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Alto adige quotidiano pdf download Il quotidiano Corriere dell'Alto Adige online gratis sul tuo Pc. Leggi le ultime news del quotidiano di informazione locale del Sud Tirol: prima pagina, politica, attualità, sport, economia, cultura, spettacoli in modalità free e senza download di Pdf. Sfoglia il Corriere dell'Alto Adige senza abbonamento, direttamente dal sito ufficiale. LEGGERE GRATIS NON HA PREZZO!. ****ABBONAMENTI RIVISTE E QUOTIDIANI SUPER SCONTATI!**** - Il Corriere dell'Alto Adige è l'edizione locale di Bolzano e provincia del Corriere della Sera, il quotidiano italiano più diffuso a livello nazionale. Su il Corriere dell'Alto Adige è possibile leggere le più importanti ultime notizie del giorno di cronaca locale del territorio del Sud Tirol, politica bolzanina, sport, spettacolo, economia e attualità. Il Corriere dell'Alto Adige nasce nel 2003 come allegato al quotidiano Corriere della Sera. Attualmente è un inserto spillato dello stesso quotidiano. Insieme al quotidiano Alto Adige è uno dei pochi giornali in lingua italiana a forte diffusione. Abbonandosi online al Corriere della Sera in formato digitale si ha diritto a sfogliare gratuitamente su Tablet, iPad, iPhone e smartphone abilitati tutte le versioni locali del quotidiano, tra cui anche il Corriere dell'Alto Adige. Inoltre sarà possibile accedere ad un completo archivio per cercare articoli datati. ABBONAMENTI RIVISTE SCONTI FINO AL 79%!!! NEWS LIVE ONLINE CLICCA QUOTIDIANO ONLINE E LEGGI LE NEWS GRATIS PRIMA PAGINA IL GIORNALE DI VIMERCATE ****ABBONAMENTI RIVISTE E QUOTIDIANI SUPER SCONTATI!**** GIORNALE DI VIMERCATE WIKIPEDIA Giornale di Vimercate è un quotidiano locale online della Lombardia appartenente al circuito Netweek, primo circuito di media locali nel nord Italia e specialmente in Liguria, Piemonte, Lombardia e Valle d'Aosta. Giornale di Vimercate è un giornale che si occupa principalmente di cronaca locale, con servizi dedicati alle news, all'economia, all'attualità, allo sport. Non mancano rubriche sul tempo e lo spettacolo. ABBONAMENTI RIVISTE SCONTI FINO AL 79%!!! NEWS LIVE ONLINE Wikipedia list article This is a list of newspapers in Italy. The number of daily print newspapers in Italy was 107 in 1950, whereas it was 78 in 1965.[1] It has further declined since and 66 are listed in this article: 16 national newspapers, 47 regional or local newspapers (some of which have a larger circulation than most national ones) and 3 sports newspapers.[2] National Listed according to newspaper circulation, updated to November 2020.[3] Newspaper Circulation Headquarters Est. Political alignment Corriere della Sera 258,991 Milan 1876 Liberalism La Repubblica 176,010 Rome 1976 Progressivism Il Sole 24 Ore 145,685 Milan 1865 Liberalism La Stampa 115,870 Turin 1867 Social liberalism Avvenire 114,220 Milan 1968 Christian democracy Il Fatto Quotidiano 52,577 Rome 2009 Left-wing populism Il Giornale 45,367 Milan 1974 Conservative liberalism La Verità 29,410 Milan 2016 Conservatism Libero 25,519 Milan 2000 Conservatism Italia Oggi 16,510 Milan 1991 Liberal conservatism Il manifesto 12,742 Rome 1969 Socialism Domani n.a. Rome 2020 Social liberalism Il Foglio n.a. Rome 1996 Liberalism Il Riformista n.a. Rome 2002 Social liberalism Il Dubbio n.a. Rome 2016 Liberalism La Notizia n.a. Rome 2013 Populism Regional/local Listed according to newspaper circulation, updated to November 2020.[3] Newspaper Circulation Headquarters Est. Area Il Resto del Carlino 75,428 Bologna 1885 Emilia-Romagna, Marche, southern Veneto Il Messaggero 72,252 Rome 1878 Lazio, Marche, Umbria, Abruzzo Il Gazzettino 52,320 Venice 1887 Veneto, western Friuli-Venezia Giulia La Nazione 52,149 Florence 1859 Tuscany, Umbria, eastern Liguria Dolomiten 38,750 Bolzano 1882 South Tyrol Messaggero Veneto 36,730 Udine 1946 western Friuli-Venezia Giulia L'Eco di Bergamo 35,994 Bergamo 1880 Province of Bergamo (Lombardy) L'Unione Sarda 34,311 Cagliari 1889 Sardinia Il Secolo XIX 31,802 Genoa 1886 Liguria, southern Piedmont Il Tirreno 29,313 Livorno 1877 Tuscany Giornale di Brescia 28,366 Brescia 1945 Province of Brescia (Lombardy) Il Mattino 27,937 Naples 1892 Campania Gazzetta di Parma 27,095 Parma 1735 Province of Parma (Emilia-Romagna) L'Arena 26,970 Verona 1866 Province of Verona (Veneto) La Nuova Sardegna 24,789 Sassari 1891 Sardinia Il Giornale di Vicenza 23,964 Vicenza 1915 Province of Vicenza (Veneto) Il Giorno 23,207 Milan 1956 Lombardy La Provincia 22,236 Como 1892 northern Lombardy L'Adige 19,461 Trento 1945 Trentino Il Piccolo 19,307 Trieste 1881 eastern Friuli-Venezia Giulia Libertà 18,186 Piacenza 1883 Province of Piacenza (Emilia-Romagna) Quotidiano di Sicilia 17,452 Catania 1979 Sicily Gazzetta di Mantova 16,782 Mantua 1664 Province of Mantova (Lombardy) Il Mattino di Padova 14,913 Padua 1978 Province of Padua (Veneto) Alto Adige / Trentino 14,295 Bolzano/Trento 1945 South Tyrol / Trentino Gazzetta del Sud 13,325 Messina 1952 north-western Sicily, Calabria La Provincia di Cremona 13,122 Cremona 1947 Province of Cremona (Lombardy) Il Centro 10.596 Pescara 1986 Abruzzo Corriere Adriatico 10,526 Ancona 1860 Marche La Gazzetta del Mezzogiorno 10,509 Bari 1887 Apulia, Basilicata La Provincia Pavese 10,053 Pavia 1879 Province of Pavia (Lombardy) La Sicilia 9,795 Catania 1945 Sicily La Tribuna di Treviso 9,195 Treviso 1978 Province of Treviso (Veneto) Il Tempo 9,060 Rome 1944 Lazio, Umbria Giornale di Sicilia 8,682 Palermo 1860 Sicily Nuovo Quotidiano di Puglia 8,056 Lecce 1979 southern Apulia La Nuova Venezia 7,429 Venice 1978 Province of Venice (Veneto) Gazzetta di Reggio 6,920 Reggio Emilia 1860 Province of Reggio Emilia (Emilia-Romagna) Gazzetta di Modena 6,189 Modena 1859 Province of Modena (Emilia-Romagna) Corriere dell'Umbria 5,700 Perugia 1983 Umbria La Nuova Ferrara 5,161 Ferrara 1989 Province of Ferrara (Emilia-Romagna) Corriere delle Alpi 4,839 Belluno 1978 Province of Belluno (Veneto) Editoriale Oggi 3,454 Frosinone 1988 Lazio Roma n.a. Naples 1862 Campania Neue Südtiroler Tageszeitung n.a. Bolzano 1996 South Tyrol Il Quotidiano del Sud n.a. Castrolibero (CS) 1995 Calabria, Basilicata, Campania La Voce di Rovigo n.a. Rovigo 2004 Province of Rovigo (Veneto) Sports Listed according to newspaper circulation, updated to November 2020.[3] Newspaper Circulation Headquarters Est. La Gazzetta dello Sport 84,416 Milan 1896 Corriere dello Sport – Stadio 45,882 Rome 1924 Tuttosport 34,348 Turin 1945 Publishers Some media companies publish several newspapers: RCS MediaGroup – Corriere della Sera, La Gazzetta dello Sport GEDI Gruppo Editoriale – La Repubblica, La Stampa, Messaggero Veneto, Il Secolo XIX, Il Tirreno, La Nuova Sardegna, Il Piccolo, Gazzetta di Mantova, Il Mattino di Padova, La Provincia Pavese, La Tribuna di Treviso, La Nuova Venezia, Gazzetta di Reggio, Gazzetta di Modena, La Nuova Ferrara, Corriere delle Alpi Caltagirone Editore – Il Messaggero, Il Mattino, Il Gazzettino, Corriere Adriatico, Nuovo Quotidiano di Puglia Gruppo Monti-Riffeser – Il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno Gruppo Amodei – Corriere dello Sport – Stadio, Tuttosport Athesis – L'Arena, Il Giornale di Vicenza See also Media of Italy List of magazines published in Italy List of radio stations in Italy Television in Italy List of television channels in Italy Censorship in Italy Telecommunications in Italy Internet in Italy References ^ Pippa Norris (Fall 2000). "Chapter 4 The Decline of Newspapers?". A Virtuous Circle: Political Communications in Post-Industrial Societies (PDF). New York: Cambridge University Press. Retrieved 6 October 2013. ^ "European Publishing Monitor" (PDF). Turku School of Economics (Media Group). March 2007. Archived from the original (Report) on 10 October 2017. Retrieved 27 March 2015. ^ a b c Further reading Giuseppe Ottino (1875), La stampa periodica, il commercio dei libri e la tipografia in Italia (in Italian), Milan: G. Brigola, hdl:2027/umn.31951001486193y Nicola Bernardini, ed. (1890). Guida della stampa periodica italiana (in Italian). Lecce: R. Tipografia editrice salentina dei fratelli Spacciante. "Giornali e giornalisti", Almanacco Italiano (in Italian), Florence: R. Bemporad & figlio [it], 1896, pp. 431+ Annuario della Stampa Italiana (in Italian) 1899 ed. 1921 ed. "Giornale e Giornalismo", Enciclopedia Italiana (in Italian), 1933 "Italy: the Press". Western Europe. Regional Surveys of the World (5th ed.). Europa Publications. 2003. p. 392+. ISBN 978-1-85743-152-0. Retrieved from " Questa voce o sezione tratta di eventi in corso o di immediata attualità. Le informazioni possono pertanto cambiare rapidamente con il progredire degli eventi. Se vuoi scrivere un articolo giornalistico sull'argomento, puoi farlo su Wikinotizie. Non aggiungere speculazioni alla voce. Voce principale: Pandemia di COVID-19 in Italia. Con gestione della pandemia di COVID-19 in Italia si intendono le misure adottate per contrastare la pandemia di COVID-19 in Italia. Sul finire di febbraio 2020, l'Italia è stata il primo Paese europeo a bloccare i voli diretti da e verso la Cina, con una delle misure più drastiche nell'UE.[1] Una volta scoperto il primo focolaio interno, tra le prime misure adottate vi è stata la quarantena di 11 comuni dell'Italia settentrionale (in Lombardia e in Veneto). Il 23 febbraio il Consiglio dei ministri emana il decreto-legge n. 6, che sancisce la chiusura totale dei comuni con focolai attivi e la sospensione di manifestazioni ed eventi sugli stessi comuni; nei giorni successivi il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte emana una serie di decreti attuativi (DPCM) in cui le misure di restrizione si fanno progressivamente più ferree ed estese via via all'intero territorio nazionale: DPCM del 25 febbraio, del 1º, 4, 8, 11 e 22 marzo e del 1º, 10 e 26 aprile. Con il DPCM del 16 maggio 2020 il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte annuncia al Paese l’inizio della fase 2, dal 18 maggio sino al 14 giugno 2020. In questa fase riprendono molte attività commerciali al dettaglio, inclusi bar, ristoranti e parrucchieri e si annullano alcune restrizioni, quali isolamento sociale e spostamento regionale. Viene eliminata definitivamente anche l’autodichiarazione che si sarebbe dovuta esibire alle autorità competenti. Lo spostamento tra regioni è stato ripristinato dal 3 giugno 2020 con un ulteriore allentamento delle restrizioni.[2] In seguito alla risalita della curva dei contagi nell'autunno dello stesso anno, con il decreto-legge n. 125 del 7 ottobre e i DPCM del 13, 18 e 24 ottobre sono state progressivamente introdotte rinnovate restrizioni incentrate, più che sulla limitazione ai movimenti, a norme per regolare le attività commerciali e private. Con le misure introdotte dal DPCM del 3 novembre 2020, e confermate dal DPCM del 3 dicembre 2020 e del 14 gennaio 2021, le Regioni italiane vengono raggruppate in tre tipi di scenari epidemiologici diversi, con l'adozione di misure più o meno restrittive a seconda dello scenario.[3][4][5] Con il decreto-legge n. 158 del 2 dicembre vengono imposte restrizioni agli spostamenti fra Regioni nel periodo natalizio (21 dicembre-6 gennaio)[6] e, con il decreto n. 172 del 18 dicembre, vengono imposte ulteriori restrizioni agli spostamenti all'interno e all'esterno dei Comuni durante i giorni festivi e prefestivi,[7] prorogate con il decreto legge n. 1 del 5 gennaio 2021.[8] Il divieto di spostamento fra Regioni viene prorogato con ulteriori decreti-legge fino al 27 marzo 2021[9]. Il decreto n. 2 del 14 gennaio 2021 istituisce una "zona bianca" per le aree a basso rischio di contagio e proroga lo stato di emergenza fino al 30 aprile.[10] Con il DPCM del 2 marzo 2021 si dispone la chiusura di parrucchieri ed estetisti nelle zone rosse, e in zona bianca e gialla la riapertura dei musei anche nel fine settimana, e di cinema e teatri a partire dal 27 marzo 2021.[11] Gestione dell'emergenza Campodarsego, piazza Europa, le indicazioni date dall'amministrazione comunale e l'hashtag #iorestoacasa. L'Unità operativa della protezione civile istituita dal governo italiano per affrontare la pandemia di coronavirus (23 febbraio 2020)Alle persone con sintomi è fatto obbligo per decreto di chiamare il numero di emergenza 112 invece di andare direttamente in ospedale, per limitare la diffusione della malattia.[12] Il Ministero della salute ha fornito un sito web e un numero telefonico (1500) con cui le persone possono ottenere gli aggiornamenti e informazioni sulla situazione della pandemia di coronavirus in Italia, nonché segnalare casi sospetti.[13] L’Istituto superiore di sanità e il Ministero della salute hanno anche pubblicato un primo manifesto, con il supporto degli Ordini professionali di medici, farmacisti, veterinari e infermieri e delle principali società scientifiche e associazioni professionali, oltre che della Conferenza Stato-Regioni, che elenca dieci punti con le indicazioni su come lavarsi le mani, pulire le superfici e confutando le principali false notizie.[14] Il Ministero della salute ha attivato dall'8 gennaio 2020 controlli sui voli diretti provenienti inizialmente da Wuhan, in seguito estesi a tutti voli provenienti dalla Cina, con misurazione della temperatura dei passeggeri prima dello sbarco in Italia. Il 22 gennaio il ministero ha dichiarato che in Italia non vi era circolazione virale, ed è stata avviata una sorveglianza specifica per la COVID-19 e sono state fornite istruzioni per la gestione dei potenziali casi e per la gestione delle persone provenienti dalle aree affette in Cina, e per i lavoratori a contatto con il pubblico.[15] Il 31 gennaio, con delibera del Consiglio dei ministri[16], è dichiarato, per sei mesi, lo stato di emergenza sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario, connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili, dopo l'avviso di "emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale" (in inglese P.H.E.I.C., cioè Public Health Emergency of International Concern), lanciato il giorno precedente dall'Organizzazione mondiale della sanità, tramite il direttore Tedros Adhanom Ghebreyesus[17]. Il 25 febbraio il Dipartimento della protezione civile dispone l'ordinanza in cinque articoli che si occupa, fra l'altro, dell'approvvigionamento di dispositivi di protezione individuale (DPI), dell'attivazione di un conto corrente per le donazioni (crowdfunding), dell'integrazione dell'ordinanza del capo del Dipartimento della protezione civile, Angelo Borrelli, risalente al 3 febbraio[18][19]. Prima ondata Il primo decreto legge Comuni in quarantena con il primo decreto legge[20] Provincia Comune Periodoquarantena Popolazione Zona rossa Lodi(Lombardia) Casalpusterlengo Dal 23 febbraioall'8 marzo 2020 15 293 Codogno 15 978 Castiglione d'Adda 4 646 Fombio 2 317 Maleo 3 098 Somaglia 3 837 Bertonico 1 118 Terranova dei Passerini 927 Castelgerundo 1 498 San Fiorano 1 839 Padova(Veneto) Vo' 3 305 Totale popolazione: 53 785 I 10 comuni del Lodigiano sottoposti ai primi provvedimenti di quarantena. Il 21 febbraio il ministro della Salute ha diramato un'ordinanza che prevedeva la quarantena obbligatoria per chi fosse stato a contatto con persone positive all'infezione virale, e sorveglianza attiva e permanenza domiciliare per chi fosse stato nelle aree a rischio nei 14 giorni precedenti, con obbligo di segnalazione alle autorità sanitarie locali.[21] Lo stesso giorno ha aggiunto un'ordinanza firmata in modo congiunto con la presidenza della Regione Lombardia, che sospendeva tutte le manifestazioni pubbliche, le attività commerciali non di pubblica utilità, le attività lavorative e ludiche e sportive, e chiudeva le scuole in dieci comuni (Codogno, Castiglione d'Adda, Casalpusterlengo, Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini, Castelgerundo e San Fiorano).[22] L'ordinanza non aveva una durata prestabilita, poiché la situazione sarebbe stata monitorata giorno per giorno e le decisioni assunte in base all'evoluzione del quadro generale[23]. Il giorno successivo, il Consiglio dei ministri ha annunciato un nuovo decreto-legge per contenere la pandemia, che prevede la quarantena di oltre 50 000 persone provenienti da 11 comuni diversi del Nord Italia.[20] Il decreto emanato, attuato dal 23 febbraio, impone l'isolamento dei dieci comuni del lodigiano già interessati dalla pandemia, e del comune di Vo' in provincia di Padova.[24][25] Il decreto comporta anche la sospensione, in queste zone, delle manifestazioni e iniziative di qualsiasi natura sia pubbliche che private, chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura e di tutte le attività commerciali (escluse quelle di vendita di beni di prima necessità, usufruibili con l'utilizzo di dispositivi di protezione individuale).[26] I servizi ferroviari regionali per le aree più colpite sono stati sospesi, sopprimendo le fermate alle stazioni di Codogno, Maleo e Casalpusterlengo.[27][28] Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha dichiarato: "Nelle aree di focolaio, l'ingresso e l'uscita non saranno consentiti. La sospensione delle attività lavorative e degli eventi sportivi è già stata ordinata in tali zone".[29][30] Il governo ha annunciato l'invio delle forze armate per imporre il blocco dei comuni in quarantena.[31][32] Le sanzioni per violazione del blocco variano da un'ammenda di 206 euro a 3 mesi di reclusione.[33] I decreti attuativi Con un decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 25 febbraio, relativo alle regioni Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Veneto, Piemonte e Liguria, si estendono i provvedimenti governativi oltre agli 11 comuni epicentro dei focolai di coronavirus, con disposizioni principalmente relative a scuole, musei, uffici giudiziari, telelavoro, valide fino al 15 marzo: viene confermata la sospensione di tutti gli eventi sportivi nelle suddette regioni, consentendo lo svolgimento di gare e partite "a porte chiuse".[34][35] Il giorno successivo viene pubblicato un decreto valevole per le altre regioni, al fine di interrompere la proliferazione di ordinanze difformi tra una regione e l'altra, che descrive le misure di prevenzione da adottare per prevenire la diffusione della malattia, e misure per la profilassi ed il trattamento dei soggetti che hanno soggiornato nelle aree della Cina o nei comuni con trasmissione locale del virus.[36] Il 1º marzo un nuovo decreto del presidente del Consiglio recepisce e proroga alcune delle misure precedenti e ne introduce ulteriori, per garantire uniformità su tutto il territorio nazionale. Con l'entrata in vigore di questo decreto cessa la vigenza di tutti quelli precedenti, e distingue le misure sulla base di aree geografiche:[37] Curva del contagio durante la prima ondata.Misure applicabili negli 11 comuni della “zona rossa” (Bertonico; Casalpusterlengo; Castelgerundo; Castiglione d'Adda; Codogno; Fombio; Maleo; San Fiorano; Somaglia; Terranova dei Passerini; Vo') Misure applicabili nelle regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, e nelle province di Pesaro-Urbino e di Savona Misure applicabili nelle province di Bergamo, Lodi, Piacenza e Cremona Misure applicabili nella regione Lombardia e nella provincia di Piacenza Misure applicabili sull'intero territorio nazionale Il 4 marzo 2020 con un ulteriore decreto presidenziale il governo annuncia misure valide sull'intero territorio nazionale: la sospensione delle attività didattiche in tutte le scuole di ogni grado e università fino al 15 marzo seguente[38][39], la chiusura delle porte di tutti gli stadi a livello nazionale fino al 3 aprile[40] ed indicazioni riguardanti l'accesso di parenti e visitatori alle strutture sanitarie, e per gli istituti penitenziari e penali per minori.[41] Il 5 marzo 2020, a causa del coronavirus, viene il disposto il rinvio sine die del referendum costituzionale inizialmente previsto per il 29 marzo.[42] Il referendum verrà poi spostato alla data del 20 e del 21 settembre 2020.[43] Fase 1: lockdown (9 marzo - 3 maggio) Province in quarantena dall'8 al 9 marzo[44] Provincia Regione Popolazione Alessandria Piemonte 420017 Asti Piemonte 214342 Bergamo Lombardia 1115536 Brescia Lombardia 1265954 Como Lombardia 599204 Cremona Lombardia 358955 Lecco Lombardia 337380 Lodi Lombardia 230198 Mantova Lombardia 411958 Milano Lombardia 3263206 Modena Emilia-Romagna 705422 Monza e Brianza Lombardia 875769 Novara Piemonte 368607 Padova Veneto 938957 Parma Emilia-Romagna 452022 Pavia Lombardia 545888 Pesaro e Urbino Marche 358886 Piacenza Emilia-Romagna 287152 Reggio Emilia Emilia-Romagna 531891 Rimini Emilia-Romagna 339437 Sondrio Lombardia 180811 Treviso Veneto 888293 Varese Lombardia 890768 Venezia Veneto 857841 Verbano-Cusio-Ossola Piemonte 157844 Vercelli Piemonte 170298 Totale popolazione: 16466636 Le province italiane coinvolte dalle misure restrittive definite con il decreto dell'8 marzo 2020. Nella notte tra 7 e 8 marzo 2020 il presidente del Consiglio ha emanato un nuovo decreto[45], che sostituisce i DPCM del 1º e del 4 marzo,[46] con misure restrittive che si applicano alla Lombardia e a 14 province del Centro-Nord (Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell'Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano- Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso, Venezia) per un totale di 16 milioni di persone, ed altre che interessano tutta Italia;[47] nella bozza del DPCM le province di Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli, non erano state inserite, ma su espresso volere di Alberto Cirio, sono state aggiunte in quanto confinanti con la Lombardia (sia per via terra, sia via Lago Maggiore). Con questo decreto vengono abolite le cosiddette "zone rosse" stabilite all’inizio della pandemia,[48][49] e si vieta ogni spostamento da e per i territori soggetti a restrizione, nonché all'interno dei territori stessi.[50] Già verso la sera del 7 marzo era trapelata sul web una bozza del decreto, causando una "fuga generale" di molti lavoratori e studenti originari del sud Italia, verso le loro regioni native, al fine di evitare di rimanere bloccati nelle zone che sarebbero state poste sotto quarantena nelle ore successive.[51] Per evitare che questo esodo verso il sud Italia provocasse un'ulteriore velocizzazione della trasmissione della pandemia nelle regioni del sud Italia, sono stati imposti, da parte delle regioni del Mezzogiorno, controlli e quarantene a tutti coloro che sarebbero giunti tramite autobus e treni.[52] La notizia delle restrizioni ha scatenato molte rivolte nelle carceri di tutta Italia, a causa della sospensione di colloqui e visite dei familiari ai detenuti e della limitazione dei regimi di semilibertà. Nel carcere Sant'Anna di Modena e in quello di Rieti sono morte complessivamente dodici persone mentre altre decine sono rimaste ferite o intossicate nei vari incendi scoppiati anche negli altri istituti.[53][54] Con il DPCM del 9 marzo viene esteso a tutto il territorio nazionale, a partire dal giorno successivo, quanto già previsto col decreto dell'8 marzo,[55] fino al 3 aprile 2020.[56] L'11 marzo viene poi pubblicato il "Decreto #IoRestoaCasa",[57] che ha previsto la sospensione delle comuni attività commerciali al dettaglio, le attività didattiche, i servizi di ristorazione, e ha vietato gli assembramenti di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico.[58][59][60] Nella tarda serata del 21 marzo 2020, in diretta nazionale alle ore 23:30 circa, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte annuncia l'attuazione di misure più stringenti che prevedono la chiusura di tutte quelle attività non ritenute necessarie per la filiera produttiva italiana in relazione alla situazione contingente. Il 22 marzo 2020 è stata adottata congiuntamente dal ministro della Salute e dal ministro dell'Interno una nuova ordinanza che vieta a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in comune diverso da quello in cui si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute. Lo stesso giorno viene firmato sempre dal presidente Conte il nuovo DPCM[61], relativo alla chiusura di tutte le attività non necessarie, pubblicando anche una lista[62] (successivamente ampliata)[63][64] di tutte quelle che invece, al contrario, vengono ritenute necessarie e strategiche, con validità dal 23 marzo e fino al 3 aprile.[65] Le imprese, le cui attività non sono sospese, devono rispettare i contenuti del "Protocollo condiviso di Regolamentazione delle Misure per il Contrasto e il Contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro", sottoscritto il 14 marzo 2020, fra il Governo e le parti sociali.[66][67] Celebrazione del 25 aprile: il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, così come i corazzieri alle sue spalle, con indosso le mascherine protettive all'Altare della Patria a RomaLe misure adottate sono state ulteriormente prorogate fino al 13 aprile con un nuovo DPCM,[68] e in seguito, dopo la conferenza del Presidente del Consiglio del 10 aprile, fino al 3 maggio.[69] Fase 2: allentamento delle misure di contenimento (4 maggio - 14 giugno) La sera del 26 aprile 2020 il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato un nuovo DPCM in vigore dal 4 maggio 2020, che ha previsto l'inizio della cosiddetta "fase 2", ovvero un allentamento graduale delle precedenti misure di contenimento, essendo la curva epidemica in fase di discesa. Nelle prime due settimane il decreto ha aggiunto agli spostamenti consentiti anche le visite ai congiunti all'interno del territorio regionale (sempre però mantenendo la distanza di almeno un metro e con l'uso obbligatorio di mascherine e guanti), ha permesso l'apertura dei parchi pubblici, il servizio da asporto per le attività di ristorazione, la ripresa di diverse attività produttive con il commercio all'ingrosso, la riapertura di stabilimenti balneari e ha consentito lo svolgimento di attività motorie a prescindere dalla lontananza dal proprio domicilio. Le celebrazioni religiose sono rimaste chiuse al pubblico, ad eccezione dei funerali, in cui è consentito un numero massimo di 15 partecipanti.[70] La provincia autonoma di Bolzano, l'8 maggio 2020, è stata il primo territorio in Italia a permettere la riapertura degli esercizi commerciali al dettaglio e, dal giorno 11, quella dei musei e di attività quali bar, ristoranti, parrucchieri e centri estetici.[71][72] Queste attività sono state riprese in tutta Italia il 18 maggio, insieme alla riapertura di mostre e di luoghi culturali all'aperto e delle celebrazioni religiose (con ingressi contingentati).[73] Da questa data dunque l'Italia ha ripreso una pseudo-normalità durante la quale è però obbligatorio rispettare le misure varate anti-contagio. La ripresa delle attività didattiche in presenza è rimandata all'anno scolastico 2020-2021, anche se dal 4 maggio è possibile svolgere esami universitari in sede e viene imposta, sempre in presenza, la prova finale degli esami di maturità mentre, da remoto, gli esami di Scuola Secondaria di Primo Grado.[70] Si può invece essere promossi alla classe successiva anche con più insufficienze, pur colmando tali insufficienze con successivi corsi di recupero, anche se è consentita la bocciatura per «studentesse e studenti con un quadro carente fin dal primo periodo scolastico». Domande accolte per il reddito di emergenza.[74] Il 19 maggio 2020 il Governo istituisce il Reddito di Emergenza che è un sostegno economico in favore dei nuclei familiari in difficoltà a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.[75] Il 25 maggio hanno riaperto le palestre e sono state riavviate alcune attività sportive, tranne in Lombardia, dove i centri sportivi hanno ripreso le loro attività a partire dal 1º giugno.[76][77] Dal 3 giugno è stata permessa la libera circolazione fra regioni.[78] Il 4 giugno riapre l'Ospedale di Codogno.[79] L'8 giugno parte in sperimentazione per quattro regioni (Abruzzo, Liguria, Marche e Puglia) Immuni, un'applicazione per cellulari, scaricabile su base volontaria, che avvisa l'utente se è stato a contatto con una persona infetta da COVID-19, qualora anche quest'ultima abbia utilizzato l'app. L'applicazione, sviluppata da Bending Spoons e messa a disposizione del Governo italiano, associa a ogni telefono un codice casuale (tutelando così la privacy del fruitore): attivando il bluetooth, i telefoni che si trovano vicini si scambiano i rispettivi codici. Chi risulta positivo al virus può quindi scegliere se condividere il proprio codice, avvisando in questo modo gli altri utenti, che tuttavia non conosceranno l'identità del paziente positivo né il luogo in cui è avvenuto l'incontro.[80][81] Dal 12 giugno possono riprendere eventi e competizioni sportive di interesse nazionale, ma a porte chiuse.[82] Fase 3: convivenza con il COVID-19 (15 giugno - 7 ottobre) Regole anti-covid affisse all'entrata della chiesa del Santissimo Salvatore di Terracina (LT) nel luglio 2020 L'11 giugno viene pubblicato un nuovo DPCM, in vigore dal 15 giugno al 14 luglio, che allenta ancora le misure di contenimento. Viene consentito l'accesso di minori a luoghi al chiuso e all'aperto destinati ad attività ludiche con la presenza di operatori; vengono riaperte le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo; è permesso lo svolgimento di spettacoli aperti al pubblico presso teatri, cinema e sale da concerto, con un massimo di duecento spettatori al chiuso e di mille all'aperto, con posti pre- assegnati e distanziati di almeno un metro; vengono riaperti gli stabilimenti balneari, i centri benessere e termali, i centri culturali e sociali; lo svolgimento delle manifestazioni è consentito solo in forma statica. Per il trasporto aereo l'obbligo del distanziamento interpersonale di un metro è derogabile «nel caso in cui l'aria a bordo sia rinnovata ogni tre minuti, i flussi siano verticali e siano adottati i filtri EPE», mentre si aggiunge il divieto di imbarcare bagagli a mano di grandi dimensioni, «al fine di limitare al massimo gli spostamenti e i movimenti nell'ambito dello stesso aeromobile», e la richiesta di un'autodichiarazione che attesti di non aver avuto contatti stretti con persone affette da Covid-19.[82] Pur permanendo la sospensione delle attività didattiche in presenza, il nuovo decreto aggiunge, per le Università, la possibilità di riaprire le biblioteche e di svolgere, oltre agli esami, anche tirocini, attività seminariali, di ricerca, di laboratorio sperimentale e didattico, di esercitazioni. La possibilità di frequentare tali attività dev'essere tuttavia garantita anche da remoto. Le scuole invece possono mettere a disposizione le loro strutture per lo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative, non scolastiche o formali, con l'ausilio di personale qualificato.[82] Il DPCM lascia libertà alle regioni di allentare ulteriormente o restringere questi ultimi provvedimenti, nonché di posticiparli, in base alla situazione epidemiologica dei propri territori. L'apertura delle discoteche e delle sale da ballo è ad esempio prevista solo in alcune regioni: dal 12 giugno in Campania (con divieto di ballo), dal 13 giugno in Toscana (solo all'aperto), dal 15 giugno in Puglia e in Sicilia, dal 19 giugno in Veneto, in Emilia-Romagna (solo all'aperto), in Liguria, in Friuli-Venezia Giulia e in Calabria, dal 1º luglio in Lazio. Così anche lo svolgimento di fiere, congressi e cerimonie è vietato, salvo disposizioni delle singole regioni, fino al 14 luglio; possono difatti svolgersi in Toscana dal 13 giugno, in Lazio, in Puglia, in Umbria, in Friuli-Venezia Giulia e in Sicilia dal 15 giugno, in Liguria dal 16 giugno, in Veneto, in Emilia-Romagna e in Calabria dal 19 giugno.[83] Dal 15 giugno l'utilizzo dell'app Immuni è possibile su tutto il territorio italiano.[84] Dal 25 giugno è inoltre consentito lo svolgimento anche degli sport di contatto.[82] Dal 9 luglio 2020, per ordinanza firmata dal Ministro della Salute Roberto Speranza viene bloccato l'ingresso e il transito da 13 paesi considerati a rischio, con la sospensione dei relativi voli diretti e indiretti: i Paesi sono Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldavia, Oman, Panama, Perù, Repubblica Dominicana.[85][86] Il 16 luglio 2020 vengono aggiunti alla lista Serbia, Montenegro e Kosovo, dal 13 agosto la Colombia, e il 21 settembre anche la Francia (limitatamente alle Regioni Alvernia- Rodano-Alpi, Corsica, Hauts-de-France, Île-de-France, Nuova Aquitania, Occitania, Provenza-Alpi-Costa azzurra).[87][88] L'uso della mascherina all'aperto (Pavia, 23 maggio 2020).A causa dell'aumento dei contagi in territorio italiano, il 16 agosto viene firmata un'ordinanza del Ministro della Salute che ordina, a partire dal giorno seguente e fino al 7 settembre (poi con proroga fino al 7 ottobre)[89], la chiusura delle discoteche e delle sale da ballo, e che rende obbligatorio dalle ore 18.00 alle 6.00 l'uso delle mascherine anche in spazi pubblici (come piazze, slarghi o vie). A differenza del precedente decreto che lasciava libertà alle regioni in tema di sale da ballo, quest'ultimo non permette deroghe con ordinanze regionali.[90] Dal settembre 2020, con l'apertura del nuovo anno scolastico, riprendono le attività didattiche in presenza nelle scuole. Per contenere il rischio di contagio, il personale scolastico può sottoporsi a un test sierologico. Per gli studenti fino ai 12 anni l'uso della mascherina chirurgica è condizionato alla situazione epidemiologica locale, mentre è obbligatorio dai 12 anni in poi, e non è comunque previsto in tutti i contesti di condizione statica, con il rispetto della distanza di almeno un metro e l’assenza di situazioni che prevedano la possibilità di aerosolizzazione.[91] Gli istituti scolastici devono redigere una programmazione didattica alternativa per eventuali lezioni da remoto, in caso di chiusure temporanee o di quarantena episodica.[92] Alle scuole che ne facciano richiesta vengono inoltre forniti dei nuovi banchi monoposto.[93] Il 6 settembre 2020 viene firmato un nuovo DPCM, in vigore dal giorno seguente e fino al 30 settembre, che proroga le precedenti misure di contenimento, permettendo d'altra parte l’ingresso nel territorio nazionale a coloro che, provenendo al di fuori dell’area Schengen, devono ricongiungersi a una persona con cui si ha «una stabile relazione affettiva, anche se non convivente» (e non solo, come prima, per esigenze lavorative, di salute o di studio, o per rientro presso il proprio domicilio). Il DPCM fissa inoltre la capienza limite dei mezzi pubblici all'80%, ad eccezione degli scuolabus, che possono raggiungere la capienza massima a condizione che «la permanenza degli alunni nel mezzo non sia superiore ai 15 minuti».[94] Il 2 ottobre 2020 parte dal Governo una campagna di sensibilizzazione per promuovere la diffusione dell'app Immuni, a cui aderiscono tutte le testate giornalistiche italiane, pubbliche e private.[95] L'applicazione, che il 1º ottobre 2020 contava 6 679 118 download, ne raggiunge 8 316 353 il 10 ottobre, con un aumento del 24,5% e una media nazionale di copertura del 15,7%.[96][97] Seconda ondata Curva del contagio durante la seconda ondata.[98] 8 ottobre - 5 novembre: nuove misure restrittive In seguito alla risalita della curva dei contagi, che il 7 ottobre 2020 raggiunge i 3 678 nuovi positivi[99], il Presidente del Consiglio Conte annuncia la sera stessa un nuovo decreto-legge, in vigore dall'8 ottobre, che conferma le precedenti misure di contenimento e che inoltre proroga lo stato di emergenza fino al 31 gennaio 2021 e rende obbligatorio l'uso delle mascherine sia in luoghi all'aperto che al chiuso, fatta eccezione per le abitazioni private e per le circostanze in cui sia garantito un isolamento continuativo rispetto a persone non conviventi; sono esenti dall'obbligo i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva, i bambini di età inferiore ai sei anni e i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l'uso della mascherina. Le regioni possono adottare soltanto misure più restrittive rispetto a quelle nazionali e non di allentamento.[100] Un nuovo DPCM in vigore dal 13 ottobre 2020 raccomanda inoltre il rispetto delle misure di sicurezza anche nelle abitazioni private in presenza di persone non conviventi, e altresì raccomanda fortemente di evitare feste e di non ospitare più di 6 persone non conviventi nella propria abitazione. Tale decreto introduce delle misure più restrittive rispetto alle precedenti: ribadisce il divieto di assembramento all'aperto e al chiuso; consente lo svolgimento delle manifestazioni pubbliche solo in forma statica; fissa a 1 000 all'aperto e a 200 al chiuso il numero di spettatori per eventi e competizioni sportivi riconosciuti a livello nazionale e internazionale, e per spettacoli teatrali, concerti e proiezioni cinematografiche; vieta gli sport di contatto di carattere amatoriale (come il calcetto); fissa a 30 il numero massimo di partecipanti per feste conseguenti a cerimonie civili o religiose; sospende i viaggi d'istruzione, scambi e gemellaggi, visite guidate e uscite scolastiche; limita l'accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità come le RSA; consente la frequentazione dei servizi di ristorazione solo fino alle 21.00 senza consumazione al tavolo e fino alle 24.00 con consumazione al tavolo; incentiva lo smart working, le ferie e i congedi retribuiti.[101] Il 18 ottobre 2020 il premier Conte firma un nuovo DPCM che consente ai sindaci di disporre la chiusura di strade e piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, dopo le ore 21.00; vieta attività convegnistiche o congressuali, e sagre e fiere di comunità che non siano di interesse nazionale o internazionale; consente alle scuole superiori di organizzare attività di didattica a distanza, complementari a quelle in presenza, e alle Università di organizzare le proprie attività in base alla situazione epidemiologica del territorio.[102] Proteste contro le restrizioni a Milano il 24 ottobre 2020 A partire dal 22 ottobre 2020 la Regione Lombardia impone un coprifuoco dalle ore 23.00 alle 5.00 del mattino successivo, per cui è vietato spostarsi se non per situazioni di necessità, motivi di lavoro o di salute; gli stessi provvedimenti vengono altresì adottati, a partire dal 23 ottobre, anche dalla Regione Campania (coprifuoco dalle 23.00 alle 5.00), dalla Regione Lazio (coprifuoco dalle 24.00 alle 5.00), a partire dal 25 ottobre dalla Regione Sicilia (coprifuoco dalle 23.00 alle 5.00) e, a partire dal 26 ottobre, dalla Regione Piemonte (coprifuoco dalle 23.00 alle 5.00).[103][104][105] L'ordinanza del presidente campano Vincenzo De Luca, che vieta anche gli spostamenti ingiustificati fra una provincia e l'altra, suscita una rivolta di centinaia di persone davanti al Palazzo Santa Lucia, sede del governo regionale, con
scontri violenti fra una parte dei manifestanti e le forze dell'ordine la sera di venerdì 23 ottobre; vengono riportati scontri anche in Piazza del Popolo a Roma la sera di sabato 24 ottobre.[106][107] La notte del 24 ottobre 2020 il presidente Conte firma un altro DPCM, in vigore dal 26 ottobre e fino al 24 novembre, che aggiunge alle misure adottate la chiusura di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e termali; la chiusura alle ore 18.00 delle attività di ristorazione; la chiusura di sale teatrali, da concerto e cinematografiche, anche all'aperto; la chiusura di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò; il divieto di feste, anche conseguenti alle cerimonie civili e religiose; l'incremento della didattica digitale integrata per le scuole superiori e l'ingresso, alle scuole superiori, non prima delle 9.00 del mattino. Il decreto raccomanda inoltre fortemente di "non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità, per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi".[108] Il nuovo decreto suscita una serie di proteste in diverse città italiane, fra cui Torino, Milano, Palermo, Catania, Trieste, Treviso, Genova, Verona, Firenze e ancora Napoli[109][110][111], a cui tuttavia prendono parte anche ultras, estremisti di destra e di sinistra[112], oltre, talvolta, a soggetti già noti alle forze dell'ordine, con in diversi casi l'uso di bombe carta, petardi, molotov e fumogeni.[113] La violenza di tali proteste, causa di preoccupazioni del Viminale per il rischio di tensioni sociali, viene condannata dalla ministra dell'interno Luciana Lamorgese, la quale afferma che tali azioni «nulla hanno a che fare con le forme di dissenso civile e con le legittime preoccupazioni degli imprenditori e dei lavoratori legate alla difficile situazione economica».[114][115] Nelle stesse città e nel resto d'Italia si sono tenute anche numerose manifestazioni di carattere pacifico, a cui hanno preso parte le categorie più colpite dalle nuove misure del nuovo DPCM, che hanno richiesto al governo aiuti economici.[116][117][118][119][120][121][122][123] Dal 6 novembre: contenimento per scenari differenziati Coprifuoco e istituzione delle zone gialle, arancioni e rosse (dal 6 novembre) La sera del 3 novembre 2020 viene firmato il quarto DPCM della seconda ondata.[3] Il decreto ministeriale, in vigore dal 6 novembre[124] al 3 dicembre 2020, prevede un coprifuoco su tutto il territorio nazionale dalle ore 22.00 alle 5.00 del mattino successivo, con spostamenti consentiti soltanto per esigenze lavorative o comprovati motivi di salute e necessità. Si ordina anche la chiusura al pubblico di mostre, musei e altri luoghi della cultura (quali archivi e biblioteche), il ricorso alla didattica a distanza per la scuola secondaria di secondo grado, la sospensione dei concorsi pubblici e privati che non si svolgano in modalità telematica, la chiusura dei centri commerciali e delle medie e grandi strutture di vendita nei giorni festivi e prefestivi, la riduzione al 50% della capienza dei mezzi pubblici (escluso il trasporto scolastico), oltre alla sospensione di tutte le altre attività prevista già nei precedenti decreti. Il DPCM stabilisce inoltre misure più rigide per le Regioni avanzate allo "scenario 3" e allo "scenario 4", individuate come tali dal Comitato Tecnico-Scientifico. Tali misure vengono emanate con un'ordinanza del Ministro della salute, d'intesa con il presidente della Regione interessata, e devono avere una durata minima di 15 giorni, che comunque non vada oltre il 3 dicembre, ultimo giorno di efficacia del DPCM. Nelle Regioni (o parti di esse) avanzate allo "scenario 3", dette anche "zone arancioni", ovvero con valori di Rt «compresi tra Rt=1,25 e Rt=1,5 e in cui si riesca a limitare solo modestamente il potenziale di trasmissione» del virus «con misure di contenimento/mitigazione ordinarie e straordinarie»[125], vale il coprifuoco dalle 22.00 alle 5.00, viene vietato ogni spostamento fuori dal Comune di residenza, se non per esigenze lavorative o comprovati motivi di salute o necessità, e vengono sospesi i servizi di ristorazione (consentito solo l'asporto fino alle 22.00, e la consegna a domicilio). Restano attive tutte le altre attività non menzionate (come i negozi e le scuole fino alla terza media), come per lo "scenario 2". Nelle Regioni (o parti di esse) avanzate invece allo "scenario 4", dette anche "zone rosse" , con valori di Rt maggiori di 1,5, per cui è impossibile tracciare i nuovi casi e si verifica il sovraccarico dei servizi assistenziali, vale il divieto di spostamenti anche all'interno del Comune di residenza, la sospensione dei servizi di ristorazione, vengono chiuse le attività di commercio al dettaglio e i mercati, e viene introdotta la didattica a distanza a partire dalla seconda media. Restano attivi i servizi alla persona, come parrucchieri e lavanderie (ma restano chiusi gli estetisti). Misure per le festività natalizie (21 dicembre - 15 gennaio) La sera del 2 dicembre 2020 viene approvato un nuovo decreto-legge, in vigore dal giorno seguente, che permette la possibilità di estendere la validità delle misure di contenimento per un periodo non più di trenta, ma di cinquanta giorni. Per contenere la diffusione del contagio durante le festività natalizie, lo stesso decreto vieta ogni spostamento in entrata o uscita dalle regioni o dalle province autonome, a qualsiasi scenario esse appartengano, a partire dal 21 dicembre 2020 e fino al 6 gennaio 2021, e ogni spostamento al di fuori del proprio comune di residenza nelle giornate del 25 e 26 dicembre 2020 e del 1º gennaio 2021.[6] La sera del 3 dicembre 2020 il presidente del Consiglio Giuseppe Conte annuncia il nuovo DPCM, in vigore dal 4 dicembre 2020 al 15 gennaio 2021 che conferma la classificazione in tre fasce di rischio per le regioni e le province autonome, e le precedenti misure di contenimento. Il decreto introduce inoltre un coprifuoco dalle 22.00 del 31 dicembre alle 7.00 del 1º gennaio. Gli esercizi commerciali possono prolungare la loro attività fino alle ore 21.00. Per quanto riguarda i servizi di ristorazione, il consumo al tavolo è consentito solo fino alle 18.00 e per un massimo di quattro persone per tavolo, se non sono tutte conviventi, mentre la notte del 31 dicembre la ristorazione negli alberghi può avvenire solo con servizio in camera. La frequenza delle lezioni per scuole medie e superiori, infine, è prevista in modalità mista a partire dal 7 gennaio 2021, con almeno il 75% degli studenti frequentanti in presenza.[4] La sera del 18 dicembre 2020 viene approvato il decreto-legge n. 172 con cui si applicano all'intero territorio nazionale le misure di contenimento previste per la zona rossa nei giorni festivi e prefestivi (24, 25, 26, 27, 31 dicembre, 1, 2, 3, 5, 6 gennaio) e le misure della zona arancione nei giorni del 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio. Durante i giorni festivi e prefestivi sono comunque consentiti gli spostamenti verso le abitazioni private, ma una sola volta al giorno, nei limiti di due persone e fra le ore 5.00 e 22.00. Le uniche deroghe, durante la zona arancione, sono previste per i Comuni con una popolazione al di sotto di 5 000 abitanti, dai quali ci si può spostare entro un raggio di 30km senza però raggiungere i capoluoghi di provincia. [126] Con il decreto-legge n.1 del 5 gennaio 2021 vengono prorogate le medesime misure di contenimento, con limiti agli spostamenti tra le Regioni fino al 15 gennaio e con l'istituzione di una zona gialla nazionale nei giorni feriali (7, 8 e 11-15 gennaio) — ad esclusione delle Regioni indicate zona arancione dal Ministero della Salute[127] — e di una zona arancione nazionale nei giorni prefestivi e festivi (9, 10 gennaio). Lo stesso decreto abbassa i criteri per la classificazione in uno scenario: una Regione può infatti rientrare in zona arancione con Rt=1 e in zona rossa con Rt=1,25 (e non più >1,5). Infine, la ripresa delle attività didattiche in presenza per le scuole superiori, inizialmente prevista per il 7 gennaio 2021 secondo un'ordinanza del 24 dicembre 2020[128], viene rimandata all'11 gennaio, con frequenza al 50% in presenza.[8] Istituzione delle zone bianche (dal 16 gennaio) e la terza ondata La sera del 13 gennaio 2021 il governo approva il decreto-legge n. 2 che proroga lo stato di emergenza al 30 aprile 2021, e che proroga fino al 15 febbraio il divieto di spostamento tra Regioni. Lo stesso decreto, fino al 5 marzo, consente inoltre gli spostamenti verso un'altra abitazione privata solo una volta al giorno, per un massimo di due persone non conviventi e nei limiti del coprifuoco. Lo spostamento può avvenire verso altri comuni, in zona gialla, o soltanto all'interno dello stesso comune, in zona arancione o rossa. Resta comunque possibile spostarsi da comuni non superiori a 5 000 abitanti entro un raggio di 30 km, ma non verso i capoluoghi di provincia. Il decreto istituisce infine una "zona bianca" per quelle Regioni o aree che rientrano nello "scenario 1" della pandemia, ovvero in cui per tre settimane consecutive si registrino meno di 50 casi positivi ogni 100 000 abitanti. In queste aree non si applicano le misure restrittive previste per le zone gialle, arancioni e rosse, ma le attività si svolgono secondo specifici protocolli.[129] Con il DPCM del 14 gennaio 2021, in vigore dal 16 gennaio al 5 marzo 2021, si dispone la riapertura dei musei dal lunedì al venerdì per le aree bianche e gialle, e si dispone la didattica in presenza per le scuole superiori almeno al 50% e fino a un massimo del 75% tranne nelle aree rosse. Il servizio di asporto per i bar e i negozi al dettaglio di bevande viene limitato fino alle ore 18.00.[5] Il decreto legge n. 12 del 12 febbraio 2021 proroga il divieto di spostamento tra Regioni fino al 25 febbraio.[9] Con il DPCM del 2 marzo 2021, in vigore dal 6 marzo al 6 aprile 2021, il nuovo presidente del Consiglio Mario Draghi conferma le precedenti misure di contenimento. Il DPCM introduce inoltre, nei territori in zona rossa, la chiusura dei parrucchieri e il divieto di spostamento per visite ad abitazioni private e per raggiungere le seconde case. Si dispone invece, a partire dal 27 marzo 2021, la riapertura dei cinema e dei teatri in zona bianca e in zona gialla, previa prenotazione online. Si dispone inoltre la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado nelle zone rosse e nei territori ove si registrino, per almeno una settimana, più di 250 contagi su 100 mila abitanti.[130] Cronologia Scenario 1 Scenario 2 Scenario 3 Scenario 4 Valore di Rt Rt1,5) Problematiche focolai individuabili e confinabili capacità di limitare la crescita dei casi rapida crescita dei casi crescita esponenziale dei casi relative difficoltà nel tracciamento dei casi difficoltà nel tracciamento dei casi tracciamento dei casi insufficiente primi segnali di sovraccarico degli ospedali sovraccarico degli ospedali Misure restrittive Obbligo di mascherina Distanziamento fisico Zone rosse locali Sospensione di attività più a rischio Musei chiusi nel fine settimana[131] Coprifuoco dalle 22.00 alle 5.00 Chiusura dei servizi di ristorazione alle 18.00 Centri commerciali chiusi nel fine settimana DaD (al 25-50%[132]) per scuole superiori Chiusura di cinema e teatri[133] Chiusura dei musei nel fine settimana[131] Chiusura di centri e circoli sportivi Chiusura di sale scommesse Divieto di convegni, sagre e fiere Coprifuoco dalle 22.00 alle 5.00 Divieto di spostamento fuori dal Comune Chiusura dei servizi di ristorazione Centri commerciali chiusi nel fine settimana DaD (al 25-50%[132]) per scuole superiori Chiusura di cinema, teatri e musei Chiusura di centri e circoli sportivi Chiusura di sale scommesse Divieto di convegni, sagre e fiere Divieto di spostamento Chiusura dei servizi di ristorazione Chiusura di negozi e mercati Chiusura delle scuole di ogni ordine e grado[134] Chiusura di parrucchieri[135] ed estetisti Chiusura di cinema, teatri e musei Chiusura di centri e circoli sportivi Chiusura di sale scommesse Divieto di convegni, sagre e fiere Regioni/PA Valle d'Aosta — 20-23 dicembre 11-16 gennaio 1 febbraio - 14 marzo 6-19 dicembre 17-31 gennaio 15-28 marzo 6 novembre - 5 dicembre Piemonte — 13-23 dicembre 11-16 gennaio 1-28 febbraio 29 novembre - 12 dicembre 17-31 gennaio 1-15 marzo 6-28 novembre 15-28 marzo Liguria — 6-10 novembre 29 novembre - 23 dicembre 11-16 gennaio 1-13 febbraio 1-14 marzo 11-28 novembre 17-31 gennaio 14-28 febbraio 15-28 marzo 15-28 marzo Lombardia — 13-23 dicembre 1-28 febbraio 29 novembre - 12 dicembre 11-16 gennaio 24-31 gennaio 1-15 marzo 6-28 novembre 17-23 gennaio 15-28 marzo Trento — 6 novembre - 23 dicembre 11 gennaio - 13 febbraio 14 febbraio - 15 marzo 15-28 marzo Bolzano — 6-8 novembre 20-23 dicembre 11-16 gennaio 6-19 dicembre 1-7 febbraio 1-15 marzo 9 novembre - 5 dicembre 17-31 gennaio 8-28 febbraio 15-28 marzo Veneto — 6 novembre - 23 dicembre 1 febbraio - 14 marzo 11-31 gennaio 15-28 marzo Friuli-Venezia Giulia — 6-14 novembre 6-23 dicembre 11-16 gennaio 1 febbraio - 14 marzo 15 novembre - 5 dicembre 17-31 gennaio 8-14 marzo 15-28 marzo Emilia-Romagna — 6-14 novembre 6-23 dicembre 1-20 febbraio 15 novembre - 5 dicembre 11-31 gennaio 21 febbraio - 14 marzo 15-28 marzo Toscana — 6-10 novembre 20-23 dicembre 11 gennaio-13 febbraio 11-14 novembre 6-19 dicembre 14 febbraio - 21 marzo 15 novembre - 5 dicembre Umbria — 6-10 novembre 6-23 dicembre 11-16 gennaio 11 novembre - 3 dicembre 17 gennaio - 28 marzo — Marche — 6-14 novembre 6-23 dicembre 11-16 gennaio 1-28 febbraio 15 novembre - 5 dicembre 17-31 gennaio 1-14 marzo 15-28 marzo Lazio — 6 novembre - 23 dicembre 11-16 gennaio 1 febbraio - 14 marzo 17-31 gennaio 15-28 marzo Abruzzo — 6-10 novembre 7-16 gennaio 1-13 febbraio 11-17 novembre 7-11 dicembre 13-23 dicembre 14 febbraio - 28 marzo 18 novembre - 6 dicembre 12 dicembre Molise — 6 novembre - 23 dicembre 11 gennaio - 20 febbraio 21-28 febbraio 1-28 marzo Campania — 6-14 novembre 11 gennaio - 20 febbraio 6-23 dicembre 21 febbraio - 7 marzo 15 novembre - 5 dicembre 8-21 marzo Puglia — 6-23 dicembre 11-16 gennaio 10 febbraio - 14 marzo 6 novembre - 3 dicembre 17 gennaio - 9 febbraio 15-28 marzo Basilicata — 6-10 novembre 13-23 dicembre 11 gennaio - 28 febbraio 11 novembre - 12 dicembre 1-15 marzo Calabria — 13-23 dicembre 1º febbraio - 14 marzo 29 novembre - 12 dicembre 11-31 gennaio 15-28 marzo 6-28 novembre Sicilia — 29 novembre - 23 dicembre 15 febbraio - 14 marzo 6-28 novembre 11-16 gennaio 1-14 febbraio 15-28 marzo 17-31 gennaio Sardegna dal 1º marzo 6 novembre - 23 dicembre 11-23 gennaio 8-28 febbraio 24 gennaio - 7 febbraio — tutte le Regioni — 7-8 gennaio 28-30 dicembre 4 gennaio 9-10 gennaio 24-27 dicembre 31 dicembre - 3 gennaio 5-6 gennaio Note Regione/PA attualmente nello scenario 1. Regione/PA attualmente nello scenario 2. Regione/PA attualmente nello scenario 3. Regione/PA attualmente nello scenario 4.Suddivisione delle regioni e province autonome italiane in scenari di rischio:Secondo l'ordinanza del Ministero della Salute del 4 novembre 2020, in vigore dal 6 al 20 novembre.Secondo l'ordinanza del Ministero della Salute del 10 novembre 2020, in vigore dall'11 al 25 novembre.Secondo l'ordinanza del Ministero della Salute del 13 novembre 2020, in vigore dal 15 al 29 novembre.Secondo l'ordinanza del Ministero della Salute del 27 novembre 2020, in vigore dal 29 novembre al 13 dicembre.Secondo le ordinanze del Ministero della Salute del 5 dicembre 2020, in vigore dal 6 al 20 dicembre.Secondo l'ordinanza del Ministero della Salute dell'11 dicembre 2020, in vigore dal 13 al 27 dicembre.Secondo le ordinanze del Ministero della Salute dell'8 gennaio 2021, in vigore dal 10 al 24 gennaio.Secondo le ordinanze del Ministero della Salute del 16 gennaio 2021, in vigore dal 17 al 31 gennaio.Secondo le ordinanze del Ministero della Salute del 22 e 23 gennaio 2021, in vigore dal 24 gennaio, e precedenti.Secondo le ordinanze del Ministero della Salute del 29 gennaio 2021, in vigore dal 1º febbraioMappa della suddivisione dell'Italia secondo le ordinanze del Ministero della Salute del 9 e 12 febbraio 2021, in vigore dal 10 (per la sola Puglia) e 13 febbraio.Mappa della suddivisione dell'Italia secondo l'ordinanza del Ministero della Salute del 19 febbraio 2021, in vigore dal 21 febbraio.Mappa della suddivisione dell'Italia secondo l'ordinanza del Ministero della Salute del 27 febbraio 2021, in vigore dal 1º marzo.Mappa della suddivisione dell'Italia secondo le ordinanze del Ministero della Salute del 5 marzo 2021, in vigore dall'8 marzo.Mappa della suddivisione dell'Italia secondo il decreto-legge e le ordinanze del Ministero della Salute del 12 marzo 2021, in vigore dal 15 marzo. Regioni/PA nello scenario 4 Regioni/PA nello scenario 3 Regioni/PA nello scenario 2 Regioni/PA nello scenario 1 Comuni sottoposti a quarantena nella seconda ondata Provincia Comune Periodo quarantena Popolazione Totale popolazione Fonte Valle d'Aosta — (Valle d'Aosta) Saint-Denis 15-22 ottobre 2020 375 124 968 [136] Verrayes 1 286 Chambave 929 tutti i comuni (74) 6 novembre - 5 dicembre 2020 124 968 [137][138][139] Piemonte — tutti i comuni (1 181) 6-28 novembre 2020 4 329 008 4 329 008 [137][138][140] 15-28 marzo 2021 [3] Verbano-Cusio-Ossola Re 20 febbraio - 14 marzo 2021 696 [141] Craveggia 27 febbraio - 14 marzo 2021 752 [142][143] Villette 264 Toceno 727 Malesco 1 367 Santa Maria Maggiore 1 273 Druogno 1 063 Torino Cavour 5 473 Bricherasio 3- 14 marzo 2021 4 616 [144] Scalenghe 3 277 Cuneo Bagnolo Piemonte 5 877 Barge 7 471 Crissolo 157 Envie 1 960 Gambasca 340 Martiniana Po 720 Oncino 81 Ostana 89 Paesana 3 250 Revello 4 251 Rifreddo 1 052 Sanfront 2 321 Vercelli Crescentino 5-14 marzo 2021 7 777 [145] Cuneo Borgo San Dalmazzo 13-14 marzo 2021 12 436 [146] Boves 9 688 Liguria Imperia Airole 24 febbraio - 5 marzo 2021 (area arancione rafforzata) 379 1 511 591 [147] Apricale 629 Badalucco 1 082 Bajardo 342 Bordighera 10 412 Camporosso 5 540 Castellaro 1 241 Castel Vittorio 275 Ceriana 1 173 Dolceacqua 2 092 Isolabona 685 Molini di Triora 606 Montalto Carpasio 510 Olivetta San Michele 200 Ospedaletti 3 231 Perinaldo 846 Pigna 795 Pompeiana 866 Riva Ligure 2 826 Rocchetta Nervina 291 San Biagio della Cima 1 273 Sanremo 52 410 Santo Stefano al Mare 2 100 Seborga 279 Soldano 1 015 Taggia 13 927 Terzorio 234 Triora 357 Vallebona 1 298 Vallecrosia 6 955 Ventimiglia 24 142 — tutti i comuni (234) 15-28 marzo 2021 1 511 591 Lombardia — tutti i comuni (1506) 6-28 novembre 2020 10 060 965 10 060 965 [137][138][140] 17-23 gennaio 2021 [148] 15-28 marzo 2021 [3] Brescia Castrezzato 17-23 febbraio 2021 7 411 [149][150] Milano Bollate 17 febbraio - 3 marzo 2021 36 103 [149][150] Varese Viggiù 5 230 Pavia Mede 6 653 Bergamo Valgoglio 28 febbraio - 7 marzo 2021 600 [151] Trentino-Alto Adige Bolzano Sesto 16-30 ottobre 2020 1 879 532 250 [152] Monguelfo-Tesido 2 876 Laives 31 ottobre - 8 novembre 2020 18 073 [153][154] Sarentino 7 161 Campo di Trens 2 684 Racines 4 474 Malles Venosta 1 051 Sluderno 5-8 novembre 2020 1 828 [154] Gargazzone 1 771 Rasun-Anterselva 2 903 Glorenza 905 Tubre in Val Monastero 971 Val di Vizze 3 095 Bolzano 107 312 Vadena 1 054 Braies 657 Velturno 2 996 Villabassa 1 599 Vipiteno 6 980 Meltina 1 679 Nova Levante 1 945 Nalles 1 992 Egna 5 252 Bronzolo 2 797 Ponte Gardena 192 Ora 6-8 novembre 2020 3 795 [155] Tesimo 1 965 San Lorenzo di Sebato 3 889 Prato allo Stelvio 3 603 Brunico 7-8 novembre 2020 16 814 [156] Gais 3 235 Caldaro 7 993 Chiusa 5 226 Naz-Sciaves 3 206 Valdaora 3 205 tutti i comuni (116) 9 novembre - 5 dicembre 2020 532 250 [157][158][159][139] 17-31 gennaio 2021 [160] 8-28 febbraio 2021 [161][162] 15-28 marzo 2021 Merano 18 febbraio - 7 marzo 2021 41 115 [163] Rifiano 1 387 Moso in Passiria 2 068 San Pancrazio 1 537 Trento Castello Tesino 16-30 novembre 2020 1 167 545 497 [164] Bedollo 1 476 Baselga di Piné 5 079 tutti i comuni (166) 15-28 marzo 2021 545 497 [23] Veneto — tutti i comuni (563) 15-28 marzo 2021 4 858 092 4 858 092 [3] Friuli-Venezia Giulia — (Friuli-Venezia Giulia) Sappada 19 ottobre - 2 novembre 2020 1 315 1 200 374 [165] — tutti i comuni (215) 15-28 marzo 2021 1 200 374 [3] Emilia- Romagna Bologna Imola 25 febbraio - 11 marzo 2021 70 499 4 448 545 [20] Castel San Pietro Terme 20 967 Medicina 16 835 Mordano 4 739 Castel Guelfo di Bologna 4 534 Dozza 6 629 Casalfiumanese 3 422 Fontanelice 1 955 Borgo Tossignano 3 273 Castel del Rio 1 208 Ravenna Bagnara di Romagna 25 febbraio - 14 marzo 2021 2 413 [20][166] Conselice 9 680 Massa Lombarda 10 428 Riolo Terme 5 643 Bologna tutti i comuni 27 febbraio - 14 marzo 2021 1 020 287 [167][70] Forlì-Cesena Bagno di Romagna 2-14 marzo 2021 5 760 [166] Mercato Saraceno 6 891 Montiano 1 726 Sarsina 3 372 Verghereto 1 784 Borghi 2 902 Cesenatico 26 110 Gambettola 10 719 Gatteo 9 202 Longiano 7 195 Roncofreddo 3 383 San Mauro Pascoli 12 062 Savignano sul Rubicone 17 948 Sogliano al Rubicone 3 181 Ravenna Brisighella 7 251 Casola Valsenio 2 499 Castel Bolognese 9 539 Faenza 58 250 Solarolo 4 480 Alfonsine 11 659 Bagnacavallo 16 592 Cotignola 7 341 Fusignano 8 150 Lugo 31 734 Sant'Agata sul Santerno 2 906 Cervia 28 537 Russi 12 082 Ravenna 157 724 Rimini tutti i comuni 2-14 marzo 2021 335 926 [166][70] Modena 4-14 marzo 2021 705 076 [70] Reggio Emilia 531 891 Forlì-Cesena 8-14 marzo 2021 394 833 [168] Ravenna 387 096 — tutti i comuni (340) 15-28 marzo 2021 4 448 545 [3] Toscana — tutti i comuni (276) 15 novembre - 5 dicembre 2020 3 709 139 3 709 139 [169][139] Siena Chiusi 7-14 febbraio 2021 8 206 [170] Livorno Cecina 24 febbraio - 12 marzo 2021 27 867 [171][172] Siena tutti i comuni 27 febbraio - 12 marzo 2021 266 961 [173] Pistoia tutti i comuni 27 febbraio - 21 marzo 2021 291 121 Livorno Castellina Marittima 8-21 marzo 2021 1 912 [174] Lucca Viareggio 10-21 marzo 2021 60 241 [175] Arezzo tutti i comuni 15-21 marzo 2021 337 836 [176] Prato 256 373 [177][178] Firenze Firenzuola 4 513 [179] Grosseto Scarlino 3 872 Pisa Santa Luce 1 620 Lucca Seravezza 18-28 marzo 2021 12 701 [180] Umbria Terni Attigliano 8-12 febbraio 2021 1 987 675 579 [181][182] Calvi dell'Umbria 1 724 Lugnano in Teverina 1 437 Montegabbione 1 145 Amelia 8-21 febbraio 2021 11 433 [181] San Venanzo 8-28 febbraio 2021 2 187 [181][183] Perugia tutti i comuni 655 666 Marche Ascoli Piceno Pozza (Acquasanta Terme) 21-22 ottobre 2020 159 1 502 648 [184][185] Umito (Acquasanta Terme) 27 Ancona tutti i comuni 17-27 febbraio 2021 465 511 [186][187] — tutti i comuni (227) 15-28 marzo 2021 1 502 648 [23] Lazio Latina Roccagorga 15 febbraio - 8 marzo 2021 4 265 5 723 372 [188][189] Roma Colleferro 21 febbraio - 7 marzo 2021 20 822 [190] Carpineto Romano 4 218 Frosinone Torrice 24 febbraio - 9 marzo 2021 4 826 [191] Monte San Giovanni Campano 27 febbraio - 12 marzo 2021 12 500 [189] tutti i comuni 1-14 marzo 2021 474 163 [192] — tutti i comuni (378) 15-28 marzo 2021 5 723 372 [3] Abruzzo L'Aquila Casamaina (Lucoli) 28 agosto - 1 settembre 2020 165 1 301 111 [193] — tutti i comuni (305) 18 novembre - 6 dicembre 2020 1 301 111 [194][195][196][197] 12 dicembre 2020 [197][198] Chieti Pizzoferrato 16-22 gennaio 2021 1 006 [199] San Giovanni Teatino 6-13 febbraio 2021 13 814 [200] Atessa 10 567 Pescara Tocco da Casauria 2 461 Chieti tutti i comuni 14-27 febbraio 2021 390 962 [201] Pescara 314 771 L'Aquila Ateleta 25 febbraio - 28 marzo 2021 1 135 [202][203] Campo di Giove 25-26 febbraio 2021 (zona rossa) 27 febbraio - 7 marzo 2021 (zona arancione) 794 Cansano 242 Ortona dei Marsi 451 Roccacasale 649 Chieti Bucchianico 27 febbraio - 28 marzo 2021 5 073 [204] Chieti 50 053 Francavilla al Mare 25 213 Lanciano 34 387 Miglianico 4 702 Ortona 22 167 San Giovanni Teatino 13 814 Torrevecchia Teatina 4 163 Ripa Teatina 3 981 Pescara Turrivalignani 27 febbraio - 14 marzo 2021 811 Scafa 3 572 San Valentino in Abruzzo Citeriore 1 889 Caramanico Terme 1 914 Cepagatti 27 febbraio - 28 marzo 2021 10 764 Città Sant'Angelo 14 833 Lettomanoppello 2 754 Manoppello 6 815 Montesilvano 53 178 Pescara 119 641 Pianella 8 535 Picciano 1 327 Scafa 3 572 Spoltore 18 712 Teramo Pineto 4-28 marzo 2021 14 886 [205] Roseto degli Abruzzi 25 671 Silvi 15 383 Pescara Torre de' Passeri 7-14 marzo 2021 2 926 [206] Castiglione a Casauria 766 [207] L'Aquila Roccaraso 1 637 Cagnano Amiterno 7-28 marzo 2021 1 243 Capitignano 652 Castelvecchio Subequo 892 Ovindoli 1 196 Pizzoli 4 529 Chieti Montazzoli 11-28 marzo 2021 917 [208] Pescara Collecorvino 12-28 marzo 2021 6 024 [209] Catignano 1 280 Rosciano 4 022 Moscufo 3 113 Cappelle sul Tavo 3 970 Teramo Tortoreto 11 905 L'Aquila Sante Marie 1 145 Rivisondoli 683 Molise Campobasso Campomarino 1 febbraio - 7 marzo 2021 7 803 305 617 [210][211][212] Termoli 8 febbraio - 7 marzo 2021 33 000 Acquaviva Collecroce 614 Casacalenda 2 014 Castelmauro 1 400 Civitacampomarano 341 Colletorto 1 786 Guardialfiera 992 Guglionesi 5 148 Larino 6 623 Mafalda 1 160 Montecilfone 1 278 Montefalcone del Sannio 1 474 Montemitro 329 Montenero di Bisaccia 6 312 Montorio nei Frentani 397 Palata 1 647 Petacciato 3 753 Portocannone 2 420 Ripabottoni 480 Rotello 1 168 San Felice del Molise 600 San Giacomo degli Schiavoni 1 408 San Giuliano di Puglia 1 014 San Martino in Pensilis 4 715 Santa Croce di Magliano 4 203 Tavenna 648 Ururi 2 586 Bonefro 21 febbraio - 7 marzo 2021 1 297 Lupara 457 Montelongo 335 Morrone del Sannio 572 Provvidenti 104 — tutti i comuni (144) 1-28 marzo 2021 305 617 [213] Campania Napoli Ticciano (Vico Equense) 16-24 ottobre 2020 617 5 770 111 [214] Arzano 20 ottobre - 4 novembre 2020 33 868 [215] Avellino Avella 23 ottobre - 14 novembre 2020 7 810 [216] [217] Caserta Orta di Atella 25 ottobre - 7 novembre 2020 27 407 [218][219] Marcianise (centro urbano) 39 423 Salerno Cetara 2-20 novembre 2020 2 041 [220][221] 25 febbraio - 21 marzo 2021 [222][223] Novi Velia 9-19 novembre 2020 2 325 [224] Santa Marina 11-16 novembre 2020 3 231 [225][226] Benevento Airola 12-22 novembre 2020 8 257 [227] — tutti i comuni (550) 15 novembre - 5 dicembre 2020 5 770 111 [169][139] 8-21 marzo 2021 [228] Napoli Massa Lubrense 13 febbraio - 2 marzo 2021[229] 14 225 [230][231][232] Salerno Scafati 25 febbraio - 15 marzo 2021 48 824 [233][234] Puglia — tutti i comuni (257) 15-28 marzo 2021 3 929 919 3 929 919 [235] Basilicata Potenza Marsicovetere 3-13 ottobre 2020 5 573 549 754 [236] Tramutola 3 018 Genzano di Lucania 3-13 novembre 2020 5 598 [237] Matera Irsina 4 631 Montalbano Jonico 9-30 novembre 2020 7 057 [238] — tutti i comuni (131) 1-15 marzo 2021 549 754 [213] Potenza Francavilla in Sinni 16-21 marzo 2021 4 176 [239] Latronico 4 277 Senise 6 954 Matera Montescaglioso 9 580 Calabria Vibo Valentia Stefanaconi 24-30 settembre 2020 2 402 1 915 516 [240][241] Reggio Calabria Sinopoli 5 ottobre - 7 novembre 2020 1 994 [242][243] Cosenza Torre Ruggiero 15-28 ottobre 2020 972 [244] Reggio Calabria Sant'Eufemia d'Aspromonte 16 ottobre - 7 novembre 2020 3 918 [243][245] Cosenza Celico 19 ottobre - 7 novembre 2020 2 778 [243][246] Casali del Manco 9 855 Mangone 31 ottobre - 7 novembre 2020 18 74 [243][247] Rovito 3 135 Spezzano della Sila 4 411 Zumpano 2 660 Crotone Caccuri 1 593 Reggio Calabria Giffone 1 745 Anoia 2 102 Rosarno 14 993 Taurianova 15 224 — tutti i comuni (404) 6-28 novembre 2020 1 915 516 [137][138][140] Crotone Pallagorio 2-6 dicembre 2020 1 049 [248][249] Reggio Calabria Cardeto 1 473 Bagnara Calabra 2-12 dicembre 2020 9 650 [248] Platì 3 830 Bruzzano Zeffirio 1 092 Crotone Cotronei 5 390 Isola di Capo Rizzuto 17 711 Vibo Valentia Mileto 6 500 Fabrizia 28 dicembre 2020 - 30 gennaio 2021 2 039 [250][251] Piscopio (Vibo Valentia) 2 247 Cosenza Frascineto 7-24 gennaio 2021 2 094 [252][253] Catanzaro Borgia 7-15 gennaio 2021 7 509 [254] Serrastretta 11-17 gennaio 2021 3 055 [255] Cosenza Altomonte 11-25 gennaio 2021 4 342 [256] Reggio Calabria Casignana 16-30 gennaio 2021 727 [251] San Luca 16 gennaio - 7 febbraio 2021 3 632 [251][257] Vibo Valentia Briatico 10 febbraio 2021 4 167 [258][259] 2-17 marzo 2021 [260][261] Dasà 2-17 marzo 2021 1 108 Gerocarne 1 985 Sorianello 2-24 marzo 2021 1 147 [262] Crotone Petilia Policastro 13-28 marzo 2021 8 844 [263] Vibo Valentia Piani di Acquaro (Acquaro) N/A San Nicola da Crissa 1 253 Reggio Calabria Piminoro (Oppido Mamertina) 460 Vibo Valentia Bisignano 18 marzo- 31 marzo 2021 10 026 [264] Cariati 8 042 Reggio Calabria Samo 763 Sicilia Palermo Villafrati 5-12 ottobre 2020 3 275 4 851 833 [265] Messina Galati Mamertino 13 ottobre - 2 novembre 2020 2 419 [266] Palermo Mezzojuso 17-24 ottobre 2020 2 799 [267] Agrigento Sambuca di Sicilia 17 ottobre - 7 novembre 2020 5 792 [268] Catania Randazzo 19-26 ottobre 2020 10 599 [269] Palermo Torretta 23 ottobre - 7 novembre 2020 4 278 [270] Enna Centuripe 3-17 novembre 2020 5 249 [271][272] Ragusa Vittoria 3 novembre - 3 dicembre 2020 63 788 [271][273][274][275] Messina Cesarò 8 novembre - 3 dicembre 2020 2 274 [276][277][275] San Teodoro 1 326 Catania Bronte 15 novembre - 3 dicembre 2020 18 710 [278][275] Palermo Misilmeri 29 270 Ciminna 21 novembre - 3 dicembre 2020 3 588 [275] Ragusa Acate 11 506 Comiso 30 957 Agrigento Camastra 1 980 Catania Maniace 3 764 Caltanissetta Milena 23 dicembre 2020 - 16 gennaio 2021 2 856 [279][280][281] Messina Capizzi 3-16 gennaio 2021 2 990 [282][283][281] San Fratello 7-16 gennaio 2021 3 471 [284][281] Messina 11-16 gennaio 2021 226 055 [285][281] Catania Castel di Judica 4 439 Ramacca 10 854 Palermo Santa Flavia 13-16 gennaio 2021 11 108 [283][281] Agrigento Ravanusa 11 186 Gela 71 812 [286][281] Enna Villarosa 4 469 — tutti i comuni (391) 17-31 gennaio 2021 4 851 833 [287][281] Messina Tortorici 5-15 febbraio 2021 5 999 [288] Palermo San Cipirello 25 febbraio - 11 marzo 2021 5 306 [289][290] San Giuseppe Jato 8 482 Caltanissetta Riesi 6-22 marzo 2021 10 888 [291] Siracusa Portopalo di Capo Passero 12-26 marzo 2021 3 813 [292] Agrigento Raffadali 12 550 Palermo Altavilla Milicia 8 459 San Mauro Castelverde 1 447 Caltavuturo 16-30 marzo 2021 3 821 [293] Caltanissetta Caltanissetta 59 695 Ragusa Scicli 26 960 Agrigento Palma di Montechiaro 22 663 Sardegna Nuoro Orune 22 settembre - 11 ottobre 2020 2 260 52 931 [294] Oristano Aidomaggiore 26 settembre - 2 ottobre 2020 427 [295] Nuoro Gavoi 27 settembre - 10 ottobre 2020 2 589 [294] Sud Sardegna Seui 29 settembre - 7 ottobre 2020 1 253 Oristano Paulilatino 19-25 ottobre 2020[296] 2 167 [297][298] Nughedu Santa Vittoria 31 ottobre - 4 novembre 2020 466 [299][300] Nuoro Silanus 11 novembre - 7 dicembre 2020 2 060 [301][302][303] Oristano Sorradile 12 novembre - 30 dicembre 2020 355 [304][305] Nuoro Orani 14-29 novembre 2020 2 825 [306][307] Oliena 15-29 novembre 2020 6 917 [306] Ovodda 21 novembre - 8 dicembre 2020 1 603 [308] Fonni 23 novembre - 4 dicembre 2020 3 827 [309] Sassari Bono 20 febbraio - 6 marzo 2021 3 488 [310] San Teodoro 25 febbraio - 11 marzo 2021 5 012 [311] La Maddalena 26 febbraio - 19 marzo 2021 10 846 [312][313][314] Nuoro Sindia 16 marzo - 30 marzo 2021 1 675 [315] Cagliari Sarroch 19 marzo - 31 marzo 2021 5 161 [316] Totale popolazione: 57 898 820 (7 545 comuni e frazioni) Note Comune/frazione attualmente in quarantena. (Ultimo aggiornamento al 18 marzo 2021) Critiche alla gestione dell'emergenza In riferimento alla prima ondata di contagi, osservatori qualificati, giornalisti, accademici e analisti specializzati in gestione delle crisi, sia nazionali che internazionali, hanno mosso critiche circostanziate al Governo italiano per vari aspetti relativi alla gestione dell'emergenza: i ricercatori dell'Università di Harvard hanno rilevato un ritardo di 3 settimane nell’attivazione del blocco totale del Paese, hanno bocciato i provvedimenti graduali, come i decreti che in Italia hanno intensificato l'isolamento sociale in modo progressivo, e hanno criticato l’Italia perché non si sarebbe rivelata all'altezza nel tracciare la linea dei contagi;[317] il The New York Times ha espresso riserve dichiarando che le autorità hanno annaspato nel determinare incisive misure contro l’epidemia, denunciando opportunità mancate e critici passi falsi, quali l’emissione di messaggi contrastanti che hanno seminato confusione e mancato coordinamento tra le autorità nazionali e quelle locali e che avrebbero peggiorato gli effetti negativi della pandemia[318] (anche se in seguito lo stesso New York Times ha lodato la gestione della pandemia da parte del governo italiano);[319][320][321][322] un'inchiesta di The Globalist Syndication, testata specializzata in giornalismo d’inchiesta, ha riportato dichiarazioni di Andrea Crisanti, professore ordinario di epidemiologia e virologia dell’Azienda ospedaliera di Padova, il quale ha denunciato i numeri inesatti divulgati dalle autorità durante la gestione dell’epidemia nonché le inefficaci strategie di contenimento e di monitoraggio dei pazienti risultati positivi al virus;[323] anche la Federazione Relazioni pubbliche Italiana (FERPI) ha evidenziato il parere di specialisti che hanno denunciato gli errori compiuti dal Governo Conte II sul fronte della comunicazione di crisi[324].[325] Diversi quotidiani a tiratura nazionale come Corriere della Sera, il Giornale e HuffPost e programmi televisivi come Report hanno denunciato gli errori fatti nella gestione della crisi epidemica, in relazione a un piano pandemico redatto ben 10 anni fa ma ignorato e non applicato[326], alle critiche alla comunicazione del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, giudicata a più riprese inadeguata alla gravità della crisi[327], e all'inadeguatezza della risposta da parte delle istituzioni con particolare riguardo al ritardo nella liquidazione delle provvidenze economiche previste dai decreti del Governo[328], mentre quotidiani di stampa regionale hanno evidenziato l’insufficiente coordinamento tra le autorità civili e quelle militari nella gestione dell’emergenza.[329] Un’inchiesta di The Post Internazionale ha poi evidenziato l’esistenza di una nota riservata dell’Istituto superiore di sanità che ha rivelato che già il 2 marzo era stata chiesta la creazione di una zona rossa ad Alzano Lombardo e a Nembro, comuni diventati poi due focolai dell’epidemia, che i giornalisti definiscono “annunciata”[330]. Un'articolata inchiesta pubblicata sulla testata online Formiche.net di Roberto Arditti ha evidenziato, tra le altre cose, le evidenti contraddizioni emerse nella comunicazione da parte degli esponenti della comunità scientifica.[331] Anche la Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri ha denunciato pubblicamente la mancanza di dati sull’esatta diffusione dell’epidemia, la gestione confusa da parte delle istituzioni della realtà delle RSA e dei centri diurni per anziani, la mancata fornitura di protezioni individuali ai medici del territorio, la pressoché totale assenza delle attività di igiene pubblica, la mancata esecuzione dei tamponi agli operatori sanitari e il mancato governo efficace del territorio.[332] Ulteriori discussioni nella comunità scientifica sono state sollevate dall'analisi dell'approccio alla gestione della pandemia differente adottato da due regioni per molti versi con scenari inizialmente sovrapponibili, Lombardia e Veneto, le cui scelta da parte delle istituzioni locali hanno generato effetti completamente diverse sul fronte degli ospedalizzati e dei decessi.[333] Sono state aperte numerose inchieste penali per omicidio ed epidemia colposa a causa della decisione da parte di alcune istituzioni di confinare i contagiati nelle case di riposo per anziani, inizialmente da parte della Magistratura di Milano[334], con iscrizione nel registro degli indagati del direttore del Pio Albergo Trivulzio, e da parte della Magistratura di Prato[335], quest’ultima, ad oggi, senza ipotesi di reato. Il professore Sabino Cassese ha denunciato l'inefficace coordinamento tra le istituzioni nazionali e quelle locali, sollecitando il potere legislativo a ridisegnare il perimetro delle reciproche competenze, e lamentando anche la mancata applicazione dell’articolo 117 della Costituzione, che riserva allo Stato i compiti in materia di profilassi internazionale, dell’articolo 120 della Costituzione che consente al Governo di sostituirsi alle Regioni in casi di pericolo grave per l’incolumità, e della legge 833 del 1978 che assegna al Ministero della salute e non alle Regioni, il compito di intervenire direttamente in caso di epidemie.[336] In particolare una polemica ha riguardato la gestione all'interno dell'ospedale civico di Codogno, nell'area del focolaio italiano del virus. In seguito alle osservazioni mosse dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte (in un'intervista si era riferito all'ospedale di Codogno, ma senza farne esplicitamente il nome)[337][338] sul mancato rispetto dei protocolli sanitari di sicurezza emanati tramite Decreto dal governo per contenere la diffusione del coronavirus, e relativamente all'iniziale dimissione dall'ospedale del cosiddetto "paziente uno" senza sottoporlo al test di positività al virus,[339][340], alcuni esponenti della Regione Lombardia precisarono che l'ospedale aveva correttamente seguito i protocolli in vigore in quel momento, emanati dal Ministero della Salute e dall’Organizzazione mondiale della sanità, che indicavano di eseguire i test solo alle persone ritornate dalla Cina o addirittura solo dalla zona di Wuhan.[337] La stessa posizione nel considerare gli ospedali come possibile veicolo di infezione venne assunta inizialmente anche dall'infettivologo Massimo Galli,[340][341] primario del reparto di malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano,[342][343] che in seguito ridimensionò parzialmente le proprie valutazioni, dichiarando che probabilmente il virus circolava ancor prima della chiusura dei voli verso la Cina.[344] Il 13 aprile 2020 la rivista Forbes ha pubblicato una dettagliata analisi[345] redatta in collaborazione con i ricercatori del King's College di Londra e tradotta anche in lingua italiana[346], che posiziona l'Italia al fondo della maggior parte delle classifiche del Deep Knowledge Group sull'efficacia nella gestione della pandemia. Il 26 aprile 2020, in seguito al discorso del presidente Giuseppe Conte che annunciava il prolungamento della sospensione delle celebrazioni religiose, la Conferenza Episcopale Italiana ha lanciato un comunicato in cui esprimeva il "disaccordo dei vescovi" che "non possono vedere compromesso l'esercizio della libertà di culto". In risposta al comunicato, Conte ha affermato con una nota da Palazzo Chigi che "la Presidenza del Consiglio prende atto della comunicazione della CEI e [...] già nei prossimi giorni si studierà un protocollo che consenta quanto prima la partecipazione dei fedeli alle celebrazioni liturgiche in condizioni di massima sicurezza".[347][348] Nel mese di agosto, il Giudice di Pace di Frosinone ha annullato una sanzione comminata ad un cittadino per violazioni commesse durante la fase 1[349], asserendo come l'emergenza sanitaria non rientrasse tra le cause di misure restrittive alla libertà dei cittadini, diversamente tra le altre, da guerra e calamità naturali.[349][350]. Nello stesso mese la Procura di Roma emette avvisi di garanzia nei confronti di Conte e altri sei ministri per abuso d'ufficio, a seguito di denunce ed esposti di cittadini.[351] Provvedimenti locali Liguria La Liguria è la prima regione italiana a dotarsi di una nave ospedale che è diventata operativa a partire dal 23 marzo 2020: il traghetto Splendid della compagnia Grandi Navi Veloci ospita 25 posti letto per pazienti dimessi dagli ospedali del territorio. Il numero è incrementabile fino ad un massimo di 400 unità. [352][353][354][355] Il 21 ottobre 2020, il presidente della Regione Toti ha firmato un'ordinanza con cui ha imposto il divieto di assembramento all'aperto, e una quota di didattica a distanza del 50% per le scuole secondarie di secondo grado.[356] Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia- Romagna Tende della protezione civile davanti al Policlinico di Verona montate in occasione dell'epidemia. Dopo il secondo decesso attributo al coronavirus,[166] in Lombardia e Veneto, regioni in cui erano presenti i primi e principali focolai dell'infezione, tutti gli eventi pubblici sono stati cancellati e sono state limitate alcune attività commerciali. È stata disposta la chiusura al pubblico dei musei e degli altri luoghi della cultura (quali teatri, cinema e biblioteche), sono state sospese le celebrazioni delle messe e altre riunioni religiose aperte ai fedeli (con l'eccezione di matrimoni e funerali, da celebrare in forma privata con la presenza di pochi parenti stretti) e sono stati sospesi i viaggi d'istruzione in Italia e all'estero.[357][358] Il 21 febbraio il sindaco di Vo' firma un'ordinanza simile a quella firmata, il giorno precedente, dal Ministero della salute e regione Lombardia, per vietare nel territorio comunale tutte le attività sportive, ludiche, religiose e lavorative, con contestuale interdizione delle fermate dei mezzi pubblici.[359][360] Il 22 febbraio la regione Lombardia dichiara di avere diviso la regione in due aree: la "zona rossa" (il basso Lodigiano), completamente isolata, e la "zona gialla", cioè la parte restante della regione, soggetta a limitazioni per 7 giorni, eventualmente prorogabili a 14: ai locali di aggregazione, quali bar, pub e discoteche, è stata ordinata la chiusura dalle ore 18:00 alle ore 6:00, mentre ai centri commerciali è stata vietata l'apertura nei giorni di sabato e domenica, con l'eccezione degli esercizi che vendono prodotti alimentari.[361][362][363] Mascherine regalate da un'azienda veneta e distribuite dalla protezione civile del Veneto alla popolazione Le regioni di Lombardia e Veneto hanno attivato due numeri verdi per i cittadini che temono di essere entrati in contatto con soggetti infetti[364][365] e successivamente anche il Piemonte ha reso operativo un numero verde per le informazioni sulla COVID-19.[366] Le università e le scuole di ogni ordine e grado, in Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna sospendono tutte le attività dal 23 febbraio fino a settembre, anche su invito del Ministero dell'istruzione.[367][368][369][370][371][372][373] Il 22 febbraio sono state annullate quattro partite di Serie A (Inter-Sampdoria, Atalanta-Sassuolo, Verona-Cagliari e Torino-Parma) oltre a vari eventi sportivi che si dovevano disputare in Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna.[374][375] Le autorità venete hanno annullato gli ultimi due giorni del Carnevale di Venezia;[376] quelle piemontesi gli ultimi tre giorni del Carnevale di Ivrea.[377] A metà marzo, un'azienda tessile di Besozzo[378] e una casa editrice di Trebaseleghe[379] hanno riconvertito la loro produzione, iniziando a fornire particolari mascherine facciali che sono state distribuite alla popolazione tramite la protezione civile.[380] Fra le ditte presenti sul mercato, operano sia produttori di dispositivi di protezione individuale che "mascherine filtranti" per le quali sono escluse la certificazione CE e l'uso chirurgico a tutela degli operatori sanitari.[381] A partire dalla metà di marzo, il comune di Bergamo ha visto incrementare il numero dei morti, a tal punto da aver saturato la capacità dei forni crematori cittadini. È stato quindi necessario, nei giorni del 18 e 21 marzo, l'intervento dei camion dell'Esercito Italiano che portassero i feretri in altre regioni del nord Italia per la cremazione.[382] Il Governo attribuì ai soldati dell'esercito lo status di operatori di sicurezza, assimilandoli in via temporanea al medesimo status giuridico spettante alle Forze dell'Ordine, che si erano trovate numericamente non adeguate per le improvvise esige di vigilanza e di controllo del territorio.[383] Tale riconoscimento aveva già un precedente storico nel presidio militae delle città caratterizzate da una forte attività mafiosa. Friuli Venezia Giulia Da domenica 23 febbraio 2020 in Friuli-Venezia Giulia, nelle università sono state sospese le attività didattiche, gli esami, le conferenze o i dibattiti, come anche nei servizi educativi
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