Tutelare giovani e anziani - Il Centro Don Vecchi
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SETTIMANALE DELLA FONDAZIONE CARPINETUM COPIA GRATUITA ANNO 16 - N° 50 / Domenica 13 dicembre 2020 Tutelare giovani e anziani di don Gianni Antoniazzi Il campo di Reparto scout è una scuola di vita. I ragazzi, veloci, piantano le tende con padronanza. Col bel tempo le costruzioni sem- brano uguali e il campo pare com- posto da architetti. Quando però piove e soffia il vento si distingue la qualità del lavoro: chi ha fissato i tiranti, chi ha scelto con cura il posto e scavato le canalette ade- guate. Alcune tende reggono, altre meno. Col Covid abbiamo consta- tato che la costruzione sociale dell’Italia è fragile: molte realtà sono cadute al primo soffio. Se poi, al posto della pioggia, sulle tende viene una bufera, si vede chi è for- te e generoso: gli scout più compe- tenti e altruisti lavorano sotto le intemperie e lasciano al riparo chi ha bisogno di aiuto. L’emergenza sanitaria ha mostrato quali siano le persone generose intorno a noi… Purtroppo, però, ci siamo dimen- ticati di mettere al riparo anziani e bambini. I primi, più sensibili al Virus, sono esposti alla solitudine. I secondi, perduta la scuola, nei prossimi decenni dovranno anche pagare i debiti contratti dallo Sta- to in questo periodo. Un’ipoteca sul loro futuro. Il Natale del Signo- re non ha lasciato fuori nessuno. Anzi, al centro c’è proprio il bam- bino, avvolto in fasce e posto sulla mangiatoia (Lc 2). Anche gli anzia- ni sono protagonisti: c’è il vecchio Simeone e la profetessa Anna, fi- glia di Fanuele, (Lc 2,25-38) che festeggiano il bambino. Confidia- mo che in questo Natale possa ripetersi quel miracolo e sia pos- sibile custodire chi è più fragile.
L'intervista Chi paga il conto di Matteo Riberto Anziani nelle case di riposo e studenti: due categorie distanti che sono però tra le più colpite dalla pandemia a causa di un Paese che spesso dimentica i suoi nonni e figli Il virus sta colpendo tutti: quasi tut- anziani sono più risicati che a marzo la scorsa settimana, erano 650 gli te le categorie economiche hanno affermando che gli infermieri pre- alunni scovati positivi nell’area Usl visto ridurre i propri incassi. Tante senti nelle case di riposo della pro- 3. Un numero, in percentuale, per imprese sono fallite, altrettanti di- vincia di Venezia sarebbero passati nulla elevato tanto che a novem- pendenti hanno perso il lavoro. Un da circa 450 a meno di 350. E con bre ogni 100 positivi solo tre erano prezzo altissimo, per aspetti diver- meno infermieri è tutto più compli- studenti che spesso, secondo l’Usl, si, lo stanno pagando le case di ri- cato. Sempre Uripa si è poi soffer- hanno oltretutto contratto il Covid poso e le scuole. Le prime, anche mata su un aspetto: una settantina al di fuori delle mura scolastiche. in questa seconda ondata, sono tra- di infermieri sono stati persi perché Nonostante ciò a novembre – proba- volte dal Covid tanto che, nell’area sono andati a lavorare negli ospe- bilmente per alleggerire i trasporti dell’Usl 3, un morto su quattro per dali (dove gli stipendi sono più ele- pubblici - è stata imposta la didat- Covid era ospite di una casa di ri- vati) che in questi mesi hanno fatto tica a distanza per gli studenti del- poso. La scorsa settimana abbiamo nuove assunzioni per reggere l’urto le superiori dopo che già per metà raggiunto un picco di contagi nelle della pandemia. Diversi direttori dello scorso anno scolastico tutti gli nostre strutture per anziani dove delle case di riposo, anche se le Usl alunni hanno fatto scuola da dietro risultava positivo un ospite su dieci stano dando supporto alle strutture, un monitor. Cosa ha comportato (335 anziani contagiati su un totale hanno quindi lanciato un appello al questo per le scuole e per l’appren- di 3192 ospiti). Drammatica la situa- sistema sanitario per avere un so- dimento degli scolari? Ce lo spiega zione in alcune residenze: a Villa stegno maggiore in una situazione Luigi Zennaro, preside dell’Ic Cam- Fiorita a Spinea, dove a novembre sempre più disperata. Se gli anzia- ponogara e presidente veneziano è scoppiato un focolaio, sono morti ni delle case di riposo – tra i sog- dell’associazione nazionale presidi. oltre trenta ospiti. Ma sono tantissi- getti più fragili della nostra società me le residenze del Veneziano dove – stanno pagando un prezzo altissi- Preside, che anno è stato per le sono divampati focolai. Nonostante mo, un conto salato, sotto tutt’altro scuole? l’esperienza della prima ondata, le aspetto, lo stanno pagando anche "Inizio dal marzo dello scorso anno case di riposo non sono riuscite a le scuole in un Paese che pare di- scolastico: la pandemia, scoppiata sigillarsi. Anzi, sembrano più in dif- menticarsi della sua memoria e del così improvvisamente, ha imposto ficoltà. Uripa (l’Unione regionale suo futuro. Spesso si sente dire che alle scuole la didattica a distanza. istituti per anziani) ha denunciato le scuole sono fucine di contagi: I miei ricordi sono veramente unici che gli organici delle strutture per dal suono della prima campanella, nella mia vita professionale a scuola: tutte le sedi chiuse (eccetto la sede centrale con gli uffici); tutti a casa. È stata per noi dirigenti una fatica del tutto nuova: all’inizio, in tutta fretta, predisporre le piattaforme su cui far scuola, poi dare subito in- dicazioni operative su questa nuova modalità di fare scuola ai docenti e agli alunni e aiutare le famiglie che non potevano disporre di ade- guata strumentazione tecnologica". Ci fa qualche esempio concreto del lavoro svolto per consentire la didattica? "L’istituto comprensivo di Cam- ponogara che dirigo è stato velo- cissimo a mettere a disposizione di alunni e docenti la GSuite: la 2 ANNO 16 - N° 50 / Domenica 13 dicembre 2020
L'intervista piattaforma virtuale dove fare la didattica a distanza. Nella nostra scuola fu subito chiaro che molte famiglie non disponevano di ade- guata strumentazione a casa. Sem- bra strano: ma tutti oggi hanno uno smartphone, sono attivi sui social e in ogni tipo di chat, ma non tutti hanno a casa un pc con una connes- sione a internet. Quando la notizia di queste difficoltà iniziò a girare ricevemmo subito una donazione di tablet (dotati di scheda prepa- gata per tre mesi) da un negozio di elettronica di Camponogara. Dopo la didattica a distanza, è venuta la nostra terribile estate, con i pre- parativi per rendere la scuola vivi- d’accordo? Secondo Lei gli studen- ai richiami (via telefono o via mail) bile in presenza (e con regole che ti hanno perso un anno? della scuola. La didattica a distanza cambiavano quasi ogni giorno). An- "Se è stato un anno perso, lo sapre- può funzionare; è però molto selet- cora una volta abbiamo fatto tanto mo solo in futuro. Devo però pre- tiva e il conto di questa scuola sen- con l’aiuto di volontari: il traccia- cisare che la didattica a distanza za relazioni lo pagano i più deboli". mento delle aule, con indicazione ha evidenziato fin da subito un fat- precisa mediante nastro giallo in to: gli alunni capaci, con adeguata Che cosa si aspetta dal prossimo vinile della posizione di ciascun strumentazione tecnologica a casa anno? E cosa possono aspettarsi le banco. Tutte le scuole hanno vis- (non solo device ma anche connes- famiglie? suto le stesse mie difficoltà: ricor- sione), con famiglie disponibili e in "Prima non ho ricordato i grandi diamo solo - in aggiunta a quanto grado di aiutarli non hanno sofferto problemi di questi giorni: segnala- detto - il dialogo serrato duran- nulla dal punto di vista cognitivo. zioni di casi di positivi; richiesta di te l’estate con le amministrazioni Il prezzo però lo hanno pagato gli esecuzioni a scuola di test rapidi; comunali e provinciali per le aule, alunni più deboli: devo qui ricorda- classi in quarantena; casi di positi- per adeguare entrate e uscite da re subito - fra chi ha pagato il prez- vità fra alunni e docenti a scuola. scuola, per migliorare le connessio- zo più alto - il mondo della disabi- Ecco: nel prossimo anno mi aspetto ni, per i trasposti, per le mense". lità, gli alunni con bisogni educativi che tutto questo inizi a diminuire speciali, i disturbi specifici; ma an- e poi finisca, con o senza vaccino. Molti ritengono che la didattica che tutti gli alunni di famiglie che Sarebbe certo un sospiro di sollie- a distanza non riesca a fornire vivono forme di marginalità sociale vo per tutti noi, e consentirebbe di un’adeguata preparazione, Lei è ed economica. In generale possia- dedicare tutte le nostre risorse alla mo dire che l’anno non è stato per- scuola e alla didattica. Mi aspetto, duto: ma all’interno dell’espressio- in buona sostanza, un ritorno gra- ne “in generale” c’è qualcuno che duale alla normalità, magari con non ha perso nulla, qualcuno che mascherina e distanziamento an- ha perso qualcosa, qualcuno che ha cora per mesi. Le famiglie… è dif- perso molto e infine anche qualcu- ficile dire cosa possono aspettar- no che è perfino regredito. Pensate si! credo che per chi ha figli alle solo agli alunni con disturbi dello superiori, l’attesa principale sarà spettro autistico: per loro è stato per la riapertura della didattica in impossibile connettersi, non hanno presenza (preannunciata per gen- più avuto contatti neppure con il naio). Per chi ha i figli nel primo loro docente di sostegno; per que- ciclo (infanzia, primaria e seconda- sti alunni è stato un baratro irre- ria di primo grado), credo che tutti cuperabile. Ma consideriamo pure possano sperare in un attenuarsi tutti gli alunni che per varie ragioni del contagio attorno a noi, nel- non si sono mai connessi: c’è stata la speranza che continui la scuola infatti una percentuale minima ma in presenza. Credo però che una significativa di alunni che non si è certa normalità la potremo vedere mai connessa e non ha mai risposto solo dal prossimo anno scolastico". ANNO 16 - N° 50 / Domenica 13 dicembre 2020 3
Sottovoce Chi fa scuola, chi scandalo di don Gianni Antoniazzi Nel nostro tempo ci sono anziani Per restare negli USA, merita ammi- nella Casa Bianca. Insomma: ad ogni che, nonostante l’avanzare degli razione Biden, il nuovo presidente età si può donare qualcosa di buono anni, fanno scuola. Talvolta il loro eletto: ha 78 anni e si è messo in gio- agli altri, edificare il bene e la vita, insegnamento rischia di essere tra- co nonostante questa crisi non ren- oppure rovinare la realtà. Anche scurato, ma il tempo fa sempre da semplice alcun progetto. Forse, a se da principio può esserci qualche emergere il valore delle persone. quell’età, un uomo preferirebbe an- confusione, è il tempo a distingue- Penso, per esempio, a Papa Bene- dare a pesca, piuttosto che agitarsi re i maestri di vita dagli incapaci. detto XVI. Ha deciso di cedere il passo a chi aveva energie più fre- sche. L’ha fatto con una sapienza non sempre compresa. Ha dato le dimissioni e, per tutti questi anni, è rimasto fra 4 mura, pur di non infastidire il successore. Per contro vi sono situazioni scandalose: viene in mente Trump, che, nonostante le indicazioni di diritto, fatica a lascia- re la sua poltrona. Una vignettista lo ritrae mentre parla con Melania in dialetto romanesco: “M’ha detto un amico mio vigile che se qui ce sta un anziano, non ce possono caccià”. Ma, capiamoci, la questione non è dare o meno le dimissioni. Anzi. In punta di piedi Serve buon senso Se non ho capito male, le nuove regole emanate per la Il 25 e il 26 sono rispettivamente venerdì e sabato. Poi pandemia, prevedono un forte rigore negli spostamenti però viene la domenica, 27 dicembre, ed è facile preve- soprattutto il 25 e 26 dicembre oltre che il 1° gennaio. dere che quanti prima sono rimasti chiusi celebrino il 27 Il 24 e il 31 dicembre niente cenoni perché il coprifuoco dicembre il vero Natale con parenti e amici. Così anche resta fermo alle 22. Il senso della legge è chiaro e degno al primo dell’anno cade ugualmente di venerdì ma subito di essere rispettato: durante i giorni di festa bisogna fare ci sarà il sabato 2 e la domenica 3 e probabilmente po- molta attenzione a non diffondere il Virus. Ma chi ha trebbero esserci lì i botti, i brindisi i baci e gli abbracci. scritto queste regole ha guardato anche il calendario? Insomma: la questione si risolve se ciascuno di noi resta legato più al buon senso che alla legge formale. E d’al- tra parte ripeto sempre che la legge, in sé, non ha una vera e propria forza di vita. Al massimo vieta ciò che si oppone alla vita. È l’amore l’anima propulsiva di questa società, è per amore che la gente matura. C’è poi la norma che prevede la quarantena per chi, durante le feste, dovesse rientrare in Italia. La traduco in questo modo: Natale e Capodanno sono un invito per molti dei nostri residenti nei Centri don Vecchi ad avere contatti con l’esterno. Chi volesse passare tutte le feste da pa- renti e amici presti la massima attenzione a farsi alme- no un tampone prima di rientrare. Intelligenti pauca. 4 ANNO 16 - N° 50 / Domenica 13 dicembre 2020
Camminare insieme Sogniamo di don Sandro Vigani Viviamo in un mondo che spesso dà risposte solo a domande che non sono più attuali Non dobbiamo temere di cambiare: di sognare nuove strade per raggiungere nuove mete Il tempo dell’Avvento ha al cen- espresse ed inespresse, degli uo- È proprio una Chiesa a misura di tro Dio che si è fatto uomo. Non mini che incontra, degli stessi uo- sognatori! Eppure mi piace quel- ascolta il Creatore della vita chi mini che la fanno Chiesa. Qual è il la prima persona plurale con la non si mette in umile ascolto del- volto di una Chiesa che si mette in quale inizia questo breve brano: le sue creature e non imparerà ad ascolto degli uomini e della paro- "Sogniamo". Detta così, al presen- ascoltarle chi non si mette, qual- la del Signore, allora? È il volto di te, come un'affermazione quasi che volta anche soltanto incon- una Chiesa profondamente umana, perentoria! Non: "Sogneremmo". sapevolmente, in ascolto di Dio. esperta in umanità, obbediente Proprio: "Sogniamo"! Credo che la Una comunità cristiana che vuole alla propria e alla altrui umanità. Chiesa possa diventare esperta in ascoltare il Signore e la sua paro- E come potrà essere al proprio in- umanità, quando accetta la sfida la, deve mettersi in ascolto degli terno una Chiesa esperta in uma- del sogno col rischio, l'avventura uomini. Ascoltare gli uomini non nità? Sogniamo “una comunità che che esso porta con sé. Se impara è però solo “sentire”, così come diventa la casa di tutti coloro che di nuovo a sognare. Sognarono gli guardare non vuol dire solo “vede- desiderano conoscere il Signore. apostoli, quando andarono in giro re”. È un atteggiamento radicale, Dove donne e uomini, adulti, gio- per il mondo a seminare la parola l’ascolto, che nasce dal profondo vani, anziani, bambini, laici, reli- del Vangelo. Sognava Maria, men- del cuore e coinvolge tutta la per- giose, religiosi, diaconi, presbiteri tre preparava la nascita del figlio sona. È farsi accoglienti, fare spa- e vescovi sono aiutati a mettere in che aveva nel grembo. Sognavano zio all'altro dentro di noi, dentro la comune i propri doni e le proprie i Magi, quando seguivano la stella. nostra vita. È qualcosa che si av- capacità. Dove è possibile trovare Oggi non si sogna più. Viviamo in vicina all'obbedienza. È significati- sostegno reale alle difficoltà, mo- un mondo che ha tante risposte e vo che in alcune lingue, ad esem- strare anche la propria vulnerabi- poche domande... o forse non sa pio nella lingua romena, il verbo lità e le proprie ferite, condividere riconoscere le domande più vere e "obbedire" si renda proprio con il i dubbi, chiedere perdono per gli più profonde sul senso della vita e verbo "ascoltare". Così anche nel errori”. Dove la trovi una comuni- delle cose, alle quali si può rispon- latino: ob-audire. La Chiesa che tà cristiana fatta in questo modo, dere soltanto attraverso la forza impara ad obbedire alla parola di nella quale ciascuno trova il pro- dirompente del sogno. Occorre Dio è quella Chiesa che si fa ob- prio posto, dove l'accoglienza non riprendere a sognare, anche nella bediente di fronte gli uomini, sa è solo una parola o un traguardo Chiesa. Volare alto… farci pellegri- cioè ascoltare le vere domande, lontano... bensì uno stile di vita? ni verso mete che non sono già pre- determinate, per strade che non si sono ancora mai battute. Credere che i sogni si possano realizzare, che è possibile farcela, qualcosa può cambiare. Rompere, quando è necessario, gli schemi troppo angusti dentro i quali abbiamo co- stretto la forza rivoluzionaria del Vangelo.. Forse anche abbatte- re i muri di una certa prudenza, che molte volte è stata proposta come una virtù, e invece rischia di essere soltanto l'estrema difesa dell'esistente, l’antidoto alla pau- ra del cambiamento, per imparare ad aprirsi di più alla novità di Dio, che ha sognato un mondo dove gli uomini possono veramente amare. ANNO 16 - N° 50 / Domenica 13 dicembre 2020 5
Pensieri a voce alta #Unasutre di Federica Causin La convivenza forzata imposta dal Covid ha reso più drammatica la situazione delle donne vittime di maltrattamenti: sono quindi nati nuovi strumenti che offrono un aiuto immediato La mattina mentre mi preparo per tate) che consente di chiamare il andare al lavoro ho l’abitudine di 112 con un singolo tocco e il primo ascoltare la radio. Il 25 novembre, sportello europeo digitale di ascol- Giornata internazionale contro la to femminile ad opera dell’associa- violenza sulle donne, le prime due zione Mama Chat. Lo sportello, al notizie che ho sentito sono stati quale si accede dal sito mamachat. due femminicidi. Una tragica con- org è anonimo, gratuito, non ri- ferma della statistica secondo la chiede alcuna registrazione e fun- quale muore una donna ogni otto ziona come una chat. 17 psicologhe minuti. Purtroppo nel mondo la volontarie ascoltano e indirizzano violenza domestica è ancora la la donna in difficoltà ai servizi ter- prima causa di morte per le don- ritoriali o del Terzo settore più ido- ne fra i 16 e i 44 anni. Il numero nei. In tre anni di attività, più di di assassinii volontari nei primi sei 7.000 donne, tra i 25 e i 44 anni, mesi del 2020 è sceso a 131, con- hanno contattato Mama Chat. Il 25 tro i 161 dello scorso anno, ma novembre, l’associazione ha lancia- quello di donne uccise è salito da to l’hastag #Unasutre. “Una donna 56 a 59. La morte è il prezzo più su tre vorrebbe dire basta, ma nel- alto che le vittime pagano, tutta- la maggior parte dei casi pensa che via non è l’unico e spesso all’inizio non vi sia nessuno ad ascoltarla”, i soprusi non vengono riconosciuti hanno spiegato i fondatori. È stato come tali, perché l’artefice è una creato anche uno sfondo da cari- persona che professa amore. Alla care sui profili social, che raffigura violenza fisica si aggiungono quella una serie di volti femminili e a una psicologica, lo stalking, la violen- donna su tre è stata cancellata la za sessuale e la vendetta attuata emozioni, se non nella misura in bocca. Lo sfondo, una volta carica- diffondendo sul web video intimi, cui sono strumentali al soddisfaci- to, parte prima con tutte le donne il così detto “revenge porn”. L’ulti- mento dei propri bisogni e del pro- in bianco e nero, andando poi a co- mo caso di cronaca ha avuto come prio piacere. Spesso le donne non lorarne solo una su tre, un modo protagonista una maestra che è denunciano perché temono ritor- per rompere il muro del silenzio. stata licenziata, dopo che l’ex sioni, pensano di meritare quello compagno ha messo in rete foto e che subiscono, hanno paura di non video privati che la ritraevano. Mi essere credute, ma anche perché L’editrice L’incontro fa sempre molto riflettere il fatto non hanno la certezza della pena. La nostra editrice pubblica anche: che, dietro questa violenza cieca In Italia, solo il 27,9% dei partner Sole sul nuovo giorno, un quaderno che mira all’eliminazione fisica o denunciati è stato imputato per mensile utile per la meditazione alla distruzione psicologica della la violenza e di questi solo l’8,3% quotidiana; Il messaggio di Papa Francesco, settimanale che riporta donna, si cela l’idea che l’amore condannato. La convivenza forza- i passaggi più importanti dei di- sia possesso, che l’altro esista non ta imposta dalla pandemia ha reso scorsi tenuti dal Pontefice; Favole in quanto persona con un’identità, ancora più drammatica la situazio- per adulti, quindicinale di racconti una volontà e una vita bensì come ne delle donne vittime di maltrat- di fantasia con una finalità morale; un’appendice di sé della quale si tamenti ed è emersa con forza la Il libro delle preghiere, delle verità e delle fondamentali regole mora- può disporre a piacimento, deci- necessità di offrire dei canali di li per un cristiano, edito in 8 mila dendo se ha il diritto di continua- contatto gestibili dal cellulare. Ed copie. Il settimanale è pubblicato re a vivere. Significa considerare ecco che sono diventati fondamen- in 5 mila copie in distribuzione la sopraffazione l’unico modo per tali strumenti come “Bright Sky”, gratuita in tutta la città, ma può tenere una donna legata a sé. Vuol essere letto anche con la versio- l’app gratuita realizzata da Fonda- ne digitale scaricabile dal sito in- dire non attribuire alcun valore alla zione Vodafone, Polizia di Stato e ternet www.centrodonvecchi.org sua vita, alle sue capacità, alle sue Cadmi (Casa delle donne maltrat- 6 ANNO 16 - N° 50 / Domenica 13 dicembre 2020
Il bello della vita Aver voglia di.. di Plinio Borghi La sensazione di essere segregati in casa o limitati a svolgere talune attività scatena negli animi una generalizzata esplosione di desideri e voglie scarsamente registrate prima L’altra domenica mia moglie ed io, vi- scientifici, viste le sceneggiate che i gozi o dei supermercati, quando pri- sta la discreta giornata di sole, vole- vari esperti non ci fanno puntualmen- ma era una sofferenza mettersi in fila vamo uscire per far due passi e, come te mancare, a partire dai vertici del- e si provvedeva una tantum uscendo al solito, mangiarci un gelato passeg- la Protezione Civile e passando per i con carrelli strapieni. Restano le esi- giando. Per i primi non ci sarebbe vari virologi ed epidemiologi, diventa- genze psicologiche tradizionali di cui stato problema, anche se, pur in zona ti ormai meglio dei politici in quanto si disquisiva le volte scorse. Soluzioni? gialla, erano caldamente sconsiglia- a diverbi. Li si critica per l’eccessiva Ci sarebbero quelle alla cinese, evi- ti in assenza di un buon motivo. Per esposizione, ma sono le testate stesse dentemente non praticabili in una de- il secondo: tassativamente proibito. che, per sostenere la loro fetta di au- mocrazia come la nostra. Io sarei per Stiamo attraversando un periodo, così dience, li assillano (e magari li pagano) la totale apertura di qualsiasi attività, presumo sia per molti, in cui l’insoffe- e poi li accusano. Il grande assente è però accompagnata da un comune e renza sta montando, proprio a causa un Governo che sappia far sintesi con generalizzato senso di responsabilità delle costrizioni in sé, più che per la l’autorevolezza necessaria a convin- per un ferreo rispetto delle disposi- rinuncia a certe iniziative. Poco dopo, cere noi governati. Di questo passo, zioni, purché queste siano univoche mentre stavamo giocando la nostra da un lato i “danneggiati” a qualsiasi e comprensibili. Basta schermirsi col abituale partita a Scarabeo, abbiamo titolo (sanitario, economico, cultura- “io non posso mica stare qui a fare lo entrambi convenuto sorridendo: aven- le, ecc.) si sentono in dovere di tirare sceriffo”! Vuoi tenere aperto? Fai an- do potuto scegliere, forse saremmo ri- il più possibile la giacca affinché l’ac- che lo sceriffo con la gente che non masti lo stesso a casa, ma senza sen- qua scorra al proprio mulino, con la vuol capire. Altrimenti chiusura forza- tirci “segregati”! A mano a mano che speranza che, mal che vada, qualche ta solo per chi non sa far rispettare le vengono sciorinati i DPCM, assistiamo goccia in più serva almeno a placare norme. Naturalmente questo richiede a uno scatenarsi di reazioni da ogni la sete, e dall’altro vanno crescendo i in primis la serietà, l’adempienza e parte, frutto di visioni particolaristi- desideri più strampalati e si sviluppa- soprattutto la tempestività da parte che: perché qui sì e là no, perché il no tendenze compulsive mai registra- della pubblica amministrazione: non si ristorante sì e il teatro no, il mercato te prima. Oggi sembra che tutti deb- può passare l’estate a trastullarsi e poi sì e il museo no, come mai mille at- bano andare a sciare e siano presi da diventare paladini delle scuole aperte tenzioni a scuola e in autobus pigiati un raptus di religiosità che non c’era in condizioni pietose, salvo chiuderle come sardine, quest’estate al mare prima della pandemia. La più frequen- a macchia di leopardo se fonti di con- sì e a Natale a sciare no, la Messa a te è quella di andare a far spese di ge- tagio! La confusione sgretola ogni au- mezzanotte no e quella alle 20 sì e neri di prima necessità anche a costo torevolezza e alla fine ti rimane solo via dicendo. A poco valgono gli appigli di far code a ripetizione fuori dei ne- l’autorità di chiudere campi da sci. Testamento a favore della Fondazione Carpinetum La Fondazione Carpinetum ha come scopo il supporto alle persone anziane accolte nei sei Centri don Vecchi pre- senti tra Carpenedo, Marghera, Cam- palto e gli Arzeroni e l’aiuto ai soggetti più fragili che vivono in città. Si so- stiene solo con le offerte e i contri- buti della gente di buona volontà che vengono tutti destinati ad azioni di be- neficienza. Per sostenerla è possibile fare testamento a suo favore: chi non avesse eredi o chi volesse comunque lasciare un legato, sappia che il suo grande gesto di generosità si tradurrà in carità concreta, per fare del bene a vantaggio del prossimo che ha bisogno. ANNO 16 - N° 50 / Domenica 13 dicembre 2020 7
Dal cuore Esagerati Lente d'ingrandimento di don Gianni Antoniazzi di Luciana Mazzer Don Vecchi E’ morto a sessant’anni, ne dimo- levisione italiana esistente l’argomen- e vaccini anti-Covid strava molti, molti di più. Per circa to principale è stato il decesso del Cari amici, ho avuto un incontro con l’Assessore Simone Venturini ed ho trent’anni ha vissuto clamore, gloria, pibe de oro. Sempre sullo stesso argo- esposto a lui qualche preoccupa- dissolutezze, garantite dalla sua gran- mento trasmissioni commemorative, zione per i Centri don Vecchi. Mi ha de abilità di giocare a pallone durante tavole rotonde, dibattiti, interviste suggerito di scrivere questa lettera adolescenza e giovinezza. Del grande monotematiche che tutt’ora conti- alle autorità competenti. Eccola: goleador di un tempo in lui era rima- nuano. Pur non esitando a cambiar Gentile Assessore Lanzarin e autorità sto poco o niente. Capisco, pur condi- canale, ho sentito definire lo scom- sanitarie del nostro territorio, sono videndolo solo in particolari occasio- parso: dio, unico, supremo, divino; don Gianni Antoniazzi, parroco di ni, il piacere e l’entusiasmo di seguire non solo da esaltati, urlanti tifosi ma Carpenedo. Scrivo in qualità di presi- una partita di calcio, come pure capi- anche da uomini e donne di teatro e dente della Fondazione Carpinetum. sco il tifo per questa o quella squadra del giornalismo. Noi umani dovrem- Leggo dai giornali che il futuro vac- calcistica o l’ammirazione per un cal- mo rappresentare la razza animale cino per fronteggiare il Covid-19 sarà ciatore. Quanto visto e quanto conti- più progredita, per intenderci quella da principio destinato alle persone nuo a vedere per la morte di Diego Ar- che occupa il gradino cerebrale più a rischio, e con questa categoria mando Maradona mi ha però lasciata alto della scala…. Vedendo quanto so- vedo incluso personale sanitario e negativamente basita. Anche in Italia, pra, c’è da dubitarne fortemente. Poi residenti di Rsa. Vi segnalo fin d'ora la necessità di includere i residenti in particolare Campania e Napoli nel- penso che ogni tempo abbia avuto o dei 7 centri don Vecchi di Carpene- la cui squadra il defunto aveva gioca- creato i suoi falsi idoli, idoli d’argil- do - Mestre ove alloggiano più di 500 to si sono viste urla, lacrime, lumini la che eventi e i loro stessi “creatori” anziani, molti dei quali, pur auto- accesi, botti, sbandieramenti, cortei hanno contribuito a distruggere. Lui, nomi, hanno una salute precaria e di macchine a claxon spiegati, iste- che pur avendo conosciuto miseria e instabile. Fin qui, con fatica e un po' rici assembramenti e vere e proprie privazioni, dopo aver raggiunto fama di fortuna, non abbiamo avuto gravi folle con o senza mascherine in bar- e molto denaro ha consumato il resto conseguenze per l'epidemia in atto ba alle disposizioni di contenimento della sua non lunga vita in eccessi e ma non sappiamo quanto ancora la dell’epidemia; più carnevale che lutto stravizi che lo hanno portato ad una struttura potrà difendersi con altret- (speriamo che questi assembramenti malata obesità, tanto che molti dei tanto vigore. Vi ringrazio molto per non vengano pagati a caro prezzo). suoi colleghi sembravano suoi figli e l'attenzione. don Gianni Antoniazzi Per la morte di Maradona in ogni tv non coetanei. Come per ogni altro es- privata o nazionale, anche il Covid sere, all’anima dell’osannato defunto A questa lettera ha risposto subito e gli aggiornamenti sulla pandemia nulla giova al di fuori della preghie- il direttore dell’Ulss3: allego il testo. hanno perso importanza: dal giorno ra: chissà che qualche tifoso ammira- Silenzio ancora dall’assessore della Regione Veneto, Lanzarin. del decesso “dell’immortale” in ogni tore pensi di rendergli omaggio pro- Gent.mo, ho ricevuto la sua richie- edizione del telegiornale, in ogni te- prio in quest’ultimo modo possibile. sta riguardo al vaccino contro il Co- vid-19, e le assicuro ogni attenzione dell'Azienda sanitaria veneziana per le persone anziane e per le strutture che le accolgono. L'Ulss 3 Serenissima darà attuazione con urgenza, come ha sempre fatto fin qui durante tutto il periodo della pandemia, alle indi- cazioni che giungeranno in proposito dall'Unità di Crisi regionale; e perse- guendo la miglior efficacia possibile del nuovo presidio sanitario costitu- ito dal vaccino, che tutti attendia- mo, lo distribuirà nel pieno rispetto delle priorità, a tutela delle persone più a rischio. Colgo l'occasione per augurare buon lavoro a lei e alla Fondazione Don Vecchi, nel comune impegno per le persone anziane del nostro territorio. Giuseppe Dal Ben 8 ANNO 16 - N° 50 / Domenica 13 dicembre 2020
Viaggio nella mente Non è mai troppo tardi di Nelio Fonte La Geragogia, ovvero l'educazione cominciano ad essere sempre più nostri pensieri e le nostre azioni?". permanente dell'anziano, è definita conosciuti – in fondo sono molto L'esperienza di tutti i giorni ci inse- da due parole greche: vecchio ed semplici: curare il proprio corpo, gna che chi riduce la propria vita educazione, è la disciplina che stu- il proprio aspetto, il proprio stato intellettuale e cognitiva all'appren- dia e cerca di indiviuare-precisare mentale per assicurarsi una soddi- dimento soltanto di informazioni i meccanismi dell'invecchiamento sfacente condizione di salute; oltre legate ad un unico ambito e non è e di proporre gli interventi per in- al mantenere buoni rapporti con i aperto a dedicarsi a studi ed ag- fluenzarli favorevolmente. La Gera- familiari e con gli amici, coltivare giornamenti in altri settori, si espo- gogia quindi è il campo esperien- rapporti di socializzazione in grup- ne fortemente al rischio di emargi- ziale che si occupa della così detta pi, in associazioni, frequentare cir- nazione dopo il pensionamento. Ciò educazione al buon invecchiamen- coli al di fuori dell'ambiente lavora- significa per l'adulto non dedicarsi to. Il suo principio fondamentale è tivo (già prima del pensionamento), totalmente ed esclusivamente al quello di occuparsi dell'educazione partecipare ad iniziative culturali, lavoro, ma cercare di lasciare spa- rivolta all'individuo senza preclu- impegnarsi nel sociale, nel volon- zio alle attività creative e ricreati- sioni d'età e pregiudizi sulle capa- tariato, nonchè svolgere attività ve; e per l'anziano significa invece cità di apprendimento. Educare, motorie, artistiche e ludiche nel prevedere un costante impegno dal latino "educere", vuol dire tirar tempo libero. Che in sintesi vuol culturale nell'imparare cose nuo- fuori, far emergere potenzialità la- dire, con il breve ma efficace con- ve, valorizzare le proprie capacità tenti, poco, se non mai, messe in cetto, seguire l'antico consiglio del creative, essere aperto ad acquisire atto o del tutto dimenticate. Scopo "Mens sana in corpore sano" (fra- forme di competenze socialmente della Geragogia è insegnare a cia- se di Giovenale del I° secolo d.C., utili da svolgere come volontariato scuno ad invecchiare nel migliore inserita nelle sue Satire – unica (nel regolare il traffico vicino alle dei modi. Ai nostri giorni, infatti, Opera del poeta latino) frase che Scuole, nella protezione dell'am- pur avendo di fronte a noi un "tem- completa canta così: "Orandum est biente, nella Protezione Civile po di anzianità" progressivamen- ut sit mens sana in corpore sano" ecc.), oppure impegnarsi in opere te crescente, non abbiamo ancora (Satire, X, 356) che tradotto signi- di solidarietà. Tutto questo ci in- la preparazione sufficiente, cioè fica "Bisogna pregare affinché ci sia segna che l'obiettivo da perseguire il bagaglio culturale adeguato per una mente sana in un corpo sano". è quello di praticare un'esperienza affrontare questo lungo cammino La citazione non è casuale, per- di educazione permanente che sia senza traumi, sofferenze e rinun- ché apre l'argomento ad una nuova quindi adeguata ad ogni periodo ce. I principi fondamentali per una domanda: "Sappiamo, al crescere della nostra vita, e perciò anche buona educazione e quindi prepa- dell'età, sviluppare ed utilizzare alla terza età, ovvero mettere in razione all'invecchiamento - che bene, cioè in armonia e coerenza, i atto concretamente la Geragogia. Il nostro aiuto è rivolto a tutti Molti pensano che i generi alimenta- ri, la frutta e la verdura, i mobili, gli indumenti e gli oggetti per la casa, distribuiti al Don Vecchi, siano desti- nati esclusivamente ai senza tetto, ai disperati e ai mendicanti. In real- tà tutto ciò che viene raccolto e che si può ricevere a fronte di un’offerta simbolica, destinata ai costi di gestio- ne, è a disposizione di chiunque abbia una difficoltà ad arrivare alla fine del mese: disoccupati, precari, lavorato- ri con stipendio inadeguato, famiglie numerose o in situazioni di disagio. Per fortuna di prodotti e materiali ne abbiamo spesso in abbondanza: chi ne avesse bisogno non esiti a farsi avanti! ANNO 16 - N° 50 / Domenica 13 dicembre 2020 9
Proverbi africani Il saper vivere di padre Oliviero Ferro, missionario saveriano Una buona educazione, la delicatez- capotribù, la persona più adulta, il ra Kasonga saluta per andare via” za nelle parole e negli atteggiamen- giovane…nello stesso modo. Occor- (Basonge, Congo RDC). (Si sconsiglia ti, il rispetto di ogni persona, degli re seguire i gesti e i segni che l’edu- di farsi invitare a pranzo o a cena in usi e dei costumi che caratterizzano cazione offre per ognuna di queste una famiglia. Tuttavia, nel contesto la nobiltà di un uomo: tutti questi particolari situazioni). Naturalmen- di un altruismo a caratteri sponta- elementi e tanti altri che fanno par- te non bisogna eccedere nei saluti, nei, la solidarietà richiede nel caso te del codice del saper-vivere sono ma bisogna saper cosa fare. “Volen- specifico di coincidenza con l’ora- altissimi valori etico-sociali racco- do troppo salutare, saluterai una rio, di partecipare alla comunio- mandati dalla sapienza africana. collina che si rovescerà su di te” ne di tavola in modo gioiosamente L’etica della vita definisce i conte- (Abbey, Costa d’Avorio). Uno che si spontaneo. Tale comportamento, nuti del saper vivere e alcune mo- crede troppo educato, cioè un su- pur inopportuno, rende felici le dalità per acquisirlo. E ora andiamo perbo, dovrebbe avere più umiltà, persone ospitanti. Il contrario crea ai proverbi. “Alzare gli occhi non è conoscendo quali devono essere i disagio). Quando qualcuno arriva salutare” (Hutu, Rwanda). (l’educa- propri atteggiamenti. “Colui che si proprio alla fine del pranzo o della zione africana insegna che il SALU- compiace della propria chiara pelle, cena, si dice “Sei arrivato dopo la TO è la prima e più spontanea ma- non si lava le mani” (Tutsi, Rwan- morte della luna” (Hutu, Burundi). nifestazione della generosità, della da). Non si parla mai con la bocca Interessante e utile. Quando lasci solidarietà e del rispetto che si ha piena(!). “Se hai il cibo in bocca, un paese, un quartiere, non devi verso una persona o un gruppo di non puoi fischiare” (Bassar, Togo). rovinare le relazioni costruite. Per- persone. Infatti, da una etnia ad Se il figlio è ben educato, sarà sti- ché gli imprevisti e le vicende della un’altra, il saluto riveste vari codici mato da tutti. “Un figlio salato al vita umana potranno riportarti in di comportamento. In ogni caso, bi- punto giusto è un figlio di tutto il quei luoghi. E avrai di nuovo biso- sogna saper che il comportamento paese” (Toucouleur, Senegal). Al gno di qualche cosa o di qualcuno obbligato della morale tradizionale contrario, “Se un giovane è maledu- che avevi lasciato. “Quando emigri sia per le parole sia per i gesti, è cato, è la disgrazia che lo divorerà” da un villaggio, non tagliare tutte l’espressione di una gioiosa acco- (Toucouleur, Senegal). Per condurre le piante del tuo campo” (Baluba, glienza degli ospiti, di un profondo bene gli affari, ci vuole tatto, deli- Congo RDC). Quando sono andato a augurio di vitalità verso le persone catezza, educazione e diplomazia. salutare il capo di una grande tribù, salutate. E se si tratta di qualcuno “Informa il cesto che poi trasmette- mi è stato detto di togliere il cap- di una classe superiore, il saluto rà ai fagioli” (Basonge, Congo RDC). pello, entrando nel “castello” del va fatto con dovuto gesto simboli- Questo è un consiglio speciale. capo, perché solo lui lo può porta- co, di rispetto, di venerazione del “Quando si mette la pentola sul fuo- re. “Quando vai via, saluta la gen- ruolo che riveste tale personalità. co, Kasonga non se ne va, quando te, e al ritorno, sarai di nuovo ac- Non si saluta il re, l’imperatore, il arriva l’ora di andare a tavola, allo- colto” (Bassar, Togo). (82/continua) Servizio di smaltimento mobili Gli addetti ai magazzini San Giusep- pe che fanno parte dell'ente solidale Il Prossimo sono a disposizione per ritirare gratuitamente i mobili che possono essere donati ai poveri sen- za necessità di sistemazione. Sono a disposizione anche per sgomberare appartamenti, destinando ai biso- gnosi il mobilio che può essere recu- perato e portando in discarica tutto il resto, a fronte di un contributo modesto per le spese di smaltimen- to. Per prenotare l'intervento con- tattare la direzione allo 0415353204: la segreteria è sempre attiva men- tre gli addetti sono presenti dal lu- nedì al venerdì dalle ore 15 alle 18. 10 ANNO 16 - N° 50 / Domenica 13 dicembre 2020
Per trasparenza Per realizzare l'Ipermercato solidale Sottoscrizione cittadina: tutti i fondi a favore della costruzione della nuova opera di bene La signora Elena Biasin ha azione, pari a € 20, in ricordo della La signora Anna Bigo ha sottoscritto n. 60 azioni, pari a € defunta Severina. sottoscritto quattro quinti di 3000. azione, pari € 40, per onorare la La famiglia della defunta Anna ha memoria dei defunti Alessandra, La famiglia Ticozzi ha sottoscritto sottoscritto quasi mezza azione, Veronica e Ada. cinque azioni, pari a € 250, in pari a € 20, in ricordo della loro memoria della loro cara Elvira. cara congiunta. I tre figli della defunta Annamaria Casarin hanno sottoscritto due Il figlio della defunta Elena La famiglia Daissé ha sottoscritto azioni, pari a € 100, Bartolini ha sottoscritto quattro quasi mezza azione, pari a € 20, in per onorare la memoria della loro azioni, pari a € 200, per onorare la memoria della loro cara congiunta. cara madre. memoria della sua cara madre. La famiglia De Marchi ha Il signor Luciano ha sottoscritto La moglie del defunto Gianni ha sottoscritto quasi mezza azione, quasi mezza azione, pari a € 20, in sottoscritto mezza azione, pari a pari a € 20, per onorare la memoria di sua madre Angela. € 25, in suffragio dell’anima di suo memoria dei defunti Ernesto e marito. Amerio. La famiglia del defunto Natan D’Antonio ha sottoscritto un’azione, Le signore Amelia e Vally hanno È stata sottoscritta quasi mezza pari a € 50, per onorare la sottoscritto quasi mezza azione azione, pari a € 20, per ricordare memoria del loro caro congiunto. pari a € 20, in suffragio dei defunti Gianni e i defunti della famiglia delle loro famiglie. Carraro. I parenti della defunta Silvana hanno sottoscritto mezza azione, La famiglia Patrizio ha sottoscritto È stata sottoscritta quasi mezza pari a € 25, in ricordo della loro quasi mezza azione, pari a € 20, in azione, pari a € 20, in memoria cara congiunta. memoria dei suoi defunti Luigi e dei defunti delle famiglie Cal e Giuseppe. Pistollato. I familiari del defunto Arnoldo hanno sottoscritto quasi mezza I familiari dei defunti: Vittoria, È stata sottoscritta un’azione, pari azione, pari a € 20, in suffragio del Domenico e Angelo hanno a € 50, in memoria dei defunti: loro congiunto. sottoscritto due azioni, pari a € Ferruccio, Adelia, Attilio e dei 100, in loro ricordo. defunti della famiglia Scaggiante. Le due figlie della defunta Elina hanno sottoscritto un’azione, pari a Il signor Mario Bobbo ha La signora Paola ha sottoscritto € 50, per onorare la memoria della sottoscritto quasi mezza azione, un’azione, pari a € 50, in suffragio loro madre. pari a € 20. dei defunti delle famiglie Gatta e Haymar. La moglie e le due figlie del La signora Pierro ha sottoscritto defunto Mario hanno sottoscritto mezza azione, pari a € 25, per I tre figli della defunta Filomena quasi un’azione e mezza, pari a ricordare: Ignazio, Concetta, Maria, La Gioia hanno sottoscritto quattro € 70, per onorare la memoria del Vincenzo e tutti i defunti della sua azioni, pari a € 200, per onorare loro caro congiunto. famiglia. la memoria della loro carissima madre. È stata sottoscritta quasi mezza Sono stati sottoscritti quattro azione, pari a € 20, per ricordare quinti di azione, pari a € 40, in La famiglia del defunto Riccardo Elsa e tutti i defunti della famiglia suffragio dei defunti: Plinio, Rina, ha sottoscritto due azioni, pari a € Trabucco. Augusta, Loredana, Ida e dei 100, in suo ricordo. defunti delle famiglie Varagnuolo e I familiari della defunta Vanda Bullo. La signora Maria Antonietta Mazzer Gatto hanno sottoscritto un’azione ha sottoscritto un’azione, pari a € abbondante, pari a € 60, per È stata sottoscritta quasi mezza 50, per i poveri. onorare la loro cara congiunta. ANNO 16 - N° 50 / Domenica 13 dicembre 2020 11
Il punto di vista Il nuovo Messale di don Fausto Bonini Chi si aspettava grandi novità sarà parti più significative della liturgia hanno “buona volontà”. La terza rimasto deluso. Nel nuovo Messale, e i fedeli a rispondere cantando. variazione riguarda il Padre nostro. quello che si usa sull’altare, ci sono La liturgia è sempre festa. Ecco le Anzi qui le variazioni sono due. La infatti molte novità grafiche ma novità significative che riguardano prima: “rimetti a noi i nostri debi- poche novità sostanziali rispetto a direttamente l’assemblea e che è ti, come anche noi li rimettiamo ai quanto veniva fatto e proclamato importante tener presenti. La pri- nostri debitori” e la seconda “non prima. Dopo il Concilio Vaticano II, ma variazione di rilievo riguarda abbandonarci alla tentazione, ma papa Paolo VI promulgò nel 1970, l’allargamento di genere: dove pri- liberaci dal male”. Suonava troppo e con alcune varianti nel 1975, il ma si diceva “fratelli”, con il nuovo negativa nei confronti del Signore, nuovo Messale in latino, che doveva Messale si dirà “Fratelli e Sorelle”, grande nell’amore e ricco di miseri- servire come riferimento per le tra- per accogliere il superamento di cordia, chiedergli di “non c’indurre duzioni nelle varie lingue. La prima una mentalità ancora troppo ma- in tentazione”, quasi che fosse lui versione italiana, quella rimasta schilista. Ad esempio: “Confesso a il responsabile di portarci dentro in uso fino a qualche giorno fa, fu Dio onnipotente e a voi, fratelli e alle tentazioni per farci cadere. Il stampata nel 1983 e dalla prima sorelle…”. La stessa cosa vale per il Messale è il libro di preghiera per domenica di Avvento di quest’anno celebrante in altri testi della litur- eccellenza della comunità radunata viene proposta una nuova edizione gia tutte le volte che si usava il ter- per celebrare l’Eucaristia, cuore e italiana. Nessuna novità sostanzia- mine “fratelli”. La seconda varia- centro di tutta la vita liturgica del- le, dicevo, ma molte piccole novità zione la troviamo nel “Gloria a Dio la Chiesa. È un dono che accoglia- di traduzione nelle preghiere del nell’alto dei cieli e pace in terra agli mo con fede dalle mani del Signore celebrante e molte le novità dal uomini amati dal Signore che sosti- e dal lavoro intelligente di molte punto di vista grafico con l’introdu- tuisce “gli uomini di buona volon- persone che ci hanno dato, all’ini- zione anche di molti testi accom- tà”, perché tutti gli uomini e donne zio di un nuovo anno liturgico, uno pagnati dalle note musicali per sol- sono amati dal Signore, non solo strumento di preghiera comunitaria lecitare il celebrante a cantare le quelli che fanno i bravi, cioè che adeguato al tempo che viviamo. I recapiti dei Centri don Vecchi Don Vecchi 1: Carpenedo - viale don Sturzo, 53 - tel. 0415353000 Don Vecchi 2: Carpenedo - via dei 300 campi, 6 - tel. 0415353000 Don Vecchi 3: Marghera - via Car- rara, 10 - tel. 0412586500 Don Vecchi 4: Campalto - via Or- landa, 187 - tel. 0415423180 Don Vecchi 5: Arzeroni - via Mar- sala, 14 - tel. 0413942480 Don Vecchi 6: Arzeroni - via Mar- sala, 14 - tel. 0413942214 Don Vecchi 7: Arzeroni - via Mar- sala, 14 - tel. 0413942214 Pubblicazione settimanale a cura della Fondazione Carpinetum dei Centri don Vecchi presenti a Carpenedo, Marghera, Campalto e Arzeroni - Autorizzazione del Tribunale di Venezia del 5/2/1979 - Direttore responsabile: don Gianni Antoniazzi; grafica: Maurizio Nardi - Via dei Trecento campi - Mestre (Ve), www.fondazionecarpinetum.org e incontro@centrodonvecchi.org
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