10 INU STUDY DAY - Emidio di Treviri
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urbanistica X Giornata Studio INU “Crisi e rinascita delle città” 10° INU STUDY DAY “Crisis and rebirth of Cities” Special issue di Urbanistica Informazioni a cura di/edited by Francesco Domenico Moccia e Marichela Sepe 272 s.i. Rivista bimestrale Anno XXXXI Marzo - Aprile 2017 ISSN n. 0392-5005 € 10,00
Rivista bimestrale urbanistica e ambientale Consiglio di amministrazione di INU Edizioni: Componenti regionali del comitato scientifico: Progetto grafico: Hstudio dell’lstituto Nazionale Urbanistica G. De Luca (presidente), Abruzzo e Molise: Radoccia R. (coord.) raffaella_rad@ Fondata da Edoardo Salzano G. Cristoforetti, (consigliere), yahoo.it, Impaginazione: Ilaria Giatti Anno XXXXIV D. Di Ludovico (consigliere), Alto Adige: Pierguido Morello (coord) Marzo - Aprile 2017 C. Gasparrini (consigliere), Basilicata: Lorenzo Rota (coord) aclarot@tin.it Fotocomposizione: Gaetana Del Giudice Euro 10,00 L. Pogliani (consigliere), Calabria: Sante Foresta (Coord) sante.foresta@unirc.it F. Sbetti (consigliere) Campania: Coppola E. (coord.) emanuela.coppola@ Editore: INU Edizioni Redazione, amministrazione e pubblicità: unina.it, Iscr. Tribunale di Roma n. 3563/1995; Inu Edizioni srl Emilia-Romagna: Tondelli S. (coord.) simona.tondelli@ Roc n. 3915/2001; Via Castro Dei Volsci 14 - 00179 Roma unibo.it, Liguria Balletti F. (Coord) francaballetti@ Iscr. Cciaa di Roma n. 814190. Tel. 06 68134341 / 335-5487645 libero.it Direttore responsabile: Francesco Sbetti http://www.inuedizioni.com Lombardia: Rossi I. (coord.) iginiorossi@teletu.it Marche: Angelini R. (coord.) robyarch@hotmail.com, Urbanistica Informazioni è una rivista in fascia A2 Comitato scientifico e consiglio direttivo nazionale Piazzini M., Vitali G.Piemonte: Saccomani S. (coord.) nel ranking ANVUR, Agenzia Nazionale di Valutazione Inu: Alberti Francesco, Amante Enrico, Arcidiacono silvia.saccomani@polito.it, La Riccia L.Puglia: Rotondo del Sistema Universitario e della Ricerca Andrea, Barbieri Carlo Alberto, Bruni Alessandro, F. (coord) f.rotondo@ poliba.it, Durante S., Grittani A., Capurro Silvia, Cecchini Domenico, Centanni Claudio, Mastrovito G.Sardegna: Barracu R. (coord)Veneto: Basso Direttore: Francesco Sbetti Dalla Betta Eddi, De Luca Giuseppe, Fantin Marisa, M. (coord) mbasso@iuav.it Redazione centrale: Gasparrini Carlo, Giaimo Carolina, Giannino Carmen, Associato all’unione stampa periodica italiana Emanuela Coppola, Giudice Mauro, Imberti Luca, La Greca Paolo, Licheri Enrica Papa, Francesco, Lo Giudice Roberto, Mascarucci Roberto, Anna Laura Palazzo, Moccia Francesco Domenico, Oliva Federico, Ombuen Registrazione presso il Tribunale della stampa di Sandra Vecchietti Simone, Pagano Fortunato, Passarelli Domenico, Roma, n.122/1997 Pingitore Luigi, Porcu Roberta, Properzi Pierluigi, Rossi Iginio, Rumor Andrea, Sepe Marichela, Abbonamento annuale Euro 30,00 Stanghellini Stefano, Stramandinoli Michele, Tondelli Versamento sul c/c postale .16286007, intestato a Servizio abbonamenti: Simona, Torre Carmelo, Torricelli Andrea, Ulrici INU Edizioni srl: Via Ravenna 9/b, 00161 Roma, Monica Belli Email: inued@inuedizioni.it Giovanna, Vecchietti Sandra, Viviani Silvia. o con carte di credito: CartaSi - Visa - MasterCard.
indice Presentation Presentation Crisi e rinascita delle città Francesco Domenico Moccia, Silvia Viviani Marichela Sepe 01 Nuovi confini e limiti delle città Culture in movimento e progetti dell’abitare solidale Prospettive per le metodologie di definizione dei confini Valeria Monno, Silvia Serreli metropolitani Il margine oltre il margine: note sui nuovi limiti della Isidoro Fasolino città Ri-mappare l’urbano. Geografie in dissolvenza e spatial Sonia Paone thinking The rebirth of cities inside the territorial system of public Fulvio Adobati spaces in the Portuguese northwest InsideOut. La definizione di nuovi margini nell’area Ivo Oliveira metropolitana di Helsinki. Notes for a Decalogue of the La metropoli come insieme complesso di città. Osservazioni happy city preliminari per la governance delle aree metropolitane Marco Baccarelli, Beatrice Galimberti, Marco Pietrolucci Martina Orsini Città Domiziana. Il caso studio di Torre di Pescopagano, La periferia del margine al centro della rinascita urbana da insediamento turistico di seconde case a periferia Nicole Caruso degradata e abbandonata dell’area metropolitana di Dare forma alla contraddizione Napoli Luigi Cimmino Salvatore Porcaro Città Metropolitana di Roma Capitale: geografia dei Lo “spazio” delle vacancies territori e perimetri dei poteri Elena Pressacco Vittoria Crisostomi Arcipelaghi metropolitani e Città dell’architettura At the border of the city. A preliminary study to an Nicolò Savarese evidence-based approach to informal settlements Il dissolvimento dei limiti della città nelle aree Valerio Cutini, Valerio Di Pinto, Francesco Rossini transurbane a Padova Ciò che manca: dare spazio al ‹malinteso› Luigi Stendardo , Stefanos Antoniadis Silvia Dalzero Rur-urban areas: la pianificazione oltre i confini Limes del disegno di città territoriali Andrea Donelli Luca Torrisi Prospettive per le metodologie di definizione dei confini La dissoluzione dei confini nella città contemporanea metropolitani Jole Tropeano Isidoro Fasolino Connessioni per l’accoglienza The Town Beyond the Modern. A Biographical Reflection Nicola Tucci about Space, Time and Change La città geografica: l’insediamento come elemento Carl Fingerhuth dell’organismo territoriale Reading the city of Caracas through its interstices Giuseppe Tupputi Teresa García Alcaraz I nuovi limiti Territorio Urbanizzato. Il limite urbano nella disciplina del Claudio Zanirato governo del territorio in Toscana Dalla diffusione insediativa alla città diffusa. Gli effetti Andrea Giraldi del sisma sul policentrismo aquilano. Pianificazione fisica, questione ambientale e innovazione Francesco Zullo delle tecniche: il caso del Litorale Domitio-Flegreo Città senza confini e paesaggi periurbani. Un confronto tra Salvatore Losco, Luigi Macchia quattro aree metropolitane italiane Dissonances: The diffusion of the total suburbanization and Daniela Cinti the proliferation of the boundaries in the contemporary city Nicolas Mitzalis
02 Ricostruzione post-terremoto e Post-Disaster Reconstruction Planning and Urban post-catastrofe Resilience: Focus on Two Catastrophic Cases from Japan Visioni e realizzazioni, moderne e postmoderne, and Italy di ricostruzione post-catastrofe. Quali lezioni per Tomoyuki Mashiko, Shigeru Satoh, Donato Di Ludovico, l’urbanistica? Luana Di Lodovico Sandro Fabbro Paesaggi urbani temporanei. Scenari per una ‘città Introduzione reversibile’ Massimo Sargolini Maura Percoco Paesaggi “in emergenza” Pianificazione del territorio e protezione civile: una AIAPP Associazione Italiana di Architettura del proposta di metodo per le “Zone Rosse” della Città Paesaggio, M.Cristina Tullio Metropolitana di Napoli Dalla ricostruzione alla transizione. Guidare i territori Bartolomeo Sciannimanica, Alessio D’Auria, Cristian in una strategia di lungo periodo Filagrossi Ambrosino, Paolo Franco Biancamano, Nora Annesi, Annalisa Rizzo Gioacchino Rosario De Michele Emidio di Treviri, una ricerca sulla gestione del post- La ricostruzione di Salerno nel secondo dopoguerra sisma nel Centro Italia: considerazioni sul caos abitativo Simona Talenti, Annarita Teodosio e le relative ricadute territoriali Overcoming Crises: Planning to bridge the humanitarian Giulia Barra, Alberto Marzo, Serena Olcuire and development divide Reconstruction and Identity. The Case Study of Agadir’s Jonathan Weaver, Francesco Tonnarelli Earthquake. Vuoti e assestamenti urbani Edoardo Luigi Giulio Bernasconi Claudio Zanirato Da L’Aquila ad Amatrice: strutture urbane e comunità rurali nel dopo sisma Gian-Luigi Bulsei Città fragili: prevenzione, manutenzione, ricostruzione Teresa Cilona 03 Resilienza, circolarità,sostenibilità Introduzione L’analisi qualitativa della vulnerabilità sismica dei centri Giuseppe Mazzeo storici come supporto per la definizione di strategie Introduzione di mitigazione del rischio. Il caso studio dei comuni Michelangelo Savino dell’Unione della Romagna Faentina Multiscalarità e Circolarità. Ferrara: intervenire nei Chiara Circo, Margherita Giuffrè territori della trasformazione Strumenti di finanziamento per la ricostruzione post- Francesco Alberti (Università Politecnica delle Marche) terremoto e postcatastrofe Città ecologica città felice Antonio Coviello, Giovanni Di Trapani Stefano Aragona Architettura prêt-à-porter: la casa su misura Risorse e benefici dall’uso sostenibile del suolo Ennio De Crescenzo, Daniela De Crescenzo Annamaria Bagaini, Francesca Perrone, Samaneh Sadat Verso ricostruzioni finalmente “civili”. Per una critica Nickayin delle “sperimentazioni” statali sulla pelle dei sinistrati Il passato resiliente della città contemporanea Sandro Fabbro Chiara Barbieri Ricostruzione postterremoto e identità nuove. I Verso la pianificazione agricola e alimentare: un’ipotesi cinquant’anni della comunità belicina di sviluppo per le Città del Vino Gallitano Giancarlo , Lotta Francesca, Picone Marco, Paolo Benvenuti Schilleci Filippo Fine della giustizia e crisi della città. I beni comuni Role of Communities in Post-disaster Recovery: Learning per ripartire dai contenuti etico-sociali dell’azione from the Philippines progettuale Ilija Gubic, Hossein Maroufi Giuseppe Caridi Ricostruire camminando: il progetto ViaSalaria Designing the Unpredictable Luca Lazzarini , Guido Benigni Claudia Chirianni Terremoti: il “rischio economico” tra prevenzione e Spazi pubblici resilienti: L'Aquila ricostruzione Quirino Crosta, Donato Di Ludovico Filippo Lucchese, Maurizio Festa, Erika Ghiraldo From Woodland to Botanical Garden: The Krambeck Forest, Brazil Lucas Abranches Cruz, Patricia Menezes Maya Monteiro, Frederico, Braida, Antonio Colchete Filho 2 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue
I progetti d’acqua resilienti in Olanda New Integrated aproach towards Urban Sustainability in Maurizio Francesco Errigo Mexican Cities La progettazione delle aree residuali come obiettivo Martha S. Niño Sulkowska, Auribel Villa Avendaño strategico per la resilient city INTENSSS PA: pianificazione territoriale integrata alla Delia Evangelista sostenibilità energetica e socioeconomica Il riuso e la rifunzionalizzazione delle ferrovie dismesse Maurizio Tira, Alessandro Sgobbo, Chiara Cervigni, per la rigenerazione dei territori Lisa Carollo Emanuele Garda Verso una certificazione dell’esposizione al rischio socio-ambientale di edifici e territori: riflessioni su potenzialità e criticità dell’utilizzo di sistemi di 04 Rigenerazione urbana, beni diffusione dei dati di rischio Denis Grasso culturali, nuovi standard Introduzione Rationality in planning: new anti-fragile perspectives Andrea Arcidiacono, Carolina Giaimo, Michele Talia Giuseppe Las Casas, Beniamino Murgante, Francesco Urban regeneration or degeneration? Demolishment of Scorza İller Bankası building as a representation of modern Visioni comuni: un laboratorio di copianificazione in cultural heritage Cilento Melis Acar, Çağrım Koçer, Bilge İmamoğlu Marco Lauro, Roberto Musumeci, Fabrizio Mangoni di Rigenerare la rigenerazione Santo Stefano, Klarissa Pica Mariella Annese Paesaggio costiero dei Campi Flegrei. Tutela e crescita “Saluzzo città storica e di paesaggio”: la rinascita del economica: governare il mutamento centro storico, politiche per il recupero di un paesaggio Barbara Scalera urbano Città costiere e vulnerabilità climatica: misure, politiche Silvia Beltramo, Paolo Bovo e strumenti per l’adattamento del litorale italiano Crisis and Resumption of Black Sea Kurorts Filippo Magni, Giacomo Magnabosco, Francesco Musco Antonio Bertini, Candida Cuturi Riqualificazione resiliente di spazi pubblici ad elevato Senior Turism as a standart to promote the regeneration rischio di alluvione empty territories: Requalification of architectural and Giuseppe Mazzeo, Floriana Zucaro cultural heritage Design approach and tools to bridging land·sea Ana Bordalo, Sandra Neto interactions. Research by design new tool for spatialize Selective Urban Regeneration Policy: the Case of and explore new transitions University-led Urban Regeneration Alberto Innocenti, Francesco Musco Sofia Borushkina Active mobility and urban resilience: two issues to be Urban rehabilitation within the framework of democratic observed through the neighbourhood decisionmaking in Portugal: Coimbra as a major example Chiara Ortolani José Cabral Dias Ripensare la città. Verso la mobilità sostenibile Fifty Years of Italian Urban Standards. A Regional Domenico Passarelli Overview Città al centro della “rivoluzione circolare”: dalla crisi Ombretta Caldarice nuove opportunità di rinascita Nuovi scenari di rigenerazione urbana: Le ONG nel Gabriella Pultrone contrasto alla sovra-urbanizzazione Strumenti di supporto a territori fragili e vulnerabili: Enrico Dalla Pietà dalla giocosimulazione al Piano di Protezione Civile La città e i suoi Vuoti Paola Rizzi, Alessia Marcia, Barbara Denti, Federico Rosalba De Felice D’Ascanio La valutazione e le prestazioni del Progetto Urbanistico Come aumentare la resilienza di un territorio vulnerabile Federico D’Ascanio, Donato Di Ludovico, Pierluigi al rischio idrogeologico: il coso di Olbia Properzi Paola Rizzi, Simone Utzeri L’arte al Centro Commerciale – Come connettere le Understanding the multiscale dimension of resilience: periferie al Centro Yazd as a key case study Vincenza Ferrara Hosein Roasaei, Cristina Pallini Reuse of built heritage for neighborhood revitalization: Urban agriculture and city governance: importance, A proposal for the Italian Institute ofThessaloniki potential and limitations Katerina Foutaki, Chrysanthi Karakasi, Rafael Soares Simão, Adriana Marques Rossetto Zoi Kokogia special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI |3
Rigenerare la democrazia: oltre il dominio della Tecnologie immersive nei siti di interesse culturale e criminalità misurazione monetaria dei benefici diretti, indiretti ed Galiano Giuseppe indipendenti dall’uso dei fruitori dei Musei, delle Città Community facilities in support of the urban quality. A d’arte e dei Beni culturali methodological proposal Domenico Tirendi Roberto Gerundo, Gabriella Graziuso Metodologie e Strumenti Operativi per la Rigenerazione From A Highway to A Greenway: A Land Use Dilemma or del Porto do Capim, João Pessoa, Paraíba, Brasile a Rebirth of a Place? The case of Northend Park, Rose Federica Tortora, Josè Augusto, Ribeiro da Silveira, Elisabetta Fitzgerald Kennedy Green Way: Boston, MA, USA Romano Israa Hanafi Mahmoud, Bruce Appleyard, Carmelina Thinking and Enlightenmentabout the Design of Tang Bevilacqua Dynasty West Market Museum in Xi’an, China Colonial nostalgia, growth coalitions and urban planning XIAO Li, LIU Kecheng in China Within and Against Urban Regeneration: Kolej as a Locus Andrew Law, Loes Veldpaus of Modern Heritage Strutture generative e frammenti di città Azize Elif Yabac Irmak Yavuz, Ela Ataç Laura Lutzoni, Michele Valentino Conflicts behind the transformation of Kampong Bharu Historic Urban Landscape: un approccio per la (Malaysia): Neo-liberal planning versus context of place rigenerazione delle aree a urbanizzazione diffusa Jannah Zainal Abidin Sara Maldina Exploring informal settlements through the lens of É possibile un approccio organico per i toponimi? Case human mobility: Composing a fine-grained knowledge of study Cava Pace-Roma places. A case-study from the city of Johannesburg Licia Ottavi Fabbrianesi, Sergio Bianchi Marika Miano An Alternative Approach for the Regeneration of Cultural Heritage in Turkey: İzmir History Project Özgün Özçak r, A. Güliz Bilgin Alt nöz, Anna Mignosa 05 Spazi pubblici sostenibili, città Abusivismo urbanistico e rigenerazione urbana sana, felicità urbana Claudia de Biase, Salvatore Losco, Bianca Petrella Introduzione Rigenerare per non dimenticare. Proposta di riuso dell’ex Marichela Sepe complesso industriale Corradini a Napoli Sistema tramviario di Palermo: sicurezza e qualità degli Matilde Plastina spazi pubblici Rigenerazione urbana al plurale. La trasformazione degli Giuseppe Abbate, Ferdinando Corriere scali ferroviari a Milano Vivere urbano sano e desiderabile. Potenzialità dello Laura Pogliani spazio pubblico nella costruzione di nuove relazioni tra Europa mediterranea. Per una strategia di riequilibrio e aspetti sociali e ambientali della città contemporanea di rigenerazione della città contemporanea Francesca Accica , Manuel Torresan Laura Ricci, Chiara Ravagnan Pianificare il non pianificato? Le trasformazioni Urban regeneration and sustainable communities: urbane (durevoli) promosse dalle attività commerciali reflecting on energyrelated roles, attitudes and (temporanee) responsibilities Alessia Allegri Angela Santangelo, Simona Tondelli Felicità e paesaggio culturale: una possibile interazione Strategie di rigenerazione urbana per “aree transurbane Diana Arcamone, Immacolata Caruso , Tiziana Vitolo complesse” a Padova Horizontal Walking Shifting practices and emerging Enrico Redetti, Michelangelo Savino landscapes La Legge della Regione Lazio sulla rigenerazione urbana Farzaneh Bahrami, Bartina Barcelloni Corte e sul recupero edilizio: verso un nuovo equilibrio del Nuovi paesaggi in quota negli interni urbani sistema urbano Oscar Eugenio Bellini, Martino Mocchi Maria Rita Schirru Identità culturale, coscienza dei luoghi, fatti di The consequences of Israeli settlement in the heart of struttura. Per un nuovo rapporto città/campagna e un the ancient city of Hebron nuovo modo di sviluppo Wael Shaheen Micaela Bordin Rigenerare la città spontanea e abusiva: Italia e Spagna Impacts of revitalization of a deteriorated city center Irene Poli, Francesca Rossi Utilizzo delle nuove on local economic development an exploratory study in Pan evo – Serbia Evren Dogan 4 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue
L’infrastruttura dello spazio pubblico: strategie e modelli Reflections on urban management for unravelling the per la qualità dell’abitare urbano complexity Lidia Errante Giovanna Mangialardi City and sport: landscape and public space in scene Nuove tecnologie informatiche per il territorio e Karliane Massari Fonseca, Marcelo Ribeiro Tavares, Lucia pianificazione integrata delle acque a livello locale: un Maria Sá Antunes Costa, Antonio Colchete Filho processo operativo Romantic Places – Urban Spaces Denis Maragno, Vittore Negretto, Francesco Musco Katharina Lehmann, Anuschka Gooss Un WebGIS per la conoscenza di aree transurbane a La città dell’amore Padova Gaetano Giovanni Daniele Manuele Guglielmo Pristeri, Salvatore Pappalardo, Daniele Città della felicità. I quartieri residenziali di Fernand Codato, Federico Gianoli, Massimo De Marchi Pouillon nella periferia parigina Nuovi spazi per la partecipazione online: dal progetto Antonio Nitti CAST il Virtual Urban Center Revitalization of the City of Kukës through Public Spaces Francesco Scorza,Piergiuseppe Pontrandolfi using Tactical Urbanism Principles L’automazione della mobilità e la forma delle città Jona Osmani, Frida Pashako Andrea Spinosa Spazi pubblici e reti sensibili Alessio Pea, Riccardo Porreca Il Mito della pedonalizzazione o le verità della gerarchia 07 Infrastrutture verdi, blu e miste Alfonso Annunziata, Carlo Pisano Infrastrutture e innovazione strategica Playgrounds Roberto Mascarucci Emiliano Romagnoli Through the river landscapes: Lisbon Metropolitan Area, Politiche integrate per le città accessibili Indirizzi e The City of the Tagus Estuary Fixing terms in game orientamenti per una prima ipotesi delle Linee Guida Caterina Anastasia INU Infrastruttura verde e processi di piano. Esperienze di Iginio Rossi integrazione Città in salute: architettura, contesto urbano, terapia Luca Barbarossa Roberto Vanacore, Carla Giordano Città delle due sponde. Traiettorie e approcci per le sfide L’approccio delle capabilities applicato al contesto del nostro tempo urbano. L’importanza dell’ambiente per il benessere Francesca Calace Verde Melania, Raffaele Postiglione Le alberature urbane come capitale naturale: le The influence of art and culture in urban Regeneration: problematiche connesse all’applicazione della legge the case of “Manifesta” Biennial Event 10/2013 in contesti altamente antropizzati Assunta Martone, Marichela Sepe Marina Maura Calandrelli, Antonello Migliozzi Urban Fabrics for Urban Happiness Molteplicità territoriali: il periurbano tiburtino Alcestis P. Rodi Romina D’Ascanio, Anna Laura Palazzo Il Progetto “Le Fabbriche-Giardino di Lama San Giorgio e Lama Giotta: – tra conservazione e sviluppo Nicola Martinelli, Silvana Milella, Vito D’Onghia 06 Metabolismi urbani creativi, social Infrastrutture e rigenerazione urbana. Il Cycling City networks e nuove tecnologie Project di Copenhagen informatiche per il territorio Emilio Faroldi, Maria Pilar Vettori Trasporto pubblico e servizi di comunità. Un modello I cammini storici come sistemi di infrastrutture verdi per collaborativo di smart mobility per le aree interne la valorizzazione territoriale Francesco Alberti (Università degli studi di Firenze) Rosa Anna La Rocca Social revolution: modelli innovativi per la fruizione del Limiti e inevitabilità delle dighe nel territorio-macchina patrimonio culturale nord americano Roberta Falcone, Pierfrancesco Celani Luca Iuorio Tactical Urbanism and the production of the common - Pianificazione integrata di infrastrutture blu e verdi per an approach to emerging urban practices le aree costiere Ana C. C. Farias, André Gonçalves Antonio Acierno, Gianluca Lanzi Sistemi informatici e realtà aumentata negli sviluppi Infrastrutture verdi per nuove “Agricolture Urbanizzate” della rigenerazione urbana di Bellaria Igea Marina Anna Lei Cristian Gori special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI |5
Blue Infrastructure and the Concept of “Ribeira” [The Portuguese idea of harbour-city”] 02 Migliorare la salute migliorando le Sérgio Padrão Fernandes città: nuovi percorsi per l’urbanistica Infrastrutture verdi e perequazione urbanistica nel Introduzione progetto del piano comunale Rosalba D’Onofrio, Elio Trusiani Riccardo Privitera Rigenerazione delle aree pubbliche come opportunità di An Approach to make the Indian Cities Sustainable salute through the Concept of Blue - Green Infrastructure Simona Arletti, Daniele Biagioni Navneet Munoth, Suryawardhan Thakur Promozione della salute e pianificazione del territorio Interventi settoriali o progetto paesistico? Emanuela Bedeschi Carlo Valorani Il ruolo delle comunità locali nell’Healthy Urban La priorità dell’integrazione della rete ecologica nel Planning: Turku e Rotterdam futuri piani urbanistici Chiara Camaioni Salvatore Visone Una nuova declinazione della sostenibilità urbana La proposta di un arco verde latino come infrastruttura per città eque e in salute verde del Mediterraneo M.Federica Ottone, Roberta Cocci Grifoni Emanuela Coppola Quantizzazione del danno ambientale sulla salute degli abitanti in città Mauro Mario Mariani Sessioni speciali Pianificando una città sana: i casi di Londra e Bristol Piera Pellegrino Stanno tutti bene (in città)? Maria Chiara Tosi 01 La geografia della rinascita urbana tra L’approccio dello urban health e l’emergenza della salute efficienza statica e dinamica nei contesti urbani contemporanei Introduzione Concetta M.Vaccaro Stefano de Falco Una nuova governance urbana in nome della salute e del Concepire la governance urbana in ottica di servizio benessere degli abitanti delle città efficiente Rosalba D’Onofrio, Elio Trusiani Stefano de Falco, Federica Ammaturo Lo sport quale variabile principale delle amenities urbane: il caso dello stadio San Paolo di Napoli 03 La ricostruzione come metodo. Cosa Nicola Boemio, Stefano de Falco, Stefano Dello Russo, insegna la storia recente degli eventi Simona Di Costanzo, Giosuè Di Maro, Simona Ferrara, Luca Maddaluno sismici in Italia Introduzione La rinascita delle città attraverso la strategia degli eventi Andrea Gritti, Scira Menoni Stefano de Falco, Monica Mauro Nel Cratere – Riflessioni sulla Ricostruzione Sisma 2016 Il marketing urbano esperienziale ed emozionale: il caso Stefano Boeri, Maria Chiara Pastore del Mediolanum forum di Assago La ricostruzione come metodo. Cosa insegna la storia Rosa Ambrosio, Stefano de Falco, Ludovico D’Aniello, recente degli eventi sismici in Italia Pasquale Galasso, Monica Mauro, Michela Migliaro, Emilia Corradi, Valter Fabietti Giacomo Tavilla, Tania Tufano Emergenza è/e permanenza. Prove d’innovazione Efficienza nei servizi urbani: Il caso del CSBNO – dall’Appennino centromeridionale “Culture Socialità Biblioteche Network” della città Matteo di Venosa, Marco D’Annuntiis metropolitana di Milano From Emergency to Reconstruction: post disaster policies Federica Ammaturo, Stefano de Falco, Lucia Graziano, for sustainable urban development in Chile Katia Federico, Serena Scarano Elizabeth Wagemann, Renato D’Alençon, Margarita Un modello per la geografia della innovazione urbana: La Greene, Roberto Moris, Jorge Gironás, Ricardo Giesen socio economia frattale Le mappe dinamiche della ricostruzione Stefano de Falco, Italo del Gaudio Andrea Gritti, Mario Morrica Ricostruzione post-sisma nel Centro Italia: la sintesi urbanistica tra esigenze sociali, aspetti ambientali e fisici, la prevenzione dei rischi Scira Menoni 6 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue
Il ruolo dei servizi ecosistemici di regolazione in un 04 Nature-based solutions: new eu topic contesto regionale to renature cities Maddalena Floris, Daniela Ruggeri Introduzione Modelling regulation services of green scenarios to Roberto De Lotto support climate adaptation plans. An example of urban The Initial Exploration of Adaptedness in Chinese regeneration in Bari Traditional Settlements Federica Gobattoni, Raffaele Pelorosso, Marco Galli, Wang Xiaofeng, Chen Yi Maria Nicolina Ripa, Antonio Leone Nature-Based Solutions in city planning: the case of Is spatial planning taking advantage of Ecosystem Segrate Municipality (Milan) services? A review of Italian experiences Roberto De Lotto Daniele La Rosa Nature-Based Solution for the redevelopment and A methodological approach to identify a multifunctional enhancing of urban commons green infrastructure at the regional scale. A case study Giulia Esopi from Sardinia, Italy Smart Environment and Nature-Based Solutions Sabrina Lai, Federica Leone Veronica Gazzola L’analisi di Coerenza Esterna Quale Componente Mexican Nature based Solutions for the improvement of del Protocollo Sperimentale per la Redazione del rural communities, within tourism development Regolamento di un’Area Marina Protetta Tiziano Cattaneo, Emanuele Giorgi, Viviana Barquero, Francesca Leccis, Salvatore Pinna Andrea Alicia, Mendez Espitia Territorial specialization in tourism sector as ecosystem Transculturation in Architecture Nature Based Solutions service – the case of Basilicata Region of Contemporay Architectural Practice in Shanghai Francesco Scorza, Federico Amato, Ylenia Fortino, LIU Kan Beniamino Murgante, Giuseppe Las Casas Chinese Vs. European strategies for ecodevelopment of Urban drainage modelling and runoff control: the territories: differences and suggestions potential of Sustainable urban Drainage Systems Cecilia Morelli di Popolo application in land-use planning process Definition and objectives of Nature Based Solutions Viviana Pappalardo Susanna Sturla From urban standards to ecosystem services. An essential Nature-Based Solution to improve urban flexibility and semantic change resilience Marialuce Stanganelli, Carlo Gerundo Elisabetta M. Venco Regenerating standards through ecosystem services Angioletta Voghera, Benedetta Giudice, Francesca Basile 05 Challenges, resistances and opportunities for the inclusion of ecosystem services in urban and regional planning 06 Salute e spazio pubblico nella Introduzione città contemporanea Daniele La Rosa, Antonio Leone, Raffele Pelorosso, Introduzione Corrado Zoppi Pasquale Miano Servizi Ecosistemici e Contesto Locale Forme di vita sana tra natura e artificio. Casi europei e Stefano Aragona americani a confronto The integration of ecological corridors and green Adriana Bernieri infrastructure: a study concerning Sardinia Paesaggio: terapia per la città contemporanea Ignazio Cannas, Corrado Zoppi Vito Cappiello Ecosystem services in urban plans: What is there, and “Curare” la città: nuovi ruoli urbani per gli antichi what is still needed for better decisions ospedali in abbandono Chiara Cortinovis, Davide Geneletti Francesca Coppolino La valutazione dei servizi ecosistemici: una Educare alla salute: gli spazi di relazione e movimento sperimentazione del modello InVEST al territorio dei nella Natura Pubblica Campi Flegrei Isotta Cortesi Antonella Cuccurullo, Pasquale De Toro Paesaggio urbano e salute, tre progetti per un approccio innovativo Marta Crosato special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI |7
Dalle dismissioni di scali e industrie il nuovo spazio Greenery as common ground pubblico di Milano Cristina Mattiucci Stefano Cusatelli Contribution of green spaces to the resilience of cities: Lo spazio pubblico e la salute della città: il caso della mapping spatial (mis)matches of urban ecosystem stazione di Piscinola-Scampia services Veronica De Falco Maria Susana Orta Ortiz , Davide Geneletti Abitare lo spazio aperto. La riconfigurazione dell’habitat Using simulation to design green and efficient urban urbano per la costruzione dell’habitus collettivo configurations Bruna Di Palma Francesco Orsi Paesaggio e salute: il riciclo come tattica per i luoghi A methodology to planning green infrastructure to face rifiutati hydrogeological risks Francesca Fasanino Michele Grimaldi, Isidoro Fasolino Pedestrian mobility and landscape strategies Fabio Manfredi Salute e spazi pubblici nella città contemporanea Tavole rotonde Pasquale Miano Un’infrastruttura per lo sport e il benessere nell’area del complesso San Gennaro dei Poveri a Napoli Maddalena Verrillo 01 Metabolismi creativi oltre l’urbanistica L’ambiente di vita: dal Territorio della Governance Partecipata alla“Città/Paesaggio” 07 METRO-CONFLICTS Rappresentazione e Giorgio Pizziolo governo dei conflitti di area vasta 02 Repair Introduzione ‘Wastescape’ e flussi di rifiuti: materiali innovativi Matteo Puttilli, Valeria Lingua del progetto urbanistico I conflitti di area vasta: geografie, Enrico Formato, Anna Attademo, Libera Amenta rappresentazioni,governance Ricostruzione post-terremoto. Traiettorie preliminari Matteo Puttilli, Valeria Lingua 03 per la rigenerazione urbana nei territori del cratere Opus incertum: il quadro incoerente delle infrastrutture sismico 2016 “strategiche” nell’area metropolitana fiorentina Fabio Bronzini Francesco Alberti (Università degli studi di Firenze) Recenti conflittualità territoriali in atto nell’area vasta 04 EcoFemminismo e sostenibilità ambientale veneziana Elena Mazza Niro Matteo Basso, Laura Fregolent Piccoli centri in prospettiva metropolitana: convergenze o divergenze? Raffaella Fucile La gestione del rischio idrogeologico nell’area vasta: conflitti e vulnerabilità Sara Bonati Le conseguenze dell’Area vasta ex legge 56: spunti dalle esperienze di Toscana e Friuli Venezia Giulia Francesco Dini, Sergio Zilli 08 Greening the city: challenges and opportunities Introduzione Francesco Orsi Nàiade: a project proposal for the exploration of water surfaces for the spatial rethink of urban gardens in urban fabrics Gian Andrea Giacobone 8 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue
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Tellia, La risposta sociale al disastro: il caso del terremoto in Friuli, Studi ricadute territoriali1 di Sociologia, anno XVI, 2, 1978, pp. 236-254 Giulia Barra, Alberto Marzo, Serena • IPCC, 2012: Managing the Risks of Extreme Events and Disasters to Advance Olcuire Climate Change Adaptation. A Special Report of Working Groups I and II of the Intergovernmental Panel on Climate Change [Field, C.B., V. Barros, T.F. Stocker, Genesi della ricerca D. Qin, D.J. Dokken, K.L. Ebi, M.D. Mastrandrea, K.J. Mach, G.-K. Plattner, S.K. Gli eventi sismici che, a partire dal 24 agosto Allen, M. Tignor, and P.M. Midgley (eds.)]. 2016, hanno colpito l’Appennino Centrale Cambridge University Press, Cambridge, coinvolgendo quattro regioni e 140 comuni, UK, and New York, NY, USA, 582 pp. • Davies, Mark, et al. “Climate change hanno da subito innescato una mobilitazio- adaptation, disaster risk reduction and ne solidale sul territorio diffusa e capillare. social protection: complementary roles In questa, un ruolo chiave è stato ricoperto in agriculture and rural growth?.” IDS Working Papers 2009.320 (2009): 01-37. dalle Brigate di Solidarietà Attiva (BSA), una • de Souza Porto, M. F., and C. M. De Freitas. federazione di associazioni ispirata alle so- “Vulnerability and industrial hazards in industrializing countries: an integrative cietà di mutuo soccorso di inizio Novecento approach.” Futures 35.7 (2003): 717-736. venutasi a creare nel 2009 in seguito al sisma • Edgington, D.W., (2010). Reconstructing Kobe: dell’Aquila, che interviene in contesti d’e- The Geography of Crisis and Opportunity. University of British Columbia Press. mergenza promuovendo pratiche di mutua- • Geels, F. W. (2011). The multi-level perspective lismo e autorganizzazione. on sustainability transitions: Responses to Tale quotidiano lavoro di presidio del terri- seven criticisms. Environmental innovation and societal transitions, 1(1), 24-40. torio, e la rete di relazioni di fiducia con gli • Kemp, R., & Loorbach, D. (2003). abitanti che ne è scaturita, hanno consentito Governance for sustainability through alle BSA di avere una posizione di osservazio- transition management. In Open Meeting of Human Dimensions of Global ne privilegiata sulla gestione del post-sisma. Environmental Change Research Community, L’esperienza maturata nei precedenti conte- Montreal, Canada (pp. 16-18). • Irwin, Alan, Peter Simmons, and Gordon sti d’emergenza, inoltre, primo fra tutti quel- Walker. “Faulty environments and risk lo aquilano, ha permesso di constatare sin da reasoning: the local understanding of subito la peculiarità delle politiche messe in industrial hazards.” Environment and planning A 31.7 (1999): 1311-1326. atto in questa gestione, le cui dinamiche si • Mercer, Jessica. “Disaster risk reduction or discostano dalle precedenti. climate change adaptation: Are we reinventing È dalla lettura di queste differenze e dalla the wheel?.” Journal of International Development 22.2 (2010): 247-264. constatazione dell’inedita complessità di • O’Brien, Geoff, et al. “Climate questa situazione, che nasce la volontà change and disaster management.” di avviare una ricerca multidisciplinare, Disasters 30.1 (2006): 64-80. • Roorda, Chris, et al. (2012) “Transition volontaria e militante che interroghi Management in Urban Context.” criticamente il post-sisma nei suoi diversi Guidance manual-collaborative aspetti, mettendo in relazione le conoscenze evaluation version. DRIFT, Erasmus University Rotterdam, Rotterdam. generate dalla pratica mutualistica e dalla • UN/ISDR & UN/OCHA, 2008. Disaster politica attiva con l’approccio della ricerca Preparedness for Effective Response Guidance and Indicator Package for scientifica. Implementing Priority Five of the Hyogo Questa volontà si è concretizzata, nel mese di Framework. United Nations secretariat dicembre 2016, in una call for research a cui of the International Strategy for Disaster Reduction (UN/ISDR) and the United Nations hanno risposto dottorandi, ricercatori e pro- Office for Coordination of Humanitarian fessori universitari provenienti da differen- Affairs (UN/OCHA), Geneva, Switzerland ti ambiti accademici2, dando vita al gruppo • Jan Fagerberg, Staffan Laestadius & Ben R. Martin (2016) The Triple di ricerca collettivo e autogestito Emidio di • Challenge for Europe: The Economy, Climate Treviri. Le tante competenze e i differenti in- Change, and Governance, Challenge, 59:3, teressi messi in campo si sono strutturati in 140 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue
più filoni di ricerca tra loro interconnessi ma zioni Abitative di Emergenza. Le casistiche mativa che ne definisca i termini e le scaden- riassumibili in sei inchieste autonome (Rese- analizzate in un primo momento, infatti, co- ze, e visto l’impianto architettonico spesso arch Network, RN): Salute, Governance, Ter- stituiscono la risposta di istituzioni e abitan- invasivo. ritorio, Rurale, Cultura Materiale, Psicologia ti alla primissima fase, quella che si potrebbe Un aspetto riscontrabile su tutto il cratere è e Comunità. Le metodologie utilizzate sono chiamare “di primo soccorso”. Qui si vive sicuramente il generale clima di sconforto a loro volta di diversa natura, tarate su sen- l’attesa della consegna delle SAE, moduli e sfiducia nei confronti delle istituzioni. La sibilità e formazione dei ricercatori, in una abitativi prefabbricati che ospiteranno i ter- gratitudine verso l’enorme lavoro di sussi- continua integrazione tra approccio quanti- remotati per tutto il periodo della ricostru- diarietà svolto dalle reti del volontariato e tativo e qualitativo. zione, e che costituiscono uno degli attuali del terzo settore è accompagnata da un forte oggetti di analisi del gruppo Territorio. sentimento di rassegnazione. L’impressione Obiettivi e metodologia In un contesto di quasi totale inaccessibili- è che non ci sia un’effettiva aspettativa di L’ipotesi che il gruppo di ricerca intende ve- tà di molte aree e scarsa reperibilità di dati azioni risolutrici da parte delle istituzioni: la rificare è che l’evento catastrofico, in questo ufficiali, l’indagine complessiva ha potuto percezione diffusa è che gli aiuti economici, caso il terremoto, non debba essere conside- contare sul forte radicamento delle BSA sul gestionali e logistici più significativi abbiano rato come il semplice prodotto di una forza territorio, sia per un supporto logistico che avuto origine nel sopracitato terzo settore, esterna dirompente capace di interrompere per una prima rete di contatti utili. nella solidarietà locale o in una logica di au- l’ordine normale delle cose, ma come il risul- Questa rete ha costituito il punto di partenza tonomia gestionale propria delle comunità tato di processi storico-sociali più radicati, per un campionamento ragionato di soggetti rurali. che contribuiscono a sviluppare vulnerabi- interessati e interessanti, sui territori scelti e Anche l’importante mole burocratica che lità (Benadusi, 2015). L’evento catastrofico, in periodi diversi, in un continuo combinar- ha caratterizzato la gestione del sisma sem- in altre parole, può essere visto come esito di si di interviste semi-strutturate e osservazio- bra avere un ruolo nella costruzione della processi di sviluppo asimmetrici che tendo- ne partecipante. L’urgenza e l’attualità della rassegnazione: in contrapposizione a quello no a incrementare e produrre disuguaglian- ricerca, combinate alla forte motivazione dell’Aquila (Erbani, 2010), la fase di emergen- ze e vulnerabilità (Oliver-Smith, 1999). Per degli abitanti del cratere a prenderne parte, za di questo terremoto è stata gestita decen- vulnerabilità s’intende, secondo l’accezione ha fatto sì che i primi soggetti presi in ana- tralizzando significativamente competenze ormai più accreditata all’interno del dibatti- lisi ne indicassero altri, in un procedimento e responsabilità sul territorio, delegando una to nell’ambito della Disaster Research, la ca- di campionamento a valanga che ha via via serie di compiti alle amministrazioni locali. pacità di accedere alle risorse necessarie alla permesso di estendere e consolidare l’analisi. Tale scelta, comprensibile soprattutto vista previsione, al controllo e alla minimizzazio- l’estensione, la varietà e la frammentazione ne degli effetti negativi dell’impatto di una Osservazioni generali sul lavoro di delle situazioni presenti sul cratere, è stata catastrofe (Bullard e Wright, 2006; Hartman campo accompagnata dall’emissione di 39 ordinan- e Squires, 2006; Olori, 2015). Un inquadramento della situazione generale ze e dalla produzione di un bagaglio norma- In questa cornice si muove la ricerca del del cratere all’estate 2017, a quasi un anno tivo imponente e di difficile consultazione. gruppo RN03 Territorio, a vocazione territo- dalla prima scossa, vede ancora una situazio- Il tentativo di garantire la trasparenza delle rialista, che si interroga su quali situazioni ne di estrema precarietà. sopracitate ripartizioni di responsabilità e in abitative si siano generate dalla gestione del Il ritardo nella rimozione delle macerie ren- generale dei processi, ha finito per renderli post sisma, al fine di comprenderne le conse- de ancora difficile l’accesso a molti comuni farraginosi e di difficile controllo per am- guenze sul territorio e su chi lo abita. La ge- colpiti dal sisma, e rallenta significativamen- ministrazioni locali con risorse molto con- stione della fase dell’emergenza, infatti, nel te l’avvio dei lavori di ricostruzione leggera. tenute, come sono ormai tutte quelle delle suo continuo ricalibrarsi via via che l’area La gestione dell’emergenza ha innescato una aree interne. La decentralizzazione, che per colpita è andata aumentando, ha visto met- diaspora che ha riconfigurato gli assetti abi- alcuni versi poteva essere una scelta adegua- tere in campo soluzioni diverse, eterogenee, tativi territoriali, disperdendo intere comu- ta a garantire un rapporto più diretto con la spesso contraddittorie e intempestive. nità sui centri abitati più grandi e sulla costa popolazione, ha creato disomogeneità nella La situazione caotica che ne è conseguita ha adriatica. Il tentativo di restituire la fruibilità gestione delle informazioni innescando in dipanato le alternative possibili dei terremo- di alcuni servizi di base si è esplicitato -e con- alcuni casi interpretazioni differenti delle tati, che tra container, roulotte e alberghi, si tinua a farlo- nella costruzione di una serie medesime ordinanze. sono declinate a seconda della capacità di di strutture temporanee per ospitare scuole, Parallelamente alle suddette dinamiche, che accesso ai capitali relazionali, economici, mense e le attività ristorative e commercia- hanno contribuito alla diffusione di sfiducia culturali dei singoli abitanti. Mappare il caos li precedentemente presenti sull’area. Tali nei confronti delle istituzioni, abbiamo avu- abitativo che è venuto a crearsi, indagarne strutture pongono una serie di questioni le- to modo di rilevare casi di presa in carico di- l’eterogeneità e ricomporre il quadro delle gate al territorio e al suo futuro sviluppo: il retta della situazione emergenziale da parte differenze che ne sta scaturendo sono alcuni loro posizionamento sembra suggerire alcu- degli abitanti stessi, in maniera alternativa tra i principali obiettivi della ricerca. ne delle direzioni privilegiate che prenderà (quando non in aperto contrasto) ai processi Durante i mesi di indagine si è profilata la ricostruzione, e il loro carattere tempora- istituzionali. In alcuni casi ciò è stato dovuto un’ulteriore pista di interesse: le SAE, Solu- neo è solo presunto, in mancanza di una nor- alla necessità di rimanere vicino alle proprie special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI | 141
rismo stagionale delle località balneari come terizzazione turistica: dalla ricerca è emerso San Benedetto del Tronto e Porto d’Ascoli. La come alcuni proprietari abbiano evitato di scelta dell’hotel ha significato l’imposizione accettare terremotati come locatari, temen- di condizioni abitative per diversi aspetti do che per l’inizio della stagione estiva le problematiche (condivisione forzata di spazi SAE non sarebbero state ancora pronte, e e assistenzialismo a tutto tondo - è impossi- dunque presagendo il mancato incremento bile ad esempio scegliere cosa o quando man- di guadagno, o che sarebbe stata interrotta giare), sostenibili solo per un periodo di tem- l’erogazione del contributo, unica garanzia po contenuto, sicuramente non per un anno. di pagamento. Inoltre tale scelta rischia di incentivare le di- In ultimo, il CAS non è vincolato alla stipu- Figura 1- Soluzione Abitativa autoprodotta a Capric- namiche di abbandono del territorio: anche la di un contratto d’affitto. Questo ha fatto sì chia, frazione di Amatrice. – Foto del gruppo Cultura Materiale di Emidio di Trevi se la soluzione degli hotel, in quanto prov- che esso si trasformasse in una forma di soste- visoria, si dovrebbe concludere al momento gno al reddito: chi, in condizioni di maggiore dell’assegnazione delle SAE, alcune testimo- vulnerabilità economica, ha preferito usarlo attività produttive, anche quando queste nianze raccolte sul campo suggeriscono che in tal senso, si è organizzato in sistemazio- non venivano riconosciute, in altri casi con per molti, anche dopo la fuoriuscita dalle ni precarie (case di amici o parenti, talvolta il dichiarato intento di non abbandonare il strutture alberghiere, il trasferimento sulla smembrando il nucleo familiare d’origine, proprio paese e presidiare il territorio. Sono costa potrebbe essere definitivo. roulotte, moduli prefabbricati etc…). Resta da un esempio il caso di Capricchia e Cossito, Questo trend di allontanamento dall’area del notare come il CAS abbia anche permesso le frazioni di Amatrice, in cui successivamente cratere risulta incentivato anche da alcune iniziative di auto-organizzazione a presidio al disastro si è ricomposta una parte della co- controverse scelte legislative5, una fra tutte del territorio citate nel paragrafo precedente. munità, rifiutandosi di abbandonare il terri- l’articolo 14 del Decreto n.8 del 9/11/2017, Per quanto riguarda le attività produttive torio e autorganizzandosi per fronteggiare le che autorizza le regioni a comprare unità legate all’agricoltura e all’allevamento, la difficoltà attraverso la creazione di strutture immobiliari invendute da destinare in ma- Protezione Civile ha previsto per la fase collettive. niera provvisoria ai terremotati, da adibire in emergenziale la fornitura dei MAPRE (Mo- Le istituzioni, anche quando sollecitate in un secondo momento a edilizia residenziale duli Abitativi Prefabbricati d’Emergenza) e tal senso, si sono rifiutate di dare risposte pubblica. Tale provvedimento, virtuoso in la costruzione di stalle temporanee. Queste normative che lasciassero spazio a forme di linea di principio, nella sua applicazione pra- strutture però, oltre ai lunghi tempi di con- autorganizzazione, adducendo motivazioni tica rischia di favorire operazioni speculative segna7, a detta di molti degli allevatori inter- ecologiche e di tutela ambientale ma incenti- da parte dei grandi proprietari dei fabbricati vistati avevano delle caratteristiche tecnico- vando di fatto l’abbandono del territorio. invenduti disseminati sulla costa adriatica. costruttive che presentavano vari problemi Anche il CAS, pensato come misura di sup- per il ricovero degli animali e comunque non I casi studio: le soluzioni per la prima porto economico che avrebbe garantito l’au- idonee ad affrontare i mesi invernali, renden- emergenza tonomia di scelta abitativa ai terremotati, si do in alcuni casi inevitabile l’abbandono del Gli strumenti di gestione dell’emergenza è rivelato per certi versi un ulteriore assecon- bestiame. sono variati in itinere. In una prima fase gli damento delle dinamiche di spopolamento Va sottolineato, inoltre, che una percentuale abitanti hanno potuto scegliere fra due op- delle aree interne appenniniche. Il contri- non trascurabile delle attività rurali presen- zioni: la collocazione in strutture alberghie- buto, che mirava ad essere un’integrazione ti sul cratere non era registrata o comunque re, gran parte delle quali situate sulla costa; il economica al costo di un affitto scelto auto- presentava delle irregolarità formali, dovute CAS, Contributo di Autonoma Sistemazione, nomamente, ha innescato una serie di dina- al loro carattere di autosussistenza. Ciò ha un sostegno economico pensato per permet- miche estremamente significative dal punto comportato l’esclusione dagli aiuti previsti, tere di provvedere autonomamente ad una di vista territoriale. costringendo alcuni ad abbandonare la pro- sistemazione abitativa provvisoria. Entram- Innanzitutto, vista la notevole quantità di pria attività e altri a ripiegare su soluzioni be le soluzioni erano concepite per il breve edifici inagibili sul territorio del cratere6, chi abitative precarie (roulotte, container) per termine, nell’attesa dell’imminente conse- ha effettivamente cercato una sistemazione potervi restare vicino, andando incontro an- gna delle SAE3, le famose “casette” unifami- in affitto lo ha fatto nelle aree limitrofe, spes- che al rischio di ripercussioni legali. liari che dovrebbero permettere di tornare ad so sulla costa. In secondo luogo, dalle perce- Le soluzioni finora esposte sono quelle pre- abitare il cratere in attesa del completamen- zioni di alcune persone intervistate emerge viste per la fase dell’emergenza fin dal primo to della ricostruzione. come il mercato degli affitti delle aree costie- evento sismico. A seguito delle scosse di otto- La soluzione degli hotel, che a marzo 2017 re abbia subìto delle oscillazioni notevoli, le- bre, è stata riproposta l’opzione abitativa dei era ancora la scelta di 8.278 persone4 (il 17% gate all’aumento della domanda da parte di container, scartata in una fase iniziale. Tale della totalità delle persone prese in carico chi aveva avuto accesso al CAS. soluzione, adottata per garantire una siste- dopo il terremoto), ha comportato lo sposta- La difficoltà di trovare un alloggio in affitto mazione temporanea ai cittadini che avesse- mento di intere comunità sulla costa marchi- per gli sfollati è anche dovuta alla natura del ro espresso la volontà di rimanere sul territo- giana, utilizzando le strutture dedicate al tu- mercato immobiliare costiero, a forte carat- rio, si è esclusivamente tradotta in aggregati 142 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue
collettivi, dove la condivisione di spazi mini- to ed il montaggio di soluzioni abitative in proficuo riflettere in “tempo di pace” per ela- mi e servizi di base, e la convivenza forzata emergenza ed i servizi ad essi connessi”. borare delle soluzioni strutturate come si è tra soggetti spesso già vulnerabili, hanno Questa prima gara, indetta nel 2012, che pensato di fare per le SAE. generato situazioni di profondo disagio abi- aveva una base d’asta complessiva di 684 mi- Questa situazione rivela il paradosso insito tativo, come abbiamo potuto riscontrare lioni di euro ed era divisa in tre lotti (Nord- nella denominazione delle SAE: Soluzioni dall’osservazione e dalle interviste effettuate Centro-Sud), è andata tecnicamente deserta. Abitative di Emergenza, dove quest’ultima sul campo. Nell’aprile 2014 ne viene riproposta una se- corrisponde a un periodo non di primo soc- conda edizione, sempre suddivisa in tre lotti corso ma a tutta la fase precedente alla rico- L’Accordo Quadro e la ricerca di una geografici, con una base d’asta di 1 miliardo struzione, che si comincia a prefigura durare soluzione strutturata e 188 milioni di euro. Questa gara è stata ag- per almeno una decina di anni. Si può ipotizzare che per questo sisma l’op- giudicata il 5 agosto 2015 e, a seguito di tutte zione dei container non sia stata presa in le necessarie verifiche, i contratti sono stati Le Soluzioni Abitative di Emergenza. considerazione dall’inizio per la pesante ere- sottoscritti il 25 maggio 2016. Alcune considerazioni dità che tale soluzione ha acquisito nel corso Il risultato del bando è un’unità abitativa Grazie ai sopralluoghi, alle interviste effet- degli ultimi 50 anni di disastri in Italia. Os- unifamiliare che si declina in tre diverse tuate e alle segnalazioni degli abitanti in- servando il susseguirsi delle soluzioni abita- metrature, disposte generalmente a schiera, tercettate dalle BSA, possiamo inoltre con- tive per la prima emergenza relative a questo per un costo di 1075 euro al mq senza con- dividere alcune considerazioni sui moduli periodo, infatti, l’esclusione dei container siderare la realizzazione delle opere di urba- abitativi in questione. Innanzitutto, già nei dalla rosa di soluzioni messe in campo risul- nizzazione, variabile che tende a far lievitare giorni successivi alla consegna, sono stati ta essere l’esito di un progressivo discredito notevolmente il costo delle “casette” 10. La riscontrati alcuni problemi dalle persone di questi ultimi agli occhi dell’opinione pub- struttura dei moduli abitativi è in acciaio, insediatesi, come il sollevamento della pa- blica; convinzione formatasi dopo il loro pri- con tamponamenti e coperture in pannelli vimentazione in laminato, alcuni casi di mo impiego su larga scala, in occasione del isolanti in poliuretano e verande esterne in mancato allaccio delle utenze o l’assenza di terremoto in Irpinia del 19808, e di volta in legno. Il sistema costruttivo previsto non dif- recinzioni nei casi di complessi SAE nei pres- volta andata consolidandosi, fino all’assolu- ferisce dunque da quello generalmente usato si di aree boschive, cosa che sta comportando to rifiuto di tale soluzione. Questo risultato per i container, al netto degli aspetti più de- un pericoloso avvicinamento di cinghiali nei è riassunto dal noto slogan “dalle tende alle corativi e formali. pressi delle abitazioni. Alcuni abitanti han- case”, simbolo della gestione del post-sisma La scelta di indire una gara per la produzio- no espresso inoltre forti perplessità riguardo aquilano del 2009, coordinata da Bertolaso ne delle SAE in una fase di non-emergenza, determinate scelte di localizzazione e confor- sotto il governo Berlusconi. Persino in quella ha avuto certamente l’intento di rendere mazione dei complessi: gli importanti sban- occasione, però, contemporaneamente alla più trasparente il processo di attribuzione camenti, realizzati per risolvere il declivio realizzazione delle new town del progetto dell’appalto. D’altro canto, per come strut- naturale del terreno, preoccupano molto per CASE, si era optato anche per l’adozione dei turato, il bando presenta diverse criticità. In- i possibili smottamenti dovuti alle piogge MAP (Moduli Abitativi Provvisori). La ripro- nanzitutto, riguarda esclusivamente moduli invernali, così come la disposizione di alcuni posizione dei moduli provvisori durante il abitativi destinati alla seconda emergenza: moduli aumenta le difficoltà di accesso dei sisma in Emilia Romagna, questa volta deno- non sono state elaborate quindi direttive (né mezzi per lo sgombero della neve. minati PMAR e PMRR (Prefabbricati Modu- in questo bando né in altra procedura) rela- Dal punto di vista del disegno delle compo- lari Abitativi Rimovibili e Rurali), evidenzia tivamente alla fase immediatamente succes- nenti costruttive, l’impressione avuta è che il riaffermarsi della necessità di una fase di siva all’evento catastrofico, periodo molto la progettazione non abbia tenuto conto di sistemazione temporanea immediata, che delicato sul quale sarebbe invece certamente criteri quali la modularità o una razionale permetta anche di restare sul territorio e pro- scelta dei fili fissi, che avrebbero potuto sia grammare con lungimiranza le scelte legate ridurre i costi di realizzazione, sia migliora- alla fase della ricostruzione. re la possibilità di queste strutture di essere In questa caotica cornice di esperienze pre- smontabili e riutilizzabili, nonostante que- gresse si inserisce il primo progetto di siste- sto non fosse richiesto esplicitamente dal matizzazione della risposta istituzionale bando di gara. all’emergenza, avviato dal governo e dal di- Un’altra criticità rilevabile è legata alla ti- partimento della Protezione Civile nel 2012, pologia adottata, unifamiliare ad un piano, a seguito del sisma emiliano. Tale volontà, la cui ratio urbanistica non è stata in alcun dettata dalla “convinzione che prevenzione modo analizzata o giustificata, e che ha com- significhi anche preparare in tempo di pace portato sicuramente un significativo consu- ciò che servirà ad affrontare le emergenze Figura 2-Soluzione Abitativa d’Emergenza nell’Amatri- mo di suolo (considerando anche le opere di ciano - Foto del gruppo Cultura Materiale di Emidio di future” 9 si è tradotta in una gara europea, ge- Trevi urbanizzazione, per le quali è difficile imma- stita da Consip S.p.A., per la definizione di un ginare una futura rimozione). “Accordo Quadro per la fornitura, il traspor- Altra criticità è legata alle tempistiche: la special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI | 143
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