Una giornata di degustazioni alla Moon Import di Pepi Mongiardino (prima parte, l'aperitivo) - Luciano Pignataro

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Una giornata di degustazioni alla Moon Import di Pepi Mongiardino (prima parte, l'aperitivo) - Luciano Pignataro
Una giornata di degustazioni alla Moon Import di Pepi
Mongiardino (prima parte, l’aperitivo)

La nuova cuvèe Moon di Philipponnat, millesimo 2006

– del Guardiano del Faro –

Una volta l’anno si può fare, con cautela , calma e circospezione. Bisogna alzarsi presto,
partire piano, solo un caffè lungo verso le otto e poi ad acqua fino alle 11 perché poi la
giornata è lunga, qui si va per degustare e non a strabere, ok, però qui con c’è niente
da sputare, questa è roba buona, quindi la sputacchiera rimarrà pressochè asciutta e
assimilare tutto necessità di un autocontrollo costruito col tempo e la passione.

Questa è la mia quarta negli utlimi quattro anni, giusto per un aggiornamento
periodico, piacevole quanto istruttivo.

Questo è il film a scatti della giornata: immagini , commenti, sensazioni rilievi tecnici

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Una giornata di degustazioni alla Moon Import di Pepi Mongiardino (prima parte, l'aperitivo) - Luciano Pignataro
di una intera giornata di degustazione alla Moon Import di Pepi Mongiardino con lui
stesso a comandare le operazioni. Quest’ultimo dettaglio per niente secondario, qui
stiamo parlando di una delle persone che in Italia, più di altre, ha fatto conoscere agli
italiani alcuni tra i migliori vini francesi e distillati di respiro scozzese da ormai una
quarantina d’anni.

Certo, non da solo, ognuno ha i suoi maestri e i suoi mentori, a lui il merito di aver
assorbito tutto da personaggi che gli addetti ai lavori conoscono bene, e di aver portato
avanti con continuità e coerenza la leggenda di quei “pazzi” che negli anni ’60
percorrevano le orribili statali francesi alla ricerca di perle , perle anche ben nascoste,
anche sotto una montagna di letame…

La giornata comincia presto:

L'alba dal Faro . Golfo di Sanremo
Ore 10.00 Busalla , Genova.

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Una giornata di degustazioni alla Moon Import di Pepi Mongiardino (prima parte, l'aperitivo) - Luciano Pignataro
Di più non saprei...
Nessun appunto, andiamo a braccio e vediamo cosa resta in mente, la traccia è quella,
lungo la grande piastrella di gesso salato che congiunge il sottosuolo del nord della
Francia da Reims alla Manica. C’è La Champagne li sopra, il motivo per cui nessuna
bollicina al mondo potrà mai essere uguale ad un buon vino de La Champagne.

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Pepi Mongiardino inizia la "lezione"

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Una giornata di degustazioni alla Moon Import di Pepi Mongiardino (prima parte, l'aperitivo) - Luciano Pignataro
Royale Réserve Non Dosé – Philipponnat –
30-35% Chardonnay, 40-50% Pinot Noir e 15-25% Pinot Meunier. Cuvée Première di uve
Premier e Grand Cru. L’assemblaggio utilizza almeno 25 vini differenti di cui il 25-40%
vini di riserva gestiti in “Solera” per non perdere la freschezza. Maturazione di tre anni
sui lieviti prima del dégorgement.
Colore giallo pallido, spuma fine e persistente. Naso fresco e fine. Palato fruttato,
corposo, lungo.

Sensazioni fresche e pulite, assemblaggio ben riuscito , senza nessun dosaggio e quindi
senza la minima deriva dolce. Eccellente aperitivo .

Royale Réserve – Philipponnat –
30-35% Chardonnay, 40-50% Pinot Noir e 15-25% Pinot Meunier. Cuvée Première di uve

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Una giornata di degustazioni alla Moon Import di Pepi Mongiardino (prima parte, l'aperitivo) - Luciano Pignataro
Premier e Grand Cru. L’assemblaggio utilizza almeno 25 vini differenti di cui il 25-40%
vini di riserva gestiti in “Solera” per non perdere la freschezza. Maturazione di tre anni
sui lieviti prima del dégorgement. Dosage 8 g/l.
Colore giallo pallido, spuma fine e persistente. Naso fresco e fine. Palato fruttato,
corposo, lungo.

Qui il minimo dosaggio già si sente, ma non disturba, serve semplicemente a salire di
complessità. Esempio didattico sul significato di “dosaggio”.

                                                                              Brut – Premier

Cru – Aubry –
20% Chardonnay, 60% Pinot Meunier e 20% Pinot Noir. Invecchiamento: da 18 a 24
mesi sui lieviti. Champagne ottenuto dall’assemblaggio dei tre vitigni tradizionali, situati
nei comuni di Pargny, Jouy-lès-Reims, Villedommage e Coulommes-La-Montagne e
provenienti da tre differenti raccolte. Poco dosato, circa 6 g per litro, il vino esprime
tutta la naturale freschezza degli acini. Degustazione: il profumo offre note ben fruttate
tra la pesca bianca e i lamponi. In bocca la rotondità e gli aromi del Pinot Meunier
rivestono una struttura che resta ferma e tonica. Persistente, deciso è un vino di forte

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personalità.

Altro passaggio didattico, alla ricerca della sensazioni maggioritarie donate dal Pinot
Meunier, che dona morbidezza ed il tipico tono soft di talco. Da non invecchiare, ma da
bere piacevolmente in gioventù.

Blanc de Blancs d’Aÿ – Grand Cru – Millesimato – Gaston Chiquet –
100% Chardonnay. Vigneti situati nel comune Grand Cru di Aÿ, dove si coltiva
normalmente solo Pinot Noir.
Fermentazione alcolica e malolattica realizzata in piccole vasche termoregolate,
stabilizzazione a freddo e filtrazione seguiti da un riposo di 3/4 mesi. Invecchiamento
sui lieviti mediamente per 7 anni, quindi dégorgemente dosage di 8 g/l. Prima di essere
etichettato e commercializzato riposa ancora dai 3 ai 6 mesi.
Colore giallo chiaro, fruttato con aromi di agrumi, morbido al palato con sentori di
agrumi e miele, fine e persistente.

Ecchilo quà il mio amico. La dimostrazione della vittoria incondizionata di un grande
terroir sul vitigno. Lo chardonnay che sa di pinot nero perchè piantato dove dovrebbe
stare un pinot nero. Vino originalissimo nelle annate migliori, qui, nella versione 2004

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soffre un po’ l’annata, i caratteri sono quelli ma meno evidenti del solito, la leggera
sensazione di diluizione non nasconde però mineralità e sapidità vivissima, ottimo con
la focaccia genovese :-)

Grand Blanc – Blanc de Blancs – Millesimato – Philipponnat –
Testa di cuvée di sei grandi vini della Côte des Blancs: Avize, Cramant, Oger, Chouilly,
Vertus, Grauves, con un tocco di Trépail, ottenuti interamente da Chardonnay. Colore
oro con leggeri riflessi verdi. Spuma cremosa, finissima e tenuta eccellente. Naso:
acacia e biancospino. Palato: sapore di nocciola e di agrumi, con leggera sensazione
di brioche.

Si, medesima annata , la 2004, ma il rilievo interessante del cambio di terroir,
leggerezza, freschezza acida in evidenza insieme alla consueta sapidità prorompente.

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“Sablé” è un termine depositato per indicare uno champagne a bassa pressione come il
Crémant, oggi vietato.

Le Nombre d’Or Sablé Blanc des Blancs – Premier Cru – Millesimato – Aubry –
Associazione di tre vitigni bianchi della Champagne, 40% Chardonnay, 30% Petit Meslier
e 30% Arbanne. Naso: siepe fiorita, arancia caramellata e miele, fiori di pesco e
prugnola. Palato: molto fresco e rotondo, bergamotto, miele, violetta.

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Una giornata di degustazioni alla Moon Import di Pepi Mongiardino (prima parte, l'aperitivo) - Luciano Pignataro
Buonissimo, complesso, armonico, originale , persistente, fine, delicato, rotondo. Figlio
di una annata favorevole e uscito alla grande. Da non perdere questo 2005.

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Cumières Brut Nature – Premier Cru – Non Dosé – Georges Laval –
57% Chardonnay, 10% Pinot Meunier e 33% Pinot Noir, provenienti da vecchie vigne.
Affinato in fusti di quercia e conservato in bottiglia almeno tre anni prima
del dégorgement. Bolle fini e numerose. Colore dorato. Naso: fruttato (composte di
frutti bianchi). Palato: generoso, grasso, potente e con un fruttato marcato.

Il passaggio in legno è evidente, le note di nocciola tostata spostano il bouquet in una
direzione diversa. Vino complesso e originale per carattere, da destinare a palati maturi
e consapevoli.

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Cuvée Spéciale Moon Import Extra Brut – Premier Cru – Millesimato – Philipponnat –
2/3 di Pinot Noir e 1/3 di Chardonnay, Premier e Grand Cru dell’annata 2006, morbido e
profumato, ma non privo di potenza, viene vinificato secondo i principi qualitativi della
Maison Philipponnat: vendemmiato a piena maturità, fermentato in legno con malolattica
parzialmente effettuata e dosage moderato, 4 g/l.
Ottima scelta, il vino è già molto buono ora e non potrà che migliorare con il tempo. Grande
stoffa, classe, personalità.

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Cuvée l’Apôtre – Blanc de Blancs – Extra Brut – Léclapart –
Parcella unica, innestata e piantata nel 1946. 100% Chardonnay vinificato in legno.
Burroso, speziato, frutti freschi, agrumi e ottima persistenza.

Ormai un classico del Biodinamico di Trépail, anche questo dedicato ai palati più pronti
all’evenienza di un vino “naturale”.

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Brut Tradition – Grand Cru – Egly Ouriet –
70% Pinot Noir e 30% Chardonnay, di cui circa il 50% con vini di riserva. Vinificazione in
legno per il 20%.
Fermentazione naturale senza lieviti aggiunti, si utilizzano solo lieviti indigeni.
Primo élevage sui lieviti che dura circa un anno senza bruciare le tappe; il vino si
chiarifica lentamente come si faceva 50 anni fa. Messa in bottiglia senza filtraggio nè
collatura. Dosage 3/4 g/l.

La curiosa contro-etichetta in inglese a sottolineare l’ennesima grande prova del
maestro del Pinot Noir d’Ambonnay. Grande vino, come d’abitudine.

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Cuvée de Réserve – Premier Cru – Gaston Chiquet –
30% Chardonnay, 30% Pinot Noir e 40% Pinot Meunier. Vigneti situati nei comuni di
Hautvillers, Dizy e Mareuil-sur-Aÿ. Fermentazione alcolica e malolattica realizzata in
piccole vasche termoregolate, stabilizzazione a freddo e filtrazione seguiti da un riposo
di 4/7 mesi. Invecchiamento sui lieviti per almeno 5 anni,
quindi dégorgement e dosage di 8 g/l. Prima di essere etichettato e commercializzato
riposa ancora dai 3 ai 6 mesi.
Color oro, profumi di frutta secca, fine e persistente.

Ehilà! Ma che bella sorpresa chez Gaston Chiquet. Un vino elaborato periodicamente,
quando le condizioni posso esprimere una complessità ed una pienezza rara.

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Veramente da non perdere anche questa chicca. Da segnalare l’abbandono del tappo
con inserzione di silicone per il ritorno al sughero, in assemblaggio ricomposto a prova
di muffe.

Cuvée 1522 – Grand Cru – Extra Brut – Millesimato – Philipponnat –
Philipponnat ha creato la Cuvée 1522 per commemorare l’anno in cui la famiglia si
stabilì ad Aÿ. Pura Testa di cuvée di Pinot Noir d’Aÿ 60% e Chardonnay di Oger 40%.
Vinificato in modo tradizionale, senza l’uso di legno, una parte minore non subisce la
fermentazione malolattica. Ampia e acidula all’inizio, questa cuvée si presta a
meravigliare grazie ad un basso dosaggio, con solo 4 o 5 grammi di zucchero per litro.
Colore oro tenue, brillante, dai leggeri riflessi ambrati. La spuma è viva, fine e rapida.
Naso: note di fiori di biancospino e d’acacia e leggere nuances di prugna e uva matura,
miste a fico fresco. Palato: attacco molto fresco. La bocca ben strutturata e
armoniosamente sviluppata esprime una succulenza di pesca bianca ben matura,

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fruttata e morbida, poi evolve verso il fico e la mandorla. Sul finale un limpido ed
eclatante tocco di limone la prolunga indefinitamente.

Qui c’è tutto, annata compresa, la felice 2002. Più di così solo Clos de Goisses…

Blanc de Blanc – Extra Brut – Ulysse Collin –
100% Chardonnay vinificato in legno.
La fermentazione alcolica avviene con lieviti indigeni e dura dai 3 ai 6 mesi. Il vino non
subisce collatura, nè filtraggio, il passaggio a freddo avviene naturalmente in inverno e
una volta imbottigliato trascorre 24 mesi in cantina (sur lattes).

L’allievo di Selosse impegnato con buoni risultati sul terreno del suo mentore. Vino
molto complesso, anche complicato, ha bisogno di qualche decina di minuti per
distendersi e darsi con virile piacere. Pour le client averti ! Curiosamente meglio della
versione millesimata 2005.

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E sospendiamo qui la lezione, pausa pranzo, non ho mai partecipato ad una lezione di
nessuna associazione di sommelier su questo tema ma dubito fortemente che un bagno
di cultura e di umiltà come questo sia regolarmente proposto.

– Fine prima parte, l’aperitivo –

GDF

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