CONDIZIONI DEFINITIVE ALLA NOTA INFORMATIVA SUL PROGRAMMA - UBI Banca
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Unione di Banche Italiane S.p.A. Sede Legale e Direzione Generale: Bergamo, Piazza Vittorio Veneto, 8 Sedi operative: Brescia e Bergamo Codice Fiscale, Partita IVA ed Iscrizione al Registro delle Imprese di Bergamo n. 03053920165 Iscritta all’Albo delle Banche al n. 5678 – ABI n. 3111.2 Capogruppo del “Gruppo UBI Banca” iscritto all’Albo dei Gruppi Bancari al n. 3111.2 Sito internet www.ubibanca.it in qualità di Emittente e Responsabile del Collocamento CONDIZIONI DEFINITIVE ALLA NOTA INFORMATIVA SUL PROGRAMMA relative all’offerta al pubblico di nominali Euro 20.000.000 “Unione di Banche Italiane S.p.A. – Tasso Fisso 1,60% 29.03.2019-2022 - Social Bond UBI Comunità per VIDAS” Codice ISIN IT0005364796 di seguito le “Obbligazioni” ai sensi del programma di emissione denominato “Unione di Banche Italiane S.p.A. Obbligazioni Tasso Fisso” Le presenti Condizioni Definitive sono state trasmesse a Consob in data 26 febbraio 2019 e si riferiscono al Prospetto di Base depositato presso la Consob in data 13 giugno 2018, a seguito di approvazione comunicata dalla Consob con nota n. 0200620/18 del 12 giugno 2018, come aggiornato e modificato dal Primo Supplemento al Prospetto di Base depositato presso la Consob in data 29 giugno 2018, a seguito di approvazione comunicata dalla Consob con nota n. 0226701/18 del 28 giugno 2018, e dal Secondo Supplemento al Prospetto di Base, depositato presso la Consob in data 26 ottobre 2018 a seguito di approvazione comunicata con nota n. 0428866/18 del 25 ottobre 2018. Le presenti Condizioni Definitive sono state elaborate ai fini dell’art. 5, paragrafo 4, della Direttiva 2003/71/CE e devono essere lette congiuntamente al Prospetto di Base ed al suo supplemento (o ai suoi supplementi). Il Prospetto di Base ed il suo eventuale supplemento (o i suoi supplementi) sono pubblicati sul sito internet dell’Emittente all’indirizzo web www.ubibanca.it e sono a disposizione, in forma stampata e gratuita, a chi ne richieda copia presso la sede legale dell’Emittente in piazza Vittorio Veneto n. 8, 24122 Bergamo nonché sul sito internet e in forma stampata e gratuita presso la/e sede/i dei Soggetti Incaricati del Collocamento. Si invita l’investitore a leggere le presenti Condizioni Definitive congiuntamente al Prospetto di Base al fine di ottenere informazioni complete sull’Emittente e sulle Obbligazioni. La nota di sintesi relativa alla singola emissione è allegata alle presenti Condizioni Definitive. Borsa Italiana ha rilasciato il provvedimento di ammissione alla quotazione ufficiale di borsa delle Obbligazioni oggetto delle presenti Condizioni Definitive con provvedimento n. LOL-003260 del 23 dicembre 2016 e n. LOL-001546 del 11 marzo 2013. L’adempimento di pubblicazione delle presenti Condizioni Definitive non comporta alcun giudizio della Consob sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi. Ove non diversamente specificato, i termini e le espressioni riportate con lettera maiuscola hanno lo stesso significato attribuito loro nella Nota Informativa. Pag. 1 di 37
INFORMAZIONI ESSENZIALI Interessi di persone fisiche e Ad integrazione di quanto indicato al paragrafo 3.1 “Interessi di persone fisiche e giuridiche partecipanti giuridiche partecipanti all’emissione/all’offerta” della Sezione 6 – Nota Informativa all’emissione/all’offerta del Prospetto di Base, in relazione al collocamento delle Obbligazioni si segnalano i seguenti interessi, compresi quelli in conflitto: • l’Emittente svolgerà l’attività di Specialist sul sistema multilaterale di negoziazione EuroTLX®. Ragioni dell’offerta e impiego dei Le Obbligazioni sono emesse nell’ambito dell’ordinaria attività di raccolta da parte proventi dell’Emittente. L’ammontare ricavato dai Titoli sarà destinato all’esercizio dell’attività bancaria dell’Emittente congiuntamente a quanto sotto descritto. Devoluzione a VIDAS Lo 0,50% dell’ammontare nominale collocato delle Obbligazioni sarà devoluto dall’Emittente a titolo di liberalità a VIDAS per il progetto intitolato “Start-up del Servizio Degenza di Casa Sollievo Bimbi” (il “Progetto”). La devoluzione sarà erogata in due tranche: 70% successivamente alla Data di Regolamento (come più avanti definita) o alla data di chiusura del collocamento se successiva, 30% solo subordinatamente al rilascio da parte di una società terza indipendente della positiva valutazione dei risultati raggiunti dall’Ente Beneficiario nella realizzazione del Progetto sulla base di adeguata documentazione di rendicontazione presentata dallo stesso Ente Beneficiario all’Emittente. L’importo eventualmente non erogato della seconda tranche verrà utilizzato dall’Emittente per sostenere altra/e iniziativa/e sociale/i. L’Emittente pubblicherà sul proprio sito internet un avviso riportante gli importi effettivamente devoluti e i destinatari dei medesimi. INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE / DA AMMETTERE ALLA NEGOZIAZIONE Descrizione del tipo e della classe Obbligazioni Tasso Fisso degli strumenti finanziari offerti al pubblico e/o ammessi alla negoziazione ISIN IT0005364796 Soggetto incaricato della tenuta dei Monte Titoli S.p.A. (Piazza degli Affari, 6 – 20123 Milano) registri Valuta di emissione degli strumenti Euro finanziari Tasso di interesse nominale 1,600% lordo annuo, 1,184% netto annuo. Base di calcolo “Actual/Actual (ICMA)” indica il numero di giorni a partire dalla data in cui gli interessi cominciano a decorrere (inclusa) sino alla data in cui gli interessi sono dovuti (esclusa), diviso per il numero effettivo di giorni nel relativo periodo di calcolo degli interessi moltiplicati per il numero di periodi di calcolo previsti nell’anno Convenzione di calcolo Following Business Day Convention Unadjusted Pag. 2 di 37
Disposizioni relative agli interessi Periodicità delle Cedole: Semestrale da pagare Il tasso lordo periodale sarà calcolato dividendo il tasso lordo annuo per 2 e arrotondando il risultato al terzo decimale. I pagamenti relativi alle cedole saranno effettuati nella Valuta di Denominazione. Data di godimento degli interessi 29.03.2019 Date di Scadenza degli interessi Le Cedole saranno pagate in via posticipata alle seguenti date : 29 marzo e 29 settembre di ciascun anno. Qualora una Data di Pagamento della Cedola non sia un giorno lavorativo bancario (i “Giorni Lavorativi Bancari” sono tutti i giorni esclusi il sabato e i giorni festivi secondo il calendario italiano), il relativo pagamento sarà effettuato il primo Giorno Lavorativo Bancario successivo senza il riconoscimento di ulteriori interessi. Descrizione del sottostante sul Non applicabile quale è basato il Parametro di Indicizzazione e del metodo utilizzato per mettere in relazione i due valori Indicazione della fonte da cui Non applicabile potere ottenere informazioni sulla performance passata e futura del sottostante e sulla sua volatilità Agente per il Calcolo UBI Banca Componente derivata per quanto Non applicabile riguarda il pagamento degli interessi Data di Scadenza 29.03.2022. Modalità di ammortamento del Le Obbligazioni saranno rimborsate alla pari (100% del valore nominale) in un’unica Prestito, comprese le procedure di soluzione alla Data di Scadenza. rimborso I pagamenti relativi al rimborso del capitale saranno effettuati nella Valuta di Denominazione. I rimborsi saranno effettuati per il tramite degli intermediari autorizzati aderenti a Monte Titoli, senza deduzione di spese. Indicazione del tasso di rendimento Il Tasso di rendimento effettivo lordo su base annua è pari a 1,60% e il Tasso di e metodo di calcolo rendimento effettivo netto su base annua è pari a 1,19%. Delibere, autorizzazioni e L’emissione delle Obbligazioni oggetto delle presenti Condizioni Definitive è stata approvazioni in virtù delle quali i autorizzata in data 21 febbraio 2019 dal Chief Wealth and Welfare Officer titoli sono stati o saranno emessi nell’esercizio dei poteri attribuiti dal Consiglio di Gestione di UBI Banca in data 8 febbraio 2018 e 24 luglio 2018. Data di Emissione 29.03.2019 CONDIZIONI DELL’OFFERTA Condizioni alle quali l’offerta è Non applicabile subordinata Ammontare Totale Massimi Euro 20.000.000 per un totale di n. 20.000 Obbligazioni, ciascuna del valore Pag. 3 di 37
dell’emissione/dell’offerta nominale pari a Euro 1.000 (il “Valore Nominale”). Periodo di Offerta e descrizione Le Obbligazioni saranno offerte dal 28.02.2019 al 27.03.2019, salvo chiusura della procedura di sottoscrizione anticipata del Periodo di Offerta ai sensi del paragrafo 5.1.3 “Periodo di validità dell’offerta, comprese possibili modifiche, e descrizione della procedura di sottoscrizione” della Sezione 6 – Nota Informativa del Prospetto di Base. L’avviso di chiusura anticipata del Periodo di Offerta sarà trasmesso alla CONSOB e pubblicato sul sito web dell’Emittente, prima della chiusura del Periodo di Offerta. E’ possibile aderire all’offerta: presso la rete di filiali dei Soggetti Incaricati del Collocamento; mediante l’utilizzo di tecniche di comunicazione a distanza con raccolta delle adesioni tramite il sito internet dei Soggetti Incaricati del Collocamento; mediante offerta fuori sede. I Soggetti Incaricati del Collocamento che raccolgono le domande di adesione fuori sede provvederanno alla raccolta di tali adesioni esclusivamente dal 28.02.2019 al 20.03.2019, salvo chiusura anticipata del Periodo di Offerta. I Soggetti Incaricati del Collocamento che raccolgono le domande di adesione mediante utilizzo di tecniche di comunicazione a distanza provvederanno alla raccolta di tali adesioni esclusivamente dal 28.02.2019 al 13.03.2019, salvo chiusura anticipata del Periodo di Offerta. E’ previsto il diritto di recesso. Il diritto di recesso potrà essere esercitato entro il numero di quattordici giorni dalla data di sottoscrizione del contratto secondo le seguenti modalità: comunicazione scritta mediante raccomandata a/r indirizzata all’Emittente al seguente indirizzo UBI - Documentation e Controlli Finanza - corso Europa 20, 20122 Milano o, in alternativa, personalmente a mani alla filiale del Soggetto Incaricato del Collocamento presso cui l’investitore intrattiene il rapporto, indicando chiaramente la volontà di recedere dal contratto. Lotto Minimo N. 1 Obbligazione. Le sottoscrizioni potranno essere accolte per importi minimi pari al Lotto Minimo e multipli del Valore Nominale. Lotto Massimo Non applicabile. Data di Regolamento 29.03.2019 Data in cui i risultati dell’offerta L’Emittente comunicherà, entro quattordici giorni successivi alla conclusione del verranno resi pubblici e descrizione Periodo di Offerta, i risultati dell’offerta mediante apposito annuncio che sarà messo a completa delle modalità seguite disposizione del pubblico sul sito web dell’Emittente: www.ubibanca.it. Categorie di investitori potenziali ai Le Obbligazioni sono destinate alla clientela dei Soggetti Incaricati del Collocamento. quali sono offerti gli strumenti Le Obbligazioni saranno emesse e collocate interamente ed esclusivamente sul mercato finanziari italiano, con conseguente esclusione di qualsiasi altro ordinamento giuridico. Prezzo di Emissione Pari al 100% del valore nominale, e cioè Euro 1.000 per ciascuna Obbligazione. Prezzo di Offerta Pari al Prezzo di Emissione eventualmente maggiorato delle spese e delle imposte specificatamente poste a carico del sottoscrittore. Commissioni e costi inclusi nel Il Prezzo di Emissione include costi complessivamente pari a 2,03% del Valore Prezzo di Emissione Nominale, ovvero Euro 20,30 per ogni 1.000 Euro di Valore Nominale così ripartiti: - costi pari a 2,03% del Valore Nominale, ovvero Euro 20,30 per ogni 1.000 Euro. Il Prezzo di Emissione non include commissioni. Spese/costi/commissioni/imposte in Non sono previste spese/costi/commissioni/imposte in aggiunta al Prezzo di Pag. 4 di 37
aggiunta al Prezzo di Emissione Emissione. Potranno essere previste commissioni/spese connesse alla tenuta e/o all’apertura di un conto corrente e/o di un deposito titoli e/o al versamento in un deposito infruttifero. Soggetti Incaricati del I Soggetti Incaricati del Collocamento sono: Collocamento • Unione di Banche Italiane S.p.A. con Sede Legale in Piazza Vittorio Veneto 8, 24122 Bergamo (sito web: www.ubibanca.it); • IW BANK S.p.A. con Sede Legale in Piazzale Zavattari, 12 – Milano. I Soggetti Incaricati del Collocamento appartengono al gruppo UBI Banca. Responsabile del Collocamento UBI Banca Accordi di collocamento e Gli accordi di collocamento prevedono il conferimento da parte dell’Emittente ai commissioni di collocamento soggetti indicati nella tabella sotto riportata dell’incarico di promuovere e/o collocare sostenute dall’Emittente a favore in Italia le Obbligazioni e di svolgere tutte le operazioni inerenti e connesse alla dei Soggetti Incaricati del predetta attività di collocamento. Collocamento I soggetti che assumono l’impegno sono: Data Soggetto Sede Legale conclusione accordo IW Bank S.p.A. Piazzale Zavattari 12 – Milano 16/09/2014 Non sono previste commissioni di collocamento. Denominazione e indirizzo degli Il pagamento degli interessi ed il rimborso del capitale saranno effettuati a cura organismi incaricati del servizio dell’Emittente tramite gli intermediari autorizzati aderenti a Monte Titoli S.p.A. finanziario e degli agenti depositari (Piazza degli Affari, 6 – 20123 Milano) mediante accredito sui conti dell’investitore. AMMISSIONE ALLA NEGOZIAZIONE E MODALITÁ DI NEGOZIAZIONE Mercati regolamentati e Mercati L’Emittente richiederà l’ammissione alla negoziazione delle Obbligazioni sul sistema equivalenti multilaterale di negoziazione MTF EuroTLX®. Soggetti intermediari operanti sul L’Emittente svolgerà l’attività di Specialist sul sistema multilaterale di negoziazione mercato secondario EuroTLX® esponendo quotazioni durante gli orari di mercato aperto, in accordo con i requisiti previsti dal mercato. INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI Consulenti Non applicabile Rating delle Obbligazioni Non applicabile Unione di Banche Italiane S.p.A. ___________________________________ Pag. 5 di 37
NOTA DI SINTESI RELATIVA ALL’EMISSIONE DI OBBLIGAZIONI “Unione di Banche Italiane S.p.A. – Tasso Fisso 1,60% 29.03.2019-2022 - Social Bond UBI Comunità per VIDAS” ISIN IT0005364796 Sezione A – Introduzione e avvertenze La Nota di Sintesi è costituita da una serie di informazioni denominate gli “Elementi”. Detti elementi sono numerati nelle Sezioni A-E (A.1 – E.7). La presente Nota di Sintesi contiene tutti gli Elementi richiesti in relazione alla tipologia di strumenti finanziari e di Emittente. Dal momento che alcuni Elementi non risultano rilevanti la sequenza numerica degli Elementi potrebbe non essere completa. Nonostante alcuni Elementi debbano essere inseriti in relazione alla tipologia di strumento finanziario e di Emittente, può accadere che non sia possibile fornire alcuna informazione utile in merito ad alcuni Elementi. In questo caso nella Nota di Sintesi sarà presente una breve descrizione dell’Elemento con l’indicazione “Non applicabile”. La presente Nota di Sintesi va letta come un’introduzione al Prospetto di Base. Qualsiasi decisione di investire negli strumenti finanziari dovrebbe basarsi sull’esame da parte dell’investitore del Prospetto di Base completo. Qualora sia presentato un ricorso dinanzi all’autorità giudiziaria in merito alle informazioni contenute nel Prospetto di A.1 Avvertenza Base, l’investitore ricorrente potrebbe essere tenuto, a norma del diritto nazionale degli Stati membri, a sostenere le spese di traduzione del Prospetto di Base prima dell’inizio del procedimento. La responsabilità civile incombe sulle persone che hanno presentato la Nota di Sintesi, comprese le sue eventuali traduzioni, ma soltanto se la Nota di Sintesi risulta fuorviante, imprecisa o incoerente se letta insieme con le altre parti del Prospetto di Base o non offre, se letta insieme con le altre parti del Prospetto di Base, le informazioni fondamentali per aiutare gli investitori al momento di valutare l’opportunità di investire nelle Obbligazioni. Consenso Non applicabile. all’utilizzo del L’Emittente non acconsente all’utilizzo del Prospetto di Base per una rivendita successiva delle Obbligazioni da parte di A.2 Prospetto di intermediari finanziari. Base Sezione B – Emittente Denominazione La denominazione legale dell’Emittente è “Unione di Banche Italiane Società per Azioni” e, in forma abbreviata, “UBI B.1 legale e Banca”. La denominazione commerciale dell’Emittente è “UBI >< Banca”. commerciale Domicilio e forma L’Emittente: giuridica, • è un istituto bancario costituito in Italia nella forma di società per azioni ed opera ai sensi della legislazione italiana; B.2 legislazione in • ha Sede Legale e Direzione Generale in Piazza Vittorio Veneto n. 8, 24122 Bergamo (Italia); base alla quale opera e paese • nello svolgimento delle proprie attività bancarie, l’Emittente dal 4 novembre 2014 è soggetto alla vigilanza unica della di costituzione BCE. Descrizione delle principali tendenze note B.4b Non vi sono informazioni su tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero ragionevolmente avere riguardanti ripercussioni significative sulle prospettive dell’Emittente almeno per l’esercizio in corso. l’Emittente e i settori in cui opera. L’Emittente è la banca capogruppo del Gruppo UBI Banca e, in qualità di capogruppo, oltre all’attività bancaria, svolge, ai sensi dell’articolo 61, quarto comma, del TUB, le funzioni di direzione e coordinamento nonché di controllo unitario sulle società bancarie, finanziarie e strumentali controllate, componenti il Gruppo UBI Banca. L’Emittente, nell’ambito dei propri poteri di direzione e coordinamento, emana disposizioni alle componenti del Gruppo, e ciò anche per l’esecuzione delle istruzioni impartite dalle Autorità di Vigilanza e nell’interesse della stabilità del Gruppo stesso. L’Emittente esercita anche attività di direzione e coordinamento ai sensi degli artt. 2497 ss. del Codice Civile nei Gruppo di confronti delle società italiane appartenenti al Gruppo UBI Banca e controllate direttamente o indirettamente da parte B.5 appartenenza dell’Emittente. dell’Emittente In data 10 maggio 2017, è stata perfezionata l’operazione di acquisizione da parte di UBI Banca del 100% del capitale sociale delle Nuove Banche (i.e., Banca Adriatica ex-Nuova Banca Marche, Banca Tirrenica ex-Nuova Banca Etruria e Banca Teatina ex-Nuova CariChieti) in esecuzione del Contratto di Acquisizione che, a seguito dell’offerta vincolante presentata dall’Emittente il precedente 11 gennaio 2017, è stato sottoscritto in data 18 gennaio 2017 da UBI Banca e dalla Banca d’Italia, quest’ultima in qualità di ente gestore e per conto del Fondo Nazionale di Risoluzione. Nel mese di maggio 2017 è stato approvato, dai competenti organi sociali delle rispettive società, il progetto di fusione per Pag. 6 di 37
incorporazione di Banca Adriatica, Banca Tirrenica e Banca Teatina e delle rispettive società controllate (i.e. Cassa di Risparmio di Loreto S.p.A. controllata da Banca Adriatica e Banca Federico Del Vecchio S.p.A. controllata da Banca Tirrenica) in UBI Banca, con i principali obiettivi (i) di semplificare l’assetto organizzativo e di governo societario del Gruppo UBI Banca, (ii) di massimizzare il grado di uniformità nell’applicazione delle politiche commerciali, di gestione del credito e delle risorse nonché – più in generale – delle linee strategiche e (iii) di conseguire, pertanto, sinergie e risparmi di costi. Alla data del presente Prospetto di Base si è concluso il processo di integrazione delle Nuove Banche nel Gruppo UBI Banca. Nella seguente tabella vengono indicate alcune informazioni riguardanti le principali società controllate, direttamente o indirettamente, dall’Emittente alla data del presente Prospetto di Base. Sede legale Impresa Disponibilità Denominazione Quota (%) (Stato) partecipante voti (%) IW Bank S.p.A. Italia UBI Banca 100% 100% UBI Leasing S.p.A. Italia UBI Banca 100,00% 100,00% UBI Factor S.p.A. Italia UBI Banca 100% 100% Prestitalia S.p.A Italia UBI Banca 100% 100% UBI Pramerica SGR S.p.A. Italia UBI Banca 65% 65% UBI Management Company S.A. Lussemburgo UBI Pramerica SGR 100% 100% UBI Trustee S.A. Lussemburgo UBI Banca 100% 100% Kedomus S.r.l. Italia UBI Banca 100% 100% UBI Academy S.c.r.l. Italia UBI Banca 88,00% 100%% IW Bank 3% UBI Pramerica SGR 1,5% UBI Factor 1,5% UBI Sistemi e 3% Servizi Prestitalia 1,5% UBI Leasing 1,5% UBI Sistemi e Servizi S.c.p.A. Italia UBI Banca 91,94% 98,56% IW Bank 4,31% UBI Pramerica SGR 1,44% UBI Factor 0,72% UBI Academy 0,01% Bancassurance Pop. 0.07% Prestitalia 0,07% BPB Immobiliare S.r.l. Italia UBI Banca 100% 100% Centrobanca Sviluppo Impresa S.p.A. Italia UBI Banca 100% 100% Bancassurance Popolari S.p.A. Italia UBI Banca 89,53% 89,53% Bancassurance Popolari Danni S.p.A. Italia UBI Banca 50,77% 50,77% Bancassurance Pop. 49,23% 49,23% 100% Oro Italia Trading S.p.A. in liquidazione Italia UBI Banca 100% 100% Mecenate S.r.l. (*) Italia UBI Banca 95% 95% UBI Finance S.r.l.(*) Italia UBI Banca 60% 60% UBI Finance CB 2 S.r.l.(*) Italia UBI Banca 60% 60% 24-7 Finance S.r.l.(*) Italia UBI Banca 10% 10% UBI SPV BBS 2012 S.r.l. in liquidazione Italia UBI Banca 10% 10% (*) UBI SPV BPCI 2012 S.r.l. in liquidazione Italia UBI Banca 10% 10% (*) UBI SPV BPA 2012 S.r.l. in liquidazione Italia UBI Banca 10% 10% (*) UBI SPV LEASE 2016 S.r.l. Italia UBI Banca 10% 10% UBI SPV GROUP 2016 S.r.l. Italia UBI Banca 10% 10% (*) Società veicolo di operazioni di cartolarizzazione originate dal Gruppo UBI Banca B.9 Previsione o Non è effettuata una previsione o stima degli utili. stima degli utili Pag. 7 di 37
Non applicabile. Eventuali rilievi contenuti La società di revisione ha rilasciato le proprie relazioni in merito al bilancio d'impresa per l'esercizio chiuso al 31 dicembre nella relazione 2016 e al bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016, senza sollevare osservazioni, rilievi, rifiuti di B.10 di revisione alle attestazione o richiami di informativa. informazioni finanziarie La società di revisione ha altresì rilasciato le proprie relazioni in merito al bilancio d'impresa per l'esercizio chiuso al 31 relative agli dicembre 2017 e al bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017, senza sollevare osservazioni, rilievi, esercizi passati rifiuti di attestazione o richiami di informativa. Si riporta di seguito una sintesi dei dati e degli indicatori patrimoniali, economici e finanziari su base consolidata maggiormente significativi, chiusi al 30 giugno2018, al 31 dicembre 2017 e al 31 dicembre 2016. Il patrimonio di vigilanza ed i coefficienti patrimoniali sono stati calcolati sulla base dei valori patrimoniali e del risultato economico determinati con l’applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS. Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza consolidati sono calcolati in conformità con la normativa vigente: Regolamento 575/2013 (CRR), Direttiva 36/2013 (CRD IV) e secondo quanto disposto dalla Banca d’Italia con la Circolare n 285 e successive modifiche. Il Resoconto intermedio di gestione costituisce la prima situazione contabile redatta in applicazione delle previsioni dell’IFRS 9 e dell’IFRS 15 redatto sulla base della Circolare Banca d’Italia n. 262/2005 del 22 dicembre 2005 come introdotti dal 5° aggiornamento del 22 dicembre 2017. Quest’ultimo ha innovato gli schemi principalmente per recepire l’introduzione del principio contabile internazionale IFRS 9 “Strumenti Finanziari”, che ha sostituito lo IAS 39 “Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione” a far tempo dal 1° gennaio 2018. In ragione di ciò, si evidenzia la sostanziale impossibilità di comparare i dati al 30 giugno con i precedenti periodi chiusi al 31 dicembre 2017 e 2016, rappresentati nel presente paragrafo, in quanto questi ultimi sono stati redatti in ottemperanza a principi contabili non più applicati. Per i commenti più dettagliati sull’evoluzione dei valori rappresentati nelle tabelle di seguito riportate si invita comunque a consultare la Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2018, incorporata mediante riferimento al presente Prospetto. I dati al 31 dicembre 2017 si confrontano con i precedenti periodi che rappresentano il Gruppo UBI Banca senza il contributo delle Nuove Banche e pertanto non sono fra loro pienamente comparabili. Per rendere possibile un commento gestionale delle grandezze patrimoniali ed economiche, sono stati predisposti dei prospetti riclassificati. In particolare, con riferimento ai dati al 31 dicembre 2017 il prospetto di Conto Economico riclassificato è stato predisposto con l’evidenza degli effetti sul Conto Economico 2017 del processo PPA sulle Nuove Banche (allocazione badwill). Con riferimento ai periodi di raffronto è stata considerata la situazione, del tutto particolare, in cui le Nuove Banche B.12 Dati finanziari versavano nel 2016, essendo le medesime generate dalle risoluzioni delle precedenti Banche sottoposte a selezionati commissariamento; in ragione di dette peculiarità, non si è ritenuto rappresentativo né intellegibile fornire dati comparativi economici ricostruiti per dare conto della redditività nel 2016 del Gruppo inclusivo delle Nuove Banche. Dal punto di vista patrimoniale il prospetto riclassificato al 31 dicembre 2017 viene presentato con la colonna comparativa al 31 dicembre 2016 “aggregata” (per tenere conto anche dei dati riferiti alle Nuove Banche) e consentire un esame omogeneo delle voci patrimoniali su base annuale. Tabella 1 – Indicatori patrimoniali e fondi propri (valori in migliaia di Euro e in percentuale) INDICATORI DATI AL ESERCIZI ESERCIZIO Soglie minime a Requisiti minimi E FONDI 30 O CHIUSO CHIUSO AL 31 regime comprensive SREP per il 2018 PROPRI GIUGNO AL 31 DICEMBRE della riserva di comprensive della 2018 DICEMBR 2016 conservazione del riserva di E 2017 (stand alone)* capitale conservazione del capitale Common equity Tier 1 / Attività di rischio 11,78% 11,56% 11,48% 7% 8,625% ponderate – RWA (CET1 ratio) Tier 1 / 11,78% 11,56% 11,48% 8,5% 10,125% Attività di Pag. 8 di 37
rischio ponderate – RWA (Tier 1 Capital ratio) Total Capital Ratio (Fondi propri / Attività di 14,13% 14,13% 14,10% 10,5% 12,125% rischio ponderate – RWA) Fondi Propri 8.501.867 9.475.473 8.389.105 Capitale Primario di 7.090.112 7.754.502 6.829.283 Classe 1 (CET1) Capitale aggiuntivo di 0 0 0 classe 1 (AT1) Capitale di Classe 1 (Tier 7.090.112 7.754.502 6.829.283 1) Capitale di Classe 2 (Tier 1.463.405 1.720.971 1.559.822 2) RWA 60.176.350 67.053.683 59.483.864 RWA / Totale 47,42% 52,64% 52,93% Attivo Leverage 5,37% 5,85% 5,75% Ratio *Gli indicatori al 31 dicembre 2016 sono conteggiati utilizzando evidenze contabili relative al Gruppo UBI stand alone e pertanto non comparabili. Il calcolo dei fondi propri è stato effettuato secondo quanto previsto dalla disciplina prudenziale per le banche e per le imprese di investimento, entrata in vigore il 1° gennaio 2014, e contenuta nel Regolamento (UE) n. 575/2013 (Capital Requirements Regulation, c.d. CRR) e nella Direttiva 2013/36/UE (Capital Requirements Directive, c.d. CRD IV), che traspongono nell’Unione Europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la Vigilanza Bancaria (c.d. framework Basilea 3) secondo il recepimento nella normativa regolamentare italiana. L’introduzione delle regole di Basilea 3 è soggetta a un regime transitorio (Phased in), durante il quale le nuove regole sono applicate in proporzione crescente, su un arco temporale generalmente di 5 anni (2014-2018) quando avranno piena applicazione a regime (fully application). Nel contempo, gli strumenti di capitale non più conformi sono esclusi gradualmente dall’aggregato patrimoniale, utile ai fini di vigilanza, entro il 2021. In particolare si specifica perciò, che a partire dal 1° gennaio 2018, trovano piena applicazione le regole relative al computo degli elementi patrimoniali nei fondi propri oggetto di trattamento transitorio fino al 31 dicembre 2017 (in particolare, tra le altre, la shortfall su posizioni IRB, ovvero gli importi negativi risultanti dal calcolo delle perdite attese, le DTA sulla redditività futura, gli interessi di minoranza e le riserve da valutazione). Inoltre, dal 1° gennaio 2018 il principio contabile IFRS 9 “Strumenti Finanziari” sostituisce le previsioni dello IAS 39 “Strumenti Finanziari: rilevazione e valutazione”. Con riferimento agli impatti sui fondi propri regolamentari, il Gruppo ha optato per l’adesione al regime transitorio previsto dal Regolamento UE 2017/2395 che modifica il Regolamento n.575/2013 (“CRR”). Tali disposizioni consentono di rilevare gradualmente gli impatti negativi derivanti dall’applicazione del principio in oggetto riconoscendo un beneficio secondo quote decrescenti per un periodo di 5 anni (95% nel 2018, 85% nel 2019, 70% nel 2020, 50% nel 2021, 25% nel 2022). Tenuto conto della normativa che la Banca dovrà rispettare in termini di coefficienti patrimoniali, di seguito meglio dettagliati, come da comunicazione del 28 dicembre 2017 la BCE ha stabilito, a seguito del processo SREP 2017, che il Gruppo UBI dovrà rispettare a livello consolidato per il 2018: • un requisito minimo di CET1 pari all’8,625% (risultato della somma tra Capitale Regolamentare Minimo di Pillar 1 (4,5%), requisito di Pillar 2 (2,25%) e Capital Conservation Buffer (1,875% )); • un requisito minimo di Total SREP Capital Requirement pari al 10,25% (risultato della somma tra Capitale Regolamentare Minimo di Pillar 1 (8%) e del requisito di Pillar 2 (2,25%)). Aggiungendo il Capital Conservation Buffer dell’1,875%, si perviene a un requisito minimo in termini di Total Capital Ratio di Vigilanza del 12,125%. Si riportano di seguito i commenti alle principali voci inserite alla Tabella 1 – Indicatori patrimoniali e fondi propri: • Common equity Tier 1 / Attività di rischio ponderate – RWA (CET1 ratio) Pag. 9 di 37
• Tier 1/ Attività di Rischio Ponderate – RWA (Tier 1 ratio) A fine giugno 2018 i coefficienti patrimoniali del Gruppo UBI Banca evidenziano un Common Equity Tier 1 ratio e un Tier 1 ratio – superiori alle soglia target indicata a conclusione dello SREP per il 2018. Applicando le regole secondo il regime di piena applicazione (fully loaded) senza tenere conto degli effetti derivanti dall’adesione al regime transitorio previsto a partire dal 2018 dal Regolamento UE 2017/2395 relativamente agli impatti patrimoniali della FTA IFRS9 i coefficienti patrimoniali del Gruppo al 30 giugno 2018 risulterebbero pari all’11,42% in termini di Common Equity Tier 1 ratio e Tier 1 ratio. Il Common Equity Tier 1 ratio e Tier 1 ratio si attestano al’11,78%. A fine 2017 i coefficienti patrimoniali del Gruppo UBI Banca evidenziavano un Common Equity Tier 1 ratio e un Tier 1 ratio pari all’11,56% (11,48% a dicembre 2016 riferito al perimetro “stand alone”). • Fondi Propri / Attività di Rischio Ponderate – RWA (Total capital ratio) Al 30 giugno il Gruppo UBI rispetta le soglie regolamentari richieste, infatti, il Total Capital Ratio si attesta al’14,13%. A fine dicembre 2017 si attestava al 14,13% (dal 14,10% a dicembre 2016). Applicando le regole secondo il regime di piena applicazione (fully loaded) senza tenere conto degli effetti derivanti dall’adesione al regime transitorio previsto a partire dal 2018 dal Regolamento UE 2017/2395 relativamente agli impatti patrimoniali della FTA IFRS9 il Total Capital Ratio risulterebbe pari al 13,77%. • Capitale Primario di Classe 1 (CET1) e Fondi Propri (Total Capital) A fine giugno, il Common Equity Tier 1 (CET1) del Gruppo UBI Banca ammonta a 7,090 miliardi circa, in diminuzione rispetto ai 7,755 miliardi di dicembre 2017. I Fondi Propri si attestano a 8,502 miliardi, in aumento rispetto a 9,475 miliardi di dicembre 2017. Relativamente alla dinamica del Common Equity Tier 1 (CET1), circa -664 milioni di euro, hanno contribuito principalmente, i seguenti effetti: • -901 milioni derivanti dalle variazioni registrate a livello di riserve, risultato economico computabile a fini prudenziali e altre componenti di conto economico complessivo accumulate (Accumulated Other Comprehensive Income, o riserva OCI). Contribuiscono in particolare a tale dinamica l’impatto patrimoniale complessivo derivante dalla First Time Application IFRS 9 per circa -787 milioni, il risultato del I° semestre tenuto conto di un’ipotesi di dividendo pro-quota e le variazioni registrate a livello di Riserva OCI rispettivamente dovute al venir meno del trattamento transitorio e alla contrazione registrata nel semestre a livello di portafoglio titoli a seguito dell’allargamento degli spread collegati al rischio sovrano; • +247 milioni relativi alla componente patrimoniale che recepisce il contributo positivo derivante dal regime transitorio previsto dal Regolamento 2017/2395 delle rettifiche (circa -260 milioni) effettuate in sede di FTA sulle posizioni creditizie soggette a metodo standard (tali rettifiche risultano perciò computate al CET1 solo per il 5%); • +35 milioni derivanti dalla dinamica della shortfall. In particolare contribuiscono a tale variazione -4 milioni circa a seguito del venir meno del trattamento transitorio per tale componente patrimoniale e +39 milioni riconducibili agli effetti combinati derivanti dalla dinamica in aumento delle rettifiche su crediti soggette ai modelli IRB e del calcolo delle perdite attese in seguito all’applicazione del Model Change. Già nel corso del primo trimestre, il Model Change ha comportato una ricomposizione degli assorbimenti patrimoniali tra posizioni in bonis (con una riduzione degli RWA) e posizioni a default (per le quali il Model Change ha determinato un incremento della perdita attesa regolamentare sui portafogli a modelli interni oltre che un incremento degli RWA per effetto dell'introduzione di un requisito patrimoniale specifico per le posizioni a default) con un impatto complessivo sostanzialmente nullo sui ratios patrimoniali. L’aumento della perdita attesa regolamentare, che avrebbe comportato un ampliamento teorico della shortfall con conseguente impatto negativo sul patrimonio regolamentare, è stato sostanzialmente compensato dai maggiori accantonamenti contabili effettuati in sede di FTA sulle posizioni creditizie a modelli IRB; • -64 milioni derivanti dal venir meno degli effetti derivanti dalle disposizioni transitorie previste per le DTA sulla redditività futura, lo stock delle stesse non risulta infatti sostanzialmente variato nel corso del I° semestre del 2018; • -9 milioni circa derivanti dal venir meno del trattamento transitorio per il computo degli interessi di minoranza; • +27 milioni circa derivanti da variazioni combinate registrate a livello di attività immateriali, filtri prudenziali, attività dei fondi pensione a prestazioni definite e altre variazioni residuali. Il capitale Tier 2 è risultato in diminuzione di circa -309 milioni e si attesta a circa 1,412 miliardi. Hanno contribuito a tale dinamica la minore inclusione, rispetto a dicembre 2017, dell’eccesso di rettifiche di valore rispetto alle perdite attese sulle esposizioni creditizie oggetto del metodo IRB computabili fino ad un massimo dell’0,6% delle RWA IRB (circa -121 milioni) e la riduzione della computabilità degli strumenti per effetto dell’ammortamento regolamentare di periodo (-191 milioni). Le variazioni registrate nelle altre componenti di T2 derivano principalmente dall’applicazione delle regole a regime (in particolare si fa riferimento alle componenti collegate al trattamento transitorio della shortfall, per +4 milioni, e della riserva AOCI per circa -7 milioni) e alla riduzione della componente oggetto di deduzione dal patrimonio riferibile al riacquisto di strumenti di T2 (circa +6 milioni). Al 31 dicembre 2017, il Common Equity Tier 1 (CET1) del Gruppo UBI Banca ammontavano a euro 7,755 miliardi circa, in aumento rispetto ai 6,829 miliardi di euro di dicembre 2016. I Fondi Propri si attestavano a euro 9,475 miliardi, in aumento rispetto a euro 8,389 miliardi di dicembre 2016. Al 31 dicembre 2017 il Common Equity Tier 1 (CET1) del Pag. 10 di 37
Gruppo UBI Banca ammontava a 7.754,5 milioni di euro, in crescita rispetto alle consistenze evidenziate nella segnalazione di fine 2016 riferita al Gruppo UBI Banca “stand alone”. L’evoluzione del CET1 nei dodici mesi è stata significativamente influenzata dalla contabilizzazione degli impatti derivanti dall’acquisizione di Nuova Banca Marche, Nuova Banca dell’Etruria e del Lazio e Nuova Cassa di Risparmio di Chieti e dal correlato aumento di capitale. L’incremento di 925 milioni è riconducibile ai seguenti principali elementi: • +556 milioni riferiti al risultato dell’esercizio 2017 computabile ai fini di Vigilanza [691 milioni (-830 milioni a dicembre 2016)], tenuto conto della quota di dividendi da distribuire, pari a 125 milioni, e della riduzione delle riserve patrimoniali connessa con l’allocazione del risultato economico dell’esercizio precedente; • +402 milioni per il computo di: 400 milioni relativi all’aumento di capitale correlato all’acquisizione delle Nuove Banche e volto a mantenere un livello di CET1 fully loaded del Gruppo superiore all’11%; 2 milioni in seguito agli aumenti di capitale effettuati per il riacquisto, tramite concambio, delle quote minoritarie detenute da terzi nelle ex Banca Carime, Banca Popolare di Ancona e Banca di Valle Camonica, nell’ambito del completamento del progetto Banca Unica, e nella ex Cassa di Risparmio di Loreto, nell’ambito dell’incorporazione della stessa nella Capogruppo; • +114 milioni riconducibili alla minore deduzione dal capitale in seguito alla dismissione dell’investimento in Fondi Hedge; • +48 milioni riferibili alla variazione della shortfall tenuto conto sia della dinamica sia delle quote di inclusione nel CET1 secondo quanto previsto dalle disposizioni transitorie adottabili nel 2017 (80% nel 2017 rispetto al 60% nel 2016); • -95 milioni attinenti alla maggiore deduzione delle DTA che dipendono dalla redditività futura tenuto conto della dinamica delle disposizioni transitorie (80% nel 2017 rispetto al 60% nel 2016); • -37 milioni relativi alla variazione delle riserve da valutazione, a cui contribuisce per -32 milioni la dinamica della riserva di valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita (AFS), e per circa -5 milioni la riduzione delle perdite attuariali. Il capitale Tier 2 è risultato in aumento di circa +161 milioni di euro e si attestava a circa euro 1,721 miliardi, principalmente riconducibili a: • +143 milioni di euro derivanti dal computo dei maggiori accantonamenti su crediti registrati rispetto alla perdita attesa sul portafoglio di crediti deteriorati a modelli avanzati (AIRB); • +17 milioni di euro derivanti dalla minore deduzione relativa alla shortfall tenuto conto della dinamica di tale componente e dell’applicazione delle citate disposizioni transitorie; • +1 milione di euro di variazione residuale derivante dalla dinamica registrata nella componente degli strumenti di Tier 2, per circa +12 milioni di euro (nuove emissioni, scadenze, ammortamento di vigilanza e strumenti di Tier 2 detenuti indirettamente) e dal contributo della riserva positiva AFS sui titoli di debito tenuto conto delle disposizioni transitorie e delle componenti in deduzione per posizioni in strumenti di Tier 2 di entità del settore finanziario in cui si detiene un investimento significativo per circa -11 milioni di euro. • RWA/Totale Attivo Il Gruppo UBI, a seguito delle autorizzazioni ricevute da parte dell’Autorità di Vigilanza, utilizza i modelli interni1 per il calcolo dei requisiti patrimoniali a fronte del rischio di credito - segmenti “Corporate” (“esposizioni verso imprese”) e “Retail” (sottoportafogli “dettaglio: esposizioni garantite da immobili” e “dettaglio: esposizioni altro”) - e dei rischi operativi. Come già specificato, nel corso del I° trimestre 2018 UBI Banca ha ricevuto l’autorizzazione da parte della BCE all’implementazione del Model Change, che adegua al nuovo contesto normativo i modelli interni della Banca per il rischio di credito, introducendo tra l’altro un requisito patrimoniale per le posizioni a default. Al 30 giugno 2018 con riferimento alle attività di rischio ponderate (60,176 miliardi dai 67,054 miliardi di fine 2017), si registra un decremento di circa -6,877 miliardi di euro. Tale dinamica è principalmente riconducibile agli effetti derivanti dall’applicazione dei nuovi modelli interni sulle posizioni in bonis (Model Change), ai minori assorbimenti patrimoniali sulle Società prodotto e al recupero dell’eleggibilità di garanzie. Al 31 dicembre 2017 con riferimento agli RWA, questi risultavano incrementati a 67,1 miliardi dai 59,5 miliardi evidenziati dal Gruppo “stand alone” a dicembre 2016 (+7,6 miliardi) per effetto principalmente degli assorbimenti patrimoniali riferiti alle Nuove Banche. Rispetto al 30 settembre 2017, già inclusivo dell’impatto delle Nuove Banche, le attività di rischio ponderate hanno registrato una diminuzione di 236 milioni, nonostante l’aggiornamento delle serie storiche intervenuto negli ultimi mesi dell’anno. Il relativo impatto negativo è stato infatti più che compensato dalla riduzione degli RWA resa possibile dalle operazioni di cartolarizzazione sintetica perfezionatesi a dicembre 2017 e, in misura marginale, dal recupero di eleggibilità delle garanzie su esposizioni retail garantite da immobili, con effetto positivo sulla ponderazione delle stesse. Di seguito si riportano tabelle con gli indicatori della qualità del credito raffrontati con i dati di sistema riferiti alla classe dimensionale comparabile a quella dell’Emittente. Tabella 2 - Principali indicatori di rischiosità creditizia consolidati (valori in percentuale) 1 Per maggiori dettagli in tema di modelli interni si veda il documento integrale di Informativa alla data del 31 dicembre 2017 e cfr comunicato stampa del 22 marzo 2018 disponibile nella sezione Investor Relations del sito aziendale http://www.ubibanca.it/ Pag. 11 di 37
DATI AL ESERCIZIO DATI MEDI ESERCIZIO DATI MEDI 30 CHIUSO DELLE CHIUSO DELLE GIUGNO AL 31 BANCHE AL 31 BANCHE DICEMBRE SIGNIFICATIVE DICEMBRE SIGNIFICATIVE 2018 AL 31 2016 AL 31 2017 DICEMBRE DICEMBRE 2017 (**) 2016 (*) SOFFERENZE LORDE/IMPIEGHI 7,43% 7,55% 9,10% 7,54% 10,90% LORDI SOFFERENZE NETTE/IMPIEGHI 3,80% 4,37% 3,40% 4,35% 4,40% NETTI CREDITI DETERIORATI 12,41% 13,01% 14,50% 14,47% 17,60% LORDI (***) /IMPIEGHI LORDI CREDITI DETERIORATI 7,82% 8,84% 7,30% 9,87% 9,40% NETTI (***) /IMPIEGHI NETTI RAPPORTO DI COPERTURA DEI 40,52% 35,50% 53,80% 35,60% 51,70% CREDITI DETERIORATI RAPPORTO DI COPERTURA DELLE 51,71% 45,05% 65,30% 45,61% 63,10% SOFFERENZE RAPPORTO SOFFERENZE NETTE/PATRIMONIO 38,75% 40,66% n.d. n.s. **** n.d. NETTO CONSOLIDATO (*) Fonte: Rapporto sulla stabilità finanziaria di Banca d’Italia, n. 1, aprile 2017. Dati riferiti alle Banche Significative. (**)Fonte: Rapporto sulla stabilità finanziaria di Banca d’Italia, n. 1, aprile 2018. Dati riferiti alle Banche Significative. (***) Categorie che compongono i crediti deteriorati : sofferenze, inadempienze probabili esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate. (****) L’indicatore non è significativo dal momento che il PN aggregato al 31 dicembre 2016 non rappresenta una grandezza attendibile. I dati al 30 giugno 2018 sono redatti in conformità al principio IFRS9 mentre quelli al 31 dicembre 2017 e precedenti in conformità allo IAS 39, pertanto non sono comparabili. Gli indicatori al 31 dicembre 2016 sono conteggiati utilizzando evidenze contabili aggregate e presentano dati comparabili Si riportano di seguito i commenti riguardo ai principali indicatori sulle tabelle relative alla rischiosità creditizia: • Sofferenze Lorde / Impieghi Lordi In chiusura d’esercizio 2017 le sofferenze lorde si sono attestate a 7,3 miliardi dai 7,5 miliardi di fine 2016, evidenziando una variazione di -148,4 milioni, ancorché i dati non siano fra loro omogenei. Infatti, nel quarto trimestre la categoria è stata interessata da una flessione di 224,8 milioni quale principale conseguenza dell’esposizione contabile ai sensi IFRS 3 delle sofferenze delle Nuove Banche (annullamento dei fondi rettificativi e della PPA allocata per complessivi -277,2 milioni) e marginalmente delle cessioni effettuate nel periodo, nonostante un incremento dei trasferimenti da altre categorie di deteriorate, essenzialmente inadempienze probabili. Pag. 12 di 37
• Crediti Deteriorati Lordi / Impieghi Lordi A fine dicembre i crediti deteriorati lordi risultavano pari a 12,7 miliardi di euro. I crediti deteriorati lordi relativi all’esercizio 2017 non risultano omogenei con i dati al 31 dicembre 2016 presentati per il raffronto. La variazione intervenuta nei dodici mesi (-1,7 miliardi, dei quali -1,4 miliardi riferiti al quarto trimestre), incorpora in primis l’effetto della modalità di contabilizzazione in chiusura d’esercizio degli attivi deteriorati delle Nuove Banche al netto dei fondi rettificativi e dell’allocazione definitiva della PPA (rispettivamente 651,3 milioni e 501,5 milioni). Senza considerare gli effetti di tale esposizione contabile, la flessione risulta determinata in via principale dai risultati della gestione interna e, in via marginale, dalle cessioni di sofferenze e inadempienze probabili effettuate nell’anno (per un valore gestionale lordo di circa 268 milioni, di cui 154 milioni nel quarto trimestre). • Rapporto di copertura dei crediti deteriorati e rapporto di copertura delle sofferenze Al 31 dicembre 2017 quale effetto dell’esposizione ai sensi IFRS 3 dei crediti deteriorati delle Banche acquisite, il grado di copertura dei crediti deteriorati si è attestato al 35,50%. Il grado di copertura delle sofferenze, che incorpora gli effetti dell’esposizione contabile ai sensi dell’IFRS 3, in chiusura d’esercizio si è attestato al 45,05%. • Rapporto Sofferenze Nette / Patrimonio Netto Consolidato Il rapporto sofferenze nette/patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2017 si è attestato al 40,66%. • Costo del Rischio Nell’anno 2017 sono state iscritte rettifiche di valore nette per deterioramento crediti per 728,3 milioni (inclusive del “badwill reversal” positivo per 64 milioni), in calo rispetto ai 1.565,5 milioni registrati nel 2016 che incorporavano gli adeguamenti di valore contabilizzati in coerenza con le previsioni del Piano Industriale 2019/2020. L’aggregato è stato alimentato da svalutazioni specifiche nette sui crediti deteriorati per 749,1 milioni (che hanno peraltro beneficiato di riprese di valore - escluso il time reversal - per 271,1 milioni (227,1 milioni nel 2016) e da riprese nette sul portafoglio in bonis per 20,8 milioni. Per effetto di quanto sopra, il costo del credito (calcolato come incidenza delle rettifiche nette complessive sul portafoglio prestiti netti alla clientela) si è portato allo 0,79% dall’1,91% del precedente esercizio (riferito al Gruppo UBI Banca “stand alone”). Tabella grandi rischi (valori in migliaia di Euro e in percentuale) DATI AL 30 ESERCIZIO ESERCIZIO GIUGNO 2018 CHIUSO CHIUSO AL 31 AL 31 DICEMBRE 2017 DICEMBRE 2016 Numero posizioni 4 4 3 Esposizione nominale 24.680.875 24.630.887 22.324.759 Valore ponderato 519.450 474.455 25.368 INDICE ESPOSIZIONE NOMINALE/ IMPIEGHI NETTI 27,02% 26,67% 23,81% INDICE VALORE PONDERATO/ IMPIEGHI NETTI (*) 0,57% 0,51% 0,03% (*) Al numeratore del rapporto viene considerata l’effettiva esposizione al rischio del Gruppo, dopo l’applicazione delle ponderazioni alle posizioni rilevate come “grandi esposizioni”. L’indice non è significativo. I dati e gli indicatori al 31 dicembre 2016 sono conteggiati utilizzando evidenze contabili relative al Gruppo UBI stand alone e pertanto non comparabili Per quanto riguarda le “grandi esposizioni”, la segnalazione di dicembre 2017, redatta in base alle disposizioni previste dalla disciplina di Basilea 3 in vigore dal 1° gennaio 2014, evidenzia 4 posizioni d’importo pari o superiore al 10% del capitale ammissibile per complessivi 24,63 miliardi di euro. In dettaglio: • 15,99 miliardi sono riferiti al Ministero dell’Economia e delle Finanze principalmente per gli investimenti in titoli di Stato della Capogruppo ed in via residuale per le attività fiscali correnti ed anticipate (16,62 miliardi a settembre; 16,8 miliardi a giugno); • 6 miliardi alle disponibilità depositate presso Banca d’Italia (5,26 miliardi; 8,2 miliardi); • 1,42 miliardi agli investimenti in titoli del Tesoro degli Stati Uniti d’America (1,37 miliardi; 1,4 miliardi); Pag. 13 di 37
• 1,22 miliardi all’operatività in essere nei confronti di una primaria controparte bancaria (principalmente per pronti contro termine passivi). Era 1,1 miliardi a settembre e 1 miliardo a giugno. Anche in ragione dell’applicazione di un fattore di ponderazione pari a zero ai rapporti con gli Stati, le posizioni di rischio effettive del Gruppo dopo le ponderazioni risultano solo 3 per un importo di 0,5 miliardi, principalmente riconducibile alla citata controparte bancaria. Per ciascuna delle posizioni segnalate, la percentuale sul capitale ammissibile risulta essere ampiamente inferiore al limite del 25% previsto per i gruppi bancari. Tabella 2.1 - Principali indicatori di rischiosità creditizia consolidati (valori in percentuale) DATI AL ESERCIZIO DATI MEDI ESERCIZIO DATI MEDI 30 CHIUSO DELLE CHIUSO DELLE GIUGNO AL 31 BANCHE AL 31 BANCHE 2018 DICEMBRE SIGNIFICATIVE DICEMBRE SIGNIFICATIVE 2017 AL 31 2016 AL 31 DICEMBRE DICEMBRE 2017 (*****) 2016 (****) SOFFERENZE LORDE/IMPIEGHI 7,43% 7,55% 9,10% 7,54% 10,90% LORDI SOFFERENZE NETTE/IMPIEGHI 3,80% 4,37% 3,40% 4,35% 4,40% NETTI INADEMPIENZE PROBABILI 4,83% 5,29% 5,20% 6,53% 6,40% LORDE*/IMPIEGHI LORDI INADEMPIENZE PROBABILI 3,88% 4,30% 3,70% 5,20% 4,70% NETTE*/IMPIEGHI NETTI ESPOSIZIONE SCADUTE E/O SCONFINANTI DETERIORATE 0,14% 0,17% 0,20% 0,40% 0,30% LORDE **/IMPIEGHI LORDI ESPOSIZIONE SCADUTE E/O SCONFINANTI DETERIORATE 0,14% 0,17% 0,20% 0,32% 0,30% NETTE **/IMPIEGHI NETTI RAPPORTO DI COPERTURA 51,71% 45,05% 65,30% 45,61% 63,10% DELLE SOFFERENZE RAPPORTO SOFFERENZE NETTE / 38,75% 40,66% n.d n.s. *** n.d. PATRIMONIO NETTO RAPPORTO DI COPERTURA DELLE ESPOSIZIONE 10,39% 6,36% 28,30% 23,86% 24,70% SCADUTE E/O SCONFINANTI DETERIORATE RAPPORTO DI COPERTURA 24,21% 22,80% 34,70% 24,75% 33,70% DELLE INADEMPIENZE Pag. 14 di 37
PROBABILI COSTO DEL RISCHIO (RAPPORTO RETTIFICHE SU CREDITI E 0,57% 0,79% n.d. n.d. n.d. AMMONTARE DEI CREDITI NETTI VERSO CLIENTELA) rapportato ad anno * Ai sensi della circolare Banca d’Italia n. 272 del 30 luglio 2008 come modificata, in tale voce rientrano le esposizioni creditizie, diverse dalle sofferenze, per le quali la banca giudichi improbabile che, senza il ricorso ad azioni quali l’escussione delle garanzie, il debitore adempia integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie. ** Ai sensi della circolare Banca d’Italia n. 272 del 30 luglio 2008 come modificata, in tale voce rientrano le esposizioni per cassa, diverse da quelle classificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili, che, alla data di riferimento della segnalazione, sono scadute o sconfinanti, da oltre 90 giorni con carattere continuativo. ***L’indicatore non è significativo dal momento che il PN aggregato al 31 dicembre 2016 non rappresenta una grandezza attendibile. **** Fonte: Rapporto di stabilità finanziaria di Banca d’Italia, n. 1, aprile 2017. ***** Fonte: Rapporto di stabilità finanziaria di Banca d’Italia, n. 1, aprile 2018. (1) In base alle nuove regole di classificazione e alla normativa interna, nella categoria sono confluite le esposizioni precedentemente classificate come “Incagli” o “Ristrutturate”. I dati al 30 giugno 2018 sono redatti in conformità al principio IFRS9 mentre quelli al 31 dicembre 2017 e precedenti in conformità allo IAS 39, pertanto non sono comparabili. Gli indicatori al 31 dicembre 2016 sono conteggiati utilizzando evidenze contabili aggregate e presentano dati comparabili. La tabella di seguito riportata espone la composizione dei crediti deteriorati, per ciascuno dei periodi di riferimento. Tabella 2.1bis – Composizione dei crediti deteriorati (valori in migliaia di Euro) DATI AL 30 GIUGNO 2018 Esposizione lorda Rettifiche di valore Esposizione netta complessive SOFFERENZE 7.192.530 (3.719.025) 3.473.505 INADEMPIENZ 4.676.478 (1.132.267) 3.544.211 E PROBABILI ESPOSIZIONI SCADUTE 139.417 (14.485) 124.932 DETERIORATE TOTALE 12.008.425 (4.865.777) 7.142.678 ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2017 2016 Rettifiche di Rettifiche di Esposizione Esposizione Esposizione Esposizione valore valore lorda netta lorda netta complessive complessive SOFFERENZE 7.343.564 (3.307.950) 4.035.614 7.491.940 (3.416.967) 4.074.973 Pag. 15 di 37
INADEMPIENZE 5.142.704 (1.172.769) 3.969.935 6.485.754 (1.605.085) 4.880.669 PROBABILI ESPOSIZIONI SCADUTE 165.736 (10.542) 155.194 396.602 (94.649) 301.953 DETERIORATE TOTALE 12.652.004 (4.491.261) 8.160.743 14.374.296 (5.116.571) 9.257.595 *In base alle nuove regole di classificazione e alla normativa interna, nella categoria sono confluite le esposizioni precedentemente classificate come “Incagli” o “Ristrutturate”. Per i commenti alle suesposte voci di veda la Tabella 2. I dati al 30 giugno 2018 sono redatti in conformità al principio IFRS9 mentre quelli al 31 dicembre 2017 e precedenti in conformità allo IAS 39, pertanto non sono comparabili. I dati al 31 dicembre 2016 rappresentano evidenze contabili aggregate e presentano dati comparabili. Tabella 2.1ter – Esposizioni forborne (valori in migliaia di Euro) DATI AL 30 ESERCIZIO ESERCIZIO GIUGNO 2018 CHIUSO CHIUSO AL 31 AL 31 DICEMBRE DICEMBRE 2017 2016 ESPOSIZIONI FORBORNE PERFORMING LORDE 2.283.080 2.393.253 2.416.725 ESPOSIZIONI FORBORNE PERFORMING NETTE 2.194.499 2.349.076 2.374.317 ESPOSIZIONI FORBORNE NON PERFORMING 3.624.122 3.824.634 3.382.817 LORDE ESPOSIZIONI FORBORNE NON PERFORMING 2.642.007 2.865.805 2.604.363 NETTE Le esposizioni forborne non performing lorde e nette sono un di cui dei crediti deteriorati lordi e netti. Le esposizioni forborne performing lorde e nette sono un di cui di quelle in bonis. I dati al 30 giugno 2018 sono redatti in conformità al principio IFRS9 mentre quelli al 31 dicembre 2017 e precedenti in conformità allo IAS 39, pertanto non sono comparabili. I dati contabili al 31 dicembre 2016 sono relativi al Gruppo UBI stand alone e pertanto non comparabili Tabella 3 – Principali dati di conto economico (valori in migliaia di Euro) DATI AL DATI AL 30 ESERCIZIO ESERCIZIO VARIAZIONE 30 GIUGNO CHIUSO CHIUSO PERCENTUALE GIUGNO 2017 AL 31 AL 31 2018 RIESPOSTO DICEMBRE DICEMBRE DICEMBRE 2017 2017 2016 – DICEMBRE 2016 MARGINE 938.134 753.464 1.651.238 1.497.891 10,24% D’INTERESSE COMMISSIONI 808.810 761.562 1.546.791 1.335.033 15,86% NETTE Pag. 16 di 37
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