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Magazine per il Destination Marketing in Alto Adige ottobre / novembre / dicembre 2012 In caso di mancato recapito restituire al CPO di Bolzano - Spedizione in A.B. – 70% NE/BZ, Tassa Pagata/Taxe Perçue tutti in rete appassionatamente L’economia punta sempre più su scambio e collaborazione
Network: Comunicazione 2012 La dichiarazione fatta tempo fa da Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook, po- trebbe essere letta come un fosco presagio: “Una volta si viveva in campagna, poi nelle città e da oggi in rete!” Ciò non toglie che questa frase illustri alla perfezione l’epocale mutamento in atto nelle nostre abitudini di vita e di comunicazione. Pos- siamo prendercela con l’appiattimento, la diminuzione e l’abbrutimento della co- 42.095 municazione. Ma osservando con attenzione, in tutto questo possiamo notare un denominatore comune: la voglia di interazione. Il web ha regalato al soggetto sociale “uomo” solo un nuovo strumento, ancorché rivoluzionario. L’uomo sta imparando a usarlo, barcamenandosi tra progresso for- zato, mancanza di tempo e difesa della libertà personale. Alla fine imparerà a usar- lo in maniera proficua, con o senza Facebook. La “Rete”, sia che nasca nelle piazze volontari facenti capo a 1.954 organizzazioni altoatesine di paese o sui social network, procura la struttura necessaria a soddisfare la voglia di interazione. Nella sfera privata questo hardware è impreziosito da valori certificati come l’amore o l’amicizia; nella vita lavorativa invece è talvolta sospettato dell’intento recondito di trarre profitto grazie a conoscenze e combriccole. Ma non è di questo sistema che vogliamo parlare, bensì di quell’irrinunciabile meccanismo che è insito nel positivo sviluppo della società: l’interazione tra le parti in causa, che si basa su co- municazione, scambio e consenso passando sopra le nostre differenze. I network sono solo una piattaforma: alla comunicazione dobbiamo pensarci noi. Ulrich Stofner, direttore BLS » Le top 3: 12.900 pompieri in 306 corpi di vigili del fuoco volontari 10.700 coristi in 423 cori 9.500 musicisti in 211 bande musicali Le attività a titolo onorifico sono tuttavia in calo costante: dal 1999 a oggi il numero delle organizzazioni e dei volontari si è praticamente dimezzato. (Fonte: Numero di volontari calcolato in base ai dati riportati dalla pubblicazione "Rapporto sul volontariato in Alto Adige", Provincia autonoma di Bolzano 2011) ottobre, novembre, dicembre 2012 | M 3
TO! UI G R AT Sommario I I-F W À V IT NO N D O copertina: Network MARKETING UN M O 8 Tutti in rete appassionatamente 26 Pronti per un mondo digitale L'Alto Adige non ha mai avuto così tante reti "trasversali" La strategia sul web di SMG e la necessità di mettere come oggi. Facciamo il punto della situazione. a disposizione dei turisti connessioni veloci e gratuite. ! 15 Cooperativa è bello 29 Avanti STEP by STEP C E LT E Mentre la crisi finanziaria attanaglia aziende grandi e Il management condiviso del territorio da parte dei DI S piccole, questa forma societaria gode di ottima salute. comuni altoatesini diventerà presto realtà. 16 Il potere del passaparola 34 Clima speciale, qualità speciale L'esperto di e-commerce Björn Schäfers spiega perché In Val Martello ben quattro tipi di confetture si possono chi vuole vendere deve cercare di fare rete con i clienti. fregiare del marchio di qualità Alto Adige. 18 La forza della rete Panoramica sui network e sulle cooperazioni economi- che che hanno avuto successo in Alto Adige. 20 Quattro aziende, una soluzione Ecco come 4 ditte concorrenti sono riuscite a creare uno standard che semplifica la vita agli albergatori. 24 Nel 2013 fibra ottica in 116 comuni Rubriche A breve tutto il territorio altoatesino potrà disporre di una connessione veloce. Ecco progetto e costi. 6 mailbox 7 made in alto adige 22 uno sguardo oltre i confini 25 l'opinione 32 menti 36 nell'occhio dei media 38 mercato BLS – Business Location Alto Adige Spa, Passaggio Duomo 15, 39100 Bolzano EOS – Organizzazione Export Alto Adige, via Alto Adige 60, 39100 Bolzano SMG – Alto Adige Marketing Scpa, piazza della Parrocchia 11, 39100 Bolzano TIS – innovation park, via Siemens 19, 39100 Bolzano 20twenty | Via G.-Galilei 20, 39100 Bolzano | info@twenty-bz.it | www.twenty-bz.it Direttore responsabile: Reinhold Marsoner | Caporedattrice: Barbara Prugger | Redazione: Antonia Contato, Maria C. De Paoli, Bettina König, Hartwig Mumelter, GRATIS | LUN - GIO 08.00 - 22.00 | VEN - SAB 08.00 - 23.00 | Seguici su Facebook Eva Pichler, Gabriela Zeitler Plattner | Coordinamento: Ruth Torggler | Traduzioni: Paolo Florio | Layout: succus. Comunicazione Srl | Design Consult: Arne Kluge | Fotografie: Frieder Blickle, Alex Filz, Andreas Grieger, Lukas Nagler, Othmar Seehauser/Ca'de Bezzi, Shutterstock | Illustrazioni: Anna Godeassi | Infografiche: Philipp Aukenthaler | Prestampa: typoplus Srl, via Bolzano 57, 39057 Frangarto | Stampa: Karo Druck, Pillhof 25, 39057 Frangarto | Per non ricevere più questa ri- vista è sufficiente inviare una mail specificando il proprio indirizzo a m@suedtirol.info | Registrazione presso il Tribunale di Bolzano n. 7/2005 del 9 maggio 2005 4 m | ottobre, novembre, dicembre 2012 ottobre, novembre, dicembre 2012 | M 5
ma ilbox MA D E I N a lto a di g e sulenti del lavoro e società di selezione del personale. Sono altresì benvenute tutte quelle figure in grado di fornire as- sistenza alle imprese. Questa rete è uno strumento prezioso per le aziende ma anche per gli stessi specialisti, che han- no l’opportunità di acquisire nuovi clienti. I fornitori di servizi possono la sc h eda Progetto: Regiograno iscriversi on line nel database della BLS senza alcun costo. Partner ������������������������������������������������������������ agricoltori, mugnai e www.bls.info/rete-specialisti panificatori con TIS, EOS, SBB e Laimburg Particolarità ������������������������������������������� innovazione & tradizione Export a portata di mouse Mission������������rilanciare la coltivazione di cereali in Alto Adige Un clic, un contatto Dal 2016 tutti i prodotti alimentari dovranno avere l'etichetta con i valori nutrizionali EXPORT. È stato da poco messo on line, a “Grano locale per un pane locale”: ecco il motto del progetto disposizione di tutti gli interessati, il pilota varato da TIS, Bauernbund (Unione Agricoltori) e Centro portale degli esportatori altoatesini, una di sperimentazione Laimburg. Il progetto Regiograno vuole ri- etichette sincere alberghiere, si svolgerà – il 23 ottobre – banca dati che permette di cercare azien- dare nuovo slancio alla coltivazione cerealicola in Alto Adige, Un’applicazione calcola le calorie nell’ambito di Fiera Hotel 2012. de e persone specifiche ma anche cate- mettendo in rete agricoltori, mugnai e panettieri. La segale ed Il workshop è un’occasione di contat- gorie di prodotti e mercati in cui si inten- il farro coltivati diventano pane, che viene poi immesso sul Innovazione. Quanti grassi, proteine to con i tour operator ai fini di una pos- de esportare. Il portale consente alle mercato. La catena del valore aggiunto prevede che ognuno e carboidrati sono contenuti in un ali- sibile collaborazione, ed ecco che Fiera aziende registrate di ottenere visibilità abbia il suo tornaconto: i contadini inviano il raccolto in un mu- mento? E qual è la tolleranza dei suoi Hotel si propone come cornice presso potenziali clienti di tutto il mon- lino altoatesino, che esamina la qualità dei cereali, li pulisce, li ingredienti? Tutte queste infor- ideale, in quanto parallelamente do, allacciare contatti e creare sinergie. macina e infine li smista a 34 panificatori. Questi garantiscono mazioni sono contenute nelle al work-shop gli alberga- La banca dati è una piattaforma per l’e- che applicheranno da subito dei prezzi equi, cosicché già da tabelle dei valori nutrizionali tori potranno informar- sterno, ma funge anche da importante questo autunno la segale ed il farro nostrani diventeranno au- che andranno applicate si sulle ultime novità canale di comunicazione per le aziende tentico pane locale. www.tis.bz.it/regiograno sulle nuove etichette dei nel settore alberghiero. registrate. Ad oggi risultano iscritte al prodotti alimentari. Se Novità di quest’anno: portale 120 ditte altoatesine; la registra- oggi sono le aziende pro- oltre a 30 tour opera- zione è gratuita e richiede appena qual- duttrici a decidere se met- tor provenienti dai che minuto. tere le tabelle o meno, dal mercati di riferimen- www.export.bz.it (gzp) 2016 questo sarà obbliga- to di Alto Adige Mar- torio. Nell’intento di evita- keting, per la prima volta re, soprattutto alle piccole saranno presenti alcuni player turistici aziende, costose analisi di laboratorio o russi. Quest’anno le iscrizioni al work- complicati calcoli dei valori nutrizionali, shop si accettano solo on line, tramite il l’Unione commercio e servizi (hds), il link sottostante e fino al 5 ottobre. TIS e la Camera di Commercio di Bolza- www.smg.bz.it/it/workshop2012 no hanno sviluppato un’apposita appli- cazione web che funziona così: panifici, La rete degli specialisti macellerie & co. inseriscono i dati relati- Esperti a portata di clic vi agli ingredienti ed al processo di pro- duzione dei loro alimenti, dopodiché il location. Consulenti aziendali, socie- programma calcola i valori nutrizionali tà di selezione del personale, notai e e fornisce tutte le informazioni necessa- quant’altro: un’azienda che sia attiva in rie per un’etichettatura a norma di legge Alto Adige, o lo voglia essere, ha bisogno e soprattutto veritiera. di partner competenti e affidabili nei www.tis.bz.it/alimentari/projekte settori più svariati. Per rispondere a questa esigenza BLS sta allestendo una Workshop alto adige 2012 banca dati dei fornitori di servizi altoa- La cornice ideale per fare rete tesini, una rete di specialisti in quegli ambiti professionali che vengono con- marketing. Per la prima volta nella sultati più spesso: notai, avvocati, archi- sua storia il Workshop Alto Adige, la tetti, ingegneri, agenti immobiliari, Una banca dati per chi è già esportatore e per borsa per operatori turistici e strutture commercialisti e revisori contabili, con- chi vuole diventarlo 6 m | ottobre, novembre, dicembre 2012
cop erti n a : net wo r k | Tutti in rete tutti in rete Il mondo non è mai stato così connesso come oggi. Tra San Francisco e Vladivostok, tra Capo Nord e Città del Capo ci sono più di 2 miliardi di persone on line, e una su tre ha un account su Facebook. Il networ- king però non è un’esclusiva della Rete delle reti, ma è un fenomeno che si sta sempre più diffondendo tra le aziende. Testo: Maria Cristina DePaoli Illustrazioni: Anna Godeassi cora 10 anni fa navigare in Internet si- gnificava soprattutto accedere ad una massa illimitata di informazioni, “poi la gente ha capito che poteva dare sfogo alla propria creatività e lasciare tracce sul web”, afferma lo psicologo e consu- lente aziendale tedesco Peter Kruse. E adesso la Rete offre loro l’opportunità di unirsi dando vita a grandi movimenti, come insegna la “primavera araba”. Ma il trend attuale non si limita certo alla N politica, bensì abbraccia tutti i settori ella primavera del 2011, massiccia e convinta, tanto che la noti- della vita sociale, dai consumi quotidia- quando centinaia di miglia- zia della sua ricandidatura alla Casa ni alla salute, dal tempo libero all’istru- ia di arabi scesero in strada Bianca è stata data un anno e mezzo fa zione personale. E se gli analisti già par- per dimostrare, già allora si con un video diffuso in rete: un tributo lano di una fase di “Sturm und Drang” parlò della “rivoluzione di Facebook”. al popolo di Internet molto apprezzato degli utenti del web, Peter Kruse si spin- Malgrado la censura e la repressione le dai suoi “amici” del web. Che non sono ge oltre: a suo parere i social network masse riuscirono infatti a tenersi in pochi: in un periodo relativamente bre- sono un attacco alle regole stabilite del contatto tramite i social media, tanto ve Obama ha infatti collezionato la bel- potere, in grado di provocare un radicale che il ruolo determinante giocato dal lezza di 28 milioni di “mi piace” sulla mutamento della società. web nella “primavera araba” è stato per- sua pagina Facebook. E sembra proprio che Peter Kruse ab- sino oggetto di studi. bia ragione. Mai come oggi in effetti lo Ma grazie a Facebook, Youtube e Uno sviluppo fulmineo scambio di prodotti e servizi ed il movi- Twitter non solo è possibile far cadere le mento di idee e informazioni sono stati dittature, ma si possono anche vincere Dal Cairo a Washington, da Pechino – così grandi. Mai come oggi sul web si cer- elezioni democratiche. Basti pensare al dove nella primavera scorsa sono stati ca, si consiglia, si testa, si valuta, si critica 2008, quando Barack Obama utilizzò in arrestati 1.065 dissidenti del web – a Pa- e si dibatte. Tenendo anche presente che maniera vincente i nuovi mezzi di comu- rigi, dove la Prèmiere Dame Valérie i player tradizionali sono sempre più nicazione inaugurando di fatto la “poli- Trierweiler si è affidata a Twitter per messi da parte, giacché una parte delle tica 2.0”. In quell’occasione Facebook & umiliare pubblicamente Ségolène Royal, transazioni e delle comunicazioni avvie- Co. non servirono solo a reclutare fans e l’ex compagna del primo ministro fran- ne in modalità “Peer-to-Peer”, ovvero volontari, ma permisero a Obama di rac- cese François Hollande: oggi la Rete del- senza intermediari. Persino gli avvocati cogliere la maggior parte delle offerte. le reti è molto di più che un semplice devono confrontarsi con la concorrenza Quattro anni dopo il presidente ameri- salotto dove si scambiano quattro chiac- on line di “Check my case”, una piattafor- cano ha puntato nuovamente su una chiere tra amici. Il rapporto degli utenti ma di consulenza legale in lingua tedesca campagna web in maniera ancora più con il web è cambiato radicalmente. An- che si basa sulle conoscenze della » 8 m | ottobre, novembre, dicembre 2012 ottobre, novembre, dicembre 2012 | M 9
cop erti n a : net wo r k | Tutti in rete so di comunicazione ad una ricetta culi- qualcosa su Internet arrivano subito re- C’è comunque da dire che molte colla- I tav o l i c h e Gli incontri si tengono con cadenza regolare e fungono da piatta- naria: per prima cosa bisogna trovare gli azioni a raffica. E tutti si aspettano una borazioni si esauriscono o non produco- funzionano forma per scambiare idee e informazioni, creare sinergie e – nel ingredienti giusti, e solo dopo si può pas- risposta altrettanto immediata”. no gli effetti sperati. I motivi principali migliore dei casi – sviluppare progetti concreti. “Per la museumo- sare alla preparazione vera e propria del- dei fallimenti sono da ricercare, secon- La museumobil Card, che permette l’ingresso in 80 strutture mu- bil Card è andata proprio così”, informa Gabriele Crepaz (sviluppo la pietanza. Aziende in rete do Theurl, in un management non all’al- seali altoatesine e l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico, è il più di prodotto SMG), curatrice del tavolo culturale. “Tanti musei si Il processo di apprendimento è lun- tezza e nelle eccessive aspettative di suc- significativo risultato di un’iniziativa tramite la quale Alto Adige sono rivolti a noi pregandoci di elaborare nuove strategie di go: ci sono tante grandi aziende che la- Per un’azienda oggi è praticamente im- cesso. “Molte aziende vanno in cerca di Marketing intende mettere in rete i player più impor- marketing per l’offerta museale. Noi abbiamo girato la vorano da oltre 10 anni con i social me- possibile fare a meno del bottone “mi cooperazioni solo quando le cose vanno tanti della provincia e fare un salto di qualità nello richiesta agli esperti del tavolo culturale e assieme a dia ma solo ora stanno raccogliendo i piace” sul proprio sito (vedere al propo- male. Ma le collaborazioni non possono sviluppo di prodotto. L’idea di partenza è quella loro abbiamo sviluppato l’idea di una card unica frutti. Attualmente Raimund Mollen- sito l’intervista a Björn Schäfers a pagina fare miracoli, e inoltre devono essere dei tavoli strategici, ai quali siedono regolar- per musei e trasporti pubblici”. hauer fornisce consulenza a 16 imprese 17). Il contatto continuo con i clienti è preparate con estrema cura”. Secondo mente soggetti affini. Nel progetto è stata infine coinvolta la ripar- del Tirolo e dell’Alto Adige che hanno diventato un obbligo, al pari dei busi- Theurl ogni azienda dovrebbe innanzi- Ai tavoli tematici organizzati da Alto Adige tizione Mobilità della Provincia. “La Card esiste partecipato ad un concorso di idee ness network che vengono ritenuti ele- tutto chiedersi se vuole veramente colla- Marketing (SMG), al momento dedicati a cultu- da 3 anni; dal 2010 è stata integrata alle carte sull’impiego dei social media. “In que- menti fondamentali per il successo. borare, e poi conoscere alla perfezione i ra, architettura e sostenibilità, siedono opera- per ospiti già esistenti e i risultati sono decisa- sta occasione abbiamo potuto constata- “Un buon lavoro di rete permette di propri punti di forza e di debolezza. Ma tori del turismo ed esponenti dei rispettivi set- mente buoni: nel 2011 sono state vendute quasi re che molte aziende hanno paura di aumentare il fatturato, generare utili e non basta, deve esserci il giusto feeling: tori. Giusto per citare alcuni dei 28 esperti: ai ta- 12.000 Card e sono state attivate 150.000 carte sbagliare”, afferma Michaela Kozanovic, migliorare l’immagine”, sostiene il con- “Per un’impresa trovare il partner ideale voli di cultura e architettura siede il direttore della integrate per ospiti”, informa Crepaz, che conclude responsabile di progetto presso il TIS sulente d’impresa germanico Hermann è difficile quasi come trovare la persona Ripartizione provinciale Beni culturali Leo Andergas- riportando i risultati emersi da un workshop concepi- innovation park. Molte imprese peral- Scherer. E Theresia Theurl, docente di giusta da sposare”. sen, al tavolo della cultura partecipa Carlo Azzolini, presi- to durante un tavolo culturale e dedicato al rapporto tra tro non hanno ancora capito quanto Economia all’Università Guglielmina di dente della Fondazione degli architetti dell’Alto Adige, ed al tavolo cultura e turismo: “È apparso chiaro a tutti che in Alto Adige turi- tempo debbano investire nella comuni- Münster dove è anche direttrice dell’Isti- Il buon management della sostenibilità siede Harald Reiterer, direttore dell’Ökoinstitut. smo e cultura vogliono collaborare in maniera ancora più intensa”. cazione con i propri amici e clienti. “In tuto per la cooperazione, conferma: “Il passato si metteva un articolo o un an- contesto sta cambiando, e le imprese Il concetto è condiviso dal docente uni- nuncio sul giornale, ma non rispondeva collaborano sempre più tra di loro per versitario bolzanino Dominik Matt, di- quasi nessuno. Oggi, appena si posta ovviare ai loro limiti aziendali”. rettore del Fraunhofer Innovation Engi- Community. E alla fine sono proprio gli fatto erano – e lo sono ancora – delle co- giunta che i consumatori comunicano utenti a decidere se un determinato caso munità i cui membri sono legati uno tra di loro e le aziende parlano con i loro ha delle chances di successo davanti al all’altro. È altresì innegabile che non c’è clienti. Con il risultato, secondo Pardel- giudice. I giuristi germanici non sono mai stata una rete così vasta come oggi, ler, che si sono create situazioni assolu- stati a guardare e, tramite portali come anche perché Internet ha reso tutto più tamente nuove e interessanti. www.frag-einen-anwalt.de, cercano di re- semplice e più veloce permettendo ai di- “L’azienda ormai non si chiede più se perire clienti utilizzando lo stesso mezzo versi livelli di entrare in contatto. usare i social media, ma come usarli”, che gliene sta portando via parecchi. “In passato ci si limitava a cooperare spiega il consulente aziendale tedesco all’interno di un unico livello o settore, Raimund Mollenhauer. Ogni settore e Nuove situazioni che era sempre lo stesso”, afferma Han- ogni azienda hanno un proprio target, e nes Pardeller dell’azienda bolzanina non è semplice individuare il canale di I gruppi peraltro sono sempre esistiti. Frinzer (vedere articolo a pagina 19). Gli comunicazione più giusto. Tant’è che in Basti pensare a corporazioni e leghe, artigiani comunicavano con gli artigiani, alcuni casi il consulente consiglia persi- confraternite e club, associazioni e con- gli studenti con altri studenti, i notabili no di rinunciare a Facebook e di collegar- federazioni ma anche logge massoniche del posto con i loro pari e così via. Certo si alla Community creando un blog o un e semplici gruppi di amici al bar, che di questo capita ancora oggi, però con l’ag- forum. Mollenhauer paragona il proces- 10 m | ottobre, novembre, dicembre 2012 ottobre, novembre, dicembre 2012 | M 11
coperti n a : n et wo rk | Tutti in rete neering Center (IEC): “Oggigiorno pro- dell’Alto Adige. La cooperazione, nata sono in diretta concorrenza. Spesso per prio le piccole-medie imprese non nel 2010 grazie al supporto del cluster loro è difficile persino parlare a terzi del- possono fare a meno delle cooperazioni, Alpine Wellbeing del TIS innovation le loro idee, figuriamoci tentare di coin- e di fatto questo avviene spesso nella ge- park, ha consentito finora di creare un volgere qualcuno in un progetto”. stione operativa corrente”. sito comune, discutere degli standard di Il timore più diffuso è quello di perde- Nessun’azienda insomma nasce sola: qualità, progettare un logo e realizzare re know how e ci si preoccupa per la po- “Basti pensare alla produzione, dove si è tabelle esplicative, scambiarsi esperien- tenziale conflittualità che sta dietro ad sempre legati a determinate partner- ze e fare comunicazione congiunta. “An- ogni cooperazione. “Per di più gli altoate- ship”. Ma i contatti sono importanti so- che se – commenta la responsabile del sini fanno molta fatica a dare fiducia a prattutto quando un’azienda si espone a TIS, Bettina Schmid – non è sempre stato qualcuno”, sostiene Irmgard Lantschner, grandi rischi, “come nei settori ricerca e facile, proprio a causa delle forti diffe- direttrice dell’Ufficio innovazione, tutela C o n t r at t i d i re t e : I contratti di rete sono anche vantaggiosi dal punto di vista fi- sviluppo. Anche se proprio qui sono in renze tra le strutture aderenti”. della proprietà industriale e sviluppo l a c o o p er a z i o ne fa c i l i tata scale, e la normativa del 2009 lascia inoltre molta libertà nella tanti ad andare per la propria strada”. d’impresa della Camera di Commercio di stesura del contratto. Gli unici vincoli da rispettare sono la chia- Matt però sa anche che le reti funzio- La paura della concorrenza Bolzano. E questo rappresenta un proble- La collaborazione aumenta la competitività e la capacità di inno- ra definizione degli obiettivi che gli aderenti intendono perse- nano bene solo quando sono state fissa- ma, in quanto alla base di ogni collabora- vazione di un’impresa. Ne è convinto anche il legislatore italiano guire e le modalità di valutazione dei risultati, nonché i pro- te delle regole chiare ed è stato stabilito Theresia Theurl opera una distinzione zione ci deve essere la fiducia reciproca. che nel 2009 ha introdotto i cosiddetti contratti di rete, un nuo- grammi e gli obblighi concordati tra i membri. Il documento un obiettivo comune, “fermo restando tra cooperazioni all’interno dello stesso vo strumento che si differenzia alquanto dalle tradizionali forme deve altresì indicare come si può essere ammessi alla rete e che all’interno di una collaborazione ambito e tra aziende di settori diversi. Le reti trasversali di collaborazione. come vengono prese le decisioni all’interno della coope- ogni partner dovrebbe individuare un “Quando la collaborazione avviene tra “Esistono varie possibilità di cooperazione tra razione. I contratti devono altresì essere pubblicati vantaggio personale, che non deve ne- aziende concorrenti, i timori sono molto “In Alto Adige nell'ambito privato le reti imprese”, spiega Irmgard Lantschner, direttrice nel registro delle imprese della Camera di Com- cessariamente coincidere esclusiva- più elevati e i soggetti sono più diffidenti. funzionano alla grande, in questo sia- dell’Ufficio innovazione, tutela della proprietà mercio presso cui è iscritta ciascuna impresa mente con un immediato utile azienda- Per far sì che la cosa funzioni è allora in- mo campioni del mondo”, dice Chri- industriale e sviluppo d’impresa della Camera partecipante. le”. E proprio nell’ottica di una visione dispensabile un management eccellen- stian Höller del TIS innovation park. di Commercio di Bolzano. “Spesso però le mo- A tutt’oggi questo nuovo strumento è stato nel lungo periodo, le reti hanno bisogno te e delle regole ancora più severe”. “Basti solo pensare alle tante società e dalità di collaborazione sono troppo vaghe e pressoché ignorato dalle imprese locali, “in di una guida forte, affidata se possibile L'affermazione di Theresia Theurl associazioni diffuse in maniera capilla- pertanto poco efficaci. Oppure si sceglie di fon- quanto gli altoatesini fanno generalmente fatica ad un’autorità neutrale. Qualcuno do- porta ad affrontare uno degli aspetti re sul territorio”. dare subito una nuova azienda, cosa che però a collaborare”, suppone Lantschner, che aggiun- vrebbe fungere da moderatore e richie- cruciali della discussione. Questo per- In campo economico invece questa comporta nuove incombenze che scoraggiano gli ge: “Ma anche perché, come sempre, mancano le dere le prestazioni pattuite nel momen- ché, quando si parla dell’economia alto- mentalità non è ancora riuscita a farsi imprenditori”. Lantschner si riferisce nello specifico necessarie informazioni e conoscenze”. Ecco allora to in cui le imprese operano a pieno regi- atesina e della sua capacità di fare net- strada. Anche per questo motivo Höller al surplus di burocrazia ed ai relativi costi, ma anche al che si è dovuto attendere fino allo scorso giugno per me. “Attualmente il Fraunhofer Institut work, inevitabilmente entra in gioco spezza una lancia per le cosiddette reti non facile approccio ai vari sistemi di finanziamento: “Questo vedere nascere, grazie al supporto di Assoimprenditori Alto sta curando con successo una coopera- una certa paura del nuovo. Le aziende trasversali, che mettono assieme azien- avviene soprattutto quando la cooperazione riguarda aziende che Adige e del cluster “Legno & Tecnica” del Tis Innovation Park, il zione tra 12 imprese locali, di differenti nostrane, soprattutto quelle meno de provenienti da settori diversi: “Si for- operano in regioni diverse”. primo e finora unico contratto di rete. A siglarlo sono state die- settori e dimensioni”. strutturate, continuano ad essere al- ma un gruppo di lavoro che provvede ad I contratti di rete rappresentano quindi una buona alternati- ci aziende del settore del legno con sede in Alto Adige e Trenti- E dimensioni diverse hanno anche le quanto refrattarie alla cooperazione. “E elaborare un tema, definire una catena va. “Si tratta di un consorzio regolato da contratto che prevede, tra no, alle quali si è aggiunta un’impresa di Piacenza. Tutte le ditte 12 strutture ricettive – la loro offerta spa- questo si può anche capire – afferma di valore aggiunto, assegnare i compiti e le altre cose, la possibilità di accantonare gli utili portati a nuovo di sono specializzate nella produzione di travi in massello, la cui zia dall’hotel a 4 stelle all’agriturismo – Bettina Schmidt – poiché proprio le pic- stabilire le misure da prendere”. In Alto tutti i partecipanti in un fondo destinato alla copertura delle spese qualità tecnica può essere migliorata solo attraverso una comu- che si sono consorziate per far rinascere cole imprese operano quasi esclusiva- Adige ad esempio, presso il TIS innova- comuni”, spiega Irmgard Lantschner. ne attività di ricerca. la “Badlkultur” (cultura termo-balneare) mente sul mercato locale e pertanto tion park, è nato il “Gruppo di lavoro fac- 12 m | ottobre, novembre, dicembre 2012 ottobre, novembre, dicembre 2012 | M 13
cop erti n a : net wo r k | Tutti in rete co p ertin a : n et wo rk | Cooperazione Cooperativa è bello. In presenza di grandi cambiamenti sociali, le cooperative hanno storicamente sempre conosciuto un periodo di prosperità. E se oggi sono nuovamente in auge, lo devono ai valori che riescono a trasmettere alla gente. ciate di edifici”, che vede operare siner- che prima ci sembravano senza uscita”. nel solo alto adige si contano 900 le ritrovare la qualità di vita che era anda- in maniera tale che non devono imme- gicamente costruttori, installatori, pro- Per Steger è di vitale importanza che nel- cooperative con oltre centomila soci. In ta persa, creare nuovi posti di lavoro e diatamente ricorrere ad un sostegno gettisti, committenti e centri di ricerca. le collaborazioni ci sia un continuo tra- Europa le cifre parlano di 300.000 orga- soddisfare i reali bisogni della società. esterno. “Ci si aiuta da soli o si collabo- Sempre nella nostra provincia nel sferimento di conoscenze e di informa- nismi con quasi 140 milioni di soci. E il Per Giuliano Poletti i motivi del co- ra con altri, prendendosi quindi delle 2008 è stato fondato il network “Lea- zioni “di ogni genere. Questo perché trend è positivo, dice con convinzione stante successo delle cooperative sono responsabilità. E oggigiorno questo è ders”, con 22 imprese locali attive in anche un semplice scambio di vedute o Theresa Theurl, direttrice dell’ufficio da ricercare in quei valori sempre più molto importante”. vari settori. In totale hanno 4.500 colla- l'ascolto di altri imprenditori per me può per la cooperazione dell’Università di apprezzati dalla gente come la sostenibi- Theresa Theurl è sicura che negli boratori ed un giro d’affari annuo che si essere un arricchimento”. Münster. Questo perché, storicamente, lità, la longevità e la regionalità. Aggiun- anni a venire le cooperative acquisiran- aggira sul miliardo e mezzo di euro. Per Qualche difficoltà in più Steger la la cooperazione è sempre stata partico- ge Theresa Theurl: “Le cooperative non no ulteriori quote di mercato. E Giuliano essere ammessi in questa rete d’impre- vede nella collaborazione con i diretti larmente forte nei periodi di grandi cam- possono accedere ai mercati della finan- Poletti assicura: “Laddove hanno fallito sa bisogna sottostare a criteri molto se- concorrenti: “Ci sono risultati solo quan- biamenti economici e sociali. za e questo significa giocoforza che esse Stato e mercato, ce la possono fare le co- veri e versare una quota annuale. La to il partner scelto è di pari peso e i pos- “Quando lo Stato non riesce più ad aiu- devono crescere con le proprie forze, ov- operative”. Il presidente nazionale di particolarità di “Leaders” è che sono gli sibili vantaggi sono altrettanto consi- tare i suoi abitanti e questi non ce la fan- vero operando bene sul territorio o ap- Legacoop però lancia anche un appello imprenditori stessi a mettersi in rete, stenti. Perché la lealtà bisogna anche no ad andare avanti da soli, allora nasco- portando nuovo capitale societario. Ed è al suo settore: “Potremmo tranquilla- mentre il TIS innovation park ha il com- potersela permettere”. no le alleanze”, spiega Theurl. E in tempi proprio questo che rende le cooperative mente continuare ad accontentarci di pito di organizzare e moderare. “Una di crisi torna ad assumere grande impor- forti e indipendenti”. posizioni di nicchia. Invece, se lo voglia- volta all’anno è prevista una riunione Quelli che ce l'hanno fatta tanza anche uno dei principi basilari del La docente universitaria e ricerca- mo, possiamo anche affrontare le grandi plenaria a porte chiuse, mentre tutti gli mondo cooperativo: “una testa, un voto”. trice di Münster definisce le cooperati- tematiche e modificare radicalmente lo altri contatti vengono effettuati a L’adesione a “Leaders” ha fatto fare co- “Chi si sente insicuro ed ha paura del fu- ve “il capitalismo buono” o addirittura stato delle cose”. quattr’occhi, ovvero tra i vari imprendi- noscenza, tra gli altri, anche a Christine turo non è molto contento che qualcuno le “colonne dell’economia di mercato”. Insomma a 150 anni di distanza dal- tori”. Tutto questo ha prodotto fino ad Müller, amministratore delegato della decida al posto suo, e preferisce prende- Nelle cooperative non comandano ano- la sua nascita, attribuibile a Friedrich oggi 26 cooperazioni estremamente in- ditta bolzanina Glas Müller, e Winfried re in mano il proprio futuro”. Anche per nimi investitori ma soci con nome e Wilhelm Raiffeisen ed Hermann Schulze- teressanti, “e anche la politica sta se- Felderer, ad dell’azienda Ecorecycling di questo motivo negli ultimi due anni il cognome; esse devono operare per il Delitzsch, il pensiero cooperativo appare guendo con attenzione questo net- Marlengo. Müller cercava un impianto numero delle cooperative è aumentato bene degli aderenti e sono strutturate più attuale che mai. (mdp) work”, informa Christian Höller: nello di depurazione delle acque, Felderer ave- non solo in Germania, ma anche in altri scorso luglio infatti c’è stato un primo va la giusta soluzione tecnologica. Ora, Paesi. “Tra l’altro – informa Theurl – la incontro con il presidente della Giunta grazie al nuovo impianto, Müller non crescita non ha riguardato i settori tradi- provinciale Luis Durnwalder. solo risparmia acqua in fase di produzio- zionali come agricoltura, credito ed edi- ne, ma può persino riutilizzare l’acqua lizia, bensì il comparto sanitario, quello Fare rete con convinzione reflua depurata. energetico, l’assistenza e la cura nonché Una storia a lieto fine che anche Giu- le infrastrutture, ovvero tutti settori at- Enrico Steger, imprenditore di Gais, è liano Poletti, presidente di Legacoop, tualmente in forte mutamento”. uno dei leader di “Leaders”. E il patron ama raccontare. Là dove aziende e perso- della Zirkonzahn è anche un convinto ne si incontrano, dove tutti lavorano ad Cooperazione a prova di crisi sostenitore delle rete, “in quanto – so- un obiettivo comune, non possono che stiene – se io non conosco nessuno, e nascere cose buone. “Come dimostra Non è quindi un caso che il 2012 sia stato nessuno mi conosce, non si va da nessu- quella cooperativa piemontese che con dichiarato dall’Onu anno internazionale na parte”. Una filosofia che viene appli- 20 collaboratori – per la maggior parte della cooperazione, “che proprio nei pe- cata alla lettera in azienda. “Noi espor- casi sociali – produce pannelli isolanti riodi di crisi rappresenta la forma societa- tiamo molto negli States, anche perché con sughero riciclato. O ancora come gli ria più sicura”, spiega Giuliano Poletti, laggiù sono riuscito a creare un solido abitanti di quel paesino in provincia di presidente nazionale di Legacoop. “Men- network che raggruppa le università più Reggio Emilia che, dopo una frana disa- tre negli ultimi anni la crisi finanziaria ha importanti del paese”, racconta Steger, strosa, non sono scappati ma hanno de- messo in ginocchio imprese grandi e pic- che comunque anche in patria ha una ciso di prendere il destino nelle proprie cole, su tutto il territorio italiano non ab- rete di ottimi rapporti, in particolare mani. E oggi là c’è una cooperativa con 5 biamo registrato né chiusure di coopera- con i fornitori. dipendenti che gestisce un negozietto, tive né tagli di personale”. “Proprio grazie alla cooperazione sia- un bar e un ristorante”. Al contrario: in parecchi casi proprio mo riusciti a risolvere alcune situazioni Anche questo è networking. grazie alla cooperazione è stato possibi- Alto Adige: piccola provincia, tante cooperative 14 m | ottobre, novembre, dicembre 2012 ottobre, novembre, dicembre 2012 | M 15
cop erti n a : net wo r k | L'intervista Il potere del passaparola. Con 5 milioni di prodotti e 10.000 marche, smatch.com è la più grande piattaforma mondiale nel segmento moda, casa e lifestyle. L’ad Björn Schäfers “Se è un amico spiega come le imprese possono guadagnarci mettendo in rete i clienti. a consigliarci, Chi è o dei venditori. Questo processo non si Ormai Internet non è solo uno strumento siamo disposti a spendere di più.” può fermare ed anzi per me rappresen- di ricerca, ma sempre più una fonte di ispi- ta una chance per le aziende: se si dà razione. Come e in che misura i social media Björn Schäfers ha iniziato a mettere a ascolto ai clienti e li si coinvolge, si possono mutare le abitudini di acquisto? frutto il suo talento per l’e-commerce possono imparare tante cose da loro. Oltre all’influenza dei social network Björn Schäfers, esperto di e-commerce presso ricardo.de, dove già nel 1998 si è Nel migliore dei casi sono gli stessi sulle nostre decisioni d’acquisto, vedo confrontato con lo shopping on line. clienti a premiare l’azienda, nel mo- ancora enormi potenzialità in fatto di Dopo un periodo alla facoltà di scienze mento in cui raccontano ad altri le pro- ispirazione. Questo vale soprattutto per dell’Università di Kiel, nel 2004 è passa- prie esperienze positive facendo così quei prodotti strettamente legati al gu- to al gruppo tedesco Otto, dove ha fatto pubblicità gratuita. sto personale come la moda, la casa o il velocemente carriera fino a diventare lifestyle. Negli ultimi 15 anni il com- amministratore del gruppo shopping24, Con www.smatch.com state dimostrando mercio on line ha puntato più che altro al quale appartiene anche smatch.com. che con una diversa mentalità imprendito- a soddisfare i bisogni. Poco o nulla si è Schäfers è autore di libri sull’e-commer- riale è possibile utilizzare al meglio la rete fatto invece per risvegliare i bisogni o ce ed ha ottenuto svariati riconoscimenti dei clienti e fare un bel po’ di quattrini. generare acquisti d’impulso, e questo con i suoi progetti. C’è però anche da dire che la sua azienda per vari motivi tra cui l’assenza fino a fa parte del gruppo Otto: ecco, che possi- poco tempo fa dei social network. Oggi bilità ha una PMI di reggere il mercato? invece le cose stanno cambiando. Ma le Stiamo vivendo in un periodo di connes- Anche shopping24 internet group, al aziende devono ancora imparare tanto sione totale. Ma le reti ed il pensare in quale fa capo la piattaforma smatch. in fatto di ispirazione sul web. rete sono sempre esistiti: cos’è cambiato com, è di fatto una piccola-media im- quindi rispetto al passato? presa. Noi abbiamo solo 30 collaborato- Ma come può un’azienda orientarsi in Grazie a Internet il networking è molto ri e operiamo in maniera indipendente questa giungla di continui cambiamenti? più facile e veloce. E i nostri network all’interno del gruppo Otto. Anche noi Innanzitutto concentrandosi in misu- personali sono di conseguenza diventa- eravamo coscienti di essere di fronte ad ra maggiore sull’essenza del prodotto ti parecchio più grandi. Ciò ha compor- un nuovo concetto imprenditoriale. Pe- o del servizio. La qualità, quando è tato in concreto che gli strati sociali si raltro altri casi hanno dimostrato che buona, parla da sola. Se poi diamo al mescolano sempre di più mentre i con- per avere successo nel web non è neces- consumatore la possibilità di condivi- fini nazionali diventano ogni giorno più sario essere grandi aziende. L’elevata dere questa esperienza positiva con labili. E se osserviamo i siti aziendali, trasparenza di Internet, combinata alle gli amici, ecco che abbiamo già getta- possiamo notare come le imprese siano potenzialità dei network, fa sì che alla to le basi. Capita spesso che Internet da una parte in rete con altre imprese fine siano i prodotti di qualità ad emer- modifichi la tradizionale catena del qualcosa, mettiamo sulla bilancia il questi motivi ritengo che le aziende matore acquistava su Internet princi- ma dall'altra lo siano soprattutto con i gere, non foss’altro perché sono i clienti valore aggiunto di un settore, per cui prodotto e il prezzo. Talvolta senza ne- dovrebbe aprirsi ai social network, a palmente libri, musica e – qualche clienti, per avere il massimo feedback stessi a consigliarli tramite il passaparo- bisogna confrontarsi seriamente con anche accorgercene, e nei periodi di patto però che dispongano di prodotti tempo dopo – i viaggi. Questa situazio- possibile e far sì che il loro processo di la. I prodotti ed i servizi scadenti invece questo fenomeno e adeguare le pro- ristagno economico forse diamo un o servizi di qualità. ne ha generato grandi pressioni sulle sviluppo sia da subito orientato alla sono destinati ad essere ben presto pe- prie strategie. È così peraltro che na- peso maggiore al prezzo. librerie e sulle agenzie turistiche tradi- soddisfazione della clientela. nalizzati, perché le notizie viaggiano in scono in continuazione nuove possi- Ma cosa mi ha spinto a fare quella di- Questi nuovi sviluppi riguardano tutti zionali, tant’è che le attività di com- fretta e rimangono per sempre nel web. bilità di business che senza Internet chiarazione? Il fatto che quando ci fi- i settori? O ci sono particolari fasce o mercio fisso sono man mano diminui- Il consulente d’impresa tedesco Peter Internet premia insomma quelle realtà non potrebbero mai esistere, in quan- diamo dei consigli di altri utenti, sia- ambiti che ne risentono maggiormente te. Poi è arrivata l’elettronica, e non Kruse parla di un inesorabile spostamen- che possiedono la flessibilità sufficiente to ad esempio risulterebbero troppo mo disposti a pagare un prezzo più l'influsso? parlo solo di MediaMarkt & Saturn, to di forza dall’offerta alla domanda. Lei per reagire e adattarsi, in maniera rapi- dispendiose. alto. Questo è dimostrato da vari studi Tutto ciò di cui abbiamo discusso fi- mentre oggi sono i negozi di calzature condivide questa analisi? da, ai continui cambiamenti che avven- ma anche dalle analisi condotte da nora è indipendente dal campo di atti- a subire la concorrenza di grandi play- Certamente. E i primi sintomi li stia- gono nei comportamenti di comunica- Lei una volta ha detto: la qualità diven- www.smatch.com, tramite le quali ab- vità. Va da sé che il tempo di afferma- er come Zalando, mirapodo & Co. mo già vedendo. Basti pensare ai tanti zione e di acquisto. terà sempre più importante, il prezzo di biamo constatato che le probabilità di zione delle tendenze varia a seconda Nei prossimi anni toccherà al segmen- clienti che spesso ne sanno più dei ne- Diversa a mio avviso è la situazione del meno. Questa teoria è ancora attuale in acquisto aumentano se il consiglio ar- del settore. Se pensiamo ad esempio al to dei mobili, per il quale già oggi esi- gozianti, perché prima si sono infor- commercio fisso. La gente compra sem- un periodo di crisi? riva da un social network. Nello stesso commercio, dipende da quanto tempo stono piattaforme trasversali d’acqui- mati per bene su Internet. Nel web tra pre più sui siti di shopping on line, ma In linea generale sì, perché ritengo tempo cala il numero dei resi, ovvero il le aziende di una determinata catego- sto e motori di ricerca che consentono l’altro le esperienze e le valutazioni de- c'è anche da dire che una forte presenza che la qualità sia comunque vincente consumatore si tiene comunque un ria merceologica vendono on line e da al cliente di guardarsi attorno rapida- gli altri consumatori vengono ritenute su Internet serve anche a portare nuova grazie alla sua trasparenza. Ciò non to- prodotto se questo gli è stato consi- come sono state accolte dalla clientela. mente. Nessun settore insomma potrà più attendibili di quelle dei produttori clientela in negozio. glie che tutti noi, prima di acquistare gliato da un conoscente. Anche per Alla fine degli anni Novanta il consu- sfuggire a questa tendenza. 16 m | ottobre, novembre, dicembre 2012 ottobre, novembre, dicembre 2012 | M 17
tit eerti cop l n a : NETWo R K | Le aziende La Batzenbräu di Bolzano fa parte del consorzio che riunisce otto birrifici artigianali dell'Alto Adige Il fatto che queste piccole aziende (la pro- Vini Alto Adige. A questo proposito Gli scienziati del web Frinzer sta già pensando alla prossima duzione di ogni birrificio va dai 600 ai 700 Zanotti sottolinea l’importanza di un creatura. “Il nostro nuovo prodotto si ettolitri l’anno) siano di fatto potenziali organo centrale e indipendente che co- In realtà non fanno parte di nessuna chiama “Smeedia” ed è una piattafor- concorrenti sul mercato locale, non sem- ordina tutte le iniziative e amministra rete d’impresa, in compenso aiutano ma che riporta direttamente sul pro- bra disturbare i membri. “Anche perché il budget. “Questo organo è ga- le altre aziende a vederci chia- prio sito i contenuti di vari social net- – spiega Bettina Schmid del Cluster Ali- rante nei confronti dei pro- ro nel mondo dei social work”. Con questa app sarà però possi- mentaris – i birrifici artigianali hanno duttori ma anche verso network: stiamo parlan- bile anche il contrario: Smeedia infatti solitamente una sola licenza per la vendi- la mano pubblica, che do dei 4 scienziati del sarà in grado di inoltrare news e offerte ta all’interno della propria birreria e ol- mette a disposizione web (come loro stes- dal sito web ai fans. E c’è un ulteriore tretutto le loro birre non sono pastorizza- la metà dei fondi”. si amano definirsi) vantaggio: “I social media sono uno te, per cui non c’è il rischio che finiscano Vini Alto Adige am- bolzanini Hannes strumento altamente democratico, per- una accanto all’altra nei supermercati”. ministra ogni anno Pardeller, Alex Plat- ché l’ultima notizia va sempre al primo Bisogna poi dire che le otto birrerie sono 2,2 milioni di euro: ter, Christoph Ra- posto e si piazza davanti alle altre. Pro- disseminate su tutto il territorio provin- “1,1 milioni - conclu- bensteiner e Patrick prio questo fattore però può essere pro- ciale, tanto che si potrebbe persino par- de Zanotti - li mettono Frendo. Nel 2011 Par- blematico per ditte o alberghi grandi lare di una piccola “Strada della Birra”. I le cantine, 800.000 euro deller ha fondato la so- che hanno varie pagine di fans, in quan- problemi invece sono rappresentati dal- arrivano dalla Provincia e i cietà Frinzer, il primo pro- to diventa difficile catturare l’attenzio- le grandi marche e dal fatto che “per i rimanenti 300.000 dalla UE”. getto è stato un’applicazione ne”, spiega Pardeller, che dopo la lau- produttori di birra non è facile farsi nota- per iPhone ed è stato subito un suc- rea in Economia ha frequentato un Ma- re in una terra a vocazione vinicola come Edifici a basso consumo cesso: “Con quella app – racconta Han- ster in Net-Economy. l’Alto Adige, c’è bisogno di una determi- nes Pardeller – abbiamo partecipato ad L’applicazione “Smeedia” permet- La forza nata forza di penetrazione. E questo ren- Da una parte cinquanta aziende artigia- un concorso di Telecom Italia e l’abbia- terà di sbrogliare la grande matassa di de il gruppo unito”, conclude Schmid. ne altoatesine, dall’altra tredici uffici di mo vinto. L’applicazione è un aggregato- informazioni e di organizzarle: “Le cri- progettazione di altre regioni italiane e re di social media: basta un clic e con il tiche andranno direttamente nella car- Consorzio Vini Alto Adige della Svizzera. “E in mezzo ci siamo noi proprio account si accede a Facebook, tella delle critiche, le domande nelle della rete. Il Consorzio Vini Alto Adige è il classico esempio di cooperazione. Di particolare c’è che, tra alti e bassi, periodi di stasi e a coordinare il tutto”, spiega Gottlieb Meraner del consorzio Costruttori Ca- saclima Südtirol (CCS). Secondo Meraner il successo di que- LinkedIn e Twitter”. Nel frattempo “Stroodle” (questo il nome scelto per la fortunata applicazio- ne) è stata adattata anche per il web, e domande, le risposte nelle risposte e le news nelle news. In questo modo il ri- schio di farsi sfuggire una comunicazio- ne viene fortemente ridotto ”. (mdp) Gli uni sono alleati nella cooperazione, gli altri offrono ripartenze, esiste da oltre 30 anni. “E sto giovane network, nato tre anni fa, è soluzioni per mettersi in rete: in Alto Adige sono sempre questo con un prodotto come il vino, per dovuto principalmente proprio a que- il quale l’identificazione con il produtto- sto doppio binario. “Molte cooperazio- più gli esempi di aziende che approfittano del networking. re è notoriamente forte”, afferma Hel- ni commettono l’errore di concentrarsi muth Zanotti, responsabile del settore esclusivamente sulla produzione. Inve- “Vino” all’interno di EOS (Organizzazio- ce in un momento di crisi come quello ne Export Alto Adige). attuale sono proprio i nostri partner Prendiamo le mele: nel migliore dei esterni a farci andare avanti. Sono infat- IL NUMERO DI IDEE E INIZIATIVE è ampio “Non ho dubbi: l’unione fa la forza. casi il consumatore acquista a seconda ti loro a procurarsi gli incarichi ed a cu- e articolato, come dimostrano gli esem- Abbiamo addirittura accarezzato l’ipo- della zona di coltivazione, altrimenti è rare i contatti con i clienti, cosicché gli pi che vi proponiamo in queste pagine. tesi di una coltivazione comune del solo una questione di varietà del frutto. artigiani locali possono concentrarsi luppolo con l’aiuto del Centro provin- “Chi si intende di vino invece, sceglie sul prodotto”. Gli otto birrifici artigianali ciale Laimburg”, svela Schifferegger. sempre anche in base alla cantina che lo Il consorzio si è specializzato in edi- Tutto nasce due anni fa, quando 8 bir- produce. Fare pubblicità al vino altoate- fici a basso consumo energetico di ogni L'allenza dei birrifici artigianali. “Ci in- rifici artigianali decidono di mettersi sino significa quindi trovare il giusto tipo, dalla singola abitazione al condo- contriamo una volta ogni due mesi e in rete con l’assistenza del Cluster Ali- equilibrio tra le esigenze dell’intero set- minio, dalla struttura alberghiera al discutiamo praticamente di tutto: dalle mentaris del Tis innovation park. Gli tore e i legittimi interessi dei singoli pro- capannone industriale, ma sempre esperienze agli acquisti, dalle tendenze otto produttori hanno realizzato un duttori”. Anche per questo una collabo- chiavi in mano. alle iniziative pubblicitarie”. Dall’estate sito web comune, “un flyer e – informa razione così lunga è degna di apprezza- Il management del consorzio fa del 2010 Hubert Schifferegger fa parte, Hubert Schifferegger – entro quest’an- mento. Zanotti è altresì convinto che capo a Meraner ed altri due collabora- con la sua Birreria Rienzbräu, dell’asso- no contiamo di pubblicare un libro che “da soli i vignaioli altoatesini non sareb- tori: “Senza una gestione rigorosa, un ciazione dei birrifici sudtirolesi. E il suo parla della cultura della birra in Alto bero mai arrivati così lontano”, e pertan- network di questo genere sarebbe solo giudizio è oltremodo positivo. Adige e di noi”. to in questo successo c’è lo zampino di un salto nel buio”. L'applicazione Stroodle tiene aggiornato l'utente sui contenuti dei social media 18 m | ottobre, novembre, dicembre 2012 ottobre, novembre, dicembre 2012 | M 19
cop erti n a : NETWo R K | AlpineBits Aziende diverse, un obiettivo comune: da sinistra Stefano Tosolini/Altea Software, Christian Peer/Peer internet solutions e Reinhold Sieder/SiMedia 4 aziende, 1 soluzione le realtà è di unirsi per sviluppare assie- me nuove soluzioni”. Il concetto è riba- dito da Christian Peer: “Nel lungo pe- portali dell’Alto Adige, i quali per il futuro si augurano di realizzare lo standard uffi- ciale dell’Alto Adige per le prenotazioni C’era una volta la concorrenza: oggi alcune aziende altoatesine di IT, con un po’ di coraggio, riodo sopravvivranno quelle aziende on line. Al momento il gruppo sta lavo- che sapranno aprirsi anche ad aziende rando a nuovi prodotti partendo dallo tanta pazienza e una grande dose di fiducia, hanno sviluppato lo standard AlpineBits. concorrenti. Chi si chiude non fa che standard attuale, il quale è a sua volta sog- Per gli alberghi questo significa immettere i dati una sola volta e apparire su più portali. costruire barriere”. getto ad estensioni. “Aspettate ancora un Lo standard AlpineBits è al momento po’ e poi arriveranno altre news dal turi- sostenuto dai più importanti gestori di smo alpino on line”, sorride Peer. (ep) G ià dal 2005 abbiamo avviato ting Factory e altre aziende. Tutte sono quando dico che da tempo stavamo cer- “AlpineBits è uno standard aperto e im- gli incontri con aziende che attive nel settore dei portali turistici e cando una soluzione semplice che ci plementabile”, afferma Patrick Ohne- operano nello stesso nostro nell’e-Tourism, e sono pertanto concor- consentisse di unificare in un unico wein, responsabile del Free Software settore”, racconta Christian renti tra di loro. standard la grande quantità di siti turi- Center del TIS, che aggiunge: “Nel lungo Peer, fondatore di Peer internet solu- “Alcuni nostri clienti albergatori ci stici. Aggiornare ogni portale con offer- periodo gli standard aperti rappresenta- tions, azienda di Appiano che da sola hanno chiesto di trovare la soluzione ad te, last minute, pacchetti e prezzi ri- no la soluzione migliore, se non si vuole gestisce 11 portali turistici. “I primi in- uno specifico problema”, racconta Peer. chiede moltissimo tempo e l’errore è soccombere davanti ai global player”. contri – ammette Peer – non furono Ed eccola qui la soluzione partorita dal sempre in agguato”. Qui entra in gioco la teoria “Long Tail” molto fruttuosi, anche se questo non gruppo di lavoro: AlpineBits è uno stan- Grazie ad AlpineBits, adesso questi (coda lunga), la quale sostiene che significa assolutamente che siano stati dard aperto per la trasmissione dei dati, dati possono essere gestiti in maniera nell’era di Internet l’attenzione è quanto inutili”. Al contrario: in tutti questi anni che consente agli alberghi di gestire in centralizzata ed inseriti una sola volta: mai frammentata: immaginiamo che un le aziende hanno avuto modo di cono- maniera centralizzata le prenotazioni e poi sarà il sistema stesso, tramite l’inter- prodotto di grande successo sia come un scersi e, cosa ancora più importante, si le offerte sui portali turistici. faccia AlpineBits, a riversarli su tutti i siti enorme animale al quale cresce una è creato un rapporto di fiducia. “Se non In Alto Adige esistono numerosi por- in cui è presente l’albergo. coda lunghissima fatta di prodotti di nic- c’è la fiducia il networking non serve a tali turistici utilizzati dalle strutture ri- chia, la cui somma però può anche bat- nulla”, sottolinea Peer. Per fare qualco- cettive locali. “La scelta è molto ampia, L'unione fa la forza tere il grande prodotto. Nel caso specifi- sa di buono insomma ci vuole tempo… e di solito un albergo è presente con- co l’animale grande è l’oligopolio globa- e fiducia. temporaneamente su più siti per assicu- “Ad ogni modo non abbiamo inventato le che regna sul mercato turistico on line, Questo qualcosa di buono si chiama rarsi maggiore visibilità”, dice Peer. C’è nulla”, chiarisce Peer. In buona sostan- mentre le nicchie sono i piccoli portali AlpineBits ed è nato dalla collaborazione però un problema: la manutenzione, za si è trattato di prendere le tecnologie delle aziende altoatesine, che crescono tra le aziende di IT. I primi ad aderire a l’assistenza e l’aggiornamento dei dati esistenti, semplificarle ed integrarle e assieme tramite AlpineBits. questa rete sono stati Stefano Tosolini di su tutti i portali è quanto mai impegna- quindi mettere a disposizione il pro- “Oligopoli come Google o booking. Altea Software, Christian Peer di Peer in- tivo per gli albergatori. dotto finale. La difficoltà quindi non è com sono concorrenti pericolosi per ternet solutions e Reinhold Sieder di Si- “Penso di interpretare il pensiero di stata tanto di natura tecnica, quanto aziende piccole come quelle altoatesi- Media, poi si sono aggiunte Seekda, In- tanti colleghi albergatori – afferma Pa- nel mettere d’accordo tante teste e inte- ne”, dice Ohnewein, che aggiunge: Lo standard AlpineBits consente agli albergatori altoatesini di gestire in maniera semplice e ternet Consulting, Brandnamic, Marke- trick Nestl dell’Hotel Erika di Tirolo – ressi diversi. “L’unica possibilità che hanno le picco- centralizzata la loro presenza sui vari portali 20 m | ottobre, novembre, dicembre 2012 ottobre, novembre, dicembre 2012 | M 21
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