Il B tt ne Giall BUSTO ARSIZIO - Istituto La Provvidenza Onlus

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Il B tt ne Giall BUSTO ARSIZIO - Istituto La Provvidenza Onlus
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                                                                                   ANNO
                                  ·
                                                                                     V

                              9

                                                     20
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                                                        1    9·
                                      140                                         DICEMBRE
                                                                  BUSTO ARSIZIO

                        PER

                                                             O
Il B tt ne Giall
                                                         IZI
                                      ANNI                                        GENNAIO

                          LA

                                                     RS
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                                   TT
                                        À D I B U S TO
                                                                                  FEBBRAIO
                                                                                   MARZO
                                                                                  2018/2019
                                                                                    n. 14

IN EVIDENZA:

Pag. 4

HOSPICE IN ARRIVO:
VIVERE E NON PATIRE
Pag. 9

NUOVO PROGETTO:
"SENTO, TOCCO E VEDO:
QUINDI ESISTO"
Pag. 16

RSA APERTA:
UNA LEZIONE DI VITA
Pag. 18

LA PAROLA
ALLA NOSTRA MITICA
VOLONTARIA RENATA
Il B tt ne Giall BUSTO ARSIZIO - Istituto La Provvidenza Onlus
Il B tt ne Giall BUSTO ARSIZIO - Istituto La Provvidenza Onlus
Editoriale  a cura della Dott.ssa Sara Gioia

P
        ERCHÉ LA VITA È UN                      forti, certi e determinati ma sempre
                                                educati e gentili perché ‘non sai che
        BRIVIDO CHE VOLA                        battaglia sta combattendo la persona
        VIA...                                  che hai davanti’.
                                                E quando si conosce la sua battaglia che
Anno nuovo, vita nuova.                         si fa? Bisogna essere duri, sinceri, teneri,
Si dice così, no? Ma cosa si intende per        compassionevoli, utili, presenti, assenti,
Vita?                                           bugiardi, onesti? Come ci si comporta
Lavoro, famiglia, fidanzato, figli, cane        davanti ad una dura sentenza? Come
oppure amore, rispetto, fedeltà, fiducia        vorremmo gli altri si comportassero
oppure semplicemente battito, occhi,            con noi se sapessero? Non possiamo
respiro.                                        rispondere a questa domanda perché
Cosa intende ognuno di noi quando               finché non sei dentro alle situazioni,
pensa ‘Anno nuovo vita nuova’?                  non pensi che certe cose possano
Allora chiediamolo alla mamma che               capitare a te. E allora studiamo, ci
ha appena dato alla luce un figlio,             confrontiamo, ci affidiamo agli esperti
chiediamolo alla fidanzata appena               per riuscire ad adottare il miglior
lasciata dal suo amore, a chi ha perso          comportamento possibile qualora
il lavoro o ne ha appena trovato uno, e         dovessimo trovarci davanti ad una
poi chiediamolo a chi è stato miracolato,       persona di cui conosciamo la battaglia
a chi se l’è vista brutta, a chi combatte       che sta affrontando.
tutti i giorni una battaglia.
                                                Il nostro Istituto aprirà a breve
Chiediamo cosa significhi Vita a chi ha
                                                l’Hospice: un reparto dedicato alla
speranza di un nuovo inizio e a chi ha
                                                cura e all’assistenza dei malati che
certezza di una fine vicina.
                                                necessitano di cure palliative. Per
A volte la vita ti dà una scossa, ti sveglia,
                                                tale ragione è necessario iniziare a
ti desta, ti mette i brividi e ti fa rendere
                                                formarsi sia professionalmente che
conto di quanto sia importante vivere,
                                                personalmente affinché si possa
ma vivere davvero e non solo respirare.
                                                assistere la persona nel miglior modo.
Bisogna vivere a pieni polmoni, respirare
                                                Non si può fare molto, ma ciò che si
il sole, il vento e le nuvole, bisogna
                                                può fare deve essere perfetto: il nostro
combattere per ciò in cui si crede e
                                                operato dovrà dare professionalità,
dedicarsi ad altro quando non ne vale
                                                rispetto e dignità.
più la pena. Bisogna reinventarsi ogni
giorno, imparare dalle sconfitte, credere,      Mai come ora possiamo dire di essere
dare importanza agli altri ma mai più           persone al servizio di persone che sanno
di se stessi, sorridere, ridere, scherzare,     dare alla parola “Vita” un significato
fare ironia e ringraziare (sto scrivendo in     profondo e consapevole. Il fine vita
questo momento in un bar, è il giorno           è sempre e comunque Vita, degna di
di San Valentino e un signore mi ha             attenzione e cura, degna di rispetto dove
appena toccato la spalla per regalarmi          i farmaci non curano ma tranquillizzano,
un cioccolatino a forma di cuore... capite      dove il dolore finalmente scompare per
la gentilezza che potere ha?), essere           sempre.

                                                                                                                     1
                                                                                                             Giall
                                                                                                      ne
                                                                                                   Il B tt
Il B tt ne Giall BUSTO ARSIZIO - Istituto La Provvidenza Onlus
Notizie dall’interno
                       LA PROVVIDENZA SI RIFÀ IL LOOK

                     È iniziata nel 2018 l’opera di restyling      L’Istituto è in continua evoluzione: oltre
                     dell’Istituto “La Provvidenza” ONLUS e pian   al continuo miglioramento dei propri
                     piano la Struttura sta cambiando faccia ma    istituzionali servizi interni di RSA, Casa
                     non solo. E quest’anno, anno importante       Albergo e Centro Diurno Integrato, l’Istituto
                     perché ricorrono i 140 anni dell’Istituto,    continua il suo percorso di apertura sul
                     l’opera di ristrutturazione continua.         territorio, investendo molto in nuovi servizi
                                                                   per essere sempre più vicino agli Anziani
                                                                   fragili e per dare una risposta sempre migliore
                                                                   ai bisogni di assistenza delle persone sole
                                                                   e/o in condizioni di difficoltà fisica.

                                                                   Quindi non solo un restyling estetico, ma
                                                                   anche un restyling di contenuti; non ci
                                                                   resta altro che aspettare il termine dei
                                                                   lavori per scoprire tutte le fantastiche
                                                                   novità che andranno ad aggiungersi ai
                                                                   nostri storici servizi portando un notevole
                                                                   miglioramento.

2   Il B
         t
       t ne
             Giall
Il B tt ne Giall BUSTO ARSIZIO - Istituto La Provvidenza Onlus
FACEBOOK, INSTAGRAM
             E IL NUOVO SITO INTERNET
L’Istituto “La Provvidenza” ONLUS                   Vi consigliamo di visitarlo, ma soprattutto
vuole stare al passo con i tempi e                  v’invitiamo a seguirci sulle pagine social in
crede fermamente nelle opportunità                  modo da restare costantemente in contatto
di comunicazione offerte dal web,                   con noi.
soprattutto dai Social Network.

Dopo l’apertura del profilo Facebook,
che ha riscosso un notevole successo,
abbiamo deciso di creare anche una pagina
Instagram.
Con i Social abbiamo appunto il desiderio di
raggiungere il maggior numero di Persone,
di far conoscere e di far sapere quello che
accade all’interno dell’Istituto, mostrando
la qualità di vita degli Anziani, che sono al
centro di ogni nostra decisione.
Proprio per rendere più facilmente
consultabili i nostri numerosi Servizi, è stato
infine effettuato il restyling del sito Internet,
con una nuova veste grafica da circa un
mesetto.

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                                                                                                       ne
                                                                                                    Il B tt
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HOSPICE IN ARRIVO:
                                         VIVERE E NON PATIRE
                                                                                      a cura della Dott.ssa Paola Mega

                                                                                         inguaribili, attraverso la
                                                                                         prevenzione e il sollie-
                                                                                         vo della sofferenza per
                                                                                         mezzo dell’identificazio-
                                                                                         ne precoce, dell’appro-
                                                                                         fondita valutazione e del
                                                                                         trattamento del dolore
                                                                                         e di altri problemi fisici,
                                                                                         psicosociali e spirituali.
                                                                                         Le Cure Palliative, quin-
                                                                                         di, non si limitano all’a-
                                                                                         stensione da provvedi-
                                                                                         menti inutili o spropor-
                                                                                         zionati, ma affrontano
                                                                                         tutti i disagi del malato,
                                                                                         cercando di apportare
                                                                                         un sollievo; gli interventi
                                                                                         che le diverse figure pro-
                     Le Cure Palliative sono rivolte ai malati        fessionali attuano non sono indirizzati ai
                     con patologie inguaribili, ma non perciò
                                                                      soli bisogni sanitari ma anche a quelli psi-
                     incurabili, perché ci si può sempre
                                                                      cologici, sociali e spirituali. Le Cure Pallia-
                     prendere cura della Persona malata, dei
                                                                      tive perseguono la migliore qualità di vita
                     suoi bisogni, e di quelli della sua famiglia.
                                                                      del malato e individuano il ruolo centrale
                     Cure     Palliative,   Hospice...     termini
                                                                      che egli ha nelle decisioni terapeutiche, in
                     impegnativi, da pugno nello stomaco.
                                                                      quanto il giudizio sulla qualità della vita
                     Spesso molti di noi non conoscono
                                                                      compete al malato stesso, in base a ciò
                     nemmeno il vero significato di queste
                                                                      che vive e sperimenta; si occupano anche
                     parole, e per la maggior parte delle
                                                                      della famiglia che condivide la sofferenza
                     persone questi due termini rappresentano
                                                                      del malato e che quindi vanno aiutati e
                     qualcosa di triste e doloroso.
                                                                      supportati sia nella fase dell’accompagna-
                     Ma cosa sono le Cure Palliative? Cos’è un        mento del malato che nella fase di elabo-
                     Hospice?                                         razione del lutto.
                     Le Cure Palliative sono un diritto umano         L’Hospice è una struttura residenziale
                     e consistono in una cura attiva, globale e       dedicata alla cura e all’assistenza dei
                     multidisciplinare dei pazienti la cui malat-     malati che necessitano di Cure Palliative.
                     tia di base, caratterizzata da un’inarrestabi-   È l’ambiente di accoglienza più adatto
                     le evoluzione e da una prognosi infausta,        quando il malato ha bisogno di cure
                     non risponde più ai trattamenti specifici e      che non possono più essere erogate al
                     di cui la morte ne è diretta conseguenza.        domicilio, quando l’impegno assistenziale
                     L’Organizzazione Mondiale della Sanità           diventa troppo difficile e gravoso per
                     nel 2002 ha definito le Cure Palliative un       la famiglia, quando la sintomatologia
                     approccio che migliora la qualità di vita        correlata alla malattia si acuisce
                     dei malati e delle famiglie che si confron-      rendendone difficile la gestione a casa,
                     tano con i problemi associati a malattie         oppure quando il malato vive solo o in

4   Il B
         t
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             Giall
Il B tt ne Giall BUSTO ARSIZIO - Istituto La Provvidenza Onlus
condizioni abitative inadeguate. L’Hospice      che ha deciso di mettersi in gioco in
non è il luogo in cui si muore, ma è il luogo   questa nuova e fantastica esperienza.
dove si vive con dignità e in pienezza,         Gli incontri, tenuti dal Dott. Riccardo
proprio perché si è riconosciuti come           Valente, medico palliatore nonché
persone uniche ed irripetibili.                 futuro responsabile medico dell’Hospice
Nella società attuale la morte è un vero e      dell’Istituto “La Provvidenza” ONLUS,
proprio tabù, Marie de Hennezel afferma         termineranno alla fine del mese di marzo
che “la morte la nascondiamo come se            p.v. e hanno l’obiettivo di formare un
fosse vergognosa e sporca. Nella morte,         gruppo di lavoro forte, affiatato, motivato e
vediamo soltanto orrore, assurdità,             soprattutto adeguatamente preparato per
sofferenza inutile e penosa, scandalo           assistere questi pazienti. I temi affrontati
insopportabile: è invece il momento             saranno molteplici e riguarderanno non
culminante della nostra vita, ne è il           solo i bisogni sanitari ma anche quelli
coronamento, quello che le dà senso e           psicologici, sociali e di comunicazione.
valore”.                                        Il gruppo è apparso fin dall’inizio molto
È proprio in questo che l’Istituto “La          motivato ma soprattutto molto attento ai
Provvidenza” ONLUS ha deciso di credere:        bisogni di queste persone... proprio perché
nei prossimi mesi, al piano rialzato del        la morte non è altro che un’occasione per
Padiglione Borri, aprirà l’Hospice. Otto        vivere la vita con un intensità mai provata
posti letto a disposizione delle persone        prima.
che si trovano in una fase particolare della    Quindi: basta identificare l’Hospice
loro vita, Persone che necessitano di Cure      come il luogo brutto e triste in cui si va
Palliative, Persone a cui l’Istituto vuole      a morire, iniziamo a vederlo per quello
mettere a disposizione un reparto per           che è veramente: un luogo prezioso
affrontare al meglio quella fase della loro     in cui la persona malata è al centro di
esistenza.                                      tutto, è un luogo in cui alla vita viene
                                                garantita l’attenzione, il rispetto, il valore
Un reparto in cui vi sarà un elevato            e la dignità che si merita, un posto in
contatto umano e di relazione, un               cui i professionisti sono al servizio delle
posto ricco di emozioni, di lezioni di          Persone, in cui il personale sa stare con
vita, di parole e di silenzi altrettanto        la Persona e la sua famiglia cercando di
importanti e significativi, un luogo in         accompagnarla con competenza.
cui le Persone saranno aiutate a vivere,        “Sto per morire e mi diverto. E ho
ascoltate e comprese; un reparto                intenzione di continuare a divertirmi per
delicato, in cui tutta l’equipe cercherà        ogni singolo giorno che mi resta. Perché
di donare al malato e alla sua famiglia         non c’è altro modo di vivere.” (Randy
la propria presenza fatta di attenzione,        Pausch, “L’ultima Lezione. La vita spiegata
disponibilità e delicatezza.                    da un uomo che muore”).

Questo reparto, proprio per le sue
caratteristiche, avrà bisogno di personale
specificatamente formato, un team di
professionisti che saprà prendersi cura
dei pazienti nella loro totalità. Proprio per
questo motivo, da Sabato 9 Febbraio u.s.,
ha preso il via l’interessantissimo corso di
formazione per il personale dell’Istituto

                                                                                                                   5
                                                                                                           Giall
                                                                                                    ne
                                                                                                 Il B tt
Il B tt ne Giall BUSTO ARSIZIO - Istituto La Provvidenza Onlus
La rubrica di Monsignor Livetti
                     È bello essere vecchio                           Anche il libro sapienzale del Siracide è
                                                                      fortemente positivo: “Non trascurare i
                     Io non dico che è brutto essere vecchi.          discorsi dei vecchi, perché anch’essi hanno
                     Per me è bello, anche perché l’alternativa       imparato dai loro padri; da loro imparerai
                     (morire giovane) è ben peggiore!                 il discernimento e come rispondere nel
                     Ogni tanto ritorno agli studi classici           momento del bisogno” (Siracide 8). “Corona
                     ricordando la sapienza greca di Platone ma       dei vecchi è un’esperienza molteplice, loro
                     anche quella di Epicuro: «Non il giovane è       vanto è temere il Signore” (Siracide 25).
                     felice, ma l’anziano che ha vissuto bene:        La pagina più interessante è nel capitolo
                     poiché il giovane, nel pieno del vigore, è       II del vangelo di Luca: due personaggi
                     sempre in balia della sorte, mentre l’anziano    in particolare, due anziani, accolgono il
                     è approdato alla vecchiaia come a un porto       bambino Gesù nel Tempio e proclamano di
                     tranquillo e di tutti i beni che prima aveva     aver visto in questo neonato il Messia atteso.
                     con dubbio sperato ora                                            Il primo è Simeone, che
                     ha sicuro possesso nella                                          aspettava la consolazione
                     tranquilla gioia del ricordo».                                    di Israele. La Seconda è
                     Per Epicuro, la calma e la                                        la profetessa Anna, di
                     serenità dell’anima sono                                          84 anni, che parlava del
                     una       prerogativa     della                                   bambino a tutti coloro che
                     vecchiaia piuttosto che                                           aspettavano la redenzione
                     della giovinezza.                                                 di Gerusalemme.
                     Condivido anche le tesi                                           C’è un verbo che ritorna
                     proposte da Cicerone nel                                          in riferimento a Simeone
                     trattato De senectute, che                                        ed Anna: aspettare. Sono
                     il grande Oratore romano                                          anziani, la loro vita sta per
                     scrisse      quando      aveva                                    finire, ma invece di volgersi
                     sessantatre anni, in cui sono                                     indietro con rammarico
                     indicate quattro ragioni per                                      o     nostalgia    pensando
                     apprezzare la vecchiaia.                                          al passato, continuano
                     L’anziano dà buoni consigli                                       a guardare al futuro e a
                     perché ha l’esperienza                                            cogliere la salvezza sotto
                     acquisita con l’età. Se le                                        forma di un bambino
                     forze del corpo diminuiscono, quelle della       appena nato, con tutta la vita davanti a sé.
                     mente possono rimanere intatte. Quando           «Ogni bambino che nasce ci ricorda che Dio
                     si è anziani si è anche liberati dalla tiranni   non è ancora stanco degli uomini», dice il
                     delle passioni e si è aperti al piacere dello    poeta indiano Rabindranath Tagore.
                     spirito e alla contemplazione della natura.      È bello essere vecchio: ogni mattina
                     Infine l’idea della morte spaventa gli           ringrazio il buon Dio per la nuova giornata,
                     anziani meno dei giovani, perché la morte        perché sono ancora occupato ma non
                     è nell’ordine naturale delle cose e sanno        preoccupato, non c’è più nessuno che mi
                     meglio prepararsi a scoprire l’immortalità.      comanda e non devo comandare a nessuno.
                     Anche gli studi biblico-teologici mi             Meglio di così!
                     confermano. Il Salmo 91 elogia gli uomini
                     giusti: “Nella vecchiaia daranno ancora                                  Mons. Claudio Livetti
                     frutti, saranno vegeti e rigogliosi”.

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         t
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Il B tt ne Giall BUSTO ARSIZIO - Istituto La Provvidenza Onlus
L'AMICIZIA IN PROVVIDENZA:
              RENATA E GERMANA
                                                      a cura dell’Educatrice Professionale Giorgia Mascheroni

“Ogni amico rappresenta un mondo                              una signora al tavolo con
dentro di noi, un mondo che non                               me con cui dialogavo... sì,
sarebbe eventualmente nato senza il                           insomma, lei mi versava
suo arrivo, ed è solo grazie a questo                         l’acqua viste le mie difficoltà
incontro che nasce un nuovo mondo.”                           a muovere il braccio e io la
Anaïs Nin                                                     ringraziavo.»
In questa intervista “a tre” desideriamo                   R: «Pensa un po’, le voglio
raccontare l’amicizia nata tra le Signore                     così poco bene che finirò a
Lualdi Renata e Questi Germana, Anziani                       dormire in camera con lei!»
che vivono nel nostro Istituto presso il                      (ride)
reparto Monsignor Tettamanti 1° Piano, le                  G: «Così se russa le posso tirare
cui vite si sono incontrate ed intrecciate                    una ciabatta... Perché sai, io
proprio tra le mura della Provvidenza.                        son della Germania, mentre
                                                              lei è russa!!» (ride)
La complicità che contraddistingue il loro
                                                           - Come vi piace trascorrere le vostre giornate?
rapporto risulta evidente a chiunque abbia
occasione di incontrarle personalmente,                    G: «Ci alziamo, ci laviamo – io da sola, lei si fa
ma emerge anche in questo scritto...l’una                     aiutare –, facciamo colazione, ci occupiamo
completa le frasi dell’altra!                                 di piccoli lavoretti che ci assegna il personale
                                                              e poi ci spostiamo in questo angolo del
                                                              reparto e guardiamo la gente che passa per
- Quando e in che modo vi siete conosciute?
                                                              strada; il mercoledì pomeriggio c’è la Messa e
G: «Ci siamo conosciute qui. Prima del suo                    ogni tanto vado alle feste.»
   ingresso non avevo idea di chi fosse; abbiamo
   incominciato a parlare e...»                            - Cosa vorreste fare di particolare insieme?
R: «... E in lei ho trovato un’amica. È l’unica            R: «Vorremmo tornare a Lourdes!»
   persona con cui mi sono trovata!»                       G: «Siamo state proprio bene! A tavola e in giro
G: «Ho affrontato un anno, prima che arrivasse                non eravamo mai vicine, quindi parlavamo
   lei, traumatico. Fortunatamente c’erano le                 con altre persone. Ci siamo confrontate sulla
   ragazze e Mario... Poi è arrivata lei, e mi sono           nostra avventura solo quando siamo tornate
   finalmente sentita a mio agio qui. Mio figlio              a casa.»
   si stupisce ogni volta perché a casa ero una
   persona cupa, che non parlava mai. Ora                  - Quale ricordo di Lourdes portate nel cuore?
   invece...»                                                 Cosa vi ha colpite maggiormente?»
                                                           G: «Ah, io mi sono emozionata tanto quando ci
- Quali sono i vostri argomenti
                                                              siamo recati alla grotta della Madonna e mi
   di conversazione?
                                                              sono passata il fazzoletto umido sul viso.»
G: «Parliamo del passato e degli affari di casa,
                                                           R: «Ho visto tanta sofferenza, noi tutti siamo dei
   ma anche di ciò che accade qui e delle notizie
                                                              privilegiati!»
   che leggo sul giornale.»
                                                           G «Sì, siamo proprio fortunate!»
R: «Eh già, legge lei perché io vedo solo le
   figure...»
                                                           Tra uno scherno ed una risata, le nostre care
G: «Dice così, ma in realtà non mi vede                    Signore Germana e Renata si sono messe a
   nemmeno!» (ride)                                        nudo per dimostrare a tutti che non importa
R: «Con lei mi sono aperta tanto. Nell’Istituto            in che luogo ci si trovi, al cuor non si comanda
   in cui ero ricoverata precedentemente c’era             e le vere amicizie non hanno età né confini.
                                                                                                                                   7
                                                                                                                           Giall
                                                                                                                    ne
                                                                                                                 Il B tt
Il B tt ne Giall BUSTO ARSIZIO - Istituto La Provvidenza Onlus
L'ARTE DEL COLORARE:
                                    UN PIACERE TERAPEUTICO
                                                                       nostra Sig.ra Vittoria, che da circa un paio di
                                                                       mesi, ha scoperto la passione per l’attività
                                                                       del colorare, un’attività di solito associata
                                                                       ad un compito dedicato esclusivamente
                                                                       ai più piccoli, ma che negli ultimi anni si è
                                                                       trasformata in qualcosa di più, assumendo
                                                                       una grande importanza nell’ambito della
                                                                       riabilitazione terapeutica.
                                                                       Quotidianamente la Sig.ra Vittoria trascorre
                                                                       il tempo libero nel salottino del suo
                                                                       reparto, dove colora con grande impegno
                                                                       e concentrazione dei Mandala, disegni
                                                                       complessi di forma geometrica che si
                                                                       ripetono intorno ad un centro.

                                                                       Questo è un esercizio che guida la mente
                                                                       attraverso universi pieni di fantasia, di
                                                                       magica semplicità, nella quale è possibile
                                                                       allontanarsi dai problemi quotidiani e
                                                                       potersi godere un atto semplice quanto lo
                     Si è solito utilizzare la parola Enfant Prodige
                                                                       è colorare.
                     per sottolineare l’eccezionalità o la genialità
                     di un giovane, che esprime al meglio il
                                                                       L’ambiente dove la signora Vittoria ha la
                     suo talento in un’età acerba. Non stupisce
                                                                       possibilità di realizzare questi disegni è stato
                     invece, secondo le convenzioni, se il genio
                                                                       appositamente studiato e personalizzato,
                     si palesa negli anni “migliori della maturità”.
                                                                       e la tranquillità che caratterizza questo
                     Ma c’è anche dell’altro: ci sono persone che
                                                                       luogo le permette di dedicarsi a se stessa
                     danno il meglio di sé nell’ora del tramonto.
                                                                       ottenendo sollievo dall’ansia e dallo stress
                     Che si scoprono scrittori, pittori, musicisti
                                                                       che spesso compromettono le attività della
                     quando nulla più ci sarebbe da dimostrare.
                                                                       vita quotidiana.
                     Esplodono passioni e inclinazioni tenute a
                     lungo sotto traccia o considerate poco più        “La vita è un’enorme tela: rovescia su di essa
                     che passatempi. È lo straordinario caso della     tutti i colori che vuoi!” (Danny Kaye)

8   Il B
         t
       t ne
             Giall
NUOVO PROGETTO: "SENTO, TOCCO
       E VEDO: QUINDI ESISTO"
                                                     a cura della Trapista Occupazionale Chiara Amendola

                                                        In Provvidenza abbiamo ritenuto
                                                        necessario potenziare l’attività sensoriale,
                                                        già presente nella nostra programmazione,
                                                        per far fronte alla necessità di trovare
                                                        un intervento efficace per anziani che si
                                                        trovano in una condizione fragile per cui
                                                        molti stimoli sono per loro disturbanti o
                                                        addirittura possono suscitare reazioni di
                                                        spavento.

                                                        Da qui, nasce il Progetto“Sento, tocco e vedo:
                                                        quindi esisto” di stimolazione sensoriale
                                                        individuale, svolto mediante l’utilizzo di
                                                        stimoli rilassanti come l’alternanza di luci
                                                        colorate, di essenze profumate e di suoni
                                                        naturali. Tutto questo svolto in un setting
                                                        protetto con pochi rumori e poca luce
“Sensoriale: funzione di senso specifico che            naturale.
si trova nelle zone della corteccia cerebrale           Gli obiettivi che ci prefiggiamo sono
in cui vengono proiettate sensazioni                    i seguenti: promuovere un senso di
auditive, visive, olfattive gustative e tattili”.       benessere, fornendo un’atmosfera di fiducia
Questa è la definizione data dal dizionario             e di rilassamento, suscitare emozioni e
Treccani rispetto alla capacità di percepire            rievocare stati d’animo piacevoli, stimolare
stimoli esterni, che vengono catalogati                 le facoltà sensoriali e creare un canale
attraverso i 5 sensi: udito, vista, olfatto, tatto      comunicativo con l’ambiente circostante.
e gusto.
Spesso nella tarda età e, a maggior ragione
nella malattia, questa percezione viene
distorta e stimoli, che per noi normalmente
sono innocui, risultano fastidiosi, se
non addirittura spaventosi. I nostri sensi
rimangono, comunque, gli unici canali che
noi abbiamo per interagire e avere contatto
con il mondo che ci circonda.
Non solo, a determinati stimoli, siano essi
uditivi, tattili, olfattivi, gustativi o visivi
può essere legata una parte della nostra
memoria e quindi rievocare un ricordo
passato, sia esso positivo o negativo.
Il dolce profumo dei fiori può rievocare il
ricordo del proprio giardino; il rumore della
caffettiera sul fuoco l’abitudine del trovarsi
con la propria famiglia a colazione; il gusto
degli spinaci quella volta che, nel mangiarne
troppi, siamo stati male.

                                                                                                                             9
                                                                                                                     Giall
                                                                                                              ne
                                                                                                           Il B tt
Accade a Busto
                                                              (...e nel mondo)
                        "Maria Lai e Franca Sonnino,
                           capolavori di Fiber Art
                       italiana" al Museo del Tessile
                                                                           sibili che fibrosi: pizzi, elastici, tubi o canne
                                                                           di gomma, reti di plastica o di metallo, fili di
                                                                           lana o di erba sintetica, e ogni artista ha un
                                                                           suo metodo e un proprio mezzo espressivo.

                                                                           “Maria Lai e Franca Sonnino. Capolavori
                                                                           di Fiber Art italiana” si tratta della prima
                                                                           esposizione della Fondazione Bortolaso-
                                                                           Totaro-Sponga, che ha scelto Busto Arsizio,
                                                                           città dalla grande tradizione tessile per una
                                                                           rassegna dedicata alla Fiber Art e all’artista
                     Ci siamo mai chiesti quante storie vivano die-
                                                                           italiana più rappresentativa nel mondo di
                     tro ad un semplice filo? Come nasce, dove,
                                                                           questa forma d’arte.
                     perché, a cosa servirà? Il filo unisce e dà vita
                     a qualcosa di utile e prezioso: dall’industria
                     all’arte, cuce fantasia e creatività dando ori-       Ed è così infatti che le sale gemelle del Mu-
                     gine a veri capolavori, siano essi tessuti piut-      seo del Tessile, dal 2 febbraio 2019 al 3 marzo
                     tosto che opere d’arte.                               2019, sono stati ospititat i capolavori inedi-
                     Ed è proprio attraverso il suo impiego artisti-       ti di Fiber Art italiana di Maria Lai (Ulassai
                     co che si è concentrato il valore del filo nella      1919-Cardedu, 2013), artista che si è ampia-
                     grande mostra, intitolata “Maria Lai e Franca         mente imposta al panorama artistico inter-
                     Sonnino. Capolavori di Fiber Art italiana”, che       nazionale, presente sia alla Biennale di Ve-
                     i nostri Anziani hanno avuto la fortuna di vi-        nezia del 2017, sia a Documenta di Kassel e
                     sitare un pomeriggio del mese di Febbraio, al         Atene e alle gallerie degli Uffizi di Firenze, nel
                     Museo del Tessile di Busto Arsizio.                   2018. Il percorso espositivo comprende an-
                     La Fiber Art, detta anche Art Fabric, Texil Art       che le opere di Franca Sonnino, allieva nata e
                     o Arte Tessile, è una corrente dell’Arte Con-         cresciuta a Roma sotto la sua guida sapiente.
                     temporanea. Questa espressione artistica ha           Si è trattato di un progetto espositivo forte-
                     inizio con le avanguardie futuriste che hanno         mente voluto dall’assessorato alla Cultura di
                     introdotto nelle loro opere i materiali più ete-      Busto Arsizio, in particolar modo dall’Asses-
                     rogenei.                                              sore Dott.ssa Manuela Maffioli.
                     Il momento più importante nello sviluppo di           In una delle due sale gemelle abbiamo po-
                     questa arte si ha tra gli anni ‘60 e gli anni ’70.    tuto ammirare parte dei lavori della Lai, un-
                     A quel tempo, la creatività in campo tessile,         dici libri d’artista realizzati in tessuto e argilla
                     passava attraverso una fase espressiva ed             degli anni settanta, collage di filo, scritture
                     emozionante: dalla diffusione della ricerca           su stoffa e la proiezione del film “Ansia d’Infi-
                     alla produzione delle opere più disparate,            nito”, un documento sulla sua attività artisti-
                     moltissime sono le tecniche e le forme spe-           ca. Nell’altra sala i nostri anziani ha potuto
                     rimentali.                                            sfogliare meravigliosi morbidi libri di Franca
                     La Fiber Art, detta anche arte tessile, si basa       Sonnino ed osservare con stupore grattacieli
11 I                                                                       e straordinari muri di filo.
    l   Bt           sull’unione di diversi materiali tessili, sia fles-
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L'anno del maiale in Cina
                                                 1971, 1983, 1995 o nel 2007, il vostro
                                                 segno zodiacale cinese è proprio il Maiale
                                                 e, secondo le antiche superstizioni cinesi, il
                                                 2019 vi metterà davanti diverse situazione
                                                 interessanti.
                                                 La personalità del “Maiale”
                                                 Le persone nate sotto questo segno sono
                                                 diligenti, compassionevoli e generose.
                                                 Sono dotate di grande concentrazione e
                                                 determinazione: una volta che si sono posti
                                                 un obiettivo, impiegano tutte le loro energie
                                                 per raggiungerlo. Raramente chiedono
                                                 aiuto quando sono in difficoltà, ma sono
                                                 sempre pronti a dare una mano agli altri.
                                                 Le persone del Maiale non sono sospettose
                                                 e spesso tendono a essere ingenue,
                                                 caratteristica che le rende bersaglio facile
                                                 per gli inganni.
Capodanno Cinese, cosa                           I nati sotto il segno del Maiale riescono a
                                                 mantenere una relativa calma di fronte alle
succede nell’anno del maiale?                    difficoltà: non importa quanto sia difficile
Per la tradizione cinese il 2019 è l’anno del    il problema che stanno affrontando, sono
maiale, l’ultimo dei segni dello zodiaco.        in grado di gestire le cose con calma e
Ultimo è proprio il maiale. Secondo le fiabe     attenzione. Hanno un grande senso di
cinesi l’origine dell’oroscopo è una gara tra    responsabilità che li porta a finire sempre
animali per diventare le guardie personali       quello che hanno iniziato.
del celestiale Imperatore di Giada che, in fin   Come relazionarsi con un “Maiale”?
di vita, cercava accompagnatori per l’aldilà.    I nati nell’anno del Maiale sono molto
Vinse il topo facendosi trasportare dal bue      bravi nelle relazioni sociali e interpersonali.
e saltandogli davanti al traguardo, ultimo       Grazie alla loro integrità morale e sincerità,
arrivò il maiale, il cui anno comincia il 5      sono molto benvoluti tra gli amici. Tengono
Febbraio, pigro e generoso.                      in grande considerazione il rapporto di
Il nome vero, in realtà, del Capodanno           amicizia e non tradirebbero mai gli amici, se
cinese è Festa di Primavera, evento arrivato     non in particolari circostanze.
in tutte le comunità cinesi del mondo: anche
quest’anno un quarto della popolazione           Fortuna
mondiale si è preparata armata di lanterne       ● Numeri fortunati: 2, 5, 8 e i numeri che li
e vestita di rosso.                                 contengono (25, 58, ...)
                                                 ● Giorni fortunati: il 17 ed il 24 di ogni
IL MAIALE                                           mese del calendario cinese
Il festeggiato del 2019, dunque, è il maiale     ● Colori fortunati: giallo, grigio, marrone,
segno particolarmente caro ai cinesi perché         oro
in Cina il maiale è un animale fondamentale,     ● Fiori fortunati: Ortensia e Margherita
anche per l’economia.                            ● Direzioni fortunate: est, sud-est
Come scoprire se il tuo segno è il Maiale        ● Mesi fortunati: 2, 7, 10, 11 del calendario
Se siete nati nel 1923, 1935, 1947, 1959,           cinese.

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                                                                                                   Il B tt
Le nostre giornate
                                        FESTE IN PROVVIDENZA:
                                          "A NATALE PUOI!"

                     Nell’anno appena concluso abbiamo                della Scuola Secondaria di Primo Grado
                     accolto il Natale con numerosi eventi            “E. De Amicis” (il giorno 18 Dicembre)
                     musicali, ciascuno dei quali ha lasciato         accompagnati dal Prof. Puddu – insegnante
                     il segno nel cuore dei nostri anziani.           di Musica presso l’istituto sopra citato
                     Perché si sa, la musica è un linguaggio          – ed i giovani dell’I.T.E. “E. Tosi” (il giorno
                     universale in grado di raggiungere l’anima
                     di chiunque.

                     Così, i testimoni incaricati ad “aprire le
                     danze”, sono stati i membri del Coro
                     Harmony, i quali Sabato 1 Dicembre
                     hanno deliziato il pubblico con canti della
                     tradizione popolare.
                     Enorme successo hanno altresì riscosso
                     le Corali di Busto Arsizio che si sono esibite
                     sabato 15 Dicembre nei reparti Monsignor
                     Galimberti primo e secondo piano, Borroni,
                     Monsignor Tettamanti primo, secondo e
                     terzo piano, intrattenendo gli ospiti e i loro
                     familiari con musiche natalizie e non.
                     A ridosso del Santo Natale, i ragazzi

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20 Dicembre) guidati da alcune docenti
hanno proposto canzoni e giochi che
hanno incontrato i gusti di tutti ed in alcuni
momenti richiesto una partecipazione
estremamente attiva da parte dei nostri
anziani, che hanno accettato la sfida senza
alcun timore.
Durante gli eventi di grande gruppo che
organizziamo mensilmente per celebrare
tutti coloro che compiono gli anni nel mese
corrente non sono certo mancati gioiosi
scambi di auguri per un sereno 2019, che
siamo certi porterà con sé tante iniziative e
novità importanti per i nostri anziani, tutto il
personale della Provvidenza ed il territorio.
Il Coro Le Voci Del Rosa, con le sue
interpretazioni di canzoni e melodie
tipicamente alpine, sabato 12 Gennaio ha
emozionato la platea risvegliando ricordi
e vissuti d’un tempo passato ma sempre
presente nei cuori dei nostri anziani,
profondamente legati alla tradizione
musicale di montagna.

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TRADIZIONI BUSTOCCHE:
                                    IL FALÒ DELLA GIOEUBIA

                     Alle tradizioni bustocche, l’Istituto “La Prov-    conseguenze negative per la salute dell’uo-
                     videnza” ONLUS non può mancare! E come             mo, delle piante e degli animali. Proprio
                     al solito siamo stati attivi e presenti alla se-   per tutelare l’ambiente, per non inquinare
                     colare usanza                                                                  e nella speran-
                     della Gioeubia.                                                                za di ridurre il
                     La        Gioeubia                                                             problema, la
                     è la vecchia                                                                   nostra Gioeu-
                     malefica che                                                                   bia viaggiava
                     simboleggia                                                                    in monopatti-
                     la conclusione                                                                 no. Il cartello
                     d e l l ’i nve r n o                                                           appeso accan-
                     e l’inizio della                                                               to al fantoccio,
                     primavera, la                                                                  interamente
                     morte e la vita                                                                realizzato con
                     quindi, la realtà                                                              materiali di rici-
                     di ieri e l’igno-                                                              clo, esponeva il
                     to di domani.                                                                  seguenti mot-
                     Dare fuoco al                                                                  to: “…Ociu! Ch’a
                     fantoccio assume originariamente il signi-         egnu men ma senza ul muturèn a viagiu in
                     ficato di scacciare le cose brutte per aprir-      munupatin e senza inquinà a ò da scià e dalà”.
                     si alla primavera, alla nuova stagione e alla
                     grande fortuna, ed è simbolicamente un             Il falò dell’Istituto “La Provvidenza” ONLUS
                     momento davvero importante per tutti noi,          è stato il primo rogo del 2019 accesso nella
                     soprattutto quest’anno, anno in cui l’Istituto     città di Busto Arsizio giovedì 31 Gennaio.
                     festeggerà proprio i 140 anni di attività.         L’Istituto ha avuto l’onore di avere tra i
                     I nostri cari Anziani quest’anno, nello sce-       presenti l’Assessore Identità, Cultura e
                     gliere il tema della Gioeubia, hanno posto la      Commercio del Comune di Busto Arsizio,
                     loro attenzione su un problema reale e mol-        la Dottoressa Manuela Maffioli che, dopo
                     to importante che riguarda tutta la nostra         aver salutato i nostri cari Anziani, ha
                     società, ovvero l’inquinamento ambientale.         acceso, insieme al nostro Presidente Dott.
                     Quest’ultimo è una problematica rilevante,         Ambrogio Gobbi, il rogo della “Gioeubia”.
                     che causa gravi squilibri nell’ecosistema e

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EVENTO "GIOCA CON NOI": SPERIMENTARE
      STRUMENTI E GIOCHI TERAPEUTICI
                                                 a cura dell’Educatrice Professionale Martina Sileci

“Il vero vincitore di un gioco non è chi
arriva primo, ma chi si diverte di più.”
(Alimberto Torri)
Questa citazione ricalca perfettamente
lo spirito dell’iniziativa “Gioca con Noi”,
proposta ai nostri anziani attraverso la
preziosa collaborazione del Sig. Claudio
Favaretto, fondatore di Ol’Boys, azienda
specializzata nella creazione di giochi e
strumenti terapeutici dedicati a persone
anziane e con demenza. Questi strumenti
sono il frutto di una serie di studi ed
approfondimenti che vengono svolti con
cura e professionalità in diverse strutture,
sia in Italia che all’estero, dove al centro
dell’attenzione viene sempre messo
l’anziano per migliorare il suo benessere e
la sua qualità della vita.
                                                 semplicità, sono stati vissuti con grandi
Abbinare gioco e momento terapeutico             emozioni, con gioia e spirito di squadra.
permette all’anziano di mantenere attiva         Divertimento e spensieratezza sono stati gli
la propria mente stimolando le capacità          stati d’animo emersi. Non solo, l’iniziativa
manuali residue e le memorie remote              ha permesso agli anziani di rendersi conto
di movimento. Un gioco coinvolgente              di nuovo delle loro capacità e di riprovare
praticato con oggetti curati sotto il profilo    un senso di utilità verso il prossimo.
estetico, diventa bello da osservare anche       I giochi di squadra permettono di rievocare
per chi non è al momento in grado di             il senso di libertà, di energia positiva e di
partecipare.                                     costruire relazioni sociali con chi è simile
                                                 a noi.
Durante l’incontro svolto presso il nostro       I nostri anziani non vedono l’ora di riprovare
Istituto, un gruppo di anziani ha sperimentato   altri giochi terapeutici perché La vita è più
questi giochi innovativi, che presentati con     divertente se si gioca (Roald Dahl).

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                                                                                                          ne
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Provvidenza Aperta
                      RSA APERTA: UNA LEZIONE DI VITA
                                                                                    a cura della Dott.ssa Paola Mega

                     Il Servizio di RSA Aperta disciplinato          e i ritorni da parte delle famiglie delle
                     dalla DGR 7769/2018, a cui l’Istituto “La       persone, che usufruiscono di questa misura,
                     Provvidenza” ONLUS ha aderito da ormai          sono davvero molto positivi e gratificanti
                     4 anni, è stato messo a regime da Regione       per tutti noi.
                     Lombardia e sono sempre di più le Persone
                     che accedono alle numerose prestazioni          Questo servizio innovativo, che costituisce
                     previste. Ricordiamo che la misura si           un importante supporto ai caregivers e
                     rivolge alle Persone residenti in Regione       alle famiglie, ha permesso a numerose
                     Lombardia che dispongono di almeno un           persone di essere assistite da personale
                     caregiver famigliare e/o professionale e        qualificato al loro domicilio, evitando
                     nello specifico: a Persone con demenza          istituzionalizzazioni precoci.
                     certificata da un medico specialista geriatra
                     o neurologo di strutture accreditate/
                     équipe ex U.V.A. ora CDCD e ad Anziani non      Ma per le operatrici che lavorano al
                     autosufficienti di età pari o superiori a 75    domicilio… cosa vuol dire RSA Aperta?
                     anni, riconosciuti invalidi civili al 100%.     Abbiamo provato a chiedere a Stefania,
                     Ad oggi l’Istituto “La Provvidenza” ONLUS ha    Cinzia, Silvi e Sara cosa vuol dire per loro
                     quattro Operatrici esclusivamente dedicate      assistere quotidianamente gli utenti presso
                                                                     la loro abitazione…

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“L’RSA Aperta per me è un esperienza unica!          quotidiane, partendo dalle cure personali, da
Mi dà l’opportunità di instaurare rapporti           un caffè preso in compagnia, etc.. Svolgendo
umani non solo con l’ammalato, ma con tutta          questo lavoro ho capito l’importanza
la famiglia e le persone che si occupano di          dell’ascolto e del raccontare perché avere
lui. Questo è uno dei tanti aspetti che mi fa        storie da raccontare permette di suscitare il
dire che “AMO IL MIO LAVORO!!!”. È un lavoro         loro interesse, permette all’anziano di sentirsi
che spesso mette a dura prova la pazienza,           ancora vivo, producendo un miglioramento
la gentilezza, l’educazione, ma che ti riempie       dell’autostima, allo stesso modo ascoltare le
il cuore appena ti accorgi che la stessa             loro esperienze di vita aiutano me a diventare
persona ti fa un sorriso, ti aspetta davanti         un persona migliore.”
alla porta di casa o a letto, perché oggi non                                                   Silvi
riesce nemmeno ad alzarsi, e ti dice quanto
è contento di vederti, magari con il caffè sul       “L’RSA Aperta per me è riuscire a dare
fuoco… Un modo come un altro per parlare             all’utente le cure necessarie in casa sua,
con qualcuno, qualcuno di cui si fidano e            circondato dall’affetto dei suoi familiari.
quella persona in quel momento sono IO!”             Riuscire a costruire un rapporto di fiducia ed
                                      Stefania       essere di aiuto alla Persona e alla sua famiglia
                                                     è ciò che mi appaga di più dal punto di vista
“L’RSA Aperta per me è porsi al servizio delle       professionale e personale.”
Persone che vivono in condizioni di fragilità.                                                  Sara
Vuol dire entrare nelle loro case, dove
vengo accolta con semplicità, dove cerco di          Prestare assistenza al domicilio vuol dire,
comprendere i bisogni della Persona colpita          quindi, entrare in punta di piedi nelle
da malattia, intervenendo per mantenere o            case e guadagnarsi la fiducia ed il rispetto
migliorare il suo benessere, dove cerco di dare      dell’utente e della propria famiglia. È un
sostegno, conforto e consigli anche ai familiari     lavoro impegnativo ma altrettanto ricco
che spesso trovo impauriti ed impreparati            di soddisfazioni. Fare RSA Aperta significa
davanti a questa condizione di vita arrivata         mettersi in gioco, fare il possibile, e spesso
in modo inaspettato. RSA Aperta vuol dire            l’‘impossibile, per regalare all’utente un’ora
prendere a cuore un’intera famiglia non una          del proprio tempo e farlo sentire una
“semplice” malattia. Per questo credo che il         persona importante.
mio, più che un lavoro vero e proprio, sia una       Complimenti di cuore alle nostre operatrici
vocazione. Certo è importante la conoscenza          per la professionalità, l’esperienza, la
delle tecniche, la conoscenza dei protocolli e       dolcezza, e l’amore che quotidianamente
delle procedure, la conoscenza di tutto ciò che      mettono nel proprio lavoro!
riguarda questo servizio, ma ciò che davvero         Per chi volesse approfondire il tema
fa la differenza è il fattore umano. Detto in        dell’assistenza domiciliare suggeriamo il
parole semplici: entrare in empatia con l’altra      libro di Fabio Cavallari “La cura è relazione.
Persona, è questo quello che conta davvero!”         Storie di assistenza domiciliare.”
                                         Cinzia
“L’RSA Aperta oserei definirla come una
seconda “famiglia” perché tramite questo
servizio ci si può prendere cura dei nostri utenti
direttamente a casa loro, attraverso gli accessi
domiciliari noi permettiamo loro di avere
relazioni e contatti con il mondo esterno. Resta
il fatto che è estremamente gratificante per me
da Operatrice aiutare loro nelle piccole cose

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LA PAROLA ALLA NOSTRA
                              MITICA VOLONTARIA RENATA

                     “Sono una volontaria AVULSS che frequenta          attraverso l’arte dell’ascolto, il vero ascolto
                     l’Istituto “La Provvidenza” da sette anni          che mi permette di entrare in sintonia con
                     e spesso mi sento rivolgere la domanda:            la persona che avvicino, di comunicare
                     “Perché lo fai?”.                                  attraverso sguardi che si incrociano, mani
                     Già, perché lo faccio?                             che si sfiorano o anche nel silenzio.
                     La risposta è semplicissima per me, ma di          L’ascolto è una disciplina impegnativa
                     difficile comprensione per gli altri: lo faccio    che richiede umiltà, attenzione e fiducia
                     perchè quello che ricevo è più di quello che       nell’altro, al quale facciamo dono del nostro
                     do.                                                tempo, senza fretta, col solo desiderio di
                     Ma come è possibile?                               trasmettere comprensione.
                     È una sensazione che rivivo ogni volta.            E dopo aver ascoltato, non esprimo giudizi,
                     Entro in Istituto e, dopo un semplice saluto,      non propongo risposte, cerco semplicemente
                     vengo accolta dal sorriso di chi incontro e        di essere compagna del loro cammino; le
                     subito mi si apre un mondo: l’anziano che          persone anziane hanno sempre bisogno di
                     mi abbraccia, il familiare che mi stringe le       chi le ascolti: se prestiamo attenzione alla
                     mani, chi mi racconta con tenerezza dei figli      loro storia, diamo dignità al loro passato.
                     che sono venuti a trovarlo, chi si scioglie in     Una stretta di mano, una carezza sulla
                     pianto perché si sente inutile. Ed io ascolto le   fronte, un caldo abbraccio possono essere
                     loro parole, accolgo le loro emozioni.             terapeutici.”
                     Mi è stato insegnato ad essere volontaria                                                  Renata

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Per non dimenticare
                    "I TRE DI DA MERLA"                          a cura dell’Animatore Mario Zocchi

                                                             tempi non c’era la televisione o
                                                             la radio ma la comunicazione
                                                             avveniva attraverso la saggezza e
                                                             la sapienza degli anziani.
                                                             Una delle storie raccontava di merli
                                                             bianchi che, per sfuggire al gelo
                                                             si rifugiarono dentro un camino.
                                                             Dopo tre giorni, uscirono dal
                                                             comignolo, completamente neri.
                                                             Da allora tutti i merli furono neri.
                                                             Un’altra leggenda più locale
                                                             racconta che il mese di Gennaio,
                                                             che aveva ventotto giorni, chiese
                                                             a Febbraio, che ne aveva trentuno,
                                                             tre giorni in prestito per vendicarsi
                                                             delle lamentele dei contadini: quei
                                                             tre giorni diventarono i più freddi
                                                             dell’anno.
Così vengono detti i giorni che, secondo          Un altro racconto narra che dovendo far
la tradizione popolare, sono i più freddi         passare oltre il Po un cannone, chiamato
dell’anno: gli ultimi tre di Gennaio.             “Merla”, si aspettò l’occasione degli ultimi tre
                                                  giorni di Gennaio: durante i quali, essendo il
Le storie ed i proverbi popolari, riguardo        fiume tutto gelato, si riuscì a trasportarlo sopra
a questi giorni, possiamo ritrovarli in           e a farlo giungere all’altra parte della riva.
tutte le regioni della nostra penisola con        Queste sono leggende ma come tali rivelano
sfaccettature diverse ma con un unico             sempre qualche verità. Lascio allora ad ogni
comune denominatore: la speranza che              lettore di interpretarle come meglio crede e
l’inverno finisca e che Febbraio cominci a        di riflettere su quei tempi lontani che sono
portare il tepore.                                la storia, la vita di un tempo passato pieno
                                                  di difficoltà ma genuino, semplice e colmo
I nostri antenati, esasperati dal freddo          di valori ormai dimenticati.
invernale e dall’inattività del lavoro            Vorrei concludere con un detto dei nostri
campestre, stanchi di sentire gli animali         antichi contadini che hanno attribuito alla
lamentarsi del gelo nelle stalle, mentre          “Merla” la capacità di prevedere l’andamento
aspettavano con ansia il passare di questi        delle stagioni successive: “Se i tre giorni della
giorni tremendi, chiedevano protezione alla       merla sono freddi la primavera sarà calda e
Madonna dell’Aiuto e alla Gioeubia col suo        soleggiata, in caso contrario la primavera
falò.                                             tarderà a venire”
Nelle sere fredde invernali i vecchi “Regiu” (i   È proprio sulla base di questa previsione che
capo famiglia), davanti al camino, narravano      i contadini pensavano alla semina, al tempo
diverse storie, tramandate da padre in figlio,    propizio, alle giuste stagioni… perché la
attirando l’attenzione dei bambini; in quei       terra era la vita per tutti.

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Salute e Benessere
                        10 CONSIGLI PER CONSERVARE NEL
                          TEMPO UNA SUPER MEMORIA!
                     Creativi, lucidi, frizzanti. A qualsiasi età.              di parole, stringere quello sinistro, a richiamare
                     Mantenere l’agilità mentale e la memoria di                questi vocaboli alla mente. Questi semplici
                     ferro è il sogno di tutti anche se, purtroppo, con         movimenti andrebbero infatti a modificare
                     il passare del tempo ci si ritrova a dover fare i          temporaneamente i circuiti cerebrali utilizzati,
                     conti con imbarazzanti defaillances più o meno             attivando le aree coinvolte nei processi di
                     frequenti: un vuoto mentale, un’improvvisa                 memorizzazione.
                     amnesia sul numero del Bancomat o il Pin del
                                                                                    5. Fai esercizio. Uno studio recente suggerisce
                     cellulare, la nebbia più assoluta sul nome della
                                                                                che l’esercizio fisico favorisce la memoria a lungo
                     persona che ci sta venendo incontro per salutarci.
                                                                                termine. I nuovi vocaboli vengono appresi con più
                     Al di là dell’età, sono tanti i fattori che possono
                                                                                facilità durante l’esercizio fisico, mentre lo stesso
                     minare le basi di una buona memoria: dallo
                                                                                effetto non si ha dopo l’esercizio
                     stress alla depressione, dalla cronica mancanza
                     di sonno ad un’alimentazione squilibrata.                      6. Cura l’alimentazione. Un’alimentazione
                                                                                corretta e un apporto calorico adeguato, aiutano
                     Ecco dieci consigli per mantenere la tua memoria           a mantenere integre le funzioni cognitive e a
                     sempre in piena forma!                                     migliorare l’attività cerebrale, mantenendo così
                                                                                efficiente a lungo la nostra capacità di memorizzare
                         1. Tieni allenato il cervello. Studi scientifici
                                                                                e ricordare. Tra i cibi da non farsi mancare: pesce
                     indicano che il miglior antidoto per contrastare
                                                                                grossi di mare, noci, broccoli, agrumi e pomodori.
                     efficacemente l’invecchiamento cerebrale sia
                     quello di usare costantemente il ‘muscolo-cervello’,           7. Concediti del tempo. La chiave per evitare
                     perché l’inattività lo indebolisce. L’attività mentale     di perdere queste informazioni prima di averle
                     rafforza il cervello: medita, leggi, fai parole crociate   interiorizzate è quella di concentrarsi su di esse
                     e giochi enigmistici.                                      per qualche momento senza pensare ad altro,
                                                                                così quando stai cercando di ricordare qualcosa
                          2. Esercita la memoria del corpo. Il corpo ha una
                                                                                evita distrazioni o di svolgere azioni complesse per
                     memoria molto efficiente: possiamo dimenticare il
                                                                                qualche minuto.
                     nome della località di una vacanza, non il sapore
                     del cibo gustato proprio in quell’occasione e che              8. Ripeti a voce alta. Pronuncia ad alta voce le
                     tanto ci era piaciuto. E anche se ricordiamo in modo       cose che vuoi ricordare, per rinforzare il concetto
                     confuso il primo incontro con una persona amata            nella tua mente.
                     in passato, il suo profumo, un dettaglio del viso o
                                                                                    9. Annusa il rosmarino. Gli studi sembrano
                     il timbro della sua voce sono talmente impressi in
                                                                                indicare che il profumo del rosmarino migliori le
                     noi che li riconosceremmo all’istante. Ogni giorno,
                                                                                capacità mnemoniche. Porta con te un rametto
                     per qualche minuto concentrati su uno dei cinque
                                                                                di questa erba aromatica o annusa dell’olio di
                     sensi. Ad esempio l’olfatto: a occhi chiusi richiama
                                                                                rosmarino una volta al giorno.
                     alla memoria un profumo per te significativo e poi
                     fai lo stesso con gli altri sensi.                             10. Ridi spesso e volentieri. La risata attiva
                                                                                molte parti del cervello, anche quelle responsabili
                         3. Dormi bene. Sonno, memoria e
                                                                                della memoria a lungo termine. Ridere è ancora
                     apprendimento sono strettamente legati tra
                                                                                più benefico se ci
                     loro. Vari studi hanno dimostrato come il sonno
                                                                                sono altre persone
                     sia fondamentale per il consolidamento della
                                                                                coinvolte. Alcuni studi
                     memoria, ovvero la conversione della memoria da
                                                                                suggeriscono        che
                     breve a lungo termine.
                                                                                socializzare con amici,
                         4. Stringi i pugni. Serrare i pugni non è solo         parenti e perfino con
                     sinonimo di impazienza o rabbia, ma anche una              gli animali domestici
                     tecnica utile agli smemorati: a rivelarlo uno studio       rallenta il ritmo del
22 I
    l                pubblicato su Plos One. In particolare, stringere il       declino       cerebrale
        Bt           pugno destro servirebbe a memorizzare una lista            dovuto all’età.
        t ne
             Giall
Passatempo
                                 LA RICETTA
                     I Brùscitt di Busto Grande
Un piatto tipico della cucina tradizionale       e il lardo già adagiati in una casseruola di
bustocca, nato dall’ esigenza della donna,       terracotta. Mettere il tutto a freddo.
che lavorava nei campi o in fabbrica, di
                                                 Una volta preparata la casseruola con i
cucinare qualcosa che cuocesse molto
                                                 vari pezzi di carne, iniziare la cottura su
lentamente sulla brace del camino, senza
                                                 un fuoco piccolino. Dopo circa 15/20
tante attenzioni: tutti gli ingredienti a
                                                 minuti di cottura a fiamma molto lenta,
freddo nella pentola di coccio e poi, a fine
                                                 il sugo sarà montato sopra la carne.
cottura, al ritorno a casa, un bicchiere di
                                                 Quindi mescolare bene ed aggiungere
vino ed una fiammata.
                                                 un sacchetto di garza ben chiuso
Era il capofamiglia che doveva scegliere
                                                 contenente “l’erba bona”, ovvero i semi
e tagliare la carne a filo di coltello perché
                                                 di finocchio.
non perdesse il sugo, e che doveva
scegliere il vino adatto alla circostanza.       Coprire e lasciare cuocere per altri 40
                                                 minuti circa. Nel frattempo è possibile
                                                 cucinare la polenta che accompagnerà i
Bruno Grampa aveva scritto: “I brùscitt
                                                 brùscitt nel piatto.
hanno conservato con la carne il sapore
del peccato, col finocchio raccolto nei          Giunti a metà cottura (dopo circa
campi il profumo della giovinezza e col          40 minuti) togliere il sacchetto dei
vino il gusto prepotente dell’età matura”. La    profumi e aggiungere un bicchiere di
ricetta, certificata con atto notarile è stata   vino Gattinara. Attendere l’aumento
depositata presso la Camera di Commercio         del bollore, quindi togliere il coperchio
di Varese.                                       e attendere l’evaporazione del vino.
                                                 Quando il profumo dei brùscitt comincia
Difficoltà: media                                a farsi sentire la cottura sarà terminata.
Tempo di preparazione: 2,5 h
Ingredienti per 12/15 persone:
   100 gr di BURRO
   30/35 gr di LARDO PEPATO;
   3 kg delle seguenti carni:
   REALE, FUSTELLO, CAPPELLO DEL
   PRETE, DIAFRAMMA
   SEMI DI FINOCCHIO;
   Un bicchiere di GATTINARA.

PROCEDIMENTO:
  Iniziare il taglio delle quattro parti
  di carne con un coltello ben affilato.
  Tagliare a dadini della grandezza di un
  mezzo pollice e buttare il tutto sul burro

                                                                                                                  22
                                                                                                          Giall
                                                                                                   ne
                                                                                                Il B tt
I SEGRETI DELLA NONNA
                     I segreti della nonna                                 LAVAGGIO FREQUENTE DELLE MANI.
                                                                        Più pulite sono meno infetterete gli altri e
                     per combattere l’influenza.                        diminuirete il rischio di riprendere i germi.
                                                                            L’ACQUA CALDA. Se vi fate un pediluvio
                     Con l’Inverno è arrivato il freddo, ed anche       in acqua calda, aiuterete a ridurre l’influenza,
                     l’influenza purtroppo. Raffreddore, mal di         il mal di testa e il naso chiuso.
                     gola, febbre.
                     Nessuno discute l’azione di paracetamolo,             RIPOSO A LETTO. Se riuscite prendetevi
                     ibuprofene e affini nel mettere k.o. i             del tempo. A letto o sul divano, riposatevi
                     malanni di stagione. Ma, avete mai                 magari ascoltando della buona musica,
                     pensato a risolvere questi acciacchi con i         sotto una coperta leggera e con qualcosa di
                     rimedi contadini o della nonna? Questi tipi        caldo da bere. Non fate gli eroi.
                     consigli possono abbattere notevolmente                MIELE. Calmante della tosse, mucolitico
                     i disagi ed i malesseri degli stati influenzali.   e ammorbidisce la gola. Perfetto nelle tisane
                                                                        al posto dello zucchero
                         ZENZERO. Combatte il mal di gola e                I SUFFIMIGI. Sono un rimedio naturale
                     tiene sotto controllo la febbre, pulisce il        molto efficace in caso di raffreddore. Se
                     muco ed allevia i sintomi di infezioni delle       volete metteteci del bicarbonato o qualche
                     alte vie respiratorie. Ma non solo, crea una       goccia di essenza di eucalipto. L’importante
                     barriera sullo stomaco anti-nausea. Se                   è che siano bollenti. Nel caso in cui
                     non avete fame, fatevi una bella                              vi sia più facile, aprite la doccia
                     tisana. Utile anche contro i                                      bollente e chiudetevi in bagno
                     dolori articolari.                                                  respirando copiosamente.
                         LA DIETA.                                                              L’AGLIO.     Sembrerà
                     Mangiate         leggero,                                               poco piacevole, ma se
                     anche perchè la fame                                                     pestate uno spicchio
                     vi passerà sicuramente.                                                  nel latte caldo e
                     Preferite pane tostato,                                                  ci    aggiungete      un
                     succo di mela, ricotta,                                                  cucchiaino o due di
                     banane, riso bollito,                                                   miele,      disinfetterete
                     budino di riso, cereali                                                naso e gola e calmerete
                     cotti e patate al forno. E                                            la tosse.
                     ricordatevi sempre il buon
                                                                                            FRUTTA SECCA. Noci,
                     brodo di pollo ricco di sali
                                                                                      pistacchi e mandorle vi faranno
                     minerali ideali contro le sudate
                                                                                 il pieno di energia
                     esagerate.
                                                                           ACQUA. Ne andrebbe bevuta più del
                         LA VITAMINA C CON GLI AGRUMI. Si               normale. Pulisce, idrata e sfiamma. Quindi
                     sa ormai da sempre che la vitamina C aiuta         via libera per tutta l’influenza.
                     le sindromi influenzali. Non la si trova solo
                     negli agrumi ma anche in alcune verdure                IMPACCO CALDO SUL PETTO. Da
                     come i broccoli e nei kiwi.                        sempre è uno dei rimedi più immediati. Se
                                                                        si aggiungono un paio di gocce balsamiche,
                         GINGER ALE DILUITO. Se non lo sapete,          aiuterà a sentire sollievo ai bronchi.
                     diminuisce il mal di stomaco e la sensazione
                     di nausea.                                             FERMENTI LATTICI. Sempre meglio
                                                                        prenderli. La flora batterica è messa a
                        CARAMELLE.       Non    preoccupatevi           dura prova durante
                     della dieta, in quel momento. La gola              l’influenza,     tanto
                     deve rimanere ammorbidita e umida.                 di più se si tratta di
                     Tenete a portata di mano delle caramelle           quella gastro-enterica.
                     possibilmente balsamiche, al miele o alle          Prendeteli subito ai
                     erbe.                                              primi segnali.
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ALLENIAMO LA MENTE
 CRUCIPUZZLE DI CARNEVAle

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Ci salutiamo così...
                     PELLEGRINAGGIO A LOURDES

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Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale
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