CSV FC - Assiprov sabato, 19 dicembre 2020

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sabato, 19 dicembre 2020
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                                                  sabato, 19 dicembre 2020

Prime Pagine

 19/12/2020   Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)                                                                                  4
 Prima pagina del 19/12/2020

 19/12/2020   Il Resto del Carlino (ed. Forlì)                                                                                        5
 Prima pagina del 19/12/2020
 19/12/2020   Il Resto del Carlino (ed. Cesena)                                                                                       6
 Prima pagina del 19/12/2020

ambiente e protezione civile

 18/12/2020   Forli 24 Ore                                                                                                            7
 Vaccino anti-Covid. Emilia-Romagna pronta per somministrare le prime 360mila dosi da inizio gennaio
 19/12/2020   Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 69                                                                            10
 Il Rotary Club dona 74 carte prepagate per fare la spesa
 19/12/2020   Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 61                                                           Quinto Cappelli   11
 Vaccinazioni anti influenza, ora si fanno negli ambulatori

csv e scenario locale

 18/12/2020   Cesena Today                                                                                                           12
 A Natale lontani dalle famiglie, un 'abbraccio' agli anziani delle Rsa con il "calendario della solidarietà"
 18/12/2020   Cesena Today                                                                                                           13
 La Parrocchia si prepara al Natale: un dono per i nonni e la raccolta viveri
 19/12/2020   Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 8                                                      ENRICO PASINI     14
 Anziani, disabili, donne in gravidanza La corsa in taxi la paga il Comune

 19/12/2020   Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 13                                                    GIORGIA CANALI     16
 Cure salvavita per malattia rara 500 anziani Soluzione trovata per Michael

 19/12/2020   Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 14-15                                                                    18
 Donazione per gli ospedali

 19/12/2020   Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 46                                                                       19
 Pomeriggio dedicato a ricevere e donare
 18/12/2020   Forli 24 Ore                                                                                                           20
 Arci Solidarietà Cesenate dona il "Calendario della Solidarietà" agli anziani ospiti delle Case di Riposo
 18/12/2020   Forli 24 Ore                                                                                                           21
 Il Sumai dona 22mila euro agli Ospedali di Forlì e Cesena per l' acquisto di termometri e saturimetri
 18/12/2020   Forli Today                                                                                                            22
 Un regalo di Natale speciale: il Sumai dona 22mila euro agli ospedali di Forlì e Cesena per l' emergenza Covid
 18/12/2020   Forli Today                                                                                                            23
 Unieuro-Scafati nel segno della solidarietà: centinaia di peluche e panettoni sui seggiolini del Palafiera
 18/12/2020   Forli Today                                                                                                            24
 Mobilità della fasce più fragili, il Comune interviene per pagare il servizio taxi
 19/12/2020   Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 23                                                                            26
 Screening di massa, quasi settemila cittadini I positivi sono 32
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19/12/2020    Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 47      Luca Ravaglia     27
 «La solidarietà non arretra neppure di fronte al virus»

 19/12/2020    Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 47      Luca Ravaglia     29
 «Le nostre notti con gli invisibili, in via delle Stelle»
 19/12/2020    Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 51                        31
 Medici ambulatoriali contro il virus
 19/12/2020    Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 56                        32
 Dodici mesi di affetto in dono agli anziani
 19/12/2020    Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 70                        33
 I lavoretti dei bimbi per addobbare il giardino pubblico
 19/12/2020    Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 54       Matteo Bondi.     34
 «Visita in ospedale? Il Comune ti paga il taxi»
 19/12/2020    Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 65    Vincenzo D' Altri.   35
 Una gara di generosità per aiutare la Caritas

salute e assistenza

 19/12/2020    Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 66                         36
 Arriva una nuova automedica per la Croce Rossa
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[ § 1 § ]

            sabato 19 dicembre 2020
                                      Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)

                                        Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020   Pagina 4
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[ § 2 § ]

     sabato 19 dicembre 2020
                                   Il Resto del Carlino (ed. Forlì)

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[ § 3 § ]

     sabato 19 dicembre 2020
                                 Il Resto del Carlino (ed. Cesena)

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[ § 1 6 8 5 7 6 6 9 § ]

                          venerdì 18 dicembre 2020

                                                                                     Forli 24 Ore
                                                                            ambiente e protezione civile

                          Vaccino anti-Covid. Emilia-Romagna pronta per somministrare le prime 360mila dosi da
                          inizio gennaio
                          Saranno somministrate alle prime 183mila persone tra personale sanitario e ospiti delle CRA

                          Entra nel vivo la nuova fase, quella finale della lotta al Coronavirus. La
                          Regione Emilia-Romagna è infatti già pronta a dare il via alla prima fase della
                          campagna vaccinale , che partirà a inizio gennaio , non appena il primo
                          vaccino, quello prodotto da Pfeizer, sarà consegnato sul territorio. Dal
                          numero di medici coinvolti alla distribuzione dei centri di somministrazione ,
                          ogni procedura è stata già definita per permettere la vaccinazione di quelle
                          che sono state ritenute - e così indicate dal ministero - le categorie alle quali
                          è più urgente somministrare il vaccino: tutto il personale degli ospedali ,
                          pubblici e privati, e dei presidi socio-sanitari territoriali , dai sanitari ai tecnici,
                          agli amministrativi, nonché i medici di medicina generale e i pediatri di libera
                          scelta ; i volontari e i dipendenti delle associazioni e delle attività di
                          emergenza di trasporto sociale ; tutto il mondo delle strutture residenziali per
                          anziani , sia operatori che ospiti . In questa prima fase le persone che
                          potenzialmente, dato che non c' è l' obbligatorietà, potranno essere
                          vaccinate, sono circa 180mila, per un totale di oltre 360.000 somministrazioni
                          ; sono infatti previste due dos i per ogni vaccinazione, a partire appunto da
                          inizio gennaio e nell' arco massimo di 46 giorni (23 per il vaccino e altrettanti per il richiamo); ma si stima che ne
                          bastino 18 per ognuna delle operazioni. Si parla quindi di una media di circa 10.000 vaccinazioni al giorno . Una
                          campagna vaccinale imponente, che la Regione, in accordo con le Aziende sanitarie del territorio, è già andata a
                          definire in ogni suo aspetto. E che per ora ha riscosso una adesione massima: dai primi quesiti sulle intenzioni di
                          vaccinazione inviati al personale sanitario, quasi la totalità, il 96%, ha espresso la propria volontà a vaccinarsi . "Il
                          vaccino tanto atteso è finalmente una realtà- dichiarano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini , e Raffaele
                          Donini , assessore alle Politiche per la salute-. L' Emilia-Romagna è pronta a partire con la vaccinazione agli operatori
                          sanitari e agli ospiti delle residenze per anziani, le due categorie che hanno pagato un prezzo altissimo in termini di
                          malattia, decesso e dolore nel corso delle prime due ondate epidemiche, e che devono prioritariamente essere
                          protette ora che il vaccino è disponibile. Siamo pronti e attrezzati per mettere in campo un' organizzazione che dovrà
                          gestire per gran parte del 2021 anche la successiva campagna vaccinale di massa, che richiederà un ulteriore sforzo
                          organizzativo. Voglio ancora una volta ringraziare il personale sanitario per la dedizione e la professionalità
                          dimostrati sino ad ora, e assicurare che, come istituzione, saremo al loro fianco 24 ore al giorno per l' impegno che ci
                          aspetta per i prossimi mesi". "Questo è davvero un passo determinante- proseguono Bonaccini e Donini - per iniziare
                          il percorso di uscita dalla pandemia e ritrovare finalmente la quotidianità delle nostre relazioni personali e
                          professionali, con un pensiero di grande commozione per chi non c' è più. L' avvio della vaccinazione non deve
                          assolutamente

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020          Pagina 7
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[ § 1 6 8 5 7 6 6 9 § ]

                          venerdì 18 dicembre 2020

                                                                                   Forli 24 Ore
                                                                          ambiente e protezione civile

                          indurci ad abbassare la guardia, dobbiamo tutti continuare ad osservare scrupolosamente le indicazioni necessarie
                          a proteggere noi stessi e gli altri fino a quando la battaglia contro il virus non sarà vinta". "Infine- chiudono presidente
                          e assessore- un ringraziamento al personale sanitario che in queste ore sta rispondendo sui siti aziendali al quesito
                          sull' intenzione alla vaccinazione contro SARS-CoV-2.Ieri, su 13.425 risposte pervenute, in 12.894, ben il 96%, si sono
                          detti favorevoli, un elemento che ci riempie di fiducia per i tempi che ci aspettano". Le modalità operative Per ogni
                          provincia è stato definito un punto unico di somministrazione , con l' eccezione della provincia di Bologna che potrà
                          contare su due punti, a cui si deve aggiungere quello di riferimento per l' Ausl di Imola. I centri vaccinali, che saranno
                          definiti già nei prossimi giorni, dovranno essere posizionati al di fuori delle strutture ospedaliere , o comunque in aree
                          dove non è previsto né in entrata né in uscita il passaggio degli utenti; sarà possibile anche attrezzare aree esterne ,
                          ad esempio con le tensostrutture fornite da Protezione civile ed esercito, ed eventualmente si potrà ricorrere a
                          palasport o poli fieristici . Le strutture dovranno essere facilmente raggiungibili e disporre di un ampio parcheggio, in
                          ognuna deve essere garantita la presenza di un mezzo di emergenza e saranno tutte suddivise in più spazi, uno per
                          ogni fase della vaccinazione: una prima zona di accoglienza , seguita da quella per lo svolgimento di tutta la fase di
                          amministrazione (l' utente non impiegherà più di 5 minuti per queste prime operazioni), poi l' area di vaccinazione
                          vera e propria (con un tempo previsto di 5 minuti) e infine quella per l' osservazione post-vaccinale , dove si sarà
                          trattenuti per 10 minuti. Complessivamente, per quel che riguarda la vaccinazione agli operatori sanitari, sono circa
                          300 le persone al momento previste per le operazioni di vaccinazione in tutta la regione tra medici, infermieri,
                          operatori sociosanitari, amministrativi e volontari. Naturalmente sulla base di nuove esigenze il personale potrà
                          essere incrementato. Si lavorerà per team, ognuno composto da almeno un medico , che fungerà da referente, un
                          minimo di cinque tra infermieri e assistenti sanitari e non meno di due operatori sociosanitari , a cui si dovranno poi
                          aggiungere un amministrativo e un minimo di quattro volontari , ad esempio della Protezione civile, che si
                          occuperanno di tutte le operazioni pre-seduta e della gestione dell' area di osservazione post-vaccinale. Ogni centro
                          di somministrazione potrà contare su più equipe mediche al lavoro , e alle Aziende sanitarie è lasciata anche la
                          possibilità sia di modificare i rapporti numerici tra medici ed infermieri sia di prevedere gruppi di lavoro allargati; in
                          caso di difficoltà a reperire volontari, le Aziende dovranno rivolgersi al proprio personale dipendente. Ciascun team
                          lavorerà per 6 giorni a settimana, e non più di 8 ore al giorno, con un minimo di 300 persone vaccinate ogni turno ; in
                          caso di necessità, sarà possibile strutturare i turni dei diversi team sette giorni su sette , anche nel pomeriggio . Le
                          vaccinazioni nelle strutture per anziani Per quanto riguarda invece le vaccinazioni agli ospiti delle strutture per
                          anziani , che sono 1.976 in regione , saranno effettuate a domicilio nelle residenze: per quelle di grandi dimensioni si
                          muoverà un team medico , mentre per quelle più piccole il modello organizzativo di riferimento sarà quello delle
                          Usca . Ogni team dovrebbe operare in modo tale che ciascuno operatore

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020              Pagina 8
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[ § 1 6 8 5 7 6 6 9 § ]

                          venerdì 18 dicembre 2020

                                                                                  Forli 24 Ore
                                                                         ambiente e protezione civile

                          vaccini almeno tre persone all' ora nelle strutture con un massimo di 50 ospiti, mentre per quelle più grandi la
                          tempistica può aumentare ad almeno 4 vaccinazioni ogni ora, considerando nei tempi anche le operazioni di
                          spostamento e quelle di presa in carico e preparazione delle dosi. Dal punto di vista degli utenti , tutto il personale del
                          mondo della sanità che intende vaccinarsi dovrà prenotarsi attraverso un sistema che assegnerà automaticamente
                          due appuntamenti, uno per la prima e uno per la seconda dose; per gli ospiti delle Rsa sono in fase di definizione le
                          modalità, con il coinvolgimento dei gestori.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020              Pagina 9
CSV FC - Assiprov sabato, 19 dicembre 2020
[ § 1 6 8 5 7 6 7 7 § ]

                          sabato 19 dicembre 2020
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                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Cesena)
                                                                         ambiente e protezione civile

                          Alta Valmarecchia

                          Il Rotary Club dona 74 carte prepagate per fare la spesa

                          Consegnate 74 carte prepagate Conad, donate dal Rotary Club
                          Novafeltria - Alto Montefeltro ai Comuni dell' alta Valmarecchia, per
                          aiutare le famiglie in difficoltà in carico ai servizi sociali dell' Unione.
                          Dopo i saluti del vescovo, monsignor Andrea Turazzi, al municipio di
                          Novafeltria si sono susseguiti i saluti del presidente del Rotary Club,
                          Paolo Del Piccolo, del sindaco di Novafeltria, Stefano Zanchini, di Luca
                          Foscoli (direttore Caritas diocesana) e i rappresentanti di tutte le
                          amministrazioni di vallata. Dopo la consegna delle schede, l' Unione ha
                          sottoscritto anche un accordo con la Caritas San Marino-Montefeltro per
                          attivare una serie di azioni per contrastare la povertà nei sette comuni, e
                          formalizzare la collaborazione tra i servizi sociali e l' ente diocesano.
                          «Sono davvero felice - spiega il sindaco Zanchini, presidente dell' Unione
                          - della sensibilità che il Rotary Club ha da sempre per le persone
                          bisognose della nostra valle. Siamo contenti dell' accordo con la Caritas,
                          in quanto da tempo i servizi sociali e i centri d' ascolto cooperano per
                          cercare di offrire servizi sempre più qualificati alle persone bisognose. Efficace è stata l' esperienza dei pacchi a
                          domicilio, che viene riproposta anche ora, in collaborazione con la Protezione Civile».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020        Pagina 10
[ § 1 6 8 5 7 6 7 8 § ]

                          sabato 19 dicembre 2020
                          Pagina 61

                                                                   Il Resto del Carlino (ed. Forlì)
                                                                         ambiente e protezione civile

                          Vaccinazioni anti influenza, ora si fanno negli ambulatori
                          Il sindaco Canali di Predappio: «Delle 500 dosi richieste, ne sono arrivate 100. Perciò i medici le fanno nei loro studi»

                                                                                                                                  Quinto Cappelli

                          «Le vaccinazioni antinfluenzali a Predappio stanno riprendendo, non più
                          però teatro ma negli ambulatori dei singoli medici». Lo annuncia il
                          sindaco Roberto Canali, che spiega anche il motivo: «I medici del
                          territorio avevano chiesto all' Ausl altre 500 dosi di vaccino, ma nei giorni
                          scorsi ne sono arrivate purtroppo solo un centinaio. Quindi ognuno dei
                          cinque medici è in grado di effettuarle nei singoli ambulatori». A metà
                          novembre, per rispettare le norme anti Covid, il Comune mise a
                          disposizione il teatro e la sala Europa per le vaccinazioni antinfluenzali.
                          In pochi giorni i medici a turno vaccinarono un migliaio di cittadini, che
                          usarono il teatro come sala d' attesa e la sala Europa come ambulatorio.
                          Spiega il sindaco Canali: «E' stata una scelta giusta e un bel servizio ai
                          cittadini, anche perché tutta la sicurezza dell' operazione è stata
                          garantita da decine di volontari delle varie associazioni, fra cui Avis,
                          Banca del tempo, Croce Rossa e Protezione civile, che ringrazio
                          sentitamente per il servizio svolto gratuitamente per i cittadini». Ora che
                          sono arrivate meno dosi di vaccino previste, «il teatro e la sala Europa saranno smantellate e rimesse a posto per le
                          loro funzioni normali», annuncia il primo cittadino. Se un mese fa erano ancora alcune centinaia i cittadini che
                          avrebbero richiesto l' antinfluenzale, ora essendo ormai Natale può darsi che qualcuno abbia anche rinunciato, forse
                          in attesa del vaccino anti coronavirus. Commenta a questo proposito il sindaco Canali: «Non è facile sapere quanti
                          siano quelli che vorrebbero fare ancora il vaccino antinfluenzale, ma ora possono rivolgersi ai singoli medici di
                          famiglia e recarsi nei rispettivi ambulatori, nella speranza che, se ci sono ancora richieste, l' Ausl sia in grado di
                          soddisfarle». Quinto Cappelli © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020             Pagina 11
[ § 1 6 8 5 7 6 7 0 § ]

                          venerdì 18 dicembre 2020

                                                                                 Cesena Today
                                                                               csv e scenario locale

                          A Natale lontani dalle famiglie, un 'abbraccio' agli anziani delle Rsa con il "calendario della
                          solidarietà"
                          "È stato un anno molto particolare - commentano Sindaco e Assessora - e siamo chiamati a vivere queste festività
                          nel rispetto di tutti e in una forma che non ci è consona però è giusto che ai nostri anziani arrivi l' augurio di tutta la
                          città"

                          Arci Solidarietà Cesenate si trasforma in "Babbo Natale" e dona agli anziani
                          ospiti delle Case di Riposo del territorio il "Calendario della Solidarietà".
                          Tradizionalmente, in occasione delle festività natalizie gli operatori e i
                          volontari Arci garantiscono alle famiglie del Cesenate un servizio
                          fondamentale: ricongiungere i nonni ai nipoti e i genitori ai propri figli. "Quest'
                          anno - commenta il Presidente di Arci Solidarietà Cesenate Paolo Brunetti -
                          non sarà possibile svolgere questo servizio a causa dell' emergenza sanitaria
                          in corso ma abbiamo voluto dare comunque un segnale di vicinanza e di
                          affetto a tutti gli anziani che annualmente, il giorno di Natale, viaggiano sui
                          nostri mezzi per trascorrere queste giornate in compagnia dei propri cari". Su
                          queste premesse nasce il Calendario della Solidarietà la cui consegna nelle
                          Case di Riposo ha preso avvio lunedì 14 dicembre. Nella mattinata di ieri,
                          giovedì 17 dicembre, il Presidente Brunetti, insieme alla Presidente di Arci
                          Cesena Silvia Cascetta e a due volontari del Servizio Civile, Giorgia Fischi e
                          Mattia Brunetti, hanno consegnato il Calendario anche al Sindaco Enzo
                          Lattuca e all' Assessora alle Politiche per la famiglia Carmelina Labruzzo."È
                          stato un anno molto particolare - commentano Sindaco e Assessora - e siamo chiamati a vivere queste festività nel
                          rispetto di tutti e in una forma che non ci è consona però è giusto che ai nostri anziani arrivi l' augurio di tutta la città.
                          Un augurio virtuale. Ci stiamo abituando infatti ad adoperare le tecnologie a nostra disposizione per garantire una
                          comunicazione continua con tutti coloro che sono ospiti nelle Case di Riposo. È vitale non interrompere questa
                          abitudine e la lodevole iniziativa di Arci Solidarietà Cesenate rappresenta un ulteriore modo per ribadire che è molto
                          importante che le persone residenti nelle strutture per anziani, in particolare nel periodo natalizio, non vengano
                          lasciate sole e vengano assistite. Non solo sotto il profilo sanitario, ma anche dal punto di vista emotivo ed umano".I
                          soggetti più fragili in questo momento particolare sono proprio gli anziani "isolati" nelle CRA i quali non possono
                          ricevere il conforto dei propri cari. Per questa ragione l' Associazione di volontariato nata nel 1992 ha pensato a
                          questo piccolo dono consegnato a circa 500 ospiti di queste strutture. Le tappe della consegna sono state: Casa di
                          Riposo Nuovo Roverella, Violante Malatesta, La Meridiana di Sant' Andrea in Bagnolo, Maria Fantini, Lieto Soggiorno
                          di Macerone, Don Baronio e Il Castello di Longiano.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020               Pagina 12
[ § 1 6 8 5 7 6 7 3 § ]

                          venerdì 18 dicembre 2020

                                                                                      Cesena Today
                                                                                    csv e scenario locale

                          La Parrocchia si prepara al Natale: un dono per i nonni e la raccolta viveri
                          "Si tratta di due appuntamenti, uno per 'dare' e uno per 'ricevere'. Ma sono certo che sempre, quando si dà,
                          comunque si riceve sempre", spiega il parroco

                          La parrocchia di Villachiaviche si prepara al Natale con due momenti di
                          attenzione agli altri, che il parroco don Daniele Bosi ha introdotto da diversi
                          anni."Si tratta di due appuntamenti, uno per "dare" e uno per "ricevere". Ma
                          sono certo che sempre, quando si dà, comunque si riceve sempre", spiega il
                          parroco."Il primo momento sarà sabato pomeriggio, il 19 dicembre, due
                          pullmini della parrocchia passeranno nelle vie per raccogliere la spesa dalle
                          famiglie, destinata alla Caritas della parrocchia. Le famiglie, da dentro casa,
                          udranno la musica festosa provenire dagli automezzi"."Il secondo momento
                          invece sarà, sempre sabato pomeriggio, verranno portati doni agli anziani
                          della parrocchia, quelli cioè nati nel 1940 o prima (che hanno da 80 anni in
                          su) e sono precisamente 230. In chiesa saranno disponibili i loro indirizzi e
                          230 piccoli presepi in feltro, artistici, creati dalla signora Pagliarani Iride e
                          dalla figlia Valentina che, oltre a donare gratuitamente il lavoro, hanno offerto
                          pure il materiale necessario. Le famiglie, i giovani, gli adulti della parrocchia
                          che vorranno, pur mantenendo le distanze e accettando di lasciare davanti
                          alla porta o dalla finestra il dono per motivi precauzionali, potranno prelevare
                          in chiesa il numero necessario di presepini e il corrispettivo numero di indirizzi. Un segno forte e significativo, come
                          abbiamo sperimentato negli anni. Una famiglia che ha conosciuto due nonni, ha mantenuto poi i contatti andando
                          loro a fare la spesa di volta in volta".

                                                                     Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020     Pagina 13
[ § 1 6 8 5 7 6 8 8 § ]

                          sabato 19 dicembre 2020
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                                                             Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                               csv e scenario locale

                          L' INIZIATIVA

                          Anziani, disabili, donne in gravidanza La corsa in taxi la paga il Comune
                          Investiti 27mila euro per sostenere chi ha bisogno di un servizio dedicato e una categoria colpita dalla crisi

                                                                                                                                 ENRICO PASINI

                          FORLÌ Aiutare i cittadini più fragili nelle loro necessità quotidiane e al contempo
                          sostenere una delle categorie più danneggiate dai provvedimenti che, da marzo,
                          si sono succeduti con l' intento di arginare la pandemia: i taxisti. E' questo il
                          duplice obiettivo che si prefigge il Comune con l' iniziativa presentata
                          ufficialmente ierie in procinto di diventare operativa da gennaio. Su impulso
                          diretto del sindaco Gian Luca Zattini, sono stati accantonati a bilancio 27mila
                          euro per pagare gli spostamenti in taxi all' interno della città, di
                          ultrasessantacinquenni, delle persone con un grado di disabilità accertata di
                          almeno il 67%, dei minori accompagnati dai genitori e delle donne in stato di
                          gravidanza. Condizioni alle quali si aggiunge non avere un reddito Isee superiore
                          ai 45mila euro da dichiarare nell' autocertificazione che dovrà essere pre
                          sentata ai conducenti al momento di godere della corsa. Saranno 2.700 quelle
                          che il Comune intende offrire, poiché il finanziamento va a coprire un costo del
                          singolo servizio di trasporto paria 10 euro: uno lo onoreranno i taxisti stessi e gli
                          altri 9 li pagherà l' Amministrazione direttamente ai conducenti che aderiranno.
                          «La nostra intenzione è venire incontro a persone che anche per le loro
                          condizioni hanno bisogno di aiuto per i propri movimenti e che in questo periodo sono restii a utilizzare il trasporto
                          pubblico -spiega Zattini -. Al contempo compriamo del lavoro, ossia diamo la possibilità di lavorare a una categoria
                          importante per la vita della nostra città che sta soffrendo le pesanti conseguenze dell' emergenza sanitaria. Non ho
                          mai visto così tanti taxi fermi come in questi mesi e mi fa male: spero cheque sto esperimento aiuti gli uni e gli altri e
                          riscuota gradimento». Vicini a chi necessità di una mobilità personalizzata e a chi la fornisce: è la ratio dell' accordo
                          siglato con il consorzio dei conducenti forlivesi: 20 taxisti ai quali si aggiungono 8 privati con licenza. «Ricordiamo
                          quando il sindaco venne da noi a marzo a darci le mascherine: un gesto di vicinanza che ora si conferma
                          ulteriormente perché di solito considerati servizio pubblico o sem plici Partite Iva a seconda delle esigenze del
                          momento - ricorda a loro nome Gabriele Bacchi -. Al momento abbiamo un' utenza bassissima, inferiore di più della
                          metà a quella abituale e composta da persone che vanno condotte in ospedale o a usufruire di un servizio
                          essenziale. Siamo all' osso, sostegni nazionali o regionali non ne abbiamo avuti e que sta è una boccata d' ossigeno.
                          Aderiremo tutti». Ora il Comune pubblicherà un avviso pubblico con le istruzioni per attivare il servizio e i moduli da
                          compilare (li avranno anche i taxisti) per i beneficiari. Ci sarà un numero dedicato o una sezione nel centralino
                          0543.31111.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020            Pagina 14
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                          sabato 19 dicembre 2020

                                                               Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                                 csv e scenario locale

                          Sopra i 10 euro di tariffa, l' extra lo pagherà il cliente.

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020   Pagina 15
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                          sabato 19 dicembre 2020
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                                                             Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                               csv e scenario locale

                          STORIA DI BUONA SANITÀ

                          Cure salvavita per malattia rara 500 anziani Soluzione trovata per Michael
                          Ostacolo Covid superato attivando terapia domiciliare dopo sos della mamma del 13enne col calendario

                                                                                                                                  GIORGIA CANALI

                          CESENA «È partito finalmente il progetto pilota di terapia domiciliare per
                          Michael». È l' annuncio che Romina ha condiviso su Face book, qualche giorno
                          fa. Dall' inizio dell' emergenza sanitaria, il ragazzino e la sua famiglia si sono
                          trovati a convivere con l' incubo che la terapia salvavita a cui si sottopone da
                          anni fosse diventata potenzialmente pericolosa a causa del Co vid. La terapia
                          Michael, ha 13 anni ed è affetto da una malattia rara: la sindrome di Hunter, una
                          mucopolisaccaridosi di tipo 2. Da 11 anni, ogni settimana, deve ricevere una
                          infusione terapeutica da cui dipende non solo la qualità ma anche la durata
                          della vita. La terapia enzimatica a cui si sottopone deve essere somministrata
                          non prima di 5 giorni dall' infusione precedente e non oltre i 10 giorni. La
                          sindrome di cui soffre, infatti, causala carenza di un enzima che fa si che le
                          cellule, in mancanza di terapia, accumulino mucopolisaccaridi, finendo con il
                          danneggiare organi e tessuti. Saltare due trattamenti di seguito rischia di
                          vanificare anni di cure. Ma la sindrome provoca anche immunodepressione e
                          una particolare fragilità a livello polmonare, motivo per cui diverse famiglie di
                          bambini con sindrome di Hunter, lo scorso marzo, si sono trovati a prende la
                          decisione drastica di saltare una terapia. L' appello Di qui l' appello ad attivare la terapia domiciliare, una battaglia che
                          mamma Romina ha condotto insieme all' associazione Aimps, chiedendo che questa possibilità venisse attivata in
                          tutta Italia. Un pezzettino di quella battaglia è stata vinta. «In tempi come questi in cui leggono tante notizie tristi, è
                          bello poter condividere una buona notizia», dice Romina. Da subito l' Ausl si era attivata per garantire a Micheal
                          percorsi protetti che gli consentissero di recarsi in ospedale per la terapia, riducendo il più possibile i rischi, ma le
                          mascherine e la tensione di quei giorni rendevano ancora più difficile quello che già da tempo era un appuntamento
                          duro da affrontare. «Nonostante la gentilezza di tutti - racconta la mamma - per Michael quell' appuntamento era
                          diventato un incubo: le infusioni sono lunghe e a volte le vene si rompono e sono costretti a bucarlo più volte».
                          Quindi la terapia domiciliare è una conquista importante non solo rispetto alla situazio «Una buona notizia» L' ultima
                          infusione in ospedale è stata commovente: «Siamo giunti al termine del nostro percorso ospedaliero con le lacrime
                          agli occhi, per la gioia di essere arrivati al percorso domiciliare, ma anche con il grande dispiacere di lasciare un' e
                          quipe fantastica. La paura del Covid - continua Romina - ci ha fatto capire che dovevamo migliorare il percorso di
                          vita di Michael, rendendolo più protetto e

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020              Pagina 16
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                          sabato 19 dicembre 2020

                                                            Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                              csv e scenario locale

                          quindi insieme ad una grande equipe dell' Ausl abbiamo creato questo nuovo percorso domiciliare». Il racconto
                          della prima infusione tra le mura domestiche è altrettanto ricco di emozioni e di gratitudine per chi lo ha reso
                          possibile: «Michael infonde tranquillamente nelle mura domestiche sulla sua poltrona preferita, donata da un amico
                          commerciante e la sua famiglia, davanti alla sua tv, donata da "Chi Burdél" di Villalta, con i suoi nuovi angeli custodi
                          Simona (team manager della domiciliare dell' Ausl Romagna) e Gianluca. Con la collaborazione del primario di
                          Pediatria del Bufalini, Marcello Stella, e la pediatra di base Alessandra Lavacchini. I nomi da elencare sarebbero tanti
                          e alcuni nemmeno li conosco, ma io come mamma li ringrazio tutti per averci ascoltato, capito e soprattutto
                          sostenuto nel dare risposta concreta al nostro appello».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020           Pagina 17
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                          sabato 19 dicembre 2020
                          Pagina 14-15

                                                             Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                               csv e scenario locale

                          Donazione per gli ospedali

                          CESENA In occasione dell' emergenza sanitaria da coronavirus, il Sumai
                          provinciale (Sindacato unico medicina ambulatoriale italiana e professionalità
                          dell' area sanitaria) ha donato 22.000 euro agli ospedali di Forlì e Cesena per l'
                          acquisto di termometri e saturimetri. L' Ausl ringrazia «per la generosa e
                          significativa donazione» ed Elisabetta Montesi, responsabile del fund raising,
                          sottolinea che «è grazie anche al sostegno e alla collaborazione di aziende,
                          associazioni, istituzioni e cittadini generosi, che è stato possibile fronteggiare la
                          grave emergenza sanitaria che ha colpito l' intera comunità».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020   Pagina 18
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                          sabato 19 dicembre 2020
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                                                                Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                                  csv e scenario locale

                          Pomeriggio dedicato a ricevere e donare

                          CESENA La parrocchia di Villachiaviche si prepara al Natale con due momenti
                          forti di attenzione agli altri, che il parroco don Daniele ha introdotto da diversi
                          anni. Si tratta di due appuntamenti: uno per "dare" e uno per "ricevere". Il primo
                          momento quando oggi pomeriggio due mini bus della parrocchia passeranno
                          nelle vie per raccogliere la spesa dalle famiglie, per la Caritas. Poi sempre da
                          oggi pomeriggio verranno portati ai 230 anziani della parrocchia (che hanno da
                          80 anni insu) in regalo dei piccoli presepi. In chiesa saranno disponibili i loro
                          indirizzi ed i piccoli presepi in feltro, artistici, creati da Iride Pagliarani e sua figlia
                          Valentina Zoffoli che, oltre a donare gratuitamente il lavoro, hanno offerto pure
                          il materiale necessario. Le famiglie, i giovani, gli adulti della parrocchia che
                          vorranno, pur mantenendo le distanze e accettando di lasciare davanti alla
                          porta o dalla finestra il dono per motivi precauzionali, potranno prelevare in
                          chiesa i presepini e il corrispettivo numero di indirizzi a cui distribuirli.

                                                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020   Pagina 19
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                          venerdì 18 dicembre 2020

                                                                                   Forli 24 Ore
                                                                               csv e scenario locale

                          Arci Solidarietà Cesenate dona il "Calendario della Solidarietà" agli anziani ospiti delle
                          Case di Riposo
                          Donati cioccolatini e wafer alla Pediatria di Cesena, una dolce sorpresa per i piccoli pazienti

                          Arci Solidarietà Cesenate si trasforma in "BabboNatale" e dona agli anziani
                          ospiti delle Case di Riposo del territorio il "Calendario della Solidarietà".
                          Tradizionalmente, in occasione delle festività natalizie gli operatori e i
                          volontari Arci garantiscono alle famiglie del Cesenate un servizio
                          fondamentale: ricongiungere i nonni ai nipoti e i genitori ai propri figli. "Quest'
                          anno -commenta il Presidente di Arci Solidarietà Cesenate Paolo Brunetti-
                          non sarà possibile svolgere questo servizio a causa dell' emergenza sanitaria
                          in corso ma abbiamo voluto dare comunque un segnale di vicinanza e di
                          affetto a tutti gli anziani che annualmente, il giorno di Natale, viaggiano sui
                          nostri mezzi per trascorrere queste giornate in compagnia dei propri cari". Su
                          queste premesse nasce il Calendario della Solidarietà la cui consegna nelle
                          Case di Riposo ha preso avvio lunedì 14 dicembre. Nella mattinata diieri,
                          giovedì 17 dicembre, il Presidente Brunetti, insieme alla Presidente di Arci
                          Cesena Silvia Cascetta e a due volontari del Servizio Civile, Giorgia Fischi e
                          Mattia Brunetti, hanno consegnato il Calendario anche al Sindaco Enzo
                          Lattuca e all' Assessora alle Politiche per la famiglia Carmelina Labruzzo. "È
                          stato un anno molto particolare -commentano Sindaco e Assessora- e siamo chiamati a vivere queste festività nel
                          rispetto di tutti e in una forma che non ci è consona però è giusto che ai nostri anziani arrivi l' augurio di tutta la città.
                          Un augurio virtuale. Ci stiamo abituando infatti ad adoperare le tecnologie a nostra disposizione per garantire una
                          comunicazione continua con tutti coloro che sono ospiti nelle Case di Riposo. È vitale non interrompere questa
                          abitudine e la lodevole iniziativa di Arci Solidarietà Cesenate rappresenta un ulteriore modo per ribadire che è molto
                          importante che le persone residenti nelle strutture per anziani, in particolare nel periodo natalizio, non vengano
                          lasciate sole e vengano assistite. Non solo sotto il profilo sanitario, ma anche dal punto di vista emotivo ed umano " .
                          I soggetti più fragili in questo momento particolare sono proprio gli anziani "isolati" nelle CRA i quali non possono
                          ricevere il conforto dei propri cari. Per questa ragione l' Associazione di volontariato nata nel 1992 ha pensato a
                          questo piccolo dono consegnato a circa 500 ospiti di queste strutture. Le tappe della consegna sono state: Casa di
                          Riposo Nuovo Roverella, Violante Malatesta, La Meridiana di Sant' Andrea in Bagnolo, Maria Fantini, Lieto Soggiorno
                          di Macerone, Don Baronio e Il Castello di Longiano.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020               Pagina 20
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                          venerdì 18 dicembre 2020

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                                                                              csv e scenario locale

                          Il Sumai dona 22mila euro agli Ospedali di Forlì e Cesena per l' acquisto di termometri e
                          saturimetri
                          La dottoressa Elisabetta Montesi, responsabile del Fund raising: "L' Azienda Ausl ringrazia per la generosa
                          donazione"

                          In occasione dell' emergenza sanitaria da Coronavirus, il sindacato unico
                          medicina ambulatoriale italiana e professionalità dell' area sanitaria (SUMAI)
                          di Forlì - Cesena ha donato ventiduemila euro agli ospedali di Forlì e Cesena
                          per l' acquisto di termometri e saturimetri. "L' Azienda USL ringrazia la SUMAI
                          per la generosa e significativa donazione - afferma la dottoressa Elisabetta
                          Montesi, responsabile del Fund raising - E' grazie anche al sostegno e alla
                          collaborazione di aziende, associazioni, istituzioni e cittadini generosi, che è
                          stato possibile fronteggiare la grave emergenza sanitaria che ha colpito l'
                          intera comunità, assicurando l' assistenza e le cure fondamentali a tutti
                          coloro che ne hanno avuto necessità".

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020          Pagina 21
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                          venerdì 18 dicembre 2020

                                                                                  Forli Today
                                                                              csv e scenario locale

                          Un regalo di Natale speciale: il Sumai dona 22mila euro agli ospedali di Forlì e Cesena per
                          l' emergenza Covid
                          E' grazie anche al sostegno e alla collaborazione di aziende, associazioni, istituzioni e cittadini generosi, che è stato
                          possibile fronteggiare la grave emergenza sanitaria", viene evidenziato dall' Ausl

                          In occasione dell' emergenza sanitaria da Coronavirus, il Sumai di Forlì-
                          Cesena, sindacato unico medicina ambulatoriale italiana e professionalità
                          del' area sanitaria, ha donato ventiduemila euro agli ospedali di Forlì e Cesena
                          per l' acquisto di termometri e saturimetri. "L' Ausl ringrazia il Sumai per la
                          generosa e significativa donazione - afferma la dottoressa Elisabetta
                          Montesi, responsabile del Fund raising -. E' grazie anche al sostegno e alla
                          collaborazione di aziende, associazioni, istituzioni e cittadini generosi, che è
                          stato possibile fronteggiare la grave emergenza sanitaria che ha colpito l'
                          intera comunità, assicurando l' assistenza e le cure fondamentali a tutti
                          coloro che ne hanno avuto necessità".

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020             Pagina 22
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                          venerdì 18 dicembre 2020

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                                                                              csv e scenario locale

                          Unieuro-Scafati nel segno della solidarietà: centinaia di peluche e panettoni sui seggiolini
                          del Palafiera
                          Una parte verrà devoluta alla Fondazione Buon Pastore - Caritas Forlì Onlus, una parte al reparto Pediatria dell'
                          "Ospedale Morgagni-Pierantoni" di Forlì, ed un' altra parte ancora ad alcuni asili delle città

                          Lo sguardo al futuro ed il sostegno a chi ne ha veramente bisogno. È con
                          questo obiettivo che, in occasione della sfida di contro Scafati, la
                          Pallacanestro 2.015 ha organizzato un' iniziativa che avrà come obiettivo
                          quello di provare a regalare un sorriso a diverse associazioni della città.
                          Domenica, all' Unieuro Arena, ci saranno infatti i peluche donati dal partner
                          Dorelan, che saranno affiancati dai panettoni offerti dal partner Casta
                          Professional Cooking Equipment. Nei giorni successivi alla sfida, il tutto sarà
                          destinato in beneficenza: una parte verrà devoluta alla Fondazione Buon
                          Pastore - Caritas Forlì Onlus, una parte al reparto Pediatria dell' "Ospedale
                          Morgagni-Pierantoni" di Forlì, ed un' altra parte ancora ad alcuni asili delle
                          città."Fare un regalo significa fermarsi un attimo e pensare - dice Luca Papa
                          di Dorelan, che ha messo a disposizione 140 peluches -. Noi di Dorelan,
                          abbiamo voluto dedicare un pensiero speciale, in un anno così particolare, a
                          chi rappresenta il nostro domani ed il nostro futuro"."L' iniziativa di donare i
                          panettoni è un gesto per contribuire in maniera attiva a sostenere le persone
                          in difficoltà, cercando di mandare un messaggio positivo all' intera città - dice
                          Loretta Carbonetti di Casta Professional Cooking Equipment -. È vero che sarà un Natale diverso dal solito, ma
                          vogliamo che sia comunque colmo di speranza. Mi auguro che possa essere l' innesco per tanti, piccoli pensieri
                          positivi da parte di tutti: la mia speranza è che questo gesto possa regalare un sorriso a chi ne ha bisogno: da mesi
                          stiamo vivendo una situazione complicata, ma senza la visione positiva che spero di trasmettere, non vedremo mai
                          la fine di questo brutto periodo".

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020           Pagina 23
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                          venerdì 18 dicembre 2020

                                                                                   Forli Today
                                                                               csv e scenario locale

                          Mobilità della fasce più fragili, il Comune interviene per pagare il servizio taxi
                          Una nuova misura di sostegno, finanziata con 27mila euro, arriva per favorire la mobilità di persone anziane o con
                          difficoltà di salute che in questo periodo non possono o vogliono utilizzare i mezzi pubblici

                          Una nuova misura di sostegno, finanziata con 27mila euro, arriva per favorire
                          la mobilità di persone anziane o con difficoltà di salute che in questo periodo
                          non possono o vogliono utilizzare i mezzi pubblici come forma di
                          precauzione. Il Comune ha approntato una convenzione, che sarà definita nei
                          prossimi giorni e operativa a gennaio, per facilitare l' utilizzo dei taxi da parte
                          di categorie considerate più fragili. "Crediamo che sia una tutela per le fasce
                          di popolazione più fragili e che magari in questo periodo si sentono meno
                          propense a utilizzare un mezzo pubblico per raggiungere l' ospedale per un
                          esame o un ufficio pubblico", spiega l' assessore al Welfare Rosaria
                          Tassinari.In sostanza il Comune, in certi casi, interverrà a coprire il costo della
                          corsa in taxi, il cui costo nell' area urbana è di circa 10 euro. La misura è
                          diretta a persone con oltre 65 anni di età, disabili oltre il 67% di disabilità,
                          donne in gravidanza, minori accompagnati dai genitori (per tutti, inoltre, è
                          previsto anche il limite dei 45mila euro di reddito Isee). Per queste corse a
                          agevolate, 9 euro lì metterà il Comune, un euro il taxista sotto forma di
                          sconto, mentre l' eventuale quota eccedente i 10 euro sarà pagata
                          direttamente dal cittadino che si avvale del servizio. Un nucleo famigliare potrà utilizzare questo servizio in
                          convenzione col Comune al massimo 6 volte. Non viene esclusa nessuna meta, quindi il servizio è totalmente libero,
                          può essere utilizzato anche per portare i figli a scuola se serve.Con la cifra stanziata si andrà a sostenere circa 2.700
                          corse. Il cittadino, nella chiamata al numero del radiotaxi per la prenotazione del mezzo dovrà solo indicare che
                          intende fare la corsa utilizzando questa modalità e compilare un' autocertificazione relativa ai requisiti in cui dichiara
                          di averne diritto, modulo che troverà sul sito del Comune oppure gli verrà consegnato direttamente dal taxista prima
                          del viaggio. Sarà poi il Comune a procedere ai controlli sulle autocertificazioni. "Dopo i buoni spesa, il prestito sociale
                          e i tamponi rapidi a chi fa visita a disabili ricoverati in strutture protette, aggiungiamo una nuova iniziativa di
                          sostegno", spiega Tassinari.Aggiunge il sindaco Gian Luca Zattini: "Quella dei taxisti è una delle categorie più
                          danneggiate, con affari andati a zero nel lockdown. Qui non si tratta di un contributo, ma un sostegno al loro lavoro,
                          un' agevolazione all' acquisto di prestazione professionali da parte di categorie fragili, anche dal punto di vista
                          sanitario, che hanno bisogno di una mobilità più mirata".Dai rappresentanti dei taxisti Gabriele Bacchi, Marco
                          Amadori e Paolo Rossi arriva il ringraziamento per la misura di sostegno. A Forlì ci sono 28 taxi di cui 20 riuniti in un
                          consorzio che si avvale del numero unico 0543 31111. Non è un momento roseo per chi svolge questo lavoro: "L'
                          adesione all' iniziativa

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020            Pagina 24
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                          venerdì 18 dicembre 2020

                                                                                 Forli Today
                                                                             csv e scenario locale

                          è totale. Attualmente il lavoro è scarsissimo, non ci sono persone che arrivano fuori città, non è ancora partito l'
                          aeroporto, ma lavoriamo di più con mete come gli ospedali. Attualmente siamo a meno del 50% dell' attività solita".

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020          Pagina 25
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                          sabato 19 dicembre 2020
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                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Cesena)
                                                                              csv e scenario locale

                          Marche: il bilancio della prima giornata

                          Screening di massa, quasi settemila cittadini I positivi sono 32

                          Alle 18 di ieri «sono state 6.911 le persone che si sono sottoposte
                          volontariamente al tampone rapido e 32 le persone risultate positive». Lo
                          annuncia l' assessore regionale alla Sanità delle Marche Filippo
                          Saltamartini, a proposito della prima giornata dello screening di massa
                          con test antigenico. «Numeri significativi supportati anche dalle
                          prenotazioni già arrivate per i prossimi giorni - aggiunge -. Sono molto
                          soddisfatto, della ottima organizzazione in tutte le strutture e per questo
                          ringrazio tutti gli operatori e i volontari impiegati in questa grande
                          operazione». Nell' Area Vasta 1-Pesaro Urbino su 2.083, 21 positivi; nell'
                          Area vasta 2-Ancona 1.360 testati di cui 3 positivi; nell' Area vasta 3-
                          Macerata 502 testati di cui 2 positivi; nell' Area vasta 4-Fermo 960 testati
                          di cui 4 positivi; nell' Area vasta 5-Ascoli Piceno 2.000 testati di cui 2
                          positivi.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020   Pagina 26
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                          sabato 19 dicembre 2020
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                                                                   Il Resto del Carlino (ed. Cesena)
                                                                                csv e scenario locale

                          «La solidarietà non arretra neppure di fronte al virus»
                          Il difficile lavoro di Asp, Caritas, mense e centri di accoglienza «La pandemia ha peggiorato la vita dei senzatetto.
                          Abbandonarli? Non esiste»

                                                                                                                                         Luca Ravaglia

                          di Luca Ravaglia «Abbandonare chi chiede aiuto non fa parte della lista
                          delle opzioni. Anche in tempi di coronavirus». Ivan Bartoletti Stella,
                          presidente della Caritas, non arretra di un centimetro davanti all'
                          emergenza della povertà più estrema, ulteriormente enfatizzata dalle
                          conseguenze della pandemia e al suo fianco ci sono tutti gli enti e le
                          associazioni che ogni giorno operano a tutela degli ultimi. «La nostra
                          mensa - spiega Bartoletti Stella -, in questi mesi ha affrontato una serie di
                          traslochi dai locali di via don Minzoni che non erano più consoni a
                          garantire il rispetto dei distanziamenti. Dopo essere passati anche dalla
                          chiesa di Sant' Agostino, nelle prossime ore approderemo a uno spazio
                          del complesso ex Roverella, dove continueremo ad accogliere le circa
                          trenta persone che ogni giorno ricevano un pasto caldo e un 'kit' per
                          consumare anche la cena. Manteniamo attivi anche i colloqui del centro
                          d' ascolto, nel quale effettuiamo costanti operazione di igienizzazione,
                          mentre abbiamo dovuto rinunciare a offrire il servizio docce. Stiamo però
                          lavorando per ripristinarlo il prima possibile». A chiudere il cerchio ci sono i circa 50 posti letto dislocati tra la
                          struttura della Papa Giovanni XXIII ricavata in vescovado e altri luoghi del territorio cesenate, spesso gestiti secondo
                          il modello delle case famiglia: «La situazione è chiaramente complessa - ammette Bartoletti Stella - ma non per
                          questo ci tiriamo indietro. Anzi, a maggior ragione di questi tempi c' è ancora bisogno della nostra presenza. Chi
                          entra nelle case famiglia si sottopone a tampone, l' uso delle mascherine è tassativo, così come l' igienizzazione
                          delle mani e il rispetto di tutte le altre norme anti covid». Sulla stessa linea c' è Asp, l' azienda per i servizi alla persona
                          del Comune di Cesena: «Ci siamo adeguati alle disposizioni e teniamo la guardia altissima - spiega la referente Cinzia
                          Pieri - consapevoli dell' importanza che rivestono i nostri servizi per chi altrimenti non avrebbe posti dove trovare
                          riparo e ristoro, una situazione sempre drammatica, che di questi tempi lo è ancora di più. Dunque, col mutare delle
                          esigenze, noi abbiamo risposto mettendo in campo nuove soluzioni. Cito per esempio il centro diurno, che fino a
                          prima dell' arrivo della pandemia era ubicato in corso Cavour e dava risposte concrete a tante persone che durante l'
                          arco della giornata cercavano compagnia, o semplicemente un bicchiere di the caldo e una sedia alla quale
                          appoggiarsi. Le disposizioni in tema di covid però non lo avevano reso più funzionale e così abbiamo deciso di
                          chiuderlo e di dedicarci all' allestimento di un nuovo spazio,

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020                Pagina 27
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                          sabato 19 dicembre 2020

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                                                                               csv e scenario locale

                          che sarà disponibile dalla settimana alle porte: nel grande complesso dell' ex Roverella di via Strinati abbiamo
                          infatti ricavato i giusti spazi in grado di accogliere le persone in sicurezza». Al piano superiore della struttura si trova
                          anche il dormitorio per i senza tetto: «Disponiamo di venti posti letto - prosegue Pieri - che prima erano 24 e che
                          abbiamo dovuto rimodulare. Per accedervi è necessario sottoporsi a un tampone e rispettare tutte le altre misure
                          anti covid. Cerchiamo di dare risposte a tutte le richieste di aiuto e in linea di massima grazie alla preziosa sinergia
                          con le varie associazioni del territorio ci riusciamo, anche se qualche posto in più sarebbe certamente utile. In ogni
                          caso i nostri servizi non si esauriscono in un letto e in pasto caldo: per ogni persona avviamo un percorso
                          assistenziale che mira al nuovo - e pieno - reinserimento nella società». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020             Pagina 28
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                                                                                      csv e scenario locale

                          La coordinatrice del progetto

                          «Le nostre notti con gli invisibili, in via delle Stelle»
                          Due uscite a settimana per portare cibo, coperte e calore umano a chi vive in strada. «Il Covid tiene fermi 15
                          volontari. Ma si continua»

                                                                                                                                    Luca Ravaglia

                          «La strada è un ologramma che cambia ogni giorno, uniformandosi ai
                          volti di chi la abita». Fabiola Tinessa, psicologa e psicoterapeuta
                          coordinatrice del progetto 'Via delle Stelle' quei volti li conosce uno per
                          uno. Perché a ognuno di loro corrispondono un nome e soprattutto una
                          vita. Vite vissute sull' ultima frontiera della sopravvivenza, dove - quasi -
                          nessuno riesce a spingersi allungando le mani che offrono aiuto. «In
                          questo momento - racconta - siamo operative io e un' altra operatrice,
                          mentre la quindicina di volontari che seguono il nostro progetto è
                          forzatamente impossibilitata a intervenire a causa delle restrizioni
                          dettate dal covid». T i n e s s a , c o m e s i s v o l g e l a v o s t r a a t t i v i t à ?
                          «Effettuiamo due uscite alla settimana utilizzando un furgone dell' Opera
                          Don Dino, l' associazione per conto della quale operiamo e con quello ci
                          spostiamo nei luoghi della città frequentati da chi vive in strada o per
                          rispondere alle segnalazioni che ci arrivano». Come si crea un rapporto di
                          fiducia con chi è 'invisibile'? «Queste persone hanno una rete loro, nella
                          quale condividono informazioni. Quella rete è in grado di farci da 'raccomandazione', perché abbiamo saputo
                          conquistarci la fiducia di chi già ci conosce». In che modo? «Portiamo, cibo, coperte, borracce, prodotti per l' igiene
                          personale. E' il minimo indispensabile, ma il nostro scopo non è quello di risolvere situazioni drammatiche per le quali
                          non siamo attrezzati. Noi interveniamo per stabilire un primo contatto con chi è sempre stato irraggiungibile e per far
                          loro capire che non sono soli. Capita che più che consegnare cibo, ci fermiamo a chiacchierare. Dove 'chiacchierare'
                          ha una concezione molto più ampia rispetto al parlare comune». Natale si avvicina, ci sarà la zona rossa. E voi
                          uscirete in strada a fare gli auguri a chi non ha nessuno a porgergli. «Come sempre. Non è questione di Natale, anche
                          perché in strada vive pure chi non è cattolico. È questione del fatto che nessuno dovrebbe sentirsi solo. Mai». Quale
                          sarebbe il loro regalo più bello? «Una casa, un lavoro. Non possiamo offrirglieli, ma possiamo aiutarli a rimetterli
                          in piedi, accompagnandoli

                                                                       Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020    Pagina 29
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                          sabato 19 dicembre 2020

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                                                                          csv e scenario locale

                          in un percorso lungo e difficile, che però può concludersi con un lieto fine». Luca Ravaglia © RIPRODUZIONE
                          RISERVATA.

                                                           Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020     Pagina 30
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                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Cesena)
                                                                              csv e scenario locale

                          SINDACATO

                          Medici ambulatoriali contro il virus
                          Dal Sumai 22mila euro all' Ausl per l' acquisto di termometri e saturimetri

                          Per contribuire a far fronte all' emergenza sanitaria da coronavirus, il
                          sindacato unico di Medicina ambulatoriale italiana e professionalità dell'
                          area sanitaria (Sumai) di Forlì-Cesena ha donato ventiduemila euro agli
                          ospedali di Forlì e Cesena per l' acquisto di termometri e saturimetri. «L'
                          Azienda Usl ringrazia la Sumai per la generosa e significativa donazione -
                          afferma la dottoressa Elisabetta Montesi, responsabile del Fund raising -.
                          È grazie anche al sostegno e alla collaborazione di aziende, associazioni,
                          istituzioni e cittadini generosi, che è stato possibile fronteggiare la
                          emergenza sanitaria assicurando l' assistenza e le cure fondamentali a
                          tutti coloro che ne hanno avuto necessità».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020   Pagina 31
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                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Cesena)
                                                                              csv e scenario locale

                          Dodici mesi di affetto in dono agli anziani

                          Arci Solidarietà Cesenate si trasforma in babbo natale e dona agli anziani
                          ospiti delle case di riposo (circa 500) il 'Calendario della Solidarietà'.
                          Tradizionalmente, in occasione delle festività natalizie gli operatori e i
                          volontari Arci garantiscono alle famiglie del Cesenate un servizio
                          fondamentale: ricongiungere i nonni ai nipoti e i genitori ai propri figli.
                          «Quest' anno - commenta il presidente Paolo Brunetti - non sarà possibile
                          svolgere questo servizio a causa dell' emergenza sanitaria in corso ma
                          abbiamo voluto dare comunque un segnale di vicinanza e di affetto a
                          tutti gli anziani che annualmente, il giorno di Natale, viaggiano sui nostri
                          mezzi per trascorrere queste giornate dai propri cari». Su queste
                          premesse nasce il 'Calendario della Solidarietà' la cui consegna nelle
                          case di riposo ha preso avvio lunedì scorso. Nella mattinata di ieri (foto)
                          il presidente Brunetti, insieme alla presidente di Arci Cesena Silvia
                          Cascetta e a due volontari del servizio civile, Giorgia Fischi e Mattia
                          Brunetti, hanno consegnato il calendario anche al sindaco Enzo Lattuca
                          e all' assessora Carmelina Labruzzo.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020   Pagina 32
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                                                                              csv e scenario locale

                          oggi e domani

                          I lavoretti dei bimbi per addobbare il giardino pubblico

                          Secondo e ultimo weekend per 'Natale al parco, un addobbo per l' albero',
                          rivolto ai bambini e alle loro famiglie per contribuire all' allestimento di
                          alcuni alberi del Giardino Pubblico. L' iniziativa è di Spanoteatrando e
                          MicaPoco Aps. Grazie ai manufatti dei bambini, artefici delle decorazioni
                          splendide e creative che già lo scorso weekend sono stati appesi sui
                          rami degli alberi scelti. È possibile consegnare i manufatti a Babbo
                          Natale e ai volontari presenti, dalle 10 alle 17:30 sia oggi che domani.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020   Pagina 33
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                                                                                 csv e scenario locale

                          «Visita in ospedale? Il Comune ti paga il taxi»
                          Il sindaco Zattini: «Compriamo corse da 10 euro per le persone in difficoltà durante la pandemia. Aiuteremo disabili,
                          minori e anziani»

                                                                                                                                    Matteo Bondi.

                          Andare in ospedale per una visita senza l' assillo di dover trovare
                          parcheggio, oppure presso un ufficio comunale entrando direttamente in
                          centro, cose semplici da fare chiamando un taxi e, dai primi di gennaio,
                          anche gratis per alcune categorie di forlivesi. «Quelle che hanno più
                          bisogno di un aiuto - spiega l' assossore al welfare di Forlì, Rosaria
                          Tassinari - : gli over 65, i disabili con un certificato di disabilità di almeno il
                          67%, i minori accompagnati e le donne in gravidanza». L' accordo
                          proposto dal Comune di Forlì ai tassisti è molto semplice, come spiega lo
                          stesso sindaco, Gian Luca Zattini: «Noi compriamo delle corse, del valore
                          di 10 euro - afferma il primo cittadino -. Un valore che permette di arrivare
                          quasi ovunque a Forlì. Le persone potranno così, chiamando un numero
                          di telefono, che dobbiamo ancora concordare, prenotare la propria corsa
                          e, compilando una semplice autocertificazione usufruire del servizio
                          gratuitamente, almeno fino ai 10 euro». Il Comune ha al momento
                          finanziato il progetto con 27.000 euro. Iniziativa che ha trovato l'
                          entusiastica adesione di tutti i 28 taxi presenti in città. «Purtroppo il periodo è quello che tutti sappiamo - spiegano
                          Gabriele Bacchi, Paolo Rossi e Marco Amadori in rappresentanza dei tassisti -, con la pandemia e il blocco
                          sostanziale di tutti gli spostamenti da fuori verso la città, il nostro lavoro si è ridotto proprio a questo tipo di corse.
                          Siamo grati al sindaco che ha pensato concretamente alla nostra categoria e siamo disponibili a trovare tutte le
                          soluzioni per migliorare ulteriormente questo servizio». Da parte loro i tassisti, oltre a garantire il servizio,
                          rinunceranno a uno dei dieci euro. «Abbiamo notato che le abitudini delle persone a cui è rivolto questo tipo di
                          servizio - spiega la Tassinari - sono cambiate proprio con l' evolversi della pandemia. Per raggiungere uffici o a fare
                          una visita si tende sempre meno a usufruire dei mezzi pubblici, forse ritenendoli meno sicuri, e a prendere un taxi.
                          Quindi crediamo che questo tipo di servizio sarà molto gradito e utilizzato. Per potervi accedere le persone, oltre a
                          fare parte di una delle categorie elencate dovranno essere in possesso di un Isee al di sotto dei 45.000 euro. C' è un
                          limite alle volte che il servizio potrà essere utilizzato: sei per nucleo familiare». Definiti gli ultimi dettagli fra cui
                          soprattutto la definizione del numero a cui dovranno fare riferimento tutti e 28 i taxi della città, verranno comunicate
                          le modalità. «Pensiamo di poter partire con i primi giorni del prossimo anno» auspica la Tassinari. Matteo Bondi.

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