STORIA DELLA CANAPA IL MUSEO ITINERANTE DELLA CANAPA COMPIE 20 ANNI ALLA SCOPERTA DELLA CANNABIS ITALIANA - BELEAF MAGAZINE

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STORIA DELLA CANAPA IL MUSEO ITINERANTE DELLA CANAPA COMPIE 20 ANNI ALLA SCOPERTA DELLA CANNABIS ITALIANA - BELEAF MAGAZINE
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                                           gennaio/febbraio 2017
                                           Numero 1
                            CANAPA MAG

         Storia della Canapa
    Il Museo Itinerante della Canapa
                      compie 20 anni
Alla scoperta della Cannabis italiana
                                    CBD
            L’origine e i suoi derivati

                              € 1,00
STORIA DELLA CANAPA IL MUSEO ITINERANTE DELLA CANAPA COMPIE 20 ANNI ALLA SCOPERTA DELLA CANNABIS ITALIANA - BELEAF MAGAZINE
STORIA DELLA CANAPA IL MUSEO ITINERANTE DELLA CANAPA COMPIE 20 ANNI ALLA SCOPERTA DELLA CANNABIS ITALIANA - BELEAF MAGAZINE
CANAPA MAG

   In questo numero
   5      Editoriale                                               21     CBD: L’origine e i suoi derivati

   6      Bioedilizia                                              24     Business - Naturwear for a change
          Case di luce
                                                                   26     Canapa e Finanza – Legalizzazione e
   8 	Il Museo della Canapa compie 20 anni                                liberalizzazione in economia

   10 Orto in città                                                29     Canapa e artigianato - Bioversi
          Peperoncini in balcone
                                                                   31     CBD e sport
   12     Erbe selvatiche e dintorni
          Piantagine, un utile pianta perenne                      32     iVegan
                                                                          La “Pianta” delle Uova
   14 	Ricette: Il lupo mangia l’erba +
   	Golosità alla canapa                                           34 	Hempshop & co.: Canapaio bolognese
   13 	Aggiornamento DDL Filiera della 		                          35 	Hempshop & co.: IndicaMi Caltanissetta
          Canapa
                                                                   36 	News prodotti
   16 	Intervista: Antico Seme – Antiche
          tradizioni e nuove idee                                  38 	Libri: Perché no? + Libri Mai Visti
   18 	Storia della Canapa – Alla Scoperta 		                      40	Rubrica fotografica Giardini
          della Cannabis Sativa Italiana                                  d’Europa

                           IL PROSSIMO NUMERO DI BELEAF MAGAZINE USCIRÀ IL 6 MARZO 2017

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         Gennaro Maulucci                                                                   il possesso che la coltivazione di Cannabis in
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EDITORIALE
                                                                            Elogio
                                                                    alla normalita’
                                                                                                di Gennaro Maulucci

Questo è un messaggio per gli arroganti, gli originali a tutti    E il miglior messaggio per gli arroganti è l’esempio
i costi, ai malati di protagonismo.                               positivo di persone normali che fanno cose eccezionali.
Un messaggio a chi non ama la parola “normale”, secondo           Il lavoro quotidiano, il sacrificio di anni che porta a
me una bella parola che rappresenta bene il vivere                risultati sorprendenti. Le persone normali sono quelle che
quotidiano, quello di chi lo accetta e si gode la propria vita,   cambiano il mondo un pezzetto alla volta, che vanno avanti
di chi conosce i propri limiti e vive onestamente secondo         caparbie senza perdere di vista il passato, che grazie alla
certe regole. La parola normale non mi fa pensare al              tradizione e alla memoria si proiettano nel futuro.
grigio, al piatto, al noioso, ma piuttosto al caffè la mattina,   Il Museo Itinerante della Canapa quest’anno compie
ai pranzi la domenica in famiglia, ad una partita a carte         20 anni, tanti anni di passione per una pianta e per una
al bar, alle emozioni quotidiane dei propri cari, ad un fine      tradizione che negli anni di fondazione del Museo di
settimana in viaggio, la normalità è vivere senza gridare la      Pisoniano sembrava destinata all’oblio.
propria intelligenza in faccia al proprio interlocutore.          Il Museo della Canapa oggi rappresenta il passato e
E invece ogni giorno in TV ti fanno credere che non sei           il futuro, è la testimonianza arrivata ai giorni nostri
nessuno se non sei originale, e siamo circondati da               grazie al prezioso lavoro dei gemelli Bernardini. Il Museo
persone che vogliono avere tutto subito e senza sacrificio:       itinerante della Canapa è un bene prezioso che dobbiamo
il risultato è una società malata di protagonismo e               conservare nel migliore dei modi, un gioiello artigianale,
comunicazione urlata. Diffamare il prossimo pur di                un bene comune di cui andare orgogliosi e di cui dobbiamo
ottenere dei piccoli vantaggi personali, “...darei fuoco a        ringraziare i custodi che da 20 anni portano in giro per
casa tua, se mi passasse il mal di denti”, una frase piena di     l’Italia e il mondo questo miracolo di normalità, quella
graffiante ironia del buon Vasco.                                 normalità che la Canapa cerca da anni.

                                                                                                         CANAPA MAG   5
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EDILIZIA
BIOEDILIZIA
di Maurizio Birocchi

Il termine bioedilizia sta ad indicare una        ecologici stabili, ma leggeri e resistenti,    questo materiale isola termicamente e
tipologia di tecniche costruttive che pre-        termo e fono isolanti e ignifughi. Fortu-      rende l’abitazione fresca e indipendente
vede l’impiego, completamente o in par-           natamente i tempi stanno cambiando, e          da impianti di condizionamento.
te, di materiali biologici e quindi derivati      molti imprenditori edili si avvicinano alla    Come già accennato un altro aspetto im-
dalla Natura. Oltre a contribuire ad un pro-      Canapa come materiale da costruzione e         portante che riguarda la bioedilizia è il
cesso sostenibile a livello ecologico, non        ne stanno apprezzando le qualità.              consumo energetico. Se ben progettate
emettendo o addirittura assorbendo CO2                                                           e realizzate, questo tipo di costruzioni
durante la fase di costruzione e di vita del      La Canapa quindi è protagonista principa-      riesce ad abbattere determinati consumi
fabbricato, quest’ampia gamma di mate-            le di questa rivoluzione biologica nell’edi-   (che il più delle volte sono sprechi dovuti
riali permette di creare un’abitazione a          lizia. La tipologia del materiale di calce     ad un’errata concezione del fabbricato),
bassissimo impatto ambientale e quindi            e Canapa, unita ad una progettazione e         grazie all’isolamento termico e al ricirco-
basso consumo energetico, e di rendere            costruzione basata su determinati cri-         lo dell’aria, che eliminano la necessità di
gli ambienti abitativi salubri per l’uomo         teri, rende una casa non solo leggera,         installare un impianto di riscaldamento
sotto diversi punti di vista. Questo signifi-     isolata ed ignifuga, ma anche antisismi-       e di condizionamento. Con l’ausilio della
ca, in poche parole, che sia i materiali che      ca. Quest’ultima proprietà trova largo im-     tecnologia poi si può arrivare ad essere
i processi di costruzione sono ecologici,         piego nel nostro Paese, quotidianamente        autosufficienti e in alcuni casi anche a
ecosostenibili sia in fase di costruzione         scosso da terremoti di lieve intensità e       produrre energia in eccesso da immettere
che nella fase di utilizzo dell’abitazione,       talvolta disastrosi. Alcuni esempi di que-     nella rete.
ed essendo salubri e naturali non arre-           sto genere di costruzioni si trovano infatti
cano quindi danni né all’uomo né all’am-          nelle zone terremotate, realizzate durante     Il settore della bioedilizia sta vivendo un
biente.                                           la fase di ricostruzione, ma non solo, come    enorme fase di sviluppo e crescita, sia
                                                  vedremo. Inoltre le grandi capacità di iso-    perché sta cambiando l’attenzione dei co-
Il settore della bioedilizia è in forte cresci-   lamento termico vedono la Canapa im-           struttori, sia perché cambia anche quella
ta ed espansione. Un motivo è dato dalla          piegata anche nelle nuove costruzioni in       di chi dovendo scegliere un’abitazione,
necessità impellente di abbassare i con-          quelle zone climatiche in cui è necessario     preferisce che sia costruita con questi
sumi energetici, sia per un fattore di co-        iniziare a proteggersi dal caldo, in quanto    materiali ecologici.
sti che di rispetto ambientale.
Nelle tradizionali costruzioni non sembra
esserci molta attenzione a questi aspetti:
fino a poco tempo fa venivano edificate
abitazioni con criteri standard, il più del-
le volte ricercando il più basso costo per
trarne il maggior profitto, senza presta-
re attenzione a determinati dettagli, che
potrebbero essere realizzati in maniera
differente per ovviare a problemi futuri,
quali dispersioni di energia e di calore,
scarso isolamento termoacustico, scarsa
areazione e accumulo di umidità. Inoltre,
molto spesso, tra gli imprenditori edili di
vecchio stampo, anche solo l’accenno
alla possibilità di utilizzare determinati
materiali è stata vista fino ad oggi come
un’alternativa aliena alla propria attivi-
tà di costruttore. Alcuni ad esempio, una
volta informati di queste possibilità, sten-
tavano a credere che fosse possibile lega-
re la calce alla Canapa per creare mattoni

       6   CANAPA MAG
STORIA DELLA CANAPA IL MUSEO ITINERANTE DELLA CANAPA COMPIE 20 ANNI ALLA SCOPERTA DELLA CANNABIS ITALIANA - BELEAF MAGAZINE
EDILIZIA
                                                                                           CASE DI LUCE
In Puglia, a Bisceglie, nasce il primo edifi-    costruzione (in Trentino Alto Adige è stata    direttiva 2020, in quanto caratterizzato da
cio adibito ad uso civile in Canapa e calce.     edificata una piccola chiesa in Canapa), e     alto assorbimento di CO 2 (-150.000 kg di
Fin’ora la Canapa veniva usata principal-        mai nessuno aveva pensato alla proget-         C02) e da bassissimi consumi, grazie allo
mente per ristrutturazioni e risanamenti,        tazione e alla realizzazione di un intero      sfruttamento passivo degli apporti solari,
e le uniche costruzioni abitative in Italia si   condominio con questi materiali. L’Edi-        della ventilazione naturale ed all’utilizzo
        limitavano a piccole case singole o      ficio NZEB, delle “Case di Luce” è forte-      di fonti rinnovabili (fotovoltaico e solare
                    villette, o a qualche al-    mente innovativo: è nato da un approccio       termico).
                                 tra piccola     integrato di tipo sistemico ed olistico, le-
                                                 gato ai temi della bio-architettura, dell’e-   Oltre ad essere una costruzione biologi-
                                                 co-sostenibilità, del comfort ambientale       ca, è stata progettata e realizzata con un
                                                 ed abitativo. L’edificio è caratterizzato da   ottimo design, moderno e innovativo e
                                                 un involucro completamente naturale che        arricchita dall’arredamento floristico del
                                                 vede l’applicazione di un nuovo sistema        giardino, dove cresce anche la stessa Ca-
                                                 costruttivo in Natural Beton ®, un bio-        napa di cui è costituito il palazzo, sempli-
                                                 composito in Canapa e calce e Biomat-          cemente un’idea azzeccata.
                                                 tone ® anch’esso in Canapa e Calce, un
                                                 materiale completamente riciclabile, bio-      Si tratta di un’ottima costruzione che
                                                 degradabile, e capace di catturare grandi      integra architettura, design, sostenibi-
                                                 quantità di CO2 dall’ambiente.                 lità e benessere abitativo. Tutto questo
                                                 Tale costruzione rappresenta il più gran-      grazie all’abbattimento delle dispersioni
                                                 de edificio in Europa costruito in Canapa      termiche, alla regolazione termo-igrome-
                                                 e calce ed è tra i primi esempi in Italia a    trica naturale, all’elevato comfort biofi-
                                                 raggiungere gli obiettivi Europei della        sico e luminoso, ed all’eliminazione delle
                                                                                                sostanze volatili inquinanti (VOC) all’inter-
                                                                                                no delle unità abitative, e ad impatto zero.
                                                                                                Quest’ultimo aspetto è molto importante,
                                                                                                in quanto si tende sempre a considerare
                                                                                                l’inquinamento esterno alle proprie abi-
                                                                                                tazioni, senza pensare all’inquinamento
                                                                                                interno dovuto ad una scarsa areazione,
                                                                                                alle sostanze rilasciate dai materiali da
                                                                                                costruzione e dai mobili della propria
                                                                                                casa. Con questo tipo di edificio l’inqui-
                                                                                                namento interno è pressoché assente, e
                                                                                                quello esterno viene metabolizzato dalla
                                                                                                casa stessa, che garantisce un ambiente
                                                                                                salubre per i propri abitanti.

   “Prenderci cura della terra è la nostra responsabilità condivisa”
						                                              (Dalai Lama)
Il complesso residenziale sostenibile Case di Luce, dopo aver su-       efficienza energetica in grado, con le sue soluzioni innovative
perato la selezione italiana, ha vinto il primo premio del con-         e scelte rigorosamente naturali, di contrastare i cambiamenti
corso internazionale Green Building Construction Award 2016             climatici ed il riscaldamento globale, quale risposta attuale al
nella categoria “Energy and hot climates”. Il premio è stato            clima Mediterraneo e clima caldo-arido. La cerimonia di pre-
assegnato da una giuria composta da esperti di tutto il mondo           miazione è avvenuta al COP22 di Marrakech in presenza di Haki-
nel campo della sostenibilità: “Case di Luce” è uno dei miglio-         ma El Haite, ministro marocchino dell’Ambiente e Bruno Léchev-
ri interventi-pilota internazionali di edilizia sostenibile e ad alta   in, presidente di ADEME.

                                                                                                                      CANAPA MAG    7
STORIA DELLA CANAPA IL MUSEO ITINERANTE DELLA CANAPA COMPIE 20 ANNI ALLA SCOPERTA DELLA CANNABIS ITALIANA - BELEAF MAGAZINE
DALLA COPERTINA
VENTENNALE DEL MUSEO
– ITINERANTE – DELLA CANAPA
A cura di Gennaro Maulucci
Testo a cura dei Gemelli Bernardini
Una storia senza fine                                                e le caratteristiche di questa pianta; ma grazie alle molteplici as-
È una bella storia quella dei Gemelli Bernardini e del loro museo,   sociazioni e realtà nate negli ultimi anni c’è più informazione, i
una storia semplice fatta di tradizione e curiosità, di passione     tanti eventi a tema Canapa che crescono di numero ogni anno,
e di uno spirito d’altri tempi che vive ancora nei nostri gior-      una nuova legge sulla coltivazione della Canapa con regole più
ni attraverso persone speciali, tenaci e autentiche come lo          chiare... tutto questo è un segno inequivocabile che persone
erano i nostri antenati, persone che portano avanti un progetto      come i gemelli Bernardini hanno contribuito a far tornare in auge
nato per caso e fatto crescere per 20 anni con pazienza e perse-     una pianta ormai dimenticata. Tutto questo è una speranza per il
veranza. Un progetto visionario basato su una pianta all’epoca       nostro Paese e per i giovani, che si ritrovano un patrimonio cul-
demonizzata da tutti e caduta nell’oblio, schiacciata da anni di     turale immerso nella tradizione e che stanno sfruttando questa
disinformazione massiva. I gemelli Bernardini, memori delle          straordinaria e irripetibile opportunità, investendo nel settore.
esperienze e dei ricordi infantili, si sono fatti carico di una      Una storia quella dei Gemelli Bernardini che si direbbe a lieto
missione impossibile e l’hanno resa possibile, facendo co-           fine; e invece mi piace puntualizzare che questa che vi ho in-
noscere la Canapa a migliaia di persone: con il tempo hanno          trodotto è una storia senza fine, sia perché i protagonisti han-
trasformato una mostra temporanea in un vero e proprio Museo         no ancora tanto entusiasmo e porteranno avanti il progetto a
della Canapa, che successivamente è diventato anche Itinerante       lungo, sia perché il museo itinerante della Canapa che i ge-
partecipando a più di 90 eventi nazionali e internazionali.          melli hanno creato acquisterà sempre più valore culturale con
Nel 1997, anno di nascita dell’associazione “I Gemelli Bernardini”   il passare degli anni.
le informazioni sulla Canapa erano poche e confuse, ancora oggi      Vi lascio con un contributo che i gemelli hanno scritto per BeLeaf,
incontro persone che si stupiscono, se informate sulle proprietà     e che con vero piacere pubblichiamo sulle nostre pagine.

Il museo itinerante ad una manifestazione estiva

        8   CANAPA MAG
STORIA DELLA CANAPA IL MUSEO ITINERANTE DELLA CANAPA COMPIE 20 ANNI ALLA SCOPERTA DELLA CANNABIS ITALIANA - BELEAF MAGAZINE
DALLA COPERTINA
I Gemelli Bernardini                                       iniziative quali il “sentiero
vent’anni di attivismo per la Canapa                       montano Karol Woitjla”
                                                           alla “mentorella”, e già
La coltivazione della Canapa in Italia è an-               custodi di vecchi attrezzi
tichissima, tramandata dai nostri avi da                   della lavorazione della Ca-
una generazione all’altra, giungendo fino                  napa, decidono nel 1996 di
agli anni sessanta del secolo scorso. Do-                  organizzare l’allestimento
podiché cadde in un abbandono silenzio-                    di una mostra da mettere
so, dove la canapa tessile non veniva più                  in opera per l’estate suc-
coltivata, malgrado la fibra nostrana sia                  cessiva nel proprio paese.
stata ed è ancora oggi di gran lunga la mi-                La prima mossa è stata
gliore al mondo.                                           interpellare le persone più
Nel periodo buio di questa pianta, nel qua-                anziane di Pisoniano per
le appunto non si è coltivata Canapa l’e-                  raccogliere i loro ricordi
co del suo potenziale è rimasto debole, in                 delle piantagioni e delle
quanto caduta nel profondo declino della                   lavorazione della Cana-
disinformazione.                                           pa, tutte memorie che ri-
Alla fine del 1900 in molte località italiane              schiavano di scomparire
                                                                                                                                 Antichi strumenti e filati
cominciano a nascere mostre e raffigura-                   in una sola generazione.
zioni di ogni genere, rievocando la storia,
le tradizioni, gli usi e costumi di ogni pae-              “È con loro che abbiamo appreso dove si        90 località, partecipando su richiesta in
se che coltivava Canapa in passato. Di fat-                piantava e le cure di cui aveva bisogno,       tante città e paesi sparsi in tutta Italia,
to, questo nuovo inizio porta alla ribalta il              come e cose si ricavava, ovvero pratica-       isole comprese. Non solo, abbiamo avu-
passato storico culturale e ambientale ita-                mente tutto il necessario per sopravvive-      to anche il piacere di esporre in alcune
                                                           re in quegli anni. Questo è stato un vero e    date estere in Francia, Germania, Olanda
                                                           proprio risveglio per le menti assopite dal    e persino in Giappone.
                                                           tempo, a tal punto che questa ricerca ci ha
                                                           permesso di pubblicare un libro sul qua-       Il cammino di questi anni, in cui si è tor-
                                                           le abbiamo riportato, fedelmente, queste       nati a diffondere la storia e la coltivazione
                                                           testimonianze molto importanti: il titolo è    della Canapa ci porta a vedere un futuro
                                                           “La Canapa, le nostre radici”, attualmente     radioso, pieno di innovazioni di questa
                                                           giunto alla terza edizione.”                   pianta carica di risorse.
                                                                                                          Personalmente non nascondiamo l’or-
                                                           La mostra viene allestita nell’agosto del      goglio di esser stati tra i primi a credere
                                                           1997: da questa data inizia il lungo cam-      in questa pianta, criminalizzata per anni
                                                           mino dei gemelli Bernardini nella divul-       e che finalmente vive una sua nuova vi-
                                                           gazione della cultura e coltivazione del-      talità, con nuove leggi nazionali senz’al-
                                                           la Canapa in Italia.                           tro da migliorare, ma almeno possiamo fi-
                                                           La mostra ha avuto un enorme successo:         nalmente avere uno spiraglio che porterà
                                                           dopo che tutti i visitatori dell’epoca hanno   ad una vera e propria rinascita.
                                                           espressamente richiesto, come testimo-
                                                           nia il libro a disposizione degli ospiti per   Anche le nuove generazioni, che a causa
                                                           commenti e suggerimenti, che la mostra         del proibizionismo e della disinformazio-
                                                           diventasse un museo, si è trasformata in       ne conoscevano soltanto un unico utilizzo
                                                           un vero e proprio Museo della Canapa; da       della Canapa, risvegliate dal ritorno della
                                                           li in poi sono arrivate molte richieste di     storia del passato, hanno iniziato a cono-
                                                           partecipazione ad eventi e manifestazio-       scere questa pianta, e a far partire pian-
I filati di un’azienda italiana con due secoli di storia   ni in altre località per esporre parte della   tagioni di Canapa Sativa, creando nuove
alle spalle
                                                           collezione: il progetto si trasforma nuova-    attività agronomiche e commerciali.
liano, si cominciano a creare musei e sono                 mente e diventa anche “Museo itinerante
anni di grande risveglio nazionale.                        della Canapa”. È con questa formula iti-       Tutto questo ci fa ben sperare per il futu-
A Pisoniano, vicino a Roma, i gemelli Ber-                 nerante che in questi venti anni abbiamo       ro di questa pianta, perché non c’è futuro
nardini reduci dall’organizzazione di altre                portato il Museo in lungo e largo, in oltre    senza il passato.

Musei della Canapa in Italia
                                                                                  Museo della Canapa e del Lavoro Femminile di Prazzo (CN)
EMILIA ROMAGNA:                                                                   http://www.comune.prazzo.cn.it/
Museo della Canapa di Pieve di Cento (Bologna)
http://www.comune.pievedicento.bo.it/                                             Lazio:
Museo della Vita Contadina in Romagna di Russi (Ravenna)                          Museo – itinerante – della Canapa di Pisoniano (Roma)
http://russi.racine.ra.it/vitacontadina/                                          http://www.pisoniano.rm.gov.it/servizi/musei/museo-della-
                                                                                  canapa
PIEMONTE:
Ecomuseo della Cultura della Lavorazione                                          Umbria:
della Canapa di Carmagnola (TO)                                                   Museo della Canapa di Sant’Anatolia di Narco (PG)
http://www.comune.carmagnola.to.it/                                               http://www.museodellacanapa.it/

                                                                                                                               CANAPA MAG        9
STORIA DELLA CANAPA IL MUSEO ITINERANTE DELLA CANAPA COMPIE 20 ANNI ALLA SCOPERTA DELLA CANNABIS ITALIANA - BELEAF MAGAZINE
ORTO IN CITTÀ
PEPERONCINO
IN BALCONE
a cura dello staff di OrtoinBalcone.it

Peperoncini... rossi, arancioni, verdi o         situazione e contenitore, in questa breve       ma in contenitori più grandi, che possono
gialli, ma anche viola, color cioccolato,        guida troverai i consigli giusti per ottenere   contenere più substrato, le piante sono
neri o blu, con frutti grandi o piccoli, co-     raccolti super.                                 sempre più comode. Bisogna trovare il
nici o tondeggianti, penduli o dritti, di                                                        compromesso tra le esigenze della pianta,
lunghezza molto variabile, quasi sempre          IL GIUSTO CONTENITORE...                        il costo del terriccio e il peso dei vasi sul
commestibili e facilmente coltivabili in         Il primo passo per il successo è la scelta      balcone.
tutta la nostra penisola. Il peperoncino sta     del giusto contenitore: le soluzioni sono
vivendo la sua epoca d’oro negli ultimi 20       davvero infinite. Visita il tuo vivaio o        TERRICCIO E POSIZIONE...
anni; mai così popolare questo frutto del-       centro giardinaggio di fiducia, o il nostro     A costo di essere ripetitivi, dobbiamo ri-
la terra risulta cosi ostico a molti e altret-   sito ortoinbalcone.it e troverai un’ampia       cordare di non sottovalutare la scelta del
tanto ricercato da un crescente pubblico         scelta. La capienza dipende molto dalla         terriccio: è importante che sia ben predi-
sempre più ampio ed esigente.                    varietà di peperoncino, quindi qui pren-        sposto ad assorbire acqua e che sia ricco
                                                 deremo in considerazione una varietà di         di nutrimenti e microelementi. Evitate il
È una delle piante più facili da coltivare, in   media grandezza
apparenza, infatti troviamo molti balconi        come il Capsicum
con il il principe piccante in bella vista.      Annuum, una delle
Anche a livello decorativo è sicuramente         varietà più coltiva-
una specie molto volubile, le piante sono        te al mondo.
molto belle da vedere, e di frutti ce ne         Al contrario di
sono di tutti i colori e forme, provenienti      quanto si possa
dagli angoli più remoti del pianeta: con la      pensare in questo
globalizzazione anche le varietà più sin-        caso i vasi di terra-
golari di peperoncino hanno avuto modo           cotta sono i meno
di diffondersi a macchia d’olio in tutto il      indicati; sono otti-
mondo.                                           mi per molte pian-
                                                 te ma “asciugano”
Gli errori principali nella coltivazione in      troppo in fretta il
balcone portano a raccolti poco soddisfa-        terreno. Anche per
centi che hanno scoraggiato molti orticol-       i peperoncini i vasi
tori da balcone, ma con qualche accortez-        in plastica sono
za possono essere ottenuti ottimi risultati      l’ideale. Un vaso
sia in termini di raccolto che di estetica.      da 11 litri può ba-
Come premesso, i peperoncini cresco-             stare per tutta la
no con successo in quasi ogni tipo di            vita della pianta,

      10   CANAPA MAG
ORTO IN CITTÀ
cosiddetto “terriccio universale”; il
consiglio è di non risparmiare sulla
terra, poiché essa è un fattore fon-
damentale per ottenere frutti sani e
rigogliosi.
Sul fondo del vaso va posizionato
un materiale drenante, come l’ar-
gilla espansa o delle pietre. Questa
tecnica ha una doppia valenza, che
si ripercuote sia sul breve che sul
lungo periodo.
La semina va fatta nei primi mesi
dell’anno fino ad aprile/maggio:
prima seminerete e più alte e rigo-
gliose saranno le vostre piante, e di
conseguenza sarà il caso di preve-
dere un vaso un pochino più gran-
de, se si vuole seminare a Febbraio.
La posizione del vaso è fondamen-
tale: questa pianta vuole molta luce
e, soprattutto in fase di crescita,
non ama la luce diretta.

SEMENTI CONSIGLIATE...
Come anticipato ci sono davvero
tante varietà di peperoncini da col-
tivare: la scelta solitamente è con-
dizionata più dai gusti personali
che da vere e proprie differenze di
coltivazione, quindi possiamo sce-
gliere in base al grado di piccantez-
za, alla forma e alla grandezza del
frutto, oppure decidere di coltivarne tante   soprattutto nel caso siano piante coltivate    È raccomandabile prevenire afidi e ra-
varietà diverse.                              in vaso. Evitiamo preferibilmente i prodot-    gnetti rossi, irrorando dell’olio di neem
Sul web troverai tantissime sementi di-       ti chimici: si può concimare con gli avanzi    o del piretro sulle piante durante tutta la
verse di peperoncini, prodotte dall’Acca-     di alcuni cibi o acquistare prodotti biolo-    fase di crescita, in questo modo possiamo
demia del peperoncino in Calabria fino a      gici.                                          essere tranquilli durante la fase di fioritu-
piccole aziende agricole di appassionati                                                     ra e produzione.
sparsi per tutta la penisola, senza dimen-    Su ortoinbalcone.it sono disponibili mol-
ticare un buon numero di coltivatori pri-     ti prodotti 100% Bio adatti ai peperoncini,    RACCOLTO E PREPARAZIONI
vati che portano avanti varietà particola-    sia in forma liquida che in forma solida. I    Molteplici sono gli utilizzi e le prepara-
ri per passione, e che spesso vendono o       primi sono assimilabili nell’immediato,        zioni che che si possono fare con questo
scambiano i propri semi.                      mentre i secondi sono a lenta cessione.        frutto, anche i metodi di conservazione
                                              Questi ultimi vanno mischiati al terriccio,    per gustarlo tutto l’anno sono molteplici.
FERTILIZZAZIONE                               e inizieranno a rilasciare i nutrimenti solo   Il peperoncino può essere mangiato cru-
È importante utilizzare dei fertilizzanti,    dopo un mese.                                  do nelle insalate, e cotto è ideale in tutti i
                                                                                             tipi di zuppe di verdure e di legumi, per il
                                                                                             soffritto di verdure ripassate o nella pasta
                                                                                             asciutta. Può essere arrostito sulla brace,
                                                                                             fritto o fatto al forno.

                                                                                             Per la conservazione: l’essiccazione è il
                                                                                             metodo più diffuso, ma anche la conserva
                                                                                             sottolio è tra i metodi più apprezzati. Dopo
                                                                                             l’essiccazione si possono polverizzare e
                                                                                             riporre in un luogo fresco ed asciutto.
                                                                                             A chi piace il sapore di quando il frutto
                                                                                             è fresco e lo vuole conservare a lungo,
                                                                                             consigliamo di procedere come segue:
                                                                                             lavare i peperoncini, asciugarli per bene
                                                                                             e metterli in un barattolo di vetro e infine
                                                                                             congelarli; basta prendere i frutti dal con-
                                                                                             gelatore, farli scongelare e consumarli: in
                                                                                             questo modo si avrà sempre il sapore del
                                                                                             peperoncino fresco.

                                                                                             Buona coltivazione.

                                                                                                                   CANAPA MAG    11
ERBE SELVATICHE E DINTORNI
PIANTAGGINE,
UN’UTILE PIANTA PERENNE
di Carolina Arzà
                                                               quella di un ritorno ad un        facilità con la quale si incontra l’ha resa
                                                               approccio più naturale alla       protagonista di molti piatti e può facil-
                                                               malattia, soprattutto nei casi    mente sostituire le verdure di uso quoti-
                                                               di malesseri generici o che       diano, grazie al suo sapore gradevole, non
                                                               interessano più organi del-       distante da quelli a cui siamo abituati. È
                                                               lo stesso apparato, in cui le     facile trovarla nelle aiuole o ai bordi dei
                                                               piante danno il massimo de-       marciapiedi e, al momento opportuno,
                                                               gli effetti desiderati associa-   cioè da aprile a giugno si possono
                                                               to al minimo della probabilità    raccogliere i suoi semi per poi piantarla
                                                               di avere effetti collaterali.     in ambienti più protetti.
                                                               In particolare, la nutraceuti-
                                                               ca propone di curare e pre-       Le sue foglie sono disponibili anche
                                                               venire determinati disturbi       d’inverno e sono semplici da riconosce-
                                                               attraverso un’alimentazio-        re per via della forma a punta, sono dritte,
                                                               ne quotidiana naturale ed         disposte a rosetta e presentano da 3 a 5
                                                               equilibrata, atta ad esclu-       nervature verticali. Quando si prepara alla
                                                               dere i prodotti lavorati in-      fioritura, analogamente al Tarassaco, il
                                                               dustrialmente.                    gambo del fiore punta verso l’alto, segna-
                                                               Nel Settecento,         questa    lando la propria posizione: il fiore è com-
                                                               “nuova” scienza fu prece-         posto da un’infiorescenza marroncina,
Piantaggine fiorita                                            duta dalla fitoalimurgia,         circondata da petali biancastri e da antere
                                                               letteralmente , lo studio comprendente         sembrano delle piccole capsule e conten-
sono cambiate di molto le abitudini ali-        molti trattati, come il De Alimenti Urgentia,    gono semi di dimensioni inferiori al milli-
mentari, le tecniche di trasformazione del      sulle piante selvatiche di cui si nutriva-       metro.
cibo e la domesticazione delle piante, ma       no i popoli durante i periodi di carestia.       La piantaggine lanceolata è simile alla
la raccolta delle erbe spontanee a sco-         In Italia, a cavallo tra le due guerre mon-      sorella piantaggine maggiore, più tonda
po nutritivo e terapeutico è un elemento        diali, furono prodotti diversi documenti         e tozza, anch’essa è commestibile ma di
comune a tutte le epoche e regioni geo-         a riguardo e, nonostante le abbondanti           statura più piccola: raggiunge al massimo
grafiche. La nascita dell’agricoltura viene     provvigioni, l’esercito americano posse-         i 15 cm mentre la lanceolata può arrivare
datata all’incirca 5000 anni prima di Cri-      deva diversi manuali di fitoalimurgia per        fino a 50.
sto, quando ebbe inizio la domesticazione       far fronte alla più critica delle situazioni.
delle piante selvatiche: il processo si avviò   Oggi non c’è più una reale urgenza ali-          Coltivazione.
casualmente fino ad arrivare a una vera e       mentare (per il momento), ma conoscere,          E’ molto facile da coltivare e rispecchia il
propria razionalizzazione delle tecniche.       raccogliere o coltivare, e consumare le          profilo della verdura ideale da coltiva-
L’agricoltura permise all’uomo di svilup-       erbe selvatiche dona l’opportunità di non        re in balcone anche dai meno esperti o
parsi in civiltà, modificandone permanen-       perdere quell’imprescindibile contatto           nell’orto. La semina può benissimo avve-
temente il comportamento; fino al seco-         con la natura, permettendo anche di com-         nire a spaglio, distribuendo i semi a mano
lo scorso l’essere umano ha comunque            prendere il vero gusto del cibo ripartendo       in maniera casuale in vaso o in terra piena,
mantenuto un fortissimo legame con la           dai sapori autentici, a cui non siamo più        senza bisogno di semenzai e trapianti di
natura spontanea, garantendosi in più           abituati.                                        sorta. Si adatta a tutti i tipi di terreno ma
occasioni, come in casi di gravi carestie,                                                       predilige quelli basici, necessita di una
la sopravvivenza. La necessità alimenta-        La Piantaggine.                                  posizione soleggiata e in balcone sono
re fu la principale guida istintiva che portò   Nome scientifico: Plantago lanceolata L.,        sufficienti 3 ore di luce diretta al giorno.
l’uomo alla curiosità per le piante selvati-    famiglia: Plantaginaceae; nomi comuni:
che e alla loro addomesticazione, questo        Piantaggine lanceolata, Lingua di cane,
fatto è legato profondamente anche ad un        Piantaggine minore.
uso terapeutico delle stesse.
I nostri antenati erano in grado di rico-       La piantaggine, pianta euroasiatica, è dif-
noscere ogni tipo di pianta ed erbaccia,        fusa nelle campagne ed in tutti i centri
grazie ad una minuziosa cultura orale ba-       urbani. Protagonista di storie e leggende
sata sull’esperienza diretta di svariate ge-    curiose, segue l’uomo ovunque vada,
nerazioni di uomini: il neologismo tanto in     anche nel Nuovo Mondo, dapprima scono-
voga oggi, la nuova ala di ricerca scienti-     sciuta alla popolazioni indigene: è infatti
fica conosciuta come nutraceutica, è in         una pianta fortemente sinantropica.
realtà un insieme di saperi antichissimi        Considerata erba magica da molti popoli,
che sono stati pressoché confermati da          tra cui gli inglesi, vanta molte proprietà
studi di laboratorio. L’esempio più lam-        curative ed è da sempre presente nelle
pante è l’impiego da parte delle industrie      preparazioni cotte e crude.
farmaceutiche di piante o di estratti di
esse per la preparazione di farmaci spe-        Cenni botanici.
                                                                                                 Infiorescenza
cifici. La tendenza del momento è però          È una pianta perenne molto comune, la

       12    CANAPA MAG
ERBE SELVATICHE E DINTORNI
                                                  base con coltello o forbici, la radice non       diuretica. Applicando il suo succo fresco
                                                  si deve estirpare, così potrà continuare         sulle ferite funge da battericida, in caso di
                                                  a produrre foglie. La raccolta dei semi va       piccole escoriazioni durante passeggiate
                                                  eseguita ad infiorescenza completamente          nel bosco, può essere applicata la foglia
                                                  secca ed è meglio raccogliere tutta la spi-      leggermente incisa direttamente sulla fe-
                                                  ga per non disperderli. Le foglie più tenere     rita. È usata per calmare effetti tipici della
                                                  si possono scottare in acqua bollente per        dissenteria, bronchite, mal di gola e tosse
                                                  qualche minuto per poi essere conserva-          e infiammazioni del cavo orale in genera-
                                                  te in freezer; a quelle più mature è meglio      le. I semi sono ricchi di mucillagine che
                                                  asportare le nervature incidendole con un        ha blandi effetti lassativi e di anacubina,
Macro del fiore                                   coltello. Nel periodo da giugno ad agosto        un glucoside che stimola la secrezione
                                                  possono essere raccolte ed essiccate per         di acido urico dalle articolazioni, pos-
Raccolta e conservazione.                         farne tisane ed infusi depurativi e diure-       sono quindi essere perfetti medicamenti
Le prime foglie sono le più tenere e le           tici.                                            anti gotta. Il succo della piantaggine si
più adatte alle insalate, possono essere                                                           può usare anche per combattere il raf-
raccolte tutto l’anno prima della fioritu-        Proprietà.                                       freddore e la sinusite in quanto aiuta ad
ra, periodo in cui le foglie diventano leg-       La pianta è ricca di vitamine A e C e            eliminare le secrezioni di muco dalle alte
germente più fibrose ed acquistano un             vanta diverse proprietà: antibatterica,          vie respiratorie. Non a caso, l’industria
sapore più deciso, più adatto alle ricet-         espettorante, emostatica, astringente,           farmaceutica lo adopera per produrre
te cotte. Si raccolgono tagliandole alla          antinfiammatoria,     depurativa     e           sciroppi per la tosse.

Ricette
La piantaggine è molto ricca di fibre, ha un sapore molto gradevole e sapido con punte di amarognolo quando si avvicina la fioritura.
Perfetta sia cotta in padella che nelle zuppe, può essere consumata alla stregua degli spinaci anche se è superiore in qualità or-
ganolettiche soprattutto se consumata da cruda, quando conserva tutte le vitamine.

Torta di Piantaggine.                                                                 Rotolo di piantaggine.

250g di farina, 300g di foglie di piantaggine, una cipolla, 2 patate medie, olio,
sale e pepe.

                                              Lessare la piantaggine per pochi
                                              minuti in acqua bollente, scolarla
                                              molto bene eliminando il liquido
                                              in eccesso e fare raffreddare.
                                              Nella stessa acqua di cottura
                                              lessare le patate ben lavate e con
                                              la buccia, sbucciarle e schiacciarle
                                              con una forchetta. Nel frattempo,
                                              preparare la sfoglia (pasta matta)
                                              mettendo in una ciotola la farina
                                              con 2 cucchiai di olio e dell’acqua
                                              tiepida, quando basta per ottenere
                                              un impasto liscio, omogeneo e non       La torta di piantaggine è sublime ma se non siete pratici
                                              appiccicoso. Farlo riposare nella       con mattarello e nonna papera si può provare a fare un
                                              ciotola coperto da un canovaccio        semplice rotolo.
                                              pulito per una mezz’ora. Intanto        200g di foglie di piantaggine, 4 patate, 300g di farina, un
                                              preparare il ripieno, saltando in       uovo (facoltativo), 50g di grana (facoltativo), olio, sale e
                                              padella la piantaggine tritata con la   peperoncino in polvere a piacere.
                                              cipolla e un filo d’olio, amalgamare
                                              poi alle patate condendo il tutto       Lessare le patate, sbucciarle e passarle nello
                                              con sale, pepe e peperoncino a          schiacciapatate, unire la farina e l’uovo, salare ed
piacere e se necessario ancora olio. Stendere la pasta con un mattarello in un        amalgamare. Lavorare l’impasto finché non sarà
unico foglio spesso non più di un millimetro oppure servirsi della nonna papera       omogeneo, quindi stenderlo su un foglio di carta da
per ottenere più lingue di pasta sottilissima (metodo consigliato). Ungere una        forno a formare un quadrato o un rettangolo spesso
teglia capiente e coprire tutte le sue superfici con le lingue di pasta, facendole    un centimetro. Fare rosolare la piantaggine con olio e
avanzare anche dai bordi. Livellare bene il ripieno, che non dovrebbe superare        peperoncino almeno per 15 minuti. A fine cottura tritare
lo spessore di un centimetro e mezzo, sulla sfoglia. Infine, ricoprire il ripieno     la piantaggine ed aggiungere il grana per amalgamare e
con la pasta avanzata dai bordi e con altre lingue,lasciando scoperto un              distribuire il composto sulla base di patate. Arrotolare il
rettangolo (facoltativo).                                                             tutto, aiutandosi con la carta da forno (ovviamente senza
Spennellare la superficie della pasta con poco olio ed infornare a 180 gradi per      lasciarla in mezzo) ed infornare a 180 gradi per circa 30
circa mezz’ora: la pasta sfoglia dovrà risultare leggermente dorata e croccante.      minuti.

                     Piantaggine al vino bianco.                           Sciogliere in padella il burro e farvi rosolare la piantaggine, unire
                                                                           il vino bianco, salare e pepare. Coprire con un coperchio e cuocere
                     300g di foglie di piantaggine,                        per almeno 15 minuti a fiamma bassa. Un’altra versione prevede
                     50g di burro o due cucchiai di olio,                  di scolare bene la piantaggine dal liquido di cottura, da lasciare in
                     un bicchiere di vino bianco,                          padella per poi aggiungervi 20g di farina da fare addensare a mo di
                     pepe, sale e peperoncino in polvere a piacere.        besciamella e, con la salsa ottenuta, accompagnare la piantaggine
                                                                           precedentemente saltata.

                                                                                                                         CANAPA MAG     13
IL LUPO MANGIA L’ERBA
FaGIOLI CANAPOSi
alla TRINITA’
di Gianlupo
                                                                        	Ingredienti per 2 persone

                                                                         1 cipolla
                                                                         1 scatola di fagioli borlotti
                                                                         1 scatola di pelati,o polpa di pomodoro
                                                                         1 manciata di semi di canapa
                                                                         1 cucchiaio di olio di semi di canapa
                                                                         1 bicchiere di birra
                                                                         2 cucchiai di olio EVO
                                                                         sale e pepe.

                                                                        Prendo i semplici ingredienti, accendo il fuoco, ci metto una pa-
                                                                        della sopra, aggiungo un filo di olio evo e la cipolla tagliata fi-
                                                                        nemente. Dopo averla fatta dorare, aggiungo i fagioli borlotti, e
                                                                        dopo una breve ripassata aggiungo un bicchiere di birra e faccio
                                                                        sfumare per 2 minuti.

Torno a casa dopo l’allenamento di Aikido, la fame mi assale e          Successivamente aggiungo i pelati, e mentre mi guardo i primi
appena arrivo in cucina accendo la tv. Intanto apro il frigo e quel-    20 minuti del film lascio cuocere i fagioli, che una volta cotti devo
lo che ci trovo all’interno è costituito da una cipolla rossa, una      solo aggiustare di sale e pepe, per poi impiattarli.
manciata di semi di Canapa in un barattolino, una bottiglia di          Aggiungo a crudo la manciata di semi di canapa, che conferisco-
birra e 2 bottiglie di acqua... con la dispensa sarò più fortunato?     no un gusto croccante al piatto e un filo di olio di semi di canapa,
A giudicare dal contenuto, ovvero una scatola di borlotti ed una        per dargli un sapore più “nociato”... me li gusto durante il film e
di pelati... mica poi tanto fortunato!                                  appena finito, soddisfatto del piatto, penso “questa ricetta velo-
Intanto dalla tv sento una musica familiare, i titoli di testa di “lo   ce la pubblico sul prossimo numero di BeLeaf!”
chiamavano Trinità”. “Ok”, mi dico, “stasera FAGIOLI CANAPOSI
ALLA TRINITÀ!”                                                                                                                 Buon appetito

Golosità alla Canapa
Snack cioccolato e canapa
fai da te
di Luigi Loscalzo
                                                                        Questo snack facile e veloce è ideale per chi è intollerante o aller-
                                 Ingredienti: Riso crispies gr.15
                                                                        gico alle nocciole o alle mandorle.
                                 Cioccolato fondente 70% gr.80
                                 Olio di canapa gr.15                   PER I SOGGETTI CELIACI BASTA SOSTITUIRE IL RISO CRISPIES
                                 Semi di canapa decorticati gr.30       CON CORN FLAKES FRANTUMATO
                                 Strumenti: pentolino,                  (ovviamente senza glutine)
                                 termometro,
                                 forme flexipan o teglia,               Sciogliere il cioccolato fino ad una temperatura di 45°, procedere
                                 coltello.                              poi a far raffreddare fino a raggiungere i 32°. A questo punto ag-
                                                                        giungere gli altri ingredienti, il riso crispies (o i Corn Flakes senza
Cioccolateria Dolcevita
di Luigi Loscalzo                                                       glutine), l’olio e i semi di Canapa.
Via Gola della Rossa,15 bis
60035 Jesi Ancona
                                                                        Mescolare brevemente e procedere a colare nelle formine flexi-
www.cioccolateria-dolcevita.it
                                                                        pan o in una teglia, e aggiungere a pioggia altri semi di Canapa a
                                                                        piacere per realizzare la copertura della barretta; nel caso si usi
                                                                        una teglia, prima che l’impasto si sia indurito procedere a taglia-
                                                                        re a forma di snack.

                                                                        Quando il cioccolato si è solidificato sformare gli snacks, che
                                                                        sono ideali sia come integratori e come spuntino di qualità.

      14    CANAPA MAG
LEGISLAZIONE
                                                                                    CANAPA
                                                                             LA NUOVA LEGGE
                                                                                                           di Maurizio Birocchi
                                                                       ca, in questo caso e    qualità di Canapa certificata da qualcun
                                                                       salvo piccole coltu-    altro). Con questa modifica si alleggeri-
                                                                       re, sfido chiunque      sce il danno che un coltivatore può subire,
                                                                       ad andare a contare     senza eliminarlo del tutto. Vi è inoltre uno
                                                                       una ad una le piante    spreco di risorse perché la Canapa in que-
                                                                       in un campo colti-      stione, nonostante la quantità maggiore
                                                                       vato pienamente, e      di principio attivo, sarebbe comunque de-
                                                                       verificare che non      stinabile ad altri usi, se si esclude il con-
                                                                       siano maggiori della    sumo umano. Potrebbe essere impiegata
                                                                       quantità di semen-      come biomassa o utilizzata per fare fibra.
                                                                       za acquistata... In     Invece la legge impone la distruzione di
                                                                       questa paradossale      una risorsa perché leggermente difforme
                                                                       situazione      emer-   dagli standard. Trattandosi di genetiche
                                                                       ge l’assurdità della    certificate, ammesso che il tenore di THC
                                                                       volontà umana di        (che è il principio attivo incriminato) possa
                                                                       regolamentare, con-     anche essere superiore, sicuramente non
                                                                       trollare e coman-       lo sarà che di qualche piccola percentua-
                                                                       dare la Natura, che     le decimale. E anche questo fatto rende-
                                                                       segue leggi proprie     rebbe comunque assurda la distruzione di
Come già anticipato sul nostro sito bele-       e non si cura di quelle dell’uomo.             una materia prima così preziosa. In questo
afmagazine.it a fine novembre scorso, la        Un altro discorso delicato riguarda il Cor-    caso, il legislatore un po’ più lungimirante
Canapa italiana ha una nuova legge, ap-         po Forestale dello Stato, organo preposto      avrebbe potuto prevederne il sequestro,
provata direttamente dalla Commissio-           a svolgere i controlli previsti dalla Legge.   e l’impiego da parte di aziende specializ-
ne Agricoltura del Senato, dopo la con-         Il problema riguarda direttamente questo       zate, prevedendo ad esempio l’estrazione
cessione della Sede Deliberante da parte        testo, in quanto sta per attuarsi l’im-        della quantità di principi attivi dalla parte
del Presidente del Senato su richiesta del      minente accorpamento della Forestale           vegetale e il reimpiego in differenti ambi-
relatore Mario Dalla Tor (Ap). Molte cose       all’arma dei Carabinieri, e in piccola par-    ti di questi due elementi separati. Questo
cambiano in meglio, altre restano incerte-      te nel Corpo dei Vigili del Fuoco, provve-     come alternativa alla distruzione...
Sul numero zero della rivista, abbiamo          dimento entrato in vigore con l’inizio del     In ogni caso, con questa nuova legge ci
ampiamente spiegato i cambiamenti tec-          2017. Il Corpo Forestale dello Stato non do-   auguriamo di veder fiorire nuovi progetti
nici e le novità che entreranno in vigore       vrebbe più esistere. Anche il governo Ren-     di coltivazione, sia per bonificare il terri-
a breve (soprattutto per il nuovo limite        zi a suo tempo aveva confermato questa         torio italiano, che per tornare a produrre
del THC che sale a 0,6%); tuttavia restano      decisione, presentando nuovi automezzi         la miglior qualità di Canapa sul merca-
ancora alcuni punti che verranno definiti       dei Carabinieri di colore verde per quello     to mondiale. Grazie anche ai previsti 700
nei prossimi mesi, come il limite del THC       che verrà chiamato “Comando Tutela am-         mila euro annui messi a disposizione dal
permesso nei generi alimentari derivati,        bientale agroalimentare e forestale”. Dal-     Ministero dell’Agricoltura, permetterà di
mentre altri restano aperti come il capito-     la dalla parte opposta, ovvero dal Corpo       sviluppare nuove tecniche di ottimizza-
lo delle infiorescenze; questo è un punto       Forestale stesso, sono stati dichiarati al-    zione dei raccolti, sia in termini di produt-
un po’ critico: si possono coltivare piante     meno un migliaio di ricorsi al TAR contro la   tività che in termini di integrità della pro-
per le infiorescenze ma non vi è regola-        decisione di questo accorpamento, prove-       duzione stessa; questo sia per ottenere
mentazione precisa, argomento questo            nienti da altrettante Guardie Forestali che    un prodotto di qualità, sia evitare perdite
che affrontiamo (insieme al CBD) in un al-      non sono d’accordo con la militarizzazio-      di parti di raccolto a causa di parassiti e
tro articolo su questo numero.                  ne del Corpo. In questa nuova situazione,      malattie, che negli ultimi anni colpiscono
Andiamo ad analizzare gli altri punti che       i controlli verrebbero svolti dal personale    sempre di più anche la pianta di Cana-
possono destare qualche pensiero.               che lavora per il Comando Tutela ambien-       pa. Inoltre, la nuova situazione dovrebbe
Per quanto riguarda i semi, ad esempio,         tale, ma di fatto eseguiti dall’arma dei Ca-   anche dare manforte a tutte quelle pic-
vige il divieto di utilizzare gli stessi semi   rabinieri. Seguiremo la vicenda dei con-       cole aziende artigianali che utilizzano la
del proprio raccolto, la cui produzione è       trollori con attenzione nei prossimi mesi.     Canapa come materia prima per i propri
autorizzata ai fini di vendita e consumo.       Se da uno di questi controlli, portati avan-   prodotti, per emergere e farsi conoscere
Non sono da usare per il reimpiego nell’a-      ti da chi di competenza, dovesse esservi       meglio, e spingere il mercato che sta ve-
gricoltura per la quale – ricordiamo – è ne-    una maggiore presenza di principi attivi       dendo nascere ogni giorno nuove realtà
cessario acquistare sementi certificate, o      rispetto alla quantità massima permessa,       produttive intorno a questa risorsa.
avere un’autorizzazione all’uso dei sopra-      fortunatamente la peggior conseguen-
citati semi. Ma come dovrà comportarsi          za che può capitare ad un coltivatore è        Con questa speranza per l’imminen-
il coltivatore, se per natura i semi caden-     la distruzione del campo. Questa proce-        te futuro, il pensiero va a quel passato
do a terra dalle piante mature dovesse-         dura, se pur di minore entità rispetto alla    nemmeno tanto lontano, in cui non ci si
ro far nascere nuove piantine da queste         precedente, ovvero distruzione del campo       curava dell’uso ipotetico che si potes-
cadute la primavera successiva? Onde            e arresto del coltivatore, resta comunque      se fare della Canapa, ma la si coltivava
evitare problemi (la distruzione dell’inte-     lesiva del lavoro del contadino, che non       come risorsa per vivere e come modo di
ro campo), il contadino dovrà andare ad         può essere incolpato per un evento che         essere in armonia con la Natura, e le sole
estirpare queste piantine perché non sono       non dipende dalla sua volontà (ovvero uno      sue leggi.
certificate? Teoricamente si. Nella prati-      sviluppo eccessivo di principi attivi di una

                                                                                                                    CANAPA MAG     15
CANNABUSINESS
ANTICO SEME:
ANTICHE TRADIZIONI E NUOVE IDEE
a cura dello Staff di BeLeaf Magazine
                                                             strade per lo sviluppo dell’agri-     situato alle pendici della Majella che con-
                                                             coltura sul territorio. In termini    serva i resti affascinanti di un antico sito
                                                             pratici, le principali problemati-    romano; tuttavia i terreni in questa zona
                                                             che regionali sono la mancanza        sono argillosi, non pianeggianti e quindi
                                                             di opportunità nelle zone rurali      ostili alle lavorazioni invasive: proprio
                                                             interne (nonostante la grande         per questo la nostra Cannabis aveva pa-
                                                             quantità di terreni), il progressi-   recchi requisiti agronomici da soddisfare
                                                             vo spostamento della popola-          in quanto, i terreni con questa tipologia di
                                                             zione verso le zone industriali       tessitura e con una pendenza consistente,
                                                             e l’abbandono di patrimoni            risultano particolarmente ostili da coltiva-
                                                             culturali e paesaggistici irri-       re. Con grande stupore e grazie all’espe-
                                                             petibili e mozzafiato.                rienza maturata da Lucio, laureando in
                                                             Qualità, sviluppo rurale so-          agraria, abbiamo visto che la Cannabis Sa-
                                                             stenibile e valorizzazione del        tiva superava i test e si configurava quindi
                                                             territorio: questi sono i tre         come la coltivazione perfetta per il rag-
                                                             temi su cui concentriamo i no-        giungimento dei nostri obbiettivi futuri.
                                                             stri sforzi. Li abbiamo sempre
                                                             avuti in mente, ma non sapen-         - Qual è stata la fase successiva ai test di
                                                             do bene come unirli e attuarli in     selezione della coltura?
                                                             modo produttivo abbiamo pas-          Inizialmente ci siamo dovuti scontrare
                                                             sato tempo a studiare, dialoga-       con il muro sociale che si era creato nei
Antico Seme è un’altra di quelle piccole,         re e comprendere il funzionamento delle          confronti della Canapa. Fortunatamen-
giovani e promettenti realtà lavorative           aziende agricole che ci circondavano, alla       te il rapporto di fiducia che abbiamo con
italiane che punta alla riscoperta della          ricerca di un comune denominatore. Fre-          il nostro collaboratore agricolo, uomo di
Canapicoltura e del territorio: la giova-         quentavamo poi da attenti spettatori tutte       grande esperienza, è stato fondamenta-
ne cooperativa infatti opera su terreni           le fiere del settore agro-alimentare che         le per informare e rompere gli indugi con
abbandonati, in zone tanto affascinanti           erano alla nostra portata e proprio una di       la popolazione locale (a questo proposito
quanto dimenticate dell’Abruzzo, sia per          queste contribuì alla svolta.                    devo riconoscere che i Gessani sono stati
far rivivere la coltivazione della Canapa                                                          formidabili nel superare il pregiudizio con
che per puntare al top per qualità e chilo-       - Quale fiera ha contribuito alla svolta e in    tanta facilità).
metraggio zero dei propri prodotti. Abbia-        che modo?                                        Restava “solamente” da capire (per quan-
mo incontrato i ragazzi alla fiera Canapa         La fiera che per prima ci ha fatto intrave-      to possibile) come strutturare il design
in Mostra, e abbiamo fatto due chiacchie-         dere il potenziale di questo settore è stata     del nostro marchio, quali idee volevamo
re con Dario, uno dei soci fondatori che ci       la prima edizione di Indica Sativa Trade         trasferire al cliente e come comunicarle,
ha spiegato la filosofia e le idee alla base      a Fermo. Seguendo le evoluzioni in ambito        e fare una stima il più possibile vicina alla
di questo progetto, che come andremo a            fieristico anno dopo anno abbia-
scoprire si basa anche sul patrimonio di          mo notato l’incremento esponen-
storie ed esperienze di altri tempi.              ziale dell’interesse da parte del
                                                  pubblico. A quel punto abbiamo
- Vuoi raccontarci come nasce Antico              iniziato la nostra personale inda-
Seme?                                             gine di mercato che è durata due
Antico Seme è un’idea che nasce dalla de-         anni.
cisione di tre ragazzi Abruzzesi, Dario, Lu-
cio e Giulio di unire i propri sforzi e le pro-   - Spiegaci meglio: perché avete
prie competenze; il collante? Il desiderio        scelto proprio la Canapa?
comune di contribuire in maniera con-             La pianta di Canapa è stata ed è
creta allo sviluppo della nostra regione.         ancora una scoperta continua: ci
                                                  ha stupito sin da subito soprat-
- Quindi siete molto legati alla vostra ter-      tutto per il suo background stori-
ra?                                               co, dato che per decenni è stata
Certamente! Ciò che alimenta la nostra            coltivata su un gran numero di et-
voglia di fare, fin dal concepimento dell’i-      tari in Italia ed è stata una risorsa
dea, è la consapevolezza che in Abruzzo,          economica importante del Bel Paese. No-          realtà del mercato dei prodotti alimentari
come in tante altre regioni d’Italia, ci          nostante la voglia di iniziare fosse tanta,      derivati dalla Canapa.
sono grandi potenzialità inespresse.              siamo stati molto cauti nel partire: la          Poiché a questo punto era richiesto un
Fin dai nostri discorsi iniziali, basati sul-     Canapa è una pianta storica questo è cer-        “upgrade” delle competenze, si è resa
le modalità di realizzazione del nostro           to, ma decidendo di operare in zone deli-        necessaria la decisione di chiedere a
progetto, ci siamo focalizzati sul settore        cate e sensibili avevamo bisogno di fare         due ragazzi, conosciuti durante le nostre
agro-alimentare: l’Abruzzo offre prodotti         ricerca per avere dei riscontri certi. Il        esperienze accademiche, di aiutarci a tra-
alimentari di ottima qualità, ma a causa          posto nel quale abbiamo deciso di comin-         sformare l’idea in progetto concreto. Do-
della particolare tipologia di terreno e del      ciare è Gessopalena, un piccolo comu-            menico e Giovanni, Campani doc, rispetti-
clima, spesso è chiamato a trovare nuove          ne di 1.500 abitanti in provincia di Chieti      vamente da Salerno e Napoli, accettarono

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CANNABUSINESS
di entrare a far parte dalla testa ai piedi in   nostro impegno e
questa nuova impresa: il primo si occupa         dei nostri risulta-
della parte economica e contabile e il se-       ti, ci sentiamo di
condo cura l’aspetto della comunicazione         poter affidare un
e del marketing. I due nuovi arrivati, lavo-     compito ben preci-
rando con entusiasmo e condividendo le           so ai nostri prodot-
nostre stesse idee, hanno stilato una serie      ti: rappresentare
di documenti che hanno completato il cor-        il top della qualità
pus del progetto per la partenza. La nostra      oggi reperibile sul
età ci ha aiutato in maniera sostanziale:        mercato, essendo
molti personaggi che hanno passato               alimenti ottenuti
una vita a lavorare nel settore agro-ali-        dai migliori semi
mentare ci hanno letteralmente trasfe-           provenienti da col-
rito le loro conoscenze, entusiasti della        tivazioni abruzze-
nostra voglia di fare.                           si, monitorate co-
                                                 stantemente. Per
- Su quali aspetti della produzione avete        garantire qualità all’olio Antico Seme ab-       di frumento, andando ad inserirla in una
puntato maggiormente?                            biamo instaurato una collaborazione con          percentuale compresa tra l’8 e il 20 %. Sul
Come per tutti gli alimenti, sono molteplici     l’università di Chieti-Pescara, finalizzata      nostro portale online, che al momento è
i fattori (i quali cambiano inevitabilmente      all’ottenimento di dati certi per quanto         rappresentato esclusivamente dalla pa-
in base alle zone dove viene coltivata e la-     concerne la totalità delle sue componenti        gina Facebook aziendale, incentiviamo i
vorata la materia prima) che ne determi-         organolettiche. Abbiamo approfondito lo          nostri clienti a condividere il più possibile
nano la qualità.                                 studio del seme e dopo mesi di lavoro sia-       le loro preparazioni, in maniera tale da dif-
Grazie alla conoscenza che ci ha traman-         mo riusciti a determinare gli standard ot-       fondere sempre più informazioni, consigli
dato chi c’era prima di noi, e a quelle in       timali per produrre il miglior olio possibile.   ed esperienze positive con i nostri prodot-
nostro possesso, alle prove e ai monito-                                                          ti, ed ottenere ulteriori riscontri.
raggi effettuati su tutta la filiera, abbiamo    - A giudicare dal premio che avete vinto
capito quali sono gli elementi che deter-        state lavorando bene.                            - Avete altri progetti in mente?
minano la qualità del nostro prodotto. La        Il premio vinto a Canapa in Mostra (Miglior      Progetti futuri ne abbiamo tanti, molti ri-
filiera corta che avevamo ideato richie-         prodotto: l’Olio di Canapa n.d.r) ci ha fatto    schiano di essere addirittura dispersivi
deva però una presenza attiva e costan-          capire che siamo sulla buona strada, ma          (dati i molteplici usi della Canapa) se non
te, soprattutto nella fase di coltivazione in    essendo noi persone ambiziose cerche-            si sceglie una strada ben precisa e non si
cui è stato fondamentale l’affiancamento         remo di incrementare ulteriormente la            opera un’attenta programmazione. Lucio,
all’agricoltore. Quest’ultima riflessione ci     qualità dei nostri prodotti, avvalendoci         laureando in agraria e chef, sta sviluppan-
ha portati a stabilire interamente la fase       anche di tutte le certificazioni e della no-     do una rubrica interamente dedicata a
operativa in Abruzzo, per lavorare a km          stra esperienza sia accademica che sul           ricette realizzate con prodotti derivati
0 senza intaccare nessuna delle qualità          campo, che andranno naturalmente cre-            dalla Canapa. In parallelo, stiamo creando
naturali che rendono i prodotti derivanti        scendo anno dopo anno.                           insieme ad un piccolo pastificio abruzze-
dalla pianta di Canapa, dei veri e propri                                                         se a conduzione familiare la nostra linea
nutraceutici.                                    - Oltre all’olio, cosa producete?                di pasta, prestando particolare attenzio-
Infine Giovanni e Domenico hanno deci-           La nostra ricerca è stata sempre incessan-       ne all’indice proteico di quest’ultima, per
so di rimanere a far parte di Antico Seme        te anche per gli altri prodotti: ad esempio,     rivolgerci al mercato dell’alimentazione
anche dopo la fase di progettazione, e           abbiamo fatto di tutto per ottenere una          sportiva.
il secondo ha fornito la sede legale nello       farina che potesse soddisfare a pieno le         Anche il mix di farine senza glutine di cui
studio del padre a Salerno per rendere uf-       richieste dei nostri clienti. Non a caso         avevamo parlato in fiera rientra negli ob-
ficialmente operativo Antico Seme; ed è          l’affiancamento costante alle realtà che         biettivi di breve termine. Il Gluten Free è
così che siamo partiti...                        decidono di utilizzare la nostra farina, ci      una tematica centrale nel mondo alimen-
                                                 ha permesso di individuare le caratteristi-      tare, ma va trattata molto delicatamen-
- Vuoi parlarci dei vostri prodotti?             che che interessano ai nostri clienti, sia       te: non parliamo solo di qualità ma anche
Antico Seme attualmente produce olio e           per quanto riguarda la coerenza d’im-            di sicurezza in questo caso; per questo
farina derivati al 100% da semi di Cana-         pasto finale, che la testure al palato. Dal      motivo il mix di farine e le sue componenti
pa italiani. Come ho detto prima il proces-      punto di vista gustativo la nostra farina        sono ancora in fase sperimentale e stiamo
so per ottenere la massima qualità non è         evoca in maniera decisa la nocciola ed è         provvedendo a predisporre locali apposi-
affatto scontato, richiede tempo: da qui         facilmente impiegabile nella panificazio-        tamente separati, onde evitare eventuali
la scelta di partire “piano” ma pienamen-        ne e nella produzione pasticcera, ad esem-       e pericolose contaminazioni. Al momento
te coscienti di ciò che facciamo. Forti del      pio per biscotti e crostate. Va impiegata        stiamo effettuando alcuni test sulla rispo-
                                                                 necessariamente in abbina-       sta della nostra farina miscelata con quel-
                                                                 mento a farine predisposte       le di tapioca o di riso, e in base ai risultati
                                                                 all’impasto in quanto la fa-     decideremo come procedere. Come pro-
                                                                 rina di Canapa non genera        getto a lungo termine intendiamo espan-
                                                                 maglia glutinica e quindi        dere la nostra filiera per poter includere
                                                                 la pasta non si legherebbe.      sempre più agricoltori e soprattutto per
                                                                 Può essere utilizzata in for-    poter tornare a far rivivere luoghi ab-
                                                                 ma assoluta per realizzare       bandonati in questa virtuosa regione.
                                                                 fritture croccanti e saporite,   Concludendo, vorremmo rendere Antico
                                                                 e tendenzialmente può es-        Seme un modello aziendale replicabile in
                                                                 sere impiegata in qualsiasi      tutte le realtà che, come la nostra, hanno
                                                                 preparazione dove normal-        dei “punti deboli” che posso e devono es-
                                                                 mente si utilizza la farina      sere trasformati in punti di forza.

                                                                                                                        CANAPA MAG     17
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