NATALE Ë PACEPACE - Mensile della comunità nel quartiere Prezzo di una copia 2.50 - Parrocchia di S. Sisto in Colognola
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Anno LXXVIII Numero 10 - Dicembre 2022 Prezzo di una copia 2.50 Mensile della comunità nel quartiere NATALE Ë PACE
INDIRIZZI UTILI Segreteria Oratorio/Parrocchia 035.31.25.88 ORARI CELEBRAZIONI ss. MESSE infosansisto@alice.it LUNEDÌ: ore 08.00 – 18.00 MARTEDÌ: ore 08.00 – 18.00 oratoriocolognola@gmail.com MERCOLEDÌ: ore 08.00 – 18.00 GIOVEDÌ: ore 18.00 bollettinocolognola@gmail.com VENERDÌ: ore 08.00 – 18.00 SABATO: ore 08.00 ore 20.00 prefestiva Siti DOMENICA: www.parrocchia-colognola.it ore 07.30 – 10.00 – 11.00 – 18.30 Confessioni sabato ore 16.00 –18.00 Da questo sito ogni mese è possibile scaricare la versione SI COMUNICA che in occasione di online in formato Adobe® PDF del Bollettino Parrocchiale. FUNERALI, la Messa d’orario più In alto a destra Menu – Parrocchia di S. Sisto in Colognola – vicina, POTREBBE ESSERE SOSPESA Il Bollettino parrocchiale SPAZIO CONFESSIONI PER www.sansistohostel.com NATALE Facebook (I sacerdoti sono disponibili in Chiesa parrocchiale) - oratorio san giovanni bosco - colognola cine teatro Sabato 17 dicembre: Ore 16.30 – 18.00 - san sisto hostel Prevosto Don Francesco Poli 035.32.28.41 Lunedì 19 - Martedì 20 Mercoledi 21 – Giovedì 22 Don Matteo Perico 035.31.02.24 Ore 17.00 – 18.00 Don Renzo Caseri 035.31.98.03 22 Giovedì Ore 20.30 INCONTRO DI PREGHIERA OPERATORE DI QUARTIERE COLOGNOLA E CONFESSIONI operatorecolognola@comune.bg.it 366 5600529 23 Venerdì www.retidiquartiere.it Ore 16.00 – 18.00 Reti di Quartiere - Comune di Bergamo 24 Sabato 2 Ore 09.00 – 11.30 e 15.00 – 18.00 SANSISTOHOSTEL 035.32.15.99 SUORE SACRAMENTINE 035.31.13.24 CENTRO TERZA ETÀ 035.33.0177 Fotografie di Francesco Benigni, Nino Giacomo Ravasio, Archivio Parrocchiale. Periodico mensile della parrocchia di S. Sisto in Colognola in Bergamo Direttore: Don Francesco Poli Direttore Responsabile: Gianni Barachetti Redazione: Gianni Barachetti, Francesco Benigni, Enrico Boselli, Giuliano Cornetti, Nino Giacomo Ravasio Autorizzazione Tribunale di Bergamo N. 39 del 30/9/1996 Per la PUBBLICITÀ su questo notiziario telefonare alla segreteria dell’Oratorio 035.31.25.88 Il prossimo numero di “Colognola-Notiziario” Stampa: Grafica Monti (BG) viene pubblicato il 20 gennaio su carta certificata FSC Gli articoli per tale numero Abbonamento 2023 vanno consegnati entro il 6 gennaio a sono previsti 10 NUMERI Soci ordinari euro 20,00; bollettinocolognola@gmail.com sostenitori euro 30,00. COLOGNOLA Dicembre 2022
Comunità UN’ALTRA FELICITÀ: Nel vivere il Natale possiamo figurarci e comprendere quanti e quali siano stati le sofferenze e i disagi per Maria e Giuseppe nel cammino che dal villaggio di Na- zareth, in Galilea, li portò a Betlemme per ottemperare ai doveri del Censimento. Ed è qui che avvenne per Maria l’esperienza del parto in condizioni d’emergenza, in un luogo assolutamente inadatto perché, come è scritto nel Vangelo, Non c’era posto per loro nell’albergo. Un’esperienza emblematica quella, che contrasta con il desiderio oggi sempre più diffuso e radicato, alimentato anche da noi stessi, di voler vivere una condizione sempre e comunque felice, senza dolore, condizione assunta quale mission dalla psicologia positiva e strettamente legata al benessere permanente ottenibile, necessario, anche per via medica. La “primitività del gene- rare, far nascere un neonato, separandolo dal corpo materno”, le doglie del parto e ciò che queste condizioni naturali comportano, insieme al disagio e alla precarietà delle condizioni familiari, come nel caso del bambino Gesù, sono un segno indica- tore di quella condizione di fragilità e povertà nella quale è posta l’esistenza umana nel suo darsi la vita. In ciò sta l’originario significato del Natale di Gesù: la fragilità e, insieme, la condivisione delle sofferenze e i dolori della condizione umana. Questa realtà, qualora fosse davvero colta, basterebbe da sola a mostrare il non senso dell’ideologia sempre più diffusa che ha il suo mantra nella necessità di porre quale base del vivere umano una condizione di “benessere permanente”. Esigenza che sta consegnando la nostra società al facile utilizzo di farmaci, in specie quelli ori- 3 ginariamente destinati alle cure palliative, che sono molte volte richiesti da persone sane. La società palliativa coincide sempre più con quella delle prestazioni e, in que- sta visione, il dolore è interpretato come un segno di debolezza, una debolezza da na- scondere o da eliminare. La possibilità della sofferenza non ha spazio, non ha diritto di cittadinanza in una società dominata dal saper fare. Così la sofferenza e il dolore, privati di qualsiasi possibilità di espressione, sono condannati, devono sparire. Prima ancora che il Natale cristiano possa essere definitivamente censurato a motivo di un bambino riconosciuto quale “Dio con noi”, la censura ci colpirà per l’inopportuno rimando all’esperienza della finitudine, del limite, della fragilità, del- la sofferenza e del dolore che la nascita di ogni figlio o figlia evoca: una visione che è inaccettabile agli occhi di questa nostra “società anestetizzata”. Un’anestesia permanente di una società che impedirà quindi l’apertura della mente e del cuore alla riflessione, al Mistero, opprimendone la verità. L’impellente bisogno di lasciar emergere dalla vita l’esperienza del limite, del dolore e della inadeguatezza, come il Mistero del Natale cristiano straordinariamente evoca, è la condizione necessaria per l’affermarsi di ogni verità. La felicità che tutti noi ricerchiamo, non potrà esiste- re come chiusura, come la somma dei sentimenti positivi capaci di dare al singolo una condizione di benessere, rimanendo poi sempre uguale a se stessa, escludendo ogni alterità. Alla luce del Mistero del Natale non possiamo che cogliere la felicità in prospettiva relazionale. Saremo davvero felici solo nella condizione di una “felicità accogliente”, una felicità aperta a ciò che non le è proprio, ma che è pure inevitabi- le presenza nell’esperienza cosmica: il dolore e la sofferenza. Sono essi, infatti, che “sorreggono” la felicità, e la spingono verso la sua pienezza perché illuminata da una speranza che va oltre un benessere psichico-fisico: è fiducia nel Mistero. Accogliere Gesù accende Speranza, rigenera vita, nutre felicità. don Francesco Poli COLOGNOLA Dicembre 2022
Comunità Francesco Beschi - Vescovo di Bergamo CAMMINARE INSIEME PER SERVIRE LA VITA DOVE LA VITA ACCADE Lettera Pastorale in forma di lettera circolare - 2022-2023 (Seconda parte) QUATTRO APPUNTI Il seminario e la proposta vocazionale In questi anni e particolarmente lo scorso anno, ci sia- mo concentrati sulla necessità di rinnovare convinzione e impegno in ordine alla proposta vocazionale al presbi- terato. Desidero chiarire che questa particolare proposta rimane iscritta nell’orizzonte più ampio della pastorale vocazionale, senza la quale il rischio di una strumentali- tà esclusiva e mondana sarebbe inevitabile. Nello stesso tempo, siamo consapevoli che la dimensione vocazio- nale della vita oggi appare insignificante in una cultura tutta ripiegata sull’autorealizzazione. D’altra parte, a fronte delle necessità della Chiesa e della nostra Diocesi e delle scelte di continuare a sostenere l’esperienza del Seminario minore e i percorsi del Seminario maggio- re, condivido la necessità di una rinnovata propositività che sostenga questi intenti. Insieme al cammino avviato per il rinnovamento della Scuola Vocazioni Giovanili, ora Comunità Nazareth e agli incontri vocazionali che introducono a questa esperienza, il Seminario rinnova la sua proposta vocazionale nelle forme tradizionali e appartengono a quel processo di riforma che anche il 4 in forme nuove. È evidente che questo impegno esige Cammino sinodale delle Chiese in Italia intende perse- la corrispondenza cordiale del presbiterio e di tutte le guire. In concomitanza con questi passaggi, giungono comunità parrocchiali, religiose e laicali: chiedo a tutti a scadenza molti incarichi negli uffici di curia. Anche e a ciascuno di offrire questa corrispondenza. questo passaggio si pone come occasione propizia per Fraternità presbiterali.Comunità Ecclesiali un ripensamento del servizio che la struttura diocesana Territoriali. Curia diocesana. offre all’intera Diocesi. Si avvia a conclusione il primo quinquennio contras- Il pellegrinaggio pastorale. segnato dalla introduzione delle Fraternità presbiterali Il prossimo anno sarà contrassegnato da una particolare e delle Comunità Ecclesiali Territoriali. La scansione di densità del “pellegrinaggio pastorale”. Da ottobre a giu- queste esperienza è oggettivamente segnata dalla loro gno incontrerò il gruppo di parrocchie più numeroso, caratteristica “germinale” e dall’evento pandemico con distribuito in queste Fraternità: le due del Sebino-Val le conseguenze che tutti abbiamo avvertito. Il prossimo Calepio; le tre della Bassa Val Seriana e le due della Co- anno pastorale vedrà il rinnovo delle figure che carat- munità Ecclesiale di Dalmine. È un percorso impegnati- terizzano queste realtà: i Moderatori delle Fraternità, i vo, ma quello compiuto ad oggi, certamente arricchente Vicari Territoriali, il Consiglio pastorale territoriale. E’ per me, spero anche per le parrocchie visitate. Come ho un’occasione per una verifica ed un rilancio, che può indicato dall’inizio, la caratteristica della visita è quella prevedere anche qualche correzione nella struttura di di un pellegrinaggio, rivolto all’incontro con Dio pre- questi organismi. Già da ora, ringrazio di cuore tutti sente nelle nostre comunità e ha come connotazione la coloro che hanno offerto la loro disponibilità e il loro considerazione della parrocchia dal volto missionario servizio, spesso appassionato quanto difficile. Negli in- connotato da fraternità, ospitalità e prossimità e insieme contri avuti, particolarmente lo scorso anno, ho chiesto l’attenzione al ministero presbiterale, in questo parti- la disponibilità a offrire una rinnovata disponibilità per colare “cambiamento d’epoca”. La visita è molto es- sostenere la continuità di un cammino che può essere senziale e proprio per questo è importante mantenere migliorato, ma non stravolto. Nello stesso tempo chiedo la concentrazione su questi aspetti, declinati dai diversi a tutti, preti, consacrati e laici, di disporsi a sostenere appuntamenti che sono stati definiti. Vorrei sottolinea- queste prospettive pastorali, che pur segnate da limiti, re una preferenza: per quanto riguarda l’incontro con COLOGNOLA Dicembre 2022
Comunità una realtà significativa della parrocchia, propongo, con Il Cammino sinodale offre la possibilità di riconosce- tutta la considerazione della varietà delle situazioni, re e valorizzare la varietà delle esperienze pastorali in la possibilità di un dialogo con le famiglie, particolar- Italia e nella nostra Diocesi. Lo stupore alimentato da mente sposi e genitori, qualsiasi sia la forma che questo varietà e significatività assumerà i connotati evangelici incontro può assumere. Considero il “pellegrinaggio nella misura in cui sarà caratterizzato dalla grande pas- pastorale” una forma non secondaria del Cammino si- sione per l’unità. Non dimentichiamo le parole di Papa nodale delle Chiese in Italia che proprio così, mi sem- Francesco in Evangelii Gaudium: “Quando ci fermiamo bra, si stia compiendo. nella congiuntura conflittuale, perdiamo il senso dell’u- Bergamo-Brescia Capitale della Cultura. nità profonda della realtà… l’unità è superiore al con- flitto… Questo criterio evangelico ci ricorda che Cri- Il prossimo anno, 2023, sarà caratterizzato dall’attribu- sto ha unificato tutto in Sé: cielo e terra, Dio e uomo, zione e relativa programmazione di BergamoBrescia tempo ed eternità, carne e spirito, persona e società. Il Capitale italiana della Cultura. Si tratta di una circostan- segno distintivo di questa unità e riconciliazione di tutto za straordinaria, caratterizzata dal fatto che per la prima in Sé è la pace. Cristo «è la nostra pace»… L’annuncio volta due città e due territori, sono uniti nel realizzare di pace non è quello di una pace negoziata, ma la con- questo progetto, normalmente assegnato ad un unico vinzione che l’unità dello Spirito armonizza tutte le di- soggetto. La programmazione e i criteri che l’hanno versità. …La diversità è bella quando accetta di entrare ispirata, ha coinvolto anche le due Diocesi, che hanno costantemente in un processo di riconciliazione…”. elaborato una proposta che rientrerà in quella comples- siva. Sia per quanto riguarda le proposte generali, come Desidero terminare questa lettera circolare con un cor- pure per quelle di natura ecclesiale, ritengo questa pro- diale invito a tutti i giovani della nostra Diocesi: nel spettiva meritevole di considerazione da parte di tutte le prossimo mese di agosto si terrà a Lisbona la Giornata comunità, valorizzando anche le opportunità di natura Mondiale della Gioventù. Da quando San Giovanni Pa- ecclesiale che si creano a partire dalle sinergie tra le due olo II la istituì, la partecipazione dei giovani bergama- diocesi. schi è stata molto numerosa e significativa. Ora, dopo la prova della pandemia, come segno di speranza per CONCLUSIONI la nostra comunità e per i giovani del mondo intero, vi La scelta di proporre una “lettera circolare” è frutto del chiedo di prendere seriamente in considerazione la vo- desiderio di valorizzare la proposta e i contenuti del stra partecipazione comunitaria e personale. Cammino sinodale delle Chiese in Italia. I paragrafi che In questo tempo segnato dall’attesa di pace di tutta ho dedicato a questo Cammino, sono molto essenziali e l’umanità, camminare insieme seguendo Gesù e il suo 5 rimandano agli strumenti e ai soggetti che ho indicato. Vangelo, è una scelta profetica. Non dimentichiamo che si tratta del secondo anno della prima fase del Cammino. Quella narrativa. Seguirà poi quella sapienziale e infine quella profetica, che coinci- Buon Cammino derà con l’anno del Giubileo. +Francesco Care amiche ed amici Cari vescovi, sacerdoti e diaconi, desidero manifestarvi personalmente la mia profonda e affettuosa riconoscenza per la vostra pre- mura e la vostra preghiera di questi giorni. Il malore sopravvenuto durante la celebrazione della Santa Messa ha destato una partecipazione corale, che accolgo come un dono meraviglioso della vostra amicizia e del vostro affetto. Ora mi sento ristabilito, grazie alle cure di cui sono stato oggetto da parte del nostro Ospedale Papa Giovanni, nelle quali si è manifestata l’elevata organizzazione e competenza, unite a intensa umanità: la mia riconoscenza diventi Benedizione per tutti. L’ambiente ospedaliero, quello delle case di cura e di riposo, non mi è sconosciuto, ma per la prima volta mi sono trovato a visitarlo da paziente. È sicuramente una lezione di vita che, data la lievità del male, riten- go ancora iniziale. Verificare il limite e la delicatezza del bene della salute, non induce a superficiale fatalismo, ma al riconoscimento di ciò che ci viene donato e di come responsabilmente siamo chia- mati a custodirlo. La salute è un bene per fare del bene: una regola per tutti. La fede illumina anche quelle condizioni in cui la salute viene meno ed è possibile continuare a fare del bene. L’imminenza del Santo Natale rende prezioso ogni gesto di umanità e, nel mondo della salute e della malattia, ne possiamo trovare infiniti. Grazie, auguri e Benedizione. +Francesco COLOGNOLA Dicembre 2022
La parola del Papa 6 INCONTRO, ASCOLTO E PAROLA “Incontro, ascolto e parola”. È questo, per il Papa, l’”a-b-c del buon comunicatore, perché è la dinamica che sta a fondamento di ogni buona comunicazione”. Ricevendo in udienza i partecipanti all’Incontro promosso dal Coordinamento delle Associazioni per la Comunicazione (Copercom), in occasione del 25° anniversario di fondazione, Francesco ha raccomandato, anzitutto, l’incontro con l’altro, che “significa aprire il proprio cuore, senza finzioni, a chi si ha davanti. L’incontro è il presupposto della conoscenza”. “Se non c’è l’incontro, non c’è comunicazione: ma perché ci sia l’incontro ci vuole la sincerità. Far finta di incontrarsi, è brutto”, ha proseguito a braccio: “Poi viene l’ascolto”. “Molto spesso ci accostiamo agli altri con le nostre convinzioni, fatte di idee preconfezionate, e rischiamo di rimanere impermeabili alla realtà di chi abbiamo di fronte”; la denuncia del Papa: “Invece, si tratta di imparare a far silenzio, prima di tutto dentro di sé, e a rispettare l’altro: rispettarlo non formalmente, ma effettivamente, ascoltandolo, perché ogni per- sona è un mistero. L’ascolto è l’ingrediente indispensabile perché ci sia un dialogo vero. Solo dopo l’ascolto, arriva la parola”. “La parola, uscita dal silenzio e dall’ascolto, può diventare annuncio, e allora la comunicazione apre alla comunione”. Ha spiegato Fran- cesco: “Incontrare, ascoltare e poi parlare. Il vostro lavoro sia sempre guidato da queste azioni, ponendo sempre l’attenzione ai sostantivi, cioè alle persone, più che agli aggettivi che distraggono”. “Noi stiamo in una cultura che è caduta nell’aggettivismo”, il monito ancora a braccio del Papa: “solo con gli aggettivi, si perde la sostanzialità delle cose. Questa stessa dinamica può imprimere anche una svolta per le diverse conflittualità che sembrano voler fagocitare questo tempo”. COLOGNOLA Dicembre 2022
Società MADRE & PADRE quei legami decisivi con i figli S i può mettere sulla carta di identità di un bam- L’origine dell’uomo è legata alla carne. Il legame bino il solo termine “genitore” e togliere quel- che si crea tra madre e figlio durante i nove mesi dalla lo di “madre” e “padre”? La richiesta è stata gestazione non è solo dato dagli zuccheri e dall’os- avanzata da due “madri” la mamma legale e quella sigeno che il corpo della donna gli fornisce perché adottiva di una bambina, che ritengono compromes- possa svilupparsi. La donna passa al bambino, men- 7 sa la loro parità di fronte alla figlia. Infatti il temine tre è ancora nell’utero, parte della sua personalità, at- madre riservato a chi delle due ha partorito la bimba traverso i neuro-ormoni, gli trasmette emozioni, sen- limiterebbe il ruolo dell’altra madre, altrettanto im- timenti, percepibili dal contatto di un piccolo corpo pegnata nel far cresce e educare la “figlia”. L’argo- senziente dentro il grande corpo della madre. Il lega- mento potrebbe essere espresso così: «Se tutte e due me materno inizia molto tempo prima della nascita. abbiamo voluto e amiamo questa bambina perché si Non solo un legame biologico, ma psichico e spiri- da importanza solo alla madre biologica?». La rispo- tuale. Per cui un bambino ha, a tutti gli effetti, una sta ufficiale è stata che fa fede l’atto di nascita per mamma che è quella donna. Il legame con il padre è cui sul documento deve essere chiaro chi è tua madre, altrettanto significativo per un figlio perché il padre cioè la donna che ti ha partorito, altrimenti è a rischio è colui che si assume la responsabilità di introdurlo il sistema di identificazione di una persona. nella propria storia familiare. Per cui lui sa di essere Risposta ineccepibile dal punto di vista giuridico, il figlio di…, il nipote di…, il cugino di…, con quella ma che non basta. La questione è quella di che legame continuità che è garantita dal cognome. Avere delle c’è tra un bambino che viene al mondo e i suoi geni- radici è una necessità per poter crescere. Sapere da tori. Infatti se in passato era scontato che la madre e il chi veniamo è indispensabile per dire chi siamo. padre fossero i genitori biologici di un bambino. Oggi La famiglia è il luogo in cui riceviamo un nome, con la procreazione eterologa e la maternità surrogata un cognome e un posto nel mondo. Questo esige una un figlio può avere diverse figure “genitoriali”. Può cornice definita dalla legge. Il legame con i figli è ritrovarsi con due madri o due padri. Identificati in fatto dall’intreccio di vari fili: quello carnale, quello modo neutro come genitore A e genitore B. Questo relazionale e quello istituzionale. Se vengono spezza- passaggio non riguarda solo la questione dell’iden- ti ne va della vita e della felicità di un essere umano. tificazione, ma del legame con l’origine. Anche un L’attuale cultura mette molto in risalto la dimensione bambino che è stato adottato chiede, a una certa età, affettiva delle relazioni, ma fa fatica a vedere l’intrec- di sapere chi è o chi era la madre o il padre che lo ha cio dei legami che si realizza nella famiglia e che la messo al mondo e spesso va alla loro ricerca. rende unica e insostituibile. Renzo Caseri COLOGNOLA Dicembre 2022
Cultura Dalla montagna sacra da cui partì il deserto culturale O ccorre compiere un passo a ritroso prima di E ancora in epoche più vicine alla nostra nasce quell’in- esaminare le cause per cui in una precisa zona tegralismo per la purezza della razza bandito dalla Turchia del Medio Oriente è avvenuta la sostituzione di che pur ambiva ad associarsi all’Europa peccatrice. Il fe- una religione, il Cristianesimo, con un’altra, l’Islamismo. nomeno, che si è prodotto a puntate, ha interessato anche Il discorso parte dalla montagna sacra, che è nota come diversi paesi del Medio Oriente. Nelle zone dove si sono Monte Athos, da dove nell’anno 587 partirono due monaci svolti gli scontri con gli integralisti le comunità cristia- bizantini per visitare la notevole presenza cristiana in tutta ne sono state annientate e di esse rimangono solamente quella zona. Essi censirono con piacere numerose ricche delle rovine. A questo punto, stante l’attuale situazione chiese e fiorenti monasteri che costellavano tutto quel ter- di popolazioni intere che si stanno riversando sull’Italia, ritorio dalla Siria fino all’Egitto: fino a dove si estendeva fenomeno che interessa anche l’Europa di domani, viene il dominio bizantino in quei territori. spontaneo chiedersi quale sarà il futuro del cristianesimo. Oggi, rifacendo il medesimo percorso si incontra invece Se si vuole garantire al cristianesimo il suo domani una massiccia presenza della religione di Maometto, frut- nell’ambito della predicazione di Gesù Cristo occorre, to della diffusione e del pres- da subito, riconfermare pub- sante processo di islamizzazio- blicamente la nostra radice ne della popolazione. Tenendo cristiano-giudaica: valore fon- conto dei lenti processi della damentale del nostro modo storia, il passaggio dalle nostre di concepire la vita. Occorre credenze ad altre non avvenne inoltre recuperare, a livello di velocemente fino a quando la tutto l’occidente, i principi del nuova religione non fu imposta vivere cristiano: formare quin- con le armi. Almeno all’inizio di una specie di sovrapartito i Califfi furono abbastanza tol- morale e ideale che accomuna leranti, anche perché parte di tutti i nostri correligionari che quelle popolazioni erano state militano nelle diverse associa- cooptate nei processi culturali zioni politiche. che riguardarono le scoperte Venendo poi alla componen- 8 scientifiche provenienti dall’Asia e quelle letterarie di te cattolica, che ci interessa da vicino, lo scrittore Fabio matrice post ateniese. Torriero, in una sua recente pubblicazione, parla dell’ho- Nel momento di massimo splendore Bagdad era una cit- mo novus da contrapporre all’homo economicus che “esca tà stupenda e multiculturale come la si considerava a quel dalla dimensione privatistica della Fede e si eriga da pala- tempo e solo con l’arrivo dei mongoli iniziarono i mas- dino di valori non negoziabili e che sia capace di superare sacri e le rovine delle testimonianze culturali. Questa si- i propri limiti”. Nel nostro Paese purtroppo la secolarizza- tuazione di pacifica convivenza avrebbe potuto continuare zione della società e del singolo individuo da troppi anni è all’infinito se califfi ambiziosi non avessero abbracciato stata portata avanti dai partiti di massa, mentre ora diventa le armi non solamente per diffondere con la forza il loro sempre più urgente dare vita ad un movimento trasversale credo, ma soprattutto per portare un attacco al quel mondo che abbia come manifesto la difesa di quei valori che il occidentale che conoscevano nel bene e nel male e inten- cristiano considera non negoziabili. devano distruggere. Gianni Barachetti COLOGNOLA Dicembre 2022
Cultura Forza del Cristianesimo T ra pochi giorni si festeggerà il duemila ven- Si afferma che sia colpa della secolarizzazione se le tiduesimo Santo Natale e in un tempo come Chiese sono vuote, ma in verità, proprio il nostro tem- questo, nel quale si fa fatica ad essere dei veri po così scristianizzato dovrebbe essere il più adatto al Cristiani, abbiamo bisogno di recuperare lo spirito degli messaggio Cristiano. inizi per dare un senso alla nostra fede e poter rafforzare È nei deserti della secolarizzazione che dobbiamo 9 il messaggio Cristiano così indebolito come appare oggi ricordare che abbiamo bisogno della promessa di vita nelle nostre Parrocchie. eterna: “se a causa di un uomo venne la morte, a causa Appare quasi paradossale che la fede cristiana sia più di un uomo verrà pure la resurrezione dei morti”. solida e forte laddove attualmente esistono vere e pro- Dobbiamo ritornare all’inizio quando Giovanni e An- prie persecuzioni contri chi professa il Cristianesimo e drea, al battesimo nel Giordano, riconobbero in Gesù sia così flebile nella nostra Italia e in generale nell’Eu- il Cristo salvatore, lo seguirono e con questa “sequela” ropa dove anche nelle “cattolicissime” Francia e Spa- nacque il Cristianesimo. gna si respiri un’indifferenza, o meglio un’opposizione I due venivano dal lago di Tiberiade, erano là ad ai valori Cristiani che hanno ispirato la vita del nostro ascoltare Giovanni il Battista e pendevano dalle sue continente per secoli e secoli. labbra, guardavano la scena quando improvvisamen- Quando si parla di persecuzioni contro i Cristiani, te, un giovane uomo, se ne parte e prende un sentiero la nostra mente corre all’impero romano, al Colosseo, lungo il fiume e Giovanni Battista fissandolo esclamò: all’imperatore Diocleziano, quando i seguaci di Cristo “Ecco l’agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato venivano dati in pasto ai leoni del circo, ma attualmente dal mondo!”. si calcola che circa 360 milioni di fedeli di Cristo siano Andrea che era il fratello di Simon Pietro, e Giovanni impediti di manifestare la nostra fede o siano addirittura incuriositi seguirono Gesù. Gesù se ne accorse e chiese: imprigionati e spesso uccisi in Paesi islamici, induisti o “Che cosa cercate?” Gli risposero: “Dove abiti Rabbi?”. comunisti. “Venite e vedrete” rispose loro. Non se ne parla abbastanza perché non fa molto no- Erano le quattro del pomeriggio, annota Giovanni nel tizia per i nostri “media”, ma soltanto in Nigeria, lo suo Vangelo, e avevano trovato il Messia. scorso anno, sono stati uccisi circa settemila seguaci di Anche per noi devono tornare quelle quattro del po- Cristo e brutalizzati molti altri. meriggio e ripensare come mai la Chiesa fatichi oggi, Eppure lo straordinario trionfo della vita che è il Cri- in condizioni di quasi monopolio religioso, a fare ciò stianesimo, la forza di un messaggio di pace e di amore, che le riuscì splendidamente duemila anni fa, quando unico tra le religioni, ci ha plasmati tutti, ha alleviato il era sparuta minoranza in un mondo anche più pagano peso che grava sui nostri cuori, ha asciugato le lacrime del nostro attuale. dai nostri occhi, ha placato la nostra sete di giustizia. Enrico Boselli COLOGNOLA Dicembre 2022
Cultura L’INTERVISTA Per Stefano Lucarelli (UniBg) la dice di disuguaglianza (l’indice di Gini, ndr), accom- pandemia ha acuito un fenomeno che risale alla metà pagnato dalla stagnazione dei redditi reali medi e della degli anni 80 produttività. Ciò comporta una riflessione relativa al cambiamento del paradigma economico,dal fordismo al Oltre due anni di pandemia hanno ampliato ulterior- modello attuale in cui le rappresentanze collettive nel mente la forbice sociale. Le diseguaglianze sono cre- mondo del lavoro si sono indebolite,così come le misu- sciute su scala locale e anche a livello internazionale. re di politica economica keynesiane,che sostenevano la Lo spiega Stefano Lucarelli, professore di Politica eco- domanda effettiva interna in un contesto di forte regola- nomica all’Università di Bergamo, tratteggiando i con- mentazione dei movimenti dei capitali”. torni di una situazione che rischia di acuirsi: proprio mentre si cercava di riuscire dalla pandemia, ecco inne- Come ridurre le diseguaglianze? scarsi la corsa dell’inflazione e la crisi energetica. “La “Assistiamo a un incremento nella polarizzazione dei pandemia ha aumentato le disuguaglianze tra ricchi e redditi e nella distanza fra le posizioni nette sull’estero poveri, tra diverse categorie di lavoratori, tra uomini e dei Paesi debitori e creditori. E ciò procede di pari pas- donne. Sono cresciute le disuguaglianze anche trai Pae- so con una forte crescita delle spese militari (è il tema si più ricchi e i Paesi più poveri. I dati Oxfam mostrano del suo nuovo libro in uscita. “La guerra capitalistica”, che nei primi due anni di pandemia i dieci individui più edizioni Mimesis, ndr). Se guardiamo all’Italia vi è un ricchi del mondo han- incredibile ritardo nelle no più che raddoppiato i misure a sostegno della loro patrimoni mentre più povertà. Nel 2020-2021 ha di 160 milioni di persone svolto una funzione di ri- sono cadute in povertà. duzione del danno il tanto Nel solo 2020 le donne vituperato “reddito di citta- hanno perso 800 miliar- dinanza. Ma l’ultimo rap- 10 di di dollari di reddito. In porto “caritas mostra che il Italia, tra marzo 2020 e Rdc è stato percepito da 4,7 novembre 2021 il valore milioni di persone raggiun- aggregato del patrimonio gendo meno della metà dei dei cittadini più ricchi è poveri assoluti. Si tratta di aumentato del 56% men- una misura che andrebbe tre nel 2020 oltre un mi- rafforzata per evitare il de- lione di individui e 400mila famiglie sono finiti sotto la grado sociale ed economico, ma non può essere conside- soglia della povertà assoluta”. rata una politica per il sostegno all’occupazione”. Quali sono, in concreto, gli effetti delle disugua- La congiuntura economica, con l’inflazione e i pos- glianze sociali? sibili riflessi sul piano occupazionale, rischiano di ac- centuare le disuguaglianze? “Vi sono effetti negativi sulla salute psichica delle persone, sono soprattutto nelle fasce più fragili; si re- “Una parte delle cause che stanno determinando l’in- gistra anche un incremento della sfiducia nelle proprie cremento delle disuguaglianze ha a che fare con l’in- capacità che può condurre ad abbandonare la ricerca flazione. È una inflazione per lo più importata , che del lavoro. Nel caso italiano va prestata attenzione alla deriva dalle tensioni geopolotiche e in particolar modo correlazione fra l’incremento delle disuguaglianze e la dalla profonda disgregazione commerciale che abbia- riduzione della partecipazione alla vita democratica. mo deciso di intraprendere nei confronti della Russia, La disuguaglianza aumenta la polarizzazione politica e dalla quale importavamo un quarto dei combustibili mina la fiducia e il sostegno alla democrazia”. fossili. L’Italia potrebbe lavorare politicamente affin- chè l’Ue assuma un ruolo di mediazione nel conflitto. La mobilità sociale in Italia è bloccata? Da un ripristino delle condizioni di pace, e da una ridu- “La mobilità sociale in Italia è bloccata da almeno 30 zione delle tensioni fra Ovest e Est ne beneficeremmo anni. Le cause di questo stop sono profonde. Da metà anche noi”. anni Ottanta si è registrato un continuo aumento dell’in- Da L’Eco di Bergamo COLOGNOLA Dicembre 2022
Comunità «Imparate a fare il bene, cercate la giustizia» (Is 1,17). La parola di vita del mese di gennaio è tratta dal primo che anche oggi si combattono, così come il terrorismo capitolo del profeta Isaia. Questa frase è stata scelta per e i conflitti etnici, sono il segno delle disuguaglianze la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani che si sociali ed economiche, delle ingiustizie, degli odi. […] celebra in tutto l’emisfero nord dal 18 al 25 gennaio. I Senza amore, rispetto per la persona, attenzione alle testi sono stati preparati da un gruppo di cristiani del sue esigenze, i rapporti personali possono essere cor- Minnesota, negli Stati Uniti1 . Il tema della giustizia è retti, ma possono anche diventare burocratici, incapaci un argomento scottante. Le diseguaglianze, le violenze di dare risposte risolutive alle esigenze umane. Senza e i pregiudizi crescono sul terreno di una società che fa l’amore non ci sarà mai giustizia vera, condivisione di fatica nel testimoniare una cultura di pace e di unità. beni tra ricchi e poveri, attenzione alla singolarità di E i tempi di Isaia non erano molto diversi dai nostri. ogni uomo e donna e alla concreta situazione in cui essi Le guerre, le ribellioni, la ricerca della ricchezza, del si trovano»2. . potere, l’idolatria, l’emarginazione dei poveri avevano fatto smarrire la strada al popolo di Israele. Il profeta «Imparate a fare il bene, cercate la giustizia». richiama con parole molto dure la sua gente a un cam- mino di conversione, indicando la strada per ritorna- Vivere per il mondo unito è farsi carico delle ferite re all’originario spirito dell’alleanza fatta da Dio con dell’umanità attraverso piccoli gesti che possono aiuta- Abramo 1.. re a costruire la famiglia umana. Un giorno, J. dell’Argentina incontra casualmente «Imparate a fare il bene, cercate la giustizia». il preside dell’istituto dove aveva insegnato e che con un pretesto lo aveva licenziato. Quando il preside lo Cosa significa imparare a fare il bene? Occorre met- riconosce, cerca di evitarlo, ma J. gli va incontro. Gli terci nella disposizione di imparare. Richiede uno sfor- chiede sue notizie e il preside gli racconta le difficoltà zo da parte nostra. Nel cammino di tutti i di quell’ultimo periodo, che vive in un’al- giorni abbiamo sempre qualcosa da com- tra città ed è in cerca di lavoro. J. si offre prendere, da migliorare, possiamo rico- di aiutarlo e il giorno dopo diffonde tra i minciare se abbiamo sbagliato. suoi conoscenti la notizia che sta cercando 11 Cosa significa cercare la giustizia? Essa un lavoro per una persona. La risposta non è come un tesoro che va cercato, deside- tarda. Quando il preside riceve la notizia rato, è la meta del nostro agire. Praticare dell’offerta di un nuovo lavoro quasi non la giustizia aiuta a imparare a fare il bene. riesce a crederci! L’accetta, profondamen- È saper cogliere la volontà di Dio, che è il te grato e commosso del fatto che proprio nostro bene. chi aveva un giorno licenziato si fosse in- Isaia offre degli esempi concreti. Le persone che Dio teressato concretamente a lui. maggiormente preferisce, perché sono le più indifese, J. riceve poi il “centuplo” perché́ proprio in quel mo- sono gli oppressi, gli orfani e le vedove. Dio invita il mento gli offrono due lavori che aveva sempre desi- suo popolo a prendersi concretamente cura degli altri, derato sin da quando aveva incominciato l’università. soprattutto di chi non è in grado di far valere i propri Anche lui stupito e toccato da questo amore concreto diritti. Le pratiche religiose, i riti, i sacrifici, le preghie- di Dio3.. re non sono a Lui graditi se ad essi non corrisponde la ricerca e la pratica del bene e della giustizia. A cura di Patrizia Mazzola e del team della Parola di vita «Imparate a fare il bene, cercate la giustizia». Questa parola di vita ci spinge ad aiutare gli altri, ad avere uno sguardo attento, soccorrendo concretamente 1. A Minneapolis, città del Minnesota, nel 2020, è sta- chi è nel bisogno. Il nostro cammino di conversione ri- to ucciso George Floyd. Da questo omicidio è partito un movimento per l’eliminazione di ogni forma di discrimina- chiede di aprire il cuore, la mente, le braccia soprattutto zione razziale. verso coloro che soffrono. 2. C. Lubich, Parola di Vita novembre 2006, in eadem, «Il desiderio e la ricerca della giustizia sono da sem- Parole di Vita, a cura di Fabio Ciardi (Opere di Chiara pre inscritti nella coscienza dell’uomo, glieli ha messi Lubich 5; Città Nuova, Roma 2017) p. 795. in cuore Dio stesso. Ma nonostante le conquiste e i pro- 3. Tratto e riadattato da “Il Vangelo del giorno”, Città gressi compiuti lungo la storia, quanto è ancora lontana Nuova, anno VIII, n. 1, gennaio-febbraio 2022 la piena realizzazione del progetto di Dio! Le guerre COLOGNOLA Dicembre 2022
Missione UN NATALE DI COMUNIONE La missione è partecipazione “ci visiterà dall’alto un astro... per dirigere i nostri passi sulla via della pace” Contesto Italia-Mensa Frati cappuccini La Chiesa italiana e la Chiesa universale stanno vi- Bergamo-Opera padre Alberto Beretta Frati cappucci- vendo un momento particolare chiamato Sinodo. Se ni Mensa Borgo Palazzo questo può sembrare un appuntamento molto specifico Da molti anni, l’opera p. Alberto Beretta, espressione e per gli addetti ai lavori, ci accorgiamo sempre più del- della spiritualità e della tradizione dei Frati minori cap- la necessità di costruire cammini condivisi, grazie so- puccini sostiene quanti sono nel bisogno e vivono un prattutto a punti di partenza, visioni e obiettivi diversi. disagio. La mensa sita in Borgo Palazzo, con una cucina Abbiamo bisogno di camminare insieme per accor- autonoma e un salone multifunzionale distribuisce gra- gerci che solo così il mondo può trovare la sua pace. tuitamente ogni giorno 130 pasti caldi. Coinvolge anche Per la prima volta dopo anni di storia, in Europa si sta circa 70 volontari suddivisi in gruppi che si turnano per vivendo una guerra! Il Natale sarà quindi segnato anco- il servizio. ra in modo significativo dalle atrocità di questo assurdo Il progetto è finalizzato al completamento della stru- conflitto di cui, come per tutte le guerre, è impossibile mentazione della cucina, con l’acquisto di un abbattito- immaginare la conclusione e le conseguenze. re alimentare per la conservazione degli alimenti. Il tempo di Natale vuole essere un cammino verso la pace, in cui ci facciamo protagonisti di esperienze di in- Terra Santa contro, dopo un tempo di pandemia che ci ha costretti a Natale vuol dire Terra Santa, il luogo natale di Gesù. separarci gli uni gli altri; di solidarietà con chi è fragile Proprio lì ogni anno dedichiamo un progetto, per farci e ha bisogno di sentirsi prossimo di fratelli e sorelle che vicini ai luoghi che hanno visto nascere il re della pace. 12 gli vogliono bene. Quest’anno il nostro sguardo è a Gaza ed in partico- Così anche quel cammino ecclesiale molto singola- lare è rivolto all’operato delle suore di Madre Teresa. re che è il sinodo, vuol diventare occasione per tutti di Gaza è sempre un luogo bisognoso di tutto. Abbando- un nuovo allenamento al camminare insieme, a segnare nato ormai da tempo dalla comunità internazionale, così il passo che ci conduce sulla via della pace. a Gaza bisogna operare un pò su tutti i fronti: creare Sempre verso quella grotta, di Betlemme, sempre at- opportunità di lavoro per la piccola comunità cristiana, torno a una tavola, quella del cenacolo. sostegno umanitario alla popolazione, soprattutto per le famiglie numerose e senza lavoro, aiuto alle suore di Progetti da sostenere attraverso Madre Teresa per il loro meraviglioso lavoro con i disa- la campagna di Natale: bili e le loro famiglie, sostegno per le scuole cristiane del luogo. Ccayara-Perù una casa per la comunità La capanna delle Grazie In una piccola comunità a 3.600 m di altezza sulle Ande, vive una famiglia appartenente all’operazione Allestimento della Capanna di Natale da parte della Mato grosso, Ruben, Kettj e il piccolo Cesare, che ani- parrocchia S. Maria Immacolata delle Grazie: mano la comunità: Kettj è direttrice di un taller (scuola - Luogo per affidare le letterine a Gesù Bambino; media in forma di collegio) dove le ragazze imparano - Sostegno del progetto del Perù. l’arte musiva, oltre alle abituali materie scolastiche, Ru- ben invece si occupa di una carpenteria metallica dove Cartoline solidali vengono realizzate stufe a legna. Come ogni anno, attraverso il sito Web, c’è la possi- Il progetto è finalizzato al completamento della co- bilità di inviare e ricevere gli auguri di Natale attraverso struzione di una struttura, nella missione, che servirà queste cartoline. Ogni invio, che non costa assoluta- come cucina e mensa per la comunità di Ccayara e mente nulla nè a chi invia, nè a chi riceve, permette ai come alloggio per eventuali visitatori. La costruzione, progetti di guadagnare 1 euro. già iniziata, sta dando lavoro alla gente del posto. Proposte ed iniziative del CMD di Bergamo COLOGNOLA Dicembre 2022
Missione Chiesa è sinodo L’ESSERE SINODO NELLA SCRITTURA “Essere sinodo”, camminare insieme in una libertà, è il nità ci dà un modello nella famiglia a cui appartiene da modo che Dio ha pensato per la vita dell’uomo: da sem- sempre, la Trinità. Essa diviene l’orizzonte anche per il pre, infatti, cominciando con Abramo, ogni volta che Dio cammino dell’umanità. La stessa comunione di Dio è il ha incontrato un uomo lo ha fatto per formare un popolo. dono che Cristo ci offre nello Spirito: «Come tu, Padre, sei Rivediamo alcuni passaggi di questo percorso che la scrit- in me e io in te, siano anch’essi uno perché il mondo creda tura ci consegna. che tu mi hai mandato». (Gv 17,21) La comunione è la via che proponiamo al mondo, la ve- L’esperienza religiosa di Israele, come quella della co- rità dell’umana convivenza, la realizzazione della vita in munità cristiana, si presenta sotto il segno dell’Alleanza pienezza. E il sinodo è comunione. tra Dio e un popolo. Dopo aver creato l’uomo, maschio e Già fin dai suoi inizi il libro degli Atti (2,42-48) ci pre- femmina, Dio crea l’umanità, non semplicemente come senta la Chiesa come il popolo di Dio, che vive della forza l’essere insieme di tanti uomini, ma come popolo capace dello Spirito, guidato dalla Parola e nutrito dal pane, dove di pensare un vivere condiviso. Vivere insieme, essere co- ognuno fa della sua vocazione e dei doni ricevuti i mez- munità è la realizzazione della stessa identità umana, della zi per l’edificazione del nuovo corpo di Cristo nella cari- vocazione ad essere somiglianza di Dio. tà. Un esempio significativo, lo abbiamo negli Atti degli Apostoli, dove al cap. 15 si narra quello che la tradizione Dio è un amico degli uomini, i quali nella fedeltà alla ha definito “Concilio apostolico di Gerusalemme”. Così si loro amicizia con Lui si costituiscono come popolo. È l’al- esprimono i teologi della Commissione Teologica Italiana: 13 leato di Abramo, al quale si presenta e si fa conoscere in «Vi si può riconoscere il prodursi di un evento sinodale in modo sorprendente, tanto da far nascere in lui una fiducia cui la Chiesa apostolica, in un momento decisivo del suo così grande da cambiare del tutto la sua vita: e proprio cammino, vive la sua vocazione alla luce della presenza partendo da questa fiducia in Colui che gli ha parlato, co- del Signore risorto in vista della missione. Questo evento struisce una discendenza, prima nella speranza poi nella sarà interpretato come la figura paradigmatica dei Sinodi realtà. celebrati dalla Chiesa». È alleato di Giacobbe e dei suoi figli, di Mosè e de- Quelli di Gerusalemme, Giacomo e gli anziani, si riuni- gli ebrei che aiuta a uscire dall’Egitto e che costituisce scono con quelli di Antiochia, Paolo e Barnaba, e insieme, come popolo nella libertà, facendoli camminare insieme alla luce dello Spirito, cercano di trovare un percorso che e donandogli il “giogo” liberante della legge, per ricor- permetta di camminare uniti coniugando la differenza del- dare loro che la libertà più grande è quella da noi stessi e le provenienze e la fedeltà al Vangelo: «Abbiamo deciso, dal nostro egoismo. L’alleanza ci unisce tra noi unendoci lo Spirito Santo e noi». (15,28) Tutti sono attori, tutti dan- a Dio, crea un gruppo di persone che camminano in un no il loro contributo e ne condividono le decisioni Un altro percorso di rispetto e fedeltà nel presente e nel futuro, ver- riferimento significativo è quello di Paolo che in 1 Cor: so la pienezza della loro umanità. Pienezza che Dio ci ha «Come infatti il corpo, pur essendo uno, ha molte membra rivelato in Gesù Cristo che, condividendo la nostra natura e tutte le membra, pur essendo molte, sono un corpo solo, umana, ci ha aperto ancor più al mistero di quella divi- così anche Cristo. E in realtà noi tutti siamo stati battezzati na, intessendole in una vita che diventa per ogni credente in un solo Spirito per formare un solo corpo». (12,12-13). quella vera. Anche l’Apocalisse guardando avanti, vede una città e Anche Lui inizia costituendo una comunità di discepoli un popolo: Cristo ci insegna a ‘vederci insieme’. Una ma- che, forse in modo un po’ provocatorio, vuole come il nuo- gra consolazione per chi, come noi, ha spesso pensato che vo Israele, capace di vivere in modo nuovo l’amicizia che l’importante fosse salvarsi l’anima. Forse è anche vero: da sempre Dio vuole con l’umanità. basterebbe capire che la comunione è l’anima del mon- Inizia a parlare di un Regno, formato da un popolo che do, ed è proprio ciò che Dio vuole salvare, ciò che ci può vive nella giustizia e nella pace, di un mondo fatto di fra- salvare. telli, figli di un unico Padre che camminano insieme con- don Giuseppe Pulecchi dividendo ciò che hanno. Di questa nuova possibile uma- COLOGNOLA Dicembre 2022
Oratorio nel cammino VERSO LA MESSA di Prima Comunione I genitori e i ragazzi del cammino verso la messa di prima comunione si sono incontrati in oratorio per vi- vere insieme la prima tappa di questo anno pastorale. Una domenica pomeriggio attorno al tema: “Viviamo 14 la comunità(?)” abbiamo aperto uno spazio di ascolto, confronto e condivisione. È stato bello vedere insieme genitori e figli vivere uno spazio di preghiera dove, con le parole del salmo: “Benedirò il Signore in ogni tempo, sulla mia bocca sempre la sua lode, mi glorio nel Signore…” abbiamo espresso il nostro grazie a Dio per tanti doni ricevuti. L’incontro è poi proseguito con lo spazio laborato- riale: i ragazzi e le ragazze hanno condiviso il tema battesimale, rivivendo le varie parti del sacramento battesimale, mentre i genitori, suddivisi in tre gruppi, hanno risposto ad alcune domande sul tema “vivia- mo la comunità (?)”. Il confronto è stato molto vivace e partecipato. Ne è emerso che abbiamo bisogno di fare comunità, ma non sempre ci riusciamo e concre- tamente lo vogliamo davvero. Come sempre, quando viviamo momenti formativi di incontro, a conclusione ci aspetta … la festa. E così dopo due ore di attività e preghiera ci siamo trasferiti al bar dell’oratorio per una merenda offerta dai genito- ri. Diciamo grazie a tutti i partecipanti, grazie davvero perché abbiamo mostrato come l’eucaristia che cele- briamo durante la messa, trova la sua preparazione nella gioia dell’incontro, della festa e della fede. Buon cammino a tutti i ragazzi della prima comunione con i loro genitori e l’intera comunità. I referenti COLOGNOLA Dicembre 2022
Oratorio Dal lavoro in gruppo Il gruppo ha definito “comunità parrocchiale” tutte le attività che si svolgono in Parrocchia. La comunità risulta essere aperta e acco- gliente, anche nei confronti di chi non vive nel quartiere. Le difficoltà riscontrate nell’approccio alla comunità parrocchiale sono sicuramente i rit- mi frenetici della quotidianità. Alcuni si sono detti restii a prestare servizio in parrocchia per timore di non essere accolti da chi è già attivo nella realtà. Aspetti positivi della vita in comunità sono la socializzazione, la condivisione, la possibilità di dare e ricevere aiuto, ma soprattutto il pro- getto educativo presentato ai bambini. L’esperienza comunitaria vissuta dai bam- bini si concretizza nel catechismo, nella par- tecipazione alla Messa e al CRE, alle attività sportive e alle feste organizzate. Tutti concordano nella valutazione positiva dell’esperienza. Tutti i partecipanti al gruppo riconoscono i 15 valori e l’importanza del Battesimo, ma si evi- denzia la mancanza di un sistema di sostegno per gli adulti credenti (es. Catechesi per adul- ti), così come si condividono le difficoltà di vi- vere pienamente i valori cristiani nel mondo di oggi. (a cura di Marialuisa) COLOGNOLA Dicembre 2022
Oratorio Cà don Bosco – Oratorio di Colognola Gruppi ADO ’22 - ’23 16 pi. e n t i in grup o le s c opo di c o n t ri tra ad t o , ha lo sc nti o t t o b r e gli in e v ie n e chia m a d e g li adolesce si iati a , così co m utonom ia contrar Sono iniz O 2 2 -2 3 r t à e a l lo r o in ino GrAD i di libe rADO ne pi di asc olto Il Camm o r a t o rio spaz p e g n o . Così i G e t e m vere in e e im za com promuo d i a m ic izia, fed o d e ll a giovinez tile fascin in uno s b e ll ezza e il e degli a ltri. p r o n o la r ia v it a sco a prop ore, dell del Sign Con queste caratteristiche i GrADO si confron- L’incontro quindicinale si fa di domenica sera teranno sulla dimensione vocazionale della vita dalle ore 19.00 alle ore 20.30 circa. A seguire la attraverso alcuni temi: cena insieme e lo spazio gioco fino alle ore 21.30. BELLEZZA GrADO II media FEDELTÀ GrADO III media Ogni incontro prevede un momento di pre- AMICIZIA GrADO I Sup. ghiera iniziale e l’attività in gruppo nella modalità SERVIZIO GrADO II Sup. di laboratorio, con la presenza di Animatori de- dicati e di don Francesco. È previsto anche uno spazio informale per dialogare e giocare. - GRUPPI ADO: II media (2010) GRUPPO ANIMATORI 2006 – 2005 – 2004 Gli III media (2009) incontri del gruppo Animatori è programmato I superiore (2008) per il giovedì sera dalle ore 21.00 alle ore 21.45 circa. II superiore (2007) COLOGNOLA Dicembre 2022
Oratorio - GRUPPI ADO: InBAR-CA’ ADO – II media (2010) il bar dell’oratorio – III media (2009) aperto e gestito dagli – I superiore (2008) ANIMATORI il martedì, – II superiore (2007): il giovedì e la domenica Messa di mezzanotte – Natale; sera. Gli ADO con gli 15/01/2023, 29/01/2023; animatori potranno 12/02/2023, trascorrere la serata Festa di Carnevale; in oratorio, usufruendo 12/03/2023; 26/03/2023 degli spazi del bar per il gioco, la musica e lo Pasqua. stare insieme. Un progetto chiamato… InBAR-CA’ ADO GRUPPO ANIMATORI VITA SPIRITUALE 2006 – 2005 – 2004 la preghiera di gruppo accompagna il Gli incontri del gruppo Animatori da gennaio cammino: durante ogni incontro; la Messa 2023 è programmato a cominciare da giovedì in alcuni momenti dell’anno e confessioni nei 12/01 sera dalle ore 21.00 alle ore 21.45 momenti importanti. Natale, Pasqua. circa. ADO IN THE STREET “EUCARISTIA IN” Partendo dal vissuto ADO che ci mostra IL GrANIMATORI ADO nella preparazione come questi amino stare “per strada”, della proposta ha immaginato di aprire uno l’oratorio programma durante l’anno alcune spazio di presenza alla celebrazione della seperienze di convivenza ADO con attività di 17 Messa festiva con gli ADO su base volontaria. uscita diverse (Viaggi, Pellegrinaggi, Si è pensato di vivere insieme la Messa festiva Convivenze, CampoInvernale, CampoMare, della ore 18.30 insieme. altro….). COLOGNOLA Dicembre 2022
Oratorio 18 COLOGNOLA Dicembre 2022
Oratorio PERCORSO FORMATIVO con i genitori per affrontare la gestione dei comportamenti trasgressivi Cari genitori, in questo difficile momento è molto importante che ognuno di noi si assuma nuove responsabilità, per sé, per gli altri e per tutta la comunità. Proprio per questo, anche a seguito degli atti di vandalismo avvenuti recen- temente nel teatro dell’oratorio, abbiamo deci- so di costruire un progetto educativo capace di PER E CON i genitori di ADOLESCENTI 2008-2009-2010 superare gli stereotipi sul tema o di affidarci alla mano pesante della punizione, per condividere 3 INCONTRI 19 invece, partendo da noi adulti un cammino di con esperto e in dialogo: conversione educativa. dott. Luigi REGOLIOSI È necessario riconoscere come in questi ultimi anni, spesso, noi adulti non siamo stati in grado di assumerci le responsabilità necessarie a ga- rantire ai giovanissimi e ai nostri figli un presen- I TEMI: te stabile e un futuro non troppo incerto. Ciò è - il disagio degli adolescenti oggi. avvenuto non perché fossimo cattivi, ma perché - comportamenti trasgressivi: perché? una gran crisi di valori ci ha portato a privilegiare - La risposta dei genitori: il profitto, l’individualismo, il “mi piace”. quale comportamento efficace? Ci stiamo disinteressando degli altri, anche dei figli degli altri tranne che come soggetti che ci SECONDO INCONTRO potrebbero “servire” o invitare alle feste di com- LUNEDÌ 30 GENNAIO ‘23 pleanno. Siamo sempre attenti a isolare casi di C/o SALA della COMUNITÀ di via bullismo o disagio, senza neppure considerare SAN SISTO, 2 dalle 20.30 alle 22.30 che i promotori di queste situazioni negative po- ISCRIZIONE presso la segreteria trebbero essere proprio i nostri figli. “Alzatevi, dell’oratorio o INVIANDO EMAIL andiamo!”. È tempo di condividere precorsi e stili nuovi di vita familiare e sociale. oratoriocolognola@gmail.com entro giovedì 26 gennaio don Francesco Info: oratorio di Colognola via S. Sisto, 9 – Bergamo tel. 035/31 25 88 COLOGNOLA Dicembre 2022
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