I Libri? Spediamoli a scuola.
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Iniziative scolastiche I Libri? Spediamoli a scuola. Quest'anno il nostro Circolo ha aderito scolastica sia il cuore di ogni scuola è stata “Edicolè” che ha provveduto ad un'iniziativa che abbiamo ritenuto e che debba essere parte integrante all'ordine mettendo in vendita le interessante “I libri? Spediamoli a della scuola è cresciuta in noi borse titoli concordate. scuola” che è una campagna la voglia di Gli alunni si sono recati in visita promossa dalla Sinnos editrice, presso la libreria visionando libri pensata in contemporanea molto speciali per bambini e ragazzi, con la Giornata Mondiale anche sui temi della multicultura dei diritti dell'infanzia, volta e del diritto, libri che aiutano a a difendere il diritto dei più crescere e a costruire insieme un piccoli di leggere e formarsi mondo dove prevalgano la con strumenti adeguati. conoscenza e il rispetto delle La finalità è quella di diversità. costruire un circolo virtuoso Molti sono stati i genitori che tra scuole, librerie e cittadini, hanno ben accolto il progetto, affinché i giovani, dalla infatti a fine dicembre sono stati materna alle superiori abbiano donati circa 66 libri, a gennaio a disposizione tanti libri diversi: altri 35 libri. narrativa, saggistica, Il nostro ringraziamento va a divulgazione, albi illustrati. tutti quei genitori che hanno Senza biblioteche, senza luoghi ben accolto le finalità del ricchi di strumenti per conoscere progetto arricchendo e e sapere, come possono le menti ampliando la nostra biblioteca di dei nostri ragazzi aprirsi al nuovo, attivare Circolo con libri così attraenti, conoscere, imparare a progettare questa iniziativa per far motivanti e interessanti che non e ad approfondire,ad immaginare sì che i saperi possano circolare il potranno che avere una forte ricaduta a scegliere? più possibile in questo paese, facendo sugli alunni e sull'apprendimento. Il diritto di leggere e di formarsi con crescere persone attive, responsabili Si fa presente che questo progetto strumenti adeguati è un diritto di tutti e - perché no - anche più felici. durerà fino ad aprile quindi chi non i bambini e ragazzi. Inizialmente è stata stilata una lista ha provveduto può ancora farlo! All'art. 17 della convenzione sui diritti di circa 58 libri come BORSA TITOLI dell'infanzia si sostiene l'importanza per l'acquisto di libri adatti ad ogni F.S. Area 2 della produzione e diffusione dei libri classe e ad ogni fascia d'età. per ragazzi. Convinti che la biblioteca La libreria con cui ci siamo gemellate Visita in libreria Classe II A - Sant'Agata Irpina Questa mattina, Lunedì 3 Dicembre 2012, alle 9:30, ci il riassunto della storia: solo così potremo capire se ci siamo preparati, siamo usciti e abbiamo preso lo scuolabus può interessare. con i bambini della prima. Insieme siamo arrivati in libreria. Alla fine, Gianluca ci ha regalato un libro da leggere in Lì ci aspettava Gianluca, il proprietario del negozio. classe e un lecca-lecca ciascuno. Gianluca ci ha fatto entrare nella parte di libreria dove c'erano i libri per bambini. La maestra ha letto una favola che s'intitolava “Il topo dei fumetti”. Gianluca ci ha insegnato come si sceglie un libro. La prima cosa da fare è leggere il titolo e guardare l'immagine s u l l a copertina. Poi si deve leggere dietro al libro 1
Iniziative scolastiche Il Programma Frutta nelle Scuole rappresenta uno strumento straordinario, organizzato dal mondo della produzione ortofrutticola, a favore della battaglia contro l'obesità e il sovrappeso infantili. La lotta all'obesità è una delle grandi sfide del XXI secolo. Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MIPAAF), in Anche in Europa il fenomeno ha raggiunto proporzioni collaborazione con il MIUR, il Ministero della Salute e le Regioni, preoccupanti e i giovani risultano essere i prevede la fornitura di frutta agli soggetti più a rischio. Con l'intento di dare una alunni delle scuole primarie con risposta chiara a questo allarme, cinquantatre l'obiettivo di promuovere una Paesi europei hanno firmato nel 2006 a Istanbul corretta alimentazione che una “Carta Europea” contro l'obesità. Tale privilegi il consumo di frutta e Carta, oltre a stabilire i principali obiettivi per verdura, in coerenza con la affrontare l'emergenza, richiama l'attenzione strategia intersettoriale dei singoli Paesi sulla necessità di attivare “Guadagnare salute”. precise azioni intersettoriali incentrate sui Gli obiettivi del programma: giovani, per incoraggiare sane abitudini - incentivare il consumo di frutta alimentari. Successivamente, l'Unione europea e verdura tra i bambini compresi ha emanato il “Libro Bianco sull'Alimentazione, tra i sei e gli undici anni di età; il Sovrappeso e l'Obesità” in cui sono stabilite - realizzare un più stretto rapporto le politiche condivise d'azione, specificandone tra il “produttore-fornitore” e il metodi e contenuti. consumatore, indirizzando i criteri Il Programma comunitario “Frutta nelle scuole”, d i introdotto dal regolamento (CE) n.1234/2007 del Consiglio del scelta e le singole azioni affinché 22 ottobre 2007, è finalizzato ad aumentare il consumo di si affermi una conoscenza e una frutta e verdura da parte dei bambini attuando iniziative che consapevolezza nuova tra “chi supportino abitudini alimentari più corrette e una nutrizione produce” e “chi consuma”; maggiormente - offrire ai bambini più occasioni equilibrata ripetute nel tempo per conoscere Inizia alla scuola e verificare concretamente” primaria nei prodotti naturali diversi in varietà plessi di Fratta, e tipologia, quali opzioni di scelta Cappuccini e alternativa, per potersi orientare Sant'Agata il fra le continue pressioni della programma pubblicità e sviluppare una “Frutta nelle capacità di scelta consapevole; scuole”. le informazioni “ai bambini” Finanziato a saranno finalizzate e rese con livello europeo e metodologie pertinenti e relative nazionale, e al loro sistema di apprendimento promosso dal (es: laboratori sensoriali). Ministero delle Ciao a tutti! a cura della II S.Agata Salve son Francesca Pia Sono Agata dai mille fiocchi: Un saluto da Roberto Nome lungo, mamma mia! da non credere ai tuoi occhi! son studioso, stanne certo! Di cognome Dattolo fo… E' De Stefano il mio cognome Di cognome fo Lettieri son vivace, sì lo so! corro sempre alla lezione. gioco a calcio meglio di Vieri! Io mi chiamo Terry Terry Ciao a tutti, son Raffaella, Sono Karol, strepitosa, E vi offro un po' di cherry… son vivace e son monella. leggo tanto e son curiosa! Anche Dattolo son io Il cognome mio è Faggiano Il cognome mio è Mongiello me ne verso un goccio anch'io? se non parlo è molto stano… cerco il principe più bello. Io invece son Chiaretta Son Gaetano il calciatore: Miriam Lourdes io mi chiamo La seconda si presenta… Occhi belli da maghetta. gioco al calcio a tutte le ore! e le fiabe tanto amo. Il cognome mio è De Iasi: Di cognome Gaeta mi metto: Di cognome porto Orvieto Ciao a tutti, son Mariagrazia per i maestri scrivo le frasi! tiro in porta dal dischetto! leggo e il tempo passa lieto! Sono dolce e ho tanta grazia Il cognome mio è Barone: Eccomi qui, son Raffaele, Son Vincenzo e son preciso: Francesco Giuseppe io sono a Natale mangio il torrone. guardo un poco troppa tele… qualche volta un po' indeciso… imperatore, ma senza trono. Di cognome fo Del Vacchio, Di cognome faccio Galdi Di cognome porto Visone Il mio nome è Maruzzella. con l'inchiostro io mi macchio. e non amo i maramaldi. sempre vispo e furbacchione! occhi azzurri, faccia bella. Di cognome Curci faccio: Sono Alessia la streghetta : Salve a tutti, son Simone Sono Sara, son piccina vi saluto con un abbraccio… le magie faccio di fretta. son studioso e un po' burlone. e per questo timidina. Il cognome mio è De Maio Di cognome porto Grimaldi Il mio cognome Zattara è: Carmencita sono io, mi concentro o faccio un guaio! cerco alieni fino a tardi. vuoi giocare insieme a me? Vi stupisce il nome mio? Curcio, invece è il mio cognome Sono Chiara, cari amici Noi ci siam qui presentati, e preparo una pozione. sempre insiem sarem felici. con le rime dilettati. Per cognome Ingenito ho Se anche tu ci giocherai 2 Studio sempre e gioco un po' certo ti divertirai.
Iniziative scolastiche La Guida la faccio io (il progetto avrà durata triennale) e con il valido aiuto si misura non solo con fatti nuovi, ma anche con esigenze e bisogni nuovi; dell'AMT, gli alunni usufruiranno acquisisce la consapevolezza dei di lezioni e laboratori didattici, propri diritti e doveri di cittadino affinché alla fine del triennio dell'oggi e del domani; stabilisce i primi possano avere una formazione contatti con l'ente pubblico e con completa. Il soggetti istituzionali progetto attua e non. Le attività un tipo di proposte dal d i d a t t i c a Laboratorio mirano finalizzata alla alla formazione formazione e storico ed artistica all'orientamento; degli alunni; s t i m o l a all'individuazione di Nella profonda convinzione che non l'assunzione di p e r c o r s i ci siano età giuste, luoghi adatti e comportamenti nuovi, diversificati, situazioni idonee per lasciarsi più responsabili, e secondo le epoche, affascinare dalla conoscenza della incoraggia a diventare all'interno del storia dell'arte e delle ricchezze delle soggetti attivi nella centro storico della nostre città, abbiamo deciso di società; aumenta il città. L'attività, di accompagnare i nostri piccoli allievi livello culturale degli durata triennale, in un viaggio avvincente che alunni e promuove il c o n permetterà loro di posare il loro successo scolastico; programmazione sguardo avido di stimoli SULL'ARTE avvicina i ragazzi alla differenziata nei tre , con spontaneità e leggerezza, proprio conoscenza della loro anni, mira a come fa la libellula sui prati. “La guida città, insegna a rispettarla e a tutelarla; preparare l'alunno, già alla fine del la faccio io!” potenzia le capacità di osservazione, secondo anno, alla funzione di guida “La guida la faccio io!” è un progetto di comunicazione e di relazione con per scoprirsi ciceroni della città che si gli altri; ha una ricaduta su tutte le Non c'è via più sicura per evadere andrà a visitare in discipline con un'efficacia riscontrabile dal mondo che l'arte, ma non c'è uscita didattica, costruendo una in tempi abbastanza brevi. In questo legame piccola guida per prepararsi insieme modo l'alunno, sentendosi parte più sicuro con esso che l'arte. all'esperienza della gita in modo integrante ed attiva del progetto, J. W. Goethe consapevole e divertente! acquisisce sensibilità verso i problemi Partendo dagli alunni delle classi terze, ambientali, sviluppa capacità critiche, Quest'anno la nostra classe sta leggendo un bellissimo libro intitolato “Il piccolo principe”,di Antoine de Saint Exsupèry. Narra le vicende di Antoine, l'autore stesso, il quale si era chiuso in se stesso poiché gli adulti non riuscivano a comprenderlo. Egli voleva diventare un bravo disegnatore ma di ogni “opera” che faceva, e che poi mostrava agli adulti, essi capivano l'esatto opposto. Ormai adulto Antoine perse quella passione, ma dentro di sé c'era ancora qualcosa. Iniziò a pilotare gli aerei,ormai era diventato un eroe, ma un brutto giorno un guasto al motore fece precipitare l'aereo, Antoine si salvò. Il giorno dopo, una cosa strana apparve dinanzi a lui. Era la sua infanzia rappresentata da un piccolo principe. Quel bambino era il piccolo Antoine! Quel bambino aveva fatto rinascere la passione in Antoine per il disegno perché aveva capito che quel bambino era la sua speranza. Aveva la sua stessa fantasia e le cose le capiva allo stesso modo. Antoine assomiglia nel carattere un poco a me, chiuso in me stesso ma felice di avere quella magnifica dote che è la fantasia, capace di rendere tutto più bello ed accettabile. Classe V Cappuccini Antonio Giliberti 3
Iniziative scolastiche CCR a cura della V Cappuccini Anche quest'anno alle elezioni del C.C.R. ci sono stati molti candidati che hanno partecipato alle selezioni per la candidatura, però, dopo le primarie, non sono riusciti ad andare avanti. Nella preparazione delle votazioni, le insegnanti del 2° circolo di Solofra hanno preparato un Power - Point che spiegava il ruolo e le funzioni di questo organismo con foto, i nomi dei vari assessori e dell'attuale sindaco di Solofra Michele Vignola, il ruolo del Consiglio Comunale e della Giunta esecutiva e del funzionamento del Comune. delle classi III, IV e V di Solofra hanno votato, come nelle elezioni del Consiglio Comunale degli adulti, nelle cabine elettorali per eleggere sindaco e consiglieri del C.C.R. Il baby-sindaco porterà avanti con gli altri ragazzi una serie di progetti da proporre al Sindaco e da realizzare anche a scuola. Da queste elezioni è uscito un vincente: De Maio Matteo, un ragazzo dell'Istituto secondario di I grado che sarà Sindaco in carica per due anni e che è stato investito ufficialmente della carica il giorno 18-12- 2012, quando tutte le scuole hanno partecipato al Centro Asi e sono stati accolti dal Sindaco Vignola, dall'Assessore Agata Tarantino i quali hanno salutato tutti gli eletti e hanno invitato i bambini a collaborare con loro e a stimolarli per il buon governo della città. Partecipare alla gestione della democrazia è stato molto bello! Visita alla Biblioteca Comunale a cura 1955 non vi erano biblioteche restituiti si devono mettere dove si sono della III Sant'Agata pubbliche, solo private. presi. Poi,il prof. Michele Grieco, Infine siamo ritornati a scuola e la maestra Il giorno 23/11/2012 siamo scrittore e Sindaco di Solofra, ha distribuito le tessere per prendere i andati per la prima volta aveva moltissimi libri e libri in prestito e un opuscolo con le notizie alla biblioteca comunale decise di condividerli con le sulla biblioteca e una foto con tutti noi. di Solofra. altre persone così Ci ha accolto una nacque la Biblioteca volontaria di nome Cinzia comunale. che ci ha dato un libro IL Consiglio ciascuno e ha spiegato Comunale decise di che la prima pagina è la intitolare la Biblioteca più importante perché c'è a Renato Serra scritto il titolo e il nome (Cesena 1884-1915), dell'autore, leggendo il titolo si riesce a primo Direttore di una Biblioteca capire se il racconto piace. pubblica, cioè aperta a tutti. Fu La responsabile, la signora Lucia, ha studioso di opere letterarie e dedicò spiegato il comportamento che bisogna la sua vita ai libri e alla loro tenere in questo luogo pubblico cioè si sta archiviazione. in silenzio per non dare fastidio a chi Inoltre la signora Lucia ci ha detto legge o studia. che ogni libro ha un suo numero La signora Lucia, inoltre, ci ha dato delle e un suo scaffale e quando i libri notizie sulla biblioteca, a Solofra fino al vengono dati in prestito e poi 4
Iniziative scolastiche Giornata dell’Ambiente a cura della V Cappuccini Il giorno 28/09/2013, per la cosa che abbiamo fatto, e molto Infine ci siamo recati verso la Sala manifestazione “ Puliamo il mondo” , i volentieri , è stata quella di fare le multe Comunale, per mostrare al Sindaco e ragazzi di Legambiente sono venuti ai cittadini che non rispettavano il codice all'Assessore all'ambiente la grave nella classe 5°A di Cappuccini per una stradale; pensate che abbiamo persino situazione della città di Solofra. lezione sul rispetto dell'ambiente e per multato l'auto dei vigili, parcheggiata in Abbiamo consegnato una richiesta scritta proporre il rispetto delle più semplici doppia fila! in cui chiedevamo di aumentare il regole della civile convivenza, cioè far Dopo abbiamo ripulito la piazza numero dei cestini; siamo ritornati a rispettare l'ambiente. antistante S. Domenico dalle cartacce scuola con la speranza che Per realizzare quest'obiettivo Antonio e dalle cicche di sigarette buttate a terra Solofra diventi e Maria hanno nominato tutti noi dai cittadini. Abbiamo riempito tre migliore! sentinelle dell'ambiente. bustine! La prima a cura della II Cappuccini Giuseppe e il drago Sputafuoco C'era una volta un bambino di nome Giuseppe che Inventando fiabe... era simpatico e divertente. Giuseppe viveva in una casetta vicino ad un bosco, insieme alla mamma e al papà. Un brutto giorno, arrivò un drago, Sputafuoco, che bruciò la casa di Giuseppe. Tra fiamme e fuoco, Il sogno fatato Giuseppe riuscì a salvarsi, ma non trovava la sua famiglia, così iniziò a disperarsi. C'era una volta, una bellissima principessa di nome Perla, era bella In suo aiuto arrivò un robot che possedeva un fiore come una perla. magico. Con il fiore magico il robot fece il solletico C'era anche una strega che era molto gelosa di lei, perché la sotto il naso del drago che fece uno starnuto e principessa era bella, intelligente e molto brava. scomparve. Un giorno, la strega malefica ordinò al suo drago di rapirla e Il bambino e il robot ritrovarono finalmente i genitori, rinchiuderla in una torre. che stavano bene, e vissero tutti insieme felici e Il drago, giorno e notte, sorvegliava la torre e impediva di far contenti. avvicinare chiunque. Una notte, alla bellissima principessa andò in sogno una fata che disse:” La strega ti vuole uccidere! Tu, quando arriveranno le cinque del pomeriggio, berrai una pozione che ti addormenterà. La pozione è in una fiala che ha una targhetta con un teschio. Così il drago e la strega, credendoti morta, se ne andranno. Appena sveglia, con dei rametti e con una corda che ti lascerò, tu costruirai una scala, ma non la userai.” Non appena fu sveglia, la principessa fece quello che le aveva detto la fata. Tutto funzionò a meraviglia, lei non usò la scala e, dopo qualche giorno, giunse un principe che la liberò. I due s'innamorarono e si sposarono la primavera seguente. Vissero 5
Iniziative scolastiche La Colombina d’oro La Parrocchia S. Agata V. e M. di S. Agata Irpina in Solofra, in collaborazione con La Caritas Diocesana di Salerno, ha indetto “Speciale” Concorso di Poesie “La Colombina d'Oro” dal tema “Un giorno la vita bussò ed io…” riservato agli alunni della scuola elementare e media di 1° e 2° grado e Adulti sezione speciale. “La Colombina d'Oro”è dedicato a Marianna De Maio nel suo 15° Anniversario della sua dipartita, il cui ricordo è mantenuto in vita dai suoi genitori, dalla famiglia, dagli amici e dai tanti, tantissimi poeti in erba che in questi anni l'hanno ricordata attraverso i loro componimenti. Il tema scelto “Un giorno la vita bussò ed io…” ha invitato tutti a riflettere sui valori fondanti della vita di ogni uomo sia quando sono vissuti in gioia ma anche quando sono legati ad avvenimenti tristi. “Esci dal tuo guscio e fai sentire la tua voce, anzi prendi un foglio e una penna e incomincia a scrivere. “Un giorno la vita bussò ed io…” La poesia nascosta nel tuo cuore ha l'opportunità di Un giorno la vita bussò ed io rendersi visibile, questo è lo spazio per te per la guardai, era piccola e indifesa dichiararla a tutti, perché tu hai come un fiore in un campo di grano. e la poesia ha le energie per farsi amare”. Era splendida come la luna in una stellata, La “Colombina d' oro” la luce splendente della vita. Il giorno 15 dicembre ci siamo recati a Salerno per assistere alla premiazione del Sei bella, indispensabile, concorso “La Colombina d'oro” al quale avevamo partecipato anche noi con delle sei il mio spirito glorioso, poesie. e sei un lupo, avventuroso Arrivati al teatro abbiamo preso posto ,all'improvviso abbiamo sentito il nome del che corre nell'oscurità della notte, nostro compagno Davide Perna Ruggiero, abbiamo applaudito e gioito con lui. e davanti al bivio scegli la strada. Ecco la poesia: Una: vivi, reciti, ti emozioni e piangi; l'altra: va oltre il buio, smetti di pensare e finalmente … dormi Fiaba di Biancaneve Sei bellissima vita mia rimani con me perché sei la mia via. in rima Davide Perna Ruggiero Scuola Primaria S.Agata a cura della III B Fratta Biancaneve ragazza bellissima, viveva con una matrigna cattivissima. Lo specchio la matrigna guardava alla mattina per sentire se era lei la più carina, ma lo specchio diceva che era elegante e snella, ma Biancaneve era la più bella. Così la matrigna chiamò un cacciatore gli disse di ucciderla e prendere il suo cuore. Biancaneve andò nel bosco ombroso con cuore triste e pauroso. Venne il cacciatore con un coltello, ma non riuscì a torcerle un capello. Il cacciatore le disse di non tornare dalla matrigna che era cattiva e maligna. Allora Biancaneve poveretta trovò una piccola casetta, abitata da sette nani, Generosi, bravi e umani. Ma la matrigna anche là trovò e una mela avvelenata le portò. La fanciulla addormentata, con un bacio magico venne risvegliata. Quel bacio era del principe che l'aveva dopo cento anni salvata e poi con amore l'aveva sposata. ELISA 6
Iniziative scolastiche a cura della V Cappuccini Progetto ambiente-concia Quest'anno noi alunni stiamo circa quattro mesi. uomini praticavano: c'è rione realizzando alcune attività nell'ambito Per completare il processo della concia Vellezzano , che deriva da "Vello", un del progetto ambiente sulla concia delle era necessario utilizzare molta acqua, tipo di pelle animale; rione Balsami, pelli. le cortecce di alberi, che contenessero che si chiama così perchè in questa Abbiamo iniziato con una lezione di tannino, e la calce. zona, accanto alla nostra scuola, si Antonio Giannattasio di Legambiente, A Solofra c'erano questi elementi vendevano prodotti balsamici ed che ci ha fatto vedere un Power -Point necessari per effettuare il processo emollienti che si univano per conciare sull'antica concia delle pelli. della concia e, inoltre, si poteva le pelli; la zona campo del Lontro, Abbiamo scoperto che prima le pelli facilmente reperire la pelle perchè accanto al monastero dei francescani, venivano immerse nel calcinaio, una l'attivita pastorizia era ben sviluppata. dove con la calce si pulivano le pelli e fossa piena di acqua e calce, per Nelle prossime settimane andremo a quindi avevano creato delle vasche privarle del pelo e della carne in visitare una conceria a Solofra e , forse, nel terreno, che erano dislocate lontane eccesso; poi le pelli venivano lavate e grazie al nonno di Agostino (nostro dalle zone abitate, perchè l'odore che asciugate nelle antiche concerie, nella compagno di classe) andremo anche emanavano non era assolutamente parte alta chiamata stenditoio. ad una conceria a Pompei. piacevole ed, infine, ricordiamo la Successivamente venivano rimesse in Abbiamo anche imparato che alcuni Scorza, luogo da cui si ricavavano le vasche dove mettevano cortecce di quartieri di Solofra prendono il nome "scorze"dagli alberi per conciare le quercia e castagno e lì stavano per da antiche attività conciarie che gli pelli. Con la pelle abbiamo realizzato dei lavoretti per Natale Scuola dell’Infanzia sez. B V B Fratta I Capp. Scuola dell’Infanzia La classe 1 Cappuccini si è divertita Sorbo a realizzare un bel Arlecchino con tanti pezzettini colorati di pelle. Il disegno di Arlecchino La scelta delle pelli ECCO ARLECCHINO! Ritaglio e incollo dei vari pezzetti 7
Autunno La foglia a cura della III S.Agata Rotea, oscilla "Addio splendori di sole, la foglia addio amori di luna, danzando addio rugiade, strisciando addio ridenti contrade!" sognando. Ritorna, L' accoglie la terra si posa, riposa. l'incalza il vanto L'autunno, tremando, rimbalza gli occhi le chiude s' innalza. sognando. Scuola dell’Infanzia Fratta Classe I S.Agata Scuola dell’Infanzia S.Agata sez. B 8
Osservando il mondo che mi circonda La Vendemmia a scuola I bambini della Scuola dell' Infanzia comprendeva dapprima l'uscita attivando i 5 sensi: guardare, toccare, di Sorbo hanno imparato le diverse presso la vigna della scuola per la odorare, assaggiare, sentire. fasi della vendemmia. raccolta, poi è proseguita a scuola Si è completa l'attività riproducendo Il percorso con la torchiatura, il travaso e poi con graficamente la vendemmia con i un piccolo assaggio del vino ottenuto. diversi procedimenti. I piccoli hanno avuto modo di vivere un'esperienza ludica e di apprendimento L'AUTUNNO A SCUOLA a cura della II B Fratta Il 4 ottobre siamo andati nel giardino della di fichi e scuola dove uno di abbiamo visto, toccato e fotografato alcuni frutti dell' Autunno. C'erano i cachi di colore arancione, una vite con i grappoli d'uva, un albero mele rosse. Abbiamo visto delle bellissime melagrane di varie grandezze. Abbiamo raccolto anche qualche foglia secca e una bella pigna. In classe poi abbiamo realizzato il nostro cestino dell'autunno con i frutti raccolti in giardino e altri portati da noi. 9
2 ottobre: Festa dei Nonni Visita ai Nonni a cura della III A e III B Fratta Il 1° ottobre noi alunni della IIIA e della IIIB di Fratta (insieme agli alunni di tutte le classi terze del 2°Circolo) siamo andati alla Casa di Riposo di Solofra per festeggiare con i nonni la loro festa. La casa di riposo è stata costruita da un artigiano conciario di nome Fabrizio Guarini nell'ottobre del 1993. Egli è anche il fondatore, infatti, nel giardino abbiamo visto il suo busto di bronzo. Appena arrivati alla Casa di Riposo ci ha accolto la direttrice, la quale ci ha accompagnati nella stanza dove c'erano tanti nonni e nonne, ci siamo presentati e abbiamo cantato la canzone che avevamo preparato per loro. Questo è stato il momento più bello perché abbiamo visto nei loro occhi una luce speciale, erano proprio felici della nostra compagnia. Ci hanno applaudito, dopo li abbiamo intervistati e hanno risposto alle nostre domande. trascorrevano le giornate, se stavano bene di salute e se erano contenti di vivere insieme. Ci hanno risposto che di salute non stanno tanto bene, ma sono curati e sono contenti di vivere insieme anche perché alcuni di loro non hanno parenti. parole abbiamo provato tanta tristezza perché non sono stati fortunati ad avere una famiglia vicino come noi. Noi gli abbiamo portato delle ceste con tante cose buone e gli abbiamo preparato delle letterine con bei pensieri per farci sentire vicini. I nonni ci hanno ringraziato e ci hanno offerto dei pop- corn. Infine li abbiamo salutati, usciti nel giardino abbiamo fatto una foto di gruppo per ricordarci di questa giornata. E' stata veramente una bellissima esperienza anche perché non siamo mai andati in un posto come questo e ci ha fatto veramente piacere portare un poco di felicità a quei nonni. Vi vogliamo tanto bene !!! Storie inventate a cura della IV B Fratta Il mostro elettrico I Froll Quella sera Paola era in casa solo con sua sorella. Improvvisamente udirono un rumore provenire dalla cucina. Le due, in punta di piedi, camminarono lentamente lungo il corridoio, si Sotto la montagna esiste una galleria che porta nel regno avvicinarono alla porta della cucina e l'aprirono. dei Froll, un popolo pacifico con una serie di poteri incredibili. Videro un mostro di metallo che toccava gli La regina di Froll, allo scoccare della primavera si sveglia elettrodomestici. Ogni volta che li toccava dal suo strano letargo. diventava sempre più grosso. Ad un tratto si accorse della Per questo i Froll organizzano un banchetto a base di presenza delle due ragazze che si erano nascoste sotto il tavolo pasta frolla, frolle e frollilol, un dolce creato da loro. E' perché Paola diede una testata contro la gamba del tavolo. Il proprio per il fatto di consumare quei cibi che hanno preso mostro si girò e alzò il tavolo con un dito, le poverine cercarono quel nome. Organizzano anche una di scappare ma il mostro prese Paola per un braccio e iniziò a sfilata a cui possono schiacciarla. partecipare solo i Frollini Nel frattempo la sorella di Paola era riuscita a chiamare la polizia. cioè i piccoli dei Froll. I poliziotti giunti sul posto presero le pistole e incominciarono a Devono tutti obbedire sparare, ma il mostro non si scalfiva neppure. Con un colpo da alla regina, per questo maestro lanciò una sfera di elettricità che mandò in black-out il momento più bello l'intero quartiere. Vide una centrale elettrica e si diresse lì, la per loro è quello in cui toccò e divenne gigantesco. Paola, che finalmente si era ripresa la regina torna in dallo spavento, prese una pistola che era caduta nel lavandino letargo, che dura dalla e premette il grilletto verso di lui. La pistola schizzò acqua, aveva fine della primavera sbagliato pistola! fino alla successiva. Lo schizzo arrivò fino al mostro che emise un urlo terribile. Allora Paola pensò e subito capì che l' acqua era il punto debole del Giorgia Giliberti mostro. Prese la pompa dell' acqua, girò la manipola e un potentissimo getto colpì il mostro uccidendolo. La città era salva! 10 Marco Brescia
Ambiente a cura della IV A Sant'Agata FESTA DELL'ALBERO Mercoledi, 21 novembre della terra per parlare al 2012 , “Festa dell'albero”, cielo in ascolto.” Questa abbiamo piantato un albero frase mi ha fatto riflettere e in memoria della piccola ho pensato di scrivere per Jaspreet;sulla targa Jaspreet. apposta all'albero abbiamo Jaspreet era pensato di scrivere la frase una bambina di un poeta indiano: "Gli di soli sette alberi sono lo sforzo infinito anni e frequentava la prima elementare. Purtroppo il suo papà l'ha uccisa insieme alla sua a toccare il cielo. I rami di questo mamma nel mese di albero prezioso si allungheranno giugno. con i nostri pensieri e con le frasi Jaspreet non meritava di morire e, che, ogni tanto, porteremo lì per per questo, noi bambini la vogliamo Jaspreet. Le nostre parole saranno ricordare piantando un albero in suo il cibo che farà crescere l'albero; più ricordo. paroline porteremo più questi rami Questo albero deve portare le nostre cresceranno e raggiungeranno parole e le nostre preghiere a Jaspreet che li leggerà e sarà per noi Jaspreet; i suoi rami cresceranno fino il nostro angelo custode. I MONUMENTI VERDI ITALIANI a cura della IV Sant'Agata 4 TOSCANA IL NASCONDIGLIO DI PINOCCHIO l a "Quercia delle streghe" di Cappanori ha 600 anni; è passata alla storia perché Collodi si sarebbe ispirato a essa per descrivere l'albero sotto il quale Pinocchio sotterra i cinque zecchini d'oro di Mangiafuoco. 22 di altezza. Si narra che vi trovò riparo 5 VARESE da un temporale Giovanna d'Aragona SIMBOLO DELL'UNITA' D'ITALIA con il suo seguito equestre. questo cedro del Libano fu messo a dimora nel 1849 a Villa Mirabello in occasione del passaggio del re Vittorio 1 SARDEGNA IL PIU' ANTICO D'ITALIA l'olivo selvatico a San Baltolu di Luras, provincia di Sassari, è datato circa 3500 anni fa; è alto 15 metri e ha la circonferenza della chioma di 23 metri che dà riparo a un gregge di 300 pecore. 2 CATANIA CASTAGNO DEI CENTO CAVALLI (3000 anni) è il secondo albero più vecchio d'Italia; 58 metri di circonferenza della chioma e Emanuele II in marcia vittoriosa verso Milano, non più asburgica. 6 PALERMO 3 ROMAGNA L' ALBERO ESOTICO PIU' GRANDE IL CIPRESSO DI SAN FRANCESCO D'ITALIA la leggenda vuole che fu San Francesco il Ficus è originario dell'Australia; datato a piantarlo nel 1213, in viaggio verso 1864, ha 30 metri di altezza e la sua Venezia; i padri del convento di Villa chioma copre 3000 metri quadrati di Verrucchio sostengono che il Santo più spazio (metà campo da calcio). volte riposò sotto le sue chiome. 11
Natale a cura della III B Fratta Natale si organizzarono. Infatti i novanta numeri dell'otto furono La storia di messi in "panarielli" di vimini e, per divertirsi in attesa della mezzanotte, ciascuno disegnò i numeri sulle cartelle. Così Babbo Natale nacque la tombola, che prese questo nome dalla forma cilindrica del numero impresso nel legno e dal capitombolo che fa il Tanto tempo fa, nella città di Tatara in numero nel cadere sul tavolo dal panariello. I simboli della Turchia, viveva un bambino di nome tombola napoletana sono divertenti e alcuni piuttosto scurrili e Nicola. Era molto ricco ed aveva una volgari. La tombola è perciò figlia dell'otto, ma soprattutto della grande passione: far felice gli altri. fantasia del popolo napoletano. Rimasto orfano dette tutte le sue ricchezze ai poveri, si chiuse in un convento e divenne vescovo. Nicola regalava cibo alle famiglie povere, La storia della Befana mettendolo attraverso i camini e le loro Al tempo in cui nacque Gesù, viveva finestre. Un brutto giorno Nicola morì e non lontano da un angelo del paradiso lo portò da Gesù. Betlemme una Gesù nominò Nicola " Babbo Natale", per la sua bontà e vecchietta molto generosità e gli donò il suo abito rosso e bianco. Ad un tratto povera. Un tempo lei Babbo Natale venne trasportato dal vento davanti alla fabbrica era giovane e bella, con dei giocattoli. Tutti gli elfi, gli gnomi, le fate, i nani, gli dettero il delle trecce castane e benvenuto felici e contenti. Da quel giorno ogni anno, la sera gli occhi pieni di luce. della vigilia di Natale, Babbo Natale porta i regali a tutti i bambini Lei, si era sposata con del mondo. un bel giovane, ma poco tempo dopo questi morì e la Storia della ragazza diventò un po' matta: si Tombola strappava i capelli, mangiava bacche e radici che La parola "tombola" deriva da tombolare trovava nel bosco e sbucciava rametti di ulivo. I che significa roteare, far girare i numeri bambini, andavano a casa sua a farle i dispetti. Una sera, nel paniere. La tombola nacque a Napoli mentre guardava i buchi delle sue scarpe, bussarono alla porta. nel 1734. In quell' anno il re Carlo III di Erano i Re Magi, che le avevano chiesto di accompagnarli da Borbone voleva rendere ufficiale il gioco Gesù, la signora disse di no e i Re se ne andarono e le lasciarono del Lotto, fino ad allora clandestino, per un sacco con delle monete. Lei dispiaciuta, per non essere prendere più soldi dal popolo. Il frate andata con i Re Magi, si incamminò da sola. Ad un certo punto, Gregorio Maria Rocco non voleva questo la signora si riposò e dopo pochi minuti, si addormentò e morì. e così litigò con il re di Napoli. Questi Si ritrovò in cielo con gli angeli che le dissero che tra il 5 e il 6 riuscì a convincere il frate e così il lotto Gennaio, avrebbe portato i doni ai bambini per ricordare la visita divenne un gioco dello Stato però, solo a Natale sarebbe stato dei Re Magi a Gesù. sospeso. Ma i napoletani, che erano molto furbi, nei giorni di Quest'anno gli alunni di classi I e II del Circolo, prima delle vacanze di Natale, hanno partecipato ad uno spettacolo dal titolo” CHI SONO IO, BABBO NATALE?” tenutosi al teatro S.Demetrio di Salerno. Chi sono io Babbo Natale? È la vigilia di Natale folletto Trock e la renna e al Polo Nord Alfredo, suoi aiutanti, sembra tutto ormai in parte divertiti e in pronto per il grande parte preoccupati, non giorno: la slitta è sanno cosa fare. Il stata lucidata, i regali problema è grosso: chi incartati... si occuperà di Ma qualcosa non va consegnare i doni ai per il verso bambini di tutto il mondo? giusto, un buffo Tra colpi di scena e gags imprevisto comiche, sarà la coglie tutti di Befana, saggia sorpresa: e tempestiva, a Babbo Natale, salvare la a causa di un magia della incidente, festa più attesa perde la dell’anno, i un memoria e finale che non è più lascerà tutti a consapevole bocca aperta! della propria identità. Il 12
Natale a cura della IV B Cappuccini Recita di Natale Il 21 dicembre 2012 la nostra classe ha rappresentato Si resero conto che niente u n a recita di Natale che parlava poteva essere più prezioso della scomparsa delle favole. di un libro che alimentava Alcuni bambini, con l'aiuto di la loro fantasia portandoli Babbo Natale e della Piccola a conoscere mondi, Fiammiferaia, riescono a abitudini e costumi, che salvare le favole e la fantasia. niente altro poteva sostituirlo. Infatti i bambini sempre più Quando la maestra ci ha detto che presi dalla moderna aveva pensato a questa recita, che comprendeva tecnologia:dvd,play station, anche canti, ci siamo subito entusiasmati all'idea di pc, video game. parteciparvi. Sono stati assegnati i ruoli. Le prove sono non erano più attratti dalle state dure, ma anche divertenti. Ogni tanto capitava di favole confondersi, ma alla fine ce l'abbiamo fatta. Il giorno della Gli editori licenziarono tutti recita eravamo molto emozionati: Si sono accese le luci i personaggi delle favole e quando lo e abbiamo cominciato a recitare le prime battute. E' lì comunicarono ai bambini, questi cercarono in tutti i che la timidezza è andata via lasciando spazio alla voglia modi di rimediare al gravissimo danno che avevano di divertire il pubblico e di augurare a tutti un felice Natale. procurato. La visita di Don Mario Natale è… - stare insieme; - scambiarsi regali; - preparare l'albero e il presepe; - mangiare i dolci natalizi; - aspettare Babbo Natale; - andare in chiesa a mezzanotte; - scambiarsi gli auguri; - giocare a tombola… Natale è tutto questo, ma è anche una festa di gioia, di amore e Gesù, nascendo in una grotta, ci dice di amare L’arrivo anche chi è povero, chi soffre, chi ha bisogno del nostro aiuto e di condividere con gli altri almeno un po' del di Babbo nostro tempo e un po' di quello che abbiamo. Natale a Classe II A - Sant'Agata Irpina scuola Una bella giornata: la tombola in biblioteca a cura della V Sant'Agata Il giorno 19 dicembre siamo andati a giocare a tombola presso la biblioteca comunale di Solofra. Arrivati in biblioteca abbiamo trovato i ragazzi delle classi V del Circolo. La bibliotecaria ci ha detto che se qualcuno faceva ambo, terno ,quintina o tombola avrebbe avuto come premio un libro. Abbiamo iniziato ed eravamo emozionati . Ecco che qualcuno cominciava a vincere ,le giocate erano sempre più avvincenti perché tutti volevamo vincere, finalmente anche qualche compagno della nostra classe ha vinto un bel libro. E' stata una bella esperienza perché siamo stati insieme agli altri alunni delle classi V che sicuramente incontreremo alle scuole medie. 13
Inverno NEVE Ia cura mesiI A Sant'Agata a cura della IV A Cappuccini Fuori dalla finestre uno spettacolo della natura Gennaio con la befana, quando di neve è ricoperta la pianura. Febbraio, maschera strana. Dappertutto è imbiancato dal gelo Marzo è pazzerello, Come una torta da zucchero a velo! Aprile, fiorin fiorello. Maggio le rose e il sole, Esco incredulo e apro la bocca Giugno, chiude le scuole. mentre fuori ancora fiocca e fiocca. Luglio con l'ombrellone Sotto le mani morbide e leggere mi appare Agosto,solleone. ma dopo un po' una palla di neve la faccio diventare! Settembre, uva ogni giorno, Ottobre, a scuola torno. Mi vien voglia nel cielo di farla roteare Novembre con lo stivale, Finché qualcuno non trovo da bagnar. Dicembre con Natale. A quel punto una rissa sfrenata Il bimbo nascerà dà gioia, risate e divertimento scatenata! e l'anno se ne andrà!! Disegni Ci siamo divertiti a trasformare in un testo poetico una dell’inverno a cura famosa leggenda, da molti certamente conosciuta, della inserendo al posto giusto le parole mancanti. V B Fratta Ia cura GIORNI DELLA MERLA della II B Fratta Era un freddo inverno nella grande Milano. La neve dal cielo scendeva e tutta la città ricopriva. Una famiglia di merli aveva, in quei tempi, le piume bianche come la neve, neanche una briciola di pane trovava perciò di freddo e fame moriva. Così il papà merlo spostò il nido vicino al comignolo di un palazzo e, per trovare del cibo, partì verso il caldo come un razzo. Quando dopo tre giorni tornò, a cura della Scuola Infanzia S.Agata un gran cambiamento trovò: sez. A il fumo del camino aveva reso nere le piume di ogni uccellino. Ma un'altra sorpresa fu che dopo gli ultimi tre giorni di gennaio, la temperatura salì un po' su. Così, da allora, i merli hanno le piume nere e, da febbraio, ognuno tanto freddo sembra non avere. sez. B 14
...per non dimenticare IL GIORNO DELLA MEMORIA: PENSIERI E RIFLESSIONI a cura della V B Fratta Il 27 gennaio 1945, ad Aushwitz (campo di concentramento situato in Polonia) migliaia di ebrei superstiti furono liberati dall'armata russa. Per la prima volta dopo tanto tempo, quelle persone furono veramente libere. Proprio in questa data, si celebra ogni anno IL GIORNO DELLA MEMORIA : per non dimenticare! Per non dimenticare la strage di persone innocenti che avevano una sola colpa : quella di essere nati ebrei e quindi considerati di razza inferiore. Per non dimenticare gli orrori del passato che se non conoscessimo, in un futuro potremmo commettere anche noi. Io sono ancora molto piccola, ma già sono consapevole generazioni future gli orribili avvenimenti del passato. di ciò che fino a 68 anni fa accadeva in quella "struttura degli orrori" e devo dire che sono profondamente Abbiamo il dovere di ricordare , nelle scuole nelle arrabbiata con la razza umana che è stata capace di strade della città in ogni luogo ,questa immensa commettere il peggiore dei crimini ma soprattutto sono tragedia attraverso libri, film, documentari e arrabbiata con Hitler e con tutti i capi di stato che testimonianze perché gli uomini facilmente dimenticano hanno accolto le leggi razziali o che non hanno fatto il passato e si rischia di ripetere gli errori fatti. nulla per impedire ciò. Anche se questo momento della storia è Secondo me ciò che hanno fatto i tedeschi è una tristissimo,ognuno di noi deve conoscerne ogni cosa orribile ed ingiusta perché siamo tutti uguali e dettaglio , affinché la memoria non diventi unno nessuna razza può sentirsi superiore alle altre. sbiadito ricordo ma che ci aiuti a trasmettere alle Questo messaggio deve essere ascoltato soprattutto da noi bambini perché saremo gli uomini del futuro e quindi tocca a noi combattere ogni tipo di razzismo e discriminazione. Sotto il cielo di Aushwitz, denso di fumo nero, di odio, di orrore....i bambini strappati ai genitori infreddoliti privati dell' amore della famiglia, per le carezze della mamma, di un'infanzia felice e spensierata....bisogna ricordare tutto ciò affinché non si ripeta più. Ma perché proprio gli ebrei? I nazisti si consideravano razza superiore e gli ebrei erano per loro di razza inferiore; ma furono trucidati milioni di persone tra ebrei zingari, mendicanti e omosessuali... Nel giorno della memoria è giusto ricordare anche le persone che aiutarono gli ebrei a sfuggire dalla morte rischiando la propria vita e quella dei loro cari. 15
Carnevale Carnevale è l'uso di mascherarsi con costumi CARNEVALE a cura della II A Fratta variopinti e maschere scherzose, che raffigurano simpatici personaggi di fantasia. Ogni città italiana ed anche molti piccoli paesi hanno una propria maschera Febbraio è anche il mese delle carnevalesca tipica. allegre gazzarre, delle La parola Carnevale maschere, delle frittelle. Che deriva dal latino "carnem bel tripudio di carri mascherati levare", che vuol dire per le strade e per le piazze! "eliminare la carne": La festa del Carnevale, che questo per indicare che può dirsi la festa dei bambini dopo il Carnevale iniziava perchè, in genere, sono loro la Quaresima, periodo in che tramandano ancora la cui non si poteva tradizione delle maschere, mangiare la carne. anche se con nomi diversi, Nella tradizione cattolica, era già presente presso gli il Carnevale inizia la prima antichi greci e romani. domenica dopo l'Epifania, Oggi il Carnevale è una festa praticamente ha inizio il che si celebra nei paesi di giorno di Sant'Antonio tradizione cattolica. abate, il 17 gennaio e I festeggiamenti si svolgono quasi sempre con finisce il martedì che precede il delle pubbliche sfilate, con tanti elementi giocosi Mercoledì delle Ceneri: questo martedì è chiamato e fantasiosi. “martedì grasso” ed è l'ultimo giorno di Carnevale. In particolare, l'elemento più caratteristico del Quest'anno noi alunni di classe III di S.Agata ci siamo divertiti ad inventare racconti, fra tutti abbiamo preferito: “Se un giorno piovessero coriandoli nella mia città” Un giorno mentre io e la mia coriandoli. La gente era uscita per vedere lo famiglia stavamo andando a fare Il giorno dopo appena svegli io e spettacolo della pioggia di acquisti ,alzando lo sguardo mia sorella ci siamo affacciati alla coriandoli. abbiamo visto il cielo ricoperto di finestra e abbiamo visto sui balconi Le persone si meravigliavano nuvole: rosse, gialli, insomma un dei pezzetti di carta colorata cioè perché non avevano mai visto una po' di tutti i colori. i coriandoli. pioggia simile. Poi tornati a casa, visto che il Siamo usciti le nuvole colorate Appena finì il giorno di Carnevale giorno dopo era Carnevale siamo scaricavano coriandoli dei propri quella pioggia sparì e le nuvole si andati a vedere le previsioni del colori: le nuvole rosse coriandoli allontanarono. tempo e annunciavano che rossi, le nuvole verdi coriandoli l'indomani sarebbero verdi… piovuti Alcuni bambini si portarono dei contenitori per riempirseli. 16
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