CONDIZIONI DEFINITIVE ALLA NOTA INFORMATIVA SUL PROGRAMMA - UBI Banca

Pagina creata da Noemi Colella
 
CONTINUA A LEGGERE
Unione di Banche Italiane S.p.A.
                                       Sede Legale e Direzione Generale: Bergamo, Piazza Vittorio Veneto, 8
                                                            Sedi operative: Brescia e Bergamo
                         Codice Fiscale, Partita IVA ed Iscrizione al Registro delle Imprese di Bergamo n. 03053920165
                                               Iscritta all’Albo delle Banche al n. 5678 – ABI n. 3111.2
                              Capogruppo del “Gruppo UBI Banca” iscritto all’Albo dei Gruppi Bancari al n. 3111.2
                                                              Sito internet www.ubibanca.it

                                       in qualità di Emittente e Responsabile del Collocamento

                                                  CONDIZIONI DEFINITIVE

                               ALLA NOTA INFORMATIVA SUL PROGRAMMA

                                   relative all’offerta al pubblico di nominali Euro 20.000.000
     “Unione di Banche Italiane S.p.A. – Tasso Fisso 1,60% 29.03.2019-2022 - Social Bond UBI Comunità per VIDAS”
                                                        Codice ISIN IT0005364796
                                                       di seguito le “Obbligazioni”

                                           ai sensi del programma di emissione denominato
                                  “Unione di Banche Italiane S.p.A. Obbligazioni Tasso Fisso”
Le presenti Condizioni Definitive sono state trasmesse a Consob in data 26 febbraio 2019 e si riferiscono al Prospetto di Base
depositato presso la Consob in data 13 giugno 2018, a seguito di approvazione comunicata dalla Consob con nota n. 0200620/18
del 12 giugno 2018, come aggiornato e modificato dal Primo Supplemento al Prospetto di Base depositato presso la Consob in
data 29 giugno 2018, a seguito di approvazione comunicata dalla Consob con nota n. 0226701/18 del 28 giugno 2018, e dal
Secondo Supplemento al Prospetto di Base, depositato presso la Consob in data 26 ottobre 2018 a seguito di approvazione
comunicata con nota n. 0428866/18 del 25 ottobre 2018.
Le presenti Condizioni Definitive sono state elaborate ai fini dell’art. 5, paragrafo 4, della Direttiva 2003/71/CE e devono
essere lette congiuntamente al Prospetto di Base ed al suo supplemento (o ai suoi supplementi).
Il Prospetto di Base ed il suo eventuale supplemento (o i suoi supplementi) sono pubblicati sul sito internet dell’Emittente
all’indirizzo web www.ubibanca.it e sono a disposizione, in forma stampata e gratuita, a chi ne richieda copia presso la sede
legale dell’Emittente in piazza Vittorio Veneto n. 8, 24122 Bergamo nonché sul sito internet e in forma stampata e gratuita
presso la/e sede/i dei Soggetti Incaricati del Collocamento.
Si invita l’investitore a leggere le presenti Condizioni Definitive congiuntamente al Prospetto di Base al fine di ottenere
informazioni complete sull’Emittente e sulle Obbligazioni.
La nota di sintesi relativa alla singola emissione è allegata alle presenti Condizioni Definitive.
Borsa Italiana ha rilasciato il provvedimento di ammissione alla quotazione ufficiale di borsa delle Obbligazioni oggetto delle
presenti Condizioni Definitive con provvedimento n. LOL-003260 del 23 dicembre 2016 e n. LOL-001546 del 11 marzo 2013.
L’adempimento di pubblicazione delle presenti Condizioni Definitive non comporta alcun giudizio della Consob
sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi.
Ove non diversamente specificato, i termini e le espressioni riportate con lettera maiuscola hanno lo stesso significato
attribuito loro nella Nota Informativa.

                                                                                                                         Pag. 1 di 37
INFORMAZIONI ESSENZIALI

Interessi di persone fisiche e          Ad integrazione di quanto indicato al paragrafo 3.1 “Interessi di persone fisiche e
giuridiche partecipanti                 giuridiche partecipanti all’emissione/all’offerta” della Sezione 6 – Nota Informativa
all’emissione/all’offerta               del Prospetto di Base, in relazione al collocamento delle Obbligazioni si segnalano i
                                        seguenti interessi, compresi quelli in conflitto:
                                            •    l’Emittente svolgerà l’attività di Specialist sul sistema multilaterale di
                                                 negoziazione EuroTLX®.

Ragioni dell’offerta e impiego dei      Le Obbligazioni sono emesse nell’ambito dell’ordinaria attività di raccolta da parte
proventi                                dell’Emittente.
                                        L’ammontare ricavato dai Titoli sarà destinato all’esercizio dell’attività bancaria
                                        dell’Emittente congiuntamente a quanto sotto descritto.
                                        Devoluzione a VIDAS
                                        Lo 0,50% dell’ammontare nominale collocato delle Obbligazioni sarà devoluto
                                        dall’Emittente a titolo di liberalità a VIDAS per il progetto intitolato “Start-up del
                                        Servizio Degenza di Casa Sollievo Bimbi” (il “Progetto”).
                                        La devoluzione sarà erogata in due tranche: 70% successivamente alla Data di
                                        Regolamento (come più avanti definita) o alla data di chiusura del collocamento se
                                        successiva, 30% solo subordinatamente al rilascio da parte di una società terza
                                        indipendente della positiva valutazione dei risultati raggiunti dall’Ente Beneficiario
                                        nella realizzazione del Progetto sulla base di adeguata documentazione di
                                        rendicontazione presentata dallo stesso Ente Beneficiario all’Emittente. L’importo
                                        eventualmente non erogato della seconda tranche verrà utilizzato dall’Emittente per
                                        sostenere altra/e iniziativa/e sociale/i.
                                        L’Emittente pubblicherà sul proprio sito internet un avviso riportante gli importi
                                        effettivamente devoluti e i destinatari dei medesimi.

INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE / DA AMMETTERE
ALLA NEGOZIAZIONE

Descrizione del tipo e della classe     Obbligazioni Tasso Fisso
degli strumenti finanziari offerti al
pubblico e/o ammessi alla
negoziazione

ISIN                                    IT0005364796

Soggetto incaricato della tenuta dei    Monte Titoli S.p.A. (Piazza degli Affari, 6 – 20123 Milano)
registri

Valuta di emissione degli strumenti     Euro
finanziari

Tasso di interesse nominale             1,600% lordo annuo, 1,184% netto annuo.

Base di calcolo                         “Actual/Actual (ICMA)” indica il numero di giorni a partire dalla data in cui gli
                                        interessi cominciano a decorrere (inclusa) sino alla data in cui gli interessi sono dovuti
                                        (esclusa), diviso per il numero effettivo di giorni nel relativo periodo di calcolo degli
                                        interessi moltiplicati per il numero di periodi di calcolo previsti nell’anno

Convenzione di calcolo                  Following Business Day Convention
                                        Unadjusted

                                                                                                                       Pag. 2 di 37
Disposizioni relative agli interessi    Periodicità delle Cedole: Semestrale
da pagare
                                        Il tasso lordo periodale sarà calcolato dividendo il tasso lordo annuo per 2 e
                                        arrotondando il risultato al terzo decimale.
                                        I pagamenti relativi alle cedole saranno effettuati nella Valuta di Denominazione.

Data di godimento degli interessi       29.03.2019

Date di Scadenza degli interessi        Le Cedole saranno pagate in via posticipata alle seguenti date :
                                        29 marzo e 29 settembre di ciascun anno.
                                        Qualora una Data di Pagamento della Cedola non sia un giorno lavorativo bancario (i
                                        “Giorni Lavorativi Bancari” sono tutti i giorni esclusi il sabato e i giorni festivi
                                        secondo il calendario italiano), il relativo pagamento sarà effettuato il primo Giorno
                                        Lavorativo Bancario successivo senza il riconoscimento di ulteriori interessi.

Descrizione del sottostante sul         Non applicabile
quale è basato il Parametro di
Indicizzazione e del metodo
utilizzato per mettere in relazione i
due valori

Indicazione della fonte da cui          Non applicabile
potere ottenere informazioni sulla
performance passata e futura del
sottostante e sulla sua volatilità

Agente per il Calcolo                   UBI Banca

Componente derivata per quanto          Non applicabile
riguarda il pagamento degli
interessi

Data di Scadenza                        29.03.2022.
Modalità di ammortamento del            Le Obbligazioni saranno rimborsate alla pari (100% del valore nominale) in un’unica
Prestito, comprese le procedure di      soluzione alla Data di Scadenza.
rimborso
                                        I pagamenti relativi al rimborso del capitale saranno effettuati nella Valuta di
                                        Denominazione.
                                        I rimborsi saranno effettuati per il tramite degli intermediari autorizzati aderenti a
                                        Monte Titoli, senza deduzione di spese.

Indicazione del tasso di rendimento
                                        Il Tasso di rendimento effettivo lordo su base annua è pari a 1,60% e il Tasso di
e metodo di calcolo
                                        rendimento effettivo netto su base annua è pari a 1,19%.

Delibere, autorizzazioni e              L’emissione delle Obbligazioni oggetto delle presenti Condizioni Definitive è stata
approvazioni in virtù delle quali i     autorizzata in data 21 febbraio 2019 dal Chief Wealth and Welfare Officer
titoli sono stati o saranno emessi      nell’esercizio dei poteri attribuiti dal Consiglio di Gestione di UBI Banca in data 8
                                        febbraio 2018 e 24 luglio 2018.

Data di Emissione                       29.03.2019

CONDIZIONI DELL’OFFERTA

Condizioni alle quali l’offerta è       Non applicabile
subordinata

Ammontare Totale                        Massimi Euro 20.000.000 per un totale di n. 20.000 Obbligazioni, ciascuna del valore

                                                                                                                      Pag. 3 di 37
dell’emissione/dell’offerta              nominale pari a Euro 1.000 (il “Valore Nominale”).

Periodo di Offerta e descrizione         Le Obbligazioni saranno offerte dal 28.02.2019 al 27.03.2019, salvo chiusura
della procedura di sottoscrizione        anticipata del Periodo di Offerta ai sensi del paragrafo 5.1.3 “Periodo di validità
                                         dell’offerta, comprese possibili modifiche, e descrizione della procedura di
                                         sottoscrizione” della Sezione 6 – Nota Informativa del Prospetto di Base. L’avviso di
                                         chiusura anticipata del Periodo di Offerta sarà trasmesso alla CONSOB e pubblicato
                                         sul sito web dell’Emittente, prima della chiusura del Periodo di Offerta.
                                         E’ possibile aderire all’offerta:
                                         presso la rete di filiali dei Soggetti Incaricati del Collocamento;
                                         mediante l’utilizzo di tecniche di comunicazione a distanza con raccolta delle adesioni
                                         tramite il sito internet dei Soggetti Incaricati del Collocamento;
                                         mediante offerta fuori sede.
                                         I Soggetti Incaricati del Collocamento che raccolgono le domande di adesione fuori
                                         sede provvederanno alla raccolta di tali adesioni esclusivamente dal 28.02.2019 al
                                         20.03.2019, salvo chiusura anticipata del Periodo di Offerta.
                                         I Soggetti Incaricati del Collocamento che raccolgono le domande di adesione
                                         mediante utilizzo di tecniche di comunicazione a distanza provvederanno alla raccolta
                                         di tali adesioni esclusivamente dal 28.02.2019 al 13.03.2019, salvo chiusura anticipata
                                         del Periodo di Offerta.
                                         E’ previsto il diritto di recesso.
                                         Il diritto di recesso potrà essere esercitato entro il numero di quattordici giorni dalla
                                         data di sottoscrizione del contratto secondo le seguenti modalità: comunicazione scritta
                                         mediante raccomandata a/r indirizzata all’Emittente al seguente indirizzo UBI -
                                         Documentation e Controlli Finanza - corso Europa 20, 20122 Milano o, in alternativa,
                                         personalmente a mani alla filiale del Soggetto Incaricato del Collocamento presso cui
                                         l’investitore intrattiene il rapporto, indicando chiaramente la volontà di recedere dal
                                         contratto.

Lotto Minimo                             N. 1 Obbligazione.
                                         Le sottoscrizioni potranno essere accolte per importi minimi pari al Lotto Minimo e
                                         multipli del Valore Nominale.

Lotto Massimo                            Non applicabile.

Data di Regolamento                      29.03.2019

Data in cui i risultati dell’offerta     L’Emittente comunicherà, entro quattordici giorni successivi alla conclusione del
verranno resi pubblici e descrizione     Periodo di Offerta, i risultati dell’offerta mediante apposito annuncio che sarà messo a
completa delle modalità seguite          disposizione del pubblico sul sito web dell’Emittente: www.ubibanca.it.

Categorie di investitori potenziali ai   Le Obbligazioni sono destinate alla clientela dei Soggetti Incaricati del Collocamento.
quali sono offerti gli strumenti
                                         Le Obbligazioni saranno emesse e collocate interamente ed esclusivamente sul mercato
finanziari
                                         italiano, con conseguente esclusione di qualsiasi altro ordinamento giuridico.

Prezzo di Emissione                      Pari al 100% del valore nominale, e cioè Euro 1.000 per ciascuna Obbligazione.

Prezzo di Offerta                        Pari al Prezzo di Emissione eventualmente maggiorato delle spese e delle imposte
                                         specificatamente poste a carico del sottoscrittore.

Commissioni e costi       inclusi nel    Il Prezzo di Emissione include costi complessivamente pari a 2,03% del Valore
Prezzo di Emissione                      Nominale, ovvero Euro 20,30 per ogni 1.000 Euro di Valore Nominale così ripartiti:
                                         - costi pari a 2,03% del Valore Nominale, ovvero Euro 20,30 per ogni 1.000 Euro.
                                         Il Prezzo di Emissione non include commissioni.

Spese/costi/commissioni/imposte in       Non sono previste spese/costi/commissioni/imposte in aggiunta al Prezzo di

                                                                                                                       Pag. 4 di 37
aggiunta al Prezzo di Emissione           Emissione.
                                          Potranno essere previste commissioni/spese connesse alla tenuta e/o all’apertura di un
                                          conto corrente e/o di un deposito titoli e/o al versamento in un deposito infruttifero.

Soggetti     Incaricati             del   I Soggetti Incaricati del Collocamento sono:
Collocamento
                                              •    Unione di Banche Italiane S.p.A. con Sede Legale in Piazza Vittorio Veneto
                                                   8, 24122 Bergamo (sito web: www.ubibanca.it);
                                              •    IW BANK S.p.A. con Sede Legale in Piazzale Zavattari, 12 – Milano.
                                          I Soggetti Incaricati del Collocamento appartengono al gruppo UBI Banca.

Responsabile del Collocamento             UBI Banca

Accordi di collocamento e                 Gli accordi di collocamento prevedono il conferimento da parte dell’Emittente ai
commissioni di collocamento               soggetti indicati nella tabella sotto riportata dell’incarico di promuovere e/o collocare
sostenute dall’Emittente a favore         in Italia le Obbligazioni e di svolgere tutte le operazioni inerenti e connesse alla
dei Soggetti Incaricati del               predetta attività di collocamento.
Collocamento
                                          I soggetti che assumono l’impegno sono:
                                                                                                           Data
                                                  Soggetto                    Sede Legale               conclusione
                                                                                                          accordo
                                           IW Bank S.p.A.            Piazzale Zavattari 12 – Milano     16/09/2014
                                          Non sono previste commissioni di collocamento.

Denominazione e indirizzo degli           Il pagamento degli interessi ed il rimborso del capitale saranno effettuati a cura
organismi incaricati del servizio         dell’Emittente tramite gli intermediari autorizzati aderenti a Monte Titoli S.p.A.
finanziario e degli agenti depositari     (Piazza degli Affari, 6 – 20123 Milano) mediante accredito sui conti dell’investitore.

AMMISSIONE ALLA NEGOZIAZIONE E MODALITÁ DI NEGOZIAZIONE

Mercati regolamentati e Mercati           L’Emittente richiederà l’ammissione alla negoziazione delle Obbligazioni sul sistema
equivalenti                               multilaterale di negoziazione MTF EuroTLX®.

Soggetti intermediari operanti sul        L’Emittente svolgerà l’attività di Specialist sul sistema multilaterale di negoziazione
mercato secondario                        EuroTLX® esponendo quotazioni durante gli orari di mercato aperto, in accordo con i
                                          requisiti previsti dal mercato.

INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI

Consulenti                                Non applicabile

Rating delle Obbligazioni                 Non applicabile

Unione di Banche Italiane S.p.A.
___________________________________

                                                                                                                        Pag. 5 di 37
NOTA DI SINTESI RELATIVA ALL’EMISSIONE DI OBBLIGAZIONI
      “Unione di Banche Italiane S.p.A. – Tasso Fisso 1,60% 29.03.2019-2022 - Social Bond UBI Comunità per VIDAS”
                                                               ISIN IT0005364796
                                                     Sezione A – Introduzione e avvertenze

La Nota di Sintesi è costituita da una serie di informazioni denominate gli “Elementi”. Detti elementi sono numerati nelle Sezioni A-E (A.1 –
E.7).
La presente Nota di Sintesi contiene tutti gli Elementi richiesti in relazione alla tipologia di strumenti finanziari e di Emittente. Dal momento che
alcuni Elementi non risultano rilevanti la sequenza numerica degli Elementi potrebbe non essere completa.
Nonostante alcuni Elementi debbano essere inseriti in relazione alla tipologia di strumento finanziario e di Emittente, può accadere che non sia
possibile fornire alcuna informazione utile in merito ad alcuni Elementi. In questo caso nella Nota di Sintesi sarà presente una breve descrizione
dell’Elemento con l’indicazione “Non applicabile”.

                           La presente Nota di Sintesi va letta come un’introduzione al Prospetto di Base.
                           Qualsiasi decisione di investire negli strumenti finanziari dovrebbe basarsi sull’esame da parte dell’investitore del
                           Prospetto di Base completo.
                           Qualora sia presentato un ricorso dinanzi all’autorità giudiziaria in merito alle informazioni contenute nel Prospetto di
A.1       Avvertenza       Base, l’investitore ricorrente potrebbe essere tenuto, a norma del diritto nazionale degli Stati membri, a sostenere le spese
                           di traduzione del Prospetto di Base prima dell’inizio del procedimento.
                           La responsabilità civile incombe sulle persone che hanno presentato la Nota di Sintesi, comprese le sue eventuali
                           traduzioni, ma soltanto se la Nota di Sintesi risulta fuorviante, imprecisa o incoerente se letta insieme con le altre parti del
                           Prospetto di Base o non offre, se letta insieme con le altre parti del Prospetto di Base, le informazioni fondamentali per
                           aiutare gli investitori al momento di valutare l’opportunità di investire nelle Obbligazioni.

           Consenso        Non applicabile.
        all’utilizzo del   L’Emittente non acconsente all’utilizzo del Prospetto di Base per una rivendita successiva delle Obbligazioni da parte di
A.2
         Prospetto di      intermediari finanziari.
             Base

                                                              Sezione B – Emittente
     Denominazione
                           La denominazione legale dell’Emittente è “Unione di Banche Italiane Società per Azioni” e, in forma abbreviata, “UBI
B.1       legale e
                           Banca”. La denominazione commerciale dell’Emittente è “UBI >< Banca”.
       commerciale
       Domicilio e
           forma           L’Emittente:
         giuridica,        • è un istituto bancario costituito in Italia nella forma di società per azioni ed opera ai sensi della legislazione italiana;
B.2  legislazione in       • ha Sede Legale e Direzione Generale in Piazza Vittorio Veneto n. 8, 24122 Bergamo (Italia);
     base alla quale
      opera e paese        • nello svolgimento delle proprie attività bancarie, l’Emittente dal 4 novembre 2014 è soggetto alla vigilanza unica della
     di costituzione          BCE.
       Descrizione
     delle principali
      tendenze note
B.4b                       Non vi sono informazioni su tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero ragionevolmente avere
        riguardanti
                           ripercussioni significative sulle prospettive dell’Emittente almeno per l’esercizio in corso.
     l’Emittente e i
       settori in cui
           opera.
                           L’Emittente è la banca capogruppo del Gruppo UBI Banca e, in qualità di capogruppo, oltre all’attività bancaria, svolge, ai
                           sensi dell’articolo 61, quarto comma, del TUB, le funzioni di direzione e coordinamento nonché di controllo unitario sulle
                           società bancarie, finanziarie e strumentali controllate, componenti il Gruppo UBI Banca.

                           L’Emittente, nell’ambito dei propri poteri di direzione e coordinamento, emana disposizioni alle componenti del Gruppo, e
                           ciò anche per l’esecuzione delle istruzioni impartite dalle Autorità di Vigilanza e nell’interesse della stabilità del Gruppo
                           stesso. L’Emittente esercita anche attività di direzione e coordinamento ai sensi degli artt. 2497 ss. del Codice Civile nei
          Gruppo di        confronti delle società italiane appartenenti al Gruppo UBI Banca e controllate direttamente o indirettamente da parte
B.5     appartenenza       dell’Emittente.
        dell’Emittente
                           In data 10 maggio 2017, è stata perfezionata l’operazione di acquisizione da parte di UBI Banca del 100% del capitale
                           sociale delle Nuove Banche (i.e., Banca Adriatica ex-Nuova Banca Marche, Banca Tirrenica ex-Nuova Banca Etruria e
                           Banca Teatina ex-Nuova CariChieti) in esecuzione del Contratto di Acquisizione che, a seguito dell’offerta vincolante
                           presentata dall’Emittente il precedente 11 gennaio 2017, è stato sottoscritto in data 18 gennaio 2017 da UBI Banca e dalla
                           Banca d’Italia, quest’ultima in qualità di ente gestore e per conto del Fondo Nazionale di Risoluzione.
                           Nel mese di maggio 2017 è stato approvato, dai competenti organi sociali delle rispettive società, il progetto di fusione per
                                                                                                                                         Pag. 6 di 37
incorporazione di Banca Adriatica, Banca Tirrenica e Banca Teatina e delle rispettive società controllate (i.e. Cassa di
                          Risparmio di Loreto S.p.A. controllata da Banca Adriatica e Banca Federico Del Vecchio S.p.A. controllata da Banca
                          Tirrenica) in UBI Banca, con i principali obiettivi (i) di semplificare l’assetto organizzativo e di governo societario del
                          Gruppo UBI Banca, (ii) di massimizzare il grado di uniformità nell’applicazione delle politiche commerciali, di gestione
                          del credito e delle risorse nonché – più in generale – delle linee strategiche e (iii) di conseguire, pertanto, sinergie e
                          risparmi di costi.
                          Alla data del presente Prospetto di Base si è concluso il processo di integrazione delle Nuove Banche nel Gruppo UBI
                          Banca.

                          Nella seguente tabella vengono indicate alcune informazioni riguardanti le principali società controllate, direttamente o
                          indirettamente, dall’Emittente alla data del presente Prospetto di Base.
                                                                                 Sede legale              Impresa                  Disponibilità
                             Denominazione                                                                           Quota (%)
                                                                                     (Stato)          partecipante                      voti (%)
                             IW Bank S.p.A.                                            Italia           UBI Banca        100%               100%
                             UBI Leasing S.p.A.                                        Italia           UBI Banca     100,00%           100,00%
                             UBI Factor S.p.A.                                         Italia           UBI Banca        100%               100%
                             Prestitalia S.p.A                                         Italia           UBI Banca        100%               100%
                             UBI Pramerica SGR S.p.A.                                  Italia           UBI Banca          65%               65%
                             UBI Management Company S.A.                      Lussemburgo UBI Pramerica SGR               100%              100%
                             UBI Trustee S.A.                                 Lussemburgo               UBI Banca        100%               100%
                             Kedomus S.r.l.                                            Italia           UBI Banca        100%               100%
                             UBI Academy S.c.r.l.                                      Italia           UBI Banca       88,00%           100%%
                                                                                                          IW Bank           3%
                                                                                                UBI Pramerica SGR         1,5%
                                                                                                        UBI Factor        1,5%
                                                                                                     UBI Sistemi e          3%
                                                                                                            Servizi
                                                                                                         Prestitalia      1,5%
                                                                                                      UBI Leasing         1,5%
                             UBI Sistemi e Servizi S.c.p.A.                            Italia           UBI Banca       91,94%            98,56%
                                                                                                          IW Bank        4,31%
                                                                                                UBI Pramerica SGR        1,44%
                                                                                                        UBI Factor       0,72%
                                                                                                     UBI Academy         0,01%
                                                                                                Bancassurance Pop.       0.07%
                                                                                                         Prestitalia     0,07%
                             BPB Immobiliare S.r.l.                                    Italia           UBI Banca        100%               100%
                             Centrobanca Sviluppo Impresa S.p.A.                       Italia           UBI Banca        100%               100%
                             Bancassurance Popolari S.p.A.                             Italia           UBI Banca       89,53%            89,53%
                             Bancassurance Popolari Danni S.p.A.                       Italia           UBI Banca       50,77%            50,77%
                                                                                                Bancassurance Pop.      49,23%            49,23%
                                                                                                                                            100%
                             Oro Italia Trading S.p.A. in liquidazione                 Italia           UBI Banca        100%               100%
                             Mecenate S.r.l. (*)                                       Italia           UBI Banca          95%               95%
                             UBI Finance S.r.l.(*)                                     Italia           UBI Banca          60%               60%
                             UBI Finance CB 2 S.r.l.(*)                                Italia           UBI Banca          60%               60%
                             24-7 Finance S.r.l.(*)                                    Italia           UBI Banca          10%               10%
                             UBI SPV BBS 2012 S.r.l. in liquidazione                   Italia           UBI Banca          10%               10%
                             (*)
                             UBI SPV BPCI 2012 S.r.l. in liquidazione                  Italia           UBI Banca          10%               10%
                             (*)
                             UBI SPV BPA 2012 S.r.l. in liquidazione                   Italia           UBI Banca          10%               10%
                             (*)
                             UBI SPV LEASE 2016 S.r.l.                                 Italia           UBI Banca          10%               10%
                             UBI SPV GROUP 2016 S.r.l.                                 Italia           UBI Banca          10%               10%
                          (*) Società veicolo di operazioni di cartolarizzazione originate dal Gruppo UBI Banca
B.9   Previsione      o   Non è effettuata una previsione o stima degli utili.
      stima degli utili

                                                                                                                                  Pag. 7 di 37
Non applicabile.
            Eventuali
       rilievi contenuti   La società di revisione ha rilasciato le proprie relazioni in merito al bilancio d'impresa per l'esercizio chiuso al 31 dicembre
        nella relazione    2016 e al bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016, senza sollevare osservazioni, rilievi, rifiuti di
B.10   di revisione alle   attestazione o richiami di informativa.
         informazioni
           finanziarie     La società di revisione ha altresì rilasciato le proprie relazioni in merito al bilancio d'impresa per l'esercizio chiuso al 31
          relative agli    dicembre 2017 e al bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017, senza sollevare osservazioni, rilievi,
        esercizi passati   rifiuti di attestazione o richiami di informativa.

                           Si riporta di seguito una sintesi dei dati e degli indicatori patrimoniali, economici e finanziari su base consolidata
                           maggiormente significativi, chiusi al 30 giugno2018, al 31 dicembre 2017 e al 31 dicembre 2016.

                           Il patrimonio di vigilanza ed i coefficienti patrimoniali sono stati calcolati sulla base dei valori patrimoniali e del risultato
                           economico determinati con l’applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS. Il patrimonio e i coefficienti di
                           vigilanza consolidati sono calcolati in conformità con la normativa vigente: Regolamento 575/2013 (CRR), Direttiva
                           36/2013 (CRD IV) e secondo quanto disposto dalla Banca d’Italia con la Circolare n 285 e successive modifiche.

                           Il Resoconto intermedio di gestione costituisce la prima situazione contabile redatta in applicazione delle previsioni
                           dell’IFRS 9 e dell’IFRS 15 redatto sulla base della Circolare Banca d’Italia n. 262/2005 del 22 dicembre 2005 come
                           introdotti dal 5° aggiornamento del 22 dicembre 2017. Quest’ultimo ha innovato gli schemi principalmente per recepire
                           l’introduzione del principio contabile internazionale IFRS 9 “Strumenti Finanziari”, che ha sostituito lo IAS 39 “Strumenti
                           finanziari: rilevazione e valutazione” a far tempo dal 1° gennaio 2018.

                           In ragione di ciò, si evidenzia la sostanziale impossibilità di comparare i dati al 30 giugno con i precedenti periodi chiusi al
                           31 dicembre 2017 e 2016, rappresentati nel presente paragrafo, in quanto questi ultimi sono stati redatti in ottemperanza a
                           principi contabili non più applicati. Per i commenti più dettagliati sull’evoluzione dei valori rappresentati nelle tabelle di
                           seguito riportate si invita comunque a consultare la Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2018, incorporata
                           mediante riferimento al presente Prospetto.

                           I dati al 31 dicembre 2017 si confrontano con i precedenti periodi che rappresentano il Gruppo UBI Banca senza il
                           contributo delle Nuove Banche e pertanto non sono fra loro pienamente comparabili. Per rendere possibile un commento
                           gestionale delle grandezze patrimoniali ed economiche, sono stati predisposti dei prospetti riclassificati. In particolare, con
                           riferimento ai dati al 31 dicembre 2017 il prospetto di Conto Economico riclassificato è stato predisposto con l’evidenza
                           degli effetti sul Conto Economico 2017 del processo PPA sulle Nuove Banche (allocazione badwill).

                           Con riferimento ai periodi di raffronto è stata considerata la situazione, del tutto particolare, in cui le Nuove Banche
B.12   Dati finanziari
                           versavano nel 2016, essendo le medesime generate dalle risoluzioni delle precedenti Banche sottoposte a
        selezionati
                           commissariamento; in ragione di dette peculiarità, non si è ritenuto rappresentativo né intellegibile fornire dati comparativi
                           economici ricostruiti per dare conto della redditività nel 2016 del Gruppo inclusivo delle Nuove Banche.

                           Dal punto di vista patrimoniale il prospetto riclassificato al 31 dicembre 2017 viene presentato con la colonna comparativa
                           al 31 dicembre 2016 “aggregata” (per tenere conto anche dei dati riferiti alle Nuove Banche) e consentire un esame
                           omogeneo delle voci patrimoniali su base annuale.

                           Tabella 1 – Indicatori patrimoniali e fondi propri (valori in migliaia di Euro e in percentuale)

                             INDICATORI           DATI AL         ESERCIZI           ESERCIZIO              Soglie minime a           Requisiti minimi
                               E FONDI               30           O CHIUSO         CHIUSO AL 31           regime comprensive         SREP per il 2018
                               PROPRI             GIUGNO            AL 31            DICEMBRE                della riserva di        comprensive della
                                                    2018          DICEMBR                2016              conservazione del             riserva di
                                                                    E 2017          (stand alone)*               capitale            conservazione del
                                                                                                                                          capitale

                             Common
                             equity Tier 1 /
                             Attività di
                             rischio               11,78%           11,56%              11,48%                     7%                      8,625%
                             ponderate –
                             RWA (CET1
                             ratio)
                             Tier 1 /
                                                   11,78%           11,56%              11,48%                    8,5%                    10,125%
                             Attività di

                                                                                                                                         Pag. 8 di 37
rischio
  ponderate –
  RWA (Tier 1
  Capital ratio)
  Total Capital
  Ratio (Fondi
  propri /
  Attività di            14,13%           14,13%               14,10%                    10,5%                    12,125%
  rischio
  ponderate –
  RWA)
  Fondi Propri         8.501.867         9.475.473           8.389.105
  Capitale
  Primario di
                       7.090.112         7.754.502           6.829.283
  Classe 1
  (CET1)
  Capitale
  aggiuntivo di             0                 0                   0
  classe 1 (AT1)
  Capitale di
  Classe 1 (Tier       7.090.112         7.754.502           6.829.283
  1)
  Capitale di
  Classe 2 (Tier       1.463.405         1.720.971           1.559.822
  2)
  RWA                  60.176.350       67.053.683           59.483.864
  RWA / Totale
                         47,42%           52,64%               52,93%
  Attivo
  Leverage
                         5,37%             5,85%               5,75%
  Ratio
*Gli indicatori al 31 dicembre 2016 sono conteggiati utilizzando evidenze contabili relative al Gruppo UBI stand alone e pertanto non
comparabili.

Il calcolo dei fondi propri è stato effettuato secondo quanto previsto dalla disciplina prudenziale per le banche e per le
imprese di investimento, entrata in vigore il 1° gennaio 2014, e contenuta nel Regolamento (UE) n. 575/2013 (Capital
Requirements Regulation, c.d. CRR) e nella Direttiva 2013/36/UE (Capital Requirements Directive, c.d. CRD IV), che
traspongono nell’Unione Europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la Vigilanza Bancaria (c.d. framework
Basilea 3) secondo il recepimento nella normativa regolamentare italiana. L’introduzione delle regole di Basilea 3 è
soggetta a un regime transitorio (Phased in), durante il quale le nuove regole sono applicate in proporzione crescente, su un
arco temporale generalmente di 5 anni (2014-2018) quando avranno piena applicazione a regime (fully application). Nel
contempo, gli strumenti di capitale non più conformi sono esclusi gradualmente dall’aggregato patrimoniale, utile ai fini di
vigilanza, entro il 2021. In particolare si specifica perciò, che a partire dal 1° gennaio 2018, trovano piena applicazione le
regole relative al computo degli elementi patrimoniali nei fondi propri oggetto di trattamento transitorio fino al 31
dicembre 2017 (in particolare, tra le altre, la shortfall su posizioni IRB, ovvero gli importi negativi risultanti dal calcolo
delle perdite attese, le DTA sulla redditività futura, gli interessi di minoranza e le riserve da valutazione).
Inoltre, dal 1° gennaio 2018 il principio contabile IFRS 9 “Strumenti Finanziari” sostituisce le previsioni dello IAS 39
“Strumenti Finanziari: rilevazione e valutazione”. Con riferimento agli impatti sui fondi propri regolamentari, il Gruppo ha
optato per l’adesione al regime transitorio previsto dal Regolamento UE 2017/2395 che modifica il Regolamento
n.575/2013 (“CRR”). Tali disposizioni consentono di rilevare gradualmente gli impatti negativi derivanti dall’applicazione
del principio in oggetto riconoscendo un beneficio secondo quote decrescenti per un periodo di 5 anni (95% nel 2018,
85% nel 2019, 70% nel 2020, 50% nel 2021, 25% nel 2022).
Tenuto conto della normativa che la Banca dovrà rispettare in termini di coefficienti patrimoniali, di seguito meglio
dettagliati, come da comunicazione del 28 dicembre 2017 la BCE ha stabilito, a seguito del processo SREP 2017, che il
Gruppo UBI dovrà rispettare a livello consolidato per il 2018:
     •    un requisito minimo di CET1 pari all’8,625% (risultato della somma tra Capitale Regolamentare Minimo di
          Pillar 1 (4,5%), requisito di Pillar 2 (2,25%) e Capital Conservation Buffer (1,875% ));
     •    un requisito minimo di Total SREP Capital Requirement pari al 10,25% (risultato della somma tra Capitale
          Regolamentare Minimo di Pillar 1 (8%) e del requisito di Pillar 2 (2,25%)). Aggiungendo il Capital
          Conservation Buffer dell’1,875%, si perviene a un requisito minimo in termini di Total Capital Ratio di
          Vigilanza del 12,125%.

Si riportano di seguito i commenti alle principali voci inserite alla Tabella 1 – Indicatori patrimoniali e fondi propri:
     •    Common equity Tier 1 / Attività di rischio ponderate – RWA (CET1 ratio)
                                                                                                                 Pag. 9 di 37
•    Tier 1/ Attività di Rischio Ponderate – RWA (Tier 1 ratio)
A fine giugno 2018 i coefficienti patrimoniali del Gruppo UBI Banca evidenziano un Common Equity Tier 1 ratio e un
Tier 1 ratio – superiori alle soglia target indicata a conclusione dello SREP per il 2018. Applicando le regole secondo il
regime di piena applicazione (fully loaded) senza tenere conto degli effetti derivanti dall’adesione al regime transitorio
previsto a partire dal 2018 dal Regolamento UE 2017/2395 relativamente agli impatti patrimoniali della FTA IFRS9 i
coefficienti patrimoniali del Gruppo al 30 giugno 2018 risulterebbero pari all’11,42% in termini di Common Equity Tier 1
ratio e Tier 1 ratio.
Il Common Equity Tier 1 ratio e Tier 1 ratio si attestano al’11,78%. A fine 2017 i coefficienti patrimoniali del Gruppo UBI
Banca evidenziavano un Common Equity Tier 1 ratio e un Tier 1 ratio pari all’11,56% (11,48% a dicembre 2016 riferito al
perimetro “stand alone”).

     •    Fondi Propri / Attività di Rischio Ponderate – RWA (Total capital ratio)
Al 30 giugno il Gruppo UBI rispetta le soglie regolamentari richieste, infatti, il Total Capital Ratio si attesta al’14,13%. A
fine dicembre 2017 si attestava al 14,13% (dal 14,10% a dicembre 2016). Applicando le regole secondo il regime di piena
applicazione (fully loaded) senza tenere conto degli effetti derivanti dall’adesione al regime transitorio previsto a partire
dal 2018 dal Regolamento UE 2017/2395 relativamente agli impatti patrimoniali della FTA IFRS9 il Total Capital Ratio
risulterebbe pari al 13,77%.

     •    Capitale Primario di Classe 1 (CET1) e Fondi Propri (Total Capital)
A fine giugno, il Common Equity Tier 1 (CET1) del Gruppo UBI Banca ammonta a 7,090 miliardi circa, in diminuzione
rispetto ai 7,755 miliardi di dicembre 2017. I Fondi Propri si attestano a 8,502 miliardi, in aumento rispetto a 9,475
miliardi di dicembre 2017.

Relativamente alla dinamica del Common Equity Tier 1 (CET1), circa -664 milioni di euro, hanno contribuito
principalmente, i seguenti effetti:

•    -901 milioni derivanti dalle variazioni registrate a livello di riserve, risultato economico computabile a fini
     prudenziali e altre componenti di conto economico complessivo accumulate (Accumulated Other Comprehensive
     Income, o riserva OCI). Contribuiscono in particolare a tale dinamica l’impatto patrimoniale complessivo derivante
     dalla First Time Application IFRS 9 per circa -787 milioni, il risultato del I° semestre tenuto conto di un’ipotesi di
     dividendo pro-quota e le variazioni registrate a livello di Riserva OCI rispettivamente dovute al venir meno del
     trattamento transitorio e alla contrazione registrata nel semestre a livello di portafoglio titoli a seguito
     dell’allargamento degli spread collegati al rischio sovrano;
•    +247 milioni relativi alla componente patrimoniale che recepisce il contributo positivo derivante dal regime
     transitorio previsto dal Regolamento 2017/2395 delle rettifiche (circa -260 milioni) effettuate in sede di FTA sulle
     posizioni creditizie soggette a metodo standard (tali rettifiche risultano perciò computate al CET1 solo per il 5%);
•    +35 milioni derivanti dalla dinamica della shortfall. In particolare contribuiscono a tale variazione -4 milioni circa a
     seguito del venir meno del trattamento transitorio per tale componente patrimoniale e +39 milioni riconducibili agli
     effetti combinati derivanti dalla dinamica in aumento delle rettifiche su crediti soggette ai modelli IRB e del calcolo
     delle perdite attese in seguito all’applicazione del Model Change. Già nel corso del primo trimestre, il Model Change
     ha comportato una ricomposizione degli assorbimenti patrimoniali tra posizioni in bonis (con una riduzione degli
     RWA) e posizioni a default (per le quali il Model Change ha determinato un incremento della perdita attesa
     regolamentare sui portafogli a modelli interni oltre che un incremento degli RWA per effetto dell'introduzione di un
     requisito patrimoniale specifico per le posizioni a default) con un impatto complessivo sostanzialmente nullo sui
     ratios patrimoniali. L’aumento della perdita attesa regolamentare, che avrebbe comportato un ampliamento teorico
     della shortfall con conseguente impatto negativo sul patrimonio regolamentare, è stato sostanzialmente compensato
     dai maggiori accantonamenti contabili effettuati in sede di FTA sulle posizioni creditizie a modelli IRB;
•    -64 milioni derivanti dal venir meno degli effetti derivanti dalle disposizioni transitorie previste per le DTA sulla
     redditività futura, lo stock delle stesse non risulta infatti sostanzialmente variato nel corso del I° semestre del 2018;
•    -9 milioni circa derivanti dal venir meno del trattamento transitorio per il computo degli interessi di minoranza;
•    +27 milioni circa derivanti da variazioni combinate registrate a livello di attività immateriali, filtri prudenziali, attività
     dei fondi pensione a prestazioni definite e altre variazioni residuali.
Il capitale Tier 2 è risultato in diminuzione di circa -309 milioni e si attesta a circa 1,412 miliardi. Hanno contribuito a tale
dinamica la minore inclusione, rispetto a dicembre 2017, dell’eccesso di rettifiche di valore rispetto alle perdite attese sulle
esposizioni creditizie oggetto del metodo IRB computabili fino ad un massimo dell’0,6% delle RWA IRB (circa -121
milioni) e la riduzione della computabilità degli strumenti per effetto dell’ammortamento regolamentare di periodo (-191
milioni). Le variazioni registrate nelle altre componenti di T2 derivano principalmente dall’applicazione delle regole a
regime (in particolare si fa riferimento alle componenti collegate al trattamento transitorio della shortfall, per +4 milioni, e
della riserva AOCI per circa -7 milioni) e alla riduzione della componente oggetto di deduzione dal patrimonio riferibile al
riacquisto di strumenti di T2 (circa +6 milioni).
Al 31 dicembre 2017, il Common Equity Tier 1 (CET1) del Gruppo UBI Banca ammontavano a euro 7,755 miliardi circa,
in aumento rispetto ai 6,829 miliardi di euro di dicembre 2016. I Fondi Propri si attestavano a euro 9,475 miliardi, in
aumento rispetto a euro 8,389 miliardi di dicembre 2016. Al 31 dicembre 2017 il Common Equity Tier 1 (CET1) del
                                                                                                              Pag. 10 di 37
Gruppo UBI Banca ammontava a 7.754,5 milioni di euro, in crescita rispetto alle consistenze evidenziate nella
                               segnalazione di fine 2016 riferita al Gruppo UBI Banca “stand alone”. L’evoluzione del CET1 nei dodici mesi è stata
                               significativamente influenzata dalla contabilizzazione degli impatti derivanti dall’acquisizione di Nuova Banca Marche,
                               Nuova Banca dell’Etruria e del Lazio e Nuova Cassa di Risparmio di Chieti e dal correlato aumento di capitale.
                               L’incremento di 925 milioni è riconducibile ai seguenti principali elementi:
                               •        +556 milioni riferiti al risultato dell’esercizio 2017 computabile ai fini di Vigilanza [691 milioni (-830 milioni a
                                        dicembre 2016)], tenuto conto della quota di dividendi da distribuire, pari a 125 milioni, e della riduzione delle
                                        riserve patrimoniali connessa con l’allocazione del risultato economico dell’esercizio precedente;
                               •        +402 milioni per il computo di: 400 milioni relativi all’aumento di capitale correlato all’acquisizione delle Nuove
                                        Banche e volto a mantenere un livello di CET1 fully loaded del Gruppo superiore all’11%; 2 milioni in seguito agli
                                        aumenti di capitale effettuati per il riacquisto, tramite concambio, delle quote minoritarie detenute da terzi nelle ex
                                        Banca Carime, Banca Popolare di Ancona e Banca di Valle Camonica, nell’ambito del completamento del progetto
                                        Banca Unica, e nella ex Cassa di Risparmio di Loreto, nell’ambito dell’incorporazione della stessa nella
                                        Capogruppo;
                               •        +114 milioni riconducibili alla minore deduzione dal capitale in seguito alla dismissione dell’investimento in
                                        Fondi Hedge;
                               •        +48 milioni riferibili alla variazione della shortfall tenuto conto sia della dinamica sia delle quote di inclusione nel
                                        CET1 secondo quanto previsto dalle disposizioni transitorie adottabili nel 2017 (80% nel 2017 rispetto al 60% nel
                                        2016);
                               •        -95 milioni attinenti alla maggiore deduzione delle DTA che dipendono dalla redditività futura tenuto conto della
                                        dinamica delle disposizioni transitorie (80% nel 2017 rispetto al 60% nel 2016);
                               •        -37 milioni relativi alla variazione delle riserve da valutazione, a cui contribuisce per -32 milioni la dinamica della
                                        riserva di valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita (AFS), e per circa -5 milioni la riduzione
                                        delle perdite attuariali.
                               Il capitale Tier 2 è risultato in aumento di circa +161 milioni di euro e si attestava a circa euro 1,721 miliardi,
                               principalmente riconducibili a:
                               •        +143 milioni di euro derivanti dal computo dei maggiori accantonamenti su crediti registrati rispetto alla perdita
                                        attesa sul portafoglio di crediti deteriorati a modelli avanzati (AIRB);
                               •        +17 milioni di euro derivanti dalla minore deduzione relativa alla shortfall tenuto conto della dinamica di tale
                                        componente e dell’applicazione delle citate disposizioni transitorie;
                               •        +1 milione di euro di variazione residuale derivante dalla dinamica registrata nella componente degli strumenti di
                                        Tier 2, per circa +12 milioni di euro (nuove emissioni, scadenze, ammortamento di vigilanza e strumenti di Tier 2
                                        detenuti indirettamente) e dal contributo della riserva positiva AFS sui titoli di debito tenuto conto delle
                                        disposizioni transitorie e delle componenti in deduzione per posizioni in strumenti di Tier 2 di entità del settore
                                        finanziario in cui si detiene un investimento significativo per circa -11 milioni di euro.

                                    •     RWA/Totale Attivo

                               Il Gruppo UBI, a seguito delle autorizzazioni ricevute da parte dell’Autorità di Vigilanza, utilizza i modelli interni1 per il
                               calcolo dei requisiti patrimoniali a fronte del rischio di credito - segmenti “Corporate” (“esposizioni verso imprese”) e
                               “Retail” (sottoportafogli “dettaglio: esposizioni garantite da immobili” e “dettaglio: esposizioni altro”) - e dei rischi
                               operativi. Come già specificato, nel corso del I° trimestre 2018 UBI Banca ha ricevuto l’autorizzazione da parte della BCE
                               all’implementazione del Model Change, che adegua al nuovo contesto normativo i modelli interni della Banca per il
                               rischio di credito, introducendo tra l’altro un requisito patrimoniale per le posizioni a default.
                               Al 30 giugno 2018 con riferimento alle attività di rischio ponderate (60,176 miliardi dai 67,054 miliardi di fine 2017), si
                               registra un decremento di circa -6,877 miliardi di euro. Tale dinamica è principalmente riconducibile agli effetti derivanti
                               dall’applicazione dei nuovi modelli interni sulle posizioni in bonis (Model Change), ai minori assorbimenti patrimoniali
                               sulle Società prodotto e al recupero dell’eleggibilità di garanzie.
                               Al 31 dicembre 2017 con riferimento agli RWA, questi risultavano incrementati a 67,1 miliardi dai 59,5 miliardi
                               evidenziati dal Gruppo “stand alone” a dicembre 2016 (+7,6 miliardi) per effetto principalmente degli assorbimenti
                               patrimoniali riferiti alle Nuove Banche. Rispetto al 30 settembre 2017, già inclusivo dell’impatto delle Nuove Banche, le
                               attività di rischio ponderate hanno registrato una diminuzione di 236 milioni, nonostante l’aggiornamento delle serie
                               storiche intervenuto negli ultimi mesi dell’anno. Il relativo impatto negativo è stato infatti più che compensato dalla
                               riduzione degli RWA resa possibile dalle operazioni di cartolarizzazione sintetica perfezionatesi a dicembre 2017 e, in
                               misura marginale, dal recupero di eleggibilità delle garanzie su esposizioni retail garantite da immobili, con effetto
                               positivo sulla ponderazione delle stesse.
                               Di seguito si riportano tabelle con gli indicatori della qualità del credito raffrontati con i dati di sistema riferiti alla classe
                               dimensionale comparabile a quella dell’Emittente.

                               Tabella 2 - Principali indicatori di rischiosità creditizia consolidati (valori in percentuale)

1
    Per maggiori dettagli in tema di modelli interni si veda il documento integrale di Informativa alla data del 31 dicembre 2017 e cfr comunicato stampa del 22
      marzo 2018 disponibile nella sezione Investor Relations del sito aziendale http://www.ubibanca.it/

                                                                                                                                                Pag. 11 di 37
DATI AL         ESERCIZIO            DATI MEDI              ESERCIZIO             DATI MEDI
                                      30            CHIUSO                DELLE                 CHIUSO                 DELLE
                                   GIUGNO            AL 31               BANCHE                  AL 31                BANCHE
                                                   DICEMBRE           SIGNIFICATIVE            DICEMBRE            SIGNIFICATIVE
                                     2018                                 AL 31                   2016                  AL 31
                                                       2017             DICEMBRE                                     DICEMBRE
                                                                         2017 (**)                                     2016 (*)

  SOFFERENZE
  LORDE/IMPIEGHI                     7,43%            7,55%                 9,10%                  7,54%                10,90%
  LORDI

  SOFFERENZE
  NETTE/IMPIEGHI                     3,80%            4,37%                 3,40%                  4,35%                 4,40%
  NETTI

  CREDITI
  DETERIORATI
                                    12,41%           13,01%                 14,50%                14,47%                17,60%
  LORDI (***)
  /IMPIEGHI LORDI

  CREDITI
  DETERIORATI
                                     7,82%            8,84%                 7,30%                  9,87%                 9,40%
  NETTI (***)
  /IMPIEGHI NETTI

  RAPPORTO DI
  COPERTURA DEI
                                    40,52%           35,50%                 53,80%                35,60%                51,70%
  CREDITI
  DETERIORATI

  RAPPORTO     DI
  COPERTURA DELLE                   51,71%           45,05%                 65,30%                45,61%                63,10%
  SOFFERENZE

  RAPPORTO
  SOFFERENZE
  NETTE/PATRIMONIO                  38,75%           40,66%                   n.d.               n.s. ****                 n.d.
  NETTO
  CONSOLIDATO

(*) Fonte: Rapporto sulla stabilità finanziaria di Banca d’Italia, n. 1, aprile 2017. Dati riferiti alle Banche Significative.
(**)Fonte: Rapporto sulla stabilità finanziaria di Banca d’Italia, n. 1, aprile 2018. Dati riferiti alle Banche Significative.
(***) Categorie che compongono i crediti deteriorati : sofferenze, inadempienze probabili esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate.
(****) L’indicatore non è significativo dal momento che il PN aggregato al 31 dicembre 2016 non rappresenta una grandezza attendibile.

I dati al 30 giugno 2018 sono redatti in conformità al principio IFRS9 mentre quelli al 31 dicembre 2017 e precedenti in conformità allo
IAS 39, pertanto non sono comparabili.

Gli indicatori al 31 dicembre 2016 sono conteggiati utilizzando evidenze contabili aggregate e presentano dati comparabili

Si riportano di seguito i commenti riguardo ai principali indicatori sulle tabelle relative alla rischiosità creditizia:

      •    Sofferenze Lorde / Impieghi Lordi
In chiusura d’esercizio 2017 le sofferenze lorde si sono attestate a 7,3 miliardi dai 7,5 miliardi di fine 2016, evidenziando
una variazione di -148,4 milioni, ancorché i dati non siano fra loro omogenei. Infatti, nel quarto trimestre la categoria è
stata interessata da una flessione di 224,8 milioni quale principale conseguenza dell’esposizione contabile ai sensi IFRS 3
delle sofferenze delle Nuove Banche (annullamento dei fondi rettificativi e della PPA allocata per complessivi -277,2
milioni) e marginalmente delle cessioni effettuate nel periodo, nonostante un incremento dei trasferimenti da altre
categorie di deteriorate, essenzialmente inadempienze probabili.

                                                                                                                    Pag. 12 di 37
•    Crediti Deteriorati Lordi / Impieghi Lordi
A fine dicembre i crediti deteriorati lordi risultavano pari a 12,7 miliardi di euro.
I crediti deteriorati lordi relativi all’esercizio 2017 non risultano omogenei con i dati al 31 dicembre 2016 presentati per il
raffronto. La variazione intervenuta nei dodici mesi (-1,7 miliardi, dei quali -1,4 miliardi riferiti al quarto trimestre),
incorpora in primis l’effetto della modalità di contabilizzazione in chiusura d’esercizio degli attivi deteriorati delle Nuove
Banche al netto dei fondi rettificativi e dell’allocazione definitiva della PPA (rispettivamente 651,3 milioni e 501,5
milioni). Senza considerare gli effetti di tale esposizione contabile, la flessione risulta determinata in via principale dai
risultati della gestione interna e, in via marginale, dalle cessioni di sofferenze e inadempienze probabili effettuate nell’anno
(per un valore gestionale lordo di circa 268 milioni, di cui 154 milioni nel quarto trimestre).
     •     Rapporto di copertura dei crediti deteriorati e rapporto di copertura delle sofferenze
Al 31 dicembre 2017 quale effetto dell’esposizione ai sensi IFRS 3 dei crediti deteriorati delle Banche acquisite, il grado di
copertura dei crediti deteriorati si è attestato al 35,50%.
Il grado di copertura delle sofferenze, che incorpora gli effetti dell’esposizione contabile ai sensi dell’IFRS 3, in chiusura
d’esercizio si è attestato al 45,05%.

     •     Rapporto Sofferenze Nette / Patrimonio Netto Consolidato

Il rapporto sofferenze nette/patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2017 si è attestato al 40,66%.

     •     Costo del Rischio
Nell’anno 2017 sono state iscritte rettifiche di valore nette per deterioramento crediti per 728,3 milioni (inclusive del
“badwill reversal” positivo per 64 milioni), in calo rispetto ai 1.565,5 milioni registrati nel 2016 che incorporavano gli
adeguamenti di valore contabilizzati in coerenza con le previsioni del Piano Industriale 2019/2020. L’aggregato è stato
alimentato da svalutazioni specifiche nette sui crediti deteriorati per 749,1 milioni (che hanno peraltro beneficiato di
riprese di valore - escluso il time reversal - per 271,1 milioni (227,1 milioni nel 2016) e da riprese nette sul portafoglio in
bonis per 20,8 milioni.

Per effetto di quanto sopra, il costo del credito (calcolato come incidenza delle rettifiche nette complessive sul portafoglio
prestiti netti alla clientela) si è portato allo 0,79% dall’1,91% del precedente esercizio (riferito al Gruppo UBI Banca
“stand alone”).

Tabella grandi rischi (valori in migliaia di Euro e in percentuale)

                                                                DATI AL 30                ESERCIZIO                 ESERCIZIO
                                                               GIUGNO 2018                 CHIUSO                    CHIUSO
                                                                                            AL 31                     AL 31
                                                                                        DICEMBRE 2017             DICEMBRE 2016
  Numero posizioni
                                                                       4                          4                         3

  Esposizione nominale
                                                                 24.680.875                 24.630.887                 22.324.759

   Valore ponderato
                                                                   519.450                    474.455                    25.368

  INDICE    ESPOSIZIONE                 NOMINALE/
  IMPIEGHI NETTI                                                   27,02%                     26,67%                     23,81%

  INDICE VALORE PONDERATO/ IMPIEGHI
  NETTI (*)                                                         0,57%                      0,51%                     0,03%

(*) Al numeratore del rapporto viene considerata l’effettiva esposizione al rischio del Gruppo, dopo l’applicazione delle ponderazioni alle
posizioni rilevate come “grandi esposizioni”. L’indice non è significativo.
I dati e gli indicatori al 31 dicembre 2016 sono conteggiati utilizzando evidenze contabili relative al Gruppo UBI stand alone e pertanto
non comparabili

Per quanto riguarda le “grandi esposizioni”, la segnalazione di dicembre 2017, redatta in base alle disposizioni previste
dalla disciplina di Basilea 3 in vigore dal 1° gennaio 2014, evidenzia 4 posizioni d’importo pari o superiore al 10% del
capitale ammissibile per complessivi 24,63 miliardi di euro. In dettaglio:
• 15,99 miliardi sono riferiti al Ministero dell’Economia e delle Finanze principalmente per gli investimenti in titoli di
Stato della Capogruppo ed in via residuale per le attività fiscali correnti ed anticipate (16,62 miliardi a settembre; 16,8
miliardi a giugno);
• 6 miliardi alle disponibilità depositate presso Banca d’Italia (5,26 miliardi; 8,2 miliardi);
• 1,42 miliardi agli investimenti in titoli del Tesoro degli Stati Uniti d’America (1,37 miliardi; 1,4 miliardi);
                                                                                                                     Pag. 13 di 37
• 1,22 miliardi all’operatività in essere nei confronti di una primaria controparte bancaria (principalmente per pronti contro
termine passivi). Era 1,1 miliardi a settembre e 1 miliardo a giugno.
Anche in ragione dell’applicazione di un fattore di ponderazione pari a zero ai rapporti con gli Stati, le posizioni di rischio
effettive del Gruppo dopo le ponderazioni risultano solo 3 per un importo di 0,5 miliardi, principalmente riconducibile alla
citata controparte bancaria. Per ciascuna delle posizioni segnalate, la percentuale sul capitale ammissibile risulta essere
ampiamente inferiore al limite del 25% previsto per i gruppi bancari.

Tabella 2.1 - Principali indicatori di rischiosità creditizia consolidati (valori in percentuale)

                               DATI AL       ESERCIZIO           DATI MEDI            ESERCIZIO           DATI MEDI
                                  30          CHIUSO               DELLE               CHIUSO               DELLE
                               GIUGNO          AL 31              BANCHE                AL 31              BANCHE
                                 2018        DICEMBRE          SIGNIFICATIVE          DICEMBRE          SIGNIFICATIVE
                                                2017                AL 31                2016               AL 31
                                                                 DICEMBRE                                 DICEMBRE
                                                                 2017 (*****)                             2016 (****)
    SOFFERENZE
    LORDE/IMPIEGHI               7,43%           7,55%               9,10%                7,54%               10,90%
    LORDI
    SOFFERENZE
    NETTE/IMPIEGHI               3,80%           4,37%               3,40%                4,35%                4,40%
    NETTI
    INADEMPIENZE
    PROBABILI
                                 4,83%           5,29%               5,20%                6,53%                6,40%
    LORDE*/IMPIEGHI
    LORDI
    INADEMPIENZE
    PROBABILI
                                 3,88%           4,30%               3,70%                5,20%                4,70%
    NETTE*/IMPIEGHI
    NETTI
    ESPOSIZIONE
    SCADUTE     E/O
    SCONFINANTI
    DETERIORATE                  0,14%           0,17%               0,20%                0,40%                0,30%
    LORDE
    **/IMPIEGHI
    LORDI
    ESPOSIZIONE
    SCADUTE     E/O
    SCONFINANTI
    DETERIORATE                  0,14%           0,17%               0,20%                0,32%                0,30%
    NETTE
    **/IMPIEGHI
    NETTI
    RAPPORTO            DI
    COPERTURA
                                51,71%          45,05%               65,30%              45,61%               63,10%
    DELLE
    SOFFERENZE
    RAPPORTO
    SOFFERENZE
    NETTE                 /     38,75%          40,66%                 n.d               n.s. ***               n.d.
    PATRIMONIO
    NETTO
    RAPPORTO     DI
    COPERTURA
    DELLE
    ESPOSIZIONE                 10,39%           6,36%               28,30%              23,86%               24,70%
    SCADUTE     E/O
    SCONFINANTI
    DETERIORATE
    RAPPORTO     DI
    COPERTURA
                                24,21%          22,80%               34,70%              24,75%               33,70%
    DELLE
    INADEMPIENZE
                                                                                                          Pag. 14 di 37
PROBABILI

     COSTO            DEL
     RISCHIO
     (RAPPORTO
     RETTIFICHE         SU
     CREDITI             E           0,57%             0,79%                    n.d.                  n.d.                   n.d.
     AMMONTARE DEI
     CREDITI        NETTI
     VERSO
     CLIENTELA)
     rapportato ad anno
* Ai sensi della circolare Banca d’Italia n. 272 del 30 luglio 2008 come modificata, in tale voce rientrano le esposizioni creditizie, diverse
dalle sofferenze, per le quali la banca giudichi improbabile che, senza il ricorso ad azioni quali l’escussione delle garanzie, il debitore
adempia integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie.
** Ai sensi della circolare Banca d’Italia n. 272 del 30 luglio 2008 come modificata, in tale voce rientrano le esposizioni per cassa,
diverse da quelle classificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili, che, alla data di riferimento della segnalazione, sono scadute o
sconfinanti, da oltre 90 giorni con carattere continuativo.
***L’indicatore non è significativo dal momento che il PN aggregato al 31 dicembre 2016 non rappresenta una grandezza attendibile.

**** Fonte: Rapporto di stabilità finanziaria di Banca d’Italia, n. 1, aprile 2017.

***** Fonte: Rapporto di stabilità finanziaria di Banca d’Italia, n. 1, aprile 2018.

(1) In base alle nuove regole di classificazione e alla normativa interna, nella categoria sono confluite le esposizioni
precedentemente classificate come “Incagli” o “Ristrutturate”.

I dati al 30 giugno 2018 sono redatti in conformità al principio IFRS9 mentre quelli al 31 dicembre 2017 e precedenti in
conformità allo IAS 39, pertanto non sono comparabili.

Gli indicatori al 31 dicembre 2016 sono conteggiati utilizzando evidenze contabili aggregate e presentano dati comparabili.

La tabella di seguito riportata espone la composizione dei crediti deteriorati, per ciascuno dei periodi di riferimento.

Tabella 2.1bis – Composizione dei crediti deteriorati (valori in migliaia di Euro)

                                                                   DATI AL 30 GIUGNO 2018

                               Esposizione lorda                  Rettifiche di valore                       Esposizione netta
                                                                     complessive

  SOFFERENZE                       7.192.530                          (3.719.025)                                3.473.505

  INADEMPIENZ
                                   4.676.478                          (1.132.267)                                3.544.211
  E PROBABILI

  ESPOSIZIONI
  SCADUTE                           139.417                             (14.485)                                  124.932
  DETERIORATE

  TOTALE                           12.008.425                         (4.865.777)                                7.142.678

                              ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE                            ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE
                                            2017                                                       2016

                                                Rettifiche di                                           Rettifiche di
                             Esposizione                            Esposizione        Esposizione                          Esposizione
                                                  valore                                                  valore
                                lorda                                  netta              lorda                                netta
                                                complessive                                             complessive

    SOFFERENZE                7.343.564         (3.307.950)          4.035.614           7.491.940       (3.416.967)         4.074.973

                                                                                                                        Pag. 15 di 37
INADEMPIENZE
                             5.142.704          (1.172.769)         3.969.935          6.485.754        (1.605.085)         4.880.669
    PROBABILI

    ESPOSIZIONI
     SCADUTE                   165.736           (10.542)           155.194             396.602           (94.649)            301.953
   DETERIORATE

       TOTALE                12.652.004         (4.491.261)         8.160.743         14.374.296        (5.116.571)         9.257.595

*In base alle nuove regole di classificazione e alla normativa interna, nella categoria sono confluite le esposizioni precedentemente
classificate come “Incagli” o “Ristrutturate”.
Per i commenti alle suesposte voci di veda la Tabella 2.

I dati al 30 giugno 2018 sono redatti in conformità al principio IFRS9 mentre quelli al 31 dicembre 2017 e precedenti in conformità allo
IAS 39, pertanto non sono comparabili.

I dati al 31 dicembre 2016 rappresentano evidenze contabili aggregate e presentano dati comparabili.

Tabella 2.1ter – Esposizioni forborne (valori in migliaia di Euro)

                                                                          DATI AL 30               ESERCIZIO             ESERCIZIO
                                                                         GIUGNO 2018                CHIUSO                CHIUSO
                                                                                                     AL 31                 AL 31
                                                                                                   DICEMBRE              DICEMBRE
                                                                                                      2017                  2016

    ESPOSIZIONI FORBORNE PERFORMING LORDE                                   2.283.080               2.393.253              2.416.725

    ESPOSIZIONI FORBORNE PERFORMING NETTE                                   2.194.499               2.349.076              2.374.317

     ESPOSIZIONI FORBORNE NON PERFORMING
                                                                            3.624.122               3.824.634              3.382.817
                     LORDE

     ESPOSIZIONI FORBORNE NON PERFORMING
                                                                            2.642.007               2.865.805              2.604.363
                     NETTE
Le esposizioni forborne non performing lorde e nette sono un di cui dei crediti deteriorati lordi e netti. Le esposizioni forborne performing
lorde e nette sono un di cui di quelle in bonis.

I dati al 30 giugno 2018 sono redatti in conformità al principio IFRS9 mentre quelli al 31 dicembre 2017 e precedenti in conformità allo
IAS 39, pertanto non sono comparabili.
I dati contabili al 31 dicembre 2016 sono relativi al Gruppo UBI stand alone e pertanto non comparabili

Tabella 3 – Principali dati di conto economico (valori in migliaia di Euro)

                                     DATI AL           DATI AL 30          ESERCIZIO            ESERCIZIO             VARIAZIONE
                                        30              GIUGNO              CHIUSO               CHIUSO              PERCENTUALE
                                     GIUGNO               2017               AL 31                AL 31
                                       2018            RIESPOSTO           DICEMBRE             DICEMBRE             DICEMBRE 2017
                                                                              2017                 2016               – DICEMBRE
                                                                                                                          2016

  MARGINE
                                      938.134             753.464            1.651.238            1.497.891               10,24%
  D’INTERESSE

  COMMISSIONI
                                      808.810             761.562            1.546.791            1.335.033               15,86%
  NETTE

                                                                                                                      Pag. 16 di 37
Puoi anche leggere