MAGGIO CON LO SGUARDO IN AVANTI - Parrocchia S. Maria Nascente
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Maggio 2018 - Anno 12 - Numero 5 Periodico della Parrocchia di Santa Maria Nascente Piazza Santa Maria Nascente, 2 20148 Milano Orario delle S. Messe a Santa Maria Nascente PREFESTIVO ore 18.30 sabato/vigilie - FESTIVO ore 8.30 - 10.15 - 11.30 - 18.00 - FERIALE ore 8.30 - 18.00 MAGGIO CON LO SGUARDO IN AVANTI Maggio è sempre stato un mese caro al popolo di Dio a motivo della devozione alla Madonna. Una devozione che ho trovato anche in questa parrocchia ve- nendovi come parroco. Potrebbe con- siderarsi scontato dal momento che la Parrocchia è dedicata proprio alla Ma- donna ma la venerazione che da subito ho notato e che continuo a verificare dice in realtà il profondo e sincero af- fidamento che il nostro popolo nutre in Maria. Non mancheremo pertanto di riproporre in questo mese mariano gli appuntamenti che da anni lo accom- pagnano: mi riferisco qui alla recita del Santo Rosario che porremo nelle sere del lunedi e del venerdì rispettivamen- te presso il santuario di Lampugnano e nella chiesa parrocchiale. È per altro, questo, un maggio abba- La Madonna di Lourdes. Foto scattata da Maria Clotilde Licini in un recente pellegrinaggio. stanza particolare giacchè cade nell’an- A settembre, dal 19 al 23, anche noi andremo pellegrini a Lourdes. Il programma a pagina 4. no in cui si celebrano i 160 anni delle sito della parrocchia. La ragione non sta aperta al culto. Una chiesa – si sa – an- apparizione della Vergine a Lourdes. soltanto nel significativo anniversario che nella sua dimensione architettonica, Qualcuno avrà certamente seguito e ri- lourdiano; c’è infatti un altro evento resta segno della presenza di Cristo in corderà le celebrazioni fatte per l’occa- che ci interessa molto più da vicino e un luogo. Ci sarà dunque caro accom- sione lo scorso febbraio, accompagnate che cadrà proprio alla fine del mese di pagnare e prima ancora precedere que- dall’annuncio della settantesima guari- maggio del 2020 allorché festeggeremo sto duplice evento, con una particolaris- gione miracolosa riconosciuta. il quarantesimo anniversario della con- sima attenzione a Maria - cui oltretutto Da parte nostra, come comunità par- sacrazione della nostra chiesa parroc- è dedicata la nostra chiesa - che a tutto rocchiale, organizzeremo nel prossimo chiale avvenuta il 30 maggio del 1980 il mondo ha fatto e continua oggi a fare settembre un pellegrinaggio proprio a dall’allora Arcivescovo Card. Martini. il dono di Gesù. Lourdes il cui programma avrete modo Non solo! Lo stesso anno, e precisamen- Ed eccoci alla domanda legittima. di leggere sulle pagine di questo nume- te il 5 giugno, saranno 65 anni da che la Come può centrare l’evento appena ci- ro di Nuovi Avvenimenti oltre che sul stessa nostra chiesa è stata inaugurata e Don Mario (continua a pagina 2) Orario delle S. Messe nel Santuario di Lampugnano PREFESTIVO ore 17.30 sabato/vigilie FESTIVO ore 10.00
VITA TRA NOI Appunti spicci di Liturgia Celebrata Esplicitata sul numero scorso di Nuovi Avvenimenti la differenza cose è più liberante obbedire… La differenza tra l’una e l’altra tra Messa prefestiva e Messa vigiliare, inizio qui col segnalare che, forma sta nel limitarsi alla proclamazione del Vangelo della Risur- al di là dei rilievi critici che il Lezionario introdotto ormai dieci rezione in apertura della Messa (forma semplice) o nel celebrare anni orsono in Diocesi ha suscitato e ancor oggi continua a susci- la Messa tra i Vespri dove il Vangelo della Risurrezione è prepa- tare, la Messa vigiliare nella nostra Diocesi non è propriamente un rato dal rito della luce, dal canto dell’inno e del responsorio ed è optional. È vero che non si trova nei testi ufficiali il verbo “dovere”; seguito da un breve salmello e dall’orazione conclusiva. Proprio si trova il verbo “potere” ma là dove lo si trova sembra essere riferi- l’annuncio del Vangelo della Resurrezione è l’elemento di grande to non tanto alla possibilità o meno di celebrare la liturgia vigiliare novità che trova la sua ragion d’essere in quanto intende ricordare del sabato sera quanto alla possibilità di celebrarla in forma solenne in tutte le comunità che la domenica, nostra Pasqua settimanale, o in forma semplice. Non voglio qui entrare nel merito sia perché fonda se stessa sulla Risurrezione di Cristo «il primo giorno dopo non è mio compito, sia perché non dispongo né degli strumenti il sabato». Noi abbiamo scelto la forma solenne. né delle cognizioni adeguate per farlo. Ho imparato che in certe Don Mario (segue da pag. 1) tato con il pellegrinaggio a Lourdes? È Non sto a spiegare dettagliatamente ora; Ho già avuto modo di fare questa espe- subito spiegato. Da Lourdes porteremo anticipo solo che si tratterà della possi- rienza come parroco e posso garantirvi in parrocchia una immagine o una pic- bilità di “ospitare” per qualche giorno che sarà una pioggia di grazia divina fe- cola statua della Vergine, la quale, a par- l’effige della Madonna nelle nostre case, conda di doni per le nostre famiglie e tire dal prossimo anno, accompagnerà al fine di raccogliersi in preghiera da- per la parrocchia intera. la nostra preparazione al 2020, attra- vanti ad essa, come singola famiglia o Don Mario verso una PEREGRINATIO MARIAE . come gruppo di famiglie. “FERMATI, GUARDA E RITORNA” Questo l’invito di Papa Francesco durante la Messa delle Ceneri in febbraio, queste le parole che abbiamo meditato con Padre Sedran durante il cammino quaresimale. In queste settimane, caratterizza- strano, bensì te da eventi drammatici di ogni a concentrare tipo, dal caso Alfie Evans ai bom- il nostro com- bardamenti sulla Siria e a nuovi at- portamento e tentati terroristici in varie nazioni, la nostra pre- abbiamo talvolta la sensazione di ghiera su tre essere confusi e incapaci di valutare, azioni semplici secondo la nostra appartenenza al e concrete, sul- credo cristiano, la realtà caotica che ci le quali anche circonda. La sola voce che ci invita a Padre Peppino mantenere il nostro animo calmo e se- Sedran ci ha reno è indubbiamente quella di Papa invitato a me- Francesco, il quale già in occasione ditare durante dell’inizio del tempo quaresimale ci il cammino Paul Gauguin, Cristo orante nell’Orto degli olivi, 1889, Norton Museum, Pasadena (Usa). ha invitato a non lasciarci confondere quaresimale: dalle tante discordanti versioni che i “Fermati, guarda e ritorna”. tazione e questo correre senza senso, giornali e le televisioni ci sommini- Fermarci e abbandonare questa agi- che ci dà solo la sensazione di non 2
arrivare mai da nessuna parte. Tutti stro stesso corpo che non vorremmo dimostra verso Lazzaro, quando gli dovremmo imparare che non è ne- mai vedere vecchio o malato. dice “Esci!” togliendoci senza timo- cessario vivere in modo accelerato, Fermarci significa al contrario dare la re le bende interiori che ci impedi- un modo “che - ha ribadito il Santo possibilità al nostro spirito di ascolta- scono di camminare. Guardiamo e Padre con veemenza - disperde, divi- re la potenza feconda e creatrice del aiutiamoci l’un l’altro, con amore e de e finisce per distruggere il tempo silenzio, della concentrazione nella speranza. E ritorniamo. Non al punto della famiglia, il tempo dell’amicizia, preghiera, per trovare in noi stessi la di prima, come se nulla fosse accadu- il tempo dei figli, il tempo dei nonni, capacità di condividere i pesi e le sof- to. Cristo è venuto, è morto per noi il tempo della gratuità… il tempo di ferenze altrui e di andare avanti con- ed è risorto. Con infinito amore, per Dio”. Purtroppo, invece, siamo preda sapevoli, rappacificati e desiderosi di ciascuno di noi. della compulsione di voler controllare proseguire sereni il nostro cammino. Claudia Gariboldi tutto, sul lavoro, in famiglia, sul no- Guardiamo alla tenerezza che Gesù NELLE CELEBRAZIONI PASQUALI L’UNITÀ TRA LITURGIA, PAROLA, CANTO Una perfetta unità che ha tenuto desto il cuore dei fedeli. Nelle celebrazioni pasquali di quest’an- da tempo, Padre Sedran, Padre Parroc- to dai chierici con le candele accese, allo no una perfetta unità tra liturgia, parola, chetti, Padre Albani, don Paolo Torti e Scurolo allestito nel bel battistero. Per canto ha avvicinato al centro del mistero don Alessandro, ci ha permesso di avvi- tre giorni abbiamo avuto il luogo in cui il cuore dei fedeli. Il coro si preparava da cinarci alla confessione con un chiaro: farti compagnia o Gesù ! I ranuncoli ros- due mesi alla solenne veglia con prove ”Eccomi. Ho dimenticato di corrispon- si, la tovaglia ricamata, panche e sedie in settimanali, i chierichetti venivano istru- dere al Tuo Amore, ma ora sono qui per bell’ordine hanno accolto noi fedeli alla iti nei movimenti liturgici, i testi delle li- essere abbracciato dalla tua infinita Mi- preghiera personale e comunitaria come turgie del triduo sono stati curati da don sericordia”. le lodi di venerdì e sabato, introducendoci Mario con attenzione e amore, e durante Da questo sacramento personale e co- alla grande veglia pasquale. le cerimonie esposti e spiegati ai fedeli: e munitario insieme siamo arrivati la sera Alle 15 del Venerdì Santo eravamo insie- noi parrocchiani presenti (anche quelli del Giovedì Santo alla S.Messa in Coena me alla celebrazione della passione e mor- con fede in difficoltà) siamo stati avvi- Domini con aumentata consapevolezza te del Signore, intensa, silenziosa, scandita cinati lentamente alla liturgia pasquale del dono ricevuto, così sproporzionato ai dalle letture e dai cuori che ripetevano: dalla liturgia e dalle omelie di tutto il nostri piccoli desideri. Nella sua ultima “Cristo Gesù dolce Gesù dalla tua Croce periodo della quaresima; introdotti infi- cena Gesù ha istituito con l’Eucarestia, abbi di noi pietà”. ne passo passo nei giorni della settimana l’Ordine e la Confessione: festa grande La veglia pasquale si è aperta con la be- ‘Autentica’. dunque per i sacerdoti e per tutti noi nedizione del fuoco: “Come il volto di La settimana santa, ‘Autentica’ per la memori di essere stati chiamati e dunque Mosè, per la Tua presenza divenne rag- liturgia ambrosiana, iniziata con la pro- santi, e dunque figli in comunione tra noi giante, così rifulga su di noi lo splendore cessione degli ulivi portati dai bambini con Lui. Allora il canto d’inizio “O Dio di Cristo, vera luce del mondo”. Dopo nella domenica ‘delle palme’, si è ap- tu sei la mia luce, Dio mio rischiara le mie aver benedetto il fuoco nuovo a cui verrà poggiata, potremmo dire saldamente tenebre” ci è arrivato al cuore portandoci acceso il cero pasquale abbiamo ascoltato radicata, la sera del mercoledì nella ce- la certezza di non essere più soli. “Per te il canto del preconio (nella sua versione lebrazione comunitaria della penitenza. sarò liberato dal male, Dio mio rischiara antica come veniva proclamato alla fine Quella sera non eravamo molti ma ci le mie tenebre”. del V secolo). Nel preconio l’elogio so- siamo sentiti accolti e abbracciati dal Nè ci siamo sentiti abbandonati, ma lenne dei gesti che Dio ha compiuto per sacrificio di Gesù. La guida alla preghie- partecipi, quando al termine della Mes- Israele preparandolo alla Pasqua di Cristo. ra comunitaria di don Mario insieme sa, nel silenzio assoluto, il Santissimo è ai sacerdoti presenti suoi e nostri amici stato portato dal sacerdote, accompagna- (continua a pagina 4) 3
VITA TRA NOI (segue da pag. 3) “Luce di Cristo, luce del mondo! Gloria al no questo momento hanno impegnato assoluto alla liturgia. Lì mi sono accorta Padre nei secoli.” Il coro e l’organo hanno tutte le loro forze a far suonare i cam- di come tutto, letture, salmi, canti del allora iniziato ad accompagnarci in questo panelli, accompagnati dalle campane, coro e dell’assemblea, mi stava prenden- cammino di certezza: Cristo è qui con noi dall’organo e dal canto dell’alleluia. Il do per mano e di questo il mio cuore era per sempre. salmo 117, cantato tra la lettura della felice; non più il peso delle mie mancan- La catechesi vetero testamentaria con le testimonianza degli apostoli e quella di ze ma il riscatto di questa morte in croce sue cinque letture, a ricordo delle cinque S.Paolo, è inno di lode a Dio: “Venite al di Gesù e la sua Resurrezione mi faceva- grandi notti della storia dell’uomo, ci por- Signore con canti di gioia” ci ha condot- no cantare: “Alleluia! Morivo con te sulla ta all’annuncio della Risurrezione: “Cristo to al Santo Vangelo di Matteo: “Cercate croce, oggi con te rivivo, donami la gioia Signore è risorto, rendiamo grazie a Dio”. Gesù il crocifisso? Non è qui è risorto”. del regno, Cristo Salvatore Alleluia!”. I chierichetti che da un anno aspettava- È stata omessa l’omelia per dare spazio Elvanna Garganese In settembre pellegrinaggio a Lourdes PELLEGRINAGGIO della S. Messa e rientro in hotel. In serata fiaccolata “aux flambeaux” sul piazzale AL SANTUARIO DI NOSTRA SIGNORA DI LOURDES del Santuario. in occasione del 160° anniversario delle Apparizioni 4° giorno: sabato 22 settembre: LOURDES – MONTPELLIER con visita di Paray Le Monial e Nevers dal 19 al 23 Settembre 2018 Prima colazione in hotel. Al mattino partecipazione alla S. Messa e tempo a (5 giorni / 4 notti) in pullman GT disposizione per le devozioni personali. Rientro in hotel per il pranzo. Nel po- meriggio partenza per Montpellier. All’arrivo sistemazione in hotel, cena e per- Programma nottamento. 1° giorno: mercoledì 19 Settembre 5° giorno: domenica 23 settembre: MONTPELLIER MILANO - PARAY LE MONIAL – NEVERS SAINT MAXIMIN LA SAINTE BAUME – MILANO Nelle prime ore del mattino ritrovo dei Signori partecipanti in sede, sistemazio- Prima colazione in hotel. Al mattino partenza per il viaggio di rientro in Italia ne sul pullman GT e partenza per la Francia. Arrivo a Paray le Monial, meta di con sosta lungo il percorso per il pranzo in ristorante. A seguire sosta a Saint Ma- pellegrinaggi in devozione al Sacro Cuore di Gesù e a Santa Maria Margherita ximin la Sainte Baume. All’arrivo visita della Basilica, la più grande del sud della Alacoque, giovane religiosa dell’Ordine della Visitazione che, dal 1673 al 1675, Francia. È considerato il terzo sepolcro più importante della cristianità dopo ricevette le visioni di Gesù e del suo cuore “che ha tanto amato gli uomini”. quello di Gesù a Gerusalemme e di San Pietro a Roma. Fatta costruire nel XIII Visita e celebrazione della S. Messa. Pranzo. Nel pomeriggio proseguimento per sec. da Carlo d’Angiò dopo la scoperta delle tombe di Santa Maria Maddalena Nevers. All’arrivo sistemazione in hotel, cena e pernottamento. e di Saint Maximin, è un meraviglioso esempio di stile gotico. L’esterno mescola 2° giorno: giovedì 20 settembre: NEVERS – LOURDES le influenze del nord alle tradizioni locali. L’interno comprende una navata di Prima colazione in hotel. Al mattino visita dei luoghi di Santa Bernadette, che notevole altezza, la chiusura del coro (XVII sec.), gli stalli del XVII sec., il pul- arrivò a Nevers nel 1866 nella Casa Madre della Congregazione delle Suore pito con le sue sculture raffiguranti la vita di Maria Maddalena e soprattutto un della Carità per intraprendere tredici anni di cammino evangelico proposto dalla retablo in legno dipinto (XVI sec.) di Ronzen. Nella cripta si trova il sarcofago Congregazione. A Nevers, in una vita umile e nascosta, porterà nel suo essere di Maria Maddalena (IV sec.). Celebrazione della Santa Messa. Proseguimento una profonda solidarietà con i più poveri, unita a Gesù che ha amato fino a del viaggio di ritorno con arrivo in sede in tarda serata. donare la sua vita e cercherà di tradurre in ogni suo gesto e in ogni sua parola il desiderio del suo cuore. Visita del santuario e celebrazione della S. Messa. QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE € 595 Pranzo. Nel pomeriggio partenza per Lourdes. Arrivo nel tardo pomeriggio, si- SUPPLEMENTO CAMERA SINGOLA € 170 stemazione in hotel, cena e pernottamento. Iscrizioni entro il 20 giugno 2018 con caparra di € 180, 3° giorno: venerdì 21 settembre: LOURDES saldo entro il 31 luglio 2018. Trattamento di pensione completa in hotel. Intera giornata a Lourdes, dedicata alle funzioni religiose. Al mattino partecipazione alla Via Crucis. Al termine COORDINATE BANCARIE : tempo libero per il bagno alle piscine e per le Confessioni. Nel pomeriggio visita Beneficiario: Parrocchia Santa Maria Nascente del Santuario di Notre-Dame di Lourdes, composto da tre basiliche: la Basilica Banca: Banca Prossima Milano: San Pio X (chiamata anche basilica sotterranea), la Basilica del Rosario, posta so- IBAN IT20 U033 5901 6001 0000 0119 974 pra alla precedente, e la Basilica superiore, quella più imponente. Partecipazione CAUSALE: PELLEGRINAGGIO A LOURDES/S. MARIA NASCENTE alla Processione Eucaristica ed alla Benedizione degli ammalati. Celebrazione 19/23 Settembre 2018 4
NELLA VEGLIA PASQUALE IL RITORNO DEL CORO Per le prove iniziate a gennaio siamo stati guidati dal Maestro Eros Negri, poi siamo stati diretti da una sua allieva, Arianna Lodi. Come ha potuto sentire (speriamo con che si è rivelato fondamentale per met- ringraziarci e proporci nuove “mete”. piacere) chi tra voi ha partecipato alla tere insieme voci ed esperienze corali Certamente siamo noi che dobbiamo Veglia di Pasqua a S. Maria Nascente, diverse fra loro e per farci partire con ringraziare lui per averci riproposto quella di quest’anno è stata anche l’occa- una guida esperta e autorevole per que- questa avventura di bellezza e per aver sione per la ripresa dell’attività del coro sto “varo”. Successivamente, essendo lui trovato chi avesse competenza e auto- della nostra comunità parrocchiale. già impegnato in un’altra Veglia di Pa- revolezza per aiutarci in questa ripresa, Fin dai primi incontri con la nostra co- squa, ci ha affidato alla direzione di una attesa per alcuni, nuova per altri, affa- munità, don Mario ci ha chiesto quali sua allieva, Arianna Lodi, con la quale ci scinante per tutti. realtà corali e di accompagnamento alla siamo subito “trovati” e che ci ha portati Altrettanto certamente desideriamo liturgia vi fossero già operanti e fin da (a nostro avviso egregiamente) alla sera proseguire in questa nostra passione e subito ha cercato di far ripartire questa del Sabato Santo. servizio, ma, consapevoli dei nostri li- esperienza tra di noi, cercando di coin- Accompagnare la preghiera nella Mes- miti, procederemo con i passi che potre- volgere chi in qualche modo ne avesse sa dell’annuncio di Pasqua è stato per mo e riusciremo a tenere. Approfittiamo fatto parte in passato o anche solo vi tutti noi del coro molto bello, di quella però da subito dell’occasione di questo fosse interessato. Così, sondando un po’ Bellezza che resta e che riscopri e appro- spazio su Nuovi Avvenimenti per rinno- il terreno per capire se fossero presenti fondisci nel tempo. Tornare a cantare vare a tutti l’invito a darci una mano, numeri e desiderio e trovati sia i primi in polifonia la nostra gioia è stata un’e- soprattutto a chi avesse già cantato (o che il secondo, a gennaio siamo partiti sperienza che mancava a chi da tempo cantasse tutt’ora) in altri cori e sentisse con questo tentativo, ponendoci come non cantava più, e tornare a farlo nella la nostalgia di farlo nella nostra chiesa e prima meta proprio l’accompagnamen- nostra chiesa e per la nostra comunità per la nostra comunità. Ma anche a chi to cantato della Veglia Pasquale. ha accresciuto la letizia. Ce lo racconta- desiderasse provare per la prima volta a Per le prove delle prime settimane sia- vamo proprio questa settimana, quando cantare polifonia sacra. Vi attendiamo. mo stati guidati dal Maestro Eros Negri, don Mario ci ha voluto incontrare per Mino Vecchio QUELLA PROMESSA CHE TI DONA FELICITÀ Ad Assisi trecento ragazzi dei Cavalieri di Sobieski hanno accolto la proposta di un’amicizia speciale. Ho 12 anni e frequento i cavalieri già da un anno. Ogni settimana diventano sempre di più una cosa bellissima che mi affascina. Mi sono anche chiesta: cosa mi spinge sempre ad andare dai cavalieri? La risposta che sono riuscita a darmi è questa: le persone che ne fanno parte sono per- sone belle, lo si legge dagli occhi. La cosa che lega queste persone è che hanno lo stesso desiderio: conoscere fino in fondo la loro amicizia con Gesù. Sono veramen- te fortunata di fare parte di questa grande compagnia e amicizia, e spero tanto che (continua a pagina 6) 5
VITA TRA NOI (segue da pag. 5) qualcuno, magari anche solo guardando- venire anche lei a far parte della nostra dire fare la Promessa? Non sapevo rispon- mi, possa dire “quella è amica di Gesù, è compagnia, mi sono sentita molto felice. dere, così non ci ho più pensato. Poi con felice e ha il cuore libero”. Ero felice anche per me stessa, ero riusci- don Alessandro abbiamo iniziato a leggere L’anno scorso, quando feci la mia prima ta a capire bene ciò che la Promessa mi di S. Francesco e l’argomento mi ha incu- Promessa, non sapevo cosa aspettarmi, dona ogni volta. In camera mia ho appeso riosito, perché da quando lui ha baciato sapevo solo che tutti, andandoci, erano la foto di quando feci la promessa l’an- il lebbroso è sempre stato lieto, ed io da sempre felici. Quest’anno, che so bene no scorso. Quella foto è come un “segno sempre ho sete di felicità, mi manca sem- cosa voglia dire la Promessa, non so inve- d’appartenenza” alla vita da cavaliere, alla pre qualche cosa. Cosa avrà trovato Fran- ce cosa aspettarmi. Uno giorno una mia vita che sto facendo. Io non smetterò mai cesco baciando un uomo sempre rifiutato amica mi ha chiesto: “Ma tu la Promessa di ringraziare Gesù per le belle esperienze da tutti, che gli ha riempito finalmente la l’hai fatta anche l’anno passato , perché la che mi fa vivere. Ogni volta che la guardo vita? Sulle fotocopie che ci hanno dato ho fai di nuovo? È sempre la stessa cosa…”. mi sembra di ritornare indietro nel tem- poi letto che fa la Promessa veramente chi Inizialmente le ho risposto: “Hai ragione po, in quel momento quando, inginoc- cerca qualche cosa che possa riempire la ma… non è sempre la stessa cosa. I ca- chiata davanti al prete, mi stavano donan- sua vita, che gliela faccia vivere veramen- valieri sono una compagnia che cresce do la mia “tessera”. Tornata al mio posto, te; Gesù è quel “qualcosa” che ci manca, come i gesti che compiamo. Ogni anno mi sembrava di tenere in mano un dono di cui abbiamo bisogno. Allora pensai: è diverso, puoi conoscere persone diverse, così grande e bello che non mi meritavo. avevo trovato la meta alla mia ricerca. Io fare capire ai nuovi ragazzi di prima media (lettera firmata) avevo un grande desiderio di gioia, di vi- quanto sia importante e bello far parte dei vere davvero, profondamente, di fare un cavalieri. Magari quest’anno potrò vedere Un giovedì ci hanno chiesto perché faccia- incontro con qualcuno che possa placare la Promessa con occhi diversi, potrò nota- mo la Promessa. All’inizio avevo sottova- la mia sete di felicità, che mi possa riem- re cose che l’anno scorso non ho notato, lutato questa domanda, poi ci ho ripen- pire la vita e con i cavalieri ho questa pos- potrò provare una emozione diversa”. E sato. All’inizio la risposta era facile: ci vado sibilità. Questa per me è la Promessa, una quando la mia amica mi ha fatto capire perché ci va mia sorella… Ma allora in me possibilità. che forse l’anno prossimo avrebbe voluto è sorta una nuova domanda: cosa vuole (lettera firmata) 6
Curiosi, turisti o pellegrini, osservano dall’alto della scalinata della Basilica supe- riore di S. Francesco uno spettacolo forse un po’ insolito, comunque allegro: circa 300 ragazzi che cantano canzoni gioiose e simpatiche tutti insieme, guidati da adulti entusiasti quanto loro. Un gruppo di bra- siliani si avvicina e una signora buffa ri- prende lo spettacolo. Ma chi sono? Perché cantano? Sono i Cavalieri di Sobieski che hanno appena fatto la Promessa al loro Re… No, non è una fiaba e nemmeno una recita. È proprio la realtà: ragazzi nor- mali, come quelli che vedi a scuola, che hanno accolto la proposta di un’amicizia speciale: vieni e vedi. Ci sono stati, il re- sto l’ha fatto il Mistero, il Re. È Lui che descritti dalla relazione dettagliata e parti- I suoi segreti sono il modo di guardare l’a- mantiene la Promessa di un’amicizia vera colare di don Marcello che ci apre a vedere more e la felicità. Per l’amore ci dice che è come quella che desiderava S. Francesco. dettagli importanti della nostra amicizia anche solo voler bene a una persona. Inve- Per questo ha lasciato tutto nelle mani del con Gesù. E che dire dei ragazzi, ognuno ce per la felicità ci dice che bisogna tenere suo Re: Francesco, il Cavaliere del gran- a suo modo teso a quel momento: vede- a mente che la tristezza o la malinconia de Re, appunto. A Francesco non basta- re le loro facce è una grande scoperta di non sono l’opposto, ma invece ti aiutano va ciò che aveva e cercava qualcosa che lo emozioni, c’è chi vive per la prima volta a raggiungere la felicità perché se sei ma- rendesse felice. Anche noi!!! Per questo è il gesto ed è preoccupato di “sbagliare “ linconico o triste vuol dire che ti manca interessante un’amicizia che vuole fidar- davanti a tutti e chi sembra tranquillo. qualcosa; quindi se si è tristi non bisogna si della Promessa di Gesù, come ha fatto E c’è chi è già stato e sa già tutto, ma i soffocare la tristezza ma capire cosa ti Francesco. suoi occhi svelano emozione pura. In quel manca e continuare a pregare aspettando Laura momento sono tutti lì con un desiderio. un segno di Dio. Che può essere anche Con la Promessa è Gesù che ci dice: “Ti solo darti un amico per raggiungere il tuo Ore 15 del 13 aprile 2018. Pronti, parten- prometto che se mi seguirai attraverso la desiderio. Molte delle lettere riguardanti il za.... via! In giro c’è un’aria frizzante, sono compagnia che ti ho donato la tua vita si motivo della partecipazione alla Promessa tutti molto gasati di fare questo viaggio realizzerà”. E questa è una compagnia di riguardavano l’amicizia. Dell’amicizia bi- nella splendida Assisi. Tutti insieme con amici che non si guarda negli occhi ma sogna sapere che per avere dei veri amici gli amici incontro alla Promessa. I giorni guarda insieme lo stesso punto. Apparte- bisogna avere qualcosa in comune. Infatti, precedenti al viaggio sono giorni frenetici, nere ai Cavalieri è un punto di partenza se non c’è qualcosa in comune, l’amicizia soprattutto per noi adulti tesi ad organiz- per cercare di dare risposte dentro una muore subito perché non c’è scopo. In zare ogni piccolo particolare, e un po’ per- compagnia che ti aiuta a riflettere. Questo più, se c’è un’amicizia che non è vera e di lo scopo... la ragione... ma poi lì tutto si viaggio, i gesti che noi compiamo, sono la non ha scopo, allora non bisogna accon- fa chiaro. Sono stati giorni di vera Grazia, grazia viva di una fede che cresce, risorsa tentarci. Ma cercare quella persona che tutto intorno una bellezza infinita, Assisi anche per noi adulti, una vera letizia come vuole la stessa cosa che vuoi tu. Se non la e il suo paesaggio incantevole... si respira voleva intendere San Francesco. si trova subito, bisogna essere fedeli a Dio un’aria particolare... sembra un posto di Rossana e aspettare che te la dia. altri tempi! E che dire del grande dono (lettera firmata) di fare la Promessa nella Basilica Inferiore Su San Francesco abbiamo visto quali era- circondati dai dipinti di Giotto, tanto ben no i suoi segreti per una vita felice e lieta. Foto di Rossana Gattuso 7
VITA TRA NOI VERSO LA PRIMA COMUNIONE Desideri, sensazioni, richieste di perdono, propositi, dubbi, domande, ringraziamenti nel guazzabuglio del cuore umano. Quaranta bambini si sono accostati alla pri- Il mio desiderio della comunione è ri- Avere il cuore pulito, essere più fedele ma comunione nella nostra parrocchia mer- cevere il corpo di Gesù (...) a Dio, stare in famiglia e... un gioco (...) coledì 25 aprile. La domenica precedente in Alla prima comunione vorrei ricevere il Per la prima comunione vorrei: che tu mi un ritiro hanno tracciato su un foglio un pen- corpo di Cristo (...) accolga e che mio nonno mi veda (...) siero che è stato offerto a Gesù nel giorno in Il mio desiderio della prima comunio- Per la comunione voglio che Dio mi ac- cui Lo hanno ricevuto. Ve li riportiamo, non ne è: ricevere Gesù (...) colga a braccia aperte (...) firmati, anche quelli ripetitivi. Il mio desiderio della comunione è di Perché San Marco è la festa della libera- ricevere il corpo di Cristo. Il mio pen- zione? Io alla mia comunione desidererei Sono molto contento di ricevere la co- siero della comunione è che quando l’hoverboard e Fifa 18 con la play(...) munione: aspetto da 9-10 anni questo riceverò il corpo di Cristo sarò Salvato Domando di essere più vicino a Dio. Io giorno. Sono molto contento anche per- (...) desidererei l’overbord e Far cri 4 (...) ché così potrò partecipare ancora di più Il mio desiderio della comunione è di Voglio la BS4 (...) all’ultima cena. (...) ricevere il corpo del Signore e restare Non essere agitato è una cosa bella ti di- Desidero essere pronta a questo momento sempre bravo e buono e poi di non fare vertirai, fidati. Poi ci sono i regali. Tanto importante, la prima Comunione! (...) troppi peccati (...) salti la scuola. (...) 8
Dentro di me sento: agitazione, sereni- Caro Gesù. Io ti voglio bene mi dispiace Come fa Gesù ad essere così legato a tà, amicizia (...) per quello che ho fatto (...) Dio? Come fa a vivere una vita così Io penso che la prima comunione, sia Caro Gesù scusa per quello che è suc- tutti i giorni? Come fa a vivere intor- bellissima, e sia una cosa che non capiti cesso a catechismo con le madri e i pre- no a tutti noi nello stesso momento? tutti i giorni. Sono super agitata! Non ti. Ho una giornata con i fantasmi (...) Come fa ad amarci così tanto? (...) vedo l’ora!!! (...) Gesù io ti chiedo solo una cosa per favo- Penso che sia un momento per far en- La comunione è bella (...) re, fammi diventare bravo (...) trare Gesù nel nostro corpo. A volte Sono un bambino degno di conoscerti? Mi aspetto che ci siano in tanti e vorrei mi chiedo come mai Gesù è morto e (...) ricevere Gesù confessato senza nessun risorto per noi, perché non sempre ce Gesù, aiutami a essere una bambina peccato per essere più felice (...) lo meritiamo. Per me all’inizio non ero più brava e più buona. Grazie per tutto Vorrei avere il mio cuore sempre vuo- certa dell’esistenza di Dio e Gesù per- quello che hai fatto per noi, per il tuo to dai peccati. Vorrei non fare i peccati ché non l’avevo mai visto. (...) infinito amore. Scusa perché ogni gior- ogni giorno. Vorrei che in tutto il mon- Padre nostro che sei nei cieli sia santi- no faccio dei peccati, perdonami per do ci fosse la pace (...) ficato il tuo nome, venga il tuo regno, tutto quello che ho fatto (...) Vorrei che il mio cuore si dividesse in sia fatta la tua volontà come in cielo più di 9.999.999 parti da donare a tut- così in terra, dacci oggi il nostro pane ti i poveri, malati ... E tutti quelli che quotidiano e rimetti a noi i nostri de- hanno bisogno di amore. Qualche vol- biti come noi li rimettiamo ai nostri ta vorrei buttare in un pozzo senza fine debitori e non ci indurre in tentazione tutte le persone ‘cattive’ finché si pento- ma liberaci dal male. amen. Caro Gesù no e capiscono che quel che hanno fatto ma tu come fai a fare i miracoli? (...) è sbagliato. (...) Gesù come fai a fare i miracoli? (...) La comunione è una cosa che non si I miracoli sono cose molto belle che dimentica mai in tutta la propria vita. accadono nella vita reale che la miglio- Per la prima volta si incontra Gesù, è un rano o la peggiorano come è accaduto onore per me. Certi meritano la comu- dell’ostia diventata carne che in quel nione certi no. (...) caso ha migliorato la vita del prete che Spero che con la comunione mi affezio- non credeva (...) ni di più nelle preghiere a Gesù, spero di O Gesù d’amore acceso, non ti avessi avere più amici con l’aiuto del SIGNO- mai offeso, o mio caro e buon Gesù RE e spero di aiutare tutti quelli che ne non ti voglio offendere più, mai più hanno bisogno sia grandi che PICCOLI disgustarti, perché ti amo sopra ogni (...) cosa.(...) Io mi immagino che alla comunione Ave Maria piena di grazia il Signore è Cristo ci sia più vicino. Come fanno il con te tu sei benedetta fra le donne e pane e il vino a trasformarsi nel sangue benedetto il frutto del seno tuo Gesù e corpo di Cristo? (...) (...) Ma come fa, Gesù, a essere tutto in una Ti ringrazio perché ci hai dato la scelta ostia così piccola? Ma come fai a essere di scegliere (...) la stessa persona tu e Dio? Ma, tu, come fai a essere veramente nello stesso tempo a cura di Paola Marzoli in tantissime ostie? Ti dividi? Perché tu Foto di Sara Tripaldi ti sei sacrificato per noi se noi ripetiamo e facciamo nuovi peccati? (...) 9
VITA TRA NOI SENZA SOSTE I “DOMINGUEAR” A partire da ottobre e due volte al mese alcune famiglie con bambini si fermano dopo la Messa per trascorrere, seguendo l’invito di papa Francesco, la domenica insieme. Con gli amici di Zaccheo che danno una mano in cucina. Da ottobre dell’anno scorso, di solito convivialità da trascorrere con chi si co- due domeniche al mese, nei locali del- nosce, ma è un luogo cui invitare anche la parrocchia (e quando possibile in famiglie o persone che non frequentano giardino) dopo la Messa delle 11.30 la parrocchia. Con la bella stagione ci alcune famiglie si fermano con i propri si può fermare a giocare e magari i figli figli al “Dominguear”, letteralmente: più grandi potrebbero studiare insieme “passare la domenica insieme”. Sulla in oratorio. Quest’ulteriore possibilità scia dell’invito del Papa durante la sua potrebbe essere occasione di sentirsi an- visita a San Siro, la parrocchia e l’orato- cor più parte di una comunità formata rio hanno pensato di proporre il pran- da tanti che desiderano camminare in- zo avvalendosi dell’aiuto degli amici di sieme. Ringraziamo le persone che dan- Zaccheo nel preparare un piatto unico, no la disponibilità nel rendere possibile generalmente un primo, pagando una Particolare di una domenica passata insieme. le domeniche a pranzo e sarebbe bello cifra simbolica, cui le famiglie possono (Foto di Anna Carini). se anche altri potessero coinvolgersi, aggiungere altro portandoselo da casa e Papa Francesco ha sottolineato sempre a anche noi potremo partecipare più atti- condividendolo con chi è presente. In San Siro che “la domenica, dopo essere vamente, non appena i figli saranno un alcune occasioni, specie nella stagione andati a Messa in famiglia, è una buona pochino più grandi”. invernale, al pranzo hanno fatto seguito cosa andare in un parco o in piazza a Personalmente partecipo alla prepara- incontri interessanti . giocare un po’ insieme (…). Mi piace zione delle cene di Zaccheo da qualche Nicola e Lucia Plescia, che partecipano mettere l’accento sulla festa, sulla gra- anno e ho contribuito alla preparazione a questa iniziativa, ci raccontano che, tuità, sul cercare altre famiglie e vivere di qualche pranzo. Mi sono resa conto essendosi trasferiti nel quartiere solo da la fede come uno spazio di godimento di quanto i Dominguear diano spazio pochi anni, hanno trovato negli amici familiare. È necessario aggiungere un anche a noi cuochi e camerieri improv- della parrocchia una nuova famiglia: “Il altro elemento: non c’è festa senza soli- visati (anche se sempre più esperti) di Dominguear è il modo più naturale e darietà. Come non c’è solidarietà senza condividere non solo ciò che si è cu- piacevole di dare tempo e spazio a rap- festa, perché quando uno è solidale, è cinato con più tranquillità ma soprat- porti che sono diventati e diverranno gioioso e trasmette la gioia”. tutto di parlarci. Di non secondaria sempre più importanti per noi e per i Luisa e Andrea Torlaschi, ripensando importanza è il portar qualcosa di pre- nostri figli. Abbiamo l’opportunità di all’invito del Papa, ci dicono proprio parato da casa che si mette a disposi- condividere la crescita della nostra fami- questo: “Quando abbiamo sentito il zione non solo del proprio tavolo, ma glia secondo l’educazione cristiana, con Santo Padre proporre a tutti di trovarsi di chi è presente. Come sottolinea il altri coetanei che hanno le nostre stesse la domenica a pranzo, il cuore ha avu- Papa, quando si è solidali, si è gioiosi esigenze. Nello stesso tempo beneficia- to un sobbalzo e abbiamo pensato che e si trasmette questa gioia contagiosa a mo della ricchezza dell’esperienza di chi poteva essere una bella occasione per la chiunque. è più avanti con l’età. Per i nostri figli, nostra numerosa famiglia se si fosse pro- Chi vuole ricevere gli avvisi sui Domin- di sei, quattro e due anni, la domenica posto nella nostra parrocchia. Infatti, guear e sulle serate di Zaccheo o maga- è ora un momento atteso con grande quando abbiamo saputo che iniziavano ri partecipare attivamente può inviare entusiasmo, forse per loro ancora più i Dominguear a S. Maria Nascente, ab- una mail a: zaccheo.qt8@gmail.com che per noi è semplice riconoscere che biamo deciso di parteciparvi. Si mangia e tenere sotto’occhio la bacheca della ci unisce Gesù, se non altro per il posto insieme e si chiacchiera mentre i bimbi parrocchia (o il sito parrocchiale) con in cui siamo e perché il Don benedice giocano liberamente in oratorio. Secon- i relativi avvisi. il pranzo!”. do noi non è solo un’opportunità di Anna Carini 10
“OGNI VITA È PREZIOSA” Testimonianza da Zaccheo di Paola Marenco sulla DAT, la legge sulle Dichiarazioni anticipate di trattamento. L’incontro a Zaccheo di sabato 21 aprile ha toccato alcuni temi di grande impor- tanza e attualità. La dottoressa Paola Marenco - ematolo- ga e vice presidente di Medicina e Perso- na – ha affrontato nella prima parte del suo intervento cosa c’è in gioco quando si parla di DAT illustrando le proble- matiche del malato cronico e grave. Poi ci ha testimoniato l’importanza, spesso drammatica, della malattia che coinvolge familiari, medici, il malato e tutti coloro che gli stanno intorno. Ha sottolineato che la legge sulle Dichia- razioni Anticipate di Trattamento (DAT) Antonio Grieco presenta Paola Marenco. (Foto di Anna Carini). riguarda ‘i sani’, permette infatti di indi- care anticipatamente al medico cosa fare familiari sono lasciati più soli. Si profila luoghi di ospitalità per i malati, le origini e cosa non fare quando una persona, in così un rischio per la medicina del Terzo della cura stanno dunque nella carità. un tempo futuro ipotetico, potrebbe es- millennio che ha molte più armi terapeu- In un secondo tempo la dottoressa Ma- sere un malato cronico grave impossibi- tiche di una volta, ma che può dimenti- renco ci ha condotti in una bellissima litato ad esprimere il proprio parere. In care l’origine della cura che, fin dai primi riflessione sul modo di affrontare il trat- questo modo c’è il rischio di trasformare secoli, i cristiani hanno vissuto come il tamento dei malati terminali, non guari- il rapporto fiduciario medico-malato in prendere su di sé la domanda del malato. bili, ma curabili. Ci ha raccontato l’espe- un rapporto di tipo contrattuale e, alla L’uomo è l’unico essere del creato che sa rienza di Cicely Saunders, una dottoressa fine, di far prevalere l’abbandono tera- di morire, prendersi cura di una perso- che nell’Inghilterra degli anni Cinquanta peutico per evitare contenziosi. Ma rom- na significa, perciò, amare interamente si occupava di malati terminali e che, pendo il rapporto di fiducia demandato il suo destino. Tutti ricordiamo che gli facendo particolare attenzione alle loro al livello della legge, il malato e i suoi ospedali sono sorti nel Medioevo come esigenze, ha fondato il primo Hospice. La Saunders si era resa conto che il do- lore del malato è totale: fisico, psichico, sociale ed esistenziale. Ha quindi sempre lavorato per dare una risposta compren- siva di tutte queste esigenze. Ne è nata una forma di assistenza che accompagna la persona nella sua malattia con il rispet- to della sua libertà. Un invito ai cristiani che devono trovare e accogliere le forme nuove di accompagnamento al malato. Una serata interessante come le domande finali hanno evidenziato. È davvero im- portante ritrovarsi per approfondire insie- me problemi che ci coinvolgono tutti. Daria Carenzi 11
VITA TRA NOI LA CORONCINA DELLA MISERICORDIA L’abbiamo per la prima volta recitata comunitariamente anche a S.Maria Nascente nel giorno della festività voluta da Giovanni Paolo II. La Corona alla Divina Misericordia è stina, benedicente con la mano destra e stata recitata comunitariamente nella in atto di aprire la veste sul fianco con nostra chiesa di S. Maria Nascente al la sinistra per far scaturire due raggi di QT8 nell’Ottava di Pasqua, domenica 8 luce, rossa e bianca. L’immagine è ac- aprile, la “Domenica in albis”, divenuta compagnata dalla scritta “Gesù, confido festività della Divina Misericordia per in Te”. Benedetta nel giorno dell’ottava decreto di San Giovanni Paolo II. Tale di Pasqua, può essere venerata e adotta- culto nasce come devozione personale ta liturgicamente. Una particolare esor- della suora polacca Faustina Kowalska a tazione fu rivolta ai sacerdoti affinché partire dal 1931, per volontà di Cristo in rinnovassero nei fedeli la fiducia nella persona che le era apparso in visione, e Sua infinita Misericordia. con l’autorizzazione del suo confessore. Se Cristo è stato il promotore di tutta la Attraverso ben 14 apparizioni di Cristo vicenda, un ruolo importante ha avuto a colei che Egli definirà “la mia segre- suor Faustina. Nacque il 25 agosto 1905 taria” si andarono precisando i motivi, in un villaggio presso la città di Lodz e le modalità, la collocazione nell’anno Santa Faustina. In basso: immagine liturgica fu battezzata col nome di Elena, polacca liturgico, l’iconografia di Gesù Divina di Gesù Divin Misericordia. in una Polonia il cui territorio fino alla Misericordia. La celebrazione del culto caduta miseramente nel peccato. Da Prima Guerra Mondiale era diviso tra nel santuario di Cracovia - Łagiewniki, qui il termine “Misericordia”, legato al gli imperi d’Austria, Germania e Russia. dove suor Faustina ebbe, dopo vari tra- Suo cuore sovrabbondante di infinito, Sin da bambina mostrò propensione sferimenti, definitiva dimora, iniziò nel perdurante, caritatevole amore verso alla preghiera e al lavoro, unitamente ad 1944. Nel 1951 fu annessa un’indul- l’umanità peccatrice e destinata, senza una sensibilità speciale verso le persone genza plenaria e a partire dal 1985, sot- il Suo soccorso, alla perdizione eterna. povere e bisognose. Ancora minorenne, to il card. Macharski, il culto fu esteso Per capire com’è strutturata la Corona o lasciò la casa paterna per andare a gua- a tutta la diocesi di Cracovia. Il prede- coroncina, occorre fare riferimento alla cessore di Macharski come arcivescovo preghiera del rosario per la devozione a di Cracovia, Karol Woytila, eletto Papa, Maria. Più esplicito di qualsiasi discorso nel 1992 lo estese a sua volta a tutta la è lo schema figurato che accompagna il Chiesa cattolica. presente articolo. È evidente il legame L’esperienza di suor Faustina presenta tra la Redenzione operata da Gesù e la molte analogie con quella della suora richiesta di impetrare la Sua Misericor- visitandina francese santa Margherita dia. In preparazione alla recita nella do- Maria Alacoque (1647-1690) cui ap- menica successiva alla Pasqua è prevista parve Gesù in persona che l’accompa- una novena da iniziare il venerdì santo. gnò spiritualmente e fece di lei lo stru- Tale legame fu esplicitato a suor Fausti- mento per la diffusione del culto del na da Gesù stesso. “Le anime periscono, Sacro Cuore. In entrambi i casi il Signo- nonostante la Mia dolorosa Passione re stesso ha voluto rinnovare attraverso (...). Se non adoreranno la Mia miseri- la preghiera, gesti significativi ed un’im- cordia, periranno per sempre”. magine da Lui stesso dettata, la memo- Anche il quadro di Gesù, Divina Mise- ria in azione della Sua Passione, come ricordia, rispecchia la modalità con cui supremo dono di salvezza all’umanità Gesù stesso si era presentato a suor Fau- 12
LE PROMESSE DI GESÙ A CHI RECITA LA CORONCINA Promessa generale 2) “Quando verrà recitata vicino agli agonizzanti, mi metterò “Per la recita di questa coroncina Mi piace concedere tutto ciò fra il Padre e l’anima agonizzante non come giusto Giudice, ma che Mi chiederanno”. come Salvatore misericordioso”. Gesù ha promesso la grazia del- la conversione e della remissione dei peccati agli agonizzanti in Promesse particolari conseguenza della recita della Coroncina da parte degli stessi 1) “Chiunque reciterà la Coroncina alla Divina Misericordia ot- agonizzanti o degli altri (Quaderni…, II, 204 - 205) terrà tanta misericordia nell’ora della morte”. Saranno donati la 3) “Tutte le anime che adoreranno la Mia Misericordia e reci- grazia della conversione e la morte in stato di grazia - anche se si teranno la Coroncina nell’ora della morte non avranno paura”. trattasse del peccatore più incallito e anche recitandola una volta La Sua Misericordia li proteggerà in quell’ultima lotta (Quader- sola (Quaderni…, II, 122) ni…, V, 124). dagnarsi da vivere, impedita dai genitori ata nel 1993 e santa nel 2000 in occasio- a seguire la vocazione religiosa. Venten- ne del Giubileo. Per la santa le estasi e le ne, fu accolta a Varsavia dalla Congre- rivelazioni erano inviti a confidare nella gazione della Beata Vergine Maria della Misericordia del Signore, non la prova Misericordia col nome di Faustina, e in della sua santità. Chi volesse davvero seguito destinata a più sedi sparse sul conoscere l’esperienza che visse, legga territorio polacco. Svolse le sue umili il suo Diario, scritto per obbedienza ai mansioni di portinaia, cuoca e giardi- suoi confessori, un autentico invito alla niera, fedele alla regola, gioiosa e cari- conversione ossia all’abbandonarsi fidu- tatevole, ma consunta dai digiuni cui cioso in Cristo. Forse desidererà anche si sottoponeva già prima del noviziato. andare in pellegrinaggio a Łagiewniki, In tale periodo iniziarono le esperienze alla periferia di Cracovia, al convento mistiche e anche le sofferenze spirituali con l’istituto allora destinato a ragazze legate alla sua missione, avendo offerto moralmente trascurate in cui visse suor Schema della coroncina. la propria esistenza in sacrificio a Dio Faustina e al moderno Santuario, termi- per salvare le anime dei peccatori. Patì morendo a Cracovia all’età di 33 anni il nato nel 2002, meta di pellegrinaggi da la tubercolosi che le minò il fisico, ri- 5 ottobre 1938. tutto il mondo. manendo unita misticamente a Dio e Papa Giovanni Paolo II la proclamò be- Emanuele Atanassiu DONACIBO, UNA CARITÀ FUORI DALLE RIGHE Fuori dalle righe ma dentro il cuore. L’esperienza di 400 ragazzi delle scuole Gentileschi e Cardano. La vivace personalità di Giacomo Po- gli amici del Banco Alimentare e di Por- sponsabile nazionale della giornata del- retti durante l’incontro di presentazione to Franco (associazione per l’aiuto allo la Colletta Alimentare (si tiene sempre della settimana del Donacibo (raccolta studio). La presenza di Giacomo non è l’ultimo sabato del mese di novembre). di alimenti fatta nelle scuole nel periodo stata l’unica sul palco dell’Auditorium, Bassi ci ha raccontato come è nata la quaresimale) alla presenza di circa 400 c’erano altri due amici del Banco Ali- Colletta Alimentare, negli Stati Uni- ragazzi delle scuole Gentileschi e Carda- mentare: Vitaliano Bonacina, un nonno ti, dove una donna vedova per dar da no, è il segno di un modo di fare carità pluriottantenne che da più di 20 anni mangiare ai suoi 11 figli andava a cerca- fuori dalle righe ma che nasce da dentro dedica le sue giornate presso la sede re gli scarti dei supermercati. Un prete il cuore ed è frutto di un incontro con del Banco, e Federico Bassi che è il re- (continua a pagina 14) 13
VITA TRA NOI (segue da pag. 13) l’ha vista e l’ha accolta e aiutata e con lei hanno cominciato a girare nei vari su- permercati della zona per aiutare anche altri indigenti. Dopo un anno hanno dovuto costruire un magazzino per sti- pare tutti gli alimenti che raccoglievano. In Italia la Fondazione Banco Alimenta- re è arrivata grazie all’intuito di Danilo Fossati (presidente della STAR) e Luigi Giussani. E come dimenticare la testimonianza video di Nicoletta che è stata detenuta per un lungo periodo e negli ultimi due anni è stata trasferita nel carcere di Ta- ranto dove le è stata data l’opportunità di partecipare alla Giornata nazionale della Colletta Alimentare. Tra tante de- tenute hanno scelto lei. Diceva: “È stata un’esperienza indimenticabile che non Giacomo Poretti durante la presentazione del Donacibo. potrò mai dimenticare. Ricordo che du- rante la giornata stavo all’uscita di un del carcere in permesso. Lui mi ha sor- solo il fatto che 400 ragazzi abbiano po- supermercato per raccogliere i sacchet- riso e mi ha abbracciata e io mi sono tuto ascoltare testimonianze così cariche ti della spesa dalla gente e ad un certo sentita accolta, guardata come una per- di significato vuol dire che la speranza punto uno dei volontari si è avvicinato sona e non come una detenuta. Forse di vita piena c’è per tutti. A noi l’onere chiedendomi: ‘Tu da quale parrocchia non potete immaginare cosa significhi di testimoniarla. Al termine della setti- vieni?’ Non sapevo che risponedere, la per chi, come me, ha sbagliato nella vita mana del Donacibo i ragazzi delle scuo- mia non era proprio una parrocchia… e ha fatto del male, passare una giornata le hanno raccolto oltre 300 chili di cibo Ma non volevo mentire, così mi son fat- intera a fare del bene e incontrare gente donati alla Caritas del QT8. ta coraggio e avvicinandomi ho sussur- straordinaria che lo fa con te”. rato all’orecchio che ero una detenuta Vorrei aggiungere un altro commento: Luigi Berselli e gli amici della Caritas ALLA CARITAS DEL QT8 32 SCATOLONI DI CIBO Hanno partecipato alla raccolta studenti, professori e il personale delle due scuole. Quest’anno il Donacibo è stato un fatto Abbiamo organizzato un incontro di rante questo incontro è stato anche pro- molto significativo per le nostre scuole presentazione in Auditorium, in cui 400 iettato un video in cui una donna rac- ( il Cardano e il Gentileschi), per la pri- ragazzi (quelli che ci stavano in Audito- conta come attraverso la raccolta di cibo ma volta insieme: è stato innanzitutto rium sui 2500 totali) hanno ascoltato la abbia avuto l’occasione di fare del bene, importante il fatto di essere insieme fra testimonianza di due volontari del Ban- lei che diceva di aver “fatto tanto male”, noi insegnanti, due della mia scuola e co alimentare (Federico Bassi e Vitaliano dato che era stata in carcere per omici- due dell’altra, ci siamo fatte compagnia Bonacina) raccontare la loro storia e un dio per molti anni. I ragazzi sono stati condividendo innanzitutto il significato ospite speciale, Giacomo Poretti, li ha molto partecipi, anche con interventi da di quello che volevamo proporre, dando incoraggiati a prendere sul serio questa parte di coloro che avevano già fatto que- ognuno il tempo e l’impegno che poteva. possibilità nel suo modo scherzoso. Du- sta esperienza l’anno scorso o che erano 14
venuti a fare la colletta nei supermercati. ti studenti, professori e tutto il personale cato i volantini. Questo desiderio di bene Nelle settimane precedenti alla raccolta della scuola hanno contribuito a racco- ha messo insieme persone di diverse età, del cibo un gruppetto di ragazze si era gliere 32 scatole di cibo, per un totale di appartenenze o religioni, per costruire impegnato con grande creatività nel pro- 306,5 chili, che abbiamo portato al pun- qualcosa insieme. porre degli splendidi volantini per pub- to di raccolta della Parrocchia del Qt8. Colpisce questa possibilità di avere e blicizzare l’evento, dei quali pian piano Personalmente sono stupita del desiderio dare speranza attraverso un semplice ge- tutta la scuola è stata tappezzata. Inoltre di bene che ho visto in tanti ragazzi, che sto apparentemente banale, così come hanno organizzato turni con gli studenti siamo abituati a criticare per alcuni at- ha commentato una studentessa: “Sono delle varie classi e anche alcuni professori teggiamenti o a ridurre al loro aspetto convinta che noi siamo in grado di fare per raccogliere il cibo e sistemarlo nelle “scolastico”. Questo desiderio ha mosso molto, iniziando da subito, per cambia- scatole durante la settimana del Dona- tutti, da coloro che hanno portato un re, un domani, questa situazione. Perché cibo. Noi insegnanti ci siamo occupati pacco di pasta a coloro che hanno por- mi piace? Perché, nel mio piccolo, faccio delle circolari, dei permessi da parte dei tato sacchi pieni, da chi ha portato le del bene a qualcuno, ma soprattutto a presidi e dell’informazione dei colleghi. scatole disturbando tutti per ottenerle a me stessa”. ( Francesca) Durante la settimana del Donacibo mol- chi ha disegnato per giorni o chi ha attac- Paola Pertoldi La carità cristiana, insieme si può… La raccolta mensile degli alimenti nei condomini è un esempio di come un gesto semplice può essere un gesto straordinario. Pubblichiamo quanto ci ha mandato una nostra lettrice. 15
Gli uffici della segreteria sono aperti tutti i giorni (da lunedì a venerdì) dalle 9.15 alle 11.30 Tel. 02 39264561 segreteria@marianascente.it - www.marianascente.it AVVISI SANTO ROSARIO DEL MESE DI MAGGIO FESTA DELLA PARROCCHIA Tutti i lunedì in Santuario a Lampugnano ore 21.00 In preparazione alla Festa della Parrocchia che celebreremo Tutti i venerdì in parrocchia ore 21.00 il 27 maggio a 38 anni dalla Consacrazione della Chiesa Con inizio: venerdì 4 maggio in parrocchia Parrocchiale, terremo anche per quest’anno le lunedì 7 maggio in Santuario SS. QUARANTORE Un particolare invito è rivolto ai bambini e ai loro nei giorni di mercoledì 23, giovedì 24 e venerdì 25. genitori a cui chiediamo di attendere con cura a questi Sosteremo davanti al Santissimo Sacramento con il appuntamenti favorendo la presenza dei piccoli. seguente orario: DOMENICA 20 MAGGIO ore 9.00 - 9.30 adorazione degli adulti SOLENNITÀ LITURGICA DELLA PENTECOSTE ore 16.45 – 17.15 adorazione dei ragazzi alle ore 11.30 Santa Messa solenne con la presenza del ore 17.15 – 18.00 adorazione degli adulti coro polifonico parrocchiale VENERDI 25 maggio alle ore 21,00 in chiusura del GIORNATA DI PREGHIERA PER GLI AMMALATI mese di maggio Santo Rosario meditato con la presenza In prossimità della Festa Patronale vogliamo essere vicini ai del Coro Maria Bambina nostri malati nel supplicare il bene della salute del corpo e DOMENICA 27 MAGGIO dell’animo. ore 11,30 S. Messa solenne con la partecipazione del ore 15,30 Recita del S. Rosario coro polifonico parrocchiale nel corso della quale ore 16.00 S. Messa e sacramento della Unzione ricorderemo i significativi anniversari di matrimonio degli ammalati. (segnalare il nominativo in segreteria) NB Quanti avessero necessità di essere accompagnati in LUNEDI 28 MAGGIO chiesa lo comunichino in segreteria (02 39264561) ore 21,00 S. Messa in suffragio dei defunti della parrocchia, in particolare di quanti ci hanno lasciato ANAGRAFE Parrocchiale nel corso di questo ultimo anno RIGENERATI NELLO SPIRITO CON IL SANTO BATTESIMO GIOVEDI 31 MAGGIO Liberatore Anna di Luca e di Roberta Lusiani SOLENNITÀ LITURGICA DEL CORPUS DOMINI Fontevivo Dragotta Isabel Francesca di Nicholas e di Sante Messe alle ore 8.30 e alle 18.00. Per le consuete Dragotta Elisabetta Elena ragioni pastorali, celebreremo la solennità anche UNITI NELL’AMORE DI CRISTO DOMENICA 3 GIUGNO con NEL SACRO MATRIMONIO - ore 11.30 Santa Messa Solenne con la partecipazione Floris Michele con Bosello Francesca Maria Melli Volterra Davide con Montefusco Alice Maria della Corale Parrocchiale - ore 15.30 Canto del Vespero davanti all’Eucaristia e RITORNATI ALLA CASA DEL PADRE solenne Benedizione Eucaristica Gallingani Maria Gloria a. 58 Via Moretti 16 Bisacca Benito a. 82 Via Pergine 3 Cantoni Graziano a. 57 Via Pergine 12 Doverosi Ringraziamenti Vitiello Carlo a. 102 Via Cimabue 5 A tutti gli offerenti per le opere parrocchiali del mese di Aprile Mosotti Pietro a. 88 Via Ippodromo 7 € 180,00 Parroco: don MARIO MANZONI tel.02.39264561 e-mail: dmmanzoni@virgilio.it Coadiutore: don ALESSANDRO MORINI: tel. 02 324575 / cell. 339 6586557 e-mail morini.alessa@tiscali.it SUORE DELLA B.VERGINE: Tel. 02.39218968 - 02.33000929 Suore della Riparazione: Tel. 02 38007314 e-mail: segreteria@suoredellariparazione Grafica a cura di Silvia Perenzoni 16
Puoi anche leggere