e delle produzioni tipiche locali Alessandro Bianchi – Presidente di Unioncamere del Veneto 40 Progredire nel rispetto del pianeta 3
Alessandro Vardanega – Presidente di Unindustria Treviso 42 Expo 2015: un’occasione per Milano e per l’Italia intera Enrico Quarello - Responsabile rapporti e attività sul territorio di Coop Adriatica 44 La GDO del Veneto per il cibo come solidarietà e il territorio come cultura Andrea Rigoni – Presidente di Rigoni di Asiago Spa 46 Veneto, realtà flessibile sulla vetrina dell’Expo Marilisa Allegrini – Produttrice vitivinicola della Valpolicella 48 Alimentare veneto, tradizione, creatività e innovazione Giustino Mezzalira - Direttore della Sezione Ricerca e Gestioni Agro-forestali di Veneto Agricoltura 50 Un’Esposizione Universale per ripensare una nuova Rivoluzione Verde Renzo Michieletto – Veneto Agricoltura – Ufficio Stampa e Comunicazione – Europe Direct Veneto 52 Comunicare l’Unione Europea in tempi di Expo Mimmo Vita – Presidente UNAGA, Unione Nazionale Associazioni Giornalisti Agricoltura, Alimentazione, Ambiente, Foreste, Pesca, Energie Rinnovabili 53 Comunicare le peculiarità in un mercato globale Efrem Tassinato – Presidente Associazione Italiana dei Clubs Wigwam 55 Expo 2015: il Veneto, per un nuovo modello di sviluppo planetario Maria Letizia Panajotti – Presidente di Italia Nostra del Veneto 56 Expo 2015, rispetto del paesaggio come risparmio di suolo e di energia Peter Kenmore – Direttore Divisione Protezione e Produzione delle Piante della FAO 57 Proteggere e crescere, un nuovo paradigma per l’agricoltura del 21° secolo Vasco Boatto e Federica Bianchin – Università di Padova 59 Il contributo dell’Expo al progresso culturale ed economico Bibliografia 67 4
Il Veneto verso l’Expo 2015 L ’Ex- p o 2015 si an- cune delle voci attorno alle quali ruo- tano gli interessi e il futuro dell’Uma- nità. Temi che l’Expo 2015 contri- nuncia, fin buirà a portare nelle nostre case, uf- dallo slo- fici, aziende, scuole per informarci, gan del te- aggiornarci, renderci partecipi, in ma con- una parola per “sensibilizzarci” su duttore, delle questioni di fondamentale im- come una portanza. grande sfida, assolutamente stimo- Per questi motivi, Veneto Agricol- lante per una crescita sostenibile del- tura, Azienda regionale per i Settori la collettività. “Nutrire il pianeta, ener- Agricolo, Forestale e Agroalimenta- gia per la vita” – filo conduttore del- re, tramite il suo sportello Europe Di- l’evento - rappresenta, infatti, uno rect Veneto - Centro di Informazione straordinario argomento da dibat- dell’omonima Rete coordinata dalla tere, ma ancor più un’occasione per Commissione europea - ha deciso “dialogare” finalmente con il nostro di partire in anticipo avviando, con pianeta, al fine di comprenderne le la pubblicazione di questo Quader- fragilità e le potenzialità future. no, il tredicesimo della Collana “Eu- L’Esposizione mondiale in pro- rope Direct”, un dibattito su una se- gramma a Milano nel 2015 potreb- rie di questioni strettamente legate be, dunque, rappresentare quell’oc- al tema-filo conduttore dell’Expo casione che tutti aspettavamo, quel 2015. momento indispensabile per conso- Questioni, guarda caso, nelle quali lidare, innanzitutto, la trama delle entra in gioco con forza e con un ruo- relazioni diplomatiche e istituzionali lo determinante il comparto agrico- internazionali, punto di partenza im- lo. Ma quale dovrà essere l’apporto prescindibile per una società globale del settore primario e agroalimen- che intende crescere nel rispetto tare di fronte alla sfida della crescita dell’ambiente e di tutte quelle risorse sostenibile della società globale? Il a diposizione dell’uomo non certo mondo politico, delle Istituzioni, pro- inesauribili e indistruttibili, come fi- duttivo e accademico ha risposto in nora si è troppo spesso creduto. queste pagine agli stimoli proposti Ambiente, acqua, produzione di da Veneto Agricoltura. energia, produzioni agroalimentari, Paolo Pizzolato alimentazione, salute, sono solo al- Amministratore Unico di Veneto Agricoltura 5
Valorizzare la biodiversitá e l’agricoltura per tutelare l’uomo Franco Manzato Assessore all’Agricoltura della Regione del Veneto L ’agricoltura supporta il ter- ritorio e tutte è per questo che anche la tutela dalle truffe, dalle contraffazioni, dalle sofisti- cazioni deve diventare patrimonio co- le attività econo- mune, frutto di controllo sociale, come miche che in esso c’è e deve essere nei confronti di chi si esprimono, si commette qualsiasi altro reato. Tolle- svolgono e si spe- ranza zero non è un’enunciazione giu- cializzano. Per stizialista, ma una necessità che è assie- questo motivo me morale ed economica. deve rimanere Faccio mie queste considerazioni, portatrice di eti- che del resto appartengono alla mia cul- ca, in un mondo dove l’economia non tura personale e territoriale, e ribadisco sembra averne, rispondendo a criteri di che la qualità del territorio è una ricchez- speculazione piuttosto che alle esigenze za collettiva che va tutelata ad oltranza. del bene comune. Non esistono speculazioni, ritrovati tec- Sono convinto che i primati, la qua- nologici, ideologie o esigenze economi- lità, i sapori, il gusto e la varietà dei nostri che che possano farci trascurare questa prodotti, la biodiversità dalla quale de- esigenza fondamentale. Servono ‘com- rivano, siano beni che non possono nep- portamenti etici che facciano emergere pure essere monetizzati, al pari della sa- la dimensione sociale dell’agricoltura, lubrità dell’acqua e dell’ambiente. Non fondata su valori perenni, da sempre fe- possiamo permettere che qualcuno pos- condi, quali la ricerca della qualità del ci- sa rendere le nostre acque insalubri e i bo, l’accoglienza, la solidarietà, la con- nostri terreni velenosi purché rimborsi, divisione della fatica nel lavoro’. perché non esiste prezzo per ripagare Noi amministratori siamo chiamati questa perdita: dobbiamo rendercene a piantare gli alberi per le future gene- conto. Non esiste un prodotto alimen- razioni e per questo io metto al centro tare mondializzato e a basso costo, crea- della mia azione l’uomo, la persona, che to sfruttando chi lavora o i minori, senza non può essere soverchiato da presunte alcuna garanzia di sanità prima, durante esigenze tecniche che qualcuno esalta e dopo, che possa meritare per il suo come motori di uno sviluppo, perché prezzo basso di essere preferito alle ga- questo priva i più della qualità, della bio- ranzie di salute e rispetto delle regole diversità e delle potenzialità del territorio alle quali i nostri prodotti si rifanno. Ed stesso. 6
2015: Milano, punto di partenza Giuliano Pisapia Sindaco di Milano e Commissario Straordinario di Expo 2015 E xpo 2015 è in primo luogo un’opportunità, partecipata e diffusa al massimo, in grado di rappresentare un nuovo rapporto tra città, agricoltura e alimentazione, che per Milano, così presenti al mondo le imprese più respon- come per tutta sabili e promuova l’agricoltura di prossi- l’Italia, perché mità, dei prodotti biologici e del chilome- porta con sé un tro zero. tema importante, Vogliamo, inoltre, che Expo rimanga “Nutrire il pianeta, un’eredità per la città di Milano e il terri- energia per la vita”. torio circostante, anche dopo il termine Un messaggio che dell’esposizione: per questo almeno il 56% significa innanzitutto confrontarsi sul di- delle aree diventerà un parco, uno dei più ritto di ciascun uomo, donna e bambino grandi d’Europa, e tutti gli altri spazi sa- di avere cibo e acqua potabile, per scon- ranno al servizio della collettività. figgere la fame e la sete nel mondo, per- La macchina di Expo 2015 ormai è in ché ancora oggi sono in troppi a soffrirne. marcia, ad oggi con oltre 60 Paesi parte- L’Esposizione Universale dovrà lasciare in cipanti, tra cui grandi realtà come la Cina. eredità intelligenza: qui si incontreranno A Milano, in Italia e nel mondo lavoreremo creatività, tradizione, scienza, tecnologia, tutti affinché sia un grande successo e un imprenditorialità e tutte insieme dovran- volano di sviluppo diffuso. Deve diventare no trovare le soluzioni per migliorare la una straordinaria occasione per costruire filiera alimentare, dalla produzione alla una nuova stagione per tutto il nostro distribuzione. Il bagaglio di conoscenze Paese, anche perché sarà il primo grande che arriverà nelle nostre mani attraverso evento dopo questa crisi e uno strumento Expo 2015 ci aiuterà anche nell’educa- fondamentale di rilancio economico. Per zione delle fasce più deboli, come i bam- questo con Expo 2015 dobbiamo dare un bini e gli anziani, perché sensibilizzerà volto nuovo alla cooperazione, fornendo sempre più sulla buona e giusta alimen- una piattaforma dove i paesi del nord e tazione. del sud del mondo possano farsi cono- Expo 2015 è, dunque, una tappa fon- scere allo stesso modo, attraverso un rap- damentale per la cultura mondiale, per- porto paritario. Milano è a disposizione ché presenta problemi, propone soluzioni proprio come punto di partenza per rag- e porta con sé un modello di futuro per giungere questo obiettivo: diventare dal un’agricoltura moderna, naturale e scien- 2015 la nuova frontiera di uno sviluppo tifica. Per questo vogliamo che sia una eco-compatibile e ancorato ai principi manifestazione innovativa, sostenibile, della giustizia sociale. 7
Expo Milano 2015: il rilancio dell’Italia parte da qui Giuseppe Sala Amministratore Delegato di Expo 2015 S.p.A. U n evento culturale. Un’occasione di sare che oggi un miliardo di persone nel mondo soffre di fame e un numero altret- tanto elevato di individui sviluppa diabete sviluppo per il si- e malattie cardiovascolari strettamente stema produttivo connesse a una cattiva nutrizione. italiano e interna- Questo però non sarà l’unico lascito zionale. E soprat- dell’esposizione di Milano. Il sito espositivo tutto un tavolo – i lavori sono partiti a fine ottobre 2011 mondiale di dibat- – diventerà la prima Smart City del futuro, tito e confronto su un quartiere ecocompatibile che sfrutta problemi e oppor- in modo intelligente le più avanzate solu- tunità legate all’alimentazione. Tutto que- zioni tecnologiche ed energetiche. L’at- sto è e sarà Expo Milano 2015. L’Esposizio- tenzione all’ambiente è infatti uno dei fari ne Universale che si terrà nel capoluogo che guida la progettazione e la costruzione lombardo (1 maggio - 31 ottobre 2015) del sito: oltre il 50% della superficie sarà avrà caratteristiche inedite e innovative ri- adibita ad aree verdi, l’80% dei materiali spetto alle edizioni precedenti. utilizzati per costruire i padiglioni sarà ri- A cambiare è il modo in cui è concepito ciclato mentre le strutture permanenti do- l’evento. L’esposizione di Milano non sarà vranno rispettare elevati standard di effi- soltanto una vetrina-showroom delle più cienza. innovative soluzioni che la scienza e la tec- Il progetto di Expo Milano 2015 è am- nologia mondiale sono in grado di realiz- bizioso, ma non impossibile da realizzare. zare. Al centro di ogni momento ci sarà il Ne è dimostrazione il crescente numero di tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, Paesi che, a tre anni e mezzo dall’evento, che sarà “sperimentato” in prima persona ha già confermato ufficialmente la propria dai 20 milioni di visitatori del sito esposi- adesione. Superato l’obiettivo dei 50 Par- tivo. Accanto ai piatti e ai prodotti tipici tecipanti entro la fine del 2011, ad oggi delle tradizioni enogastronomiche nazio- l’esposizione di Milano conta 69 parteci- nali, nel proprio padiglione ogni Paese do- panti ufficiali (68 Paesi e l’Onu). vrà raccogliere idee e promuovere progetti Ad accettare le sfide di Expo però c’è per rispondere in modo concreto alla ne- anche il mondo dell’imprenditoria. L’Espo- cessità di garantire cibo sano, sicuro e suf- sizione Universale rappresenta un’impor- ficiente per tutti nel mondo. tante occasione di business. Dal turismo Puntando sulla creatività, l’innovazione all’edilizia, dalle telecomunicazioni alla ri- tecnologica e l’efficacia delle proposte, Ex- storazione sono molti i settori e i soggetti po Milano 2015 definirà le linee guida per interessati a intraprendere come partner risolvere i principali problemi alimentari questa avventura. Ci auguriamo che il ri- del pianeta nel Terzo millennio. Basti pen- lancio dell’Italia possa ripartire da qui. 8
Expo 2015: per ripensare lo sviluppo, uno spartiacque tra il sistema “ante” e “post” crisi Roberto Formigoni Presidente della Regione Lombardia e Commissario Generale dell’Expo Milano 2015 C ogliere il si- gnificato della sfida affasci- Expo Milano 2015 vuole essere perciò in- nanzitutto il pianeta che riflette su se stesso per tracciare una direzione di lavoro comune, nante di Expo Mila- una road map destinata ad orientare in modo no 2015 significa virtuoso i comportamenti presenti e futuri, innanzitutto riflet- le azioni delle imprese che ne costruiranno i tere su quell’insie- mondi, i valori attorno cui si agganceranno me di temi e di va- le nostre scelte. lori di cui v o g l ia - Parlare di alimentazione dunque per guar- m o c h e l’Esposi- dare ai tanti temi che tale dimensione rac- zione Universale sia chiude: il benessere e la sua diffusione, la si- il manifesto; in qualità di Commissario Ge- curezza alimentare, lo sviluppo sostenibile, nerale, con la responsabilità di coordinare le regole dei mercati, il cibo come agente di l’approfondimento dei contenuti dell’Expo, integrazione, il cibo come simbolo di culture, desidero perciò avviare questo percorso di tradizioni, linguaggi e perfino come forma lavoro sul tema, o meglio sui temi che sono d’arte (non dimentichiamoci che a Milano è efficacemente riassunti nel titolo “Nutrire il custodito il più grande dipinto della storia pianeta, energia per la vita”, con l’ambizione dell’arte avente a tema il cibo, “L’ultima cena” di affidare alle generazioni future un’eredità di Leonardo da Vinci). immateriale di grande spessore e di portata Ma soprattutto, pensando al nostro Paese, globale. l’Expo costituisce una straordinaria occasione Cibo, ambiente, energia, sostenibilità di sviluppo e di rilancio per l’intero sistema eco- ambientale: da tempo l’agenda politica at- nomico e produttivo: Expo 2015 sarà infatti tuale e il dibattito a livello planetario non una prestigiosa vetrina attraverso la quale pro- può più prescindere da questi temi, che so- porre percorsi imprenditoriali di successo, no la chiave per un progresso futuro fondato un’opportunità unica per valorizzare quelle fi- su basi scientifiche, etiche ed economiche liere nate dall’operosità di tante piccole e medie che siano solide ma anche eque e sostenibili imprese agricole e industriali che sono la vera per ogni uomo, per ciascun Paese e ciascuna trave portante della nostra economia. popolazione. E’ per tali profonde ragioni In questi anni dobbiamo perciò lavorare che, nell’ambito della riflessione esercitata per sviluppare e implementare politiche in gra- dai principali soggetti istituzionali, dagli or- do di migliorare l’attrattività e la funzionalità ganismi internazionali, dal mondo dell’as- del nostro territorio in preparazione dell’evento sociazionismo e dell’impresa, l’Expo deve del 2015, puntando soprattutto su quelle ec- porsi come una pietra miliare, capace di se- cellenze e quei prodotti che, come nel caso del gnare uno spartiacque, un confine tra il si- settore agroalimentare, hanno reso conosciuta stema “ante” e “post” crisi. ed apprezzata l’Italia in tutto il mondo. 9
Expo 2015: cenni introduttivi A bbiamo ancora negli occhi le immagini rutilanti della gran- diosa festa di chiusura dell’Expo di e tutte le tecnologie necessarie a rea- lizzare e rendere efficiente una mac- china gigantesca di concentrazione Shangai del 2010 e già volgiamo lo di mezzi con flusso di milioni di per- sguardo alla prossima Esposizione sone da ogni parte del globo. Il pro- Universale che si terrà a Milano nel gresso raggiunto e l’affidabilità del 2015. A partire dal 2005, anno in cui nostro Paese e della città di Milano fu allestito l’Expo in Giappone, si è sono stati i fattori portanti del suc- stabilito che queste manifestazioni cesso ottenuto da un efficace lavoro Universali si svolgeranno ogni cinque diplomatico in sede internazionale anni, mentre quelle con tematiche che ha fatto prevalere il capoluogo più particolari, definite Internazionali, lombardo su Smirne, città turca che avranno cadenze variabili. L’ultima rivaleggiava con noi. La precedente ospitata dall’Italia è avvenuta nel 1992 Expo tenutasi a Milano fu organizzata a Genova, il tema era Cristoforo Co- nel 1906 e aveva come tema I Tra- lombo e la scoperta dell’America. Sto- sporti, in relazione all’apertura della ricamente viene ricordata come prima Galleria del Sempione. Per l’esposi- Esposizione Universale quella tenutasi zione del 1942 venne scelta Roma, e a Londra nel 1851, altrettanto impor- l’evento prese il nome di E.42. Mus- tante è quella di Parigi del 1889, so- solini contava su un avvenimento pro- prattutto per aver lasciato come em- pagandistico epocale e fece costruire blema della città la Tour Eiffel. Dal grandi palazzi nello stile dominante 1928 la scelta delle sedi, i tempi e i nell’epoca, evocativo della grandezza contenuti sono regolamentati da un imperiale di Roma, ma con l’entrata organismo internazionale a cui attual- in guerra fu tutto sospeso: rimasero mente aderiscono 156 Paesi: il BIE gli edifici e i monumenti che ora for- (Bureau International des Exposi- mano il quartiere dell’EUR. tions). La scelta della sede delle Expo avviene quindi a livello mondiale e Le finalità dell’Expo non è semplice mettere d’accordo i In generale un’Esposizione Univer- membri della commissione sulla scel- sale mette in contatto fisicamente i ta del Paese che dovrà ospitare un prodotti materiali e i risultati speri- evento di questa portata avendone il mentali ottenuti con lo studio, il lavo- prestigio, le capacità organizzative, ro e la ricerca di uomini e donne di le possibilità economiche, le infra- tutti i continenti in un determinato strutture e le reti di comunicazione, settore delle attività umane. I risultati 12
raggiunti si confrontano sul campo e spazi espositivi, nelle loro declina- producendo interesse universale; zioni nazionali e territoriali. un’esperienza educativa e ricreativa, laboratori di sperimentazione che Organizzazione mostrano le novità e lo “straordina- A partire dal 2008, anno dell’asse- rio”. L’art.1 dello Statuto del BIE indica gnazione all’Italia della prossima Expo, come valori centrali delle Expo: Edu- sono iniziati incontri ed eventi per dif- cazione, Innovazione, Cooperazione fondere le informazioni, atti, progetti (riferimento poco usuale attualmente urbanistici e architettonici, piani di fi- quello all’Educazione come valore so- nanziamento, gare di appalto per ope- ciale, che pure ricorre ripetutamente razioni preliminari, relazioni all’interno nei programmi dell’organizzazione, del Paese e con l’estero. L’associazione forse retaggio della sua iniziale costi- degli industriali che con le ammini- tuzione, avvenuta quasi un secolo fa, strazioni delle città è ovviamente in- ma non per questo meno importante teressata direttamente, ha ideato una anche oggi per il progresso civile!) Road Show con tappe in varie città “Nutrire il Pianeta, energia per la vi- d’Italia per divulgare la conoscenza ta”: è il titolo-sintesi del progetto dell’Expo 2015 e coinvolgere gli ope- espositivo dell’Expo 2015 che ha il ratori economici con eventi prepara- senso di una proposta lanciata a tutto tori da realizzare in primis a Venezia. il mondo per sconfiggere la fame, go- Sono state raggiunte anche Torino, vernando la produzione e la distribu- Firenze, Bari e ultimamente Palermo zione dei beni alimentari, patrimonio e sono in lista Verona, Pistoia, Roma. di tutta l’umanità ed energia primaria per la vita. Dal tema basilare dell’ali- Organigramma mentazione si diramano tutte le te- Per gestire l’evento il Governo e tutte matiche che si devono affrontare per le Istituzioni della Lombardia si sono con- passare al piano operativo: la tutela sorziate per costituire la Expo 2015 S.p.A. del territorio e della biodiversità, l’in- La sua struttura è così composta: novazione negli strumenti e nelle tec- Scopo sociale niche di lavorazione, la sostenibilità e Realizzazione,organizzazione e la scelta delle colture, la lavorazione gestione dell'evento Expo Milano e la distribuzione dei prodotti, la coo- 2015 nonché realizzazione di tutte perazione internazionale, la cucina e le opere di preparazione e costru- la tradizione, le eccellenze enogastro- zione del sito espositivo, le opere nomiche e agroalimentari e la loro infrastrutturali di connessione del salvaguardia; tutti temi che, insieme sito al territorio circostante, le opere ad altri a loro collegati, faranno da riguardanti la ricettività e le opere coagulo concettuale ai vari padiglioni di natura tecnologica. 13
Consiglio di Amministrazione: (reintegrato il 9 aprile 2009, in carica fino all'approvazione del bilancio al 31.12.2011) •Diana Bracco Presidente •Giuseppe Sala Amministratore delegato e Vice Presidente (designato dal Comune di Milano) •Fabio Marazzo Consigliere (designato dalla Regione Lombardia) •Carlo Secchi Consigliere (designato dalla Provincia di Milano - Decreto di nomina del 16/07/2009) •Leonardo Carioni Consigliere (designato dal Ministero del Tesoro) Collegio Sindacale: (nominato il 1 dicembre 2008, in carica fino all'approvazione del bilancio al 31.12.2011) •Angelo Provasoli Presidente •Marco Spadacini Sindaco Effettivo •Beniamino Lo Presti Sindaco Effettivo •Giuseppe Spinelli Sindaco Supplente •Roberto Anatrini Sindaco Supplente Soci: •Ministero dell'Economia e delle Finanze 40 •Regione Lombardia 20 •Comune di Milano 20 •Provincia di Milano 10 •CCIAA di Milano 10 La governance dell’evento sul piano generale è inoltre così integrata: •Management formato da membri specializzati nelle diverse aree operative (economia, legalità, amministrazione, affari internazionali, eventi, infra- strutture, costruzioni, comunicazioni, marketing, tecnologie, pianificazione e controlli) •Comitato scientifico per garantire l’aderenza al tema, composto da un in- sieme equilibrato di personalità italiane ed estere •Organismo di vigilanza •Commissario Straordinario: Giuliano Pisapia - Sindaco del Comune di Milano •Commissario Generale: Roberto Formigoni - Presidente della Regione Lombardia 14
Finanziamenti condata da canali ed è divisa in due Per la realizzazione dell’Expo 2015 parti nel senso della lunghezza dalla sono stati stanziati dal Governo, Re- via principale (Word Avenue) su cui si gione, Comune e altri enti 4,12 miliardi affacceranno tutti i padiglioni stranieri, di euro, di cui 849 milioni per l’orga- mentre quelli italiani saranno posti ai nizzazione e il resto per la riqualifica- lati della strada che intersecherà per- zione di aree urbane, la creazione di pendicolarmente la prima, secondo il strutture, di nuove linee metropolita- concetto di viabilità romana. Nel pun- ne e tutte le infrastrutture necessarie to di intersezione ci sarà una piazza di ai collegamenti e alle comunicazioni. 4000 mq e nell’estremità nord un pa- Altri 15 miliardi di euro si prevede pos- lazzo per manifestazioni che si affaccia sano arrivare per via indiretta attraver- su uno specchio d’acqua (Palazzo Ita- so costruzioni e infrastrutture effet- lia). A sud del sito sarà costruito un an- tuate dai Paesi partecipanti. La realiz- fiteatro adatto a contenere 8 mila per- zazione di tutto ciò, secondo stime sone. Lungo il corso d’acqua ci saranno ipotetiche, porterà alla creazione di 70 installazioni per i servizi e la ristora- mila nuovi posti di lavoro tra il 2010 e zione, mentre in un altra zona sorgerà il 2015. Altre previsioni sono state fatte l’Expo Village dove saranno ospitate sul numero dei visitatori, stimato in 29 le personalità dei vari Paesi e gli ope- milioni di persone, e sull’incremento ratori. Le abitazioni, come tutti gli edi- del fatturato degli imprenditori mila- fici dell’Expo saranno costruite coi cri- nesi nel periodo di apertura dell’Expo, teri più moderni dell’eocompatibilità, valutato al 10 %. e verranno smantellate e recuperate Attualmente gli stati aderenti sono dopo l’evento. Una delle preoccupa- oltre 60, più la Fao e l’Onu, ma sono zioni che ovviamente interessano i previste ancora più di cento adesioni. progettisti e gli amministratori pub- blici è ovviamente il recupero delle in- Il Masterplan frastrutture, costruzioni e materiali Il Masterplan è il progetto comples- dopo la chiusura della mostra. Un sivo dell’Expo2015 nella sua realizza- esempio intelligente e proficuo di zione concreta e nelle sue dimensioni. reimpiego di quanto era stato costrui- E’ stato realizzato da un pool di archi- to per l’Expo di Lisbona si è realizzato tetti, tra i quali anche giovani neolau- proprio con il rilancio della città attra- reati, sotto la direzione di Stefano Boe- verso le edificazioni e le infrastrutture ri, Ricky Burdett e Jacques Herzog. costruite per quell’evento, rimaste at- L’area destinata ad ospitare l’Ex- tive e funzionali anche dopo la mani- po2015 è a pochi kilometri dal centro festazione, conferendo alla città una di Milano, nei comuni di Rho e Pero, forte modernizzazione. In altri casi adiacente al nuovo polo espositivo del- l’Expo ha lasciato anche monumenti la Fiera. Si presenta come un’isola cir- successivamente diventati il simbolo 15
della città ospitante: oltre alla tour Eif- milanese, secondo in Italia per la per- fel a Parigi, ricordiamo l’Atomium a centuale di aree agricole, è già stata Bruxelles, la Biosphère a Montreal. realizzata una “Via lattea” che ha por- Entrare all’esposizione significherà tato i cittadini a visitare ed apprezzare allo stesso tempo fare il proprio in- i prodotti tipici di quel territorio. Que- gresso in un mondo verde di colture sta iniziativa, che continuerà fino al e serre climatizzate che rappresente- 2015, è uno di quegli eventi che pro- ranno il repertorio planetario della ve- traendosi fino all’Expo farà da collante getazione soggetta a coltivazione. tra il periodo dei preparativi e l’evento Quest’area di orti e appezzamenti col- stesso. Il percorso delle cascine sarà tivati, che insieme ai giardini occuperà collegato ai Parchi esistenti a Milano il 56% del sito, sarà in diretto colle- e, con la riqualificazione dei Navigli e gamento con una cascina del milane- della Darsena, delineerà il Percorso se, Cascina Triulza, tappa di un per- d’Acqua, succes- sivamente integrato corso che vuole segnalare uno storico col Percorso di Terra, che vuole por- modello di produzione agricola attra- tare l’Expo oltre il sito, all’interno della verso la visita ai casali del territorio. città dove certamente i negozianti mi- Per valorizzare questo aspetto eco- lanesi offriranno interessanti presen- nomico e umano del comprensorio tazioni. 16
Le politiche agricole europee Dacian Ciolos Commissario europeo all’Agricoltura e allo Sviluppo rurale L ’agricoltura europea sta entrando in una forte e capace di affrontare i cam- biamenti climatici e la concorrenza internazionale, rispondendo nel con- f a se n u o v a e tempo alle attese dei cittadini. L’Eu- importante. Un ropa ha bisogno degli agricoltori e nuovo equili- gli agricoltori hanno bisogno del so- brio deve essere stegno dell’Europa. È sulla Politica stabilito attra- Agricola Comune che si fondano la verso un vero e nostra alimentazione e l’avvenire di proprio parte- più della metà del nostro territorio. nariato tra la società nel suo com- La nuova PAC sosterrà gli sforzi plesso, che offre al settore le risorse dei giovani imprenditori agricoli e finanziarie per sviluppare una stra- delle zone rurali, in particolare di tegia pubblica, e gli agricoltori, che quelle svantaggiate come le aree di tengono in vita le aree rurali, in con- montagna. Sarà premiato chi contri- tatto con gli ecosistemi e produttori buisce davvero alla produzione agri- degli alimenti sul mercato. cola, contribuendo da una parte ad La Commissione, su mia iniziativa, aumentare la qualità dei prodotti, e ha presentato nel mese di ottobre dall’altra a creare occupazione. Il so- 2011 la sua proposta per il futuro stegno della PAC sarà inoltre condi- della Politica Agricola Comune (PAC). zionato sempre di più al rispetto Gli obiettivi principali della riforma dell’ambiente e del territorio. sono quelli di assicurare la sicurezza Si tratta di un’opportunità storica alimentare di tutti i cittadini, di sta- per la Politica Agricola Comune. La bilire le basi per una competitività dobbiamo sfruttare in pieno. Il ne- del settore a lungo termine, soste- goziato aperto con la proposta della nibile per l’ambiente e per l’econo- Commissione per la nuova PAC, e mia, e di semplificare la PAC. In una quello ad esso intimamente legato frase, l’obiettivo è quello di garantire sulla prossima fase di programma- il futuro dell’agricoltura in tutta Eu- zione finanziaria dell’UE, che arriverà ropa. fino al 2020, rappresentano momen- Gli anni a venire saranno cruciali ti chiave per il futuro dell’agricoltura per gettare le basi di un’agricoltura europea, e dell’Europa stessa. 17
Verso l’Expo 2015: l’Europa di fronte a sicurezza alimentare tra competitività, innovazione e sostenibilità Paola Testori Coggi Direttore della Direzione generale Salute e consumatori della Commissione europea L a Commissione europea è im- pegnata oggi più marketing sono cambiate in modo note- vole e i primi vogliono essere meglio in- formati ed esigono etichette semplici, leg- che mai a concilia- gibili, comprensibili e non fuorvianti. Per re i principi della si- questi motivi la nuova legislazione fissa re- curezza alimenta- gole quanto alla leggibilità dell’etichetta- re con le esigenze tura degli alimenti, così da fornire ai con- attuali di una mag- sumatori informazioni sugli allergeni o altre giore competitivi- sostanze causa di intolleranze, non solo tà del settore quando comprano gli alimenti preimbal- agro-alimentare e lati, ma anche nei ristoranti. Nuove dispo- con una sempre più irrinunciabile sosteni- sizioni impongono inoltre di fornire infor- bilità della produzione. mazioni sul contenuto nutrizionale degli Il comparto alimentare-industriale rap- alimenti. Le nuove regole sull’etichettatura presenta in Europa il principale settore eco- della carne consentiranno ai consumatori nomico e l’Unione Europea ha il dovere di di conoscere l’origine delle carni fresche sostenerne le imprese, in particolar modo di suini, ovini, caprini e pollame. Saranno in questa fase economica delicata, aiutan- inoltre indicati i nanomateriali ingegneriz- dole con tutti gli strumenti possibili a su- zati. perare il profondo periodo di crisi. Allo stes- Nella stessa direzione di tutela dei con- so tempo, siamo tenuti a garantire ai cin- sumatori va la nuova strategia orizzontale quecento milioni di cittadini-consumatori elaborata dalla Commissione nella quale un sistema di sicurezza alimentare che, in sono incluse tecniche contro l’insorgenza appena dieci anni, ha realizzato un quadro di antibiotico resistenze in particolare nei legislativo invidiatoci da tutto il mondo da- settori della salute degli animali, della sa- te competenza e completezza. La fiducia lubrità degli alimenti e conseguentemente dei consumatori è infatti indispensabile dell’uomo. per garantire la crescita economica delle Il rapido processo di globalizzazione di nostre imprese. cui siamo testimoni, accelerando contatti E’ costruita su queste coordinate la e scambi commerciali, ha portato ad una nuova normativa in merito l’informazione più frequente trasmissione di patologie dei consumatori in vigore tra circa tre anni. (animali e vegetali) facendo sì che l’ade- Le esigenze dei compratori e le pratiche di guamento del quadro legislativo sulla ma- 18
teria diventasse una necessità per reagire La sfida comporterà pertanto il saper alle crisi in campo sanitario e di sicurezza proporre e attuare, nel rispetto delle pe- alimentare. Il processo di evoluzione del culiarità territoriali, strategie ed azioni sistema è dettato inoltre da un’altra sfida comuni in grado di risolvere anche le que- con cui l’uomo deve confrontarsi: il rapido stioni più spinose. Nel merito vorrei ricor- riscaldamento climatico e il suo riscontro dare la nostra proposta riguardo la colti- globale. Problemi da affrontare con corag- vazione di OGM. L’obiettivo principale gio in base ai quali ora e in futuro dovremo della Commissione è il divieto agli Stati adattare i nostri metodi di produzione, al- Membri della coltivazione nel proprio ter- levamento e coltivazione. ritorio di questi prodotti, o al massimo li- La gestione delle crisi finora fronteg- mitare queste coltivazioni ad appezza- giate ha dimostrato un complessivo fun- menti ristretti se lo si ritiene opportuno. zionamento del sistema (il recente caso Il sistema europeo di autorizzazione, ba- E.coli ne è un esempio), tuttavia perfetti- sato sulla valutazione scientifica del ri- bile in diversi punti. Il sistema europeo di schio su salute e ambiente, resta comun- allerta rapida (RASFF), ha dimostrato di que preservato, rispettando nel contem- essere un eccellente strumento di comu- po le differenze territoriali e la garanzia nicazione tra gli Stati Membri e le Autorità della sicurezza per il consumatore e l’am- coinvolte nel controllo e nell’analisi scien- biente. tifica. E ancora, il RASFF è stato fondamen- I rapidi cambiamenti socio-economici tale nella rintracciabilità ed il ritiro dal mer- ci impongono infine un costante aggior- cato di tutti gli alimenti sospetti di conta- namento migliorativo del sistema vigente, minazione, in particolare delle sementi talvolta solo in parte, talaltra complessi- egiziane. vamente. Per queste cause, e con le finalità Secondo recenti stime della FAO, per il già descritte, stiamo rivedendo il Pacchet- 2050 sarà necessario aumentare la produ- to Igiene. Nel 2009, il Consiglio ha invitato zione alimentare mondiale del 70%, al fine la Commissione ad esaminare alcune que- di soddisfare una popolazione stimata per stioni specifiche, tra queste il campo di allora a nove miliardi di persone. Una ne- applicazione dei regolamenti, certi aspetti cessità che a buon diritto è riconosciuta riguardanti l’importazione di alimenti e la come una sfida epocale ed un imperativo possibilità di rendere più efficace l’ispe- per un attore mondiale come l’Ue, realiz- zione delle carni nei macelli. zabile solo migliorando al massimo l’effi- L’appuntamento con l’Expo 2015 mi cienza produttiva, investendo sull’innova- dà la certezza che concentrando sinergi- zione della ricerca, della meccanica ed in- camente tutte le risorse disponibili in Italia gaggiando la lotta contro ogni spreco ali- e in Europa, e sostenendo le innovazioni mentare. Su questo punto in particolare attestate dalla scienza come sicure e ri- possiamo fare moltissimo se contiamo che spettose della salute umana, animale e sul nostro territorio ogni cittadino spreca vegetale, riusciremo ancora per lungo in media 180 kg di cibo a testa in un solo tempo ad attestarci tra gli attori prota- anno. gonisti della scena mondiale. 19
Nutrire il Pianeta tra innovazione e tradizione Luca Zaia Presidente della Regione Veneto I l tema dell’Expo 2015 giustifica una manifesta- i propri prodotti per necessità. Il tutto in un contesto nel quale i prezzi mon- diali delle materie prime alimentari zione di questa sono dettati dalle borse finanziarie, portata? dove l’obiettivo non è sfamare il mon- “Nutrire il do ma creare il profitto. Sulla fame Pianeta, Energia non può essere questo l’obiettivo. per la Vita” è un tema strategico Alimentazione: a che punto siamo? Qua- a livello mondia- li progressi sono stati fatti negli ultimi le. Dedicargli un anni? E il futuro come sarà? solo Expo è probabilmente troppo po- Io sono francamente preoccupato, co, perché è questo l’argomento con non da oggi e non solo per la realtà cui l’umanità si confronterà sempre dell’alimentazione mondiale, ma an- più spesso nel futuro, date risorse ter- che per quella italiana. Si spaccia per ritoriali e globali gradualmente più esi- progresso la conformità e per ricerca gue e spinte speculative sempre più ciò che dà maggiori profitti, senza cu- aggressive incentivate ad investire in rarsi degli effetti e delle conseguenze. modo sempre più massiccio sulle ma- Di quest’ultimo aspetto avevamo già terie prime essenziali. Nello stesso tem- parlato durante il G8 Agricolo del po, questo è già tema del presente: da 2009, quand’ero Ministro dell’Agricol- un lato si tratterà di dare spazio a quan- tura e l’ho ribadito anche nel mio libro to di nuovo viene proposto nel campo Adottare la terra: ciò che dobbiamo dell’alimentazione, dall’altro dovremo fare è offrire al territorio la possibilità capire se c’è la volontà di risolvere un di decidere il proprio destino da co- problema che si traduce ogni anno in struire secondo la storia, l’identità, la 2 milioni di persone che non si nutrono capacità di sfruttare le risorse naturali a sufficienza, mentre 11 milioni di bam- che gli appartengono per natura. bini muoiono di fame. C’è una notevole propensione da Si porrà sostanzialmente ancora parte degli Stati e delle multinazionali una volta il problema del rapporto tra a far propri terreni coltivabili ogni qual Paesi ricchi e Paesi che non lo sono, volta sia possibile. Così facendo molti questi ultimi spesso indotti a vendere popoli perdono la propria risorsa pri- 20
maria col conseguente effetto di ap- chi preziosi e irrinunciabili. profondire la piaga della fame, dato che non avranno più modo di auto- Con quali modelli il Veneto può proporsi sostenersi. La seconda conseguenza all’Expo 2015? a questa scelta è la crisi di vendita per Quello del Veneto è quello dell’im- le produzioni dei Paesi avanzati im- prenditoria diffusa con caratteristiche possibilitati a reggere una concorren- proprie e valori del tutto diversi rispet- za così vasta e a prezzi bassissimi. to a fenomeni di concentrazione pro- Si tratta di una forma impropria di duttiva o commerciale. Il nostro è e libero mercato che incontrerà come resta il modello della piccola e media ostacolo proprio l’uomo e i suoi biso- impresa, coi suoi lati deboli ma anche gni primari, tra questi la necessità di con l’estrema vivacità e flessibilità che nutrirsi adeguatamente. lo hanno reso vincente. Quali contributi – in tema di alimenta- Quali ricadute concrete dall’Expo 2015 zione – sono arrivati dall’Unione Euro- per il Veneto? pea e dal Veneto? Ci stiamo muovendo Dal punto di vista dei contenuti adeguatamente? tematici sono certo che avremo Il Veneto si è battuto, e continua a molto da dire e da apprendere. Sotto farlo, perché l’agricoltura, nostra e il profilo dello sviluppo del territorio quella europea, sia l’espressione del regionale e dell’economia non ho territorio e non una variabile indipen- dubbi che la qualità del Veneto, delle dente. Più volte abbiamo constatato sue città e del suo ambiente costi- come le riforme agricole siano il frutto tuiranno motivo di attrazione com- di compromessi sui quali pesano di plementare rispetto all’Expo in più i Paesi non produttori di quelli pro- quanto tale. Se in questo mettiamo duttori, col rischio di un’involuzione in conto anche le debite sinergie di del settore agricolo del vecchio con- supporto alla grande esposizione tinente. Come Veneto vogliamo riba- mondiale che ci coinvolgono diret- dire che in agricoltura contano diver- tamente, credo sarà anche un’otti- sità, qualità, sicurezza, varietà, tipicità, ma occasione per valorizzare la no- storia e cultura, che sono poi gli ele- stra regione, la sua cultura, la sua menti che danno valore aggiunto al storia e la sua enogastronomia di as- Made in Veneto e al Made in Italy, mar- soluta qualità. 21
L’agricoltura al centro del mondo imprenditoriale di domani Giorgio Piazza Presidente di Coldiretti Veneto I l tema dell’Expo 2015 si lega perfettamente L’Italia è il paese della sicurezza alimentare, ci distinguiamo rispetto al resto dell’Europa grazie ad un lun- con l’associazio- go cammino di qualificazione della ne che Lei rap- nostra agricoltura e dei processi pro- presenta. Cosa duttivi. Ci siamo contraddistinti per ne pensa? la nostra attività multifunzionale Se il tema è perfettamente integrata con la co- nutrire il piane- munità agricola, il territorio, la cul- ta, allora si parla tura e il paesaggio. Il cibo delle no- di noi agricoltori perché questo è il stre terre, il nostro modello alimen- nostro mestiere. Coldiretti vuole rap- tare e il tentativo di accorciare quan- presentare all’Expo l’eccellenza ita- to più possibile le filiere, sono fattori liana nel settore agroalimentare. Sia- che ci hanno permesso di raccogliere mo il Paese dei primati europei in ter- forte consenso tra i consumatori. Fi- mini di denominazioni e coltivazioni nalmente l’agricoltura oggi non è biologiche con un’agricoltura che più solo coltivazioni ma anche cul- concilia elevata qualità e quantitativi tura territoriale, di questo siamo or- importanti. In Europa siamo secondi gogliosi e abbiamo molto da raccon- in termini di produzione e primi per tare. quanto concerne il valore aggiunto, tutto ciò senza essere sostenuti da Quali contributi porta il nostro Paese adeguate risorse pubbliche. Ciò si- e il Veneto in tema di alimentazione? gnifica che il tessuto imprenditoriale Vi elenco qualche numero per è attivo e sa innovare. Abbiamo scelto avere il senso delle misure: 4,7 mi- un’agricoltura sostenibile sul piano liardi di euro di produzione lorda da ambientale facendo scelte strategi- immettere sul mercato, realizzata su che sul tipo di tecnologia da utilizzare, una superficie di 850 mila ettari, col- ad esempio rinunciando agli OGM. tivata da circa 80 mila imprese agri- cole, le quali occupano a loro volta Quali progressi sono stati fatti nel campo 60 mila addetti alle dipendenze o au- dell’alimentazione in questi ultimi anni? tonomi. Come si può intuire il settore 22
primario è vivace e guarda al futuro market, il Veneto è la regione che ha con occhio di sfida. La prova di ciò per prima riconosciuto una legge di viene dalla presenza di neo impren- orientamento al consumo di beni di ditori under 40 (in tre anni appena stagione, con provenienza locale oltre mille giovani si sono insediati dando la priorità ai menù nelle men- nel settore e hanno ristrutturato se pubbliche e private di pasti con un’azienda agricola) trovando nella ingredienti freschi e tipici. Sono cen- misura ad hoc del PSR una cassa di to i mercatini agricoli identificati nel 45 milioni di euro per iniziare l’attività progetto “km zero” e più di mille le e 90 milioni per gli investimenti. Con fattorie con spacci che vendono di- queste finalità finora sono stati inve- rettamente al cittadino. L’azienda stiti 100 milioni di euro. che coltiva e produce allo stesso A tutto vantaggio del comparto tempo ci rende unici e non è trascu- primario è la capacità delle aziende rabile che il 95% delle nostre imprese di costituire reti di rapporti all’inter- è condotto da famiglie proprietarie no delle filiere agroalimentari, pe- e conduttrici allo stesso tempo. culiarità che consente loro di resi- stere nei momenti di crisi. Come potrà incidere l’Expo 2015 sul Infine, devo spendere una parola Veneto? per il Programma di Sviluppo Rurale I meccanismi messi in campo dal- 2007-2013, il quale può contare su le multinazionali non sempre hanno un fondo di 1 miliardo 50 milioni di portato bilanci positivi e le prospet- euro. Questo strumento, messo in tive di crescita della popolazione nei campo dalla Regione per rigenerare prossimi decenni ci impongono di le aziende aumentando la loro ca- ripensare modelli di sviluppo, pro- pacità competitiva, può dirsi una ve- duzione e gestione delle risorse. Sarà ra perla. fondamentale ripartire dal territorio, ognuno con le proprie peculiarità e Con quali modelli produttivi il Veneto potenzialità. La nostra regione è su può presentarsi all’appuntamento? questa strada già da tempo e inten- Se l’Italia è il paese dei farmer’s de incentivarla al massimo. 23
Dall’UE al Veneto. Modelli per nutrire il pianeta Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi Presidente di Confagricoltura Veneto C ome si giusti- fica una ma- nifestazione della zione, è ben nota; inoltre le capacità sviluppate, in sinergia con lo sviluppo tecnologico, portano oggi a risultati portata dell’Expo di assoluto rilievo sotto il profilo qua- 2015? litativo e quantitativo. I temi di por- Margini di miglioramento ce ne so- tata universale e no sempre, naturalmente, e sono che coinvolgono strettamente legati a due fattori su l’intera umanità, cui è importante che le Istituzioni con- come il nutri- tinuino a concentrare il loro impegno mento del pia- di programmazione e di finanziamen- neta, trovano adeguata collocazione to: la formazione e l’aggiornamento in manifestazioni di dimensione e ri- degli addetti al settore primario; l’in- sonanza mondiale come l’Expo 2015. centivazione dell’ingresso in agricol- L’importante è che la cornice così vasta tura di giovani imprenditori, dei quali e la prevedibile sovraesposizione me- è provata la maggior propensione al- diatica consentano comunque di af- l’innovazione e il più alto livello di istru- frontare l’argomento in maniera con- zione. creta e costruttiva, riuscendo a far ar- Alle Istituzioni, poi, si chiede in pri- rivare all’opinione pubblica un mes- mo luogo di sviluppare le condizioni saggio chiaro sul ruolo che può e deve affinché l’impresa agricola veneta pos- rivestire l’attività agricola nella respon- sa esprimere tutte le proprie poten- sabilità di alimentare il pianeta. zialità. La semplificazione burocratica rimane un obiettivo da perseguire con costanza e convinzione; un altro è Quali progressi sono stati maturati nel quello della valorizzazione sui mercati nostro campo di indagine? della qualità superiore delle nostre Per quanto riguarda gli agricoltori produzioni agroalimentari, attraverso veneti, è difficile chiedere loro qual- non solo strumenti di promozione cosa in più di ciò che stanno già facen- commer- ciale ma soprattutto inter- do per fornire alla collettività alimenti venti normativi che, in funzione del sani, di buona qualità e a buon prezzo. diverso livello (comunitario, nazionale, La loro professionalità e la loro espe- regionale) di riferimento, sappiano co- rienza, proprio nella fase della produ- munque imporre la tracciabilità di tut- 24
te le fasi della filiera come prassi ordi- turistica unica per varietà ed interesse, naria di un’economia moderna ed evo- l’agriturismo deve costituire uno sboc- luta. co naturale per un settore agricolo alla ricerca di occasioni per diversificare Quale contributo può venire dalla nostra attività e reddito. Per la necessità di regione e di quali modelli può farsi espor- ricercare nuove opportunità impren- tatrice? ditoriali, ma anche per mettere a di- Su questi presupposti, il Veneto sposizione della collettività energia a può presentarsi all’appuntamento di costi contenuti e a minor impatto am- Expo 2015 con il patrimonio di un’agri- bientale rispetto a quella tradizionale, coltura che ha pochi eguali nel mondo si dovrà seguire con particolare atten- per varietà e qualità. Le tradizionali zione lo sviluppo delle cosiddette bio- colture estensive, infatti, sono tuttora masse; una frontiera che apre prospet- fondamentali sia in termini di SAU sia tive di grande interesse per l’agricol- per alimentare le attività di allevamen- tura veneta, ma che va adeguatamen- to: quella avicunicola e la zootecnia da te disciplinata senza penalizzare l’im- carne e da latte, in primo luogo, ma prenditore. anche la suinicola. Da qui derivano an- che formaggi e prosciutti di assoluto Quali guadagni pensa ci saranno per il prestigio. A ciò si aggiungono un’or- Veneto da un evento così importante co- ticoltura, una frutticoltura, un floro- me l’Expo? vivaismo di tutto rispetto. Un cenno Il settore primario veneto, da una a parte merita il comparto vitivinicolo, vetrina del prestigio e delle dimensioni che vede il Veneto primeggiare per dell’Expo, può aspettarsi indubbia- quantità e qualità, con svariate eti- mente di farsi conoscere di più e sem- chette ormai celebri. pre meglio. Lo farà presentando i pro- Cercare, all’interno di questo pa- pri gioielli, ma anche presentando un norama così abbondante e variegato, modo di interpretare l’attività agricola alcuni modelli da preferire è arduo. e quella di impresa in generale stret- Tuttavia il fiore all’occhiello della no- tamente legato ad una concezione stra produzione agroalimentare non della vita profondamente umana, ove può non essere rappresentato dalle l’impegno nel lavoro e la capacità di numerose denominazioni protette di aprirsi al nuovo si uniscono a valori tra- provenienza comunitaria (DOP e IGP) dizionali come la famiglia e la religione, oppure italiana (DOCG e DOC in primo a creare un mirabile equilibrio che, for- luogo). Così com’è ovvio che, in una se, dovrebbe essere il primo oggetto regione caratterizzata da un’offerta di export della nostra Regione. 25
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