L'Angelo - Mensile di vita Parrocchiale anno XLVI - n. 2 febbraio 2021 - Parrocchia di Verolanuova

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L'Angelo - Mensile di vita Parrocchiale anno XLVI - n. 2 febbraio 2021 - Parrocchia di Verolanuova
L’Angelo

2   Mensile di vita Parrocchiale
    anno XLVI - n. 2 febbraio 2021
L'Angelo - Mensile di vita Parrocchiale anno XLVI - n. 2 febbraio 2021 - Parrocchia di Verolanuova
In copertina:

sommario
                                                   La Basilica compie 50 anni.
                                                   Foto: Virginio Gilberti.

La parola del Prevosto (don Lucio)
La Quaresima
                                               3
                                               5
                                                     L’Angelo
Basilica da 50 anni                            6
Messaggio per la Giornata della Vita           8
Preghiera per la Giornata del Malato          10
Miracoli eucaristici                          11

Dall’Oratorio
I Re Magi... tre di noi                       12
Prime Confessioni                             13
Siamo genitori vaccinati?                     14

Dalla Parrocchia di Cadignano
                                                   2     Mensile di vita Parrocchiale
                                                         anno XLVI - n. 2 febbraio 2021

Si è persa una stella a Cadignano             16
                                                   Redattori:
Arte & cultura                                        Sac. Lucio Sala
Le poesie dèi méss                            19      Sac. Sergio Mariotti
Piccolo ripasso... 67. (S. Amighetti)         20      Sac. Michele Bodei
Radio Basilica: le storie della buona notte   22      Sac. Alessandro Savio
Giornata mondiale della Radio                 23      Tiziano Cervati (Capo redattore)

Le nostre rubriche                                 Telefoni utili
Verola missionaria (P. Sala)                  24       030 931210 (Ufficio parrocchiale)
L’evangelizzazione (don Sergio)               26       331 9996919 (Oratorio)
I Profeti: Sofonia (F. Checchi)               28       030 932998 (don Sergio)
La scuola della Parola                        30       030 931475 (don Michele)
Preghiera S. Giuseppe                         31
Vita e cammino di San Francesco               32   Stampa
                                                      Bressanelli srl - Manerbio
Varie – Cronaca                                       Tel. 030 938 02 01
La corte dei Napoli                           34      serena@bressanelli.eu
Il treno degli emigranti                      39
AVIS                                          40   Grafica
Gruppo Verolese Volontari Soccorso            41      Serena Bressanelli
Anagrafe parrocchiale                         42
Offerte                                       43

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L'Angelo - Mensile di vita Parrocchiale anno XLVI - n. 2 febbraio 2021 - Parrocchia di Verolanuova
RICORDA

                                                                                             LA PAROLA DEL PREVOSTO
L  o scorso 27 gennaio abbiamo ce-
   lebrato la Giornata della Memo-
ria. Fra i tanti messaggi che ho letto
uno, in particolare, mi ha colpito.

È una lettera di un vescovo tede-
sco, solennemente proclamata in
tutte le chiese cattoliche tedesche,
durante il periodo della Seconda
guerra mondiale, quando si profi-
lava la possibilità di uccidere tutti
coloro che erano inabili. Il fulcro del
testo, la condanna contro l’uccisione
di uomini innocenti, fu ripreso dal-
le successive prediche del vescovo
Von Galen, autore della lettera e di-
chiarato beato da Papa Benedetto
XVI.

In particolare, nella predica nella
chiesa di San Lamberto del 3 agosto       macellati, quando non rispondono
1941 il vescovo aveva affermato:          più a questa destinazione. No, qui
                                          si tratta di esseri umani, nostri con-
“Si giudica: Non possono più pro-         simili, nostri fratelli e nostre sorelle.
durre, sono come una vecchia mac-         Poveri esseri malati e, se si vuole, an-
china, che non funziona più, come un      che improduttivi! Ma per questo non
vecchio cavallo diventato inguaribil-     meritano di essere uccisi.
mente zoppo. Sono come una muc-
ca, che non dà più latte. Cosa si fa      Hai tu, ho io il diritto alla vita soltan-
con una tale macchina? Viene demo-        to finché noi siamo produttivi, finché
lita. Cosa si fa con un cavallo zoppo,    siamo ritenuti produttivi da altri? Se
con talaltra bestia improduttiva? No,     si ammette il principio, ora applica-
non voglio portare a fine questo pa-      to, che l’uomo «improduttivo» possa
ragone, per quanto tremendi siano         essere ucciso, allora guai a tutti noi,
la sua giustificazione ed il suo potere   quando saremo vecchi e decrepiti!
illuminante. No, qui non si tratta di     Se si possono uccidere esseri im-
macchine, qui non si tratta di cavallo    produttivi, allora guai agli invalidi, i
e di vacca, la cui unica destinazione     quali nel processo produttivo hanno
è servire l’uomo, produrre beni per       impegnato le loro forze, le loro ossa
l’uomo. Possono essere fracassati,        sane, le hanno sacrificate e perdute!
                                                                                 l’angelo2   3
L'Angelo - Mensile di vita Parrocchiale anno XLVI - n. 2 febbraio 2021 - Parrocchia di Verolanuova
la parola del prevosto

         Se poi si arriverà ad ammettere che           coscienza degli uomini, non soltanto
         delle persone abbiano il diritto di uc-       sia trasgredito, ma se tale trasgres-
         cidere dei consimili, ‘non produttivi’        sione sia perfino tollerata ed impu-
         - anche se ora sono colpiti soltanto          nemente messa in pratica”.
         poveri ed indifesi malati di mente -
         allora per principio sarà permesso            È un testo che provocò allora, se
         l’assassinio di tutte le persone non          non l’interruzione, almeno il rallen-
         produttive, e cioè dei malati incu-           tamento di un programma che ave-
         rabili, degli invalidi del lavoro e di        va lo scopo di uccidere esseri inermi
         guerra, e quindi anche l’assassinio           (Aktion T4).
         di noi tutti, quando saremo vecchi e
         decrepiti, e non più produttivi, è per        Papa Francesco ha detto il 27 gen-
         principio lecito. E allora è sufficien-       naio 2021 nel tradizionale incontro
         te che un qualsiasi decreto segreto           del mercoledì:
         ordini che il procedimento speri-
         mentato con i malati di mente ven-            Oggi, Anniversario della Liberazione
         ga esteso ad altri «improduttivi», per        del campo di sterminio di Auschwitz,
         essere applicato anche ai tisici incu-        si celebra la Giornata della Memo-
         rabili, ai decrepiti, agli invalidi sul la-   ria. Commemoriamo le vittime della
         voro, ai soldati gravemente mutilati.         Shoah e tutte le persone perseguita-
                                                       te e deportate dal regime nazista.
         Allora nessuno è più sicuro della
         propria vita. Una qualunque Com-              Ricordare è espressione di umanità.
         missione lo può includere in una lista
         degli «improduttivi», che, secondo il         Ricordare è segno di civiltà.
         loro parere, sono diventati «vite inu-
         tili». E nessuna polizia li proteggerà,       Ricordare è condizione per un futuro
         e nessun Tribunale punirà il loro as-         migliore di pace e di fraternità.
         sassinio e condannerà l’assassino
         alla pena che si merita.                      Ricordare anche è stare attenti per-
                                                       ché queste cose possono succede-
         Chi allora potrà avere ancora fiducia         re un’altra volta, incominciando da
         nel proprio medico? Può darsi che             proposte ideologiche che vogliono
         egli dichiari il malato come «impro-          salvare un popolo e finiscono per
         duttivo» e gli si ordini di ucciderlo.        distruggere un popolo e l’umanità.
         È inimmaginabile quale imbarbari-             State attenti a come è incominciata
         mento dei costumi, quale generale             questa strada di morte, di sterminio,
         diffidenza saranno portati entro le           di brutalità.
         famiglie, se questa dottrina sarà tol-
         lerata, accettata e seguita. Guai agli        Ricordiamoci che la vita umana deve
         uomini, guai al nostro popolo tede-           essere difesa, sempre. Ce lo ricorda
         sco, se il sacro comandamento divi-           anche la Giornata per la Vita che ce-
         no: «Non uccidere», che il Signore            lebreremo il prossimo 7 febbraio.
         ha annunciato tra tuoni e lampi sul
         monte Sinai, che Iddio, nostro crea-
         tore, ha impresso sin dall’inizio nella                                 Don Lucio
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L'Angelo - Mensile di vita Parrocchiale anno XLVI - n. 2 febbraio 2021 - Parrocchia di Verolanuova
QUARESIMA 2021
               Parrocchia
                                                                                         Quaresima
               San Lorenzo
               Verolanuova                                                                    2021
                                Ripartire dall’Eucaristia
                                      Tutti i venerdì di Quaresima sono di magro
                 Mercoledì delle Ceneri (17 febbraio) e Venerdì Santo 2 aprile) sono di magro e digiuno
                                                                  .

           Triduo dei defunti                                    Ogni Giorno Santa Messa
           12-13-14 febbraio ore 18.00 in Basilica               8.30 - 18.00 (Predicatore don Sergio Mariotti)

           Mercoledì delle Ceneri - 17 febbraio                  Giovedì Eucaristici
           Sante Messe con imposizione delle ceneri:             Con esposizione del Santissimo Sacramento
           Basilica: ore 8.30 - 16.30 (per i ragazzi) - 20.00    dalla Messa delle 8.30 fino alle 18.00
           Cadignano: ore 20.00                                  Alla Radio (91.2 mhz)
                                                                 Catechesi sul tema: “Fratelli Tutti”
           Via Crucis Comunitaria                                a cura di don Filippo Zacchi
           - Il mercoledì ore 8.30 in Basilica                   Il Lunedì ore 9,30
           - Il venerdì ore 15.00 alla Casa Albergo              “Preghiera in famiglia”
           - Il venerdì ore 20.00 a Cadignano
                                                                 Ogni sera ore 20.30 da domenica 21 marzo
           Via Crucis nelle chiese
           il venerdì ore 20.00                                  Ritiro per tutti i collaboratori
                                                                 Lunedì 15 marzo ore 20.00 in Basilica
           - 26 febbraio: In Sant’Anna alla Breda        .
                                                                 Predicatore don Abramo Camisani
           - 5 marzo:       In San Rocco          .

           - 12 marzo:      In Basilica  ..                      Confessioni:
           - 19 marzo:      In Disciplina     .                  - Ogni giorno, durante la messa delle 8.30
           - 26 marzo:
           .
                            Al Cimitero                          - Il sabato: dalle 10 alle 11 e dalle 16 alle 17

           Sante Quarantore a Cadignano:                         Ragazzi, adolescenti e giovani
Oratorio   19 - 20 - 21 marzo ore 20.00
           Pasqua della donna in Basilica                        Gli appuntamenti quaresimali
           24 - 25 - 26 marzo ore 15.00                          per ragazzi, adolescenti e giovani
           Sante Quarantore:                                     sono in preparazione.
           “Eucarestia e Vocazione”
           28 - 29 - 30 marzo ore 20.30                          Verranno presentati al più presto
           Predicatori: don Manuel Donzelli,                     con un apposito comunicato.
           don Mattia Cavazzoni, don Sergio Passeri.
           Partecipano i Diaconi permenenti
           e il Seminario Maggiore e Minore.

           Triduo Pasquale
           1 - 2 aprile ore 20.30
           3 aprile ore 21.00 Veglia Pasquale

                                                      www.verolanuova.com

                                                                                                              l’angelo2   5
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basilica da 50 anni

         BASILICA DA 50 ANNI
         LA CHIESA DI SAN LORENZO MARTIRE DI VEROLANUOVA
         DA 50 ANNI BASILICA ROMANA MINORE

         I l 26 gennaio 1971, Paolo VI firmò la
           bolla papale con la quale concede-
         va il titolo di basilica romana minore
                                                     della chiesa. La speranza è che la ri-
                                                     scoperta della nostra basilica sia un
                                                     aiuto in più a vivere meglio la vita della
         alla chiesa di San Lorenzo Martire di       nostra comunità”.
         Verolanuova. La comunità ricorderà          Altro importante avvenimento: nel
         l’avvenimento domenica 7 febbra-            corso della Messa delle 11,00, un de-
         io, con la celebrazione di una Messa        legato vescovile della Diocesi di Bre-
         presieduta alle 11 dal vescovo eme-         scia consegnerà nelle mani del pre-
         rito di Makeni, mons. Giorgio Biguz-        vosto don Lucio il Pastorale e la Mitria
         zi. Ma il 50° sarà segnato da un dono       appartenuti al vescovo verolese Mons.
         originale che la parrocchia, con il pa-     Giacinto Gaggia che anche nel corso
         trocinio del Comune, ha pensato per         del suo episcopato mantenne sempre
         tutti i ragazzi: una guida della basili-    un forte legame con la sua terra d’o-
         ca studiata per i ragazzi dalla prima       rigine.
         elementare alla terza media. Il libro
         “Alla scoperta della basilica romana
         minore di San Lorenzo Martire” stam-
         pato in 1500 copie verrà distribuito               PROGRAMMA
         durante le Messe e presentato dagli               DELLA GIORNATA
         autori, alle 17,00 dello stesso giorno.
         L’idea di una agile guida per conosce-      ore 9:30: Nel corso della Santa Mes-
         re meglio la basilica è nata da un’in-      sa verrà consegnato ai ragazzi il libro:
         tuizione di don Lucio Sala, del curato      “Alla scoperta della basilica romana
         dell’oratorio don Michele Bodei, della      minore di San Lorenzo Martire”;
         giovane storica dell’arte Laura Sala,
         che ha curato i testi, e di Fabio Pelosi    ore 11:00: Santa Messa presieduta
         che è l’autore della grafica. La chiesa     da mons. Giorgio Biguzzi, vescovo
         di Verolanuova risale al XVI secolo, il     emerito di Makeni. Consegna nelle
         suo interno è ricco di numerose opere       mani del prevosto don Lucio Sala del
         d’arte, tra cui due grandi tele del Tie-    pastorale e della mitria appartenuti
         polo.                                       al vescovo verolese mons. Giacinto
                                                     Gaggia;
         “Vogliamo ricordare questo anniver-
         sario – ha dichiarato don Sala – dando      ore 17:15: In Basilica, presentazione
         ai ragazzi una guida per conoscere          del libro “Alla scoperta della basilica
         meglio la basilica. In essa ci sono no-     romana minore di San Lorenzo Mar-
         tizie storiche, artistiche ma anche rela-   tire” a cura degli autori Laura Sala e
         tive alla fede, tante curiosità e disegni   Fabio Pelosi.
         per riconoscere con facilità le opere
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L'Angelo - Mensile di vita Parrocchiale anno XLVI - n. 2 febbraio 2021 - Parrocchia di Verolanuova
BASILICA DA 50 ANNI
   Parrocchia di San Lorenzo Martire in Verolanuova
   Celebrazioni per il 50° anniversario
dell’elevazione a Basilica Romana Minore
     Presentazione della guida per ragazzi

        Domenica 7 febbraio ore 17:15
                            in Basilica
                                                      l’angelo2   7
L'Angelo - Mensile di vita Parrocchiale anno XLVI - n. 2 febbraio 2021 - Parrocchia di Verolanuova
giornata della vita 2021

         MESSAGGIO PER
         LA GIORNATA DELLA VITA 2021
         LIBERTÀ E VITA
         Pubblichiamo il Messaggio che il Consiglio Episcopale Permanente della CEI ha
         preparato per la 43a Giornata Nazionale per la Vita che si celebrerà il 7 febbraio
         2021 sul tema “Libertà e vita”.

         L  a pandemia ci ha fatto sperimen-
            tare in maniera inattesa e dram-
         matica la limitazione delle libertà
                                                     della vita interpellano ognuno di noi,
                                                     mentre torna alla mente il messaggio
                                                     chiaro del Vangelo: “Se rimanete fe-
         personali e comunitarie, portandoci         deli alla mia parola, sarete davvero
         a riflettere sul senso profondo della       miei discepoli; conoscerete la verità
         libertà in rapporto alla vita di tutti:     e la verità vi farà liberi” (Gv 8,31-32). I
         bambini e anziani, giovani e adulti,        discepoli di Gesù sanno che la libertà
         nascituri e persone in fin di vita. Nelle   si può perdere, fino a trasformarsi in
         settimane di forzato lockdown quan-         catene: “Cristo ci ha liberati – afferma
         te privazioni abbiamo sofferto, specie      san Paolo – perché restassimo liberi;
         in termini di rapporti sociali! Nel con-    state saldi e non lasciatevi impor-
         tempo, quanta reciprocità abbiamo           re di nuovo il giogo della schiavitù”
         respirato, a riprova che la tutela della    (Gal 5,1).
         salute richiede l’impegno e la parte-
         cipazione di ciascuno; quanta cultura       Una libertà a servizio della vita
         della prossimità, quanta vita donata
                                                     La Giornata per la Vita 2021 vuol es-
         per far fronte comune all’emergenza!
                                                     sere un’occasione preziosa per sensi-
                                                     bilizzare tutti al valore dell’autentica
         Qual è il senso della libertà? Qual è il
                                                     libertà, nella prospettiva di un suo
         suo significato sociale, politico e re-
                                                     esercizio a servizio della vita: la liber-
         ligioso? Si è liberi in partenza o lo si
                                                     tà non è il fine, ma lo “strumento” per
         diventa con scelte che costruiscono
                                                     raggiungere il bene proprio e degli
         legami liberi e responsabili tra perso-
                                                     altri, un bene strettamente intercon-
         ne? Con la libertà che Dio ci ha dona-
                                                     nesso.
         to, quale società vogliamo costruire?
         Sono domande che in certe stagioni          A ben pensarci, la vera questione
                                                     umana non è la libertà, ma l’uso di
                                                     essa. La libertà può distruggere se
                                                     stessa: si può perdere! Una cultura
                                                     pervasa di diritti individuali assolutiz-
                                                     zati rende ciechi e deforma la perce-
                                                     zione della realtà, genera egoismi e
                                                     derive abortive ed eutanasiche, inter-
                                                     venti indiscriminati sul corpo umano,
                                                     sui rapporti sociali e sull’ambiente.
                                                     Del resto, la libertà del singolo che si
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L'Angelo - Mensile di vita Parrocchiale anno XLVI - n. 2 febbraio 2021 - Parrocchia di Verolanuova
ripiega su di sé diventa chiusura e vio-    stizia e della prudenza, della fortezza

                                                                                              GIORNATA DELLA VITA 2021
lenza nei confronti dell’altro. Un uso      e della temperanza. La responsabilità
individualistico della libertà porta, in-   è disponibilità all’altro e alla speran-
fatti, a strumentalizzare e a rompere       za, è apertura all’Altro e alla felicità.
le relazioni, distrugge la “casa comu-      Responsabilità significa andare oltre
ne”, rende insostenibile la vita, costru-   la propria libertà per accogliere nel
isce case in cui non c’è spazio per la      proprio orizzonte la vita di altre per-
vita nascente, moltiplica solitudini in     sone. Senza responsabilità, libertà e
dimore abitate sempre più da animali        vita sono destinate a entrare in con-
ma non da persone. Papa Francesco           flitto tra loro; rimangono, comunque,
ci ricorda che l’amore è la vera liber-     incapaci di esprimersi pienamente.
tà perché distacca dal possesso, ri-
                                            Dire “sì” alla vita è il compimento di
costruisce le relazioni, sa accogliere
                                            una libertà che può cambiare la sto-
e valorizzare il prossimo, trasforma
                                            ria. Ogni uomo merita di nascere e di
in dono gioioso ogni fatica e rende
                                            esistere. Ogni essere umano possie-
capaci di comunione (cfr. Udienza 12
                                            de, fin dal concepimento, un poten-
settembre 2018).
                                            ziale di bene e di bello che aspetta
                                            di essere espresso e trasformato in
Responsabilità e felicità
                                            atto concreto; un potenziale unico e
Il binomio “libertà e vita” è inscindibi-   irripetibile, non cedibile. Solo consi-
le. Costituisce un’alleanza feconda e       derando la “persona” come “fine ul-
lieta, che Dio ha impresso nell’animo       timo” sarà possibile rigenerare l’oriz-
umano per consentirgli di essere dav-       zonte sociale ed economico, politico
vero felice. Senza il dono della libertà    e culturale, antropologico, educativo
l’umanità non sarebbe se stessa, né         e mediale. L’esercizio pieno della
potrebbe dirsi autenticamente legata        libertà richiede la Verità: se deside-
a Colui che l’ha creata; senza il dono      riamo servire la vita con vera libertà
della vita non avremmo la possibilità       occorre che i cristiani e tutti gli uo-
di lasciare una traccia di bellezza in      mini di buona volontà s’impegnino
questo mondo, di cambiare l’esisten-        a conoscere e far conoscere la Verità
te, di migliorare la situazione in cui      che sola ci rende liberi veramente.
si nasce e cresce. L’asse che unisce        Così potremo accogliere con gioia
la libertà e la vita è la responsabilità.   “ogni vita umana, unica e irripetibile,
Essa è la misura, anzi il laboratorio       che vale per se stessa, costituisce un
che fonde insieme le virtù della giu-       valore inestimabile (Papa Francesco,
                                            25 marzo 2020, a 25 anni dall’Evan-
                                            gelium vitae). Gli uomini e le donne
                                            veramente liberi fanno proprio l’invi-
                                            to del Magistero: “Rispetta, difendi,
                                            ama e servi la vita, ogni vita, ogni vita
                                            umana! Solo su questa strada trove-
                                            rai giustizia, sviluppo, libertà, pace e
                                            felicità!”.
                                                Il Consiglio Episcopale Permanente
                                               della Conferenza Episcopale Italiana

                                                                                  l’angelo2   9
L'Angelo - Mensile di vita Parrocchiale anno XLVI - n. 2 febbraio 2021 - Parrocchia di Verolanuova
preghiera

          PREGHIERA
          PER
          LA GIORNATA
          DEL MALATO
          2021
          Preghiera
          per la XXIX Giornata
          Mondiale del Malato

          «Uno solo è il vostro Maestro
          e voi siete tutti fratelli» (Mt 23,8)

          11 febbraio 2021

                                P  adre santo, noi siamo tuoi figli e tutti fratelli.
                               Conosciamo il tuo amore per ciascuno di noi
                                               e per tutta l’umanità.
                                     Aiutaci a rimanere nella tua luce per
                                        crescere nell’amore vicendevole,
                         e a farci prossimi di chi soffre nel corpo e nello spirito.
                                  Gesù figlio amato, vero uomo e vero Dio,
                                          Tu sei il nostro unico Maestro.
                              Insegnaci a camminare nella speranza. Donaci
                                    anche nella malattia di imparare da Te
                                       ad accogliere le fragilità della vita.
                                         Concedi pace alle nostre paure
                                        e conforto alle nostre sofferenze.
                                                Spirito consolatore,
                               i tuoi frutti sono pace, mitezza e benevolenza.
                                            Dona sollievo all’umanità
                                  afflitta dalla pandemia e da ogni malattia.
                                  Cura con il Tuo amore le relazioni ferite,
                          donaci il perdono reciproco, converti i nostri cuori
                          affinché sappiamo prenderci cura gli uni degli altri.
                     Maria, testimone della speranza presso la croce, prega per noi.

                 Cosimo Rosselli, Discorso della montagna e guarigione del lebbroso [particolare],
                                        Cappella Sistina, Città del Vaticano

10   l’angelo2
BAGNO DI ROMAGNA

                                                                                               MIRACOLI EUCARISTICI
1412
N    el 1412, l’allora priore della Basilica
     di Santa Maria di Bagno di Roma-
gna, Padre Lazzaro da Verona, mentre
                                               monaco Lazzaro
                                               fu in seguito tra-
                                               sferito a Bologna
celebrava la Santa Messa, fu assalito          come cappel-
da forti dubbi circa la reale presen-          lano del mona-
za di Gesù nel SS. Sacramento. Aveva           stero femminile
da poco pronunciato le parole della            camaldolese di
consacrazione sul vino che questo si           Santa Cristina,
trasformò in vivo sangue e cominciò a          dove morì nel 1416. I Camaldolesi
ribollire fuoriuscendo dal calice e river-     con alterne vicende ressero la Pieve
sandosi sul corporale. Padre Lazzaro,          di Bagno sino alla soppressione na-
profondamente commosso e pentito,              poleonica del 1808; da allora la Par-
confessò ai fedeli presenti alla celebra-      rocchia - Basilica di S. Maria Assunta,
zione la sua incredulità e lo strepitoso       dopo essere stata retta per un breve
Miracolo che il Signore aveva operato          periodo dalla diocesi di Sansepolcro,
sotto il suo sguardo.                          nel 1975 è passata definitivamente a
A Bagno di Romagna, nella Basilica di          far parte della diocesi di Cesena.
Santa Maria Assunta, è conservata la           Nel 1912 il Cardinale Giulio Boschi,
Reliquia del Miracolo Eucaristico del          Arcivescovo di Ferrara, fece celebra-
«Sacro Lino intriso di Sangue». Lo sto-        re il quinto centenario del Miracolo, a
rico Fortunio così descrive il Miracolo        cui seguì un convegno di studi euca-
nella sua nota opera Annales Camaldu-          ristici. Nel 1958, S.E. Domenico Bor-
lenses: «Correva l’anno 1412. La badia         nigia, fece eseguire un’analisi chimica
camaldolese di Santa Maria in Bagno            sulle macchie del corporale del Mi-
(allora Priorato) era governata da Don         racolo dall’Università di Firenze, che
Lazzaro, di origini venete. Mentre co-         confermò essere di natura ematica.
stui un dì celebrava il divino Sacrificio,     Nella Basilica si trova una incisione
fu occupata la sua mente, per opera            su legno del 1400 chiamata «La Ma-
diabolica, da un forte dubbio intorno          donna del sangue» colorata e rarissi-
alla reale presenza di Gesù nel Santissi-      ma, che si trova nella terza cappella
mo Sacramento; quand’ecco vide met-            a sinistra. Questa immagine è così
tersi in ebollizione le sacre specie del       chiamata perché come riferisce don
vino, riversarsi fuori del calice e span-      Benedetto Tenaci, abate di Bagno e
dersi sopra il corporale in forma di vivo      testimone oculare del Prodigio, il 20
e palpitante sangue, e così il corporale       maggio del 1498, l’icona versò san-
ne rimase inzuppato. Non è a dire qua-         gue dal braccio sinistro. Ogni anno,
le commozione fosse la sua e quale             durante la festa del Corpus Domini,
perturbazione di mente lo cogliesse            il corporale viene portato in proces-
in quell’istante di fronte ad un avve-         sione per le strade della città e viene
nimento così strepitoso. Piangendo si          esposto per tutte le domeniche della
rivolse agli astanti, confessando la nu-       stagione termale che va da marzo a
trita incredulità e il Prodigio che allora     novembre, nella Messa che si celebra
si era compiuto sotto il suo sguardo». Il      alle ore 11.
                                                                                   l’angelo2   11
dall’oratorio

          MERCOLEDÌ 6 GENNAIO 2021
          I RE MAGI... TRE DI NOI

          M     arco, Michele, Andrea ... sono i
                nomi dei Re Magi. I nomi di tre di
           noi ... perché dietro il volto di questi
           personaggi del Vangelo un po’ leg-
           gendari si nascondono i nostri volti.
           Piace sempre vedere i Magi entrare
           solenni nella nostra Basilica e offrire
           i loro tesori al Bambin Gesù. Sono
           uomini che compirono il viaggio che
           ognuno di noi deve compiere, alla
           luce di qualche stella. Perchè, penso
           siate tutti d’accordo, ci sono per tutti
           lungo il cammino della vita delle stel-
           le che ci accompagnano, riflessi di
           quella Luce che viene dal cielo, Cristo.
           Sono uomini come noi, desiderosi di
           vedere e di toccare con mano il Verbo
           della Vita, quel Verbo che per noi si è
           fatto carne. Essere Magi è il privilegio
           di chiunque lo voglia. I Magi siamo
           noi. Basterà sapere che cosa si vuole
           portare in dono e perché.

12   l’angelo2
5 DICEMBRE:

                                                                                           DALL’ ORATORIO
PRIME CONFESSIONI
CRISTO VI RENDA FORTI
E     rendo grazie a colui che
      mi ha reso forte, a Cristo
Gesù nostro Signore ... Sono
le parole che san Paolo scrive
all’amico Timoteo. Sa benis-
simo di non essere in grado
da solo di scegliere il bene,
e perciò, riconosce che la
sua forza viene da Gesù. Ce
lo hanno ricordato i bambini
del 4° anno, che hanno vis-
suto la prima confessione.
Pubblichiamo la fotografia di
un gruppo - ci era sfuggita lo
scorso mese - e di Vittoria. I
loro volti sereni, i loro sguardi limpidi aiutano la nostra comunità a ringraziare
sempre Dio, perché non ha mai smesso di benedirci.
Ecco il pensiero di Vittoria: “All’inizio ero agitata, ma quando mi sono seduta
al fianco di Don Michele mi sono tranquillizzata e mi è sembrato di parlare con
un amico”.

                                                                               l’angelo2   13
dall’oratorio

          SIAMO GENITORI VACCINATI?
          CRESCERE NEL TEMPO DELL’EMERGENZA
          CON ALBERTO PELLAI, MEDICO E PSICOTERAPEUTA
          DELL’ETÀ EVOLUTIVA

                                                       che la vita va bene solo quando cor-
                                                       risponde alle nostre aspettative. Que-
                                                       sto era l’errore che abbiamo fatto noi
                                                       genitori del terzo millennio: pensare
                                                       di poter garantire ai nostri figli una
                                                       vita iper-felice, dove tutto era sempre
                                                       tenuto sotto controllo, dove qualsiasi
                                                       cosa la potevamo orientare come vo-
                                                       levamo. Siamo i genitori che, invece di
                                                       fare alleanza con la scuola, hanno fatto
                                                       conflitto alle istituzioni educative, nella
                                                       logica di proteggere i figli da fatiche e
                                                       frustrazioni.

                                                       La pandemia ha inserito il principio
                                                       di realtà nelle nostre vite: la vita arriva
                                                       con tutto, il bello e il brutto – il rischio
                                                       zero, per noi genitori iperprotettivi,
                                                       è un mito. Siamo noi che andiamo a
                                                       combattere le loro battaglie. Trovo
                                                       bellissimo, in questo momento, per

          In questo tempo, come possono i ge-
           nitori accompagnare i loro figli nell’e-
          ducazione?
                                                       esempio, che gli adolescenti siano di-
                                                       ventati visibili (rivogliamo la scuola!).
                                                       Questo tempo di grande deprivazio-
          Devono continuare a fare il loro me-         ne è un’occasione di crescita e di edu-
          stiere, che è un mandato, una missio-        cazione. Quando ti manca qualcosa di
          ne, una cosa bellissima che continua a       importante, non senti solo la sofferen-
          riempire di significato la loro vita. Que-   za, ma anche il desiderio. Molti sacer-
          sta pandemia è una sfida enorme per          doti raccontano che i ragazzi, avendo
          la famiglia; i genitori stanno soffrendo     tanto tempo vuoto, hanno fatto anda-
          per ciò che i figli stanno perdendo.         re la testa, per cominciare a riflettere
          C’è tantissimo amore nello sguardo           sulle priorità da mettere al centro del-
          dei genitori che sentono la tristezza        la vita. Tutto un lavoro sull’interiorità,
          dei loro figli. C’è una tristezza per la     che prima era impossibile perché non
          tristezza dei figli. Partiamo da qui: se     c’era spazio vuoto e tutto era affollato.
          noi entriamo in questo contagio cata-
          strofista – dove vediamo solo il negati-     Cosa abbiamo perso? L’elenco è infini-
          vo – è come testimoniare ai nostri figli     to. Però, per noi genitori, è importante
14   l’angelo2
za nell’attraversarla. Questo siamo noi

                                                                                            DALL’ ORATORIO
                                          genitori. Meno pessimismo, ma più
                                          energia, più tonicità, per continuare
                                          ad essere motivanti, nutrienti. Prima
                                          il tempo era tutto per … le cose da
                                          fare. La pandemia ha messo dentro il
                                          tempo con … gli altri. Il rischio grosso
                                          era di entrare nei propri schermi, nelle
                                          proprie stanze. Invece, questo tempo
                                          ci ha permesso di riscoprire i tempi
                                          con gli altri e di goderci gli altri.

                                          Vi propongo una piccola riflessione
                                          che ho fatto. Quando la vita diventa
                                          una tempesta le nostre relazioni fami-
                                          liari – se funzionano bene – sono come
                                          un albero al quale aggrapparci per
                                          sentirci protetti e al sicuro. Quel tron-
                                          co sei tu per me, io per te. Abbiamo
                                          radici che ci fanno sentire ancorati al
                                          terreno. Abbiamo braccia che diven-
                                          tano catene quando temiamo di es-
domandarci anche che cosa abbiamo         sere strappati via dal vento. Abbiamo
imparato, che sfide educative nuove       mani che diventano rami che si alzano
sono entrate nella nostra vita, che       al cielo per cercare la luce oltre le nu-
cosa abbiamo capito dei nostri figli.     vole del temporale, per invocare l’infi-
Non possiamo calmare la tempesta,         nito nel nostro tempo finito. Diventare
ma affidarci al capitano coraggioso,      tronco, radici, rami. È così che si rima-
che sa stare al timone e darci sicurez-   ne radicati alla vita.

                                                                                l’angelo2   15
dalla parrocchia di Cadignano

          SI È PERSA UNA STELLA
          A CADIGNANO

          N   ato Gesù a Betlemme di Giudea,
              al tempo del re Erode, ecco, alcu-
          ni Magi vennero da oriente a Gerusa-
                                                       Com’è lontano lo sfavillio delle luci
                                                       festose caratteristiche di questo perio-
                                                       do…
          lemme e dicevano: «Dov’è colui che è
          nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto        Quest’anno ci è chiesto di vivere il Na-
          spuntare la sua stella e siamo venuti ad     tale con qualche sacrificio, austerità e
          adorarlo». (Mt 2,1-12).                      sobrietà.
                                                       Nonostante ciò, vedo anche tanta
          Un piccolo paese, poche persone in           solidarietà fra le persone: un sorriso
          giro con questa pandemia, bellissime         celato dalla mascherina ma luminoso
          luci illuminano le vie, un fiume che lo      nello sguardo di due persone che si
          attraversa, uno scenario adatto per un       incontrano, il saluto caloroso che sta
          presepe… mi piace questo Cadigna-            a significare non solo conoscenza ma
          no!                                          preoccupazione, attenzione verso l’al-
          Oh cielo! Anche quest’anno mi sono           tro, cura verso le cose e l’ambiente.
          persa!                                       Ma i preparativi per il Natale e per l’E-
          Sono una piccola stella e rimanere           pifania? Non vedo grandi manovre…
          nella scia della cometa nel suo lungo        Mi sorge un dubbio: a Cadignano non
          peregrinare diventa difficile; sarà l’età,   aspettano Gesù e i Magi? Meglio inda-
          ma ultimamente mi capita di perdermi         gare.
          e finire in luoghi e paesi a me scono-       Andando un po’ in giro vedo filtrare
          sciuti.                                      dalle finestre le luci degli addobbi di
          Ho deciso: mi fermerò un po’ qui, ma-        alberi e presepi, il suono delle campa-
          gari vedo cosa succede di bello e ritro-     ne chiama i fedeli alla Mensa Eucaristi-
          vo l’orientamento…                           ca, musica di organo e canti di Natale
                                                       nell’aria: il classico clima di attesa del
          Il virus anche qui ha fatto molte vittime,   Natale.
          ha lasciato ammalati, familiari in lutto,    C’è agitazione in alcune persone: il
          lavoratori senza lavoro, persone cadu-       presepe in chiesa non è ancora fatto,
          te in depressione.                           gli addobbi e i paramenti da prepara-
          Ci sono anziani che si ritrovano più fra-    re, iniziative di solidarietà da proporre
          gili e più soli, genitori con figli in età   che partano dal cuore per far sentire la
          scolare che hanno visto moltiplicarsi        vicinanza alla gente che soffre.
          i problemi, famiglie già in difficoltà       Meraviglia e stupore! Questo paese
          sono entrate definitivamente in crisi.       così piccolo è ricco di persone dispo-
          Ci sono disorientamento, paura e in-         nibili che operano per la crescita e il
          certezza nel futuro.                         bene della comunità. In questa mia
16   l’angelo2
permanenza ho conosciuto alcuni di

                                                                                                   DALLA PARROCCHIA DI CADIGNANO
loro.
Un gruppo di adolescenti e giovani,
guidati da don Michele, ha pensato a
come dare valore al Natale, conside-
randolo come gioia dell’attesa, condi-
visione e attenzione alle cose semplici.
Lo stare insieme alle persone che in
questo momento sono più sole e fra-
gili, le nostre “radici”: gli anziani della
casa di riposo “Gambara-Tavelli” di Ve-
rolanuova.
In fondo il messaggio del Natale ci
dice che il volto di Gesù Bambino è il
volto di una persona, di chi è attorno a
noi, donne e uomini sofferenti, soli, ai
quali far sentire la nostra vicinanza.
I canti di Natale, il presepe vivente, la
lettura del Vangelo, la preghiera co-
mune per gli anziani.
Quanta emozione e gioia ho provato
nel vedere i nonni affacciati alle fine-
stre che, con i loro occhi luccicanti,
osservavano straniti quei ragazzi così
pieni di umanità!

“Il significato del Natale” l’ha spiegato
benissimo Papa Francesco: «Dio viene
nel mondo come figlio per renderci fi-
gli», ed i nostri figli, questi ragazzi, han-
no dato luce, conforto e gioia a questi
nonni. Bravi!
Anche in chiesa c’è fermento, la casa
del Signore va preparata nel migliore
dei modi: chi pensa alla musica e al            La pandemia in corso ha bloccato gli
canto, a come accompagnare la litur-            artefici abituali, urgono sostituti!
gia nel rispetto delle norme vigenti,           Ed ecco che un gruppo di volontari,
chi pensa ai fiori. I volontari delle pu-       in men che non si dica, preparano un
lizie sanificano gli ambienti e tirano a        bellissimo presepe, come a significare
lucido altari, pavimenti e paramenti. I         “Anche questo è luce!”.
cantori riscaldano le voci in armonia,          Anche la statua del Bambino Gesù tro-
gli organisti mettono a punto le ultime         va la giusta collocazione sopra l’altare
musiche, i sacerdoti si danno il cambio         maggiore, nel tronetto per l’Esposi-
nelle Confessioni per ripulire dai pec-         zione Eucaristica (stile liberty, in legno
cati le anime dei fedeli.                       dei primi del ‘900) trovato nella soffitta
Un attimo… e il presepe?                        della canonica e fatto restaurare.
                                                                                       l’angelo2   17
dalla parrocchia di Cadignano

                                                        curata. Si respira amore e gioia. Aveva-
                                                        mo dimenticato questa sensazione…”.
                                                        In questi giorni di festa così complica-
                                                        ti, dove l’incontro e la relazione hanno
                                                        dovuto sottostare alle restrizioni di
                                                        legge, la comunità ha dovuto reinven-
                                                        tare occasioni di preghiera, cercare
                                                        miglioramenti da attuare e modalità di
                                                        gratificazione per quanto viene fatto,
                                                        soprattutto dai bambini. Angelo, che
                                                        da sempre si batte per l’importanza e il
                                                        significato del presepe nelle case, nel
                                                        giorno dell’Epifania ha premiato i 10
                                                        bambini che hanno partecipato al 29°
                                                        concorso dei presepi.
          Così lo sguardo delle persone che             “L’albero e il presepe aiutano a creare
          entrano in chiesa viene catturato e in-       il clima natalizio favorevole per vivere
          dirizzato verso l’altare: Il Signore ci ri-   con fede il mistero della nascita del
          empirà di se stesso e scopriremo che          Redentore” - ha spiegato Papa Fran-
          il vero regalo non saremo noi a farlo a       cesco - “Nel presepio, tutto parla della
          Lui, ma lo farà Lui a noi.                    povertà ‘buona’, la povertà evangelica,
          Perché Natale è tutto questo: è Dio           che ci fa beati.
          che si vuole manifestare (Epifania) a         Ora è giunto il momento di ripartire,
          ciascun uomo, nessuno escluso. È Dio          sono stata proprio bene qui.
          che ci vuole fare il più bel regalo: rega-    Ho visto luci sbiadite da tristezza, ab-
          larci se stesso. Questa è la Luce.            bandono, scoraggiamento e solitu-
          La nascita di Gesù è la novità che ci         dine, ma anche luci di solidarietà, at-
          permette ogni anno di rinascere den-          tenzione, condivisione, disponibilità,
          tro, di trovare in Lui la forza per affron-   fede.
          tare ogni prova. Nascendo nella carne,        E se provassimo a diffondere il conta-
          il Figlio di Dio ha consacrato l’amore        gio del bene e della speranza? Abbia-
          familiare.                                    mo bisogno di dare e ricevere gesti di
          Nella ricorrenza degli anniversari dei        gentilezza che aiutino a vivere, abbia-
          matrimoni la comunità di Cadignano            mo bisogno di parole che ci infondano
          ha voluto ribadire e riscoprire la fami-      speranza e coraggio.
          glia come culla di vita e di fede, luogo      Cerchiamo di mantenere le relazioni
          di amore accogliente, di dialogo, di          anche se siamo a distanza, portando
          perdono. Questa è la luce dell’amore!         serenità e ottimismo, senza trasmette-
          Mi è capitato di sentire anche lo stupo-      re ansie ingiustificate ma anche senza
          re di alcune persone che, al termine di       illudere nessuno che non esista alcun
          una messa, ammiravano e commenta-             pericolo.
          vano come questa comunità sia viva e          Come fare? Basta aprire il cuore, allar-
          partecipe alle celebrazioni: ”Che bello       gare lo sguardo e tendere la mano.
          partecipare ad una messa dove i fede-         Buona luce carissimi di Cadignano!
          li cantano, non accompagnati da una
          musica registrata, in una chiesa ben                        Una stella di passaggio

18   l’angelo2
LE POESIE DÈI MÉSS DI ELENA ALBERTI NULLI

                                        l’angelo2   19
arte & cultura

          PICCOLO RIPASSO DI STORIA DEL CRISTIANESIMO
          67. LA NUOVA SPIRITUALITÀ CATTOLICA

          L  ’organizzazione di queste nuove
             realtà associative era basata su un
          modello giuridico molto più snello
                                                      zione un pensiero, il suo, che si ba-
                                                      sava sui principi di libertà e sul fatto
                                                      che la stessa libertà andasse rivendi-
          degli antichi Ordini: la meditazione        cata anche da parte dei cattolici, so-
          e l’elevazione individuale erano sem-       prattutto in riferimento alla stampa e
          pre gli obiettivi principali, ma veniva     all’insegnamento.
          riservata all’opera di apostolato un’at-
          tenzione molto più rilevante rispetto       Un’intensa attività di apostolato svol-
          al passato. Oltre a quelle già ricorda-     se l’Istituzione fondata da Federico
          te, numerose erano le Congregazioni         Ozanam: le Conferenze di S. Vincen-
          che si occupavano dell’istruzione dei       zo de’ Paoli per l’assistenza dei poveri
          giovani, tra queste le Dorotee, le Ca-      a domicilio. Superando uno sterile in-
          nossiane, i Salesiani, le Figlie di Maria   tellettualismo in voga all’epoca, sep-
          Ausiliatrice e l’Istituto della Carità di   pero operare attivamente sul piano
          Rosmini. Ripresero vita i Gesuiti (attra-   caritativo, contribuendo a far ricor-
          verso un atto specifico di Pio VII del 7    dare, a una vasta cerchia di cattolici,
          agosto 1814), mentre Ordini più an-         quali erano i doveri della solidarietà.
          tichi, che avevano visto i propri beni
          incamerati come conseguenza della           Nello stesso periodo presero forma
          Rivoluzione, riprendevano a svolge-         alcuni movimenti di laici che, seppur
          re la propria missione. Particolare         nati principalmente per difendere i
          attenzione venne data all’apostolato        diritti della Chiesa, riuscirono, attra-
          missionario, attraverso nuove fonda-        verso una nuova concezione di valori
          zioni istituite per operare in patria       come fede e pietà, a riportare la re-
          o nei posti più sperduti del globo: i       ligione all’interno dell’intera perso-
          Missionari del Preziosissimo Sangue,        nalità umana. Questi movimenti, che
          i Sacerdoti del SS. Sacramento, i Padri     lasciano intravvedere le prime forme
          Bianchi o l’Istituto delle missioni este-   di Azione cattolica, rappresentarono
          re, tra le altre.                           una vera controffensiva cattolica nei
                                                      confronti delle idee nate dalla Rivolu-
          Di particolare importanza, in Francia,      zione francese. Leghe, unioni, società
          l’opera di Jean-Babtiste Henri Lacor-       di mutuo soccorso si ponevano infatti
          daire che rianimò l’Ordine dei Pre-         un duplice scopo: accrescere la spiri-
          dicatori. Entrato tra i Domenicani a        tualità dei singoli e fare argine contro
          Roma nel 1839, tra il 1841 e il 1854        gli attacchi alla Chiesa.
          svolse un’intensa attività, attraverso la
          predicazione e la fondazione di nuo-        A Malines, nel 1863, si tenne un pri-
          vi conventi, riuscendo a far accettare      mo congresso internazionale di tut-
          alla popolazione, che vedeva nei frati      te le associazioni di laici cattolici e
          i continuatori dell’opera dell’Inquisi-     l’invito di Enrico Edoardo Manning:
20   l’angelo2
“Bisogna uscire dall’Arca ed agire nel

                                                                                           ARTE & CULTURA
mondo”, divenne la comune parola           Anche in Italia, nonostante una dif-
d’ordine. Figura molto interessan-         ficile situazione politica influenzata
te, quella del Manning: convertitosi       dalla presenza dello Stato pontificio
dall’Anglicanesimo e ordinato sacer-       all’interno delle guerre d’Indipen-
dote, si occupò in modo particolare        denza miranti all’unità della nazio-
di apostolato sociale e di opere assi-     ne, pensatori e sacerdoti riuscirono
stenziali, ottenendo grande prestigio      a intraprendere azioni di apostolato
tra gli operai e gli imprenditori ingle-   tra le classi più umili. Attività come
si. Nel 1865 divenne arcivescovo di        quelle di San Giovanni Bosco rivolte
Westminster e nel 1872 ottenne la          ai giovani, San Giuseppe Benedetto
porpora cardinalizia.                      Cottolengo fondatore della Piccola
                                           Casa della Divina Provvidenza desti-
In tutto il mondo crebbe l’interesse       nata ad accogliere persone povere,
per le questioni sociali e presto matu-    malate ed abbandonate, Francesco
rarono proposte di riforma destinate       Faà di Bruno con le sue iniziative in
a coinvolgere sempre più i cattolici       campo educativo, seppero dare un
su questi temi. In Germania Gugliel-       contributo fondamentale alla forma-
mo Emanuele Ketteler pubblicò un           zione dello Stato nazionale, oltretutto
libro che divenne presto celebre:          operando in Piemonte, a stretto con-
“La questione sociale e il Cristianesi-    tatto quindi con i protagonisti politi-
mo”. Il locale partito cristiano sociale   ci del Risorgimento. Questa attività
si fece interprete di queste idee con      educativo-assistenziale, nell’impedire
l’intento di trasformarle in atti legi-    la scristianizzazione delle popolazio-
slativi concreti. Iniziative analoghe si   ni dimostrò che l’impegno nel sociale
svilupparono in Inghilterra per azio-      dei cristiani mirava ad un solo obiet-
ne del Manning, negli Stati Uniti con      tivo: la formazione morale e civile dei
la nascita dei Cavalieri del Lavoro e      cittadini.
in Svizzera per l’interessamento del                           Sergio Amighetti
cardinale Mermillod. In Francia è da                               (… continua…)
segnalare l’azione rifor-
mista di Albert De Mun e
di René de la Tour de Pin
mentre in Belgio l’abate
Pottier spinse i cattolici
ad occuparsi di proble-
mi sociali non per carità,
ma come un dovere di
giustizia. Sono i concetti
che, come vedremo, por-
teranno nel 1891 alla “Re-
rum Novarum”, l’enciclica
di Leone XIII che si può
ritenere la base di tutta
la dottrina sociale della
Chiesa.                                    La cittadella del Cottolengo

                                                                               l’angelo2   21
arte & cultura

          RADIO BASILICA - LE STORIE DELLA BUONA NOTTE
          IL GUSTO DI RACCONTARE
          C    ’era una volta una
               mamma che ogni
          sera raccontava una
                                                                           storie erano scritte in
                                                                           lingue strane o in dia-
                                                                           letti belli e insoliti e si
          storia ai suoi bambi-                                            dovette prima tradur-
          ni prima di metterli a                                           le. Certe erano scrit-
          letto e la chiamava:                                             te a macchina, altre a
          storia della buona                                               mano e spesso si ve-
          notte. Ma una sera                                               deva che erano state
          non ebbe più storie                                              mandate da gente che
          nuove e quelle vecchie, che aveva già         scriveva molto di rado, tanto di rado
          raccontato tante volte, i bambini non         che non sapeva scrivere senza errori.
          le volevano più sentire. Allora quella        Alcune lettere erano accompagnate
          mamma pensò: Tutte le mamme rac-              da qualche notizia sui bambini ai qua-
          contano una storia alla sera, quando il       li quelle storie erano state raccontate,
          sole è già tramontato e i loro bambini        certe erano vecchie come il mondo ed
          sono a letto... ah, potessi sapere tutte      erano già state raccontate al nonno o
          quelle storie. Così decise di andare          al bisnonno, certe invece erano state
          alla redazione dei giornali e alla radio      inventate allora allora. Così arrivarono
          e disse “Figuratevi che non so più nep-       migliaia e migliaia di storie della buo-
          pure una storia della buona notte. Per        na notte: una stanza piena zeppa e
          favore, siate gentili, scrivete nei vostri    tutte dovevano essere lette e ci vollero
          giornali e voi della radio, ditelo ai vo-     molti giorni e molte, molte notti ma le
          stri ascoltatori che, per favore, tutte       storie più belle la mamma le mise in un
          le mamme del mondo mi mandino le              cassetto, poi cercò qualcuno che ne fa-
          più belle storie che raccontano ai loro       cesse un libro perché tutte le mamme
          bambini”. E la radio, i giornali, fecero      del mondo potessero imparare quelle
          quello che la mamma aveva chiesto e           storie e tutti i bambini potessero ascol-
          da tutte le parti del mondo arrivarono        tare le più belle storie della buona not-
          lettere su lettere con mille e poi mille      te. Così è nato questo libro per tutti i
          storie della buona notte. Ne arrivarono       bambini buoni di questo mondo che
          dalla Svizzera, dall’Austria, dalla Ger-      la sera vanno a letto presto e senza ca-
          mania, dalla Francia e anche dalla Sve-       pricci.
          zia e dall’Italia. Da paesi in riva al mare   Con la vostra collaborazione, nascerà
          arrivarono le lettere, da paesi in mezzo      anche una trasmissione di Radio Basi-
          alle montagne, da villaggi e da città,        lica.
          da povere baracche e da ricche case.          Raccontateci le vostre storie del-
          E non solo mamme e nonne mandaro-             la buonanotte, scrivetele e inviatele
          no le loro storie ma anche padri, non-        a rbv@verolanuova.com o portatele
          ni, poeti, soldati, prigionieri, monaci e     direttamente in via Dante, 15 e, ogni
          persino i bambini trascrissero le storie      sera, Alberto Branca le leggerà per
          della buona notte che le loro mamme           noi, ai nostri microfoni. Le più belle le
          raccontavano o quelle che avrebbero           pubblicheremo anche su L’Angelo di
          desiderato sentirsi raccontare. Molte         Verola.
22   l’angelo2
ARTE & CULTURA
GIORNATA MONDIALE DELLA RADIO
TANTI AUGURI ALLA RADIO,
ESPRESSIONE DI LIBERTÀ

T  orna anche quest’anno la giornata
   internazionale dedicata alla radio
ovvero il World Radio Day (WRD).
Proclamata nel 2011 dagli stati mem-
bri dell’Unesco e adottata dall’As-
semblea generale delle Nazioni
Unite nel 2012, l’evento ha lo scopo
di celebrare il giorno del lancio dei
primi programmi radiofonici dell’O-
NU proprio dalla sede ufficiale a New
York, nel 1946.

Sappiamo che l’invenzione della ra-
dio è frutto di una serie di esperimen-
ti tenuti alla fine dell’Ottocento (tra   diverse iniziative e con tre sotto-temi
cui anche quelli di Guglielmo Mar-        principali:
coni) che dimostravano la possibilità
di trasmettere informazioni tramite le    EVOLUZIONE. Il mondo cambia, la
onde elettromagnetiche, da allora la      radio evolve. Questo sotto tema si ri-
radio di strada ne ha fatta rimanendo     ferisce alla resilienza della radio, alla
il mezzo di comunicazione più valido      sua sostenibilità;
ed influente in grado di adeguarsi ai
tempi, alle mode grazie alla capaci-      INNOVAZIONE. Il mondo cambia,
tà unica di raggiungere il più ampio      la radio si adatta e innova. La radio
pubblico nel minor tempo possibile.       ha dovuto adattarsi alle nuove tec-
                                          nologie per rimanere il mezzo di ri-
Oggi la radio conserva ancora il suo      ferimento della mobilità, accessibile
fascino continuando ad essere scel-       ovunque e a tutti;
ta da milioni di persone ogni giorno
grazie alle sue potenzialità e alla ca-   CONNESSIONE. Il mondo cambia,
pacità di aggiornarsi a nuove piatta-     la radio si collega. Questo sotto tema
forme come internet, digitale terre-      evidenzia i servizi della radio alla no-
stre e podcast.                           stra società: disastri naturali, crisi so-
                                          cioeconomiche, epidemie, ecc.
In occasione della Giornata mondiale      Non ci rimane che fare tanti auguri
della radio 2021 (WRD 2021), l’UNE-       alla radio, a chi la fa o semplicemen-
SCO invita le stazioni a celebrare il     te a chi l’ascolta.
decimo anniversario di questo even-
to e gli oltre 110 anni di radio con                            Lorenzo Barbieri
                                                                                 l’angelo2   23
le nostre rubriche

          VEROLA MISSIONARIA

          D  al Bangladesh P. Pierluigi Lupi,
             missionario saveriano ci chie-
          de un contributo per la gestione di
                                                     le verdure varie e meravigliosa frutta
                                                     come mango e marzapane, i preferiti
                                                     dai bambini. Qui però ci sono piogge
          un anno della sua nuova scuola di          abbondanti, forte vento e temporali
          bambini e bambine indigeni di San          che spesso provocano danni sia ai
          LIMRO.                                     raccolti che alle capanne mentre in
                                                     altre parti, verso il mare, i monsoni ar-
          “Tra gli indigeni che abitano le regio-    recano distruzione e morti quasi ogni
          ni di Chittagon, la popolazione MRO        anno.
          è quella che ha vissuto in isolamento      Negli ultimi 20 anni noi missionari
          quasi totale e lontana dai cambia-         saveriani abbiamo iniziato a rendere
          menti del Bangladesh. Non avendo           la popolazione MRO consapevole
          essi una documentazione legale del-        dell’importanza dell’istruzione per
          le loro terre, hanno subìto una defo-      la sopravvivenza e la protezione dei
          restazione selvaggia della vegetazio-      loro diritti, perché è dalla dignità di
          ne, dell’estrazione di pietra e roccia     ogni persona che derivano i diritti
          dalle fonti di acqua e delle restrizioni   umani oltre che i doveri. Qui nessu-
          sul loro tradizionale sistema agricolo     no va ancora a scuola fuori dal villag-
          di “coltivazione mobile” praticato in      gio, solo il figlio del capo villaggio è
          gran parte lungo i pendii delle colli-     istruito per aver frequentato la scuola
          ne dove crescono il riso, le lenticchie,   superiore a LAMA.
24   l’angelo2
Ora abbiamo deciso di aprire una           scuola ma il costo di gestione per così

                                                                                           LE NOSTRE RUBRICHE
scuola per i ragazzi e le ragazze del      tanti bambini, ai quali garantiamo un
villaggio e di quelli vicini coadiuvato    piccolo pasto, è piuttosto gravoso.
da due giovani maestre. Gli abitanti       Per questo sono a chiedervi se foste
hanno già costruito una struttura in le-   in grado di accollarvi questo “costo di
gno e bamboo che può ospitare fino         gestione” per l’anno in corso.
a cinquanta ragazzi e ragazze e per i
primi 3 anni delle elementari, poi po-     Confido, anzi sono sicuro, del vostro
tranno proseguire nel centro di S. LI      intervento e anticipatamente ringra-
MRO. Oggi La scuola è tutto perché         zio perché so che da sempre predi-
si impara a leggere, scrivere, stare in-   ligete l’istruzione come “chiave” per
sieme e a comportarsi civilmente. An-      lo sviluppo delle popolazioni e sa-
cora non c’è la corrente elettrica, ma     pete guardare alle necessità con uno
forse quando arriveranno i pannelli        sguardo sul mondo”.
solari cambierà in meglio. Ora tutto
è pronto, a fine gennaio inizierà la               Con affetto P. Pierluigi Lupi

                              NOTA BENE
                Nel caso ci fossero dei ben intenzionati
         ASSOCIAZIONE MISSIONARI SAVERIANI ONLUS PARMA
              IBAN IT 77A0760112700001004361281
               Per gestione scuola P. Lupi - Bangladesh

                                                                               l’angelo2   25
le nostre rubriche

          EVANGELIZZARE:
          PER SEMPRE

                 L  a volta scorsa siamo andati
                    ripercorrendo i singoli sta-
                 ti d’animo in cui si incorre e in
                                                       Continuando la crescita dell’indi-
                                                       viduo noi vediamo come nell’età
                                                       infantile se il figlio cresce bene evi-
                 cui le singole affermazioni circa     denzia sempre più e meglio nelle sue
                 l’evangelizzazione poteva in-         facoltà fisiche, morali e intellettuali
                 correre sia in bene che in male.      che danno origine alla persona stes-
                 Oggi ripercorriamo le singole         sa in divenire. Questa età rivela un ri-
                 età della vita in cui dalla nascita   lievo personalistico-autonomista. È il
                 alla morte ognuno può imbat-          momento dei grandi “no” che il bam-
                 tersi in questa realtà.               bino pronuncia.
                 Innanzitutto, vogliamo affron-        Quante volte i genitori non sanno più
                 tare l’inizio della vita: dal         cosa fare. Che sia cocciutaggine? Che
                 primo istante in cui le cellule       sia permalosità, invidia, rabbia o altre
                 si fondono per generare un            cose? L’Agire pedagogico dei genito-
          nuovo essere, al momento in cui l’in-        ri si interroga, per amore, sul perché
          dividuo viene alla luce noi possiamo         di tali atteggiamenti. Va da sé che un
          vedere il meraviglioso mondo della           genitore che si interroga fa emergere
          natura che si presenta. Ogni genito-         la preoccupazione educativa del pro-
          re guardando e sentendo la bellezza          prio agire effettivo. Queste situazio-
          di una nuova vita è preso da un pro-         ni addolorano parecchio il genitore
          fondo senso di meraviglia. Quante            ma è via obbligata per notare l’evo-
          adorazioni per quella creatura: respi-       luzione delle personalità che si sta
          ra bene, è completo in ogni sua par-         costruendo. Continuando il cammi-
          te, ha i capelli come mamma o papà,          no noi notiamo come nell’età della
          com’è paffutello… È importante però          fanciullezza è visibile un’iniziale pro-
          che abbia voce sufficiente per vagire        blematicizzazione circa il cogliere la
          e quanto prima si volga in modo ordi-        realtà esterna e la successiva interio-
          nato ai richiami dei genitori. Dopo le       rizzazione del proprio vissuto. Alcune
          primissime visite medicali si osserva        domande: ma? Sorgono spontanee e
          come si attacchi al seno per mangiare        richiedono un’attenta risposta che sia
          e abbia una regolarità nell’espletare        esaustiva della curiosità del bambi-
          le necessarie funzioni biologiche. Per       no. Sarà compito del genitore, papà
          questo motivo sottolineiamo queste           o mamma, di dare risposte semplici
          cose?                                        e complete a tale curiosità. Se noi
          Tertuliano così afferma: ciò che è           proseguiamo nel cammino della vita
          umano è già di persè cristiano. Allo-        ci imbattiamo nell’età della pre-
          ra un genitore che presta attenzione         adolescenza in cui la personalità del
          a ciò che umanamente appare, svol-           ragazzo si può interrogare su tante
          ge coerentemente quanto Dio gli ha           cose e può riassumere il tutto nella
          messo nel cuore per ogni creatura.           espressione: però! È questa l’età del-

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le scoperte che il ragazzo può fare in       realtà non recano un buon servizio

                                                                                              LE NOSTRE RUBRICHE
ordine alla sessualità, alle scoperte        alla concordia famigliare: servirebbe
scientifiche, alla realtà affettiva dei      più coraggio, più umiltà e più atten-
propri genitori ed alla possibilità di       zione ai valori dello spirito. La vita
alterità che comincia già prima in rap-      nostra risente di tanti problemi, non
porti di vera amicizia, per culminare        ultimo il coronavirus: non si risolve
in situazione affettiva più significativa    cancellando alcune figure ma con-
nel dono di se all’altro. È importante       dividendo le reali potenzialità delle
allora che come genitori ed educa-           singole persone. Bisognerebbe edu-
tori siamo attenti a questi passaggi         care all’essenzialità, al necessario più
di età per conoscerne le implicanze,         che dare spazio alle mille voglie che
il valore e le opportunità di un vero        si affacciano al nostro vissuto. L’età
incontro personale. Questi passaggi          adulta sembra essere la più calma e
non vanno dati per scontati ma van-          accomodante: se uno non risolve pri-
no accompagnati con pazienza e con           ma quanto deve affrontare poi nella
tanto amore. Ci inoltriamo perciò nel        vita, subirà problemi di ogni sorta: è
grande mondo dell’adolescenza in             inutile reclamare a ragazzi o giovani
cui non sempre alla crescita fisica cor-     alcune cose se tu adulto non risolvi
risponde una crescita spirituale-affet-      prima quanto hai di irrisolto nel tuo
tiva. Normalmente si sbaglia quando          cuore. Da ultimo non dimentichiamo
si vede un ragazzo alto con una per-         gli anziani: sono la vera eredità che
sonalità ancora in formazione e ci si        noi abbiamo di quanto eravamo. Non
lascia incantare dall’apparenza. Que-        si può emarginare così in fretta chi ci
sta età potrebbe essere o salvezza se        ha disposto alla vita ma fare tesoro
i parametri sono corretti, o problema-       di quell’esperienza e coltivare una
ticità se manca qualcosa. Se contiamo        “sana memoria”. Quante volte abbia-
nell’evoluzione con l’età della giovi-       mo constatato che certi anziani finché
nezza noi notiamo una certa autono-          foraggiavano la famiglia erano i ben
mia nel decidere del proprio futuro:         voluti, ma quando non sono più stati
non più i genitori che decidono per il       in grado di farlo, ecco le porte della
figlio ma il figlio stesso che si auto de-   casa albergo. Che tristezza per certe
termina con le proprie sue forze. La         persone, che delusione, che solitu-
propria vita appare sempre più sua e         dine. Evangelizzare allora è dare ad
da condividere con chi (lei) sostiene        ogni età il suo giusto valore, ricono-
la propria prospettiva famigliare. E         scere la particolarità e il vero dono di
siamo nelle scelte che ogni individuo        saggezza che l’anziano porta con sé,
può fare del proprio futuro: è neces-        allora tutta la vita va evangelizzata,
sario perciò che ogni ragazzo/ragaz-         per ogni età una parola appropriata,
za possa scegliere in autonomia, in          una esclusione da evitare. Non pos-
responsabilità e piena maturità. Il          so dire allora che l’evangelizzazione
futuro dirà poi se le scelte operate         riguarda solo qualcuno: tutti sono
sono secondo sapienza e intelligenza         impegnati e sempre chiamati a fare
o sono secondo fretta e incoscienza.         della vita il vero incontro con la
Nelle nostre famiglie sembra essere          parola che salva, il Cristo. Solo così
un problema il lavoro, l’unità coniu-        avremo una vita totalmente piena e
gale, il numero dei figli e la presenza      carica di significato.
di genitori anziani in quanto difficoltà
per le giovani generazioni. Queste                                      Don Sergio
                                                                                  l’angelo2   27
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