IL MELOGRANO DIECI ANNI, 35 NUMERI, 936 PAGINE, 2 SPECIALI - E... TANTO ALTRO ANCORA! - APSP "Margherita Grazioli"
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I.R. MARZO 2018 n. 1 / 2018 / 35° num. pub. Inserto del periodico trimestrale TuttaPovo edito dal Club Interassociativo TuttaPovo IL MELOGRANO DIECI ANNI, 35 NUMERI, 936 PAGINE, 2 SPECIALI E... TANTO ALTRO ANCORA!
La Redazione, la Direzione e il Consiglio di Amministrazione AUGURANO a Ospiti, Familiari, Dipendenti e a tutti i lettori de “Il Melograno” Buona Pasqua IL MELOGRANO N. 1 / MARZO 2018 / Il Melograno / 3
IL MELOGRANO IN QUESTO NUMERO Inserto del periodico trimestrale TuttaPovo edito dal Club Interassociativo TuttaPovo Editoriale Dieci anni di “Il Melograno” 5 MARZO 2018 Budget RSA anno 2018 6 n. 1 / 2018 / 35° num. pub. Per riflettere COMITATO DI REDAZIONE “Ma Gesù è morto o vivo?” 8 Direttore: Perché questo numero “speciale” 10 Paolo Giacomoni Coordinamento: Speciale decennale “Il Melograno” 11 Antonio Bernabè Impossibile dimenticare 24 In redazione: Antonio Bernabè - Michela Bernardi - Erica Ciresa - Renzo Dori - Roberto Maestri - Una buona occasione di formazione 25 Padre Domenico Marcato Dalla RSA di Povo Foto: Eventi mesi di gennaio / febbraio 2018 26 Centro Diurno e Servizi - Servizio animazione - Fonti varie Ricordi sotto l’albero... 27 Si ringraziano tutti coloro che a vario titolo hanno contribuito a dar vita a questo numero de Dal Centro Diurno “Il Melograno” supplemento al periodico Eventi mesi di dicembre 2017 / febbraio 2018 28 trimestrale TuttaPovo Stampa: Publistampa Arti grafiche - Pergine Valsugana (TN) In copertina: Tutte le copertine dei 34 numeri de “Il Melograno” Il Forest Stewardship Council® (FSC®) garantisce tra l’altro che legno e derivati non provengano da foreste ad alto valore di conservazione, dal taglio illegale o a raso e da aree dove sono violati i diritti civili e le tradizioni locali.
di Renzo Dori, Dieci anni di “Il Melograno” Presidente APSP “M. Grazioli” - Povo e Antonio Bernabè, Coordinatore della rivista D ieci anni fa, nel marzo 2008, Il “logo” del melograno è stato scel- Punto prelievi, Punto riabilitativo; ha usciva il primo numero de to perché pianta dai molti significati: tre radici che stanno a indicare il forte “Il Melograno” come supple- il melograno è un albero leggendario ancoraggio con il territorio, dal quale mento alla rivista “Tuttapovo”, trime- per antica tradizione, simbolo di fe- tutti ricaviamo linfa vitale. strale recapitato a tutte le famiglie del condità fra molte popolazioni che si Oggi, guardando a dieci anni di di- sobborgo di Povo. La rivista vedeva sono lasciate sedurre dai suoi frutti stanza il materiale raccolto e contenu- la luce per volontà della Presidenza e e dai semi di accattivante color ros- to nella rivista, ci sembra che “Il Me- della Direzione del “M. Grazioli” che so, espressione di vita vissuta nella lograno” sia diventato strumento utile auspicavano pagine a disposizione de- sua interezza e, ancora, per gli antichi a far conoscere “fuori” l’Istituzione “M. gli ospiti e dei loro familiari e a tutti cristiani, l’albero era segno di resurre- Grazioli” e al tempo stesso abbia con- coloro che sull’argomento volevano zione. Il “logo” ha tre frutti e tre setti tribuito a portare “dentro” l’Azienda far pervenire le loro osservazioni e le per indicare la pluralità dei settori a Pubblica di Servizi alla Persona una loro proposte. cui si rivolge: Residenza sanitaria assi- parte non trascurabile della sensibilità Scriveva a questo proposito l’allora stenziale, Centro diurno, Alloggi pro- delle donne e degli uomini che vivono Direttrice Mariarosa Dossi: tetti, Centro Servizi, pasti a domicilio, e lavorano nel territorio circostante. «La pubblicazione dell’inserto “Il Melograno” costituisce una tappa im- portante nella storia del “M. Grazioli”, che da Casa di Riposo con il 2008 si è trasformato in Azienda che offre una pluralità di servizi alla persona. È in- fatti questa la prima, importante oc- casione di presentazione della nostra Istituzione alla comunità locale e di apertura di un dialogo con i nostri in- terlocutori: ospiti, personale, familiari, volontari, associazioni, amministrato- ri pubblici e privati, fornitori, consu- lenti... in una parola con tutte le per- sone che ci sostengono e che ci aiutano a crescere. L’Azienda è ricca di risorse profes- sionali e in particolare di operatori so- cio-sanitari, di infermieri, fisioterapisti, medici, psicologi, educatori e animato- ri specializzati nella prevenzione, nella cura e nella riabilitazione dei disturbi dell’invecchiamento. Mi auguro che anche “Il Melograno” contribuisca ad aprire prospettive di un miglior impie- go di queste risorse a favore delle fami- glie del sobborgo che devono affronta- re le problematiche legate alla qualità della vita nell’età anziana». IL MELOGRANO N. 1 / MARZO 2018 / Il Melograno / 5
Budget RSA anno 2018 Per il sesto anno successivo nessun aumento delle rette nonostante qualche criticità P er il sesto anno consecutivo la retta alberghiera a carico degli ospiti residenti nella RSA non subirà aumenti, bloccata anche per tutto il 2018 a 50,50 €/giorno. È quanto ha stabilito il Consiglio di amministra- zione approvando con la delibera di fine dicembre scorso il budget relativo all’anno 2018. Non è mai successo, nella lunga storia della Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) di Povo, che l’importo della retta rimanesse per tanto tem- po ferma nonostante la diminuzione del finanziamento pubblico avvenuto nel periodo 2013-2015 e poi successi- vamente il suo congelamento su un importo pressoché identico. La riduzione e contenimento delle risorse pub- bliche messe a disposizione delle RSA non ha bloccato, per l’Azienda Grazioli, la costante ricerca e valorizzazione della qualità delle prestazioni a favore degli ospiti. Risulta- to che è stato possibile raggiungere attraverso un’attenta gestione delle risorse disponibili e l’avvio sperimentale di “gestioni associate” di attività e forniture con altre Azien- de Pubbliche di Servizi alla Persona (APSP) della città e non solo. Gli interventi di razionalizzazione e conteni- mento della spesa, senza intaccare le risorse destinate al Valore Aumento Variazione Anni in €/gg in €/gg % 49,30 1,50 2012 3,2 personale, hanno progressivamente creato qualche diffi- 50,30 (st. singola) 1,50 coltà nel garantire un saldo positivo a fine esercizio o al- 50,50 1,20 meno il pareggio. 2013 2,4 51,50 (st. singola) 1,20 Anche quest’anno il Consiglio di amministrazione si è trovato di fronte il difficile compito di far quadrare i conti 50,50 2014 0,00 --- pur garantendo una crescente qualità delle prestazioni che 51,50 (st. singola) nei servizi alla persona riguardano principalmente alcuni 50,50 aspetti fondamentali come l’irrinunciabile finanziamento 2015 0,00 --- 51,50 (st. singola) riservato alla formazione e aggiornamento del personale, la conferma o potenziamento della dotazione del perso- 50,50 2016 0,00 --- nale e il finanziamento relativo ai percorsi legati al man- 51,50 (st. singola) tenimento delle certificazioni di qualità (Marchio Qualità 50,50 & Benessere, Marchio Family, marchio Gentle Care, valida- 2017 0,00 --- 51,50 (st. singola) zione musicoterapia e demenza). Questi obiettivi, già di per sé piuttosto impegnativi, per il 2018 richiedevano un ulte- 50,50 2018 0,00 --- riore passo in avanti. Infatti, nonostante una consistenza di 51,50 (st. singola) personale sensibilmente superiore alla dotazione prevista 6 / Il Melograno / N. 1 / MARZO 2018 IL MELOGRANO
Parametro Dotazione Dotazione Personale da direttive personale in RSA in più Operatore Socio Sanitario 88,32 107,79 19,57 Infermiere 20,90 26,93 6,3 Fisioterapista 4,03 4,72 0,69 Educatore e animatore 3,08 4,69 1,61 Coordinatore 2 3,50 1,50 dalle direttive annuali della Provincia (con parametri fermi alle esigenze e necessità poste dall’invecchiamento della dal 2009), nasceva l’esigenza di “stabilizzare” la dotazione di popolazione. infermieri del secondo piano, attraverso concorso pubbli- Il budget 2018 è stato illustrato nel dettaglio ai familiari co e l’assunzione in pianta organica (chiudendo definitiva- e ai componenti del relativo Comitato in apposti incontri, mente la precedente esperienza di gestione tramite appalto ottenendone la piena condivisione e approvazione sia per a una cooperativa) e inoltre il potenziamento del servizio quanto riguarda le scelte e gli obiettivi sia per quanto ri- notturno assistenziale al piano rialzato (nuclei Rosa-Gen- guarda la sua previsione con saldo finale negativo. ziana) con l’assunzione di un numero di operatori (OSS) ne- cessari a coprire tale turno notturno. Queste scelte, di stabilizzazione e internalizzazione del Indicazione costi servizio infermieristico del secondo piano della RSA e del rafforzamento del turno notturno assistenziale al piano rialzato, richiederanno un significativo investimento che ha determinato la chiusura della previsione di budget 2018 con un saldo negativo. Tale perdita sarà oggetto di una ge- stione delle spese, riferite a tale annualità, particolarmente attenta e oculata in modo da operare per un suo conteni- 23,85 % 76,15 % mento in corso d’anno e un suo pareggio nel triennio 2018- 2020. La prevista perdita di esercizio e il suo “assorbimento” nel corso del triennio non comporterà alcuna diminuzione della qualità dei servizi offerti e men che meno nuovi oneri (aumento) delle rette alberghiere a carico degli ospiti e fa- miliari della RSA. Per raggiungere l’obiettivo del pareggio di bilancio nel corso del triennio, il Consiglio di amministrazione ha con- testualmente deciso di definire a breve un piano strategi- Personale (compresi infermieri e medici in convenzione, psicologi, co all’interno del quale vengano individuati in modo pre- specialisti, servizio musicoterapia, parrucchiera, estetista, personale intervento 19, intervento 20, progetto over 45) ciso gli obiettivi da raggiungere nelle singole annualità e le scelte innovative da compiere per rispondere al meglio Beni e servizi IL MELOGRANO N. 1 / MARZO 2018 / Il Melograno / 7
/ Per riflettere “Ma Gesù è morto o vivo?” di P. Domenico Marcato nel suo nome, nella Parola di Dio, nella comunione che ab- biamo fatto. Allora, la domanda di Lucia è rivolta anche a noi: “Ma lo sappiamo che Gesù è risorto”? Papa Francesco, nelle sue catechesi del mercoledì sta portando avanti proprio il tema della Messa. Nella cate- chesi del 13 dicembre 2017 si poneva questa domanda: “Perché andare a Messa alla domenica”? Ed ecco la sua risposta: «Noi cristiani andiamo a Messa la domenica per incontrare il Signore risorto, o meglio per lasciarci incontra- re da Lui, ascoltare la sua parola, nutrirci alla sua mensa, e così diventare Chiesa, ossia suo mistico Corpo vivente nel mondo… Cosa possiamo rispondere a chi dice che non serve andare a Messa, nemmeno la domenica, perché l’importan- te è vivere bene, amare il prossimo? È vero che la qualità del- la vita cristiana si misura dalla capacità di amare, come ha detto Gesù: “Da questo tutti sapranno che siete miei disce- poli: se avete amore gli uni per gli altri” (Gv 13,35); ma come «M a Gesù è morto o vivo?», chiese la piccola Lucia alla nonna. A dire il vero, era un po’ che le frullava in testa questa domanda, il parroco era arrivato alla scuola materna e aveva spiegato a lungo che Gesù era stato crocifisso e sepolto. La nonna capì molto bene la domanda della sua nipoti- na, andò ad aprire il Vangelo, le lesse alcuni fatti: le donne erano andate al sepolcro il mattino dopo il sabato e avevano trovato il sepolcro vuoto! E proprio lì stava un angelo ad an- nunciare che Gesù era vivo! È risorto, è glorificato dal Padre che non l’ha lasciato nella tomba! E Lucia era piena di gioia. Qualche giorno dopo, la nonna si recò con Lucia alla Messa domenicale. C’era in mezzo all’altare un prete e tra i banchi poca gente, un po’ triste e un po’ annoiata. Anche le canzoni che una donna dal primo banco intonava erano basse, lente, cantate da pochi e senza convinzione. Allora Lucia, dopo essersi guardata ben bene in giro, disse alla non- na: «Ma loro lo sanno che Gesù è risorto?». Può capitare anche a noi di uscire dalla cappella anno- iati e tristi, un po’ nervosi perché la predica è stata lunga e abbiamo capito poco. Come tutte le altre domeniche abbia- mo dato le nostre risposte in modo meccanico, senza pen- sare a quello che dicevamo. In fondo il nostro cuore rimane come era entrato, con le nostre preoccupazioni, i nostri do- lori, la nostra solitudine, la nostra incapacità ad accettare la nostra situazione di anziani e ammalati. In una parola non abbiamo incontrato Gesù risorto, nell’assemblea riunita 8 / Il Melograno / N. 1 / MARZO 2018 IL MELOGRANO
possiamo praticare il Vangelo senza attingere l’energia za speranza, ma il luogo in cui Gesù mostra la sua gloria, e necessaria per farlo, una domenica dopo l’altra, alla fonte lascia le sue estreme volontà d’amore, che diventano regole inesauribile dell’Eucaristia? Non andiamo a Messa per dare costitutive della comunità cristiana e della vita di ogni di- qualcosa a Dio, ma per ricevere da Lui ciò di cui abbiamo scepolo». davvero bisogno. Lo ricorda la preghiera della Chiesa, che Carissimi anziani, e tutto il personale della ASPS “Mar- così si rivolge a Dio: “Tu non hai bisogno della nostra lode, gherita Grazioli”, vi auguriamo una Buona Pasqua: Il Signo- ma per un dono del tuo amore ci chiami a renderti grazie; i re è veramente risorto ed è vivo in mezzo a noi, sempre, nostri inni di benedizione non accrescono la tua grandezza, ma in modo particolare quando compiamo una delle opere ma ci ottengono la grazia che ci salva” (Messale Romano, di misericordia, quando ascoltiamo la sua Parola, quando ci Prefazio comune IV). riuniamo al mercoledì e alla domenica per la Messa, quan- In conclusione, perché andare a Messa la domenica? Non do riceviamo il suo Corpo e il suo Sangue. Che questa Pa- basta rispondere che è un precetto della Chiesa; questo aiuta squa 2018 rafforzi la nostra fede nella risurrezione di Gesù a custodirne il valore, ma da solo non basta. Noi cristiani ab- e il nostro impegno nel testimoniarla con la nostra vita. biamo bisogno di partecipare alla Messa domenicale per- ché solo con la grazia di Gesù, con la sua presenza viva in noi e Un forte abbraccio fraterno tra di noi, possiamo mettere in pratica il suo comandamento, e così essere suoi testimoni credibili». Con affetto, P. Domenico Marcato, Il 7 febbraio abbiamo celebrato la Festa dell’Ammalato Samantha, volontari/volontarie e dell’Anziano, anticipandola per il fatto che l’11 febbraio era domenica. Papa Francesco ha voluto indirizzare il suo messaggio a tutti gli ammalati e anziani, con il titolo: “Ecco tua Madre; e da quell’ora il Discepolo l’accolse con sé...” (Gv 19, 26-27) Nell’introduzione Papa Francesco ci dice: «Cari fratelli e sorelle, il servizio della Chiesa ai malati e a coloro che se ne prendono cura deve continuare con sempre rinnovato vigore, in fedeltà al mandato del Signore (cfr Lc 9,2-6; Mt 10,1-8; Mc 6,7-13) e seguendo l’esempio molto eloquente del suo Fon- datore e Maestro. Quest’anno il tema della Giornata del malato ci è dato dalle parole che Gesù, innalzato sulla croce, rivolge a sua madre Maria e a Giovanni: “Ecco tuo figlio ... Ecco tua ma- dre”. E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé (Gv 19,26-27). Queste parole del Signore illuminano profondamente il mistero della Croce. Essa non rappresenta una tragedia sen- IL MELOGRANO N. 1 / MARZO 2018 / Il Melograno / 9
Perché questo di Antonio Bernabè, Coordinatore della rivista numero “speciale” N on so dire se dieci anni per meritano una riflessione e uno sguar- mero speciale. Esse ripropongono per una rivista siano tanti o po- do retrospettivo. temi, e ovviamente con estrema sinte- chi. So però che i 35 numeri Al “compleanno” della rivista dell’A- si, gli avvicendamenti e i fatti accaduti e le quasi mille pagine pubblicate in zienda “M. Grazioli” sono perciò dedi- in questi dieci anni, le tematiche rela- questo decennio da “Il Melograno” cate le pagine centrali di questo nu- tive alla “terza età” alle quali la rivista ha dato spazio, i racconti, gli approfon- dimenti, in altre parole in esse si tro- va parte del cammino fatto in questo decennio dalla Residenza Sanitaria Assistenziale, dal Centro Diurno e dal Centro Servizi dell’Azienda. Per ciascun argomento trattato ho indicato il mese e l’anno della ri- vista nella quale quell’oggetto è stato pubblicato. Per evidenti motivi di spazio non poche iniziative, eventi, immagini, scritti e poesie di ospiti, personale di animazione e volontari non hanno po- tuto trovare una “collocazione” in que- sto breve e sintetico memorandum dei vari numeri pubblicati nel decennio. Queste, non certo pagine “minori”, as- sieme a tutte le altre, raccontano un’I- stituzione viva e vitale, testimonianza che la “terza età” è un VALORE. Colgo l’occasione per ringraziare Consiglio di Amministrazione, Presi- denza e Direzione dell’APSP per la di- sponibilità a far uscire con regolarità questo notiziario, così come un grazie va anche al Club Interassociativo Tut- tapovo per aver accolto “Il Melograno” quale supplemento al suo trimestrale. Ringrazio, infine, le tante persone che in questi anni hanno collaborato a scrivere, arricchire con le immagini e commentare le mille pagine di questa rivista. 10 / Il Melograno / N. 1 / MARZO 2018 IL MELOGRANO
DIECI ANNI FA la partenza IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E IL DIRETTORE Il primo gennaio 2008 è nata l’Azienda Pubblica di Servizi alla Per- sona “Margherita Grazioli” che comprende la Casa di Riposo poi RSA “M. Grazioli”, il Centro Diurno, il Centro Servizi, gli Alloggi Protetti e altri servizi come i pasti a domicilio, il Centro prelievi e il punto di recupero e rieducazione funzionale. Lo scopo di questa nuova Azienda è quello di offrire servizi di qua- lità a un sempre più ampio settore di persone che si trovano in situazioni di difficoltà. Il Consiglio di amministrazione aziendale è stato nominato dalla Giunta provinciale nel maggio del 2008, composto da Renzo Dori (Presidente), Bruno Rizzoli (Vicepresidente) e dai consiglieri Natale Chini, Daniela Marcon e Fabrizia Righi (Melograno giugno 2008). Trascorsi i cinque anni, questo Cda nel giugno 2013 è stato sostituito con il Cda tuttora in carica, rappresentato da Renzo Dori (Presidente), Fabrizia Righi (Vicepresidente), Natale Chini e dai nuovi consiglieri Andrea Detassis e Elisabetta Tomasi (Melograno settembre 2013). La direzione dell’Azienda, fin dal lontano 1989, era affidata alla dott.ssa Mariarosa Dossi, incarico svolto fino al pensionamento nel giugno 2016, quando è subentrato il nuovo direttore dott. Massimi- liano Vario (Melograno dicembre 2016). GLI IMPEGNI DEL CDA E GLI INDIRIZZI AZIENDALI Il Cda discute e approva i Bilanci preventivi e i Piani pluriennali azien- dali. Per la precisione in Azienda sono predisposti cinque distinti budget, nello specifico riferiti alla RSA, al Centro Diurno e Servizi, alle Residenze Protette, ai pasti a domicilio e al Punto prelievi e riabilitativo. Il Bilancio preventivo trasforma in cifre gli obiettivi aziendali, cifre che descrivono le risorse economiche necessarie a realizzare gli obiettivi prefissati. Nel Bilancio spiccano le cifre riferite all’importo della retta a carico degli ospiti per l’assistenza in RSA: l’andamento nei dieci anni considerati è il seguente 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 45 45 46,50 47,80 49,30 50,50 50,50 50,50 50,50 50,50 Nel numero di settembre 2010 Il Melograno dava notizia del con- tenuto della nuova “Carta dei Servizi”. Una prima parte della “Car- IL MELOGRANO N. 1 / MARZO 2018 / Il Melograno / 11
ta” raccoglie e indica quali sono i “Principi fondamentali” a cui il documento si ispira. Una seconda parte riguarda la presentazio- ne dell’APSP “M. Grazioli”, delle sue radici storiche, della sua natura giuridica e del suo nuovo Statuto, della “mission” aziendale e della sua complessa struttura organizzativa. La terza parte è dedicata alla descrizione dei servizi offerti alla persona, ai servizi alberghieri e ai servizi amministrativi. Una quarta e ultima parte è dedicata alla tu- tela e partecipazione degli utenti e alla qualità e sicurezza dei servizi. Un importante strumento di consulenza a favore degli operatori, degli utenti e dei familiari è stato insediato presso l’Azienda nel 2012; si tratta del Comitato Etico (Melograno dicembre 2012). Que- sto Comitato risponde alla necessità di dotarsi di strumenti ade- guati per affrontare con competenza le tematiche etiche, al fine di riuscire a tradurre nella quotidianità dell’assistenza all’anziano non autosufficiente i principi della dignità della vita, del rispetto della persona e della condivisione delle scelte con il familiare dell’utente. DIPENDENTI, OPERATORI, AZIONE 10 E INTERVENTO 19 “Il Melograno” non poteva dimenticare che l’Azienda “M. Grazioli” progredisce grazie al lavoro e all’impegno di circa 200 dipendenti e collaboratori a vario titolo, che il Presidente Dori in un suo interven- to ha definito «la prima indispensabile risorsa della nostra grande Istituzione poèra» (Melograno settembre 2008). Ecco allora le foto delle feste e delle plenarie dipendenti (Melograno marzo 2012 e marzo 2014), incontri importanti per conoscere obiettivi e program- mi della nostra Azienda e nel corso delle quali vengono consegnati segni di riconoscenza ai dipendenti più anziani e a quelli che lascia- no per pensionamento. La nostra rivista ha dato, altresì, ampio spazio alla professionalità di alcune tipologie di operatori, in particolare agli Operatori socio-sa- nitari (Melograno dicembre 2008 e marzo 2013). Recentemente – e siamo al dicembre 2017 – la rivista ha illustrato un progetto partecipativo per affrontare l’invecchiamento del persona- le chiamato “Age management”, un tema molto sentito nel com- parto delle Aziende Pubbliche di Servizi alla Persona, considerato il notevole carico assistenziale e l’elevata componente femminile che opera in questo settore. Si consideri che al 31 dicembre 2015 il 54% del personale di ruolo si collocava in una fascia di età superiore ai 50 anni, percentuale che si prevede sarà destinata ad aumentare nei prossimi anni fino a raggiungere un valore stimato del 62% alla fine del 2021. Con il titolo “Grazie alle operatrici di Azione 10” (Melograno dicem- bre 2009) la Direttrice Dossi salutava il gruppo di collaboratrici che per nove mesi in quell’anno avevano condiviso la quotidianità con gli anziani e con il personale della struttura. Il progetto in base al quale le operatrici di Azione 10 sono state inserite nell’Azienda “M. Grazioli” – arrivato nel 2009 al terzo anno e con 7 persone – prevedeva attività di supporto e affiancamento agli ospiti nelle iniziative programmate dal Servizio Animazione. Ci siamo occupati anche dei “Progetti per l’accompagnamento alla occupabilità attraverso lavori socialmente utili” conosciuti come “Intervento 19” (Melograno dicembre 2017), 12 / Il Melograno / N. 1 / MARZO 2018 IL MELOGRANO
con i quali l’Agenzia del Lavoro di Trento favorisce l’inserimento nel mondo del lavoro di particolari categorie di disoccupati per la durata di dieci mesi. Nel nostro caso i “lavori socialmente utili” sono i servizi ausiliari alla persona che questa categoria di lavoratori svolge ormai da un decennio presso l’APSP di Povo. VOLONTARIATO E COMITATO FAMILIARI L’apporto del volontariato, sia per la RSA che per il Centro Polifun- zionale, rappresenta una risorsa preziosa e irrinunciabile e a questa tematica “Il Melograno” ha dedicato diversi articoli (Melograno apri- le 2009 - marzo e giugno 2010 - settembre 2012 e marzo 2016 dove si trovano grafici esplicativi dell’impiego dei volontari all’interno del “M. Grazioli”). Il tempo che i volontari dedicano agli anziani viene vis- suto come un momento di contatto importante con una rete socia- le indispensabile al fine di costruire relazioni che possano andare oltre la ristretta cerchia familiare. Così, attraverso il volontariato, si viene a creare quell’intreccio di relazioni che una volta era costituito dalla vita di quartiere o di paese e che oggi verrebbe a mancare. I volontari vengono formati tramite appositi corsi per costituire un gruppo consolidato che interagisca e collabori con gli operatori a vari livelli, dall’accompagnamento degli ospiti nelle gite o uscite per visite, alle attività ricreative come la tombola, le uscite in giardino con la bella stagione, il servizio religioso, per citare solo alcuni degli ambiti nei quali i volontari sono inseriti. La rivista si è occupata più volte del Comitato familiari degli ospiti, riportandone sia finalità e compiti (Melograno marzo 2008) sia i nominativi di coloro che nel tempo ne hanno fatto parte. Le APSP riconoscono un ruolo attivo ai familiari che hanno parenti in Casa di riposo e ne affida la tutela a persone che vengono scelte tramite elezioni, persone che costituiscono appunto il Comitato. A Povo il Cda ha varato al riguardo un nuovo Regolamento nel 2010 (Melo- grano giugno 2010) che prevede tre rappresentanti per la RSA, uno per il Centro Diurno e due per le Residenze Protette, ciascuno della durata di tre anni. Regolamento successivamente modificato con il 2013 (Melograno marzo 2013) portando per la RSA il numero degli rappresentanti da tre a otto, uno per singolo nucleo, e semplifican- IL MELOGRANO N. 1 / MARZO 2018 / Il Melograno / 13
do anche le modalità di votazione. Recentemente il Comitato fami- liari è stato rinnovato (Melograno dicembre 2017) e nel novembre scorso si è tenuto il primo incontro con la Direzione e il Presidente, durante il quale sono stati richiamati i contenuti del Regolamento, la piena disponibilità alla collaborazione e condivisione delle scelte importanti che il Consiglio di Amministrazione effettuerà nel corso della propria attività. È stato anche ricordato che il Regolamento prevede la possibilità per i rappresentanti dei familiari di richiedere, attraverso l’esercizio del così definito “potere d’iniziativa”, l’esame e la discussione di argomenti specifici attinenti la vita e l’organiz- zazione dei servizi. CONVEGNI - SEMINARI - APPROFONDIMENTI Molto spazio questa rivista ha dedicato alla partecipazione e ai con- tributi che il Presidente Dori, la Direttrice Dossi e altri collaboratori del “M. Grazioli” hanno portato partecipando oppure organizzando presso l’Azienda convegni e seminari di studio sulle tematiche che coinvolgono il mondo degli anziani. Ne citiamo il titolo e, dove possi- bile, un accenno sintetico, fra i tanti riportati da “Il Melograno”. Nel giugno 2011 la nostra rivista ha dato conto di una giornata di studio e formazione organizzata dalla Erikson di Gardolo sul tema: “Assistenza senza conflitti - Migliorare le relazioni fra persone non autosufficienti, caregiver familiari e operatori professionali”. Il Di- rettore generale dott.ssa Mariarosa Dossi ha illustrato il tema “I fami- liari in RSA: collaboratori o controparte”. Grande spazio ha trovato sul nostro trimestrale (Melograno dicem- bre 2012) il convegno organizzato dall’APSP di Povo presso la Sala Incontri del Centro Polifunzionale sul tema “L’utilizzo della musica e della musicoterapia nell’Azienda “M. Grazioli”: proposta di un modello applicativo”. Il convegno ha visto tra i relatori il Presidente 14 / Il Melograno / N. 1 / MARZO 2018 IL MELOGRANO
Renzo Dori; la dott.ssa Maria Videsott - musicoterapeuta e vice-pre- sidente del Centro Trentino di Musicoterapia; Alfredo Raglio - mu- sicoterapeuta, formatore e ricercatore in musicoterapia e la dott. ssa Floriana Giraudo - neuropsicologa. A questi interventi è seguita l’illustrazione nel dettaglio del progetto da parte di Stefania Filippi - educatrice professionale e musicoterapista dell’Azienda, che ha condiviso il proposito di voler “sfruttare la musica al massimo delle sue possibilità” per metterla al completo servizio della Persona- Re- sidente (nel caso della RSA) e della Persona-Utente (per il Centro Diurno). L’argomento è stato successivamente ripreso (Melograno dicembre 2014) con particolare riferimento all’efficacia della musi- coterapia sulle persone affette da disturbi cognitivi o di demenza. “Il Melograno” del dicembre 2012 ha riportato i contenuti dell’inter- vento introduttivo di Renzo Dori al convegno “Anziani e Comuni- tà” svoltosi presso la sala della Cooperazione di Trento e durante il quale sono stati illustrati i risultati di uno studio effettuato dal so- ciologo Nadio Delai sull’invecchiamento della popolazione trentina e specificatamente del Comune di Trento e sui servizi di sostegno necessari rispetto alla fragilità e non autosufficienza. Al 5° Convegno internazionale sulla qualità del Welfare svoltosi a Rimini nell’ottobre del 2013 la dott.ssa Mariarosa Dossi, coadiuvata dall’educatrice professionale Manuela Trentini, ha presentato la re- lazione “Un sistema di protezione leggero per favorire l’autonomia abitativa dell’anziano” che scaturisce dall’esperienza maturata nella gestione degli Alloggi Protetti di Povo (Melograno dicembre 2013). Il cinque novembre 2014 si è tenuto un seminario promosso dalla APSP “M. Grazioli” dal titolo particolarmente significativo: “La valu- tazione del dolore nella Residenza Sanitaria Assistenziale”. I relatori che si sono susseguiti nel corso della giornata di studio sono stati: il dott. Michele Zani, esperto del settore, e la dott.ssa Giovanna Pisetta, infermiera presso la RSA “M. Grazioli”, recentemente laureatasi con una tesi particolarmente pertinente ai temi trattati: “La valutazione del dolore nell’anziano cognitivamente compromesso”. Si stima che la causa principale del dolore in RSA sia rappresentata dal dolore osteoarticolare, presente in oltre l’80% degli ultrasessantacinquenni, e quello oncologico, per il 30% delle persone anziane istituzionalizza- te che sono affette da neoplasia. Le considerazioni della giornata di studio sono riportate sul Melograno del dicembre 2014. Il Melograno di settembre 2015 riporta la problematica emersa in un incontro in RSA sul tema “La collaborazione tra famiglia e personale come strategia fondamentale per conciliare la libertà e la prote- zione del residente”. Dopo la presentazione del Presidente Dori, ha IL MELOGRANO N. 1 / MARZO 2018 / Il Melograno / 15
preso la parola la dott.ssa Michela Toniolo, responsabile della Qua- lità dell’Azienda e del “Progetto Libertà e Sicurezza” per sviluppare la sua relazione sui motivi che sostengono la scelta della riduzione progressiva e ragionata dei mezzi di contenzione e sulle strategie adottate dal personale per attivare percorsi di maggiore libertà per gli anziani della struttura. L’intervento della dottoressa ha sollecita- to i presenti a esporre numerosi dubbi e interrogativi sui quali si è proceduto a ulteriori approfondimenti con il supporto del dott. Carlo Buongiovanni, medico coordinatore, e della Coordinatrice dei servizi sanitari e assistenziali Lucia Rossi. Dal 2016 “Il Melograno” ha seguito, limitatamente a quanto lo spazio editoriale permetteva, la riforma del welfare anziani, lungamente dibattuta in Consiglio provinciale, attraverso alcuni interventi del Presidente Renzo Dori. Il suo primo articolo (Melograno settembre 2016) titolava “Riforma della APSP - una proposta”. «Premesso – scriveva – che le perplessità nei confronti di quanto sin qui elaborato e proposto non sono poche come non pochi sono gli interrogativi privi di risposte adeguate». Dori esplicitava in tre punti i motivi delle sue perplessità e concludeva con l’auspicio che settore pubblico e privato sociale colgano l’occasione di quel dibattito per essere insie- me protagonisti attraverso la sperimentazione di nuove modalità di coprogettazione. Il secondo articolo pubblicato su “Il Melograno” di aprile 2014 ricordava che per riformare le APSP ci vuole una legge. La tanto discussa riforma del welfare anziani diventava legge pro- vinciale nel novembre 2017, col titolo: Riforma del welfare anzia- ni. «Va chiarito subito – scrive ancora il Presidente Dori (Melogra- no dicembre 2017) – che i contenuti della legge nella stragrande maggioranza del suo articolato sono caratterizzati da modifiche e aggiornamenti di precedenti leggi provinciali che affrontavano il tema degli anziani. Due sono – continua l’articolo – gli aspetti cen- trali di questa nuova legge: il primo è quello di affidare competenze nuove come quelle inerenti al settore socio-sanitario (RSA e Centri diurni) all’entità territoriale delle Comunità di valle; il secondo è quello di creare il così detto “Spazio argento”, punto di riferimento per tutti i servizi rivolti alle persone anziane. Il giudizio complessivo rimane comunque sospeso perché – scrive Renzo Dori – anche questa legge rientra fra le leggi quadro, ove 16 / Il Melograno / N. 1 / MARZO 2018 IL MELOGRANO
vengono sanciti alcuni principi e definiti alcuni percorsi e modalità esecutive cosicché per passare dall’enunciazione alla realizzazio- ne ci sarà bisogno di diversi “decreti” attuativi attraverso apposite delibere di Giunta provinciale. I tempi per le approvazioni di tali provvedimenti non sono, come sempre, certi ma solo auspicati e fanno riferimento in parte al 2018 e in parte al 2019. La partita quindi è appena all’inizio e andrà costantemente monitorata in ogni sua fase attuativa». SISTEMA DI QUALITÀ - FAMILY AUDIT Come si può arrivare a un giudizio sulla qualità della vita degli an- ziani in un’Azienda che offre servizi come il “M. Grazioli”? Risponde la dott.ssa Michela Toniolo: applicando un metodo rigoroso che permetta di misurare sia gli aspetti minuti e semplici del quotidia- no (qualitativi) sia gli aspetti più forti e macroscopici della realtà. Il modello del Marchio Qualità, costruito presso l’UPIPA e al quale il “Grazioli” ha aderito, consente di misurare in modo oggettivo gli aspetti che effettivamente concorrono a generare la qualità dei ser- vizi dedicati all’anziano residente in RSA, al Centro Diurno e anche presso il Centro Servizi (Melograno dicembre 2008). Dal 2011 “Il Melograno” riporta, nel primo numero di ciascun anno, il rapporto curato dalla dott.ssa Michela Toniolo, Responsabile della Qualità. Infatti, in adempimento agli impegni dichiarati nella Carta dei Servizi, l’Azienda fornisce i dati in merito agli esiti delle ve- rifiche relative alla qualità dei servizi riscontrata e alla soddisfazione espressa dagli utenti durante l’anno precedente. I resoconti della qualità e soddisfazione dei servizi sia della RSA, che del Centro Diur- no e del Centro Servizi sono riportati nel “Melograno” con inserti speciali in centro rivista. Per dare un’idea dei contenuti degli inser- ti, riportiamo per sommi capi i riferimenti alla Residenza sanitaria assistenziale: Qualità della vita residenziale – libertà dell’ospite – verso una RSA senza dolore – rispetto e confort. Servizi assistenziali e di cura della persona: presa in carico in ingresso - condivisione dell’assistenza. Le forme di ascolto e partecipazione degli utenti e familiari. Reclami e suggerimenti. La qualità dei servizi alberghieri: ristorazione - pulizie ambientali - guardaroba. Il Marchio Qualità & Benessere è uno strumento di valutazione reci- proca e partecipata della qualità e del benessere degli anziani nelle strutture residenziali fondato su un approccio innovativo basato sui risultati che pone al centro: il punto di vista dell’utente; la comuni- tà; il confronto. Con la fine anno 2010 di fatto tutta la RSA è stata sottoposta a verifica del sistema qualità, applicato e fatto proprio dall’Istituzione circa tre anni fa, diventando così uno degli elementi fondamentali nella costante ricerca di miglioramento della vita dei residenti nei singoli nuclei (Melograno dicembre 2010). Altro importante riconoscimento conseguito dall’APSP “M. Gra- zioli” è il “Certificato Base Family Audit” rilasciato dalla Provincia autonoma di Trento (Melograno dicembre 2012). L’accreditamento al marchio Family Audit ha come obiettivo primario promuovere e sostenere il benessere familiare nella propria organizzazione attra- verso una migliore conciliazione famiglia e lavoro e incrementare l’occupazione femminile. La nostra rivista nel numero del dicembre IL MELOGRANO N. 1 / MARZO 2018 / Il Melograno / 17
2014 segnalava che anche l’APSP “M. Grazioli” era tra i sottoscrittori di un Protocollo d’intesa tra il Comune di Trento e i rappresentanti della Fondazione Bruno Kessler, la Cooperativa sociale Kaleidosco- pio e la Famiglia Cooperativa di Povo per la formalizzazione del primo Distretto Famiglia della città. Non a caso nell’ottobre del 2015, presso il Centro polifunzionale di Povo l’Agenzia provinciale per la famiglia ha organizzato il “Primo Meeting Distretti Famiglia” della Provincia di Trento (Melograno dicembre 2015). ALCUNI SERVIZI OFFERTI DALL’AZIENDA Nel maggio 2009 l’Azienda di Servizi alla Persona, in accordo con l’Azienda dei Servizi Sanitari della Provincia ha aperto presso gli ambulatori dei medici di famiglia, in Via della Resistenza n. 61/f, un Punto prelievi per esami di laboratorio rivolto indistintamente a tutti i cittadini iscritti al Servizio Sanitario Provinciale di età superio- re ai 6 anni (Melograno giugno 2009). È stato un evento importante perché per la prima volta veniva organizzato un servizio a favore di tutta la cittadinanza e non alla esclusiva fascia degli anziani. Con il titolo “Io e te per un sorriso” (Melograno settembre 2009) si è dato conto di un progetto del Centro di Formazione Professionale - Servizi alla Persona di Trento che ha offerto agli anziani residenti nelle Case di ri- poso il servizio di acconciatura e di piccoli trattamenti estetici del corpo. 18 / Il Melograno / N. 1 / MARZO 2018 IL MELOGRANO
Progetto che mirava, tra l’altro, a sensibilizzare gli allievi – futuri par- rucchieri ed estetiste – ai valori del volontariato. “Si apre a Povo un punto per la riabilitazione”. Con questa apertura “Il Melograno” di aprile 2011 informava che il “M. Grazioli” metteva a disposizione della popolazione di età superiore a 16 anni la propria struttura riabilitativa. Il servizio è accreditato dalla Provincia Auto- noma di Trento e l’attività funziona in regime di convenzione con l’Azienda Sanitaria Provinciale. Tutte le attività si svolgono all’interno della palestra della RSA, particolarmente attrezzata per gli interventi di recupero e rieducazione funzionale e sono effettuate da fisiote- rapisti qualificati, come specificato più dettagliatamente anche ne “Il Melograno” di settembre 2016. MOMENTI DI RELIGIOSITÀ Non potevano mancare nella nostra rivista pensieri e riflessioni sug- geriti dall’assistente spirituale della RSA, particolarmente in ogni ricorrenza delle Festività Pasquali, del Natale o dell’annuale Giornata Mondiale del Malato. Dopo dieci anni di presenza assidua l’assistente spirituale don Gero- lamo Iob nel novembre 2014 decideva di ritirarsi per il meritato ripo- so e passare il testimone a un nuovo sacerdote (Melograno dicembre 2014). È stata quella l’occasione per dare il benvenuto a Padre Do- menico Marcato, dell’Ordine dei Padri Dehoniani che proviene dalla Comunità del Sacro Cuore di Villazzano. Nel vasto programma di iniziative promosse per le celebrazioni del centenario della chiesa parrocchiale di Povo, particolarmente significativa è stata l’iniziativa “Raccontami la fede di un tempo”, realizzata in proficui momenti di confronto e di scambio del vissuto fra le due generazioni più distanti per età, ossia fra anziani da un lato e bambini delle elementari e ragazzi delle scuole medie dall’al- tro (Melograno settembre 2012). Una Celebrazione Eucaristica particolare si è svolta domenica 19 lu- glio 2015 con la presenza di un missionario Dehoniano che lavora in Mozambico. Da un po’ di tempo è iniziata una relazione di amicizia e di aiuto materiale tra la RSA “Margherita Grazioli” e la missione di Alto Molócuè, attraverso il “Progetto asilo Alto Molócuè” (Melograno settembre 2015). INTERVISTE - RACCONTI STORIE DI VITA VISSUTA Racconti di vita degli ospiti, interviste agli operatori, piccole storie del tempo passato corredano ogni numero della rivista. Ne riportiamo alcuni titoli, una brevissima sintesi e il riferimento a “Il Melograno” sul quale sono stati pubblicati. • “Intervista a Casimiro Cavallar” - già segretario e Vicedirettore dell’Istituzione, arrivato al “M. Grazioli” nel 1976 (Melograno marzo 2008); • “A colloquio con uno dei ‘concessionari’ degli Alloggi Protetti” - intervista con il signor Lorenzo che qui vive da qualche tempo; (Melograno dicembre 2008); IL MELOGRANO N. 1 / MARZO 2018 / Il Melograno / 19
• “Elio, l’argentino” - intervista a un ospite che ha trascorso buona parte della sua vita in Argentina (Melograno marzo 2008); • “Ricordi di una ex della Cassa Malati” - intervista ad una ex infer- miera della Cassa Malati di Trento (Melograno dicembre 2008); • “Vecchi quaderni” - componimenti d’italiano e temi di matematica pescati in quaderni degli anni ’50 (Melograno giugno 2010); • “Il villico e il villeggiante” - scenetta in dialetto trentino scritta da un ospite degli Alloggi Protetti (Melograno settembre 2010); • “El Nadal de noialtri” - un ospite della RSA racconta come ai suoi tempi si viveva il tempo natalizio (Melograno dicembre 2010); • “Mal d’Africa - il signor Giovanni, ospite della RSA, racconta come ha vissuto parte della sua vita in Rodesia (Melograno dicembre 2010); • “Che ‘spiza’ dormir su quei paioni!” - alcuni ospiti raccontano come si viveva ai loro tempi (Melograno marzo 2012); • “Santina” - un ospite della RSA racconta un episodio con la sua “morosa” (Melograno marzo 2012); • “Risveglio” - racconto natalizio di Innocenzina (Melograno dicem- bre 2012); • “El ricordo del me Carneval” - come ci si vestiva e come ci si diver- tiva a Carnevale (Melograno marzo 2013); • “Non è solo cucinare…” - cucinare in una RSA non è affatto una cosa scontata (Melograno marzo 2015); • “Testimonianze e ricordi della Seconda guerra mondiale” - ricordi di un ospite della RSA “sfollato” a Povo durante la seconda guerra mondiale (Melograno marzo 2015); • “Un ricordo della Grande alluvione del 1966” - intervista a un ospite della RSA, ex ingegnere forestale e primierotto sui danni causati dall’alluvione del 1966 (Melograno dicembre 2015); • “Le mani che ‘accarezzano’ i nostri vestiti” - intervista alle signore del guardaroba dell’APSP (Melograno settembre 2016); • “Ricordi di guerra e di prigionia” - ricordi di Pio e Maria, coppia in- separabile ora ospite del “M. Grazioli” (Melograno settembre 2016); • “Quando lavoravo alla Michelin di Trento” - vissuto della signora Fran- cesca e dei suoi anni di lavoro in fabbrica (Melograno aprile 2017); • “La signora Ida si racconta” - 102 anni e il dono di una vita lunga, ricca di esperienze e di riconoscenza (Melograno settembre 2017); • “Una vita del tutto normale” - è quella del signor Valter, molti anni in Svizzera e poi referente sindacale di fabbrica a Trento (Melogra- no dicembre 2017); 20 / Il Melograno / N. 1 / MARZO 2018 IL MELOGRANO
• “Accadeva a Povo cento anni fa…” - piccola storia del sobborgo di Povo dal 1913 al 1915 (Melograno settembre-dicembre 2013; aprile e settembre 2014 e settembre del 2015); • “La battaglia di Valsorda” - accadeva a Poco 150 anni fa (Melograno settembre 2016). CONCORSI E MOSTRE Le esperienze e il vissuto dei nostri anziani rappresentano un patri- monio da valorizzare e tramandare. Le proposte, finalizzate a non far disperdere questo patrimonio, hanno avuto come obiettivo la raccolta di narrazioni e di ricordi degli ospiti, anche in collaborazione con i familiari, così da rivitalizzare e rendere attuale l’approccio a vari temi proposti. Sono nate così “Storie di vita e Memorie di Comunità”. Una di queste è stato il concorso “Memorie de morosi e storie de sposi”, lavoro che ha ripercorso con la memoria la storia degli affetti più cari dei nostri anziani e che è stato corredato e impreziosito con aneddoti, ricordi storici e documentazione fotografica (Melograno aprile e giugno 2009). Un contributo a più voci che raccoglie i ricordi dei residenti dell’Azienda pubblica di servizi alla persona “M. Grazioli” sul valore dell’acqua va sotto il titolo: “L’acqua ai nosi tempi” (Melograno marzo 2010). Un altro interessante concorso, che poi è servito anche per allestire una mostra presso il Centro Polifunzionale, è stato lanciato col titolo: “La vita in uno scatto”. All’iniziativa hanno aderito una trentina di persone tra anziani residenti di Residenza Sanitaria Assi- stenziale, negli Alloggi Protetti e quelli frequentanti il Centro Diurno e di Servizi. È servita a far emergere la storia degli anziani che vivono e partecipano alle diverse attività proposte nell’Azienda “M. Grazio- li” con la raccolta di immagini personali, oggetti e racconti (Melo- grano settembre-dicembre 2010 e aprile 2011). La partecipazione al concorso promosso dall’Upipa: “Il tempo del gioco... i giochi di un tempo” ha offerto l’occasione per raccogliere dagli ospiti dell’APSP “M. Grazioli” una grande quantità di notizie non solo su quali erano i giochi di una volta, ma soprattutto sul contesto e sulle modalità in cui questi si svolgevano (Melograno marzo 2012). Ricordiamo qui qualcuna delle numerose mostre allestite presso il Centro Polifunzionale oppure in RSA. A fine 2011 (Melograno dicem- IL MELOGRANO N. 1 / MARZO 2018 / Il Melograno / 21
bre 2011) un gruppo di artisti della nostra collina ha esposto nella sala del Centro Polifunzionale una selezione dello loro opere pitto- riche. È seguita (Melograno dicembre 2013) una mostra fotografica sull’emigrazione in Brasile proposta dal Circolo Trentino di San Pao- lo, dal significativo titolo “Nostra Patria è giù lontana, è nel Tirol”. An- cora, presso il Centro Polifunzionale, un percorso espositivo a partire da nature morte di oggetti di uso quotidiano con la tecnica olio su tela; in mostra Emilio Gualdi e Carla Brombin assieme ai partecipan- ti al corso di acquerello tenuto da Fabrizia Rigo Righi (Melograno dicembre 2014). Mentre la sala “Bertotti” in RSA ospitava nel marzo 2014 la mostra “Emozioni in natura” (Melograno aprile 2014), nella primavera dell’anno seguente la sala del Centro Polivalente acco- glieva successivamente due mostre: la prima dal titolo “Dolomiti: arte della natura” che proponeva una serie di immagini fotografiche sul tema riprodotte su grandi pannelli. La seconda mostra tracciava un percorso storico-economico, frutto di una ricerca incentrata sul decennio compreso fra i due censimenti del 1951 e del ’61, periodo che viene spesso definito il decennio del “boom economico” e aveva per titolo: “A passo lento: l’economia trentina tra due censimenti” (Melograno marzo 2015). NUMERI ED EVENTI “SPECIALI” “Il Melograno” numero 4 del 2011 ha dedicato un numero speciale al fitto programma di eventi con i quali l’Azienda ha voluto ricordare i 120 anni trascorsi dalla fondazione dell’“Ospitale Margherita Gra- zioli”. Ne riportiamo il frontespizio e le tappe fondamentali di quel percorso. 22 / Il Melograno / N. 1 / MARZO 2018 IL MELOGRANO
Così sotto il titolo: “Una tappa importante” il Presidente Renzo Dori presentava lo speciale del “Melograno” dicembre 2015 dedicato ai primi dieci anni di attività del Centro Polifunzionale: «Era il 2005 quando con un po’ di trepidazione ponevamo basi per l’avvio di un’attività completamente nuova. Dopo oltre un secolo da che il “M. Grazioli” si occupava di residenzialità legata alla non autosuf- ficienza, in quell’anno, forti di una importante condivisione proget- tuale con i Servizi sociali del Comune di Trento, ci “aprivamo” alla gestione di nuovi servizi rivolti alla popolazione adulto - anziana. Si trattava di avviare l’attività di un Centro Diurno, di 21 Alloggi Protetti e del Centro Servizi. Il complesso edilizio del Centro Poli- funzionale per anziani, di proprietà del Comune di Trento, era ed è tutt’ora di notevole pregio, con ampi spazi a disposizione e quindi con forti potenzialità nell’offerta di servizi qualificati e per quel tempo anche fortemente innovativi». Ultimo speciale della nostra rivista, ma solo in ordine di tempo, è stato “Il Melograno” dicembre 2016, interamente dedicato al Pro- getto Nucleo speciale demenze, chiamato anche Nucleo “Girasole”, nato all’interno dell’APSP “M. Grazioli” di Povo nel marzo 2005. Lo speciale, in sei capitoli, descrive “una storia lunga dieci anni”; forni- sce alcune utili precisazioni circa l’Alzheimer; illustra il Progetto De- menze; il modello organizzativo basato su un “ambiente protesico”; riporta toccanti testimonianze e chiude con un interrogativo: cosa possiamo fare per il futuro? IL MELOGRANO N. 1 / MARZO 2018 / Il Melograno / 23
Impossibile dimenticare di Renzo Dori, Presidente APSP “M. Grazioli” - Povo V enerdì 2 febbraio alla sala incontri del Centro Poli- funzionale, il Movimento adulti scout cattolici italiani (MASCI) ha presentato uno spettacolo di lettu- ra scenica dal titolo “Quel mattino a Lampedusa” in ricordo della tragedia dell’affondamento di un barcone col- mo di migranti avvenuto nella notte del 3 ottobre 2013. I testi, frutto del materiale testimo- niale raccolto da un gruppo di volon- tari ad Hannover, hanno dato origine a uno spettacolo che ha fatto il giro dei teatri di tutta Europa. Le testimonian- ze di pescatori, cittadini, del sindaco e di volontari di Lampedusa che si sono messi in mare per soccorrere quella moltitudine di migranti, ci riportano in tutta la loro crudezza quelle ore dram- matiche immediatamente successive all’affondamento della barca. Emerge con grande forza il “ri- morso” di molti per non aver potuto o essere riusciti a salvarne di più, a issare sulla propria barca qualche per- sona in più, qualche donna, qualche giovane o qualche bambino che sfi- niti scomparivano nelle acque gelide e scure. Così, nonostante la catena di solidarietà immediatamente scattata, morirono 368 migranti. L’incredulità per tale tragedia e la sua dimensione enorme sconcerta- no ancora di più perché avvenuta a poche centinaia di metri dalle coste dell’isola di Lampedusa. La solidarietà degli abitanti e dei pescatori lampedu- vamente furono 368 i corpi poi ada- numeroso pubblico presente, scosso sani riuscì a salvare in quella notte giati in altrettante bare allineate su emotivamente da tanto realismo del- d’inferno oltre 130 persone. Quella molteplici file che sembrava non aves- la narrazione, ha seguito in assoluto notte furono recuperati dal mare an- sero fine. silenzio ogni fase della lettura scenica che molti corpi privi di vita e successi- La lettura delle testimonianze è sta- tributando ai lettori un lungo applau- vamente furono i sub a completare ta accompagnata da musiche composte so finale per sottolinearne la bravura l’opera di recupero delle salme dalla da Francesco Impastato e da immagini e forse anche nel tentativo di superare stiva della barca affondata. Complessi- molto efficaci di salvataggi in mare. Il o attenuare la tensione accumulata. 24 / Il Melograno / N. 1 / MARZO 2018 IL MELOGRANO
Una buona occasione di Renzo Dori, Presidente APSP “M. Grazioli” - Povo di formazione I l 19 dicembre scorso l’incontro mente formativo in quanto fortemen- più confacenti ai bisogni espressi dalle con il personale per lo scambio te ancorato all’esperienza, al vissuto persone residenti e ai modelli organiz- degli auguri natalizi è stato arric- quotidiano. zativi delle RSA. chito con la presentazione da parte Gli spunti forniti sono molteplici e La struttura del libro e i suoi conte- dell’autrice dott.ssa Loretta Rocchetti per loro natura diversissimi, ma tutti nuti possono quindi annoverarlo fra i dell’ultimo suo libro dal titolo signifi- accomunati dal desiderio di indivi- testi di studio e di reale arricchimento cativa “Negli occhi di chi cura”. duare soluzioni più avanzate, risposte professionale. La caratteristica del libro è quel- la di essere frutto di una ricerca qualitativa basata su 250 interviste a operatori che lavorano in RSA. È quindi un libro di narrazioni e come tale uno strumento per conosce- re e comprendere il difficile lavoro dell’operatore assistenziale. Nel pre- sentare la propria opera l’autrice ha ricordato che competenza, profes- sionalità, ma soprattutto sensibilità, empatia, compassione sono i prere- quisiti di chi opera all’interno delle RSA. Raccogliere testimonianze per dare maggiore significato a un lavoro fatto di dedizione verso persone non autosufficienti con malattie croniche e spesso forme diverse di demenza; verso persone che hanno consapevo- lezza che sono giunte all’ultimo tratto della loro esistenza. «Il morire – come riportato nella prefazione – non è un problema privato, esclusivo del mo- rente; né esperienza traumatica per i soli suoi cari. Il cordoglio è una for- ma di sofferenza di tutti: di chi perde una madre, ma anche di chi perde una persona che ha imparato a cono- scere, che ha toccato, che ha lavato, che è stata l’oggetto del suo lavoro per settimane, mesi o anni». Le dichiarazioni e i pensieri di molteplici operatori riportati nel testo trovano una loro logica collocazione come stimolo di riflessione e ricerca con risposte spesso indicate da esperti. La sua struttura narrativa stimola alla riflessione e diviene strumento real- IL MELOGRANO N. 1 / MARZO 2018 / Il Melograno / 25
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