STORIA DELLA CANAPA IL MUSEO ITINERANTE DELLA CANAPA COMPIE 20 ANNI ALLA SCOPERTA DELLA CANNABIS ITALIANA - BELEAF MAGAZINE
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beleafmagazine.it gennaio/febbraio 2017 Numero 1 CANAPA MAG Storia della Canapa Il Museo Itinerante della Canapa compie 20 anni Alla scoperta della Cannabis italiana CBD L’origine e i suoi derivati € 1,00
CANAPA MAG In questo numero 5 Editoriale 21 CBD: L’origine e i suoi derivati 6 Bioedilizia 24 Business - Naturwear for a change Case di luce 26 Canapa e Finanza – Legalizzazione e 8 Il Museo della Canapa compie 20 anni liberalizzazione in economia 10 Orto in città 29 Canapa e artigianato - Bioversi Peperoncini in balcone 31 CBD e sport 12 Erbe selvatiche e dintorni Piantagine, un utile pianta perenne 32 iVegan La “Pianta” delle Uova 14 Ricette: Il lupo mangia l’erba + Golosità alla canapa 34 Hempshop & co.: Canapaio bolognese 13 Aggiornamento DDL Filiera della 35 Hempshop & co.: IndicaMi Caltanissetta Canapa 36 News prodotti 16 Intervista: Antico Seme – Antiche tradizioni e nuove idee 38 Libri: Perché no? + Libri Mai Visti 18 Storia della Canapa – Alla Scoperta 40 Rubrica fotografica Giardini della Cannabis Sativa Italiana d’Europa IL PROSSIMO NUMERO DI BELEAF MAGAZINE USCIRÀ IL 6 MARZO 2017 Be Leaf Magazine Collaboratori: Abbonamenti: Canapa e Cultura Andrea Biello, Alessandro Oria, eMmeFfe, abbonamenti@beleafmagazine.it Anno 1 - Numero 1 - 2017 Dinafem Team, Giulia Torbidoni, bBerry, Associazione Freeweed.it, Cosimo Volpe, Stampato presso: Be Leaf Magazine è una pubblicazione Alessio Gaggiotti e Gemelli Bernardini, G.B.I., Arti Grafiche la Moderna Green Leaf di Mario Sammarone OldG, Staff Canapa Mundi, Stefano Armanasco, Via Niobe, 63C - 00118 - Roma BigG,CBG aka Gosh, Starting Finance Team, DISCLAIMER In collaborazione con Ass. Tuanis Salvatore Ricciardi, Manlio Calafrocampano, La redazione di BeLeaf e i suoi collaboratori Luigi Loscalzo, Gianlupo, Bruno Telser – CSC non intendono in alcun modo incentivare Registrazione al Tribunale di Bolzano, Emiliano Stefanini, Associazione nessuna condotta vietata dalla legge in Italia e Roma N. 122 del 11-07-2016 Canapalive, Team Ortoinbalcone.it, Katya in tutti i Paesi in cui la rivista viene distribuita. Valentini, Alessandro Mazziotti, Stefano Tutte le informazioni contenute sono da Direttore Responsabile: Cagelli, Claudio Sodano intendersi solo ai fini di una più ampia cultura Alessandra Amitrano generale. La redazione non è in nessun modo Impaginazione e copertina: responsabile dI un eventuale uso improprio Direttore Editoriale: Francesco D’Annunzio delle informazioni contenute nella rivista. Sia Gennaro Maulucci il possesso che la coltivazione di Cannabis in Pubblicità: adv@beleafmagazine.it Italia sono vietati dalla legge. Coordinatore di redazione: BeLeaf Magazine non è responsabile dei Maurizio Birocchi Sito web: www.beleafmagazine.it contenuti e dei prodotti presenti sulle Email: info@beleafmagazine.it pubblicità all’interno della rivista. Redazione: Facebook: www.facebook.com/ Carolina Arzà BeLeafMagazine COPYRIGHT Instagram: www.Instagram.com/ I contenuti di questa pubblicazione possono Assistenza Legale: beleafmagazine essere riprodotti. Va obbligatoriamente citata Avv. Lorenzo Simonetti la fonte e non possono essere usati per fini Distribuzione: commerciali. distribuzione@beleafmagazine.it
EDITORIALE Elogio alla normalita’ di Gennaro Maulucci Questo è un messaggio per gli arroganti, gli originali a tutti E il miglior messaggio per gli arroganti è l’esempio i costi, ai malati di protagonismo. positivo di persone normali che fanno cose eccezionali. Un messaggio a chi non ama la parola “normale”, secondo Il lavoro quotidiano, il sacrificio di anni che porta a me una bella parola che rappresenta bene il vivere risultati sorprendenti. Le persone normali sono quelle che quotidiano, quello di chi lo accetta e si gode la propria vita, cambiano il mondo un pezzetto alla volta, che vanno avanti di chi conosce i propri limiti e vive onestamente secondo caparbie senza perdere di vista il passato, che grazie alla certe regole. La parola normale non mi fa pensare al tradizione e alla memoria si proiettano nel futuro. grigio, al piatto, al noioso, ma piuttosto al caffè la mattina, Il Museo Itinerante della Canapa quest’anno compie ai pranzi la domenica in famiglia, ad una partita a carte 20 anni, tanti anni di passione per una pianta e per una al bar, alle emozioni quotidiane dei propri cari, ad un fine tradizione che negli anni di fondazione del Museo di settimana in viaggio, la normalità è vivere senza gridare la Pisoniano sembrava destinata all’oblio. propria intelligenza in faccia al proprio interlocutore. Il Museo della Canapa oggi rappresenta il passato e E invece ogni giorno in TV ti fanno credere che non sei il futuro, è la testimonianza arrivata ai giorni nostri nessuno se non sei originale, e siamo circondati da grazie al prezioso lavoro dei gemelli Bernardini. Il Museo persone che vogliono avere tutto subito e senza sacrificio: itinerante della Canapa è un bene prezioso che dobbiamo il risultato è una società malata di protagonismo e conservare nel migliore dei modi, un gioiello artigianale, comunicazione urlata. Diffamare il prossimo pur di un bene comune di cui andare orgogliosi e di cui dobbiamo ottenere dei piccoli vantaggi personali, “...darei fuoco a ringraziare i custodi che da 20 anni portano in giro per casa tua, se mi passasse il mal di denti”, una frase piena di l’Italia e il mondo questo miracolo di normalità, quella graffiante ironia del buon Vasco. normalità che la Canapa cerca da anni. CANAPA MAG 5
EDILIZIA BIOEDILIZIA di Maurizio Birocchi Il termine bioedilizia sta ad indicare una ecologici stabili, ma leggeri e resistenti, questo materiale isola termicamente e tipologia di tecniche costruttive che pre- termo e fono isolanti e ignifughi. Fortu- rende l’abitazione fresca e indipendente vede l’impiego, completamente o in par- natamente i tempi stanno cambiando, e da impianti di condizionamento. te, di materiali biologici e quindi derivati molti imprenditori edili si avvicinano alla Come già accennato un altro aspetto im- dalla Natura. Oltre a contribuire ad un pro- Canapa come materiale da costruzione e portante che riguarda la bioedilizia è il cesso sostenibile a livello ecologico, non ne stanno apprezzando le qualità. consumo energetico. Se ben progettate emettendo o addirittura assorbendo CO2 e realizzate, questo tipo di costruzioni durante la fase di costruzione e di vita del La Canapa quindi è protagonista principa- riesce ad abbattere determinati consumi fabbricato, quest’ampia gamma di mate- le di questa rivoluzione biologica nell’edi- (che il più delle volte sono sprechi dovuti riali permette di creare un’abitazione a lizia. La tipologia del materiale di calce ad un’errata concezione del fabbricato), bassissimo impatto ambientale e quindi e Canapa, unita ad una progettazione e grazie all’isolamento termico e al ricirco- basso consumo energetico, e di rendere costruzione basata su determinati cri- lo dell’aria, che eliminano la necessità di gli ambienti abitativi salubri per l’uomo teri, rende una casa non solo leggera, installare un impianto di riscaldamento sotto diversi punti di vista. Questo signifi- isolata ed ignifuga, ma anche antisismi- e di condizionamento. Con l’ausilio della ca, in poche parole, che sia i materiali che ca. Quest’ultima proprietà trova largo im- tecnologia poi si può arrivare ad essere i processi di costruzione sono ecologici, piego nel nostro Paese, quotidianamente autosufficienti e in alcuni casi anche a ecosostenibili sia in fase di costruzione scosso da terremoti di lieve intensità e produrre energia in eccesso da immettere che nella fase di utilizzo dell’abitazione, talvolta disastrosi. Alcuni esempi di que- nella rete. ed essendo salubri e naturali non arre- sto genere di costruzioni si trovano infatti cano quindi danni né all’uomo né all’am- nelle zone terremotate, realizzate durante Il settore della bioedilizia sta vivendo un biente. la fase di ricostruzione, ma non solo, come enorme fase di sviluppo e crescita, sia vedremo. Inoltre le grandi capacità di iso- perché sta cambiando l’attenzione dei co- Il settore della bioedilizia è in forte cresci- lamento termico vedono la Canapa im- struttori, sia perché cambia anche quella ta ed espansione. Un motivo è dato dalla piegata anche nelle nuove costruzioni in di chi dovendo scegliere un’abitazione, necessità impellente di abbassare i con- quelle zone climatiche in cui è necessario preferisce che sia costruita con questi sumi energetici, sia per un fattore di co- iniziare a proteggersi dal caldo, in quanto materiali ecologici. sti che di rispetto ambientale. Nelle tradizionali costruzioni non sembra esserci molta attenzione a questi aspetti: fino a poco tempo fa venivano edificate abitazioni con criteri standard, il più del- le volte ricercando il più basso costo per trarne il maggior profitto, senza presta- re attenzione a determinati dettagli, che potrebbero essere realizzati in maniera differente per ovviare a problemi futuri, quali dispersioni di energia e di calore, scarso isolamento termoacustico, scarsa areazione e accumulo di umidità. Inoltre, molto spesso, tra gli imprenditori edili di vecchio stampo, anche solo l’accenno alla possibilità di utilizzare determinati materiali è stata vista fino ad oggi come un’alternativa aliena alla propria attivi- tà di costruttore. Alcuni ad esempio, una volta informati di queste possibilità, sten- tavano a credere che fosse possibile lega- re la calce alla Canapa per creare mattoni 6 CANAPA MAG
EDILIZIA CASE DI LUCE In Puglia, a Bisceglie, nasce il primo edifi- costruzione (in Trentino Alto Adige è stata direttiva 2020, in quanto caratterizzato da cio adibito ad uso civile in Canapa e calce. edificata una piccola chiesa in Canapa), e alto assorbimento di CO 2 (-150.000 kg di Fin’ora la Canapa veniva usata principal- mai nessuno aveva pensato alla proget- C02) e da bassissimi consumi, grazie allo mente per ristrutturazioni e risanamenti, tazione e alla realizzazione di un intero sfruttamento passivo degli apporti solari, e le uniche costruzioni abitative in Italia si condominio con questi materiali. L’Edi- della ventilazione naturale ed all’utilizzo limitavano a piccole case singole o ficio NZEB, delle “Case di Luce” è forte- di fonti rinnovabili (fotovoltaico e solare villette, o a qualche al- mente innovativo: è nato da un approccio termico). tra piccola integrato di tipo sistemico ed olistico, le- gato ai temi della bio-architettura, dell’e- Oltre ad essere una costruzione biologi- co-sostenibilità, del comfort ambientale ca, è stata progettata e realizzata con un ed abitativo. L’edificio è caratterizzato da ottimo design, moderno e innovativo e un involucro completamente naturale che arricchita dall’arredamento floristico del vede l’applicazione di un nuovo sistema giardino, dove cresce anche la stessa Ca- costruttivo in Natural Beton ®, un bio- napa di cui è costituito il palazzo, sempli- composito in Canapa e calce e Biomat- cemente un’idea azzeccata. tone ® anch’esso in Canapa e Calce, un materiale completamente riciclabile, bio- Si tratta di un’ottima costruzione che degradabile, e capace di catturare grandi integra architettura, design, sostenibi- quantità di CO2 dall’ambiente. lità e benessere abitativo. Tutto questo Tale costruzione rappresenta il più gran- grazie all’abbattimento delle dispersioni de edificio in Europa costruito in Canapa termiche, alla regolazione termo-igrome- e calce ed è tra i primi esempi in Italia a trica naturale, all’elevato comfort biofi- raggiungere gli obiettivi Europei della sico e luminoso, ed all’eliminazione delle sostanze volatili inquinanti (VOC) all’inter- no delle unità abitative, e ad impatto zero. Quest’ultimo aspetto è molto importante, in quanto si tende sempre a considerare l’inquinamento esterno alle proprie abi- tazioni, senza pensare all’inquinamento interno dovuto ad una scarsa areazione, alle sostanze rilasciate dai materiali da costruzione e dai mobili della propria casa. Con questo tipo di edificio l’inqui- namento interno è pressoché assente, e quello esterno viene metabolizzato dalla casa stessa, che garantisce un ambiente salubre per i propri abitanti. “Prenderci cura della terra è la nostra responsabilità condivisa” (Dalai Lama) Il complesso residenziale sostenibile Case di Luce, dopo aver su- efficienza energetica in grado, con le sue soluzioni innovative perato la selezione italiana, ha vinto il primo premio del con- e scelte rigorosamente naturali, di contrastare i cambiamenti corso internazionale Green Building Construction Award 2016 climatici ed il riscaldamento globale, quale risposta attuale al nella categoria “Energy and hot climates”. Il premio è stato clima Mediterraneo e clima caldo-arido. La cerimonia di pre- assegnato da una giuria composta da esperti di tutto il mondo miazione è avvenuta al COP22 di Marrakech in presenza di Haki- nel campo della sostenibilità: “Case di Luce” è uno dei miglio- ma El Haite, ministro marocchino dell’Ambiente e Bruno Léchev- ri interventi-pilota internazionali di edilizia sostenibile e ad alta in, presidente di ADEME. CANAPA MAG 7
DALLA COPERTINA VENTENNALE DEL MUSEO – ITINERANTE – DELLA CANAPA A cura di Gennaro Maulucci Testo a cura dei Gemelli Bernardini Una storia senza fine e le caratteristiche di questa pianta; ma grazie alle molteplici as- È una bella storia quella dei Gemelli Bernardini e del loro museo, sociazioni e realtà nate negli ultimi anni c’è più informazione, i una storia semplice fatta di tradizione e curiosità, di passione tanti eventi a tema Canapa che crescono di numero ogni anno, e di uno spirito d’altri tempi che vive ancora nei nostri gior- una nuova legge sulla coltivazione della Canapa con regole più ni attraverso persone speciali, tenaci e autentiche come lo chiare... tutto questo è un segno inequivocabile che persone erano i nostri antenati, persone che portano avanti un progetto come i gemelli Bernardini hanno contribuito a far tornare in auge nato per caso e fatto crescere per 20 anni con pazienza e perse- una pianta ormai dimenticata. Tutto questo è una speranza per il veranza. Un progetto visionario basato su una pianta all’epoca nostro Paese e per i giovani, che si ritrovano un patrimonio cul- demonizzata da tutti e caduta nell’oblio, schiacciata da anni di turale immerso nella tradizione e che stanno sfruttando questa disinformazione massiva. I gemelli Bernardini, memori delle straordinaria e irripetibile opportunità, investendo nel settore. esperienze e dei ricordi infantili, si sono fatti carico di una Una storia quella dei Gemelli Bernardini che si direbbe a lieto missione impossibile e l’hanno resa possibile, facendo co- fine; e invece mi piace puntualizzare che questa che vi ho in- noscere la Canapa a migliaia di persone: con il tempo hanno trodotto è una storia senza fine, sia perché i protagonisti han- trasformato una mostra temporanea in un vero e proprio Museo no ancora tanto entusiasmo e porteranno avanti il progetto a della Canapa, che successivamente è diventato anche Itinerante lungo, sia perché il museo itinerante della Canapa che i ge- partecipando a più di 90 eventi nazionali e internazionali. melli hanno creato acquisterà sempre più valore culturale con Nel 1997, anno di nascita dell’associazione “I Gemelli Bernardini” il passare degli anni. le informazioni sulla Canapa erano poche e confuse, ancora oggi Vi lascio con un contributo che i gemelli hanno scritto per BeLeaf, incontro persone che si stupiscono, se informate sulle proprietà e che con vero piacere pubblichiamo sulle nostre pagine. Il museo itinerante ad una manifestazione estiva 8 CANAPA MAG
DALLA COPERTINA I Gemelli Bernardini iniziative quali il “sentiero vent’anni di attivismo per la Canapa montano Karol Woitjla” alla “mentorella”, e già La coltivazione della Canapa in Italia è an- custodi di vecchi attrezzi tichissima, tramandata dai nostri avi da della lavorazione della Ca- una generazione all’altra, giungendo fino napa, decidono nel 1996 di agli anni sessanta del secolo scorso. Do- organizzare l’allestimento podiché cadde in un abbandono silenzio- di una mostra da mettere so, dove la canapa tessile non veniva più in opera per l’estate suc- coltivata, malgrado la fibra nostrana sia cessiva nel proprio paese. stata ed è ancora oggi di gran lunga la mi- La prima mossa è stata gliore al mondo. interpellare le persone più Nel periodo buio di questa pianta, nel qua- anziane di Pisoniano per le appunto non si è coltivata Canapa l’e- raccogliere i loro ricordi co del suo potenziale è rimasto debole, in delle piantagioni e delle quanto caduta nel profondo declino della lavorazione della Cana- disinformazione. pa, tutte memorie che ri- Alla fine del 1900 in molte località italiane schiavano di scomparire Antichi strumenti e filati cominciano a nascere mostre e raffigura- in una sola generazione. zioni di ogni genere, rievocando la storia, le tradizioni, gli usi e costumi di ogni pae- “È con loro che abbiamo appreso dove si 90 località, partecipando su richiesta in se che coltivava Canapa in passato. Di fat- piantava e le cure di cui aveva bisogno, tante città e paesi sparsi in tutta Italia, to, questo nuovo inizio porta alla ribalta il come e cose si ricavava, ovvero pratica- isole comprese. Non solo, abbiamo avu- passato storico culturale e ambientale ita- mente tutto il necessario per sopravvive- to anche il piacere di esporre in alcune re in quegli anni. Questo è stato un vero e date estere in Francia, Germania, Olanda proprio risveglio per le menti assopite dal e persino in Giappone. tempo, a tal punto che questa ricerca ci ha permesso di pubblicare un libro sul qua- Il cammino di questi anni, in cui si è tor- le abbiamo riportato, fedelmente, queste nati a diffondere la storia e la coltivazione testimonianze molto importanti: il titolo è della Canapa ci porta a vedere un futuro “La Canapa, le nostre radici”, attualmente radioso, pieno di innovazioni di questa giunto alla terza edizione.” pianta carica di risorse. Personalmente non nascondiamo l’or- La mostra viene allestita nell’agosto del goglio di esser stati tra i primi a credere 1997: da questa data inizia il lungo cam- in questa pianta, criminalizzata per anni mino dei gemelli Bernardini nella divul- e che finalmente vive una sua nuova vi- gazione della cultura e coltivazione del- talità, con nuove leggi nazionali senz’al- la Canapa in Italia. tro da migliorare, ma almeno possiamo fi- La mostra ha avuto un enorme successo: nalmente avere uno spiraglio che porterà dopo che tutti i visitatori dell’epoca hanno ad una vera e propria rinascita. espressamente richiesto, come testimo- nia il libro a disposizione degli ospiti per Anche le nuove generazioni, che a causa commenti e suggerimenti, che la mostra del proibizionismo e della disinformazio- diventasse un museo, si è trasformata in ne conoscevano soltanto un unico utilizzo un vero e proprio Museo della Canapa; da della Canapa, risvegliate dal ritorno della li in poi sono arrivate molte richieste di storia del passato, hanno iniziato a cono- partecipazione ad eventi e manifestazio- scere questa pianta, e a far partire pian- I filati di un’azienda italiana con due secoli di storia ni in altre località per esporre parte della tagioni di Canapa Sativa, creando nuove alle spalle collezione: il progetto si trasforma nuova- attività agronomiche e commerciali. liano, si cominciano a creare musei e sono mente e diventa anche “Museo itinerante anni di grande risveglio nazionale. della Canapa”. È con questa formula iti- Tutto questo ci fa ben sperare per il futu- A Pisoniano, vicino a Roma, i gemelli Ber- nerante che in questi venti anni abbiamo ro di questa pianta, perché non c’è futuro nardini reduci dall’organizzazione di altre portato il Museo in lungo e largo, in oltre senza il passato. Musei della Canapa in Italia Museo della Canapa e del Lavoro Femminile di Prazzo (CN) EMILIA ROMAGNA: http://www.comune.prazzo.cn.it/ Museo della Canapa di Pieve di Cento (Bologna) http://www.comune.pievedicento.bo.it/ Lazio: Museo della Vita Contadina in Romagna di Russi (Ravenna) Museo – itinerante – della Canapa di Pisoniano (Roma) http://russi.racine.ra.it/vitacontadina/ http://www.pisoniano.rm.gov.it/servizi/musei/museo-della- canapa PIEMONTE: Ecomuseo della Cultura della Lavorazione Umbria: della Canapa di Carmagnola (TO) Museo della Canapa di Sant’Anatolia di Narco (PG) http://www.comune.carmagnola.to.it/ http://www.museodellacanapa.it/ CANAPA MAG 9
ORTO IN CITTÀ PEPERONCINO IN BALCONE a cura dello staff di OrtoinBalcone.it Peperoncini... rossi, arancioni, verdi o situazione e contenitore, in questa breve ma in contenitori più grandi, che possono gialli, ma anche viola, color cioccolato, guida troverai i consigli giusti per ottenere contenere più substrato, le piante sono neri o blu, con frutti grandi o piccoli, co- raccolti super. sempre più comode. Bisogna trovare il nici o tondeggianti, penduli o dritti, di compromesso tra le esigenze della pianta, lunghezza molto variabile, quasi sempre IL GIUSTO CONTENITORE... il costo del terriccio e il peso dei vasi sul commestibili e facilmente coltivabili in Il primo passo per il successo è la scelta balcone. tutta la nostra penisola. Il peperoncino sta del giusto contenitore: le soluzioni sono vivendo la sua epoca d’oro negli ultimi 20 davvero infinite. Visita il tuo vivaio o TERRICCIO E POSIZIONE... anni; mai così popolare questo frutto del- centro giardinaggio di fiducia, o il nostro A costo di essere ripetitivi, dobbiamo ri- la terra risulta cosi ostico a molti e altret- sito ortoinbalcone.it e troverai un’ampia cordare di non sottovalutare la scelta del tanto ricercato da un crescente pubblico scelta. La capienza dipende molto dalla terriccio: è importante che sia ben predi- sempre più ampio ed esigente. varietà di peperoncino, quindi qui pren- sposto ad assorbire acqua e che sia ricco deremo in considerazione una varietà di di nutrimenti e microelementi. Evitate il È una delle piante più facili da coltivare, in media grandezza apparenza, infatti troviamo molti balconi come il Capsicum con il il principe piccante in bella vista. Annuum, una delle Anche a livello decorativo è sicuramente varietà più coltiva- una specie molto volubile, le piante sono te al mondo. molto belle da vedere, e di frutti ce ne Al contrario di sono di tutti i colori e forme, provenienti quanto si possa dagli angoli più remoti del pianeta: con la pensare in questo globalizzazione anche le varietà più sin- caso i vasi di terra- golari di peperoncino hanno avuto modo cotta sono i meno di diffondersi a macchia d’olio in tutto il indicati; sono otti- mondo. mi per molte pian- te ma “asciugano” Gli errori principali nella coltivazione in troppo in fretta il balcone portano a raccolti poco soddisfa- terreno. Anche per centi che hanno scoraggiato molti orticol- i peperoncini i vasi tori da balcone, ma con qualche accortez- in plastica sono za possono essere ottenuti ottimi risultati l’ideale. Un vaso sia in termini di raccolto che di estetica. da 11 litri può ba- Come premesso, i peperoncini cresco- stare per tutta la no con successo in quasi ogni tipo di vita della pianta, 10 CANAPA MAG
ORTO IN CITTÀ cosiddetto “terriccio universale”; il consiglio è di non risparmiare sulla terra, poiché essa è un fattore fon- damentale per ottenere frutti sani e rigogliosi. Sul fondo del vaso va posizionato un materiale drenante, come l’ar- gilla espansa o delle pietre. Questa tecnica ha una doppia valenza, che si ripercuote sia sul breve che sul lungo periodo. La semina va fatta nei primi mesi dell’anno fino ad aprile/maggio: prima seminerete e più alte e rigo- gliose saranno le vostre piante, e di conseguenza sarà il caso di preve- dere un vaso un pochino più gran- de, se si vuole seminare a Febbraio. La posizione del vaso è fondamen- tale: questa pianta vuole molta luce e, soprattutto in fase di crescita, non ama la luce diretta. SEMENTI CONSIGLIATE... Come anticipato ci sono davvero tante varietà di peperoncini da col- tivare: la scelta solitamente è con- dizionata più dai gusti personali che da vere e proprie differenze di coltivazione, quindi possiamo sce- gliere in base al grado di piccantez- za, alla forma e alla grandezza del frutto, oppure decidere di coltivarne tante soprattutto nel caso siano piante coltivate È raccomandabile prevenire afidi e ra- varietà diverse. in vaso. Evitiamo preferibilmente i prodot- gnetti rossi, irrorando dell’olio di neem Sul web troverai tantissime sementi di- ti chimici: si può concimare con gli avanzi o del piretro sulle piante durante tutta la verse di peperoncini, prodotte dall’Acca- di alcuni cibi o acquistare prodotti biolo- fase di crescita, in questo modo possiamo demia del peperoncino in Calabria fino a gici. essere tranquilli durante la fase di fioritu- piccole aziende agricole di appassionati ra e produzione. sparsi per tutta la penisola, senza dimen- Su ortoinbalcone.it sono disponibili mol- ticare un buon numero di coltivatori pri- ti prodotti 100% Bio adatti ai peperoncini, RACCOLTO E PREPARAZIONI vati che portano avanti varietà particola- sia in forma liquida che in forma solida. I Molteplici sono gli utilizzi e le prepara- ri per passione, e che spesso vendono o primi sono assimilabili nell’immediato, zioni che che si possono fare con questo scambiano i propri semi. mentre i secondi sono a lenta cessione. frutto, anche i metodi di conservazione Questi ultimi vanno mischiati al terriccio, per gustarlo tutto l’anno sono molteplici. FERTILIZZAZIONE e inizieranno a rilasciare i nutrimenti solo Il peperoncino può essere mangiato cru- È importante utilizzare dei fertilizzanti, dopo un mese. do nelle insalate, e cotto è ideale in tutti i tipi di zuppe di verdure e di legumi, per il soffritto di verdure ripassate o nella pasta asciutta. Può essere arrostito sulla brace, fritto o fatto al forno. Per la conservazione: l’essiccazione è il metodo più diffuso, ma anche la conserva sottolio è tra i metodi più apprezzati. Dopo l’essiccazione si possono polverizzare e riporre in un luogo fresco ed asciutto. A chi piace il sapore di quando il frutto è fresco e lo vuole conservare a lungo, consigliamo di procedere come segue: lavare i peperoncini, asciugarli per bene e metterli in un barattolo di vetro e infine congelarli; basta prendere i frutti dal con- gelatore, farli scongelare e consumarli: in questo modo si avrà sempre il sapore del peperoncino fresco. Buona coltivazione. CANAPA MAG 11
ERBE SELVATICHE E DINTORNI PIANTAGGINE, UN’UTILE PIANTA PERENNE di Carolina Arzà quella di un ritorno ad un facilità con la quale si incontra l’ha resa approccio più naturale alla protagonista di molti piatti e può facil- malattia, soprattutto nei casi mente sostituire le verdure di uso quoti- di malesseri generici o che diano, grazie al suo sapore gradevole, non interessano più organi del- distante da quelli a cui siamo abituati. È lo stesso apparato, in cui le facile trovarla nelle aiuole o ai bordi dei piante danno il massimo de- marciapiedi e, al momento opportuno, gli effetti desiderati associa- cioè da aprile a giugno si possono to al minimo della probabilità raccogliere i suoi semi per poi piantarla di avere effetti collaterali. in ambienti più protetti. In particolare, la nutraceuti- ca propone di curare e pre- Le sue foglie sono disponibili anche venire determinati disturbi d’inverno e sono semplici da riconosce- attraverso un’alimentazio- re per via della forma a punta, sono dritte, ne quotidiana naturale ed disposte a rosetta e presentano da 3 a 5 equilibrata, atta ad esclu- nervature verticali. Quando si prepara alla dere i prodotti lavorati in- fioritura, analogamente al Tarassaco, il dustrialmente. gambo del fiore punta verso l’alto, segna- Nel Settecento, questa lando la propria posizione: il fiore è com- “nuova” scienza fu prece- posto da un’infiorescenza marroncina, Piantaggine fiorita duta dalla fitoalimurgia, circondata da petali biancastri e da antere letteralmente , lo studio comprendente sembrano delle piccole capsule e conten- sono cambiate di molto le abitudini ali- molti trattati, come il De Alimenti Urgentia, gono semi di dimensioni inferiori al milli- mentari, le tecniche di trasformazione del sulle piante selvatiche di cui si nutriva- metro. cibo e la domesticazione delle piante, ma no i popoli durante i periodi di carestia. La piantaggine lanceolata è simile alla la raccolta delle erbe spontanee a sco- In Italia, a cavallo tra le due guerre mon- sorella piantaggine maggiore, più tonda po nutritivo e terapeutico è un elemento diali, furono prodotti diversi documenti e tozza, anch’essa è commestibile ma di comune a tutte le epoche e regioni geo- a riguardo e, nonostante le abbondanti statura più piccola: raggiunge al massimo grafiche. La nascita dell’agricoltura viene provvigioni, l’esercito americano posse- i 15 cm mentre la lanceolata può arrivare datata all’incirca 5000 anni prima di Cri- deva diversi manuali di fitoalimurgia per fino a 50. sto, quando ebbe inizio la domesticazione far fronte alla più critica delle situazioni. delle piante selvatiche: il processo si avviò Oggi non c’è più una reale urgenza ali- Coltivazione. casualmente fino ad arrivare a una vera e mentare (per il momento), ma conoscere, E’ molto facile da coltivare e rispecchia il propria razionalizzazione delle tecniche. raccogliere o coltivare, e consumare le profilo della verdura ideale da coltiva- L’agricoltura permise all’uomo di svilup- erbe selvatiche dona l’opportunità di non re in balcone anche dai meno esperti o parsi in civiltà, modificandone permanen- perdere quell’imprescindibile contatto nell’orto. La semina può benissimo avve- temente il comportamento; fino al seco- con la natura, permettendo anche di com- nire a spaglio, distribuendo i semi a mano lo scorso l’essere umano ha comunque prendere il vero gusto del cibo ripartendo in maniera casuale in vaso o in terra piena, mantenuto un fortissimo legame con la dai sapori autentici, a cui non siamo più senza bisogno di semenzai e trapianti di natura spontanea, garantendosi in più abituati. sorta. Si adatta a tutti i tipi di terreno ma occasioni, come in casi di gravi carestie, predilige quelli basici, necessita di una la sopravvivenza. La necessità alimenta- La Piantaggine. posizione soleggiata e in balcone sono re fu la principale guida istintiva che portò Nome scientifico: Plantago lanceolata L., sufficienti 3 ore di luce diretta al giorno. l’uomo alla curiosità per le piante selvati- famiglia: Plantaginaceae; nomi comuni: che e alla loro addomesticazione, questo Piantaggine lanceolata, Lingua di cane, fatto è legato profondamente anche ad un Piantaggine minore. uso terapeutico delle stesse. I nostri antenati erano in grado di rico- La piantaggine, pianta euroasiatica, è dif- noscere ogni tipo di pianta ed erbaccia, fusa nelle campagne ed in tutti i centri grazie ad una minuziosa cultura orale ba- urbani. Protagonista di storie e leggende sata sull’esperienza diretta di svariate ge- curiose, segue l’uomo ovunque vada, nerazioni di uomini: il neologismo tanto in anche nel Nuovo Mondo, dapprima scono- voga oggi, la nuova ala di ricerca scienti- sciuta alla popolazioni indigene: è infatti fica conosciuta come nutraceutica, è in una pianta fortemente sinantropica. realtà un insieme di saperi antichissimi Considerata erba magica da molti popoli, che sono stati pressoché confermati da tra cui gli inglesi, vanta molte proprietà studi di laboratorio. L’esempio più lam- curative ed è da sempre presente nelle pante è l’impiego da parte delle industrie preparazioni cotte e crude. farmaceutiche di piante o di estratti di esse per la preparazione di farmaci spe- Cenni botanici. Infiorescenza cifici. La tendenza del momento è però È una pianta perenne molto comune, la 12 CANAPA MAG
ERBE SELVATICHE E DINTORNI base con coltello o forbici, la radice non diuretica. Applicando il suo succo fresco si deve estirpare, così potrà continuare sulle ferite funge da battericida, in caso di a produrre foglie. La raccolta dei semi va piccole escoriazioni durante passeggiate eseguita ad infiorescenza completamente nel bosco, può essere applicata la foglia secca ed è meglio raccogliere tutta la spi- leggermente incisa direttamente sulla fe- ga per non disperderli. Le foglie più tenere rita. È usata per calmare effetti tipici della si possono scottare in acqua bollente per dissenteria, bronchite, mal di gola e tosse qualche minuto per poi essere conserva- e infiammazioni del cavo orale in genera- te in freezer; a quelle più mature è meglio le. I semi sono ricchi di mucillagine che asportare le nervature incidendole con un ha blandi effetti lassativi e di anacubina, Macro del fiore coltello. Nel periodo da giugno ad agosto un glucoside che stimola la secrezione possono essere raccolte ed essiccate per di acido urico dalle articolazioni, pos- Raccolta e conservazione. farne tisane ed infusi depurativi e diure- sono quindi essere perfetti medicamenti Le prime foglie sono le più tenere e le tici. anti gotta. Il succo della piantaggine si più adatte alle insalate, possono essere può usare anche per combattere il raf- raccolte tutto l’anno prima della fioritu- Proprietà. freddore e la sinusite in quanto aiuta ad ra, periodo in cui le foglie diventano leg- La pianta è ricca di vitamine A e C e eliminare le secrezioni di muco dalle alte germente più fibrose ed acquistano un vanta diverse proprietà: antibatterica, vie respiratorie. Non a caso, l’industria sapore più deciso, più adatto alle ricet- espettorante, emostatica, astringente, farmaceutica lo adopera per produrre te cotte. Si raccolgono tagliandole alla antinfiammatoria, depurativa e sciroppi per la tosse. Ricette La piantaggine è molto ricca di fibre, ha un sapore molto gradevole e sapido con punte di amarognolo quando si avvicina la fioritura. Perfetta sia cotta in padella che nelle zuppe, può essere consumata alla stregua degli spinaci anche se è superiore in qualità or- ganolettiche soprattutto se consumata da cruda, quando conserva tutte le vitamine. Torta di Piantaggine. Rotolo di piantaggine. 250g di farina, 300g di foglie di piantaggine, una cipolla, 2 patate medie, olio, sale e pepe. Lessare la piantaggine per pochi minuti in acqua bollente, scolarla molto bene eliminando il liquido in eccesso e fare raffreddare. Nella stessa acqua di cottura lessare le patate ben lavate e con la buccia, sbucciarle e schiacciarle con una forchetta. Nel frattempo, preparare la sfoglia (pasta matta) mettendo in una ciotola la farina con 2 cucchiai di olio e dell’acqua tiepida, quando basta per ottenere un impasto liscio, omogeneo e non La torta di piantaggine è sublime ma se non siete pratici appiccicoso. Farlo riposare nella con mattarello e nonna papera si può provare a fare un ciotola coperto da un canovaccio semplice rotolo. pulito per una mezz’ora. Intanto 200g di foglie di piantaggine, 4 patate, 300g di farina, un preparare il ripieno, saltando in uovo (facoltativo), 50g di grana (facoltativo), olio, sale e padella la piantaggine tritata con la peperoncino in polvere a piacere. cipolla e un filo d’olio, amalgamare poi alle patate condendo il tutto Lessare le patate, sbucciarle e passarle nello con sale, pepe e peperoncino a schiacciapatate, unire la farina e l’uovo, salare ed piacere e se necessario ancora olio. Stendere la pasta con un mattarello in un amalgamare. Lavorare l’impasto finché non sarà unico foglio spesso non più di un millimetro oppure servirsi della nonna papera omogeneo, quindi stenderlo su un foglio di carta da per ottenere più lingue di pasta sottilissima (metodo consigliato). Ungere una forno a formare un quadrato o un rettangolo spesso teglia capiente e coprire tutte le sue superfici con le lingue di pasta, facendole un centimetro. Fare rosolare la piantaggine con olio e avanzare anche dai bordi. Livellare bene il ripieno, che non dovrebbe superare peperoncino almeno per 15 minuti. A fine cottura tritare lo spessore di un centimetro e mezzo, sulla sfoglia. Infine, ricoprire il ripieno la piantaggine ed aggiungere il grana per amalgamare e con la pasta avanzata dai bordi e con altre lingue,lasciando scoperto un distribuire il composto sulla base di patate. Arrotolare il rettangolo (facoltativo). tutto, aiutandosi con la carta da forno (ovviamente senza Spennellare la superficie della pasta con poco olio ed infornare a 180 gradi per lasciarla in mezzo) ed infornare a 180 gradi per circa 30 circa mezz’ora: la pasta sfoglia dovrà risultare leggermente dorata e croccante. minuti. Piantaggine al vino bianco. Sciogliere in padella il burro e farvi rosolare la piantaggine, unire il vino bianco, salare e pepare. Coprire con un coperchio e cuocere 300g di foglie di piantaggine, per almeno 15 minuti a fiamma bassa. Un’altra versione prevede 50g di burro o due cucchiai di olio, di scolare bene la piantaggine dal liquido di cottura, da lasciare in un bicchiere di vino bianco, padella per poi aggiungervi 20g di farina da fare addensare a mo di pepe, sale e peperoncino in polvere a piacere. besciamella e, con la salsa ottenuta, accompagnare la piantaggine precedentemente saltata. CANAPA MAG 13
IL LUPO MANGIA L’ERBA FaGIOLI CANAPOSi alla TRINITA’ di Gianlupo Ingredienti per 2 persone 1 cipolla 1 scatola di fagioli borlotti 1 scatola di pelati,o polpa di pomodoro 1 manciata di semi di canapa 1 cucchiaio di olio di semi di canapa 1 bicchiere di birra 2 cucchiai di olio EVO sale e pepe. Prendo i semplici ingredienti, accendo il fuoco, ci metto una pa- della sopra, aggiungo un filo di olio evo e la cipolla tagliata fi- nemente. Dopo averla fatta dorare, aggiungo i fagioli borlotti, e dopo una breve ripassata aggiungo un bicchiere di birra e faccio sfumare per 2 minuti. Torno a casa dopo l’allenamento di Aikido, la fame mi assale e Successivamente aggiungo i pelati, e mentre mi guardo i primi appena arrivo in cucina accendo la tv. Intanto apro il frigo e quel- 20 minuti del film lascio cuocere i fagioli, che una volta cotti devo lo che ci trovo all’interno è costituito da una cipolla rossa, una solo aggiustare di sale e pepe, per poi impiattarli. manciata di semi di Canapa in un barattolino, una bottiglia di Aggiungo a crudo la manciata di semi di canapa, che conferisco- birra e 2 bottiglie di acqua... con la dispensa sarò più fortunato? no un gusto croccante al piatto e un filo di olio di semi di canapa, A giudicare dal contenuto, ovvero una scatola di borlotti ed una per dargli un sapore più “nociato”... me li gusto durante il film e di pelati... mica poi tanto fortunato! appena finito, soddisfatto del piatto, penso “questa ricetta velo- Intanto dalla tv sento una musica familiare, i titoli di testa di “lo ce la pubblico sul prossimo numero di BeLeaf!” chiamavano Trinità”. “Ok”, mi dico, “stasera FAGIOLI CANAPOSI ALLA TRINITÀ!” Buon appetito Golosità alla Canapa Snack cioccolato e canapa fai da te di Luigi Loscalzo Questo snack facile e veloce è ideale per chi è intollerante o aller- Ingredienti: Riso crispies gr.15 gico alle nocciole o alle mandorle. Cioccolato fondente 70% gr.80 Olio di canapa gr.15 PER I SOGGETTI CELIACI BASTA SOSTITUIRE IL RISO CRISPIES Semi di canapa decorticati gr.30 CON CORN FLAKES FRANTUMATO Strumenti: pentolino, (ovviamente senza glutine) termometro, forme flexipan o teglia, Sciogliere il cioccolato fino ad una temperatura di 45°, procedere coltello. poi a far raffreddare fino a raggiungere i 32°. A questo punto ag- giungere gli altri ingredienti, il riso crispies (o i Corn Flakes senza Cioccolateria Dolcevita di Luigi Loscalzo glutine), l’olio e i semi di Canapa. Via Gola della Rossa,15 bis 60035 Jesi Ancona Mescolare brevemente e procedere a colare nelle formine flexi- www.cioccolateria-dolcevita.it pan o in una teglia, e aggiungere a pioggia altri semi di Canapa a piacere per realizzare la copertura della barretta; nel caso si usi una teglia, prima che l’impasto si sia indurito procedere a taglia- re a forma di snack. Quando il cioccolato si è solidificato sformare gli snacks, che sono ideali sia come integratori e come spuntino di qualità. 14 CANAPA MAG
LEGISLAZIONE CANAPA LA NUOVA LEGGE di Maurizio Birocchi ca, in questo caso e qualità di Canapa certificata da qualcun salvo piccole coltu- altro). Con questa modifica si alleggeri- re, sfido chiunque sce il danno che un coltivatore può subire, ad andare a contare senza eliminarlo del tutto. Vi è inoltre uno una ad una le piante spreco di risorse perché la Canapa in que- in un campo colti- stione, nonostante la quantità maggiore vato pienamente, e di principio attivo, sarebbe comunque de- verificare che non stinabile ad altri usi, se si esclude il con- siano maggiori della sumo umano. Potrebbe essere impiegata quantità di semen- come biomassa o utilizzata per fare fibra. za acquistata... In Invece la legge impone la distruzione di questa paradossale una risorsa perché leggermente difforme situazione emer- dagli standard. Trattandosi di genetiche ge l’assurdità della certificate, ammesso che il tenore di THC volontà umana di (che è il principio attivo incriminato) possa regolamentare, con- anche essere superiore, sicuramente non trollare e coman- lo sarà che di qualche piccola percentua- dare la Natura, che le decimale. E anche questo fatto rende- segue leggi proprie rebbe comunque assurda la distruzione di Come già anticipato sul nostro sito bele- e non si cura di quelle dell’uomo. una materia prima così preziosa. In questo afmagazine.it a fine novembre scorso, la Un altro discorso delicato riguarda il Cor- caso, il legislatore un po’ più lungimirante Canapa italiana ha una nuova legge, ap- po Forestale dello Stato, organo preposto avrebbe potuto prevederne il sequestro, provata direttamente dalla Commissio- a svolgere i controlli previsti dalla Legge. e l’impiego da parte di aziende specializ- ne Agricoltura del Senato, dopo la con- Il problema riguarda direttamente questo zate, prevedendo ad esempio l’estrazione cessione della Sede Deliberante da parte testo, in quanto sta per attuarsi l’im- della quantità di principi attivi dalla parte del Presidente del Senato su richiesta del minente accorpamento della Forestale vegetale e il reimpiego in differenti ambi- relatore Mario Dalla Tor (Ap). Molte cose all’arma dei Carabinieri, e in piccola par- ti di questi due elementi separati. Questo cambiano in meglio, altre restano incerte- te nel Corpo dei Vigili del Fuoco, provve- come alternativa alla distruzione... Sul numero zero della rivista, abbiamo dimento entrato in vigore con l’inizio del In ogni caso, con questa nuova legge ci ampiamente spiegato i cambiamenti tec- 2017. Il Corpo Forestale dello Stato non do- auguriamo di veder fiorire nuovi progetti nici e le novità che entreranno in vigore vrebbe più esistere. Anche il governo Ren- di coltivazione, sia per bonificare il terri- a breve (soprattutto per il nuovo limite zi a suo tempo aveva confermato questa torio italiano, che per tornare a produrre del THC che sale a 0,6%); tuttavia restano decisione, presentando nuovi automezzi la miglior qualità di Canapa sul merca- ancora alcuni punti che verranno definiti dei Carabinieri di colore verde per quello to mondiale. Grazie anche ai previsti 700 nei prossimi mesi, come il limite del THC che verrà chiamato “Comando Tutela am- mila euro annui messi a disposizione dal permesso nei generi alimentari derivati, bientale agroalimentare e forestale”. Dal- Ministero dell’Agricoltura, permetterà di mentre altri restano aperti come il capito- la dalla parte opposta, ovvero dal Corpo sviluppare nuove tecniche di ottimizza- lo delle infiorescenze; questo è un punto Forestale stesso, sono stati dichiarati al- zione dei raccolti, sia in termini di produt- un po’ critico: si possono coltivare piante meno un migliaio di ricorsi al TAR contro la tività che in termini di integrità della pro- per le infiorescenze ma non vi è regola- decisione di questo accorpamento, prove- duzione stessa; questo sia per ottenere mentazione precisa, argomento questo nienti da altrettante Guardie Forestali che un prodotto di qualità, sia evitare perdite che affrontiamo (insieme al CBD) in un al- non sono d’accordo con la militarizzazio- di parti di raccolto a causa di parassiti e tro articolo su questo numero. ne del Corpo. In questa nuova situazione, malattie, che negli ultimi anni colpiscono Andiamo ad analizzare gli altri punti che i controlli verrebbero svolti dal personale sempre di più anche la pianta di Cana- possono destare qualche pensiero. che lavora per il Comando Tutela ambien- pa. Inoltre, la nuova situazione dovrebbe Per quanto riguarda i semi, ad esempio, tale, ma di fatto eseguiti dall’arma dei Ca- anche dare manforte a tutte quelle pic- vige il divieto di utilizzare gli stessi semi rabinieri. Seguiremo la vicenda dei con- cole aziende artigianali che utilizzano la del proprio raccolto, la cui produzione è trollori con attenzione nei prossimi mesi. Canapa come materia prima per i propri autorizzata ai fini di vendita e consumo. Se da uno di questi controlli, portati avan- prodotti, per emergere e farsi conoscere Non sono da usare per il reimpiego nell’a- ti da chi di competenza, dovesse esservi meglio, e spingere il mercato che sta ve- gricoltura per la quale – ricordiamo – è ne- una maggiore presenza di principi attivi dendo nascere ogni giorno nuove realtà cessario acquistare sementi certificate, o rispetto alla quantità massima permessa, produttive intorno a questa risorsa. avere un’autorizzazione all’uso dei sopra- fortunatamente la peggior conseguen- citati semi. Ma come dovrà comportarsi za che può capitare ad un coltivatore è Con questa speranza per l’imminen- il coltivatore, se per natura i semi caden- la distruzione del campo. Questa proce- te futuro, il pensiero va a quel passato do a terra dalle piante mature dovesse- dura, se pur di minore entità rispetto alla nemmeno tanto lontano, in cui non ci si ro far nascere nuove piantine da queste precedente, ovvero distruzione del campo curava dell’uso ipotetico che si potes- cadute la primavera successiva? Onde e arresto del coltivatore, resta comunque se fare della Canapa, ma la si coltivava evitare problemi (la distruzione dell’inte- lesiva del lavoro del contadino, che non come risorsa per vivere e come modo di ro campo), il contadino dovrà andare ad può essere incolpato per un evento che essere in armonia con la Natura, e le sole estirpare queste piantine perché non sono non dipende dalla sua volontà (ovvero uno sue leggi. certificate? Teoricamente si. Nella prati- sviluppo eccessivo di principi attivi di una CANAPA MAG 15
CANNABUSINESS ANTICO SEME: ANTICHE TRADIZIONI E NUOVE IDEE a cura dello Staff di BeLeaf Magazine strade per lo sviluppo dell’agri- situato alle pendici della Majella che con- coltura sul territorio. In termini serva i resti affascinanti di un antico sito pratici, le principali problemati- romano; tuttavia i terreni in questa zona che regionali sono la mancanza sono argillosi, non pianeggianti e quindi di opportunità nelle zone rurali ostili alle lavorazioni invasive: proprio interne (nonostante la grande per questo la nostra Cannabis aveva pa- quantità di terreni), il progressi- recchi requisiti agronomici da soddisfare vo spostamento della popola- in quanto, i terreni con questa tipologia di zione verso le zone industriali tessitura e con una pendenza consistente, e l’abbandono di patrimoni risultano particolarmente ostili da coltiva- culturali e paesaggistici irri- re. Con grande stupore e grazie all’espe- petibili e mozzafiato. rienza maturata da Lucio, laureando in Qualità, sviluppo rurale so- agraria, abbiamo visto che la Cannabis Sa- stenibile e valorizzazione del tiva superava i test e si configurava quindi territorio: questi sono i tre come la coltivazione perfetta per il rag- temi su cui concentriamo i no- giungimento dei nostri obbiettivi futuri. stri sforzi. Li abbiamo sempre avuti in mente, ma non sapen- - Qual è stata la fase successiva ai test di do bene come unirli e attuarli in selezione della coltura? modo produttivo abbiamo pas- Inizialmente ci siamo dovuti scontrare sato tempo a studiare, dialoga- con il muro sociale che si era creato nei Antico Seme è un’altra di quelle piccole, re e comprendere il funzionamento delle confronti della Canapa. Fortunatamen- giovani e promettenti realtà lavorative aziende agricole che ci circondavano, alla te il rapporto di fiducia che abbiamo con italiane che punta alla riscoperta della ricerca di un comune denominatore. Fre- il nostro collaboratore agricolo, uomo di Canapicoltura e del territorio: la giova- quentavamo poi da attenti spettatori tutte grande esperienza, è stato fondamenta- ne cooperativa infatti opera su terreni le fiere del settore agro-alimentare che le per informare e rompere gli indugi con abbandonati, in zone tanto affascinanti erano alla nostra portata e proprio una di la popolazione locale (a questo proposito quanto dimenticate dell’Abruzzo, sia per queste contribuì alla svolta. devo riconoscere che i Gessani sono stati far rivivere la coltivazione della Canapa formidabili nel superare il pregiudizio con che per puntare al top per qualità e chilo- - Quale fiera ha contribuito alla svolta e in tanta facilità). metraggio zero dei propri prodotti. Abbia- che modo? Restava “solamente” da capire (per quan- mo incontrato i ragazzi alla fiera Canapa La fiera che per prima ci ha fatto intrave- to possibile) come strutturare il design in Mostra, e abbiamo fatto due chiacchie- dere il potenziale di questo settore è stata del nostro marchio, quali idee volevamo re con Dario, uno dei soci fondatori che ci la prima edizione di Indica Sativa Trade trasferire al cliente e come comunicarle, ha spiegato la filosofia e le idee alla base a Fermo. Seguendo le evoluzioni in ambito e fare una stima il più possibile vicina alla di questo progetto, che come andremo a fieristico anno dopo anno abbia- scoprire si basa anche sul patrimonio di mo notato l’incremento esponen- storie ed esperienze di altri tempi. ziale dell’interesse da parte del pubblico. A quel punto abbiamo - Vuoi raccontarci come nasce Antico iniziato la nostra personale inda- Seme? gine di mercato che è durata due Antico Seme è un’idea che nasce dalla de- anni. cisione di tre ragazzi Abruzzesi, Dario, Lu- cio e Giulio di unire i propri sforzi e le pro- - Spiegaci meglio: perché avete prie competenze; il collante? Il desiderio scelto proprio la Canapa? comune di contribuire in maniera con- La pianta di Canapa è stata ed è creta allo sviluppo della nostra regione. ancora una scoperta continua: ci ha stupito sin da subito soprat- - Quindi siete molto legati alla vostra ter- tutto per il suo background stori- ra? co, dato che per decenni è stata Certamente! Ciò che alimenta la nostra coltivata su un gran numero di et- voglia di fare, fin dal concepimento dell’i- tari in Italia ed è stata una risorsa dea, è la consapevolezza che in Abruzzo, economica importante del Bel Paese. No- realtà del mercato dei prodotti alimentari come in tante altre regioni d’Italia, ci nostante la voglia di iniziare fosse tanta, derivati dalla Canapa. sono grandi potenzialità inespresse. siamo stati molto cauti nel partire: la Poiché a questo punto era richiesto un Fin dai nostri discorsi iniziali, basati sul- Canapa è una pianta storica questo è cer- “upgrade” delle competenze, si è resa le modalità di realizzazione del nostro to, ma decidendo di operare in zone deli- necessaria la decisione di chiedere a progetto, ci siamo focalizzati sul settore cate e sensibili avevamo bisogno di fare due ragazzi, conosciuti durante le nostre agro-alimentare: l’Abruzzo offre prodotti ricerca per avere dei riscontri certi. Il esperienze accademiche, di aiutarci a tra- alimentari di ottima qualità, ma a causa posto nel quale abbiamo deciso di comin- sformare l’idea in progetto concreto. Do- della particolare tipologia di terreno e del ciare è Gessopalena, un piccolo comu- menico e Giovanni, Campani doc, rispetti- clima, spesso è chiamato a trovare nuove ne di 1.500 abitanti in provincia di Chieti vamente da Salerno e Napoli, accettarono 16 CANAPA MAG
CANNABUSINESS di entrare a far parte dalla testa ai piedi in nostro impegno e questa nuova impresa: il primo si occupa dei nostri risulta- della parte economica e contabile e il se- ti, ci sentiamo di condo cura l’aspetto della comunicazione poter affidare un e del marketing. I due nuovi arrivati, lavo- compito ben preci- rando con entusiasmo e condividendo le so ai nostri prodot- nostre stesse idee, hanno stilato una serie ti: rappresentare di documenti che hanno completato il cor- il top della qualità pus del progetto per la partenza. La nostra oggi reperibile sul età ci ha aiutato in maniera sostanziale: mercato, essendo molti personaggi che hanno passato alimenti ottenuti una vita a lavorare nel settore agro-ali- dai migliori semi mentare ci hanno letteralmente trasfe- provenienti da col- rito le loro conoscenze, entusiasti della tivazioni abruzze- nostra voglia di fare. si, monitorate co- stantemente. Per - Su quali aspetti della produzione avete garantire qualità all’olio Antico Seme ab- di frumento, andando ad inserirla in una puntato maggiormente? biamo instaurato una collaborazione con percentuale compresa tra l’8 e il 20 %. Sul Come per tutti gli alimenti, sono molteplici l’università di Chieti-Pescara, finalizzata nostro portale online, che al momento è i fattori (i quali cambiano inevitabilmente all’ottenimento di dati certi per quanto rappresentato esclusivamente dalla pa- in base alle zone dove viene coltivata e la- concerne la totalità delle sue componenti gina Facebook aziendale, incentiviamo i vorata la materia prima) che ne determi- organolettiche. Abbiamo approfondito lo nostri clienti a condividere il più possibile nano la qualità. studio del seme e dopo mesi di lavoro sia- le loro preparazioni, in maniera tale da dif- Grazie alla conoscenza che ci ha traman- mo riusciti a determinare gli standard ot- fondere sempre più informazioni, consigli dato chi c’era prima di noi, e a quelle in timali per produrre il miglior olio possibile. ed esperienze positive con i nostri prodot- nostro possesso, alle prove e ai monito- ti, ed ottenere ulteriori riscontri. raggi effettuati su tutta la filiera, abbiamo - A giudicare dal premio che avete vinto capito quali sono gli elementi che deter- state lavorando bene. - Avete altri progetti in mente? minano la qualità del nostro prodotto. La Il premio vinto a Canapa in Mostra (Miglior Progetti futuri ne abbiamo tanti, molti ri- filiera corta che avevamo ideato richie- prodotto: l’Olio di Canapa n.d.r) ci ha fatto schiano di essere addirittura dispersivi deva però una presenza attiva e costan- capire che siamo sulla buona strada, ma (dati i molteplici usi della Canapa) se non te, soprattutto nella fase di coltivazione in essendo noi persone ambiziose cerche- si sceglie una strada ben precisa e non si cui è stato fondamentale l’affiancamento remo di incrementare ulteriormente la opera un’attenta programmazione. Lucio, all’agricoltore. Quest’ultima riflessione ci qualità dei nostri prodotti, avvalendoci laureando in agraria e chef, sta sviluppan- ha portati a stabilire interamente la fase anche di tutte le certificazioni e della no- do una rubrica interamente dedicata a operativa in Abruzzo, per lavorare a km stra esperienza sia accademica che sul ricette realizzate con prodotti derivati 0 senza intaccare nessuna delle qualità campo, che andranno naturalmente cre- dalla Canapa. In parallelo, stiamo creando naturali che rendono i prodotti derivanti scendo anno dopo anno. insieme ad un piccolo pastificio abruzze- dalla pianta di Canapa, dei veri e propri se a conduzione familiare la nostra linea nutraceutici. - Oltre all’olio, cosa producete? di pasta, prestando particolare attenzio- Infine Giovanni e Domenico hanno deci- La nostra ricerca è stata sempre incessan- ne all’indice proteico di quest’ultima, per so di rimanere a far parte di Antico Seme te anche per gli altri prodotti: ad esempio, rivolgerci al mercato dell’alimentazione anche dopo la fase di progettazione, e abbiamo fatto di tutto per ottenere una sportiva. il secondo ha fornito la sede legale nello farina che potesse soddisfare a pieno le Anche il mix di farine senza glutine di cui studio del padre a Salerno per rendere uf- richieste dei nostri clienti. Non a caso avevamo parlato in fiera rientra negli ob- ficialmente operativo Antico Seme; ed è l’affiancamento costante alle realtà che biettivi di breve termine. Il Gluten Free è così che siamo partiti... decidono di utilizzare la nostra farina, ci una tematica centrale nel mondo alimen- ha permesso di individuare le caratteristi- tare, ma va trattata molto delicatamen- - Vuoi parlarci dei vostri prodotti? che che interessano ai nostri clienti, sia te: non parliamo solo di qualità ma anche Antico Seme attualmente produce olio e per quanto riguarda la coerenza d’im- di sicurezza in questo caso; per questo farina derivati al 100% da semi di Cana- pasto finale, che la testure al palato. Dal motivo il mix di farine e le sue componenti pa italiani. Come ho detto prima il proces- punto di vista gustativo la nostra farina sono ancora in fase sperimentale e stiamo so per ottenere la massima qualità non è evoca in maniera decisa la nocciola ed è provvedendo a predisporre locali apposi- affatto scontato, richiede tempo: da qui facilmente impiegabile nella panificazio- tamente separati, onde evitare eventuali la scelta di partire “piano” ma pienamen- ne e nella produzione pasticcera, ad esem- e pericolose contaminazioni. Al momento te coscienti di ciò che facciamo. Forti del pio per biscotti e crostate. Va impiegata stiamo effettuando alcuni test sulla rispo- necessariamente in abbina- sta della nostra farina miscelata con quel- mento a farine predisposte le di tapioca o di riso, e in base ai risultati all’impasto in quanto la fa- decideremo come procedere. Come pro- rina di Canapa non genera getto a lungo termine intendiamo espan- maglia glutinica e quindi dere la nostra filiera per poter includere la pasta non si legherebbe. sempre più agricoltori e soprattutto per Può essere utilizzata in for- poter tornare a far rivivere luoghi ab- ma assoluta per realizzare bandonati in questa virtuosa regione. fritture croccanti e saporite, Concludendo, vorremmo rendere Antico e tendenzialmente può es- Seme un modello aziendale replicabile in sere impiegata in qualsiasi tutte le realtà che, come la nostra, hanno preparazione dove normal- dei “punti deboli” che posso e devono es- mente si utilizza la farina sere trasformati in punti di forza. CANAPA MAG 17
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