Retail, l'omnicanalità batte cassa - INCHIESTA - il giornale della nuova comunicazione - ADC Group

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Retail, l'omnicanalità batte cassa - INCHIESTA - il giornale della nuova comunicazione - ADC Group
Anno 13 numero 76
                                                                                                                              febbraio-marzo 2019
                                                                                                                                 Società Editrice
                                                                                                                                        ADC Group

                  il giornale della
                  nuova comunicazione
Poste Italiane Spa - Spedizioni in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004) Art. 1 comm. 1 DCB Milano

                                                                                                                  INCHIESTA
                                                                                                            Retail, l’omnicanalità
                                                                                                                 batte cassa
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editoriale_nc

BC&E FESTIVAL, BUONA LA PRIMA
Ancora una volta ADC Group ha fatto centro. Il neonato Festival del Branded Content &
Entertainment, patrocinato da OBE, l’Osservatorio per il Branded Content, è stato un vero successo.
Protagonisti dell’evento un comparto sempre più rilevante all’interno delle strategie di comunica-
zione delle aziende, e i progetti di brand capaci di emozionare e coinvolgere attraverso contenuti e
intrattenimento. La kermesse (alla quale verrà dedicato un ampio reportage sul prossimo numero) si
è aperta con le presentazioni ‘live’ delle campagne finaliste della IV edizione del premio dedicato al
Branded Content & Entertainment, giudicate da circa 30 tra i più autorevoli marketing manager di
azienda, capitanati dal presidente Simonetta Consiglio, direttore marketing e comunicazione Sisal
Group, alle quali sono seguiti un networking lunch, un pomeriggio di formazione su temi rilevanti per
la crescita del settore e l’attesa cerimonia di premiazione. Tra i numerosi progetti premiati al Vodafone
Theatre di Milano dai frizzanti presentatori Alessio Stigliano e Alessandro Tenace (theShow) spiccano
i tre vincitori del Gran Prix: ‘Operazione XFactor’ dei The Jackal per Sky (oro), ‘Fox Circus’ di Fox
Networks Group Italy (argento) e ‘Tutto Può Succedere 3 - Fondazione Operation Smile’ di Rai
Pubblicità per Operation Smile (bronzo). Il Premio dell’Editore Innovazione nel Branded Content &
Entertainment è stato assegnato a DigitalBees. Il Festival ha rappresentato ancora una volta un’op-
portunità unica per accedere a contenuti esclusivi a cura di influencer, youtuber, personaggi dello
spettacolo e professionisti, ciascuno dei quali ha trattato il tema in tutte le declinazioni in termini
di formati e mezzi pianificati, dalla tv alla radio, dal digital ai social.
Un panel composto da Paolo Iabichino, che ha aperto i lavori con un interessante inspirational speech;
Giulio Golia, noto conduttore delle Iene su Italia 1; Marco Ferrarini (Show Reel Media Group, sil-
ver sponsor del festival); Germano Lanzoni e le menti fondatrici e creative del personaggio de ‘Il
Milanese Imbruttito’; Matteo Caccia, autore teatrale e speaker radiofonico; Daniela Tavola (Hearst
Italia); Emanuele Landi (Fox Networks Group Italy); Anna Vitiello (Obe) e Antonio Filoni (Doxa).
Infine, una tavola rotonda con Barbara Bontempi (DigitalBees), Simonetta Consiglio (Sisal), Daniele
Chieffi (Agi) e Giuseppe Papa (Mattel) che hanno discusso sui mezzi, contenuti, investimenti e
trend del settore. Vi ricordo che i prossimi appuntamenti primaverili di ADC Group saranno dedicati
al mondo della fidelizzazione e del rapporto tra brand e consumatori, grazie alla prima edizione del
Brand Loyalty Awards (Milano, 16 aprile) e all’eccellenza della comunicazione made in Italy, grazie
agli NC Awards (Milano Teatro Elfo Puccini, 20 maggio). Un omaggio all’innovazione, giunto alla sua
tredicesima edizione, che, ancora una volta, ci fornirà una fotografia attendibile e in ‘alta definizione’
dello scenario creativo italiano. E proprio parlando di creatività non posso esimermi dal citare il neo
eletto consiglio direttivo dell’Art Directors Club Italiano, l’associazione da sempre votata al ricono-
scimento e al sostegno del valore della creatività come elemento fondante e vantaggio competitivo
della comunicazione d’impresa (vedi articolo a pag. 26). Al rieletto presidente Vicky Gitto (GB 22), alla
vice presidente Stefania Siani (DlvBbdo) e al nuovo consiglio, di cui fanno parte professionisti dalle
competenze diverse, auguro di riuscire nell’intento proposto dal nuovo programma ‘Adci Strategy’
che mette al centro l’importanza del lavoro sinergico tra strategia e creatività. Argomenti che da
sempre fanno parte anche dell’ecosistema editoriale di ADC Group.

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                                                             direttore responsabile e presidente ADC Group

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nc_sommario

6_AGENZIA DEL MESE
HOVO FABER, DESIGN EXPERIENCE IMMERSIVA
E MULTIMEDIALE

                                                                               III_CONTROCAMPO
                                                                CABIRIA BRANDUNIVERSE, ISTINTO CREATIVO
                                                                                       E AGILITÀ DIGITALE

8_INCHIESTA_RETAIL EXPERIENCE, PUNTO DI ARRIVO O DI PARTENZA?
SEMPRE PIÙ INTEGRATO NELLE STRATEGIE DI COMUNICAZIONE, IL RETAIL STA VIVENDO UN PERIODO EFFERVESCENTE
E DI GRANDE INNOVAZIONE. SCOPRIAMO QUALI SONO I TREND DEL SETTORE E LE INIZIATIVE DI COMUNICAZIONE
CAPACI DI CONFERMARE PUNTO VENDITA QUALE DI LUOGO PRINCIPE PER LA SCELTA DI ACQUISTO E LA
FIDELIZZAZIONE E DI COINVOLGERE IL CONSUMATORE IN UN VIAGGIO TRA STORYTELLING E MULTISENSORIALITÀ.

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sommario_nc

INCHIESTA                                      30_BRANDED ENTERTAINMENT,                       DIGITAL/INTERACTIVE
                                               LARGO A EVENTI
8/25_INCHIESTA_RETAIL                                                                         50_DATI E RICERCHE
                                               E SPONSORIZZAZIONI
EXPERIENCE                                                                                    DIGITAL TRENDS 2019,
8_RETAIL, CHI SPERIMENTA                       32_DATI & RICERCHE                             SPOPOLANO I SOCIAL
VINCE                                          BRAND, VINCE LA COMUNICAZIONE
                                               ‘GENDER-BALANCED’
                                                                                              54_TREND
13_RETAIL OUTLOOK 2019,
                                                                                              PROGRAMMATIC, DRIVER
I TREND DOMINANTI                              34_FOCUS                                       DI CRESCITA DELLA DIGITAL ADV
14_MOLTO DIGITAL,                              INFLUENCER MARKETING,
SEMPRE PIÙ EXPERIENCE                          241 MILIONI NEL 2019 (+34%)
17_PUNTO VENDITA,
UNA NUOVA ERA                                  38_RUBRICA ALL 13
20_MILANO, THE PLACE TO BE                     MINA, LEAVE YOUR MARK

22_ACQUA GROUP: INNOVAZIONE,
INTEGRAZIONE E COMPETENZA                       STRATEGIE INNOVATIVE
24_GRUPPO RONCAGLIA,                           38_OCCULTI (LUXOTTICA):

OMNICANALITÀ IMMERSIVA                         “FLESSIBILITÀ È LA PAROLA CHIAVE”
                                               42_FABER, QUANDO

AREA STRATEGICA                                LA COMUNICAZIONE TIRA
                                               46_OLIMPIA SPLENDID,
26/31_PRIMO PIANO                              HOME OF STORYTELLING
26_GITTO (ADCI): “ECCELLENZA
STRATEGICA PER L’ECCELLENZA
                                                           Pag. 46 Strategie Innovative
CREATIVA”                                                             Olimpia Splendid

                    DIRETTORE RESPONSABILE                                                   ACCOUNT MANAGER
        Salvatore Sagone salvatore.sagone@adcgroup.it                       Andrea Parmigiani andrea.parmigiani@adcgroup.it
                                                                            Elisabetta Zarone elisabetta.zarone@adcgroup.it
                  COORDINAMENTO EDITORIALE                                    Franco Trerotola franco.trerotola@adcgroup.it
        Marina Bellantoni marina.bellantoni@adcgroup.it                           Elena Rossi elena.rossi@adcgroup.it
                                                                           Andrea Gervasi andrea.gervasi@adcgroup.it (Roma)
                    SEGRETERIA DI REDAZIONE                              Ilaria Granato ilaria.granato@adcgroup.it (International)
            Ilenia La Leggia ilenia.laleggia@adcgroup.it
                                                                                                ABBONAMENTI
                 ART DIRECTION E REALIZZAZIONE                                    Ilaria Aguzzi ilaria.aguzzi@adcgroup.it
         Simona Marconi s.marconigrafica@gmail.com

                      HANNO COLLABORATO                                                            PERIODICO MENSILE
        Elena Colombo, Francesca Fiorentino, Ilaria Myr                  n° 76 feb-mar 2019 reg. trib. di Milano n° 93 del 20/02/2007

                  RESPONSABILE COMMERCIALE                                           SOCIETÀ EDITRICE ADC GROUP srl
            Paola Morello paola.morello@adcgroup.it                                    presidente: Salvatore Sagone
                                                                             Red. e pubbl.: via Copernico, 38 - 20125 Milano
                 MARKETING E COMUNICAZIONE                                     tel: +39 02 49766316 info@adcgroup.it
                      marketing@adcgroup.it                                   Sede legale: via Freguglia, 2 - 20122 Milano
                                                                                    NC© Copyright 2019 ADC Group srl
                                                                                     FOTOCOMPOSIZIONE E STAMPA
                                                                                   P. F. via Kramer, 17 - 20129 Milano
                                                                                    Finito di stampare nel mese di marzo 2019
                                                                                          Progetto grafico: Davide Lopopolo

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nc_area strategica_agenzia del mese

HOVO FABER, DESIGN EXPERIENCE
IMMERSIVA E MULTIMEDIALE
EMOZIONE, CREATIVITÀ E SENSO DELLA PERFEZIONE RAPPRESENTANO

GLI ELEMENTI ESSENZIALI DEL LAVORO DELLO STUDIO NATO DALLA PASSIONE

E DALL’ESPERIENZA DEL REGISTA E DIRETTORE ARTISTICO STEFANO BRUNO.

SPECIALIZZATO IN PROGETTI DI COMUNICAZIONE IMMERSIVI E MULTIMEDIALI,

HOVO FABER CREA BRAND, RETAIL E ART EXPERIENCE CAPACI DI ESPRIMERE

IL PIÙ ALTO GRADO DI ENGAGEMENT.

DI MARINA BELLANTONI

Nata nel 2008 come agenzia di comuni-           presta per essere trasversale a più setto-    di fornire solo un servizio ‘su strada’. Lo
cazione/produzione video ed eventi, in oc-      ri: food, complementi d’arrredo, luxury e     shopping diventa una customer expe-
casione di Expo 2015 Hovo Faber - Design        fashion. Negli ultimi anni abbiamo avuto      rience coinvolgente e ricca di contenuti
Experience Studio (info@hovofaber.com)          il piacere di mettere a disposizione il no-   in grado di andare oltre la semplice tran-
si è specializzata nell’ideazione, progetta-    stro know-how per Lindt e Spurgli, Bauli,     sazione economica. I brand, necessitano
zione e produzione di una comunicazio-          Birrificio Angelo Poretti, Barilla, Thun,     di luoghi scenici e multisensoriali con un
ne immersiva e multisensoriale. Diviso          Giuseppe Zanotti e Pasquale Bruni”.           senso commerciale all’avanguardia, e si av-
in business unit (adv, film, event, e web)                                                    valgono della tecnologia per informare,
oggi continua a essere uno studio piccolo e     Il retail sta vivendo un periodo efferve-     profilare ed entusiasmare profondamente
armonioso dove poche persone, scelte con        scente e di grande innovazione. Che cosa      ‘il pubblico’ di consumatori. Hovo Faber,
cura e caratterizzate da una buona dose di      offre la sua agenzia in questo ambito?        parte dalla creazione del Design dell’Espe-
sensibilità, entrano a far parte di processi    La funzione dei negozi non è più quella       rienza (Fase 1, ndr) che trova applicazione
metalinguistici e produzioni multimediali                                                     in tecniche scenografiche e tecnologie
accomunate da una forte passione, cul-                                                        immersive (Fase 2, ndr) rendendo la co-
tura e curiosità, ingredienti necessari per                                                   municazione di un brand o di un prodotto
svolgere ogni progetto in maniera versatile                                                   patrimonio culturale della persona legata
e con una forte attenzione al dettaglio.                                                      a un evento emotivo vissuto e replicato
“Creiamo attività di comunicazioni espe-                                                      nelle sue shop experience. Se un evento
rienziali - spiega Stefano Bruno, ceo Hovo                                                    può essere considerato come un bellissimo
Faber - legati al mondo del retail, siti pro-                                                 film, un’experience è paragonabile a una
duttivi, exhibition. Le nostre competenze                                                     serie tv, in grado di legare un pubblico al
e la natura del nostro modus operandi si                                                      suo storytelling in occasione di ogni pun-
                                                                                              tata. Del resto i nostri clienti ci chiedo-
                                                                                              no, attività di engagement, condivisione
                                                                                              dell’esperienza di acquisto e soprattutto
             Stefano Bruno, ceo Hovo Faber                                                    fidelizzazione.

                                                                   _6_
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area strategica_agenzia del mese_nc

  A sinistra, attività di entertainment presso la location Villa Reale di Monza. A destra, Tour Experience nel sito produttivo di Doria

In particolare, quali innovazioni tecno-        tempo soddisfacente e personalizzata. Si           ciare un percorso indelebile fatto di icone
logiche avete adottato e proponete alle         tende spesso a condividere un vissuto con          riconoscibili creando una memoria storica.
aziende?                                        chi è distante da noi, dimenticando l’im-
La tecnologia è un mezzo di espressione         portanza di una condivisone sociale con chi        Ci può raccontare una o più case history
di contenuti organizzati, la cui fruizione      ci sta accanto. Una brand experience trova         esemplificative da voi sviluppate?
partecipativa assume toni immersivi, av-        la sua massima espressione quando in un            Una delle più affascinanti case history è
volgenti e condivisibili. Il nostro punto       altro tempo e un altro luogo, contributi           la Thunexperience presso il flagship store
di partenza è un’analisi sociologica, psi-      cognitivi, vengono ricordati e rivissuti con       di Bolzano, grazie alla quale abbiamo rag-
cologica e strutturale del consumo che          nostalgia in grado di risvegliare ricordi e        giunto un obiettivo importantissimo: ridare
tiene in considerazione lo spazio e la sua      sensazioni che trasformano il cliente a tal        valore al rapporto tra territorio e azienda
dinamica di fruizione.                          punto da renderlo ambassador del brand.            nel suo luogo di appartenenza, mediante
                                                                                                   un’installazione permanente attraverso
Quali sono oggi le maggiori richieste che       Come evolverà a suo avviso la comunica-            cui il visitatore/cliente entra in contatto
vi arrivano dai clienti per progetti legati     zione legata al retail?                            con il brand in modo interattivo e ludico.
al retail?                                      Solo se il brand è in grado di disegnare e         Un’altra case history interessante è stata
Un punto vendita che offra un’esperienza        interpretare nei luoghi di vendita la pro-         la Doria Experience. Passo dopo passo,
d’acquisto rassicurante, emotivamente           pria storia con pietre miliari visibili agli oc-   abbiamo accompagnato il nostro cliente
coinvolgente, innovativa e allo stesso          chi di tutti i target, sarà in grado di trac-      ad aprire la fabbrica al pubblico svelando
                                                                                                   la genuinità del prodotto e l’accortezza dei
                                                                                                   processi produttivi nonché la sostenibilità
                                                                                                   del brand. Un tour esperienziale all’inter-
                                                                                                   no del sito produttivo con assaggio finale
                                                                                                   appena sfornato!

                                                                                                   Come è andato il 2018 in termini di fattu-
                                                                                                   rato e di new business? Quali gli obiettivi
                                                                                                   2019?
                                                                                                   Abbiamo consolidato il nostro core busi-
                                                                                                   ness con un 80% di attività legate all’expe-
                                                                                                   rience e un incremento del fatturato del
                                                                                                   + 40%. L’obiettivo 2019? Diventare lo
                                                                                                   Studio di Design Experience di riferimento
                                                                                                   per il panorama italiano e gettare le basi
‘ThunExperience’ (Bolzano, flagshipStore), un’installazione permanente, ideata da Hovo
Faber, per far entrare in contatto il pubblico con il brand in modo interattivo e ludico           per la richiesta internazionale.         nc

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Retail, l'omnicanalità batte cassa - INCHIESTA - il giornale della nuova comunicazione - ADC Group
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RETAIL, CHI SPERIMENTA VINCE
L’INTRODUZIONE DI INNOVAZIONI SUL PUNTO VENDITA È ORMAI UN TREND

INCONTROVERTIBILE: GRAZIE ALL’INTEGRAZIONE FRA ONLINE E OFFLINE, IL

RETAILER PUÒ MIGLIORARE I PROCESSI INTERNI E, AL CONTEMPO, ARRICCHIRE

LA RELAZIONE CON IL CLIENTE. IN ITALIA, L’INTERESSE PER NUOVE SOLUZIONI

TECNOLOGICHE È IN CRESCITA, MA GLI INVESTIMENTI RIMANGONO ANCORA

BASSI, COME RIVELA L’OSSERVATORIO INNOVAZIONE DIGITALE NEL RETAIL.

A CURA DI ILARIA MYR (DA PAG. 8 A PAG. 21)

Da luogo da visitare a luogo in cui sta-          interni - e arricchendo la relazione con i       do di facilitare e velocizzare l’esperienza di
re, per passare del tempo e vivere delle          propri consumatori (front-end). Con l’in-        acquisto, offrendo al contempo esperienze
esperienze di valore; da spazio di accesso        novazione, il punto vendita si arricchisce       al cliente e informazioni al retailer.
fisico al prodotto a luogo più ricco di fun-      di nuovi significati: il negozio, svuotato del
zionalità e significati, che interagisce con la   suo ruolo originario (accesso fisico al pro-     Italia, andamento lento
sfera offline in maniera fluida. Potremmo         dotto), diventa uno spazio aperto (perché        All’estero (Usa e Cina in primis) questa
sintetizzare in queste poche parole l’es-         integrato con gli altri canali digitali) non     tendenza è ormai una realtà importante. In
senza, pur complessa, dell’evoluzione del         solo di transazione, ma anche di relazione.      Italia, però, la spesa in innovazione digitale
mondo retail, che sta vivendo un periodo          Intelligenza Artificiale, Internet of things,    è ancora contenuta: sono poche le realtà
effervescente e di grande innovazione sot-        realtà virtuale sono le aree in cui sono         che investono in tecnologie per il retail e
to la spinta dell’e-commerce, in costante         maggiormente sviluppate soluzioni in gra-        troppo bassa è ancora la spesa comples-
crescita, e del cambiamento continuo delle
abitudini e delle esigenze del cliente, sem-
pre più connesso e coautore delle proprie
esperienze nel punto vendita.
In questo quadro diventa fondamentale
per i retailer sapere cavalcare l’innova-
zione, integrando le tecnologie digitali
all’interno dell’attività di back-end - ad
esempio migliorando i propri processi

     La spesa complessiva in digitale dei top
  retailer in Italia nel 2018 è pari al 21% del
   totale degli investimenti annuali, ma solo
               l’1% del fatturato complessivo

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  Rispetto a quello di altri Paesi europei, il tessuto commerciale italiano si presenta molto frammentato: risulta così più difficile
  l’adozione dell’innovazione digitale e lo sviluppo omnicanale del retail

siva in digitale, nel 2018 pari al 21% del       mediamente un’impresa commerciale ha              Sperimentare, un must
totale degli investimenti annuali, ma solo       tre dipendenti e fattura circa 0,3 mln di         Come fare, dunque, per accelerare questo
all’1% del fatturato complessivo. Questa è       euro in un anno, quando in Francia il re-         processo di digital innovation nel nostro
solo una delle evidenze emerse dall’Osser-       tailer medio ha 4 dipendenti e fattura an-        Paese? Prima di tutto sperimentando le di-
vatorio Innovazione Digitale nel Retail,         nualmente circa il doppio (0,6 mln di euro),      verse soluzioni disponibili sia sul fronte del
promosso dalla School of Management              in Germania ha 10 dipendenti e genera             back-end, per rendere più efficienti i pro-
del Politecnico di Milano e giunto alla sua      circa 0,8 mln di euro all’anno e in UK ha         cessi interni, nonché raccogliere dati impor-
quinta edizione, che ha condotto un’analisi      13 dipendenti e realizza vendite annuali di       tanti per sviluppare una strategia di Crm,
sui primi 300 retailer per fatturato presenti    1,25 mln di euro”.                                sia di front-end, per arricchire lo scambio
in Italia con negozi fisici, e - in collabora-   L’elevata frammentazione delle imprese            con il cliente e offrirgli informazioni utili
zione con Confesercenti - su un campione         di commercio al dettaglio può dunque con-         sul prodotto all’interno del negozio fisico.
di circa 300 piccole e medie imprese del         dizionare in modo importante l’adozione           Le aree tecnologiche più utilizzate nel
commercio al dettaglio. Un primo ostaco-         dell’innovazione digitale e lo sviluppo om-       2018, secondo l’Osservatorio Retail, so-
lo all’adozione dell’innovazione digitale è      nicanale del Retail.                              no l’Internet of Things (52% dei progetti
rappresentato dalla particolarità del tes-       “Da un lato risulta più difficile avere le ade-   mappati), applicata principalmente per il
suto commerciale italiano, fortemente            guate competenze e capacità di investi-           rifornimento dell’area vendita, Proximity
frammentato.                                     mento per accompagnare questa trasfor-            advertising e Smart asset; l’Intelligenza
“In Italia abbiamo circa 2,5 volte le imprese    mazione - continua Pontiggia -, dall’altro è      Artificiale (32% dei progetti), con chat-
commerciali di UK, 1,2 quelle della Francia      necessario attivare un processo di adegua-        bot, image e voice recognition e robot e
e 1,6 quelle della Germania. Numerose            mento di soluzioni nate principalmente per        veicoli autonomi; e la Realtà aumentata
imprese quindi, ma di dimensioni ridot-          rispondere alle esigenze di grandi retailer.      e virtuale (16%), nell’ambito della guida
te - spiega Valentina Pontiggia, direttore       Per finire, l’elevata capillarità può favorire    all’acquisto e l’acquisto stesso.
dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel       l’emergere di freni al cambiamento, per           Se però nel 2018 cresce in modo impor-
Retail del Politecnico di Milano -. Da noi       timore di cannibalizzazione”.                     tante l’interesse dei retailer italiani nello

                                                                      _9_
Retail, l'omnicanalità batte cassa - INCHIESTA - il giornale della nuova comunicazione - ADC Group
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  A sx: click&collect, concierge service e ‘Nike shopping with’ sono alcuni dei servizi offerti dal nuovo flagship Nike a Milano.
  A dx: nel nuovo flagship store di Woolrich di Milano la ‘extreme weather condition room’ permette di testare la reale tenuta
  dei capi anche in condizioni estreme

sviluppo di innovazioni digitali a supporto     (nel 41% dei casi circa) sperimentate su un      e mobile Pos con il 24%. Seguono sistemi
della customer experience nel punto ven-        numero limitato di punti vendita, senza          di sales force automation o di online sel-
dita fisico (il 100% ha adottato almeno         un’estensione dell’adozione sull’intera rete.    ling in punto vendita e soluzioni di Wifi in
un’innovazione), quelle più implementate a      In particolare, gli investimenti nel 2018        store con il 22%, sistemi per l’accettazione
livello più approfondito sono quelle di back-   sono stati maggiormente focalizzati su           di couponing e loyalty con il 21%, sistemi
end (almeno il 91% ne ha applicata una).        sistemi per l’accettazione di pagamenti          di monitoraggio dei clienti in store e siste-
Tecnologie più innovative come chioschi,        innovativi con il 33% del campione, solu-        mi di business intelligence analytics con il
totem e touchpoint, sistemi di sales force      zioni a supporto della fatturazione elet-        19% e digital signage e vetrine intelligenti
automation o di online selling in punto ven-    tronica e dematerializzazione con il 27%,        e interattive con il 16%.
dita e sistemi di self check-out, sono state    soluzioni di Crm e sistemi di cassa evoluti      Per il futuro l’85% dei retailer vuole poten-
                                                                                                 ziare l’investimento in innovazioni digitali
                                                                                                 in negozio, in continuità con il passato e
                                                                                                 con un coinvolgimento del visitatore co-
                                                                                                 stante rispetto agli anni precedenti. In
                                                                                                 particolar modo il 36% del campione è
                                                                                                 interessato a chioschi, totem e touchpoint

                                                                                                 Le aree tecnologiche più utilizzate nel
                                                                                                 2018, secondo l’Osservatorio Retail, sono
                                                                                                 l’Internet of Things (52% dei progetti
                                                                                                 mappati), l’Intelligenza Artificiale e la
                                                                                                 Realtà aumentata e virtuale (16%)

                                                                   _10_
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  Gli investimenti nel 2018 sono stati maggiormente focalizzati su sistemi per l’accettazione di pagamenti innovativi (33%), soluzioni a
  supporto della fatturazione elettronica e dematerializzazione (27%), crm e sistemi di cassa evoluti e mobile pos (24%)

e a sistemi per l’accettazione di pagamenti    vestimenti futuri in soluzioni volte al mi-     “Rispetto al passato, anche in Italia cresce
innovativi, il 34% a sistemi di sales force    glioramento dei propri processi interni. In     l’adozione di alcune innovazioni (soprat-
automation o di online selling in punto        particolare, il 34% del campione mostra         tutto a supporto dei processi di front-end
vendita e sistemi di cassa evoluti e mobile    interesse verso soluzioni di Crm, il 27%        in negozio) e aumenta la curiosità e la
Pos, il 33% a sistemi per l’accettazione di    verso sistemi di tracciamento dei prodotti      consapevolezza delle opportunità che la
couponing e loyalty e il 31% a sistemi         tramite RFId e sistemi Erp e il 25% verso si-   digital transformation può offrire in ter-
di indoor positioning. Il 70% dei retailer     stemi di monitoraggio dei clienti in store e    mini sia difensivi sia di crescita - continua
dichiara invece di voler concentrare gli in-   soluzioni di business intelligence analytics.   Valentina Pontiggia -. Permane però la dif-
                                                                                               ficoltà a passare da un piano teorico a uno
                                                                                               pratico: l’assenza di un disegno strategico
                                                                                               di innovazione, la presenza di un top ma-
                                                                                               nagement poco incline al cambiamento e
                                                                                               la difficoltà nello sviluppare competenze e
                                                                                               ruoli digitali rallentano il processo di evolu-
                                                                                               zione del Retail nel nostro Paese”.

                                                                                               Tra i servizi omnicanale che stanno avendo
                                                                                               più successo in Italia c’è il Click&collect
                                                                                               (70%), la verifica online della disponibilità
                                                                                               dei prodotti in negozio (28%) e il reso in
                                                                                               store degli acquisti effettuati online (26%)

                                                                  _11_
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    LO STORE DI DOMANI_
    La prima caratteristica del negozio del futuro sarà l’omnicanalità. Lo store diventerà complementare e di supporto all’e-com-
    merce, offrendo servizi al web shopper (da online a offline), generando ordini e-commerce (da offline a online) e fornendo
    supporto logistico (stock per online). Alcuni esempi? Si va dai locker refrigerati di Coop Lombardia e dei supermercati Basko
    al locker intelligente negli store Zara, dal drive&collect di Esselunga ai servizi del flagship Nike di Milano, che includono il
    click&collect e il corrispettivo buy online, return in store. Più esclusivi, il concierge service (per ricevere tutto a casa nel giro di
    un’ora) e il ‘Nike shopping with’ (che accoppia un cliente con un atleta Nike durante lo shopping). Lo shop del futuro sarà anche
    digitale: attraverso le tecnologie immersive e la raccolta dati si può far vivere un’esperienza emozionante e personalizzata.
    Alcune applicazioni: il self scanning e il self check-out di Auchan, il
    carrello intelligente (connesso all’IA) di Conad del Tirreno, la vetrina
    interattiva di Kasanova e camerini smart, chioschi digitali, App in store
    e RFId di Bershka e Marina Militare. Si devono quindi abbandonare i
    canoni classici di progettazione dello store. Ciò è già una realtà per Ikea
    (pop up store per la progettazione degli arredi), per Nespresso (shop-
    in-shop con chioschi digitali), o per Woolrich, che nel flagship store di
    Milano, ha la ‘extreme weather condition room’, un locale con neve
    vera e temperature fino a -20 gradi, dove provare l’effettivo calore dei
    piumini. Infine, fondamentale sarà l’erogazione di servizi, che lavora
    sull’aspetto relazionale con il cliente, incrementando il tempo di ‘qualità’
    che trascorre in store e creando nuove occasioni di visita, come ha fatto,
    ad esempio, Petit Bateau creando aree gioco interattive per bambini, Il carrello intelligente di Conad del Tirreno è collegato all’IA tramite
                                                                                     la tecnologia AiC, che identifica ogni articolo aggiunto e tolto dal
    Sephora a Milano, con la consulenza professionale su trucco e capelli, carrello, elaborando automaticamente le transazioni e il pagamento al
                                                                                     momento di lasciare il negozio
    o Cisalfa Sport con il digital personal shopper.

Integrazione omnicanale                              Molto bene anche la verifica online del-              mento di competenze, all’esplorazione di
La seconda parola d’ordine per potenziare            la disponibilità dei prodotti in negozio,             nuovi mercati.
l’innovazione digitale è integrare: è evi-           sviluppato dal 28% degli operatori (era il            Un esempio tutto italiano è La bottega
dente come, con la crescita dell’eCommer-            17% nel 2017), e il reso in store degli ac-           del futuro, sviluppata da Confesercenti
ce, il negozio fisico non possa più essere           quisti effettuati online, attivo per il 26%           con Google per digitalizzare le attività
visto come l’unico spazio in cui si praticano        (era il 22% nel 2017). Altri modelli in via           commerciali italiane. Si tratta di un’ini-
gli acquisti, ma come una delle opzioni. Per         di sviluppo sono l’online selling in store,           ziativa rivolta soprattutto agli esercenti
questo è interesse dei retailer fare dialo-          molto amato dai principali retailer inter-            che non sono online, quelli il cui pubblico
gare il più possibile le due sfere, reale e          nazionali, che sta iniziando a diffondersi            di riferimento resta la persona che entra
virtuale, in un’ottica omnicanale, renden-           anche in Italia (lo sta sperimentando il 9%           in negozio, e ai quali bisogna comunica-
do quindi possibile, ad esempio, iniziare            dei top retailer), con una maggiore presen-           re i vantaggi offerti dalla rete, che non
una fase del processo di acquisto online e           za nell’abbigliamento e nell’alimentare, e            esclude quelli organici della fisicità. Dal
concluderla nel punto vendita. Non solo:             il Drive&collect, adottato soprattutto nel            13 dicembre, circa 20mila imprenditori
l’integrazione dei canali digitali con quelli        settore alimentare.                                   hanno cominciato a iscriversi a Google
fisici permette l’estensione dell’esperienza                                                               My Business, una piattaforma che mira a
di acquisto nel tempo, da una fase pre-              L’unione fa la forza                                  creare il più grande progetto di digitalizza-
liminare (pre-vendita) a una successiva              Tutto ciò impone ai retailer di instaurare            zione nel nostro paese.
(post-vendita).                                      nuovi rapporti di collaborazione con altri            L’obiettivo è aumentare la visibilità online
Tra i servizi omnicanale che stanno aven-            player, come fornitori, start-up, università,         dei negozi tradizionali, segnalandone la po-
do più successo c’è il click&collect (che            nonché associazioni di categoria e anche              sizione su Maps e semplificandone un’in-
permette di acquistare online e ritirare in          competitor, per raggiungere diversi obiet-            tegrazione con le domande poste da chi
negozio), abilitato dal 70% dei top retailer         tivi: dallo sviluppo e implementazione di             possiede uno speaker intelligente dotato
con e-commerce (era il 54% nel 2017).                nuove soluzioni tecnologiche all’arricchi-            di Assistente Google.                     nc

                                                                          _12_
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RETAIL OUTLOOK 2019, I TREND DOMINANTI
ATTENZIONE AL DESIGN E LAYOUT, INTEGRAZIONE FRA ONLINE E OFFLINE,

SEMPRE MAGGIORE UTILIZZO DI TECNOLOGIA E DATI E FORMAZIONE DEL

PERSONALE DI VENDITA. IL TUTTO NELL’OTTICA DI RAFFORZARE LA BRAND

REPUTATION. ECCO ALCUNI DEGLI ASPETTI PIÙ IMPORTANTI CHE CARATTERIZ-

ZERANNO IL SETTORE SECONDO MARCO ZANARDI, VICEPRESIDENTE

DI RETAIL INSTITUTE ITALY.

Gli aspetti fino qui esaminati sono un             connessione), la cui experience deve essere      intersezione (smart data): quello che fa la
ottimo punto di partenza per capire quali          unica e memorabile. Altro fattore di spicco      differenza è la raccolta da tutte le fonti (in-
saranno i trend dominanti nel settore re-          sarà lo sviluppo di una migliore integrazione    terne ed esterne), l’esportazione in un luogo
tail nel 2019.                                     tra online e offline, prima di tutto come        comune (datalake) e la loro organizzazione
Secondo Marco Zanardi, vicepresidente              brand experience e poi instore come punto        (secondo logiche matematiche, statistiche
Retail Institute Italy, il primo importante        vendita, in un’ottica sempre più omnicanale      e econometriche) e relativa analisi. Sarà poi
elemento sarà il Retail design e layout. “Si       o ‘Unified Commerce’.                            prioritario investire sul personale di vendita
tratta di un aspetto la cui rilevanza è già oggi   Elemento critico di successo sarà sempre         e sulla sua formazione, per potere fornire
indiscutibile, ma che nel prossimo futuro ac-      di più la tecnologia, sia nel back-end,          un servizio sempre più attento, orientato
quisirà ancora maggiore centralità - spiega -.     migliorando i processi interni dei retailer,     al cliente, proattivo, predittivo e problem
‘Design is engage’: l’estetica del punto ven-      l’organizzazione, la reattività e proattività,   solving. “Importante sarà anche la forma-
dita è da considerare un fattore di successo       sia nel front-end, arricchendo la relazio-       zione all’interno dell’azienda sul fronte del
indispensabile e fondamentale nella creazio-       ne con i propri consumatori, la frontline        management - continua Zanardi - dove an-
ne di una retail experience efficace e indi-       automation, la personalizzazione. E poi i        cora oggi, almeno in Italia, si fa ancora un
menticabile”. A questo si legano l’atmosfera       dati, sia nella forma di big data (quanti-       po’ fatica ad assorbire le novità del mondo
creata nel punto vendita e l’involvement del       tativi originati da varie fonti), sia di small   retail. Siamo dentro la quarta rivoluzione
cliente (come complicità, coinvolgimento,          data (qualitativi) che, ancora, della loro       industriale e ancora abbiamo difficoltà a
                                                                                                    interpretare i nuovi modelli di business, le
                                                                                                    giovani generazioni e il capovolgimento del
    I TREND 2019_                                                                                   rapporto con il cliente finale. Il ‘reskilling’ è
                                                                                                    fattore critico di successo”. Continueranno
     • Retail Design e Layout
                                                                                                    poi a farla da padroni i social media la cui
     • Atmosfera, Involvement, Frictionless
                                                                                                    funzione di engagement e di facilitatori
     • Migliore Integrazione Online Vs Offline, come brand e instore
     • Tecnologia (back-end e front-end)                                                            dell’esperienza crescerà progressivamente.
     • Big, Small e Smart Data                                                                      “Traguardo di tutti questi aspetti sarà il raf-
     • Customer Experience                                                                          forzamento della Brand Awareness, della
     • Personale e Formazione                                                                       Brand Personality e Brand Reputation.
     • Servizio: Problem Solving, Proactive, Predictive                                             In un’economia dell’attenzione fluida,
     • Digital, Social Media, Video Marketing                                                       empatica e sincretica, sono fondamentali
     • Brand Awareness, Brand Personality, Brand Reputation                                         il posizionamento, i valori e il territorio di
                                                                                                    ‘marca’, conclude Zanardi.                   nc

                                                                       _13_
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MOLTO DIGITAL, SEMPRE PIÙ EXPERIENCE
MENTRE I NEGOZI FISICI INVESTONO SEMPRE DI PIÙ IN INNOVAZIONE

TECNOLOGICA, LE PRINCIPALI REALTÀ NATE PER L’E-COMMERCE RISCOPRONO

IL PUNTO VENDITA. UN PARADOSSO? NO, SEMPLICEMENTE DUE FACCE DELLA

STESSA MEDAGLIA. OGGI IL RETAIL È PRIMA DI TUTTO UN LUOGO DOVE VIVERE

ESPERIENZE COINVOLGENTI E DOVE PASSARE IL TEMPO. UN FENOMENO,

QUESTO, CHE STA AFFERMANDOSI ANCHE IN ITALIA.

Le tecnologie digitali, si è visto, abilitano     nuovi significati del servizio retail”.         Italy -; al contrario, chi non sa cogliere le
esperienze sempre più immersive e fluide,         Strutture nate storicamente sul territorio      opportunità è destinato a scomparire”.
in cui l’accesso al prodotto è solo un prete-     devono quindi oggi riconsiderare il proprio     Per quanto riguarda l’Italia, come ha mes-
sto per stare in negozio. Le persone amano        business model, prima di tutto aprendosi        so in luce l’Osservatorio della School of
trascorrere un tempo sempre più ricco e più       all’innovazione e destinando a essa inve-       Management del Politecnico di Milano, gli
denso in store, arricchito dalla possibilità      stimenti importanti. È quello che ha fatto il   investimenti in innovazione tecnologica
di vivere ‘momenti significativi’ in termi-       colosso americano Walmart, che nel 2018         sono ancora limitati. Ci sono però dei casi
ni di relazioni, possibilità di imparare cose     ha stanziato 12 miliardi di dollari (pari al    di eccellenza anche da noi: uno di questi è
nuove, lavorare ai propri progetti profes-        3% del fatturato) per lo sviluppo di nuove      Miroglio Fashion - società di abbigliamen-
sionali e personali. In quest’ottica vengono      soluzioni digitali, nonché nell’acquisto di     to femminile del Gruppo Miroglio che crea
implementati diversi servizi che utilizzano       start-up innovative. “Walmart ha investito      e commercializza 11 brand tra cui Motivi,
l’online all’interno dello spazio fisico e che    moltissimo per sopravvivere all’avanzata di     Oltre, Elena Mirò e Fiorella Rubino e con
fanno dialogare in modo costante le due           un gigante come Amazon - spiega Marco           oltre 1.100 negozi monomarca - che nel
sfere, virtuale e fisica. Questo aspetto          Zanardi, vicepresidente Retail Institute        2017 ha avviato il progetto Retail 4.0. Esso
emerge in modo chiaro dall’Osservato-                                                             vede l’introduzione di casse intelligenti, svi-
rio Innovazione Digitale nel retail, citato                                                       luppate con Oracle, l’adozione di etichette
nell’articolo precedente. “La ricerca 2018                                                        Rfid nei punti vendita Fiorella Rubino (vedi
sull’innovazione dell’experience in the                                                           box) e il lancio del ‘borsino’, un processo
store - dichiara Emilio Bellini, responsabile                                                     integrato di riassortimento dal magazzino
scientifico dell’Osservatorio Innovazione                                                         centrale e movimentazione tra negozi, che
digitale nel Retail del Politecnico di Milano                                                     combina dati quantitativi e sensibilità del
- ha evidenziato come, a livello interna-                                                         personale di vendita, sfruttandone la capa-
zionale, i casi più rilevanti siano offerti dai                                                   cità predittiva. Sviluppato in collaborazione
retailer capaci di coniugare l’adozione di                                                        con Evopricing e l’Università di Torino, si
nuove soluzioni digitali e la proposta di                                                         basa infatti sia sulla rilevazione oggettiva del
                                                                                                  potenziale di vendita di ciascun articolo in
                                                                                                  ogni negozio, sia sulle valutazioni personali
                                                                                                  delle singole store manager, che possono
                                                                                                  richiedere o cedere articoli in funzione delle
                                                                                                  loro aspettative di vendita.
                             Marco Zanardi,
         vicepresidente Retail Institute Italy

                                                                     _14_
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                                                                          AMAZON GO, PRENDI E VAI_
                                                                         Amazon GO è il primo negozio senza cassa che, grazie all’Intelligenza
                                                                         Artificiale, consente ai clienti di prendere quello che vogliono dagli scaffali e
                                                                         uscire dal negozio senza fare file. Ogni cliente, per accedere al punto vendita,
                                                                         deve identificarsi esibendo a un apposito lettore lo smartphone con il codice
                                                                         personale generato dalla app di Amazon GO. Da quel momento un sofisticato
                                                                         sistema di telecamere che copre ogni centimetro quadrato del negozio lo
                                                                         seguirà passo passo nel suo percorso tra gli scaffali. Gli occhi elettronici sono
                                                                         centinaia e utilizzano sia telecamere convenzionali che altre più evolute ad
                                                                         alta definizione. Le immagini raccolte vengono inviate in tempo reale a un
                                                                         potente software di riconoscimento, basato sull’intelligenza artificiale, che
    è in grado di distinguere le diverse persone presenti nel negozio e osservare che cosa prelevano dagli espositori. Ogni articolo ha una posizione
    ben definita che il sistema elettronico può tracciare con precisione. Gli scaffali sono, inoltre, dotati di sensori di peso integrati con tutto il
    sistema che riescono a determinare senza errori che cosa viene prelevato.

Oltre lo schermo                                     Grazie all’uso dell’Intelligenza Artificiale,          anche aperture nei grandi scali aeroportuali
Interessante però è anche il fenomeno op-            i clienti possono prendere dagli scaffali i            statunitensi e, forse, anche in quelli della
posto, che vede le realtà nate sul digitale av-      prodotti e metterli direttamente in borsa.             capitale britannica.
vicinarsi al mondo del retail fisico. Non è          Videocamere e sensori sugli scaffali ten-              Amazon però non è l’unico: molte altre re-
quindi soltanto il punto vendita ad avere bi-        gono traccia dei prodotti presi - e anche di           altà nate come e-commerce hanno scelto
sogno del digitale, ma accade anche il contra-       quelli rimessi, in caso si cambi idea - e, una         di superare la ‘barriera dello schermo’,
rio. “Ciò avviene perché, nell’ottica di offrire     volta usciti, gli acquisti vengono addebitati          provando a sbarcare sul territorio inizial-
un’esperienza, il negozio consente di avere          sulla carta di credito registrata su Amazon            mente con pop-up store e, poi, in alcu-
un contatto diretto e più caldo con il clien-        (per capire come funziona vedi il box). In             ni casi, aprendo dei veri e propri negozi:
te rispetto all’online - continua Zanardi -.         questo modo, l’azienda riesce a tracciare              Zalando, ad esempio, a seguito del lancio
Non solo: avere anche una presenza sul               meglio i percorsi e le scelte di acquisto dei          della categoria Beauty nello shop online,
territorio permette di raccogliere informa-          clienti. Rubare? A oggi, i test hanno dimo-            il 28 luglio 2018 ha inaugurato la Beauty
zioni importanti, utili per capire come fare         strato che non è possibile. Attualmente ci             Station nel quartiere Mitte di Berlino, do-
evolvere il prodotto, difficilmente reperibili       sono sette negozi Amazon Go negli Stati                ve vende i principali brand Estée Lauder.
se si è solo online”. Un esempio su tutti è          Uniti e la società sta considerando l’apertura         Anche in Italia, seppure con ritmi più len-
Amazon che, dopo avere acquistato 500                di 3.000 punti vendita entro il 2021, uno              ti, si assiste allo stesso fenomeno. Sempre
punti vendita alimentari Whole Foods nel             dei quali sarà a Londra, a Oxford Circus,              Amazon, ad esempio, ha aperto, a novem-
2017, nel gennaio 2018 ha aperto a Seattle           una delle zone commerciali più frequentate             bre 2018, un pop-up store a Milano, in via
il primo negozio senza cassa Amazon GO.              del vecchio continente. Allo studio ci sono            Dante 14, in occasione del Black Friday:

                                                         FIORELLA RUBINO, ETICHETTE INTELLIGENTI_
                                                         Una delle grandi novità 4.0 adottate dal Gruppo Miroglio è l’introduzione di un sistema di
                                                         tracciatura dei prodotti tramite etichettatura con chip Rfid nei 170 negozi della catena Fiorella
                                                         Rubino su tutti i prodotti venduti, capi di abbigliamento e accessori. ‘Rfid in store’, sviluppato
                                                         in collaborazione con Temera, si è aggiudicato il premio come miglior progetto business to
                                                         business agli IoT Awards 2018 di Adc Group. Grazie all’adozione dell’Rfid, Fiorella Rubino ha
                                                         potuto maturare considerevoli benefici in termini di produttività (riducendo i tempi di gestione
                                                         della merce in-store), efficacia (grazie a giacenze impeccabili e un approccio omnicanale) e
                                                         sviluppo dell’intelligence (tramite l’integrazione dei dati con gli Erp e Crm aziendali e gli
                                                         Analytics dell’area fitting room).

                                                                           _15_
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  A sx: Zalando, a seguito del lancio della sezione beauty sul suo portale, ha inaugurato la Beauty Station nel quartiere Mitte di Berlino,
  dove vende i principali brand Estée Lauder. A dx: Yoox è stato protagonista (gen 2018), in collaborazione con adidas, di un’attività
  per il rilancio del brand adicolor: un pop-up store in cui era l’esperienza digitale a farla da padrona

nei 500 metri quadrati di ‘Loft for Xmas’            Uno spazio esperienziale                         vestimenti di qualità nei punti vendita già
sono stati organizzati numerosi eventi, fra          Minimo comune denominatore di questi             esistenti o di aprirne di nuovi in cui inve-
cui le ‘incursioni’ degli studenti della scuola      due fenomeni, apparentemente opposti, è          ste dal punto di vista esperienziale, in cui
di teatro Paolo Grassi, che interagivano con         l’esperienza, parola d’ordine oggi di questo     si crea engagement”. L’inserimento, poi,
i clienti. Mentre il negozio online di moda          settore: è infatti in nome dell’esperienza       delle torrefazioni (roastery) all’interno di
Yoox è stato protagonista, nel gennaio               che i protagonisti stanno modificando le         alcuni punti vendita, che producono caffè
2018, di un’attività svolta in collaborazione        proprie strategie. “Si pensi a Starbucks -       per intere zone - uno di questi è quello di
con adidas per il rilancio del brand adicolor:       continua Zanardi -, che dopo avere, per          Milano, in piazza Cordusio, che rifornisce
un pop-up store in cui era l’esperienza di-          anni, puntato sull’apertura capillare di         tutti punti vendita d’Europa -, è funzionale
gitale a farla da padrona.                           negozi, oggi preferisce concentrarsi su in-      all’attività economica dell’azienda.
                                                                                                      Di conseguenza, nell’ottica di passare da
                                                                                                      area transazionale a relazionale, cambia-
    GUCCI WOOSTER A SOHO:                                                                             no anche i formati. Una best in case in-
    UN’IMMERSIONE NEGLI ANNI ’70-‘80_                                                                 ternazionale è il nuovo negozio di Gucci
                                                                                                      in Wooster Street a SoHo (New York):
    Gli anni ‘70 e ‘80 hanno reso SoHo il quartiere della libertà di espressione nella musica, nel
                                                                                                      900.000 metri quadrati in cui il cliente si
    cinema, nella letteratura, nella moda e nell’arte attirando a sé numerosi artisti, tra cui Jean
                                                                                                      immerge nell’atmosfera degli anni ’70
    Michel Basquiat, Andy Warhol, Keith Haring e i componenti della band Blondie. Quello
    stesso spirito si ritrova oggi negli oltre 900 mila metri quadrati di superficie del nuovo
                                                                                                      e ’80, che hanno reso questo quartiere il
    concept store Gucci Wooster, il cui design esclusivo conserva l’atmosfera del palazzo sto-
                                                                                                      simbolo della libertà di espressione nel-
    rico che ospita la boutique. All’interno                                                          la musica, nel cinema, nella letteratura,
    gli ospiti possono interagire con i ‘Gucci                                                        nella moda e nell’arte. “Questo store è
    Connector’, il cui obiettivo è permettere                                                         anche un luogo di aggregazione, dove
    ai clienti di scoprire i prodotti e le col-                                                       vengono organizzati dibattiti e vengono
    laborazioni della Maison in modo coin-                                                            proiettati film - continua il manager -.
    volgente e innovativo. Gucci Wooster                                                              Un’altra assoluta novità, per un brand
    presenta infine uno spazio tecnologico                                                            di moda luxury, è l’utilizzo di strutture
    dotato di uno speciale schermo 3D, auri-                                                          modulabili, che possono essere spostate
    colari e poltrone avvolte in velluto color                                                        per creare nuovi ambienti, a seconda delle
    curcuma.                                                                                          necessità. Lo spazio diventa dunque dina-
                                                                                                      mico e flessibile”.                      nc

                                                                           _16_
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PUNTO VENDITA, UNA NUOVA ERA
SEMPLIFICARE IL PROCESSO DECISIONALE E DI ACQUISTO, MA ANCHE CREARE

UN COINVOLGIMENTO EMOTIVO E POLISENSORIALE, CHE FACCIA VIVERE AL

CLIENTE IL BRAND. QUESTI GLI OBIETTIVI PRINCIPALI DEI RETAILER OGGI.

IL PUNTO VENDITA? NON PIÙ SOLO UN LUOGO DI ACQUISTO, BENSÌ UNO SPAZIO

RELAZIONALE. COME DIMOSTRANO GLI STORE NIKE E AMERICAN EAGLE, NEGLI

USA, MA ANCHE CONAD, COOP E JUVENTUS IN ITALIA.

Smart shopping ed engagement: si                di cambiare idea e di restituire gli acquisti   Puntano invece sull’engagement tutti
possono sintetizzare in queste due parole       entro un ampio lasso di tempo (oggi entro       quei servizi che giocano sull’emozione,
i trend dominanti nel mondo del retail. Due     365 giorni). Vi sono poi anche servizi di       primo fra tutti la personalizzazione del
facce della stessa medaglia: la nuova retail    comunicazione in store finalizzati a sem-       prodotto: che sia la torta della pasticce-
experience. “La prima definisce un approc-      plificare l’esperienza di acquisto all’inter-   ria nel supermercato o la maglietta della
cio che punta a semplificare il processo        no del punto vendita, che utilizzano le più     propria squadra di calcio, la possibilità di
decisionale, l’acquisto e il post-vendita, e    moderne tecnologie digitali. È quello che       realizzare il prodotto come vuole il cliente
si traduce nell’offerta di servizi che han-     ha fatto, ad esempio, la grande libreria sto-   davanti ai suoi occhi è un’esperienza sem-
no l’obiettivo di fare risparmiare tempo e      rica britannica Foyles introducendo un’app      pre più comune e offerta all’interno dei
stress, diventati, nella nostra società, pri-   web-based che non necessita di essere sca-      negozi dei più diversi settori merceologici.
oritari per gli acquirenti - spiega Fabrizio    ricata e che permette di localizzare i libri    Si va dai negozi Camicissima, che al prez-
Valente, founder partner e ceo Kiki Lab,        all’interno del negozio.                        zo di 6 euro cuciono le cifre sulla camicia
esperto conoscitore del mondo retail                                                            (servizio fino a oggi molto più costoso), a
nazionale e internazionale -. La seconda,                                                       quelli di prodotti sportivi che forniscono la
invece, è una strategia che mira a coinvol-                                                     personalizzazione della maglietta e di altri
gere il cliente in prima persona attraver-                                                      prodotti. “Nel settore alimentare, inve-
so esperienze polisensoriali e puntando                                                         ce, si tende sempre di più a fare vivere ai
tutto sull’aspetto emozionale. Sempre più                                                       clienti l’emozione del cibo attraverso corsi,
spesso questi due approcci sono adottati                                                        show cooking, laboratori della birra e così
insieme, per rendere l’esperienza nel punto                                                     via - continua Valente -: basta guardare
vendita il più possibile completa”.                                                             quanto è seguita l’offerta educational di
Nella prima categoria rientrano gli aggior-                                                     Eataly per rendersi conto di quanto questo
namenti in tempo reale forniti da Amazon                                                        tipo di esperienze sia apprezzato”. Mentre,
sulla consegna dei prodotti comprati onli-                                                      anche all’interno dei supermercati di medie
ne, così come l’opportunità data da Ikea                                                        dimensioni si sta diffondendo l’introduzio-
                                                                                                ne di tavolini per fare consumare seduti i
                                                                                                propri acquisti alimentari”.
                                                                                                A tutto ciò si aggiungano i sempre più
                                                                                                numerosi eventi organizzati nei centri
                                                                                                commerciali e nelle grandi superfici, che
                           Fabrizio Valente,
              founder partner e ceo Kiki Lab                                                    in molti casi prevedono anche l’utilizzo di

                                                                   _17_
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tecnologie digitali, il cui obiettivo è uno: il      sitaria riceve pure il sapone!), e posti dove            Nel Nova Coop di via Botticelli a Torino il
coinvolgimento.                                      rilassarsi con vista su Union Square. I clienti         totem touchscreen ‘Zero Attesa’ consente
                                                                                                              di trasmettere l’ordine che si desidera dal
                                                     possono acquistare la vasta collezione di                        banco e ritirarlo una volta pronto
Eccellenze d’oltreoceano...                          jeans di AE e creare pezzi unici nel ‘Maker’s
Gli esempi di retail experience curata in            Shop’, che offre opzioni per i clienti per
tutti i suoi aspetti e realmente efficace non        personalizzare i loro Jeans AE adattandoli
mancano. Come si è detto, negli Usa si tro-          al loro stile distintivo. Inoltre, un team di         su un’area di oltre 6.000 mq su più livelli,
vano diversi casi di eccellenza, in cui i due        social media di AE ha uno spazio di lavoro            offre agli avventori un’esperienza unica.
trend più gettonati fino ad ora descritti,           in-store per interagire direttamente con i            Al 5° piano c’è la Basketball Trial Zone,
smart shopping ed engagement, si fondono             clienti. Infine, grazie al servizio di Digital        per provare le scarpe e fare esercitazioni
in maniera perfetta. Un caso interessante            Concierge iPads negli spogliatoi, i clienti           personalizzate, mentre al 1° piano per le
è il negozio del marchio di abbigliamen-             possono personalizzare la loro esperienza             donne e al 3° piano per gli uomini è presen-
to American Eagle, a New York. Situato               di acquisto semplicemente con il tocco del            te l’area Running Trial Zone, che consente
in una zona universitaria, è interamente             dito. House of Innovation 000, ossia la               ai visitatori di testare le scarpe più adatte
pensato per gli studenti: include, infatti,          casa dell’innovazione: questo il nome elo-            al jogging e alla corsa professionistica su
un servizio di lavanderia gratuito dove fare         quente dell’ultimo flagship Nike aperto               un tapis roulant che ha di fronte un mega
il bucato, (chi possiede la tessera univer-          a New York nella 5th avenue. Sviluppato               schermo con scene di corsa riprese nelle

                                                            JUVENTUS STORE, PASSIONE BIANCO-NERA
                                                          1.000 metri quadrati, di cui 800 dedicati al pubblico. Due vie di accesso: una diretta dallo
                                                          Juventus Museum, l’altra dall’area pedonale che costeggia a est l’Allianz Stadium. Un video
                                                          wall dal 330 pollici e due transparent wall dal 130 pollici l’uno. Cinque camerini, quattordici
                                                          casse disposte su un banco lungo sedici metri, 10 presse a caldo per personalizzare le
                                                          maglie e una ricamatrice per fare altrettanto con le scarpe da calcio. Questi sono i numeri
                                                          principali dello Juventus Store, che ha aperto i battenti il 30 giugno 2017 all’interno
                                                          dell’Allianz Stadium di Torino con il fine di diventare un punto di riferimento per tutti i
                                                          tifosi juventini. Il design e gli allestimenti sono stati pensati non solo per rappresentare al
                                                          meglio i valori del club e la nuova identità visiva ma soprattutto per realizzare un punto
    vendita innovativo. Non si tratta infatti solo di un negozio, ma di uno spazio multifunzionale in grado di poter ospitare diverse tipologie di
    eventi. Ma il vero momento da non perdere per ogni tifoso bianconero è il tradizionale Meet&Greet con i nuovi giocatori.

                                                                          _18_
inchiesta_retail experience_scenario_nc

                                                                                               La House of Innovation 000 di Nike aperta
                                                                                               a New York si sviluppa su un’area di oltre
                                                                                               6.000 mq su cinque livelli, in cui offre agli
                                                                                               avventori un’esperienza unica

                                                                                               fare la spesa ‘Presto e Bene’. Oltre al totem
                                                                                               informativo posto all’ingresso del supermer-
                                                                                               cato che permette di localizzare la corsia o il
                                                                                               reparto in cui si trova il prodotto ricercato,
                                                                                               i reparti della gastronomia, del corner bar e
                                                                                               l’angolo sushi sono dotati del totem touch-
                                                                                               screen ‘Zero Attesa’. Toccando l’immagine
                                                                                               del prodotto oppure digitando il nome di
                                                                                               ciò che si cerca, si trasmette l’ordine al ban-
                                                                                               co, indicando la quantità desiderata e, nel
                                                                                               caso dei salumi, se fetta fine o spessa. La
                                                                                               lista degli ingredienti è sempre consultabile.
strade dentro Central Park. Al primo piano      dere a prodotti stagionali esclusivi. Mentre   Al termine dell’ordine viene indicato dopo
il Nike Expert Studio offre una gamma di        un piano intero è dedicato allo Sneaker        quanti minuti lo si può ritirare al banco.
servizi che spaziano dalle sessioni one-on-     Lab con la più grande concentrazione di        Tipico esempio di punto vendita che gioca
one prenotabili con esperti Nike per com-       calzature Nike della stagione.                 sull’emozione è il nuovo superstore del-
pletare in toto il proprio outfit o per acce-                                                  la Juventus aperto all’interno dell’Allianz
                                                ... e made in Italy                            Stadium di Torino: qui il banco per la perso-
                                                Anche in Italia non mancano alcuni esem-       nalizzazione dei prodotti è posto al centro del
                                                pi di eccellenza, che fanno capire quanto      negozio e i clienti possono assistere all’opera-
Situato in una zona universitaria, il negozio   l’innovazione sia una strada senza ritorno.    zione. “In questo caso ciò che coinvolge non
del marchio di abbigliamento American           Uno di questi è il Superstore Nova Coop        è solo il prodotto finale, che già in un tifoso
Eagle a New York offre un servizio di
lavanderia gratuito e la possibilità di         aperto il 29 novembre 2018 a Torino in Via     crea una certa emozione - spiega Valente -,
personalizzare i propri jeans                   Botticelli 85, progettato con il concetto di   ma tutta l’attività di cui è protagonista”.
                                                                                               Interessante è anche ciò che ha fatto
                                                                                               Conad Adriatico a Pescara: un superstore
                                                                                               che si sviluppa su una superficie di 3.300
                                                                                               metri quadri con un’area vendita di 2mi-
                                                                                               la mq, 850 dei quali dedicati ai prodotti
                                                                                               freschi e freschissimi, 1.150 occupati dai
                                                                                               prodotti alimentari ed extra alimentari (nel
                                                                                               complesso, oltre 14.500 a disposizione dei
                                                                                               clienti). “Qui l’engagement raggiunge li-
                                                                                               velli elevatissimi: in tutti i banchi si pos-
                                                                                               sono assaggiare i prodotti, che vengono
                                                                                               anche cucinati al momento grazie a una
                                                                                               piastra dotata di cappa aspirante - spie-
                                                                                               ga Valente -. Mentre se si vuole l’ananas,
                                                                                               un’apposita macchina lo pulisce e lo affetta
                                                                                               come si vuole, gratuitamente. Un dato su
                                                                                               tutti: in un anno sono stati venduti talmen-
                                                                                               te tanti ananas che l’investimento per la
                                                                                               macchina è già stata coperto!”.             nc

                                                                  _19_
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MILANO, THE PLACE TO BE
STARBUCKS, APPLE, NBA, PRIMARK E UNIQLO: SONO SOLO ALCUNI DEI

BRAND INTERNAZIONALI CHE HANNO SCELTO IL CAPOLUOGO LOMBARDO

COME APPRODO IN ITALIA - E, IN ALCUNI CASI, ANCHE IN EUROPA - IN VIRTÙ

DEL SUO CARATTERE SEMPRE PIÙ INTERNAZIONALE, DI UN FACILE ACCESSO

ALLE COMPETENZE E DI UN’ALTA CAPACITÀ DI INVESTIMENTO. DA SEMPRE

RICONOSCIUTA MONDIALMENTE COME TEMPIO DELLA MODA, MILANO È OGGI

ANCHE ‘CAPITALE DEL RETAIL’.

Ormai è un dato di fatto: nell’ultimo           “Il nord Italia, e in prima battuta Milano,   quindi introdurre innovazione (digitale e
anno Milano ha visto l’apertura di nu-          presentano un’infrastruttura Retail più si-   non solo) perché è più facile l’accesso a
merosi e diversi negozi di brand interna-       mile a quella dei principali Paesi europei    competenze ed è più elevata la capacità
zionali di grido, che hanno scelto questa       - spiega Valentina Pontiggia, direttore       di investimento”.
città per tentare l’avventura italiana con      dell’Osservatorio Innovazione Digitale        Dalla ricerca condotta dall’Osservatorio
dei concept che in alcuni casi fanno il lo-     nel Retail del Politecnico di Milano -: ri-   Innovazione Digitale del Politecnico di
ro esordio in Europa proprio qui da noi. Si     spetto alla media italiana, al nord abbiamo   Milano emerge poi che il capoluogo lom-
pensi all’Nba, che ha aperto nel dicembre       meno negozi ogni 1.000 abitanti, di dimen-    bardo sta giocando un ruolo sempre più
2018 in Galleria Passerella il primo nego-      sione media più elevata. Risulta più facile   significativo nella trasformazione digitale
zio europeo e il secondo, dopo quello di                                                      del Retail: la maggior parte delle progettua-
Doha, ricalcato sul famoso store di New                                                       lità innovative verso lo store del futuro sono
York nella 25th avenue. Ma anche al fast                                                      state sviluppate proprio in questa città.
food americano Five Guys, che a settem-                                                       Fra i concept più innovativi fino a oggi creati
bre è sbarcato sul territorio italiano con                                                    a Milano, vi è il nuovo negozio omnica-
un negozio in corso Vittorio Emanuele, al                                                     nale di Zara in Corso Vittorio Emanuele:
grido di ‘freschezza’: tutto ciò che viene                                                    la mobile App consente di fare shopping
servito nel locale, infatti, è rigorosamente                                                  online direttamente in store, mentre il di-
preparato al momento, dagli hamburger                                                         stributore intelligente installato in negozio
alle patatine fritte, passando per i milk-                                                    gestisce in autonomia la consegna degli
shake. Per non parlare di Starbucks, che                                                      acquisti e-commerce.
ha aperto la prima torrefazione in Italia in                                                  “Ikea ha invece lanciato il nuovo format
piazza Cordusio (vedi box).                                                                   ‘Progetta e Arreda’ - continua Pontiggia -:
                                                                                              uno spazio di piccole dimensioni, inseri-
                                                                                              to nei centri commerciali, dove il cliente
                                                                                              segue un percorso di consulenza persona-
                                                                                              lizzata, dalla progettazione degli ambienti
              Valentina Pontiggia, direttore
                                                                                              domestici fino all’acquisto dei prodotti più
         Osservatorio Innovazione Digitale
         nel Retail del Politecnico di Milano                                                 adatti alle sue esigenze”.

                                                                  _20_
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