Il dialogo - Nuove povertà nella ricca Svizzera - ACLI Svizzera
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DIALOGO-3-2017OK_4-10.QXD 04.07.2017 11:33 Pagina 1 il dialogo bimestrale d’informazione e di opinione delle ACLI Svizzera associazioni cristiane lavoratori internazionali Nuove povertà nella ricca Svizzera luglio 2017 numero 3 - anno XXVII
DIALOGO-3-2017OK_4-10.QXD 04.07.2017 11:33 Pagina 2 La vignetta di Daria Lepori Impressum il dialogo Bimestrale delle ACLI Svizzera Distribuito in abbonamento Stampa 4200 copie Direttore responsabile: Franco Narducci Comitato di redazione: Luciano Alban, Romeo Bertone, Antonio Cartolano, Simone Dimasi, Fra Martino Dotta, Francesco Genova, Moreno Macchi, Marco Montalbetti, Francesco Onorato, Franco Plutino, Antonio Putrino, Luca Rappazzo, Giuseppe Rauseo, Giuseppe Rondinelli, Barbara Sorce Responsabili di zona: AG: Gaetano Vecchio BA-BE-SO: Samantha Vecchio GE-VD: Costanzo Veltro ZH-LU-SG-SZ-TG: Salvatore Dugo TI: Andrea Masullo e Simona Cautela Nuovo indirizzo Patronato ACLI Redazione e recapito: Redazione il dialogo Il Patronato Acli di Zurigo ha traslocato ad Altstetten, ora è al Via Contrada Nuova 1 seguente indirizzo: 6982 Agno Patronato Acli, Herostrasse 5, Altstetten telefono 091 921 47 94 segreteria@acli.ch tel. 044-24226383, zurigo@patronato.acli.it www.acli.ch La sede è nelle immediate vicinanze della stazione ferroviaria di Altstetten ed facilmente raggiungibile, con il tram e il bus. Stampa: Orari di apertura: lunedì, giovedì 09:00-12:00 e 14:30-17:30 / Theiler Druck AG 8832 Wollerau martedì 09:00-12:00 / mercoledì 14:30-17:30 Grafica: Corriere degli Italiani ABBONATEVI al Corriere degli Italiani Coordinamento Da 55 anni al servizio dell'emigrazione italiana in Svizzera e impaginazione: Renzo Sbaffi AFFIDATEVI ALLA CONSU- Zurich, LENZA DEI NOSTRI ESPERTI Agenzia Generale Corriere degli Italiani " ! & " %( %#$) PER LA PROTEZIONE COM- Vincenzo Centolanza ! $)& PLETA DEI VOSTRI CARI. I suoi consulenti a *##' vostra disposizione: ! #'' %'# %% '# #'' %'# %& %% Moreno Baggieri 076 339 89 51 ! ! Claudio Campanile 076 565 27 77 È possibile abbonarsi: Ogni settimana sei numeri annuali a fr. 20.- ZURICH ASSICURAZIONI. PER CHI AMA DAVVERO. IMPRONTE 9 GLOBALIZZAZIONE " !# direttamente a casa tua CCP 65 - 272444 - 7 7 " Abbonamento annuo fr. 90.- ! 2'5 # ( ! $* ' ) ;9:? ) %%- % "% '" " 7 !!" 8 !4 semestrale fr. 50.- % ! '"8 #%" &&" "! ,, , "! 1 "! Il prossimo numero sarà recapitato a % * ' 7 , "! %( #! & !'% " % "&( # !" !' %! , "! & % ) %% (!'" #%"#% ' 3 ( # !"#" ' " !( %"& ) !' & !" # !& % ;9:? % &' %- ! "% " '' ) " 7 !!" ! ( "! ,, , "! # %&" & '"1 inizio settembre 2017. La chiusura di C.C.P 60-12862-6, 8004 Zürich (!"&'( " % ' ( && 3 (% '' ! " ! ) !, !( %"& % & $( ( !'" #%"' , "! & "1 ( %% ) (' % "! '' INTERNAZIONALE 6 "#" ' 1 % ##"%'" (! "! (& "! ' 1 !) %% &' % '(''" #%" &&" ! + ,' "! ,, , "! 1 . #"&& " # % 4 redazione per contributi scritti è fis- ' % ! ' # && ) %&" (! & '" # 0 $( % '"3 tel. 044 / 240 22 40 ! ( ) 8 " ,, , "! "&' '( '" "%, "4 ! # 27 !" # 0#"' !' (' !! 83 8 ;9:? & &"!" ) !, ' !' ! " ,, , "! " 7 ) ) " "!"& (' 3 % '' ) '- !' %! , "! 1 !(")" % ' " sata per il 19 agosto 2017. " % " " % "! ,, , "! #" ' % ##% & !' % !!" (! & 83 8 " "%" "!' !( !" % % % !' ! "! " " ,, '" ( % ) " '( ' % 4 & C 2 il dialogo 3/17 ,
DIALOGO-3-2017OK_4-10.QXD 04.07.2017 11:33 Pagina 3 EDITORIALE Paura della povertà Sommario numero 3 - anno XXVII nella ricca Svizzera Il cuore e la mano 4 Riflettere sulle cause P arafrasando il titolo di un celebre libro di Konrad per affrontare la povertà Lorenz, ma anche di numerosi film che hanno fatto la storia dell’industria cinematografica, verrebbe da Politica 5 dire “L’altra faccia della Svizzera” per descrivere la povertà Pisapia e Renzi, che si sta diffondendo nella Confederazione. Che nel 2015 alleanza possibile? ha interessato 570'000 cittadini in condizioni di povertà reddituale, come ha ampiamente documentato Eric Stephani ACLI FAI 6 La povertà in Italia nella Conferenza pubblica organizzata dalle Acli Ticino a e nell’Unione Europea Lugano il 24 giugno scorso. Povertà che nel frattempo ha i suoi simboli e le storie delle Politiche sindacali 7 persone che non ce l’hanno fatta, che si sono arrese e vivono Il PIL è cresciuto, ma non nell’invisibilità. Come George, un anziano rimasto senza tutti ne hanno beneficiato casa che oggi vive in uno dei colorati container piazzati in una zona di campagna a sud di Ginevra. Oppure quelli che Dossier 8-12 - Acli Lugano: povertà e recuperano verdura di scarto nei cassonetti come Giuseppe, italiano di 81 anni, che vive responsabilità in Ticino assieme alla moglie, paga 1.700 franchi di affitto, altri 1.000 franchi per l’assicurazione - Si è vero. In Svizzera oltre malattia di entrambi e ha una pensione di 2.500 franchi mensili. mezzo milione di poveri Povertà che si materializza nei riti quotidiani della distribuzione di cibo, vestiti o possibi- - Servizio di accompagnamento lità di dormire ai senzatetto, soprattutto nelle aree urbane delle grandi città, da Zurigo a sociale della città di Lugano Berna, da Lugano a Ginevra, dove operano numerose associazioni caritatevoli come - L’altra faccia del Caritas, Esercito della Salvezza, Carrefour-Rue, NetZ4, Fingerprint e tante altre. sovraindebitamento dei giovani Povertà che le nostre Acli toccano per mano attraverso il Patronato e la mensa sociale Bethlehem voluta e gestita da Acli Servizi Ticino, una intuizione che consente di affronta- Filo diretto con il Syna 13 re concretamente il problema dell’indigenza che colpisce tante persone. Uscire a testa alta dalla vita attiva Dalle statistiche della Confederazione e dalle testimonianze delle associazioni di soccorso operanti sul campo emerge un quadro inedito rispetto a quello tradizionale conosciuto: nella Patronato 14-15 transizione storica che stiamo vivendo è schizzato in alto il numero delle classi sociali a Totalizzazione contributiva rischio di povertà. La cultura contemporanea ci ha allenati ad una Svizzera rassicurante, attività lavorativa all’estero efficiente, dove il successo è toccabile per mano da tutti, ma dove il costo della vita - aggiun- giamo noi - soprattutto per affitti e costi della salute, è aumentato vertiginosamente e spro- ENAIP 16-17 - Il ruolo del Liceo positatamente. L’atra faccia della medaglia ci dice che la povertà non tocca solo i disoccu- Vermigli nel contesto svizzero pati, gli immigrati senza qualifiche e conoscenze della lingua locale o le famiglie monopa- - L’asilo nido bilingue Pianeta rentali. Nelle ruote dell’ingranaggio che apre le porte all’indigenza ci sono anche ex-banca- bimbi ad Altstetten ri finiti negli “esuberi”, mastri orologiai, ex-avvocati, ex manager, giovani o famiglie senza casa per un pignoramento. E a destare preoccupazioni è la crescente divaricazione della for- Vita delle ACLI 18-22 bice ricchezza-povertà, il cui sintomo più indecente sono le stratosferiche liquidazioni e buo- Acli Ticino: successo per la FestAcli a nuscite d’oro attribuite a top manager o presunti tali. Bodio; Il lavoro di sistema è la strada Qualche settimana fa Flavio Briatore, parlando del suo libro «Sulla ricchezza», ha affer- da intraprendere;Acli Kreuzlingen, mato «Non ho mai visto un povero creare un posto di lavoro...La ricchezza non è il diavo- Festa delle Repubblica con le CLI;Acli lo». Qualche suo detrattore ha coniato il termine “briatorismo” per indicare un modo cini- Weinfelden; San Gallo, Integrazione e co, spregiudicato e smaccatamente lussuoso di fare l’imprenditore. formazione al lavoro; In poche battute; Nel tempo del capitalismo globale l’impoverimento della classe media nei paesi ricchi o lo Losanna, gita indimenticabile in Francia; sfratto di milioni di piccoli agricoltori nei paesi poveri, rappresentano i poli di una questio- Assemblea ordinaria del Circolo Acli ne di dimensioni mondiali. La logica inclusiva, di weberiana memoria, che ha caratteriz- Bellinzona;Acli di Wohlen, festeggiati i zato l’economia capitalista in passato, è stata vieppiù sostituita da gruppi di potere e siste- 30 anni della sede mi finanziari internazionali estremamente complessi, che spesso operano con il benestare dei governi. E che producono ricchezza per pochi (le élite) e crescente povertà per gli altri. Sale e Pepe Franco Narducci - Spaghetti al nero di seppia 23 franco.narducci@gmail.com 3 il dialogo 3/17
DIALOGO-3-2017OK_4-10.QXD 04.07.2017 11:33 Pagina 4 IL CUORE E LA MANO Riflettere sulle cause per affrontare la povertà Le recenti ricerche sul livello di vita in Svizzera no le preoccupazioni emerse un po’ nell’intero rilevano un dato comune, e non mancano di sollevare Paese di ridurre gli aiuti sociali per migliorare i interrogativi: è in aumento la precarietà finanziaria conti statali. Eppure l’Ente pubblico non può per un numero crescente di persone e nuclei familiari venir meno al suo ruolo di riequilibrio sociale, di ridistribuzione delle ricchezze e delle opportuni- di fra Martino Dotta, assistente spirituale ACLI Svizzera tà o di sostegno alle persone più deboli. Ritengo che lavarsi le mani dinnanzi a tante situazioni di G li articoli del dossier del presente nume- difficoltà, sbandierando lo spauracchio della ro, dedicato alle “nuove povertà nella penuria finanziaria o riducendo l’impegno pub- ricca Svizzera”, rinviano alle diverse blico a favore della collettività siano approcci statistiche pubblicate negli ultimi mesi sui piani sbagliati di problemi umani che chiedono rispo- nazionale e cantonali. Le recenti ricerche sul ste pertinenti. livello di vita in Svizzera rilevano un dato comu- Sulla base del mio lavoro sociale tra i più sfavo- ne, e non mancano di sollevare interrogativi: è in riti del Canton Ticino, mi sembra utile analizzare aumento la precarietà finanziaria per un numero non soltanto i motivi profondi dei mali indivi- crescente di persone e nuclei familiari. La mobi- duali e collettivi, bensì pure affrontare quanto sta lità della popolazione e del lavoro è uno dei mag- capitando al livello di cultura societaria e di men- giori fattori posti in evidenza. Pur non essendo, talità. Mi pare indispensabile incentivare e svi- di per sé, fenomeni sociali nuovi, l’incremento luppare una nuova attenzione, come ci sta sug- dei problemi economici legati all’indebitamento gerendo da tempo ad esempio Papa Francesco (il gioco d’azzardo ne è una delle cause) e l’au- nei confronti delle “periferie” nelle quali s’anni- mento dell’insufficienza finanziaria legata ai da il moderno disagio sociale. Si tratta pertanto bassi salari (riguarda i cosiddetti “lavoratori di chiedere alle autorità politiche, agli attori eco- poveri”, che pur lavorando, non guadagnano nomici e a tutti i membri della società civile (cre- abbastanza per fare fronte alle necessità proprie denti inclusi) di unire nuovamente le forze, per e delle loro famiglie). Come un effetto a catena, superare le false contrapposizioni fra ricchi e l’accumulo di debiti comporta sovente tensioni poveri, tra privilegiati e sfavoriti, a favore di una familiari, da cui derivano separazioni e divorzi e rinnovata coesione sociale. È il cammino che conseguente precarietà economica. aveva cercato d’inaugurare nel 1998 la Gli economisti tendono a identificare cause e “Consultazione ecumenica per il futuro econo- connessioni strutturali all’interno di una realtà mico e sociale della Svizzera”, promossa dalla viepiù globale e complessa. Registrano un susse- Conferenza dei vescovi e dalla Federazione delle guirsi di crisi finanziarie e del mercato del lavo- Chiese evangeliche, rimasto incompiuto a moti- ro. Dal lato individuale o familiare, notano la cre- vo di un progressivo ripiegamento antistraniero scente incapacità di gestire le proprie risorse eco- dell’ultimo decennio. nomiche, l’ambizione di migliorare il proprio Eppure tutte le tradizioni religiose evocano di stile di vita, l’incapacità di adattare il modo di continuo il dovere di soccorrere i bisognosi, vivere a fronte di possibilità finanzia- l’obbligo umano e spirituale di occuparsi delle rie ridotte o l’illusione del guadagno categorie sociali più disagiate e l’urgenza di facile (talvolta nella flebile speranza garantire a ogni essere umano condizioni esi- di risolvere i propri problemi debito- stenziali dignitose. Lo fanno sovente senza esa- ri). Considerare semplicemente minare le ragioni della povertà, ma invocando la responsabili diretti dello stato di biso- giustizia sociale e la solidarietà verso gli indigen- gno, in cui si trova una fascia sempre ti come testimonianza pratica della presenza più estesa dei residenti in Svizzera, mi benevola di Dio nel mondo. Il servizio della cari- sembra alquanto sbrigativo. La socie- tà non è forse un mezzo per riflettere sullo scan- tà nel suo insieme e gli Enti pubblici dalo della miseria e per correggere le cause del- in particolare dimostrano però di l’ingiustizia? Guardare e agire per cambiare le essere incapaci di affrontare in “strutture del male” è un modo concreto di dare maniera costruttiva ed efficace le corpo alla “passione popolare” proposta come nuove forme di povertà. Lo segnala- motto annuo delle ACLI! 3 4 il dialogo 3/17
DIALOGO-3-2017OK_4-10.QXD 04.07.2017 11:33 Pagina 5 POLITICA Giuliano Pisapia a Zurigo di Luciano Alban, Segretario organizzativo ACLI Svizzera L’incontro con Giuliano Pisapia a consegnare il Governo alle destre per l’autolesionismo delle Zurigo, organizzato nell’ambito dei sinistre. Nel centrodestra si litiga sulla leadership (il proporzio- “Lunedì del Corriere degli Italiani” nale ha rilanciato Berlusconi) ma al momento del voto prevale (il 9 ottobre sarà ospite Gioia Ghezzi, la compatezza; nel centrosinistra, invece, la litigiosità è divisiva Presidente di Ferrovie dello Stato italia- e autolesionistica. Per non parlare del mercato delle candidatu- ne), è stato per molti tanto inaspettato re, sulle quali Pisapia chiede di stabilire regole ferree affidate ad quanto opportuno. un comitato di garanti. Se non s’invertono le attuali tendenze il centrosinistra risulterà inevitabilmente sconfitto. D opo la presentazione del nuovo pro- Vi è poi una complicazione “tutta italiana”, cioè l’incapacità del getto politico “Insieme” a Roma, il Parlamento a varare una legge elettorale equilibrata e durevole. folto pubblico presente alla Casa In tale quadro, tre elementi determineranno sostanzialmente d’Italia era interessato a sentire dalla viva voce l’esito delle votazioni politiche, in un sistema divenuto tripola- di Pisapia come intende ricomporre e rilanciare re con l’avvento dei 5stelle: la gestione del problema immigra- le alleanze nel centrosinistra. L’intervista, con- zione, l’unità o meno dei blocchi centrodestra-centrosinistra e dotta con grande equilibrio e competenza da la percentuale degli astenuti. L’immigrazione sarà il tema con- Reto Ceschi, Direttore dell’informazione alla dizionante delle prossime elezioni – sempre più probabili a ini- RSI, ha spaziato inizialmente sui rapporti zio primavera 2018 – se non si troveranno soluzioni adeguate e Milano-Zurigo (Pisapia, ex-sindaco di Milano, gestibili. L’arrivo giornaliero di migliaia di persone disperate in ha avuto incontri personali con la sindaca di un Paese provato dalla disoccupazione – soprattutto giovanile – Zurigo), Lombardia-Ticino e Italia-Svizzera, a e crescente povertà, rischia di destabilizzare una situazione già partire dai tanti giovani italiani che cercano di per se critica. È una sfida non da poco per il Governo lavoro in Ticino e in Svizzera, fino alle forme di Gentiloni, che sta governando molto meglio di quanto sosten- cooperazione interregionali e nazionali, con gono i suoi detrattori, che l’Europa non deve sottovalutare, particolare attenzione all’accordo fiscale tra i assumendosi le proprie responsabilità se non vuole avvantag- due Paesi. giare le forze populiste e xenofobe che perseguoino la distru- L’intervista ha poi affrontato l’attualità politica zione dell’Europa stessa. italiana, mettendo sotto i riflettori i rapporti da È meglio il sistema proporzionale o il maggioritario? Con il ricostruire nel centrosinistra, soprattutto tra le proporzionale torneremmo alle estenuanti mediazioni del pas- varie forze della sinistra e il PD di Renzi. sato e alleanze di Governo diametralmente opposte a quanto Pisapia ha chiarito che non è interressato ai promesso agli elettori. Il maggioritario, che ha rappresentato personalismi, bensì ad un progetto che, andan- una svolta positiva per l’Italia, offre più garanzie di governabi- do oltre il consenso immediato, si proponga di lità, ma nella situazione attuale sarà difficile trovare nel allargare il campo d’azione del centrosinistra e Parlamento i numeri per approvare una legge elettorale in tal assicurargli un futuro migliore. In un momento senso. Tanto più se si vuole introdurre una soglia di sbarra- fortemente critico per il Paese, è di vitale mento al 5% ai fini della rappresentanza parlamentare, come importanza costruire il dialogo tra le compo- usa nelle moderne democrazie. nenti del centrosinistra per evitare che le Probabilmente, temendo anche il distanze diventino incolmabili e in tal senso ci crescente astensionismo, si raggiun- sono “segnali di speranza”, ha sottolineato l’ex gerà un compromesso sia sul quo- sindaco di Milano. rum, sia su un sistema misto tra L’impresa non è comunque semplice, aggiun- proporzionale e maggioritario. giamo noi, perchè da una parte c’è il progetto di L’intervista-colloquio si è conclusa Pisapia di costruire “una casa comune”, diretta sul tema delle comunità italiane discendente dell’Ulivo, dall’altra vi è la visione all’estero, sul loro ruolo e valori sto- di “Italia 2020” di Renzi, che guarda al futuro in rici. Pisapia, pur dichiarando di termini diversi se non di contrapposizione. volere soprattutto “imparare”, ha Pisapia ne è cosciente e sa che uno scontro tra mostrato buona conoscenza delle le due principali anime del centrosinistra non principali problematiche che ci sarebbe indolore: ancora una volta si rischia di riguardano.3 5 il dialogo 3/17
DIALOGO-3-2017OK_4-10.QXD 04.07.2017 11:33 Pagina 6 ACLI FAI La povertà in Italia e nell’Unione Europea a cura di Giuseppe Rauseo, vicepresidente FAI e presidente ACLI Svizzera L’Italia si è da poco dotata di uno strumento contro la povertà. Dopo il passaggio alla Camera (luglio 2016), il 9 marzo 2017 il Senato ha approvato la legge delega sulla povertà che introduce in Italia il Reddito d’inclusione (Rei). Grande soddisfazione per noi delle Acli e per l’Alleanza contro la Povertà in Italia: una nostra idea, generata, curata, cresciuta e sostenuta per molti anni final- mente trova una prima vera conferma e traduzione legislativa. I n un suo recente commento, il presidente nell’UE si registrano livelli di nazionale Roberto Rossini ha spiegato povertà che i più giudiche- come “non ci si è limitati ad elaborare e a rebbero inaccettabili nel XXI proporre un piano strutturale e universale secolo. Nelle prospere nazio- rivolto a chi versa in condizioni d’indigenza ni dell’UE 123 milioni di per- ma, attraverso un dialogo costante e costrutti- sone sono a rischio di pover- vo con le forze politiche e le istituzioni com- tà ed esclusione sociale, e quasi 50 milioni vivono in stato di petenti, si è raggiunto l’obiettivo di rendere il grave deprivazione materiale e non hanno denaro sufficiente tema della lotta alla povertà una questione a riscaldare le proprie case o a far fronte a spese impreviste. prioritaria per il Paese. Negli ultimi anni, in molti Paesi UE un numero crescente di Con proprie e tecnicamente ineccepibili pro- cittadini è sceso al di sotto della soglia di povertà. poste e assumendo un ruolo attivo d’interlo- Tra il 2009 e il 2013 il numero delle persone soggette a grave cuzione e di co-progettazione con molte isti- deprivazione materiale è aumentato di 7,5 milioni nel com- tuzioni, attraverso l’Alleanza stiamo contri- plesso dei 27 Paesi UE, registrando un incremento in 19 di buendo alla definizione di un nuovo modello essi. In molti Paesi la disoccupazione resta molto alta, e il di welfare che fa leva sul protagonismo delle reddito di chi è abbastanza fortunato da avere un lavoro rista- reti sociali, della società civile, del Terzo set- gna o scende sotto i livelli minimi. tore e dei sindacati.” […] “Non bisogna Donne, giovani e migranti sono i gruppi di popolazione mag- dimenticare che allo stato attuale il Rei non giormente esposti al rischio di povertà, che non è un proble- arriva a tutte le persone in povertà assoluta. È ma di carenza bensì di distribuzione delle risorse, vale a dire destinato solo ai nuclei con figli minori o con reddito e ricchezza. Secondo stime di Credit Suisse l’1% più presenza di disabili, a donne in stato di gravi- ricco della popolazione europea (compresi i Paesi extra UE) danza accertata e alle persone con più di 55 detiene quasi un terzo delle ricchezze del continente, mentre anni in stato di disoccupazione: si raggiungo- il 40% più povero si divide meno dell’1% della ricchezza netta no circa 250-300mila famiglie, fino a 1,5 totale europea. In altre parole, i 7 milioni di europei più ric- milioni di persone, a fronte di 4,6 milioni di chi possiedono la stessa quantità di ricchezza dei 662 milioni cittadini in povertà assoluta (1,6 milioni di più poveri. famiglie). Rimane dunque aperta la questione Il rapporto evidenzia anche come i due fattori chiave che esa- del finanziamento complessivo della misura e sperano le disuguaglianze siano l’austerity e un sistema fisca- del necessario e progressivo ampliamento le iniquo e non progressivo. L’austerity dopo la crisi finanzia- della platea dei destinatari del Rei in un oriz- ria del 2008 ha colpito duramente i più poveri mentre le mul- zonte definito di tempo.” tinazionali hanno potuto sfruttare la differenza tra i sistemi Nell’Unione Europea, come documentato nel fiscali degli stati membri dell’UE eludendo tasse per milioni rapporto di Oxfam del 9 settembre 2015, vi di euro e privando quindi i governi di risorse significative per sono oggi 123 milioni di persone a rischio di offrire servizi ai propri cittadini. povertà, pari a un quarto della popolazione Nel 2015 il Papa ha consegnato alle europea, contro i 116 milioni registrati nel ACLI la fedeltà ai poveri, il nostro modo 2008. Nel 2015 la povertà e la disuguaglianza di intendere e di riattualizzare la storica che colpiscono i cittadini di tutta Europa triplice fedeltà delle ACLI ai lavoratori, hanno raggiunto livelli inaccettabili. Benché i alla democrazia, alla Chiesa. 3 Paesi europei vadano fieri di essere democra- zie stabili che tutelano i propri cittadini, (fonte: www.acli.it e www.oxfamitalia.org) 6 il dialogo 3/17
DIALOGO-3-2017OK_4-10.QXD 04.07.2017 11:33 Pagina 7 POLITICHE SINDACLI Il PIL svizzero è cresciuto del 30,4% in 15 anni ma non tutti ne hanno beneficiato di Renato Ricciardi, Segretario cantonale OCST La crescita del PIL ? Un dato positivo, evidentemente, non può che rallegrare. Ma non tutti ne hanno goduto. Si tratta di una crescita di circa il 2% all’anno, interessante, specialmente nel momento storico che stiamo vivendo. I l nostro Paese, per molti aspetti, mostra un benessere invidia- bile. L’equità di un sistema economico si misura tuttavia nel modo con cui l’ente pubblico combatte le disuguaglianze. In Svizzera rimangono persone che di questo aumento del prodotto interno lordo non hanno beneficiato. La realtà del lavoro è un po’ diversa Il PIL è una misura molto sintetica: descrive l’andamento econo- mico di un anno con un numero; dà alcune informazioni, ma non tutte quelle necessarie. Misura la quantità di beni e servizi prodotti in un certo periodo in un certo Paese, ma non dà indicazioni sul benessere della popolazione che vive in quel Paese: sulla qualità del- gno sociale. È un effetto, tra l’altro, del taglio delle l’occupazione e sul livello di disoccupazione, sulla distribuzione del prestazioni a seguito della riforma dell’assicurazio- reddito, sulla qualità di vita. Le misure che vanno più in profondità ne disoccupazione del 2011. È ora di porvi rime- descrivono meglio la realtà e si avvicinano molto di più alla perce- dio, come ha chiesto in un postulato il consigliere zione della popolazione. Detto questo, non si tratta di fomentare il nazionale Marco Romano. catastrofismo, quanto piuttosto di evidenziare i problemi esistenti per affrontarli e risolverli. È una questione di equilibrio: conoscere Cosa possono fare parti sociali e politica? e considerare gli aspetti che rendono il nostro Paese competitivo e Parti sociali, sindacati e imprenditori, e politica si gli aspetti di difficoltà. impegnano per garantire sviluppo economico e L’economia serve a misurare la realtà. La percezione della popola- benessere, ma occorrono correttivi anche per zione, per quanto poco scientifica perché condizionata dalle espe- ridurre le disuguaglianze economiche e sociali, che rienze personali e dai temi trattati dai media e dalla politica, è vici- creano sacche di povertà insopportabili. na alla realtà. Per questo i dati economici e le percezioni non La contrattazione collettiva rappresenta la forma dovrebbero essere così distanti. Questo spesso accade perché si più matura del confronto e della collaborazione tra usano dati che non descrivono a fondo una realtà complessa. le parti sindacali e padronali, che costringe l’una e Pensiamo alla disoccupazione: se valutiamo i dati degli iscritti agli l’altra parte ad assumersi apertamente e in concre- uffici regionali di collocamento, il fenomeno sembra molto conte- to una responsabilità sociale. Sancisce inoltre l’uni- nuto. Se invece facciamo riferimento ai dati calcolati ai sensi ca via per assicurare condizioni eque di mercato e dell’ILO e aggiungiamo i dati sull’assistenza e sulla sottoccupazio- di concorrenza tra le imprese ed è lo strumento ne, abbiamo un quadro più aderente alla realtà e alla percezione più adatto per limitare le pressioni sulle condizio- della popolazione. ni di lavoro. Gli ambiti toccati dalla povertà Conclusione Un altro esempio è la povertà misurata sul reddito delle persone e Questi sono alcuni dei problemi che affliggono delle famiglie. Particolarmente toccate dal rischio di povertà sono le una parte della popolazione nonostante l’incre- persone senza formazione post-obbligatoria e chi è privo di un mento generale del prodotto interno. lavoro. Anche gli anziani, in particolare quelli che vivono soli, pre- Il sindacato, che ogni giorno incontra la parte più sentano un tasso di povertà superiore alla media. esposta del mercato del lavoro, non manca di pre- Naturalmente anche i bassi salari generano condizioni di povertà. tendere che chi ha beneficiato della crescita sappia Molte di queste persone sono giovani. Tra questi, come noto, sono anche assumersi le responsabilità sociali che la esponenzialmente aumentati coloro che devono chiedere il soste- realtà impone. 3 7 il dialogo 3/17
DIALOGO-3-2017OK_4-10.QXD 04.07.2017 11:33 Pagina 8 DOSSIER Circolo ACLI Lugano: occhi aperti su povertà e responsabilità in Ticino di Simona Cautela S abato 24 giugno il Centro Labor delle ACLI di Lugano ha ospitato la conferenza “Povertà e respon- sabilità: quali risposte sul nostro territo- rio?”, argomento caldo dopo i recenti dati pubblicati dall’Ufficio Federale di Statistica. Il pomeriggio si è aperto con i saluti del Presidente delle Acli di Lugano, Francesco Loria, che ha ricor- dato l’importanza dell’evento per l’asso- ciazione, e l’imminente trasloco della sede dal 9 al numero 10 di Via Simen. Il Vice Presidente delegato del Patronato Acli Svizzera, Franco Plutino, ha introdotto i lavori con una serie di una spesa improvvisa di 2’500 CHF, L’attuale strutturazione rende difficile “provocazioni”: se è vero che la Svizzera sono solo alcune delle varianti conside- garantire un lavoro di prossimità e è fra i paesi più ricchi al mondo, come si rate. Roberto Sandrinelli, direttore della rispondere ai bisogni dei cittadini più spiega che oltre mezzo milione di perso- Divisione Azione Sociale e Famiglie, fragili, per cui in futuro occorrono stra- ne nella Confederazione versa in condi- con un interessante excursus storico ha tegie comuni d’intervento. La tavola zioni di povertà? Se la società è molto ricordato come già trent’anni fa il primo rotonda condotta dal Presidente delle competitiva, quanti restano schiacciati studio sulla povertà in Ticino aveva ACLI Svizzera Giuseppe Rauseo, ha sotto il peso della concorrenza? O messo a fuoco le nuove forme di indi- visto la partecipazione di SOS Ticino, anche: quanti, pur avendo un lavoro, genza. Oggi, in un periodo in cui anche Amici della Vita, Caritas Ticino, Croce non sono sicuri di poter arrivare a fine gli addetti ai lavori sono entrati in crisi e Rossa Ticino e Mensa Bethlehem. mese? Come lottare contro l’esclusione non vi sono più i mezzi sufficienti per Chiara Orelli, direttrice di SOS, ha foca- sociale e l’alienazione di coloro che a far fronte a tutti i bisogni, a livello poli- lizzato le responsabilità delle organizza- causa di indebitamento o problemi per- tico si finisce col definire delle preroga- zioni, mentre Dante Balbo della Caritas sonali cadono nel disagio e nelle ristret- tive. Ma in termini di responsabilità ha messo in luce la carenza di molti tezze economiche? tutte le componenti devono attribuirsi nella capacità di amministrarsi senza Eric Stephani, dell’Ufficio cantonale di un proprio ruolo, e ciò si esplica nell’u- cadere in un indebitamento eccessivo. statistica, ha presentato alla platea i nica prerogativa possibile fra politica, Fra Martino Dotta, responsabile della famigerati dati: nel 2015 il 7% della Stato, privato e singolo: stringere un mensa sociale Bethlehem, ha richiama- popolazione svizzera versava in condi- patto sociale. to alla solidarietà nei confronti di quan- zioni di povertà reddituale, ovvero Per il Servizio Accompagnamento ti vivono ai margini della società e 570’000 individui, e 1'184’000 erano a Sociale di Lugano, Francesco Pezzoli ha hanno timore o vergogna della propria rischio. Se il numero di primo acchito esposto con chiarezza come l’ente loca- situazione di disagio. può spaventare, va detto che oggi c’è le interviene sulle realtà. I problemi Maria Cattaneo, volontaria presso la una minore conoscenza di cosa sia la ricorrenti sono per lo più di tipo econo- CRS, ha reclamato una maggior diffu- povertà rispetto al passato, per cui l’esi- mico, ma anche di alloggio precario, sione di informazioni sulle funzioni genza è di parlarne e farne parlare. In forte indebitamento, copertura sanitaria delle associazioni onde evitare sovrap- Ticino coloro che vivono a rischio indi- e aspettative da parte di terzi. I punti cri- posizioni. Infine, il SOS ha invitato ad genza sono 108’000, i poveri 60’000. Il tici, secondo l’indagine condotta da abbandonare la logica emergenziale e dato tiene conto della soglia del minimo Büro BASS, sono gli affitti elevati, la offrire la possibilità di recupero in ambi- vitale, del reddito mediano e della possi- conciliabilità lavoro/famiglia, l’integra- to lavorativo, non solo dal punto di vista bilità di accesso, all’interno di un’econo- zione dei cittadini stranieri con bassa della formazione, poiché il vero ostaco- mia domestica, ai beni primari: un allog- formazione ed esigua rete di contatti, la lo dell’individuo è l’integrazione lavora- gio, l’accesso alla lavanderia, sostenere complessità delle situazioni sociali. tiva nella nostra società. 3 8 il dialogo 3/17
DIALOGO-3-2017OK_4-10.QXD 04.07.2017 11:33 Pagina 9 DOSSIER Sì è vero. In Svizzera oltre mezzo milione di poveri di Eric Stephani, Ufficio di statistica (Ustat) “ Nel 2015 circa 570’000 persone in Svizzera versavano in condizioni di povertà reddi- tuale. […]” Questo l’incipit nudo e crudo del comunicato stampa diffuso dall’Ufficio federale di statistica il 15 maggio scorso. Nei giorni successivi la cifra è stata ripresa da quoti- diani, radio e televisioni per poi rimbalzare sui social. Dalla combinazione della consistenza della cifra: mezzo milione è pari al 7% della popolazione al fatto che la povertà rimane un si alza e arriva a 2.506 franchi per le persone sole e a 5.263 fran- tema sensibile sono sorte spontaneamente alme- chi per 2 adulti con due figli, per questo motivo l’indagine SILC no due domande: ma quanto è attendibile il stimava che nel 2015 c’erano in Svizzera 1.184.000 persone a dato? Chi sono i poveri? rischio di povertà, pari a un tasso del 14,6%. Visto il limite di spazio per rispondere alla Un’altra possibilità è di andare oltre la povertà reddituale, consi- prima domanda posso solo spingervi a visitare il derare anche il patrimonio e poi verificare a quali difficoltà sono sito dell’Ufficio federale, www.bfs.admin.ch confrontate le persone. L’indagine verifica la presenza di nove dove potrete trovare i documenti che spiegano carenze, tutte indotte da ragioni finanziarie: incapacità di affron- le metodologie adottate nel caso dell’Inchiesta tare una spesa si 2.500 franchi (la più frequente in Svizzera), sul reddito e le condizioni di vita in Svizzera incapacità di finanziarie unavacanza fuori casa, pagamenti in (SILC), che è la statistica di riferimento per arretrato, incapacità di permettersi un pasto di carne o pesce (o affrontare il tema della povertà. Oppure, come equivalente vegetariano) ogni due giorni, incapacità di scaldare ha fatto ACLI, potete sempre contattare l’appartamento, non avere accesso a una lavatrice, non essere in l’Ufficio cantonale e chiedere un commento o possesso di un televisore, di un telefono o di un’automobile. Se una contestualizzazione di questi dati. Le persone che soffrono di almeno tre di queste difficoltà sono Passiamo ora alla seconda domanda. Chi sono considerate in una situazione di deprivazione materiale. Nel queste 570.000 persone povere? Secondo la 2015 in Svizzera c’erano 372.000 in questa situazione. definizione statistica si trovano in una situazio- In poche righe i 570.000 poveri sono diventati prima 1.184.000 ne di povertà tutte le persone che vivono con un per poi diventare “solo” 372.000. La statistica non deve solo reddito da lavoro o una rendita inferiore al mini- dare i numeri, ma deve far riflettere. Anche se parlano dello stes- mo vitale sociale. Minimo vitale sociale che so tema e sono diverse, non ci sono cifre sbagliate. Le varie cifre include un forfait per il mantenimento, uno per vanno usate in funzione del contesto, come voglio usare il dato? le spese per l’alloggio e una somma per altre Nell’articolo, presentazione, riflessione mi interesserò al minimo spese di 100 franchi al mese per ogni persona di vitale o alle disuguaglianze? La povertà tocca ancora molte, trop- 16 anni o più. In Svizzera nel 2015 la soglia di pe persone la statistica può aiutare non solo per quantificare il povertà per una persona sola era pari a 2.239 fenomeno, ma anche per caratterizzarlo nella maniera più franchi al mese e a 3.984 franchi per due adulti opportuna. In Ticino le persone a rischio di povertà sono con due figli. 108.000, per un tasso del 31,3%; quelle in uno stato di depriva- Seguendo gli ultimi sviluppi delle ricerche nelle zione materiale 16.000 per un tasso del 4,5%.3 scienze sociali e in quelle economiche, la stati- stica pubblica svizzera, come quella di altri Paesi, ha cercato di allargare il concetto di povertà per superare innanzitutto il concetto di minimo vitale. Così dal 2010 anche in Svizzera si è iniziato a introdurre il concetto di rischio di povertà, questa nuova definizione fissa la soglia in maniera relativa al reddito disponibile equiva- lente mediano. Grazie a questa definizione il tema della povertà si avvicina al tema della dis- uguaglianza. In questa caso la soglia di povertà 9 il dialogo 3/17
DIALOGO-3-2017OK_4-10.QXD 04.07.2017 11:33 Pagina 10 DOSSIER L’altra faccia del sovraindebitamento dei giovani di Claudia Odermatt, Caritas Svizzera L ’opinione pubblica non lo sa, ma certi giovani, quando rag- spesso ci si ritrova indebitati anche con il fisco. giungono l’età adulta, sono già indebitati presso la loro L’inserimento nel registro delle esecuzioni ha poi cassa malati senza averne colpa. I premi che i genitori non altri effetti negativi. Ad esempio, sul versante del- pagano per i figli sono trasmessi a questi ultimi quando raggiun- lal carriera professionale i giovani possono avere gono la maggiore età. Alcune casse malati non esitano ad avviare delle difficoltà ad intraprendere certe formazioni procedimenti legali per recuperare detti premi. Caritas Svizzera come quelle in campo fiduciario, orologiero o chiede con forza che sia creata una base giuridica per impedire giuridico, per le quali si possono vedere rifiutato questa deriva. l’accesso. Senza contare che trovare un apparta- L’opinione pubblica tende a pensare che la causa principale del mento è quasi impossibile se si è iscritti nel regi- sovraindebitamento dei giovani sia il loro gusto smodato per il stro delle esecuzioni. Anche se la cassa malati consumo. Però, nei servizi di consultazione in caso d’indebita- accetta un accordo e il versamento in rate rinun- mento, si vedono sempre più giovani adulti che sono in debito ciando alle vie legali, resta il fatto che i giovani verso la loro cassa malati, e obbligati quindi a pagare i premi in toccati da tale problema debbano pagare, a volte ritardo con gli interessi dal loro 19mo compleanno, nonostante per anni, i premi in ritardo senza averne colpa. che non sia un loro sbaglio. Ciò è dovuto al fatto che i genitori Gli effetti psichici possono essere devastanti per non hanno pagato i premi dei loro figli quando essi erano a loro questi ragazzi che spesso vivono con un budget carico. La legge non è sempre giusta. Quando diventano maggio- minimo. I politici devono agire. I quattro servizi renni alcuni giovani si ritrovano quindi pesantemente indebitati di consultazione dei centri sociali protestanti perché i loro premi non sono stati pagati. I debiti possono anche della Svizzera romanda hanno scritto una lettera superare i 10'000 franchi. È una realtà ed è legale. La giurispru- per attirare l’attenzione del Consigliere federale denza suprema in materia di assicurazione malattia è chiara: il Alain Berset su tale problematica già nel giugno bambino, giacché persona assicurata, è soggetto all’obbligo del del 2012. Nel marzo del 2015, la deputata al premio. In qualità del loro dovere di responsabilità sono i genito- Consiglio nazionale Bea Heim ha rivolto un’in- ri che devono pagare, ma legalmente il bambino è debitore. terrogazione al Consiglio Federale su questo Conseguenza: quando il bimbo diventa maggiorenne è considera- argomento. Il Governo non era a conoscenza del to come responsabile dei premi non pagati. problema e si è salvato in corner basandosi sull’i- Questo problema non tocca solo i ragazzi al momento della loro niziativa della deputata al Consiglio nazionale maggiore età ma anche i giovani adulti ancora a carico dei genito- Ruth Humbel che domandava di liberare i bam- ri perché in formazione primaria. Se il debitore non riesce a paga- bini dall’obbligo del premio. L’esonero dei mino- re i premi può essere perseguito. I servizi di consultazione in caso renni dai pagamenti non è stato però accettato d’indebitamento sanno per esperienza che certe casse malati non dal Parlamento che gli ha preferito una riduzione esitano ad attivare tale procedura. Essere indebitati senza colpe e dei premi per i giovani adulti e un aumento dei perseguiti quando s’inizia la propria vita da adulti rappresenta sussidi per i bambini. L’indebitamento dei giova- un’enorme stress. Se si è sotto accusa si limitano i consumi al ni a partire dalla loro maggiore età non è stato minimo necessario. Le imposte sul reddito non sono sospese e quindi regolato. (traduzione Daisy Degiorgi)3 10 il dialogo 3/17
DIALOGO-3-2017OK_4-10.QXD 04.07.2017 11:33 Pagina 11 DOSSIER Il Servizio di Accompagnamento Sociale (SAS) della città di Lugano L a città di Lugano, che dal diffondersi del moderno sistema di welfare, è sem- pre stata vicina ai bisogni delle persone attuando varie politiche contro la lotta alla povertà che vanno a completare le politiche già esistenti messe in atto dalla confederazio- ne Elvetica e dal Canton Ticino. Le misure messe in atto da parte degli Uffici comunali riguardano innanzitutto la popola- zione residente con permessi B o C e i cittadi- ni svizzeri. L’ente locale ha a sua disposizione diversi modalità che le permettono di intervenire nel territorio; infatti, potendo scegliere se interve- nire direttamente a favore della persona in dif- tipologia di assistenza da fornire, è possibile ricevere una ficoltà attraverso vari mezzi come ad esempio curatela di tipo generale, amministrativa o di rappresentanza. gli aiuti di natura pecuniaria, le consulenze alla Mentre per quanto concerne l’altro servizio offerto, ovvero persona e gli interventi diretti volti a risolvere quello degli assistenti sociali, questi possono essere attivati in il problema. varie modalità: in base a mandati regionali, da segnalazioni da Nel caso in cui non si riuscisse ad intervenire parte dell’Ufficio di intervento sociale, dalla polizia oppure da direttamente, si può scegliere di farlo comun- segnalazioni di terzi come parenti, amministrazioni e vicinato. que attraverso il sostegno ad associazioni ed Resta sempre più difficile in questo caso ottenere delle auto enti sparsi sul territorio, in grado di intercetta- segnalazioni da persone che hanno questa natura di problemi. re al meglio il reale bisogno del cittadino, attra- Nonostante questo grande lavoro svolto da parte dei tecnici verso il finanziamento di progetti e mettendo comunali i problemi sono ancora molteplici, come ad esem- a disposizione dei servizi per facilitare l’ac- pio la difficoltà nella comprensione dello stesso problema o la compagnamento della persona seguita dai ser- difficoltà nella collaborazione tra le diverse strutture comuna- vizi sociali. Il comune completa l’offerta di li. Resta dunque molto importante il sostegno e il lavoro prestazioni alla persona erogando ulteriori ser- offerto dalle associazioni e degli enti di natura privata, che vizi come progetti di quartiere per favorire la vanno a porsi come collegamento tra la persona e le istituzio- coesione sociale, offerta di servizi extrascola- ni. stici per genitori che lavorano dalle ore 7 alle Gli obiettivi prefissati dagli organi comunali per poter conti- 19, attività sportive e animazioni rivolte a tutti. nuare a migliorare i servizi offerti sono vari, come ad esempio Gli uffici comunali dei servizi sociali si divido- l’elaborazione di una strategia comune di intervento che pre- no il lavoro separando gli uffici tra la vede il miglioramento di tutti i servizi presenti già sul territo- “Divisione del Sostegno” e la “Divisione rio, il favorire un miglior coordinamento al fine di rafforzare socialità”. Sotto la prima rientra il settore extra le strategie di intervento e di prevenzione, fino ad arrivare a scolastico, il Lugano NetWork ed il sostegno monitorare costantemente l’efficacia degli interventi e i pro- economico alle associazioni non profit; men- getti messi in atto in modo tale da poter rispondere sempre in tre la seconda divisione gestisce i servizi socio maniera più precisa ai bisogni dei cittadini. territoriali e gli asili nido comunali. In questo la città veste un ruolo fondamentale perché si funge Il servizio di accompagnamento sociale rivol- da attivatore e coordinatore di tutta la rete territoriale, suddi- to alle persone nel territorio ticinese è gestito videndo i vari compiti tra gli uffici comunali, tra le associa- da curatori che assumono mandati dall’autori- zioni e gli enti che ancora oggi svolgono un ruolo importan- tà regionale di protezione: sulla base della tissimo e fondamentale nella società ticinese. 3 11 il dialogo 3/17
DIALOGO-3-2017OK_4-10.QXD 04.07.2017 11:33 Pagina 12 DOSSIER Excursus storico sulla povertà in Svizzera In seguito all’industrializzazione, il numero delle persone socialmente svan- rami assicurativi. Furono così gradualmente introdotte taggiate ha segnato un rapido aumento. All’epoca, era ampiamente diffusa l’assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti (AVS), l’idea che la povertà si verificasse per colpa propria; chi era povero era quin- l’assicurazione invalidità (AI), le prestazioni comple- di considerato debole e pigro ed era escluso dalla società. Fu solo con la mentari, l’assicurazione contro la disoccupazione e la crisi del 1870 che lo Stato intraprese i primi tentativi di regolamentazione previdenza professionale. economica. Le persone povere, in particolare donne, bambini, anziani e Nel Secondo Dopoguerra la Svizzera registrò una fase malati, venivano rinchiuse come emarginate in apposite strutture. di boom e, dato che la situazione era generalmente posi- Nonostante l’aumento della disoccupazione e dell’indigenza, i rischi di tiva, le assicurazioni sociali passarono in secondo piano. povertà strutturali continuavano a essere perlopiù sconosciuti. Non era più necessario che l’assistenza fosse gestita a Verso la fine del 19° secolo sorsero le prime assicurazioni sociali. In cam- livello nazionale mediante lo Stato sociale e gli enti di bio del pagamento di un premio, le cosiddette «società di mutuo soccor- sicurezza sociale iniziarono ad andare sempre più incon- so» garantivano ai propri membri una copertura contro le perdite di gua- tro alle esigenze dei singoli. dagno dovute a infortunio e malattia. Queste erano però destinate princi- Inoltre, l’introduzione dell’AI e dell’AVS permise di palmente ai lavoratori, finché nuovi enti proposero anche rendite di vec- ridurre il numero di coloro che dipendevano dall’assi- chiaia, vedovili e per orfani. Il cambiamento di secolo segnò il momento stenza ed erano sempre di più le persone che riuscivano in cui in Svizzera si affermarono l’assicurazione obbligatoria contro le a mantenersi autonomamente. Tuttavia, nonostante la malattie e gli infortuni come pure l’assicurazione per la vecchiaia e l’invali- crescita salariale e la piena occupazione, il benessere non dità, che garantivano prestazioni in base a un diritto legittimo. era una prerogativa di tutti. Per questo motivo, negli Nel 1913 iniziò l’attività dell’Ufficio federale delle assicurazioni sociali, anni 1970 si incentivò l’accertamento dei singoli casi e organo federale resosi necessario in seguito allo scoppio della Prima furono avviati piani di aiuto individuali per promuovere Guerra mondiale, con l’inasprirsi dei conflitti sociali e l’emergere della l’autonomia, il controllo e la disciplina. povertà quale fenomeno ormai non più marginale. I Cantoni e i Comuni La consegna di beni in natura fu sostituita dalla conces- adottarono allora misure per assistere la popolazione interessata, in colla- sione di prestazioni pecuniarie e l’assistenza presso isti- borazione con associazioni di pubblica utilità; gli enti statali si occupavano tuti iniziò a diminuire. Per la prima volta affiorò l’idea del principalmente dell’assistenza ai disoccupati. Durante la Seconda Guerra minimo vitale sociale, che oltre ai beni di base doveva mondiale, si prestò quindi particolare attenzione al rafforzamento degli garantire anche l’integrazione nella società. enti di sicurezza sociale, mettendo in primo piano lo sviluppo di singoli (fonte: Programma Nazionale contro la povertà) PATRONATO Carmine Frandina va in pensione Grazie Carmine! Dopo 31 anni nel Patronato ACLI, il primo set- diritti. In bocca al tembre, Carmine Frandina direttore dell’ufficio di Losanna conclu- lupo per un avveni- de il suo servizio attivo caratterizzato da un costante impegno re che auguriamo sociale e da competente e orgoglioso lavoro di patrocinio a soste- continui a darti gno della comunità italiana e non soltanto. Caro Carmine, le ACLI tante soddisfazio- svizzere hanno avuto in te un dirigente appassionato, capace di pro- ni. gettazione e pronto ad assumersi responsabilità associative dedi- Franco Plutino cando al Movimento tanto tempo ed energie. Sei stato protagonista della creazione dei circoli ACLI di Losanna e Renens e Presidente delle ACLI Romande per lungo tempo. Aclista Grazie a te, alle tue competenze e alla tua passione dinamico e competente direttore del Patronato ACLI hai anche fu fondato il Patronato del nostro circolo e la fatto parte di diversi comitati cittadini e di vita associativa, fin dai nostra associazione si è sviluppata in Svizzera lontani e caldi anni ’80. Un impegno particolare con la Missione Romanda. Ed è anche grazie a te che i nostri cattolica di Losanna ti ha visto assumere anche la presidenza del Aclisti hanno sempre trovato le risposte ai loro Consiglio parrocchiale e collaborare ancora oggi con “Il problemi fiscali – previdenziali e tanto altro. Messaggero”, rivista della Missione dalla quale in questo mese hai Non possiamo dire altro che GRAZIE Carmine! espresso ad amici e conoscenti il saluto a conclusione del suo ser- Tantissimi e sinceri auguri per il tuo pensionamen- vizio attivo. Grazie per la tua lunga e appassionata militanza e per to, ben meritato. il servizio che hai svolto con orgoglio nella tutela e la difesa dei Cinzia Pirona per il Circolo ACLI Losanna 12 il dialogo 3/17
DIALOGO-3-2017OK_4-10.QXD 04.07.2017 11:33 Pagina 13 FILO DIRETTO CON SYNA Uscire a testa alta dalla vita attiva Il pensionamento anticipato (PEAN) nel settore dell’edilizia principale esiste dal 2003. A benefi- ciarne sono circa 5700 pensionati. Uno di loro è Ludwig Mathis, che durante la vita attiva ha godu- to di molti vantaggi del sindacato e che ora si impegna per difenderne le conquiste. di Dieter Egli, responsabile comunicazione Syna Ludwig non fa in tempo ad iniziare il suo rac- conto che il telefono già squilla – e non sarà l’u- nica volta nella mattinata: il 61enne è molto atti- vo nonostante la pensione. Oltre alla carica di presidente della sezione Syna del Toggenburgo, si prende cura insieme alla moglie di una conoscen- te bisognosa di assistenza e dà una mano a un contadino. Di tanto in tanto collabora anche con l’ex datore di lavoro. «Se hanno bisogno di qual- cuno, possono chiamarmi. Ma non voglio toglie- re il lavoro ai giovani», dice Ludwig. Ludwig ha lavorato per oltre 30 anni presso un’impresa edile del Toggenburgo. «La vita di cantiere mi è sempre piaciuta», afferma con con- Anche come pensionato PEAN, Ludwig Mathis è sempre in movimento! vinzione. Ma il lavoro è duro. E con l’età, tutti prima o poi si ritrovano con problemi di salute. «I gli edili – e pure i datori di lavoro – sono sulla stessa barca. Se carichi pesanti sono deleteri per la schiena e le questa affonda, coliamo a picco tutti insieme!» Il telefono squilla gambe, e in inverno si devono affrontare il fred- di nuovo nel salotto della vecchia casa che Ludwig vorrebbe do e l’umidità». Racconta di colleghi andati in ampliare. pensione come invalidi – e di altri che alla pen- sione non ci sono mai arrivati. Perciò, Ludwig è Modelli di prepensionamento non soltanto felice di poter beneficiare del PEAN: «Poter usci- nell’edilizia principale re a testa alta dalla vita attiva ha un valore incal- colabile». Del pensionamento anticipato (PEAN) nell’edilizia principale possono beneficiare i lavoratori edili in grado di dimostrare un «Dopo i 50 anni devi stare attento determinato numero di anni di attività lavorativa ininterrotta a non farti licenziare» presso un’impresa affiliata. Ricevono al massimo il 65 percento dell’ultimo stipendio, più 6000 franchi all’anno. Questa soluzione Ludwig Mathis: «per gli edili il PEAN è una bene- è finanziata dai datori di lavoro e dai dipendenti in misura del 5,5 dizione. La battaglia è valsa la pena!» A Ludwig del salario per i primi e dell’1,5 percento per i secondi. La piace rievocare le grandi manifestazioni sindacali, Fondazione FAR Suisse è sostenuta dalla Società Svizzera degli ma non si crogiola nel passato. Per preservare il Impresari-Costruttori e dai sindacati Syna, Unia e dall’associazio- PEAN bisogna continuare a lottare. Ai rischi per ne Quadri dell’edilizia svizzera. Le imprese affiliate sono circa la salute oggi si aggiunge il difficile mercato del 7400 con circa 80 000 dipendenti. Finora sono state assegnate lavoro: «È tutto solo una questione di soldi. Se quasi 15 000 rendite. dopo i 50 anni non riesci più a dare il massimo, Alla fine degli anni ottanta Syna ha sollevato insistentemente l’i- devi stare attento a non farti licenziare». dea di un pensionamento anticipato, obiettivo che non ha mai Salari minimi, 13a mensilità, regolamentazione smesso di perseguire. delle vacanze o, appunto, PEAN: molti lavorato- Fino alla nascita del ri edili non sanno che sono tutte conquiste dei PEAN, nel 2003, c’è però sindacati. «Ciò che mi preme è trasmettere queste voluta una lunga lotta conoscenze – e infondere sicurezza». delle parti sociali; chi non Anche se ha sempre potuto contare su un datore ricorda le grandi manife- di lavoro giusto, è convinto che sia ancora neces- stazioni di Ginevra o il sario lottare giorno dopo giorno per i diritti dei blocco del cantiere della lavoratori. «Ma anche oggi non è sufficiente. Tutti galleria del Baregg?3 il dialogo 3/17 13
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