Il dialogo - L'umanità del lavoro nell'economia dei robot - bimestrale d'informazione e di opinione delle ACLI Svizzera associazioni cristiane ...

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Il dialogo - L'umanità del lavoro nell'economia dei robot - bimestrale d'informazione e di opinione delle ACLI Svizzera associazioni cristiane ...
DIALOGO-4-2017OK_4-10.QXD 19.09.2017 09:27 Pagina 1

                         il dialogo
                         bimestrale d’informazione e di opinione delle ACLI Svizzera
                         associazioni cristiane lavoratori internazionali

                    L’umanità del lavoro
                    nell’economia dei robot
                         settembre 2017
                         numero 4 - anno XXVII
Il dialogo - L'umanità del lavoro nell'economia dei robot - bimestrale d'informazione e di opinione delle ACLI Svizzera associazioni cristiane ...
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                                                   La vignetta                                                                                                                                    di Daria Lepori

         Impressum
         il dialogo
         Bimestrale delle ACLI Svizzera
         Distribuito in abbonamento
         Stampa 4200 copie

         Direttore responsabile:
         Franco Narducci

         Comitato di redazione:
         Luciano Alban, Romeo Bertone,
         Antonio Cartolano, Simone Dimasi,
         Fra Martino Dotta, Francesco
         Genova, Moreno Macchi, Marco
         Montalbetti, Francesco Onorato,
         Franco Plutino, Antonio Putrino, Luca
         Rappazzo, Giuseppe Rauseo,
         Giuseppe Rondinelli, Barbara Sorce

         Responsabili di zona:
         AG: Gaetano Vecchio
         BA-BE-SO: Samantha Vecchio
         GE-VD: Costanzo Veltro
         ZH-LU-SG-SZ-TG: Salvatore Dugo
         TI: Andrea Masullo e Simona Cautela
                                                   Nuovo indirizzo Patronato ACLI
         Redazione e recapito:
         Redazione il dialogo                      Il Patronato Acli di Zurigo ha traslocato ad Altstetten, ora è al
         Circolo Acli Lugano, Via Simen 10,        seguente indirizzo:
         6900 Lugano
                                                   Patronato Acli, Herostrasse 7, Altstetten
         telefono 091 921 47 94
         segreteria@acli.ch                        tel. 044-24226383, zurigo@patronato.acli.it
         www.acli.ch                               La sede è nelle immediate vicinanze della stazione ferroviaria di
                                                   Altstetten ed facilmente raggiungibile, con il tram e il bus.
         Stampa:
                                                   Orari di apertura: lunedì, giovedì 09:00-12:00 e 14:30-17:30 /
         Theiler Druck AG
         8832 Wollerau                             martedì 09:00-12:00 / mercoledì 14:30-17:30

         Grafica:
         Corriere degli Italiani                                                                           ABBONATEVI al Corriere degli Italiani
         Coordinamento                                     Da 55 anni al servizio dell'emigrazione italiana in Svizzera
         e impaginazione:
         Renzo Sbaffi                                                                                                                                                 AFFIDATEVI ALLA CONSU- Zurich,
                                                                                                                                                                    LENZA DEI NOSTRI ESPERTI Agenzia Generale

                                                                                                                                                                                                                                               Corriere degli Italiani
                                                                                                                                       " ! & " %(           %#$)     PER LA PROTEZIONE COM- Vincenzo Centolanza
                                                                                                                                                            ! $)&      PLETA DEI VOSTRI CARI. I suoi consulenti a
                                                                                                                                                    *##'                                           vostra disposizione:
                                                                                                                             ! #'' %'# %% '#        #'' %'# %& %%                                  Moreno Baggieri
                                                                                                                                                                                                   076 339 89 51
                                                                                                                                        !                      !                                   Claudio Campanile
                                                                                                                                                                                                   076 565 27 77

         È possibile abbonarsi:                                                                                                                                                                                                                Ogni settimana
         sei numeri annuali a fr. 20.-
                                                                                                                                                                                    ZURICH ASSICURAZIONI.
                                                                                                                                                                                    PER CHI AMA DAVVERO.

                                                      IMPRONTE                                   9   GLOBALIZZAZIONE       " !#                                                                                                                direttamente a casa tua
         CCP 65 - 272444 - 7                           7                 "

                                                                                                                                                                                                                                               Abbonamento annuo fr. 90.-
                                                                                  !        2'5
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                                                                                                                                                                                          % ! '"8 #%" &&"            "!      ,, , "! 1 "!

         Il prossimo numero sarà recapitato a
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         inizio settembre 2017. La chiusura di                                                                                                                                                                                                 C.C.P 60-12862-6, 8004 Zürich
                                                                                                                                                                                               (!"&'( "         % ' ( && 3 (% '' ! "
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                                                      INTERNAZIONALE                             6                                                                                         "#" ' 1 % ##"%'" (!                  "! (& "!
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                                                      !        ( )                                                                                                                      8       " ,, , "!            "&' '( '" "%, "4
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         sata per il 19 agosto 2017.
                                                                                                                                                                                               "       % " "             % "! ,, , "!
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            2
                   il dialogo 4/17

                                                                                                                                                                                                                                       ,
Il dialogo - L'umanità del lavoro nell'economia dei robot - bimestrale d'informazione e di opinione delle ACLI Svizzera associazioni cristiane ...
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                                                                                                                            EDITORIALE

         Industria 4.0, la nuova                                                                              Sommario
                                                                                                              numero 4 - anno XXVII
         frontiera del lavoro                                                                                 Il cuore e la mano                       4
                                                                                                              Niccolao della Flüe: impegnarsi

         P
                  rovate a immaginare come sarà il lavoro tra 30-40                                           per Dio e per il bene comune
                  anni e forse avrete un approccio più coinvolgente a
                  questa edizione che “il Dialogo” dedica a tale inter-
                                                                                                              Politica                                 5
         rogativo, a partire dall’incontro di studi delle Acli svoltosi a                                     Cittadinanza svizzera
         Napoli lo scorso fine settimana sul presente e il futuro del                                         norme più rigorose
         lavoro nell’era della rivoluzione digitale. Chiederselo non è
         esercizio vano, per lo meno fino a quando sarà valida l’e-
                                                                                                              ACLI FAI                                 6
                                                                                                              In ricordo di Giovanni Bianchi
         quazione “lavoro = reddito da occupazione”. Lavoro che
         dalla prima rivoluzione industriale in poi è stato il centro                                         Dossier                             7-12
         propulsore di movimenti che hanno scritto la storia dell’800                                         - Napoli, 50° incontro
         e del ‘900, che ha visto la nascita della classe operaia, dello                                      nazionale di studio ACLI
         sfruttamento e dei sotto-salariati, dei moti cruenti con tragici                                     - Intervista a giovani sul lavoro,
         costi in vite umane, la nascita dei sindacati e delle relazioni                                      di Barbara Sorce
         industriali. Ed anche dei beni di consumo di massa che inci-
         dono su economia e occupazione, del benessere diffuso e dell’aumento dell’aspettativa di vita,       Filo diretto con il Syna 13
                                                                                                              Lavoro 4.0 senza sindacato?
         dell’accumulo di ricchezze in poche mani e della divaricazione crescente tra ricchi e poveri.
                                                                                                              Un no-go! Di Selina Tribbia
         E ancora una volta, come è accaduto con la seconda e terza rivoluzione industriale, la scien-
         za e le scoperte scientifiche applicate alla produzione e all’economia sollecitano le trasfor-
         mazioni industriali, e i processi di razionalizzazione e ottimizzazione dei sistemi produt-
                                                                                                              Patronato                          14-15
                                                                                                              - Il Parlamento svizzero ha
         tivi. Nei quali il capitale cognitivo è divenuto una componente ad altissimo valore aggiun-          approvato la riforma previdenziale
         to: i Paesi che negli ultimi decenni hanno sottovalutato l’istruzione, la cultura e la ricerca       - Certificato di esistenza in vita
         sono retrocessi in modo rapidissimo – pur partendo da posizioni favorevoli – nella classifi-
         ca della dinamicità produttiva e sociale che costituiscono un punto di forza delle democrazie        ENAIP                              16-17
         moderne. Ma le razionalizzazioni, come l’esperienza degli ultimi decenni insegna, sono               - ENAIP Schweiz offre
         quasi sempre accompagnate da drastici tagli all’occupazione, chiusure dei centri di produ-           corsi di lingua, perfezionamento
         zione o delocalizzazioni, spesso in altri Paesi o a centinaia di chilometri, con pesanti riper-      professionale e non solo
         cussioni sull’intera società e sul nostro Welfare.                                                   - Al via il nuovo anno scolastico
         La quarta rivoluzione industriale accelererà in una prima fase - la cui durata è difficilmente       con un fitto programma di attività
         pronosticabile - il processo di esautoramento dei lavoratori e accrescerà l’abisso tra Paesi
         avanzati e arretrati; un processo su cui incideranno svariati fattori come il già citato capi-
         tale d’istruzione, la qualità delle scelte di governo, l’efficienza del sistema bancario e la pos-   Vita delle ACLI                    19-22
         sibilità di operare ingenti investimenti. Intanto si moltiplicano le analisi di studiosi chiamati    - Giornata formativa della
         al capezzale del malato, in un quadro in cui la lotta competitiva nella produzione, nel com-         ACLI Interc. Svizzera Centro
         mercio e nella finanza mondiale ha rimesso radicalmente in discussione certezze che sem-             Orientale
         bravano granitiche. Gli italiani, ad esempio, considerano l’insicurezza economica e la scom-         - Circolo Weinfelden e direttivo
         parsa del ceto medio le principali fonti di preoccupazione e guardano, soprattutto i giovani,        - Convegno nazionale delle ACLI
         all’emigrazione come unica speranza per un posto di lavoro.                                          Svizzera: “Il lavoro nell’era
                                                                                                              dell’industria 4.0”
         Ma la prospettiva politica nella “società globale del rischio”, citando l’espressione coniata da
                                                                                                              - In poche battute
         Ulrich Beck, dovrebbe restare pur sempre quella di una responsabilità collettiva che ai debo-
                                                                                                              - Losanna, Daniele Lupatelli
         li unisca il maggior numero possibile di forti e dovrebbe essere nell’interesse di tutti che
                                                                                                              nuovo operatore patronato ACLI
         Industria 4.0 non imbocchi la strada percorsa dall’agricoltura nell’800. Finora abbiamo
         contrastato il perenne ritornello della “società dei due terzi”, del “20:80” e “tittytainment”
         coniati nel 1995 dai pragmatici riuniti nell’hotel Fairmont di San Francisco. Dovremmo               Editoria
         superare anche la visione dell’economia postindustriale basata sugli Stati che si servono di
                                                                                                                                                       23
                                                                                                              - Mio fratello insegue i dinosauri
         altri Stati; non sarà facile ma è in gioco il futuro. Intanto le nuove frontiere dell’automa-
         zione sono i robot collaborativi (cobot) e gli esoscheletri, che per inciso non versano i contri-    Sale e Pepe                              23
         buti per le nostre pensioni.                                                                         - Soupe Grasse
                                                                                   Franco Narducci
                                                                              franco.narducci@gmail.com

                                                                                                                                                   3
                                                                                                                               il dialogo 4/17
Il dialogo - L'umanità del lavoro nell'economia dei robot - bimestrale d'informazione e di opinione delle ACLI Svizzera associazioni cristiane ...
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         IL CUORE E LA MANO

         Nicolao della Flüe: impegnarsi per Dio
         e per il bene comune
          di fra Martino Dotta, assistente spirituale ACLI Svizzera                il giusto equilibrio tra la preservazione degli
                                                                                   interessi particolari legittimi e l’interesse della
                                                                                   società nel suo insieme”. Sono convinto che, in
         La promozione del bene comune in chiave cristiana
                                                                                   tempi ben diversi rispetto ai nostri, Nicolao
         significa entrare nella dimensione del servizio e del
                                                                                   della Flüe abbia incarnato questo ideale univer-
         dono. L’esserci per gli altri è un modo politico di realiz-
                                                                                   sale. Ha partecipato a pieno titolo alla vita socia-
         zare il precetto evangelico dell’amore del prossimo
                                                                                   le del Paese, in un periodo storico nel quale cor-
                                                                                   ruzione, interessi di parte e degrado morale

                          R
                                   icorre il 25 settembre la festa liturgica di    scuotevano le coscienze. Con modestia e deter-
                                   san Nicolao della Flüe, di cui si festeg-       minazione, egli ha dimostrato che ci si può met-
                                   giano quest’anno i seicento anni dalla          tere al servizio del bene comune senza cercare
                          nascita. Contadino, soldato, magistrato e misti-         un proprio tornaconto immediato. Colto da una
                          co, in tempi difficili per la società e per la           profonda crisi esistenziale, Bruder Klaus ha
                          Chiesa, ha saputo conciliare vita credente a             capito che si possono servire Dio e la Patria
                          impegno pubblico. Anche dopo essersi ritirato            senza dimenticare i bisogni contingenti delle
                          nell’eremo del Ranft, a poche centinaia di metri         persone, in primo luogo della propria cerchia
                          dall’abitazione della sua famiglia e del villaggio       familiare. La ricerca della verità e della giustizia,
                          di Sarnen, Nicolao non ha mai smesso di inte-            a cominciare dalle situazioni più prossime, ha
                          ressarsi di quanto avveniva attorno a lui. Al con-       significato per lui impostare i rapporti interper-
                          trario, ha continuato ad accompagnare nella pre-         sonali e sociali all’insegna dell’onestà e del
                          ghiera, nel raccoglimento interiore, nel digiuno e       rispetto. Tutto ciò è possibile, se nasce dalla
                          con il consiglio i suoi concittadini. Fu perciò          consapevolezza che il baricentro dell’esistenza
                          apprezzato confidente di prelati, ambasciatori e         politica non è il singolo, bensì la collettività. Va
                          semplici fedeli.                                         da sé che per il medievale Nicolao, comunità
                          L’importante anniversario è già stato sottolinea-        civile e religiosa coincidono, mentre Stato e
                          to in vari modi nel nostro Paese. Credo che              Chiesa perseguono i medesimi ideali spirituali.
                          valga perciò la pena soffermarsi sul valore esem-        Eppure, anche in un regime di separazione degli
                          plare – tuttora attuale – del suo agire nel nome         ambiti, per l’Eremita del Ranft, nel porre l’altro
                          della propria fede a favore della collettività. Mi       (o l’Altro, cioè l’essere umano e la creazione nel
                          sembra una forma adatta per riflettere sulla real-       suo insieme e Dio) al centro della propria atten-
                          tà complessa del mondo civile, di cui il lavoro è        zione si trovano la vera pace e il vero bene!
                          una componente fondamentale, e sulla ricerca             Oggi come nella primo nucleo federale di sei
                          spirituale. In una prospettiva credente, l’una non       secoli fa, la testimonianza di Nicolao mostra
                          può essere separata dall’altra, se non si vuol cor-      quanto sia utile superare divisioni e contrappo-
                          rere il rischio di cadere in una sorta di schizo-        sizioni a favore di una collettività più attenta a
                          frenia esistenziale, individuale e collettiva.           chi corre il pericolo di cadere al di fuori dalla
                                       La promozione del bene comune in            rete sociale.
                                       chiave cristiana significa entrare nella    Può essere il nostro modesto e concreto contri-
                                       dimensione del servizio e del dono.         buto a rendere più giusto e fraterno il mondo
                                       L’esserci per gli altri è un modo ‘poli-    nella sua interezza. Nel mondo del lavoro come
                                       tico’ di realizzare il precetto evangeli-   in ogni Nazione, è necessario garantire a chiun-
                                       co dell’amore del prossimo.                 que la possibilità di condividere lo stesso pro-
                                       Come ricordavano nel 2001 le Chiese         getto collettivo.
                                       svizzere, a conclusione della               San Nicolao mostra ancora come sia illusorio
                                       Consultazione ecumenica per il futu-        voler creare benessere, escludendo i più deboli.
                                       ro sociale ed economico della               È nel riconoscere le comuni radici storiche, isti-
                                       Svizzera, in riferimento all’insegna-       tuzionali e spirituali che si può davvero pro-
                                       mento sociale cristiano, “la nozione        muovere insieme il bene di tutti, con tutti e per
                                       di bene comune è un invito a cercare        tutti gli esseri umani. 3

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         Cittadinanza svizzera, norme più rigorose
          di Luciano Alban, Segretario organizzativo ACLI Svizzera

         I
              l primo gennaio 2018 entrerà in vigore la
              nuova legge federale sulla cittadinanza e le
              condizioni per ottenerla saranno più rigorose,
         soprattutto per quanto riguarda la conoscenza
         della lingua locale. Coloro che intendono natura-
         lizzarsi dovranno presentare la domanda entro la
         fine del 2017, potranno così usufruire della legge
         vigente, meno rigida. Occorre tuttavia precisare
         che ogni Cantone dispone delle proprie regole che
         possono essere più restrittive di quanto previsto
         dalla Confederazione. Un aspetto positivo della
         nuova legge è che si può presentare la domanda
         dopo aver vissuto 10 anni in Svizzera e non più
         dodici.

         Il cuore e la ragione
         Le cifre riguardanti la comunità italiana in Svizzera     nel 2006 il Canton Zurigo ha stabilito una tassa di 500 franchi per
         mostrano un tiepido interesse ad acquisire la citta-      il comune e altrettanti per il Cantone. La tassa federale è di 150
         dinanza elvetica. Oltre a doversi sottoporre ad un        franchi per famiglia e di 100 franchi per persona singola. A seguito
         esame e pagare una tassa, conta anche l’aspetto           di ciò, il fattore determinate non è più il costo, ma il fatto di dover
         psicologico legato al passato della prima genera-         presentare una domanda con un lungo iter e sottoporsi a un esame
         zione. Anche se a tutt’oggi circa il 50% degli ita-       di “idoneità”. Le naturalizzazioni in Svizzera, pur rimanendo tra le
         liani residenti in Svizzera hanno la doppia cittadi-      più difficili da ottenere in Europa, dal 1992 al 2016 sono passate,
         nanza, molti altri giovani di seconda e terza gene-       da poco più di 4.500 a 42.900 le ordinarie e le agevolate, di compe-
         razione potrebbero richiederla. Probabilmente             tenza federale, sono arrivate a 10.000 annue. La cittadinanza age-
         non si distingue la differenza tra cittadinanza e         volata riguarda soprattutto i matrimoni misti. La popolazione stra-
         nazionalità. Con la naturalizzazione non si perde la      niera in Svizzera è tra le più alte al mondo: ¼ degli abitanti della
         propria nazionalità, ma si acquisiscono i diritti         Svizzera sono cittadini stranieri, e di essi ben 900.000 potrebbero
         civili del Paese dove si vive e non si è considerati      richiedere la naturalizzazione, tra cui molti italiani. Sul piano pro-
         più stranieri. La nazionalità definisce l'appartenen-     cedurale è il Comune che in primo luogo concede la cittadinanza,
         za ad una comunità per storia, religione, tradizio-       la concessione del Cantone e della Confederazione diventa poi
         ne, cultura e lingua. La cittadinanza è la condizio-      quasi automatica.
         ne giuridica del cittadino alla quale l'ordinamento       A fine luglio 2017 risiedevano in Svizzera 626.873 italiani, 100.000
         di uno Stato identifica la pienezza dei diritti politi-   in più rispetto a dieci anni fa. Circa il 50% del totale possiede la
         ci e civili e, più precisamente, l'insieme dei diritti.   doppia cittadinanza. In Svizzera il diritto di cittadinanza si trasmet-
         Il cuore rimane italiano, ma la ragione dovrebbe          te per discendenza, secondo il princi-
         spingerci ad essere cittadini a pieno titolo nel          pio dello “ius sanguinis”, e non in
         luogo in cui si vive.                                     base al luogo di nascita previsto dalla
         Fino al 1992, anno in cui venne riconosciuto dalla        “ius soli”. Quasi tutti i paesi del conti-
         Svizzera il diritto alla doppia cittadinanza, “il com-    nente americano applicano la ius soli
         prarsi svizzero” era considerato un tabù, un dis-         in modo automatico e senza condizio-
         pregio, quasi un tradimento poiché comportava la          ni. Alcuni Paesi europei (Francia,
         rinuncia a quella italiana. Fino a tale data le donne     Germania, Irlanda e Regno Unito)
         italiane che sposavano uno svizzero perdevano             concedono altresì la cittadinanza con
         automaticamente, in modo discriminatorio, la cit-         la ius soli, sebbene condizionata.
         tadinanza italiana. Dopo il 1992, a frenare le natu-      Questo argomento è di fortissima
         ralizzazioni rimasero due aspetti: i costi puttosto       attualità anche in Italia, ma il fatto che
         elevati e il servizio militare per gli uomini. I costi    venga trattato a ridosso delle votazio-
         di naturalizzazione variano da Cantone a Cantone,         ni politiche ne inquina il dibattito.3

                                                                                                                                     5
                                                                                                                   il dialogo 4/17
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         ACLI FAI

         In ricordo di Giovanni Bianchi
          a cura di Giuseppe Rauseo, vicepresidente FAI e presidente ACLI Svizzera

         G
                     iovanni Bianchi (foto in basso), è stato un    Fu proprio Giovanni che nel
                     grande presidente delle ACLI e amico           1991 lanciò la Convenzione
                     delle ACLI all’estero. Negli ultimi anni,      dell’Associazionismo, un primo
         nei suoi frequenti interventi ai nostri Congressi e        tentativo di dare uno statuto ori-
         Convegni, ci ha sempre ricordato instancabilmen-           ginale ai mondi associativi esal-
         te l’attualità delle tre fedeltà delle Acli, alla classe   tandone l’autonomia e la funzio-
         operaia, alla democrazia, alla Chiesa, e le qualità        ne di promozione sociale e di svi-
         che deve avere chi si occupa della "cosa pubblica":        luppo dell’azione volontaria. Da
         eticamente credibile, professionalmente capace,            quell’intuizione, dall’avere capito
         politicamente abile. Siamo certi che dalla sua             che le realtà associative non pote-
         nuova Casa continuerà a vegliare sulle ACLI e su           vano essere considerate come propaggini dei partiti e che il mondo
         tutti noi. Dal giorno della sua scomparsa, lo scor-        del volontariato rappresentava una nuova frontiera dell’azione
         so 24 luglio, in molti hanno ricordato la figura di        sociale, si posero le basi per la nascita del Forum del Terzo Settore
         Giovanni Bianchi, presidente delle Acli tra il 1987        e del suo riconoscimento avvenuto nel 1998. Il 50° Incontro nazio-
         e il 1994, alla guida di un’associazione che si chie-      nale di studi di Napoli, al quale Giovanni sarebbe stato presente se
         deva quale ruolo assumere in un’Italia che passava         la malattia non ce l’avesse portato via, non ha mancato di dedicar-
         – con incedere un po’ faticoso e incerto – dalla           gli uno spazio per ripercorrere la sua vita fatta di studio, riflessione,
         Prima alla cosiddetta Seconda Repubblica: tutti gli        dibattito e confronto pacato, di amicizia calda e profonda, ma
         articoli, i messaggi e i ricordi che abbiamo letto in      soprattutto di quella sua capacità di mettere in relazione mondi
         queste settimane ci danno la profondità di quello          diversi, che derivava dalla sua grande capacità di ascolto. Il lascito
         che Giovanni è stato all’interno della società italia-     più prezioso di Giovanni, secondo Franco Passuello - suo succes-
         na più ancora che della nostra associazione.               sore alla guida delle Acli - è proprio la sua vita, una vita capace di
         “Con Giovanni Bianchi se ne va un grande uomo              testimonianza. Giovanni è una figura luminosa di laico cristiano,
         e un grande presidente delle Acli ha affermato             che ci chiede di non smettere di pensare al destino del cristianesi-
         Roberto Rossini, presidente nazionale delle Acli .         mo democratico. Il suo lascito sta anche nel continuare a porsi la
         Un uomo che, nonostante i numerosi e importan-             domanda di quale possa essere il contributo al bene comune dei
         tissimi incarichi istituzionali a livello politico         cattolici che hanno a cuore la democrazia. Alle Acli è chiesta “una
         nazionale, è rimasto sempre attaccato alla nostra          creatività spirituale nella politica, non per farsi partito ma per rac-
         associazione. Era con noi anche nell’ultimo incon-         cogliere e rielaborare anche politicamente, insieme a tutti quelli che
         tro di spiritualità delle Acli a Bose. Con lui, se ne      ci stanno, un giacimento di valori, di testimonianze, culture politi-
         va un amico e una guida”.                                  che, che tanti cristiani hanno sedimentato lungo una storia che non
         Andrea Olivero, ex presidente delle Acli, ricorda          è mai stata lineare, gloriosa, trionfante ma sempre animata da una
         come da Presidente nazionale delle Acli Giovanni           sincera passione per il bene degli esseri umani e per il bene comu-
         ci abbia dato lezioni di pacifismo popolare, abbia         ne.” Grazie di tutto Giovanni e resta con noi nel cammino.3
         gettato le basi per la nascita del Terzo Settore
         organizzato, abbia teorizzato la politicità della
         società civile. Giovanni non era un uomo di pote-
         re e neppure un leader carismatico di quelli che
         vanno di moda oggi. Non era animato da attivi-
         smo forsennato e isterico. Sapeva invece trasmet-
         tere a tutti – e ai giovani in primo luogo – passio-
         ne civile e amore per la giustizia. Ma con mitezza,
         senza proclami, come un vero costruttore di pace
         e un autentico uomo di fede.
         Anche Luigi Bobba, ex presidente delle Acli, ricor-
         da le novità della presidenza Bianchi: passaggio
         dall’ispirazione cristiana alla vita cristiana nelle
         Acli; ricoperta del popolarismo e del cattolicesimo
         sociale e intuizione che il futuro delle Acli stava nel
         Terzo Settore.

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                    il dialogo 4/17
Il dialogo - L'umanità del lavoro nell'economia dei robot - bimestrale d'informazione e di opinione delle ACLI Svizzera associazioni cristiane ...
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         Valore lavoro
          di Luca Rappazzo, vice presidente ACLI Ticino

         Dal 14 al 16 settembre si è svolto a Napoli il 50° Incontro
         nazionale di studi delle Acli sul tema del lavoro e del suo
         cambiamento epocale. L’intelligenza artificiale e la robo-
         tizzazione sconvolgeranno il mondo del lavoro con riper-
         cussioni imprevedibili, una sfida che metterà a dura prova
         l’umanità e la dignità del lavoro.

         Economia dei robot: i catastrofismi e gli ingenui entusiasmi               i sistemi. La sfida posta dalla quarta rivoluzione
         La lettura superficiale degli studi dell’Ocse e dell’università di         industriale si giocherà sul terreno delle competen-
         Oxford sull’impatto dell’intelligenza artificiale nel mondo del lavo-      ze, della loro centralità rispetto alle mutevoli esi-
         ro ha provocato non pochi allarmismi nell’opinione pubblica.               genze del tessuto produttivo; la risposta quindi
         Queste ricerche sostanzialmente sono concordi nel prevedere la             non potrà che partire dal rafforzamento e amplia-
         scomparsa di circa il 40% dei profili professionali attuali, di cui solo   mento dell'offerta formativa nel suo complesso.
         una parte sarà rimpiazzata. È comprovato che l’innovazione tecno-
         logica è da sempre un fattore cruciale di cambiamento dei sistemi          Le trasformazioni del mondo del lavoro
         sociali e delle organizzazioni. Internet ha rivoluzionato il nostro        Con le relazioni di Ivana Pais e Leonardo
         modo di vivere, di comunicare, di lavorare, di pensare, ha creato          Becchetti si sono affrontate alcune potenzialità e si
         nuove mansioni caratterizzate da un’elevata qualificazione, ma ha          sono individuati alcuni rischi delle trasformazioni
         anche contribuito a sottrare spazio ai lavoratori poco qualificati. Un     introdotte dalla quarta rivoluzione industriale.
         generale aumento della disoccupazione e delle disuguaglianze che           Ivana Pais ha evidenziato le due possibili direzioni
         appare ineluttabile agli occhi dei più pessimisti.                         del cambiamento. Il primo è il mondo della gig
         I tecnoentusiasti sostengono invece che i robot non potranno fun-          economy, teso a soddisfare i desideri dei consuma-
         zionare senza l’input del lavoratore esperto e anche se i macchinari       tori in tempo reale. Qui il rapporto di lavoro si può
         grazie al fatto di essere in costante comunicazione tra loro potran-       aprire e chiudere con un click: i fattorini si attiva-
         no risolvere più facilmente gli imprevisti, vi sarà sempre qualche         no attraverso un messaggio ricevuto tramite una
         aspetto che potrà sfuggire al controllo della tecnologia. Dunque si        App per prelevare e consegnare la pizza per la cena
         dovrebbe parlare di una nuova centralità del lavoratore nel proces-        o il nuovo libro da leggere. Monitorando in questo
         so produttivo, in cui fra l’altro gli operai dell’Industria 4.0 dovran-    modo il servizio le aziende possono controllare un
         no avere salari più elevati in virtù della loro alta qualificazione.       esercito di lavoratori occasionali.
         Di fronte a queste due posizioni, l’invito è di guardare con spirito       Il mondo della sharing economy ruota invece
         critico questo importante passaggio storico affidandosi alle istitu-       attorno al principio della condivisione tra pari. Le
         zioni politiche e al decisivo ruolo di critica da parte della società      relazioni che nascono dalle connessioni di app
         civile e delle organizzazioni dei lavoratori.                              gestite dalle piattaforme web si fondano su scam-
                                                                                    bi di servizi e di lavori, basati sulla collaborazione.
         Lo scenario della quarta rivoluzione industriale                           Questa diventa un’opportunità di arricchimento,
         Il contributo di Francesco Seghezzi, direttore della fondazione            perché si tenta di riorganizzare in modo più vivi-
         Adapt, ha aiutato a delineare i contorni delle nuove caratteristiche       bile tempi e spazi, e perché si prova ad allocare
         del lavoro. Di fatto non c’è più la netta separazione tra intelligenza     risorse, sulla base delle disponibilità di ogni parte-
         e manualità, ma si entra in una fase interdisciplinare dove si richie-     cipante.
         de un’integrazione tra lavoro e pensiero. Nasceranno nuove oppor-          Con Leonardo Becchetti si è potuto analizzare il
         tunità ma bisognerà comprendere l’esistenza dei presupposti per-           contesto di questa rivoluzione: la concorrenza glo-
         ché queste possano essere colte.                                           bale e la nuova fase di innovazione tecnologica. Si
         Uno dei punti da curare con particolare attenzione è l’accompa-            tratta di due forze che spingono verso il basso
         gnamento all’innovazione delle imprese. Gli investimenti impliche-         salari e la dignità del lavoro essendo decisamente
         ranno un forte ingresso di tecnologia 2.0 nei processi produttivi che      orientate verso la creazione di profitto e di benes-
         connetteranno nuove macchine fra loro. Il lavoro impegnativo sarà          sere dei consumatori.
         svolto da macchine, mentre al lavoratore sarà chiesto di impostare                                                (segue a pagina 8)

                                                                                                                                       7
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         DOSSIER

         Valore lavoro
         (da pagina 7)
         Per rendere più umano questa siste-
         ma economico, l’economista ha sug-
         gerito di rifarsi al concetto chiave di
         generatività, inteso come creazione
         di valore economico verso un model-
         lo socialmente ed economicamente
         sostenibile.

         L’economia nella prospettiva
         dell’ecologia integrale
         È auspicabile quindi che le trasfor-
         mazioni della quarta rivoluzione
         industriale valorizzino l’idea di un’e-
         conomia circolare che ponga al cen-         di senso da legami significativi tra      normative internazionali”, perché
         tro l’umanità e il suo lavoro in armo-      realtà concrete, tra persone in carne e   l’area di impiego di alcune piattafor-
         nia con la natura. In questo senso è        ossa. Anche l’imprenditorialità dovrà     me eccederà i confini nazionali.
         interessante il parallelismo proposto       coinvolgere il territorio valorizzando
         dall’economista Alessandra Smerilli         le risorse comunitarie, la cultura, le    Il lavoro è la dignità dell’uomo
         che cita il lavoro di ricerca del neuro-    relazioni in un rapporto dinamico         La dimensione del lavoro come dono
         biologo Stefano Mancuso sul mondo           con i processi produttivi aziendali.      da fare agli altri, un dono di carità e
         delle piante: i vegetali sono in grado      La questione della tutela del lavoro      amore sostenuto dalla preghiera.
         di resistere al cospetto delle più gravi    Il tema delicato della sempre più pre-    Si può riassumere in queste poche
         crisi del clima e di sopravvivere per-      ponderante precarietà dei lavoratori      parole il cuore della riflessione di
         dendo l’80% del proprio corpo; ciò è        e della loro tutela è stato al centro     don Giovanni Nicolini, assistente
         possibile grazie al principio di sussi-     della relazione del giuslavorista         spirituale delle Acli, dopo la lettura
         diarietà che regola il loro mondo.          Michele Faioli.                           del Vangelo di S. Giovanni della
         Secondo la Smerilli, allo stesso modo       In questa fase transitoria, sarà fonda-   lavanda dei piedi. “La lavanda dei
         anche il sistema economico-sociale          mentale conciliare diverse forme          piedi – ha spiegato Nicolini – è
         dell’essere umano dovrebbe incen-           lavorative per raggiungere un reddito     un’immagine del lavoro, Cristo
         trarsi sul principio della relazione        da lavoro decoroso. In questo scena-      esprime la dignità del lavoro. Mentre
         orizzontale e paritetica del mondo          rio si aprono due diverse e nuove         con Adamo il lavoro era diventato
         vegetale, abbandonando il modello           aree a rischio di tutela.                 una maledizione, con Cristo è una
         organizzativo gerarchico tipico del         Nella gig economy si nascondono le        condizione paradisiaca dominata
         mondo animale su cui si è fondata la        dimensioni più critiche e gravi: si       dalla carità.
         società fino ad ora. La rivoluzione di      lavora su domanda senza essere tute-      Il lavoro è fatica ma è anche un
         internet e della rete hanno intrinseca-     lati da contratti di lavoro temporal-     dono che le persone si fanno a
         mente le caratteristiche della connes-      mente definiti.                           vicenda, dalla mamma che cura i
         sione e della condivisione; due con-        Non c’è solo precarietà, c’è anche        bambini, alla maestra, all’artista,
         cetti chiave indispensabili per uscire      perdita di competenze, mancanza di        ogni lavoro è un atto di carità che si
         dall’arroccamento individualista e          prospettive per aspirare a migliorare     fa verso gli altri”. Le Acli, attraver-
         per innescare nuove forme di solida-        la propria condizione, deresponsabi-      so le parole del presidente Roberto
         rietà che permettano di concepire un        lizzazione verso la persona in rap-       Rossini nella sua relazione finale,
         nuovo modello di società.                   porto di subordinazione. La seconda       non possono che ribadire la centra-
         In questo senso solo un’ecologia            area di tutela riguarda la cosiddetta     lità del lavoro nella propria visione
         integrale è in grado di comporre un         smart-working e chiama in causa due       di società: “Il lavoro richiama lo svi-
         intreccio ideale tra ambiente, econo-       questioni chiave per il futuro: la        luppo sociale, non è solo occupa-
         mia e modelli sociali che valorizzi le      prima riguarda la capacità di offrire     zione. Per noi il lavoro è senso in
         sensibilità artistiche, storiche e scien-   percorsi di formazione professiona-       sé. Connettere il lavoro allo svilup-
         tifiche e che promuova spazi pubbli-        le, adeguati a una visione integrata e    po di una persona, di una collettivi-
         ci e beni comuni. Le connessioni tec-       globalizzata del lavoro; la seconda       tà significa leggere il lavoro in una
         nologiche vanno arricchite e riempite       riguarda la richiesta di “convergenze     ottica politica”. 3

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         Ricerca IREF sui giovani e il lavoro:
         perché i giovani italiani non lavorano
          di Simona Cautela

         I
              n poco più di un decennio la disoccupazio-
              ne giovanile in Italia è raddoppiata. Il dato
              è macroscopico e agghiacciante: fra i 15 e i
         24 anni il tasso di disoccupazione registrato a
         fine 2006 era del 20,3%, dieci anni dopo si è
         arrivati al 43,3%. Fra i giovani adulti fra i 25 e i
         34 anni il trend è lo stesso, si è avuto un salto
         dal 10% al 20%.

         In uno scenario del genere è più semplice com-
         prendere perché il precariato si erge a categoria
         centrale fra le manifestazioni economiche che
         stanno rivoluzionando il modo di intendere il
         capitalismo. La “gig economy”, vale a dire la
         cosiddetta economia dei lavoretti, finisce col
         rappresentare la soluzione flessibile e immedia-
         ta per quanti considerano il tanto agognato
         tempo indeterminato ormai un miraggio. Ma
         flessibilità e precarietà sono il connubio perfet-
         to per scatenare la tempesta, e chi non vuole
         arrendersi ad un destino instabile finisce con         lavorano come cuochi e camerieri, agli psicologi del lavoro che
         l’emigrare all’estero.                                 si occupano di logistica…e così via.

         Oltre il 77% dei giovani con istruzione elevata        Non studio, non lavoro: il caso NEET
         che lavorano in Italia non è soddisfatto della         Quando lo scoraggiamento occupazionale si combina con la
         retribuzione, contro il 43% degli espatriati; fra      mancata partecipazione al sistema formativo si scatena poi una
         questi ultimi, ben il 38% dichiara di fare “il         particolare forma di inattività. Da qui l’acronimo NEET (Not
         lavoro dei sogni” contro il 28% dei ragazzi che        currently engaged in Education, Employment or Training),
         lavorano in Italia, un dato che scende al 22% se       coniato alla fine degli anni Ottanta nel Regno Unito per indica-
         si tratta di giovani di seconda generazione, vale      re i giovani non occupati e fuoriusciti dal circuito formativo in
         a dire con entrambi i genitori stranieri.              modo prematuro. La dinamica di scoraggiamento è abbastanza
         Questi sono alcuni dei risultati cui giunge un’in-     evidente: se a seguito di ricerche ripetute e non focalizzate su
         teressante ricerca, progettata dall’IREF e realiz-     una particolare occupazione, si continua a non trovare lavoro è
         zata con la collaborazione del Dipartimento            abbastanza naturale iniziare ad auto-percepirsi come un sogget-
         Studi e Ricerche delle ACLI, basata sulle rispo-       to inadeguato, e si esce fuori dai giochi colpevolizzandosi.
         ste raccolte nel periodo compreso fra aprile e         Diritti in sospeso: il lavoro “in deroga” in funzione del mante-
         giugno 2017 da parte di oltre 2500 giovani con         nimento dell’occupazione
         un’età compresa tra i 18 e i 29 anni, apparte-         Altri invece, stando alla ricerca IREF, sono disposti ad accetta-
         nenti a tre diversi target: giovani “espatriati”       re qualsiasi cosa pur di restare a galla. In un’ipotesi di immi-
         (expat), giovani “nazionali”, giovani “di secon-       nente licenziamento, si è chiesto agli intervistati a cosa sareb-
         da generazione”.                                       bero disposti a rinunciare pur di mantenere il posto di lavoro.
                                                                Solo il 32% del campione ritiene sia meglio farsi licenziare piut-
         Il disagio occupazionale italiano deriva in parte      tosto di rinunciare ai propri diritti. Due intervistati su tre, inve-
         dal mismatch, il cattivo allineamento fra              ce, sarebbero disposti a fare qualche “concessione”: il 27,6%
         domanda e offerta di lavoro, ma anche tra istru-       rinuncerebbe ai festivi, il 16,7% alle ferie, il 12,4% a una parte
         zione e occupazione. Si pensi ai laureati in let-      dello stipendio e il 10,5% ai giorni di malattia. Di questi tempi,
         tere che fanno gli agricoltori, agli avvocati che      dunque, l’importante è tenersi il lavoro. Purtroppo.3

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         DOSSIER

         Industria 4.0: come cambia
         la formazione professionale
          di Giuseppe Rauseo

         G
                     li avvenimenti economici e le evoluzioni sociali sono trop-
                     po complessi e governati da troppi fattori, tanto che non è
                     possibile misurarli né prevedere in maniera affidabile in che
         modo l’economia e la società evolveranno nei prossimi anni.
         Tuttavia, è chiaro che il cambiamento è in atto ed è sempre più rapi-
         do. Le mega-tendenze, che sono all’origine di questo cambiamento,
         si sono già delineate o sono quanto meno riconoscibili. Esse modifi-
         cano e influenzano diversi settori della società e dell’economia. La
         Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione
         (SEFRI) ha recentemente messo in consultazione il documento
         “Formazione professionale 2030 – Visione e linee guida strategiche”,
         che mostra la direzione da seguire e getta le basi per un’azione coor-
         dinata ed efficace dei partner (Confederazione, Cantoni e mondo
         economico). Tramite interviste e incontri con esperti è stato possibi-
         le identificare alcune mega-tendenze, in particolare nove, e discutere
         delle loro ripercussioni sulla formazione professionale: 1)
         Digitalizzazione: come ogni sviluppo tecnologico, la digitalizzazione        ra, i consumi, i media e il sistema formativo; 6)
         – insieme alla cosiddetta «Industria 4.0» – implica una modifica dei         Cambiamenti demografici: la popolazione svizzera
         processi di produzione e chiede ai lavoratori di acquisire nuove com-        invecchia. Di conseguenza, i lavoratori che vanno in
         petenze. Anche nel campo dei servizi, alcuni compiti di routine              pensione sono più dei giovani qualificati che entra-
         saranno sostituiti da nuove tecnologie. Il processo di cambiamento in        no nel mercato del lavoro. All’economia, quindi,
         sé non è nuovo, ma il ritmo con cui avviene è sempre più rapido; 2)          manca personale qualificato; 7) Migrazioni: secon-
         Aggiornamento e perfezionamento delle competenze: in un’econo-               do lo scenario di riferimento dell’Ufficio federale di
         mia dinamica e sempre più complessa, le competenze, le conoscenze            statistica, nei prossimi anni l’immigrazione di lavo-
         e il potenziale innovativo dei collaboratori rivestono grande impor-         ratori stranieri continuerà, pur perdendo intensità
         tanza. Le imprese, infatti, richiedono personale sempre più qualifica-       nel corso del tempo. Sempre secondo la stessa
         to e cresce il livello di istruzione delle persone attive professional-      fonte, continuerà ad aumentare la percentuale di
         mente; 3) Società dei servizi: negli anni settanta crisi economiche,         popolazione straniera con un diploma di livello ter-
         globalizzazione e digitalizzazione hanno ridotto l’importanza del set-       ziario (università), mentre diminuiranno le persone
         tore industriale rispetto all’occupazione totale. Negli ultimi quaran-       in possesso di un titolo del livello secondario II o
         t’anni, infatti, il tasso d’occupazione nell’ambito dei servizi è aumen-     senza formazione post-obbligatoria; 8) Impiego
         tato notevolmente; 4) Mobilità e flessibilità crescenti nelle relazioni di   efficiente delle risorse: l’ultima crisi finanziaria
         lavoro: in questi ultimi anni le relazioni di lavoro tra aziende e colla-    mondiale ha provocato un forte indebitamento in
         boratori hanno subito una profonda evoluzione. Questa tendenza,              molti Paesi. La situazione in Svizzera è più favore-
         dovuta allo sviluppo tecnologico e ai trend sociali, dovrebbe prose-         vole grazie alla politica di contenimento del debito
         guire. Nuove forme di collaborazione, infatti, stanno sostituendo le         e alla stabilità del benessere economico. Anche qui,
         relazioni di lavoro tradizionali, contraddistinte da un attaccamento         tuttavia, si osserva una diminuzione delle entrate
         pluriennale all’azienda, un impiego stabile a tempo pieno, legami con        fiscali e un aumento delle aspettative dei cittadini
         il territorio e un avanzamento lineare nella carriera. Assumeranno           nei confronti dello Stato; 9) Differenze generazio-
         sempre maggiore importanza il lavoro a tempo parziale e la flessibi-         nali: il divario tra le nuove generazioni e quelle più
         lità degli orari, l’assunzione legata a progetti specifici e il riorienta-   anziane non è una novità. I giovani di oggi hanno
         mento professionale; 5) Globalizzazione: la globalizzazione aumenta          maggiori aspettative per quanto riguarda il loro
         il livello di interconnessione tra gli Stati. Nell’economia, ciò si mani-    avvenire professionale. Vogliono esercitare una pro-
         festa con un’accentuazione del carattere transnazionale degli scambi         fessione «che abbia un senso» e che permetta loro
         commerciali, dei processi produttivi, dei mercati del lavoro e delle         di partecipare attivamente alle decisioni e di assu-
         strutture societarie. In ambito sociale si registra una tendenza alla        mersi delle responsabilità.
         mescolanza ma anche all’assimilazione per quanto riguarda la cultu-                         Fonte: www.formazioneprofessionale2030.ch

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                    il dialogo 4/17
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                                                                                                                                   DOSSIER

         Donne e lavoro 4.0: il gap di genere costa
         all’Europa 370 miliardi l’anno
          di Simona Cautela

         N
                     el lavoro, il gap di genere costa all’Europa   Se le competenze, soft e hard, determineranno sempre più la fortu-
                     370 miliardi l’anno. La ricerca di             na occupazionale di chi lavora, e il tempo e lo spazio non saranno più
                     Eurofund1 lancia la bomba: la parità, scri-    determinanti, tutto ciò andrà a vantaggio del genere femminile. Il
         ve Irene Giuntella su IlSole24Ore, non è solo una          cosiddetto smart work permetterà di conciliare impegni familiari e di
         battaglia femminile, ma anche una scelta economi-          cura con il lavoro. Ma è comunque piuttosto inquietante l’enfasi con
         ca. Il costo dell’esclusione di una donna dal lavoro       cui lo smart working venga richiamato a favore delle donne. Fa leva
         per tutta la sua vita lavorativa è stimato fra gli 1,2 e   su una divisione iniqua delle responsabilità familiari e di cura, che in
         i 2 milioni di euro, a seconda del suo livello di istru-   questo modo promette di mantenersi in eterno2.
         zione. La cifra citata è la somma dei costi delle risor-   Un dato sconcertante riguarda il passaggio delle donne dall’universi-
         se, cioè le perdite di guadagni e i mancati contribu-      tà al mondo del lavoro. La presenza femminile nelle università italia-
         ti previdenziali di individui, e dei costi delle finanze   ne si attesta al 55% durante il loro percorso di studi, ma diminuisce
         pubbliche, che comprendono i trasferimenti previ-          man mano che si sale la scala gerarchica. In particolare, la percentua-
         denziali individuali e le prestazioni sociali.             le delle donne cala drasticamente fra i professori ordinari, dove que-
         Le cause sono molteplici: dalla sottovalutazione           ste rappresentano solo il 21,4%. Che fine fanno le laureate che man-
         delle qualifiche e competenze delle donne alla diffi-      cano all’appello? Da una parte, una forte penalizzazione delle donne
         coltà nel trovare un equilibrio fra vita familiare e       nel mondo del lavoro sorge quando le stesse diventano madri: il 20%
         lavorativa. Si pensi anche al lavoro domestico e di        delle donne lavoratrici due anni dopo la nascita del primo figlio non
         cura, immesso gratuitamente dalle stesse all’interno       lavora più3. Dall’altra, il fenomeno si spiega con la scarsa presenza
         della famiglia e della società. La verità è dunque che     delle studentesse nello studio delle discipline STEM (Science,
         gli effetti del fenomeno non sono solo sconvenien-         Tecnology, Engineering and Mathematics). Uno degli stereotipi esi-
         ti dal punto di vista sociale, ma anche a livello eco-     stenti è quello appunto di una scarsa attitudine delle donne verso le
         nomico. Sarà dunque la volta buona che si riesca ad        discipline tecniche, che porta ad un divario di genere dapprima nel
         invertire un’antica tendenza?                              percorso di studi e successivamente nelle scelte professionali. La que-
         La rivoluzione dell’Industria 4.0 ci viene incontro.       stione non riguarda soltanto le donne italiane, ma gli Stati Uniti e
                                                                    l’Europa tutta. Tant’è che l’ONU ha indetto per l’11 febbraio 2016 la
                                                                    prima giornata mondiale delle donne nella scienza.
                                                                    Dall’analisi dei dati del Programma per la valutazione internazionale
                                                                    degli studenti (Pisa) 2012, si evince che lo svantaggio femminile in
                                                                    campo scientifico non deriva da limiti cognitivi strutturali – com’è
                                                                    ovvio – ma da un portato di natura socioculturale, costituito dalle
                                                                    aspettative genitoriali e degli insegnanti, dall’influenza dei media e
                                                                    dalla minore presenza femminile in certi ambiti professionali.
                                                                    È emerso che la percezione delle studentesse di non essere all’altez-
                                                                    za delle competenze tecnico scientifiche riguarda soprattutto quelle
                                                                    più brave. Le disparità di genere nel modo in cui ragazzi e ragazze
                                                                    vengono indirizzati e motivati nella scelta del proprio percorso di
                                                                    studi, hanno un effetto molto più forte delle differenze di genere
                                                                    nelle performance effettive4. In Italia, il Dipartimento per le pari
                                                                    opportunità ha avviato allora varie iniziative che hanno l’obiettivo di
                                                                    contrastare tali stereotipi. L’efficacia delle misure politiche future sarà
                                                                    forse determinante per risolvere il moderno gap di genere.
                                                                    1 Mascherini, Bisello, Rioboo Leston (Eurofound), The gender employment gap:
                                                                    Challenges and solutions, 11 ottobre 2016.
                                                                    2 De Fazi, Le donne e il lavoro 4.0, luglio 2017.
                                                                    3 Lo ha sottolineato il presidente dell’Inps, Tito Boeri, intervenendo a Milano alla

                                                                    presentazione della settimana del lavoro agile lanciata dal Comune.
                                                                    4 Barbara Leda Kenny, Quali lavori per le ragazze? Ecco il mercato del futuro, 1

                                                                    dicembre 2016.

                                                                                                                                                11
                                                                                                                            il dialogo 4/17
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         DOSSIER

         Giovani, istruiti ed emigrati,
         il lavoro e le nuove mobilità
          Intervista di Barbara Sorce

         Capire le nuove forme di lavoro nel tempo della quarta rivoluzione industriale signi-
         fica anche mettere a fuoco l’enorme potenziale costituito dai giovani laureati italiani
         che vanno a cercare un lavoro soddisfacente all’estero, come si evince dalla testimo-
         nianza di Mariangela Mortato.

         Perché sei emigrata, perché hai scelto la Svizzera?
         Sono emigrata dopo il dottorato per arricchirmi dal punto di vista per-
         sonale e professionale con un’esperienza all’estero. Ho svolto un primo
         postdoc all’Istituto per le molecole e i materiali dell’Università di
         Nimega, in Olanda, e poi un secondo presso l’Istituto Merkle
         dell’Università di Friborgo. Mi sono trasferita in Svizzera perché vole-
         vo proseguire la mia attività di ricerca in un progetto interdisciplinare
         presso un istituto d’eccellenza nel campo delle nanoscienze e volevo
         vivere in un Paese con un’alta qualità di vita e stabilità economica.

         Svolgi un’attività internazionale o locale?
         Lavoro come ingegnere di sviluppo presso AVALON Industries a                              ingegno umano avranno sempre un ruolo chiave per
         Muttenz nel Basel-Land, un’azienda che produce composti chimici da                        la competitività in un mondo industriale globale e
         biomassa rinnovabile. L’impianto operante nell’Infrapark Baselland a                      automatizzato. Lo sviluppo tecnologico cambia il
         Muttenz è il primo al mondo per la produzione di                       5-                 mercato del lavoro, le figure professionali e le com-
         idrossimetilfurfurale (5-HMF), un composto chimico che funge da                           petenze richieste, ma non sostituisce completamente
         piattaforma per la produzione di polimeri, resine, adesivi e fibre che                    il lavoratore.
         trova impiego anche nell’industria alimentare e farmaceutica. Sviluppo
         nuovi processi chimici su scala di laboratorio, che poi vengono imple-                    E il fattore umano ha ancora importanza in un
         mentati su scala industriale, e ottimizzo i processi già esistenti per la                 siffatto quadro?
         produzione di 5-HMF e FDCA. Mi confronto ogni giorno con nuove                            Trovare un equilibrio tra le richieste di un mercato
         sfide e lavoro in un team di colleghi di diverse nazionalità in progetti                  globalizzato e competitivo, le possibilità dell’impiego
         nazionali e internazionali.                                                               di nuove tecnologie e l’impatto umano non è sempli-
                                                                                                   ce. A una globalizzazione economica e industriale
         Veniamo al tema di fondo della nostra intervista. Cosa pensi di                           non ne corrisponde una sociale. Di conseguenza
         Industria 4.0?                                                                            l’impatto umano nel mondo del lavoro non ha la
         La quarta rivoluzione industriale rappresenta una grande opportunità                      stessa importanza in tutte le parti del mondo e i lavo-
         ma anche una sfida. Da un lato essa consentirà di ottimizzare e rende-                    ratori non sono tutelati ovunque nello stesso modo.
         re più efficiente il sistema produttivo e dei servizi. Darà uno slancio
         notevole al progresso e grazie all’automazione, mansioni manuali e                        Torniamo alla Svizzera, cosa sta facendo per lo
         alienanti saranno eliminate. Dall’altro lato lo sviluppo e l’impiego delle                sviluppo dell’industria 4.0?
         nuove tecnologie in modo sostenibile e a ridotto impatto ambientale                       Il sistema industriale svizzero, che ha sempre punta-
         rappresentano una sfida. La fase di transizione tra il vecchio e il nuovo                 to su ricerca, sviluppo e qualità, si trova in una posi-
         sistema industriale richiede notevoli investimenti per l’innovazione tec-                 zione favorevole per l’adeguamento ai nuovi sistemi
         nologica. Una riorganizzazione sociale e del sistema formativo è neces-                   produttivi. Le principali azioni sono volte a incre-
         saria per far fronte alle nuove richieste del mercato del lavoro.                         mentare ancora di più gli investimenti in ricerca e svi-
                                                                                                   luppo e a favorire una sempre maggiore sinergia tra
         In molti sostengono che la tecnologia esautora i lavoratori ...                           industria e ricerca accademica. Altre iniziative, come
         La tecnologia può sostituire il lavoro automatizzabile e questo a mio                     ad esempio lo sviluppo della piattaforma digitale
         avviso è un aspetto positivo. Lavori fisicamente usuranti, alienanti e                    “Industria 2025” mirano a supportare le imprese
         ripetitivi scompariranno. Le tecnologie per quanto complesse richiede-                    nella fase di transizione verso il nuovo sistema indu-
         ranno sempre la supervisione e il controllo dell’uomo. Creatività e                       striale.

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                      il dialogo 4/17
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                                                                                          FILO DIRETTO CON SYNA

         Industria 4.0 senza sindacato? Un no-go!
         In Svizzera la digitalizzazione è a uno
         stadio molto avanzato. Per l’economia, il
         mercato del lavoro essa comporta parec-
         chi cambiamenti, alcuni dei quali sono in
         discussione anche nel mondo politico.
         Queste profonde trasformazioni sociali
         ed economiche devono essere accompa-
         gnate dai sindacati – a salvaguardia degli
         interessi delle lavoratrici e dei lavoratori!

          di Selina Tribbia

         I
              ndustria 4.0», ovvero la quarta rivoluzione indu-
              striale, la quarta profonda trasformazione dell’in-
              dustria dopo la meccanizzazione, la rivoluzione
         dell’energia elettrica e l’introduzione dell’elettronica a   anni di servizio i lavoratori più anziani siano meglio tutelati attraverso
         partire dagli anni ottanta. Queste trasformazioni            periodi di preavviso più lunghi. E, non da ultimo, la cassa disoccupa-
         hanno avuto forti ripercussioni anche sulla maniera          zione deve offrire misure di formazione adeguate per compensare la
         di produrre e sull’intera offerta di nuovi prodotti e        temuta penuria di lavoratori qualificati.
         servizi, che hanno avuto, a loro volta, un impatto
         incisivo sulla coabitazione sociale. Con la digitalizza-     Flessibilizzazione
         zione, ad esempio, il nostro frigorifero ci comunica         I datori di lavoro esigono la piena disponibilità del personale. E con
         via SMS che il latte e il burro stanno finendo e ci stila    informazioni sugli ordini ricevuti o sulle attività in sospeso fruibili ven-
         una lista della spesa; il collarino del cane misura i        tiquattr’ore su ventiquattro tramite smartphone, è piuttosto difficile
         valori del nostro amico a quattro zampe e, in caso di        staccare la spina dopo il lavoro. Sovraccarico e burnout sono le conse-
         problemi, ci consiglia di portarlo dal veterinario; la       guenze da non prendere sotto gamba. Ben due iniziative parlamentari
         nostra forchetta registra se mangiamo troppo o trop-         chiedono un allentamento massiccio dell’obbligo di registrare la dura-
         po velocemente ed emette relativi segnali d’avviso.          ta del lavoro. Syna prevede già un duro confronto tra sindacati e grup-
         Tutto ciò può anche risultare utile alle persone che         pi di imprenditori. Ma innanzitutto occorre dare ai nostri associati la
         nello stress quotidiano dimenticano facilmente simili        possibilità di esprimersi sulle richieste. Per una persona giovane, senza
         dettagli. Ma il discorso è diverso quando parliamo di        famiglia e in formazione, un impiego temporaneo durante un proget-
         animali robot rivestiti di peluche utilizzati per attiva-    to, o il lavoro nelle ore serali e notturne, non è un problema come per
         re, stimolare terapeuticamente e tenere occupati             una donna con obblighi famigliari. Per poter insistere sugli aspetti
         pazienti affetti da demenza.                                 essenziali nelle consultazioni politiche, il sindacato deve pertanto
                                                                      conoscere bene le esigenze dei propri affiliati.
         Vincitori o perdenti?                                        L’evoluzione tecnologica è una conquista che deve tornare a vantaggio
         A livello strutturale, anche le tre precedenti rivoluzio-    dei lavoratori organizzati. L’agevolazione del lavoro attraverso l’impie-
         ni tecnologiche hanno prodotto vincitori e perdenti.         go di macchine è enorme.
         Un gruppo a rischio sono i lavoratori poco qualifica-        Ma quando le macchine sostituiscono le persone, le assicurazioni
         ti, che non dispongono della necessaria formazione           sociali si vedono sottrarre importanti contributi. Perciò, il sistema di
         di base. Per singole imprese può apparire attrattivo         finanziamento delle assicurazioni sociali primarie, possibile soltanto
         investire non tanto nella formazione dei lavoratori          con le deduzioni salariali, va urgentemente rivisto. Se queste sfide ver-
         più anziani, ma nel loro licenziamento. Nelle trattati-      ranno affrontate con suc-
         ve contrattuali occorre pertanto esigere che il datore       cesso, potremo parlare di un
         di lavoro permetta al proprio personale di formarsi e        effetto positivo della digita-
         aggiornarsi. Syna sostiene la formazione continua dei        lizzazione. Altrimenti essa
         suoi affiliati attraverso contributi finanziari e consi-     causerà unicamente un’ulte-
         gliandoli sui possibili iter formativi. Attualmente stia-    riore erosione dello Stato
         mo anche valutando prestazioni più avanzate per i            sociale, disoccupazione e
         nostri affiliati ai fini del loro orientamento professio-    aumento delle disparità di
         nale. Esigiamo inoltre che dopo un certo numero di           reddito e di ricchezza.3

                                                                                                                         il dialogo 4/17    13
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