Il B tt ne Giall BUSTO ARSIZIO - Istituto La Provvidenza Onlus
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· ANNO · V 9 20 · 1 87 1 9· 140 DICEMBRE BUSTO ARSIZIO PER O Il B tt ne Giall IZI ANNI GENNAIO LA RS CI A TT À D I B U S TO FEBBRAIO MARZO 2018/2019 n. 14 IN EVIDENZA: Pag. 4 HOSPICE IN ARRIVO: VIVERE E NON PATIRE Pag. 9 NUOVO PROGETTO: "SENTO, TOCCO E VEDO: QUINDI ESISTO" Pag. 16 RSA APERTA: UNA LEZIONE DI VITA Pag. 18 LA PAROLA ALLA NOSTRA MITICA VOLONTARIA RENATA
Editoriale a cura della Dott.ssa Sara Gioia P ERCHÉ LA VITA È UN forti, certi e determinati ma sempre educati e gentili perché ‘non sai che BRIVIDO CHE VOLA battaglia sta combattendo la persona VIA... che hai davanti’. E quando si conosce la sua battaglia che Anno nuovo, vita nuova. si fa? Bisogna essere duri, sinceri, teneri, Si dice così, no? Ma cosa si intende per compassionevoli, utili, presenti, assenti, Vita? bugiardi, onesti? Come ci si comporta Lavoro, famiglia, fidanzato, figli, cane davanti ad una dura sentenza? Come oppure amore, rispetto, fedeltà, fiducia vorremmo gli altri si comportassero oppure semplicemente battito, occhi, con noi se sapessero? Non possiamo respiro. rispondere a questa domanda perché Cosa intende ognuno di noi quando finché non sei dentro alle situazioni, pensa ‘Anno nuovo vita nuova’? non pensi che certe cose possano Allora chiediamolo alla mamma che capitare a te. E allora studiamo, ci ha appena dato alla luce un figlio, confrontiamo, ci affidiamo agli esperti chiediamolo alla fidanzata appena per riuscire ad adottare il miglior lasciata dal suo amore, a chi ha perso comportamento possibile qualora il lavoro o ne ha appena trovato uno, e dovessimo trovarci davanti ad una poi chiediamolo a chi è stato miracolato, persona di cui conosciamo la battaglia a chi se l’è vista brutta, a chi combatte che sta affrontando. tutti i giorni una battaglia. Il nostro Istituto aprirà a breve Chiediamo cosa significhi Vita a chi ha l’Hospice: un reparto dedicato alla speranza di un nuovo inizio e a chi ha cura e all’assistenza dei malati che certezza di una fine vicina. necessitano di cure palliative. Per A volte la vita ti dà una scossa, ti sveglia, tale ragione è necessario iniziare a ti desta, ti mette i brividi e ti fa rendere formarsi sia professionalmente che conto di quanto sia importante vivere, personalmente affinché si possa ma vivere davvero e non solo respirare. assistere la persona nel miglior modo. Bisogna vivere a pieni polmoni, respirare Non si può fare molto, ma ciò che si il sole, il vento e le nuvole, bisogna può fare deve essere perfetto: il nostro combattere per ciò in cui si crede e operato dovrà dare professionalità, dedicarsi ad altro quando non ne vale rispetto e dignità. più la pena. Bisogna reinventarsi ogni giorno, imparare dalle sconfitte, credere, Mai come ora possiamo dire di essere dare importanza agli altri ma mai più persone al servizio di persone che sanno di se stessi, sorridere, ridere, scherzare, dare alla parola “Vita” un significato fare ironia e ringraziare (sto scrivendo in profondo e consapevole. Il fine vita questo momento in un bar, è il giorno è sempre e comunque Vita, degna di di San Valentino e un signore mi ha attenzione e cura, degna di rispetto dove appena toccato la spalla per regalarmi i farmaci non curano ma tranquillizzano, un cioccolatino a forma di cuore... capite dove il dolore finalmente scompare per la gentilezza che potere ha?), essere sempre. 1 Giall ne Il B tt
Notizie dall’interno LA PROVVIDENZA SI RIFÀ IL LOOK È iniziata nel 2018 l’opera di restyling L’Istituto è in continua evoluzione: oltre dell’Istituto “La Provvidenza” ONLUS e pian al continuo miglioramento dei propri piano la Struttura sta cambiando faccia ma istituzionali servizi interni di RSA, Casa non solo. E quest’anno, anno importante Albergo e Centro Diurno Integrato, l’Istituto perché ricorrono i 140 anni dell’Istituto, continua il suo percorso di apertura sul l’opera di ristrutturazione continua. territorio, investendo molto in nuovi servizi per essere sempre più vicino agli Anziani fragili e per dare una risposta sempre migliore ai bisogni di assistenza delle persone sole e/o in condizioni di difficoltà fisica. Quindi non solo un restyling estetico, ma anche un restyling di contenuti; non ci resta altro che aspettare il termine dei lavori per scoprire tutte le fantastiche novità che andranno ad aggiungersi ai nostri storici servizi portando un notevole miglioramento. 2 Il B t t ne Giall
FACEBOOK, INSTAGRAM E IL NUOVO SITO INTERNET L’Istituto “La Provvidenza” ONLUS Vi consigliamo di visitarlo, ma soprattutto vuole stare al passo con i tempi e v’invitiamo a seguirci sulle pagine social in crede fermamente nelle opportunità modo da restare costantemente in contatto di comunicazione offerte dal web, con noi. soprattutto dai Social Network. Dopo l’apertura del profilo Facebook, che ha riscosso un notevole successo, abbiamo deciso di creare anche una pagina Instagram. Con i Social abbiamo appunto il desiderio di raggiungere il maggior numero di Persone, di far conoscere e di far sapere quello che accade all’interno dell’Istituto, mostrando la qualità di vita degli Anziani, che sono al centro di ogni nostra decisione. Proprio per rendere più facilmente consultabili i nostri numerosi Servizi, è stato infine effettuato il restyling del sito Internet, con una nuova veste grafica da circa un mesetto. 3 Giall ne Il B tt
HOSPICE IN ARRIVO: VIVERE E NON PATIRE a cura della Dott.ssa Paola Mega inguaribili, attraverso la prevenzione e il sollie- vo della sofferenza per mezzo dell’identificazio- ne precoce, dell’appro- fondita valutazione e del trattamento del dolore e di altri problemi fisici, psicosociali e spirituali. Le Cure Palliative, quin- di, non si limitano all’a- stensione da provvedi- menti inutili o spropor- zionati, ma affrontano tutti i disagi del malato, cercando di apportare un sollievo; gli interventi che le diverse figure pro- Le Cure Palliative sono rivolte ai malati fessionali attuano non sono indirizzati ai con patologie inguaribili, ma non perciò soli bisogni sanitari ma anche a quelli psi- incurabili, perché ci si può sempre cologici, sociali e spirituali. Le Cure Pallia- prendere cura della Persona malata, dei tive perseguono la migliore qualità di vita suoi bisogni, e di quelli della sua famiglia. del malato e individuano il ruolo centrale Cure Palliative, Hospice... termini che egli ha nelle decisioni terapeutiche, in impegnativi, da pugno nello stomaco. quanto il giudizio sulla qualità della vita Spesso molti di noi non conoscono compete al malato stesso, in base a ciò nemmeno il vero significato di queste che vive e sperimenta; si occupano anche parole, e per la maggior parte delle della famiglia che condivide la sofferenza persone questi due termini rappresentano del malato e che quindi vanno aiutati e qualcosa di triste e doloroso. supportati sia nella fase dell’accompagna- Ma cosa sono le Cure Palliative? Cos’è un mento del malato che nella fase di elabo- Hospice? razione del lutto. Le Cure Palliative sono un diritto umano L’Hospice è una struttura residenziale e consistono in una cura attiva, globale e dedicata alla cura e all’assistenza dei multidisciplinare dei pazienti la cui malat- malati che necessitano di Cure Palliative. tia di base, caratterizzata da un’inarrestabi- È l’ambiente di accoglienza più adatto le evoluzione e da una prognosi infausta, quando il malato ha bisogno di cure non risponde più ai trattamenti specifici e che non possono più essere erogate al di cui la morte ne è diretta conseguenza. domicilio, quando l’impegno assistenziale L’Organizzazione Mondiale della Sanità diventa troppo difficile e gravoso per nel 2002 ha definito le Cure Palliative un la famiglia, quando la sintomatologia approccio che migliora la qualità di vita correlata alla malattia si acuisce dei malati e delle famiglie che si confron- rendendone difficile la gestione a casa, tano con i problemi associati a malattie oppure quando il malato vive solo o in 4 Il B t t ne Giall
condizioni abitative inadeguate. L’Hospice che ha deciso di mettersi in gioco in non è il luogo in cui si muore, ma è il luogo questa nuova e fantastica esperienza. dove si vive con dignità e in pienezza, Gli incontri, tenuti dal Dott. Riccardo proprio perché si è riconosciuti come Valente, medico palliatore nonché persone uniche ed irripetibili. futuro responsabile medico dell’Hospice Nella società attuale la morte è un vero e dell’Istituto “La Provvidenza” ONLUS, proprio tabù, Marie de Hennezel afferma termineranno alla fine del mese di marzo che “la morte la nascondiamo come se p.v. e hanno l’obiettivo di formare un fosse vergognosa e sporca. Nella morte, gruppo di lavoro forte, affiatato, motivato e vediamo soltanto orrore, assurdità, soprattutto adeguatamente preparato per sofferenza inutile e penosa, scandalo assistere questi pazienti. I temi affrontati insopportabile: è invece il momento saranno molteplici e riguarderanno non culminante della nostra vita, ne è il solo i bisogni sanitari ma anche quelli coronamento, quello che le dà senso e psicologici, sociali e di comunicazione. valore”. Il gruppo è apparso fin dall’inizio molto È proprio in questo che l’Istituto “La motivato ma soprattutto molto attento ai Provvidenza” ONLUS ha deciso di credere: bisogni di queste persone... proprio perché nei prossimi mesi, al piano rialzato del la morte non è altro che un’occasione per Padiglione Borri, aprirà l’Hospice. Otto vivere la vita con un intensità mai provata posti letto a disposizione delle persone prima. che si trovano in una fase particolare della Quindi: basta identificare l’Hospice loro vita, Persone che necessitano di Cure come il luogo brutto e triste in cui si va Palliative, Persone a cui l’Istituto vuole a morire, iniziamo a vederlo per quello mettere a disposizione un reparto per che è veramente: un luogo prezioso affrontare al meglio quella fase della loro in cui la persona malata è al centro di esistenza. tutto, è un luogo in cui alla vita viene garantita l’attenzione, il rispetto, il valore Un reparto in cui vi sarà un elevato e la dignità che si merita, un posto in contatto umano e di relazione, un cui i professionisti sono al servizio delle posto ricco di emozioni, di lezioni di Persone, in cui il personale sa stare con vita, di parole e di silenzi altrettanto la Persona e la sua famiglia cercando di importanti e significativi, un luogo in accompagnarla con competenza. cui le Persone saranno aiutate a vivere, “Sto per morire e mi diverto. E ho ascoltate e comprese; un reparto intenzione di continuare a divertirmi per delicato, in cui tutta l’equipe cercherà ogni singolo giorno che mi resta. Perché di donare al malato e alla sua famiglia non c’è altro modo di vivere.” (Randy la propria presenza fatta di attenzione, Pausch, “L’ultima Lezione. La vita spiegata disponibilità e delicatezza. da un uomo che muore”). Questo reparto, proprio per le sue caratteristiche, avrà bisogno di personale specificatamente formato, un team di professionisti che saprà prendersi cura dei pazienti nella loro totalità. Proprio per questo motivo, da Sabato 9 Febbraio u.s., ha preso il via l’interessantissimo corso di formazione per il personale dell’Istituto 5 Giall ne Il B tt
La rubrica di Monsignor Livetti È bello essere vecchio Anche il libro sapienzale del Siracide è fortemente positivo: “Non trascurare i Io non dico che è brutto essere vecchi. discorsi dei vecchi, perché anch’essi hanno Per me è bello, anche perché l’alternativa imparato dai loro padri; da loro imparerai (morire giovane) è ben peggiore! il discernimento e come rispondere nel Ogni tanto ritorno agli studi classici momento del bisogno” (Siracide 8). “Corona ricordando la sapienza greca di Platone ma dei vecchi è un’esperienza molteplice, loro anche quella di Epicuro: «Non il giovane è vanto è temere il Signore” (Siracide 25). felice, ma l’anziano che ha vissuto bene: La pagina più interessante è nel capitolo poiché il giovane, nel pieno del vigore, è II del vangelo di Luca: due personaggi sempre in balia della sorte, mentre l’anziano in particolare, due anziani, accolgono il è approdato alla vecchiaia come a un porto bambino Gesù nel Tempio e proclamano di tranquillo e di tutti i beni che prima aveva aver visto in questo neonato il Messia atteso. con dubbio sperato ora Il primo è Simeone, che ha sicuro possesso nella aspettava la consolazione tranquilla gioia del ricordo». di Israele. La Seconda è Per Epicuro, la calma e la la profetessa Anna, di serenità dell’anima sono 84 anni, che parlava del una prerogativa della bambino a tutti coloro che vecchiaia piuttosto che aspettavano la redenzione della giovinezza. di Gerusalemme. Condivido anche le tesi C’è un verbo che ritorna proposte da Cicerone nel in riferimento a Simeone trattato De senectute, che ed Anna: aspettare. Sono il grande Oratore romano anziani, la loro vita sta per scrisse quando aveva finire, ma invece di volgersi sessantatre anni, in cui sono indietro con rammarico indicate quattro ragioni per o nostalgia pensando apprezzare la vecchiaia. al passato, continuano L’anziano dà buoni consigli a guardare al futuro e a perché ha l’esperienza cogliere la salvezza sotto acquisita con l’età. Se le forma di un bambino forze del corpo diminuiscono, quelle della appena nato, con tutta la vita davanti a sé. mente possono rimanere intatte. Quando «Ogni bambino che nasce ci ricorda che Dio si è anziani si è anche liberati dalla tiranni non è ancora stanco degli uomini», dice il delle passioni e si è aperti al piacere dello poeta indiano Rabindranath Tagore. spirito e alla contemplazione della natura. È bello essere vecchio: ogni mattina Infine l’idea della morte spaventa gli ringrazio il buon Dio per la nuova giornata, anziani meno dei giovani, perché la morte perché sono ancora occupato ma non è nell’ordine naturale delle cose e sanno preoccupato, non c’è più nessuno che mi meglio prepararsi a scoprire l’immortalità. comanda e non devo comandare a nessuno. Anche gli studi biblico-teologici mi Meglio di così! confermano. Il Salmo 91 elogia gli uomini giusti: “Nella vecchiaia daranno ancora Mons. Claudio Livetti frutti, saranno vegeti e rigogliosi”. 6 Il B t t ne Giall
L'AMICIZIA IN PROVVIDENZA: RENATA E GERMANA a cura dell’Educatrice Professionale Giorgia Mascheroni “Ogni amico rappresenta un mondo una signora al tavolo con dentro di noi, un mondo che non me con cui dialogavo... sì, sarebbe eventualmente nato senza il insomma, lei mi versava suo arrivo, ed è solo grazie a questo l’acqua viste le mie difficoltà incontro che nasce un nuovo mondo.” a muovere il braccio e io la Anaïs Nin ringraziavo.» In questa intervista “a tre” desideriamo R: «Pensa un po’, le voglio raccontare l’amicizia nata tra le Signore così poco bene che finirò a Lualdi Renata e Questi Germana, Anziani dormire in camera con lei!» che vivono nel nostro Istituto presso il (ride) reparto Monsignor Tettamanti 1° Piano, le G: «Così se russa le posso tirare cui vite si sono incontrate ed intrecciate una ciabatta... Perché sai, io proprio tra le mura della Provvidenza. son della Germania, mentre lei è russa!!» (ride) La complicità che contraddistingue il loro - Come vi piace trascorrere le vostre giornate? rapporto risulta evidente a chiunque abbia occasione di incontrarle personalmente, G: «Ci alziamo, ci laviamo – io da sola, lei si fa ma emerge anche in questo scritto...l’una aiutare –, facciamo colazione, ci occupiamo completa le frasi dell’altra! di piccoli lavoretti che ci assegna il personale e poi ci spostiamo in questo angolo del reparto e guardiamo la gente che passa per - Quando e in che modo vi siete conosciute? strada; il mercoledì pomeriggio c’è la Messa e G: «Ci siamo conosciute qui. Prima del suo ogni tanto vado alle feste.» ingresso non avevo idea di chi fosse; abbiamo incominciato a parlare e...» - Cosa vorreste fare di particolare insieme? R: «... E in lei ho trovato un’amica. È l’unica R: «Vorremmo tornare a Lourdes!» persona con cui mi sono trovata!» G: «Siamo state proprio bene! A tavola e in giro G: «Ho affrontato un anno, prima che arrivasse non eravamo mai vicine, quindi parlavamo lei, traumatico. Fortunatamente c’erano le con altre persone. Ci siamo confrontate sulla ragazze e Mario... Poi è arrivata lei, e mi sono nostra avventura solo quando siamo tornate finalmente sentita a mio agio qui. Mio figlio a casa.» si stupisce ogni volta perché a casa ero una persona cupa, che non parlava mai. Ora - Quale ricordo di Lourdes portate nel cuore? invece...» Cosa vi ha colpite maggiormente?» G: «Ah, io mi sono emozionata tanto quando ci - Quali sono i vostri argomenti siamo recati alla grotta della Madonna e mi di conversazione? sono passata il fazzoletto umido sul viso.» G: «Parliamo del passato e degli affari di casa, R: «Ho visto tanta sofferenza, noi tutti siamo dei ma anche di ciò che accade qui e delle notizie privilegiati!» che leggo sul giornale.» G «Sì, siamo proprio fortunate!» R: «Eh già, legge lei perché io vedo solo le figure...» Tra uno scherno ed una risata, le nostre care G: «Dice così, ma in realtà non mi vede Signore Germana e Renata si sono messe a nemmeno!» (ride) nudo per dimostrare a tutti che non importa R: «Con lei mi sono aperta tanto. Nell’Istituto in che luogo ci si trovi, al cuor non si comanda in cui ero ricoverata precedentemente c’era e le vere amicizie non hanno età né confini. 7 Giall ne Il B tt
L'ARTE DEL COLORARE: UN PIACERE TERAPEUTICO nostra Sig.ra Vittoria, che da circa un paio di mesi, ha scoperto la passione per l’attività del colorare, un’attività di solito associata ad un compito dedicato esclusivamente ai più piccoli, ma che negli ultimi anni si è trasformata in qualcosa di più, assumendo una grande importanza nell’ambito della riabilitazione terapeutica. Quotidianamente la Sig.ra Vittoria trascorre il tempo libero nel salottino del suo reparto, dove colora con grande impegno e concentrazione dei Mandala, disegni complessi di forma geometrica che si ripetono intorno ad un centro. Questo è un esercizio che guida la mente attraverso universi pieni di fantasia, di magica semplicità, nella quale è possibile allontanarsi dai problemi quotidiani e potersi godere un atto semplice quanto lo Si è solito utilizzare la parola Enfant Prodige è colorare. per sottolineare l’eccezionalità o la genialità di un giovane, che esprime al meglio il L’ambiente dove la signora Vittoria ha la suo talento in un’età acerba. Non stupisce possibilità di realizzare questi disegni è stato invece, secondo le convenzioni, se il genio appositamente studiato e personalizzato, si palesa negli anni “migliori della maturità”. e la tranquillità che caratterizza questo Ma c’è anche dell’altro: ci sono persone che luogo le permette di dedicarsi a se stessa danno il meglio di sé nell’ora del tramonto. ottenendo sollievo dall’ansia e dallo stress Che si scoprono scrittori, pittori, musicisti che spesso compromettono le attività della quando nulla più ci sarebbe da dimostrare. vita quotidiana. Esplodono passioni e inclinazioni tenute a lungo sotto traccia o considerate poco più “La vita è un’enorme tela: rovescia su di essa che passatempi. È lo straordinario caso della tutti i colori che vuoi!” (Danny Kaye) 8 Il B t t ne Giall
NUOVO PROGETTO: "SENTO, TOCCO E VEDO: QUINDI ESISTO" a cura della Trapista Occupazionale Chiara Amendola In Provvidenza abbiamo ritenuto necessario potenziare l’attività sensoriale, già presente nella nostra programmazione, per far fronte alla necessità di trovare un intervento efficace per anziani che si trovano in una condizione fragile per cui molti stimoli sono per loro disturbanti o addirittura possono suscitare reazioni di spavento. Da qui, nasce il Progetto“Sento, tocco e vedo: quindi esisto” di stimolazione sensoriale individuale, svolto mediante l’utilizzo di stimoli rilassanti come l’alternanza di luci colorate, di essenze profumate e di suoni naturali. Tutto questo svolto in un setting protetto con pochi rumori e poca luce “Sensoriale: funzione di senso specifico che naturale. si trova nelle zone della corteccia cerebrale Gli obiettivi che ci prefiggiamo sono in cui vengono proiettate sensazioni i seguenti: promuovere un senso di auditive, visive, olfattive gustative e tattili”. benessere, fornendo un’atmosfera di fiducia Questa è la definizione data dal dizionario e di rilassamento, suscitare emozioni e Treccani rispetto alla capacità di percepire rievocare stati d’animo piacevoli, stimolare stimoli esterni, che vengono catalogati le facoltà sensoriali e creare un canale attraverso i 5 sensi: udito, vista, olfatto, tatto comunicativo con l’ambiente circostante. e gusto. Spesso nella tarda età e, a maggior ragione nella malattia, questa percezione viene distorta e stimoli, che per noi normalmente sono innocui, risultano fastidiosi, se non addirittura spaventosi. I nostri sensi rimangono, comunque, gli unici canali che noi abbiamo per interagire e avere contatto con il mondo che ci circonda. Non solo, a determinati stimoli, siano essi uditivi, tattili, olfattivi, gustativi o visivi può essere legata una parte della nostra memoria e quindi rievocare un ricordo passato, sia esso positivo o negativo. Il dolce profumo dei fiori può rievocare il ricordo del proprio giardino; il rumore della caffettiera sul fuoco l’abitudine del trovarsi con la propria famiglia a colazione; il gusto degli spinaci quella volta che, nel mangiarne troppi, siamo stati male. 9 Giall ne Il B tt
Accade a Busto (...e nel mondo) "Maria Lai e Franca Sonnino, capolavori di Fiber Art italiana" al Museo del Tessile sibili che fibrosi: pizzi, elastici, tubi o canne di gomma, reti di plastica o di metallo, fili di lana o di erba sintetica, e ogni artista ha un suo metodo e un proprio mezzo espressivo. “Maria Lai e Franca Sonnino. Capolavori di Fiber Art italiana” si tratta della prima esposizione della Fondazione Bortolaso- Totaro-Sponga, che ha scelto Busto Arsizio, città dalla grande tradizione tessile per una rassegna dedicata alla Fiber Art e all’artista Ci siamo mai chiesti quante storie vivano die- italiana più rappresentativa nel mondo di tro ad un semplice filo? Come nasce, dove, questa forma d’arte. perché, a cosa servirà? Il filo unisce e dà vita a qualcosa di utile e prezioso: dall’industria all’arte, cuce fantasia e creatività dando ori- Ed è così infatti che le sale gemelle del Mu- gine a veri capolavori, siano essi tessuti piut- seo del Tessile, dal 2 febbraio 2019 al 3 marzo tosto che opere d’arte. 2019, sono stati ospititat i capolavori inedi- Ed è proprio attraverso il suo impiego artisti- ti di Fiber Art italiana di Maria Lai (Ulassai co che si è concentrato il valore del filo nella 1919-Cardedu, 2013), artista che si è ampia- grande mostra, intitolata “Maria Lai e Franca mente imposta al panorama artistico inter- Sonnino. Capolavori di Fiber Art italiana”, che nazionale, presente sia alla Biennale di Ve- i nostri Anziani hanno avuto la fortuna di vi- nezia del 2017, sia a Documenta di Kassel e sitare un pomeriggio del mese di Febbraio, al Atene e alle gallerie degli Uffizi di Firenze, nel Museo del Tessile di Busto Arsizio. 2018. Il percorso espositivo comprende an- La Fiber Art, detta anche Art Fabric, Texil Art che le opere di Franca Sonnino, allieva nata e o Arte Tessile, è una corrente dell’Arte Con- cresciuta a Roma sotto la sua guida sapiente. temporanea. Questa espressione artistica ha Si è trattato di un progetto espositivo forte- inizio con le avanguardie futuriste che hanno mente voluto dall’assessorato alla Cultura di introdotto nelle loro opere i materiali più ete- Busto Arsizio, in particolar modo dall’Asses- rogenei. sore Dott.ssa Manuela Maffioli. Il momento più importante nello sviluppo di In una delle due sale gemelle abbiamo po- questa arte si ha tra gli anni ‘60 e gli anni ’70. tuto ammirare parte dei lavori della Lai, un- A quel tempo, la creatività in campo tessile, dici libri d’artista realizzati in tessuto e argilla passava attraverso una fase espressiva ed degli anni settanta, collage di filo, scritture emozionante: dalla diffusione della ricerca su stoffa e la proiezione del film “Ansia d’Infi- alla produzione delle opere più disparate, nito”, un documento sulla sua attività artisti- moltissime sono le tecniche e le forme spe- ca. Nell’altra sala i nostri anziani ha potuto rimentali. sfogliare meravigliosi morbidi libri di Franca La Fiber Art, detta anche arte tessile, si basa Sonnino ed osservare con stupore grattacieli 11 I e straordinari muri di filo. l Bt sull’unione di diversi materiali tessili, sia fles- t ne Giall
L'anno del maiale in Cina 1971, 1983, 1995 o nel 2007, il vostro segno zodiacale cinese è proprio il Maiale e, secondo le antiche superstizioni cinesi, il 2019 vi metterà davanti diverse situazione interessanti. La personalità del “Maiale” Le persone nate sotto questo segno sono diligenti, compassionevoli e generose. Sono dotate di grande concentrazione e determinazione: una volta che si sono posti un obiettivo, impiegano tutte le loro energie per raggiungerlo. Raramente chiedono aiuto quando sono in difficoltà, ma sono sempre pronti a dare una mano agli altri. Le persone del Maiale non sono sospettose e spesso tendono a essere ingenue, caratteristica che le rende bersaglio facile per gli inganni. Capodanno Cinese, cosa I nati sotto il segno del Maiale riescono a mantenere una relativa calma di fronte alle succede nell’anno del maiale? difficoltà: non importa quanto sia difficile Per la tradizione cinese il 2019 è l’anno del il problema che stanno affrontando, sono maiale, l’ultimo dei segni dello zodiaco. in grado di gestire le cose con calma e Ultimo è proprio il maiale. Secondo le fiabe attenzione. Hanno un grande senso di cinesi l’origine dell’oroscopo è una gara tra responsabilità che li porta a finire sempre animali per diventare le guardie personali quello che hanno iniziato. del celestiale Imperatore di Giada che, in fin Come relazionarsi con un “Maiale”? di vita, cercava accompagnatori per l’aldilà. I nati nell’anno del Maiale sono molto Vinse il topo facendosi trasportare dal bue bravi nelle relazioni sociali e interpersonali. e saltandogli davanti al traguardo, ultimo Grazie alla loro integrità morale e sincerità, arrivò il maiale, il cui anno comincia il 5 sono molto benvoluti tra gli amici. Tengono Febbraio, pigro e generoso. in grande considerazione il rapporto di Il nome vero, in realtà, del Capodanno amicizia e non tradirebbero mai gli amici, se cinese è Festa di Primavera, evento arrivato non in particolari circostanze. in tutte le comunità cinesi del mondo: anche quest’anno un quarto della popolazione Fortuna mondiale si è preparata armata di lanterne ● Numeri fortunati: 2, 5, 8 e i numeri che li e vestita di rosso. contengono (25, 58, ...) ● Giorni fortunati: il 17 ed il 24 di ogni IL MAIALE mese del calendario cinese Il festeggiato del 2019, dunque, è il maiale ● Colori fortunati: giallo, grigio, marrone, segno particolarmente caro ai cinesi perché oro in Cina il maiale è un animale fondamentale, ● Fiori fortunati: Ortensia e Margherita anche per l’economia. ● Direzioni fortunate: est, sud-est Come scoprire se il tuo segno è il Maiale ● Mesi fortunati: 2, 7, 10, 11 del calendario Se siete nati nel 1923, 1935, 1947, 1959, cinese. 11 Giall ne Il B tt
Le nostre giornate FESTE IN PROVVIDENZA: "A NATALE PUOI!" Nell’anno appena concluso abbiamo della Scuola Secondaria di Primo Grado accolto il Natale con numerosi eventi “E. De Amicis” (il giorno 18 Dicembre) musicali, ciascuno dei quali ha lasciato accompagnati dal Prof. Puddu – insegnante il segno nel cuore dei nostri anziani. di Musica presso l’istituto sopra citato Perché si sa, la musica è un linguaggio – ed i giovani dell’I.T.E. “E. Tosi” (il giorno universale in grado di raggiungere l’anima di chiunque. Così, i testimoni incaricati ad “aprire le danze”, sono stati i membri del Coro Harmony, i quali Sabato 1 Dicembre hanno deliziato il pubblico con canti della tradizione popolare. Enorme successo hanno altresì riscosso le Corali di Busto Arsizio che si sono esibite sabato 15 Dicembre nei reparti Monsignor Galimberti primo e secondo piano, Borroni, Monsignor Tettamanti primo, secondo e terzo piano, intrattenendo gli ospiti e i loro familiari con musiche natalizie e non. A ridosso del Santo Natale, i ragazzi 11 I l Bt t ne Giall
20 Dicembre) guidati da alcune docenti hanno proposto canzoni e giochi che hanno incontrato i gusti di tutti ed in alcuni momenti richiesto una partecipazione estremamente attiva da parte dei nostri anziani, che hanno accettato la sfida senza alcun timore. Durante gli eventi di grande gruppo che organizziamo mensilmente per celebrare tutti coloro che compiono gli anni nel mese corrente non sono certo mancati gioiosi scambi di auguri per un sereno 2019, che siamo certi porterà con sé tante iniziative e novità importanti per i nostri anziani, tutto il personale della Provvidenza ed il territorio. Il Coro Le Voci Del Rosa, con le sue interpretazioni di canzoni e melodie tipicamente alpine, sabato 12 Gennaio ha emozionato la platea risvegliando ricordi e vissuti d’un tempo passato ma sempre presente nei cuori dei nostri anziani, profondamente legati alla tradizione musicale di montagna. 11 Giall ne Il B tt
TRADIZIONI BUSTOCCHE: IL FALÒ DELLA GIOEUBIA Alle tradizioni bustocche, l’Istituto “La Prov- conseguenze negative per la salute dell’uo- videnza” ONLUS non può mancare! E come mo, delle piante e degli animali. Proprio al solito siamo stati attivi e presenti alla se- per tutelare l’ambiente, per non inquinare colare usanza e nella speran- della Gioeubia. za di ridurre il La Gioeubia problema, la è la vecchia nostra Gioeu- malefica che bia viaggiava simboleggia in monopatti- la conclusione no. Il cartello d e l l ’i nve r n o appeso accan- e l’inizio della to al fantoccio, primavera, la interamente morte e la vita realizzato con quindi, la realtà materiali di rici- di ieri e l’igno- clo, esponeva il to di domani. seguenti mot- Dare fuoco al to: “…Ociu! Ch’a fantoccio assume originariamente il signi- egnu men ma senza ul muturèn a viagiu in ficato di scacciare le cose brutte per aprir- munupatin e senza inquinà a ò da scià e dalà”. si alla primavera, alla nuova stagione e alla grande fortuna, ed è simbolicamente un Il falò dell’Istituto “La Provvidenza” ONLUS momento davvero importante per tutti noi, è stato il primo rogo del 2019 accesso nella soprattutto quest’anno, anno in cui l’Istituto città di Busto Arsizio giovedì 31 Gennaio. festeggerà proprio i 140 anni di attività. L’Istituto ha avuto l’onore di avere tra i I nostri cari Anziani quest’anno, nello sce- presenti l’Assessore Identità, Cultura e gliere il tema della Gioeubia, hanno posto la Commercio del Comune di Busto Arsizio, loro attenzione su un problema reale e mol- la Dottoressa Manuela Maffioli che, dopo to importante che riguarda tutta la nostra aver salutato i nostri cari Anziani, ha società, ovvero l’inquinamento ambientale. acceso, insieme al nostro Presidente Dott. Quest’ultimo è una problematica rilevante, Ambrogio Gobbi, il rogo della “Gioeubia”. che causa gravi squilibri nell’ecosistema e 11 I l Bt t ne Giall
EVENTO "GIOCA CON NOI": SPERIMENTARE STRUMENTI E GIOCHI TERAPEUTICI a cura dell’Educatrice Professionale Martina Sileci “Il vero vincitore di un gioco non è chi arriva primo, ma chi si diverte di più.” (Alimberto Torri) Questa citazione ricalca perfettamente lo spirito dell’iniziativa “Gioca con Noi”, proposta ai nostri anziani attraverso la preziosa collaborazione del Sig. Claudio Favaretto, fondatore di Ol’Boys, azienda specializzata nella creazione di giochi e strumenti terapeutici dedicati a persone anziane e con demenza. Questi strumenti sono il frutto di una serie di studi ed approfondimenti che vengono svolti con cura e professionalità in diverse strutture, sia in Italia che all’estero, dove al centro dell’attenzione viene sempre messo l’anziano per migliorare il suo benessere e la sua qualità della vita. semplicità, sono stati vissuti con grandi Abbinare gioco e momento terapeutico emozioni, con gioia e spirito di squadra. permette all’anziano di mantenere attiva Divertimento e spensieratezza sono stati gli la propria mente stimolando le capacità stati d’animo emersi. Non solo, l’iniziativa manuali residue e le memorie remote ha permesso agli anziani di rendersi conto di movimento. Un gioco coinvolgente di nuovo delle loro capacità e di riprovare praticato con oggetti curati sotto il profilo un senso di utilità verso il prossimo. estetico, diventa bello da osservare anche I giochi di squadra permettono di rievocare per chi non è al momento in grado di il senso di libertà, di energia positiva e di partecipare. costruire relazioni sociali con chi è simile a noi. Durante l’incontro svolto presso il nostro I nostri anziani non vedono l’ora di riprovare Istituto, un gruppo di anziani ha sperimentato altri giochi terapeutici perché La vita è più questi giochi innovativi, che presentati con divertente se si gioca (Roald Dahl). 11 Giall ne Il B tt
Provvidenza Aperta RSA APERTA: UNA LEZIONE DI VITA a cura della Dott.ssa Paola Mega Il Servizio di RSA Aperta disciplinato e i ritorni da parte delle famiglie delle dalla DGR 7769/2018, a cui l’Istituto “La persone, che usufruiscono di questa misura, Provvidenza” ONLUS ha aderito da ormai sono davvero molto positivi e gratificanti 4 anni, è stato messo a regime da Regione per tutti noi. Lombardia e sono sempre di più le Persone che accedono alle numerose prestazioni Questo servizio innovativo, che costituisce previste. Ricordiamo che la misura si un importante supporto ai caregivers e rivolge alle Persone residenti in Regione alle famiglie, ha permesso a numerose Lombardia che dispongono di almeno un persone di essere assistite da personale caregiver famigliare e/o professionale e qualificato al loro domicilio, evitando nello specifico: a Persone con demenza istituzionalizzazioni precoci. certificata da un medico specialista geriatra o neurologo di strutture accreditate/ équipe ex U.V.A. ora CDCD e ad Anziani non Ma per le operatrici che lavorano al autosufficienti di età pari o superiori a 75 domicilio… cosa vuol dire RSA Aperta? anni, riconosciuti invalidi civili al 100%. Abbiamo provato a chiedere a Stefania, Ad oggi l’Istituto “La Provvidenza” ONLUS ha Cinzia, Silvi e Sara cosa vuol dire per loro quattro Operatrici esclusivamente dedicate assistere quotidianamente gli utenti presso la loro abitazione… 11 I l Bt t ne Giall
“L’RSA Aperta per me è un esperienza unica! quotidiane, partendo dalle cure personali, da Mi dà l’opportunità di instaurare rapporti un caffè preso in compagnia, etc.. Svolgendo umani non solo con l’ammalato, ma con tutta questo lavoro ho capito l’importanza la famiglia e le persone che si occupano di dell’ascolto e del raccontare perché avere lui. Questo è uno dei tanti aspetti che mi fa storie da raccontare permette di suscitare il dire che “AMO IL MIO LAVORO!!!”. È un lavoro loro interesse, permette all’anziano di sentirsi che spesso mette a dura prova la pazienza, ancora vivo, producendo un miglioramento la gentilezza, l’educazione, ma che ti riempie dell’autostima, allo stesso modo ascoltare le il cuore appena ti accorgi che la stessa loro esperienze di vita aiutano me a diventare persona ti fa un sorriso, ti aspetta davanti un persona migliore.” alla porta di casa o a letto, perché oggi non Silvi riesce nemmeno ad alzarsi, e ti dice quanto è contento di vederti, magari con il caffè sul “L’RSA Aperta per me è riuscire a dare fuoco… Un modo come un altro per parlare all’utente le cure necessarie in casa sua, con qualcuno, qualcuno di cui si fidano e circondato dall’affetto dei suoi familiari. quella persona in quel momento sono IO!” Riuscire a costruire un rapporto di fiducia ed Stefania essere di aiuto alla Persona e alla sua famiglia è ciò che mi appaga di più dal punto di vista “L’RSA Aperta per me è porsi al servizio delle professionale e personale.” Persone che vivono in condizioni di fragilità. Sara Vuol dire entrare nelle loro case, dove vengo accolta con semplicità, dove cerco di Prestare assistenza al domicilio vuol dire, comprendere i bisogni della Persona colpita quindi, entrare in punta di piedi nelle da malattia, intervenendo per mantenere o case e guadagnarsi la fiducia ed il rispetto migliorare il suo benessere, dove cerco di dare dell’utente e della propria famiglia. È un sostegno, conforto e consigli anche ai familiari lavoro impegnativo ma altrettanto ricco che spesso trovo impauriti ed impreparati di soddisfazioni. Fare RSA Aperta significa davanti a questa condizione di vita arrivata mettersi in gioco, fare il possibile, e spesso in modo inaspettato. RSA Aperta vuol dire l’‘impossibile, per regalare all’utente un’ora prendere a cuore un’intera famiglia non una del proprio tempo e farlo sentire una “semplice” malattia. Per questo credo che il persona importante. mio, più che un lavoro vero e proprio, sia una Complimenti di cuore alle nostre operatrici vocazione. Certo è importante la conoscenza per la professionalità, l’esperienza, la delle tecniche, la conoscenza dei protocolli e dolcezza, e l’amore che quotidianamente delle procedure, la conoscenza di tutto ciò che mettono nel proprio lavoro! riguarda questo servizio, ma ciò che davvero Per chi volesse approfondire il tema fa la differenza è il fattore umano. Detto in dell’assistenza domiciliare suggeriamo il parole semplici: entrare in empatia con l’altra libro di Fabio Cavallari “La cura è relazione. Persona, è questo quello che conta davvero!” Storie di assistenza domiciliare.” Cinzia “L’RSA Aperta oserei definirla come una seconda “famiglia” perché tramite questo servizio ci si può prendere cura dei nostri utenti direttamente a casa loro, attraverso gli accessi domiciliari noi permettiamo loro di avere relazioni e contatti con il mondo esterno. Resta il fatto che è estremamente gratificante per me da Operatrice aiutare loro nelle piccole cose 11 Giall ne Il B tt
LA PAROLA ALLA NOSTRA MITICA VOLONTARIA RENATA “Sono una volontaria AVULSS che frequenta attraverso l’arte dell’ascolto, il vero ascolto l’Istituto “La Provvidenza” da sette anni che mi permette di entrare in sintonia con e spesso mi sento rivolgere la domanda: la persona che avvicino, di comunicare “Perché lo fai?”. attraverso sguardi che si incrociano, mani Già, perché lo faccio? che si sfiorano o anche nel silenzio. La risposta è semplicissima per me, ma di L’ascolto è una disciplina impegnativa difficile comprensione per gli altri: lo faccio che richiede umiltà, attenzione e fiducia perchè quello che ricevo è più di quello che nell’altro, al quale facciamo dono del nostro do. tempo, senza fretta, col solo desiderio di Ma come è possibile? trasmettere comprensione. È una sensazione che rivivo ogni volta. E dopo aver ascoltato, non esprimo giudizi, Entro in Istituto e, dopo un semplice saluto, non propongo risposte, cerco semplicemente vengo accolta dal sorriso di chi incontro e di essere compagna del loro cammino; le subito mi si apre un mondo: l’anziano che persone anziane hanno sempre bisogno di mi abbraccia, il familiare che mi stringe le chi le ascolti: se prestiamo attenzione alla mani, chi mi racconta con tenerezza dei figli loro storia, diamo dignità al loro passato. che sono venuti a trovarlo, chi si scioglie in Una stretta di mano, una carezza sulla pianto perché si sente inutile. Ed io ascolto le fronte, un caldo abbraccio possono essere loro parole, accolgo le loro emozioni. terapeutici.” Mi è stato insegnato ad essere volontaria Renata 11 I l Bt t ne Giall
Per non dimenticare "I TRE DI DA MERLA" a cura dell’Animatore Mario Zocchi tempi non c’era la televisione o la radio ma la comunicazione avveniva attraverso la saggezza e la sapienza degli anziani. Una delle storie raccontava di merli bianchi che, per sfuggire al gelo si rifugiarono dentro un camino. Dopo tre giorni, uscirono dal comignolo, completamente neri. Da allora tutti i merli furono neri. Un’altra leggenda più locale racconta che il mese di Gennaio, che aveva ventotto giorni, chiese a Febbraio, che ne aveva trentuno, tre giorni in prestito per vendicarsi delle lamentele dei contadini: quei tre giorni diventarono i più freddi dell’anno. Così vengono detti i giorni che, secondo Un altro racconto narra che dovendo far la tradizione popolare, sono i più freddi passare oltre il Po un cannone, chiamato dell’anno: gli ultimi tre di Gennaio. “Merla”, si aspettò l’occasione degli ultimi tre giorni di Gennaio: durante i quali, essendo il Le storie ed i proverbi popolari, riguardo fiume tutto gelato, si riuscì a trasportarlo sopra a questi giorni, possiamo ritrovarli in e a farlo giungere all’altra parte della riva. tutte le regioni della nostra penisola con Queste sono leggende ma come tali rivelano sfaccettature diverse ma con un unico sempre qualche verità. Lascio allora ad ogni comune denominatore: la speranza che lettore di interpretarle come meglio crede e l’inverno finisca e che Febbraio cominci a di riflettere su quei tempi lontani che sono portare il tepore. la storia, la vita di un tempo passato pieno di difficoltà ma genuino, semplice e colmo I nostri antenati, esasperati dal freddo di valori ormai dimenticati. invernale e dall’inattività del lavoro Vorrei concludere con un detto dei nostri campestre, stanchi di sentire gli animali antichi contadini che hanno attribuito alla lamentarsi del gelo nelle stalle, mentre “Merla” la capacità di prevedere l’andamento aspettavano con ansia il passare di questi delle stagioni successive: “Se i tre giorni della giorni tremendi, chiedevano protezione alla merla sono freddi la primavera sarà calda e Madonna dell’Aiuto e alla Gioeubia col suo soleggiata, in caso contrario la primavera falò. tarderà a venire” Nelle sere fredde invernali i vecchi “Regiu” (i È proprio sulla base di questa previsione che capo famiglia), davanti al camino, narravano i contadini pensavano alla semina, al tempo diverse storie, tramandate da padre in figlio, propizio, alle giuste stagioni… perché la attirando l’attenzione dei bambini; in quei terra era la vita per tutti. 11 Giall ne Il B tt
Salute e Benessere 10 CONSIGLI PER CONSERVARE NEL TEMPO UNA SUPER MEMORIA! Creativi, lucidi, frizzanti. A qualsiasi età. di parole, stringere quello sinistro, a richiamare Mantenere l’agilità mentale e la memoria di questi vocaboli alla mente. Questi semplici ferro è il sogno di tutti anche se, purtroppo, con movimenti andrebbero infatti a modificare il passare del tempo ci si ritrova a dover fare i temporaneamente i circuiti cerebrali utilizzati, conti con imbarazzanti defaillances più o meno attivando le aree coinvolte nei processi di frequenti: un vuoto mentale, un’improvvisa memorizzazione. amnesia sul numero del Bancomat o il Pin del 5. Fai esercizio. Uno studio recente suggerisce cellulare, la nebbia più assoluta sul nome della che l’esercizio fisico favorisce la memoria a lungo persona che ci sta venendo incontro per salutarci. termine. I nuovi vocaboli vengono appresi con più Al di là dell’età, sono tanti i fattori che possono facilità durante l’esercizio fisico, mentre lo stesso minare le basi di una buona memoria: dallo effetto non si ha dopo l’esercizio stress alla depressione, dalla cronica mancanza di sonno ad un’alimentazione squilibrata. 6. Cura l’alimentazione. Un’alimentazione corretta e un apporto calorico adeguato, aiutano Ecco dieci consigli per mantenere la tua memoria a mantenere integre le funzioni cognitive e a sempre in piena forma! migliorare l’attività cerebrale, mantenendo così efficiente a lungo la nostra capacità di memorizzare 1. Tieni allenato il cervello. Studi scientifici e ricordare. Tra i cibi da non farsi mancare: pesce indicano che il miglior antidoto per contrastare grossi di mare, noci, broccoli, agrumi e pomodori. efficacemente l’invecchiamento cerebrale sia quello di usare costantemente il ‘muscolo-cervello’, 7. Concediti del tempo. La chiave per evitare perché l’inattività lo indebolisce. L’attività mentale di perdere queste informazioni prima di averle rafforza il cervello: medita, leggi, fai parole crociate interiorizzate è quella di concentrarsi su di esse e giochi enigmistici. per qualche momento senza pensare ad altro, così quando stai cercando di ricordare qualcosa 2. Esercita la memoria del corpo. Il corpo ha una evita distrazioni o di svolgere azioni complesse per memoria molto efficiente: possiamo dimenticare il qualche minuto. nome della località di una vacanza, non il sapore del cibo gustato proprio in quell’occasione e che 8. Ripeti a voce alta. Pronuncia ad alta voce le tanto ci era piaciuto. E anche se ricordiamo in modo cose che vuoi ricordare, per rinforzare il concetto confuso il primo incontro con una persona amata nella tua mente. in passato, il suo profumo, un dettaglio del viso o 9. Annusa il rosmarino. Gli studi sembrano il timbro della sua voce sono talmente impressi in indicare che il profumo del rosmarino migliori le noi che li riconosceremmo all’istante. Ogni giorno, capacità mnemoniche. Porta con te un rametto per qualche minuto concentrati su uno dei cinque di questa erba aromatica o annusa dell’olio di sensi. Ad esempio l’olfatto: a occhi chiusi richiama rosmarino una volta al giorno. alla memoria un profumo per te significativo e poi fai lo stesso con gli altri sensi. 10. Ridi spesso e volentieri. La risata attiva molte parti del cervello, anche quelle responsabili 3. Dormi bene. Sonno, memoria e della memoria a lungo termine. Ridere è ancora apprendimento sono strettamente legati tra più benefico se ci loro. Vari studi hanno dimostrato come il sonno sono altre persone sia fondamentale per il consolidamento della coinvolte. Alcuni studi memoria, ovvero la conversione della memoria da suggeriscono che breve a lungo termine. socializzare con amici, 4. Stringi i pugni. Serrare i pugni non è solo parenti e perfino con sinonimo di impazienza o rabbia, ma anche una gli animali domestici tecnica utile agli smemorati: a rivelarlo uno studio rallenta il ritmo del 22 I l pubblicato su Plos One. In particolare, stringere il declino cerebrale Bt pugno destro servirebbe a memorizzare una lista dovuto all’età. t ne Giall
Passatempo LA RICETTA I Brùscitt di Busto Grande Un piatto tipico della cucina tradizionale e il lardo già adagiati in una casseruola di bustocca, nato dall’ esigenza della donna, terracotta. Mettere il tutto a freddo. che lavorava nei campi o in fabbrica, di Una volta preparata la casseruola con i cucinare qualcosa che cuocesse molto vari pezzi di carne, iniziare la cottura su lentamente sulla brace del camino, senza un fuoco piccolino. Dopo circa 15/20 tante attenzioni: tutti gli ingredienti a minuti di cottura a fiamma molto lenta, freddo nella pentola di coccio e poi, a fine il sugo sarà montato sopra la carne. cottura, al ritorno a casa, un bicchiere di Quindi mescolare bene ed aggiungere vino ed una fiammata. un sacchetto di garza ben chiuso Era il capofamiglia che doveva scegliere contenente “l’erba bona”, ovvero i semi e tagliare la carne a filo di coltello perché di finocchio. non perdesse il sugo, e che doveva scegliere il vino adatto alla circostanza. Coprire e lasciare cuocere per altri 40 minuti circa. Nel frattempo è possibile cucinare la polenta che accompagnerà i Bruno Grampa aveva scritto: “I brùscitt brùscitt nel piatto. hanno conservato con la carne il sapore del peccato, col finocchio raccolto nei Giunti a metà cottura (dopo circa campi il profumo della giovinezza e col 40 minuti) togliere il sacchetto dei vino il gusto prepotente dell’età matura”. La profumi e aggiungere un bicchiere di ricetta, certificata con atto notarile è stata vino Gattinara. Attendere l’aumento depositata presso la Camera di Commercio del bollore, quindi togliere il coperchio di Varese. e attendere l’evaporazione del vino. Quando il profumo dei brùscitt comincia Difficoltà: media a farsi sentire la cottura sarà terminata. Tempo di preparazione: 2,5 h Ingredienti per 12/15 persone: 100 gr di BURRO 30/35 gr di LARDO PEPATO; 3 kg delle seguenti carni: REALE, FUSTELLO, CAPPELLO DEL PRETE, DIAFRAMMA SEMI DI FINOCCHIO; Un bicchiere di GATTINARA. PROCEDIMENTO: Iniziare il taglio delle quattro parti di carne con un coltello ben affilato. Tagliare a dadini della grandezza di un mezzo pollice e buttare il tutto sul burro 22 Giall ne Il B tt
I SEGRETI DELLA NONNA I segreti della nonna LAVAGGIO FREQUENTE DELLE MANI. Più pulite sono meno infetterete gli altri e per combattere l’influenza. diminuirete il rischio di riprendere i germi. L’ACQUA CALDA. Se vi fate un pediluvio Con l’Inverno è arrivato il freddo, ed anche in acqua calda, aiuterete a ridurre l’influenza, l’influenza purtroppo. Raffreddore, mal di il mal di testa e il naso chiuso. gola, febbre. Nessuno discute l’azione di paracetamolo, RIPOSO A LETTO. Se riuscite prendetevi ibuprofene e affini nel mettere k.o. i del tempo. A letto o sul divano, riposatevi malanni di stagione. Ma, avete mai magari ascoltando della buona musica, pensato a risolvere questi acciacchi con i sotto una coperta leggera e con qualcosa di rimedi contadini o della nonna? Questi tipi caldo da bere. Non fate gli eroi. consigli possono abbattere notevolmente MIELE. Calmante della tosse, mucolitico i disagi ed i malesseri degli stati influenzali. e ammorbidisce la gola. Perfetto nelle tisane al posto dello zucchero ZENZERO. Combatte il mal di gola e I SUFFIMIGI. Sono un rimedio naturale tiene sotto controllo la febbre, pulisce il molto efficace in caso di raffreddore. Se muco ed allevia i sintomi di infezioni delle volete metteteci del bicarbonato o qualche alte vie respiratorie. Ma non solo, crea una goccia di essenza di eucalipto. L’importante barriera sullo stomaco anti-nausea. Se è che siano bollenti. Nel caso in cui non avete fame, fatevi una bella vi sia più facile, aprite la doccia tisana. Utile anche contro i bollente e chiudetevi in bagno dolori articolari. respirando copiosamente. LA DIETA. L’AGLIO. Sembrerà Mangiate leggero, poco piacevole, ma se anche perchè la fame pestate uno spicchio vi passerà sicuramente. nel latte caldo e Preferite pane tostato, ci aggiungete un succo di mela, ricotta, cucchiaino o due di banane, riso bollito, miele, disinfetterete budino di riso, cereali naso e gola e calmerete cotti e patate al forno. E la tosse. ricordatevi sempre il buon FRUTTA SECCA. Noci, brodo di pollo ricco di sali pistacchi e mandorle vi faranno minerali ideali contro le sudate il pieno di energia esagerate. ACQUA. Ne andrebbe bevuta più del LA VITAMINA C CON GLI AGRUMI. Si normale. Pulisce, idrata e sfiamma. Quindi sa ormai da sempre che la vitamina C aiuta via libera per tutta l’influenza. le sindromi influenzali. Non la si trova solo negli agrumi ma anche in alcune verdure IMPACCO CALDO SUL PETTO. Da come i broccoli e nei kiwi. sempre è uno dei rimedi più immediati. Se si aggiungono un paio di gocce balsamiche, GINGER ALE DILUITO. Se non lo sapete, aiuterà a sentire sollievo ai bronchi. diminuisce il mal di stomaco e la sensazione di nausea. FERMENTI LATTICI. Sempre meglio prenderli. La flora batterica è messa a CARAMELLE. Non preoccupatevi dura prova durante della dieta, in quel momento. La gola l’influenza, tanto deve rimanere ammorbidita e umida. di più se si tratta di Tenete a portata di mano delle caramelle quella gastro-enterica. possibilmente balsamiche, al miele o alle Prendeteli subito ai erbe. primi segnali. 22 I l Bt t ne Giall
ALLENIAMO LA MENTE CRUCIPUZZLE DI CARNEVAle 22 Giall ne Il B tt
Ci salutiamo così... PELLEGRINAGGIO A LOURDES 22 I l Bt t ne Giall
Il B tt ne Giall 22
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