L'Angelo - Mensile di vita Parrocchiale anno XLVI - n. 2 febbraio 2021 - Parrocchia di Verolanuova
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
In copertina: sommario La Basilica compie 50 anni. Foto: Virginio Gilberti. La parola del Prevosto (don Lucio) La Quaresima 3 5 L’Angelo Basilica da 50 anni 6 Messaggio per la Giornata della Vita 8 Preghiera per la Giornata del Malato 10 Miracoli eucaristici 11 Dall’Oratorio I Re Magi... tre di noi 12 Prime Confessioni 13 Siamo genitori vaccinati? 14 Dalla Parrocchia di Cadignano 2 Mensile di vita Parrocchiale anno XLVI - n. 2 febbraio 2021 Si è persa una stella a Cadignano 16 Redattori: Arte & cultura Sac. Lucio Sala Le poesie dèi méss 19 Sac. Sergio Mariotti Piccolo ripasso... 67. (S. Amighetti) 20 Sac. Michele Bodei Radio Basilica: le storie della buona notte 22 Sac. Alessandro Savio Giornata mondiale della Radio 23 Tiziano Cervati (Capo redattore) Le nostre rubriche Telefoni utili Verola missionaria (P. Sala) 24 030 931210 (Ufficio parrocchiale) L’evangelizzazione (don Sergio) 26 331 9996919 (Oratorio) I Profeti: Sofonia (F. Checchi) 28 030 932998 (don Sergio) La scuola della Parola 30 030 931475 (don Michele) Preghiera S. Giuseppe 31 Vita e cammino di San Francesco 32 Stampa Bressanelli srl - Manerbio Varie – Cronaca Tel. 030 938 02 01 La corte dei Napoli 34 serena@bressanelli.eu Il treno degli emigranti 39 AVIS 40 Grafica Gruppo Verolese Volontari Soccorso 41 Serena Bressanelli Anagrafe parrocchiale 42 Offerte 43 2 l’angelo2
RICORDA LA PAROLA DEL PREVOSTO L o scorso 27 gennaio abbiamo ce- lebrato la Giornata della Memo- ria. Fra i tanti messaggi che ho letto uno, in particolare, mi ha colpito. È una lettera di un vescovo tede- sco, solennemente proclamata in tutte le chiese cattoliche tedesche, durante il periodo della Seconda guerra mondiale, quando si profi- lava la possibilità di uccidere tutti coloro che erano inabili. Il fulcro del testo, la condanna contro l’uccisione di uomini innocenti, fu ripreso dal- le successive prediche del vescovo Von Galen, autore della lettera e di- chiarato beato da Papa Benedetto XVI. In particolare, nella predica nella chiesa di San Lamberto del 3 agosto macellati, quando non rispondono 1941 il vescovo aveva affermato: più a questa destinazione. No, qui si tratta di esseri umani, nostri con- “Si giudica: Non possono più pro- simili, nostri fratelli e nostre sorelle. durre, sono come una vecchia mac- Poveri esseri malati e, se si vuole, an- china, che non funziona più, come un che improduttivi! Ma per questo non vecchio cavallo diventato inguaribil- meritano di essere uccisi. mente zoppo. Sono come una muc- ca, che non dà più latte. Cosa si fa Hai tu, ho io il diritto alla vita soltan- con una tale macchina? Viene demo- to finché noi siamo produttivi, finché lita. Cosa si fa con un cavallo zoppo, siamo ritenuti produttivi da altri? Se con talaltra bestia improduttiva? No, si ammette il principio, ora applica- non voglio portare a fine questo pa- to, che l’uomo «improduttivo» possa ragone, per quanto tremendi siano essere ucciso, allora guai a tutti noi, la sua giustificazione ed il suo potere quando saremo vecchi e decrepiti! illuminante. No, qui non si tratta di Se si possono uccidere esseri im- macchine, qui non si tratta di cavallo produttivi, allora guai agli invalidi, i e di vacca, la cui unica destinazione quali nel processo produttivo hanno è servire l’uomo, produrre beni per impegnato le loro forze, le loro ossa l’uomo. Possono essere fracassati, sane, le hanno sacrificate e perdute! l’angelo2 3
la parola del prevosto Se poi si arriverà ad ammettere che coscienza degli uomini, non soltanto delle persone abbiano il diritto di uc- sia trasgredito, ma se tale trasgres- cidere dei consimili, ‘non produttivi’ sione sia perfino tollerata ed impu- - anche se ora sono colpiti soltanto nemente messa in pratica”. poveri ed indifesi malati di mente - allora per principio sarà permesso È un testo che provocò allora, se l’assassinio di tutte le persone non non l’interruzione, almeno il rallen- produttive, e cioè dei malati incu- tamento di un programma che ave- rabili, degli invalidi del lavoro e di va lo scopo di uccidere esseri inermi guerra, e quindi anche l’assassinio (Aktion T4). di noi tutti, quando saremo vecchi e decrepiti, e non più produttivi, è per Papa Francesco ha detto il 27 gen- principio lecito. E allora è sufficien- naio 2021 nel tradizionale incontro te che un qualsiasi decreto segreto del mercoledì: ordini che il procedimento speri- mentato con i malati di mente ven- Oggi, Anniversario della Liberazione ga esteso ad altri «improduttivi», per del campo di sterminio di Auschwitz, essere applicato anche ai tisici incu- si celebra la Giornata della Memo- rabili, ai decrepiti, agli invalidi sul la- ria. Commemoriamo le vittime della voro, ai soldati gravemente mutilati. Shoah e tutte le persone perseguita- te e deportate dal regime nazista. Allora nessuno è più sicuro della propria vita. Una qualunque Com- Ricordare è espressione di umanità. missione lo può includere in una lista degli «improduttivi», che, secondo il Ricordare è segno di civiltà. loro parere, sono diventati «vite inu- tili». E nessuna polizia li proteggerà, Ricordare è condizione per un futuro e nessun Tribunale punirà il loro as- migliore di pace e di fraternità. sassinio e condannerà l’assassino alla pena che si merita. Ricordare anche è stare attenti per- ché queste cose possono succede- Chi allora potrà avere ancora fiducia re un’altra volta, incominciando da nel proprio medico? Può darsi che proposte ideologiche che vogliono egli dichiari il malato come «impro- salvare un popolo e finiscono per duttivo» e gli si ordini di ucciderlo. distruggere un popolo e l’umanità. È inimmaginabile quale imbarbari- State attenti a come è incominciata mento dei costumi, quale generale questa strada di morte, di sterminio, diffidenza saranno portati entro le di brutalità. famiglie, se questa dottrina sarà tol- lerata, accettata e seguita. Guai agli Ricordiamoci che la vita umana deve uomini, guai al nostro popolo tede- essere difesa, sempre. Ce lo ricorda sco, se il sacro comandamento divi- anche la Giornata per la Vita che ce- no: «Non uccidere», che il Signore lebreremo il prossimo 7 febbraio. ha annunciato tra tuoni e lampi sul monte Sinai, che Iddio, nostro crea- tore, ha impresso sin dall’inizio nella Don Lucio 4 l’angelo2
QUARESIMA 2021 Parrocchia Quaresima San Lorenzo Verolanuova 2021 Ripartire dall’Eucaristia Tutti i venerdì di Quaresima sono di magro Mercoledì delle Ceneri (17 febbraio) e Venerdì Santo 2 aprile) sono di magro e digiuno . Triduo dei defunti Ogni Giorno Santa Messa 12-13-14 febbraio ore 18.00 in Basilica 8.30 - 18.00 (Predicatore don Sergio Mariotti) Mercoledì delle Ceneri - 17 febbraio Giovedì Eucaristici Sante Messe con imposizione delle ceneri: Con esposizione del Santissimo Sacramento Basilica: ore 8.30 - 16.30 (per i ragazzi) - 20.00 dalla Messa delle 8.30 fino alle 18.00 Cadignano: ore 20.00 Alla Radio (91.2 mhz) Catechesi sul tema: “Fratelli Tutti” Via Crucis Comunitaria a cura di don Filippo Zacchi - Il mercoledì ore 8.30 in Basilica Il Lunedì ore 9,30 - Il venerdì ore 15.00 alla Casa Albergo “Preghiera in famiglia” - Il venerdì ore 20.00 a Cadignano Ogni sera ore 20.30 da domenica 21 marzo Via Crucis nelle chiese il venerdì ore 20.00 Ritiro per tutti i collaboratori Lunedì 15 marzo ore 20.00 in Basilica - 26 febbraio: In Sant’Anna alla Breda . Predicatore don Abramo Camisani - 5 marzo: In San Rocco . - 12 marzo: In Basilica .. Confessioni: - 19 marzo: In Disciplina . - Ogni giorno, durante la messa delle 8.30 - 26 marzo: . Al Cimitero - Il sabato: dalle 10 alle 11 e dalle 16 alle 17 Sante Quarantore a Cadignano: Ragazzi, adolescenti e giovani Oratorio 19 - 20 - 21 marzo ore 20.00 Pasqua della donna in Basilica Gli appuntamenti quaresimali 24 - 25 - 26 marzo ore 15.00 per ragazzi, adolescenti e giovani Sante Quarantore: sono in preparazione. “Eucarestia e Vocazione” 28 - 29 - 30 marzo ore 20.30 Verranno presentati al più presto Predicatori: don Manuel Donzelli, con un apposito comunicato. don Mattia Cavazzoni, don Sergio Passeri. Partecipano i Diaconi permenenti e il Seminario Maggiore e Minore. Triduo Pasquale 1 - 2 aprile ore 20.30 3 aprile ore 21.00 Veglia Pasquale www.verolanuova.com l’angelo2 5
basilica da 50 anni BASILICA DA 50 ANNI LA CHIESA DI SAN LORENZO MARTIRE DI VEROLANUOVA DA 50 ANNI BASILICA ROMANA MINORE I l 26 gennaio 1971, Paolo VI firmò la bolla papale con la quale concede- va il titolo di basilica romana minore della chiesa. La speranza è che la ri- scoperta della nostra basilica sia un aiuto in più a vivere meglio la vita della alla chiesa di San Lorenzo Martire di nostra comunità”. Verolanuova. La comunità ricorderà Altro importante avvenimento: nel l’avvenimento domenica 7 febbra- corso della Messa delle 11,00, un de- io, con la celebrazione di una Messa legato vescovile della Diocesi di Bre- presieduta alle 11 dal vescovo eme- scia consegnerà nelle mani del pre- rito di Makeni, mons. Giorgio Biguz- vosto don Lucio il Pastorale e la Mitria zi. Ma il 50° sarà segnato da un dono appartenuti al vescovo verolese Mons. originale che la parrocchia, con il pa- Giacinto Gaggia che anche nel corso trocinio del Comune, ha pensato per del suo episcopato mantenne sempre tutti i ragazzi: una guida della basili- un forte legame con la sua terra d’o- ca studiata per i ragazzi dalla prima rigine. elementare alla terza media. Il libro “Alla scoperta della basilica romana minore di San Lorenzo Martire” stam- pato in 1500 copie verrà distribuito PROGRAMMA durante le Messe e presentato dagli DELLA GIORNATA autori, alle 17,00 dello stesso giorno. L’idea di una agile guida per conosce- ore 9:30: Nel corso della Santa Mes- re meglio la basilica è nata da un’in- sa verrà consegnato ai ragazzi il libro: tuizione di don Lucio Sala, del curato “Alla scoperta della basilica romana dell’oratorio don Michele Bodei, della minore di San Lorenzo Martire”; giovane storica dell’arte Laura Sala, che ha curato i testi, e di Fabio Pelosi ore 11:00: Santa Messa presieduta che è l’autore della grafica. La chiesa da mons. Giorgio Biguzzi, vescovo di Verolanuova risale al XVI secolo, il emerito di Makeni. Consegna nelle suo interno è ricco di numerose opere mani del prevosto don Lucio Sala del d’arte, tra cui due grandi tele del Tie- pastorale e della mitria appartenuti polo. al vescovo verolese mons. Giacinto Gaggia; “Vogliamo ricordare questo anniver- sario – ha dichiarato don Sala – dando ore 17:15: In Basilica, presentazione ai ragazzi una guida per conoscere del libro “Alla scoperta della basilica meglio la basilica. In essa ci sono no- romana minore di San Lorenzo Mar- tizie storiche, artistiche ma anche rela- tire” a cura degli autori Laura Sala e tive alla fede, tante curiosità e disegni Fabio Pelosi. per riconoscere con facilità le opere 6 l’angelo2
BASILICA DA 50 ANNI Parrocchia di San Lorenzo Martire in Verolanuova Celebrazioni per il 50° anniversario dell’elevazione a Basilica Romana Minore Presentazione della guida per ragazzi Domenica 7 febbraio ore 17:15 in Basilica l’angelo2 7
giornata della vita 2021 MESSAGGIO PER LA GIORNATA DELLA VITA 2021 LIBERTÀ E VITA Pubblichiamo il Messaggio che il Consiglio Episcopale Permanente della CEI ha preparato per la 43a Giornata Nazionale per la Vita che si celebrerà il 7 febbraio 2021 sul tema “Libertà e vita”. L a pandemia ci ha fatto sperimen- tare in maniera inattesa e dram- matica la limitazione delle libertà della vita interpellano ognuno di noi, mentre torna alla mente il messaggio chiaro del Vangelo: “Se rimanete fe- personali e comunitarie, portandoci deli alla mia parola, sarete davvero a riflettere sul senso profondo della miei discepoli; conoscerete la verità libertà in rapporto alla vita di tutti: e la verità vi farà liberi” (Gv 8,31-32). I bambini e anziani, giovani e adulti, discepoli di Gesù sanno che la libertà nascituri e persone in fin di vita. Nelle si può perdere, fino a trasformarsi in settimane di forzato lockdown quan- catene: “Cristo ci ha liberati – afferma te privazioni abbiamo sofferto, specie san Paolo – perché restassimo liberi; in termini di rapporti sociali! Nel con- state saldi e non lasciatevi impor- tempo, quanta reciprocità abbiamo re di nuovo il giogo della schiavitù” respirato, a riprova che la tutela della (Gal 5,1). salute richiede l’impegno e la parte- cipazione di ciascuno; quanta cultura Una libertà a servizio della vita della prossimità, quanta vita donata La Giornata per la Vita 2021 vuol es- per far fronte comune all’emergenza! sere un’occasione preziosa per sensi- bilizzare tutti al valore dell’autentica Qual è il senso della libertà? Qual è il libertà, nella prospettiva di un suo suo significato sociale, politico e re- esercizio a servizio della vita: la liber- ligioso? Si è liberi in partenza o lo si tà non è il fine, ma lo “strumento” per diventa con scelte che costruiscono raggiungere il bene proprio e degli legami liberi e responsabili tra perso- altri, un bene strettamente intercon- ne? Con la libertà che Dio ci ha dona- nesso. to, quale società vogliamo costruire? Sono domande che in certe stagioni A ben pensarci, la vera questione umana non è la libertà, ma l’uso di essa. La libertà può distruggere se stessa: si può perdere! Una cultura pervasa di diritti individuali assolutiz- zati rende ciechi e deforma la perce- zione della realtà, genera egoismi e derive abortive ed eutanasiche, inter- venti indiscriminati sul corpo umano, sui rapporti sociali e sull’ambiente. Del resto, la libertà del singolo che si 8 l’angelo2
ripiega su di sé diventa chiusura e vio- stizia e della prudenza, della fortezza GIORNATA DELLA VITA 2021 lenza nei confronti dell’altro. Un uso e della temperanza. La responsabilità individualistico della libertà porta, in- è disponibilità all’altro e alla speran- fatti, a strumentalizzare e a rompere za, è apertura all’Altro e alla felicità. le relazioni, distrugge la “casa comu- Responsabilità significa andare oltre ne”, rende insostenibile la vita, costru- la propria libertà per accogliere nel isce case in cui non c’è spazio per la proprio orizzonte la vita di altre per- vita nascente, moltiplica solitudini in sone. Senza responsabilità, libertà e dimore abitate sempre più da animali vita sono destinate a entrare in con- ma non da persone. Papa Francesco flitto tra loro; rimangono, comunque, ci ricorda che l’amore è la vera liber- incapaci di esprimersi pienamente. tà perché distacca dal possesso, ri- Dire “sì” alla vita è il compimento di costruisce le relazioni, sa accogliere una libertà che può cambiare la sto- e valorizzare il prossimo, trasforma ria. Ogni uomo merita di nascere e di in dono gioioso ogni fatica e rende esistere. Ogni essere umano possie- capaci di comunione (cfr. Udienza 12 de, fin dal concepimento, un poten- settembre 2018). ziale di bene e di bello che aspetta di essere espresso e trasformato in Responsabilità e felicità atto concreto; un potenziale unico e Il binomio “libertà e vita” è inscindibi- irripetibile, non cedibile. Solo consi- le. Costituisce un’alleanza feconda e derando la “persona” come “fine ul- lieta, che Dio ha impresso nell’animo timo” sarà possibile rigenerare l’oriz- umano per consentirgli di essere dav- zonte sociale ed economico, politico vero felice. Senza il dono della libertà e culturale, antropologico, educativo l’umanità non sarebbe se stessa, né e mediale. L’esercizio pieno della potrebbe dirsi autenticamente legata libertà richiede la Verità: se deside- a Colui che l’ha creata; senza il dono riamo servire la vita con vera libertà della vita non avremmo la possibilità occorre che i cristiani e tutti gli uo- di lasciare una traccia di bellezza in mini di buona volontà s’impegnino questo mondo, di cambiare l’esisten- a conoscere e far conoscere la Verità te, di migliorare la situazione in cui che sola ci rende liberi veramente. si nasce e cresce. L’asse che unisce Così potremo accogliere con gioia la libertà e la vita è la responsabilità. “ogni vita umana, unica e irripetibile, Essa è la misura, anzi il laboratorio che vale per se stessa, costituisce un che fonde insieme le virtù della giu- valore inestimabile (Papa Francesco, 25 marzo 2020, a 25 anni dall’Evan- gelium vitae). Gli uomini e le donne veramente liberi fanno proprio l’invi- to del Magistero: “Rispetta, difendi, ama e servi la vita, ogni vita, ogni vita umana! Solo su questa strada trove- rai giustizia, sviluppo, libertà, pace e felicità!”. Il Consiglio Episcopale Permanente della Conferenza Episcopale Italiana l’angelo2 9
preghiera PREGHIERA PER LA GIORNATA DEL MALATO 2021 Preghiera per la XXIX Giornata Mondiale del Malato «Uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli» (Mt 23,8) 11 febbraio 2021 P adre santo, noi siamo tuoi figli e tutti fratelli. Conosciamo il tuo amore per ciascuno di noi e per tutta l’umanità. Aiutaci a rimanere nella tua luce per crescere nell’amore vicendevole, e a farci prossimi di chi soffre nel corpo e nello spirito. Gesù figlio amato, vero uomo e vero Dio, Tu sei il nostro unico Maestro. Insegnaci a camminare nella speranza. Donaci anche nella malattia di imparare da Te ad accogliere le fragilità della vita. Concedi pace alle nostre paure e conforto alle nostre sofferenze. Spirito consolatore, i tuoi frutti sono pace, mitezza e benevolenza. Dona sollievo all’umanità afflitta dalla pandemia e da ogni malattia. Cura con il Tuo amore le relazioni ferite, donaci il perdono reciproco, converti i nostri cuori affinché sappiamo prenderci cura gli uni degli altri. Maria, testimone della speranza presso la croce, prega per noi. Cosimo Rosselli, Discorso della montagna e guarigione del lebbroso [particolare], Cappella Sistina, Città del Vaticano 10 l’angelo2
BAGNO DI ROMAGNA MIRACOLI EUCARISTICI 1412 N el 1412, l’allora priore della Basilica di Santa Maria di Bagno di Roma- gna, Padre Lazzaro da Verona, mentre monaco Lazzaro fu in seguito tra- sferito a Bologna celebrava la Santa Messa, fu assalito come cappel- da forti dubbi circa la reale presen- lano del mona- za di Gesù nel SS. Sacramento. Aveva stero femminile da poco pronunciato le parole della camaldolese di consacrazione sul vino che questo si Santa Cristina, trasformò in vivo sangue e cominciò a dove morì nel 1416. I Camaldolesi ribollire fuoriuscendo dal calice e river- con alterne vicende ressero la Pieve sandosi sul corporale. Padre Lazzaro, di Bagno sino alla soppressione na- profondamente commosso e pentito, poleonica del 1808; da allora la Par- confessò ai fedeli presenti alla celebra- rocchia - Basilica di S. Maria Assunta, zione la sua incredulità e lo strepitoso dopo essere stata retta per un breve Miracolo che il Signore aveva operato periodo dalla diocesi di Sansepolcro, sotto il suo sguardo. nel 1975 è passata definitivamente a A Bagno di Romagna, nella Basilica di far parte della diocesi di Cesena. Santa Maria Assunta, è conservata la Nel 1912 il Cardinale Giulio Boschi, Reliquia del Miracolo Eucaristico del Arcivescovo di Ferrara, fece celebra- «Sacro Lino intriso di Sangue». Lo sto- re il quinto centenario del Miracolo, a rico Fortunio così descrive il Miracolo cui seguì un convegno di studi euca- nella sua nota opera Annales Camaldu- ristici. Nel 1958, S.E. Domenico Bor- lenses: «Correva l’anno 1412. La badia nigia, fece eseguire un’analisi chimica camaldolese di Santa Maria in Bagno sulle macchie del corporale del Mi- (allora Priorato) era governata da Don racolo dall’Università di Firenze, che Lazzaro, di origini venete. Mentre co- confermò essere di natura ematica. stui un dì celebrava il divino Sacrificio, Nella Basilica si trova una incisione fu occupata la sua mente, per opera su legno del 1400 chiamata «La Ma- diabolica, da un forte dubbio intorno donna del sangue» colorata e rarissi- alla reale presenza di Gesù nel Santissi- ma, che si trova nella terza cappella mo Sacramento; quand’ecco vide met- a sinistra. Questa immagine è così tersi in ebollizione le sacre specie del chiamata perché come riferisce don vino, riversarsi fuori del calice e span- Benedetto Tenaci, abate di Bagno e dersi sopra il corporale in forma di vivo testimone oculare del Prodigio, il 20 e palpitante sangue, e così il corporale maggio del 1498, l’icona versò san- ne rimase inzuppato. Non è a dire qua- gue dal braccio sinistro. Ogni anno, le commozione fosse la sua e quale durante la festa del Corpus Domini, perturbazione di mente lo cogliesse il corporale viene portato in proces- in quell’istante di fronte ad un avve- sione per le strade della città e viene nimento così strepitoso. Piangendo si esposto per tutte le domeniche della rivolse agli astanti, confessando la nu- stagione termale che va da marzo a trita incredulità e il Prodigio che allora novembre, nella Messa che si celebra si era compiuto sotto il suo sguardo». Il alle ore 11. l’angelo2 11
dall’oratorio MERCOLEDÌ 6 GENNAIO 2021 I RE MAGI... TRE DI NOI M arco, Michele, Andrea ... sono i nomi dei Re Magi. I nomi di tre di noi ... perché dietro il volto di questi personaggi del Vangelo un po’ leg- gendari si nascondono i nostri volti. Piace sempre vedere i Magi entrare solenni nella nostra Basilica e offrire i loro tesori al Bambin Gesù. Sono uomini che compirono il viaggio che ognuno di noi deve compiere, alla luce di qualche stella. Perchè, penso siate tutti d’accordo, ci sono per tutti lungo il cammino della vita delle stel- le che ci accompagnano, riflessi di quella Luce che viene dal cielo, Cristo. Sono uomini come noi, desiderosi di vedere e di toccare con mano il Verbo della Vita, quel Verbo che per noi si è fatto carne. Essere Magi è il privilegio di chiunque lo voglia. I Magi siamo noi. Basterà sapere che cosa si vuole portare in dono e perché. 12 l’angelo2
5 DICEMBRE: DALL’ ORATORIO PRIME CONFESSIONI CRISTO VI RENDA FORTI E rendo grazie a colui che mi ha reso forte, a Cristo Gesù nostro Signore ... Sono le parole che san Paolo scrive all’amico Timoteo. Sa benis- simo di non essere in grado da solo di scegliere il bene, e perciò, riconosce che la sua forza viene da Gesù. Ce lo hanno ricordato i bambini del 4° anno, che hanno vis- suto la prima confessione. Pubblichiamo la fotografia di un gruppo - ci era sfuggita lo scorso mese - e di Vittoria. I loro volti sereni, i loro sguardi limpidi aiutano la nostra comunità a ringraziare sempre Dio, perché non ha mai smesso di benedirci. Ecco il pensiero di Vittoria: “All’inizio ero agitata, ma quando mi sono seduta al fianco di Don Michele mi sono tranquillizzata e mi è sembrato di parlare con un amico”. l’angelo2 13
dall’oratorio SIAMO GENITORI VACCINATI? CRESCERE NEL TEMPO DELL’EMERGENZA CON ALBERTO PELLAI, MEDICO E PSICOTERAPEUTA DELL’ETÀ EVOLUTIVA che la vita va bene solo quando cor- risponde alle nostre aspettative. Que- sto era l’errore che abbiamo fatto noi genitori del terzo millennio: pensare di poter garantire ai nostri figli una vita iper-felice, dove tutto era sempre tenuto sotto controllo, dove qualsiasi cosa la potevamo orientare come vo- levamo. Siamo i genitori che, invece di fare alleanza con la scuola, hanno fatto conflitto alle istituzioni educative, nella logica di proteggere i figli da fatiche e frustrazioni. La pandemia ha inserito il principio di realtà nelle nostre vite: la vita arriva con tutto, il bello e il brutto – il rischio zero, per noi genitori iperprotettivi, è un mito. Siamo noi che andiamo a combattere le loro battaglie. Trovo bellissimo, in questo momento, per In questo tempo, come possono i ge- nitori accompagnare i loro figli nell’e- ducazione? esempio, che gli adolescenti siano di- ventati visibili (rivogliamo la scuola!). Questo tempo di grande deprivazio- Devono continuare a fare il loro me- ne è un’occasione di crescita e di edu- stiere, che è un mandato, una missio- cazione. Quando ti manca qualcosa di ne, una cosa bellissima che continua a importante, non senti solo la sofferen- riempire di significato la loro vita. Que- za, ma anche il desiderio. Molti sacer- sta pandemia è una sfida enorme per doti raccontano che i ragazzi, avendo la famiglia; i genitori stanno soffrendo tanto tempo vuoto, hanno fatto anda- per ciò che i figli stanno perdendo. re la testa, per cominciare a riflettere C’è tantissimo amore nello sguardo sulle priorità da mettere al centro del- dei genitori che sentono la tristezza la vita. Tutto un lavoro sull’interiorità, dei loro figli. C’è una tristezza per la che prima era impossibile perché non tristezza dei figli. Partiamo da qui: se c’era spazio vuoto e tutto era affollato. noi entriamo in questo contagio cata- strofista – dove vediamo solo il negati- Cosa abbiamo perso? L’elenco è infini- vo – è come testimoniare ai nostri figli to. Però, per noi genitori, è importante 14 l’angelo2
za nell’attraversarla. Questo siamo noi DALL’ ORATORIO genitori. Meno pessimismo, ma più energia, più tonicità, per continuare ad essere motivanti, nutrienti. Prima il tempo era tutto per … le cose da fare. La pandemia ha messo dentro il tempo con … gli altri. Il rischio grosso era di entrare nei propri schermi, nelle proprie stanze. Invece, questo tempo ci ha permesso di riscoprire i tempi con gli altri e di goderci gli altri. Vi propongo una piccola riflessione che ho fatto. Quando la vita diventa una tempesta le nostre relazioni fami- liari – se funzionano bene – sono come un albero al quale aggrapparci per sentirci protetti e al sicuro. Quel tron- co sei tu per me, io per te. Abbiamo radici che ci fanno sentire ancorati al terreno. Abbiamo braccia che diven- tano catene quando temiamo di es- domandarci anche che cosa abbiamo sere strappati via dal vento. Abbiamo imparato, che sfide educative nuove mani che diventano rami che si alzano sono entrate nella nostra vita, che al cielo per cercare la luce oltre le nu- cosa abbiamo capito dei nostri figli. vole del temporale, per invocare l’infi- Non possiamo calmare la tempesta, nito nel nostro tempo finito. Diventare ma affidarci al capitano coraggioso, tronco, radici, rami. È così che si rima- che sa stare al timone e darci sicurez- ne radicati alla vita. l’angelo2 15
dalla parrocchia di Cadignano SI È PERSA UNA STELLA A CADIGNANO N ato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcu- ni Magi vennero da oriente a Gerusa- Com’è lontano lo sfavillio delle luci festose caratteristiche di questo perio- do… lemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto Quest’anno ci è chiesto di vivere il Na- spuntare la sua stella e siamo venuti ad tale con qualche sacrificio, austerità e adorarlo». (Mt 2,1-12). sobrietà. Nonostante ciò, vedo anche tanta Un piccolo paese, poche persone in solidarietà fra le persone: un sorriso giro con questa pandemia, bellissime celato dalla mascherina ma luminoso luci illuminano le vie, un fiume che lo nello sguardo di due persone che si attraversa, uno scenario adatto per un incontrano, il saluto caloroso che sta presepe… mi piace questo Cadigna- a significare non solo conoscenza ma no! preoccupazione, attenzione verso l’al- Oh cielo! Anche quest’anno mi sono tro, cura verso le cose e l’ambiente. persa! Ma i preparativi per il Natale e per l’E- Sono una piccola stella e rimanere pifania? Non vedo grandi manovre… nella scia della cometa nel suo lungo Mi sorge un dubbio: a Cadignano non peregrinare diventa difficile; sarà l’età, aspettano Gesù e i Magi? Meglio inda- ma ultimamente mi capita di perdermi gare. e finire in luoghi e paesi a me scono- Andando un po’ in giro vedo filtrare sciuti. dalle finestre le luci degli addobbi di Ho deciso: mi fermerò un po’ qui, ma- alberi e presepi, il suono delle campa- gari vedo cosa succede di bello e ritro- ne chiama i fedeli alla Mensa Eucaristi- vo l’orientamento… ca, musica di organo e canti di Natale nell’aria: il classico clima di attesa del Il virus anche qui ha fatto molte vittime, Natale. ha lasciato ammalati, familiari in lutto, C’è agitazione in alcune persone: il lavoratori senza lavoro, persone cadu- presepe in chiesa non è ancora fatto, te in depressione. gli addobbi e i paramenti da prepara- Ci sono anziani che si ritrovano più fra- re, iniziative di solidarietà da proporre gili e più soli, genitori con figli in età che partano dal cuore per far sentire la scolare che hanno visto moltiplicarsi vicinanza alla gente che soffre. i problemi, famiglie già in difficoltà Meraviglia e stupore! Questo paese sono entrate definitivamente in crisi. così piccolo è ricco di persone dispo- Ci sono disorientamento, paura e in- nibili che operano per la crescita e il certezza nel futuro. bene della comunità. In questa mia 16 l’angelo2
permanenza ho conosciuto alcuni di DALLA PARROCCHIA DI CADIGNANO loro. Un gruppo di adolescenti e giovani, guidati da don Michele, ha pensato a come dare valore al Natale, conside- randolo come gioia dell’attesa, condi- visione e attenzione alle cose semplici. Lo stare insieme alle persone che in questo momento sono più sole e fra- gili, le nostre “radici”: gli anziani della casa di riposo “Gambara-Tavelli” di Ve- rolanuova. In fondo il messaggio del Natale ci dice che il volto di Gesù Bambino è il volto di una persona, di chi è attorno a noi, donne e uomini sofferenti, soli, ai quali far sentire la nostra vicinanza. I canti di Natale, il presepe vivente, la lettura del Vangelo, la preghiera co- mune per gli anziani. Quanta emozione e gioia ho provato nel vedere i nonni affacciati alle fine- stre che, con i loro occhi luccicanti, osservavano straniti quei ragazzi così pieni di umanità! “Il significato del Natale” l’ha spiegato benissimo Papa Francesco: «Dio viene nel mondo come figlio per renderci fi- gli», ed i nostri figli, questi ragazzi, han- no dato luce, conforto e gioia a questi nonni. Bravi! Anche in chiesa c’è fermento, la casa del Signore va preparata nel migliore dei modi: chi pensa alla musica e al La pandemia in corso ha bloccato gli canto, a come accompagnare la litur- artefici abituali, urgono sostituti! gia nel rispetto delle norme vigenti, Ed ecco che un gruppo di volontari, chi pensa ai fiori. I volontari delle pu- in men che non si dica, preparano un lizie sanificano gli ambienti e tirano a bellissimo presepe, come a significare lucido altari, pavimenti e paramenti. I “Anche questo è luce!”. cantori riscaldano le voci in armonia, Anche la statua del Bambino Gesù tro- gli organisti mettono a punto le ultime va la giusta collocazione sopra l’altare musiche, i sacerdoti si danno il cambio maggiore, nel tronetto per l’Esposi- nelle Confessioni per ripulire dai pec- zione Eucaristica (stile liberty, in legno cati le anime dei fedeli. dei primi del ‘900) trovato nella soffitta Un attimo… e il presepe? della canonica e fatto restaurare. l’angelo2 17
dalla parrocchia di Cadignano curata. Si respira amore e gioia. Aveva- mo dimenticato questa sensazione…”. In questi giorni di festa così complica- ti, dove l’incontro e la relazione hanno dovuto sottostare alle restrizioni di legge, la comunità ha dovuto reinven- tare occasioni di preghiera, cercare miglioramenti da attuare e modalità di gratificazione per quanto viene fatto, soprattutto dai bambini. Angelo, che da sempre si batte per l’importanza e il significato del presepe nelle case, nel giorno dell’Epifania ha premiato i 10 bambini che hanno partecipato al 29° concorso dei presepi. Così lo sguardo delle persone che “L’albero e il presepe aiutano a creare entrano in chiesa viene catturato e in- il clima natalizio favorevole per vivere dirizzato verso l’altare: Il Signore ci ri- con fede il mistero della nascita del empirà di se stesso e scopriremo che Redentore” - ha spiegato Papa Fran- il vero regalo non saremo noi a farlo a cesco - “Nel presepio, tutto parla della Lui, ma lo farà Lui a noi. povertà ‘buona’, la povertà evangelica, Perché Natale è tutto questo: è Dio che ci fa beati. che si vuole manifestare (Epifania) a Ora è giunto il momento di ripartire, ciascun uomo, nessuno escluso. È Dio sono stata proprio bene qui. che ci vuole fare il più bel regalo: rega- Ho visto luci sbiadite da tristezza, ab- larci se stesso. Questa è la Luce. bandono, scoraggiamento e solitu- La nascita di Gesù è la novità che ci dine, ma anche luci di solidarietà, at- permette ogni anno di rinascere den- tenzione, condivisione, disponibilità, tro, di trovare in Lui la forza per affron- fede. tare ogni prova. Nascendo nella carne, E se provassimo a diffondere il conta- il Figlio di Dio ha consacrato l’amore gio del bene e della speranza? Abbia- familiare. mo bisogno di dare e ricevere gesti di Nella ricorrenza degli anniversari dei gentilezza che aiutino a vivere, abbia- matrimoni la comunità di Cadignano mo bisogno di parole che ci infondano ha voluto ribadire e riscoprire la fami- speranza e coraggio. glia come culla di vita e di fede, luogo Cerchiamo di mantenere le relazioni di amore accogliente, di dialogo, di anche se siamo a distanza, portando perdono. Questa è la luce dell’amore! serenità e ottimismo, senza trasmette- Mi è capitato di sentire anche lo stupo- re ansie ingiustificate ma anche senza re di alcune persone che, al termine di illudere nessuno che non esista alcun una messa, ammiravano e commenta- pericolo. vano come questa comunità sia viva e Come fare? Basta aprire il cuore, allar- partecipe alle celebrazioni: ”Che bello gare lo sguardo e tendere la mano. partecipare ad una messa dove i fede- Buona luce carissimi di Cadignano! li cantano, non accompagnati da una musica registrata, in una chiesa ben Una stella di passaggio 18 l’angelo2
LE POESIE DÈI MÉSS DI ELENA ALBERTI NULLI l’angelo2 19
arte & cultura PICCOLO RIPASSO DI STORIA DEL CRISTIANESIMO 67. LA NUOVA SPIRITUALITÀ CATTOLICA L ’organizzazione di queste nuove realtà associative era basata su un modello giuridico molto più snello zione un pensiero, il suo, che si ba- sava sui principi di libertà e sul fatto che la stessa libertà andasse rivendi- degli antichi Ordini: la meditazione cata anche da parte dei cattolici, so- e l’elevazione individuale erano sem- prattutto in riferimento alla stampa e pre gli obiettivi principali, ma veniva all’insegnamento. riservata all’opera di apostolato un’at- tenzione molto più rilevante rispetto Un’intensa attività di apostolato svol- al passato. Oltre a quelle già ricorda- se l’Istituzione fondata da Federico te, numerose erano le Congregazioni Ozanam: le Conferenze di S. Vincen- che si occupavano dell’istruzione dei zo de’ Paoli per l’assistenza dei poveri giovani, tra queste le Dorotee, le Ca- a domicilio. Superando uno sterile in- nossiane, i Salesiani, le Figlie di Maria tellettualismo in voga all’epoca, sep- Ausiliatrice e l’Istituto della Carità di pero operare attivamente sul piano Rosmini. Ripresero vita i Gesuiti (attra- caritativo, contribuendo a far ricor- verso un atto specifico di Pio VII del 7 dare, a una vasta cerchia di cattolici, agosto 1814), mentre Ordini più an- quali erano i doveri della solidarietà. tichi, che avevano visto i propri beni incamerati come conseguenza della Nello stesso periodo presero forma Rivoluzione, riprendevano a svolge- alcuni movimenti di laici che, seppur re la propria missione. Particolare nati principalmente per difendere i attenzione venne data all’apostolato diritti della Chiesa, riuscirono, attra- missionario, attraverso nuove fonda- verso una nuova concezione di valori zioni istituite per operare in patria come fede e pietà, a riportare la re- o nei posti più sperduti del globo: i ligione all’interno dell’intera perso- Missionari del Preziosissimo Sangue, nalità umana. Questi movimenti, che i Sacerdoti del SS. Sacramento, i Padri lasciano intravvedere le prime forme Bianchi o l’Istituto delle missioni este- di Azione cattolica, rappresentarono re, tra le altre. una vera controffensiva cattolica nei confronti delle idee nate dalla Rivolu- Di particolare importanza, in Francia, zione francese. Leghe, unioni, società l’opera di Jean-Babtiste Henri Lacor- di mutuo soccorso si ponevano infatti daire che rianimò l’Ordine dei Pre- un duplice scopo: accrescere la spiri- dicatori. Entrato tra i Domenicani a tualità dei singoli e fare argine contro Roma nel 1839, tra il 1841 e il 1854 gli attacchi alla Chiesa. svolse un’intensa attività, attraverso la predicazione e la fondazione di nuo- A Malines, nel 1863, si tenne un pri- vi conventi, riuscendo a far accettare mo congresso internazionale di tut- alla popolazione, che vedeva nei frati te le associazioni di laici cattolici e i continuatori dell’opera dell’Inquisi- l’invito di Enrico Edoardo Manning: 20 l’angelo2
“Bisogna uscire dall’Arca ed agire nel ARTE & CULTURA mondo”, divenne la comune parola Anche in Italia, nonostante una dif- d’ordine. Figura molto interessan- ficile situazione politica influenzata te, quella del Manning: convertitosi dalla presenza dello Stato pontificio dall’Anglicanesimo e ordinato sacer- all’interno delle guerre d’Indipen- dote, si occupò in modo particolare denza miranti all’unità della nazio- di apostolato sociale e di opere assi- ne, pensatori e sacerdoti riuscirono stenziali, ottenendo grande prestigio a intraprendere azioni di apostolato tra gli operai e gli imprenditori ingle- tra le classi più umili. Attività come si. Nel 1865 divenne arcivescovo di quelle di San Giovanni Bosco rivolte Westminster e nel 1872 ottenne la ai giovani, San Giuseppe Benedetto porpora cardinalizia. Cottolengo fondatore della Piccola Casa della Divina Provvidenza desti- In tutto il mondo crebbe l’interesse nata ad accogliere persone povere, per le questioni sociali e presto matu- malate ed abbandonate, Francesco rarono proposte di riforma destinate Faà di Bruno con le sue iniziative in a coinvolgere sempre più i cattolici campo educativo, seppero dare un su questi temi. In Germania Gugliel- contributo fondamentale alla forma- mo Emanuele Ketteler pubblicò un zione dello Stato nazionale, oltretutto libro che divenne presto celebre: operando in Piemonte, a stretto con- “La questione sociale e il Cristianesi- tatto quindi con i protagonisti politi- mo”. Il locale partito cristiano sociale ci del Risorgimento. Questa attività si fece interprete di queste idee con educativo-assistenziale, nell’impedire l’intento di trasformarle in atti legi- la scristianizzazione delle popolazio- slativi concreti. Iniziative analoghe si ni dimostrò che l’impegno nel sociale svilupparono in Inghilterra per azio- dei cristiani mirava ad un solo obiet- ne del Manning, negli Stati Uniti con tivo: la formazione morale e civile dei la nascita dei Cavalieri del Lavoro e cittadini. in Svizzera per l’interessamento del Sergio Amighetti cardinale Mermillod. In Francia è da (… continua…) segnalare l’azione rifor- mista di Albert De Mun e di René de la Tour de Pin mentre in Belgio l’abate Pottier spinse i cattolici ad occuparsi di proble- mi sociali non per carità, ma come un dovere di giustizia. Sono i concetti che, come vedremo, por- teranno nel 1891 alla “Re- rum Novarum”, l’enciclica di Leone XIII che si può ritenere la base di tutta la dottrina sociale della Chiesa. La cittadella del Cottolengo l’angelo2 21
arte & cultura RADIO BASILICA - LE STORIE DELLA BUONA NOTTE IL GUSTO DI RACCONTARE C ’era una volta una mamma che ogni sera raccontava una storie erano scritte in lingue strane o in dia- letti belli e insoliti e si storia ai suoi bambi- dovette prima tradur- ni prima di metterli a le. Certe erano scrit- letto e la chiamava: te a macchina, altre a storia della buona mano e spesso si ve- notte. Ma una sera deva che erano state non ebbe più storie mandate da gente che nuove e quelle vecchie, che aveva già scriveva molto di rado, tanto di rado raccontato tante volte, i bambini non che non sapeva scrivere senza errori. le volevano più sentire. Allora quella Alcune lettere erano accompagnate mamma pensò: Tutte le mamme rac- da qualche notizia sui bambini ai qua- contano una storia alla sera, quando il li quelle storie erano state raccontate, sole è già tramontato e i loro bambini certe erano vecchie come il mondo ed sono a letto... ah, potessi sapere tutte erano già state raccontate al nonno o quelle storie. Così decise di andare al bisnonno, certe invece erano state alla redazione dei giornali e alla radio inventate allora allora. Così arrivarono e disse “Figuratevi che non so più nep- migliaia e migliaia di storie della buo- pure una storia della buona notte. Per na notte: una stanza piena zeppa e favore, siate gentili, scrivete nei vostri tutte dovevano essere lette e ci vollero giornali e voi della radio, ditelo ai vo- molti giorni e molte, molte notti ma le stri ascoltatori che, per favore, tutte storie più belle la mamma le mise in un le mamme del mondo mi mandino le cassetto, poi cercò qualcuno che ne fa- più belle storie che raccontano ai loro cesse un libro perché tutte le mamme bambini”. E la radio, i giornali, fecero del mondo potessero imparare quelle quello che la mamma aveva chiesto e storie e tutti i bambini potessero ascol- da tutte le parti del mondo arrivarono tare le più belle storie della buona not- lettere su lettere con mille e poi mille te. Così è nato questo libro per tutti i storie della buona notte. Ne arrivarono bambini buoni di questo mondo che dalla Svizzera, dall’Austria, dalla Ger- la sera vanno a letto presto e senza ca- mania, dalla Francia e anche dalla Sve- pricci. zia e dall’Italia. Da paesi in riva al mare Con la vostra collaborazione, nascerà arrivarono le lettere, da paesi in mezzo anche una trasmissione di Radio Basi- alle montagne, da villaggi e da città, lica. da povere baracche e da ricche case. Raccontateci le vostre storie del- E non solo mamme e nonne mandaro- la buonanotte, scrivetele e inviatele no le loro storie ma anche padri, non- a rbv@verolanuova.com o portatele ni, poeti, soldati, prigionieri, monaci e direttamente in via Dante, 15 e, ogni persino i bambini trascrissero le storie sera, Alberto Branca le leggerà per della buona notte che le loro mamme noi, ai nostri microfoni. Le più belle le raccontavano o quelle che avrebbero pubblicheremo anche su L’Angelo di desiderato sentirsi raccontare. Molte Verola. 22 l’angelo2
ARTE & CULTURA GIORNATA MONDIALE DELLA RADIO TANTI AUGURI ALLA RADIO, ESPRESSIONE DI LIBERTÀ T orna anche quest’anno la giornata internazionale dedicata alla radio ovvero il World Radio Day (WRD). Proclamata nel 2011 dagli stati mem- bri dell’Unesco e adottata dall’As- semblea generale delle Nazioni Unite nel 2012, l’evento ha lo scopo di celebrare il giorno del lancio dei primi programmi radiofonici dell’O- NU proprio dalla sede ufficiale a New York, nel 1946. Sappiamo che l’invenzione della ra- dio è frutto di una serie di esperimen- ti tenuti alla fine dell’Ottocento (tra diverse iniziative e con tre sotto-temi cui anche quelli di Guglielmo Mar- principali: coni) che dimostravano la possibilità di trasmettere informazioni tramite le EVOLUZIONE. Il mondo cambia, la onde elettromagnetiche, da allora la radio evolve. Questo sotto tema si ri- radio di strada ne ha fatta rimanendo ferisce alla resilienza della radio, alla il mezzo di comunicazione più valido sua sostenibilità; ed influente in grado di adeguarsi ai tempi, alle mode grazie alla capaci- INNOVAZIONE. Il mondo cambia, tà unica di raggiungere il più ampio la radio si adatta e innova. La radio pubblico nel minor tempo possibile. ha dovuto adattarsi alle nuove tec- nologie per rimanere il mezzo di ri- Oggi la radio conserva ancora il suo ferimento della mobilità, accessibile fascino continuando ad essere scel- ovunque e a tutti; ta da milioni di persone ogni giorno grazie alle sue potenzialità e alla ca- CONNESSIONE. Il mondo cambia, pacità di aggiornarsi a nuove piatta- la radio si collega. Questo sotto tema forme come internet, digitale terre- evidenzia i servizi della radio alla no- stre e podcast. stra società: disastri naturali, crisi so- cioeconomiche, epidemie, ecc. In occasione della Giornata mondiale Non ci rimane che fare tanti auguri della radio 2021 (WRD 2021), l’UNE- alla radio, a chi la fa o semplicemen- SCO invita le stazioni a celebrare il te a chi l’ascolta. decimo anniversario di questo even- to e gli oltre 110 anni di radio con Lorenzo Barbieri l’angelo2 23
le nostre rubriche VEROLA MISSIONARIA D al Bangladesh P. Pierluigi Lupi, missionario saveriano ci chie- de un contributo per la gestione di le verdure varie e meravigliosa frutta come mango e marzapane, i preferiti dai bambini. Qui però ci sono piogge un anno della sua nuova scuola di abbondanti, forte vento e temporali bambini e bambine indigeni di San che spesso provocano danni sia ai LIMRO. raccolti che alle capanne mentre in altre parti, verso il mare, i monsoni ar- “Tra gli indigeni che abitano le regio- recano distruzione e morti quasi ogni ni di Chittagon, la popolazione MRO anno. è quella che ha vissuto in isolamento Negli ultimi 20 anni noi missionari quasi totale e lontana dai cambia- saveriani abbiamo iniziato a rendere menti del Bangladesh. Non avendo la popolazione MRO consapevole essi una documentazione legale del- dell’importanza dell’istruzione per le loro terre, hanno subìto una defo- la sopravvivenza e la protezione dei restazione selvaggia della vegetazio- loro diritti, perché è dalla dignità di ne, dell’estrazione di pietra e roccia ogni persona che derivano i diritti dalle fonti di acqua e delle restrizioni umani oltre che i doveri. Qui nessu- sul loro tradizionale sistema agricolo no va ancora a scuola fuori dal villag- di “coltivazione mobile” praticato in gio, solo il figlio del capo villaggio è gran parte lungo i pendii delle colli- istruito per aver frequentato la scuola ne dove crescono il riso, le lenticchie, superiore a LAMA. 24 l’angelo2
Ora abbiamo deciso di aprire una scuola ma il costo di gestione per così LE NOSTRE RUBRICHE scuola per i ragazzi e le ragazze del tanti bambini, ai quali garantiamo un villaggio e di quelli vicini coadiuvato piccolo pasto, è piuttosto gravoso. da due giovani maestre. Gli abitanti Per questo sono a chiedervi se foste hanno già costruito una struttura in le- in grado di accollarvi questo “costo di gno e bamboo che può ospitare fino gestione” per l’anno in corso. a cinquanta ragazzi e ragazze e per i primi 3 anni delle elementari, poi po- Confido, anzi sono sicuro, del vostro tranno proseguire nel centro di S. LI intervento e anticipatamente ringra- MRO. Oggi La scuola è tutto perché zio perché so che da sempre predi- si impara a leggere, scrivere, stare in- ligete l’istruzione come “chiave” per sieme e a comportarsi civilmente. An- lo sviluppo delle popolazioni e sa- cora non c’è la corrente elettrica, ma pete guardare alle necessità con uno forse quando arriveranno i pannelli sguardo sul mondo”. solari cambierà in meglio. Ora tutto è pronto, a fine gennaio inizierà la Con affetto P. Pierluigi Lupi NOTA BENE Nel caso ci fossero dei ben intenzionati ASSOCIAZIONE MISSIONARI SAVERIANI ONLUS PARMA IBAN IT 77A0760112700001004361281 Per gestione scuola P. Lupi - Bangladesh l’angelo2 25
le nostre rubriche EVANGELIZZARE: PER SEMPRE L a volta scorsa siamo andati ripercorrendo i singoli sta- ti d’animo in cui si incorre e in Continuando la crescita dell’indi- viduo noi vediamo come nell’età infantile se il figlio cresce bene evi- cui le singole affermazioni circa denzia sempre più e meglio nelle sue l’evangelizzazione poteva in- facoltà fisiche, morali e intellettuali correre sia in bene che in male. che danno origine alla persona stes- Oggi ripercorriamo le singole sa in divenire. Questa età rivela un ri- età della vita in cui dalla nascita lievo personalistico-autonomista. È il alla morte ognuno può imbat- momento dei grandi “no” che il bam- tersi in questa realtà. bino pronuncia. Innanzitutto, vogliamo affron- Quante volte i genitori non sanno più tare l’inizio della vita: dal cosa fare. Che sia cocciutaggine? Che primo istante in cui le cellule sia permalosità, invidia, rabbia o altre si fondono per generare un cose? L’Agire pedagogico dei genito- nuovo essere, al momento in cui l’in- ri si interroga, per amore, sul perché dividuo viene alla luce noi possiamo di tali atteggiamenti. Va da sé che un vedere il meraviglioso mondo della genitore che si interroga fa emergere natura che si presenta. Ogni genito- la preoccupazione educativa del pro- re guardando e sentendo la bellezza prio agire effettivo. Queste situazio- di una nuova vita è preso da un pro- ni addolorano parecchio il genitore fondo senso di meraviglia. Quante ma è via obbligata per notare l’evo- adorazioni per quella creatura: respi- luzione delle personalità che si sta ra bene, è completo in ogni sua par- costruendo. Continuando il cammi- te, ha i capelli come mamma o papà, no noi notiamo come nell’età della com’è paffutello… È importante però fanciullezza è visibile un’iniziale pro- che abbia voce sufficiente per vagire blematicizzazione circa il cogliere la e quanto prima si volga in modo ordi- realtà esterna e la successiva interio- nato ai richiami dei genitori. Dopo le rizzazione del proprio vissuto. Alcune primissime visite medicali si osserva domande: ma? Sorgono spontanee e come si attacchi al seno per mangiare richiedono un’attenta risposta che sia e abbia una regolarità nell’espletare esaustiva della curiosità del bambi- le necessarie funzioni biologiche. Per no. Sarà compito del genitore, papà questo motivo sottolineiamo queste o mamma, di dare risposte semplici cose? e complete a tale curiosità. Se noi Tertuliano così afferma: ciò che è proseguiamo nel cammino della vita umano è già di persè cristiano. Allo- ci imbattiamo nell’età della pre- ra un genitore che presta attenzione adolescenza in cui la personalità del a ciò che umanamente appare, svol- ragazzo si può interrogare su tante ge coerentemente quanto Dio gli ha cose e può riassumere il tutto nella messo nel cuore per ogni creatura. espressione: però! È questa l’età del- 26 l’angelo2
le scoperte che il ragazzo può fare in realtà non recano un buon servizio LE NOSTRE RUBRICHE ordine alla sessualità, alle scoperte alla concordia famigliare: servirebbe scientifiche, alla realtà affettiva dei più coraggio, più umiltà e più atten- propri genitori ed alla possibilità di zione ai valori dello spirito. La vita alterità che comincia già prima in rap- nostra risente di tanti problemi, non porti di vera amicizia, per culminare ultimo il coronavirus: non si risolve in situazione affettiva più significativa cancellando alcune figure ma con- nel dono di se all’altro. È importante dividendo le reali potenzialità delle allora che come genitori ed educa- singole persone. Bisognerebbe edu- tori siamo attenti a questi passaggi care all’essenzialità, al necessario più di età per conoscerne le implicanze, che dare spazio alle mille voglie che il valore e le opportunità di un vero si affacciano al nostro vissuto. L’età incontro personale. Questi passaggi adulta sembra essere la più calma e non vanno dati per scontati ma van- accomodante: se uno non risolve pri- no accompagnati con pazienza e con ma quanto deve affrontare poi nella tanto amore. Ci inoltriamo perciò nel vita, subirà problemi di ogni sorta: è grande mondo dell’adolescenza in inutile reclamare a ragazzi o giovani cui non sempre alla crescita fisica cor- alcune cose se tu adulto non risolvi risponde una crescita spirituale-affet- prima quanto hai di irrisolto nel tuo tiva. Normalmente si sbaglia quando cuore. Da ultimo non dimentichiamo si vede un ragazzo alto con una per- gli anziani: sono la vera eredità che sonalità ancora in formazione e ci si noi abbiamo di quanto eravamo. Non lascia incantare dall’apparenza. Que- si può emarginare così in fretta chi ci sta età potrebbe essere o salvezza se ha disposto alla vita ma fare tesoro i parametri sono corretti, o problema- di quell’esperienza e coltivare una ticità se manca qualcosa. Se contiamo “sana memoria”. Quante volte abbia- nell’evoluzione con l’età della giovi- mo constatato che certi anziani finché nezza noi notiamo una certa autono- foraggiavano la famiglia erano i ben mia nel decidere del proprio futuro: voluti, ma quando non sono più stati non più i genitori che decidono per il in grado di farlo, ecco le porte della figlio ma il figlio stesso che si auto de- casa albergo. Che tristezza per certe termina con le proprie sue forze. La persone, che delusione, che solitu- propria vita appare sempre più sua e dine. Evangelizzare allora è dare ad da condividere con chi (lei) sostiene ogni età il suo giusto valore, ricono- la propria prospettiva famigliare. E scere la particolarità e il vero dono di siamo nelle scelte che ogni individuo saggezza che l’anziano porta con sé, può fare del proprio futuro: è neces- allora tutta la vita va evangelizzata, sario perciò che ogni ragazzo/ragaz- per ogni età una parola appropriata, za possa scegliere in autonomia, in una esclusione da evitare. Non pos- responsabilità e piena maturità. Il so dire allora che l’evangelizzazione futuro dirà poi se le scelte operate riguarda solo qualcuno: tutti sono sono secondo sapienza e intelligenza impegnati e sempre chiamati a fare o sono secondo fretta e incoscienza. della vita il vero incontro con la Nelle nostre famiglie sembra essere parola che salva, il Cristo. Solo così un problema il lavoro, l’unità coniu- avremo una vita totalmente piena e gale, il numero dei figli e la presenza carica di significato. di genitori anziani in quanto difficoltà per le giovani generazioni. Queste Don Sergio l’angelo2 27
Puoi anche leggere