Vetro: espressione dello spirito - L'arte meta-estetica di Misha Ignis

Pagina creata da Giacomo Villa
 
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Vetro: espressione dello spirito - L'arte meta-estetica di Misha Ignis
Vetro: espressione dello spirito
      L’arte meta-estetica di Misha Ignis
Vetro: espressione dello spirito - L'arte meta-estetica di Misha Ignis
Vetro: espressione dello spirito
      L’arte meta-estetica di Misha Ignis
Vetro: espressione dello spirito - L'arte meta-estetica di Misha Ignis
Prefazione
                                                           Avere avuto l’opportunità di trascorrere due giorni a Maastricht a stretto contatto con Misha Ignis,
Vetro: espressione dello spirito                           vedere le sue opere e poter discutere liberamente ed amichevolmente con lui, ci ha permesso di
L’arte meta-estetica di Misha Ignis                        scoprire un lato intimo e riservato di questo artista e di capire che a Misha Ignis non interessa la
                                                           figuratività, perché con il vetro tridimensionale intende mostrare l’anima dell’uomo più della realtà
                                                           visibile od in qualunque modo percettibile.
opere di
Misha Ignis                                                Ecco perché, per questa mostra, si è scelto il titolo “Vetro: espressione dello spirito”, con l’ulteriore
                                                           precisazione: “L’arte meta-estetica di Misha Ignis”, ove il prefisso “meta” assume un significato “al
mostra in collaborazione con                               di là, oltre”.
Notenstein Banca Privata SA, Lugano
                                                           Guardando le opere d’arte di Misha Ignis si può vedere che il filo conduttore della sua produzione è
catalogo a cura di                                         il dinamismo, il movimento della luce sui volumi del vetro che diventa un distillato di trasparenza
                                                           e colore.
AION Masterpieces SA, Lugano
                                                           Questo movimento è uno stimolo a percepire l’incessante ed inarrestabile cambiamento dell’essere
testi di
                                                           umano, forse la sua più grande risorsa, che gli permette di ritrovare sempre in sé la libertà dell’anima
Elena Biscotti                                             e del pensiero, due forze che non gli possono essere tolte.
Amedeo Morandotti
Maria E. Giorgi                                            L’espressione dell’anima che più affascina Misha Ignis è quella dell’Amore Universale, dove la
                                                           purezza irradia tutti indistintamente, senza condizioni, estraniandosi dal fine. E’ un flusso dove
progetto grafico e impaginazione                           vedere e sentire il gioire altrui ti rende felice.
netmilk.it
                                                           La libertà e la spiritualità costituiscono quindi il senso profondo che l’artista attribuisce al suo
stampato da                                                lavoro.
Lazzati Industria Grafica s.r.l., Casorate Sempione (VA)
                                                           Ed è proprio dall’anima, dalla “psyché” come definita da Socrate e da Platone, ovvero dal mondo
in copertina                                               interiore dell’uomo, che Misha Ignis, dopo aver purificato la mente da ogni pensiero del quotidiano,
The Mistery                                                inizia il suo percorso di elaborazione creativa che inevitabilmente lo metterà in contatto con l’anima
                                                           del mondo, dato che l’anima di ogni uomo non è altro che un frammento di questa.

                                          AIΩN             Il rapporto con la potenza invisibile della psiche costituisce il vero segreto dell’opera alchemica
                                                           perché nella psiche e nello spirito umano è insita una forza magica capace di trasmutare la materia.

                                       Masterpieces
Vetro: espressione dello spirito - L'arte meta-estetica di Misha Ignis
Ecco quindi che il vetro, risultato di un “procedimento alchemico” di tradizione plurisecolare è
indubbiamente il materiale che ben si addice per rappresentare quel principio intelligente che opera
incessantemente nell’inconscio dell’essere umano e che pulsa plasmando la psiche per renderla
sempre più raffinata, “sottile e trasparente”, fino a diventare pura luce, pura energia, per manifestarsi
in tutto il suo splendore.

Nel procedimento alchemico ogni trasformazione della materia e dell’energia che porta alla
produzione della cosiddetta “Grande Opera” è favorita dagli influssi intelligenti (“energheja”) del
cielo sulla terra, ovvero da una “illuminazione” dello Spirito dell’alchimista. Carl Gustav Jung
scrisse: “Gli sforzi incessanti che esige l’elaborazione della Grande Opera sembrano, in definitiva,
destinati a produrre la proiezione della coscienza in stato di veglia su un piano di stato transazionale
di risveglio, e quindi l’ascensione della materia fino alla Luce Ignea che ne costituisce il limite”.

Ecco quindi, nelle opere di questo artista, la luce, il suo bagliore, la sua luminosità, la sua capacità
di inondare il mondo di colori, di sfumature e di dettagli.

Ogni colore è uno strumento musicale che Misha Ignis suona senza spartito, un’autentica jam
session, lasciandosi guidare unicamente dalla voce della sua anima e dai suoi pensieri d’Amore
Universale inviati nell’universo che ritornano e si concretizzano, evidenziando come il prodotto
dell’incontro e della contaminazione sia spesso più ricco e prezioso della singola parte, pur bella,
presa individualmente.

Con la mostra intitolata “Vetro: espressione dello spirito”, AION Masterpieces vuole non solamente
dare spazio ad un artista, o ad un artigiano, come si definisce lo stesso Misha Ignis, di grande
spessore sia dal punto di vista professionale che personale, ma desidera esprimere l’essenza del
proprio modo di agire, ossia la totale trasparenza nei confronti dei propri interlocutori.                   Ringraziamenti
Le opere dell’artista sono qui di seguito corredate da interventi che presentano il vetro, la sua storia e
                                                                                                             Un particolare ringraziamento va alla Notenstein Banca Privata SA, succursale di Lugano, per aver
le sue molteplici lavorazioni ed applicazioni nei secoli, nonché la sua indiscussa bellezza; contributi
                                                                                                             accettato di esporre le opere e per aver ospitato il vernissage della mostra.
questi resi dalla dottoressa Biscotti e dal signor Morandotti su iniziativa e sotto la supervisione di
Claudio Metzger.

Lugano, aprile 2013
                                                                                       Federico U. Mion
                                                                                        Fabrizio P. Mion
                                                                                         Maria E. Giorgi
Vetro: espressione dello spirito - L'arte meta-estetica di Misha Ignis
Il vetro: una storia in trasparenza
                                                                                                                                          di Elena A. Biscotti

                                                                                                                                          Quando un uomo osserva un vetro
                                                                                                                                          può posare su di esso lo sguardo;
                                                                                                                                          oppure, se preferisce, attraversarlo
                                                                                                                                          e spiare così il cielo.

                                                                                                                                          George Herbert, The Elixir

Dedication
                                                                                                                                                  Materiale “divino” grazie al suo mistero                 magnesio, bario, piombo, zinco, allumina o
I dedicate this jubilee exhibition to my Mother Rada Belic Ignjatovic, who initiated me into the Mistery of this World and the            creativo e alla sua “umanizzazione” attraverso lo                anidride carbonica) e altri metalli (sostanze
Mistery of Stars.                                                                                                                         sviluppo della tecnica, il vetro ha silenziosamente              ossidanti e affinanti, decoloranti e coloranti),
She introduced me to unconditional love for all living beings and stimulated my creativity.                                               accompagnato l’evoluzione della storia umana.                    si trasforma in liquido ad altissima viscosità
My Mother was my first teacher of visual arts and music, mathematics and poetry.                                                          Infatti, nella trasparenza del vetro l’umanità vede              attraverso la fusione e, successivamente, ancora
It was my Mother who encouraged me to value my dreams as The Reality of my Devine Origin.
I am sincerely grateful,
                                                                                                                                          riflessa la propria immagine cristallizzando                     in solido grazie a un processo di raffreddamento.
Son Misha                                                                                                                                 la visibilità e l’invisibilità della sua essenza.                Ed è proprio il carattere materiale e immateriale
                                                                                                                                          Un’essenza caratterizzata dall’incontro di due                   del vetro che, parafrasando Herbert, permette di
Dedico questa mostra-anniversario a mia madre Rada Belic Ignjatovic, che mi ha introdotto al Mistero del Mondo e al Mistero               elementi fondamentali: l’anima (invisibile) e il                 “posare su di esso lo sguardo” o “attraversarlo”
delle Stelle. Lei mi ha fatto conoscere l’amore incondizionato per tutti gli esseri viventi e ha stimolato la mia creatività. Mia madre   corpo (visibile). Da sempre l’essere umano ha                    azionando sia i sensi sia il pensiero e, dunque,
è stata la mia prima insegnante di arti visive, di musica, di matematica e di poesia. È stata mia madre che mi ha incoraggiato a          cercato di “rendere visibile l’invisibile”, di andare
considerare i miei sogni come la Realtà della mia Origine Divina.                                                                                                                                              al vetro non va nascosta l’anima. Perché per vedere
                                                                                                                                          oltre lo sguardo per carpire i misteri profondi
Con sincera gratitudine,                                                                                                                                                                                       il vetro non bastano gli occhi. Perché vedere è più
Suo figlio Misha                                                                                                                          alla base delle leggi della creazione. Il vetro
                                                                                                                                                                                                               che solo vedere. Vedere è anche sentire, guardare
                                                                                                                                          stesso è un enigma che ha stregato e affascinato                     è già ascoltare, vedere è pensare. In questo senso il
It is an honor and privilege to have my works exhibited by AION Masterpieces SA.                                                          l’uomo: è una sostanza alchemica che assurge                         vetro implica il pensare, perché è come se dentro
I wish to express my sincere appreciation to Mr. Federico U. Mion and Ms. Maria E. Giorgi for their professionalism and                   in sé potenzialità metamorfiche infinite. Esso                       di esso ce ne fosse un altro, di vetro, a cui si giunge
dedication.                                                                                                                               è composto da un elemento naturale solido                            solo e solamente attraverso un approccio cui siano
For the first time in my life I met such a highly spiritually elevated lawyer as Mr. Fabrizio P. Mion.                                    amorfo, vale a dire la silice (biossido di silice)                   coinvolti i sensi. 1
M.I.
                                                                                                                                          presente nella sabbia e nei cristalli di quarzo o
                                                                                                                                          flint, che, con l’aggiunta di fondenti (carbonato                      Pensare, guardare, ascoltare, sentire, vedere
È un onore e un privilegio che le mie opere siano esposte da AION Masterpieces SA.
Desidero esprimere il mio sincero apprezzamento per il contributo attento e professionale del signor Federico U. Mion e della             di sodio o di potassio), stabilizzanti (calcio,                  grazie al vetro è illuminante per comprendere
signora Maria E. Giorgi. Per la prima volta nella mia vita ho incontrato un avvocato con un’elevata spiritualità nella persona del
signor Fabrizio P. Mion.
M.I.                                                                                                                                                               1
                                                                                                                                                                       FINAZZER FLORY, MASSIMILIANO – MARINELLI, GIOVANNI (a cura di), Non solo vetro, Milano, 2004, p. 7.
Vetro: espressione dello spirito - L'arte meta-estetica di Misha Ignis
“la trasparenza” della nostra storia giacché, come              piccolo litorale, non più largo di cinquecento passi,   contribuì alla fioritura di metodi di lavorazione      della ceramica. Si tratta di una primitiva
una lente, esso ne amplifica la bellezza, le idee e             molti secoli fa ebbe origine il vetro. Si narra che     innovativi e alla diffusione dei prodotti in vetro     forma di lavorazione basata sull’utilizzo di una
                                                                una nave di mercanti di soda sia lì approdata; i
le innovazioni. Se ci guardiamo intorno, anche                  mercanti, riversatisi sulla spiaggia, cominciarono
                                                                                                                        grazie alle attività commerciali che coprivano         verga metallica sulla quale veniva fissato uno
solo per un singolo istante, ci rendiamo conto                  a preparare le cibarie, ma non essendovi una            il bacino compreso fra il Mar Nero e l’estremo         stampo, ottenuto riempiendo un sacchetto
di quanto il vetro condizioni molti aspetti della               pietra adatta a sostenere il focolare, posero sotto i   Occidente, toccando le coste dell’Africa               di sabbia bagnata oppure ricoprendo
nostra vita, ma la sua presenza è diventata                     calderoni dei pani di soda (“nitrum”) che avevano       settentrionale. Anche l’Asia orientale non             d’argilla un’anima di legno, che poteva essere
un’assenza a furia dell’abitudine: è visibile e                 preso dal loro carico, ma quando li accesero dopo       rimase immune al fascino del vetro, arrivato           interamente ricoperto di fili di vetro o immerso
                                                                che essi si furono impastati con la sabbia, un rivo
invisibile al tempo stesso. È come un amico                     di nuovo, trasparente liquido cominciò a fluire:
                                                                                                                        in un periodo imprecisato fra il 1500 a. C. e          in un crogiuolo di vetro riscaldato. Quando i
fedele presente in tutti i momenti importanti e,                questa fu l’origine del vetro. 2
                                                                                                                        il 500 a. C., e le tecniche di lavorazione non         manufatti erano ancora caldi venivano decorati
spesso, non ce ne rendiamo conto. Allora viene                                                                          avevano nulla da invidiare all’Occidente. Si può       con l’apposizione di fili di vetro colorati e, con
spontaneo domandarsi: il mondo sarebbe lo                           Accanto al racconto di Plinio, esiste una           pertanto affermare che nel I sec. a. C. il mondo       l’ausilio di punte metalliche, assumevano un
stesso senza il vetro?                                      teoria basata su elementi scientifici per mezzo             fino ad allora esplorato (in cui non rientrava         andamento ondulatorio, a mosaico, a piume.
                                                            della quale alcuni studiosi sostengono che la               l’America, l’Australasia e l’Africa subsahariana)      Eventuali manici e piedi erano modellati a parte
Rendere l’invisibile nuovamente visibile scoperta fortuita del vetro potrebbe essere legata                             possedeva tutte le tecnologie necessarie alla          e applicati in un secondo momento e, infine,
                                                            alla metallurgia. Si è osservato, infatti, come             produzione del vetro, seppur privo del carattere       una volta raffreddatosi l’oggetto, si procedeva
La nascita del vetro è avvolta nel mistero e non in molteplici operazioni di fusione dei metalli                        che lo contraddistingue: la trasparenza. Di fatto      all’estrazione dell’anima con l’asportazione di
si hanno dati certi né sul dove né sul quando sia si formino delle scorie sotto forma di vetro                          l’aspetto del vetro antico era ben diverso da quello   eventuali residui materici.
apparso per la prima volta. Neanche sul come si colorato e, per avallare questa teoria, sono state                      odierno e nelle sue prime forme presentava una
hanno elementi assodati e si pensa che il vetro condotte accurate analisi archeometriche sui                            tipica colorazione verdastra derivante dalla                  A rivoluzionare il processo di lavorazione
sia frutto di una scoperta casuale, come attesta vetri antichi. I risultati hanno attestato l’origine                   presenza degli ossidi di ferro. Per ottenere un        del vetro è l’invenzione della soffiatura, probabilmente
il racconto di Plinio il Vecchio:                           metallica delle scorie composte dalle sostanze              vetro incolore era necessario aggiungere alle                                                                               Fig. 1

                                                            vitree rafforzando al tempo stesso l’idea della             sabbie l’ossido di manganese, mentre per dar vita
    Quella parte della Siria che si chiama Fenicia e che
                                                            comparsa accidentale del vetro dai residui                  a diverse colorazioni si utilizzavano l’antimonio
    confina con la Giudea include nel monte Carmelo                                                                     (vetro giallo), il cobalto (vetro blu) o il rame
    una palude che si chiama Candebia. Si crede che         metallurgici fusi. Grazie alla teoria scientifica e
                                                            alle ricerche archeologiche, la leggenda di Plinio          (vetro blu oppure rosso). Tutto ciò è confermato
    da là nasca il fiume Belo, che dopo aver percorso
    cinque miglia sfocia nel mare, nei pressi della         è, così, sfatata.                                           dai rinvenimenti archeologici dei primi oggetti
    colonia di Tolemaide. Il suo corso è lento, le sue              Il cammino del vetro sembra iniziare                in vetro che, a partire dal 1500 a. C., sono
    acque non sono buone da bere e tuttavia sono
                                                            nel III millennio a. C. in Medio Oriente, più               sempre più numerosi e forniscono informazioni
    usate nelle cerimonie sacre; il suo letto è limoso,                                                                 preziose anche sul processo di lavorazione del
    profondo e riversa nel mare le sue sabbie solo con      precisamente in Mesopotamia e in Egitto, per
                                                            poi approdare, tra il VII e il VI sec. a. C., lungo le      materiale stesso. Invero, è proprio al 1500 a. C.      introdotta verso la metà del I sec. a. C. in Siria o
    la bassa marea. Perciò queste brillano, finché non
    sono agitate dalle onde e ripulite così dalle impurità; coste del Mediterraneo orientale, che ben presto            che risale l’arcaica tecnica “su nucleo friabile”      in Iraq, ma, come testimoniano gli affreschi delle
    inoltre esse furono utilizzate solo nel momento in      divennero la culla della produzione vetraria.               o della “formatura su anima”, probabilmente            tombe di Beni Hasan, già nota agli Egiziani dal
    cui si pensò avessero proprietà aspre e astringenti,
                                                            Sotto l’egida del Dio Hiyon, la civiltà fenicia             diretta antenata del metodo di produzione              XV sec. a. C. (fig. 1). La soffiatura prevedeva l’uso
       tipiche dell’acqua salmastra. E proprio in un così

2
    PLIN, Hist. Nat., 36, 190-199.                                                                                                                                                                        Fig. 1: Lavorazione egiziana del vetro.
Vetro: espressione dello spirito - L'arte meta-estetica di Misha Ignis
di una cannuccia in ferro cava, della lunghezza                 una qualità innata del vetro: l’utilità mista alla              Siria, in Egitto e nell’Impero Orientale. E, a         teoria della visione fino ad allora vigente e fornì
         di circa un metro, con cui si prelevava dal                     bellezza (fig. 2-3). E non è un caso che siano                  partire dal V sec., è proprio la regione araba a       un decisivo contributo alla comprensione del
         forno una quantità sufficiente di pasta vetrosa.                stati proprio loro a scoprirlo. In tutto l’Impero               dominare l’arte vetraria e a porre le basi degli       funzionamento dell’occhio, anche se aveva
         Quest’ultima veniva soffiata finché non si                      Romano il vetro fu apprezzato grazie alle sue                   avanzamenti scientifici dell’Europa Medievale          un’opinione erronea della sua anatomia:
         formava una bolla che, in seguito, poteva essere                capacità di conservare ed esaltare le qualità                   grazie alla sua posizione strategica di crocevia       erano le forme ad entrare nell’occhio e ad
         lavorata a mano libera o con l’ausilio di stampi.               dionisiache della bevanda per eccellenza: il vino.              fra Oriente e Occidente. Anzitutto è da                essere ricostruite dal cervello e non l’occhio
         Se fino a questo momento il vetro era considerato               La trasparenza del vetro, così, fa la differenza in             ricordare come l’attività degli scienziati arabi fra   ad emanare raggi luminosi sugli oggetti.
         uno dei materiali più lussuosi e accessibile a                  Occidente e ciò comportò l’impiego del materiale                il IX e il XII sec. si basasse sulla formulazione      Nonostante l’avanzamento tecnologico e
         pochi eletti, con l’introduzione della soffiatura               in tutti gli ambiti di produzione: dall’incisione               di nuovi pensieri teorico-scientifici partendo         sperimentale, gli arabi non furono in grado di
         si avviò un lento processo di democratizzazione                 alla stampa, dalla pittura all’architettura, dalla              sia dalla riscoperta e dall’assimilazione delle        dare organicità alle loro ricerche e di avviare
         grazie all’abbassamento dei costi di produzione.                verrerie alla verroterie, dal design ai rivestimenti            innovazioni greco-romane sia dallo studio              una rivoluzione scientifica.
         Ma non solo. La soffiatura permise d’ottenere                   e, in epoche successive, dall’ottica alla scienza.              approfondito delle filosofie orientali (India                 Un passo importante nella fabbricazione
Fig. 2                                                                                                                          Fig. 3   e Cina) attraverso la verifica, l’indagine e la        del vetro, come abbiamo detto in precedenza
                                                                                                                                         sperimentazione. Diretta conseguenza di tale           mai del tutto arrestatasi, venne compiuto
                                                                                                                                         atteggiamento fu la realizzazione di un’adeguata       con l’inizio del XII sec. in Europa, specie in
                                                                                                                                         strumentazione per condurre gli esperimenti            Italia Settentrionale (Venezia, Altare, Firenze),
                                                                                                                                         che, guarda caso, presupponevano l’utilizzo del        in Germania, in Inghilterra e in Francia
                                                                                                                                         vetro (lenti, prismi, specchi, contenitori, etc.).     Settentrionale, dove le intuizioni e gli studi arabi
                                                                                                                                         Il vetro diventò, quindi, l’elemento chiave negli      posero le basi all’ampliamento dei confini della
                                                                                                                                         studi matematici e logici, nella formulazione          conoscenza e al ribaltamento delle concezioni
                                                                                                                                         delle teorie chimiche, nell’avanzamento della          sul mondo in voga fino ad allora. Ma tutto
                                                                                                                                         medicina e, soprattutto, nell’osservazione dei         questo non sarebbe stato possibile senza una
                                                                                                                                         fenomeni ottici. Importanti contributi nel campo       corretta predisposizione all’apprendimento
         un tipo di vetro più trasparente, più sottile e più             Con la caduta dell’Impero Romano (476 d.                        dello studio della luce e delle sue manifestazioni     basata sulla curiosità, sulla meraviglia, sullo
         versatile dando il via all’esplorazione di nuovi                C.) si verificò un declino nella produzione del                 si devono ad al-Kindi, che riordinò le                 stupore, sulla volontà di andare oltre i confini
         impieghi del materiale. Il culmine dell’utilizzo                vetro e una perdita delle capacità tecniche, ma                 osservazioni della scienza greca, ma, soprattutto,     mista agli importanti avanzamenti tecnologici
         della tecnica della soffiatura si ha con la civiltà             parte dell’eredità romana fu conservata. Nel                    ad Alhazer, artefice del trattato sulla visione.       e all’aumento della ricchezza. Prese, perciò,
         romana, dove il vetro divenne il materiale più                  Medioevo la produzione del vetro persistette nei                Lo studioso formulò le sue considerazioni              il via la “Rivoluzione del sapere” sia in campo
         impiegato rispetto ad altre epoche storiche.                    centri marginali del decaduto Impero Romano                     attraverso un lavoro empirico per mezzo del            scientifico che in campo artistico.
         Ciò è riconducibile alla profonda conoscenza                    - quali la Germania, la Francia Settentrionale                  quale arrivò a sostenere che i raggi luminosi                 Il XII sec. diede un importante impulso
         dei processi di lavorazione e all’importanza                    e l’Inghilterra fino ad arrivare in Scozia, in                  viaggiavano su linee rette ed erano in grado           allo sviluppo della matematica grazie alla volontà
         che il vetro iniziò ad assumere grazie alle sue                 Scandinavia, in Afghanistan, nel Sahara centrale                di attraversare alcuni materiali senza subire          dei filosofi e degli studiosi di sondare l’eredità
         caratteristiche. I Romani, infatti, compresero                  - anche se l’arte vetraria troverà nuova linfa in               alterazioni. Con i suoi studi Alhazer ribaltò la       perduta della geometria greca, importantissima

         Fig. 2: Balsamario a corpo globulare in vetro, I-II sec. d.C.
         Fig. 3: Vaso monoansato in vetro, III-IV sec. d.C.
Vetro: espressione dello spirito - L'arte meta-estetica di Misha Ignis
nelle teorizzazioni dei matematici islamici                               Perché possiamo conferire forme tali ai corpi             Fig. 4                                                                                      la creazione di un rapporto fra lo spazio, la luce
riprese, in seguito, dai matematici medievali.                            trasparenti, e disporli in un ordine tale rispetto                                                                                                    e la forma, di fornire riparo dalle intemperie e
                                                                          all’occhio e agli oggetti, che i raggi saranno rifratti
Secondo Einstein la geometria è alla base della                           e deviati in qualsiasi direzione ci piaccia; cosicché
                                                                                                                                                                                                                                dal calore e, infine, di produrre un equilibrio
rivoluzione scientifica proprio perché consentì                           possiamo vedere l’oggetto vicino, a portata di                                                                                                        luministico. Le vetrate e le finestre iniziarono,
d’effettuare grandi progressi nello studio della                          mano, o a distanza, sotto qualsiasi angolo ci                                                                                                         così, ad agire profondamente sulle dinamiche
luce e dello spazio, favoriti dalle ricerche in                           piaccia. 3                                                                                                                                            della visione del mondo e scardinarono i confini
campo ottico. In quest’atmosfera di fermento                                                                                                                                                                                    del fisico e del metafisico, del dentro e del fuori,
conoscitivo, gli strumenti di analisi e di                                  Bacone conosceva a fondo le leggi della                                                                                                             del vicino e del lontano, della concretezza e
misurazione divennero fondamentali e il vetro                        natura e i suoi studi diedero grande impulso alla                                                                                                          dell’astrazione.
consentì la realizzazione di apparecchiature                         realizzazione di nuove strumentazioni basate
all’avanguardia per l’osservazione dei fenomeni                      sull’utilizzo delle lenti: gli occhiali, introdotti                                                                                                               Anche le raffigurazioni artistiche furono
visivi, come vetri sferici (già noti ai Romani),                     per la prima volta in Italia settentrionale nel                                È indubbio il ruolo del cristianesimo                                       fortemente influenzate dalle innovazioni tecnico-
prismi di vetro, cristalli esagonali, specchi,                       1285, il microscopio, apparso nel XVII sec. nei                         nell’implementazione dell’impiego del                                              scientifiche e filosofiche basate sull’utilizzo del
lenti. Ne conseguì la nascita della metodologia                      Paesi Bassi ma continuamente perfezionato                               vetro nell’architettura gotica dove, grazie                                        vetro. Se fino alla metà del XIII sec. circa l’arte
della scienza moderna basata, da un lato, sul                        fino al XIX sec., il telescopio, probabilmente                          all’introduzione degli archi rampanti che                                          riproduceva simbolicamente il mondo, dove il
metodo sperimentale e, dall’altro, sul principio                     anch’esso comparso nei Paesi Bassi nel XVII                             scaricano le spinte al suolo, è stato possibile                                    significato e il significante generavano divari
di economia. Esempio in tal senso è l’opera                          sec., la macchina fotografica, antenata dei primi                       inserire ampie vetrate6 nelle pareti laterali                                      enormi, con l’avvio della rivoluzione scientifica
di Ruggero Bacone che, partendo dall’ottica,                         Daguerreotypes del 1839, fino ad arrivare al                            contribuendo, così, alla smaterializzazione                                        e del rinnovamento culturale, fortemente
propose una filosofia della casualità naturale e                     cinema, nato nel 1895 con i fratelli Lumière.                           formale e alla trascendenza luministica. Sin                                       radicato nella riscoperta dei classici greci e latini
indagò le modalità di propagazione della luce                        Ma questi sono solo alcuni esempi che attestano                         dall’XI sec. l’utilizzo delle vetrate nell’architettura                            e che prese il nome di Rinascimento, si verificò
per mezzo di strumenti ottici in vetro:                              come “guardare attraverso una lente sia stato il                        religiosa era ampiamente diffuso e furono i                                        un drastico cambiamento nelle creazioni
                                                                     primo passo tecnologico”4 fondamentale per la                           monaci benedettini, diretti emissari dell’eredità                                  artistiche. Grazie agli importanti studi condotti
    Se si osservano i caratteri di un libro o qualsiasi              trasformazione dei rapporti fra l’umanità e il                                                                                                             sull’ottica, si comprese come la visione umana
    altro oggetto minuto attraverso un piccolo
                                                                                                                                             romana, a contribuire alla diffusione del vetro,
                                                                     mondo naturale. Le innovazioni scientifiche in                          considerato un materiale atto alla glorificazione                                  fosse permeata dalla prospettiva, teorizzata da
    frammento di una sfera di vetro o di cristallo,
    ponendo la base piana contro di loro, essi                       campo ottico sembrano essere radicate anche nel                         di Dio (fig. 4). Tuttavia, le vetrate acquisirono                                  Leon Battista Alberti e da Filippo Brunelleschi,
    appariranno più chiari e più grandi […]. E, di                   pensiero cristiano dove la metafisica della luce                        il loro massimo splendore nel XII sec. a causa                                     per mezzo della quale l’occhio focalizza
    conseguenza, questo strumento è utile per gli                    assume un’importanza simbolica ed epifanica                             del miglioramento delle tecniche di produzione                                     l’attenzione sugli elementi in primo piano, che
    anziani e per coloro che hanno una vista debole.                 del divino. Come afferma Richards, “il vetro                                                                                                               risultano più grandi, riducendo drasticamente
    Essi, infatti, possono vedere i caratteri più piccoli
                                                                                                                                             verificatesi nel Nord Europa. Accanto all’impiego
                                                                     sembrava essere il materiale predestinato per                           cristiano delle vetrate, il vetro fu utilizzato, già                               le dimensioni di quelli posti in secondo piano.
    che vengono sufficientemente ingranditi […] le
    cose più grandi possono apparire estremamente                    unire i cieli e la terra, illuminando il contenitore                    in epoca romana, nell’edilizia come elemento                                       Come affermano Macfarlane e Gerry
    piccole e viceversa; anche gli oggetti più remoti                spaziale all’interno del quale l’uomo era al                            centrale. Ciò è dovuto alle sue capacità di favorire
    possono apparire a portata di mano e viceversa.                  contempo spettatore e attore”.5
                                                                                                                                                                                                                                                                Fig. 4: Vetrate gotiche, Sainte Chapelle, Parigi
                                                                                                                                             6
                                                                                                                                               Le vetrate venivano realizzate sulla base di un disegno su cartone o tavola in cui s’indicavano i colori dei vetri, tagliati secondo le indicazioni. Al fine
3
  MACFARLANE, ALAN – MARTIN, GERRY, Una storia invisibile. Come il vetro ha cambiato il mondo, Bari, 2003, pp. 44-45.                        di far emergere i dettagli del disegno, i singoli pezzi di vetro venivano poi dipinti con una tinta monocroma e ricotti per fermare i colori. Infine, i vetri
4
  FINAZZER FLORY, MASSIMILIANO – MARINELLI, GIOVANNI (a cura di), Non solo vetro, Milano, 2004, p. 29.                                       venivano inseriti all’interno di un’intelaiatura, fissata allo stipite della finestra, e uniti fra loro per mezzo di listelli di piombo. Le vetrate ebbero un ruolo
5
  RICHARDS, BRENT, Vetro. Materiali in architettura, Modena, 2006, p. 11.                                                                                                                                             di preminenza nell’architettura e iniziarono a sostituire sia gli affreschi sia i mosaici.
Vetro: espressione dello spirito - L'arte meta-estetica di Misha Ignis
Vi è una grande chiarezza, un profondo interesse                 d’illusioni (si veda l’utilizzo degli specchi e delle   Fig. 6                                                                         di Louis Comfort Tiffany), il Déco, e il Bauhaus,
             per i dettagli; l’uomo inizia a descrivere il suo                finestre nell’arte del periodo, fra cui ricordiamo                                                                                     progettarono manufatti che rispondevano ad
             mondo con una precisione analoga a quella di
             un’immagine riflessa in uno specchio; la quantità
                                                                              Parmigianino, Vermeer, Van Eyck, etc.) e, infine,                                                                                      esigenze funzionali miste a quelle estetiche
             di informazioni attendibili fornite dai dipinti                  l’importanza dell’individualità favorita dagli                                                                                         (fig. 6). Ma ci si spinge oltre. La trasparenza, la
             è enormemente aumentata; la loro principale                      effetti prodotti dallo specchio che plasmarono                                                                                         viscosità e la bellezza del vetro iniziarono ad
             funzione non è più quella di ricordare o indicare:               una nuova immagine del sé (fig. 5).                                                                                                    essere utilizzate come metodo d’espressione
             essi schiudono ormai magiche finestre su nuovi                          Come è stato fin’ora dimostrato, il vetro                                                                                       artistica (Sottsass, Picasso, Scarpa, etc.) dove le
             mondi. Osservare un dipinto equivale a guardare
             il mondo attraverso potenti lenti. 7
                                                                              ha una duplice funzione: stimolare il pensiero                                                                                         caratteristiche del vetro aspiravano, e aspirano
                                                                              e, allo stesso tempo, aumentare le comodità                                                                                            tutt’oggi, a “rendere visibile l’invisibile”. Sul
Fig. 5                                                                        dell’ambiente in cui viviamo. L’impiego “pratico”                                                                                      piano scientifico non si riuscì più a stare al
                                                                              del vetro subì una forte accelerata a partire dal                                                                                      passo con gli avanzamenti tecnologici del vetro:
                                                                              XVIII sec. con l’introduzione della tecnica di                                                                                         nanotecnologie, informatica, elettronica, ottica
                                                                              fusione del vetro basata sull’utilizzo del carbon                                                                                      etc.
                                                                              fossile anziché della legna (Inghilterra), per
                                                                              poi proseguire con l’avvento della rivoluzione                                                                                                Dopo questo breve excursus sulla
                                                                              industriale, dove artigianalità e tecnologia                                                                                           storia del vetro che ha cercato di rendere
                                                                              sono due facce della stessa medaglia. Diretta                                                                                          l’invisibile nuovamente visibile, ossia di mostrare
                                                                              conseguenza dell’industrializzazione fu la                                                                                             l’importanza, spesso dimenticata, di questo
                                                                              produzione di massa degli oggetti in vetro                                                                                             materiale all’interno dell’umanità, possiamo
                                                                              che, come per i Romani, univano la bellezza                                                                                            rispondere alla domanda iniziale: il mondo
                                                                                                                                               radicalmente grazie all’architettura in vetro
                                                                              all’utilità e tendevano all’economicità. Esempio                                                                                       sarebbe lo stesso senza il vetro? Probabilmente
                                                                                                                                               che, da una parte, tende alla “luminosità della
                                                                              lampante dell’incontro fra l’innovazione                                                                                               no giacché il vetro “è solo una causa forse
                                                                                                                                               costruzione” e, dall’altra, a “costruire con la luce”.
                                                                              tecnologica, l’utilità e la bellezza è il Crystal                                                                                      necessaria, ma lungi dall’essere sufficiente”8
                                                                                                                                               Accanto agli avanzamenti tecnologici del vetro
                                                                              Palace, costruito nel 1851 a Londra per ospitare                                                                                       delle scoperte e degli avanzamenti che si sono
                                                                                                                                               in ambito architettonico, anche la produzione
                                                                              la Great Exhibition. Si tratta della prima                                                                                             verificati all’interno della storia umana e,
                                                                                                                                               di oggetti d’uso quotidiano subì nuovi impulsi
                Il vetro contribuì alla nascita di un nuovo                   vera architettura in cui il vetro è l’elemento                                                                                         dunque, “dal vetro si ricavano tanti benefici
                                                                                                                                               con l’avvento dell’industrializzazione e alcuni
         sguardo sul mondo non più incentrato sulla                           costruttivo preponderante e che rappresenta il                                                                                         per i servizi dell’uomo, che par quasi una cosa
                                                                                                                                               movimenti artistici del XIX e XX sec., fra cui si
         mente, sul pensiero e sulla scrittura, quanto                        primo manifesto dei principi dell’architettura                                                                                         impossibile poter fare senza il suo uso”.9
                                                                                                                                               ricordano l’Art Nouveau (si vedano le creazioni
         sulla visione. E tutto questo fu possibile grazie                    moderna: leggerezza e spazi geometricamente
         a tre fattori principali: l’introduzione e l’utilizzo                chiari, modularità e assemblaggio, esplicita
         della prospettiva generata dagli studi della                         dialettica fra interno ed esterno. Con la
         scienza ottica e della geometria medievale,                          comparsa del Crystal Palace l’immagine
         l’influenza degli oggetti di vetro nella creazione                   delle città moderne è destinata a cambiare
                                                                                                                                                                                                                                      Fig. 6: Lampada Tiffany, Dragonfly lamp, fine XIX sec.
         7
           MACFARLANE, ALAN – MARTIN, GERRY, Una storia invisibile. Come il vetro ha cambiato il mondo, Bari, 2003, pp. 65-66.                                  8
                                                                                                                                                                    MACFARLANE, ALAN – MARTIN, GERRY, Una storia invisibile. Come il vetro ha cambiato il mondo, Bari, 2003, p. 224.
         Fig. 5: Parmigianino, Autoritratto, 1524 ca., Kunsthistorisches Museum, Vienna.                                                                                    9
                                                                                                                                                                              CLINANTI, PINO, Il fuoco, il vetro, il vino. Dal vetro antico alla bottiglia moderna, Montalcino, 1992, p. 21.
Vetro: espressione dello spirito - L'arte meta-estetica di Misha Ignis
Bibliografia                                                                                                               La bellezza del vetro
AMBROSETTI, NADIA, L’eredità arabo-islamica nelle scienze e nelle arti del calcolo nell’Europa medievale, Milano, 2008;    Breve lettura critica sulle opere in vetro
ARNHEIM, RUDOLF, Arte e percezione visiva, Milano, 1991;                                                                   di A. Morandotti
BAXANDALL, MICHAEL, Pittura ed esperienze sociali nell’Italia del Quattrocento, Torino, 1978;
BURCKARDT, JOHN, La civiltà del Rinascimento in Italia, Firenze, 1996;                                                     In una fase di vivace confronto tra una                  come luci, legni, ecc.
CLINANTI, PINO, Il fuoco, il vetro, il vino. Dal vetro antico alla bottiglia moderna, Montalcino, 1992;                    interpretazione estetica basata su convincimenti         Pensiamolo come la tridimensionalità della
DJEBBAR AHMED, Storia della scienza araba. Il patrimonio intellettuale dell’Islam, Milano, 2002;
FINAZZER FLORY, MASSIMILIANO – MARINELLI, GIOVANNI (a cura di), Non solo vetro, Milano, 2004;
                                                                                                                           filosofici spiritualistici e le posizioni via via        drifting e dripping painting, o delle lacerazioni,
GIUSTI, ENRICO – PETTI, RAFFAELLA (a cura di), Un ponte sul Mediterraneo. Nicola Pisano, la scienza araba e la             emergenti di realismo oggettuale, è molto                dei vuoti e pieni.
rinascita della matematica in Occidente, Firenze, 2002;                                                                    interessante applicare a risultati come questi qui       Ecco perché mi piace considerare questa
GOTTLIEB, CARLA, The Window in Art, New York, 1981;                                                                        presentati, il percorso sintetico che l’osservatore      un’opportunità per porre di fronte soggetto ed
HARRÉ, ROM, Great Scientific Experiments, London, 1983;                                                                    trae dall’ assunzione visiva.                            oggetto in questo contesto.
LINDBERG, DAVID C., The Beginnings of Western Science. The European Scientific Tradition in Philosophical, Religious and
Institutional Context, 600 BC to AD 1450, Chicago, 1992;
                                                                                                                           In questa sede è il mezzo (oggetto) al centro del        L’immediata empatia visuale e tattile che può
LINDBERG, DAVID C., Theories of vision from Al-Kindi to Kepler, Chicago, 1976;                                             nostro interesse.                                        accendersi tra il fruitore e l’oggetto è la primaria
MACFARLANE, ALAN – MARTIN, GERRY, Una storia invisibile. Come il vetro ha cambiato il mondo, Bari, 2003;                   Il vetro è natura plasmabile e fragile al contempo,      fase di apprezzamento che proseguirà poi in
MARIACHER, GIOVANNI, L’arte del vetro. Dall’antichità al Rinascimento, Milano, 1966;                                       articolabile in gamme infinite di combinazioni           territori interpretativi più complessi.
MARIACHER, GIOVANNI, Il vetro europeo dal XV al XX secolo, Novara, 1964;                                                   ed effetti di colore, luminescenza, fluorescenza,        L’approccio immediato si strutturerà nel
RICHARDS, BRENT, Vetro. Materiali in architettura, Modena, 2006.
                                                                                                                           trasparenza, in grado di fluidificare i ritmi            soggetto con i suoi personali percorsi di archetipi
Sitografia Immagini                                                                                                        creativi dell’artista.                                   e di esperienze e, anche senza l’aiuto della
Fig. 1: http://ilvetro.files.wordpress.com/2011/02/vetro-egizio.jpg                                                        Nato come materiale idoneo a oggetti d’uso, per          critica professionista (è la reverenza a l’ekfrasis)
Fig. 4: http://www.travelblog.it/tag/vetrate+gotiche                                                                       l’amplissimo specchio di opportunità che offre           direttamente potrà dialogare con uguale dignità
Fig. 5: http://it.wikipedia.org/wiki/Autoritratto_entro_uno_specchio_convesso                                              al suo arricchimento nel succedersi di culture           con l’opera, sintetizzando un momento magico
Fig. 6: http://www.lampadedesign.info/2010/12/05/vita-di-designer-louis-comfort-tiffany-e-lamore-per-le-lampade-           diverse: vasi, coppe, lampade, ecc. (decori,             – poetico ucronico e universale.
        che-fonda-uno-stile/
                                                                                                                           forme, art design, invenzioni d’arte) si presta ad       Il vetro, mi pare, può avere le caratteristiche di
Referenze Fotografiche                                                                                                     esercizio d’Arte tout-court.                             comunicativa bellezza atta a chiudere il cerchio
Fig. 2-3: Archivio AION Witnesses of Time SA                                                                               La sostanza plastica di questo materiale fa sì che,      di come interagiscono l’io dell’osservatore e il
                                                                                                                           anche abbandonando il paradigma figurativo o             mondo della creazione artistica.
                                                                                                                           utensile, si rivela assai adatto a percorsi informali
                                                                                                                           e astratti dove la sua natura, per ragioni di legge
                                                                                                                           fisica, a volte ci parla, a volte si lascia penetrare.
                                                                                                                           Lo ritengo a mio avviso meno aggressivo
                                                                                                                           delle proposizioni fattuali di arte concettuale
                                                                                                                           – astratta, che premia materiali come metalli,
                                                                                                                           composizioni di elementi dialoganti o stranianti,
Trent’anni di una danza con acqua e fuoco                                                                   ultima di un’esperienza tanto intima, della quale    ogni semplificazione mentale, psicologica o
Incontro con Misha Ignis                                                                                    leggo però un nitido e sincero ricordo nei suoi      concettuale. Solo ora dunque arrivo a capire
                                                                                                            occhi. Scuse accettate nell’istante stesso in cui    che quel suo entusiasmo che tanto mi colpiva
di Maria E. Giorgi                                                                                          mi tornano alla mente le parole di un inno           all’inizio altro non è che l’espressione del più
                                                                                                            contemplativo di san Bernardo: “Nec lingua           autentico “enthousiasmos” dei poeti greci:
Non può che destare stupore ed esigere un             e preconcetti. Se è vero che un artista pieno di
                                                                                                            valet dicere, nec lettera exprimere”; come per       quell’essere talmente tanto vicini al divino, un
grande rispetto la profonda coscienza che             idee è un artista pieno di ego, Ignis insiste sulla
Misha Ignis ha del suo agire artistico. Classe
                                                                                                            ricordarmi che è proprio tale incomunicabilità       vero e proprio esserci dentro (“en – theos”), che
                                                      necessità di un continuo distacco dalla sua
                                                                                                            la cifra autentica delle esperienze mistiche più     è lo stesso spirito divino che agisce, compone,
1953, dopo anni di creazioni in vetro non ha          dimensione sensibile al fine di raggiungere la
                                                                                                            genuine.                                             crea.
esitazioni nell’esporre la genesi delle sue opere,    migliore disposizione all’atto creativo. Da non
il suo rapporto con l’arte e quindi con il mondo      confondere con un semplice stato di vacuità,
                                                                                                            L’invito che qui vi rivolgo è ovviamente quello      Inevitabile porgli la domanda: “Perché proprio il
intero. E lo fa in modo talmente coinvolgente         lo “Zero State” è onnipotenza e onnipresenza;
                                                                                                            di guardare le opere di Ignis, di scrutarne le       vetro?”, e altrettanto inevitabile trovarsi spiazzati
e fresco da ricordare più un giovane artista          un momento del tempo non lineare carico
                                                                                                            forme, di lasciarvi suggestionare dai colori, ma     nell’iniziare a percepire, dalle sue poche e pesate
nel pieno entusiasmo dei suoi esordi, che un          dell’attesa di qualcosa che non si è ancora
                                                                                                            al tempo stesso di non fermarvi a metà di quel       parole, che è stato il vetro a scegliere lui e non
maestro autodidatta con una carriera ormai            manifestato, ma che misteriosamente è già in
                                                                                                            percorso spirituale che l’artista ha preparato per   il contrario. E la sua presa di posizione è stata
trentennale (proprio oggi si celebra quello           esso contenuto. Dopotutto non è forse il bianco
                                                                                                            noi attraverso il suo lavoro. Perché se c’è una      chiara sin da subito. Perché quando si è scelti da
che lui ama definire il suo “giubileo del vetro”      il colore solo apparentemente neutrale che in
                                                                                                            cosa, tra tutte quelle che mi ha detto, che mi ha    qualcosa o si scappa, o ci si lascia abbracciare
unitamente al suo sessantesimo compleanno).           realtà racchiude in sé tutti gli altri?
                                                                                                            particolarmente scossa, è che sebbene l’occhio       e ci si abbandona completamente. Il vetro nella
                                                                                                            umano sia uno strumento miracoloso in quanto         sua vita è stato un incontro, e Ignis lo ha sempre
I suoi vasi, microcosmi di luce e colore, non         Se la creazione artistica è per Ignis una vera e
                                                                                                            ci permette la percezione, è l’intuizione la forma   trattato come molto di più di materiale inerte;
hanno bisogno solo di energie fisiche per             propria religione, non ho esitazioni nel definire
                                                                                                            di conoscenza più affidabile. Abbiamo quindi         si è costantemente rapportato ad esso come con
essere soffiati, ma richiedono in principio           lui stesso un grande mistico di questo culto, che
                                                                                                            il coraggio di inoltrarci in quell’“Oltre” che i     una persona viva, come con una principessa
una mente creatrice che li ponga in essere,           non mi espone il suo pensiero programmatico
                                                                                                            cosmi di Ignis schiudono davanti a noi, e non        che solo se corteggiata nel modo giusto svela la
l’anima libera e liberata dell’artista. Viene quasi   ma semplicemente mi presenta la sua
                                                                                                            spaventiamoci se si tratta di un sentiero più        sua multiforme e mutevole bellezza. Lavorare il
spontaneo associare le creazioni in vetro di          confessione, una confessione d’amore per la
                                                                                                            misterioso e complesso rispetto a quello che         vetro è avere il coraggio di invitare la principessa
Ignis a dei “cosmi” se si pensa all’importanza        ritualità del suo lavoro. La preparazione che ogni
                                                                                                            normalmente i sensi ci impongono di percorrere       a ballare. Ma è una danza difficile, una danza
che all’interno del suo processo creativo viene       rituale impone risiede proprio in quel silenzio
                                                                                                            per arrivare a un giudizio. Le parole umane non      con l’acqua e con il fuoco allo stesso tempo,
conferita al “nulla”, sensorialmente declinato ora    dell’ego che lui identifica come condizione
                                                                                                            sono necessarie e forse nemmeno adeguate nel         nella quale è necessario mantenersi vigili, alla
come un sonoro silenzio ora come un virginale         indispensabile affinché possa entrare in azione
                                                                                                            percorrere questa strada, e sarà così che questi     ricerca perenne e paziente del giusto equilibrio,
e luminoso bianco. Un’analogia perfetta con           “la terza mano”. Una forza che spinge e guida il
                                                                                                            microcosmi di vetro rimarranno accompagnati          della perfetta armonia tra cuore e gesto.
quel “brodo primordiale” da cui poi è nato il         suo arto mentre è intento a modellare la massa
                                                                                                            dal silenzio, lo stesso dal quale sono nati. Non a
mondo. Ignis lo definisce il suo “Zero State”. Un     viscosa del vetro, una potenza superiore sulla
                                                                                                            caso Ignis definisce con profonda coscienza la
terreno in cui la sua mente è allargata, priva di     quale incombe la latente e perenne tentazione
                                                                                                            sua arte come “meta-estetica” o “arte dell’Etica”:
idee, che andrebbero inevitabilmente a essere         di opporsi per auto-imporsi. Immediatamente
                                                                                                            un’esperienza puramente spirituale, libera da
riciclate nella creazione, sgombra da influenze       Ignis si scusa, consapevole dell’incomunicabilità
Vetro: espressione dello spirito
        Opere e testi di Misha Ignis
“To me, ZERO is the NAME of everything that still has not undergone any manifestation, in any
form whatsoever!”

“Everything we can experience by our dormant senses or measure by various instruments is
nothing but greater or lesser density of the same.
GREAT ZERO represents TIME as omnipresent POTENTIALITY which is THE SOURCE of
everything”.

“Per me, ZERO è il nome di tutto ciò che non si è ancora manifestato, sotto qualsiasi forma!”

“Tutto quello di cui possiamo fare esperienza tramite i nostri sensi dormienti o che possiamo misurare con vari strumenti
non è nient’altro che una maggiore o minore densità della medesima cosa.
Il GRANDE ZERO rappresenta il TEMPO come un POTENZIALE onnipresente che è la fonte di tutto”.

                                                                                                                            The Year of the Snake   #1
#2   Red Swan   Lion   #3
#4   Interrupted   Great Hope   #5
#6   Departure
“Ever since I make my glass works I have been experiencing rather confusing sensations.
My right hand has a ‘mind of its own’.
The feeling was as if the third hand was guiding my right hand.
At the beginning I tried to resist, but at a certain moment I simply let go.
I have been wondering: where does it come from?”

“I am wondering how one can experience art unless being religious”.

“Da sempre, ogniqualvolta lavoro il vetro provo delle sensazioni abbastanza confuse.
La mia mano destra ha una ‘mente propria’.
È come se la TERZA MANO guidasse la mia mano destra.
Inizialmente provavo a resistere, ma ad un certo momento l’ho semplicemente lasciata agire.
Mi sono chiesto: da dove arriva?”

“Mi chiedo come uno possa sperimentare l’arte senza essere religioso”.

                                                                                              Nostalgia   #7
#8   Black & White in Full Colors   Descending   #9
“Once we recognize our individual predestination and we accept it by means of our personal
FREE WILL we may achieve the SELF-REALIZATION”.

“Nel momento in cui riconosciamo la nostra predestinazione e la accettiamo tramite il nostro LIBERO ARBITRIO
possiamo raggiungere l’AUTOREALIZZAZIONE”.

                                                                                                               Scapegoat   #10
#11   Spring Time
“It is purely THE SPIRITUAL EXPERIENCE, liberated from all other mental, psychological
and conceptual simplifications. That is the reason I am inclined to call that state, the state of Ethic
experience, and my work ‘THE ART OF ETHICS’ ”.

“È puramente l’ESPERIENZA SPIRITUALE, liberata da tutte le altre semplificazioni mentali, psicologiche e concettuali.
Questo è il motivo per cui io tendo a chiamare quello stato, lo stato dell’esperienza Etica, e il mio lavoro l’ ‘ARTE
DELL’ETICA’ ”.

                                                                                                                        Dragon Flight   #12
#13   In a Jungle   Tibet   #14
#15   Landscape   Tsunami   #16
#17   Scandic Air   Exit   #18
#19   Schepping
“Most of the time we are placed in circumstances for which we are trained. Then we try to create
art within the tradition that is embedded in us.
I have chosen another path; during the actual process and dialog with glass THE MYTSERY has
unveiled itself to me”.

“The only reality is the one of MULTITUDE OF FREQUENCES”.

“La maggior parte del tempo ci troviamo in circostanze per le quali siamo stati educati. Quindi cerchiamo di creare arte
all’interno della ‘tradizione’ sedimentata in noi.
Io ho scelto un’altra strada; durante l’attuale processo e dialogo con il vetro, IL MISTERO stesso mi si è svelato”.

“La sola realtà è una realtà fatta di UNA MOLTITUDINE DI FREQUENZE”.

                                                                                                                           Small Bowl   #20
#21   Resonance Blue   The Mistery   #22
“The meaning is in traveling. Not in arriving”.

“It is like a blind diving. The very moment I remove my work from the cooling oven I can see
what I took out, and I do not even try to recognize what it is. I just do my best to accept it as it is.
The very name of the process could be ZERO MEDITATION while dancing with fire”.

“Il significato è nel viaggiare e non nell’arrivare”.

“È come una cieca immersione. Solo nel momento esatto in cui estraggo la mia opera dal forno in fase di raffreddamento
io posso vedere il risultato, e non cerco di capire di cosa si tratti. Faccio solo del mio meglio per accettare quello che è. Il
vero nome di questo processo potrebbe essere MEDITAZIONE ZERO mentre danzo con il fuoco”.

                                                                                                                                   Balkan Dance   #23
#24   Red Elephant   White Wolf   #25
#26   High Up Mountain
“Art-experience is a privilege of spiritually elevated individuals. I am to be forgiven for
elitism. It is not meant to be discriminatory”.

“It is a luxury and privilege to sculpt in a colorful or clear luminous space. My relationship with
glass could be compared to a relationship between BELOVED AND LOVER”.

“L’esperienza artistica è un privilegio degli individui SPIRITUALMENTE ELEVATI. Perdonate il mio elitarismo. Non
vuole essere discriminatorio”.

“È un lusso e un privilegio scolpire in uno spazio colorato o luminoso. Il mio rapporto con il vetro può essere paragonato
ad una relazione tra L’AMATO E L’AMANTE”.

                                                                                                                             On the Wings of Love   #27
#28   The Passion   Vortex, Four in One   #29
#30   Vortex, Five in One   Atlantis   #31
“Even though I have a great respect for all art glass traditions (Venetian and Swedish)
and for the entire art history, my priority is actually WORK WITH GLASS”.

“I also do not confuse movements with actions (trends and individual processes)”.

“Art history reminds me of a big fruit tree with many impressive branches.
However, sweet delicious fruits grow on the smallest, remote branches”.

“Per quanto io abbia grande rispetto nei confronti di tutte le tradizioni di arte vetraria (veneziana e svedese) e dell’intera
storia dell’arte, la mia priorità è in realtà LAVORARE CON IL VETRO”.

“Inoltre non confondo i movimenti con le azioni (mode e processi individuali)”.

“La storia dell’arte mi ricorda un grande albero da frutta con molti rami imponenti. Ciò nonostante, i frutti dolci e
deliziosi crescono sui rami più piccoli e nascosti”.

                                                                                                                                 Shadow   #32
#33   Tail   Sea Life   #34
#35   A Drop of Cosmos   Baboon   #36
AIΩN
         Masterpieces

Finito di stampare nel mese di aprile 2013
AIΩN
                             Masterpieces

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