LETTERE AL DIRETTORE E COMUNICAZIONI DELLA DIREZIONE - Istituto Araldico Genealogico Italiano
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LETTERE AL DIRETTORE E COMUNICAZIONI DELLA DIREZIONE COMUNICAZIONE I Soci dell’Istituto Araldico Genealogico Italiano hanno diritto ad un servizio telefonico gratuito di consulenza sulla materia araldico-genealogica telefonando dalle 18 alle 19, tutti i giorni dal lunedì al venerdì, ai numeri: +39 051.271124 - +378 0549.900323 oppure +39 388.0010099. In caso di assenza è possibile lasciare un messaggio in segreteria indicando esattamente nome, cognome, numero telefonico (non cellulare) e motivo della telefonata, in modo da poter essere richiamate ricevere ugualmente risposta. Si suggerisce agli associati di privilegiare il mezzo telefonico perché una risposta scritta richiede tempi troppo lunghi. È possibile mettersi in contatto via chat su Live Messager tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 18,30 alle ore 19,30 al seguente indirizzo: iagi@ msn.com. Per inviare fax usare il numero +39 051.271124 oppure scrivere a iagifaig@gmail.com. Tutta la corrispondenza deve essere inviata solo a: Nobiltà, Rivista di Araldica, Genealogia, Ordini Cavallereschi Via Battisti, 3 - 40123 Bologna IN RICORDO DEL PROF. FILIPPO RENATO DE LUCA. Il prof. de Luca era nato il 30 agosto 1920 a Nola (NA) dove ha trascorso la sua vita fino al 2 gennaio 2012, giorno della sua dipartita. Laureato in scienze sociali; diplomato in paleografia, diplomatica ed archivistica ed in teologia, Direttore dell’Archivio Storico Diocesano di Nola dal 1971 del quale ha curato l’ordinamento. Docente di Storia della Chiesa Nolana nell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “G. Duns Scoto” di Nola. Nella sua operosa vita di studioso aveva pubblicato numerosi lavori di ricerca storico- archivistica tra i quali: I Vescovi e i Vicari Capitolari Nolani (1566-1982); I Vescovi Nolani appartenenti alla nobiltà; I libri Mortuorum di Nola; La tradizione paoliniana attraverso le Sante Visite dei Vescovi di Nola; I registri dei due processi nolani di beatificazione di Giovanni Duns Scoto; Il fondo cardinal D’Avanzo nell’Archivio Storico Diocesano di Nola; I Vescovi di Nola nei medaglioni della Il prof. Filippo Renato de Luca Cattedrale; Briciole di storia nolana e ... altro; ecc. Era socio ordinario dell’Istituto Italiano di Genealogia ed Araldica e nel 1993 2
volle fra i primi aderire all’Istituto Araldico Genealogico Italiano, di cui fu socio fondatore, sollecitando personalmente con Vicente de Cadenas tutti i superstiti membri dell’Istituto Italiano di Genealogia ed Araldica a confluire nella nuova associazione, apportandovi così il prezioso patrimonio storico culturale proveniente dal benemerito istituto fondato da Carlo Mistruzzi di Frisinga e da Carlos Gonzaga di Vescovato. Fu valido collaboratore delle riviste Hidalguía e (dalla sua fondazione) di Nobiltà. Sebbene persona schiva la sua lunga vita lo colmò di onori fra i Il prof. Filippo Renato de Luca riceve la quali il 20 ottobre 2005 con decreto magistrale gran croce dell’Ordine del Santo Sepolcro n. 44708/9 S.A.Em.ma Frà Andrew Bertie lo promosse al grado di Cavaliere di grazia magistrale del Sovrano Militare Ordine di Malta. Il 22 ottobre 2008 S.Em. Rev.ma il card. John Patrick Foley Gran Maestro dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme lo promosse al grado di Cavaliere di gran croce dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Don Antonio Pompili, esperto di araldica ecclesiastica, nel tracciare la recensione del libro: I Vescovi e i Vicari Capitolari Nolani (1655-1982). Ricerca d’archivio, sinteticamente descrive così l’operato dello studioso: “Una ricerca, quella del prof. De Luca, che si qualifica per precisione di indagine, rigore scientifico e chiarezza di esposizione. Una fonte alla quale gli studiosi di Storia della Chiesa e i cultori dell’Araldica Ecclesiastica potranno attingere con gran frutto. Un modello per futuri lavori simili che speriamo possano esser sempre più frequenti nel panorama degli studi di Scienze Documentarie della Storia del nostro Paese”. THE HERALDRY SOCIETY OF SCOTLAND 25 CRAIGENTINNY CRESCENT EDINBURGH, EH7 6QA SCOTLAND, UK info@heraldry-scotland.co.uk L’Heraldry Society of Scotland è nata nel 1977, con l’obiettivo di promuovere lo studio dell’araldica e di incoraggiarne l’uso corretto in Scozia e all’estero. La Società invita le persone ad associarsi se nutrono un interesse particolare per l’araldica scozzese o se fanno uso di un loro stemma o vogliono attribuirsene uno. Gli associati appartengono a tutte le nazioni del mondo e il forum è il mezzo per ritrovarsi a discutere di questa materia. Le riunioni avvengono più volte durante l’anno per conferenze o visite a luoghi di 3
L’UGA pubblica Crossroads, una rivista trimestrale di interesse generale nel campo della genealogia e storia di famiglia. La rivista viene inviata a tutti i soci ed è disponibile anche in una edizione elettronica sul sito. I membri possono condividere le informazioni sui cognomi attraverso una pagina web di ricerca sui cognomi. L’associazione organizza una riunione annuale durante la quale vengono attribuiti premi agli studi migliori. Inoltre è a disposizione degli associati l’opportunità di partecipare ad un “capitolo virtuale” mensile durante il quale alcuni esperti forniscono informazioni genealogiche e di storia di famiglia. Comitato Esecutivo Janet Hovorka, presidente (2013) Vacante, 1° vice-presidente Bud Wood, 2° vice-presidente (2013) Carrie Keele, assistente amministrativo Colette Ewell, segretario generale Wilma Adkins, tesoriere Barry Ewell (2013) Consiglio di amministrazione Janet Hovorka, presidente Christy Fillerup (2013), Jennifer Cox (2014), Jason Harrison (2014), Patsy Hendrickson (2014), Gena Philbert-Ortega (2014), Suzanne Curley (2015), Valerie Elkins (2015), Raymon Naisbitt (2015), Bret Petersen (2015), e Rachel Bishop, webmaster. CONGRESSI, CONVEGNI E INCONTRI FEDERAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI ITALIANE DI GENEALOGIA, STORIA DI FAMIGLIA, ARALDICA E SCIENZE DOCUMENTARIE (Associazione senza fine di lucro ex-art. 36 e ss.) Membro della Confédération Internationale de Généalogie et d’Héraldique ASSEMBLEA ORDINARIA Il 4 giugno 2012 in Casale Monferrato, nella sede dell’Accademia Filarmonica - Palazzo Gozani di Treville in via Mameli 29, si svolgerà l’Assemblea Ordinaria della Federazione delle Associazioni Italiane di Genealogia, Storia di Famiglia, Araldica e Scienze Documentarie con il seguente programma: 131
- ore 11,00 ritrovo nei saloni dell’Accademia Filarmonica; - ore 11,15 inizio dei lavori e saluto del Presidente; - ore 11,30 relazione morale e finanziaria del Segretario relativa all’anno 2011; - ore 11,45 discussione. I soci possono farsi rappresentare con delega. ISTITUTO ARALDICO GENEALOGICO ITALIANO (Associazione senza fine di lucro ex-art. 36 e ss.) Membro della Confédération Internationale de Généalogie et d’Héraldique ASSEMBLEA ORDINARIA Il 4 giugno 2012 in Casale Monferrato, nella sede dell’Accademia Filarmonica - Palazzo Gozani di Treville in via Mameli 29, si svolgerà l’Assemblea Ordinaria dell’Istituto Araldico Genealogico Italiano con il seguente programma: - ore 11,45 ritrovo nei saloni dell’Accademia Filarmonica; - ore 12,00 inizio dei lavori e saluto del Presidente; - ore 12,15 relazione morale e finanziaria del Segretario relativa all’anno 2011; - ore 12,30 discussione sulle proposte di realizzazioni, eventuale proposta di passaggio di Soci Aderenti con determinati requisiti nella categoria “Soci Corrispondenti” o “Soci Ordinari”; - ore 12,45 chiusura dei lavori; - ore 13,00 pranzo sociale (quota di partecipazione Euro 35,00); - ore 16,00 SS. Messa in suffragio dei Soci defunti. I Soci possono farsi rappresentare con delega. Per qualunque informazione è possibile contattare la segreteria dal lunedì al venerdì dalle ore 18 alle 19 ai seguenti numeri telefonici: 051.236717 - 0549.900323 oppure 388.0010099. Casale Monferrato Palazzo Gozani di Treville ARALDICA ECCLESIASTICA LO STEMMA DELLA BASILICA CATTEDRALE DI NOTO. Il 19 marzo 2012, terzo anniversario della consacrazione episcopale di S.E. rev.ma mons. Antonio Staglianò, è stata ufficialmente proclamata l’elevazione a basilica minore della 132
CONSIGLIO DIRETTIVO Presidente: Gilles Hudicourt Vice-presidente: Peter Frisch Tesoriere (in Canada): Maxime Dehoux Tesoriere aggiunto (in Haiti): Didier Gilles Segretario (in USA): Robert Bance Segretario aggiunto (in Haiti): Pierre Dépestre Webmaster: Regis Dehoux Amministratore: Marie-France Forbin Amministratore: Jacques Thébaud CONGRESSI, CONVEGNI E INCONTRI con Istituto Araldico Genealogico Sammarinese Institut International d’Etudes Généalogiques et d’Histoire des Familles Scuola di Genealogia, Araldica e Scienze Documentarie Federazione delle Associazioni Italiane di Genealogia, Storia di Famiglia, Araldica e Scienze Documentarie International Federation of Schools of Family History Istituto Araldico Genealogico Italiano in collaborazione con: Museo dell’Emigrante della Repubblica di San Marino Archivio di Stato della Repubblica di San Marino Uf¿cio Stato Civile - Servizi Demogra¿ci ed Elettorali - RSM Organizzano il corso Gli archivi e le fonti utili per approfondire la ricerca della propria genealogia e storia di famiglia GIOVEDÌ 20 SETTEMBRE 2012, DALLE 17 ALLE 19 - Approfondimenti di storia familiare e genealogia (la famiglia dai secoli passati ai giorni nostri; la parentela, l’af¿nità e l’adozione; le fonti di genealogia, i principali documenti genealogici e le loro caratteristiche: 259
gli atti religiosi e di stato civile, i documenti conservati negli archivi notarili e di stato, i sistemi informatici genealogici; accenni di psicografologia) - Elementi di archivistica, elementi di cronologia, elementi di paleogra¿a, elementi di diplomatica, elementi di bibliologia, appunti di genetica VENERDI 21 SETTEMBRE 2012, DALLE 17 ALLE 19 Documento dell’Archivio di Stato della - I luoghi che conservano i documenti e la memoria Repubblica di San Marino - dr. Michele Conti, direttore dell’Archivio di Stato, visita all’Archivio di Stato di San Marino e alle sue fonti documenti - dr.ssa Patrizia Di Luca, direttore del Museo dell’Emigrante, visita al Museo dell’Emigrante e ai suoi documentali Il corso è gratuito ed è destinato alla popolazione sammarinese e agli associati dell’Istituto Araldico Genealogico Italiano e dell’Associazione Insigniti Onori¿cenze Cavalleresche per informazioni tel. 0549 943611 - email: info@ab.sm con Istituto Araldico Genealogico Sammarinese International Commission for Orders of Chivalry Associazione Insigniti Onori¿cenze Cavalleresche Scuola di Genealogia, Araldica e Scienze Documentarie Federazione delle Associazioni Italiane di Genealogia, Storia di Famiglia, Araldica e Scienze Documentarie Istituto Araldico Genealogico Italiano Organizzano il I CORSO PROPEDEUTICO DI CERIMONIALE San Marino 22 settembre 2012 Il corso di Cerimoniale non è una lezione di bon ton, non insegna e non catechizza. Rilegge, piuttosto, con uno sguardo al passato e un’attenta visione del presente, le dinamiche della vita di relazione e le storie interne, spesso sorprendenti, che 260
legano il linguaggio, i gesti e gli strumenti dell’agire sociale a signi¿cati e ritualità lontane. Nella prima parte del corso, si delineano i con¿ni, i pro¿li e i contenuti generali della materia cerimoniale; la seconda parte, approfondisce uno fra gli aspetti più delicati e, purtroppo, sempre meno curati: la corrispondenza che, in senso lato, comprende non soltanto il mero carteggio d’uf¿cio, ma anche i molteplici aspetti nei quali si esprime la manifestazione di sé stessi. Un banchetto alla corte dell’imperatore del S.R.I. Ferdinando I (1558) - ore 9,30 - 9,45 Presentazione dr.ssa Maria Loredana Pinotti, presidente Istituto Araldico Genealogico Sammarinese - ore 9,45 - 10,00 Introduzione dr. Pier Felice degli Uberti, presidente International Commission for Order of Chivalry - ore 10,00 - 12,30 Il cerimoniale nella vita di tutti i giorni: Rituale, cerimoniale ed etichetta: per una storia sociale della vita di relazione Usi protocollari e non protocollari nelle relazioni istituzionali e private L’incarnazione del principio gerarchico: l’ordine delle precedenze L’insegna e il potere: forme e colori nel linguaggio dei simboli e dei vessilli Il gesto, la parola, l’abito e le decorazioni: le rappresentazioni di sé nell’agire sociale Il saluto, la presentazione e la conversazione La postura della voce nelle relazioni interpersonali Il linguaggio della tavola La rappresentazione di sé attraverso il biglietto da visita Il linguaggio cerimoniale scritto: formule, inviti, appellativi e titoli La corrispondenza istituzionale: - lettere e formule d’invito, adesive, interlocutorie e declinatorie - comunicazioni giusti¿cative - lettere a più destinatari - sfumature gerarchiche nella corrispondenza - formule di apertura, appellativi, struttura e contenuto della comunicazione - formule di saluto - abbreviazioni - formulazione del gruppo indirizzo - struttura della pagina: lettere personali e impersonali, spaziatura e marginatura, buste - lo stile burocratico e lo stile colloquiale - la scrittura al computer: corpi e caratteri - gli elementi manoscritti della corrispondenza - biglietti d’invito, cavallucci, segnaposti dr. Fabio Cassani Pironti, specialista del cerimoniale diplomatico e dei sistemi premiali, 261
è docente di Cerimoniale nella “Scuola Superiore dell’Amministrazione dell’Interno” del Ministero dell’Interno; commissioner della Commissione Internazionale Permanente per lo Studio degli Ordini cavallereschi, nonché membro di vari istituti araldico- genealogici internazionali. È autore di alcune pubblicazioni in materia cavalleresca. Il corso è gratuito ed è destinato alla popolazione sammarinese e agli associati dell’Istituto Araldico Genealogico Italiano e dell’Associazione Insigniti Onori¿cenze Cavalleresche. Al termine del seminario, viene consegnata una dispensa con tavole riassuntive ed un attestato di partecipazione, per informazioni tel. 0549 943611 - email: info@ab.sm XXX CONGRESSO INTERNAZIONALE DI SCIENZE GENEALOGICA ED ARALDICA dal 24 al 28 settembre 2012 Maastricht (Paesi Bassi) Organizzatori: NEDERLANDSE GENEALOGISCHE VERENIGING CENTRAAL BUREAU VOOR GENEALOGIE Frontiere in Genealogia ed Araldica Questo è il titolo del XXX Congresso Internazionale di Scienza genealogica ed araldica, che si tiene dal 24 al 28 settembre 2012 in Maastricht, dedicato ad un tema ispirato dai tempi moderni, dove vanno scomparendo le frontiere in molti settori ed in svariati modi. Le frontiere possono essere prese alla lettera ed in senso ¿gurato. I con¿ni sono tradizionalmente superati dai mercanti e dai migranti. Frontiere chiuse stanno a creare differenze di lingua e di costumi. Ma i con¿ni possono cambiare, così la gente può trovarsi a passare in un sistema giuridico diverso, senza muoversi. I con¿ni stanno cambiando o scomparendo, non solo in termini amministrativi. Gli sviluppi moderni, come la legge sul nuovo cognome e la genealogia genetica (DNA), costituiscono una s¿da per le Scienze genealogica ed araldica. Inoltre, l’uni¿cazione europea incide in questo panorama con l’apprezzamento della propria cultura e l’interesse per il propio patrimonio 262
nazionale. Da con¿ni eccedenti si impara a riconoscere le culture straniere e la storia familiare esercitata in senso più ampio. Maastricht è preminentemente una città che si presta a questo tema. Presentiamo ora la lista dei relatori e delle conferenze: INTRODUZIONE - dr. Régis de la Haye (Maastricht, NL), Pays sans frontières: Maastricht, Liège, Aachen GENEALOGIA - prof. dr. Annelies van Bronswijk (Eindhoven, NL), Twelve Generations of Active Female Aging - Leticia Darna de Vilarrubias (Sp), Héraldique et généalogie de certains émigrants espagnols et se Régis de la Haye sont installés dans le Pays Bas - Baudouin D’Hoore (Brussel, Be), Les archives de la famille de Merode: mémoire d’une Maison de dimension européenne - dr. Michel Doortmont (Groningen, NL), The Globalisation of Family History: Changing Perspectives on Genealogical Relations Between the Netherlands and its Former Colonies - dr. Bruce Durie (Sco), Untangling the Durie/Dury Families of Scotland, Netherlands, France and New Jersey - Vincent Evers (Heythuysen, NL), Ancestors in the Dutch Military before Napoleon - Daniel Horowitz (Kfar Saba, Isr), The Ultimate Super Search Machine: how to ¿nd your Relative on Internet without really searching - Dick Kaas (NL), Computergenealogy in 2020 - prof. dr. Kees Mandemakers (Amsterdam, NL), Linking Genealogical Data into Pedigrees and Families with LINKS - Wim Penninx (NL), Genetic Variation in the Netherlands in the Last 2000 Years Bruce Drurie - Hugh Peskett (Winchester, GB), Evaluation of Traditional Celtic Genealogies - Peter Prevos (Aus), Kinship Boundaries in a Southern Dutch Village in 1796 [Heugem] - David A. Rencher (Salt Lake City, USA), The Role of FamilySearch in a Worldwide Community - Mary Risseeuw (USA), Yvette Hoitink (NL), Emigration from the Netherlands 263
(to the USA) in the Nineteenth Century - Sabine Schleichert (D), Trying to match Y-DNA and History: a Case Study - dr. Tanneke Schoonheim (Leiden, NL), Contemporary Surnames in Leiden and their History - prof. dr. Igor Sakharov (St. Petersburg, Rus), Svetlana Shelyapina (St. Petersburg, Rus), Immigrants from Holland and their Russian Descendants: the Question of Mixed Marriages and Assimilation into an Alien Ethnic Milieu (as exempli¿ed in St. Petersburg) - dr. Nathaniel Lane Taylor (USA), Memory, Identity, and Genealogy on the Iberian Frontier: the Earliest European Genealogies and Nobiliaries - Michel Teillard d’Eyry (Fr), Des frontières très discutées et très disputées, le cas de la Moldavie entre Roumanie et Russie Sopra, Ronny Andersen. Sotto, - Marc Tremblay (Can), Frontières régionales et Claire Boudreau e Leticia Darna de Vilarrubias ancienneté territoriale: une analyse généalogique - prof. dr. Jürgen Udolph (D), Sprachwissenschaftliche Bemerkungen zur Herkunft und Bedeutung unserer Familiennamen - dr. Valerie Vermassen (Hillegem, Be), Genealogical Research and the Historical Immigration in Flanders - René van Weeren (Utrecht, NL), United we stand - the Bene¿ts of Cooperation between Genealogists and other Researchers - dr. Martine Zoeteman-van Pelt (Leiden, NL), Students and their “Grand Tour” to the Netherlands ARALDICA - Ronny Andersen (Kopenhagen, DK), Borderline Heraldry; the Lions of Schleswig and their Impact on Regional Identity - dr. Stoyan H. Antonov (Plovdiv, Bul), On the Boundaries of Heraldic Realm: the Bulgaria Case - David B. Appleton (Duncanville, USA), Heraldry on the Digital Frontier - cand. phil. Nils Bartholdy (Frederiksberg, DK), Heraldik und Grenzmark. Wappen als Propaganda im dänisch-schwedischen Streit - Franco Benucci (Padua, It), l’Héraldique au-delà des frontières. Amoiries d’étudiants Européens à Padoue et à Bologne à l’âge modern - Jos van den Borne (Oegstgeest, NL), A Gateway to Nobility? Civil Coats of Arms in the Armorials of the Supreme Council of Nobility 264
- dr. Claire Boudreau (Can), Robert D. Watt (Can), Towards the Frontiers of Heraldic Respectability; Inclusive emblems and political correctness in heraldic symbols today - prof. D’Arcy Boulton (USA), The Heraldic Emblematics of the Provinces of British North America and their Successors since the Partition of 1776/83: A Study in Contrasts - Wilhelm Brummer (Helsinki, Fin), Change in Frontiers, Change in Heraldic Practice - The Ennoblement in Finland under the Swedish and Russian Rule 1420-1912 - Dubravka ýaldaroviü (Zagreb, Kro), Heraldry at the Edge of Science: Thesis about the Meaning of the Croatian chequy Shield - Steen Clemmensen (Farum, DK), The Proverbial Banner - an Axiom Revisited; a Reexamination of D’Arcy Boulton the Evidence of Early Heraldry pre 1200 - Iwona Dacka-GórzyĔska (Warschau, PL), Le culte du blason dans la Pologne du XVII-XVIII siècle. Aux frontières de l’absurde - James Dempster (Elgin, Sco), Nova Scotia, New Scotland and New Caledonia; Some Heraldic & Genealogical Aspects of Scotland’s 17th Century American “Colonies” - dr. Charles Drake (Savannah, Georgia, USA), Magna Charta Heraldry - dr. Paul A. Fox (Eng), Kinship Networks: towards a New Understanding of the Origins of Heraldry Rolf Nagel - Ralf Hartemink (NL), Early 20th century heraldic advertising and collector’s items - dr. Henrick Klackenberg (Stockholm, S), Expanding Frontiers: Provincial Arms in the Kingdom of Sweden 1550-1700 - dr. Antti Matikkala (Helsinki, Fin), From Swedish to Russian Service: Orders, Decorations and Medals on the Seals of the Finnish Nobility in the Nineteenth Century - Michael Y. Medvedev (Rus), Imperial Russia’s Inner Heraldic Borders - prof. dr. Rolf Nagel (D), Wappen überwinden Grenzen; Das Beispiel Geldern - Elizabeth Roads (Edinburgh, Sco), Frontiers Rolf Sutter in Heraldry in Scotland 265
- Marta Santos (Por), The impact of the Portuguese Discoveries in Heraldry - New Frontiers in the XVth and XVIth Centuries - dr. Rolf Sutter (Stuttgart, D), Freimauerische Heraldik und Emblematik - dr. Tudor-Ratu Tiron (Rum), At the Border between Two Worlds. Hungarian and Polish InÀuences upon the Walachian and Moldavian Medieval Heraldry (14th- 16th Centuries) - Tom S. Vadholm (No), Kings of both Norway and Sweden; Political Facts and Problems expressed in their Coats of Arms - Norbert Waclawczyk (PL), Problemstellung der polnischen, zeitgenössischen heraldischen Terminologie im Bezug zu europäischen heraldischen Standards L’iscrizione costa Euro 340,00, gli studenti pagano Euro 240,00. Il costo di partecipazione alla gita è di Euro 70,00; mentre quello del pranzo di chiusura è di Euro 120,00. L’iscrizione al congresso può essere effettuata su: http://www. eventure-online.com/eventure/welcome.do?type=participant&congress=40_12902 Per informazioni: info@congress2012.info ARALDICA ECCLESIASTICA LO STEMMA DI S.E. REV.MA MONS. FRANCESCO MORAGLIA, PATRIARCA DI VENEZIA. Il 31 gennaio 2012 il Santo Padre Benedetto XVI ha nominato patriarca di Venezia, S.E. Rev.ma mons. Francesco Moraglia. Nato a Genova il 25 maggio 1953, mons. Moraglia è stato ordinato presbitero il 29 giugno 1977. Nei primissimi anni dall’ordinazione ha svolto le funzioni di educatore presso il Seminario Arcivescovile Maggiore e, dopo aver conseguito la licenza, ha iniziato nel 1979 l’insegnamento presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, sezione del Seminario Arcivescovile di Genova; in pari tempo veniva nominato viceparroco in una parrocchia del centro cittadino, incarico che ha conservato ¿no al 1988; nel 1981 ha conseguito il dottorato in teologia dogmatica. Nel 1986 ha iniziato la docenza presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose Ligure, dapprima come insegnante Mons. Francesco Moraglia con il di teologia dogmatica fondamentale, in seguito comm. Giorgio Aldrighetti anche come docente di teologia sacramentaria; dal 1994 al 2007 è stato preside del medesimo istituto; dall’anno accademico 1989 266
sua in¿nita passione per l’araldica, la genealogia. Conosceva benissimo Vicente de Cadenas y Vicent con il quale intrattenne una ¿ttissima corrispondenza, infatti parteciparono al secondo Congresso di Genealogia e di Araldica che si tenne a Napoli nel 1953. E fra scudi, palli, pastorali, mitra che andavo disegnando, tra una battuta ironica ed una analisi acculturata, il professore mi rivelò il proprio stemma araldico: Di azzurro alla penna d’oca d’ argento e alla spada d’oro poste in decusse. Scudo timbrato da dignità borghese. Realizzai la tavola su un foglio di pergamena e di mia iniziativa aggiunsi i simboli dei vari Ordini Cavallereschi ai quale il professore apparteneva. Rimase molto contento, ma non fece menzione a nessuno di questo piccolo vezzo e nè tantomeno rivelò ad alcuno il suo stemma, diventò alla ¿ne un nostro piacevole segreto. Questo era il prof. Renato Filippo de Luca, una persona seria, discreta, schiva, essenziale come la sua arma. (Vincenzo Amorosi, iagi) FORUM I NOSTRI AVI: INCONTRO ANNUALE AMMINISTRATORI E MODERATORI. Domenica 22 gennaio 2012, in un noto ristorante romano, si è svolta l’ormai consueta riunione annuale degli amministratori e dei moderatori del forum “I nostri avi”. Con il presidente Pier Felice degli Uberti erano presenti Alessio Bruno Bedini, Sergio de Mitri, Antonio Pompili e Guido Buldrini. Dopo aver illustrato brevemente le iniziative in programma per il 2012, per le quali si rimanda al “Notiziario IAGI”, il Presidente ha messo in rilievo l’aumento vistoso degli iscritti al forum (mentre scriviamo più di 5.250), dei messaggi (quasi 160.000) e degli argomenti (poco meno di 13.000) che ne fanno un punto di riferimento anche a livello internazionale. Ne discende - ha rilevato degli Uberti - l’esigenza di un’ancor più netta quali¿cazione tanto a livello scienti¿co quanto a livello didattico per quanti hanno proprio attraverso il forum il primo approccio con le nostre materie. Per questo è richiesta una presenza più incisiva ma “discreta” (e in prima persona, cioè ¿rmando in chiaro) di amministratori e moderatori e anche una migliore leggibilità. Sono state suggerite così alcune linee guida, peraltro più o meno esplicite anche nel regolamento e nelle norme di “netiquette”. A questo riguardo l’impegno al rispetto dell’uno e delle altre dovrà essere preso in modo ancora più chiaro al momento della richiesta di iscrizione al forum. In particolare sono stati messi in rilievo alcuni accorgimenti tendenti ad evitare: le inutili citazioni integrali degli interventi altrui, soprattutto quando precedono immediatamente il proprio messaggio; in ogni caso la ripetizione delle immagini all’interno di tali 273
citazioni; la consecutività dei propri messaggi, essendo suf¿ciente modi¿care o integrare quello precedente; l’uso eccessivo di “emoticon” che ¿nisce con il dare un tono di scarsa serietà agli interventi; la pubblicazione di messaggi che sollecitano una risposta così come quelli che esprimono accordo (magari con un semplice “pollice recto”!) senza aggiungere altre motivazioni; ogni forma di polemica personale, a maggior ragione se può essere oggetto di scambio di messaggi privati. È anche sconsigliato di usare le citazioni integrali intercalandovi i propri commenti perché (non importa se in neretto o in colore) non fanno che ingenerare confusione. (Guido Buldrini) V CORSO PROPEDEUTICO DI GENEALOGIA A SAN MARINO. Il 19 aprile 2012 si è concluso a San Marino il 5° Corso propedeutico di genealogia e storia di famiglia, organizzato dall’Istituto Araldico Genealogico Sammarinese, e dalla Scuola di Genealogia, Araldica e Scienze Documentarie con la collaborazione del Centro Studi - Museo dell’Emigrante della Repubblica di San Marino, dell’Archivio Pubblico di Stato, e dello Stato Civile. Presenti all’evento sono state 30 persone. Sponsor per tutto il 2012 l’Asset Banca Spa di San Marino, il cui presidente il dr. Stefano Ercolani continua a supportare con grande interesse i corsi di studio. Sopra, da sin., Pier Felice degli Uberti, Durante il corso propedeutico sono state Patrizia Di Luca e Stefano Ercolani. In basso, affrontate le seguenti tematiche: la storia gruppo di partecipanti al corso di famiglia attraverso l’approfondimento della storia della genealogia e della famiglia nel corso dei secoli, la famiglia ai nostri giorni, la parentela, l’af¿nità, l’adozione e le fonti di genealogia familiare (tradizione orale all’interno della famiglia; interviste ai parenti e ai conoscenti; fotogra¿e familiari; lettere e cartoline; oggetti degli avi; attività lavorativa degli avi; localizzazione delle antiche abitazioni e proprietà familiari). Lo studio di accenni di psicografologia. La visione della genealogia del DNA, la struttura dei principali documenti genealogici e caratteristiche, gli atti di stato civile nella Repubblica Italiana (atto di nascita; atto di matrimonio; atto di morte), l’anagrafe e lo Stato Civile nella Repubblica di San Marino, i documenti militari, l’atto dotale, gli acquisti e le vendite, il testamento. Lo studio attraverso la localizzazione dei documenti genealogici, gli atti di stato canonico (atto di nascita e battesimo; atto di con¿rmazione; atto di matrimonio; atto di morte), gli archivi parrocchiali e cosa 274
conservano (libro dei battezzati; libro dei matrimoni; libro dei defunti; libro dei cresimati; processi matrimoniali; dispense matrimoniali; bene¿ci, cappellanie e confraternite; diritti di banco; stato delle anime), gli archivi diocesani e cosa conservano (visite pastorali; bene¿ci, cappellanie e confraternite; diritti di banco; dispense matrimoniali), gli archivi ecclesiastici nella Repubblica di San Marino (gli archivi parrocchiali, archivio storico della diocesi di San Marino- Montefeltro), gli archivi comunali e cosa conservano (stato civile; archivio storico comunale), gli archivi notarili e cosa conservano, gli archivi di stato e cosa conservano, l’archivio del cimitero, gli archivi privati e cosa conservano, le biblioteche e cosa conservano, l’Archivio Pubblico di Stato della Repubblica di San Marino, i documenti dell’emigrazione. Dopo una visione generale dei documenti utili alla storia di famiglia si è passato a come costruire e rappresentare l’albero genealogico: la rappresentazione gra¿ca dei risultati ottenuti (metodi e sistemi; segni e abbreviazioni convenzionali; genealogia ascendente; genealogia discendente; albero genealogico verticale; albero genealogico orizzontale; albero genealogico geometrico; albero genealogico riferito ai collaterali; albero genealogico informatizzato; possibili realizzazioni artistiche di alberi genealogici). Per ¿nire con i risultati della ricerca genealogica, la costruzione dell’archivio storico di famiglia (cosa deve contenere; metodologia di classi¿cazione e catalogazione dei documenti; conservazione ed utilizzazione dei documenti) e la redazione del libro della storia di famiglia. Il corso propedeutico ha approfondito gli argomenti trattati grazie alle relazioni dell’avv. Sabrina Sarti su “Gli atti di stato civile nella Repubblica di San Marino”, della dr.ssa Patrizia Di Luca su: “Il Museo dell’Emigrante di San Marino”, del dr. Michele Conti su: “I documenti contenuti nell’Archivio di Stato della Repubblica di San Marino” e della dr.ssa Noemi Ugolini su: “La storia dell’emigrazione sammarinese”. Il corso di approfondimento prevede invece due giornate, il 20 e 21 settembre 2012, con il seguente programma: approfondimenti di storia familiare, elementi di archivistica, elementi di cronologia, approfondimenti sulla struttura dei principali documenti genealogici già trattati nel corso propedeutico, elementi di paleogra¿a, elementi di diplomatica, elementi di bibliologia, appunti di genetica, e in collaborazione con il dr. Michele Conti e con la dr.ssa Patrizia Di Luca la visita all’Archivio di Stato e al Museo dell’Emigrante. (mlp) 20A VISITA ARALDICA GUIDATA A CROTONE. Nei giorni di sabato 28 e domenica 29 aprile 2012 si è svolta a Santa Severina (Crotone) la XX Visita Araldica Guidata dell’Istituto Araldico Genealogico Italiano, avente come titolo Uno storico 275
dualismo: l’araldica di Santa Severina tra arcivescovi e feudatari. L’evento è sato preceduto da un seminario introduttivo alla materia tenuto nel pomeriggio di venerdì 27. La meta di questa visita è località alquanto prestigiosa e monumentale, perchè la rocca di Santa Severina è uno degli spettacoli più imponenti offerti dalla Calabria.La cittadina, di origine bizantina, era già nel X secolo un arcivescovado metropolita (che tale è rimasto ¿no agli anni ‘50 del XX secolo), e conserva monumenti a partire da quell’età che da soli meritano senz’altro una visita. In particolare il castello, uno dei più ampi d’Italia e di lontane origini normanne, venne successivamente trasformato, ampliato ed abbellito ¿no a diventare una fortezza-modello rinascimentale per opera dei Carafa (primi feudatari di Santa Severina), e quindi una dimora barocca su committenza dei Grutther (ultimi signori all’eversione della feudalità). La visita araldica si è calata nella realtà storica del centro, stretta tra i due forti poteri che l’hanno contrassegnata e sintetizzata negli altrettanti monumenti che delimitano il Campo, la straordinaria piazza situata alla sommità della rupe: il castello e la cattedrale (con gli annessi palazzi arcivescovili). In questi due complessi monumentali si concentra quasi tutto il notevole patrimonio araldico della cittadina, che è stato passato in rassegna nei due giorni della visita senza trascurare il palazzo del comune ed alcuni palazzi privati, tutti affacciati su piazza Campo, la quale, quasi “omonima” della senese piazza del Campo, si segnala inoltre perché contiene le moderne (1980) linee geometriche di uno schema astronomico, orientato secondo i punti cardinali. Sui bastioni del castello, poi, spiccano le punte avanzate di un rinascimento così stupefacente da venir “riciclato” in tempi posteriori; dentro al castello, numerosi sono gli affreschi settecenteschi ricolmi di evidenze araldiche e di allusioni di stampo arcadico. Nella cattedrale, vi sono decine di stemmi degli arcivescovi santaseverinesi dal ‘400 in poi, comprendenti esempi del più alto interesse e di particolare utilità per la ricostruzione della storia dell’edi¿cio. Nel palazzo arcivescovile (sede del museo diocesano) si trovano i loro multipli, compresi esemplari in materiali preziosi e quelli recentemente affrescati che sfociano nell’araldica di fantasia pertinente ai primi presuli. Nel palazzo comunale spiccano esemplari moderni realizzati con perizia antica, af¿ancati a inattese sopravvivenze di regi stemmi contemporanei che, altrove, le note vicende postbelliche hanno invece fatto scomparire. Negli altri palazzi, e nel 276
raccolto centro storico, si sono potuti visionare altri stemmi policromi a conferma della variegata molteplicità di esempi araldici che la città offre. La XX Visita Araldica Guidata a Santa Severina (brillantemente organizzata dalla prof.ssa Marilisa Morrone, socio corrispondente IAGI e presidente del Circolo di Studi storici “Le Calabrie”, e guidata da Maurizio Carlo Alberto Gorra, socio ordinario IAGI) è stata corroborata dalla pubblicazione di un’apposita guida agli stemmi religiosi e laici della cittadina (78 pp., stampata per i tipi delle Edizioni Corab) ed ha riscosso molto successo, specialmente in termini di entusiasmo suscitato tra i neo¿ti. In rappresentanza dell’Istituto Araldico Genealogico Italiano, la dr.ssa Maria Loredana Pinotti ha presenziato all’evento ed ha egregiamente relazionato nel seminario introduttivo del venerdì. Bisogna inoltre ribadire la squisita ospitalità ricevuta dagli amministratori, e dai responsabili del locale museo diocesano: un particolare ringraziamento va al sindaco di Santa Severina, avv. Diodato Scalfaro, che ha accolto con favore la proposta di una visita araldica nella sua cittadina e ha agevolato in tutti i modi il soggiorno, oltre a partecipare con interesse e curiosità a tutta la visita nonostante il ¿tto coincidere di altri impegni ed eventi. Un altro ringraziamento anche alla prof. ssa Antonella Parisi, assessore alla cultura, che ha particolarmente apprezzato la materia presenziando a sua volta all’intera manifestazione, e che ha inoltre fatto partecipare gli alunni del locale liceo classico “D. Borrelli” alla visita al castello di sabato mattina. Ulteriori ringraziamenti vanno anche al prof. Pino Barone (responsabile del museo diocesano) che ha collaborato alla preparazione dell’evento e ha guidato il gruppo all’interno della cittadella vescovile, con un contagioso entusiasmo verso le patrie memorie; alla cooperativa Aristippo, a partire dal suo presidente Gino Barone e ¿no ai giovani studenti che la animano, i quali hanno ospitato gli intervenuti nel castello e nel museo ed hanno collaborato per la buona riuscita generale, seguendone le varie fasi con viva attenzione; ed a Teresa Gallo, presidente della Pro-Loco Siberene, che ha collaborato attivamente alla preparazione degli aspetti logistici ed ha partecipato con entusiasmo alla visita. In ultimo, non certo per importanza, un ringraziamento particolarmente caloroso va rivolto a S.E. mons. Domenico Graziani, arcivescovo di Crotone-S. Severina, che ha concesso il patrocinio dell’arcidiocesi all’evento dando prova di vivo entusiasmo ed interesse per esso. (Maurizio C.A. Gorra, IAGI) 277
XIX ASSEMBLEA DELL’ISTITUTO ARALDICO GENEALOGICO ITALIANO. A Casale Monferrato il 4 giugno 2012 nella sede dell’Accademia Filarmonica a palazzo Gozzani di Treville si è svolta la XVIII Assemblea dell’Istituto Araldico Genealogico Italiano. Dopo il benvenuto del presidente, dr. Pier Felice degli Uberti, che ha ringraziato i presenti per la partecipazione e l’adesione alle iniziative dell’IAGI, ha preso la parola il segretario generale, dr.ssa Maria Loredana Pinotti, che ha letto per l’approvazione la relazione annuale 2011: «L’Istituto Araldico Genealogico Italiano, è un’istituzione assolutamente senza ¿ne di lucro, culturale, apolitica, aconfessionale, di carattere scienti¿co e soprannazionale, nata allo scopo di riunire nel suo seno i cultori di: storia medievale, moderna e contemporanea; archivistica, paleogra¿a e diplomatica; bibliogra¿a e bibliologia; sfragistica; numismatica e ¿latelia; scienze sociologiche e genealogiche; iconogra¿a e araldica; diritto feudale e nobiliare; storia degli Ordini Cavallereschi; storia della Chiesa; vessillologia. Per unanime scelta siamo e vogliamo rimanere “supra partes” in queste discipline, e desideriamo muoverci in un’ottica non limitata, ma mondiale, moderna ed avanzata, rendendo vivo ed attuale un campo di studi che i disinformati considerano antiquato, se non addirittura morto!». Ha poi continuato soffermandosi sulle varie attività svolte: «NOBILTÀ, rivista di araldica, genealogia, ordini cavallereschi, come ormai avviene dal lontano 1993 è stata pubblicata in collaborazione con la Federazione delle Associazioni Italiane di Genealogia, Araldica, ecc. e con cadenza bimestrale (5 numeri annuali, nel 2011 dal 100 al 105) raggiungendo anche per il 2011 le solite 640 pagine, e con una parte a colori. Sono stati anche pubblicati il Notiziario IAGI, e, in collaborazione con l’International Commission for Orders of Chivalry, il 2010 ICOC Register. Il 3 febbraio 2011 a Roma si è tenuto il IV meeting con gli amministratori e i moderatori del forum I Nostri Avi.La Scuola di Genealogia, sorta nel 1995 con lo scopo di insegnare con scienti¿cità i primi elementi di genealogia e storia familiare, araldica e scienze documentarie, offrendo ai cultori di queste discipline una palestra di lavoro e uno strumento di confronto, nella sua sede di Bologna ha svolto durante l’anno il suo sedicesimo corso. Tra Bologna e San Marino dal 26 settembre al 6 ottobre 2011 si è tenuta la 4a settimana della genealogia con numerose manifestazioni culturali. Poi a San Marino si è tenuto il 4° Corso propedeutico di genealogia e storia familiare (dal 2 al 6 maggio 2011) e il 3° Corso di approfondimento di genealogia e storia di famiglia (dal 3 al 6 ottobre 2011), in collaborazione con l’Istituto Araldico Genealogico Sammarinese, con la Scuola di Genealogia, Araldica e Scienze Documentarie, con il Centro Studi - Museo dell’Emigrante della Repubblica di San Marino, con l’Archivio Pubblico di Stato, e con lo Stato Civile.Il 20 maggio 2011 a Cagliari l’IAGI ha partecipato con il dr. Pier Felice degli Uberti e la dr.ssa Maria Loredana Pinotti al Convegno di alta formazione “Il viaggio della memoria: genealogia e genogramma”.Dal 26 al 29 settembre 2011 si è svolto a Bologna l’11° Corso Gratuito di Genealogia e Storia di Famiglia rivolto alla popolazione bolognese e il 7° Colloquio Internazionale di Genealogia “Identità e migrazioni” organizzato in collaborazione con l’Accademia Internazionale di Genealogia - AIG, al quale hanno partecipato i maggiori studiosi 278
del mondo di genealogia e storia di famiglia. Il 30 settembre 2011 a Modena l’Istituto Araldico Genealogico Italiano ha supportato e partecipato alla “Conferenza genealogica” organizzata da Nonsoloscuola e diretta da Maurizio Polelli. È sempre attivo l’accordo di collaborazione fra l’Istituto Araldico Genealogico Italiano (per conto della Scuola di Genealogia, Araldica e Scienze documentarie) e la Fundación General UNED (Universidad Nacional de Educación a Distancia) per la gestione del Master in “Derecho Nobiliario y Premial, Genealogía y Heráldica” e del Master in “Experto Universitario en Heráldica, Genealogía y Nobiliaria”. Con l’accordo stabilito si favorirà la diffusione dei Master in Italia e si svolgeranno le pratiche relative alla preiscrizione e all’immatricolazione direttamente fra la Fondazione e gli studenti della Scuola di Genealogia, che avranno la possibilità di svolgere i Master in lingua italiana e con i programmi dei corsi della Scuola di Genealogia. Si sta de¿nendo un accordo di equipollenza fra l’American School of Genealogy e la Scuola di Genealogia, Araldica e Scienze Documentarie allo scopo di favorire la ricerca genealogica statunitense rivolta alla ricerca degli ascendenti degli italiani. Sono state realizzate 2 visite guidate: la prima (XIX) il 26 marzo 2011 a Firenze sul tema: “La seconda capitale d’Italia: iconogra¿a del potere dalla Toscana ai Savoia” ed organizzata da Maurizio Carlo Alberto Gorra avente quale valida collaboratrice la dr.ssa Laura Cirri, AIH. La seconda (VII straordinaria) il 26 settembre 2010 a Bologna dal titolo “La decorazione araldica parietale dell’Archiginnasio di Bologna: autocelebrazione e memorie” organizzata dalla prof. Silvia Neri e da Maria Cristina Sintoni. Anche nel 2011 il presidente Pier Felice degli Uberti ha partecipato quale Esperto di Genealogia alla trasmissione Sportello Grand’Italia di RAI INTERNAZIONALE, trasmissione di servizio con oltre 40 milioni di spettatori all’estero, ma visibile anche in Italia sul sito di RAI INTERNAZIONALE - Sportello Grand’Italia; questo storico programma italiano è stato dedicato alle problematiche degli italiani all’estero e a fornire ogni giorno risposte alle domande dei telespettatori su temi di stretta attualità come ¿sco, pensioni, scuola e università, cittadinanza e problemi burocratici, ricerche genealogiche». Il segretario generale ha anche ricordato l’esistenza del nostro forum sul web: «L’Istituto Araldico Genealogico Italiano con l’International Commission for Orders of Chivalry e Famiglie Storiche d’Italia gestisce il forum web “I NOSTRI AVI” per le discussioni di araldica, genealogia, ordini cavallereschi. Dal 2003 ha a suo attivo ben 167000 messaggi su varie materie e 5650 iscritti, con la punta di 290 utenti collegati nello stesso momento. Il merito e il ringraziamento per questa iniziativa è da riconoscere agli amministratori, ovvero: Tomaso Cravarezza (che dall’inizio è stato promotore e realizzatore), Maurizio Carlo Alberto Gorra, Guido Buldrini; e ai moderatori: Rosario Basile, Alessio Bruno Bedini, Sergio De Mitri, Nicola Ditta, don Antonio Pompili, Maurizio Tiglieri e Mario Volpe; mentre il presidente dell’IAGI all’interno del forum si limita a controllare che le problematiche trattate vengano dibattute ed affrontate nel modo più scienti¿co possibile. Oggi il forum I NOSTRI AVI, sebbene in lingua italiana, é il più letto in Europa e fra i più letti nel mondo nelle nostre materie. Invitiamo a vedere il sito web: http://www.iagiforum.info/». 279
In¿ne il presidente su proposta del consiglio di presidenza ha proposto per il passaggio a Soci Ordinari, il Socio Corrispondente prof. Claudio Alberto Andreoli, e il Socio Aderente dr.ssa Laura Cirri. Per ultima cosa, il segretario generale ha fatto presente che, nonostante l’accrescimento dei costi di stampa della rivista Nobiltà e dei Notiziari IAGI, si è deciso di mantenere la quota sociale per il 2013 invariata in Euro 60,00 (per l’estero sarà di Euro 65,00). Come sempre i presenti hanno approvato all’unanimità tutte le proposte del Consiglio di Presidenza. (mc) ASSEMBLEA ORDINARIA F.A.I.G. A Casale Monferrato il 4 giugno 2012 nella sede dell’Accademia Filarmonica a palazzo Gozzani di Treville si è svolta la IX Assemblea della Federazione delle Associazioni Italiane di Genealogia, Storia di Famiglia, Araldica e Scienze Documentarie - F.A.I.G. fondata il 27 febbraio 2003, con lo scopo di raccogliere organizzazioni ed associazioni senza ¿ne di lucro, persone giuridiche e ¿siche che abbiano per obiettivo gli studi genealogici ed araldici, le ricerche sulla storia di famiglia, le scienze storiche e tutte le scienze documentarie della storia, nonché tutti coloro che con le loro attività siano in grado di aiutare e sviluppare la ricerca in queste scienze e partecipare alla salvaguardia e alla protezione del patrimonio archivistico. Dopo i saluti, il presidente dr. Pier Felice degli Uberti ha relazionato sulle attività svolte dalla Federazione in campo nazionale ed internazionale. Subito dopo ha preso la parola la dr.ssa Maria Loredana Pinotti, che ha presentato vari progetti da realizzare nel prossimo 2013, fermo restando l’impegno a coinvolgere maggiormente il ruolo della F.A.I.G. nelle iniziative intraprese dalle varie associazioni che la compongono, che ormai hanno toccato la considerevole presenza numerica di 19. Il Consiglio di Presidenza ha proposto all’assemblea il progetto di un’attività rivolta maggiormente a far conoscere il nostro lavoro e a federare le associazioni di famiglia che dimostrino una serietà d’intenti e svolgano una reale attività nel nostro settore. In¿ne si è proceduto alla discussione e all’approvazione delle varie tematiche sollevate nel corso dell’assemblea. (mc) 21A VISITA ARALDICA GUIDATA A ROMA. A Roma, sabato 9 giugno 2012, don Antonio Pompili ha condotto una visita guidata a Roma, nel caratteristico rione di Trastevere. L’iniziativa, che ha raccolto la soddisfazione dei partecipanti, si è posta quale ideale prolungamento dei festeggiamenti per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Tappe principali della visita sono state le tre chiese più importanti del rione: Santa Maria in Trastevere, San Crisogono e Santa Cecilia, tre luoghi di culto eretti a poca distanza tra loro già nel IV secolo. In particolare Santa Maria, secondo alcuni studiosi, può vantare di essere il primo luogo di culto di cui si ha notizia storica. L’appuntamento iniziale era ¿ssato per le ore 10:30, in piazza Santa Maria in Trastevere. Prima di entrare in basilica, l’attenzione dei partecipanti si è soffermata sull’attiguo palazzo di San Callisto. Il palazzo, in passato residenza dei cardinali titolari della basilica, secondo la tradizione fu costruito sulla casa romana dove papa Callisto I venne sorpreso in preghiera dai pagani che lo arrestarono. Lo stemma di Pio XI che ne orna la seicentesca facciata richiama il ponte¿ce che lo fece restaurare completamente quando, dopo un periodo di 280
proprietà da parte del Regno d’Italia, fu riconsegnato alla Santa Sede.Giunti all’interno del portico antistante la facciata della basilica, don Antonio, dopo una breve introduzione alla storia dei ‘tituli’ sorti a Roma nel corso dei secoli IV e VI, ha ricordato il signi¿cato delle targhe riproducenti lo stemma del ponte¿ce regnante e del cardinale titolare, che si trovano generalmente presso l’ingresso principale delle chiese corrispondenti a titoli cardinalizi in Roma, oltre che delle cattedrali delle diocesi suburbicarie. Dopo una breve lettura dello stemma ponti¿cio e di quello del cardinale titolare, Jozef Glemp, l’attenzione si è spostata sugli stemmi lapidei di due ponte¿ci i cui nomi sono legati alla ricostruzione del portico su progetto di Carlo Fontana (Clemente XI) e all’elevazione del portone centrale a Porta Santa in sostituzione occasionale di quella della basilica di San Paolo (Urbano VIII). Giunti all’interno, dopo aver ammirato la bellezza del sof¿tto ligneo a cassettoni recante lo stemma del cardinale Pietro Aldobrandini (che lo commissionò nel 1617), i partecipanti hanno potuto ammirare da subito diversi stemmi delle famiglie nobili romane, e soprattutto trasteverine, posti ad ornare gli archi delle cappelle laterali e riprodotti anche all’interno delle stesse su altari, lapidi e monumenti sepolcrali. Particolarmente interessante lo stemma (d’azzurro, a due occhi af¿ancati) del cardinale romano Pietro Francesco Bussi Stemma del cardinale Pietro Francesco Bussi (†1765), meravigliosamente realizzato ad intarsi marmorei e ideato, come per il monumento del cardinale Giovanni Battista Bussi (†1726) - antistante al primo, nella stessa cappella laterale, dedicata a Santa Francesca Romana - da Francesco Ferrari. Quindi lo sguardo si è soffermato su uno degli stemmi più riprodotti e più signi¿cativi all’interno della basilica, quello del cardinale Marco Sittico Altemps (Hohenems, 1533 - Roma, 15 febbraio 1595), posto a cimare un ingresso laterale della chiesa, come pure gli archi che aprono le navate laterali al transetto. Il cardinale era ¿glio del conte Wolfango, il quale fece la fortuna della famiglia Altemps, sposando Chiara de’ Medici, sorella di papa Sisto IV. L’arma Altemps, innalzante il famoso capro, è infatti inquartata nello stemma cardinalizio, con l’arma medicea. Arrivati al transetto (situato ad un livello più alto rispetto alle navate) i visitatori hanno alzato subito lo sguardo al sof¿tto ligneo a cassettoni riccamente intagliati, al centro del quale spicca il gruppo ligneo con l’Assunta portata in cielo da angeli, mentre ai lati vi sono riprodotti gli stemmi del cardinale di Santa Severina, Giulio Antonio Sartori, che ne fu donatore, e di Pio IX che ne fu restauratore. Sulla destra il sepolcro del cardinale Francesco Armellini e del padre Benvenuto, con i due sarcofagi sui quali sono poste le statue recumbenti dei defunti, e i relativi stemmi scolpiti, quello cardinalizio ornato di un galero di splendide 281
fattezze rinascimentali. Uno stemma non mancava di ornare (in pittura) anche l’elegante organo tripartito soprastante il sepolcro e offerto dal cardinale Altemps, ben ricordato dall’inconfondibile insegna araldica. Sempre nel transetto, sull’arco delimitante la cappella che fu della famiglia Cecchini prima e della famiglia D’Aste dopo, si trova lo stemma di Enrico Stuart, cardinale di York, che fu titolare della basilica dal 1759 al 1761. Lo stemma, oltre che dal galero è timbrato dalla corona indicante la dignità nobiliare del titolare, cosa che - come sottolineato dalla guida - oggi non sarebbe assolutamente tollerato secondo le norme araldiche della Chiesa cattolica. All’osservazione dello stemma del cardinale Stanislao Hos (1504-1579), posto ad ornare il relativo monumento sepolcrale, ha Sopra, Santa Cecilia in Trastevere: monumento fatto seguito la visita della cappella sepolcrale di Adam Easton di Hartford. In basso, la ubicata sull’altro lato del transetto, guida con alcuni partecipanti la cappella Altemps. Iniziata nel 1584 per volere del cardinale Marco Sittico, titolare della basilica dal 1580 al 1595, nel suo splendore voleva esaltare l’operato dello zio materno del cardinale, papa Pio IV, nella lotta contro il protestantesimo, con la riapertura e la conclusione del travagliatissimo concilio di Trento (1562-1563), e con il suo personale contributo al concilio stesso. Pio IV si trova ef¿giato nell’affresco realizzato su una delle pareti della cappella Altemps da Pasquale Cati, nell’atto di approvare gli atti del concilio. Dietro lo stemma mediceo rappresentato sul baldacchino, nascosti da una colonna, i Santi Apostoli Pietro e Paolo, quasi a proteggere il ponte¿ce e a vegliare sulla riuscita della sua opera. Alla sinistra del papa, in piedi, il cardinale committente. Anche il pavimento della cappella è molto prezioso, e vi è interrata la tomba del cardinale donatore (ornata dell’immancabile stemma, realizzato in marmi mischi). Mentre la parte superiore delle pareti e l’intera volta sono ornate con gli stucchi di Pompeo dell’Abate, dorati da Giovanni Capitio e Giovanni Antonio da Varese: sono tra i migliori lavori di questo genere realizzati a Roma! Anche qui l’immancabile arma del cardinale committente, composta con l’insegna medicea. Continuando il percorso del transetto, i partecipanti alla visita hanno potuto ammirare i monumenti funebri del 282
cardinale Pietro Stefaneschi (morto nel 1417) e del cardinale Filippo d’Alençon (morto nel 1397), collocati dal cardinale Altemps in posizione simmetrica rispetto alla tomba Armellini. Il primo è una bella opera tardogotica dell’artista romano Magister Paulus, attivo nel ‘400. Il secondo è formato da un’edicola gotica e da un sarcofago con la ¿gura giacente del defunto, sopra il quale è scolpito il rilievo della Dormitio Virginis. Forse anche questo elemento può essere attribuito a Magister Paulus. Meravigliosi gli scudi dei due prelati, con eleganti fogge a goccia e sannitiche, ornati di galeri ben riproducenti in scultura le fattezze più antiche del copricapo cardinalizio, dalla calotta molto ampia e la tesa poco nettamente staccata da essa, secondo forme molto diverse da quelle assunte dal cappello rosso nelle epoche successive. Al di sopra dei monumenti l’organo ottocentesco recante le insegne di papa Mastai Ferretti. Nella navata laterale sinistra in¿ne, oltre ad altri stemmi di famiglie romane, i partecipanti hanno potuto ammirare il sepolcro di papa Innocenzo II (1130-1143), appartenente alla facoltosa e nota famiglia trasteverina dei Papareschi, che fece riedi¿care la chiesa dalle fondamenta, dato il grave deterioramento delle sue strutture, e la fece ampliare con l’aggiunta del transetto, e abbellire con i preziosi mosaici del catino absidale. Il monumento recante il suo stemma (custodito da una nicchia ricavata nella parete della navata sinistra) fu eseguito nel 1869, su disegno di Virginio Vespignani, per Santa Maria in Trastevere, sepolcro di Innocenzo II volontà del Beato Pio IX. Il medesimo stemma scolpito sul monumento sepolcrale è stato osservato realizzato in mosaico (in versione cromatica: d’azzurro, a quattro fasce ondate d’argento), sull’arco trionfale della basilica, restaurato da papa Mastai Ferretti, del quale pure sullo stesso arco appare il notissimo (anche perchè diffusissimo!) stemma. Lo stemma di Innocenzo II è presuntivo, trattandosi di un ponte¿ce vissuto prima dell’uso effettivo delle insegne araldiche da parte dei papi e degli altri ecclesiastici. Terminata l’intensa visita a Santa Maria, i partecipanti si sono recati a San Crisogono. Subito l’attenzione si è soffermata sullo stemma dell’Ordine Trinitario, famiglia religiosa che ha la cura della basilica. Tale stemma, come quello dei Carmelitani e quello dei Domenicani, deriva dall’abito dell’Ordine, essendo costituito da un campo d’argento sul quale campeggia una croce con l’asta di rosso e la traversa d’azzurro, elementi che riprendono proprio lo scapolare caratteristico dei padri trinitari. All’interno della basilica un trionfo di draghi e aquile, rappresentati in mosaico sul pavimento, in legno sul sof¿tto scolpito, e in pietra su capitelli, a richiamare lo stemma del cardinale Scipione Borghese che fece ristrutturare nel 1626 la chiesa sotto la direzione di G.B. Soria. Tra i palazzi visitati nel tragitto spicca quello degli Anguillara, fatto costruire nella seconda metà del Quattrocento dal conte Everso II, il quale fece inglobare ad esso una torre duecentesca. L’arma parlante con le due anguille decussate e le iniziali del conte ne ricordano l’arte¿ce. Dopo la colazione, i partecipanti hanno 283
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