DAL MONDO DELL'INDUSTRIA - Società Chimica Italiana
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DAL MONDO DELL’INDUSTRIA
i n d u s t r i a l w o r l d n e w s
MACCHINE & IMPIANTI
PLANTS ENGINEERING
MOVIMENTO FLUIDI
FLUID HANDLING
TENUTE & GUARNIZIONI
SEAL & JOINTING
AUTOMAZIONE & STRUMENTAZIONE
PROCESS AUTOMATION
SICUREZZA & MANUTENZIONE
SAFETY & RELIABILITY
LABORATORIO & QUALITÀ
LABORATORY & QUALITY
AMBIENTE
ENVIRONMENT
PHARMATECH
PHARMAPACKPLANT ENGINEERING
MACCHINE & IMPIANTI
Le sfide
tecnologiche
Eni risponde oggi alle sfide e ai dilemmi dell'industria energetica
con lo sviluppo di progetti innovativi capaci di identificare tecnologie distintive per sostenere
la competitività e l'ampliamento dei mercati.
el campo dell'upstream le tematiche a elevata complessità con maggiore effi- acido solfidrico (H2S), in modo da incre-
N di maggior interesse sono da un lato
migliorare l'accesso alle risorse di olio e
cienza operativa. La tecnologia proprietaria
più significativa è la Lean Profile.
mentare la produzione di gas nel rispetto
dell'ambiente. Un altro problema è lo stoc-
gas, contrastando l'esaurimento dei giaci- Relativamente alla gestione dello zolfo, caggio dello zolfo e la sua re-iniezione in
menti ed espandendosi nelle aree di fron- sono in via di sviluppo tecnologie per il trat- pozzi esauriti per smaltirlo.
tiera, dall'altro la gestione dello zolfo, per tamento del gas naturale con elevatissimo Nel settore midstream la sfida tecnologica
sviluppare campi sia a olio sia a gas con tenore di acidità a causa della presenza di che la società sta affrontando è la valoriz-
tenori di H2S anche superiori al 15%. zazione delle risorse naturali non conven-
Nell'ottica di ridurre i costi di ritrovamento zionali e degli idrocarburi remoti, renden-
e recupero degli idrocarburi, Eni ha svilup- doli facilmente trasportabili e usufruibili e
pato nuovi strumenti di indagine del sotto- minimizzando gli sprechi, nell'ottica della
suolo che permettono di ricostruirne geo- sostenibilità e del rispetto per l'ambiente.
metrie, proprietà ed evoluzione nel tempo In questo settore le nuove tecnologie da un
con maggior precisione rispetto alle tecni- lato puntano a trasformare materie prime
che convenzionali. In fase di esplorazione e "difficili" come i greggi pesanti o i residui di
produzione da un lato viene ridotto il raffineria (asfalteni per esempio) in prodotti
rischio esplorativo, dall'altro si ottimizza la leggeri di più facile utilizzo, riducendo al
gestione del giacimento, riducendo costi e minimo la frazione di greggio non utilizzabi-
impatto ambientale. La tecnologia proprie- le come sorgente di energia: è la tecnolo-
taria più interessante è la 3D CRS (Com- gia EST (Eni Slurry Technology).
mon Reflection Surface) Stack. Sul fronte del gas naturale, che per l’azien-
Nella produzione, Eni ha sviluppato a livel- da è sempre stato una punta di eccellenza,
lo industriale dei sistemi avanzati di perfo- la tematica principale è la facilità di tra-
razione, che consentono di perforare pozzi Paolo Scaroni, Ad di Eni sporto dai giacimenti ai luoghi di utilizzo,
84 n. 9 - Novembre ‘08MACCHINE & IMPIANTI
PLANT ENGINEERING
sia tramite sofisticati sistemi di gasdotti ad costi molto elevati a causa delle tecnologie Per questo motivo l’idrogeno è considera-
alta pressione (tecnologia TAP), che con- utilizzate per la loro produzione. Il supera- to oggi un vettore energetico, piuttosto che
sentono di ridurre la quantità di gas persa mento del limite attuale per la diffusione del una fonte energetica primaria. L'interesse
durante il trasporto, sia tramite la trasfor- fotovoltaico richiede l’introduzione di tec- per il suo impiego come combustibile,
MOVIMENTO FLUIDI
mazione del gas in prodotti liquidi (proget- nologie innovative in grado di ridurre sensi- tanto per applicazioni industriali quanto per
to GTL) trasportabili via mare e facilmente bilmente il costo dell’elettricità prodotta. l’autotrazione, deriva dal fatto che l'inqui-
FLUID HANDLING
utilizzabili come combustibile anche in situ. In quest’ottica Eni intende condurre attività namento prodotto dall’idrogeno è quasi
Nel downstream la sfida tecnologica più di R&S nel campo di tecnologie solari nullo. Se usato in sistemi a combustione
attuale è la tutela dell'ambiente, particolar- nuove ed emergenti, in grado di rappre- produce, infatti, soltanto vapore acqueo e
mente importante per Eni, che ha sempre sentare una discontinuità significativa. In tracce di ossidi di azoto; mentre produce
considerato l'attenzione per l'ambiente particolare le attività riguarderanno le celle solo vapore acqueo, se viene utilizzato con
TENUTE & GUARNIZIONI
come un elemento distintivo della propria
strategia. In quest'ottica, la società si è
SEAL & JOINING
impegnata da un lato a riformulare carbu-
ranti e lubrificanti in modo da migliorarne la
qualità e minimizzarne l'impatto ambienta-
le, dall'altro sta sviluppando tecnologie
AUTOMAZIONE &
innovative per contenere le conseguenze
PROCESS AUTOMATION
STRUMENTAZIONE
sull'ambiente delle attività di estrazione,
raffinazione e utilizzo degli idrocarburi.
Molta ricerca nel Solare
L'energia solare può essere considerata la
SICUREZZA & MANUTENZIONE
fonte di energia primaria per eccellenza,
all’origine anche dei combustibili fossili.
SAFETY & RELIABILITY
Anche l’idroelettrico, generato dallo sfrut-
tamento dei salti di livello delle acque, è
originato dall’evaporazione atmosferica
causata dal calore solare e l’eolico sfrutta il solari a base di materiali organici e nano- sistemi elettrochimici (celle a combustibile).
movimento delle masse d’aria generato dal compositi, che sono tra le più promettenti Lo sviluppo dell'idrogeno come vettore
LABORATORIO & QUALITA’
riscaldamento differenziato del suolo da per le potenzialità di basso costo. energetico è pertanto una opzione di estre-
LABORATORY & QUALITY
parte del sole. Anche nel campo del solare termico a con- mo interesse per contribuire a risolvere i
Esistono, tuttavia, delle applicazioni più centrazione l’azienda ha avviato attività di problemi energetici del pianeta, ma richie-
dirette dell’energia solare: i sistemi fotovol- R&S per sviluppare tecnologie che possa- de miglioramenti sostanziali nelle tecnolo-
taici e i sistemi termosolari. L'effetto foto- no generare significative discontinuità tec- gie esistenti e la ricerca di tecnologie inno-
voltaico consiste nella trasformazione nologiche. vative per renderne l'impiego economico e
diretta della luce in energia elettrica senza affidabile nelle varie fasi della catena tecno-
AMBIENTE
passare per processi termodinamici. Il Idrogeno: un grande fermento logica (produzione, trasporto, stoccaggio,
componente base dei sistemi fotovoltaici è L'idrogeno è l'elemento più leggero e utilizzo finale).
ENVIRONMENT
la cella costituita da una sottile fetta di abbondante dell'universo. È tuttavia assai In questo scenario Eni prosegue nelle pro-
materiale semiconduttore (wafer ), in gene- raro sulla Terra allo stato elementare, a prie attività di sviluppo e miglioramento di
re silicio, opportunamente trattato. Più causa della sua estrema volatilità. Per tecnologie proprietarie legate alla produ-
celle costituiscono un modulo e più modu- poterne disporre in quantità industrialmen- zione di idrogeno. E’ inoltre attiva in attività
li collegati insieme formano un pannello. te utili occorre pertanto estrarlo dai com- di R&S legate alla produzione da fonti rin-
La tecnologia fotovoltaica utilizzata attual- posti che lo contengono in abbondanza novabili (energia solare, nucleare, biopro-
PHARMAPACK
mente è basata sul silicio. Le celle hanno utilizzando una fonte di energia esterna. duzione da alghe e batteri).
n. 9 - Novembre ‘08 85PLANT ENGINEERING
MACCHINE & IMPIANTI
volta ha avviato la realizzazione di un pro- La partnership col MIT
getto che prevede l'iniezione di circa 8.000 Eni e il Massachusetts Institute of Techno-
tonnellate l'anno di CO2 presso il giacimento logy (MIT) hanno recentemente firmato a
esaurito di Stogit di Cortemaggiore (Piacen- Cambridge (Massachusetts), un accordo
za). L'integrazione tra i due esperimenti che sancisce un'importante collaborazione
comporta la realizzazione a Brindisi di un nell'ambito della ricerca energetica. Il fulcro
sistema di cattura e liquefazione della CO2 e della collaborazione sarà il "Solar Frontiers
il suo trasporto presso il sito di Cortemag- Research Program", un programma finaliz-
giore. L'inizio dell'iniezione sotterranea della zato allo sviluppo di tecnologie solari avan-
CO2 è previsto per l'autunno 2010. Per svi- zate. Eni diviene inoltre Founding Member
luppare esperienza anche nel campo del tra- del MIT Energy Initiative (MITEI), suppor-
sporto della CO2 via gasdotto, Enel ed Eni tando un'ulteriore serie di progetti di ricer-
hanno anche deciso di realizzare presso il ca dell'Istituto. Il Programma di ricerca Eni-
sito di Brindisi una linea pilota di trasporto MITEI "Solar Frontiers" sarà incentrato su
della CO2 allo stato denso. Il progetto inte- sei aree fondamentali.
Un accordo strategico per la CO2 grato consentirà dunque di sviluppare com- Le nanotecnologie ed energia solare per il
Alla presenza del Ministro Stefania Prestigia- petenze su tutta la filiera tecnologica della superamento dei limiti di efficienza e di
como, l'Amministratore Delegato di Eni, cattura, del trasporto e del sequestro della costo delle tecnologie solari di oggi, i con-
Paolo Scaroni, e l'Amministratore Delegato CO2, da applicare poi per progetti dimostra- centratori solari luminescenti, l’energia
di Enel, Fulvio Conti, hanno recentemente fir- tivi di larga scala, la cui realizzazione è forte- solare e gli approcci biomimetici per realiz-
mato un accordo strategico di cooperazione mente auspicata dalla Commissione Euro- zare materiali ispirandosi a processi natu-
per lo sviluppo delle tecnologie di cattura, pea. A tale fine l'Accordo prevede che Enel rali. E ancora la fotosintesi artificiale, per
trasporto e sequestro geologico dell'anidride ed Eni effettuino anche uno studio di fattibili- realizzare dispositivi efficienti e a basso
carbonica (CO2) e per la realizzazione con- tà dettagliato per la realizzazione di un costo per la scissione della molecola d'ac-
giunta del primo progetto italiano in questo impianto dimostrativo integrato di grande qua nei suoi componenti, cioè ossigeno e
campo. Eni ed Enel hanno deciso di unire le taglia per una centrale a carbone pulito di idrogeno e infine i nuovi materiali per l'e-
forze per realizzare un primo progetto pilota Enel, da candidare per il programma dimo- nergia e il nuovo approccio al solare a con-
integrato che consenta la sperimentazione strativo europeo. centrazione.
dell'intero processo, dalla cattura della CO2
all'iniezione nel sottosuolo, al monitoraggio e
alla verifica della stabilità e della sicurezza del
deposito.
Contestualmente alla firma dell'accordo
strategico, Eni, Enel e Ministero dell'Am-
biente hanno firmato un Protocollo d'Intesa
finalizzato alla verifica e diffusione delle tec-
niche di cattura della CO2 e alla promozio-
ne delle fonti rinnovabili. Il progetto pilota
nasce dall'integrazione di due progetti già
avviati indipendentemente dalle due azien-
de. Enel sta realizzando presso la centrale
termoelettrica di Brindisi, il primo impianto
industriale italiano per la cattura della C02
in grado di rimuovere una portata di 2,5
tonnellate l'ora di CO2. L'impianto pilota
sarà pronto nell'autunno 2009. L'Eni a sua
86 n. 9 - Novembre ‘08PLANT ENGINEERING
MACCHINE & IMPIANTI
Tecnologia fotovoltaica
di alto valore
Una business unit interamente dedicata al settore dell’energia che include tutte le attività relative
alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili
I diversi sistemi rature rispetto al pannello fotovoltaico cristalli-
La ricerca di soluzioni versatili ed economiche no. Il sistema è particolarmente indicato per le
ha portato Marcegaglia ad investire su Pan- coperture industriali anche con bassa inclina-
nelli coibentati e lamiere al Silicio Amorfo Brol- zione quali capannoni industriali ed agricoli,
lo Solar e Pannelli al Tellururo di Cadmio. centri commerciali ed impianti sportivi.
Brollo Solar è il sistema fotovoltaico, sviluppa- Tra le diverse caratteristiche tecniche è da
to nell’ambito della business unit dedicata ai citare la flessibilità nella progettazione e nell'in-
prodotti per l’edilizia, realizzato con tecnologia stallazione dei pannelli che esplicano le fun-
Uni-Solar. Uno strato di celle fotovoltaiche a zioni di copertura, isolamento e generazione
film sottile applicato ai pannelli coibentati e alle di elettricità e la flessibilità di realizzazione per
lamiere Marcegaglia in grado di assorbire i inclinazione e lunghezza, la resistenza sia agli
raggi solari e produrre energia elettrica. agenti atmosferici (conforme alla IEC 61646)
Il pannello fotovoltaico integrato è un prodotto sia alla calpestabilità, la miglior tolleranza agli
di grande industrializzazione che racchiude le ombreggiamenti e all’eventuale difettosità di
caratteristiche innovative delle celle fotovoltai- una cella, il miglior rendimento ad elevate tem-
che a film sottile Uni-Solar e dei pannelli coiben- perature, il minor peso/metro quadrato
tati e lamiere grecate Marcegaglia. Brollo Solar rispetto ai tradizionali sistemi fotovoltaici e la
permette il contenimento dei costi di realizza- garanzia ventennale (potenza superiore
zione ed una maggiore produzione di energia all’80% rispetto a quella nominale installata).
nell’arco dell’anno a parità di potenza installata, Nell’ottica di una consulenza completa ed effi-
per il miglior sfruttamento della luce diretta e dif- cace, Marcegaglia offre un pacchetto integra-
ondata da Steno Marcegaglia nel 1959, fusa, nonché minor sensibilità alle alte tempe- to di servizi legati al prodotto Brollo Solar.
F Marcegaglia è oggi un gruppo industria-
le e finanziario, leader in Europa e nel mondo
nella trasformazione dell’acciaio. Interamente
controllato dalla famiglia Marcegaglia, opera in
diversi settori industriali e nel comparto dei
servizi turistici, finanziari e ambientali.
Marcegaglia energy è la business unit desti-
nata al settore dell’energia, che include tutte
le attività relative alla produzione di energia
elettrica da fonti rinnovabili ed alternative alle
fonti fossili, nell’ottica della riduzione delle
emissioni dei gas ad effetto serra e della sal-
vaguardia dell’ambiente. La divisione è atti-
va nel campo della ricerca e dello sviluppo di
nuove tecnologie e opportunità.
Centraleelettrica di Cutro (Crotone)
88 n. 9 - Novembre ‘08MACCHINE & IMPIANTI
PLANT ENGINEERING
ne e costruzione di centrali elettriche ali- fino alla gestione operativa degli impianti
mentate a fonti rinnovabili tra cui quella attraverso società progetto.
di Cutro (Crotone) alimentata a bio- Molto diversificati i settori di attività che
masse e di Massafra (Taranto) ali- spaziano dalle Centrali elettriche a bio-
mentata a CDR. La società è in masse, Centrali elettriche a CDR, la
grado di fornire il proprio supporto Gestione di filiera – biomasse, rifiuti solidi
MOVIMENTO FLUIDI
per tutte le componenti della filiera urbani, rifiuti speciali, la Raccolta delle bio-
Il Sistema chiavi in mano comprende la con- energetica, dalla valutazione dell’impatto masse di origine agricola, la produzione di
FLUID HANDLING
sulenza di progetto e di ritorno sull’investi- ambientale alla stesura del business plan, biomassa da colture energetiche, la Pro-
mento, l’Installazione “chiavi in mano” com- dall’approvvigionamento, trattamento e duzione di energia fotovoltaica e i Sistemi
prensiva dell’impiantistica elettrica e di moni- stoccaggio del combustibile rinnovabile innovativi per la riduzione delle emissioni.
toraggio e l’assistenza e manutenzione nel
corso degli anni.
Pannelli al Tellururo
di Cadmio
Molti sono i materiali che singolarmente o
congiuntamente riescono nella conversio-
ne fotovoltaica, cioé nel catturare i fotoni
solori. La società Arendi, attiva nel campo
dell’energia fotovoltaica, sta realizzando e
gestirà un impianto di produzione su scala
industriale di moduli fotovoltaici basati su
celle solari a film sottile di Tellururo di Cad-
mio (CdTe). La produttività annua dell’im-
pianto sarà di circa 15 MW (circa 200.000
moduli da 0,7 m2, con efficienza 10%). Tra
i diversi aspetti innovativi del processo
messo a punto e brevettato, vi sono il
nuovo metodo di deposizione del CdS,
cioè sputtering in presenza di CHF3 (mag-
giore riproducibilità), e l’assenza sia di
CdCl2 che di acidi forti quali HNO3 e HPO3,
i maggiori agenti tossici presenti nell’indu-
stria “tradizionale” delle celle a CdTe.
Il processo è “dry”, non necessitando di
soluzioni acquose di processo, e la tecno-
logia permette di abbassare sensibilmente i
costi di produzione. È stato infine elabora-
to un nuovo tipo di contatto posteriore per
il CdTe (moduli più stabili).
Il Gruppo
Ma Marcegaglia energy è molto di più.
EuroEnergy Group è la società leader della
business unit, con le attività di progettazio-PLANT ENGINEERING
MACCHINE & IMPIANTI
Photo by Maestrale Green energy
Modello tridimensionale del collocamento
degli aerogeneratori all'interno del paesaggio
neratori; la preparazione delle piazzole di
stoccaggio dei componenti delle turbine;
l’adeguamento della viabilità esterna e
interna al sito. I lavori di tipo impiantistico-
infrastrutturale riguardano l’installazione
degli aerogeneratori e l’allestimento dei col-
legamenti elettrici in cavidotti fino alla sta-
zione di trasformazione da media ad alta
tensione, con le rispettive apparecchiature
elettromeccaniche di trasformazione dell’e-
nergia elettrica prodotta. Una corretta
gestione dei lavori tende anche a minimiz-
zare l’impatto del cantiere sul territorio, il
disagio alla popolazione locale e ad assicu-
rare il ripristino dell’area come da progetto
iniziale. A regime, il parco eolico non richie-
Parchi eolici
Nata nel 2005 da un gruppo d’imprenditori Maestrale Green
de il presidio in loco da parte di personale
tecnico preposto. La centrale viene tenuta
sotto controllo tramite un sistema di super-
visione che permette di rilevare le condizio-
energy risulta un attore di primo piano nel settore delle energie
ni di funzionamento con continuità e da
rinnovabili e nell’eolico in particolare.
posizione remota. A fronte di situazioni ano-
a società ha sviluppato, in tutta Italia, un ventosità dei luoghi in cui si opera. Stabilito male, evidenziate dal programma di moni-
L portafoglio con oltre 600 MW diversificato
geograficamente e composto da progetti già
che l’area detiene le qualità necessarie alla
costruzione del parco, si può passare alla
toraggio, è previsto l’intervento degli addet-
ti alla gestione e conduzione dell’impianto.
in fase di costruzione, da altri che stanno com- definizione del layout ottimale degli impianti,
pletando l’iter autorizzativo e altri ancora allo ovvero lo studio della collocazione degli
stato esplorativo di “greenfield”, per un totale aerogeneratori sul territorio affinché le mac-
di un miliardo di euro d’investimenti stimati. chine assicurino la migliore resa possibile e
Nel novembre del 2007 Maestrale Green contemporaneamente si inseriscano nel
Energy è entrata a fare parte del gruppo fran- paesaggio in modo armonico. Mentre ven-
cese Theolia, uno dei maggiori player europei gono attuate le misurazioni si intensificano le
nel campo delle energie rinnovabili, quotato attività di comunicazione alla popolazione
alla Borsa Euronext di Parigi e partecipato da locale: basilare è, infatti, spiegare e informa-
General Electric (GE). re i cittadini, affinché essi abbiano tutti gli ele-
menti per comprendere il progetto e siano a
Le fasi di progettazione conoscenza dei benefici che una fattoria
Photo by Maestrale Green energy
L’analisi del vento e il micrositing eolica porta al territorio.
Il primo passo da compiere nella pianifica-
zione di un progetto di un parco eolico è l’i- La costruzione di una parco
dentificazione di un sito appropriato, con La costruzione degli impianti eolici è affida-
buona presenza di vento distribuita nel ta a fornitori e costruttori esterni. La realiz-
tempo. Tramite l’elaborazione dei dati ane- zazione di un parco eolico prevede la
mometrici e l’uso di software specialistici, costruzione di opere civili e impiantistico-
viene svolta un’accurata attività di “microsi- infrastrutturali. Le opere civili comprendo-
ting” che permette l’analisi dettagliata della no: i basamenti di fondazione degli aeroge- Aerogeneratore
90 n. 9 - Novembre ‘08PLANT ENGINEERING
MACCHINE & IMPIANTI
Centrifughe per biodiesel
In Italia dal 1958, GEA Westfalia Separator produce per il trattamento del Biodiesel centrifughe,
chiarificatori e decanter, tutti con un alto livello di efficienza.
della centrifuga. I separatori possono avere la
trasmissione a cinghia o ad ingranaggi oppu-
re, nell’esecuzione ATEX per Biodiesel, la tra-
smissione diretta con il motore verticale sull’al-
bero del tamburo. Questo porta ad un notevo-
le risparmio in termine di costi, maggiore pro-
duttività, semplicità di installazione e manuten-
zione ed un funzionamento più silenzioso.
La sicurezza delle macchine è garantita, inol-
tre, dalla possibilità di lavorare in sovrapressio-
ne con gas inerte nel pieno rispetto delle nor-
mative ATEX. Pertanto, i separatori centrifughi
possono essere impiegati in tutta tranquillità
anche in ambienti pericolosi (zona 1).
Su richiesta, la società in collaborazione con
arte della multinazionale GEA, GEA I separatori l’azienda ADM costruisce impianti completi di
P Westfalia Separator GmbH, che da
oltre un secolo produce separatori centrifughi,
GEA Westfalia Separator produce separatori
centrifughi per la preparazione degli oli che poi
Biodiesel in base al Processo CD. Tale pro-
cesso prevede l’adozione di separatori centri-
gestisce oltre quaranta filiali, di cui quella italia- verranno trasformati in biodiesel. Questa pro- fughi in tutte le singole fasi di trattamento del-
na è una delle maggiori. I campi d’applicazio- cedura comprende sia la fase di degommag- l’olio crudo e del biodiesel senza produzione di
ne di tali macchine sono svariati e vanno dal- gio che quella di neutralizzazione. Per i pro- acque reflue. L’azienda garantisce un servizio
l’industria alimentare all’uso a bordo delle navi, cessi di pretrattamento sono disponibili centri- post-vendita veloce ed affidabile in linea con le
dal chimico-farmaceutico alla raffinazione degli fughe con capacità da 30 a 1.600 tonnellate al esigenze del cliente. I ricambi originali offrono
oli; dalla biotecnologia alla separazione e dis- giorno raggiungibili con il modello più grande affidabilità d’impiego nel lungo periodo e con-
idratazione di fanghi di depurazione. (RSE 450). Successivamente, nella fase di raf- tinuano ad essere fornibili anche a distanza di
La qualità è garantita dalla certificazione DIN finazione, le macchine vengono utilizzate per la decenni dall’acquisto dei macchinari.
ISO 9001 per ogni macchina fabbricata, e rimozione di metilestere, catalizzatori, saponi e
l’eccellente know-how degli ingegneri di pro- metanolo, il lavaggio di metile steri, la separa-
cesso è frutto dell’esperienza nei più diversi zione di acidi grassi dalla glicerina e la separa-
processi industriali. In particolare, per il tratta- zione di sali dalla glicerina.
mento del Biodiesel l’azienda offre centrifughe, Per questi processi la società mette a disposi-
chiarificatori e decanter che permettono di zione separatori centrifughi con capacità da
agevolare i processi di pretrattamento e raffi- 150 (RTA 50) a 800 tonnellate al giorno (RSE
nazione e sono conosciuti per il loro alto grado 300). Le centrifughe sono dotate di una serie
di efficienza. Inoltre, la società mette a disposi- di sistemi brevettati che illustrano quanto sia
zione il servizio d’ingegneria tramite il quale approfondito il know-how dell’azienda e pre-
offre linee complete per la lavorazione dell’olio vedono, ad esempio, il sistema “fine tuner”
vegetale. Questo permette di soddisfare le che interviene sul diametro della turbina senza
necessità del cliente in ogni singolo dettaglio e che sia necessario effettuare modifiche mec-
di garantire un eccellente rendimento durante caniche garantendo così l’ottimizzazione della
tutto il processo di raffinazione dell’olio crudo. zona di separazione durante il funzionamento La centrifuga RSE
92 n. 9 - Novembre ‘08PLANT ENGINEERING
MACCHINE & IMPIANTI
e solo di portata aspirata dall’ambiente.
I modelli soddisfano richieste d’aria fino a 2,200
m3/h con pressioni alla mandata che possono
variare da 0.3 fino ad 1.25 bar (g). La pressione
è impostabile a seconda delle esigenze produt-
tive semplicemente imputandone il valore desi-
derato direttamente sul modulo elettronico di
controllo fornito a bordo macchina.
Atlas Copco è leader nella consulenza dei siste-
mi di aria compressa ed assiste i propri clienti
nell'opera di snellimento e ottimizzazione degli
impianti mediante analisi mirate ed installazioni
personalizzate. Con la gamma ZS, settori così
diversi come quelli del cemento, della depura-
Soffianti a vite zione delle acque o del tessile, potranno bene-
ficiare di un’altissima efficienza energetica, affi-
oil-free dabilità e qualità dell'aria senza pari.
Recentemente la divisione Specialty Rental di
Atlas Copco ha ricevuto la tripla certificazione
Nell’area della bassa pressione la multinazionale svedese
per qualità, ambiente e sicurezza dall’ente cer-
Atlas Copco presenta un prodotto innovativo, caratterizzato
tificatore Lloyd’s Register Quality Assurance. La
da bassissimo impatto ambientale tripla certificazione gioca un ruolo fondamenta-
tlas Copco ha dimostrato ancora una lobi, le ZS si propongono come la nuova fron- le nel sostenere la mission della divisione Spe-
A volta la propria leadership mondiale nel
settore della produzione di macchine per la
tiera delle soffianti.
Oltre alle versioni 55 e 75 kW a velocità fissa
cialty Rental, con l’obiettivo di mantenere la
posizione di società leader di mercato a livello
compressione dell'aria con la nascita della (per un totale di 9 modelli 50-60 Hz) la gamma mondiale per il noleggio di applicazioni oil-free,
gamma ZS di soffianti a vite oil-free. Ogni com- delle soffianti ZS si completa con 3 modelli a alta pressione e aria compressa.
ponente della gamma è stato attentamente velocità variabile (VSD - Variable Speed Drive) Si tratta della prima società di noleggio ad otte-
analizzato e progettato per fornire ai clienti di con inverter integrato. nere questo riconoscimento a livello mondiale.
Atlas Copco prodotti caratterizzati dai massimi Le soffianti ZS sono macchine raffreddate ad La tripla certificazione testimonia l’impegno
livelli di affidabilità ed efficienza energetica nel aria e non si scostano dalla logica del pacchet- della divisione nei confronti della sicurezza e dei
rispetto dell’ambiente. to “plug and play”: la macchina è pronta per servizi, l’attenzione per l’impatto ambientale dei
Consapevole degli alti costi che molti clienti essere collegata alla rete e lavorare senza chie- propri processi e la salute dei propri dipendenti
continuano a pagare in termini energetico- dere opere accessorie o montaggi di particola- e clienti, e giocherà un ruolo fondamentale per
manutentivi a causa delle tecnologie di soffiag- ri “forniti sciolti”. inserirsi in nuovi segmenti di mercato.
gio dell’aria ormai obsolete, la società continua Estremamente compatte e di peso molto
ad investire molte risorse nello studio di prodot- contenuto, le ZS sono fornite con cappotta
ti destinati al mercato della bassa pressione: lo insonorizzante.
scopo è migliorare l’efficienza energetica e La caratteristica tecnica che differenzia questa
ridurre l’impatto ambientale. nuova gamma di soffianti dalle attuali tecnologie
Le ZS sono il connubio e la sintesi del concet- in uso, è la possibilità di ottenere una pressione
to di risparmio energetico e rispetto dell’am- massima di 1.2 bar effettivi.
biente. Grazie alla silenziosità (< 69 dBA per la Inoltre la portata dichiarata per le macchine ZS
versione a velocità fissa), all’assenza di olio nel- è riferita alla mandata (e quindi è l’aria che sarà
l’aria compressa, alla facilità di installazione e immessa in rete): concetto comune nel mondo
alla possibilità di ottenere una migliore efficien- dei compressori ma fortemente innovativo in
za energetica rispetto alle più comuni soffianti a quello delle soffianti a lobi che parlano sempre
94 n. 9 - Novembre ‘08
Il modello ZSPLANT ENGINEERING
MACCHINE & IMPIANTI
Pannelli solari
altamente tecnologici
L’avanzato sistema solare Thermomax con tubi sottovuoto fornisce calore in tutte le stagioni
l marchio Thermomax, conosciuto nel Il collettore solare basso o in presenza di cielo coperto e con-
I panorama internazionale per la sua posi-
zione leader nel mercato delle energie rin-
a tubi sottovuoto
Le diverse variazioni delle condizioni climati-
sente ai suoi utilizzatori di ridurre le spese
per i costosi combustibili.
novabili, nell’agosto del 2007, è entrato a che, come temperature rigide, raffiche di
far parte dei prestigiosi brand del gruppo vento o giornate nuvolose, limitano i benefici Pannelli Solar
Kingspan, società per azioni irlandese con derivanti dall’utilizzo dei pannelli solari tradizio- I pannelli solari Kingspan Solar a marchio
sede a Dublino. Kingspan è ramificata in nali. Le perdite di calore riducono considere- Thermomax, completamente prodotti ed
tutto il mondo, dagli Stati Uniti d’America, volmente le prestazioni di un sistema tradizio- assemblati all’interno della Comunità Europea,
all’Australia, dall’Estremo Oriente all’Euro- nale, inoltre, le influenze meteorologiche,
pa, con 97 unità operative (59 produttive e come l’umidità, determinano una riduzione
38 sales offices) e più di 5.000 dipendenti. dell’efficienza del collettore e il costante dete-
La società si presenta sul mercato delle rioramento nel tempo del pannello.
energie rinnovabili con la sua nuova divisio- Il collettore solare a tubi sottovuoto a mar-
ne, Kingspan Renewables, e il suo nuovo chio Thermomax è invece adatto a qualsia-
marchio Kingspan Solar. si condizione atmosferica, vento e basse
La divisione Renewables garantisce, all’inter- temperature influiscono minimamente sulle
no della nuova sede di Valmadrera (Lecco), prestazioni del sistema. L’originale pannello
un’efficiente organizzazione commerciale, un solare sottovuoto prodotto dalla società è il
servizio di consulenza ed assistenza tecnica risultato di un lungo processo di ricerca e
per la progettazione dell’impianto e ogni infor- sperimentazione. Il collettore solare è effica-
mazione relativa agli incentivi governativi lega- ce ed operativo durante tutto l’anno, con
ti al solare. Gli impianti produttivi operano in risultati ottimi non solo in giornate terse e
regime di Certificazione ISO 9001 e ISO 9002. soleggiate, ma anche quando il sole è Un collettore raccoglie i tubi solari sottovuoto
96 n. 9 - Novembre ‘08MACCHINE & IMPIANTI
PLANT ENGINEERING
sono in grado di convertire in energia termi- questo prodotto è stata riconosciuta. fissaggio in alluminio e acciaio inox. Nel caso
ca utilizzabile la radiazione solare sia diretta L’elevato livello tecnologico del pannello di tetti ad inclinazione nulla o comunque non
che diffusa: anche i raggi infrarossi che solare permette di soddisfare bisogni diversi, ideale, sono disponibili apposite strutture in
riescono a penetrare attraverso le nuvole e a dalla semplice fornitura di acqua calda a alluminio con agganci in acciaio inox che
diffondersi nell’atmosfera terrestre, vengono livello domestico a realizzazioni più elaborate consentono di posizionare il pannello secon-
assorbiti dal sistema. Il sistema solare racco- come sistemi per aria condizionata o per la do l’inclinazione ritenuta ottimale.
MOVIMENTO FLUIDI
glie e trasferisce in un modo efficiente l’ener- desalinizzazione delle acque marine. Il pan- I collettori solari con tecnologia “Heat-pipe”,
gia attraverso una piastra assorbente ed un nello solare è costituito da un collettore in controllano in modo autonomo la temperatu-
FLUID HANDLING
‘canale’ di trasferimento di calore, racchiusi rame che raccoglie tubi solari sottovuoto, il ra massima nel collettore tramite un sofisti-
in un tubo solare sottovuoto, con tecnologia tutto corredato e fissato da strutture in allu- cato sistema “memotron” brevettato elabo-
“Heat Pipe”, il tutto inserito in un collettore minio pressofuso. rato utilizzando la tecnologia dei metalli a
completamente coibentato e isolato. La All’interno del collettore circola il fluido idrau- memoria di forma. Il metallo dotato di
particolare piastra assorbente, posta all’in- lico. L’acqua contenuta nel collettore è mini- memoria è stato programmato per cambiare
TENUTE & GUARNIZIONI
terno di ciascun tubo solare sottovuoto, ma così da evitare che il tetto sia soggetto a la propria geometria ad una temperatura
presenta una superficie altamente selettiva
SEAL & JOINING
rivestita da uno speciale semiconduttore in
grado di convertire la massima radiazione
solare in calore con perdite per irraggiamen-
to di minima entità. La tecnologia “Heat
AUTOMAZIONE &
pipe”, a bassa capacità termica, presenta
PROCESS AUTOMATION
STRUMENTAZIONE
una conduttività rapida che assicura trasfe-
rimenti di calore veloci ed elevati. L’ Heat
Pipe ha funzione di diodo, in modo da assi-
curare trasferimenti di calore in un’unica
direzione: dall’assorbitore al fluido idraulico
SICUREZZA & MANUTENZIONE
e mai il contrario.
Lo speciale fluido trasportatore di calore
SAFETY & RELIABILITY
evapora sotto l’effetto dei raggi solari e cede
l’energia “catturata”, in corrispondenza del-
l’estremità superiore di ciascun tubo solare,
tramite uno speciale scambiatore di calore,
Diverse le applicazioni dei pannelli solari
al fluido idraulico contenuto nel collettore.
LABORATORIO & QUALITA’
Cedendo energia, il vapore condensa riposi- carichi aggiuntivi. Il collettore, realizzato con predefinita. Raggiunta la temperatura massi-
LABORATORY & QUALITY
zionandosi, per effetto della gravità, nella sua materiale di primissima qualità come il rame, ma impostata, in corrispondenza del bulbo
posizione originaria pronto per essere nuo- è inserito in una struttura di alluminio presso- terminale di ciascun tubo, la geometria inter-
vamente e ciclicamente riscaldato. Il vuoto fuso opportunamente trattata per resistere na di questo metallo si modifica, si espande,
ottenuto in ciascun tubo solare, massimo agli agenti esterni. Tra il collettore e questa impedendo ulteriori trasferimenti di calore dal
isolamento possibile per un collettore solare, struttura si trova uno strato di spugna al bulbo terminale al collettore. Non appena
ostacola qualsiasi dispersione di calore e poliuretano privo di CFC che contribuisce a all’interno del collettore e del bulbo termina-
AMBIENTE
protegge la piastra assorbente dalle condi- realizzare condizioni di completo isolamento le si registra una riduzione di temperatura, il
zioni atmosferiche esterne avverse. Tutto termico nel collettore. Il bulbo terminale di metallo a memoria di forma si contrae e,
ENVIRONMENT
questo garantisce delle prestazioni superiori ciascun tubo solare inserito nel collettore riconfigurandosi, attiva nuovi trasferimenti di
a qualsiasi altro tipo di collettore solare. agisce da scambiatore di calore. Il fluido calore. Il sistema brevettato “memotron”
I Pannelli Solari sono stati testati e certificati idraulico in circolo nel collettore viene così costituisce lo stato dell’arte e garantisce non
da enti indipendenti di Certificazione e di progressivamente scaldato attraverso conti- solo sicurezza ma anche massima efficienza
Ispezione negli Stati Uniti, in Gran Bretagna, nui trasferimenti di calore secondo il principio ed eccezionale durata dell’impianto. Il pan-
Germania, Svizzera ed Australia. Numerosi “heat-pipe”. Il sistema è perfettamente anco- nello solare prodotto da Kingspan è disponi-
PHARMAPACK
sono anche i premi con i quali l’alta qualità di rato al tetto tramite strutture ed elementi di bile in due dimensioni: da 20 e da 30 tubi.
n. 9 - Novembre ‘08 97PLANT ENGINEERING
MACCHINE & IMPIANTI
Un programma
per l’idrogeno
o scorso 8 ottobre la Commissione europea, in virtù delle rego-
L le comunitarie sugli aiuti di Stato, ha autorizzato un finanzia-
mento pari a 67,6 milioni di euro, accordato alla fine del 2007 da
OSEO (agenzia francese per il sostegno all’innovazione) a favore
del programma d’innovazione Horizon Hydrogen Energy (H2E),
coordinato dal Gruppo Air Liquide, nel campo dell’idrogeno e
Torri per delle pile a combustibile. Il pianeta si confronta oggi con una dop-
pia sfida: ambientale ed energetica. In questo contesto, l’accesso
trigenerazione a una mobilità sostenibile costituisce una mossa strategica per per-
mettere la riduzione dei gas a effetto serra, dell’inquinamento nelle
città e diminuire la dipendenza dai carburanti a base di petrolio. L’i-
al 1960 specializzata nel raffreddamento delle acque di proces- drogeno, utilizzato come vettore di energia, rappresenta una delle
D so Mita ha realizzato numerose applicazioni in diversi settori.
Un particolare campo applicativo è rappresentato dalla Trigenera-
soluzioni possibili per rispondere nel breve termine a queste sfide.
Il programma H2E, che rappresenta un investimento globale in
zione che, oltre ad autoprodurre energia elettrica, consente di uti- ricerca e tecnologia di circa 200 milioni di euro su una durata di 7
lizzare l’energia termica recuperata dalla trasformazione per pro- anni, e che riunisce, attorno a Air Liquide, venti partner del campo
durre energia frigorifera, ovvero acqua refrigerata per il condizio- dell’idrogeno-energia, mira a costruire una filiera idrogeno-energia
namento o per processi industriali. sostenibile e competitiva. Lo sforzo in ricerca e sviluppo riguarderà
La trasformazione dell’energia termica in energia frigorifera è resa tutti gli anelli della filiera, focalizzandosi in particolar modo sullo svi-
possibile dall’impiego del ciclo frigorifero ad assorbimento il cui luppo di tecnologie innovative per la produzione di idrogeno a par-
funzionamento si basa su trasformazioni di stato del fluido frigori- tire da energie rinnovabili, lo stoccaggio dell’idrogeno e l’industria-
geno (acqua) in combinazione con la sostanza (bromuro di litio) uti- lizzazione delle pile a combustibile. H2E contribuirà allo stesso
lizzata quale assorbente. tempo alla messa in opera di un quadro di regole appropriato, e
Con la trigenerazione il rendimento globale aumenta enormemen- comprenderà un programma dimostrativo e azioni informative che
te ottenendo risparmi energetici nell’ordine del 60%. permettano ad un vasto pubblico di familiarizzare con questo
Le due sezioni dell’impianto che possono utilizzare acqua di torre nuovo vettore di energia pulita.
sono il gruppo frigorifero ad assorbimento ed il gruppo motore-
alternatore; la torre evaporativa può essere inoltre dimensionata
per dissipare l’intero carico termico del sistema, ovvero l’intera
energia prodotta dal motore, in caso di emergenza dovuta a fer-
mata dei diversi stadi.
La gamma di prodotti, composta da diversi modelli sia con venti-
latori assiali, a circuito aperto e a circuito chiuso, che con ventila-
tori centrifughi, grazie alla sua concezione modulare è in grado di
affrontare facilmente ogni esigenza di potenzialità in funzione delle
caratteristiche dei fluidi da raffreddare.
Caratteristica principale delle torri di raffreddamento è l’utilizzo
pressoché totale di materiali inattaccabili dalla corrosione: questo
elimina i frequenti ed onerosi interventi di manutenzione o sostitu-
zione, dovuti alla scelta di materiali più economici, meno adatti ad
operare in costante presenza d’acqua.
98 n. 9 - Novembre ‘08PLANT ENGINEERING
MACCHINE & IMPIANTI
digestione anaerobica della frazione orga-
nica putrescibile (FOP), rifiuti agroalimenta-
ri, liquami prodotti da allevamenti bovini e
suini e silomais.
L'impianto utilizzerà come risorse energeti-
che la FOP (20.000 tlanno) e gli scarti
agroalimentari (6.000 t/anno) raccolti nei
territori limitrofi, il silomais (6.000 t/anno) e
i liquami zootecnici prodotti da bovini e
suini (68.000 t/anno) di tre aziende agrico-
le ubicate nelle vicinanze dell'impianto.
Il biogas prodotto nel processo di digestio-
Impianto ne anaerobica alimenta due moduli di
cogenerazione della potenza elettrica
installata di 1,6 MW totali. L'energia pro-
per biogas dotta, al netto dei consumi dell'impianto,
viene ceduta alla rete elettrica nazionale. Il
cantiere verrà aperto entro l'anno e l'im-
È in fase di costruzione un impianto che sfrutta come risorse pianto verrà avviato all'inizio del 2010. Fra
energetiche FOP, rifiuti agroalimentari, liquami zootecnici e silomais i progetti di maggior spessore recente-
mente "firmati" da Biotec Sistemi da citare
ttiva a livello internazionale nel campo I materiali inerti, efficacemente separati e anche l'impianto di trattamento rifiuti di
A della protezione ambientale, Biotec
Sistemi sviluppa e costruisce apparec-
ormai privi di sostanze organiche degrada-
bili possono essere parzialmente riciclati in
Ecoparc (Barcellona - Spagna) e di Villaci-
dro (CA), e l'impianto per la produzione di
chiature per impianti di trattamento rifiuti e impianti trattamento inerti e/o smaltiti biogas di Chiusa Pesio (CN); inoltre, l’a-
fornisce impianti chiavi in mano per il trat- senza problemi in discarica. Questo risulta- zienda ha partecipato alla realizzazione di
tamento di rifiuti solidi e urbani, rifiuti orga- to viene raggiunto tramite una tecnologia 20 impianti di digestione anaerobica BTA
nici provenienti dalla raccolta differenziata, innovativa: il pre-trattamento ad umido e la in tutti e 5 i continenti.
rifiuti organici di origine commerciale e digestione anaero-
liquami zootecnici. L'idea centrale degli bica del "Processo
impianti è la generazione di energia "verde" BTA" sviluppato
(calore ed energia elettrica) utilizzando il dalla società tede-
biogas prodotto mediante il processo natu- sca BTA Internatio-
rale di digestione anaerobica della sostan- nal con il supporto
za organica contenuta nei rifiuti e nelle bio- dell'azienda ligure.
masse. Il materiale organico rimanente (o Recentemente Bio-
digestato) viene poi sottoposto a un ulte- tec Sistemi ha
riore trattamento anaerobico che permette acquisito da Biofor
di ottenere un compost di alta qualità da Energia l'ordine per
reintrodurre nel ciclo biologico. In taluni la realizzazione di
casi la natura del materiale stesso, consi- un impianto per la
derazioni economiche (dimensioni dell'im- produzione di bio-
pianto) o situazioni contingenti indirizzano gas ed energia
la scelta verso l'utilizzo delIa sola digestio- elettrica mediante
ne anaerobica. pretrattamento e
100 n. 9 - Novembre ‘08Abbattitori
VOC
a società finlande-
L se Formia ha lanciato sul mercato
una serie di prodotti per il trattamento dei composti organici vola-
tili, i VOC, in grado di soddisfare anche le norme e gli standard UE
più rigorosi in materia di riduzione delle emissioni di VOC.
I prodotti sono caratterizzati da un design innovativo che combi-
na la miglior tecnologia catalitica a efficienti scambiatori di calore
per un trattamento estremamente efficace dei gas con bassa
concentrazione di VOC.
Il sistema Smart VOC LV è ideale per emissioni contenute di VOC
fino a 0,5 g/Nm3, tipiche dell’industria chimica, farmaceutica,
delle vernici e della stampa. Sebbene il sistema sia particolar-
mente indicato per emissioni ridotte, è anche in grado di gestire
sporadiche concentrazioni più elevate che spesso si formano
durante i processi. Il sistema utilizza carbone attivo o zeoliti con
cui assorbe i gas VOC, quindi li brucia all’interno di un catalizza-
tore con metalli preziosi. Questo processo consente lo smalti-
mento di basse concentrazioni di VOC senza bisogno di ulteriore
energia garantendo in questo modo bassi costi di esercizio. Altre
importanti caratteristiche di questo prodotto sono le sue ridotte
dimensioni e i bassi costi di manutenzione. Il sistema Smart VOC
LV è stato concepito per essere alloggiato all’interno di un con-
tainer che ne semplifica il trasporto e velocizza l’installazione. Per
il suo funzionamento è necessario collegarlo esclusivamente alla
linea del gas, a quella dell’aria compressa e alla linea elettrica. La
capacità massima di esercizio per un contenitore standard di
circa 9 m. è di 30.000 m3 l’ora.
Elemento proprietario è lo scambiatore di calore che raccoglie il
calore prodotto durante il processo catalitico (con temperatura
compresa tra i 300 e i 350°C) e lo trasforma in VOC in ingresso.PLANT ENGINEERING
MACCHINE & IMPIANTI
Il biodiesel gioca un ruolo fondamentale nel-
l’offrire nuovi sbocchi e nuove opportunità di
mercato alla coltivazione di semi oleosi; la tec-
nologia Desmet Ballestra offre la possibilità di
utilizzare qualsiasi materia prima disponibile.
Numerosi importanti progetti di impianti sono
in corso di realizzazione e allo studio in Italia.
La DBI sta costruendo l’impianto da 200.000
t/y per la Oxem a Mezzana Bigli (PV) e l’im-
pianto da 100.000 t/y per la Caffaro a Torvi-
scosa ed ha iniziato la progettazione degli
In pole position impianti di Porto Corsini (RA) per la Novaol e di
Nogaro (UD) per la SFIR. Inoltre sta realizzan-
do chiavi in mano un impianto da 200.000 t/y
nel biodiesel per SARAS a Saragozza in Spagna che sarà
avviato entro il 2008.
Leader nella fornitura di impianti di preparazione ed estrazione Il processo
semi, raffinazione olii vegetali e distillazione glicerina, DB Group DB Group utilizza un processo originale di
ha all’attivo oltre 80 impianti biodiesel nel mondo per una capacità transesterificazione, derivato da una signifi-
totale superiore a 7 milioni di tonnellate all’anno di biodiesel. cativa esperienza nel campo oleochimica,
caratterizzato da flessibilità di materia prima
l Gruppo Desmet Ballestra (DB Group) Questa tecnologia originariamente indirizzata (olii vegetali, grassi animali, olii fritti recupera-
I nasce dalla integrazione di Desmet (Belgio),
azienda che realizza impianti per la lavorazione
alla produzione di MES (metilestere solfonato)
materia prima naturale per la detergenza
ti), possibilità di processare direttamente
miscele di olii diversi, impianti completamen-
di olii e grassi e Ballestra (Italia), leader nella viene poi applicata con successo alla produ- te continui che garantiscono un accurato
fornitura di impianti per l’industria dei deter- zione di biodiesel. controllo dei parametri operativi e una qualità
genti, della oleochimica e del biodiesel. costante del prodotto, alti rendimenti e con-
DB Group ha oltre 700 dipendenti ed ha instal- Gli impianti sumi operativi e di catalizzatore ridotti.
lato oltre 5700 impianti in 148 paesi nel mondo; Ad oggi il biodiesel, un metilestere ottenuto Il processo è stato sviluppato nel centro di
la società ha inoltre due centri di ricerca e svi- attraverso la transesterificazione di olii vegetali ricerca e sviluppo della sede di Milano, il
luppo a Bruxelles e a Milano con 17 e/o grassi animali e, quindi, da fonti rinnovabi- quale, attrezzato con impianti pilota all’avan-
società/filiali dislocate in tutto il mondo. Nel li, rappresenta l’unica vera e propria alternativa guardia, svolge attività di prova e R&D della
2007 il Gruppo ha avuto un fatturato di 500 al diesel fossile, riducendo la dipendenza dai tecnologia biodiesel.
milioni di euro (+60%), oltre il 50% del quale nel Paesi produttori di petrolio. La Comunità Euro-
settore dei biocarburanti e un budget 2008 di pea ha dato l’obiettivo obbligatorio di arrivare
oltre 750 milioni di euro grazie anche alle recen- a miscelare nel gasolio/diesel il 5,75% di bio-
ti acquisizioni delle società Alloco (Argentina), diesel entro il 2010.
Stoltz (Francia) e Desmet Contractors (Belgio). Il biodiesel, accettato in miscela con il gaso-
La Desmet Ballestra Italia (DBI) nasce nel 1960 lio fino al 20% dai costruttori di motori ed
e si afferma in pochi anni come leader mon- ormai sperimentato da più di 10 anni su larga
diale nella progettazione e fornitura di impianti scala, riduce fortemente l’emissione di gas
per la produzione di tensioattivi e detergenti. che causano l’effetto serra: ogni litro utilizza-
Negli anni 90 la DBI entra anche nel settore to in sostituzione al gasolio riduce di 3 kg
della fornitura di impianti chimici e petrolchimi- l’accumulo di CO2 nell’atmosfera e non
ci e sviluppa la tecnologia continua per la pro- richiede modifiche alle infrastrutture logistiche
duzione di metilesteri da olii e grassi naturali. di distribuzione né ai motori. Impianto biodiesel in Malesia
102 n. 9 - Novembre ‘08MACCHINE & IMPIANTI
PLANT ENGINEERING
Unità recupero solventi
ocietà di Ingegneria specializzata nella sistema di rigenerazione con gas inerte
S fornitura chiavi in mano di impianti per la caldo, sin dal 1989 DEC Impianti si è distin-
MOVIMENTO FLUIDI
protezione ambientale, DEC Impianti, tra le ta sul mercato dando nuova vita ad un pro-
varie tipologie di processi offerti, realizza trat- cesso da tutti ritenuto oramai al termine del
FLUID HANDLING
tamenti di emissioni di composti organici suo possibile sviluppo. Il grande vantaggio
volatili. COV tramite adsorbimento su carbo- delle unità di recupero solventi è di ottenere
ne attivo e recupero solventi (DEC.R5VTM & due risultati con un singolo impianto: il primo
DEC. RSGTM, con portata di aria a partire da permette di rispettare i limiti di emissioni di
2.000 Nm3/h sino ad oltre 1.000,000 Nm3/h), inquinanti (C.O.V.) in atmosfera mentre il
TENUTE & GUARNIZIONI
unità di criocondensazione, unità disidrata- secondo è quello di ritornare l'investimento,
zione a setacci molecolari (sia in fase gasso- attraverso i solventi recuperati, inviati in pro-
SEAL & JOINING
sa che liquida) e unità di distillazione (anche in di lavoro esperto e competente, la società duzione per un riutilizzo diretto. Le unità di
pressione e sottovuoto) sino alla fornitura di può contare su circa 300 professionisti, con recupero solventi DEC gestiscono abitual-
sistemi di stoccaggio e distribuzione alle sedi commerciali in oltre 65 paesi, presenti mente un flusso di massa di C.O.V. che è
utenze di solventi, resine ed inchiostri. nei cinque continenti. compreso tra i 50+/- 4.000 kg/ h, con por-
Il gruppo è articolato su diverse divisioni: Grazie all'introduzione di un sistema indu- tate di aria comprese tra i 100-1.000.000
DEC Impianti, Engineering, Service e Lab. striale di recupero solventi tramite adsorbi- Nm3/h, con rese comuni, al punto di emis-
Grazie a diverse partecipazioni, ad un team mento a carbone attivo equipaggiato di un sione, anche superiori aI 99%.FLUID HANDLING
MOVIMENTO FLUIDI
Una serie per l’industria solare
La salvaguardia dell’ambiente, assieme
all’esigenza di risparmio energetico e di
abbattimento dei costi, sono diventati
ormai degli imperativi categorici, oggetto
delle nuove tecnologie dedicate alla produ-
zione di energia attraverso lo sfruttamento
di fonti rinnovabili.
La società ha da tempo lanciato sul merca-
to la serie di pompe per vuoto a vite a
secco COBRA, che viene già utilizzata con
successo in tutto il mondo nel settore chi-
mico-farmaceutico e nella lavorazione delle
Pompe materie plastiche.
Oltre a ciò, proprio per venire incontro alle
necessità di sfruttamento delle energie rin-
per sistemi solari novabili, la serie è stata ulteriormente imple-
mentata e include una gamma completa di
Utilizzate in tutto il mondo nel settore chimico-farmaceutico e nella pompe per vuoto per le applicazioni della
lavorazione delle materie plastiche, le pompe per vuoto a vite a secco tecnologia solare: la società è in grado di
fornire il sistema di vuoto ideale per tutti i
includono oggi una gamma completa per le applicazioni della
singoli processi coinvolti nella produzione di
tecnologia solare moduli fotovoltaici.
usch è una realtà nata in Germania nel ti, iniziando nel contempo a volgere lo Le pompe per vuoto a vite a secco posso-
B 1963, divenuta oggi una holding con
cinque siti produttivi sul territorio mondiale,
sguardo verso nuovi settori, tra cui quello
delle energie rinnovabili.
no infatti venire impiegate sia durante la pro-
duzione di silicio mono e policristallino sia di
di cui uno di grande rilevanza negli Stati Uniti, La concezione degli impianti parte dall’espe- silicio amorfo. A seconda della dimensione e
cinquantatre filiali dirette in tutto il mondo, rienza specifica raggiunta in Italia, dove Busch della modalità di funzionamento del crystal
oltre ad un’articolata rete di agenzie e di ser- Italia è presente nella chimica e farmaceutica, puller o del crystal pourer, può essere usata
vice locali. Conta circa 2150 dipendenti, nelle materie plastiche e nelle tecnologie di una specifica pompa per vuoto a vite
numero destinato a crescere rapidamente, lavorazione del legno, oltre che nel settore ali- COBRA, in abbinamento ad una pompa
data la continua espansione del gruppo, che mentare, in particolare per il confezionamento Roots. Ciò aumenta notevolmente il grado
mantiene una struttura societaria di tipo fami- sottovuoto, in cui è leader di mercato e punto di vuoto alla pressione assoluta residua.
liare. Oltre alla divisione prodotti per l’indu- di riferimento per tutti i costruttori. Le pompe, in base alla loro grandezza,
stria, Busch possiede anche un’autonoma
divisione semiconduttori che produce pompe
per vuoto per il settore elettronico.
Busch Italia, la filiale italiana del gruppo, ha
festeggiato nel 2007 i suoi vent’anni di attività,
essendo stata costituita nel 1986 a coronamen-
to di una forte presenza nel settore delle tecno-
logie per l’industria chimica e farmaceutica e
in quella del confezionamento alimentare.
A seguito della costituzione della filiale diret-
ta in Italia si è sviluppata una presenza sem-
pre più capillare nei settori già ben presidia-
104 n. 9 - Novembre ‘08 COBRA NC 400 BPuoi anche leggere