LETTERE AL DIRETTORE E COMUNICAZIONI DELLA DIREZIONE - Istituto Araldico Genealogico Italiano

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LETTERE AL DIRETTORE E COMUNICAZIONI DELLA DIREZIONE - Istituto Araldico Genealogico Italiano
LETTERE AL DIRETTORE E
                  COMUNICAZIONI DELLA DIREZIONE

                                   COMUNICAZIONE
I Soci dell’Istituto Araldico Genealogico Italiano hanno diritto ad un servizio
 telefonico gratuito di consulenza sulla materia araldico-genealogica telefonando
 dalle 18 alle 19, tutti i giorni dal lunedì al venerdì, ai numeri: +39 051.271124
- +378 0549.900323 oppure +39 388.0010099. In caso di assenza è possibile
 lasciare un messaggio in segreteria indicando esattamente nome, cognome,
 numero telefonico (non cellulare) e motivo della telefonata, in modo da poter
 essere richiamate ricevere ugualmente risposta. Si suggerisce agli associati di
 privilegiare il mezzo telefonico perché una risposta scritta richiede tempi troppo
 lunghi. È possibile mettersi in contatto via chat su Live Messager tutti i giorni
 dal lunedì al venerdì dalle ore 18,30 alle ore 19,30 al seguente indirizzo: iagi@
 msn.com. Per inviare fax usare il numero +39 051.271124 oppure scrivere a
 iagifaig@gmail.com. Tutta la corrispondenza deve essere inviata solo a:
          Nobiltà, Rivista di Araldica, Genealogia, Ordini Cavallereschi
                            Via Battisti, 3 - 40123 Bologna

IN RICORDO DEL PROF. FILIPPO RENATO DE LUCA. Il prof. de Luca era nato il 30
 agosto 1920 a Nola (NA) dove ha trascorso la sua vita fino al 2 gennaio 2012,
giorno della sua dipartita. Laureato in scienze
 sociali; diplomato in paleografia, diplomatica ed
 archivistica ed in teologia, Direttore dell’Archivio
Storico Diocesano di Nola dal 1971 del quale ha
 curato l’ordinamento. Docente di Storia della Chiesa
Nolana nell’Istituto Superiore di Scienze Religiose
“G. Duns Scoto” di Nola. Nella sua operosa vita di
 studioso aveva pubblicato numerosi lavori di ricerca
 storico- archivistica tra i quali: I Vescovi e i Vicari
 Capitolari Nolani (1566-1982); I Vescovi Nolani
 appartenenti alla nobiltà; I libri Mortuorum di Nola;
La tradizione paoliniana attraverso le Sante Visite
 dei Vescovi di Nola; I registri dei due processi nolani
 di beatificazione di Giovanni Duns Scoto; Il fondo
 cardinal D’Avanzo nell’Archivio Storico Diocesano
 di Nola; I Vescovi di Nola nei medaglioni della Il prof. Filippo Renato de Luca
 Cattedrale; Briciole di storia nolana e ... altro; ecc.
Era socio ordinario dell’Istituto Italiano di Genealogia ed Araldica e nel 1993

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volle fra i primi aderire all’Istituto Araldico Genealogico Italiano, di cui fu socio
fondatore, sollecitando personalmente con Vicente de Cadenas tutti i superstiti
membri dell’Istituto Italiano di Genealogia ed
Araldica a confluire nella nuova associazione,
apportandovi così il prezioso patrimonio
storico culturale proveniente dal benemerito
istituto fondato da Carlo Mistruzzi di Frisinga
e da Carlos Gonzaga di Vescovato. Fu valido
collaboratore delle riviste Hidalguía e (dalla
sua fondazione) di Nobiltà. Sebbene persona
schiva la sua lunga vita lo colmò di onori fra i Il prof. Filippo Renato de Luca riceve la
quali il 20 ottobre 2005 con decreto magistrale gran croce dell’Ordine del Santo Sepolcro
n. 44708/9 S.A.Em.ma Frà Andrew Bertie lo
promosse al grado di Cavaliere di grazia magistrale del Sovrano Militare Ordine
di Malta. Il 22 ottobre 2008 S.Em. Rev.ma il card. John Patrick Foley Gran Maestro
dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme lo promosse al grado di
Cavaliere di gran croce dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.
Don Antonio Pompili, esperto di araldica ecclesiastica, nel tracciare la recensione
del libro: I Vescovi e i Vicari Capitolari Nolani (1655-1982). Ricerca d’archivio,
sinteticamente descrive così l’operato dello studioso: “Una ricerca, quella del
prof. De Luca, che si qualifica per precisione di indagine, rigore scientifico e
chiarezza di esposizione. Una fonte alla quale gli studiosi di Storia della Chiesa
e i cultori dell’Araldica Ecclesiastica potranno attingere con gran frutto. Un
modello per futuri lavori simili che speriamo possano esser sempre più frequenti
nel panorama degli studi di Scienze Documentarie della Storia del nostro Paese”.

       THE HERALDRY SOCIETY OF SCOTLAND
           25 CRAIGENTINNY CRESCENT
       EDINBURGH, EH7 6QA SCOTLAND, UK
              info@heraldry-scotland.co.uk

L’Heraldry Society of Scotland è nata nel 1977, con
l’obiettivo di promuovere lo studio dell’araldica e
di incoraggiarne l’uso corretto in Scozia e all’estero.
La Società invita le persone ad associarsi se nutrono
un interesse particolare per l’araldica scozzese
o se fanno uso di un loro stemma o vogliono
attribuirsene uno.
Gli associati appartengono a tutte le nazioni del
mondo e il forum è il mezzo per ritrovarsi a discutere di questa materia.
Le riunioni avvengono più volte durante l’anno per conferenze o visite a luoghi di

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L’UGA pubblica Crossroads, una rivista trimestrale di interesse generale nel
 campo della genealogia e storia di famiglia. La rivista viene inviata a tutti i soci
 ed è disponibile anche in una edizione elettronica sul sito.
I membri possono condividere le informazioni sui cognomi attraverso una pagina
web di ricerca sui cognomi. L’associazione organizza una riunione annuale
 durante la quale vengono attribuiti premi agli studi migliori.
Inoltre è a disposizione degli associati l’opportunità di partecipare ad un
“capitolo virtuale” mensile durante il quale alcuni esperti forniscono informazioni
genealogiche e di storia di famiglia.

                   Comitato Esecutivo

Janet Hovorka, presidente (2013)
Vacante, 1° vice-presidente
Bud Wood, 2° vice-presidente (2013)
Carrie Keele, assistente amministrativo
Colette Ewell, segretario generale
Wilma Adkins, tesoriere
Barry Ewell (2013)

              Consiglio di amministrazione                              Janet Hovorka, presidente

Christy Fillerup (2013), Jennifer Cox (2014), Jason Harrison (2014), Patsy
Hendrickson (2014), Gena Philbert-Ortega (2014), Suzanne Curley (2015),
Valerie Elkins (2015), Raymon Naisbitt (2015), Bret Petersen (2015), e Rachel
Bishop, webmaster.

                CONGRESSI, CONVEGNI E INCONTRI

                     FEDERAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI ITALIANE DI GENEALOGIA,
                    STORIA DI FAMIGLIA, ARALDICA E SCIENZE DOCUMENTARIE
                               (Associazione senza fine di lucro ex-art. 36 e ss.)
                Membro della Confédération Internationale de Généalogie et d’Héraldique

                                        ASSEMBLEA ORDINARIA

Il 4 giugno 2012 in Casale Monferrato, nella sede dell’Accademia Filarmonica -
Palazzo Gozani di Treville in via Mameli 29, si svolgerà l’Assemblea Ordinaria
della Federazione delle Associazioni Italiane di Genealogia, Storia di Famiglia,
Araldica e Scienze Documentarie con il seguente programma:

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- ore 11,00 ritrovo nei saloni dell’Accademia Filarmonica;
- ore 11,15 inizio dei lavori e saluto del Presidente;
- ore 11,30 relazione morale e finanziaria del Segretario relativa all’anno 2011;
- ore 11,45 discussione.
 I soci possono farsi rappresentare con delega.

                   ISTITUTO ARALDICO GENEALOGICO ITALIANO
                       (Associazione senza fine di lucro ex-art. 36 e ss.)
      Membro della Confédération Internationale de Généalogie et d’Héraldique

                                ASSEMBLEA ORDINARIA
                       Il 4 giugno 2012 in Casale Monferrato, nella sede
                       dell’Accademia Filarmonica - Palazzo Gozani di Treville
                       in via Mameli 29, si svolgerà l’Assemblea Ordinaria
                       dell’Istituto Araldico Genealogico Italiano con il seguente
                       programma:
                      - ore 11,45 ritrovo nei saloni dell’Accademia Filarmonica;
- ore 12,00 inizio dei lavori e saluto del Presidente;
- ore 12,15 relazione morale e finanziaria del Segretario relativa all’anno 2011;
- ore 12,30 discussione sulle proposte di
 realizzazioni, eventuale proposta di passaggio
 di Soci Aderenti con determinati requisiti
 nella categoria “Soci Corrispondenti” o “Soci
 Ordinari”;
- ore 12,45 chiusura dei lavori;
- ore 13,00 pranzo sociale (quota di partecipazione
 Euro 35,00);
- ore 16,00 SS. Messa in suffragio dei Soci defunti.
 I Soci possono farsi rappresentare con delega.
Per qualunque informazione è possibile contattare
la segreteria dal lunedì al venerdì dalle ore 18
alle 19 ai seguenti numeri telefonici: 051.236717 -
0549.900323 oppure 388.0010099.                                         Casale Monferrato
                                                                     Palazzo Gozani di Treville

                      ARALDICA ECCLESIASTICA

LO STEMMA DELLA BASILICA CATTEDRALE DI NOTO. Il 19 marzo 2012, terzo
anniversario della consacrazione episcopale di S.E. rev.ma mons. Antonio
Staglianò, è stata ufficialmente proclamata l’elevazione a basilica minore della

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CONSIGLIO DIRETTIVO

Presidente: Gilles Hudicourt
Vice-presidente: Peter Frisch
Tesoriere (in Canada): Maxime Dehoux
Tesoriere aggiunto (in Haiti): Didier Gilles
Segretario (in USA): Robert Bance
Segretario aggiunto (in Haiti): Pierre Dépestre
Webmaster: Regis Dehoux
Amministratore: Marie-France Forbin
Amministratore: Jacques Thébaud

                 CONGRESSI, CONVEGNI E INCONTRI

                                              con
                        Istituto Araldico Genealogico Sammarinese
       Institut International d’Etudes Généalogiques et d’Histoire des Familles
                Scuola di Genealogia, Araldica e Scienze Documentarie
                 Federazione delle Associazioni Italiane di Genealogia,
                   Storia di Famiglia, Araldica e Scienze Documentarie
                  International Federation of Schools of Family History
                            Istituto Araldico Genealogico Italiano
                                 in collaborazione con:
               Museo dell’Emigrante della Repubblica di San Marino
                  Archivio di Stato della Repubblica di San Marino
             Uf¿cio Stato Civile - Servizi Demogra¿ci ed Elettorali - RSM
                                 Organizzano il corso

Gli archivi e le fonti utili per approfondire la ricerca della propria genealogia
e storia di famiglia

GIOVEDÌ 20 SETTEMBRE 2012, DALLE 17 ALLE 19
- Approfondimenti di storia familiare e genealogia
 (la famiglia dai secoli passati ai giorni nostri; la parentela, l’af¿nità e l’adozione;
 le fonti di genealogia, i principali documenti genealogici e le loro caratteristiche:

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gli atti religiosi e di stato civile, i documenti conservati negli archivi notarili e di
 stato, i sistemi informatici genealogici; accenni
 di psicografologia)
- Elementi di archivistica, elementi di
 cronologia, elementi di paleogra¿a, elementi
 di diplomatica, elementi di bibliologia, appunti
 di genetica

VENERDI 21 SETTEMBRE 2012, DALLE 17 ALLE 19
                                                      Documento dell’Archivio di Stato della
- I luoghi che conservano i documenti e la memoria Repubblica di San Marino
- dr. Michele Conti, direttore dell’Archivio di Stato,
visita all’Archivio di Stato di San Marino e alle sue fonti documenti
- dr.ssa Patrizia Di Luca, direttore del Museo
 dell’Emigrante, visita al Museo dell’Emigrante e ai suoi
 documentali

Il corso è gratuito ed è destinato alla popolazione
sammarinese e agli associati dell’Istituto Araldico
Genealogico Italiano e dell’Associazione Insigniti
Onori¿cenze Cavalleresche per informazioni tel. 0549 943611 - email: info@ab.sm

                                           con
                     Istituto Araldico Genealogico Sammarinese
                  International Commission for Orders of Chivalry
                 Associazione Insigniti Onori¿cenze Cavalleresche
               Scuola di Genealogia, Araldica e Scienze Documentarie
                Federazione delle Associazioni Italiane di Genealogia,
                Storia di Famiglia, Araldica e Scienze Documentarie
                         Istituto Araldico Genealogico Italiano

                                     Organizzano il

                        I CORSO PROPEDEUTICO DI CERIMONIALE

                           San Marino 22 settembre 2012

Il corso di Cerimoniale non è una lezione di bon ton, non insegna e non catechizza.
Rilegge, piuttosto, con uno sguardo al passato e un’attenta visione del presente,
le dinamiche della vita di relazione e le storie interne, spesso sorprendenti, che

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legano il linguaggio, i gesti e gli strumenti dell’agire sociale a signi¿cati e ritualità
lontane. Nella prima parte del corso, si
delineano i con¿ni, i pro¿li e i contenuti
generali della materia cerimoniale; la
seconda parte, approfondisce uno fra gli
aspetti più delicati e, purtroppo, sempre
meno curati: la corrispondenza che, in
senso lato, comprende non soltanto il
mero carteggio d’uf¿cio, ma anche i
molteplici aspetti nei quali si esprime la
manifestazione di sé stessi.                  Un banchetto alla corte dell’imperatore del
                                                    S.R.I. Ferdinando I (1558)
- ore 9,30 - 9,45 Presentazione
 dr.ssa Maria Loredana Pinotti, presidente Istituto Araldico Genealogico Sammarinese

- ore 9,45 - 10,00 Introduzione
 dr. Pier Felice degli Uberti, presidente International Commission for Order of Chivalry

- ore 10,00 - 12,30 Il cerimoniale nella vita di tutti i giorni:
      Rituale, cerimoniale ed etichetta: per una storia sociale della vita di relazione
     Usi protocollari e non protocollari nelle relazioni istituzionali e private
      L’incarnazione del principio gerarchico: l’ordine delle precedenze
      L’insegna e il potere: forme e colori nel linguaggio dei simboli e dei vessilli
      Il gesto, la parola, l’abito e le decorazioni: le rappresentazioni di sé nell’agire sociale
      Il saluto, la presentazione e la conversazione
      La postura della voce nelle relazioni interpersonali
      Il linguaggio della tavola
      La rappresentazione di sé attraverso il biglietto da visita
      Il linguaggio cerimoniale scritto: formule, inviti, appellativi e titoli
      La corrispondenza istituzionale:
     - lettere e formule d’invito, adesive, interlocutorie e declinatorie
     - comunicazioni giusti¿cative
     - lettere a più destinatari
     - sfumature gerarchiche nella corrispondenza
     - formule di apertura, appellativi, struttura e contenuto della comunicazione
     - formule di saluto
     - abbreviazioni
     - formulazione del gruppo indirizzo
     - struttura della pagina: lettere personali e impersonali, spaziatura e marginatura, buste
     - lo stile burocratico e lo stile colloquiale
     - la scrittura al computer: corpi e caratteri
     - gli elementi manoscritti della corrispondenza
     - biglietti d’invito, cavallucci, segnaposti
 dr. Fabio Cassani Pironti, specialista del cerimoniale diplomatico e dei sistemi premiali,

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LETTERE AL DIRETTORE E COMUNICAZIONI DELLA DIREZIONE - Istituto Araldico Genealogico Italiano
è docente di Cerimoniale nella “Scuola Superiore dell’Amministrazione dell’Interno”
del Ministero dell’Interno; commissioner della Commissione Internazionale Permanente
per lo Studio degli Ordini cavallereschi, nonché membro di vari istituti araldico-
genealogici internazionali. È autore di alcune pubblicazioni in materia cavalleresca.

Il corso è gratuito ed è destinato alla popolazione sammarinese e agli associati
dell’Istituto Araldico Genealogico Italiano e dell’Associazione Insigniti
Onori¿cenze Cavalleresche. Al termine del seminario, viene consegnata una
dispensa con tavole riassuntive ed un attestato di partecipazione, per informazioni
tel. 0549 943611 - email: info@ab.sm

   XXX CONGRESSO INTERNAZIONALE DI SCIENZE GENEALOGICA ED ARALDICA
                     dal 24 al 28 settembre 2012
                       Maastricht (Paesi Bassi)

                                  Organizzatori:

                    NEDERLANDSE GENEALOGISCHE VERENIGING
                      CENTRAAL BUREAU VOOR GENEALOGIE

                      Frontiere in Genealogia ed Araldica

Questo è il titolo del XXX Congresso Internazionale di Scienza genealogica ed
                                   araldica, che si tiene dal 24 al 28 settembre
                                   2012 in Maastricht, dedicato ad un tema
                                   ispirato dai tempi moderni, dove vanno
                                   scomparendo le frontiere in molti settori
                                   ed in svariati modi. Le frontiere possono
                                   essere prese alla lettera ed in senso ¿gurato.
                                   I con¿ni sono tradizionalmente superati dai
                                   mercanti e dai migranti. Frontiere chiuse
                                   stanno a creare differenze di lingua e di
                                   costumi. Ma i con¿ni possono cambiare,
così la gente può trovarsi a passare in un
sistema giuridico diverso, senza muoversi. I
con¿ni stanno cambiando o scomparendo, non
solo in termini amministrativi. Gli sviluppi
moderni, come la legge sul nuovo cognome e
la genealogia genetica (DNA), costituiscono
una s¿da per le Scienze genealogica ed araldica.
Inoltre, l’uni¿cazione europea incide in questo
panorama con l’apprezzamento della propria
cultura e l’interesse per il propio patrimonio

                                        262
LETTERE AL DIRETTORE E COMUNICAZIONI DELLA DIREZIONE - Istituto Araldico Genealogico Italiano
nazionale. Da con¿ni eccedenti si impara a riconoscere le culture straniere e la
storia familiare esercitata in senso più ampio. Maastricht è preminentemente una
città che si presta a questo tema.

Presentiamo ora la lista dei relatori e delle conferenze:

INTRODUZIONE

- dr. Régis de la Haye (Maastricht, NL), Pays sans
 frontières: Maastricht, Liège, Aachen

GENEALOGIA

- prof. dr. Annelies van Bronswijk (Eindhoven, NL),
Twelve Generations of Active Female Aging
- Leticia Darna de Vilarrubias (Sp), Héraldique et
 généalogie de certains émigrants espagnols et se             Régis de la Haye
 sont installés dans le Pays Bas
- Baudouin D’Hoore (Brussel, Be), Les archives de la famille de Merode: mémoire
 d’une Maison de dimension européenne
- dr. Michel Doortmont (Groningen, NL), The Globalisation of Family History:
 Changing Perspectives on Genealogical Relations Between the Netherlands and
 its Former Colonies
- dr. Bruce Durie (Sco), Untangling the Durie/Dury Families of Scotland,
Netherlands, France and New Jersey
- Vincent Evers (Heythuysen, NL), Ancestors in the
Dutch Military before Napoleon
- Daniel Horowitz (Kfar Saba, Isr), The Ultimate
 Super Search Machine: how to ¿nd your Relative on
Internet without really searching
- Dick Kaas (NL), Computergenealogy in 2020
- prof. dr. Kees Mandemakers (Amsterdam, NL),
Linking Genealogical Data into Pedigrees and
Families with LINKS
- Wim Penninx (NL), Genetic Variation in the
Netherlands in the Last 2000 Years                             Bruce Drurie
- Hugh Peskett (Winchester, GB), Evaluation of
Traditional Celtic Genealogies
- Peter Prevos (Aus), Kinship Boundaries in a Southern Dutch Village in 1796
[Heugem]
- David A. Rencher (Salt Lake City, USA), The Role of FamilySearch in a
Worldwide Community
- Mary Risseeuw (USA), Yvette Hoitink (NL), Emigration from the Netherlands

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LETTERE AL DIRETTORE E COMUNICAZIONI DELLA DIREZIONE - Istituto Araldico Genealogico Italiano
(to the USA) in the Nineteenth Century
- Sabine Schleichert (D), Trying to match Y-DNA and History: a Case Study
- dr. Tanneke Schoonheim (Leiden, NL), Contemporary Surnames in Leiden and
 their History
- prof. dr. Igor Sakharov (St. Petersburg, Rus), Svetlana Shelyapina (St. Petersburg,
 Rus), Immigrants from Holland and their Russian
Descendants: the Question of Mixed Marriages
 and Assimilation into an Alien Ethnic Milieu (as
 exempli¿ed in St. Petersburg)
- dr. Nathaniel Lane Taylor (USA), Memory,
Identity, and Genealogy on the Iberian Frontier:
 the Earliest European Genealogies and
Nobiliaries
- Michel Teillard d’Eyry (Fr), Des frontières très
 discutées et très disputées, le cas de la Moldavie
 entre Roumanie et Russie                              Sopra, Ronny Andersen. Sotto,
- Marc Tremblay (Can), Frontières régionales et       Claire Boudreau e Leticia Darna de
                                                      Vilarrubias
 ancienneté territoriale: une analyse généalogique
- prof. dr. Jürgen Udolph (D), Sprachwissenschaftliche Bemerkungen zur Herkunft
 und Bedeutung unserer Familiennamen
- dr. Valerie Vermassen (Hillegem, Be), Genealogical Research and the Historical
Immigration in Flanders
- René van Weeren (Utrecht, NL), United we stand - the Bene¿ts of Cooperation
 between Genealogists and other Researchers
- dr. Martine Zoeteman-van Pelt (Leiden,
 NL), Students and their “Grand Tour” to the
Netherlands

ARALDICA

- Ronny Andersen (Kopenhagen, DK),
Borderline Heraldry; the Lions of Schleswig
 and their Impact on Regional Identity
- dr. Stoyan H. Antonov (Plovdiv, Bul), On the
Boundaries of Heraldic Realm: the Bulgaria
 Case
- David B. Appleton (Duncanville, USA), Heraldry on the Digital Frontier
- cand. phil. Nils Bartholdy (Frederiksberg, DK), Heraldik und Grenzmark.
Wappen als Propaganda im dänisch-schwedischen Streit
- Franco Benucci (Padua, It), l’Héraldique au-delà des frontières. Amoiries
 d’étudiants Européens à Padoue et à Bologne à l’âge modern
- Jos van den Borne (Oegstgeest, NL), A Gateway to Nobility? Civil Coats of
Arms in the Armorials of the Supreme Council of Nobility

                                          264
- dr. Claire Boudreau (Can), Robert D. Watt (Can), Towards the Frontiers of
Heraldic Respectability; Inclusive emblems and political correctness in heraldic
 symbols today
- prof. D’Arcy Boulton (USA), The Heraldic
Emblematics of the Provinces of British North
America and their Successors since the Partition of
1776/83: A Study in Contrasts
- Wilhelm Brummer (Helsinki, Fin), Change in
Frontiers, Change in Heraldic Practice - The
Ennoblement in Finland under the Swedish and
Russian Rule 1420-1912
- Dubravka ýaldaroviü (Zagreb, Kro), Heraldry at
 the Edge of Science: Thesis about the Meaning of
 the Croatian chequy Shield
- Steen Clemmensen (Farum, DK), The Proverbial
Banner - an Axiom Revisited; a Reexamination of             D’Arcy Boulton
 the Evidence of Early Heraldry pre 1200
- Iwona Dacka-GórzyĔska (Warschau, PL), Le culte du blason dans la Pologne du
XVII-XVIII siècle. Aux frontières de l’absurde
- James Dempster (Elgin, Sco), Nova Scotia,
New Scotland and New Caledonia; Some
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17th Century American “Colonies”
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 towards a New Understanding of the Origins
 of Heraldry                                               Rolf Nagel
- Ralf Hartemink (NL), Early 20th century
 heraldic advertising and collector’s items
- dr. Henrick Klackenberg (Stockholm, S),
Expanding Frontiers: Provincial Arms in the
Kingdom of Sweden 1550-1700
- dr. Antti Matikkala (Helsinki, Fin), From
 Swedish to Russian Service: Orders,
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Finnish Nobility in the Nineteenth Century
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Inner Heraldic Borders
- prof. dr. Rolf Nagel (D), Wappen überwinden
 Grenzen; Das Beispiel Geldern
- Elizabeth Roads (Edinburgh, Sco), Frontiers              Rolf Sutter
 in Heraldry in Scotland

                                      265
- Marta Santos (Por), The impact of the Portuguese Discoveries in Heraldry - New
Frontiers in the XVth and XVIth Centuries
- dr. Rolf Sutter (Stuttgart, D), Freimauerische Heraldik und Emblematik
- dr. Tudor-Ratu Tiron (Rum), At the Border between Two Worlds. Hungarian and
Polish InÀuences upon the Walachian and Moldavian Medieval Heraldry (14th-
16th Centuries)
- Tom S. Vadholm (No), Kings of both Norway and Sweden; Political Facts and
Problems expressed in their Coats of Arms
- Norbert Waclawczyk (PL), Problemstellung der polnischen, zeitgenössischen
 heraldischen Terminologie im Bezug zu europäischen heraldischen Standards

L’iscrizione costa Euro 340,00, gli studenti pagano Euro 240,00. Il costo di
partecipazione alla gita è di Euro 70,00; mentre quello del pranzo di chiusura
è di Euro 120,00. L’iscrizione al congresso può essere effettuata su: http://www.
eventure-online.com/eventure/welcome.do?type=participant&congress=40_12902
Per informazioni: info@congress2012.info

                     ARALDICA ECCLESIASTICA

LO STEMMA DI S.E. REV.MA MONS. FRANCESCO MORAGLIA, PATRIARCA DI VENEZIA.
Il 31 gennaio 2012 il Santo Padre Benedetto XVI ha nominato patriarca di Venezia,
S.E. Rev.ma mons. Francesco Moraglia. Nato
a Genova il 25 maggio 1953, mons. Moraglia
è stato ordinato presbitero il 29 giugno
1977. Nei primissimi anni dall’ordinazione
ha svolto le funzioni di educatore presso il
Seminario Arcivescovile Maggiore e, dopo
aver conseguito la licenza, ha iniziato nel 1979
l’insegnamento presso la Facoltà Teologica
dell’Italia Settentrionale, sezione del Seminario
Arcivescovile di Genova; in pari tempo veniva
nominato viceparroco in una parrocchia del
centro cittadino, incarico che ha conservato ¿no
al 1988; nel 1981 ha conseguito il dottorato in
teologia dogmatica. Nel 1986 ha iniziato la
docenza presso l’Istituto Superiore di Scienze
Religiose Ligure, dapprima come insegnante
                                                  Mons. Francesco Moraglia con il
di teologia dogmatica fondamentale, in seguito comm. Giorgio Aldrighetti
anche come docente di teologia sacramentaria;
dal 1994 al 2007 è stato preside del medesimo istituto; dall’anno accademico 1989

                                      266
sua in¿nita passione per l’araldica, la genealogia. Conosceva benissimo Vicente
de Cadenas y Vicent con il quale intrattenne una
¿ttissima corrispondenza, infatti parteciparono
al secondo Congresso di Genealogia e di
Araldica che si tenne a Napoli nel 1953.
E fra scudi, palli, pastorali, mitra che andavo
disegnando, tra una battuta ironica ed una
analisi acculturata, il professore mi rivelò
il proprio stemma araldico: Di azzurro alla
penna d’oca d’ argento e alla spada d’oro poste
in decusse. Scudo timbrato da dignità borghese.
Realizzai la tavola su un foglio di pergamena
e di mia iniziativa aggiunsi i simboli dei vari
Ordini Cavallereschi ai quale il professore
apparteneva.
Rimase molto contento, ma non fece menzione
a nessuno di questo piccolo vezzo e nè
tantomeno rivelò ad alcuno il suo stemma,
diventò alla ¿ne un nostro piacevole segreto.
Questo era il prof. Renato Filippo de Luca, una persona seria, discreta, schiva,
essenziale come la sua arma. (Vincenzo Amorosi, iagi)

FORUM I NOSTRI AVI: INCONTRO ANNUALE AMMINISTRATORI E MODERATORI. Domenica
22 gennaio 2012, in un noto ristorante romano, si è svolta l’ormai consueta riunione
annuale degli amministratori e dei moderatori del forum “I nostri avi”. Con il
presidente Pier Felice degli Uberti erano presenti Alessio Bruno Bedini, Sergio
de Mitri, Antonio Pompili e Guido Buldrini. Dopo aver illustrato brevemente
le iniziative in programma per il 2012, per le quali si rimanda al “Notiziario
IAGI”, il Presidente ha messo in rilievo l’aumento vistoso degli iscritti al forum
(mentre scriviamo più di 5.250), dei messaggi (quasi 160.000) e degli argomenti
(poco meno di 13.000) che ne fanno un punto di riferimento anche a livello
internazionale. Ne discende - ha rilevato degli Uberti - l’esigenza di un’ancor più
netta quali¿cazione tanto a livello scienti¿co quanto a livello didattico per quanti
hanno proprio attraverso il forum il primo approccio con le nostre materie. Per
questo è richiesta una presenza più incisiva ma “discreta” (e in prima persona,
cioè ¿rmando in chiaro) di amministratori e moderatori e anche una migliore
leggibilità. Sono state suggerite così alcune linee guida, peraltro più o meno
esplicite anche nel regolamento e nelle norme di “netiquette”. A questo riguardo
l’impegno al rispetto dell’uno e delle altre dovrà essere preso in modo ancora
più chiaro al momento della richiesta di iscrizione al forum. In particolare sono
stati messi in rilievo alcuni accorgimenti tendenti ad evitare: le inutili citazioni
integrali degli interventi altrui, soprattutto quando precedono immediatamente il
proprio messaggio; in ogni caso la ripetizione delle immagini all’interno di tali

                                        273
citazioni; la consecutività dei propri messaggi, essendo suf¿ciente modi¿care
o integrare quello precedente; l’uso eccessivo di “emoticon” che ¿nisce con il
dare un tono di scarsa serietà agli interventi; la pubblicazione di messaggi che
sollecitano una risposta così come quelli che esprimono accordo (magari con
un semplice “pollice recto”!) senza aggiungere altre motivazioni; ogni forma
di polemica personale, a maggior ragione se può essere oggetto di scambio di
messaggi privati. È anche sconsigliato di usare le citazioni integrali intercalandovi
i propri commenti perché (non importa se in neretto o in colore) non fanno che
ingenerare confusione. (Guido Buldrini)

V CORSO PROPEDEUTICO DI GENEALOGIA A SAN MARINO. Il 19 aprile 2012 si è
concluso a San Marino il 5° Corso propedeutico di genealogia e storia di
famiglia, organizzato dall’Istituto Araldico Genealogico Sammarinese, e dalla
                                               Scuola di Genealogia, Araldica e Scienze
                                               Documentarie con la collaborazione del
                                               Centro Studi - Museo dell’Emigrante della
                                               Repubblica di San Marino, dell’Archivio
                                               Pubblico di Stato, e dello Stato Civile.
                                               Presenti all’evento sono state 30 persone.
                                               Sponsor per tutto il 2012 l’Asset Banca
                                               Spa di San Marino, il cui presidente il dr.
                                               Stefano Ercolani continua a supportare
                                               con grande interesse i corsi di studio.
Sopra, da sin., Pier Felice degli Uberti, Durante il corso propedeutico sono state
Patrizia Di Luca e Stefano Ercolani. In basso,
                                               affrontate le seguenti tematiche: la storia
gruppo di partecipanti al corso
                                               di famiglia attraverso l’approfondimento
della storia della genealogia e della famiglia nel corso dei secoli, la famiglia ai
nostri giorni, la parentela, l’af¿nità, l’adozione e le fonti di genealogia familiare
(tradizione orale all’interno della famiglia; interviste ai parenti e ai conoscenti;
fotogra¿e familiari; lettere e cartoline;
oggetti degli avi; attività lavorativa
degli avi; localizzazione delle antiche
abitazioni e proprietà familiari). Lo studio
di accenni di psicografologia. La visione
della genealogia del DNA, la struttura
dei principali documenti genealogici e
caratteristiche, gli atti di stato civile nella
Repubblica Italiana (atto di nascita; atto di
matrimonio; atto di morte), l’anagrafe e lo
Stato Civile nella Repubblica di San Marino, i documenti militari, l’atto dotale,
gli acquisti e le vendite, il testamento. Lo studio attraverso la localizzazione dei
documenti genealogici, gli atti di stato canonico (atto di nascita e battesimo; atto
di con¿rmazione; atto di matrimonio; atto di morte), gli archivi parrocchiali e cosa

                                           274
conservano (libro dei battezzati; libro dei matrimoni; libro dei defunti; libro dei
 cresimati; processi matrimoniali; dispense matrimoniali; bene¿ci, cappellanie
 e confraternite; diritti di banco; stato delle anime), gli archivi diocesani e cosa
 conservano (visite pastorali; bene¿ci, cappellanie e confraternite; diritti di
 banco; dispense matrimoniali), gli archivi ecclesiastici nella Repubblica di San
 Marino (gli archivi parrocchiali, archivio storico della diocesi di San Marino-
                                                  Montefeltro), gli archivi comunali
                                                  e cosa conservano (stato civile;
                                                  archivio     storico     comunale),
                                                  gli archivi notarili e cosa
                                                  conservano, gli archivi di stato e
                                                  cosa conservano, l’archivio del
                                                  cimitero, gli archivi privati e cosa
                                                  conservano, le biblioteche e cosa
                                                  conservano, l’Archivio Pubblico
                                                  di Stato della Repubblica di San
 Marino, i documenti dell’emigrazione. Dopo una visione generale dei documenti
 utili alla storia di famiglia si è passato a come costruire e rappresentare l’albero
 genealogico: la rappresentazione gra¿ca dei risultati ottenuti (metodi e sistemi;
 segni e abbreviazioni convenzionali; genealogia ascendente; genealogia
 discendente; albero genealogico verticale; albero genealogico orizzontale;
 albero genealogico geometrico; albero genealogico riferito ai collaterali;
 albero genealogico informatizzato; possibili realizzazioni artistiche di alberi
 genealogici). Per ¿nire con i risultati della ricerca genealogica, la costruzione
 dell’archivio storico di famiglia (cosa deve contenere; metodologia di
 classi¿cazione e catalogazione dei documenti; conservazione ed utilizzazione dei
 documenti) e la redazione del libro della storia di famiglia. Il corso propedeutico
 ha approfondito gli argomenti trattati grazie alle relazioni dell’avv. Sabrina Sarti
 su “Gli atti di stato civile nella Repubblica di San Marino”, della dr.ssa Patrizia
 Di Luca su: “Il Museo dell’Emigrante di San Marino”, del dr. Michele Conti su:
“I documenti contenuti nell’Archivio di Stato della Repubblica di San Marino” e
 della dr.ssa Noemi Ugolini su: “La storia dell’emigrazione sammarinese”.
 Il corso di approfondimento prevede invece due giornate, il 20 e 21 settembre
 2012, con il seguente programma: approfondimenti di storia familiare, elementi
 di archivistica, elementi di cronologia, approfondimenti sulla struttura dei
 principali documenti genealogici già trattati nel corso propedeutico, elementi di
 paleogra¿a, elementi di diplomatica, elementi di bibliologia, appunti di genetica,
 e in collaborazione con il dr. Michele Conti e con la dr.ssa Patrizia Di Luca la
 visita all’Archivio di Stato e al Museo dell’Emigrante. (mlp)

20A VISITA ARALDICA GUIDATA A CROTONE. Nei giorni di sabato 28 e domenica 29
aprile 2012 si è svolta a Santa Severina (Crotone) la XX Visita Araldica Guidata
dell’Istituto Araldico Genealogico Italiano, avente come titolo Uno storico

                                         275
dualismo: l’araldica di Santa Severina tra arcivescovi e feudatari. L’evento è
sato preceduto da un seminario introduttivo alla materia tenuto nel pomeriggio di
venerdì 27. La meta di questa visita è località alquanto prestigiosa e monumentale,
perchè la rocca di Santa Severina è uno degli spettacoli più imponenti offerti dalla
                                            Calabria.La cittadina, di origine bizantina,
                                            era già nel X secolo un arcivescovado
                                            metropolita (che tale è rimasto ¿no agli anni
                                           ‘50 del XX secolo), e conserva monumenti
                                            a partire da quell’età che da soli meritano
                                            senz’altro una visita. In particolare il castello,
                                            uno dei più ampi d’Italia e di lontane
                                            origini normanne, venne successivamente
                                            trasformato,      ampliato      ed     abbellito
                                            ¿no a diventare una fortezza-modello
                                            rinascimentale per opera dei Carafa (primi
feudatari di Santa Severina), e quindi una dimora barocca su committenza dei
Grutther (ultimi signori all’eversione della feudalità). La visita araldica si è calata
nella realtà storica del centro, stretta tra i due forti poteri che l’hanno contrassegnata
e sintetizzata negli altrettanti monumenti che delimitano il Campo, la straordinaria
piazza situata alla sommità della rupe: il castello e la cattedrale (con gli annessi
palazzi arcivescovili). In questi due complessi monumentali si concentra quasi
tutto il notevole patrimonio araldico della cittadina, che è stato passato in rassegna
nei due giorni della visita senza trascurare il palazzo del comune ed alcuni palazzi
privati, tutti affacciati su piazza Campo, la quale, quasi “omonima” della senese
piazza del Campo, si segnala inoltre perché contiene le moderne (1980) linee
geometriche di uno schema astronomico,
orientato secondo i punti cardinali. Sui
bastioni del castello, poi, spiccano le
punte avanzate di un rinascimento così
stupefacente da venir “riciclato” in tempi
posteriori; dentro al castello, numerosi
sono gli affreschi settecenteschi ricolmi di
evidenze araldiche e di allusioni di stampo
arcadico. Nella cattedrale, vi sono decine di
stemmi degli arcivescovi santaseverinesi
dal ‘400 in poi, comprendenti esempi
del più alto interesse e di particolare utilità per la ricostruzione della storia
dell’edi¿cio. Nel palazzo arcivescovile (sede del museo diocesano) si trovano
i loro multipli, compresi esemplari in materiali preziosi e quelli recentemente
affrescati che sfociano nell’araldica di fantasia pertinente ai primi presuli. Nel
palazzo comunale spiccano esemplari moderni realizzati con perizia antica,
af¿ancati a inattese sopravvivenze di regi stemmi contemporanei che, altrove, le
note vicende postbelliche hanno invece fatto scomparire. Negli altri palazzi, e nel

                                            276
raccolto centro storico, si sono potuti visionare altri stemmi policromi a conferma
della variegata molteplicità di esempi araldici che la città offre.
La XX Visita Araldica Guidata a Santa Severina (brillantemente organizzata dalla
prof.ssa Marilisa Morrone, socio corrispondente IAGI e presidente del Circolo
                                         di Studi storici “Le Calabrie”, e guidata
                                         da Maurizio Carlo Alberto Gorra, socio
                                         ordinario IAGI) è stata corroborata dalla
                                         pubblicazione di un’apposita guida agli
                                         stemmi religiosi e laici della cittadina (78
                                         pp., stampata per i tipi delle Edizioni Corab)
                                         ed ha riscosso molto successo, specialmente
                                        in termini di entusiasmo suscitato tra i
                                         neo¿ti. In rappresentanza dell’Istituto
                                        Araldico Genealogico Italiano, la dr.ssa
                                        Maria Loredana Pinotti ha presenziato
all’evento ed ha egregiamente relazionato nel seminario introduttivo del venerdì.
Bisogna inoltre ribadire la squisita ospitalità ricevuta dagli amministratori, e dai
responsabili del locale museo diocesano: un particolare ringraziamento va al
sindaco di Santa Severina, avv. Diodato Scalfaro, che ha accolto con favore la
proposta di una visita araldica nella sua cittadina e ha agevolato in tutti i modi il
soggiorno, oltre a partecipare con interesse e curiosità a tutta la visita nonostante il
¿tto coincidere di altri impegni ed eventi. Un altro ringraziamento anche alla prof.
ssa Antonella Parisi, assessore alla cultura, che ha particolarmente apprezzato la
materia presenziando a sua volta all’intera manifestazione, e che ha inoltre fatto
partecipare gli alunni del locale liceo classico “D. Borrelli” alla visita al castello di
sabato mattina. Ulteriori ringraziamenti
vanno anche al prof. Pino Barone
(responsabile del museo diocesano) che ha
collaborato alla preparazione dell’evento
e ha guidato il gruppo all’interno della
cittadella vescovile, con un contagioso
entusiasmo verso le patrie memorie; alla
cooperativa Aristippo, a partire dal suo
presidente Gino Barone e ¿no ai giovani
studenti che la animano, i quali hanno
ospitato gli intervenuti nel castello e nel
museo ed hanno collaborato per la buona riuscita generale, seguendone le varie fasi
con viva attenzione; ed a Teresa Gallo, presidente della Pro-Loco Siberene, che ha
collaborato attivamente alla preparazione degli aspetti logistici ed ha partecipato
con entusiasmo alla visita. In ultimo, non certo per importanza, un ringraziamento
particolarmente caloroso va rivolto a S.E. mons. Domenico Graziani, arcivescovo
di Crotone-S. Severina, che ha concesso il patrocinio dell’arcidiocesi all’evento
dando prova di vivo entusiasmo ed interesse per esso. (Maurizio C.A. Gorra, IAGI)

                                          277
XIX ASSEMBLEA DELL’ISTITUTO ARALDICO GENEALOGICO ITALIANO. A Casale
Monferrato il 4 giugno 2012 nella sede dell’Accademia Filarmonica a palazzo
Gozzani di Treville si è svolta la XVIII Assemblea dell’Istituto Araldico Genealogico
Italiano. Dopo il benvenuto del presidente, dr. Pier Felice degli Uberti, che ha
ringraziato i presenti per la partecipazione e l’adesione alle iniziative dell’IAGI, ha
preso la parola il segretario generale, dr.ssa Maria Loredana Pinotti, che ha letto per
l’approvazione la relazione annuale 2011: «L’Istituto Araldico Genealogico Italiano,
è un’istituzione assolutamente senza ¿ne di lucro, culturale, apolitica, aconfessionale,
di carattere scienti¿co e soprannazionale, nata allo scopo di riunire nel suo seno i
cultori di: storia medievale, moderna e contemporanea; archivistica, paleogra¿a e
diplomatica; bibliogra¿a e bibliologia; sfragistica; numismatica e ¿latelia; scienze
sociologiche e genealogiche; iconogra¿a e araldica; diritto feudale e nobiliare; storia
degli Ordini Cavallereschi; storia della Chiesa; vessillologia. Per unanime scelta siamo
e vogliamo rimanere “supra partes” in queste discipline, e desideriamo muoverci in
un’ottica non limitata, ma mondiale, moderna ed avanzata, rendendo vivo ed attuale
un campo di studi che i disinformati considerano antiquato, se non addirittura
morto!». Ha poi continuato soffermandosi sulle varie attività svolte: «NOBILTÀ, rivista
di araldica, genealogia, ordini cavallereschi, come ormai avviene dal lontano 1993
è stata pubblicata in collaborazione con la Federazione delle Associazioni Italiane
di Genealogia, Araldica, ecc. e con cadenza bimestrale (5 numeri annuali, nel 2011
dal 100 al 105) raggiungendo anche per il 2011 le solite 640 pagine, e con una parte
a colori. Sono stati anche pubblicati il Notiziario IAGI, e, in collaborazione con
l’International Commission for Orders of Chivalry, il 2010 ICOC Register.
Il 3 febbraio 2011 a Roma si è tenuto il IV meeting con gli amministratori e i
moderatori del forum I Nostri Avi.La Scuola di Genealogia, sorta nel 1995 con lo
scopo di insegnare con scienti¿cità i primi elementi di genealogia e storia familiare,
araldica e scienze documentarie, offrendo ai cultori di queste discipline una palestra
di lavoro e uno strumento di confronto, nella sua sede di Bologna ha svolto durante
l’anno il suo sedicesimo corso.
Tra Bologna e San Marino dal 26 settembre al 6 ottobre 2011 si è tenuta la 4a settimana
della genealogia con numerose manifestazioni culturali. Poi a San Marino si è tenuto
il 4° Corso propedeutico di genealogia e storia familiare (dal 2 al 6 maggio 2011) e
il 3° Corso di approfondimento di genealogia e storia di famiglia (dal 3 al 6 ottobre
2011), in collaborazione con l’Istituto Araldico Genealogico Sammarinese, con
la Scuola di Genealogia, Araldica e Scienze Documentarie, con il Centro Studi -
Museo dell’Emigrante della Repubblica di San Marino, con l’Archivio Pubblico
di Stato, e con lo Stato Civile.Il 20 maggio 2011 a Cagliari l’IAGI ha partecipato
con il dr. Pier Felice degli Uberti e la dr.ssa Maria Loredana Pinotti al Convegno
di alta formazione “Il viaggio della memoria: genealogia e genogramma”.Dal
26 al 29 settembre 2011 si è svolto a Bologna l’11° Corso Gratuito di Genealogia e
Storia di Famiglia rivolto alla popolazione bolognese e il 7° Colloquio Internazionale
di Genealogia “Identità e migrazioni” organizzato in collaborazione con l’Accademia
Internazionale di Genealogia - AIG, al quale hanno partecipato i maggiori studiosi

                                          278
del mondo di genealogia e storia di famiglia. Il 30 settembre 2011 a Modena l’Istituto
 Araldico Genealogico Italiano ha supportato e partecipato alla “Conferenza
 genealogica” organizzata da Nonsoloscuola e diretta da Maurizio Polelli.
 È sempre attivo l’accordo di collaborazione fra l’Istituto Araldico Genealogico Italiano
 (per conto della Scuola di Genealogia, Araldica e Scienze documentarie) e la Fundación
 General UNED (Universidad Nacional de Educación a Distancia) per la gestione del
 Master in “Derecho Nobiliario y Premial, Genealogía y Heráldica” e del Master in
“Experto Universitario en Heráldica, Genealogía y Nobiliaria”. Con l’accordo stabilito
 si favorirà la diffusione dei Master in Italia e si svolgeranno le pratiche relative alla
 preiscrizione e all’immatricolazione direttamente fra la Fondazione e gli studenti della
 Scuola di Genealogia, che avranno la possibilità di svolgere i Master in lingua italiana
 e con i programmi dei corsi della Scuola di Genealogia.
 Si sta de¿nendo un accordo di equipollenza fra l’American School of Genealogy e
 la Scuola di Genealogia, Araldica e Scienze Documentarie allo scopo di favorire la
 ricerca genealogica statunitense rivolta alla ricerca degli ascendenti degli italiani.
 Sono state realizzate 2 visite guidate: la prima (XIX) il 26 marzo 2011 a Firenze
 sul tema: “La seconda capitale d’Italia: iconogra¿a del potere dalla Toscana ai
 Savoia” ed organizzata da Maurizio Carlo Alberto Gorra avente quale valida
 collaboratrice la dr.ssa Laura Cirri, AIH.
 La seconda (VII straordinaria) il 26 settembre 2010 a Bologna dal titolo “La
 decorazione araldica parietale dell’Archiginnasio di Bologna: autocelebrazione
 e memorie” organizzata dalla prof. Silvia Neri e da Maria Cristina Sintoni.
 Anche nel 2011 il presidente Pier Felice degli Uberti ha partecipato quale Esperto
 di Genealogia alla trasmissione Sportello Grand’Italia di RAI INTERNAZIONALE,
 trasmissione di servizio con oltre 40 milioni di spettatori all’estero, ma visibile anche
 in Italia sul sito di RAI INTERNAZIONALE - Sportello Grand’Italia; questo storico
 programma italiano è stato dedicato alle problematiche degli italiani all’estero e a
 fornire ogni giorno risposte alle domande dei telespettatori su temi di stretta attualità
 come ¿sco, pensioni, scuola e università, cittadinanza e problemi burocratici, ricerche
 genealogiche». Il segretario generale ha anche ricordato l’esistenza del nostro forum
 sul web: «L’Istituto Araldico Genealogico Italiano con l’International Commission for
 Orders of Chivalry e Famiglie Storiche d’Italia gestisce il forum web “I NOSTRI AVI”
 per le discussioni di araldica, genealogia, ordini cavallereschi. Dal 2003 ha a suo
 attivo ben 167000 messaggi su varie materie e 5650 iscritti, con la punta di 290 utenti
 collegati nello stesso momento. Il merito e il ringraziamento per questa iniziativa è
 da riconoscere agli amministratori, ovvero: Tomaso Cravarezza (che dall’inizio è
 stato promotore e realizzatore), Maurizio Carlo Alberto Gorra, Guido Buldrini; e
 ai moderatori: Rosario Basile, Alessio Bruno Bedini, Sergio De Mitri, Nicola Ditta,
 don Antonio Pompili, Maurizio Tiglieri e Mario Volpe; mentre il presidente dell’IAGI
 all’interno del forum si limita a controllare che le problematiche trattate vengano
 dibattute ed affrontate nel modo più scienti¿co possibile. Oggi il forum I NOSTRI AVI,
 sebbene in lingua italiana, é il più letto in Europa e fra i più letti nel mondo nelle nostre
 materie. Invitiamo a vedere il sito web: http://www.iagiforum.info/».

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In¿ne il presidente su proposta del consiglio di presidenza ha proposto per il passaggio
a Soci Ordinari, il Socio Corrispondente prof. Claudio Alberto Andreoli, e il Socio
Aderente dr.ssa Laura Cirri. Per ultima cosa, il segretario generale ha fatto presente che,
nonostante l’accrescimento dei costi di stampa della rivista Nobiltà e dei Notiziari
IAGI, si è deciso di mantenere la quota sociale per il 2013 invariata in Euro 60,00 (per
l’estero sarà di Euro 65,00). Come sempre i presenti hanno approvato all’unanimità
tutte le proposte del Consiglio di Presidenza. (mc)

ASSEMBLEA ORDINARIA F.A.I.G. A Casale Monferrato il 4 giugno 2012 nella sede
dell’Accademia Filarmonica a palazzo Gozzani di Treville si è svolta la IX Assemblea
della Federazione delle Associazioni Italiane di Genealogia, Storia di Famiglia,
Araldica e Scienze Documentarie - F.A.I.G. fondata il 27 febbraio 2003, con lo scopo
di raccogliere organizzazioni ed associazioni senza ¿ne di lucro, persone giuridiche e
¿siche che abbiano per obiettivo gli studi genealogici ed araldici, le ricerche sulla storia
di famiglia, le scienze storiche e tutte le scienze documentarie della storia, nonché tutti
coloro che con le loro attività siano in grado di aiutare e sviluppare la ricerca in queste
scienze e partecipare alla salvaguardia e alla protezione del patrimonio archivistico.
Dopo i saluti, il presidente dr. Pier Felice degli Uberti ha relazionato sulle attività
svolte dalla Federazione in campo nazionale ed internazionale. Subito dopo ha preso
la parola la dr.ssa Maria Loredana Pinotti, che ha presentato vari progetti da realizzare
nel prossimo 2013, fermo restando l’impegno a coinvolgere maggiormente il ruolo
della F.A.I.G. nelle iniziative intraprese dalle varie associazioni che la compongono,
che ormai hanno toccato la considerevole presenza numerica di 19. Il Consiglio di
Presidenza ha proposto all’assemblea il progetto di un’attività rivolta maggiormente
a far conoscere il nostro lavoro e a federare le associazioni di famiglia che dimostrino
una serietà d’intenti e svolgano una reale attività nel nostro settore. In¿ne si è
proceduto alla discussione e all’approvazione delle varie tematiche sollevate nel corso
dell’assemblea. (mc)

21A VISITA ARALDICA GUIDATA A ROMA. A Roma, sabato 9 giugno 2012, don Antonio
Pompili ha condotto una visita guidata a Roma, nel caratteristico rione di Trastevere.
L’iniziativa, che ha raccolto la soddisfazione dei partecipanti, si è posta quale ideale
prolungamento dei festeggiamenti per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Tappe
principali della visita sono state le tre chiese più importanti del rione: Santa Maria in
Trastevere, San Crisogono e Santa Cecilia, tre luoghi di culto eretti a poca distanza tra
loro già nel IV secolo. In particolare Santa Maria, secondo alcuni studiosi, può vantare
di essere il primo luogo di culto di cui si ha notizia storica. L’appuntamento iniziale era
¿ssato per le ore 10:30, in piazza Santa Maria in Trastevere. Prima di entrare in basilica,
l’attenzione dei partecipanti si è soffermata sull’attiguo palazzo di San Callisto. Il
palazzo, in passato residenza dei cardinali titolari della basilica, secondo la tradizione
fu costruito sulla casa romana dove papa Callisto I venne sorpreso in preghiera dai
pagani che lo arrestarono. Lo stemma di Pio XI che ne orna la seicentesca facciata
richiama il ponte¿ce che lo fece restaurare completamente quando, dopo un periodo di

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proprietà da parte del Regno d’Italia, fu riconsegnato alla Santa Sede.Giunti all’interno
 del portico antistante la facciata della basilica, don Antonio, dopo una breve introduzione
 alla storia dei ‘tituli’ sorti a Roma nel corso dei secoli IV e VI, ha ricordato il signi¿cato
 delle targhe riproducenti lo stemma del ponte¿ce regnante e del cardinale titolare, che
 si trovano generalmente presso l’ingresso principale delle chiese corrispondenti a titoli
 cardinalizi in Roma, oltre che delle cattedrali delle diocesi suburbicarie. Dopo una
 breve lettura dello stemma ponti¿cio e di quello del cardinale titolare, Jozef Glemp,
 l’attenzione si è spostata sugli stemmi lapidei di due ponte¿ci i cui nomi sono legati
                                              alla ricostruzione del portico su progetto di
                                             Carlo Fontana (Clemente XI) e all’elevazione
                                              del portone centrale a Porta Santa in
                                              sostituzione occasionale di quella della basilica
                                              di San Paolo (Urbano VIII). Giunti all’interno,
                                              dopo aver ammirato la bellezza del sof¿tto
                                             ligneo a cassettoni recante lo stemma del
                                              cardinale Pietro Aldobrandini (che lo
                                              commissionò nel 1617), i partecipanti hanno
                                             potuto ammirare da subito diversi stemmi
                                              delle famiglie nobili romane, e soprattutto
                                             trasteverine, posti ad ornare gli archi delle
                                              cappelle laterali e riprodotti anche all’interno
                                              delle stesse su altari, lapidi e monumenti
                                              sepolcrali. Particolarmente interessante lo
                                              stemma (d’azzurro, a due occhi af¿ancati) del
                                              cardinale romano Pietro Francesco Bussi
 Stemma del cardinale Pietro Francesco Bussi (†1765), meravigliosamente realizzato ad
                                             intarsi marmorei e ideato, come per il
 monumento del cardinale Giovanni Battista Bussi (†1726) - antistante al primo, nella
 stessa cappella laterale, dedicata a Santa Francesca Romana - da Francesco Ferrari.
 Quindi lo sguardo si è soffermato su uno degli stemmi più riprodotti e più signi¿cativi
 all’interno della basilica, quello del cardinale Marco Sittico Altemps (Hohenems, 1533
- Roma, 15 febbraio 1595), posto a cimare un ingresso laterale della chiesa, come pure
 gli archi che aprono le navate laterali al transetto. Il cardinale era ¿glio del conte
Wolfango, il quale fece la fortuna della famiglia Altemps, sposando Chiara de’ Medici,
 sorella di papa Sisto IV. L’arma Altemps, innalzante il famoso capro, è infatti inquartata
 nello stemma cardinalizio, con l’arma medicea. Arrivati al transetto (situato ad un
 livello più alto rispetto alle navate) i visitatori hanno alzato subito lo sguardo al sof¿tto
 ligneo a cassettoni riccamente intagliati, al centro del quale spicca il gruppo ligneo con
 l’Assunta portata in cielo da angeli, mentre ai lati vi sono riprodotti gli stemmi del
 cardinale di Santa Severina, Giulio Antonio Sartori, che ne fu donatore, e di Pio IX che
 ne fu restauratore. Sulla destra il sepolcro del cardinale Francesco Armellini e del
 padre Benvenuto, con i due sarcofagi sui quali sono poste le statue recumbenti dei
 defunti, e i relativi stemmi scolpiti, quello cardinalizio ornato di un galero di splendide

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fattezze rinascimentali. Uno stemma non mancava di ornare (in pittura) anche l’elegante
organo tripartito soprastante il sepolcro e offerto dal cardinale Altemps, ben ricordato
dall’inconfondibile insegna araldica. Sempre nel transetto, sull’arco delimitante la
cappella che fu della famiglia
Cecchini prima e della famiglia
D’Aste dopo, si trova lo stemma di
Enrico Stuart, cardinale di York, che
fu titolare della basilica dal 1759 al
1761. Lo stemma, oltre che dal
galero è timbrato dalla corona
indicante la dignità nobiliare del
titolare, cosa che - come sottolineato
dalla guida - oggi non sarebbe
assolutamente tollerato secondo le
norme araldiche della Chiesa
cattolica. All’osservazione dello
stemma del cardinale Stanislao Hos
(1504-1579), posto ad ornare il
relativo monumento sepolcrale, ha
                                          Sopra, Santa Cecilia in Trastevere: monumento
fatto seguito la visita della cappella sepolcrale di Adam Easton di Hartford. In basso, la
ubicata sull’altro lato del transetto, guida con alcuni partecipanti
la cappella Altemps. Iniziata nel
1584 per volere del cardinale Marco Sittico, titolare della basilica dal 1580 al 1595, nel
suo splendore voleva esaltare l’operato dello zio materno del cardinale, papa Pio IV,
nella lotta contro il protestantesimo, con la riapertura e la conclusione del travagliatissimo
                                                concilio di Trento (1562-1563), e con il suo
                                                personale contributo al concilio stesso. Pio
                                                IV si trova ef¿giato nell’affresco realizzato
                                                su una delle pareti della cappella Altemps
                                                da Pasquale Cati, nell’atto di approvare gli
                                                atti del concilio. Dietro lo stemma mediceo
                                                rappresentato sul baldacchino, nascosti da
                                                una colonna, i Santi Apostoli Pietro e Paolo,
                                                quasi a proteggere il ponte¿ce e a vegliare
                                                sulla riuscita della sua opera. Alla sinistra
                                                del papa, in piedi, il cardinale committente.
Anche il pavimento della cappella è molto prezioso, e vi è interrata la tomba del
cardinale donatore (ornata dell’immancabile stemma, realizzato in marmi mischi).
Mentre la parte superiore delle pareti e l’intera volta sono ornate con gli stucchi di
Pompeo dell’Abate, dorati da Giovanni Capitio e Giovanni Antonio da Varese: sono
tra i migliori lavori di questo genere realizzati a Roma! Anche qui l’immancabile arma
del cardinale committente, composta con l’insegna medicea. Continuando il percorso
del transetto, i partecipanti alla visita hanno potuto ammirare i monumenti funebri del

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cardinale Pietro Stefaneschi (morto nel 1417) e del cardinale Filippo d’Alençon (morto
nel 1397), collocati dal cardinale Altemps in posizione simmetrica rispetto alla tomba
Armellini. Il primo è una bella opera tardogotica dell’artista romano Magister Paulus,
attivo nel ‘400. Il secondo è formato da un’edicola gotica e da un sarcofago con la
¿gura giacente del defunto, sopra il quale è scolpito il rilievo della Dormitio Virginis.
Forse anche questo elemento può essere attribuito a Magister Paulus. Meravigliosi gli
scudi dei due prelati, con eleganti fogge a goccia e sannitiche, ornati di galeri ben
riproducenti in scultura le fattezze più antiche del copricapo cardinalizio, dalla calotta
molto ampia e la tesa poco nettamente staccata da essa, secondo forme molto diverse
da quelle assunte dal cappello rosso nelle epoche successive. Al di sopra dei monumenti
l’organo ottocentesco recante le insegne di papa Mastai Ferretti. Nella navata laterale
sinistra in¿ne, oltre ad altri stemmi di famiglie romane, i partecipanti hanno potuto
ammirare il sepolcro di papa Innocenzo II (1130-1143), appartenente alla facoltosa e
nota famiglia trasteverina dei Papareschi, che fece riedi¿care la chiesa dalle fondamenta,
                                                      dato il grave deterioramento delle
                                                      sue strutture, e la fece ampliare con
                                                      l’aggiunta del transetto, e abbellire
                                                      con i preziosi mosaici del catino
                                                      absidale. Il monumento recante il suo
                                                      stemma (custodito da una nicchia
                                                      ricavata nella parete della navata
                                                      sinistra) fu eseguito nel 1869, su
                                                      disegno di Virginio Vespignani, per
  Santa Maria in Trastevere, sepolcro di Innocenzo II volontà del Beato Pio IX. Il medesimo
                                                      stemma scolpito sul monumento
sepolcrale è stato osservato realizzato in mosaico (in versione cromatica: d’azzurro, a
quattro fasce ondate d’argento), sull’arco trionfale della basilica, restaurato da papa
Mastai Ferretti, del quale pure sullo stesso arco appare il notissimo (anche perchè
diffusissimo!) stemma. Lo stemma di Innocenzo II è presuntivo, trattandosi di un
ponte¿ce vissuto prima dell’uso effettivo delle insegne araldiche da parte dei papi e
degli altri ecclesiastici. Terminata l’intensa visita a Santa Maria, i partecipanti si sono
recati a San Crisogono. Subito l’attenzione si è soffermata sullo stemma dell’Ordine
Trinitario, famiglia religiosa che ha la cura della basilica. Tale stemma, come quello dei
Carmelitani e quello dei Domenicani, deriva dall’abito dell’Ordine, essendo costituito
da un campo d’argento sul quale campeggia una croce con l’asta di rosso e la traversa
d’azzurro, elementi che riprendono proprio lo scapolare caratteristico dei padri trinitari.
All’interno della basilica un trionfo di draghi e aquile, rappresentati in mosaico sul
pavimento, in legno sul sof¿tto scolpito, e in pietra su capitelli, a richiamare lo stemma
del cardinale Scipione Borghese che fece ristrutturare nel 1626 la chiesa sotto la
direzione di G.B. Soria. Tra i palazzi visitati nel tragitto spicca quello degli Anguillara,
fatto costruire nella seconda metà del Quattrocento dal conte Everso II, il quale fece
inglobare ad esso una torre duecentesca. L’arma parlante con le due anguille decussate
e le iniziali del conte ne ricordano l’arte¿ce. Dopo la colazione, i partecipanti hanno

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