ACCADEMIA ITALIANA DEL TARTUFO - IL PIATTO DELLA PERFEZIONE

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ACCADEMIA ITALIANA DEL TARTUFO - IL PIATTO DELLA PERFEZIONE
ACCADEMIA
                                                                                                                           N. 1 GENNAIO /APRILE 2018

                                                                ITALIANA DEL
                                                                TARTUFO
Supplemento gratuito al numero odierno del Corriere Adriatico

                                                                                                                                       ALBA:
                                                                                                                                     RICERCA
                                                                                                                            SPERIMENTAZIONE
                                                                                                                              E DIVULGAZIONE
                                                                                                                                         M. CARBONE

                                                                IL PIATTO
                                                                DELLA
                                                                PERFEZIONE
                                                                “La magia                                                        LE RICETTE:
                                                                                                                               L’ARRIVO DELLA
                                                                 e il mistero                                                    PRIMAVERA IN
                                                                 del tartufo”                                                TRE EMOZIONANTI
                                                                                                                                      RICETTE
                                                                                                                                       S. SANDRUCCI

                                                                                                                                       TUBER
                                                                                                                                       I VALORI
                                                                                                                                   DEL TARTUFO
                                                                                                                                            A. TOCCI

                                                                N. 1 MAGAZINE - ACCADEMIA ITALIANA DEL TARTUFO NEL MONDO
ACCADEMIA ITALIANA DEL TARTUFO - IL PIATTO DELLA PERFEZIONE
L’Editoriale                                                                                                                                                                 L’Accademia

L’EDITORIALE                                                                                                                                                                 IL PRINCIPE DELLA CUCINA
                                                                                                                                                                             E IL RE DELLA TAVOLA
Sono molto felice, felicissimo, di essere fra gli ideatori di questa
nuova avventura editoriale e di far parte, indegnamente, di una                                                                                                              Tre anni fa nasce nel Montefeltro, (lembo storico e libero delle Marche),
straordinaria comunità intellettuale di manager ed esperti di turismo,                                                                                                       l’Accademia Italiana del Tartufo. Ed oggi decolla il progetto giornalistico
di giovani buongustai e di gourmet narratori, di poeti del gusto                                                                                                             Accademia italiana del tartufo-Magazine.
e di chef sensorialisti che creano felicità a tavola.
di Davide Feligioni                                                                                                                                                          di Giuseppe Cristini

                                     Questo è oggi l’Accademia Italiana del Tartufo, dopo tre anni        accesso più immediata di un territorio, la prima esperienza                                                                                                           Italiane, valori questi che riteniamo siano fortemente affini
                                     di vita, tanto lavoro e una grande voglia di non fermarsi per        con la quale il viaggiatore cerchi un contatto con le tradizioni                                                                                                      e compatibili con quelli del Centro studi di Alba, con il quale
                                     raggiungere gli obiettivi prefissati: elevare il tartufo a parte     del luogo, perché siamo convinti che il tartufo declinato                                                                                                             condividiamo un rapporto forte e progettuale. Il nostro intero
                                     integrante del patrimonio culturale italiano e ad immagine           in ogni sua forma rappresenti un’offerta pressoché unica,                                                                                                             progetto è la totale salvaguardia del Tartufo Italiano di Qualità:
                                     del nostro Paese nel mondo affermando il legame profondo             in grado di unire food, cultura e ambiente in un contesto                                                                                                             abbiamo registrato il marchio del TIQ, per enfatizzare il tartufo
                                     con la storia e le tradizioni dei nostri territori.                  inscindibile. Sostenere queste iniziative significherà non solo                                                                                                       nazionale, la sua origine, il suo grandissimo e profondo valore
                                     Da qui, l’idea di creare il primo organo di stampa che si            generare valore per i territori, ma anche rispondere appieno                                                                                                          culturale: Il tartufo deve essere fresco e stagionale, narrato e
                                     occupi di tartufo, come importante risorsa economica e come          alle esigenze dei più moderni flussi turistici interessati                                                                                                            pesato, lamellato il bianco e grattugiato il nero, ed abbinato
                                     straordinaria occasione per raccogliere e promuovere un              all’autentico e al tipico.                                                                                                                                            sapientemente; fondamentali risultano essere gli standard etici.
                                     grande Paese con una grande eredità culturale come quello            Il Tartufo italiano, è un patrimonio che rappresenta, il primo                                                                                                        L’Accademia è leader mondiale in un patto con il Centro studi
                                     italiano. Metteremo in evidenza gli interventi e le azioni           anello di importanti filiere agroindustriali e la base su cui                                                                                                         del tartufo d’Alba e sono le due istituzioni legate al tartufo, più
                                     poste in essere dall’Accademia, affinché il tartufo diventi          poggiano economie distrettuali ed articolate catene di                                                                                                                importanti in Italia e nel mondo!
                                     strumento di sperimentazione nelle realtà locali e nei distretti     valore e si confronta ogni giorno con il mercato e per questo                                                                                                         Gli obiettivi sono; far sì che il tartufo diventi un ”lusso
Davide Feligioni                     del cibo e perché si possa definire una programmazione               è uno dei prodotti italiani più esposti alla globalizzazione ed                                                                                                       democratico”, e a tal fine perseguiremo sia il piatto della
Co-fondatore e Direttore Editorale   territoriale con l’ambizioso traguardo di diventare strumento        alla dura competizione che ne deriva.                                                                                                                                 perfezione, sia il menù del cuore dello chef, dove sarà
Accademia Italiana del Tartufo
                                     di divulgazione delle informazioni dal mondo della ricerca,          L’Accademia metterà in campo ogni iniziativa di tutela e                                                                                                              fondamentale l’abbinamento con il vino. Puntiamo per
                                     dell’enogastronomia e della formazione.                              valorizzazione di quello che è il nostro prodotto biologico                                                                                                           espanderci sul valore della sensorialità e dell’immagine;
                                                                                                          per eccellenza.                                                                                                                                                       partendo da piccole realtà, arrivando alle grandi città; Milano,
                                                                                                          Di questo bisogno di nuova progettualità nel mondo                                                                                                                    Roma, Firenze, Cortina. Dalla Valle d’Aosta all’Abruzzo,
                                                L’Accademia metterà in campo                              dell’enogastronomia se ne è fatto interprete anche il                                                                                                                 puntiamo su importanti nomi, e bravi chef, per un grande
                                            ogni iniziativa di tutela e valorizzazione
                                                                                                          Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo                                                                                                           richiamo turistico nazionale ed internazionale.
  Periodico trimestrale                    di quello che è il nostro prodotto biologico
  stampato su carta e in                                                                                  che ha proclamato il 2018 l’anno del Cibo Italiano, con                                                                                                               Avremo 15 nuove sedi nazionali ed internazionali, luoghi
                                                         per eccellenza.
  versione digitale                                                                                       l’impegno di sostenere le candidature dei nostri territori                                                                                                            simbolo dell’accademia Italiana del tartufo nel mondo.
  REGISTRAZIONE                                                                                           e delle pratiche agricole e alimentari nella lista dei                                                                                                                L’Accademia Italiana del Tartufo, inaugurerà nel 2018 le nuove
  TRIBUNALE DI URBINO 1/2017         È sotto gli occhi di tutti, che quello del tartufo è un mondo        Patrimoni mondiali dell’Unesco… peccato che nell’elenco                                                                                                               sedi regionali e quelle internazionali; in ristoranti italiani ed
  del 16.11.2017                     in movimento, che cresce oltre ogni crisi e prima ancora che         non troviamo “la Cultura del tartufo come patrimonio                                                                                                                  internazionali di chiara fama e consolidata competenza; essi
  ANNO I N. 1 APRILE 2018            fenomeno economico, è diventato un’esperienza sensoriale             immateriale dell’umanità” ma per questa sfida l’Accademia                                                                                                             saranno o stellati Michelin o bis-stellati; ma anche fieri paladini
                                     che sta assumendo tendenze nuovissime, come emerge                   non farà mancare il suo appoggio e il suo impegno. Buona           Giuseppe Cristini        Siamo i primi al mondo, a pensare che una preziosità come il              del gusto e sentinelle della qualità. Gli chef, che noi abbiamo
  DIRETTORE RESPONSABILE             proprio da tutte le più recenti analisi: “il tartufo riesce a        lettura a tutti e… lasciatevi corteggiare dalla vera essenza del   Direttore responsabile   tartufo, che vive tutto l’anno come prodotto/simbolo della terra,         segnalato e incontrato, saranno ambasciatori del tartufo
  GIUSEPPE CRISTINI                                                                                                                                                          e Presidente
  DIRETTORE EDITORIALE               muovere i viaggiatori che sono sempre di più alla ricerca            Tartufo Italiano… la sua Accademia.                                                         sia davvero unico, irripetibile e inimitabile.                            italiano di qualità nel mondo: su parametri che privilegiano:
                                                                                                                                                                             dell’Accademia
  DAVIDE FELIGIONI                   di esperienze coinvolgenti, con una grande attenzione                                                                                                            È lui il principe della cucina e il re della tavola, amato da             stagionalità territorialità, freschezza e versatilità delle proposte.
  COMITATO DI REDAZIONE
                                                                                                                                                                             Italiana del tartufo
                                     all’autenticità, alla sostenibilità e al benessere”                                                                                                              principi e Re; soddisfa a tavola tutti i palati; dai Gourmet agli         Dove svetta, il ristorante Il Gattopardo di New York, prestigiosa
  STEVE AGNOLETTI
  MAURO CARBONE                      L’Accademia è mossa dalla convinzione che il tartufo abbia                                                                                                       appassionati, dai vegetariani ai naturalisti fino ai vegani.              nuova sede internazionale dell’Accademia italiana del Tartufo a
  GIACOMO FELIGIONI                  la capacità di rappresentare il nostro Paese e la sua cultura,                                                                                                   Premettiamo che “L’Accademia Italiana del Tartufo“ è una                  New York e per tutti gli Stati Uniti.
  EUGENIO GULINI                     per la sua riconoscibilità indiscutibile e per la sua attrattività                                                                                               Istituzione Culturale di rilevante interesse pubblico, ed ha lo           Da oggi sono pronto quindi (ma il processo era già meditato) a
  CLAUDIO MODESTI
  AUGUSTO TOCCI                      internazionale. Da questo assunto, l’Accademia pone, tra                                                                                                         scopo di tutelare, salvaguardare e far evolvere il “Patrimonio            partire per il mondo, laddove si apriranno scenari internazionali
  STEFANO SANDRUCCI                  i suoi compiti, quello di far diventare il tartufo la porta di                                                                                                   Tartufo”, avendo poi cura di documentarne la tracciabilità e              assolutamente prestigiosi, per avviare un percorso, in cui il
  HANNO COLLABORATO                                                                                                                                                                                   quindi la sua assoluta originalità; la stessa Accademia nasce             tartufo, nella sua versatilità, poliedricità e narrazione, saprà
  GIUSEPPE DAMIANO
  IANNIZZOTTO
                                                                                                                                                                                                      nelle Marche ma ha come obiettivo la tutela del tartufo “fresco“          conquistare tutti i valori turistici economici e di business, tale
                                                                                                                                                                                                      dell’intera Italia nel mondo.                                             da portare il turista prezioso, a comprendere che da qui nasce
  FOTO IN COPERTINA                                                                                                                                                                                   Scopo della stessa Accademia è lo studio dei problemi legati              un mondo bello, unico, misterioso e ricco. Il tutto è frutto di un
  “Piatto della perfezione”
  LIVIO FANTOZZI                                                                                                                                                                                      al tartufo, la formulazione di proposte e pareri in materia, su           rapporto tra la zolla di terra, il cavatore e lo chef gourmet. Tutto
  Grafica
  DANIELE FELIGIONI
                                                                                                                                                                                                      richiesta di pubblici uffici, di enti, di Associazioni e di Istituzioni   questo è un vanto, che nasca e decolli da una regione come le
  Fotolito                                                                                                                                                                                            pubbliche e private, ed opera affinché siano promosse                     Marche, (da me promosse negli anni come nessun’altro); una
  SELECOLOR FIRENZE
                                                                                                                                                                                                      iniziative idonee a favorire la migliore conoscenza dei valori            regione che il tartufo lo sa narrare, raccontare e usare in cucina
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  GRAPHO5                                                                                                                                                                                             tradizionali del prezioso fungo ipogeo, attraverso anche studi e          tutto l’anno. Il tartufo lo racconteremo e lo degusteremo, tra
  Tutti i diritti riservati,                                                                                                                                                                          ricerche approfondite fornendo giudizi oggettivi, competenti e            mistero e realtà tra magia e cucina.
  è vietato la riproduzione
  anche parziale senza                                                                                                                                                                                circostanzianti. Perseguiamo prima di tutto, la difesa di questo          E come dice il nostro chef Marco Stabile il nostro motto è:
  l’autorizzazione dell’editore
                                                                                                                                                                                                      gioiello della terra e della cucina italiana, attraverso promozioni,      tartufo per tutti e tutti per il tartufo.
                                                                                                                                                                                                      eventi gastronomici e di abbinamento con il vino con interventi
                                                                                                                                                                                                      televisivi e mediatici che valorizzino il tartufo originale, la sua
                                                                                                                                                                                                      identità ecologica e unicità gastronomica in tutte le regioni

                                                                                                                                                                                                                                                                                                          ACCADEMIA ITALIANA DEL TARTUFO | 3
ACCADEMIA ITALIANA DEL TARTUFO - IL PIATTO DELLA PERFEZIONE
la Rubrica

                                                                     I VALORI
                                                                     DEL TARTUFO
                                                                     Fra i prodotti del bosco, i tartufi occupano il posto d’onore
                                                                     non tanto per la loro funzione all’interno dell’ecosistema,
                                                                     ma soprattutto per la prelibatezza gastronomica che ha fatto
                                                                     meritare loro il titolo di “diamanti della cucina”.
                                                                     di Augusto Tocci

                                                                     I tartufi non hanno conosciuto il loro periodo aureo all’epoca
                                                                     di Brillant Savrin (XVIII-XIX secolo), a cui si deve la definizione,
                                                                     ma da sempre, attraverso i secoli, hanno costituito una vivanda
                                                                     gustosa e ricercata. Già i Babilonesi (3000 a.C.) li conoscevano
                                                                     e sicuramente i Romani amavano cibarsene nei loro sontuosi
                                                                     convivi e le corti rinascimentali di certo li servivano nei loro
                                                                     favolosi banchetti. Ancor oggi poter offrire ai commensali
                                                                     piatti a base di tartufo è segno di raffinatezza e prestigio.
                                                                     Botanicamente i tartufi sono ascomiceti e appartengono
                                                                     al genere Tuber, si presentano normalmente con forme e
                                                                     dimensioni varie, fra le quali la globosa è la più frequente.

                                                                                Nelle brumose giornate autunnali
                                                                              niente scalda più il cuore che l’intenso
                                                                             e particolare profumo del tartufo bianco
                                                                                  dei magnati (Tuber magnatum)

                                                                     Il tartufo è formato da una parte esterna (peridio), di colore
                                                                     variabile dal bianco-giallo al nero cupo, che può essere liscia
                                                                     o verrucosa, e da una parte interna (gleba) carnosa, che si
                                                                     presenta marmorizzata da venature più chiare fram miste
                                                                     a zone più scure, all’interno delle quali si trovano le spore,
                                                                     organi responsabili della riproduzione. Se il buon Dio e la
                                                                     stagione lo permettono, ci si può deliziare del tartufo fresco
                                                                     durante tutto l’anno poiché diverse sono le epoche in cui si
                                                                     raccolgono le specie commestibili.
                                                                     Nelle brumose giornate autunnali niente scalda più il cuore
                                                                     che l’intenso e particolare profumo del tartufo bianco dei
                                                                     magnati (Tuber magnatum). In quelle rigide invernali che
                                                                     c’è di meglio di una calda vivanda ai tartufi neri dolci (Tuber
                                                                     melanosporum) o forti (Tuber brumale)? In primavera si può             le più raffinate possibilità di impiego del tartufo nella cucina    Augusto Tocci (videogiornalista e
                                     PIETRALUNGA - UMBRIA - ITALIA   contare sul profumo forte e penetrante del marzuolo (Tuber             di classe. Il nostro contributo è più modesto, ma non per           studioso di gastronomia storica italiana)
                                                                     albidum), mentre sotto il caldo sole delle giornate estive             questo meno utile, specie per coloro che sporadicamente, e          il Principe Carlo D’Inghilterra
                                                                     niente è più apprezzabile del tenue e delicato profumo del             sono molti, possono avvicinarsi a questa specialità e rischiare     e l’interprete Olga Fernando
                                                                     tartufo dalla scorza (Tuber aestivum).                                 di sciuparla in piatti sofisticati che richiedono manualità e
                                                                     Ciò che fa del tartufo il re della tavola, il miglior condimento       ingredienti di difficile reperibilità. Questa nostra particolare
                                                                     per vivande è il suo profumo intenso e particolare che, ancora         filosofia venne messa in pratica anche in occasione del buffet
                                                                     più del sapore, impregna fortemente i cibi cotti e crudi a cui         da noi preparato per il Principe Carlo d’Inghilterra quando lo
                                                                     si accompagna. Ha, inoltre, un elevato valore nutritivo perché         onorammo con uno dei tartufi meno costosi (Tuber aestivum)
                                                                     è un vegetale ricco di proteine e Sali minerali che lo rendono         ma non per questo di secondaria importanza rispetto agli
                                                                     un alimento completo e facilmente digeribile. Servitevene              altri più cari e purtroppo, proprio per questo, oggetto
                                                                     dunque, senza parsimonia: il tartufo è aperitivo, digestivo e,         di sofisticazioni continue che finiscono per distruggere
                                                                     secondo alcuni afrodisiaco.                                            l’immagine di tutti i tartufi illustrati.
                                                                     Non occorreva aspettare la conferma scientifica di alcuni              La cucina al tartufo attira molti estimatori e, mentre una volta
                                                                     studiosi dell’università di Lubecca per accertare questa               era quasi impossibile trovare un ristorante con questo tipo di
                                                                     peculiare proprietà; bastava considerare le performances               piatto, oggi è difficile incontrare un ristorante che non preveda
                                                                     amorose dei grandi consumatori di tartufi, da Casanova a               qualche portata al tartufo. Il neologismo che abbiamo coniato
                                                                     Madame de Pompadour, per capire che il tartufo con il suo              anni or sono SELVITURISMO, a proposito del tartufo va
                                                                     sapore misterioso e il suo intenso profumo spinge coloro               inteso in due direzioni parallele ma divergenti: godersi le
                                                                     che ne consumano a sacrificare più volentieri alla Dea                 passeggiate con il cane e il tartufaio a cercare i preziosi corpi
                                                                     dell’Amore. Trattandosi di un prodotto pregiatissimo, esiste,          fruttiferi e ricaduta turistica dovuta al richiamo che provoca
                                                                     come comprensibile, una consistente letteratura che descrive           questo prezioso prodotto della terra.

4 | ACCADEMIA ITALIANA DEL TARTUFO                                                                                                                                                                     ACCADEMIA ITALIANA DEL TARTUFO | 5
ACCADEMIA ITALIANA DEL TARTUFO - IL PIATTO DELLA PERFEZIONE
il Bianchetto                                                                                                                                                     Premio Accademico 2018

I TARTUFI IN OGNI STAGIONE,                                                                                                                                       UN NUOVO
IL BIANCHETTO TUBER BORCHII                                                                                                                                       “ACCADEMICO”
È conosciuto anche come tartufo marzuolo, tartufo di primavera,                                                                                                   Augusto Tocci, conoscenza assoluta sul tartufo
Caciola, Blanche du Piemont. Il corpo fruttifero liscio o finemente                                                                                               e sul suo impiego nella cucina di qualità
papillare e spesso lobato in maniera irregolare, di frequente misura                                                                                              di Stefano Sandrucci
pochi millimetri di diametro ma può persino arrivare ai 7 cm.
di Claudio Modesti

                                                                                                                                                                                                                                                     Domenica 18 marzo scorso l’Accademia Italiana del Tartufo si è
Bianchetto (TUBER BORCHII Vittadini 1831) La                          in minima quantità, il cuoco deve avere molta esperienza                                                                                                                       arricchita di un altro grande nome ,
gleba è percorsa da vene sterili grossolane, talvolta con             e buon gusto per un loro utilizzo insieme al tartufo. Alcune                                                                                                                   il Prof. Augusto Tocci, una vita dedicata alla conoscenza e alla
contorno poco definito, da ocra a bruno nei carpofori maturi.         spezie, soprattutto quelle che sviluppano una percezione                                                                                                                       valorizzazione dei tartufi, delle loro peculiarità, del loro mondo.
Il substrato di crescita è indifferente, con ph alcalino o neutro     dolce senza piccantezza, legano con i profumi dei tartufi                                                                                                                      Augusto non si è mai stancato di promuovere la verità su
nei terreni calcareo argillosi fino a subacido nei terreni            bianchi. La cannella, la vaniglia, il macis, ma è buona regola                                                                                                                 questi straordinari funghi, dove il loro valore potesse essere
sabbiosi. Questo tartufo matura dai primi giorni di dicembre          che non siano asperse direttamente sopra la pietanza ma                                                                                                                        rappresentato con un corretto uso della cucina e di un salto di
fino a tutto aprile, può essere raccolto dal 15 gennaio al 30         che entrino nella struttura complessa del piatto. Un aspetto                                                                                                                   qualità nella ristorazione. Una vita intera trascorsa a scrivere libri,
aprile, è diffuso in tutta l’Italia ed è anche presente in molti      interessante e degno di trattazione è il legame che i tartufi                                                                                                                  articoli, presenze televisive. Per tutti noi l’Accademico dell’anno
altri paesi; è stato segnalato anche in Marocco e in Cina.            bianchi hanno con le componenti lipidiche delle pietanze.                                                                                                                      2018 è lui, l’amico di sempre dei tartufi, rispettoso della loro
                                                                                                                                                                                                                                                     magia e promotore della loro intimità. I principi e le parole di
Il Bianchetto in cucina L’utilizzo eccessivo di ingredienti                                                                                                                                                                                          Augusto sono i principi e le parole che usa la stessa Accademia
come erbe aromatiche e spezie e la presenza di sensazioni                     Il tartufo bianchetto è olfattivamente                                                                                                                                 e che adesso useranno insieme. L’Accademia sa riconoscere
forti come il piccante e l‘acidulo non aiutano l’espressione             caratterizzato dalla presenza di un importante                                                                                                                              la conoscenza, la qualità intellettuale, per questo Augusto
                                                                           tono agliaceo dovuto a molecole solforate
del flavour dei tartufi.                                                                                                                 Claudio Modesti                                                                                             non poteva mancare tra i nostri più illustri Profili Accademici:
                                                                               (ponte disolfuro) che si denaturano                       Medico e enogastronomo
In considerazione del fatto che essi non sono dei nutrienti                                                                                                                                                                                          benvenuto tra noi caro amico e grazie per quanto contribuirai
                                                                                      alla temperatura di 58°
ma sono veicolo di puri profumi, possono essere utilizzati                                                                                                                                                                                           ancora a fare sulla scoperta di un mondo affascinante e ricco di
correttamente in qualsiasi tipologia di preparazione; possono                                                                                                                                                                                        genuina bontà.
essere quindi presenti negli antipasti, nei primi piatti, nei         Essi si esprimono al meglio in presenza di grassi animali,
secondi e, perché no, nei dessert. Il tartufo bianchetto è            in particolare il burro è indicato come il grasso principe; la
olfattivamente caratterizzato dalla presenza di un importante         spiccata tendenza dolce del burro si sposa bene con il tono
tono agliaceo dovuto a molecole solforate (ponte disolfuro)           agliaceo espresso dal prezioso fungo ipogeo.                                                                                                                                   Giuseppe Cristini consegna ad
che si denaturano alla temperatura di 58°. Se riscaldiamo             Anche altri grassi di origine animale come quelli della
                                                                                                                                                                                                                                                     Augusto Tocci (videogiornalista e
                                                                                                                                                                                                                                                     studioso di gastronomia storica italiana)
questi tartufi al di sopra di questa temperatura causiamo la          crema di latte, del grasso d’oca, dei saporiti brodi di volatile
                                                                                                                                                                                                                                                     il diploma di accademico.
scomparsa della maggior parte dei loro profumi. Da questo             come la gallina e il cappone,dei formaggi fusi, esaltano e
deriva una regola culinaria fondamentale: l’utilizzo a crudo.         intensificano i profumi.
Ecco perché è consuetudine posizionarli a lamelle al di
sopra della preparazione, come fossero preziosi petali che            Il Bianchetto e il vino Quando viene aggiunto ad una
                                                                                                                                                                       La magia e il mistero del tartufo
completano e rifiniscono il piatto.                                   preparazione di cucina il bianchetto caratterizza la stessa con

                                                                                                                                                                       IL PIATTO
Per favorire l’ aereodiffusione dei profumi si utilizza il taglio a   i suoi singolari profumi presenti anche in grande quantità.
lamella molto sottile. Anche la temperatura di servizio della         Sono proprio questi profumi che condizionano fortemente
preparazione ha la sua importanza; da un cibo caldo si avrà
più facilmente la diffusione dei profumi.
                                                                      la scelta del vino. Sarà necessario scegliere un vino con
                                                                      profumi ben percettibili, mantenendo in equilibrio le altre                                      DELLA PERFEZIONE                                                                                                                                Tartufo di
Ciò non esclude l’utilizzo del Marzuolo in preparazioni fredde,       sensazioni che influenzano l’abbinamento.
                                                                                                                                                                       TAGLIATELLA DI BOLOGNA AL TARTUFO BIANCO                                                                                                  Giuliano Tartufi.
questo viene comunemente praticato anche in diverse ricette           In sintesi, quando si propone un abbinamento con un piatto
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                   Grana Padano
tradizionali. Analizziamo in dettaglio i rapporti con le erbe         in cui è presente il tartufo la scelta del vino è comunque
                                                                                                                                                                       Ricetta:                                                                                                                                        di Latteria
aromatiche e le spezie. Questi tartufi non amano competere le         determinata dalle caratteristiche del piatto, basta scegliere
                                                                                                                                                                       Per 4 porzioni:                                                                                                                                   Agricola
erbe aromatiche i cui oli essenziali debbono essere percepiti         un vino con un importante corredo olfattivo.
                                                                                                                                                                       320 gr Tagliatelle                                                                                                                              San Pietro
                                                                                                                                                                       80 gr Burro
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                       in abbinamento
                                                                                                                                                                       60 gr Grana Padano DOP Riserva
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           Versiano
                                                                                                                                                                       30 cc di latte
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                        Verdicchio
                                                                                                                                                                       2 litri di brodo di volatili (gallina o cappone)                                                                                                     classico
                                                                                                                                                                       Tuber Magnatum Pico                                                                                                                                superiore
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                     di Vignamato

                                                                                                                                                                       Preparate una vellutata facendo fondere il burro con il latte, aggiungete
                                                                                                                                                                       il Grana Padano e mantecate con un pò di brodo fino a giungere alla
                                                                                                                                                                       consistenza di una salsa velluta senza mai superare i 60°.
                                                                                                                                                                       Cuocete le tagliatelle nel brodo, scolatele rapidamente e gettatele in una
                                                                                                                                                                       sauteuse insieme alla vellutata, saltate rapidamente e servite quando la
                                                                                                                                                                       preparazione è cremosa.
                                                                                                                                                                       Porzionate, aggiungete 30 cc di brodo bollente sul fondo di ogni piatto
                                                                                                                                                                       e servite. Appagate ogni commensale con lamelle di tartufo bianco
                                                                                                                                                                       lasciate cadere al di sopra della preparazione come fossero petali di rosa.
6 | ACCADEMIA ITALIANA DEL TARTUFO                                                                                                                                                                                                                                               ACCADEMIA ITALIANA DEL TARTUFO | 7
ACCADEMIA ITALIANA DEL TARTUFO - IL PIATTO DELLA PERFEZIONE
L’Accademia Italiana del Tartufo, presenta:                                                                                                                                                                                                                                       Le ricette sono consigliate da
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                Carpenteria Metallica
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                www.metal5.it

TRE PARERI                                                                        Il Canto degli uccelli:
SULLA STAGIONALITÀ,                                                               ALESSIA UCCELLINI,

TRE CHEF                                                                          Ristorante “Il Fiorentino“
                                                                                  Sansepolcro (Arezzo)

CI RACCONTANO                                                                     Riso Venere alla Fonduta di ricotta

L’ARRIVO DELLA
                                                                                  e tartufo fresco marzuolo (Bianchetto)

PRIMAVERA IN TRE
                                                                                  La tradizione al femminile. C’è una grande vita nell’aria, fantasia, serenità:
                                                                                  Alessia esprime grande sensualità e cura nella trasformazione delle materie

EMOZIONANTI
                                                                                  prime: l’amore per le antiche ricette l’ha portata alla creazione di un piatto
                                                                                  con grande impatto olfattivo, il marzuolo è delicato ma intenso e vivace, una

RICETTE
                                                                                  vera riscoperta dove si valorizza il più popolare dei cereali, un riso nero con
                                                                                  potente saporosità contrastato da una suadente crema a base di ricotta; qui
                                                                                  il marzuolo lega questi due componenti e si esalta allo stesso tempo... il
                                                                                  desiderio e la totale armonia!

Le “quattro stagioni“ è il titolo noto a tutti                                    Una DOCG Alta langa del Piemonte, con il suo brioso e fine perlage
con cui Antoni Vivaldi indica i suoi primi                                        accompagnerà questo nostro bellissimo momento

4 concerti solisti per violino, inclusi nella                                     Ricetta :
grande opera “Il cimento dell’armonia e                                           per il risotto:
                                                                                  300gr di riso nero venere,
dell’inventione “.                                                                50gr di burro,
                                                                                  un quarto di una cipolla media,
di Stefano Sandrucci                                                              un bicchiere di vino bianco,
                                                                                  olio extravergine di oliva qb,
                                                                                  sale qb
                             L’arte in cucina è certamente similare alla
                             musica, per chi la compone ma anche per              Per la salsa:
                             chi la consuma, ascoltandola con il palato.          Ricotta di Pecora 200gr,
                                                                                  tartufo marzuolo 20_30gr
                             Certamente è invenzione, dinamicità,
                                                                                  latte fresco intero qb,
                                                                                                                                                                      Il riposo del pastore:                                                                La danza Finale:
                             movimento intellettuale… brio! Il corretto                                                                                               MASSIMO ROSSI                                                                         MARCO STABILE
                                                                                  sale qb
                             utilizzo dei tartufi freschi, con piatti studiati,                                                                                       Ristorante Belvedere,                                                                 Ristorante “L’Ora d’Aria”,
                             provati, il rispetto di cosa crea la natura          Procedimento:                                                                       Monte San Savino (Arezzo)                                                             Firenze
                             e il mantenimento di questa creazione,               Preparare un risotto mettendo a rosolare la cipolla con olio extra vergine di
                                                                                                                                                                      Tagliolini all’uovo risottati                                                         Faraona al cucchiaio cotta nel miele,
                             attraverso la conoscenza, l’intelligenza             oliva, aggiungere il riso tostare bene e sfumare con il bicchiere di vino bianco.
                                                                                  Aggiungere gradualmente il brodo e continuare a girare fino a cottura che           al tartufo nero invernale (Uncinatum),                                                con pastina all’uovo, tartufo nero pregiato
                             culinaria, fa vibrare la mente dello chef                                                                                                zucchine e i loro fiori.                                                              melanosporum e polvere di lamponi
                                                                                  e più lunga rispetto ad un riso bianco normale. Mantecare con il burro,
                             prima e poi vibrare il corpo intero di chi           aggiustare di sale e una volta pronto riempiere degli sformini in alluminio
                             degusta la sua “opera classica“. Quando              precedentemente imburrati per creare il tortino. Lasciare raffreddare e al          La cucina “ad ora zero“: così come ama definirla Massimo, datemi meno di un’ora       Il Piatto Gourmet: Marco, è già un grande nome nella gastronomia di ricercata
                             un piatto costruito attorno ad un tartufo            momento di servire scaldare a bagno maria con il coperchio. Per la salsa            di tempo e dal “mio bosco“ tornerò un uomo ricco, ricco di prodotti straordinari!     qualità, ma è soprattutto (per noi) il nostro Ambassador, l’alfiere dei tartufi
                             fresco, stagionale, riesce è grande, unico           frullare la ricotta con il latte e il sale formando una crema da scaldare a         Come vedete il termine ”Km 0” si arricchisce di questa nuova formidabile              italiani nel mondo, affronta i suoi piatti, le sue creazioni con cultura profonda
Stefano Sandrucci                                                                 bagnomaria e nel momento di impiattare posizionare la salsa, sotto e sopra al       definizione. Dopo questo grande lavoro, il nostro “oste” ha bisogno di riposo,        e dolce serenità: la sua grande qualità è la valorizzazione della materia prima
Sommelier enogastronomo      ed inimitabile, la combinazione tartufo -
                                                                                  tortino. Finire il piatto con tartufo, se nero grattugiato, se bianchetto marzola   dovrà rilassarti, la musica acquista armonia, serenità; ha creato un piatto ricco     trasformando il cibo popolare in pura eleganza, la finezza del pensiero si traduce
                             chef – trasformazione da forma alla magia            o bianco trifola a lamelle. Buon appetito                                           di aromi e colori, completo, come la vita della foresta, è questo un piatto che       in grazia culinaria. Questa succulenta faraona è già condita nei suoi liquidi
                             e per questo non può che stregare noi                                                                                                    degustiamo con il giusto tempo, con la più grande quiete, assaporiamo ogni            di cottura, la pastina che supporta il tartufo nero pregiato, di grande impatto
                             sensorialisti e …gli uomini tutti!                                                                                                       singolo componente supportato da una pasta artigianale di grande morbidezza           aromatico sembra separare questi due componenti, sarà la nostra bocca che
                             Nell’opera di Vivaldi è la primavera il primo                                                                                            e saporosità: il “timido“ e gentile nero uncinatum si posa su ognuno di questi        li sposerà con un nuovo risveglio di musica e danza finale rinfrescata da note
                                                                                                                                                                      componenti e accarezza teneramente i nostri sensi: …un infinito momento               aromatiche e frizzanti del lampone che colora un piatto già unico… la passione
                             grande concerto e noi, che promuoviamo
                                                                                                                                                                      lontano dal conosciuto mondo!                                                         assoluta, ma con tatto!
                             la nazionalità agroalimentare, nel valore del
                             grande compositore italiano apriamo le                                                                                                   Sarà un Verdicchio dei Castelli di Jesi, superiore, DOC d’annata, con la sua fresca   Questa ultima finissima creazione necessità di un vino che accarezzi appena il
                             nostre note sensoriali con i tartufi presenti                                                                                            acidità e buona morbidezza che guiderà l’assaggio di questo assolo di violino e       piatto, di sottile eleganza che presenti un corpo nato da una terra fresca ricca ed
                             in questa perturbata ma viva primavera                                                                                                   musiche del bosco intero                                                              avvolgente: un IGT Toscano Pinot Nero del Casentino
                             Se volete, ci piacerebbe descrivere queste
Ph. Liudmila Musatova                                                                                                                                                 Ricetta:                                                                              Ricetta:
Food stylist                 tre ricette come se fossero i tre movimenti                                                                                              Ingredienti per 4 persone.                                                            Per 4 porzioni:
fotografo di livello         di questa primavera musicale: il canto degli                                                                                             Tagliolini all’uovo freschi 360 gr.                                                   1 Coscia di faraona
internazionale               uccelli (allegro), il riposo del pastore con il                                                                                          Zucchini varietà Fiorentino n° 3.                                                     20 gr miele di corbezzolo thun
www.milamusatova.com         suo cane (largo) e la danza finale (allegro).                                                                                            Fiori di zucca n° 12.                                                                 2 l brodo di ristretto di faraona
                                                                                                                                                                      Tartufo nero estivo qb a piacere.                                                     50 gr tartufo fresco melanosporum (pregiato di Norcia)
                                                                                                                                                                      Burro da panna salato gr. 160.                                                        30 gr pastina fresca all’uovo
                                                                                                                                                                      Brodo vegetale dl 5.                                                                  5 gr lamponi disidratati
                                                                                  L’idea di questo piatto è nata dalla suggestione del riso così scuro usato per      Grana grattugiato gr. 80.                                                             50 cl vin santo
                                                                                  la prima volta in italia da Gualtiero Marchesi nella sua famosa piramide di         Sale marino artigianale qb.
                                                                                  Riso Nero.
                                                                                  Il riso Venere era il riso che si poteva mangiare nella Cina del passato solo       Procedimento:                                                                         Procedimento :
                                                                                  dentro la città proibita il palazzo degli imperatori cinesi.                        Lavare e asciugare i tartufi gli zucchini i fiori, dividere in quattro per la         mettere la faraona in una piccola pentola con 1/2 l di brodo, il miele e un
                                                                                  Era il riso destinato all’imperatore e alla corte perché la spiga molto spargola    lunghezza i fiori, tritare abbastanza finemente gli zucchini. In una padella          pizzico di sale, far sobbollire (90°c) per 20 minuti circa (sarà tenera e friabile).
                                                                                  produce pochi chicchi e come accade per quasi ogni cibo di difficile                capiente mettere la metà del burro, grattugiare una parte del tartufo, sciolto il     disossare togliendo la pelle e tagliare in julienne. Nel frattempo portare ad
                                                                                  reperibilità, raro e costoso gli vennero attribuite proprietà afrodisiache. La      burro aggiungere 3/4 del brodo vegetale e salare con parsimonia, quando il            ebollizione 1 litro di brodo con il vin santo e sale. Far cuocere la pastina al
                                                                                  stessa cosa che nella nostra cultura avviene per il tartufo... così ho messo        brodo bolle aggiungere i tagliolini, a meta cottura dei tagliolini aggiungere gli     dente e scolare. Mettere nel piatto la carne, poi la pastina, il tartufo grattugiato
                                                                                  insieme due cibi che per due culture diverse avevano la stessa proprietà.           zucchini e portare al termine una cottura al dente, se necessario aggiungere          e il lampone sbriciolato. Servire a tavola versando il restante brodo ben caldo
                                                                                  Poi ho pensato al cromatismo del piatto, bianco e nero i colori di Sansepolcro...   altro brodo. Aggiungere i fiori il burro il formaggio e grattugiare il tartufo e      nei piatti di portata.
                                                                                  e ne è uscita una vera bomba di gusto!                                              mantecare la pasta. Servire in piatti caldi.

8 | ACCADEMIA ITALIANA DEL TARTUFO                                                                                                                                                                                                                                                                     ACCADEMIA ITALIANA DEL TARTUFO | 9
ACCADEMIA ITALIANA DEL TARTUFO - IL PIATTO DELLA PERFEZIONE
La parola al Centro Studi                                                                                                                                             Degustar segreti

RICERCA,                                                                                                                                                              LE GRANDI MAISON DEL VINO
SPERIMENTAZIONE                                                                                                                                                       BORGOGNO
E DIVULGAZIONE.                                                                                                                                                       Servite il vino nei bicchieri
Tutto dedicato al meraviglioso mondo del tartufo.                                                                                                                     e la stanza si riempia della musica
                                                                                                                                                                      di “Bolero” di Maurice Ravel…
di Mauro Carbone                                                                                                                                                      e andiamo insieme a degustar segreti…
                                                                                                                                                                      di Steve Agnoletti

Il Centro Nazionale Studi Tartufo è questo: una sfida colta             hanno compreso il messaggio. Sono sempre di più coloro                                                                                            Il paese, accerchiato dai vigneti ci accoglie              Ora si affacciano violette e iris. Ed eccoci là, trepidanti, nell’attesa
il 29 febbraio 2000 da un gruppo di istituzioni del Sud                 che accettano la sfida e decidono di avere un ruolo attivo:                                                                                       attutendo le voci. Nebbiosa la mattina,                    di qualcuno che arriva da lontano, noi, con un mazzolino di
Piemonte, stimolate dall’Ente Turismo Alba Bra Langhe Roero.            puliscono il sottobosco, aprono un dialogo con i proprietari                                                                                      pioviggina, ma l’aria è quella di festa, sui volti         viole in mano e quel profumo che ricorda i primi amori. E’ una
Per il Piemonte il Bianco d’Alba è innanzitutto un brand                per salvare le piante, lavorano alla riforestazione.                                                                                              c’è la consapevolezza di essere nel centro della           progressione balsamica dai bordi vegetali di alloro e rosmarino
irrinunciabile per la reputazione della destinazione, perciò            Ma non basta: serve un’alleanza forte tra Governo, Regioni e                                                                                      storia del vino. Qui a Barolo il tempo rallenta            a portarci un immagine di forza espressiva boschiva e speziata.
tutto nacque dall’Ente Turismo.                                         tutta la filiera per salvare uno dei pezzi più forti del Made in                                                                                  la sua corsa. Piccola piazzetta, sanpietrini, una          Sono foglie secche, sottobosco, l’ombra di alti faggi, i funghi ...un
L’attività si concentrò prima sulla ricerca soprattutto in              Italy del gusto.                                                                                                                                  lavagnetta di fronte all’entrata di Casa Borgogno          finale ampio e lungo si distende su toni piccanti di pepe appena
ambito sensoriale, sfociata nella formazione di centinaia di            Intanto si continua a lavorare con le Città del Tartufo alla                                                                                      recita : “sorridi sei a barolo!”. Questo l’invito che      macinato, di tè e rabarbaro... un movimento, una musica che
assaggiatori e in un massiccio trasferimento di competenze              candidatura della cerca del tartufo a Patrimonio dell’Umanità.                                                                                    noi accettiamo ben volentieri. Entriamo e la sobria        ritorna, un motivo musicale che ricomincia. Complessa eleganza.
presso operatori, comunicatori, consumatori finali. L’analisi           L’obiettivo è convincere l’Unesco che l’uomo cercando tartufi                                                                                     modernità comanda. Alle pareti tante date che ci           E in bocca poi la saggezza del tempo! Entra quasi austero per
sensoriale è lo strumento per eccellenza per valutare e                 ritorna alla sua vocazione di raccoglitore non coltivatore.                                   Steve Agnoletti                    vengono spiegate. 1761 fondazione Bartolomeo. 1848 marchio.                 poi allargarsi in morbide sensazioni ma equilibrate da decisi,
                                                                                                                                                                      Sommelier enogastronomo
godere del prodotto: i tartufi sono tutti pezzi unici e irripetibili,   Un piccolo pezzo di storia dell’umanità che è sopravvissuta                                                                      1861 banchetto. 1886 brindisi. 530 mila lire 1972 l’asta. Farinelli         perentori tannini. L’abbraccio alcolico coinvolge i nostri sensi in un
da degustare innanzitutto con gli occhi e con il naso.                  a diecimila anni di agricoltura e allevamento, conservando                                                                       Andrea la nuova stori. Storia di uomini, storia di lentezza, “lascia        ricordo di elegante potenza ostinata, di autorevolezza. Siamo di
Perché è così buono? Perché è così caro? Perché non lo posso            saperi, tradizioni e credenze che illuminano gli occhi di turisti                                                                quelle bottiglie a riposare”… ed oggi solo qui si trovano in                fronte ad un giorno che non finisce, che regala incessante manto
                                                                                                                                            Giuseppe Cristini
conservare? Il lavoro del Centro, per molti mesi dell’anno, è           di tutto il mondo quando partecipano a una ricerca con il cane.                                                                  vendita annate storiche, parsimonia, abitudine, testardaggine,              di stelle e parla con amore di non lasciarsi andare, narrandoci
                                                                                                                                            e Mauro Carbone
rispondere a queste domande, con una costruzione narrativa                                                                                                                                               di piemontesità… “in bicicletta Cesare andava sulle montagne a              che ogni cosa ha il suo posto. Come noi, qui, e come questo vino,
                                                                                                                                            Direttore
che ha assicurato un importante valore aggiunto al prodotto             Ce la faremo                                                        presso il Centro                                             portare il vino”. Colpisce la dedizione della nostra interlocutrice         come ognuno in ogni luogo si trovi! Il finale è succoso e sapido,
ma soprattutto ai territori di produzione. Moltissimi viaggiatori-                                                                          Nazionale Studi Tartufo                                      e mi colpisce un’affermazione:”Il piemontese è stanziale, come              di antiche memorie, di un aroma di bocca che si siede su morbidi
consumatori spendono cifre importanti e si creano grandi                                                                                    di Alba                                                      il nebbiolo”.                                                               velluti fruttati. Un vino elegante, potente, equilibrato, maturo. La
aspettative attorno a un prodotto di cui sanno pochissimo.                                                                                                            DEGUSTAR SEGRETI                   Ed è “Il Nebbiolo” quello che ora vedo riposare nell’ampio                  forza della tradizione. La potenza del cuore.
Il consumo consapevole, arricchito di conoscenza, rende                                                                                                                                                  calice. È innato il senso dell’attesa in un barolo, innato il senso         Se aprite questo Barolo fatelo quando a tavola è già tempo di
l’esperienza molto più suggestiva e di valore.                                                                                                                        “Il vero intenditore               dello scorrere del tempo, innata la trasparenza di un vitigno               cacciagione. Quando dal piatto si sprigiona il profumo di una
Se si dovessero stabilire delle priorità, al Centro non                                                                                                               non beve vino ma                   che nella sua pura solitudine, nella sua scontrosità, si mette al           “Suprema di fagiano al tartufo nero pregiato con fegato grasso
                                                                                                                                                                      degusta segreti                    servizio dell’uomo per donarsi completamente. Questo è ciò che              al gruè di cacao ”.
                 Se si dovessero stabilire                                                                                                                            (S. Dalì)                          comunica, nel lasciarsi attraversare, il sontuoso granato di questo         Alla temperatura di 18°C, in un bicchiere dall’ampio bevante,
      delle priorità, al Centro non ci sono dubbi.                                                                                                                                                       vino. È saggezza dell’anima che lascia spazio, che ci lascia entrare        l’elegante complessità olfattiva del vino si unirà al voluttuoso
                La qualità prima di tutto:                                                                                                                            Non voglio intendermi del vino,    fino al cuore di quella trasparenza che assomiglia al tempo e               cacao spinto dal profumo di bosco del tartufo. Sulle complesse
     come diceva il Maestro Gualtiero Marchesi,                                                                                                                       voglio provare emozioni quando
                                                                                                                                                                                                         che, ruotando il bicchiere, ora si amplifica fino a raddoppiar di           sensazioni di tendenza dolce e aromatiche del piatto a far da
             “il Tartufo ha un solo bisogno:                                                                                                                          lo bevo!
                                                                                                                                                                                                         luce, fino a mostrare lacrime d’amore d’alcol e di densa potenza            equilibrio si ergono i levigati tannini. Tripudio, la persistenza dei
                        il rispetto”.                                                                                                                                 Ogni vino bevuto lascia tracce
                                                                                                                                                                      di sé facendo risvegliare in noi   solcare il cristallino vetro. Stacco il pensiero e porto al naso il vino.   sapori che rimangono in bocca! Dal morbido amaricante fegato
                                                                                                                                                                      ricordi, immagini, sensazioni,     Note purissime di frutta matura, scura e calda, di mora e ribes e           grasso al dolce frutto maturo, dal croccante aromatico fagiano
ci sono dubbi. La qualità prima di tutto: come diceva il                                                                                                              sogni e verità. Segreti.           marasca e fine succo di melograno, quasi confetture che sparse              all’avvolgente alcol fruttato.
Maestro Gualtiero Marchesi, “il Tartufo ha un solo bisogno:                                                                                                           Segreti appunto che                sul tavolo di una colazione fantastica allietano l’inizio del giorno!                                           …perchè il vino scioglie la vita!
il rispetto”. Di qui l’attivazione della certificazione di qualità                                                                                                    suoi diventano i miei.
sensoriale, rilasciata a migliaia di esemplari ogni anno,                                                                                                             Vi invito all’attenzione
valutati attentamente a uno a uno, le commissioni di qualità                                                                                                          ai vostri sensi, al rispetto per
sui mercati, la collaborazione con le Istituzioni per garantire la                                                                                                    il vino che avete davanti,
massima tutela ai consumatori.
                                                                                                                                                                      a far sì che i suoi caratteri
                                                                                                                                                                      suscitino in voi piacevolezza.
La nuova frontiera è il recupero della produzione. Quindi la
                                                                                                                                                                      E ancor più a scoprire quale
conservazione dell’ecosistema fragilissimo che ne permette la
                                                                                                                                                                      piatto, quale abbinamento,
crescita, il recupero delle tartufaie naturali, la messa a dimora                                                                                                     gli dia compimento.
di piante di specie produttive. Ma soprattutto il lavoro è di
ordine culturale.                                                                                                                                                     …perché il vino
I tartufi non nascono per diritto divino. Da un lato bisogna                                                                                                          scioglie la vita !
tenere conto dei cambiamenti climatici che come si è
dimostrato nel 2017 possono cancellare un’intera stagione.
Dall’altro è necessario che tutti i raccoglitori comprendano
la necessità di essere protagonisti della crescita del prodotto
e non attivi solo nel gran finale. Il momento della raccolta è
magico, costituisce buona parte del fascino del prodotto, è
un fenomeno unico, ma rischia di non esistere più se non ci
sarà una forte responsabilizzazione da parte di tutti. Alcuni

10 | ACCADEMIA ITALIANA DEL TARTUFO                                                                                                                                                                                                                                                                            ACCADEMIA ITALIANA DEL TARTUFO | 11
ACCADEMIA ITALIANA DEL TARTUFO - IL PIATTO DELLA PERFEZIONE
I racconti del tartufo                                                                                                                                              Le nostre sedi nel mondo

SI CHIAMAVA JACK
Sarebbe stato il mio primo cane da tartufi.
Un incrocio tra la razza e un ibrido.
Con gli occhi spenti e l’andamento lento.
Nelle tre stagioni che è stato, casualmente,
al mio fianco, non l’ho mai sentito abbaiare.
                                                                                                                                                                    LA SEDE
                                                                                                                                                                    NAZIONALE
di Eugenio Gulini

                              Come se i suoi 12 anni cominciassero a piegarlo in quella            profumo acidulo e non ti fa sobbalzare all’indietro, eppure      Una Sede nazionale per
                              che sarebbe stata l’ultima sua curva di vita. Morirà con il          vederlo uscire in tutta la sua anti - geometrica forma mi
                                                                                                                                                                    l’Accademia Italiana del tartufo
                              naso accostato alla terra come aveva trascorso il suo tempo
                              al mio fianco. Fu “Checco”, mio suocero, appassionato ed
                                                                                                   regalò un’emozione assoluta. Il riso e la gioia di “Checco”
                                                                                                   l’ho ancora dentro di me. Qualche giorno successivo, a mio
                                                                                                                                                                    di Stefano Sandrucci
                                                                                                                                                                                                                                            L’INTERVISTA
                              abile cacciatore, a riconvertirsi in debuttante roscellaro. Io       suocero fu diagnosticata una malattia terribile e si allettò.
                              non sapevo nemmeno da dove si cominciasse la ricerca.
                              Gli unici tartufi, che avevo visti e tastati, li acquistai in un
                                                                                                   Mi chiedeva di andare con il cane ovunque ci fossero spazi
                                                                                                   aperti, in campagna, lui, il cane, mi avrebbe insegnato la
                                                                                                                                                                                                                                            Parte un viaggio tra la politica nazionale del tartufo;
                              giorno speciale, il compleanno di mio padre. Profumavano,            strada dei tartufi. Era ormai estate inoltrata e l’autunno
                                                                                                                                                                    Non vi sono frutti della terra più affascinanti dei tartufi, il fatto   ascolteremo le voci dei rappresentanti regionali
                                                                                                                                                                                                                                            delle varie commissioni agricoltura che si occupano
                                                                                                                                                                    che la natura li nasconda dentro le foreste e nel sottosuolo
                              ma mi chiedevo come si sarebbero potuti cucinare. Poi vidi           pennellava i primi sapori tenui. Io portai con me Jack. Una
                                                                                                                                                                    indica che essa stessa ne è profondamente gelosa; i tartufi
                              mio papà lamellarli sopra le tagliatelle come fossero petali
                              di rose. Jack lo acquistò mio suocero, in un piccolo borgo,
                                                                                                   passeggiata a respirare il calore buono dell’immensità,
                                                                                                   lontano da qualsiasi frastuono. Ad un certo punto, sulla
                                                                                                                                                                    rappresentano per la natura i gioielli più preziosi che                 di tartufo, dal Piemonte al Molise.
                                                                                                                                                                    vanno quindi nascosti, custoditi con la cura più grande.
                              verso la Massa Trabaria. Lo vedemmo all’opera in una                 strada imbracciata che portava al podere di Albert, il tedesco
                                                                                                                                                                    Certamente tutto questo è parte del fascino e del mistero               Oggi presentiamo l’intervista al consigliere regionale e membro
                              domenica indorata di sole. Annusava ed estirpava con una             immigrato nelle nostre campagne arricciate, all’ombra di
                                                                                                                                                                    che avvolge questi funghi ma la realtà è che questi prodotti            della commissione agricoltura della regione Marche, Federico Talè
Eugenio Gulini                dolcezza inesauribile bianchetti su bianchetti. Sembrava già         una quercia secolare, Jack cominciò a tirar su di naso e poi
Pubblicista e creativo                                                                                                                                              presentano aromi e sapori unici: tutto ciò che è unico ha
                              un campione di olfatto ed intuito. Finì che salimmo sull’auto,       grattare con quelle sue unghia informi. Ne uscì una discreta                                                                             Il tartufo ha eletto le Marche a sua sede naturale per tutto l’anno…
                                                                                                                                                                    un suo “patrimonio sensoriale” e rappresenta una grande
                              Jack sul retro e tornammo verso casa. Durante il viaggio,            palla giallastra ben compatta. La volevo buttare perché                                                                                  “È straordinariamente vero, e lo è ancora di più perché è una prerogativa che
                                                                                                                                                                    espressione territoriale. Eppure sappiamo bene che la
                              il meticcio, non si sentì guaire. Come fosse preparato a             “quanto puzza”. Invece la portai a “Checco”. «Caspita - mi                                                                               abbraccia per intero la nostra regione. Dal tuber magnatum pico, o bianco pregiato,
                                                                                                                                                                    grandezza agronomica dei tartufi può essere espressa solo
                              cambiare casa ed abitudini. “Checco”, mio suocero, morì              disse – questo è il rapone pregiato, quello che si dice il                                                                               che si raccoglie prevalentemente nel Montefeltro e nell’alta Valcesano da fine
                                                                                                                                                                    attraverso la cucina, attraverso un’arte culinaria di grande
                              qualche mese più tardi.                                              “fraidone”!». Quel giorno, mio suocero, aveva, sul tavolo, un                                                                            settembre al 31 dicembre, al tuber melanosporum vitt, il nero pregiato, di cui è ricco
                                                                                                                                                                    conoscenza, dove sono gli ingredienti presenti nel piatto
                              Solo in una splendida giornata primaverile andammo,                  caldo minestrone. Tagliuzzò quella trifola dorata sul piatto                                                                             soprattutto il Piceno e la cui stagione va da metà dicembre a metà marzo. Passando
                                                                                                                                                                    che supportano il tartufo e dove la preparazione sensoriale
                              assieme, io, lui e Jack, lungo gli spali di un campo vastissimo      con un’arte che nemmeno i pittori di spessore posseggono                                                                                 attraverso il primaverile bianchetto, il tuber borchii vitt; all’aestivum vitt, noto come
                                                                                                                                                                    del cuoco rappresenta la base della sua creatività ma anche
                              e scomodo a Ca’ Batit. Nonostante i pochi chilometri da casa         e se lo ingerì con estremo compiacimento. Due giorni e                                                                                   scorzone; e ancora, al nero d’inverno, il brumale vitt. Non c’è stagione e non c’è
                                                                                                                                                                    la base del suo equilibrio fantasia -razionalità. Questa
                              mi sembrava di essere in un altro mondo. Silenzi, poesie e           “Checco” si spense per sempre. Io e Jack ci guardammo con                                                                                provincia marchigiana che non sia connotata dalla presenza di questo prezioso
                                                                                                                                                                    grande competenza può essere data da una formazione
                              cantici della natura e bellezze di multiformi colori fino a che il   una piccola smorfia d’affetto e diventammo tutt’uno per tanti                                                                            fungo ipogeo”.
                                                                                                                                                                    tecnica comunque legata ad una completa conoscenza del
                              cane, sotto una ginestra, cominciò a chinarsi e con le zampe         di quei quotidiani tra tratturi e fossi che nessuno potrà mai                                                                            I suoi valori ambientali e turistici…
                                                                                                                                                                    territorio. Abbiamo pensato che il futuro dell’ Accademia
                              anteriori a smuovere erba e terra e radici. Il bianchetto ha un      cancellare dalla memoria.                                                                                                                “Mi piace definire il tartufo come una sentinella ecologica. Laddove vegeta, i terreni
                                                                                                                                                                    sia legato ad una sua sede fisica dove nasceranno e si
                                                                                                                                                                                                                                            sono pressoché integri; molto lontani da situazioni di preoccupante inquinamento.
“Solo in una splendida                                                                                                                                              svilupperanno le nostre riflessioni, le nostre idee e dove
                                                                                                                                                                                                                                            E, al contempo, va riconosciuto come strenuo baluardo di biodiversità e, in quanto tale,
giornata primaverile                                                                                                                                                potremo accrescere le creazioni gastronomiche per esaltare
                                                                                                                                                                                                                                            anche capace di un importante richiamo turistico, non solo a tavola”.
andammo, assieme, io,                                                                                                                                               i valori sensoriali, storici, culturali e certamente etici legati al
lui e Jack, lungo gli spali                                                                                                                                                                                                                 Cosa fa e come promuove la Regione questo principe della cucina…
                                                                                                                                                                    mondo di tutti i tartufi nati dalla terra e dai cicli vitali, nella
di un campo vastissimo                                                                                                                                                                                                                      “La raccolta e la coltivazione dei tartufi, così come la valorizzazione del patrimonio
                                                                                                                                                                    loro totale libertà: un vero “parco gastronomico “ in mezzo
e scomodo a Ca’ Batit.                                                                                                                                                                                                                      tartufigeno, sono attualmente disciplinati dalla legge regionale n. 5 2013 in base
                                                                                                                                                                    al verde, nel centro della Toscana, questo è il Ristorante
Nonostante i pochi                                                                                                                                                                                                                          alla quale (art. 1) la Regione promuove la conservazione e la diffusione delle
                                                                                                                                                                    Belvedere, questa è dall’autunno del 2017 la sede nazionale
chilometri da casa                                                                                                                                                                                                                          provenienze autoctone dei tartufi e lo sviluppo della tartuficoltura. La stessa legge
                                                                                                                                                                    dell’Accademia. Sarà l’ospitalità di Lucio Rossi e la grande
mi sembrava di essere                                                                                                                                                                                                                       all’articolo 2 dispone la promozione di interventi volti alla conservazione, al ripristino e
                                                                                                                                                                    competenza di Massimo Rossi che ci permetterà di dar vita al
in un altro mondo.                                                                                                                                                                                                                          al potenziamento degli ecosistemi naturali nelle zone vocate, e la valorizzazione delle
                                                                                                                                                                    nostro progetto di valorizzazione della stagionalità dei tartufi
Silenzi, poesie e cantici                                                                                                                                                                                                                   associazioni dei tartufai, dei tartuficultori e dei consorzi volontari per la tutela
della natura e bellezze                                                                                                                                             italiani: ogni stagione presenta una sua assoluta bellezza, i
                                                                                                                                                                                                                                            e lo sviluppo del tartufo. Ma si può e si deve fare di più”.
di multiformi colori fino                                                                                                                                           tartufi saranno il simbolo di questa nuova stagionalità e di
                                                                                                                                                                                                                                            In che modo?
a che il cane, sotto una                                                                                                                                            questa nuova emozionante bellezza vitale.
                                                                                                                                                                                                                                            “Serve una promozione mirata e coordinata del “pianeta tartufo“, che vada al
ginestra, cominciò a
chinarsi e con le zampe                                                                                                                                                                                                                     di là delle apprezzabili idee dei singoli comuni, e che consenta di far conoscere l’oro
anteriori a smuovere                                                                                                                                                                                                                        della terra in tutte le sue declinazioni e in tutto il mondo. Per raggiungere questo
erba e terra e radici”.                                                                                                                                                                                                                     obiettivo, è indispensabile creare a livello normativo un tavolo di filiera permanente,
                                                                                                                                                                                                                                            sulla stregua della consulta per la valorizzazione del patrimonio tartufigeno già
                                                                                                                                                                                                                                            operante in Piemonte da diversi anni. Un pool di esperti che sappia promuovere il
                                                                                                                                                                                                                                            brand ‘tartufo tutto l’anno nella Marche’, dando risalto
                                                                                                                                                                                                                                            a questa prerogativa unica della nostra regione. E partendo da ciò penso anche ad
                                                                                                                                                                                                                                            un decalogo di qualità sull’utilizzo del tartufo e del suo consumo a tavola, rivolto alla
                                                                                                                                                                                                                                            crescita della ristorazione e, quindi, al rispetto del consumatore finale. In tali ambiti sarà
                                                                                                                                                                                                                                            preziosa la collaborazione dell’Accademia Italiana del Tartufo”.
                                                                                                                                                                                                                                            Presidente Commissione: Gino Traversini e vice presidente Marzia Malaigia,
                                                                                                                                                                                                                                            altri componenti Gianluca Busilacchi , Piero Celani, Piergiorgio Fabbri, Boris Rapa, Fabio Urbinati

12 | ACCADEMIA ITALIANA DEL TARTUFO                                                                                                                                                                                                                                                                    ACCADEMIA ITALIANA DEL TARTUFO | 13
ACCADEMIA ITALIANA DEL TARTUFO - IL PIATTO DELLA PERFEZIONE
I Cerimonialisti Italiani raccontano                                                                                                                                        Generazione Millenials                                                                        La rubrica è consigliate da
                                                                                                                                                                                                                                                                          			                                   Sistemi e soluzioni di etichettatura,
                                                                                                                                                                                                                                                                          			                                   antitaccheggio e comunicazione visiva
                                                                                                                                                                                                                                                                          			                                   www.orvietani.com

                               IL CERIMONIALE
                               Il Consigliere Massimo Sgrelli, per decenni Capo dell’Ufficio del
                               Cerimoniale di Stato della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed autore
                               del più importante ed apprezzato manuale di protocollo disponibile, ha
                               più volte affermato che l’Italia è stata a lungo un Paese “senza Cerimoniale”.
                                                                                                                                                                            “MILLENIALS”
                               di Giuseppe Damiano Iannizzotto Segretario Generale ANCEP
                                                                                                                                                                            …GENERAZIONE
                               Ciò è assolutamente vero laddove si pensi che, dall’avvento dello        il conseguente inserimento nella seconda sezione dell’elenco        DI BUONGUSTAI
                               Stato repubblicano, è stato necessario attendere il 1950 prima di        delle Associazioni Professionali previsto dalla Legge 14
                               avere una Circolare che, poi, sarebbe stata “provvisoriamente”           gennaio 2013 n. 4 grazie al quale, ad oggi, risulta essere          I giovani amano
                               destinata a disciplinare tale materia così delicata e complessa          l’unico organismo legittimato a conferire l’Attestazione di
                               oggi regolamentata dal D.P.C.M. 14 aprile 2006!                          Qualificazione Professionale di Cerimonialista ai Soci che
                                                                                                                                                                            la buona cucina?
                               Dare una precisa definizione di “Cerimoniale” è senz’altro               abbiano seguito con profitto un articolato iter di formazione       Certo!
                               molto difficile e, dunque, potremmo a grandi linee sostenere             specialistica e di approfondimento multidisciplinare messo in       E impariamo
                               che si tratti in sostanza di quel patrimonio di alti valori e principi   campo con il contributo di Docenti di altissimo profilo.
                               costituzionali, ma anche morali e civili, che nelle occasioni            Molto è stato fatto ma tanto altro rimane ancora da fare:
                                                                                                                                                                            ad apprezzarla
                               istituzionali devono trovare ordine e tradursi in precisi gesti e        nel nostro Paese, infatti, si parla ancora troppo poco di           sin da piccoli.
                               simboli all’interno di una più ampia ritualità pubblica.                 cerimoniale (che, abbiamo detto, essere quel complesso di
                                                                                                        regole formali riguardanti la rappresentanza pubblica) magari       di Giacomo Feligioni
                               ANCEP, ovvero l’Associazione Nazionale Cerimonialisti Enti               spesso confondendolo con il galateo che attiene, invece, la
Giuseppe Damiano Iannizzotto   Pubblici, è nata proprio per questa ragione su iniziativa                dimensione privata del comportamento personale e che,
Segretario Generale ANCEP      di un gruppo di Dirigenti e Funzionari di Regioni ed altre               dunque, dovrebbe esserne il logico e necessario presupposto.
                               Amministrazioni pubbliche che ebbero l’intuizione di provare             Oggi ANCEP continua con passione e rinnovato slancio la
                               a diffondere anche nell’opinione pubblica la cultura del                 propria opera di supporto, consulenza e formazione a servizio
                               rispetto delle forme istituzionali e della tradizione protocollare       dei colleghi impegnati negli Uffici del Cerimoniale che sempre                             Ma quali motivi ci spingono, durante la crescita, ad               “millenials” la Tavola: un luogo d’incontro, una piccola piazza
                               nazionale.                                                               più spesso vengono istituiti all’interno degli Enti pubblici,                              avvicinarci al mondo del cibo, sia come appassionati che           privata dove si scambiano chiacchiere con amici e parenti,
                               Negli anni, ANCEP è molto cresciuta rivolgendosi anche a                 da nord a sud, pur in assenza di un preciso riconoscimento                                 come professionisti?                                               accompagnati ovviamente dal cibo, che come una lanterna
                               giornalisti, imprenditori e liberi professionisti ed ha celebrato        normativo del relativo profilo professionale.                                              Le ragioni possono essere molteplici, una delle quali vede il      dona luce a questo nostro angolo di paradiso. E spesso è
                               con orgoglio, nel settembre 2017, il suo primo decennio di               ANCEP, però, non è solo aggiornamento professionale: sono                                  cibo come trend alla moda. Non è difficile imbattersi negli        proprio il cibo ad attirarci in un determinato luogo. Come
                               attività caratterizzato da importanti sfide e grandi risultati           sempre di più, infatti, i giovani che, affascinati dai meccanismi                          innumerevoli scatti pubblicati sulle piattaforme social che        falene attratte da una fiamma voliamo verso quelle pietanze
                               ottenuti anche in campo internazionale.                                  di funzionamento delle Istituzioni nazionali o interessati ad                              ritraggono il cibo, o per esser più corretti: il cibo che si sta   che maggiormente ci incuriosiscono e che più sembrano
                               In un contesto in cui, infatti, a differenza di altri Paesi come         acquisire e conoscere dinamiche protocollari da applicare a                                per consumare. Questo lo facciamo per metterci in mostra,          soddisfare i nostri gusti o una determinata occasione. Il tutto
                               la Spagna o gli USA non esistono ancora in Italia appositi               livello locale e territoriale, si avvicinano all’Associazione da                           e non lo dico con malizia! Perché mostrare in una foto la          nel rispetto delle nostre tasche, s’intende! Ma non è a suo
                               percorsi di studi accademici in tale ambito, ANCEP si è                  tutta Italia per trovarvi una vera comunità professionalizzante                            raffinatezza di un piatto è come dimostrare al mondo intero        modo affascinante anche la pignoleria che sfarfalla intorno
                               incaricata di intervenire anche nel settore della formazione e           dove incontrare esperti del settore e poter dialogare con tante                            che siamo degli intenditori, degli amabili apprezzatori della      alla pecunia? Non è forse vero che, nonostante le possibilità
                               dell’aggiornamento professionale fino ad ottenere, nel 2015,             persone impegnate su diversi fronti per scambiare esperienze,                              cucina, gente che sa quel che vuole: il buon cibo. Perché una      economiche più o meno limitate, ci muoviamo sempre alla
                               il riconoscimento del Ministero dello Sviluppo Economico ed              suggerimenti, stili di comportamento e progettualità ambiziose.                            buona immagine di quel che si mangia aiuta a fornire una           ricerca di quanto più soddisfi il nostro palato? Allora vi
                                                                                                                                                                            Giacomo Feligioni
                                                                                                                                                                                                   buona immagine di se stessi. Sono consapevole che in molti         chiedo: questa nostra attrazione, non è forse amore?
                                                                                                                                                                            Foodie                 non vedono allo stesso modo il gesto di fotografare il cibo,
                                                                                                                                                                                                   percependolo più come una dimostrazione di egocentrismo
da “Buone maniere in pillole”                                                                                                                                                                      o scarso intelletto, ma non è forse vero che vorremmo
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                                                                                                                                                                                                   fotografare ciò che più ci lascia positivamente impressionati?
                                                                                                                                                                                                   E allora, dico io, perché fotografare un piatto preparato ad
                                                                                                                                                                                                   arte dovrebbe essere ritenuto un gesto ridicolo?

Il cellulare                                                                                                                                                                                       Vero è anche che noi ragazzi viviamo fino a tardi con i nostri
                                                                                                                                                                                                   genitori, almeno finché il dovere o il cuore non ci spingono
Ognuno di noi possiede almeno un cellulare, per essere rintracciati ovunque e
                                                                                                                                                                                                   a muoverci altrove. Ed è un male? Affatto. Vivendo a stretto
in qualsiasi momento e per poter a nostra volta raggiungere senza impedimenti
                                                                                                                                                                                                   contatto con la famiglia si apprendono le vere realtà basilari
temporali chiunque. È una specie di totem tascabile della modernità indispensabile
                                                                                                                                                                                                   della gastronomia. Non è un caso se è sempre nostra madre
dal punto di vista lavorativo. Imparare a parlare al telefono è quindi fondamentale sia
                                                                                                                                                                                                   ad avvicinare per noi le nostre mani ai fornelli, così come
esso fisso o mobile. Per questo la regola principale è essere brevi, concisi e precisi.
                                                                                                                                                                                                   sono i nostri nonni a farci sperimentare per la prima volta
Si telefona ad una persona per lavoro quando si ha qualcosa da dire o chiedere. Lo
                                                                                                                                                                                                   il sapore del vino casereccio e delle ricette classiche del
si fa subito, fatta eccezione per un breve preambolo che comprenda la frase “come
                                                                                                                                                                                                   nostro paese natale. Ed è la tavola, signori miei, è la tavola
sta?” alla quale si risponde sempre e comunque “bene, grazie. Lei?”. Perché è una
                                                                                                                                                                                                   il Cuore della famiglia! Un altare mondano dedicato al
domanda retorica alla quale non ci si aspetta come risposta l’elenco dei problemi
                                                                                                                                                                                                   mangiare e allo star bene insieme, uno degli ultimi baluardi
altrui! La voce deve essere calma, pacata e soprattutto non alta. Per rispetto al
                                                                                                                                                                                                   che ancora oggi è in grado di riunire in un unico luogo,
timpano altrui, alle persone che ci stanno intorno e alla buona educazione.
                                                                                                                                                                                                   seppur per un paio d’ore, figli e genitori, che sempre più di
                                                                                                                                                                                                   rado trascorrono tempo assieme. E proprio questo è per noi

14 | ACCADEMIA ITALIANA DEL TARTUFO                                                                                                                                                                                                                                                          ACCADEMIA ITALIANA DEL TARTUFO | 15
ACCADEMIA ITALIANA DEL TARTUFO - IL PIATTO DELLA PERFEZIONE ACCADEMIA ITALIANA DEL TARTUFO - IL PIATTO DELLA PERFEZIONE
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