Cult Il mensile culturale RSI Dicembre 2018 Gennaio 2019
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Gli auguri al vicino La mia anima, Intervista a di giorno… Paul Aron Sandfort cult 5 sguardi sul nostro recente passato Il mensile culturale RSI Dicembre 2018 Gennaio 2019
Gli auguri al vicino Sandra Sain Produttrice Rete Due SGUARDI 18 Idee, storie, 4 personaggi: La mia anima, arriva Alice di giorno… 5 sguardi sul nostro recente passato 20 Versatilità e grandi “Il fatto è che l’epoca dei tomi ponderosi sta finendo (…), e finirà artisti per i concerti nel preciso momento in cui il pubblico avrà la percezione che chiunque ONAIR OSI in Auditorio mandi in giro per il mondo romanzi voluminosi, per quanto magari siano scritti bene, sta lavorando al proprio suicidio”. Era il 13 aprile 1880 8 quando Gottfried Keller scriveva queste righe a Conrad Ferdinand Le canzoni del DUETTO Meyer. Mio caro vicino, il volume appena pubblicato da Armando Dadò signor Dario Fo editore, a cura di Mattia Mantovani, raccoglie la corrispondenza tra due dei maestri, invero un po’ dimenticati, della letteratura nazionale. 22 Intervista a Questa breve citazione non è la sola nella quale i pronostici dei nostri 10 Paul Aron Sandfort due autori si dimostrano lacunosi: nel 1860 Keller arriva ad adombrare Scusi ma è lei la fine della nazione a causa dello spuntare di “uomini forniti di molti il direttore? milioni e pieni di ambizioni politiche”. Uomini ricchi e ambiziosi RENDEZ-VOUS che non sono mancati nella nostra storia recente ma che non hanno mai, per fortuna, confermato i suoi timori. 12 27 Guerra e Pace di Tolstoj era già stato pubblicato, alla fine degli anni ’60 Sotto l’albero di L’agenda dell’800, con le sue 1500 pagine circa, e nei 150 anni successivi vedono Rete Due troverete di dicembre la luce Alla ricerca del tempo perduto di Proust con i suoi 7 volumi, il pacchetto colora- e gennaio l’Ulisse di Joyce, Il Signore degli anelli di Tolkien o, ancora, Infinite Jest tissimo dell’Attualità di Foster Wallace. culturale Interrogare il futuro è sempre difficile e azzardato: il nostro sguardo NOTA BENE è deformato dalle lenti del presente, dalla realtà in cui siamo immersi e che ci sforziamo di capire e interpretare. Non sempre ci riusciamo 14 30 correttamente, neanche quando ci appoggiamo a istituti di statistica Mario Botta: Recensioni e sondaggisti di fama (e i casi in cui le proiezioni elettorali si sono Oltre lo spazio rivelate clamorosamente errate ormai non si contano più). per arrivare Al racconto del nostro presente dedichiamo gran parte della program- mazione di Rete Due e alla letteratura dedicheremo presto una nuova all’infinito 31 Proposte Club trasmissione (della quale potete leggere a pagina 18). Se anticipare il futuro comporta dei rischi, augurarci che questo sia felice non ne comporta alcuno. E allora faccio miei gli auguri particolar- mente suggestivi che Meyer rivolse a Keller per il nuovo anno. Era il 1880 e gli scrisse: “Le auguro una seconda e nuova vita ricca di soddisfazioni!”. Che a tutti noi sia data una seconda possibilità laddove ne abbiamo bisogno e, soprattutto, che non ci manchino le soddisfa- zioni. Buon 2019 a tutte e tutti voi! In copertina: Max Beckmann, Tulipani rossi e gigli di San Giovanni, 1935, Merzbacher Kunststiftung, © 2018, ProLitteris, Zurich. A Max Beckmann è dedicata una mostra al Museo d’Arte Mendrisio fino al 27 gennaio 2019. A pagina 31 i dettagli della visita del Club Rete Due. ACCENTO
La mia anima, Rete Due da lunedì 24 dicembre a venerdì 4 gennaio Finestra aperta alle ore 12.45 Colpo di scena alle ore 13.30 di giorno… domenica 6 gennaio Domenica in scena alle ore 17.35 rsi.ch/retedue/radiodrammi 5 sguardi sul nostro recente Francesco Chiesa Sepolte dalla polvere da oltre un secolo, Lo specchio nel quale ho cercato di passato le parole di Francesco Chiesa, sembrano ritrovare quei tempi, quelle parole, quei ancora oggi il collante ideale che fa della silenzi, quelle paure, si è rivelato assai Svizzera un caso molto particolare e per denso di sguardi variegatissimi nella loro certi versi unico nella sua diversità, a livello complessità. Ho avuto come l’impressione europeo, perlomeno. di ritrovare vecchi amici, vecchi parenti, lo Fabio Calvi Alle colonne che sostengono quel zio mangiapreti o quella lontana cugina tempio appartiene la nostra ticinesità, il nostro essere svizzero-italiani. E vi appar- ‹ Non siamo più capaci tengono anche le nostre lettere, le parole di immaginare il futuro e che nel corso dei decenni i nostri scrittori “La Svizzera è simile ad un tempio greco; e i grigionesi di lingua italiana hanno tro- allora ci rivolgiamo al passato, le sue colonne sono tutte leggermente inclinate; vato nella memoria della gente, nei luoghi alimentando nostalgie isolate, esse sembrano perfette, così perfette ancora arcaicamente pensati e fatti per e rimpianti. › una vita di fatica. Lo si sente spesso dire che alcune di esse non si sentono per ciò meno negli ultimi anni, durante i quali i ritmi dei asciutta come un ago di pino o i rumori e le cambiamenti sono mutati ad una velocità voci della strada, quando per esempio, ver- perfette… Riunite, si vede che esse convergono così vertiginosa, da far apparire obsoleto, so sera, scendeva da Pambio verso Paradiso verso un culmine ideale, personificano la quanto solo ieri era all’avanguardia. il lattaio, il mitico signor Vanossi, carro e Ho curiosato nella recente storia let- ronzino al seguito. concordia senza sforzo, l’unione, non nella teraria per vedere con quali occhi gli scrit- Una noterella del 1930 di Mario Jer- base, ma nella sommità della vita.” tori “nostrani” ci hanno visto e descritto mini per capire come era il mondo scola- nella prima metà del secolo scorso, fino stico in quegli anni. Nel 1931 in Ticino su Francesco Chiesa, Università di Ginevra 1913 all’arrivo del boom economico degli anni 531 scuole, (scuole maggiori escluse) in ’60. Essendo nato negli anni ’40 ho respira- nessuna di esse si superavano i 40 allievi to quell’aria e ho camminato lungo quelle per maestro, divisi magari in 8 classi: in strade sempre meno ghiaiose e sempre più tutte le altre scuole gli allievi variavano da “incatramate”. 10 (22 scuole) a 20 (105 scuole) a 30 (208 5 SGUARDI 4
Rinaldo Spadino Pio Ortelli (a destra) Vittore Frigerio (terzo da sinistra) Orlando Spreng Ugo Frey scuole) ecc. Mentre nella Svizzera interna re dell’allora Dipartimento della Pubblica Orlando Spreng (1908 –1952) vita tostare “cristianamente”: questo era il Tici- il numero di allievi partiva da 40, fino ad Educazione, Giuseppe Lepori, sorpreso breve ed avventurosa la sua. Avventurosa no che si ricavava dalle letture scolastiche. arrivare a ben 70 in certi cantoni come Zu- dalla esitazione e dalla incertezza dei ma- solo sulle pagine da lui scritte, con testarda Ugo Frey (1924–2016) quasi contem- rigo e Berna. estri che si vedevano depredati della loro convinzione di avere poco tempo a disposi- poraneo a dire il vero. Ha iniziato però assai È facile immaginare come fosse diffi- funzione educativa: una jattura, questa re- zione… Ufficio, scrivania spoglia, un sacco presto a scuotersi e a scuoterci dal torpore cile andare oltre le nozioni basilari, far di sistenza passiva! Un bel quintetto di voci, “alpestre”, cercava ancora negli anni ’60 conto, educazione civica, scrivere in un ita- talvolta discordanti e per stile e per argo- ‹ Far pensare, merito non di ergere gli ultimi muri contro l’avanzare liano minimamente decente, e, soprattutto menti e anche per formazione intellettua- lieve… nelle pagine di Vittore della modernità e della secolarizzazione. le, mi ha accompagnato in questo percorso Il calanchino Rinaldo Spadino Frigerio, Orlando Spreng, ‹ La scuola popolare fu a ritroso. (1925 –1982), a causa di una poliomielite In tutto ho avvicinato una ventina Pio Ortelli, Ugo Frey e infantile che lo ha costretto sulla sedia a ed è un fattore di incivilimento. di scrittori “nostrani” lasciando da parte Rinaldo Spadino. › rotelle per tutta la vita, ha trovato nella E che docenti e allievi imparino le due “cariatidi” delle nostre patrie lette- scrittura un suo modo di essere e di dire, di a conoscere, ad amare e far re: Francesco Chiesa e Giuseppe Zoppi, le di timbri di colore rosso e nero, le gomitie- essere partecipe della vita di valle… amare la zolla nativa. › ho preferite immobili e in silenzio… il che re e le camicie con il collo staccabile, erano Dei 5 scrittori che ho indagato ho rappresenta una delle definizioni di caria- quanto respirava ogni giorno, ogni setti- cercato di rispettare e le atmosfere e le pa- grande attenzione alle attività manuali, in- tide. E mi sono fermato prima dell’insor- mana, sotto lo sguardo imperturbabile del role e i personaggi: mi sono preso la liber- dispensabili per le ragazze, domesticamen- gere tempestoso e benefico della nuova capo-ufficio. tà spesso e volentieri di far “parlare” e un te, cucire e spadellare e per i ragazzi, l’orto generazione di “giovani” (allora) scrittori, Di Pio Ortelli (1910–1963) si potreb- cane, protagonista di un morso “fatale”, e e i piccoli lavoretti con martello e chiodi. E Plinio Martini e Giovanni Orelli in primis, be dire che con il romanzo “La cava della una cassa da morto, silente testimone di il tempo per leggere? E soprattutto la vo- che hanno saputo scuotere sapientemente sabbia” scritto nel 1948, abbia saputo co- una interminabile agonia o uno veramen- glia di farlo? Difficile immaginarsi quali la terra fino ad allora arata alla “vecchia” gliere parole nuove ed anticipare di gran te morto che da sottoterra ci racconta i potessero essere al di fuori della famiglia, maniera. lunga la “rivoluzione” martiniana e orellia- fatti suoi. le occasioni per farlo. Di Vittore Frigerio (1885 –1961) mi na. Altri, e penso a Guido Calgari, Felice Fi- Infine un fantasma che passa le gior- Un grande contributo venne poi con è piaciuto lo sguardo rivolto prevalente- lippini e Piero Bianconi, avevano già “semi- nate a “camminar-leggendo” per tutto il la nascita di Radio Monte Ceneri, nel 1931 mente verso quelle case, quegli uomini, nato” in questo senso già da qualche anno. cantone, talmente assorto da sbattere vo- e con la creazione della Radioscuola nel quelle donne, che vedeva tutti i giorni a Liberarci insomma dalla patina agreste ed lentieri contro i pali della luce… Umbri che 1942. Come ebbe a lamentarsi il Diretto- Lugano, o in giro per le nostre valli. “amorosa” del destino ineluttabile, cui sot- viagian… insomma. 7 SGUARDI 6
Rete Due / Colpo di scena da lunedì 26 novembre a venerdì 21 dicembre alle ore 13.30 rsi.ch/rete-due/radiodrammi Le canzoni del signor Dario Fo Giangilberto Monti Esplorare il vasto repertorio musicale di Dario Fo, passando dai brani scritti con Fiorenzo Carpi per il teatro alle ballate iro- niche composte con Enzo Jannacci per il cabaret, senza tra- scurare il repertorio melodico dei suoi esordi televisivi o quello Dario Fo e Franca Rame più barricadero segnato dalla chitarra di Paolo Ciarchi, nella Milano anni ’70, è stata una delle mie tante passioni artistiche. Prima con un libro (E sempre allegri bisogna stare, Giunti, Firenze 2017) poi con un corposo CD (Le canzoni del signor Dario Fo, 2018), accompagnato dal quintetto jazz di Paolo Tomelleri, e infine con uno spettacolo teatrale, ho cercato di rendere la variegata sperimentazione canora che uno dei miei maestri scenici ha condotto lungo la sua fortunata carriera, dominata da una sterminata produzione di commedie, farse e monolo- diverso, disposto a passare dalle poltroncine in velluto rosso ghi, culminate con l’invenzione linguistica del grammelot. alle panche sgangherate di piazze o centri sociali, pur di ritrova- Ma in questo radiodramma c’è molto di più. Attraverso un re una parte della sua storia. serrato dialogo tra i due attori che hanno creato con Fo il Questa versione radiofonica, grazie all’ecletticità dei suoi attori, moderno teatro-cabaret all’italiana, Franco Parenti e Giustino all’accurata regia di Claudio Laiso e a uno spericolato montag- Durano, si ritrova anche l’ostinato ribellismo del giullare più gio verbale, restituisce agli ascoltatori un mondo culturalmente noto al mondo negli anni oscuri del belpaese, oltre al riascolto complesso e storicamente affascinante. La sfida produttiva, di uno dei repertori forse più amati ma anche meno praticati condotta da Francesca Giorzi, riassume per i microfoni di Rete sui palchi italiani. Senza contare che questo radioracconto Due non solo l’agitata vita di Fo - tra l’altro autore di 250 non trasmette all’ascoltatore solo le metafore poetiche o i suoi canzoni - ma anche il ruolo fondamentale della sua compagna ritornelli buffoneschi, ma anche l’evoluzione profonda che d’arte e di vita, Franca Rame, con la quale Dario ha voluto ha avuto il teatro nella seconda parte del Novecento: la ricerca condividere il merito del prestigioso Premio Nobel per la di nuovi spazi e nuovi linguaggi, scoprendo un pubblico Letteratura, da lui conseguito nel 1997. 9 ONAIR 8
Rete Due / Direttore per un giorno da lunedì 10 a venerdì 14 dicembre Reteduecinque alle ore 15.00 Finestra aperta sera alle ore 17.00 Scusi ma è lei il direttore? Enrico Bianda Una settimana Dopo l’esperienza di marzo 2018, torna sulla Rete Due il pro- di ospiti per dirigere getto Direttore per un giorno. E questa volta raddoppia. Finestra aperta sera Saranno infatti due i programmi che si metteranno in gioco e Reteduecinque ospitando 5 personalità che disegneranno i contenuti musicali e di attualità per il pomeriggio della Rete Due. Reteduecinque e Finestra aperta si arricchiranno dunque di uno Brunella Clerici © RSI sguardo inedito nel comporre le scalette musicali e nello scegliere i temi dell’attualità culturale del giorno. Fuori i nomi allora. Il settore musicale della Rete Due avrà il piacere d’invitare ogni giorno una personalità che affiancherà il conduttore in diretta, nei pomeriggi di Reteduecinque, dalle 15 alle 16. Ognuno degli ospiti avrà carta bianca per proporre agli ascol- tatori una propria scaletta musicale che non dipenda solamente dai propri gusti o dalle musiche che sono state rappresenta- Finestra aperta sera, dalle 17 alle 18.30, vedrà avvicendarsi alla tive nel proprio percorso, ma che possano descrivere una perso- direzione 5 personalità del mondo della cultura della Svizzera nale visione della radio, legata al mondo dei suoni. Barbara italiana: ad aprire la settimana, il 10 dicembre, in occasione Minghetti, presidentessa del Teatro Sociale di Como e Macerata dei 70 anni dalla Dichiarazione universale dei diritti umani, Paolo Opera Festival Sferisterio. Brunella Clerici, insegnante al Con- Bernasconi, ex procuratore pubblico e con quasi trent’anni servatorio della Svizzera italiana e direttrice del coro Clairière. di attività in seno al Comitato direttivo del CICR. Tobia Luisa Castellani, cantante lirica di fama internazionale e docen- Bezzola, già direttore del Folkwang Museum di Essen, oggi te presso il Conservatorio della Svizzera italiana. Nicola Cattò, direttore del MASI. Riccardo Blumer, direttore dell’Accademia direttore della rivista italiana Musica. Giovanni Venosta, che di architettura di Mendrisio, Valeria Doratiotto Prinsi, diret- ha composto diverse colonne sonore, tra le altre, per alcuni film trice del Liceo 1 di Lugano e Maria Luisa Parodi, economista del regista italo-svizzero Silvio Soldini. e presidente del BPW (Business Professional Women). 11 ONAIR 10
Rete Due / Attualità culturale Il periodo delle Feste rappresenta tante cose. Ognuno di noi rsi.ch/retedue lo affronta in modo diverso. C’è chi dedica tempo ed energie alla condivisione e allo scambio trascorrendo momenti in famiglia Sotto l’albero di e con gli amici, c’è chi invece preferisce il silenzio e la riflessione scegliendo il dialogo con se stesso o magari con alcune vecchie conoscenze: scrittori, filosofi e saggisti. Per l’Attualità culturale Rete Due troverete poco importa a quale delle due categorie apparteniate, noi sare- mo al vostro fianco e accompagneremo le vostre giornate. Il mattino sarà caratterizzato da una rosa delle recensioni di il pacchetto colora- Cosa legge chi scrive, il meglio dei consigli letterari di questa esta- te. Alle otto, in compagnia dei nostri corrispondenti dal resto della Svizzera e sparpagliati in giro per il mondo, partiremo per tissimo dell’Attualità un viaggio tra le tradizioni, gli usi e i costumi del Natale e del passaggio all’anno nuovo. Sul mezzogiorno, alle 12.45, assieme culturale ad alcune personalità del nostro territorio scopriremo i cinque scrittori al centro di Colpo di scena: Fabio Calvi con il suo lavo- ro drammaturgico, La mia anima di giorno, darà voce alle parole di Vittore Frigerio, Orlando Spreng, Pio Ortelli, Ugo Frey e Moira Bubola Rinaldo Spadino. Anche Finestra aperta della sera ha in serbo alcuni regali, uno di questi è la serie I nostri inverni: Storie di neve e di vacanze dagli archivi radio. Lo sappiamo gli archivi radiofonici RSI sono una miniera di storie, racconti, interviste, una macchina del tempo per riascoltare voci del passato: come si viveva l'inverno negli anni ’60? Quando arrivò nella Svizzera italiana il boom degli sport invernali? Quale era il modo tradizionale di vivere il Natale e le feste nella nostra regione negli anni ’80? Sono alcuni dei temi che potrete sentire ogni giorno, alle 17.40, grazie ad un montaggio di voci, interviste e suoni a cura di Mattia Pelli. In tutto questo non poteva mancare la musica, uno degli ingre- dienti fondamentali delle Feste; ecco che per ricordare la grande e sempre attuale figura di Giorgio Gaber, a quindici anni dalla scomparsa, vi offriremo, alle 17.50, alcune sue massime, rifles- sioni, aforismi folgoranti per la loro lucidità, e, il 30 dicembre e il primo gennaio, alle 17.35, Il Grigio, capolavoro del teatro canzone. 13 ONAIR 12
LA 1 / Storie domenica 30 dicembre alle ore 20.40 rsi.ch/storie Mario Botta: Oltre lo spazio per arrivare all’infinito Rachele Bianchi Porro Coincidenze o forse no. Esistono periodi, nella vita delle perso- ne, che sembrano spingere in un’unica direzione, come se l’esistenza intera cospirasse per farci arrivare ad un punto pre- ciso, a una riflessione, a un appuntamento. È curioso, allora, che dopo un anno di riprese, interviste, tempo messo a disposi- Un’immagine del documentario Mario Botta: oltre lo spazio. © RSI zione delle telecamere per la realizzazione di un documentario dedicato al suo rapporto con il sacro, all’architetto Mario Botta sia stato conferito il prestigioso Premio Ratzinger, destinato dall’omonima Fondazione Vaticana a “quegli studiosi che si sono particolarmente distinti nell’attività di ricerca scientifica di carattere teologico”. Che il lavoro dell’architetto sia frutto di un’estrema ricerca, di una riflessione minuziosa fatta di calcoli, dedizione ed esteti- Dopo essere stato presentato a Locarno e nei cinema della ca è fuor di dubbio. E nell’opera dell’architetto ticinese tutto Svizzera italiana, il film sarà ora al centro di una puntata questo sforzo è sempre proteso verso l’Alto, in una precisione speciale di Storie, domenica 30 dicembre, condotta per l’occasio- che sfocia in apertura ed elevazione soprattutto interiori, nella ne proprio da Mendrisio. Sarà infatti lo stesso Mario Botta creazione di spazi di raccoglimento dalla geometria rigorosa. ad accogliere nel salotto di casa sua la troupe del programma, Il documentario Mario Botta: oltre lo spazio, di Loretta Dalpozzo per un incontro ancora più intimo che andrà ad introdurre e Michèle Volonté, è il racconto dettagliato di un modo di e commentare la visione del documentario. Un modo per vivere prima ancora che di lavorare, di mesi e mesi passati fian- conoscere più da vicino l’uomo dietro la matita. E per chiudere co a fianco di una delle più grandi personalità dell’architettura l’anno, tra aneddoti e riflessioni che ci spingono verso l’Alto, contemporanea. davvero in bellezza. 15 ONAIR 14
Mature arance vedemmo oggi cadere e il mirto in fiore, La lucertola scivolare lungo il muro, il sole in pieno ardore. Sopra la testa presso un putrido pergolato una farfalla – Qui non separa gioventù e vecchiezza una netta falla. La vizza foglia ancor non s’è staccata e già una gemma nuova è nata – Un’amabile confusione, aleggia delle Ore la sfilata. Dimmi, ma che sogna il tuo sguardo? D’un bianco inverno sei ansiosa? Donna mia cara, ma sei più ricca di una primavera luminosa! Eppur ami i lunghi soli e dei colori la forza e l’ardore! E ti manca il tuo paese, dov’essi da tempo hanno perso vigore? Ascolta! Fra brezze tepide di paradiso s’ode di Natale lo scampanio! Dimmi, ma che sogna il tuo sguardo? Di bianchi fiocchi il turbinio? Conrad Ferdinand Meyer, Natale ad Ajaccio 17 16
Rete Due / Alice da gennaio ogni sabato alle ore 14.30 rsi.ch/alice Idee, storie, personaggi: arriva Alice Mariarosa Mancuso “A che serve un libro senza figure né dialoghi?” Se lo chiede Alice, nel Paese delle Meraviglie inventato da Lewis Carroll. I libri di Alice - la nuova trasmissione in onda a partire da gen- naio su Rete Due - avranno i dialoghi (quasi sempre) e a volte anche le figure. I libri di Alice racconteranno storie e suggeriranno idee, alter- nando romanzi e saggi. Andremo a curiosare tra le novità in libreria, sempre più numerose: una guida - qualcuno che li abbia letti prima di noi - serve a scegliere il libro giusto per ogni lettore. Andremo a tirar giù dagli scaffali i classici che abbiamo letto in passato e magari dimenticati - come diceva Italo Calvino, sono libri che non hanno mai finito di dire quel che hanno da dire. Uno spazio sarà dedicato alle vite, spesso interessanti come romanzi, scegliendo tra le biografie o le autobiografie. Un altro spazio sarà dedicato alle parole che usiamo: le nuove, le antipatiche, quelle da riscoprire. Ci sarà spazio anche per qualche libro-oggetto: la ricca collezione di saggi che esplora- La prima pagina di Alice nel paese delle meraviglie manoscritto no gli oggetti della nostra vita quotidiana, dai colori ai cibi. e illustrato da Lewis Carroll nel 1863. Le rubriche si alterneranno, con qualche punto fermo. L’ampia intervista che aprirà la trasmissione, scelta tra i titoli di cui si parla. Lo spazio Rossocrociati, dedicato alle novità svizzere. La conversazione finale con l’ospite, dedicata a un personaggio della letteratura. 19 ONAIR 18
Rete Due / Prima Fila Con il mese di gennaio torna la rassegna OSI in Auditorio giovedì 10, 17, 24, 31 gennaio 2019 alle ore 20.30 che riporta l’Orchestra della Svizzera italiana in concerto rsi.ch/retedue all’Auditorio Stelio Molo della RSI per quattro appuntamenti rsi.ch/streaming originali e creativi, tutti proposti il giovedì alle 20.30 e diffusi in diretta radiofonica su Rete Due e in videostreaming. Versatilità e grandi Le prime tre serate OSI al LAC, che si svolgono nell’ambito dei Concerti RSI, ripropongono la singolare formula del Play&Conduct, già sperimentata con successo nelle precedenti artisti per i concerti stagioni concertistiche: un grande artista si mette in gioco nella duplice e anche triplice veste di solista, direttore d’orche- stra e compositore. OSI in Auditorio Il 10 gennaio è Yuri Bashmet, autentica leggenda della viola, a presentarsi sia come direttore-solista in due seducenti composizioni di Max Bruch - la Romanza e il piccolo Concerto Alissa Nembrini per clarinetto, viola e orchestra (solista anche il primo clari- netto dell’OSI Paolo Beltramini) - sia dirigendo l’Orchestra nell’estremo capolavoro di Richard Strauss per 23 archi Metamorphosen e nella spumeggiante Sinfonia Classica di Prokof’ev. Il 17 gennaio protagonista è il clarinettista tedesco Jörg Informazioni Widmann nel triplice ruolo di compositore, direttore e solista. osi.swiss Verranno eseguite la sua ouverture Con brio, il suo sestetto 180 beats per minute con sei prime parti dell’OSI - Robert Kowalski e Hans Liviabella (violini); Ivan Vukčević (viola); Johann Sebastian Paetsch, Taisuke Yamashita e Felix Vogelsang (violoncelli) - il difficile Concerto per clarinetto n. 1 di Carl Maria von Weber e la giovanile Prima Sinfonia di Felix Mendelssohn. Il 24 gennaio è Sergej Krylov che come direttore e solista al vio- lino propone opere di vari periodi storici: dalle rarefatte atmosfere di Fratres di Arvo Pärt, all’appassionato romantici- smo maturo della Serenata per archi di Antonín Dvořák, fino al più classico fra i concerti romantici, quello in mi minore di Mendelssohn. Il programma sarà riproposto il 25 gennaio al Teatro Civico di La Spezia. Gli appuntamenti della rassegna si concludono il 31 gennaio con Markus Poschner e l’OSI ad accompagnare nel Concerto in do maggiore KV 503 di Mozart uno dei più duttili pianisti italiani, Andrea Bacchetti. Il programma - replicato il 4 e 5 febbraio alla Sala Verdi del Conservatorio di Milano e al Teatro Grande di Brescia - offrirà anche due intense pagine di Beetho- ven: l’ouverture Coriolano e la Prima sinfonia. Jörg Widmann © Marco Borggrave 21 ONAIR 20
Intervista a cura Domenica 27 gennaio alle ore 17.30 di Claudio Ricordi Auditorio Stelio Molo RSI, Lugano Besso Brundibár Giorno della Memoria 2019 (vedi agenda) Paul Aron Sandfort Una tromba nel silenzio Davanti a certi accadimenti, a certi In una mattinata illuminata dal drammi di vasta portata che la Storia ci pallido sole nordico Paul Sandfort propone, non possiamo che restare atto- mi accoglie sulla porta della sua niti e avviluppati nel nostro impotente felice e accogliente villetta in dolore. Ma se addirittura abbiamo l’oc- un tranquillo quartiere della capitale casione di entrare in contatto con uno danese. E, poco più tardi, un buon dei protagonisti di tali eventi, l’emo- caffè segna l’inizio del nostro lungo Il musicologo e compositore danese Paul Aron Sandfort nel 1943 fu arrestato dai nazisti zione ci coinvolge al massimo livello incontro, facilitato dal suo buon con i suoi genitori mentre tentavano di fuggire dalla Danimarca. Deportati nel ghetto e nasce la voglia di condividere il mo- italiano ben scandito. di Theresienstadt, il tredicenne Paul è stato separato dai suoi genitori. Grazie alle sue mento vissuto. Questo mi è accaduto a conoscenze musicali, diventò uno dei piccoli membri dell’orchestra, il trombettista, nelle Copenaghen una quindicina di anni fa, Sono nato ad Amburgo nel 1930, e già rappresentazioni dell’opera per bambini Brundibár di Hans Krása che venne rappre- sentata anche davanti ai membri della Croce Rossa per far vedere che i prigionieri non allorquando andai a trovare Paul Aron a 5 anni dovetti scappare a Copenaghen solo non venivano uccisi ma era loro anche concessa l’espressione “artistica”. Sandfort, sopravvissuto al campo di con mia madre e il patrigno, e lì frequentai Quando gli uomini della Croce Rossa se ne andarono senza essersi accorti di niente, concentramento di Theresienstadt, an- la scuola agli inizi del 1943. Con un cer- i bambini di Brundibár vennero caricati sui treni e portati a morire nelle camere a gas di ticamera dello sterminio nazista. Il gio- to ritardo rispetto ad altri Paesi occupati Auschwitz. Grazie ai negoziati della Croce Rossa con i nazisti per la liberazione degli ebrei danesi, Paul e sua madre furono liberati. Paul è stato così uno dei pochissimi vanissimo Paul era la tromba di una del- dai nazisti, in Danimarca la persecuzione sopravvissuti al campo di concentramento di Terezin. Completò i suoi studi in musicolo- le orchestre del ghetto modello, quella cominciò tardi; e forse questo ci salvò la gia e ha collaborato all’Opera di Roma, insegnando sia in Danimarca che a Roma. incaricata dell’esecuzione di Brundibár. vita, perché i tedeschi ci avevano schedati, Nel 1999 a Copenaghen, Paul Aron Sanford è stato premiato con l’Ordine al merito e all’inizio volevano solo sorvegliarci per della Repubblica Federale di Germania. dimostrare al mondo che gli ebrei in Dani- marca erano tutti vivi. 23 DUETTO 22
Vivi ma poi deportati, e ad un certo duti potevano mettere almeno 35 persone Coco Schumann! E quando fu la prima volta punto catturarono anche te! e una sera mi trovai da solo: tutti i miei di Brundibár? compagni erano stati deportati verso Au- Come no! me lo ricordo bene, e vicino Proprio così: nell’ottobre del ’43 ero schwitz, eravamo in 43, ho guardato i letti a me c’era un trombettista olandese molto Quando arrivarono gli spartiti, pro- nascosto da amici, che in seguito mi man- vuoti. bravo che si chiamava Hockes e nei Ghet- prio perché per i nazisti doveva essere an- darono in un piccolo porto per fuggire to Swingers suonava il contrabbasso e sua che un momento di propaganda: ma per nella vicina Svezia: ma lì fui catturato dai E per tua ulteriore buona sorte moglie suonava il clarinetto. noi fu molto importante, fu eseguita per tedeschi nel soffitto della chiesa del villag- ad un certo punto è arrivata un anno intero una volta alla settimana. gio assieme ad altri ottanta ebrei, in seguito la musica. Per entrare nell’orchestra immagino Ci piaceva Brundibár per quello che rac- alla denuncia di una ragazza che ci vendet- dovesti superare una prova. contava, un’opera per bambini scritta da te per 20 corone! Fui così rinchiuso in un Sì, è vero, e la musica aiutò molti a Adolf Hoffmeister e messa in musica da campo di smistamento, dove ritrovai mia sopravvivere. Così fui molto felice quan- Non fu un inizio incoraggiante: alla Hans Krása, che narra di una liberazione: madre e il patrigno, e tutti insieme comin- do entrai in una delle orchestre di Terezin seconda prova entrai nella sala e non vidi i bambini si mettono insieme per combat- ciammo il viaggio verso Theresienstadt, perché sapevo suonare la tromba: l’avevo nessuno, erano svaniti, come i bambini del- tere il dittatore, cioè Brundibár! E alla fine dove trovammo altri 480 ebrei danesi. studiata per entrare in una banda giova- la mia camerata. C’erano solo tre o quattro tutti cantano un inno alla libertà, un inno nile dei giardini del Tivoli, a Copenaghen orchestrali danesi che mi dissero che gli di gioia perché hanno abbattuto il tiranno: Circa l’1% degli abitanti del campo. ed ora potevo suonare per gli “ospiti” di altri erano andati col “trasporto” ad Au- immagina a chi tutti pensavamo. questo ghetto modello, che i tedeschi schwitz. Così si formò un’altra orchestra, Certo, eravamo in 55’000 in una città spacciavano come un luogo di cura, come con altri musicisti, e non sapevi se il giorno E la musica vi piacque? che prima della guerra aveva 5’000 abitan- le terme! Ecco perché venivano portati an- dopo li ritrovavi tutti. Era di difficile esecuzione? ti, puoi immaginare in quali condizioni che molti ebrei della classe media: pittori, vivevamo. Avevo 13 anni, ne dimostravo letterati, scienziati, intellettuali e musicisti L’essere musicista ti aiutò anche Ci sono melodie molto piacevoli di meno, ma dovetti andare a lavorare nei e compositori. concretamente? dall’origine tipicamente cecoslovacca: non campi per avere una fetta di pane in più difficili, tanto che nella baracca dove abi- ogni tre giorni! Fu la fame per i primi nove All’inizio a Terezin non c’era molta Certo, essere musicista mi rese un pri- tavo tutti i bambini e le bambine le canta- mesi, poi cominciarono ad arrivare pacchi musica, poi i tedeschi pensarono vilegiato, e tra l’altro non dovevo più lavo- vano, e io li accompagnavo con la tromba, alimentari dalla Croce Rossa danese, e la alla città come uno strumento rare, almeno non più nei campi, magari sot- come facevo nell’orchestra, faceva sognare nostra situazione migliorò, almeno per ga- di propaganda, e nel progetto non to la neve! Con l’orchestra avevamo molti tutti un mondo migliore rispetto alla vita rantirci la sopravvivenza. potevano mancare gruppi musicali: impegni, facevamo molte opere, di Mozart, nel campo. Eseguimmo Brundibár anche in allora fosti tu a chiedere di entrare Lehàr, Smetana, Cavalleria Leggera di Suppé occasione della ben nota visita della Croce Com’era organizzata la giornata? nell’orchestra o ti fu proposto? e il Requiem di Verdi, dove le trombe aveva- Rossa a Terezin, ne furono molto impres- no una parte importante: per tre volte il Re- sionati. Ci alzavamo la mattina presto da un Certamente ai primi tempi la musica quiem fu eseguito, ed ogni volta il coman- letto pieno di pulci e pidocchi, poi faceva- era clandestina, ma quando partì il proget- dante del campo mandò tutto il coro ad A Terezin c’era anche Hans Krása: mo la coda per avere acqua calda nera che to di Terezin come ghetto modello i nazisti Auschwitz il giorno dopo! Ho suonato nel veniva alle prove di Brundibár? chiamavano caffè! Poi tutti al lavoro nei fecero sapere a tutti che cercavano musici- Requiem una sola volta, ero malato, e per campi fino alle 12: ancora in coda per avere sti per formare orchestre e addirittura jazz- questo mi fu concesso un quarto di litro Sì, me lo ricordo come un anziano e il pranzo, tre patate o una zuppa di rape, band: in poco tempo nacquero tre orche- di latte scremato una volta alla settimana taciturno signore, un po’ distante da noi e ancora nei campi fino alle sette di sera, stre, addirittura due gruppi jazz e i famosi per quattro settimane. L’orchestra suonava che eravamo quasi tutti giovani. E poi io ancora zuppa e ogni tre giorni tre fette di Ghetto Swingers, coi quali ebbi il piacere di con gli strumenti sequestrati ai nuovi arri- ero un piccolo ragazzo: mi mettevo lì con pane. E infine dopo cena a letto in camerate suonare qualche volta. vati, e gli spartiti cominciarono ad arrivare la tromba, leggevo lo spartito e mi mettevo separate: ragazzi, ragazze, uomini, donne, quando vollero far conoscere Terezin come a suonare, non pensavo ad altro. in una stanza come questa dove siamo se- I Ghetto Swingers con “la città che Hitler regalò agli ebrei”! 25 DUETTO 24
Le prove di Brundibár cominciaro- no in una soffitta, in seguito vi di Hitler, così mandò al “trasporto” molti membri dell’orchestra, tra i quali il trom- 12. Do 2.12 Ve 7.12 2018 sistemarono in una sala più bella bettista olandese: ecco perché fui chiamato per fare le riprese di un documenta- ore 16.30 ore 17.30 in orchestra, per sostituirlo. Mercato Coperto, Mendrisio LUX Art House, Massagno 1. rio di propaganda: ti ricordi che atmosfera c’era? Concerto di Gala 2018 La prima della Scala, Attila Da quanto mi hai detto l’unica Civica Filarmonica di Posti limitati su prenotazione 2019 preoccupazione dei nazisti era man- Mendrisio Le prime rappresentazioni avvennero tenere in attività almeno un’orche- a eventi@rsi.ch Direttore Carlo Balmelli al pianoforte e con l’armonium, e io canta- stra e un coro per le attività di propa- In differita su Rete Due vo con gli altri ragazzi quelle belle melodie che ti facevano quasi dimenticare la mise- ria in cui si viveva: si cantava di bambini che ganda e per le visite della Croce Rossa: ma alla fine, nei primi mesi del 1945 quanti rimasero nel campo, Martedì 11.12 alle ore 20.30 rsi.ch/retedue Sa 8.12 Do 2.12 ore 21.10 Lu 3.12 hanno i dolci, il pane, la pasta, e pasticcini e quanti per i concerti? Teatro Sociale, Bellinzona e zucchero, per non parlare dei gelati e il La mia banda suona il Folk latte, il latte! Oggi non pensiamo che nei Dei 55’000 di Terezin ne rimasero ore 20.30 Auditorio RSI, Lugano Besso ore 20.30 Prenotazioni a eventi@rsi.ch nostri Paesi si possa avere fame, appetito 12’000 e pochi musicisti e coristi. Verso il Teatro del Gatto, Ascona sì, ma non la fame: andavamo a suonare o 10 aprile del ’45 ci fu un’altra visita di una 900presente In diretta su RSI LA 1 Paul Claudel - Arthur Tra Jazz e nuove musiche rsi.ch/lamiabandasuonailfolk cantare per gli anziani del campo, che ci da- commissione della Croce Rossa: ma i bam- Quincy Jones presents Honegger vano delle briciole di pane. bini di Brundibár non c’erano più, e a quelli Tète d’or Alfredo Rodriguez Trio Il direttore di Brundibár era Raphael Schächter? Lo stesso del Requiem che restavano fecero mettere in scena alla svelta un’altra favola dal titolo Glühwürm- chen, ovvero Lucciole. Noi sapevamo che Radiodramma per attori e orchestra Musica di scena Alfredo Rodriguez piano e voce Munir Hossn basso, chitarra Do 9.12 ore 16.30 di Arthur Honegger Michael Oliver, batteria di Verdi. anche quella era tutta una commedia, e Elaborazione per orchestra da e percussioni Palazzo dei Congressi, Lugano ci stupivamo che quelli della Croce Rossa camera di Pierre Boulez (1959) Concerto di Gala 2018 Una collaborazione Proprio lui, era anche simpatico, ave- non se ne accorgessero, e venivano accolti Adattamento del testo a cura Rete Due - Jazz Cat Club Civica Filarmonica di Lugano va la giusta pazienza con noi. Con lui ab- con un “benvenuti a Terezin, in questo pa- di Antonio Zanoletti Direttore Franco Cesarini Con l’Ensemble 900 In diretta su Rete Due biamo fatto altre cose, ricordo i Racconti di radiso sulla terra”: ma noi eravamo costret- rsi.ch/retedue In differita su Rete Due Direzione Arturo Tamayo Hoffmann con grande piacere, con quelle ti a mentire, a dire che eravamo contenti e Martedì 18.12 ore 20.30 e gli attori del Settore Prosa arie così melodiose. Sembrava strano ma avevamo da mangiare. Così posso dire che rsi.ch/retedue della RSI c’era molta musica a Terezin, c’erano mol- quel giorno ho mangiato! Carne, patate, Fino a 18 anni e studenti Gio 6.12 ti musicisti e compositori: oltre a Krása anche Pavel Haas, Gideon Klein, e Viktor Ullmann che scrisse un’opera: Der Kaiser piselli, ci dicevamo: godiamoci questo mo- mento, così come godiamo del piacere di suonare e cantare. Perché la musica ci pote- entrata libera Prevendita: eventi@conserva- torio.ch, +41 (0)91 960 23 62 ore 20.30 Sala Teatro LAC, Lugano Lu 10.12 ore 19.30 von Atlantis, e anche lì feci la mia parte!.. va portare fuori dalle mura del ghetto, per- In diretta su Rete Due OSI al LAC - Concerti RSI Cinema Rialto, Locarno Oggi sono un po’ impressionato se penso ché tu non puoi imprigionare la musica, e e in videostreaming Direttore Markus Poschner rsi.ch/retedue Anteprima film coprodotto Viktoria Mullova violino che ero un piccolo ragazzo con la tromba, nel momento in cui stai suonando dimen- dalla RSI rsi.ch/streaming Šostakovič Concerto per vio- che è uno strumento “pericoloso”: se fai tichi tutto. lino e orchestra n. 1 in la minore La fin da la val l’è mia una stecca tutti lo sentono subito ed era- Cinque giorni dopo, il 15 di aprile, lasciai la fin dal mund Čajkovskij Sinfonia n. 6 in si no partiture anche difficili, e non solo dal Theresienstadt su uno dei 22 autobus bian- minore Patetica Prevendita: punto di vista musicale: il comandante del chi con la grande croce rossa sulle fiancate e arena.ch/it/locarno-rialto In diretta su Rete Due campo, l’obersturmbannführer Rahm, si sul tetto della spedizione di soccorso svede- rsi.ch/retedue accorse che l’opera di Ullmann era una sa- se, assieme ad altri 422 ebrei danesi soprav- Replica 7 dicembre ore 20.30 tira, con una parodia di un dittatore, cioè vissuti. Un’altra vita ci stava aspettando. Chiesa S. Francesco Locarno, Concerto di Gala FOSI AOSI 27 DUETTO 26
Da Do 23.12 Gio 10.1 Gio 24.1 Do 27.1 Gio 31.1 Sa 15.12 ore 18.00 Studio 2 RSI, Lugano Besso ore 20.30 Auditorio RSI, Lugano Besso ore 20.30 Auditorio RSI, Lugano Besso ore 17.30 Auditorio RSI, Lugano Besso ore 20.30 Auditorio RSI, Lugano Besso a PanettUno Panettonata con gli ascoltatori OSI in Auditorio - Concerti RSI Orchestra della Svizzera OSI in Auditorio - Concerti RSI Orchestra della Svizzera Giorno della Memoria 2019 Destinatario sconosciuto OSI in Auditorio Orchestra della Svizzera Ve 21.12 di Rete Uno in compagnia italiana italiana di K. Kressmann-Taylor italiana di Judith Emelyne Yuri Bashmet Play&Conduct Sergej Krylov Play&Conduct con Nicola Bortolotti Direttore Markus Poschner viola violino e Rosario Tedesco Andrea Bacchetti pianoforte Iscrizioni a eventi@rsi.ch fino ore 9.00-24.00 Paolo Beltramini clarinetto Arvo Pärt Ludwig van Beethoven a esaurimento dei posti Brundibár Piazza del Sole, Bellinzona Richard Strauss Metamorpho- Fratres per violino, archi Coriolano ouverture Opera per bambini sen studio per ventitre archi soli e percussione Wolfgang Amadeus Mozart di Hans Krása Lu 31.12 Ogni centesimo conta Max Bruch Romanza per viola Antonín Dvořák Serenata per Concerto per pianoforte Annuale iniziativa benefica Con il Coro Clairière e orchestra archi in mi maggiore e orchestra in do maggiore della Catena della Solidarietà e l’Ensemble strumentale Max Bruch Concerto per Felix Mendelssohn Concerto KV 503 quest’anno in favore dell’infan- della sezione Pre-College ore 18.30 clarinetto, viola e orchestra per violino e orchestra Ludwig van Beethoven zia vittima di trascuratezza, del Conservatorio della Sala Teatro LAC, Lugano in mi minore in mi minore Sinfonia n. 1 in do maggiore indigenza, violenza fisica e Svizzera italiana Sergej Prokof'ev Sinfonia n. 1 psicologica Concerto di San Silvestro In diretta su Rete Due diretti da Brunella Clerici In diretta su Rete Due in re maggiore Classica Direttore Charles Dutoit rsi.ch/retedue Regia di Claudio Laiso rsi.ch/retedue catena-della-solidarieta.ch/ Martha Argerich pianoforte In diretta su Rete Due raccolte-fondi/ogni-centesimo- Una coproduzione Maurice Ravel Ma mère l’oye, rsi.ch/retedue Da conta-2018 Rete Due - CSI - LuganoInSce- suite per orchestra na - Associazione Svizzera Franz Liszt Concerto per Gio 17.1 Maratona radiofonica Israele Gio 24.1 su Rete Uno pianoforte e orchestra n. 1 rsi.ch/reteuno in mi bemolle maggiore Prevendita: luganolac.ch Otto Nicolai Die lustigen o la sera stessa all’entrata a ore 20.30 Weiber von Windsor ouverture Sa 15.12 Auditorio RSI, Lugano Besso Johann Strauss figlio Sa 26.1 Me 30.1 Frühlingsstimmen valzer, OSI in Auditorio - Concerti RSI Tritsch-Tratsch polka, Orchestra della Svizzera ore 17.00 Unter Donner und Blitz polka italiana Centro La Torre, Losone ore 21.00 Jörg Widmann Play&Conduct ore 20.30 In differita su Rete Due Studio 2 RSI, Lugano Besso Inaugurazione Totem RSI clarinetto Jazz in Bess, Lugano alle ore 20.00 Losone Robert Kowalski, Hans Tra jazz e nuove musiche rsi.ch/retedue Swiss Diagonales Jazz 2019 Liviabella violino 2018-19 - 2. parte Ingresso libero su prenotazio- Ivan Vukčević viola con Shane Quartet, Yonathan Avishai Trio ne all’indirizzo eventi@rsi.ch Johann Sebastian Paetsch, MaxMantis, Woodoism Yonathan Avishai piano Taisuke Yamashita, Felix Dirette pomeridiane Yoni Zelnik contrabbasso Vogelsang violoncello e serali su Rete Due Donald Kontomanou batteria Jörg Widmann Con Brio rsi.ch/retedue Concerto di presentazione ouverture per orchestra del nuovo album ECM prodotto Jörg Widmann 180 beats per in collaborazione con Rete Due minute per sestetto d’archi Carl Maria von Weber In diretta su Rete Due Concerto per clarinetto rsi.ch/retedue e orchestra n. 1 in fa minore Felix Mendelssohn Sinfonia n. 1 in do minore In diretta su Rete Due rsi.ch/retedue 29 RENDEZ-VOUS 28
club Sabato 8 dicembre ore 16.00 Venerdì 1. e sabato 2 febbraio 2019 Ancora pochi posti per il viaggio a Mantova! Venerdì 1. febbraio trasferimento a Manto- va e visita al grandioso Palazzo Te, capola- voro assoluto del Rinascimento italiano, una Concerto per dimora immersa nel verde. Dopo la visita Grande Temporary Il colore raggiungeremo in bus il centro città per la trampoliere Kings nascosto sistemazione in hotel****. Pranzo libero e smarrito Arthur Cravan, a cura di Mark Turner & Ethan Iverson (ECM, 2018, in collaborazione delle cose di Silvio Soldini Beckmann pomeriggio dedicato alla visita guidata del centro storico. Cena libera e pernottamento con RSI Rete Due) Un pomeriggio straordinario, una visita e in hotel. Edgardo Franzosini, Adelphi con Valeria Golino, un racconto inedito tra suoni e colori Sabato 2 febbraio dopo colazione, ci diri- Adriano Giannini Paolo Keller geremo a piedi verso Palazzo della Ragione, Daniele Bernardi (I, CH, 2017) Concerto per Beckmann è uno spettacolo creato appositamente per la retrospettiva che dopo anni di accurati restauri a seguito Una collaborazione iniziata del terremoto del 2012 riapre le porte pro- Usava presentarsi così: Arthur Alessandro Marcionni dedicata al maestro tedesco presso il negli anni ’90 quella fra il sas- prio in occasione della mostra Come nella Cravan, poeta, pugile e nipote Museo d’arte Mendrisio e visitabile fino al sofonista Mark Turner e il piani- pittura, così nella poesia dedicata a Marc di Oscar Wilde. Ma chi era Scoperto dal pubblico per la 27 gennaio 2019. Mostra che vede Rete sta Ethan Iverson, non però Chagall. Al termine della visita lasceremo costui? L'ideatore di una stram- prima volta alla Mostra del Due mediapartner esclusivo. approfondita a causa di altri Mantova e ci dirigeremo verso la storica palata rivista della quale era cinema di Venezia, il nuovo Alle ore 17.00 Massimiliano Zampetti dà progetti prioritari dei due: Iver- Riseria Ferron a Isola della Scala, dove pran- editore e unico redattore? Chi film di Silvio Soldini ci racconta voce ad un monologo, scritto da Barbara son in seno al cult-trio dei Bad zeremo gustando i risotti preparati proprio era questo istrione attratto dell’incontro tra Teo, un pubbli- Paltenghi Malacrida, co-curatrice dell’espo- Plus, Turner invece con il suo al ristorante della riseria. Visiteremo nel dalla “meravigliosa vita del falli- citario quarantenne eterna- sizione, che racconta le straordinarie vicis- quartetto o in gruppi come il pomeriggio l’antica Pila Vecia del 1650 tut- to”? Cendrars ha equiparato mente adolescente che rifugge situdini del grande artista tedesco attraverso trio Fly. Ritrovatisi da qualche tora funzionante. Al termine, rientro in le sue lettere alle Illuminazioni ogni responsabilità, ed Emma, il ricordo dell’unico figlio di Beckmann: dai tempo insieme nel quartetto Ticino. di Rimbaud. Duchamp, che lo un’osteopata non vedente primi successi ai terribili anni della Grande del batterista Billy Hart, hanno stracciò a scacchi in una me- straordinariamente interpretata Guerra, dall’ascesa negli anni Venti al mar- Prezzo per persona in camera doppia riallacciato i contatti e deciso morabile partita, disse che se da Valeria Golino. Soldini ha chio di artista degenerato durante il Nazi- CHF 370.- per i soci e CHF 400.- per i non di lavorare anche come duo. avesse dovuto paragonarlo iniziato il suo viaggio nel mon- smo, dall’esilio ad Amsterdam alla morte soci Temporary Kings è il loro primo a una pedina, sarebbe stato do dei non vedenti con il negli Stati Uniti nel 1950. La quota comprende viaggio in bus / 1 not- album, pubblicato da ECM. certamente il cavallo. Grazie documentario Per altri occhi A sottolineare i momenti salienti della bio- te in hotel**** centrale con prima colazione L’esito è una musica che sta al alla passione di Edgardo Fran- e quest’esperienza, unita alla grafia è stato chiamato lo Zurich Ensemble a buffet / visite guidate come da programma / crocevia tra quel jazz astratto zosini per le personalità inso- sua sensibilità, gli permette composto da Fabio Di Casola al clarinetto, pranzo alla Riseria Ferron (1/2 acqua + ¼ propugnato da Lennie Tristano lite, con Grande trampoliere di cancellare il velo di commi- Alfredo Zamarra alla viola, e Benjamin vino inclusi). (storici i duetti del pianista italo- smarrito, antologia di testi di serazione che spesso viene Engeli al pianoforte. Supplementi (per persona) americano con il sassofonista questo grande irregolare della abbinato alla tematica camera singola CHF 45.- Warne Marsh) e una moderna Per i soci del Club Rete Due è prevista letteratura, queste domande dell’handicap, regalandoci una Iscrizioni scrivendo a clubretedue@rsi.ch idea di musica da camera, svin- una visita guidata alla mostra, accompagnati hanno ora una risposta soddi- commedia delicata e onesta oppure al numero T +41 91 803 56 60 colata dalla tradizione eurocolta. dalla stessa curatrice e autrice prima del sfacente. E, bisogna dirlo, sull’impossibilità, per ognuno Penalità in caso di annullamento A parte la ripresa di un brano concerto per una vera immersione nel mon- Cravan, il cui carattere ha desti- di noi, di vedere dove la vita ci dal 15 dicembre 75%, dal 2 gennaio 100% proprio di Marsh, le composi- do di colui che è considerato, con Picasso nato il suo nome alla leggenda, condurrà. zioni sono tutte originali. e Matisse uno dei grandi Maestri dell’arte è davvero un fuoco d'artificio: Il colore nascosto delle cose Si fa notare il titolo Lugano del del ’900. lo confermano gli esilaranti arti- sarà diffuso su LA 1 il brano che apre l'album: una Durata 45 min. ca. (ritrovo 10 minuti prima Alcuni posti per lo spettacolo di sabato coli in cui riferisce del suo in- 3 dicembre 2018 e sarà poi composizione-improvvisazione direttamente al Museo d’arte Mendrisio, 8 dicembre al Teatro Sociale di Bellinzona contro con André Gide o, anco- disponibile sul Play RSI per frutto probabilmente di uno Piazzetta dei Serviti 1). Prezzo ridotto per La mia banda suona il Folk a disposizione ra, quelli in cui si ostina a dimo- i 7 giorni successivi. spunto nato proprio durante entrata, visita guidata e concerto CHF 10.- dei primi soci del Club che scriveranno strare ai lettori della mancata la session nel giugno 2017 Iscrizioni scrivendo a clubretedue@rsi.ch a eventi@rsi.ch oppure che chiameranno morte di chi era, veramente, all'Auditorio RSI, dove l'album oppure al numero T +41 91 803 56 60 il numero T +41 91 803 56 60 suo zio acquisito: Oscar Wilde. è stato prodotto in collabora- Da non perdere. zione con Rete Due. 31 NOTA BENE 30
INTERNET Rivera-Taverne 97.3 92.8 Bregaglia 97.9 99.6 96.1 Frequenze di Rete Due Fm Malcantone 97.6 91.5 retedue.rsi.ch SATELLITE 18/19 Calanca 90.2 n.10 Val Poschiavo 94.5 100.9 Mendrisiotto 98.8 Bellinzonese 93.5 Leventina 90.0 93.6 96.0 Satellite Hotbird 3 Posizione 13° Est Frequenza 12.398 GHz DAB Mesolcina 90.9 91.8 92.6 Verzasca 92.3 92.7 Biasca e Riviera 90.0 97.9 93.5 Locarnese 97.8 93.5 92.9 Galleria Mappo-Morettina 93.5 Maggia-Onsernone 97.8 93.9 91.6 Blenio 90.0 Club Rete Due casella postale 6903 Lugano T +41 (0)91 803 56 60 Luganese 91.5 94.0 91.0 F +41 (0)91 803 90 85 Ccp Produttrice Rete Due Immagini: K12 69-235-4 Sandra Sain copertina stilearte.it 5 wikipedia.org E-mail Redazione Cult 6 artslife.com, linsmayer.ch clubretedue@rsi.ch Fosca Vezzoli 7 adhikara.com, flickr.com, e-periodica.ch 9 contropiano.org Internet Art Director RSI 12 nonciclopedia.wikia.com rsi.ch/rete-due Gianni Bardelli 22 folkedrab.dk © DIIS Progetto grafico Ackermann Dal Ben Fotolito Prestampa Taiana Stampa Fontana Print © RSI tutti i diritti riservati
Puoi anche leggere