Percorsi tematici di lettura per le scuole medie
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Percorsi tematici di lettura per le scuole medie
Novecento
Prima guerra mondiale
Rivoluzione russa
Seconda guerra mondiale
Nazismo
Fascismo
Testimonianze
Bomba atomica
Dopoguerra
Dal dopoguerra all'attualità
Grandi protagonisti
Geografia
Medio oriente
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America centrale / meridionale
America settentrionale
Africa
Oceania
Temi d'attualità
Razzismo / integrazione
Razzismo
Convivenza e integrazione
Guerra e pace
Lavoro minorile
NOTA BENE:
Con le iniziali NR accanto al titolo sono segnalati i libri appositamente pensati
per bambini e ragazzi
Biblioteca Comunale “Gino Sandri” di Colognola ai Colli
Viale IV Novembre, 9 - 37030 Colognola ai Colli
Tel.e Fax 045/7650206 e-mail biblioteca@comunecolognola.itNovecento
1912: il Titanic
“Titanic, la vera storia” di Walter Lord
Quello di Walter Lord è il resoconto più fedele e toccante del disastro del secolo. A Titanic. La vera storia fanno infatti riferimento tutti
i film e gli spettacoli che rievocano la notte del 14 aprile 1912, e le nove interminabili ore trascorse tra l'urto contro l'iceberg, alle 23,40
e le 8,50 della mattina quando il transatlantico si inabissò per sempre. Quella tragedia continua a commuovere il mondo intero: delle
2207 persone a bordo di quella nave «inaffondabile», se ne salvarono solo 705.
Intervistando i superstiti con la spregiudicatezza e lo scrupolo del grande giornalista, ricostruendo i fatti con la precisione dello
storico, Lord racconta in presa diretta l'affondamento del Titanic. Illustra i risvolti tecnici, chiarisce dubbi e misteri; e soprattutto dà
la parola a chi ha vissuto quell'evento in prima persona: milionari ed emigranti, ufficiali e marinai, donne e bambini.
1914 – 1918: Prima guerra mondiale
“Cecilia va alla guerra” di Lia Levi (NR)
Sono gli anni della Prima guerra mondiale: Cecilia Ferrari è una ragazzina friulana sveglia e intelligente, Marco Zanin il suo migliore
amico. Insieme vivono la partenza per il fronte di parenti e vicini di casa, raccontano la vita quotidiana di chi rimane, la retorica
ufficiale e le vicende di un paese di guerra. Dopo la sconfitta di Caporetto, però, Cecilia e Marco decidono di lanciarsi in un'avventura
per recuperare un prezioso diario misteriosamente scomparso...
“La guerra del soldato pace” di Michael Morpurgo (NR)
La storia di Thomas Peaceful e della sua famiglia è quella, vera e tragica, di centinaia di migliaia di soldati che, dalla miseria delle
campagne, finirono nelle trincee della Prima guerra mondiale, affrontando la barbarie del conflitto e la crudele assurdità della
disciplina, e pagando di persona per aver conservato, nonostante tutto, il rispetto per i valori dell'affetto, dell'amicizia, della
solidarietà.
“Addio alle armi” di Ernest Hemingway
"Addio alle armi" è una storia di amore e guerra ispirata all'esperienza di Hemingway del 1918 sul fronte italiano, e in particolare alla
ferita riportata a Fossalta e alla passione per l'infermiera Agnes von Kurowsky. La vicenda stimola emozioni e sentimenti collegati agli
incanti, ma anche alle estreme precarietà dell'esistenza, alla rivolta contro la violenza e il sangue ingiustamente versato. La diserzione
del giovane ufficiale americano durante la ritirata di Caporetto si rivela, col ricongiungimento tra il protagonista e la donna della
quale è innamorato, una decisa condanna di quanto di inumano appartiene alla guerra. Ma anche l'amore, in questa vicenda segnata
da una tragica sconfitta della felicità, rimane un'aspirazione che l'uomo insegue disperatamente, prigioniero di forze misteriose contro
le quali sembra inutile lottare.
“Un anno sull'altipiano” di Emilio Lussu
L'Altipiano è quello di Asiago, l'anno dal giugno 1916 al luglio 1917. Un anno di continui assalti a trincee inespugnabili, di battaglie
assurde volute da comandanti imbevuti di retorica patriottica e di vanità, di episodi spesso tragici e talvolta grotteschi, attraverso i
quali la guerra viene rivelata nella sua dura realtà di «ozio e sangue», di «fango e cognac».
“Niente di nuovo sul fronte occidentale” di Eric M. Remarque
Facendo leva sugli ideali della patria, onore e orgoglio, gli insegnanti di una scuola tedesca persuadono i propri allievi ad arruolarsi
come volontari per difendere la loro patria. Il protagonista Paul Bäumer si arruola insieme ad alcuni suoi compagni di classe. I ragazzi
si accorgono con il passare del tempo di come la guerra sia inutile e si chiedono senza avere delle risposte ben precise chi volesse fare
la guerra e per quale motivo ma si accorgono anche che giorno dopo giorno l'avventura si trasforma in una tragedia dove i vincoli di
sostegno e cameratismo che servivano a superare le atrocità e le difficoltà quotidiane spariscono man mano che muoiono i compagni
di Bäumer, ed anche quest'ultimo non farà una fine diversa dalla loro rimanendo ucciso in una tranquilla giornata al finire della
guerra, poco prima della capitolazione dell'ormai stremato esercito tedesco.
1917: Rivoluzione russa
“1917. La Russia insorge” di Nicolas Werth
La rivoluzione russa raccontata e analizzata in tutti i suoi aspetti; dalla situazione che l'ha resa possibile fino all'instaurazione della
dittatura del proletariato da parte di Lenin e del partito bolscevico, passando per la sollevazione spontanea dei contadini e la seguente
creazione dei soviet. Tesi dell'autore è che per un breve tratto di storia, colpo di stato politico e rivoluzione sociale imboccano la stessa
via guidati dalla speranza più grande: giustizia e libertà.
Biblioteca Comunale “Gino Sandri” di Colognola ai Colli
Viale IV Novembre, 9 - 37030 Colognola ai Colli
Tel.e Fax 045/7650206 e-mail biblioteca@comunecolognola.it
1"Dieci giorni che fecero tremare il mondo” di John Reed
Il primo resoconto della rivoluzione russa fatto da un testimone oculare che vi partecipò. John Reed (Portland, 1887 - Mosca, 1920), fu
un giornalista e militante comunista statunitense. E' conosciuto in particolare per la sua narrazione dei giorni della Rivoluzione
bolscevica.
1939 – 1945: Seconda guerra mondiale
“L'estate del soldato tedesco” di Bette Greene (NR)
Unica famiglia ebrea di un piccolo paese nel Sud degli Stati Uniti al tempo della seconda guerra mondiale, Patty Berger si ritrova a
fare conoscenza con un soldato tedesco destinato ad un campo di prigionia. Si ritrova così a 12 anni innamorata di un poco più che
ragazzo scappato dalla prigione. Lo aiuterà a nascondersi ma la sua vita resterà profondamente segnata. Sia fisicamente che
psicologicamente. Durante la lunga estate vissuta accanto al "nemico" la ragazza imparerà il valore della tolleranza, dell'amicizia e
della fratellanza.
“Sotto il cielo d'Europa. Ragazze e ragazzi prigionieri dei lager e dei ghetti” di Frediano Sessi (NR)
Dal 1933 al 1945, oppositori del nazismo o del fascismo di ogni nazionalità, zingari o ebrei, i giovani che furono prigionieri dei lager e
dei ghetti seppero, a volte più degli adulti, combattere e resistere fino all'ultimo. Molti di loro sono scomparsi senza lasciare traccia di
sé, nemmeno il nome; di altri ci resta un frammento di storia o di fotografia sbiadita. Inseguendo la loro storia e la breve vita di alcuni
di loro, questo libro vuole ricostruire la vita quotidiana di alcuni dei maggiori luoghi di internamento e di annientamento che le
dittature nazista e fascista istituirono nell'Europa civile, a tutela di una razza pura padrona che si proponeva di eliminare tutti i
diversi da sé.
“Robin Hood sbarca in Italia. Anzio, gennaio 1944” di Luciano Tas
Simone si trova ad Anzio proprio quando sbarcano gli angloamericani. Fra loro un 'ranger' che diventa suo amico. Sotto la guida del
fratello Alfredo e con l'aiuto dei tre amici sarà protagonista di preziose missioni in aiuto di chi vuole cacciare gli invasori tedeschi. Il
racconto è ambientato ad Anzio durante lo sbarco dell'esercito angloamericano nella seconda guerra mondiale. Inoltre una scheda a
fine volume riassume e spiega tutti gli avvenimenti del periodo.
Nazismo
“Trilogia del ritorno” di Fred Uhlman
Comprende “L'amico ritrovato”, “Un'anima non vile” e “Niente resurrezioni, per favore”. Raccontando la vicenda dei compagni di
liceo Hans Schwarz e Konradin von Hohenfels, e suggellando la storia di questa amicizia eccezionale con la dolorosa esperienza del
"sopravvissuto" Simon Elsas, Uhlman ha saputo rappresentare con grande asciuttezza e incisività la devastante lacerazione che
l'affermazione del regime hitleriano produsse nelle coscienze di molti tedeschi, nonché la profondità delle ferite che una tale tragedia
ha potuto infliggere nella memoria di un popolo intero.
“Quando Hitler rubò il coniglio rosa” di Judith Kerr (NR)
Anna è una bambina quando con la sua famiglia deve lasciare la Germania, perché lei è ebrea e nel Paese è arrivato Hitler. Anna
dovrà abbandonare la sua casa, la sua scuola, i suoi giochi... E anche il suo amato coniglio rosa. Davanti a lei e alla sua famiglia si apre
un futuro incerto, paesi sconosciuti, città nuove. Ma cambiare vita può anche diventare una bella avventura, se si sta tutti insieme.
“L'isola in via degli uccelli” di Uri Orlev (NR)
La seconda guerra mondiale infuria per l'Europa e in Polonia la vita, già difficile per tutti, è per gli ebrei pressoché insopportabile. E
Alex è, appunto, ebreo. Sua madre è scomparsa nel nulla e suo padre è stato prelevato dalle SS e fatto partire per una destinazione
ignota. Rimasto solo Alex si è rifugiato in un edificio abbandonato, al numero 78 di Via degli Uccelli, e dalla sua isola segreta esce solo
di notte, per procurarsi il cibo. Finché, un giorno, Alex ode delle voci: degli sconosciuti si sono introdotti nel palazzo. Il coraggio,
l'eroismo perfino, non sono insoliti in tempo di guerra, ma Alex ha appena undici anni, e la sua è la storia di come la nuda forza di
volontà riesca talvolta ad avere la meglio sulla crudeltà e l'ingiustizia.
“Il bambino con il pigiama a righe” di John Boyne
"La storia del bambino con il pigiama a righe è difficile da descrivere in poche parole. Di solito in copertina diamo alcuni indizi, ma in
questo caso siamo convinti che farlo sciuperebbe la lettura. È importante invece che cominciate a leggere questo libro senza sapere di
che cosa parla. Farete un viaggio con un bambino di nove anni che si chiama Bruno. (Ma questo non è un libro per bambini di nove
anni.) E presto o tardi arriverete con Bruno davanti a un recinto. Recinti come questi esistono in tutto il il mondo. Speriamo che voi
non dobbiate mai varcare un recinto del genere.
Biblioteca Comunale “Gino Sandri” di Colognola ai Colli
Viale IV Novembre, 9 - 37030 Colognola ai Colli
Tel.e Fax 045/7650206 e-mail biblioteca@comunecolognola.it
2“Stelle di cannella” di Helga Schneider (NR)
È l'inverno del 1932. A Wilmersdorf, un tranquillo e benestante quartiere di una città tedesca, il periodo natalizio è annunciato dalle
grida gioiose dei bambini che giocano a palle di neve. Fra le famiglie che abitano tre case, i rapporti superano quelli del buon vicinato:
David, figlio del giornalista ebreo Jakoob Korsakov, e Fritz, figlio del poliziotto Rauch, sono amici per la pelle e compagni di banco alla
scuola elementare; la sorellastra di David è fidanzata con il figlio del noto architetto Winterloh; persino la gatta di Fritz e il gatto di
David sono amici.
“Heike riprende a respirare” di Helga Schneider
Berlino, 1945. Heike, dieci anni, vive con la madre nello scantinato della loro casa distrutta dalle bombe. Il padre è disperso, ma Heike
sa che tornerà: non smette di parlarne al suo più grande amico e confidente, il grande melo che cresce nel giardino. Attorno, rovine:
rovine di edifici, e rovine nelle menti e nei cuori delle persone. Tante però sembrano voler tener viva la speranza nel futuro... Non la
mamma di Heike: nel suo recentissimo passato c'è una ferita inguaribile. La storia personale di una ragazzina si mescola con la storia
con la S maiuscola. Alla fine di una guerra non ci sono solo le cose da ricostruire, ma anche le vite e le persone.
“Il diario di Petr Ginz. Un adolescente ebreo da Praga ad Auschwitz” di Chava Pressburger
"Quanto tempo è passato da quando per l'ultima volta vidi il sole tramontare dietro Petrin. Praga baciata da uno sguardo pieno di
lacrime, mentre si velava con l'ombra della sera... Praga, favola di pietra..." Sono i versi struggenti e delicati di un ragazzo di appena
quindici anni che poteva diventare un artista, anche se gli sarebbe bastato, più semplicemente, vivere. Trascorso un anno da quando
compose la poesia, e due dal suo arrivo al ghetto di Terezin, il giovane Petr Ginz fu mandato a morire nelle camere a gas di Auschwitz.
Scritti fra il 1941 e il 1942, durante gli ultimi mesi trascorsi in famiglia, nella Praga occupata, i diari di Petr sono lo specchio
dell'attuazione della "soluzione finale".
“Ausländer” di Paul Dowswell (NR)
"In mezzo a questa gente sarebbe sempre stato uno straniero - un ausländer. Ma nel suo cuore Peter sentiva di avere ragione.
Qualcosa dentro di lui gli impediva di accettare la cieca fede che loro nutrivano nei confronti di Hitler e del nazismo". Polonia 1941. I
genitori di Peter vengono uccisi e il ragazzo mandato in orfanotrofio a Varsavia. Peter, biondo con gli occhi azzurri, sembra il ragazzo
ritratto nel manifesto della gioventù hiltleriana e può essere adottato da una famiglia importante. Così avviene. Il professor
Kattelbach e sua moglie sono entusiasti di accogliere nella loro famiglia un giovane dall'aspetto così "ariano". Ma Peter non è il
ragazzo tipico della gioventù hitleriana, Peter non vuole essere un nazista e decide di correre un rischio... il rischio più grande che si
può correre a Berlino nel 1943.
“La bambina che salvava i libri” di Markus Zusak
Fu a nove anni che Liesel iniziò la sua brillante carriera di ladra. Certo, aveva fame e rubava mele, ma quello a cui teneva veramente
erano i libri, e più che rubarli li salvava. Il primo fu quello caduto nella neve accanto alla tomba dove era stato appena seppellito il suo
fratellino. Stavano andando a Molching, vicino a Monaco, dove li aspettavano i loro genitori adottivi. Il secondo, invece, lo sottrasse al
fuoco di uno dei tanti roghi accesi dai nazisti. A loro piaceva bruciare tutto: case, negozi, sinagoghe, persone... Piano piano, con il
tempo ne raccolse una quindicina, e quando affidò la propria storia alla carta si domandò quando esattamente la parola scritta avesse
incominciato a significare non solamente qualcosa, ma tutto. Accadde forse quando vide per la prima volta la libreria della moglie del
sindaco, un'intera stanza ricolma di volumi? Quando arrivò nella sua via Max Vandenburg, ex pugile ma ancora lottatore, portandosi
dietro il "Mein Kampf" e infinite sofferenze? Quando iniziò a leggere per gli altri nei rifugi antiaerei? Quando s'infilò in una colonna di
ebrei in marcia verso Dachau? Ma forse queste erano domande oziose, e ciò che realmente importava era la catena di pagine che
univa tante persone etichettate come ebree, sovversive o ariane, e invece erano solo poveri esseri legati da spettri, silenzi e segreti.
“Defiance: gli ebrei che sfidarono Hitler” di Nechama Tec
Estate 1941. Mentre a Berlino si mette a punto la «soluzione finale», le truppe tedesche invadono la Polonia. È allora che Tuvia Bielski e
i suoi fratelli, ebrei polacchi che si sono ostinatamente rifiutati di finire nei ghetti, decidono di mettersi in salvo nelle foreste della
Bielorussia. Costituiscono cosi il primo seme di un'otriad, una cellula partigiana che accoglie giovani fuggiaschi pronti a imbracciare
le armi, ma anche donne, vecchi e bambini. Tuvia li guida come un condottiero di altri tempi, attraverso bufere di neve, infide paludi e
l'incubo dei rastrellamenti tedeschi, contro un nemico mille volte più potente e spietato. L'esercito della speranza dell'intraprendente
polacco salverà la vita di quasi milledue-cento persone. Questo libro ricostruisce con stupefacente forza narrativa una storia vera di
coraggio e libertà, offrendo alla memoria di Tuvia l'immortalità che spetta ai grandi eroi.
Biblioteca Comunale “Gino Sandri” di Colognola ai Colli
Viale IV Novembre, 9 - 37030 Colognola ai Colli
Tel.e Fax 045/7650206 e-mail biblioteca@comunecolognola.it
3Fascismo
“Ragazzi della Shoah” di Luciana Tedesco (NR)
Questo libro raccoglie sotto forma di racconti, lettere e testimonianze i fatti di quegli anni: dal 1938 quando Mussolini, per emulare
Hitler, promulga le leggi razziali, al 1945, anno in cui l’Italia viene liberata dai tedeschi. I protagonisti sono sempre bambini e ragazzi
ed è il loro punto di vista sulla guerra e le sue conseguenze, sulle barbarie perpetrate e le continue vessazioni subite, ad essere narrato.
Sono i loro drammi, le loro domande e le loro sofferenze a essere trascritti sulla pagina. Accanto alla narrazione, si snoda un secondo
livello di scrittura, più puntuale e giornalistico, fatto di didascalie alle illustrazioni, che introduce i ragazzi ai fatti della Shoah con
dati e contenuti storici. Si tratta di una sintesi sul «pianeta lager», esauriente, più propriamente storica, ma accessibile ai giovani
lettori, utile strumento per capire i dettagli che la narrazione lascia trasparire: un aiuto per fissare meglio il racconto.
“Qui radio Londra. L'aquila vola” di Vanna Cercenà (NR)
Estate del 1943, ultimi giorni di scuola: all'improvviso tutto appare strano e inquietante. Laura parte con la mamma prima che la
scuola chiuda senza sapere perché e si ritrova in montagna nella casa dei nonni. Dopo un po' arrivano altri bambini, alcuni conosciuti,
altri nuovi. Si forma un gruppetto di amici che passano insieme quella strana estate tra giochi e avvenimenti misteriosi sottolineati
dai silenzi degli adulti. Poi arrivano i giorni bui: la caccia ai partigiani nascosti in montagna, il paese isolato, la paura, le rappresaglie.
Unico legame con il resto del mondo e insieme speranza in un domani migliore, una vecchia radio nascosta nell'armadio del nonno:
ta... ta... ta... ta... parla Londra. La guerra, la Resistenza, l'èra della radio: la bambina di allora racconta.
“Una valle piena di stelle” di Lia Levi (NR)
Brunisa ha tredici anni e pensa che il destino le abbia fatto fin troppi dispetti: prima un nome stravagante, poi le leggi razziali di
Mussolini e adesso la guerra che devasta l'Europa e mette in pericolo le vite di milioni di ebrei come lei. Suo padre, però, non si
rassegna, e decide di affrontare con i suoi un viaggio clandestino per portarli oltre il confine svizzero, in una valle "piena di stelle". Ma
il pericolo cresce a ogni passo e non sarà così semplice...
“Bernardo e l'angelo nero” di Fabrizio Silei (NR)
Bernardo ha dodici anni ed è un balilla con tanto di bicicletta, divisa nera, fez e pistola. Proprio così, Bernardo ha anche una piccola
pistola a tamburo che gli ha regalato suo padre per difendersi dai partigiani. Suo padre è il podestà del paese e da giorni è sempre più
nervoso e preoccupato: gli Alleati risalgono l'Italia e si avvicinano alla Toscana, iniziano a bombardare i punti strategici e mandano
aerei cicogna in perlustrazione. In questo clima di tensione e di odio per il nemico un giorno Bernardo trova, appeso a un albero con il
suo paracadute, un pilota afroamericano ferito. Credendolo morto decide di tirarlo giù, ma l'uomo riprende i sensi e il ragazzino,
desideroso di riabilitarsi agli occhi del padre che non ha una grande opinione di lui, estrae la sua pistola e decide di farlo prigioniero.
Il ragazzo non può sapere che presto il suo paese sarà liberato e verrà il tempo della rivincita dei partigiani e delle frange antifasciste.
Se lo sapesse forse si comporterebbe diversamente...
Testimonianze
“Ho sognato la cioccolata per anni” di Trudi Birger
La storia di una bambina che, dai té danzanti di Francoforte, si ritrova rinchiusa nel ghetto di Kosvo prima di finire nel campo di
concentramento di Stutthof. Una storia vera, di affetto e devozione. La prova d'amore di una figlia ragazzina, che nella grande
tragedia dell'olocausto rifiuta di salvarsi per non abbandonare la madre, perché sa che solo da quel legame forte e profondo,
indispensabile per entrambe, potrà attingere la forza per continuare a sperare anche quando, nuda e rasata, si vedrà spinta verso la
bocca di un forno crematorio.
“Gioco di sabbia” di Uri Orlev (NR)
Questa è la storia di Uri Orlev, la storia di come un ragazzo ebreo attraversa l'Olocausto e diventa scrittore. Ma non è un racconto di
disperazione, malgrado le atrocità e le morti di cui Uri purtroppo è stato testimone, né di sentimentalismi. Orlev ha vissuto come un
bambino qualsiasi, con il coraggio e la straordinaria forza vitale dell'infanzia, come il protagonista di un'avventura, eroe invincibile di
un racconto.
“Un sacchetto di biglie” di Joseph Joffo (NR)
L'autobiografia di un ebreo che racconta la propria infanzia e le persecuzioni subite nella Francia occupata dai tedeschi duante la
seconda guerra mondiale. Dalla fuga da Parigi alla ricerca di un rifugio fino alla salvezza definitiva avvenuta grazie all'intervento di
un sacerdote cattolico, il coraggio di due fratelli disposti ad affrontare le situazioni più pericolose per salvarsi e le esperienze che li
fanno maturare nonostante la giovane età.
Biblioteca Comunale “Gino Sandri” di Colognola ai Colli
Viale IV Novembre, 9 - 37030 Colognola ai Colli
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4“Se questo è un uomo” di Primo Levi
Primo Levi, reduce da Auschwitz, pubblicò "Se questo è un uomo" nel 1947. Einaudi lo accolse nel 1958 nei "Saggi" e da allora viene
continuamente ristampato ed è stato tradotto in tutto il mondo. Testimonianza sconvolgente sull'inferno dei Lager, libro della dignità
e dell'abiezione dell'uomo di fronte allo sterminio di massa, "Se questo è un uomo" è un capolavoro letterario di una misura, di una
compostezza già classiche. È un'analisi fondamentale della composizione e della storia del Lager, ovvero dell'umiliazione, dell'offesa,
della degradazione dell'uomo, prima ancora della sua soppressione nello sterminio.
“Diario” di Anne Frank (NR)
"Sai che il mio più caro desiderio è di diventare un giorno giornalista e poi scrittrice..." scrive Anna Frank nel maggio 1944. Per questa
ragione, dopo aver redatto una prima versione del suo Diario segreto, decide di preparare un libro per il grande pubblico che racconti
"come noi ebrei abbiamo vissuto, ci siamo nutriti e abbiamo discusso qui", nell'Alloggio Segreto, dove la famiglia Frank, con altri
quattro clandestini, si nascose per circa due anni
“Auschwitz. Ero il numero 220543” di Denis Avey e Rob Broomby
Nel 1944 Denis Avey, un soldato britannico che stava combattendo nel Nord Africa, viene catturato dai tedeschi e spedito in un campo
di lavoro per prigionieri. Durante il giorno si trova a lavorare insieme ai detenuti del campo vicino chiamato Auschwitz. Inorridito dai
racconti che ascolta, Denis è determinato a scoprire qualcosa in più. Così trova il modo di fare uno scambio di persone: consegna la sua
uniforme inglese a un prigioniero di Auschwitz e si fa passare per lui. Uno scambio che significa nuova vita per il prigioniero mentre
per Denis segna l'ingresso nell'orrore, ma gli concede anche la possibilità di raccogliere testimonianze su ciò che accade nel lager.
Quando milioni di persone avrebbero dato qualsiasi cosa per uscirne, lui, coraggiosamente, vi fece ingresso, per testimoniare un giorno
la verità.
“Io, piccola ospite del Führer” di Helga Schneider (NR)
È il Natale 1944: la piccola Helga, suo fratello e alcuni "perfetti bambini ariani" sono ospiti per tre giorni nel bunker di Hitler. In una
Berlino ormai distrutta e in fiamme, emerge lo smarrimento e l'inconsapevole leggerezza dei bambini in gita nell'epicentro del
terremoto. Un racconto bruciante, dove al valore della testimonianza si aggiunge l'intensità del ricordo d'infanzia.
“Il deserto della Libia” di Mario Tobino
Raccoglie ventuno prose relative all'esperienza di Tobino durante la Seconda Guerra Mondiale: sono racconti di paesaggi, incontri,
avventure, uomini, in cui il vero protagonista è il deserto, drammatico teatro di guerra: il deserto che è insieme realtà e simbolo, con le
sue mutazioni e le sue oasi avvolte dal mistero. Ma "Il deserto della Libia" non è solo un diario, una testimonianza e un preciso
momento storico. È molto di più: è denuncia della collera di una generazione di "soldati senza bandiera" mandati allo sbaraglio in una
guerra altrui; ma soprattutto è proiezione di una nostalgia esistenziale in cui emerge potente il grido della giovinezza, la vitalità del
corpo sano. È il canto della bellezza e dell'innocenza che, anche dal baratro di orrore e morte sempre in agguato, rivendicano la
propria briciola di felicità.
Bomba atomica
“Il gran sole di Hiroshima” di Karl Brückner (NR)
La storia di Sadako, una bambina giapponese sopravvissuta all'esplosione nuclerae di Hiroscima. Agosto 1945, Sadako ha 4 anni
quando vede nel cielo di Hiroshima un bagliore così grande da sembrare un nuovo sole. Per la prima volta in un conflitto viene
sganciata una bomba atomica sopra una città. Sadako e suo fratello Scigheo sopravvivono all'esplosione, ma porteranno addosso gli
effetti malefici delle radiazioni.
“Suzuko, cuore di Hiroshima” di Chikahiro Hirokawa
Testimonianza di una sopravvissuta alla bomba atomica. Suzuko Numata, attraverso questo libro, racconta uno dei drammi del XX
secolo: lo scoppio della bomba atomica sulle città di Hirshima e Nagasaki nell'agosto del 1945.
“L' atomica” di Jennifer Fandel
Nel 1939, mentre in Europa scoppia la Seconda guerra mondiale, la comunità scientifica degli Stati Uniti apprende che tre scienziati
tedeschi hanno portato a termine la prima fissione nucleare. Robert Oppenheimer ne intuisce subito le conseguenze: quale può essere
la portata distruttiva di questa nuova e potentissima energia? Nel 1942 Oppenheimer diviene direttore del Progetto Manhattan, di cui
fanno parte anche Enrico Fermi, premio Nobel per la fisica, e altri scienziati esuli dall'Europa nazista. L'equipe realizza in soli ventotto
mesi le prime bombe atomiche all'uranio e al plutonio della storia. Poiché sul fronte del Pacifico la guerra sembra non avere fine, gli
Stati Uniti decidono di sganciare le bombe nucleari sulle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki.
Biblioteca Comunale “Gino Sandri” di Colognola ai Colli
Viale IV Novembre, 9 - 37030 Colognola ai Colli
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5“Nagasaki per scelta o per forza” di Fred J. Olivi
Oscurata per più di cinquant'anni dalla più nota missione dell'Enola Gay su Hiroshima e dalle poche e cattive informazioni diffuse e
coperte da segreto militare, la missione del B29 Superfortress "Bockscar", compiuta il 9 agosto 1945 su Nagasaki, è rimasta fino a oggi
quasi sconosciuta. Scritto dal copilota del "Bockscar", Luogotenente Colonnello Fred J. Olivi, italo-americano di prima generazione,
"Nagasaki per scelta o per forza" rivela i veri dettagli legati alla Missione 16, le fasi segrete dell'addestramento e i dati sull'impiego di
"Fat Man", la bomba atomica al plutonio tre volte più potente di quella all'uranio sganciata su Hiroshima pochi giorni prima. Il libro,
inedito e pubblicato in Italia per la prima volta al mondo, racconta con uno stile diretto le esperienze del giovane aviatore
italo-americano, che fin dall'infanzia aveva sognato di diventare un pilota, e la cronaca del volo verso Nagasaki, facendoci rivivere
minuto per minuto gli attimi drammatici che cambiarono la storia del mondo.
Dopoguerra
“La tregua” di Primo Levi
Diario del viaggio verso la libertà dopo l'internamento nel Lager nazista, questo libro, più che una semplice rievocazione biografica, è
uno straordinario romanzo picaresco. L'avventura movimentata e struggente tra le rovine dell'Europa liberata - da Auschwitz
attraverso la Russia, la Romania, l'Ungheria, l'Austria fino a Torino - si snoda in un itinerario tortuoso, punteggiato di incontri con
persone appartenenti a civiltà sconosciute, e vittime della stessa guerra. L'epopea di un'umanità ritrovata dopo il limite estremo
dell'orrore e della miseria.
“Due settimane in maggio” di Christine Nostlinger (NR)
“Durante la guerra infatti ero convintissima che in tempo di pace ogni cosa sarebbe stata diversa. Non solo che non ci sarebbero mai
più stati bombardamenti e che nessun padre sarebbe mai più stato ammazzato. Dalla pace mi aspettavo anche panini al prosciutto e
cioccolato a volontà. E mutande della giusta misura e stoffe che non irritassero la pelle, ma ero soprattutto sicurissima che tutti i
nazisti sarebbero stati puniti, eliminati, che non sarebbero stati più in circolazione.
Ora la guerra era finita da tre anni, le mutande erano sempre troppo grandi e mi davano fastidio, i vestiti mi pizzicavano orribilmente
il collo e il prosciutto si trovava solo alla borsa nera e mia madre non poteva permettersi quei prezzi. Anche il cioccolato era troppo
caro per noi. Lo compravamo solo a Natale.
E i nazisti che conoscevo vivevano ancora e possedevano molte più cose di noi. Solo il capo caseggiato faceva eccezione. Aveva un buco
in testa, era diventato portinaio ed era costretto a trafficare intorno ad un tombino e ad arrabbiarsi.”
Dal dopoguerra all'attualità
1947: Guerra fredda
“Storia della guerra fredda: l'ultimo conflitto per l'Europa” di Federico Romero
Nessuno voleva una guerra fredda, nessuno l'aveva pianificata e nessuno dei protagonisti l'aveva davvero prevista, per lo meno nelle
forme rigide che poi assunse. Ciò che si andava delineando nei mesi conclusivi della Seconda guerra mondiale era un'inedita geografìa
di potenza in cui Stati Uniti e Unione Sovietica primeggiavano... Gli assunti ideologici e i paradigmi culturali dei protagonisti ebbero
un ruolo determinante: additavano la direzione in cui ciascuno intendeva procedere, ed erano le lenti attraverso cui si giudicavano le
mosse altrui, si tentava di indovinare le possibili concatenazioni di eventi futuri, si soppesavano i pericoli evidenti o potenziali. L'URSS
di Stalin non poteva concepire la coesistenza internazionale se non in chiave intrinsecamente conflittuale, il governo degli Stati Uniti,
insieme a larga parte delle élite europee, si convinse che una ferma contrapposizione ai sovietici fosse la via più efficace, e meno
pericolosa, per promuovere interessi, ideali e identità di una coalizione occidentale che prese a definirsi come "mondo libero". Fu
allora che la guerra fredda prese forma.
“La guerra fredda: cinquant'anni di paura e di speranza” di John Lewis Gaddis
Tra il 1945 e il 1989 si è consumato uno dei più lunghi e tormentati conflitti della storia: la guerra fredda. Se alla fine della seconda
guerra mondiale le intenzioni comuni di Stalin, Truman e Churchill erano orientate alla realizzazione di un sistema internazionale
pacifico e cooperativo, nei fatti i diversi orientamenti di fondo e gli interessi divergenti produssero una situazione completamente
diversa: un mondo instabile e sempre sull'orlo di una catastrofe. Le posizioni opposte di USA e URSS rispetto alle grandi crisi
internazionali, la nascita della NATO e del Patto di Varsavia, la corsa agli armamenti e lo sviluppo di sempre più sofisticate tecnologie
nucleari fecero sì che l'intero pianeta si trovasse diviso tra due poli di uguale forza e potere, in una paradossale situazione di precaria
ma in fondo durevole stabilità: la concreta minaccia di uno scontro apocalittico tra due forze di peso analogo rese, infatti, necessarie
alcune forme di cooperazione e aiutò a consolidare una linea di continua negoziazione. Con questo libro Lewis Gaddis ricostruisce nei
dettagli un'epoca di grandi tensioni e di spaventosi rischi che si è conclusa improvvisamente nel 1989, lasciando dietro di sé un mondo
senza equilibrio.
Biblioteca Comunale “Gino Sandri” di Colognola ai Colli
Viale IV Novembre, 9 - 37030 Colognola ai Colli
Tel.e Fax 045/7650206 e-mail biblioteca@comunecolognola.it
61947: Mahatma Gandhi e l'indipendenza dell'India attraverso la non-violenza.
“Gandhi: il giovane contestatore che fondo una nazione” di Philip Wilkinson
Leggete la vera storia di Mohandas Gandhi, dall'infanzia alla straordinaria vita da liberatore dell'India. Scoprite il mondo della
giovinezza di Gandhi, dai giochi che praticava alle storie che amava. Una linea temporale mostra gli avvenimenti della vita di Gandhi
collocandoli nel più ampio contesto mondiale. Illustrazioni e cartine riportano in vita l'India di Gandhi, dalle feste ai templi.
“Gandhi” di Maria Stella Rognoni
La biografia dell'uomo che rivelò al mondo il poter rivoluzionario della non violenza.
1948: Istituzione dell'apartheid
“Aspettando la pioggia” di Sheila Gordon
Sudafrica, il paese dell'apartheid, delle segregazioni razziali. Frikkie, bianco, figlio di proprietari terrieri, trascorre le vacanze con
Tengo, nero, figlio di lavoratori della fattoria. Hanno entrambi tredici anni, sono molto amici, ma i loro sogni e le loro ambizioni sono
completamente diversi e li separano. Non sanno che un drammatico destino finirà un giorno per porli nuovamente l' uno di fronte
all'altro.
“La danza del pitone” di Norman Silver (NR)
Il Sudafrica degli anni '60 visto con gli occhi di Ruth, una ragazza bianca ribelle e piena di curiosità, che ha un rapporto difficile con la
famigia e sta imparando a vivere le sue prime esperienze sentimentali. Ma al racconto delle fughe, dei litigi, delle feste in giardino e
della scoperta dell'amore si intreccia quello di una presa di coscienza che l'incontro con Alan e Robert Gerber renderà sempre più
decisa. Sarà anche grazie a loro, infatti, che Ruth si libererà a poco a poco di tutti i pregiudizi nei confronti dei neri e arriverà a
conoscere una realtà diversa, quella di chi combatte contro l'apartheid sfidando le durissime leggi del Sudafrica razzista.
“Sudafrica: dall'apartheid a Mandela” di Lanfranco Vaccari, Raymond Cartier, Sandro Ottolenghi, Gianluigi
Melega e Corrado Incerti
1953: La rivoluzione cubana: Che Guevara
“Un gitano sedentario” di Alberto Granado
Nel gennaio del 1952 Ernesto Guevara, allora studente di medicina, e il suo grande amico Alberto Granado, già laureato in biologia,
partirono su una vecchia moto Norton 500 e percorsero Argentina, Cile, Perù, Colombia e Venezuela, spinti da spirito di avventura e
fame di conoscenza. Quel lungo viaggio per strade impervie segnò profondamente le loro vite e le loro scelte future: al ritorno, decisero
entrambi di impegnarsi per cambiare la realtà di miseria e sfruttamento che avevano toccato con mano in tante terre del continente
sudamericano. Ernesto, rientrato in Argentina, si laureò e ripartì un anno dopo per incontrarsi con Alberto in Venezuela. Ma non
arrivò mai a Caracas... Durante questo secondo viaggio attraverso l'America Latina conobbe in Messico Fidel Castro e i suoi compagni
rivoluzionari e si unì a loro per andare a liberare Cuba dalla dittatura di Fulgencio Batista. Alberto invece si dedicò alla cura dei
lebbrosi e alle ricerche farmacologiche. Si rividero otto anni dopo, quando Ernesto, diventato il comandante Che Guevara, invitò
l'amico nell'isola liberata. Granado la visitò, si informò sui programmi della Revolución e vi ritrovò l'entusiasmo dei suoi sogni
giovanili. Al momento di tornare la decisione era già presa: abbandonata la cattedra di biochimica all'università di Caracas, chiuso il
laboratorio clinico, venduta la casa, si trasferì a Cuba, mettendo i suoi studi al servizio della nuova causa.
“La guerra rivoluzionaria a Cuba” di Ernesto Che Guevara
Che Guevara ripercorre gli intensi momenti della rivoluzione cubana, dallo sbarco sulle coste dell'isola nel dicembre del 1956 fino alla
vittoria finale del gennaio 1959. In questo libro, per la prima volta pubblicato nella versione integrale e autorizzata dalla famiglia
Guevara, il rivoluzionario argentino, con il suo stile asciutto e diretto, presenta una cronaca puntuale ed emozionante della guerriglia,
descrivendo in modo vivido le fatiche della vita sulle montagne, la difficoltà di organizzare un esercito disciplinato ed efficiente, gli
imprevisti, le decisioni difficili e gli errori. E soprattutto esalta le qualità umane e l'eroismo dei combattenti, le battaglie e le molte
vittorie che permisero all'Esercito ribelle di entrare nella storia. La prima parte del volume contiene la versione originali dei "Passaggi
della guerra rivoluzionaria" pubblicati nel 1963 con il consenso e la revisione del Che; la seconda riunisce ulteriori scritti usciti
successivamente.
“Ernesto Che Guevara” di Carlo Batà
Biografia dell'uomo che diventò il simbolo dell'uguaglianza e della libertà dei popoli.
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7“Latinoamericana: un diario per un viaggio in motocicletta” di Ernesto Che Guevara
Nel dicembre del 1951 due ragazzi argentini partono su una sgangherata motocicletta da Cordoba, decisi ad attraversare il continente
fino al Venezuela. Entrambi studenti di medicina, Ernesto Guevara de la Serna e Alberto Granado termineranno quel lungo viaggio il
26 luglio 1952. Qualche tempo dopo l'uomo che la storia ricorderà con il soprannome di "Che", riordina i suoi appunti in un libro, che è
il dettagliato resoconto delle traversie affrontate in migliaia di chilometri. Chi scrive non è ancora il comandante Che Guevara, ma un
ragazzo entusiasta, incline alle avventure picaresche e già infiammato da quella bramosia di vivere e di conoscere che lo
accompagnerà in tutta la sua breve esistenza.
1960: Guerra in Vietnam e intervento degli Stati Uniti e nascita del movimento Hippy come protesta a favore della
pace.
“Il mio Vietnam” di Peter Arnett
Questo è il diario della permanenza del giornalista australiano in Vietnam, sono riportati fedelmente, come in una cronistoria, gli
avvenimenti, gli avvicendamenti politici dal 1962 fino alla caduta di Saigon del 1975.
“Eravamo giovani in Vietnam” di Harold G. Moore e Joseph L. Galloway
Il 23 ottobre del 1965, 450 soldati americani del primo battaglione del 7° Cavalleggeri vengono trasportati con gli elicotteri in un piccolo
spiazzo nelle valli di Ya Drang. Sono immediatamente circondati da 2000 militari nordvietnamiti. Tre giorni dopo, a poco più di due
miglia di distanza, il battaglione che avrebbe potuto giungere in loro soccorso viene letteralmente fatto a pezzi. Il luogotenente Hal
Moore ha un solo ordine: resistere. E un solo obiettivo: mantenere la promessa di riportare a casa tutti i suoi uomini, vivi o morti.
“Vietnam: una sporca bugia” di Neil Sheehan
È il 1962 quando John Paul Vann raggiunge per la prima volta il Vietnam come consigliere militare. Sbarcato a Saigon si rende subito
conto che le forze sudvietnamite sono demotivate e mal addestrate. Ma soprattutto rimane scioccato da una realtà di omicidi e torture
che rischia di far precipitare gli Stati Uniti d'America nel pantano di un conflitto sporco, corrotto, ingovernabile. Comprende che la
sistematica tortura dei contadini e Ì bombardamenti indiscriminati non potranno che riunire la popolazione sotto le bandiere
comuniste. Ma il suo grido rimane inascoltato. Vedrà sfociare la guerra, anno dopo anno, in una violenta crisi all'interno del suo
paese. Vedrà cadere, una dopo l'altra, le illusioni di più di una generazione. Su tutte, il credo assoluto del ruolo dell'America nel
mondo e la fede cieca nel destino invincibile della nazione. La sua storia e le sue contraddizioni diventano l'emblema dell'avventura
americana in Vietnam, U racconto più lucido sulla "sporca guerra" e una chiave di lettura illuminante per comprendere la politica
dell'America dì ieri e di oggi.
“Hippy: miti, musica e cultura della generazione dei figli dei fiori” di Berry Miles
La cultura Hippie (scritto anche Hippy) era in origine un movimento giovanile che ha avuto inizio negli Stati Uniti nel corso degli anni
sessanta e si è diffuso in tutto il mondo. La parola Hippy deriva dal termine hipster, ed era stato inizialmente utilizzato per descrivere
i beatnik che si erano trasferiti nel distretto di Haight-Ashbury di San Francisco. Queste persone avevano ereditato i valori
sottoculturali della Beat generation, creando una controcultura con proprie comunità che ascoltavano rock psichedelico,
abbracciavano la rivoluzione sessuale e l'uso di stupefacenti come gli allucinogeni e la cannabis, al fine di esplorare e allargare lo stato
di coscienza. Secondo La Concord Desk Enciclopedya di Time il termine deriva da Youth International Party (YIP). Per figli dei fiori si
intendono gli aderenti al movimento hippie caratterizzati da vestiti decorati con fiori o vivacissime stoffe di colori vivi. Il loro ideale di
pace e libertà è sintetizzabile in slogan quali "Mettete dei fiori nei vostri cannoni" e "Fate l'amore, non la guerra", che risuonavano in
maniera evidente nel periodo della guerra del Vietnam. La ricerca sfrenata della totale libertà era il significato insito nel loro stile di
vita. Questo movimento toccò particolarmente l'opinione pubblica, tanto da impressionare le pellicole di molti registi e da influenzare
la musica popolare.
1961: Yuri Gagarin è il primo uomo nello spazio.
“La grande avventura dello spazio. La conquista della luna” di Giancarlo Masini (NR)
Il libro ripercorre i momenti fondamentali che hanno portato l'uomo sulla Luna.
“Missione Luna” di Alan Dyer
Il più spettacolare viaggio umano descritto come mai prima Scopri come gli astronauti sono andati e tornati dalla Luna. Esplora i
potenti razzi che hanno reso possibile tutto questo. Studia i progetti per realizzare una base lunare In 80 pagine fitte di informazioni,
questo volume riccamente illustrato racconta l'affascinante storia dei nostri viaggi per andare e tornare dalla Luna. Missione Luna
descrive tutto ciò che bisogna sapere sulla corsa spaziale, il Programma Apollo, i razzi, le navicelle spaziali e i progetti per rientrare
dalla Luna, il nostro vicino più prossimo nello spazio.
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81961: Muro di Berlino
“Al di qua del muro: Berlino Est 1989” di Vanna Vannuccini (NR)
Vanna Vannuccini racconta la storia di un gruppo di ragazzi (di circa 12-13 anni) di Berlino Est nel periodo che va da pochi mesi
prima della caduta del Muro alla riunificazione della Germania. I ragazzi frequentano una scuola a ridosso del Muro, presenza
quotidiana nella loro vita. Ma qual è la quotidianità nella Germania dell'Est? In che cosa è diversa da quella dei loro coetanei che si
trovano a pochi metri al di là del Muro? Che cosa succede nell'autunno del 1989? La loro vita sarà la stessa? Tante domande, tante
risposte diceva Bertolt Brecht. E questo racconto, che mescola la storia contemporanea con la storia quotidiana è capace, per
l'appunto, di rispondere. Torniamo tutti ai mesi decisivi che ci hanno fatto più consapevoli e forse più ricchi di futuro.
“Il ragazzo di Berlino” di Paul Dowswell (NR)
Germania, 1972. Alex Ostermann vive con la sua famiglia a Berlino Est. I genitori hanno credenziali irreprensibili per il regime, ma lui
e sua sorella Geli non sposano interamente la propaganda sovietica e si "ostinano" a vedere del buono nella cultura occidentale. Alex è
affascinato dalla musica rock, ascolta di nascosto i Rolling Stones e i Led Zeppelin e ha perfino formato una piccola band con i suoi
amici. Geli, sempre vestita di nero e con le sue fotografie di edifici in rovina, mostra inclinazioni "decadenti". A casa, i genitori fingono
di disapprovare le passioni dei figli, mentre l'unica a parlare in modo critico del regime è la nonna. Alla fine, l'eccessivo
"individualismo" dei ragazzi, pericoloso per la "causa socialista", attira l'attenzione della Stasi, che comincia a tenerli d'occhio.
Quando le pressioni diventano insopportabili, la famiglia Ostermann riesce a fuggire dalla Ddr, ma a un prezzo che Alex e Geli non
sono disposti a pagare.
1969: Rivoluzione Culturale in Cina: Mao Tse-Tung.
“Il fazzoletto rosso: Memorie della rivoluzione culturale” di Ji-li Jiang (NR)
La vicenda, autobiografica, si svolge a Shangai alla fine degli anni '60, quando in Cina era in pieno svolgimento la Rivoluzione
Culturale di Mao e Ji-Li era adolescente. Vi si trovano i fatti storici ma soprattutto un interessantissimo spaccato della situazione
politica, sociale, culturale ed economica di quel grande paese, vista con gli occhi di una ragazzina la quale, come tutti i giovani, di tutti
i paesi e di tutte le epoche, è entusiasta dei cambiamenti che sembrano mettere in secondo piano gli adulti. Alla fine, però, Ji-Li
imparerà a ragionare da sola …
“Mao Zedong” di Enrico Fardella
Biografia dell'uomo che impersonificò l'anima ingenua e violenta del comunismo cinese
“Il vento nella torre” di Han Suyin
Questo libro prende avvio dal 1949, quando il Partito comunista cinese e l'Esercito rosso chiusero le pagine epiche della Lunga Marcia e
della resistenza vittoriosa e si aprirono le pagine della gestione del potere da parte dei nuovi leader: tra essi, Mao, fautore di una
nuova "via" al comunismo. Nel 1949 tutto è da costruire e tutto è da fare: la riforma agraria, l\'industrializzazione del paese, la nuova
legge sul matrimonio, la riforma scolastica, quella sanitaria. I compiti sono immensi e diverse le soluzioni che si prospettano sia a
livello ideologico sia nella prassi. All'interno del partito si evidenziano immediatamente due linee, una rossa e una nera, una
rivoluzionaria e una revisionista, che caratterizzeranno la vita politica cinese dalla fondazione della Repubblica popolare a oggi.
Protagonisti della storia
I Romanov
I Romanov sono la seconda dinastia imperiale russa, ascesa al trono dopo l'estinzione del ramo imperiale della Dinastia Rjurik alla fine
del XVI secolo. I Romanov regnarono fino al 1917, quando vennero deposti durante la rivoluzione di febbraio: molti di loro furono
uccisi dopo la Rivoluzione d'Ottobre ad opera dei bolscevichi, altri fuggirono all'estero, soprattutto in Francia, Inghilterra e Stati Uniti.
“I Romanov” di Gino Sitran
“La tragedia dei Romanov” di Victor Alexandrov
Mahatma Ghandi
Mohandas Karamchand Gandhi, detto il Mahatma è stato un politico e filosofo indiano. Importante guida spirituale per il suo paese.
Gandhi è stato uno dei pionieri e dei teorici della resistenza all'oppressione tramite la disobbedienza civile di massa che ha portato
l'India all'indipendenza. Con le sue azioni Gandhi ha ispirato molti movimenti di difesa dei diritti civili e grandi personalità quali
Martin Luther King, Nelson Mandela e Aung San Suu Kyi.
“Gandhi” di Maria Stella Rognoni
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9Winston Churchill
Sir Winston Leonard Spencer Churchill è stato un politico, storico e giornalista britannico. Conosciuto principalmente per aver guidato
la Gran Bretagna durante la seconda guerra mondiale, è stato primo ministro del Regno Unito dal 1940 al 1945 e successivamente dal
1951 al 1955. Sulla scena politica per quasi sessant'anni, ricoprì numerose cariche politiche e di governo. Nei primi anni del Novecento,
durante i governi liberali, durante la prima guerra mondiale fu Primo Lord dell'Ammiragliato e Ministro delle Munizioni (il ministero
che sovrintendeva alla produzione bellica). Durante la seconda guerra mondiale Churchill divenne Primo Ministro del Regno Unito e
guidò la Gran Bretagna alla vittoria contro le Potenze dell'Asse. I suoi discorsi furono di grande ispirazione alle forze alleate impegnate
in combattimento.
“Churchill: Il nemico degli italiani” di Antonio Spinosa
Stalin
Iosif Vissarionovič Džugašvili è stato un dittatore e politico sovietico bolscevico conosciuto come Stalin (rus. Сталин, "d'acciaio"),
Segretario Generale del Partito Comunista dell'URSS e leader di tale Paese dal 1924 al 1953. Stalin fu il teorico del marxismo.
L'elevamento dell'Unione Sovietica a superpotenza mondiale fu possibile grazie alla pianificazione totale dell'economia attraverso i
piani quinquennali i quali permisero di industrializzare l'Unione Sovietica e di preparare la nazione alla Seconda guerra mondiale,
resistendo agli attacchi, ai sabotaggi interni e al clima di isolamento politico che caratterizzò sempre l'URSS sotto Stalin. Ha rivestito
un ruolo di grande importanza nella lotta contro il nazismo e nella sconfitta di Hitler; le sue truppe, dopo aver liberato l'Europa
Orientale dall'occupazione tedesca, conquistarono Berlino e Vienna, costringendo il Führer al suicidio.
“Stalin” di Robert Conquest
Benito Mussolini
Benito Amilcare Andrea Mussolini è stato un politico, giornalista e dittatore italiano. Fondatore del fascismo, nel gennaio 1925 assunse
de facto poteri dittatoriali e dal dicembre dello stesso anno acquisì il titolo di Capo del Governo Primo Ministro Segretario di Stato. Nel
1935, Mussolini decise di occupare l'Etiopia, provocando l'isolamento internazionale dell'Italia. Appoggiò i franchisti nella Guerra
civile spagnola e si avvicinò alla Germania Nazista di Adolf Hitler, con il quale stabilì un legame che culminò con il Patto d'Acciaio nel
1939. È in questo periodo che furono approvate in Italia le leggi razziali. Nel 1940 entrò nella seconda guerra mondiale al fianco della
Germania. In seguito alla completa disfatta delle forze italotedesche, abbandonò Milano la sera del 25 aprile 1945, dopo aver invano
cercato di trattare la resa. Il tentativo di fuga si concluse il 27 aprile con la cattura da parte dei partigiani e fu fucilato il giorno
seguente insieme alla sua amante Claretta Petacci.
“Benito Mussolini: biografia per immagini” di Giuseppe Parlato
“Benito Mussolini” di Fortunato Minniti
Adolf Hitler
Adolf Hitler è stato un politico austriaco naturalizzato tedesco, Cancelliere del Reich (Reichskanzler) dal 1933 e dittatore, col titolo di
Führer, della Germania dal 1934 al 1945. Fu il capo del Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori (Nationalsozialistische
Deutsche Arbeiterpartei), noto con il nome abbreviato di Partito Nazista, e il principale ideologo del nazionalsocialismo. Nel 1934 si
attribuì per legge il titolo di Führer e Cancelliere del Reich, accentrando nelle sue mani i poteri dello Stato e instaurando un regime
dittatoriale. Grazie a un possente ed efficace programma di ristrutturazione economica e riarmo militare, Hitler perseguì una politica
estera estremamente aggressiva. In un susseguirsi di atti di sfida alla comunità internazionale, giunse ad invadere la Polonia il 1º
settembre del 1939, provocando lo scoppio della seconda guerra mondiale. Sconfitto dagli eserciti alleati, con le truppe sovietiche
ormai penetrate in città, si suicidò nel suo bunker di Berlino il 30 aprile 1945 insieme alla compagna Eva Braun, che aveva sposato
poche ore prima.
“Adolf Hitler” di Hedwig Gusto
“Hitler - Il figlio della Germania” di Antonio Spinosa
John Kennedy
John Fitzgerald Kennedy, comunemente chiamato John Kennedy o solo JFK è stato un politico statunitense, 35º Presidente degli Stati
Uniti. Candidato del Partito Democratico, vinse le elezioni presidenziali del 1960. Kennedy, di origine irlandese, è stato il primo
Presidente degli Stati Uniti di religione cattolica. La sua breve presidenza, in epoca di guerra fredda, fu segnata da alcuni eventi molto
rilevanti: lo sbarco nella Baia dei porci, la Crisi dei missili di Cuba, la costruzione del Muro di Berlino, la conquista dello spazio, gli
antefatti della Guerra del Vietnam e l'affermarsi del movimento per i diritti civili degli afroamericani. Kennedy fu assassinato il 22
novembre del 1963 a Dallas, in Texas. Lee Harvey Oswald fu accusato dell'omicidio e fu a sua volta ucciso, due giorni dopo, da Jack
Ruby, prima che potesse essere processato.
“John Fitzgerald Kennedy” di Marilena Gala
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10Nelson Mandela
Nelson Rolihlahla Mandela è un politico sudafricano, primo presidente a essere eletto dopo la fine dell’apartheid nel suo Paese e premio
Nobel per la pace nel 1993. A lungo uno dei leader del movimento anti-apartheid, organizzò anche azioni di sabotaggio e guerriglia.
Segregato e incarcerato per ventisette anni durante i governi sudafricani pro-apartheid prima degli anni novanta, è oggi
universalmente considerato un eroico combattente per la libertà. Fu attivo in campo politico in quanto presidente del Sudafrica dal
1994 al 1999.
“Mandela: il ribelle che ha condotto la sua nazione alla libertà” di Ann Kramer
Malcom X
Malcolm X (Omaha, 19 maggio 1925 – New York, 21 febbraio 1965), è stato un attivista statunitense a favore dei diritti degli
afroamericani e dei diritti umani in genere. Fu assassinato a New York il primo giorno della Settimana Nazionale della Fratellanza per
mano di membri dell'organizzazione di cui era stato portavoce, la Nation of Islam. È considerato uno dei più grandi, ma anche
controversi, capifila afroamericani del XX secolo. Alla fine di una lunga evoluzione del suo pensiero sostenne che la religione islamica
fosse capace di abbattere ogni barriera razziale e ogni forma di discriminazione.
“Autobiografia di Malcom X” di Malcom X
Che Guevara
Ernesto Guevara de la Serna, più noto come Che Guevara (Rosario, 14 maggio 1928 – La Higuera, 9 ottobre 1967), è stato un
rivoluzionario, guerrigliero, scrittore e medico argentino. Guevara fu membro del Movimento del 26 di luglio e, dopo il successo della
rivoluzione cubana, assunse un ruolo nel nuovo governo, secondo per importanza solo a Fidel Castro. Dopo il 1965, lasciò Cuba per
attuare la Rivoluzione popolare in altri Paesi, prima nell'ex Congo Belga, poi in Bolivia. L'8 ottobre 1967 venne ferito e catturato da un
reparto anti-guerriglia dell'esercito boliviano. Il giorno successivo venne ucciso e mutilato ai polsi nella scuola del villaggio.
“Ernesto Che Guevara” di Carlo Batà
“Companero - Vita e morte di Ernesto Che Guevara” di Jorge Castaneda
Martin Luther King
Martin Luther King (Atlanta, 15 gennaio 1929 – Memphis, 4 aprile 1968), è stato un pastore protestante, politico e attivista
statunitense, leader dei diritti civili. Unanimemente riconosciuto apostolo instancabile della resistenza non violenta, eroe e paladino
dei reietti e degli emarginati, "redentore dalla faccia nera", Martin Luther King si è sempre esposto in prima linea affinché fosse
abbattuta nella realtà americana degli anni cinquanta e sessanta ogni sorta di pregiudizio etnico. Ha predicato l'ottimismo creativo
dell'amore e della resistenza non violenta, come la più sicura alternativa sia alla rassegnazione passiva che alla reazione violenta
preferita da altri gruppi di colore, come ad esempio, i seguaci di Malcolm X.
“Martin Luther King” di Sandra Cavallucci
“I have a dream: l`autobiografia del profeta dell`uguaglianza” di Martin Luther King jr
Rigoberta Menchù
Rigoberta Menchú Tum (Uspantán, 9 gennaio 1959) è una pacifista guatemalteca, che ha ricevuto nel 1992 il Premio Nobel per la Pace,
dato a lei "in riconoscimento dei suoi sforzi per la giustizia sociale e la riconciliazione etno-culturale basata sul rispetto per i diritti
delle popolazioni indigene". Il premio le è stato conferito in parte per la sua biografia del 1987, “Mi chiamo Rigoberta Menchú”, curata
dall'antropologa Elisabeth Burgos. La Menchú sostiene di aver iniziato a lavorare come bracciante agricola migrante all'età di 5 anni,
in condizioni che causarono la morte dei suoi fratelli e dei suoi amici. Da adulta, si unì a membri della sua famiglia in azioni contro i
militari per i loro abusi dei diritti umani. La violenza la costrinse all'esilio nel 1981. Dopo un po' di tempo Rigoberta Menchú è
ritornata in Guatemala per lavorare al cambiamento del suo paese.
“Mi chiamo Rigoberta Menchù” di Elisabeth Burgos
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